"Leadership e rappresentanza politica" org. in occasione della pubblicazione del volume "Il destino dei partiti" della Collana CRS-Ediesse "Citoyen" (presso la libreria internazionale "Il Manifesto")

Allora buonasera grazie e
Come sapete Stasera discutiamo di un libro il destino dei partiti che a mio avviso libero molto prezioso sia per lo sfondo analitico che propone e si sente
Adesso no
C'è un'altra cosa che apre
Dicevo un libro a mio avviso importante sia per lo sfondo analitico che propone sia per l'impatto d'attualità che ha anzi sia sulle dinamiche della transizione che sul congresso del PDS
Che si apre fra pochissimi giorni come sapete il libro si intitola appunto il destino dei partiti è composta da tre saggi uno di Giuseppe cotture uno di Francesca Izzo e uno di Mario Tronti ma io direi di quattro perché a pieno titolo un saggio anche l'introduzione quindi come che Honda che ha anche curato il volume
Ne discutiamo con quattro intellettuali e politici che hanno pochissimo bisogna essere presentati Alberto Asor Rosa che come sapete ha da poco pubblicato un libro sulle vicende della sinistra in particolare degli spicci PDS negli ultimi vent'anni
Augusto Barbera che da anni è uno dei protagonisti del riparto sulle riforme istituzionali in Italia Antonio Cantaro direttore del Cern S e Marco Minniti e dirigente del PDS con un ruolo se posso dire di primo piano nella costruzione della Cosa due nonché nel congresso che si apre giovedì
Tra l'altro Marco e qui con
Facendo uno strappo diciamo negli impegni immediatamente pre congressuali quindi si scusa in anticipo ma dovrà porterei via molto presto diciamo troppo subito dopo il suo intervento
Io presenterò poi libero per dare agio poi alle agli ospiti di intervenire sui temi che loro ritengono più opportuno infatti è un
è un libro questo che affronta il tema del destino del partito politico all'interno però di una serie di altre tematiche più ampie e quindi si può diciamo anche prendere da più punti di vista
E io poi avrei piacere se posso insomma suggerire questa soluzione che salvo appunto Marco che forse non ce la fa facessimo due giri di interventi magari Brevi dieci minuti e poi altri dieci o giù di lì in modo che si possa anche discutere era intervenire su quello che dicono su quello che ciascuno dice e anche sugli interventi eventuali degli autori del volume che sono tutti qui presenti
Allora ha questa non è parso un libro controcorrente in qualche modo due volte contro corrente
Perché rema sia contro la corrente anti partitocratica che ha costituito il nocciolo più ideologico
A mio avviso ebbe anche del viso degli autori del libro della transizione
Ma rema anche contro un ripristino automatico diciamo della funzione del primato dei partiti e a sinistra del partito un ripristino che non si interroghi in profondità sulla crisi di lungo periodo
E sul destino incerto che il partito politico a di fronte a sé in questa fine di secolo a tutti e due questi obiettivi polemici nel libro sottostava un'idea che mi sembra comune ai tre autori
Cioè il recupero di una dimensione lunga della crisi del partito politico
E in particolare poi tornerò su questo rapporto del partito politico della sinistra
Dimensione lunga di crisi che la transizione arrivo asso riducendo diciamo
La crisi dei partiti alla loro emergenza
Nella fase posto ottantanove di Tangentopoli Mani pulite che poi della rivoluzione istituzionale
E e dimensione lunga di crisi che però anch'che chi vuole oggi rivalutare il partito politico rischia in qualche modo di rimuovere
Ecco appunto Re introducendo un'idea e forse anche un'organizzazione di partito che pure essendo innovativa o volendo essere innovativa forse non affronta fino in fondo tutti i problemi che a parere appunto degli autori di questo libro una crisi che data almeno negli anni Settanta ci consegna ancora irrisolti
La crisi dei partiti appunto viene retrodatata in questi interventi certamente gli anni settanta e nel saggio di Mario Tronti forse la dilatazione della crisi all'indietro in avanti ancora più lunga interessa diciamo un arco lungo dalla politica moderna
E viene comunque messa in relazione con la crisi dello Stato nazionale dello stato sociale e con la fine della funzione di integrazione delle masse nello stato proprio propria dei partiti di massa
Con la crisi della rappresentanza nelle società complesse e con l'emergere di una dimensione ormai nettamente sovranazionale della nel saggio di Tronti poi dicevo la prospettiva si allarga ancora e diciamo la crisi del partito è un piccolo un'emergenza particolarmente sintomatica diciamo del della crisi e anche delle destino della politica moderna in un arco di tempo che va almeno dal Settecento ai giorni nostri
Ora una prima domanda è perché proprio sul partito si può stringere questo nodo di crisi e destino della politica
Qui io faccio mia la un po'la tesi di Mario Tronti
Perché la politica moderna è lotta tra parti tra partiti quindi tra appartenenze campi diversi
Lo è perfino quando gioca sul tavolo dell'universalismo dei diritti universali e forse tanto più e partito dunque è necessariamente questo prender parte questo stare per citare Tronti nello spirito di scissione dell'epoca
