Incontro con Guido Sacconi e Valter Veltroni organizzato nell'ambito della Festa provinciale de "L'Unità" di Firenze nell'area del Palazzo dello Sport

Allora forse possiamo cominciare quasi in orario
Prima di tutto benvenuto a voi tutti
è un saluto e un ringraziamento a Walter Veltroni vicepresidente del Consiglio
Che non era non era facile avere prima anche se l'abbiamo avuto spesso ora comprendiamo tutti ancora un po'più difficile avere
Con noi abbiamo voluto
Chiamare questo un incontro
Certo non è avrà forse del tutto la forma perché
Non ci sarà dibattito discussione ma ne avrà la sostanza credo abbiamo pensato a questo perché e non a un comizio per esempio
Perché forse
Può tardi per continuare a festeggiare la vittoria di aprile diciamo
E dall'altro lato forse è ancora un po'presto tirare un bilancio del governo dell'azione del governo
Cioè
Queste poche settimane possiamo dire il segno di una svolta di una politica nuova si è già fatto vedere
Sono molti i campi nella vita economica sociale e culturale del Paese nei quali appunto si è cominciato a vedere un'azione di rinnovamento
Ma il cambiamento vero quello che incide che pone mano diciamo al risanamento di un Paese si è consegnato in condizioni difficili problematiche paese ancora segnato da crisi profonde
Questa azione richiede tempo richiede decisione richiede appunto una politica che possano svolgersi non fatta solo di annunci di provvedimenti presuntamente miracolistiche sic
Allora forse questo è proprio il momento di ragionare per questo dico di riflettere
Insieme anche per un'altra esigenza
E io ritengo
Fondamentale appunto un Governo che dura nel tempo all'ambizione di cambiare e di incidere nei rapporti reali della situazione reale del Paese
Ha bisogno di un livello di partecipazione del Paese che forse stenta
Qualche settimana fa si è aperto anche un dibattito una polemica
Io non sono sicuro del tutto approfitta diciamo così
Che ha espresso dei giudizi a mio parere sommari su un'altra fase della nostra storia politica non lontanissima nel tempo ma sicuramente lontana nella politica diciamo quella della solidarietà nazionale
Naturalmente la storia non si ripete mai se non sotto forma di farsa o di tragedie come è noto ma un dato di quella situazione
Importantissima almeno nella sua fase iniziale
Forse non ce lo dobbiamo proporre come obiettivo nelle contese o diverso naturalmente diversissime che il Paese
Conosce quello appunto di un Paese almeno nelle sue componenti sociali fondamentali mobilitato per degli obiettivi comuni
Un paese mobilitato unitariamente senza questo sforzo io credo nessun Governo per quanto competente e la squadra di Governo dell'Ulivo è sicuramente incomparabile in quell'abbiamo conosciuto in tutti i decenni abbiamo alle spalle una compagine politica che un po'alla volta diciamo così si amalgama come necessario che si verifichi non bastano se non sanno suscitare se non sanno incontrare un così forte e positiva tensione nel paese del resto non è lo sappiamo l'Ulivo ha vinto si ma non è stata maggioranza assoluta nel Paese neppure diciamo aumento della sua affermazione le condizioni dell'economia della società e la crisi di prospettive e che ancora in parte viviamo certamente di per sé tendono a riprodurre fenomeni di egoismo sociale e territoriale quelli per esempio che Bossi intende evocare con la sua iniziativa sulla centrata sulla parola d'ordine della secessione che credo di per sé non comunica quasi nessuno nemmeno nel Nordeste io risultato e parlare un pulpito a proposito diciamo così ma che ha questa caratteristica appunto di poter evocare queste forme di corporativismo e di egoismo sociale
E territoriale per questo guardate soprattutto da questo punto di vista che almeno io considero diciamo così un problema le tensioni politiche all'interno alla maggioranza che ci sia una dialettica fra le forze che sostengono il governo di per sé non è un fatto negativo è giusto che ognuno avanzi le proprie ragioni persino le proprie ragioni d'identità diciamo faccia valere il proprio punto di vista nella consapevolezza però che poi una sintesi va raggiunte e c'è un limite insomma e il limite io credo sia dato anche da questo consapevolezza da questa responsabilità che tutti dobbiamo avere tutte voglio dire le componenti della maggioranza
Di mettersi in sintonia con il Paese di sapere suscitare questa risorsa fondamentale di un Paese che si muove per obiettivi comuni che mette in campo il proprio un esempio
Io penso che
L'importantissimo appuntamento che segnerà credo politicamente anche la fase di definizione di discussione poi del Progetto di legge finanziaria che ha lo studio cioè la conferenza per l'occupazione la fine di questo
Mese sarà importante
Non solo se come è necessario definirà anche tecnicamente diciamo così gli obiettivi possibili della strumentazione necessaria per fare finalmente del lavoro diciamo così
L'obiettivo di una lunga politica economica che questo Governo cosa necessaria stabilità delle potere questi qui ma se saprà evocare queste e se le forze sociali fondamentali tutte e si riferiranno diciamo a questi obiettivi mettendoci anche del proprio fino considero importante per esempio l'accordo siglato ieri
Fra le forze sociali e il e il Governo ma ecco mi mi pare che in questo accordo il movimento sindacale abbiano messo molto diciamo così anche di punti di principio diciamo una deroga appunti
Di principio sarà bene che per esempio Romiti Contini certamente interessarsi di politica e dica la sua sulle prospettive dell'ingresso in Europa e così via dicendo visto che sia come dire convinto della priorità del tema dell'occupazione magari per non limpidi sugli Obiettivi magari per l'Inter obiettivi di bottega si metta dal proprio perché questo obiettivo dell'occupazione sia perseguito ecco io credo che poi questo sia fondamentalmente è nostro compito voglio dire quello dei partiti che principalmente dal nostro partito o di quel partito che col congresso che ormai alle porte noi vogliamo diventare un partito più largo più maturo più consapevole diciamo così più in grado di svolgere inedita funzione storico politiche siamo chiamati a svolgere quello appunto di essere la più importante porta di un governo per la prima volta nella nostra storia e io penso che dovremo soprattutto discutere di questo nel nostro congresso non astrattamente diciamo così immaginare un'identità di noi stessi a tavoli ma sapere insomma che vale forse anche per i partiti quella quell'idea che l'uso modo parafrasando la terra del vecchio filosofo tedesco va bene è un partito è quello che fa prima di essere quello che dice di essere diciamo così e questa è credo il filone fondamentale la nostra ricerca ecco come si fa alimentare questa tensione e chiudo rapidamente si fa in tanti modi si fa con la conferenza per l'occupazione si fa trasformando il metodo della concertazione del dialogo sociale norma diciamo così strumento per questo Canale di scorrimento di comunicazione fra governo politica e società diciamo
