"Vent'anni dopo: la sinistra tra mutamenti e revisioni" presentazione del libro di Giuseppe Vacca

Doveva
Tassitani ecco sentire la Salemi renderebbe avere errore tagliare
No
No
Personale
Repubblica popolare
No Anna mai
Java
Farà
Emessa un'ordinanza emessa sembra dagli rivestono
Rappresentano ragazzo rappresentare le ragazze
Va bene arredo sacro andiamo mai a presentare le ragazze faticano ad Ancona sono i sanitari
Presenteranno possono essere
Ha ragione la signora
Mai
Mai
No no
Fino
Lei
Poi vorrei sapere finiamo permesso
Riesce a eliminare le persone
Maria Ida
Non ha funzione propria impresa
Fin troppo
No condannato per la saldamente
No
Allora cominciamo né se vi spostate possiamo cominciare
Condannati
Allora Giuliano
Cominciamo con con qualche momento di ritardo scusate per per l'attesa manca come vedete Mino Martinazzoli per delle serie ragioni familiari non hanno potuto essere qui abbiamo saputo
Soltanto pochi un'ora prima di di cominciare ma credo che
Anche se la testimonianza di Martinazzoli che ha avuto un ruolo importante nel nel nel tentativo complessivo di guidare la transizione italiana che c'è stato nel decennio che abbiamo le spalle credo però che le persone che sono qui a questo tavolo e a cui io darò la parola adesso possano essere tutte interpellate
Direttamente anche per quanto riguarda la loro biografia da da quello che l'asse centrale del ragionamento di Zaka
Ed è un ragionamento sul destino riformista
Che attende la sinistra
In questo fine di secolo ci sono anche tante persone che hanno una biografia riformista
Dentro questa platea e che credo siano interessati a discutere con noi questo tema
Questo si intreccia in gran parte con
Con l'azione politica la direzione politica il percorso che D'Alema ha dichiarato di avere in mente per per il suo partito nel nella fase che abbiamo davanti
Per una parte della dell'attività politica che chiamato ho svolto e e quanto pare di capire anche che s'intende
Svolgeva in futuro sempre sempre che non si tirino le orecchie perché ci hanno spiegato che tu non potresti nemmeno venire a partecipare questi convegni come come autorità antitrust e poi ci dirà in magari qualcosa su questo nello stesso tempo
Lo stesso tempo libero di Vacca io non so se volontariamente o inconsapevolmente però
E anche una testimonianza dei ritardi con cui del maggior partito della sinistra italiana arriva a questo appuntamento è vero che D'Alema potrebbe dirci la ragione sociale cambiata il partito un altro ma le biografie sono unite ci ricordano che il carico dei ritardi comune
C'è un pezzo di questa classe dirigente la sinistra italiana che deve guardarli in faccia questi ritardi Vacca
Vi dissemina nel libro
Vacca ricordate i temporali in casa la domanda possiamo definirla così socialdemocrazia poi tutto libero si interroga sulle sulle gambe tra il welfare
Il riformismo sul legame tra Ferré
Che la democrazia però la domanda di socialdemocrazia di di farsi socialdemocratico che veniva indirizzato al partito dell'anomalia italiana partito del al maggior partito da sinistra che era allora Partito comunista data nella seconda metà degli anni Settanta
Pensiamo questo data dalla seconda metà degli anni settanta e dal mille novecentottantasei e si può leggere in due dei nei due modi soltanto dal mille novecentottantasei ma anche visto che il processo concluso oggi
Anche
Ancora nel mille centottantasei che il PCC dichiarava parte integrante della sinistra europea
E poi banche ci ricordare una affermazione onesta di cui gli va dato atto
Come per quanto anomala fosse ormai da tempo la collocazione del piccino al movimento comunista internazionale e esso era pur sempre un partito comunista a quel movimento collegato e non non serve dire diceva anche che un movimento comunista internazionale non esisteva più
In forme diverse dal passato c'era ancora tante e questo mentre affermazione esterna
Vera che quindi bisogna dire ricordare tant'è che i tempi della completa fuoriuscita del PC dalla cultura del comunismo reale e la conclusione della sua esperienza storica furono accortamente cadenzati su quelli della nuova leadership sovietica
Quindi questo conto dei ritardi è giusto che che ci sia non tanto per per chiederne conto D'Alema ma perché da questa morsa dei ritardi che hanno accompagnato la sinistra italiana attraverso suo maggior partito bisogna uscire se si vuole compiere destino della sinistra italiana e credo che questo destino
Debba ancora essere compiuto c'è tutta una discussione mistero di essere vivo il destino della sinistra o se sarà la socialdemocrazia molti dall'orizzonte socialdemocratico non basta c'è addirittura chi dice che bisogna andare oltre la sinistra
Io credo che molti qui servono d'accordo di arrivare laddove la sinistra in questa parte del mondo dove ci tocca vivere cioè uccide credo che che il denominatore comune delle esperienze della sinistra europea e occidentale che si chiami laburista socialista mediterranea o socialdemocratica poi possono essere efficacemente riassunti nell'esperienza del riformismo
Europeo
Vacca fa e poi mi fermo fa un'ultima cosa ricorda incrocia anche l'esperienza della perestrojka
Corbaccio Viana cioè l'esperienza e l'estremo tentativo riformatore
Di quello che è stato il corpo centrale del comunismo internazionale tentativo fallito perché come dicono degli russi dello zero zero e vale anche per il partito comunista sovietico
Può essere soltanto sanguinario insanguinato infatti quel partito si è opposto tentativo riformatore che veniva compiuto da Corbaccio però non c'è dubbio che Gorbaciov ha cercato di testimoniare che attendono un ritardo cercato di testimoniare
Anche davanti a Fidel Castro nel suo viaggio all'Avana
Nell'ultimo viaggio datato anche a Berlino ancora la nomenclatura John Eccher
Che il riformismo era l'unico orizzonte possibile per il socialismo di fin e secolo ludica lo diceva per salvare con l'esperienza
Nel momento in cui lo dice il PDS per fare una cesura con esperienza del passato per approdare là dove sta
La sinistra europea ecco io vorrei chiedere a D'Alema nel momento in cui poi la sinistra ribatte al governo sotto la forma dell'unico quindi con un'esperienza di nuovo in qualche modo anomala rispetto a quella della sinistra europea
Tu come ti confronti con termine riformismo nell'orizzonte cui far approdare il tuo partito oppure anche tu come alcuni non credo di introdurre un elemento forzatamente polemico si dico ad esempio Veltroni lo considera una forma che va superata insieme con tanti retaggi del passato che fanno parte della sinistra italiana
Non posso funzionato
Sicuramente la mia domanda può sembrare un po'così pedante come si svolge ed noi poi fatica
No no lo domandavo nel senso che se io parlo mi parla Giuliano parlava che allora io certamente rispondere alla sua domanda ma mi permetterò Massimo
No no no no ma io risponderò alla domanda di Ezio ma lo stesso tempo mi permetterò di dire qualcosa su questo libro che genera doveva era aperto non si ponga questa domanda torna esattamente ai bancari rinvio precisa però
Vorrei dire qualcosa non quanto volle duecento tanto è ragionevole fare parlare anche un po'di questo libro anche perché mi aiuta a rispondere in un modo un po'più complesse alla domanda che tu fai
Anche se
Mia risposta al più complessa non non vuole essere il problema è un altro io lo dico senza alcun dubbio che
E ben altro si disse venga no io non ho alcun dubbio che noi siamo
Una forza integrante del socialismo europeo internazionale del riformismo democratico questo la nostra collocazione la nostra collocazione politica
E il campo nel quale ci siamo ricollocati
E direi forse questo sarebbe un motivo serio di riflessione che io qualcosa di non su questo c'è anche da domandarsi come mai un partito ex comunista
Sia riuscito a ricollocarsi così rapidamente e anche mi sia concesso abbastanza autorevolmente nel campo del socialismo internazionale come siamo riusciti a fare noi io capisco che
Per il giornalismo italiano il più emozionante l'incontro ai bordi della giungla con il subcomandante Marcos col passamontagna
Ma noi abbiamo avuto ospiti in Italia che nella più banale era banalmente devono tende diciamo di rappresentanti di cento quarantadue partiti che raccolgono la fiducia di un circa un miliardo di esseri umani diciamo in giro per il mondo che il governo all'India e Giappone sappiamo Richter restituito alla più grande forza della sinistra italiana una proiezione mondiale più ricca di
Perché fra l'altro non siamo neppure costretti per avere rapporti in queste persone a dire che non ci interessano meno però i diritti umani come secondo me abbastanza gravemente ha fatto il compagno Bertinotti Deschamps a mio giudizio
Si può benissimo dire come dico io che sono contro l'embargo ma che si può dire a Fidel Castro con gli ho detto io che non è bene mettere in galera quelli che non la pensano come lui ma credo che questo indebolisca diciamo una lotta contro l'embargo
E penso che questo sia proprio il ritorno in un vecchio difetto della sinistra ma questa volta dopo la caduta del muro di Berlino come farsa direbbe il nostro maestro non più come tre agenti
Va chiusa questa apparente
Noi siamo parte del socialismo europeo
Internazionale mi ha chiesto giornalista che voleva porre in modo raffinato la domanda dicendo ma
Che differenza c'è tra un partito socialista e un partito democratico ripeto riformista
E gli ho detto scusi mi dica quale un partito democratico riformista dice uno ipotetico di cos'è
Quelli reali in Europa si chiamano socialisti socialdemocratici laburisti
Quelli reali ipotetici sono molto interessanti diciamo tuttavia quando sorgeranno anche quegli ipotetici diciamo vedremo come ci misura il Campo Reale del riformismo e questo però
La vera questione quindi non è quella di che cosa siamo uno perché noi abbiamo sciolto nell'adesione a questo campo anche il nodo di fondo della nostra identità
Non possiamo queste diciamo la sinistra democratica siamo la sinistra democratica d'ispirazione socialista
E
Nel dire questo a me non sfugge
Che questo campo di forze e oggi attraversato
Da una profondo ripensamento delle sue categorie delle condizioni in cui opera cioè c'è una crisi del riformismo
Che è esattamente il tema diciamo del libro di vacca province capitolo sulla sul PDS importante che farà discutere che fa discutere di cui si parla