Questa capacità dividere i campi laddove invece il capitalismo tendenza a unificare omologare perciò sostiene Tronti il partito diventa cruciale per la sinistra perché altrove la politica può anche organizzarsi secondo altre modalità secondo altri poteri senza partito invece scrive Tronti niente politica per la sinistra
La politica è destinata a scivolare non nelle mani dei cittadini come oggi molti auspicano
Ma in quelle di della finanza delle lobby dei salotti della grande comunicazione e insomma di altri poteri diversamente strutturati
Che del partito possono fare a meno mentre sostengono gli autori di questo libro alla sinistra del partito continua ad avere bisogno
Ora io non sto a dire che questa è una tesi che a sua volta può essere discussa insomma anzi la tesi centrale del libro che non è affatto scontata in questa fase la transizione sappiamo tutti che non ci sono invece nell'aria soluzioni di tipo diverso Cutty solutoria appunto del partito politico è in particolare che la natura diciamo del nuovo partito della sinistra
Che vorrebbe unificare la sinistra
Nella
Sono obbligata a citare la pessima formula Cosa due che comunque ormai è d'obbligo citare con un sorriso diciamo
Sappiamo tutti che all'ordine del giorno appunto quale tipo di partito
Debba
Prendere piede prendere forma nei prossimi mesi di
Nella sinistra
Questo libro propone naturalmente anche delle soluzioni
Coturi parla di un partito per esempio fortemente europeo molto connotato in senso europeo ma Cappato che sappia farsi carico dell'integrazione di società
E istituti un'integrazione europea insomma anche a livello sociale e istituzionale che sappia mediare spinte e controspinte tra sovranazionalità e localismi
è che Sacchi al suo interno riaprire diciamo il professionismo politico al rapporto con saperi diffusi movimenti soggettività oggi penalizzate nella selezione del ceto politico
Tronti parla di radicamento nel lavoro di ritrovare nel lavoro l'intera forza alla frontiera simbolica
Abbandonando diciamo una rappresentazione debole del mondo del lavoro come se diciamo il passaggio al posto di Repubblica se anche a derubricare l'idea di lavoro
Mentre dice Mario Tronti noi non siamo affatto obbligati a questo anzi il lavoro domanda sempre una fortissima rappresentazione deve essere un punto di forza e di leva nella costituzione del partito della sinistra non può non esserlo
Domanda Tronti anche autonomia culturale e appartenenza un campo ma anche dalla posizione del governo anche tanto più delle sezioni del Governo
E domanda ma su questo spero che intervengono intervenga lui stesso anche la capacità di ripensare la politica
E cioè che cosa in politica oggi dopo il declino dello Stato e di tutto ciò che lo Stato ha informato a propria immagine e somiglianza compresa la costellazione dei poteri
Allora io ho finito dico solo che l'altra idea centrale del libro tanto per invogliati a leggerlo è che tutto questo ragionamento viene fatto dei tre autori nella piena consapevolezza che i tempi diciamo vanno contro questa idea di ricostruzione di un partito cioè che ricostruire un partito della sinistra
Non è un'ovvietà che va incontro alle cose ma è precisamente un compito di lotta che comporta di remare contro l'epoca scrive Tronti ma insomma non solo Tronti anche nel saggio introduttivo di Melchionna c'è una chiusa
Che ha a che fare con questo che dice che il titolo di questo libro il destino dei partiti si può anche leggere all'incontrario cioè contro il destino dei partiti che è un destino appunto
Di dissoluzione o almeno tutt'oggi lascia pensare questo quindi non si tratta di andare incontro alle cose ma in qualche modo contro le dinamiche della transizione italiana che è ancora in corso
E quindi dico io a lettura finita di questo libro mi pare che si possa ancora una volta interrogarsi sul fatto che non c'è nessuno matrimonio ovvio da consumare in questo momento tra la sinistra le sorti della sinistra italiana e le sorti della transizione italiana cioè niente è ovvio non credo che ci sia nessun incontro
Si dice all'orizzonte dato dalle cose e c'è ancora un terreno appunto conflittuale in cui la soggettività della sinistra
E anche il modo in cui la sinistra si struttura per governare questo passaggio diventa decisiva
E questo però io credo che sia un punto importante sia politico e culturale che si mette un po'di traverso se posso dire così a un certo ottimismo della nazionalità politica
Che oggi un po'attraversa la sinistra come sei appunto
Dalla posizione cui oggi la sinistra il suo principale partito si trova fosse
In qualche modo ovvio conseguente e lineare governare un passaggio di modernizzazione di integrazione europea e anche di rilancio appunto dell'organizzazione
Di un tattica di sinistra mi pare che invece di ovvia ci sia poco
Va bene allora io do la parola un rigoroso ordine alfabetico se siete d'accordo
Quindi cominciamo con Alberto Asor Rosa poi Barbera per cantare poi Minniti e poi rifarei il giro all'incontrario con eventualmente in mezzo degli interventi
Dunque siccome a me accade di parlare per primo