Si fa in tanti modi si fa io credo anche
Creando una sinergia più stretta fra il governo nazionale
Le problematiche locali certo uno degli elementi caratterizzanti quel programma è già dell'azione dei primi passi dell'azione del governo è la forte iniziativa per la riforma in senso federale del nostro nostro Stato ma ecco anche per diciamo così svuotare e primitivamente diciamo la capacità di Presa di messaggi di rottura separatisti ci come
Quelli di Bossi
Io credo che per realismo non sia solo un apparato di norme nuove una sia pure rivolto flussi oraria trasformazione dello Stato che rovescia i rapporti fra centro e periferia i grande misura almeno non è solo poi autonomia impositiva piena responsabilizzazione dei centri di spesa e dei governi locali diciamo
Secondo quel principio di sussidiarietà per cui tutte le cose che si potrà fare a livello inferiore vanno fatte lì perché si fanno meglio conoscendo meglio la situazione non è solo questo eppure è tanto è molto
Federalismo e anche azione politica che comprenda l'importanza diciamo così di una sinergia fra politiche nazionali e nocca locali per risolvere i concreti problemi dei sistemi
E quindi io qui faccio un'anticipazione
A Walter nella sua qualità di presidente del consiglio qualità di Presidente Consiglio forse non dovrei chiamarlo per nome ma forse diciamo con qualche con qualche rilievo altro titolo ma insomma
Ed è questa
La domanda Firenze è un problema solo dei fiorentini come anche diciamo
Un problema nazionale
Prendiamoci non non siamo un'area di crisi
Troppo spesso ci piangiamo addosso
Anche il problema dell'occupazione da noi non è prevalentemente ho principalmente un problema di disoccupazione se mai prima di qualità
Per carità nessuna contrapposizione corporativa appunto con le realtà del Paese dalla nostra stessa regione dovrebbe si pongono in termini ahimè assai più gravemente temi assai più gravi e pesanti no non è questo
Il punto ma Firenze come città del mondo diciamo come città dell'Europa come ineguagliabile diciamo giacimento di storia tradizione cultura e arte
Certo una Firenze che si dà una svegliata perché non sta solo a contemplare il suo passato ma che su questo innesta un progetto per il futuro come esistono tutte le condizioni per fare Firenze credo sia anche diciamo così una risorsa per il Paese
E allora per esempio la discussione che c'è stata sull'attraversamento il valico autostradale del valico a parte appena appena avuto un limite finestra che solo casualmente a metà strada o giù di lì tra Roma e Bologna per questo diciamo è coinvolta da bollettini nazionali come quella accetta e anche quel
Ma
Questo problema assieme agli altri che consentano finalmente dare una risposta strutturale al grande tema la mobilità in quest'aria e cioè ha la possibilità finalmente di rendere accessibile dall'interno di vita dalle Sterna vivibile dall'interno è un problema del Paese
E così i Grandi Uffizi è un grande progetto per i beni culturali che allarghi diciamo l'area dell'offerta turistica la realtà come questa credo sia anche un problema nazionale non solo un problema
E l'elenco potrebbe non essere lungo ma qualificante io penso in questi giorni in cui si apre come sapete non è il modo in cui viene troppo spesso rappresentato dalla stampa ma insomma forse anche un difetto nostro che non riusciamo a squarciare diciamo così
Il vero un po'opprimente e dj del dibattito politico cittadina ma dicevo anche questa verifica questo appuntamento per aprire una fase due dell'esperienza di governo di Palazzo
Vecchi io credo che dovrà avere una suo diciamo sviluppo
Una sua conclusione in un tavolo che proporremo diciamo Enti Locali fiorentini
Regione di aprire con il governo per individuare quel pacchetto di interventi strategiche nel tempo selezionando con realismo per caso prevede a tempo e luogo diciamo così
Consenta di affrontare questo problema per il verso giusto fuori diciamo di una contrattazione quotidiana di questa quella misurazione che può avere una ricaduta
Da una legislazione speciale per carità il contrario diciamo un progetto diciamo da concordare da gestire
In sinergia come credo che sia possibile e anche così io credo che possiamo moltiplicare le occasioni di quella tensione di quella mobilitazione che è forse la carta vincente la differenza diciamo nell'Ulivo vuol spendere
Rispetto all'esperienza di governo che abbiamo le spalle vi ringrazio
La parola ora
A Walter Veltroni
Ma i io sono
Molto contento di essere
Qui stasera comincia da qui per me diciamo questa ripresa autunnale di per quanto riguarda le feste dell'Unità perché ho un programma di partecipazione alle feste dell'Unità
Abbastanza impegnativo adesso stasera dopo Firenze andrò a Bologna poi domani mattina Bologna devo andare a visitare una serie di cose come Ministero Beni culturali poi con Romano Prodi domani ne abbiamo deciso io andrò pranzo Daloui a Reggio Emilia e poi abbiamo deciso insieme di andare allo stadio perché fece Reggiana Juventus siccome lui della Reggiana che la Juventus il governo non perde in ogni caso
So bene so bene ma quest'anno la Fiorentina è talmente forte che non ha problemi di
Era forte in un'altra scuola ma
E poi domani sera andrò a visitare la festa di Reggio Emilia la festa dell'Unità di Reggio Emilia e poi il quindici e il giorno in cui c'è la manifestazione sul Po io andrò a fare due feste dell'Unità una Genova è una ammirano
Perché per un semplice motivo perché
Mi sembra che sia dovere
Dovere
Continuare questo come dire questa intensità di rapporto che nel corso di questi anni è stata così importante è stata così importante per la costruzione di questo risultato per quanto mi riguarda è stata così importante anche per il lavoro fatto insomma io se devo dire la verità ho avuto la sensazione che la campagna elettorale potesse raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissi proprio la scena che son venuto a Firenze alla manifestazione che abbiamo fatto non mi ricordo più dove era un tendone
All'inizio dalla campagna era proprio credo tra le prime iniziative appena convocata la campagna elettorale