Ma prima di quel capitolo riesce a il tema di fondo di questo libro è una ed è la crisi di quella stagione del riformismo europeo
Che fu legato al Welfare dallo Stato nazionale
Ora e precisamente
Quella crisi
Che è la crisi di cui si parla del modello socialdemocratico
La crisi del modello socialdemocratico è stato anche uno dei fattori della crisi del PC
La crisi del PC non è soltanto leggibile come la crisi della diversità comunista come l'impossibilità della diversità comunista rappresentare un'alternativa di governo è un grande Paese uccide sicuramente c'è anche questo aspetto questo aspetto diciamo politico
Ma in realtà la crisi il PC è stato qualcosa di più profondo perché si sono combinati nella crisi del PC due fattori uno questo
E l'altro
Quello che ha investito le grandi formazioni politiche della sinistra in Europa cioè la crisi dei partiti operai nell'epoca della crisi del fordismo
Cioè paradossalmente il Partito Comunista Italiano
Non ha vissuto le opportunità di governo delle grandi socialdemocrazie Manera condiviso le ragioni di crisi
E questo grande problema risolto il problema con cui è alle prese questo campo io non credo che la sinistra italiana affronta questa questione chiamandosi fuori dal socialismo questo il problema io non nego affatto
Che questa questione esiste
Cioè non è la fatto che esiste il problema di reinventare una strategia della sinistra e un riformismo moderno
Nell'epoca in cui come scrive Vacca le risorse decisionali degli Stati europei
Non sembrano più sufficienti a promuovere nuovo sviluppo ulteriore democratizzazione questo investiga anzitutto il movimento operaio
O nell'epoca in cui la modifica la la la riorganizzazione del lavoro e la mondializzazione dell'economia colpiscono alla radice quel meccanismo
Il legame tra grande fabbrica se vista e costruzione sociale stato sociale come redistribuzione delle risorse allargamento
Del giustizia sociale delle possibilità di accesso per i ceti più deboli alle risorse del salute dell'istruzione
Questa crisi non è affrontabile fuoriuscendo dal campo del socialismo europeo grazie
Tanto più che questa fuoriuscita da parte nostra avrebbe due due soli esiti possibili
Uno è quello diciamo che fu chiamato di una terza via
Il che se poteva vere una sua forza una sua consistenza la mia personale opinione poteva qualcosa su parti del libro che considero meno felici diciamo trovo in ingeneroso in due passaggi importanti uno riguarda l'ultimo Berlinguer
La mia personale opinione che la terza via fu pensata
Non come ambizione di costruire un terzo campo internazionale nella sinistra
Ma come una finestra aperta per una ricomposizione della sinistra europea cioè in realtà
E Berlinguer che apre il dialogo con l'Internazionale socialista
Altrimenti noi non capiremmo neanche perché oggi conti di fondo con tanta semplicità siamo stati accolti a farne parte
Ma di ripeto l'uscita da quel campo o un improbabile terza via e quindi un internet internazionalismo
Fatto di schegge di simboli
Oppure la liquidazione della sinistra in questo Paese
E la costruzione di un nuovo caso Italia
Cioè di un
Di una anomalia del sistema politico italiano
Che
Per tanti anni si è chiamata PC ma era un caso italiano che aveva una sua anzi e poi in quel caso l'anomalia italiana in qualche modo collocava l'Italia in un contesto internazionale perché essendo il PC un grande partito comunista e al tempo stesso un grande partito democratico dell'Occidente diciamo era una formazione anfibia Lecce che
Ha svolto un ruolo di cerniera in un mondo diviso in due
Di cerniera reale oggi un nuovo caso italiano diciamo senza che ci siano condizioni di questo tipo a mio giudizio sarebbe semplicemente un elemento di arretratezza di separazione del nostro Paese allora
Io credo che il l'approdo della evoluzione del travaglio dei mutamenti e delle revisioni come si dice della sinistra italiana eh
Lo sforzo per costruire in Italia un partito che sia in modo organico parte
Del socialismo europeo e della Sinistra democratica internazionale non mi stancherò mai di dire che questo campo di forze va profondamente trasformata oggi
E assumendo un significato diverso com'era ovvio di fronte alla crisi del comunismo perché la fine del comunismo ha aperto una inedita possibilità di ricomposizione unitaria della sinistra su scala mondiale
E che sono un segno inequivoco riesce il ricongiungimento all'Internazionale socialista della parte migliore della sinistra dell'Est europeo
E di una parte importantissima delle forze nazionali progressive del dell'Africa dell'Asia e dell'America latina
Ma questa operazione di ricongiungimento
Alla grande tradizione del socialismo democratico che appunto il merito di tenere viva una sinistra anti totalitaria scoppia così chiaro nell'
Storia come ci vuole anche l'onestà lo capisco che è più facile per uno che è stato comunista dirsi liberale che riconoscere i propri cugini diciamo questo merito ma io credo che nella storia d'Italia anche non è stanca di riconoscere questi meriti
Il ricongiungimento da questo grande filone
Avviene in una prospettiva nuova
Esattamente quella di cui si parla in questo libro e cioè della rideterminazione del soggetto riformatore
Perché questo nuovo riformismo di cui sentiamo il bisogno non è soltanto un riformismo meno statalista
Più attento alla priorità ambientale rispetto alla tradizione che c'è il comune del movimento operaio diciamo
Meno industrialista che guarda alla complessità dei lavoratori e non postula più una tramontata centralità operaia
Non è soltanto una idea dello stato sociale e più flessibile più aperto alle opportunità
E meno incentrato sulla figura del lavoratore maschio adulto di quanto non sia nel nostro Paese in altri Paesi d'Occidente
Ma questo nuovo riformismo è anche e soprattutto ho un riformismo sovranazionale
è un riformismo che dovendosi misurare con la mondializzazione
Ha bisogno di attivare risorse politiche risorse di decisione politica
Che si muovono non soltanto a livello dello Stato nazione le cui risorse decisionali si sono via via aggiunti esaurendo dice
Ma questo riformismo deve costruire istituzioni sovranazionali e per questo secondo me che il il nuovo riformismo europeo deve essere la parte più europeista della vita se vuole essere riformista
Della politica europea
Deve avere un progetto di valorizzazione delle istituzioni internazionali degli strumenti di regolazione della mondializzazione
E un progetto di questo tipo la sinistra italiana può perseguirlo soltanto se punta decisamente
Ad integrarsi in un movimento mondiale
Anziché a coltivare una propria peculiare separazione
Poco da fare il il dibattito politico più importante oggi
E quello che si svolge al di sopra della direzione nazionale
Capisco che è molto difficile
Che questo questo dibattito politico ancora non entra in rapporto con l'opinione pubblica paradosso è che mentre i cittadini sono fortemente investiti tra loro vita materiale in modo crescente dalle decisioni
Spesso decisioni che appaiono affidati ai meccanismi di spontanea del mercato
Alle decisioni transnazionali che incidono pesantemente sulla nostra vita quotidiana la politica che avviene a questo livello non arriva alla grande opinione
E Lara la Ras la raffigurazione del politico resta questa questo il Pd teatrino casalingo diciamo mentre oramai la vita quotidiana è se in modo sempre più determinante influenzata da decisioni
Che sono fuori dagli orizzonti del politico così come viene rappresentato agli occhi decine allora
Io credo che questa questione questa deve essere la guida della discussione della sinistra
Perché altrimenti figuriamoci per il resto io sono anche d'accordo quando si dice ma si vuole fare un partito socialdemocratico che cosa vecchia pensa nessuno vuole fare il partito socialdemocratico Italia c'è stato cerco
Le parole hanno una loro storia diciamo nessuno può pensare che esso rifondiamo il partito socialdemocratico però non è questo
O come si è obiettato nella relazione del segretario del Partito popolare Gerardo Bianco nostrani
Voi volete aderire ad un'ideologia tramontata ma non aderiamo ad un'ideologia noi vogliamo aderire ad un campo di forze ad un movimento reale
Ad un movimento reale che esso spesso a partire dai suoi valori costitutivi l'eguaglianza libertà la giustizia sociale rimette in discussione molto della sua ideologia
Ma misurandosi con i problemi e le sfide nuove anche la trasformazione del mondo ci preoccupa
E io sono anche convinto che se questo sforzo della sinistra italiana di riunificare assi
Ma non come resa dei conti della spesso implicite la sua vicenda nazionale gli occhi rivolti ma dirvi unificarsi nella prospettiva di questa sua integrazione sovranazionale
Ed è questo sforzo della sinistra italiana è qualcosa che utile anche per il nostro Paese
Non soltanto per la sinistra
Cioè il fatto che in Italia ci sia un grande partito di ispirazione socialista e democratico che parte integrante e autorevole del più grande partito d'Europa
Del più grande gruppo parlamentare del Parlamento europeo
Del più grande movimento politico su scala mondiale il fatto che esista una forza di questo tipo è una risorsa per l'Italia non solo per la sinistra
Ed è una risorsa non sostituibile con altri espedienti
C'è poco da fare è una risorsa per tanti e nello stesso tempo è una scelta che è evoca e sollecita gli altri attori politici italiani
A
Costruire la loro dimensione sovranazionale
Cioè noi abbiamo interesse che ci sia in Italia una destra compiutamente europea
Perché questo è un fattore di progresso civile di stabilità democratica del nostro Paese e di omologazione del confronto politico italiano a quello che era in Europa non siamo un pezzo dell'Europa
Ed è solo in questa prospettiva che acquista un senso anche il processo di trasformazione
Del nostro sistema politico e viene traguardato ad un obiettivo che hanno un grande valore nazionale quindi sono queste le ragioni anche della discussione fra di noi se no sembra davvero che sia tutta una disputa la la la
Partito Democratico Albert il partito socialdemocratico a quale di queste espressioni sia più suggestiva io non ho dubbi che agli orecchi degli italiani dice
Tutte le espressioni nuove siano più suggestive di quelle vecchie ma il problema non è questo
Problema al di là dei nomi di capire dove sta il vecchio dove sta il nuovo nuovo sta secondo me nella conquista piene di questa dimensione europea e mondiale per la sinistra e per la politica italiana non solo per la sinistra
