Filippine: un turista italiano rischia la pena di morte per il possesso di meno di 50 grammi di hashish

Settimana le cronache ci portavano a un fatto accaduto nelle Filippine il turista Italian nelle Filippine stato arrestato per la detenzione di hashish e rischia di lettura la pena di morte la mente va inevitabilmente a un caso analogo che si è concluso lo proprio qualche giorno fa degli altri due connazionali nelle Maldini ma in quel caso si parlava di ergastolo qui invece siamo ben dalla parossismo alla pena di morte propose di pena di morte abbiamo sottolineare questo aspetto della vicenda siamo collegati diretta telefonica comma Sergio D'Elia che salutiamo con giorno Sergio provano
Sì ma in questo caso ma anche rispetto all'altra se cittadino avevano diversi convivano
Due
Diciamo sistemi perversi quello del proibizionismo
Sulla droga e quello della pena di morte della lega sono delle Lunghe pene detentive cioè di pene eccessive di fronte a un
Beato che per il quale normalmente in paesi diversità
Sospetti integralisti oppure dal paese cinque
UI c'è un affronto una forte impronta di stato di Stato etico IP non si arriva a queste a questa assurdità
Persone ad esempio che per reati quali il il genocidio con lo stupro e Tino un tribunale relazioni tutti puramente naturale del tribunale dopo sulla ex Jugoslavia esclude per linea di principio di costo la pena di morte invece per la per i quali spesso non si vede neanche la vittima si arriva a queste assurdità tanto più assunto credo quanto più si consideri che in alcuni Paesi in molti Paesi ci sta prendendo atto del fallimento del proibizionismo questi sperimentano vie nuove per addirittura verso la legalizzazione
Nel calcolo dell'
Delle Filippine credo io duole molto il fatto che le Filippine abbiamo reintrodotto la pena di morte
Recentemente nel novantaquattro credo motivandola anche alla comunità internazionale ma anche all'opinione pubblica un tema ce ne siamo occupati ricordo con il fatto che il presente del Filippine ha detto anche il nuovo catechismo era stato appena scritto era nel mille novecentonovantadue considera legittimo il ricorso d'autorità pubbliche o in alcuni casi alla alla pena di morte
Sinceramente io non pensavo in quel momento che fra le pene oltre
Per i reati per i quali è prevista per quanto ci fosse anche lo il possesso di droga di più digitale appena più di cinquanta grammi di droga
Bene nel frattempo è successo che Giovanni Paolo secondo a cambiato completamente posizione sulla pena di morte ora la Chiesa è schierata sul fronte abolizionista anche e di questo e questo credo che rende ancora più giustificato il fatto che nelle Filippine A.S. il cattolico sia prevista la pena di morte per il reato ti trovi io credo che a questo punto non soltanto il pontefice per questo richiamo
Diciamo delle Filippine del suo Presidente del suo leader alla autorità morale della Chiesa anche per quanto guarda la pena di morte debba intervenire ma anche l'italiano che proprio oggi a Ginevra deposti da un un tetto alla Commissione diritti umani contro la pena di morte tra i punti c'è anche una moratoria delle esecuzioni che cioè quindi intervenire per sospendere l'esecuzione degli inni in nelle Filippine
Tra l'altro di questo parleremo anche domani con il sottosegretario agli Esteri Patrizia Toia in un arco fra
Alla luce voce alle undici e trenta bene ti ringraziamo molto era Sergio D'Elia di Nessuno tocchi Caino e ma le iniziative su questa vicenda a stanno pesano anche l'ambito parlamentare Athos De Luca Bongiorno Bongiorno Athos De Luca Polito ecco senatore verde quel fatto una interrogazione urgente dei Verdi al ministro degli Esteri Dino Dini proprio su questa vicenda
Vorremmo che
L'Italia e quindi nella persona del ministro degli esteri ci risparmiamo
E quella
Diciamo stillicidio che abbiamo avuto nel caso delle smaltire e certi sia un intervento tempestivo efficace molto determinato sentivo Sergio D'Elia metteva in evidenza molti aspetti interessanti il tutto in un contesto che a parer mio delle
Tra i Paesi leader a livello internazionale per la lotta contro la pena di morte anche secondo la scadenza che anche l'associazione Nessuno tocchi Caino accettata ibrida per molte ragioni e non seconda aria nella vicenda è quella sentenza della Corte costituzionale che abbiamo alle spalle sul caso Pietro Venezia che è stato un grande momento anche giuridico costituzionale rispetto a queste tematiche dei diritti umani ma
Anche quel valore aggiunto che ricordava Sergio cioè della posizione della del pontefice e del ruolo strategico importantissimo per il nostro Paese è come se oggi beneficia come dire di una marcia in più molto autorevole importante e dobbiamo sfruttarla valorizzarla Massimo nel caso delle Filippine specificatamente
Esiste un nesso diretto in quanto trattasi di Paese cattolico e quindi credo che invitiamo lo solleciteremo anche direttamente il Pontefice a intervenire direttamente in questa vicenda perché si sciolga però ripeto a parer mio queste vicende questi episodi che si ripetono ora qui ora là nei confronti nostri concittadini me terrà e altri che nel nostro Paese nel caso delle Maldive non non è neppure un reato in questo caso si tratterebbe di reati tutti da vedere ma comunque con pene sicuramente a relativamente modeste e che trovano invece
Esecuzione capitale in quei in altri Paesi del mondo ecco dico questa fortissima contraddizione dovrebbe spingerci respinge il nostro Governo il nostro Paese a impegnarsi fortemente sul piano dei diritti umani questo è un po'il compito anche che il nostro gruppo il gruppo dei Verdi è molto impegnato su questo fronte e siamo solidali quindi con le cose che fa l'associazione Nessuno tocchi Caino
E anche la scadenza di domani chi sostava per tentare molto importante in questa grande battaglia alle soglie del terzo millennio mi pare che sancire il diritto alla vita di tutti i cittadini mi pare uno dei grandi principi su cui si possa fondare
Il futuro in tutto il mondo grazie ad Athos De Luca senatore nero siamo molto in ritardo quindi velocemente l'Albania la corrispondenza il nostro invito all'altare