C'era un clima un entusiasmo una partecipazione che poi abbiamo ritrovato lungo tutto il corso di quel mese
Vedete
Io ricorderò sempre quella campagna elettorale come una delle cose più belle più entusiasmanti che mi sia capitato di vivere e credo che sia così per tutti non solo perché si è conclusa in quel modo
Cioè si è conclusa per la prima volta con una vittoria che come tale non era discutibile ma anche per un altro motivo
Ma anche per un altro motivo perché c'era una
Come dire una ragione politica in più in quella campagna elettorale c'era l'idea che dopo tanti anni dei quali c'era stata divisione lacerazione contrapposizione
Finalmente era venuto il momento in cui c'era uno scontro chiaro
In cui da una parte c'era lo sport democratiche progressiste
C'è una grande alleanza che aveva trovato una sua identità propria della quale parlammo qui proprio in questo palazzo quando facemmo la manifestazione con Romano Prodi con ai giovani
E dall'altra parte c'erano gli avversari naturale di questa di questa alle
La campagna elettorale è stato questo grande crescendo
Non abbiamo girato curriculum come sapete
Devo dire all'inizio accompagnati da qualche ironia no nel senso di dire alla e questi vanno col pullman quell'altro cioè alle televisioni eccetera poi siamo andati a vedere Romano ed io abbiamo girato credo davvero l'Italia in lungo e in largo l'abbiamo fatta siamo andati però in particolare nei collegi marginali quelli nei quali c'era battaglia
In cui si poteva vincere o perdere per poche centinaia di voti
E qui pensavamo che la presenza di questa strana figura simbolica persino di un modo di essere e di un modo di concepire la politica
Potesse essere utile
Bene noi siamo stati in quarantatré collegi marginali con il pool Mani trentanove abbiamo vinto
Il che vuol dire che quella fatica
Quella idea della politica non puramente mediatica non puramente Elettronica non puramente di immagine quella sensazione di sentirsi
In qualche misura in una relazione umana con le persone che incontrava i ha pagato ed è servita e allora è giusto che tutto questo prosegue
Io voglio rassicurare dicemmo in primo luogo me stesso se c'è una come dire una risorsa di ossigeno alla quale noi non vogliamo rinunciare è proprio questo modo un po'particolare di concepire anche le responsabilità di governo cioè insomma costantemente stare in relazione con questo clima di partecipazione che sentiamo come un'esigenza dalla quale Guido Sacconi ha parlato
Nella sua introduzione che io diciamo condivido come mi capita spesso di fare tre cose che dici Guido pressoché totalmente ora
Non sono neanche quattro mesi che noi governiamo
Non abbia avuto la fiducia dal Parlamento il io posso togliere questo Queen così il trenta di maggio
Quindi non sono neanche quattro mesi quindi è un periodo breve
Un periodo però nel quale io credo in questo Paese si sia abituato ad una cosa che originariamente gli appariva abbastanza singolare non infondo pensate che strano
Per tanti anni in questo Paese c'è stata una sorta di paura per la partecipazione della sinistra al governo
Se posso raccontare un un aneddoto la sera delle elezioni
Romano ed io eravamo riusciti andare come si sa in un in un luogo a a vedere chi diciamo aspettare la fine dell'operazione tonali e l'inizio delle trasmissioni dalle ventidue in poi restare isolati dei giornalisti
Quando alle ventidue e zero due ho acceso la televisione e apparso diciamo il mio
Amico e compagno carissimo Luigi Berlinguer in televisione il quale liberandosi reciproco
Liberandosi di un peso
Ha detto erano cinquant'anni che aspettavamo a io lì per lì ho apprezzato Madonna sono ventidue zero due diciamo che che non ci siano controindicazioni ma
Però io diciamo o o un pochino contestato questa affermazione nel senso che non pensavo fosse giusto dire non penso
Perché non è la stessa cosa che si poneva cinquanta quaranta trenta ma neanche dieci e forse neanche cinque anni fa era una cosa del tutto nuova tuttavia non c'è dubbio che la partecipazione dalla sinistra al governo del paese avrebbe potuto creare nell'opinione pubblica un grande o si immaginava che crearsi una grande incertezza una grande preoccupazione invece
Il Paese a
Acquisito questa novità con una grande normalità
Noi abbiamo credo vinto le elezioni la seconda volta la sera del ventuno aprile quando abbiamo commentato in un certo modo risultato elettorale quando abbiamo persino governato la vostra gioia io
Dovendo appunto andare in televisione dovendo fare la parte diciamo di quello responsabile e seria eccetera poi arrivata a casa ha fatto come Fantozzi quando
Nel film analoghi andava poi a casa e urlava
Io sono stato seria responsabile fino a che sono arrivato appunto a casa poi insomma finalmente ho potuto manifestare la gioia che avevo dentro però ce la siamo governata perché perché bisognava dare questo messaggio di serietà di serenità al Paese e io credo che questo Paese lo vedo andando in giro vedo nel rapporto con le persone che incontri per strada e che io penso apprezzino anche lo stile di un governo che non fa rumore
Pensate a due anni fa pensate a quando cominciò il governo Berlusconi pensate ai comportamenti
Al modo di fare al come dire alla sensazione di un pochino di entrare in una fase di di di di di
Come dire di di
Eccesso che il Paese ha avuto noi abbiamo avuto un profilo molto come dire
Molto responsabile
Intanto io scusate se ricordo questo passaggio ma credo sia importante
Tutti quanti pensavano che noi avremmo avuto problemi a fare il Governo perché
L'abbiamo fatto il governo in poche ore
Nessuno ci credeva l'abbiamo fatto abbiamo fatto un governo in cui ci sono delle forti personalità
In cui c'è gente e queste riconoscimento principale che ci viene che sale sa di che cosa si occupa
Quando parla sa di che cosa parla e questa è una cosa molto importante
Quando
Quando Carlo Azeglio Ciampi
Parla di economia viene rispettato non solo nel nostro Paese ma del mondo intero
Quando non faccio altri nomi d'arma da Lamberto Dini ministro degli esteri a Giorgio Napolitano ministro degli interni e poi mi ferma Di Pietro a tutti gli altri diciamo
Mi fermo per non dover nominare tutto il governo ci occupiamo dei problemi nostri interlocutori sentono che c'è gente che ha due caratteristiche anzi tre caratteristiche primo competenza secondo passione terzo ultima ma non per ultima onestà cioè sanno che discutono con noi senza dover avere preoccupazioni di nessun tipo
All'estero questo Governo e io l'ho sentito