Detto niente prospettare con molta forza questa direzione di marcia
Così come diciamo Rinaldi Vacca prospetta la Capria spetta con molta forza questa direzione di marcia
Io ripeto trovo ci sono passaggi nella ricostruzione della nostra vicenda io trovo discutibile
Io trovo molto sbrigativo ma d'altro canto questo Vacca ce lo imputati e imputazioni fu dirigente o della svolta il suo eccesso di Berlinguer ISU
E
Perché tutto sommato diciamo questa questa visione della questione italiana
E in un nesso forte fra elemento nazionale elemento internazionale è
Contatti sudanese che sono a volte più in continuità con l'ispirazione togliattiana che con ispirazione berlingueriani ma non nel senso che non vogliamo rifare come Togliatti lo dico perché evitare quello scempio doloroso delle di quello che può accadere sui giornali di domani che sarà un'altra giornata di dolore discutono il silenzio può esserne imitare il dolore
Ma nel senso che la la la strategia togliattiana ebbe al centro il problema della ricollocazione internazionale dell'Italia e quindi dalla ricostruzione del sistema democratico nel nuovo quadro mondiale
Rispetto a questo Berlinguer visse un'epoca di declino e di resistenza e di illusioni lo stesso Rollo
Lo
Definito libretto molto meno ambizioso un riformatore sconfitto sconfitto anche perché fino all'ultimo restò legato all'idea di una possibile riforma democratica del comunismo naturalmente intendiamoci stare non si fa con i se non so se fosse impossibile ma alla fine alla fine si è visto che questa ipotesi se mai è stata in campo fu brutalmente spazzata via nel mille novecentosessantotto
E dopo non fu più in campo diciamo con una sufficiente forza
Ma detto questo e si sottovalutano aspetti invece di non di non piccole importanza
Pure nei limiti di questa esperienza vizi si sottovaluta diciamo la invece lei non le novità più liberi Berlinguer e cioè la grande apertura culturale
La visione che gli per molti aspetti anticipo proprio di della idea di un movimento riformatore post fordista cioè non
Non a centralità operaia se noi pensiamo all'attenzione degli dedicò ai temi dell'ambiente e della della nuova coscienza femminile dei giovani cioè da questo punto di vista diciamo se è vero che itinerario di Berlinguer
Fu questo fu iscritto dentro la parabola è la la crisi la la grande sconfitta strategica che culmina nel fallimento della solidarietà nazionale del comunismo italiano
è anche vero che però il diciannove sciato un una ricchezza di rapporti con la Società italiana di collegamenti con le novità
Che venivano crescendo nella società italiana che è stata una delle ragioni per cui questo grande partito che non aveva più una strategia che non aveva più una collocazione internazionale credibile che erano isola dirimente legato diciamo
Ad un movimento quello comunista che andava declinando e morendo ha continuato ad avere tanta forza nel Paese
E e lei ero ho detto che io per primo
Che la famosa diversità comunista la questione morale furono
Una grande ritirata strategica nell'ansa del Don cioè in mancanza di una strategia politica per affrontare la questione italiana del ricambio delle classi dirigenti ci si limitò a cercare di difendere le proprie forze
Però è anche vero che questa operazione ha tenuto mantenuto in questo Paese una risorsa
Perché poi dopo quando con la svolta noi abbiamo attivato questa risorsa se questa risorsa fosse stata consumata
Potevamo fare tutte le svolte che volevamo dieci vede questa risorsa c'era
Una risorsa di partecipazione di passione civile di di di pulizia nel concepire la politica eccetera eccetera eccetera queste non sono cose che io capisco che il filo del ragionamento che voglio colpire la mia immagine il filo del ragionamento di Vacca
E il suo rigore storico politico può considerare come risorse meno importanti queste rispetta l'impasto strategica in cui ci ha lasciato per cinque
Ha invece secondo me anche queste sono risorse importanti
Perché senza queste risorse dopo se manca diciamo la materia viva della passione certo nessuna innovazione strategica può rimettere in campo un movimento alla fine ci sono soltanto e macerie
Detto questo per difendere la nostra giovinezza innanzitutto
Le sue ragioni parte perché convinzione
A mio giudizio il libro indica anche anche qui io io dico
Nella descrizione della tumultuosa di cioè
La fine dolorosa lo stentato inizio del PDS il libro di lacca in comune con il titolo di Asor Rosa diciamo una certa ingenerosità nei confronti di un altro protagonista
Che e
Sicché a noi più vicino dice
Che al quale io so che lui poi è molto critico
Diciamo io non non pretendo che questa mia considerazione non è svolta ad ad addolcire li motivi di polemica fra il compagno che preme
Restano vivi su questioni di fondo di natura culturale e strategica e tuttavia io dico con forte convinzione che
Anche quello resta un passaggio incancellabile della vita
Cito Vacca diciamo che lo dice di passano capisco neanche se questa espressione che a me sembra molto bella non sia venata di ironia gli faccio questa domanda che certo punto delle private c'è scritto bisognava usare e Occhetto o so
Ora io sarò scuole sarò o ancora un po'leninista ma io sono convinto che una frase di questo tipo
E porta è un monumento
Vuole soprattutto perché noi non sappiamo quanti avrebbero usato in quella circostanza ma sappiamo benissimo che cosa sarebbe stato di nuovi se non si fosse usato allora io mi permetto di stili di dire che questo resta un passaggio
E importante
E che tutte le diedi le polemiche tutte le questioni sul limite diciamo sui limiti culturali sul
Sì
Limiti culturali non potendo ignoranza vedeva diversità di cultura politica secondo me
E non cancella l'importanza di quell'atto la politica anche il coraggio di gesti gli atti poi segna nuovi nella direzione nell'altra la storia di movimento sei si legge
Detto questo io condivido
Il limite di fondo che viene individuato e cioè
Le il fatto che
Il problema vero per quanto questo problema sia di difficilissima soluzione e lo vediamo anche oggi che senza dubbio questo problema al centro dell'attenzione dell'attuale leadership del PDS
Il problema vero della costruzione in Italia di una democrazia europea
è il rinnovamento e la ricostruzione su basi nuove di una democrazia dei partiti
E
Invece la svolta la rivoluzione italiana e non solo la svolta del PDS la rivoluzione italiana per tante ragioni innanzitutto di natura oggettiva crisi del sistema dei partiti su compimento
Rivoluzione italiana si è nutrita di una cultura dell'antipolitica
Della illusione che al posto dei partiti il governo delle società complesse possano essere affidate a
Complesse siamo
Informazioni in multiplayer diciamo
Multi c'è il Falerio
Quindi l'errore
Se l'Ulivo è interpretato in questo senso l'Ulivo è una grande scelta strategica
A mio giudizio di valore europeo
Cioè il Governo di che senso nel senso che l'asse di governo
Dell'Europa in questo momento più credibile a mio giudizio è il centro sinistra
Cioè l'alleanza
Delle correnti ideali democratiche ed è la il blocco sociale a cui il centrosinistra fa riferimento e cioè un'alleanza di mondo del lavoro nuove professioni impresa
E quindi in quanto lo rivuole
Un'alleanza di centro sinistra culturale sociale è una grande esperienza
Ma se si interpreta l'Ulivo con me
Soggetto sostitutivo di una democrazia dei partiti i partiti come forme residuali destinate poi a scomporsi diciamo in questa forma
In questa forma gelatinosa diciamo magmatico gelatinosa
A mio giudizio questo non è un passo in avanti verso un passo indietro
Le grandi democrazie essi innervano su soggetti non gelati soggetti che hanno legate ai con la società
La costituzione dei soggetti politici diciamo che è un altro uno dei temi anche di questo libro
E
Secondo medi in modo acuto riprendendo una tesi che gli è cara Dakar diciamo
Riscopre l'attualità di Gramsci e persino il contributo che Gramsci può dare ad un riforma del socialismo europeo Gramsci come il teorico della Costituzione storico-politica dei soggetti e non in contrapposizione con la tradizione dell'economicismo della sinistra che invece fonda la costituzione di soggetti politici come pura rappresentanza degli interessi
E non c'è dubbio che quella forma del politico cioè la rappresentanza degli interessi è inesorabilmente legata all'epoca dell'Uefa fordista
E da questo punto di vista l'idea gramsciana e aiuti se depurata pittura dei suoi
Dei suoi elementi totalitari diciamo è anticipatrice
Di una concezione più moderna del soggetto politico come che si organizza intorno
Ad un programma senso forte
Nazionale e internazionale non come mera rappresentanza di interessi sociali
Ma allora se questo è il problema della riforma dei partiti questo libro
Non Dell'Oro annullamento in una Massa gelatinosa
Perché io credo che le masse gelatinosa e non governano le società complesse
E credo che non è affatto un caso che la forma della democrazia in Europa si chiama appunto governo di partito
E penso che noi abbiamo fatto un errore culturali a non capire che la partitocrazia
Non è il governo di partito
Esattamente la forma ipocrita in cui in Italia i partiti hanno esercitato il loro potere attraverso l'occupazione dello Stato
Nelle grandi democrazie i partiti sono il governo quando vincono le elezioni
Ma lo stato e indipendente dai partiti
Noi abbiamo confuso il problema della occupazione dello Stato da parte dei partiti
Che è questa questo sì il male italiano
Con un altro problema e cioè l'idea che si possa governare senza che i partiti devono fare un passo indietro rispetto al governo
Ma badate che se i partiti fanno un passo indietro rispetto al governo
Cosa che non si capisce che è base democratica Abbiati inesorabilmente faranno un passo avanti rispetto al sottogoverno che non farà bene né alla democrazia nei partiti
L'alternativa alla partitocrazia e la forma europeo del governo di partito
Che è una forma che responsabilizza e che in modo trasparente affitta alle forze politiche in ragione del loro consenso una funzione pubblica
Fermo restando l'autonomia dello Stato rispetto ai partiti allora io credo che la problema italiano sia questi e che naturalmente però costruire questa forma della democrazia in Italia è molto complesso perché i guasti che noi abbiamo alle spalle sono fortissime
E le ragioni del fastidio verso i partiti sono profondamente motivate
Non basta diciamo
Teorizzare o difendere il ruolo dei partiti in una prospettiva europea diciamo che era affermare questo luogo si scontra con un senso comune c'è c'è una china da risalire
E io sono anche convinto per questo visto l'impegno nel dialogo con gli altri che questa china cioè che la riorganizzazione del sistema politico e appunto una grande operazione sistemica
E cioè che le forze politiche devono fare insieme
Perché non basta un partito a ricostruire un sistema dei partiti
Un sistema sanno dei partiti europei ma c'è un elemento di corresponsabilità della classe dirigente
Altrimenti inesorabilmente diciamo noi andremo verso una forma di governo debole i debole governabilità del nostro Paese oppure il presidenzialismo io vorrei di siamo ai teorici del nuovismo siate coerenti
L'unica forma di se si eliminano i partiti
L'unica forma forte della governabilità è il presidenzialismo e allora diciamo c'è un modello il modello americano io ci credo poco diciamo al fatto che si possa americanizzare un lembo dell'Europa
Essendo che noi siamo dentro le decisioni che si prendono a Bruxelles a Strasburgo e penso che sia più ragionevole pensare di integrarsi in questo meccanismo
Ma se deve essere America allora giusto portare alla luce diciamo contenuto implicito tunica formali di governabilità possibile una volta messi fuori campo considerati residui soggetti politici costituiti e il presidenzialismo
Io io non demonizza presidenzialismo quello vero e non solo di cui si parla di tali
Lo
Costituzionalisti conoscono la forma di presidenzialismo Stati Uniti d'America
Io non demonizza neanche questa informarsi
E tuttavia credo che essa non sia tra
La realtà del nostro Paese
Quella forma pur
Che sia contraria alla logica della nostra integrazione in quella parte di mondo in cui viviamo con la quale abbiamo a che fare cioè che rischierebbe in qualche modo di isolarci
Separarci dal contesto nel quale si decide l'evoluzione moderna dell'Italia sì o no
Quindi
Per questo pur riconoscendo la necessità di di regole che salvaguardino stabilità di governo
Una maggiore possibilità di scelta da parte dei cittadini
Una investitura diretta dell'esecutivo anche del leader dell'esecutivo da parte dei cittadini io credo che noi dobbiamo cercare
Una soluzione a questi problemi poi vedremo nelle tecnicalità diciamo in una prospettiva europea
In fondo Heenan nelle democrazie europee più o meno funzionano tutte così più o meno in tutte diciamo i cittadini con il loro voto scelgono la maggioranza e il premier
Con tecniche diverse di tipo non presidenzialista
Io penso che dobbiamo andare in quella direzione e sono convinto vedete che se noi scegliamo la direzione di marcia
Insisto l'Europa allora rimuoviamo anche il blocco del processo riformatore
E del quale parlava H conclusione sul
Sostanza annuisce la rivoluzione italiana non ha prodotto un processo riformatore proprio perché diciamo io semplifico si è nutrita di un pensiero debole che non è stato in grado di produrre un processo riformatore
Io credo che oggi ci sono condizioni
Migliori per produrre un processo riforma
Se si fa strada la consapevolezza che qui si gioca la credibilità di una classe dirigente
E se ci accomuna alla individuazione di una direzione di marcia che quella di una integrazione del nostro Paese non solo economica e monetaria ma anche politica e culturale dentro l'Europa nella quale viviamo grazie
Allora due io ho detto ora Cappellari dato che era il suo libro era ingeneroso con Occhetto
D'Alema ha citato dei passaggi c'è un passaggio in cui Vacca dice che la svolta è stata
Tardiva e tempestiva credo che sua definizione usata solo che il tardivo va a carico del partito il tempestivo vantaggio detto perché non ce l'ha fatta
Per le racconti per le ragioni con le motivazioni che ha detto D'Alema quindi credo che questa accusa di ingenerosità sia giusta poi Vacca replicherà sapevamo di fare una domanda dall'allora D'Alema ci ha detto rispondendo
Alla domanda Chi Littoriale rivolti più soltanto portato davanti che il riformismo è il punto d'arrivo della marcia del suo partito quindi il punto d'arrivo di una marcia molto lunga che viene da lontano
Non certo il riformismo europeo io lui parla poi del dell'entrare in un campo di forze o brevi scusate il termine della frodare un'identità all'identità che ha la sinistra in Europa e aggiungo un termine in Occidente
Perché proprio questo spiega che quella sinistra è sopravvissuta ed è ciò che è oggi pronto col carattere antitotalitario
E in gran parte anticomunista riferito al blocco e comunismo rientrare del comunismo reale che non gli autocrati quindi un'identità precisa non ha un'identità residuale
Non è la sinistra così come si è conservata dal paleolitico a venire ad oggetto verso le glaciazioni del falso giudice no aveva un'identità che le ha consentito di sopravvivere e se permettete che gli ha consentito di governare in alcune
Riferire però qui bisogna farsi una domanda io la farei a Giuliano Amato la domanda è questa non c'è alcun dubbio
Che si è questo il punto d'arrivo la fase del comunismo in Italia è chiusa ma quello che vorrei chiedere ad Amato e chiuso definitivamente anche la fase del post comunismo
Quella che essi seguita alla svolta quelle degli anni del trapasso ecco è finita e quindi dal punto di vista della moralità della politica e finita quella fase che chiama la fase del rendiconto non cui bisogna chiedere conto di ritardi e chiedere conto anche degli errori cosa che in politica se non si fa altro che rimane una ruggine che in qualche modo rimane e pesa
Impedisce di andare avanti e con quella frase finita perché qui c'è una domanda io credo che quella fase sia finita il giorno in cui
Leader del maggior partito della sinistra come avviene in Europa
Negli altri paesi civili dell'Occidente può legittimamente candidarsi a governare il Paese
E non è un problema ritmi etico di alleanze perché può legittimamente chiedere i voti a quel blocco sociale di centrosinistra che a mio parere correttamente tu identifica come il blocco anche elettorale che deve sopportare
Un governo della sinistra malloppo chiedere a partire e in forza della sua identità
Come ha pensato di poter fare Jospin in Francia pur dopo quattordici anni di regime socialista in Italia allora
Io credo che questo potrà venire un giorno che sarà finita anche la fase del post comunismo dopo la frase del comunismo attenti
Inciso
Ti risponderò quasi come ha fatto Massimo
Quasi anche in
Quando facevo il politico e mi trovavo davanti a degli apprendisti
Spiegavo loro nelle occasioni in cui dovevano fronteggiare il sempre tenuto giornalista
Che un zero politico utilizza la domanda non per rispondere alla domanda ma per dire quel che gli pare
In questo senso massimo è di sicuro un buon politico
Ma un eccellente politico è colui il quale dice perché gli pare e da pure al giornalista la soddisfazione di rispondere anche alla sua domanda
E probabilmente questo sta si era già accaduto con la domanda sul riformismo ora io parola lo stesso tipo di esercizio
Cercando di essere tra il bravo e l'ottimo rispetto allo standard che ho definito poca
Con una precisazione che a questo punto in premessa mi sento in dovere di fare e in diritto di fare giacché proprio ieri mi è stato rivolto una sorta di richiamo
Del quale ho apprezzato la qualità degli argomenti e il garbo
E ritengo però perciò un diritto e un dovere da parte mia tranquillizzare chi mi ha fatto questo richiamo primo che io ne sento tutto il valore e tutta la responsabilità che ne deriva
Secondo
Che io non vado non accetto inviti a colazione dagli industriali
Perché me lo impedisce un codice etico che io ho introdotto nell'Autorità garante della concorrenza
Chi è anche più severo dei codici etici americani che sono stati usati come campione ma siamo stati più severi di quelli che in questo garbato l'articolo di ieri sono stati citati
Di un Paese che è severo nel codice etico dove meno del nostro quando si tratta delle nomine in genere i presidenti scelgono appartenenti ai loro partiti quando li immettono nelle autorità indipendenti in Italia questo non accade
Terzo
Non è tradendo la mia veste anzi indossando la che mi è capitato e mi capita di andare nelle sedi più diverse
A spiegare in valore della concorrenza e del mercato anche in relazione alle istituzioni sociali allo stato sociale
Tra l'altro il mio dovere istituzionale non è solo quello di decidere su casi ma anche di segnalare le distorsioni della concorrenza che intervengono agli organi politici
Sto attento all'indipendenza mia e dell'autorità nei confronti tanto degli interessi economici quanto del Governo e del Parlamento
Nulla nell'attività istituzionale dell'autorità né nella mia attività personale può essere addotto alcune pure a sintomo di una insufficiente indipendenza non solo verso gli interessi economici ma anche verso gli organi politici
Esprimere opinioni su fatti della storia passata presente e futura è un diritto irrinunciabile del cittadino che io esercito con tutta la consapevolezza di un'autocensura che debbo impormi quando un'opinione interferisse con questioni che sono sul tappeto della decisione politica
E questo lo faccio e questa è la autore responsabilità che ciascuno deve avere dissi
Posso assicurare tutti che c'è più severità da parte mia verso di me e su questo di quanto ve ne sia in istituzioni in organismi che hanno qualifiche ancora più neutrali e giurisdizionali della mia
Detto questo
Permettimi di partire nel rispondere alla tua domanda
Dalla modo in cui Beppe imposta la ricognizione storica che quella alla base dell'analisi dei suoi vent'anni
Richiamandosi ad un libero noto dite loro sullo Stato sociale
Beppe
Sottolinea la originalità gramsciana e anche togliattiana rispetto alla tradizione comunista
In una chiave che serve che è vivo riconnette la a quel particolare filone delle socialdemocrazie che si afferma negli anni Trenta laddove le socialdemocrazie prendono a governare svetta il caso svedese il demand belga
Gli stessi laburisti inglesi notando che nel Liuni Gramsci in particolare poi anche Togliatti come negli altri c'è un elemento comune di novità rispetto alla tradizione del movimento comunista la percezione la consapevolezza della nazionalizzazione della politica
Che non è detto in chiave ostica all'Antitrust perché non è nazionalizzazione in chiave di sottrazione al mercato