Anche per la cose delle quali mi occupo di questioni culturali d'Italia era sparita e anche un po'svillaneggiato
Io sto cercando di costruire una rete di rapporti all'estero l'altro giorno a Venezia
Venuto il ministro della cultura francese displasia abbiamo fatto insieme l'unica esponente di un governo di destra abbiamo fatto insieme un intesa italo francese su tutti i problemi della cultura e lui ha detto
Oggi per la Francia è una giornata storica cosa che detta da un francese ha particolare valore nel momento in cui ci si incontra con gli italiani
Theo Waigel che è il ministro delle Finanze tedesco quando parla con Carrefour Carlo Azeglio Ciampi sente di avere un interlocutore autorevole
L'Italia sta recuperando prestigio internazionale guardate questo è decisivo per un Paese come il nostro
Dopo quello che ci è accaduto
Io vorrei dare stasera in generale ma non perché lo devo dare perché in fondo governando volete che venga a dire no non c'era io lo do perché ci credo siccome ci conosciamo da tempo ci siamo sentiti tante volte so che diciamo potete sentire in questo il filo di una continuità io sono convinto che questo Paese ce la può fare
Io sono convinto che già l'anno prossimo
Questo Paese comincerà a uscire dal tunnel nel quale si trova
Io sono convinto che l'Italia è in un momento straordinario dal difficile straordinario
Ma noi pensateci veniamo da sette anni di terremoti incredibile
Dall'ottantanove in poi c'è stata la caduta del muro di Berlino la trasformazione del più grande partito di opposizione italiano con un dibattito straordinario che nella storia della politica rimarrà
Io ho come dire
Persino il senso di aver partecipato a qualcosa veramente l'imponente quando
Centinaia di migliaia di persone in tutte le case italiane si sono interrogate sulla politica in un tempo in cui invece la politica è diventato un evento spettacolare
Allora quando fonda ma il PDS in tutte le case degli italiani si discusse su quello che abbiamo fatto
E abbiamo attraversato giorni difficili duri abbiamo subito diciamo il peso di una scissione di una lacerazione ma è stato uno dei momenti politici più belli della storia italiana
Che rimarrà nella vicenda del movimento operaio della sinistra di questo Paese e che in qualche misura dato anche i suoi risultati con queste elezioni ultime comunque c'è stata la trasformazione del PCI in PDS
Poi
Ci sono stati i referendum sulle questioni istituzionali
Ai quali nessuno credeva eravamo in pochi a crederci
Eppure
Ce l'abbiamo fatta abbiamo messo in moto un meccanismo vi ricordate l'andiamo al mare
Eravamo in anni nei quali sembrava che quel potere Ellis fosse un potere non sconfigge i bile
Noi come Davide contro Golia con quel piccolo referendum il primo quello che riguardava la preferenza unica ricordate
Ottenemmo un risultato straordinario era fu il primo segno che era finito il tempo del Caf è cominciata un'altra stagione della vita politica di questo Paese
Poi
Poi è cominciato Tangentopoli e con Tangentopoli sono spariti come i politici partiti che avevano fatto la storia di questo Paese c'è stata una grande tragedia che ha attraversato il Paese e in quegli stessi mesi in Italia in una condizione di lo ricordiamo di gigantesca tempesta politica non abbiamo avuto
La morte di Borsellino la morte di Falcone
Pochi mesi dopo pochi mesi dopo abbiamo avuto la svalutazione della lira poi abbiamo avuto le bombe che sono scoppiate in tante città italiane durante il periodo del governo Ciampi a dimostrazione di quanto quella Periodo fosse considerato da
Vedremo chi
Sicuramente dalla mafia
Un nemico
Poi abbiamo avuto
Un successo elettorale della destra
Poi abbiamo avuto quello che c'è stato cioè
La vicenda della crisi del governo Berlusconi poi hanno vinto le ha vinto le elezioni Ulivo tutto questo
Nel giro di sei anni
Un terremoto rispetto al quale qualsiasi altro Paese probabilmente oggi sarebbe in ginocchio
E invece in questo periodo questo Paese e credo che noi possiamo portare l'orgoglio di grande parte di quello che sto per dire come sinistra
Come movimento operaio come sindacati di questo Paese come lavoratori di questo Paese
In questo periodo di trambusto di terremoto gigantesco l'Italia nel contempo è riuscita ad affrontare alcuni dei suoi problemi più drammatici e sia oggi noi possiamo vedere la prospettiva dell'Europa e perché noi abbiamo fatto anche come dire col prezzo che si è che si è reso necessario pagare però abbiamo fatto un'operazione per la quale l'Italia ha tenuto perché altrimenti crisi del sistema politico terrorismo poi mafioso svalutazione della lira erano i fattori che avrebbero potuto creare la crisi della democrazia italiana
La crisi della democrazia italiana non c'è stata e oggi noi possiamo davvero pensare di poter
Essere
Nel corso dell'anno che viene dal mille duecentonovantasette tra
I Paesi europei che in termini di rigore della politica finanziaria e al tempo stesso in termini
Di sistemazione delle proprie contraddizioni più devastanti penso all'inflazione a la possibilità di lanciare la sfida più impegnativa
Questo terremoto italiano ancora non è del tutto concluso
C'è una grande questione che la questione istituzionale che deve essere conclusa io lo voglio dire molto sinceramente la coalizione dell'Ulivo
Spinge sollecita un'innovazione istituzionale
Non è che perché abbiamo vinto le elezioni pensiamo che il problema istituzionali in Italia sia meno forte di quanto non sia non apparisse ai nostri occhi prima non è che se vinciamo le elezioni i problemi sono minori o se li perdiamo sono maggiori
Noi dobbiamo concludere la transizione italiana e voi lo sapete perché ne abbiamo discusso tante volte per me è la conclusione
è un sistema bipolare
Un sistema dell'alternanza e ora che governo questo sì lo vedo con ancora maggiore chiarezza
Dio solo sa quanto questo Paese abbia bisogno
Di un meccanismo per il quale i cittadini votano scelgono un governo quel Governo ha la certezza di poter nel corso di quattro cinque anni
Fare una politica per la quale ha ottenuto il voto dei cittadini e dopo cinque anni i cittadini lo giudicano i se ha fatto bene lo lasciano e sia fatto amare lo mandano via queste alla democrazia
Che dobbiamo costruire la democrazia dell'alternanza una democrazia con uno schema bipolare
Che dia la garanzia come negli altri Paesi perché vedete adesso si dice ma questo governo io
Lo abbiamo preso un impegno con gli elettori di governare per il tempo di una legislatura io mi sento di poter dire