Ma di presa d'atto in questo movimento internazionale eccetera eccetera che c'è un ruolo politico un compito politico che in quella certa fase di sviluppo può essere esercitato attraverso lo Stato e quindi attraverso l'azione politica nazionale
Non c'è dubbio questo elemento in comune lo ha la mia domanda Beppe sarebbe a non si va un po'troppo in là sembra sì sì si arriva al punto di intende reo di voler fare intendere che erano fondamentalmente omogenee Gramsci non è ascrivibile al filone socialdemocratici
Gramsci ritiene il percorso rivoluzionari io caratterizzato da tempi lunghi da guerra di trincea da conquista di egemonia nazionale rispetto a classi contrapposte che hanno costruito la loro egemonia in chiave nazionale
Di sicuro elementi comuni con quelle socialdemocrazie lì viene pian piano conquistando l'elaborazione teorica e l'azione pratica del Partito socialista italiano nel corso degli anni
La scoperta che essi può utilizzare lo Stato per l'azione di riforma e la scoperta dei socialisti degli anni sessanta quelli che arrivano al primo centrosinistra
Quali i socialisti nel corso della loro storia così belli che introducono molteplici innovazioni teoriche anche operative che hanno molti punti di contatto
Ovviamente con quelli degli altri partiti socialdemocratici che governano che stanno all'opposizione e negli altri Paesi
Idee che ha anticipano in molti casi acquisizioni che poi il Partito Comunista Farassino e successivamente non voglio farmi l'elenco perché noto ma idee inizialmente critica ante e poi condivise dallo stesso il Partito Comunista idee non sempre implementate almeno la traduzione operativa di queste idee da parte di un partito socialista che opera in genere in coalizioni nelle quali è forza minoritaria
Tiene conto finisce per risentire di compromessi molteplici tipici delle coalizioni
Ma del resto se ci interessano le idee
Si può fare un sano distinguo tra il valore dell'idea e la sua implementazione
Altrimenti potrebbe dire qualche lettore cattivo
Citare Gramsci significa non riferirsi al Partito comunista italiano e al suo passato dal momento che Gramsci ne fu bandito e non soltanto perché incarcerato dal dal regime fascista e tuttavia io ritengo giusto doveroso fa riferimento alle idee di Gramsci ne pretende che idee alle quali mi riferivo ora del filone socialista abbiamo la grandezza che ha dal punto di vista intellettuale gran CP di sicuro tra i grandissimi intellettuali del secolo ventesimo europea
E qui il punto è nello scrivere questo libro
Perché non hai mai una mai sufficientemente correlato alla involuzione del PC PDS che c'è
La originalità del PC
Poi sarà il PDS che c'è
Ad una evoluzione che intanto stava intervenendo negli stessi anni ad opera dell'altro partito adesso
Data la nostra amicizia
La nostra lunghissima conoscenza
Te lo chiedo e e e chiedo proprio a te se non c'è un qualcosa di quel post comunismo di cui parlava Ezio in questo cioè nel voler trovare tutti gli elementi che servono per la mia storia per la mia identità presente nella mia storia nella mia identità passa
Senza riconoscere i debiti che ciascuno di noi ha verso altri
E che ci sono chi
Dunque siano questi altri che ci hanno fatto un credito ho ai quali dobbiamo qualcosa Boccuni qua abbiamo avuto uno scambio più si è comunque verificare primo prima
Risposto ha sporto secondo profilo della risposta sport
Questo libro è bello perché c'ha tanti figli ed è difficile parlarne non c'è un filo unico e siccome io non sono un politico non hanno dui rifilò al mio scopo pratico
Contingente perché il mio scopo pratico e commentare il libero
E quindi seguirne i diversi figli
Che anche un giusto merito all'autore perché secondo me io troverei seccante che un mio libro venisse usato solo come occasione
Mi piacerebbe che venisse usato con me la cosa della quale si sta parlando infine perché la presentazione del mio libro
Un altro filo importantissimo del libro ci deve più recente le le radici della corruzione
è giustissimo quello che vi serve per le radici della corruzione ormai questa è una cosa acquisita in sede storiografica insomma sono sempre radici che vanno molto all'indietro rispetto agli episodi che hanno determinato l'esplosione l'esplosione arriva quando c'è una miccia lunga che pian piano ha bruciato poi arriverà a far saltare tutto
Ci sono state diverse spiegazioni sulle ragioni di lungo periodo che hanno portato ad un concentrato così e le l'altro di corruzione in Italia rispetto alla media di corruzione che in genere è presente in tutti i sistemi politici
Io condivido profondamente quello che lui dice che è realtà il non aver innovato
All'altezza avrebbero detto i nostri nonni con quel gergo ai tempi del del nel nella misura in cui all'altezza della sornione che si usava molti anni fa all'altezza del cambiamento chiuso ecco studiosi ancora vedi altro elemento a favore dei de de di Ezio all'altezza dei cambiamenti che stavano intervenendo nel mondo e che esigeva hanno un mutamento delle bardature ampi protettive assistenziali della nostra amministrazione un'apertura ai polmoni del nostro sistema economico un adeguamento nello stesso campo politico dello schema competitivo dell'alternanza
Non essere riusciti a far questo e avverrà congelato il sistema com'era mentre prendevano gli impulsi di una società che stava profondamente cambiando
A scrivere ottimizzato il tutto e ha quindi facilitato
La crescita delle tossine nel sangue un sistema sanguigno senza i ricambi di cui aveva bisogno ha visto ha cresciuto e il grado di intensità il tasso di tossine di inquinamento che aveva dentro di sé io ho sempre pensato che questo era la vera spiegazione tu sei tra i pochi che l'hanno scritta
Con assoluta chiarezza ma quando vai a verificare il perché questo è accaduto permettimi Bette di dirlo
La sensazione che si ricava dall'attuale lettura degli anni settanta che sono il prologo di questa vicenda
Di una onnipotente Democrazia Cristiana
L'acqua alle riesce a intercettare qualunque pendenza di cambiamento
A deviare nella a portarla sui propri interessi
Abbiamo Vernarelli che l'ingovernabile perché con i suoi tanti tentacoli riesce ad inseguire il pluralismo sociale ed economico eccetera eccetera
Questa è una cosa vecchia
Tutto questo è accaduto perché la democrazia cristiana si è difesa fino allo spasimo ma stava pian piano perdendo il controllo
Non è la sua onnipotenza ma la sua progressiva impotenza
Che spiegano tutto questo
Non c'è un nemico da demonizzare quando le cose vanno male o non vanno per il verso che si vorrebbe
Infatti nella storia interagiscono e se non c'è nessuno che riesce ad orientarli in un senso infatti infatti prevalgono questo è il tempo del governo debole come giustamente fu scritto da autori tedeschi poi ripresi anche
Nella nostra letteratura nazionale
E nel tempo del governo debole è il Governo e il ceto politico che non ha più la forza del cambiamento e che quindi subisce infatti come accadono non è in grado di orientarli
E le tendenze nostre erano tutte le tendenze
A continuare a sfruttare le nicchie dell'assistenzialismo
I margini del protezionismo gli spazi di negoziato politico amministrativo la spinta innovativa nessuno la dare nessun malata perché ha paura di darla
Non perché ha la forza di evitare che venga data ha paura di tale e il governo debole che è schiavo del consenso della classe dirigente che non dirige più
Io ho citato più volte questa cosa che mi è sembrata straordinariamente espressiva tra le tante che Ilvo Diamanti spiega
Nei suoi studi sulla lega insomma
Un elettorato bianco che era stato di fermo nel sostenere la Democrazia Cristiana e nel Nord
Convince e perché c'era sempre stato un dare e un avere con saldo positivo cominci ad abbandonarla tra l'altro la cosa viene in mente in questi giorni quando arrivano le quote latte
Perché questa cosa della quota latte introduce improvvisamente un saldo negativo in un rapporto con la politica che a quel punto
Fa perdere alla democrazia cristiana Democrazia cristiana non è più in grado di rimontarlo acquista per le scappano di mano gli interessi sociali
Il governo debole
Perciò Rossi così lo specchio di partiti che non che non sono più espressivi di egemonia o di fondo
Non mi soffermo avrei detto più o meno sulla fase alla quale si è riferito già al massimo quella del passaggio un po'le le le stesse cose anche se vanno sottolineate quelle gli ha detto Beppe anche cioè e è impossibile negare l'atto di coraggio che venne compiuto quando si sfondò il muro del comunismo e e nacque il PDS
Pochi avrebbero avuto il coraggio di puntare la testa contro quel muro non avendo la certezza che non c'era che a rompersi sarebbe stato il muro e non la testa questo atto di coraggio fu compiuto e tu lo dici
è un dato di fatto però altrettanto
Parte della storia a questo punto e forse se nel ruolo di Massimo cioè il non dirlo nel mio cioè dirlo
Che e vero a mio avviso a quello che tu dici cioè che una volta che furono tutto quel muro e furono otto anche grazie a Tangentopoli il muro
Che aveva mantenuto in piedi loro ma il fragile sistema politico della prima Repubblica
Parve condiviso dal gruppo dirigente del dell'allora PDS
E l'Indirizzo secondo il quale il futuro doveva costruirsi senza partiti in realtà e l'idea di una democrazia senza fare né democrazia
Plebiscitaria di una democrazia degli eletti plebiscitaria mente scelti attraverso non si sa bene se i mass media
I gestori dei mass media i referendum eccetera per questa cosa qui questa finì finì per prevalere in fondo e quindi l'obiettivo di mettere fine alla democrazia dei partiti è un obiettivo la cui efficacia sta ancora condizionando come tu dici il difficile passaggio alla costruzione di una stabile
Democrazia e i e ci se ne accorge ore
Mi sta a cuore è un punto sempre per rispondere
Alla mia maniera cioè dicendo quel che voglio alla domanda di Ezio
Quello che tu dici che poi è il s'il punto forse per il futuro più importante del libro che è tutto giocato su questa crescita verso la dimensione ed euro dunque
Inizialmente il punto sul quale le socialdemocrazie poterono vincere la loro battaglia storico politiche in Europa negli anni Trenta e successivamente fu quando esse percepirono alla dimensione nazionale della politica all'uso delle istituzioni nazionali per cambiare le cose per fare riforme che andassero nella direzione da loro auspicato
Quelle stesse ragioni che portarono allora verso una nazionalizzazione portano ora verso la globalizzazione e quindi come minimo verso una dimensione europea
Sono totalmente convinto di questo purché sia chiaro mai chiaro nel tuo libro lo dico nel momento in cui lo dico questo non lo sto dicendo a te
Purché sia chiaro che la dimensione europea serve non a fare la politica degli anni Trenta non più a livello nazionale ma a livello europeo
Ma prendere atto delle ragioni che hanno trasferito al di fuori degli Stati nazionali i processi che contano i processi strutturali
Che sono processi non più governabile quegli strumenti statalisti degli anni Trenta che non possono rimanere statalisti diventando europeisti
Per che si no viviamo più nell'economia fordista di quegli anni
Sia permesso a un non politico di invitare la sinistra tornare a prendere sul serio gli argomenti strutturali
A non fidarsi dell'Impressionismo del politichese per interpretare i fatti storici
Marx avrà tanti torti ma quando spiegava che l'economia interagisce fortemente con la politica a dir poco aveva sicuramente ragione
E del resto non era l'unico a dirlo
In realtà ecco il punto chiave Cristo ed è i alla all'intersezione di queste due constatazioni superamento della dimensione nazionale per la politica
Superamento dell'economia fordista ai fini della identificazione delle politiche che sono possibili ed utili
Parliamoci chiaro questo significa che la sinistra per fare riforme deve prendere atto del mercato come è oggi
Ho avuto occasione già di recente di constatare che il riformismo il riformismo degli anni trenta e quaranta un riformismo che ebbe successo non perché andò contro il mercato
Ma perché sfruttò le caratteristiche del mercato di allora per allargare i benefici che esso produce fa coloro che benefici direttamente dall'azione imprenditoriale non riceveva e quindi attraverso una e qua e sacrosanta azione redistributiva
Ma si avvalse del mercato di allora si avvalse nel fatto che il lavoro era al lavoro dipendente si avvalse del fatto che la grande impresa era d'impresa che per moltiplicare il fatturato doveva moltiplicare i dipendenti
Si avvalse insomma di una organizzazione imperniata sulla progressiva trasformazione dei mercati mercati oligopolistico da parte di imprese che si venivano integrando l'una con l'altra eccetera eccetera
Quella fase che è quella su cui è nato lo status sociale
E che è quella su cui è nata l'organizzazione sindacale
Che è quella giustamente lo ricordava massimo su cui è nato il modello del partito socialdemocratico che come salvatori c'è ci ricorda da anni e lo stesso modello burocratico dei per Tito i comunisti e che presuppone una cosa che sono i miei sono tutti i lavoratori dipendenti che li trovo tutti facendo il giro di dieci fabbriche questo per dirla brutalmente semplicemente questa economia non c'è più
Oggi la grande impresa è l'impresa che con piccoli quartier generale in un punto qualunque del mondo fa a valore aggiunto collegando miriadi di puntini non in tutto il resto del mondo
Non è più l'impresa che interiorizzata servizi ma è l'impresa che fa quella cosa chiamata outsourcing
Cioè da fuori il lavoro lo da piccole unità
Al posto di dieci mila lavoratori dipendenti tutti sotto l'unico capannone la medesima impresa c'ha tantissimi nuclei piccoli dei quali di Xi serve che sono fatti da lavoratori che non capisci bene se sono dipendenti o se sono autonomi o semi autonoma
Puoi finanziare la previdenza con le stesse provviste finanziarie con cui facevi prima valendo Tibet sostituto d'imposta imprenditore che raccoglieva i contributi per i dieci mila dipendenti che aveva sotto
Puoi fare proselitismo sindacale politico andando lì ad aspettare i cancelli delle fabbriche intorno a quanti cancelli devi andare
E quanto poco raccolto fai perché Ance
In questo nuovo mercato come fare
A far sì che chi comunque resta indietro non resti indietro chi comunque ha bisogno perché la maggioranza degli esseri umani mi ha bisogno di reti di sicurezza sociale Possati
Come devono essere conformate queste reti come devono essere finanziate
Ecco le domande alle quali rispondere
è qui che si esercita il riformismo di oggi
Che non è più il riformismo del partito che possa dire io tutti di proteggo e tutti attraverso di me troverete assistenza e protezione ma che è il partito che mette in condizione Lazzaro di alzarsi e camminare
E che nei momenti difficili della vita allori in crociera e che riserva le risorse e l'assistenza a coloro che mai saranno in condizioni di camminare non agli altri che se ne sono progressivamente appropriati
E che ora costituiscono spesso il nerbo elettorale degli stessi partiti della sinistra europea e la difficoltà a cambiare le cose fondamentalmente in questo
E non e non in altre
Ecco questa la leggo l'attenzione la la nuova condizione nella nella quale ci troviamo
E riformismo con questo deve fare i conti
è sempre se stesso ecco qui permettimi Ezio di dirla questa cosa cioè
E tanto vero che è finito il ciclo socialdemocratico
Ed è altrettanto vero che non è finita la funzione storica dei partiti socialdemocratici e questo è un altro punto su cui sono profondamente raccordo con Beppe sia chiaro
Su questo argomento si può giocare
Chi ha polemiche politiche in giro ci può giocare quanto vuole io che non ho polemiche politiche in giro lo vedo con la stessa chiarezza in cui con cui in fondo lo lo vede lui qui le polemiche sono tutte strumentali
Attraverso un ciclo secolare
Che nel corso del ventesimo secolo in ragione degli stadi di sviluppo dell'economia dell'organizzazione industriale del ventesimo secolo ha prodotto lo statalismo assistenziale i progetti e protettivo
è venuto crescendo il radicamento dei partiti socialdemocratici come partiti che operavano attraverso quegli strumenti
Ciò che è venuto meno e lo strumentario ma nel frattempo in questi partiti si è radicata la funzione storica di dare diritti a chi diritti non avveniva
Tipo di provocare quelle necessarie ed essenziali equalizzazione mi di reddito che sono essenziali per ragioni di giustizia per ragioni di stabilità democratica
Di immettere in milioni di coloro che sono fuori dentro non e questo è lo specifico del riformismo scarsa andò la macchina ma facendo in modo che la macchina funzioni anche per loro
Queste è diventata la funzione storica di cui potranno cambiare dovranno cambiare gli strumenti nel ventunesimo secolo ma di cui non è venuto meno il senso il problema caso mai niente come esercitare perché avendo capito
Che essi hanno questa funzione il loro problema è di non perdere
E una funzione storica la si può anche perdere
Per chi è progressivamente può venir meno o atti o o restringersi
Il radicamento sociale costituito dalla quota originariamente classe J generale via via che gli altri assumono una conformazione sociale diversa
E si può non essere in grado di raggiungere gli altri
E se non sia in grado di raggiungere gli altri chi li rappresenterà come saranno rappresentati di sicuro non li rappresenterà chi dice io intendo rappresentare oggi noto in Italia una grande propensione all'auto qualificazione dei rappresentanti di interessi sociali ma tendo ad escludere che i gruppi parlamentari costituiti da un numero medio di parlamentari che vanno da tre a sette rappresentino interessi sociali significativi aspirano a vorrebbero ma fondamentalmente un radicamento sociale specie in una società complessa come la nostra è essenziale ma non è sufficiente quello vecchio
Va allargato il radicamento sociale e qui cioè l'ultimo profilo del della domanda di Ezio e con questo chiudo e chiudo proprio rapidissimamente parlando come capita di parlare a cena a persone che non fanno politica attiva e che quindi lo fanno anche nelle ore del giorno di occuparsi di di certi argomenti credo che tutti gli italiani
Tra una conversazione nell'altra Cina parlino anche di politiche io un po'a vuoto ha avuto questa impressione
Sì
In taluni della sinistra che
Sono piuttosto favorevoli a irrobustire la coalizione che non il maggior partito diffusi la coalizione dispone mi riferisco al centrosinistra ci siano tante motivazioni spesso condivisibili
Ce n'è una che mi ha colpito è che ho colto
In fondo la mia diversità la preservò meglio in una coalizione che in un partito che si allarga
Se per arrivare alla maggioranza bisogna essere in DiVersi allora i diversi restino DiVersi e usino la formula coalizione
Allo stesso tempo si capisce
Che il dramma politico dell'Italia fondamentalmente non riguarda il formicolio che caratterizza i margini del sistema politico ma nasce dal fatto che i suoi due maggiori partiti Forza Italia il PDS sono troppo piccoli e non sono perno sufficientemente robusto per costruire delle delle coalizioni stabili
Allo stesso tempo perciò si percepisce che bisogna essere qualcosa anche di più
Rispetto a ciò che si è attualmente sia all'interno del PDS io non ho una risposta a questo dilemma sicuramente tra le maggiori responsabilità in futuro di Massimo D'Alema che fra politica a differenza di me
C'è di affrontare questo dilemma
E il dilemma e terrà la bonomia di continuare ad essere diversi dagli altri e il bisogno di essere diversi dal se stessi di prima
Come riuscirà a combinare il bisogno nuovo con la voglia vecchia sarà uno degli assi portanti che gli italiani che osservano avranno modo di verificare nei prossimi mesi e da
Prima didattico
C'è una favola
Non parla del PDS nella sinistra tra mutamenti e revisioni non è stata eseguita l'altra non dette PSI Soglio dire solo due cose mi ha fatto venire in mente Giuliano un passaggio
Non parlerò della corruzione che troppo semplice per già
Con il disegno di legge esplicito già stato tutto dentro
La fase dell'indebolimento finali della Democrazia Cristiana prima della dissoluzione del vecchio sistema dei partiti è stato fortemente i supporti quella che veniva presentata come un'alleanza scrive
Da parte del Piacenza del PSI
Nella fase in cui ha competitivo per le presidenze consiglio fortemente supportato il declino della Democrazia Cristiana comune alleanza in cui la democrazia cristiana intuiva il suo orizzonte di declino e chiedeva al PSI
Di poter allontanare prolungare la sua agonia il momento finale altra cosa da dire sul PSI anche se può essere magari scomodo per qualcuno sentiva che il problema del riformismo si era già posto e lo aveva già risolto la novità di questa fase