E ci rivedremo anno per anno per fare il il timing di questo lavoro io mi sento di poter dire con sicurezza con assoluta sicurezza che alla fine di questi cinque anni
Questo Paese sarà molto ma molto diverso da quello che abbiamo conosciuto da quello che abbiamo ereditato da quello che ci è stato lasciato in dote
L'Italia conoscerà il tempo del suo di un radicale cambiamento
Questo è non solo nelle nostre intenzioni Mannella
Vorrei dire nella necessità di questo Paese vedete
Noi ci siamo seduti a Palazzo Chigi
Appena seduti la prima cosa che abbiamo dovuto fare trovare sedici mila cinquecento miliardi
Come Buongiorno no
Ci hanno dato il benvenuto ci hanno fatto sedere e poi ci sarebbe questo piccolo particolare diciamo sedici undici adesso dobbiamo trovare altri trentadue mila e cinquecento sono passati poco più di tre mesi
Cioè questo governo nel giro di pochi mesi alla fine avrà dovuto trovare cinquanta mila miliardi
Cinquanta mila miliardi
E badate non è perché ci divertiamo perché ci saremmo divertiti di più ad essere uno dei vecchi governi la verità è che si sia toglie il governo Dini e se si toglie il Governo Ciampi
I governi precedenti hanno usato la carta di credito ma si sono scordati di pagare adesso tocca a noi pagare quello che loro hanno fatto negli anni precedenti
Non è questo Paese lo mettiamo a posto noi questo Paese lo metteremo in condizione di stare in Europa
Io appunto quando Sacconi ha citato le dichiarazioni di Romiti io non ho mai pensato a come Romiti Romiti dice ci possiamo sganciare si faccia d'Europa che serviamo tardi io dico il contrario uno in Europa dobbiamo starci tra i primi e noi siamo tra i Paesi europei dobbiamo avere l'orgoglio di questo perché una parte di questo come dicevo prima sta per esempio nell'accordo sul costo del lavoro che è stato una pagina straordinaria nella storia del movimento sindacale italiano
E in generale delle delle relazioni sociali di questo Paese
Noi abbiamo fatto delle manovre di aggiustamento che in linea tendenziale non ha fatto nessun altro Paese europeo il recupero che non abbiamo fatto nel rapporto tra debito e PIL nella lotta all'inflazione sono tutti segnali di una paese che si sta risanando nonché conosce il tempo dello slittamento verso diciamo altri lidi da quello europeo quindi da questo punto di vista non ce la possiamo fare voglio dire noi ce la faremo perché stare in Europa è la spinta della nostra generazione
Quello che io dico e continua a dire
E che una grande forza che vuole stare in Europa al tempo stesso però deve sapere che c'è in tutta Europa un grande problema aggravato dal fatto che sia rallentata la crescita aggravato
Dall'inizio di una recessione da un rischio di recessione o da un inizio di recessione
E allora tutti in Europa governi e forze politiche dobbiamo sapere che a fianco di Maastricht e c'è una grande emergenza
E si chiama disoccupazione ed è il grande nemico contro il quale dobbiamo mettere in campo tutta la nostra Energia tutta la nostra forza tutte le iniziative necessarie per creare lavoro
Per questo io ho sostenuto e confermo
Che
Bisogna tener conto del rallentamento della crescita bisogna tenerne conto mentre si sta in Europa in mentre si va in Europa in noi andremo in Europa ci andremo tra i primi ma da questo governo per la storia politica delle forze che lo compongono per i valori nei quali crediamo
Non si può considerare che il patto della disoccupazione venga in secondo piano
Noi abbiamo il dodici per cento di occupazione ma badate che gli altri Paesi europei non stanno tanto meglio di noi dalla Francia da altri e il dibattito che stiamo facendo qui a un dibattito che c'è anche altrove e se un avversario questo governo a questo avversario si chiama disoccupazione perdita di posti di lavoro scarsa possibilità per le nuove generazioni trovare occupazione e a questo che dedicheremo la conferenza sull'occupazione nella quale stiamo cercando le risorse per i piani di investimento che consentano di creare lavoro occupazione
Una prospettiva la quale altri Governi non c'erano avvicinati con lo stesso impegno Europa e occupazione ecco le due priorità di questo governo
Quelle alle quali intendiamo restare fedeli e poi
E poi questo governo guardate adesso io lo posso dire perché
In quattro mesi si prendono bene le misure delle cose
Io vedo una grande accelerazione del modo di lavorare del governo man mano che il tempo passa e ovvio e noi siamo entrati lì e naturalmente abbiamo dovuto affrontare tutta una serie di problemi
Ve li lascio immaginare ma certo da questo punto di vista l'impatto con un certo modo di concepire la funzione di governo non è stata sì
La radicalità dei cambiamenti che noi vogliamo sicuramente mente intenzione talvolta la macchina
E questo crea ogni tanto contrasti contraddizioni difficoltà resistenze al nuovo
è del tutto evidente
Però io vedo in questi ultimi settimane una grande accelerazione dal punto di vista del lavoro legislativo cominciano a
Profilarsi in caratteri di questo governo
Primo
Questo Governo che vuole semplificare vuole semplificare la vita dei cittadini
Vuole semplificare per le imprese la possibilità di investire e per un cittadino la possibilità di esercitare i suoi diritti
Il disegno di legge di Bassanini
Che Sacconi ha ricordato va esattamente in questa direzione così come lo vogliamo fare il federalismo
Ma io vorrei che fosse chiaro
Non è che non vogliamo fare il federalismo per tenere buono Bossi
Io non stabilisco nessuna relazione tra le due cose
Guardate Bossi
In Bossi c'è un elemento di disperazione politica
Bossi era uno dei tanti in questo Paese che avevano scommesso sul pareggio alle lezioni
Bossi era convinto che non avrebbe vinto l'Ulivo e non avrebbe vinto il Polo e che a quel punto i suoi parlamentari sarebbero stati decisivi per fare un governo e lo avrebbe fatto come Dino di tacco
Avendo vinto l'Ulivo questa prospettiva si è disgregata e dunque Bossi si ritrova in una condizione politica di assoluta
Incertezza
E più spinge il pedale sul sulla secessione e più voti perde
A Mantova c'è un sindaco dell'Ulivo nella capitale della tra virgolette Padania
E io ripeto quello che ho già detto
Se si fa la somma dei voti presi in quella che si suole definire Padania come si chiese si può parlare della Lunigiana o di non so che cos'altro
Come area geografica non certamente come realtà istituzionale
Si vede una certa sorpresa
Il la lega ha preso il ventisei per cento dei voti L'Ulivo ha preso il trentasei per cento dei voti
E quindi tra noi e la lega chi può parlare di più a nome della gente che vive nella cosiddetta Padania e Lulli