Al di là dei rapporti di forza che per la prima volta l'identità ricercata acquisita sottolineato del riformismo può essere usata non per dividere la sinistra italiana in qualche modo per compierla definitiva
A Vacca voglio citare due passaggi del suo libro che sono su cui secondo me bisognerebbe discutere uno è quella sono due occasioni perdute del della sinistra ma in particolare del del movimento comunista italiano
Come valutare la condotta delle sinistre diceva che avendo mancato l'occasione del definitivo distacco dall'URSS e dal movimento comunista interessi internazionale nel sessantotto quando con la soppressione violenta dell'ultimo tentativo di riforma del socialismo reale c'è il progetto di Dubcek se ne erano offerte le condizioni il PC fu bloccato in misura forse esagerata dalla consapevolezza della sua scarsa legittimazione a governare
E a mio parere qui varca centri impunemente il vero
La vera grande occasione era quella della rottura dal movimento comunista internazionale ed era un momento in cui questa occasione andava colto erano idee novecentosessantotto ma poi molto più avanti verso la fine del libro
Nelle critica Berlinguer vere delle mani affrontate ma non ha parlato di questo punto
Va che dice forse la debolezza principale principale del gruppo dirigente dell'ivoriano
Era stata quella di non impostare per tempo sebbene ve ne fossero alcune condizioni il problema di dar vita ad un unico partito della sinistra le due cose sono in contraddizione
Le due cose sono assolutamente in cooperazione non si poteva fare di per tante condizioni che ci fossero mancava la condizione capitale
E quella del sessantotto viene e che quindi e sulla seconda seconda occasione l'occasione perduta no non poteva essere colta poteva dire fare contraddicono collega vale a dire fare un partito non comunista e occorreva occorreva risolve la questione capitale che era quella del rapporto con la sua voglia di sì attenti
Grazie
Beh innanzitutto consentitemi di ringraziare dei tutti e tre
Mauro D'Alema e Amato
Perché come mi aspettavo
Interlocutori come voi
Ho annotato osservazioni
Per me utili
Riflettere sul libro scritto e sul lavoro da fare
Voglio prendere qualche minuto per rispondere a questioni alle questioni che più specificamente mi sono state poste
E parto non non seguirò l'ordine delle questioni sollevate ma cercherò di riordinarle
Per dare maggior filo incoerenza alle mie considerazioni
In rapporto anche a quella che la struttura del libro
Vent'anni dopo la sinistra tra mutamenti e revisioni in questo caso il titolo vent'anni dopo
Evoca una duplicità
Il ventennio e quello che diciamo passa dal sessantotto all'ottantanove
Per un verso dal settantasei al novanta sei per un altro
Detto questo
Comincio dal dal problema che mo'posto Giuliano Amato circa la lettura degli anni settanta
Semplificando al massimo cerco di rispondere a osservazione che avrei dato una visione onnipotente della DC quando invece in realtà si trattava semmai di declino comune a tutti i partiti
E quindi a diffusa e distribuita in capacità di cogliere i problemi
Nuovi mutamenti i problemi che sorgevano e di dare risposte di governo politiche di governo
Se c'è questa impressione
Accetto la critica però in realtà non è questa la mia tesi non è quella di una onnipotenza della DC
Poiché io considero e riprendo qui una tesi che diciamo si ritrova sia inscritti miei che per esempio
Nel principale saggio storico del terzo volume della Storia dell'Italia repubblicana di Franco De Felice
Anch'essa pubblicata da Einaudi che discutemmo a Modena in settembre
Secondo tesi secondo la quale la solidarietà nazionale e l'ultimo tentativo di governare il Paese cioè di governare il Paese per rapporto a quello che io chiamo il grande cambiamento che per intenderci era cominciato tra la fine degli Spedali sessanta e l'inizio degli anni settanta lungo due assi fondamentali la fine del sistema di Bretton Woods e l'inizio di un nuovo ciclo di globalizzazione non regolato
E per altro verso l'inizio
Spedito del passaggio alla società dell'informazione
E quindi la tesi vera per quanto mi riguarda la tesi che poi magari può darsi che ho scritto in maniera tale da sponda dare immagini contraddittorie e che con il fallimento della solidarietà nazionale c'è invece la prova evidente che non c'è nessun onnipotenza
Ma anzi io considero quel periodo quel fallimento come la data finale della storia della DC e del PC in senso proprio
E considero poi l'assassinio di Moro la data simbolica più significativa per porre un termine alla storia della Prima Repubblica
Possono sembrare oscuri questi cenni troppo schematici cercherò di chiarirli
Sui punti successivi che toccherò
E vengo
Alla seconda osservazione che Giuliano mi ha fatto e che questa sì accolgo
E sicuramente un limite di questo libro quello di non aver dedicato
Una equivalente o comunque adeguata attenzioni ricognitiva
All'altra principale forza della sinistra il PSI che e preso in considerazione dal punto di vista è analitico ricostruttivo in misura in maniera molto più saltuaria in misura molto inferiore alticci
Però vorrei dire
Prima qualcosa a giustificazione di questo difetto e cioè che comunque però questo poi non è un libro di storia
L'assunto l'obiettivo che io mi sono proposto e che mi proponevo da tempo questo libro che in qualche modo sintetizzare rielabora nell'ultimo anno un lavoro di quindici anni
Era quello di tematizzare il grande cambiamento cioè di ritradurre in termini di cultura storico-politica il senso di questo grande passaggio d'epoca che poi impressionistica mente
Abbiamo diciamo all'ottantanove al novantuno alla fine della guerra fredda al crollo dell'URSS in realtà è un processo
La cui vera data di inizio e la fine degli anni sessanta cioè l'inizio della crisi degli equilibri e delle forme di regolazione dei rapporti economici e politici internazionali scaturiti dai risultati della seconda guerra mondiale
Questi che finiscono tra l'ottantanove e i primi anni novanta in realtà cominciano a finire vent'anni prima e a me interessava molto questo tipo di periodizzazione anche per ragioni banali se volete
Basti richiamare qual è stata la lettura della storia della Repubblica e delle ragioni della sua fine che diciamo a più o meno ha catturato più o meno o affascinato e comunque a unirsi è stato il vero pensiero unico
Degli anni tra la fine degli ottanta e l'inizio dei Novanta per cui finiva una storia perché non poteva che finire in quanto era una storia marcia dalle origini e per tutto il suo percorso perché era una storia di cinquant'anni dannati di consociativismo e partitocrazia
Scusate temi una enorme strozzata
E questo però è stato il pensiero dominante si trattava di di mettere in campo analisi che possano concorrere a persuadere che le cose sono andate un po'diversamente il che vuol dire non in termini meno grammatici ma forse più drammatici e più profondo
E non solo tentare una tematizzazione molto con l'occhio a come individuare le basi su cui ricostruire i soggetti politici
E quindi molto con l'ansia del compito dell'ora potrei dire anch'io come Giuliano Amato che sono uno che non fa politica
Nel senso della direzione della decisione politica io sono una persona che vive di ossessioni politiche e che fa politica nelle retrovie e che questi di poi questa è la maniera in cui riesce a proporsi anche compiti di studio e di proposta analitica e culturale
Detto questo circa le ragioni per cui non c'è la storia del PSI che invece sarebbe stato bene che ci fosse
Scusate io la consideravo parte della storia del della sinistra si leggeva del PC sulla rete sarda adesso cilena al G venti un po'celebrato un po'ci vengo ci vengo a parlando alla questione del riformismo
Ho chiamato queste cose con una foga che mi mi prende spesso
Per dire che allora
Non a caso questo libro esce ora esce ora cioè è stato poi iscritto nell'ultimo anno il tema che ho voluto poi propormi e non tanto perché pensavo di avere le risposte in tasca ma per proporlo a me stesso e agli altri
E perché poi finendo la Repubblica nel modulari la democrazia dei partiti nel modo in cui è finita
Almeno così pare ad oggi se una storia altra può cominciare
Sta cominciando se la definizione e l'obiettivo di ricostruire una democrazia dei partiti assai diverso naturalmente sembra essere oggi nell'agenda politica del Paese ma mi pare che un ruolo determinante
Stia esercitando proprio quel partito che dalla strada del PC
Ed alla sua fine
E da un complesso e tormentato sette Ennio è venuto assumendo non solo il suo atto di nascita ma anche il suo profilo attuale e allora questo è ovvio che mi ha ancor più spostato negli interrogativi e nella ricerca riflettere prevalentemente sulla storia del PC e sulle sue particolarità
E da questo punto di vista ai cenni che già Mauro per prima per primo faceva e che poi ha ripreso anche su un altro terreno citando uno dei saggi di questo volume che quello nel quale cerco di ricostruire un po'il dialogo con l'evoluzione del riformismo nazionale dagli anni trenta agli anni Ottanta nella sinistra italiana ma senza a suo nessuna pretesa diciamo di completezza storiografica
Quello che vorrei di vorrei dire
E che
Cominciando dal dal problema posto da Mauro
Fin dall'inizio della sua introduzione
Il riformismo e riformismo europeo come punto d'approdo comune di tutta la sinistra italiana fin e secolo e al tempo stesso un luogo della ridefinizione della sua identità
Io sono molto d'accordo e e credo che nel libro ci sia già abbastanza su questo con alcune cose che ha detto Giuliano Amato
Innanzitutto lo ricordava anche Massimo D'Alema anche per me diciamo le parole hanno un senso diverso secondo i tempi i luoghi e chi le pronuncia
Non c'è dubbio che il riformismo del quale parliamo oggi e è un orizzonte programmatico quello europeo
Un progetto campo di forze o
Laboratorio della dirla con vibrante o luogo dell'identità per dirla con Ezio Mauro nel quale il compito fondamentale
Per la sinistra per la sinistra
Che alla storia del
Socialismo europeo il movimento operaio europeo occidentale e
Introdurre riforme di tipo libera
Alle nei sistemi nazionali
E concorrere alla creazione delle condizioni per cui sul terreno internazionale possa arrivarci si possa arrivare ad una nuova Bretton Woods
è chiaro che questa è una definizione di riformismo molto diversa da quella dell'epoca in cui il compito fondamentale egregiamente assolto anche se con input che non venivano un venivano tutti dall'interno della sua storia perché i progetto del welfare il keynesismo soprattutto diciamo frutti della cultura liberale europea è chiaro quindi che è molto diverso