Dopodiché Bossi porterà a centinaia di migliaia lo faccia
Non è diciamo
Non ci si deve come dire spaventare per l'ampiezza delle manifestazioni
Questo è un governo
Che sicuramente non si farà sparava spaventare né dalle prove di forza diciamo così che possono essere realizzate
Ed è un Governo di questo potete essere orgogliosi è un governo che non governa con i sondaggi in mano avete visto che durante il primo periodo
Noi questo lo dico perché
Vedete si può governare guardando a quello che chiede la maggioranza della gente ma non sempre a maggioranza dalla gente chiede innovazione
Spesso chiede che le cose rimangano come sono
Bisogna avere in testa un'idea di governo poi si farà il conto alla fine se si è fatto bene si è fatto male ma sul suo ogni singola decisione tu vai a vedere quali sono le maggioranze e minoranze spesso
La conseguenza e che bisogna fare poco talvolta persino fare delle cose non giusto un governo deve avere in testa un'idea generale è per questo che lo il federalismo lo faremo perché è giusto farlo
Io vedo nella cosa di Bossi che personalmente non ho mai considerato un interlocutore affidabile
Non mi piace non mi piace la politica fatta in quel modo
Non mi piace che si dica come si è detto già qualche anno fa che i magistrati valevano una pallottola da non so quante centinaia di lire non mi piace che si dicano sugli immigrati le cose che si sono detti sulla gente del Sud quello che si è detto c'è un confine oltre il quale la politica diventa etica
E dunque io non ho mai pensato
E quello che sta accadendo è una conferma
Io non sottovaluto
Soprattutto perché temo che la disperazione di Bossi possa invocare un mostro
Che poi è difficile controllare
Posso evocare
Qualcosa che nella storia di questo continente
In questi anni ha
Avuto connotazioni tragica
Guardate che nella storia d'Europa
Rimarrà come una pagina importante l'unificazione tedesca
Non la divisione della Jugoslavia
E allora
Quando io vedo i ragazzi con le camicie verdi
Sotto i palchi di Bossi
Io voglio solo dire questo
Chi mi auguro di vivere
In un paese
In cui nessun italiano
Abbia da mettersi la camicia dello stesso colore di un altro lei capisce devono avere i colori della vita e delle idee degli italiani che sono tante e saranno rimarranno tali
Ma noi faremo il federalismo perché fa parte della nostra idea del futuro dell'Italia
Perché il federalismo è decentramento di poteri di funzioni di responsabilità di decisioni
Perché non si può fare tutto al centro perché l'idea di questo stato burocratico e accentrato deve essere superato
E dunque
A semplificazione e federalismo
L'occupazione per le cose che ho detto noi abbiamo approvato
Purtroppo questo è un Paese in cui diciamo fa grande parlare
Di cose abbastanza singolari ecco non propriamente importanti
Ma noi abbiamo approvato alcuni disegni di legge di importanza decisiva uno per la sicurezza sul lavoro questo è un Paese in cui c'è un morto sul lavoro al giorno
E non è una cosa degna di un paese civile che questo accada e non abbiamo approvato un disegno di legge che
Che inasprisce molto da questo punto di vista e dà garanzie di sicurezza molto maggiore
Il fisco
Dall'eliminazione della bolla di accompagnamento alla carta dei diritti dei contribuenti
Alle opere di semplificazione che abbiamo in corso
E che saranno una delle caratteristiche del nostro lavoro
Semplificazione fiscale
Naturalmente sapendo che in questo momento una politica di come dire di riduzione e d'altra parte vedete non c'è nulla di quello che noi stiamo facendo che sia in contrasto con il programma elettorale mi ha colpito quest'estate durante le vacanze mi hanno colpito due giudizi sul nostro governo uno un giudizio di una grande personalità dalla sinistra italiana un uomo anziano ma assolutamente straordinariamente giovane moderno che si chiama Vittorio Foa
Che ha detto
Che ha detto il governo Prodi è la prima volta che l'Italia a un progetto che si realizzi
E poi un uomo del tutto diverso
Giuliano Ferrara il quale ha detto il governo dell'Ulivo sta mantenendo le promesse che ha fatto in campagna elettorale e io francamente miglior complimento di questo non credo che si possa fare ad un governo la Repubblica italiana
Abituati come siamo alle promesse che si
Come dire si riducevano nel loro contrario
Noi stiamo mantenendo coerenza l'istruzione avete visto Luigi Berlinguer sta facendo un'operazione di radicale cambiamento la cultura io per la mia parte sto cercando di fare in modo che questo Paese ritorni ad a vere
Musei aperti funzionanti moderni che i privati investono in questo settore che si possa tornare a produrre cinema e televisione non solamente acquistandola che si possano aprire più sale cinematografiche si possano mettere nelle scuole e tante altre cose
L'ambiente
Ma poi ancora una politica di infrastrutture che riprende la scelta di Di Pietro è stata una scelta molto felice
Noi ne siamo molto contenti
Di Pietro è un uomo che può far ripartire i cantieri e le infrastrutture con tutte le garanzie di trasparenza e di moralità che sono necessarie
E questo è un dato politico di grande importante
E poi abbiamo affrontato determinate emergenze guardate c'è una piccola cosa accaduta non lontano da qui che dimostra come un luogo comune italiano possa essere smentito unitarie quando c'è stata una tragedia lo è stata due volte la tragedia naturale per le persone che ne sono rimaste vittime e la tragedia politica per l'inefficienza dello Stato
Non abbiamo avuto poco lontano da qui una
Devastazione naturali imponente e io penso però che il buon lavoro del governo insieme al buon lavoro della Regione della Provincia dei comuni dei sindaci
Abbiano consentito di dimostrare che si può davvero esercitare
Funzione di governo in un altro modo rispetto a quello che è stato il pass
O come ci siamo mossi pronto a caso Priebke
O come abbiamo affrontato altre emergenze io credo davvero che
Che questo governo nel giro di poche settimane abbia introdotto degli elementi di innovazione la vita politica del Paese io non sto a dire perché non mi va di dirlo
Perché non voglio fare diciamo
Di questo governo il primo dalla classe non sto a dire dal punto di vista dei comportamenti diciamo così del rigore della sobrietà dello
Le due volte che citava per la festa l'unità dell'anno scorso e poi per la manifestazione
Forse il tempo avrebbe potuto far giustizia della mia convinzione invece io ne sono sempre più convinto
Noi abbiamo un grande presidente del consiglio una persona seria competente capace che ha prestigio internazionale
Che sa far funzionare una squadra
Come quella dei ministri in maniera coordinata e congiunta
Ora
è chiaro che questo governo è un Governo che ha una maggioranza con una complessità politica interna
Perché l'Ulivo ha vinto ma non ha da solo ottenuto la maggioranza e quindi è l'Ulivo più Rifondazione che fa maggioranza ma su questo bisogna credo intendersi molto chiaramente
Stando così le cose del tutto evidente che Rifondazione non può essere considerata acquisita alla maggioranza
Ogni atteggiamento nostro che passivo o assume il carattere di una sorta di sottovalutazione della peculiarità e della identità di Rifondazione sarebbe sbagliato
è del tutto naturale che Rifondazione porti nella formazione delle decisioni il suo punto di vista bisognerà tenerne conto
In modo tale da produrre consenso parlamentare necessaria
Questa è la prima chiarezza alla seconda chiarezza però è che noi vogliamo attuare il programma per il quale abbiamo avuto il voto dei cittadini
Questa estate quando abbiamo di detto che non le privatizzazioni le avremmo fatte comunque non è perché
Sotto valutavamo
Ma perché quello è un pezzo della politica del governo
E perché per evitare il tracollo dell'IRI che significherebbe centinaia di migliaia di posti di lavoro bisogna creare le condizioni per le quali si possano operare le privatizzazioni naturalmente all'interno di una strategia di politica industriale non solo con l'obiettivo di fare cassa
Ma si deve sapere che il Governo su alcune cose non può che deciderà di fare passi in avanti allora avendo preso questa posizione la discussione si è spostata
è passata dal no alla privatizzazione e al modo in cui si fa la privatizzazione era una discussione che facciamo molto volentieri e sulla quale potremmo trovare le intese e le convergenze necessarie dunque il rapporto Rifondazione si gioca su questi due elementi prima la parte nostra consapevolezza che c'è un elemento nella maggioranza che ha identità proprie che vuole
Legittimamente farla pesare formarsi delle decisioni secondo che però questo non può arrivare appunto di confliggere con l'attuazione del programma di governo sul quale abbiamo avuto il voto così massiccio dell'Italia
Poi
L'Ulivo
Io credo che sia a tutti chiaro
Che l'Ulivo è una grande risorsa per l'Italia
è stata una grande risorsa per la sinistra e per le forze cattoliche laiche ambientalista di questo Paese
Vedete se non ci fossimo presentati PPI più PDS
Noi non avremmo vinto le elezioni
Noi abbiamo vinto le elezioni perché abbiamo costruito l'Ulivo
Cioè perché abbiamo costruito un soggetto che aveva un'identità che raccoglieva quella dei partiti esprimeva quella dei partiti
E i più aggiungeva un elemento di sintesi politico culturale e programmatica che ha consentito a all'Ulivo di parlare con voce propria io conosco migliaia di persone che hanno fatto la campagna elettorale per l'Ulivo
Che non venivano dai singoli partiti ma venivano all'Ulivo
E che credo siano un patrimonio di ricchezza della sinistra e delle forze democratiche di questo Paese che non dobbiamo disperdere
Ogni volta che l'Ulivo si è presentato alle elezioni avuto dei risultati straordinari quando non si è presentato l'Ulivo ma si sono presentati i partiti i risultati non sono stati gli stessi
E allora ciò che è importante che l'Ulivo sappia
Che la sua identità e definita sull'identità di coalizione che la sua prospettiva non è la trasformazione in un partito perché l'assetto del sistema politico-istituzionale del Paese non prevede questo
Dunque l'Ulivo sa che la sua natura di coalizione e dunque conosce le sue possibilità i suoi limiti
Ma al tempo stesso è importante che anche i partiti tutti i partiti sappiano che innaffiare l'Ulivo che far crescere l'Ulivo è interesse comune
Perché ripeto tutte le elezioni nelle quali siamo andati come Ulivo abbiamo avuto dei risultati importantissimi
Pensati dati siciliani siamo andati a regionali senza Ulivo abbiamo avuto un risultato elettorale negativo siamo andati alle provinciali pur con un sistema elettorale differente
Ma i voti sono sempre quelli con l'Ulivo abbiamo avuto rispetto allo stesso voto delle regionali un incremento dell'otto dieci per cento
Vuol dire dunque che l'Ulivo ha una propria capacità di traino che si deve esercitare in fecondo rapporto con l'identità dei partiti i partiti si devono vedere deve essere chiara la loro visibilità e la loro identità
E naturalmente tutto questo deve concorrere a rafforzamento di uno schieramento che ha davanti altre prospettive elettorali perché non l'anno prossimo potremo pre elezioni amministrative impegnative
A Milano
A Venezia a Roma in altre città ci saranno elezioni nelle quali ci sarà un confronto tra il candidato dell'Ulivo lo posso annunciare fin da adesso
E il candidato o i candidati del Polo perché questo è l'altro tema della vita politica italiana vedete
Oggi un sussurro nell'Ulivo diventa un titolo a nove colonne sui giornali perché non solo perché in qualche misura è naturale che sia così ormai credo che tutti quanti abbiamo imparato diciamo così a ponderare
Il rapporto con l'opinione pubblica un certo modo ma anche per un altro motivo perché c'è una sorta di grande Big Bang del Polo
Guardate il Polo fa notizia
Fini dopo le elezioni ha avuto una fase come mi capitò l'altra volta una fase di grande
Crisi di crisi politica
Berlusconi
Viaggia diciamo incerto sulla prospettiva da assume e diciamoci la verità ormai con un partito diviso al suo interno
Io sono stato alla festa dei cristiano democratici che ho sentito cose assolutamente conflittuali con quelle che dice un'altra parte dello schieramento del Polo d'altra parte diciamoci la verità
Come diavolo facevano stare insieme
I radicali di Taradash
E Buttiglione
Come faceva a stare insieme
La destra sociale di quel diciamo
Esponente di AN che si chiama Buontempo
E che è diciamo
Anima una destra di tipo alla le penne diciamo così e liberalismo di Antonio Martino
Come Clemente Mastella e Giuliano Ferrara potevano stare insieme come poteva stare insieme tutto questo
Poteva stare insieme se governare il momento in cui non ha governato entrato in crisi
E oggi la vera novità dalla vita politica italiana e la crisi del Polo delle Libertà non sono io sono stati loro a dire che il Polo è morto
Non sono io sono stati loro a dire che c'era un problema di leadership
Non sono io è stato Fini a dire che si apre la concorrenza tra Alleanza Nazionale e il Polo quindi è chiaro che questo è uno dei dati politici nuovi dalla vita politica italiana