è chiaro le particolarità del piccino lei particolarità dei pc perché mi interessano perché
Rispetto all'oggi perché
E il modo in cui questa storia prevalentemente fruita
Secondo me è troppo semplificato semplificatorio
Se io devo dare una risposta al perché diciamo pur considerando il piccino così come la DC un partito è entrato in crisi organica negli anni settanta è storica mente morto alla fine degli anni Settanta poi da quella storia può nascere altra storia secondo me perché ci sono alcune vede
A volte sotterranee a volte emerse in un atto di nascita che però è molto spicci i Figo e che come devo dire dopo gli anni Trenta e prima della guerra fredda
E dice un composto avrebbe detto Franco Rodano nel precipitato del quarantuno quarantasei che e il contesto della guerra antifascista dell'unità antifascista in cui insomma quel seme a una straordinaria originalità e io sono
Diciamo
Reiteratamente impegnato a sottolineare
A riproporlo perché e un semi vitale
L'idea
Ma di che cosa sia la costituzione di un soggetto politico di che cosa sia il problema della sua proiezione nazionale e internazionale di quale che sia il fondamento base programmatica ma in che senso il rapporto ha come una cultura politica definisce la propria autonomia sul terreno della lettura della delle particolarità della storia nazionale ma nello stesso tempo con un metro per cui è perfettamente consapevole che ventesimo secolo non ci sono storie nazionali c'è una sola storia di storia mondiale ecco questa è qualcosa che secondo me contribuisce a spiegare la vitalità di una vena che magari può esserci sommersa come io penso che è stata sommersa negli anni settanta ottanta perché sono sto ripercorre queste ragioni ma diciamo perché le mancate risposte al sessantotto che non potevano essere solo nazionali e non riguardano soltanto come Mauro ha evocato il l'aver perso l'ultimo treno per diciamo prendere atto della impossibilità ormai di autoriforma o di dispute su e giù soluzioni riformisti cade la crisi del modello sovietico invece ha poi questo queste mancate risposte sessantotto hanno fatto vedere al Paese secondo me
Un enorme regressione massima artistica
Per quanto riguarda la sinistra che con vissuta con lo straordinario
Tentativo ultimo grande tentativo invece di disciplinarla ed educarla che fu la strategia del compromesso storico che però fallì
E allora questa è la ragione diciamo della particolare attrazione da parte di questa storia che nei
Posso consentire in quanto lo scrivo Odifreddi storiacce schifezze anche se diciamo è un libro che ambisce a essere scritto con l'occhio dello storico ecco infine le osservazioni che mi ha fatto Massimo D'Alema parto dall'ultima
Quella che riguarda il giudizio su Occhetto ingenerosità perché poi collegarmi a quella che riguarda diciamo la unilateralità nel giudizio su diciamo la politica di Berlinguer negli anni ottanta
No non c'è ironia Massimo quando io dico arrivo a conclusione di una certa nani sia dire bisognava euro usare e Occhetto oso volevo esattamente fare un monumento al compagno Occhetto col quale mi sono trovato in disaccordo circa le modalità della svolta e in Fiera polemica circa la conduzione politica del PDS almeno dal novantuno novantadue impone volevo però fare un monumento al coraggio e alla lucidità con cui venne fatta quella tardi e tempestiva svolta al tempo stesso
Tardiva e tempestiva già Mauro Ackerman ha detto in che senso io uso questa questa questa copia di concetti li mette insieme
E non andrà non avrei da aggiungere altro chiarisco un po'meglio perché volevo dare enfasi al merito di Occhetto esattamente perché leggo gli anni Ottanta in una chiave che poi spiega il perché di una severità d'
Giudizio che non è su Berlinguer
Ma è sull'intero gruppo dirigente del Partito comunista dell'epoca e naturalmente così severo perché e ugualmente severo con il modo in cui lui al problema che alla fine degli anni settanta si poneva che era già il problema che affrontiamo adesso come ente anni di ritardo era posto all'ordine del giorno dagli sviluppi del mondo il tema dei la modernizzazione competitiva del Paese dell'europeizzazione piena della vita del Paese il tema fu eluso da tutte e tre le culture politiche principale e a anche soprattutto dico io perché le spinti ad eluderlo venivano dai poteri forti
Ai quali io attribuisco sotto questo profilo il massimo di responsabilità anche se non è un tema centrale di questo tipo
Riprendo un tema classico e della
Diciamo delle delle basi modeste ristrette e mediocri del capitalismo italiano
Allora può darsi che cioè sposarsi anch'io perché poi perché ho vissuto nel nel pc gli anni ottanta e non solo ma che sino aderendo e battendo mi
Perché il referendum sul costo del lavoro pro potesse avere un esito anziché un altro con perfetta consapevolezza dello del carattere difensivo difensivista dico
Di queste battaglie con piena lucidità e con grande come devo dire
Angoscia per il modo in cui la difesa di un patrimonio veniva giocata fondamentalmente con il tema della diversità e l'
La questione morale non perché non fosse la la percezione tempestiva di come stava degenerando un sistema di partiti ma perché veniva proposta in maniera tale da derubricare il tema di fondo che era quello del compimento della democrazia dell'alternanza e far passare invece con la denuncia di una questione morale che concili
Gliela con la degenerazione partitocratica del sistema politico una difficoltà di distinzione fra destra e sinistra dal punto di vista ideologico e culturali
Ma siccome a me interessa diciamo
La politica e un certo ma
Odo di analizzarla e di fondarla e quindi o un paradigma storico politico si può darsi che sono tranchant unilaterale
E ingeneroso che cosa mi interessa il punto è che siccome i problemi la dico così i problemi che affrontiamo oggi erano i problemi dell'Italia alla fine degli anni settanta
E sono stati elusi in vario modo da tutte le forze politiche all'atto del fallimento della solidarietà nazionale si trattava anche di capire non solo le ragioni culturali ma le ragioni politiche per cui sono state illuse e io qui azzardo una tesi accenno una tesi interpretativa degli anni Ottanta della quale vado un po'fiero perché finora non l'avevo trovata in altri in altre ricostruzioni e cioè
Che in realtà
Al fallimento della solidarietà nazionale segue la liquidazione della democrazia dei partiti per ragioni concorrenti anche se non convergenti non collusivi e da parte
Dei principali partiti radici il PSI IP
Ci perché che cos'è il preambolo Forlani
E che poi a un architetto di levatura molto che
L'alta dello stesso Forlani Donat-Cattin e la presa d'atto che il fallimento della solidarietà nazionale significa che una grande coalizione come tra
E per arrivare all'alternanza si può fare sì ma a condizione che uno il piccino sia più piccina il problema
Dell'unificazione delle forze della sinistra eccetera
E ho al tempo stesso la DC non possa più essere quella che il richiede dovrebbe diventare il principale perno del Polo riforme del polo conservatore
E per fare questo deve rompersi più che la DC è un particolare composto che si spiega solo con la guerra fredda con la prospettiva del welfare con la collocazione in Occidente con l'economia mista per cui
Hanno convissuto fino alla fine Decia la destra moderata e un programma riff ormai Tore di tipo socialdemocratico che emerso di tanto in tanto con maggiore o minor rigore per esempio nel sessantadue
E questo diciamo per questo è il le questioni il discorso sul diciamo sul riformismo
Che tu poni proponevi e e sul diciamo sul valore del del del del del del della politica del PSI in in quell'epoca
Andrebbe ricollegato diciamo a tutto l'andamento carsico del tema del di un programma riformatore così come nasce sostanzialmente i maniera convergente come programma
Del diciamo della della democrazia antifascista condiviso dei partiti principali allora poi con la guerra fredda e c'è
Eccetera ma allora che cos'è il pentapartito che cos'è il preambolo Forlani
Secondo me e la presa d'atto che
Per assicurare
Mare la continuità di un certo blocco di interessi di una certo sistema un certo tipo di rapporto fra la DC la Società italiana e lo sta
E anche la continuità della funzione dirigente di determinate classi di
Determinati e lì bisogna ragionare già in termini post partitici perché mettere in campo un'alleanza è una coalizione di governo nella quale il presupposto è di tornare alla convenzione scuotendo cioè di mette
E da parte il tema ormai maturo della democrazia compiuta dell'alternanza niente si derubrica si derubrica e nello stesso tempo si offre ai partiti che con cui ci si coalizza una rappresentanza nella compagine di governo che può arrivare fino a dargli il presidente perché prima che a Craxi è stata data a Spadolini significa Giara andare in termini post partita gli attori si cerca di costituire una situazione in cui gli attori nel sistema politico non sono i partiti la cosa tremendamente gran
Aree per i pc e che non lo capisce e non capisce che così si è già costituita una si è formata una coda
Fiducia né di tipo materiale o per dirla in maniera più elegante comparire una costituzione vivente si è riscritta una costituzione vivente che
Chiede di essere questione
Nata da un partito di opposizione se vuole assolvere il ruolo d'opposizione non può più solo farlo sul terreno di determinati contenuti siano essi di Francis pc o riformatori questi piccini fino all'ottantasei ottantasette non lo mette a tema il il rito della nuova generazione Occhetto in testa daremo numero due e invece di averlo fatto e su questo filo è chiaro che quando si arriva poi all'ottantanove anche perché maturano determinate condizioni internazionali che lo favoriscono Occhetto
Coglie l'occasione ma coglie l'occasione perché in un modo che a me non piaceva loro e non piace adesso questo gruppo dirigente aveva colto questo dato per cui non si poteva che ripartire battendo banco e cercando di disfa ma nel sistema dei partiti come era fatto avendo a disposizione una sola risorsa se stessi in questo senso Occhetto doveva usare oso e in questo senso io gli faccio fin qui un monumento grazie
Punto sesso un pensiero che non lo sono tutore qui grazie trattato nel suo libro discussione grazie a tutti arrivederci
E grazie