E questo significa però che c'è un immenso territorio di forze che possono essere recuperate direttori moderati che noi recuperammo con l'Ulivo durante le elezioni del ventuno aprile che possiamo ulteriormente con questa
Io penso che in questo ci sia anche il lavoro utile che viene facendo il PDS su questo io non non aggiungo nulla perché sono assolutamente d'accordo con Sacconi credo che il tema all'ordine del giorno del congresso del PDS sia esattamente questo
La sinistra governa per la prima volta
Che cosa dobbiamo fare
Più che appunto discussioni sulle identità che poi altro non sono che l'applicazione delle cose da fare
Sapere che noi ci stiamo muovendo in una posizione in questo vorrei che noi davvero avessimo l'orgoglio di noi stessi
Non è che noi dobbiamo fare i primi della classe ma io giro un po'opaco con compagni che lavorano in altri partiti della sinistra europea e devo dire che lo sguardo è rivolto a noi
Noi anche perché siamo l'unica forza dalla sinistra europea che oggi governa rispetto a
Rispetto a quello che
Che sta succedendo negli altri paesi europei
Noi oggi costituiamo un punto di riferimento importante
Costituiamo un punto di riferimento importante proprio per la particolarità delle nostre esperienze purtroppo i partiti socialisti europei hanno avuto di risultati elettorali negativo
In Italia si è vinto è ragionevole pensare che in Inghilterra si vincerà e Tony Blair ancora quest'estate quando è venuto a poco lontano da qui ha detto che grande parte diciamo del suo ragionamento prende come base di riferimento l'Ulivo c'è
Una sinistra nuova moderna ampia che tiene dentro di sé diverse culture una sinistra che ha radicalità dei valori ma al tempo stesso a realismo programmatico che sta affermandosi
E dunque io sento la sfida del governo in Italia come la prova davvero di una generazione di donne e di uomini della sinistra che può questa volta cambiare il Paese che può farlo in coerenza con i propri ideali le proprie ragioni e questa è
Come dire la sfida di tutti noi non solo di noi che stiamo al governo ma la sfida del popolo per la sinistra e del popolo democratico di questo Paese io
Vorrei concludere dicendo queste vedete
Governare una cosa
Affascinante perché si possono fare le cose
Si possono solo dire ma fare
Molto impegnativa molto faticosa molto difficile molto dura talvolta ti senti anche come dire in una condizione particolarmente difficile lo scontro contro i conservatorismi diversamente annidati
E tuttavia io quando sono arrivato il primo giorno a Palazzo Chigi dopo abbiamo fatto il giuramento ci siamo seduti attorno al tavolo quali sono salito nella stanza
E ho chiuso la porta
Essendo la prima persona della sinistra
Che diciamo della sinistra intera
C'erano arrivati dei pezzi di sinistra ma che la sinistra intera unità diciamo così che arrivava a Palazzo Chigi in una posizione di rilievo
Io mi sono detto che
Governando
La cosa più importante e non farsi
Travolgere
Da qui i meccanismi chi ti lasciano un pertugio uno spazio piccolo piccolo dentro tutto quello che c'è io ho detto alle persone che lavorano con me che noi dobbiamo fare esattamente il contrario noi dobbiamo immaginare quello che ci piacerebbe che fosse
Il cercare di realizzarlo e vedere tutti gli ostacoli che si frappongono a queste cercare a uno a uno di rimuovere ci vorrà tempo ci vorrà battaglia ci vorrà fatica ci saranno contraccolpi ci saranno resistenze
Ma è il modo con il quale dobbiamo governare
L'altra cosa che mi sono detto
Perché non si sa mai che cosa l'esercizio del Governo in qualche misura l'esercizio del potere può determinare le persone l'altra cosa che mi sono detto
E che governando
Io devo avere davanti agli occhi quelli più avuto per tutta la mia vita e cioè quelli che hanno di meno quelli che avevo una condizione di difficoltà di disagio quelli che sperano di poter avere un Paese più
La sera
La sera che appunto avevo giurato
Sono andato a trovare un un vecchio compagno
Intanto quella sera gli ho telefonato non la racconta
Do questo primato lo racconto qui ho telefonato a una serie di vecchi compagni
Che magari erano
Già in una posizione più defilata o
Che avevano smesso ho telefonato ad Alessandro nato al preparato a tanti compagni i quali
Con i quali abbiamo avuto anche momenti di di ma mi sembrava giusto telefonare da quel luogo
A quel posto dove sta
E poi sono andato a trovare un compagno
Che
Che per insomma credo sia stato importante
Nella storia politica del movimento operaio italiano la storia della sinistra italiana
Io penso che di questi ultimi vent'anni della vita italiana trent'anni delle ditte italiane rimarranno soprattutto due figure
Diverse tra di loro in qualche momento persino conflittuali tra di loro
Ma due figure assolutamente straordinario una
Per me si chiama Enrico Berlinguer
è un'altra quel compagno di andare a trovare quella sera
Saliti in questa città che era insomma già
Era un sabato era moderno sulla scena che insomma io mi ricordo una città semideserta arriva in questa casa lo andai a trovare stava male
Nonostante chiaramente la vita agli stessi sfuggendo
Successe una cosa strana io ero seduto davanti a lui che stava a letto lui guardava in televisione l'immagine mia mentre giura
Abbiamo parlato
Abbiamo parlato di di come eravamo arrivati fin là e abbiamo parlato delle cose che avremmo fatto insieme alla fine ci siamo dati la mano lungo la stretta
Forse sapevamo tutti e due che era l'ultima volta che ci saremmo visti
Io ho per questo compagno un grande affetto e penso che tutti quanti li dobbiamo una riconoscenza e sono stati dei momenti nei quali probabilmente lui è stata una condizione anche di una certa solitudine però io penso che la sua cultura cultura come quelle siano state molto importanti per il movimento tra italiano allora io quella sera
Che ero diventato vicepresidente del Consiglio assoluto andare a ringraziarlo e sono molto contento di aver fatto questo che si è andato a salutare Luciano lama
Se noi siamo la
Se noi siamo la signora noi possiamo governare questo Paese
E perché c'è stata non dico tanto lavoro e tanta fatica tanta sacrificio ma c'è stato anche tanto coraggio tanta innovazione
Tanta consapevolezza che ogni tanto per cambiare le cose bisogna va per un momento anche restare soli perché in politica conta per me una cosa più di ogni altra
Coerenza e avere il coraggio che spesso è scomodo di dire delle verità
Prima che queste verità si realizzino e si manifesti
Vorrei dire queste anche la sfida del nostro governo
Del governo che governerà l'Italia per cinque anni e la sfida dell'Ulivo e della sinistra italiana