Per motivi alfabetici come ha già detto il leader credo che sia giusto che io ripesca qui non formalmente
Il giudizio molto positivo e di grande interesse che il leader già formulato sul libro spesso
Credo che sia stata una buona idea
Fare un libro su questo argomento
Che credo che sia stata una buona idea
Chiederlo chiedere di farlo ai quattro autori anch'io sarei d'accordo di ammettere
Nel Chiomonte diciamo ai agli autori e a pieno titolo del libro che poi lo hanno fatto diciamo nel senso concreto del termine
Un tema
Attualissimo
Esaminato forse in questo caso per la prima volta con questa acutezza che quest'
Profondità
Naturalmente io trovo che nel libro
Ci sia un elenco gli
Analisi
Molto penetranti anche sul piano storico
Più che un elenco dei rimedi possibili ma questo mi pare che fosse nell'ordine naturale delle cose
Forse il saggio in cui ci si spinge di più nel tentativo di delineare anche una carta dei rimedi
Dal punto di vista più concreto quello di Peppino cocco turchese
E però già le diagnosi che qui vengono formulate consentono credo di fare una serie di rilievi
E di
Fissare dei paletti dai quali forse la discussione anche la discussione collettiva quella che non sta nel libro ma sta nelle cose intorno a noi potrebbe convenientemente ripartire
Io leggendo i saggi contenuti nel libro
Mi sono personalmente riconfermato in questa persuasione
E cioè che sia abbastanza priva di fondamento
E di contenuti interessanti
La contrapposizione che si sente motivare praticamente ogni giorno sui giornali
Fra l'ipotesi di ricostruire un partito della sinistra come Partito socialdemocratico e l'ipotesi di ricostruire un partito del sinistra come sviluppo naturale della coalizione dell'Ulivo
Che è un tema intorno al quale il congresso del PDS
Forse rischia di spendere più parole di quanto Tissot in sé che persi non mi
A me pare invece che le analisi contenute in questo libro in in modo diverso e anche andando verso direzioni diverse come cercherò di dire piove anche se me ne resta il tempo pongano questa questione in un modo diverso che a me stare più corretto rispetto a quello precedentemente richiamare
A me pare che la la linea
Sulla quale
Una distinzione di fondo si manifesta ormai all'interno della sinistra
E forse anche al di fuori di essa
Sia quella che passa tra una concezione della democrazia strutturata
E una concezione della democrazia non strutture
Per Democrazia strutturata intendo una democrazia diffusa in forma molecolare
Che alle sue strutture periferiche collegate alle strutture centrali da un ordine diciamo di tipo gerarchico
Che in qualche modo sono depositate
Sul tessuto complessivo della società
E che costituiscono nel loro insieme
Le linee di passaggio e di collegamento tra la Società medesima e le istituzioni
Di questa democrazia strutturata io penso che i partiti facciano parte organicamente
Ma non solo i partiti
Una concezione della democrazia strutturata comporta anche una un allargamento diciamo di della nozione di organizzazione della politica aldilà della sfera partitica intesa nel senso stretto del tema
I partiti non sono la sola componente di una concezione organizzata della democrazia ma certamente nessuno la componente fondamentale
Una concezione una nozione della democrazia come democrazia non struttura sta prevede evidentemente che questa questa rete di collegamenti
Organizzata e gerarchica tra la società e le istituzioni sia considerata come
Ininfluente o addirittura di ostacolo ad uno svolgimento pieno per la democrazia quindi in ipotesi viene rimossa o
Diciamo ridotta al minimo per stabilire un rapporto più diretto fra i grandi movimenti di opinione e le leadership politiche che agiscono all'interno di uno spazio
Sempre più separato e sempre più connotato dall'elemento liederistico
Naturalmente schematizzato e tralascio di esaminare anche o di portare alla discussione anche le possibili varianti intermedie tra questi due grandi modelli ma credo che che questa distinzione schematiche possono far capir meglio il resto del mio ragionamenti
è la scelta fra questi due modelli di democrazia che secondo me dette l'atteggiamento nei confronti del problema partiti
E non viceversa
Perché se diciamo si sceglie il primo moderno
E lo si sceglie
Anche per per una serie di di elementi di valore di fattori di valore
O anche diciamo per un diversa
Nozione di ciò che può significare efficienza nel campo della decisione politica
Le conseguenze sul piano del giudizio della valutazione della funzione del partito dentro una nozione di democrazia di questo tipo è di un certo tipo evidentemente
In questo primo caso la funzione del partito non può che essere rivalutata ripresa criticamente in considerazione e in strada eventualmente sulla strada di una ricostruzione critica che per l'appunto e quella che gli autori direi
Tutti quanti del libro sostanzialmente indicano se si sceglie la seconda strada il discorso sulla funzione e la natura e gli obiettivi dei partiti decade obiettivamente di importanza e di qualità
E si passa diciamo a un altro ordine del giorno a un ragionamento vi tipo diverso
Questa distinzione a me pare abbastanza importante perché mi discende anche una una diversa valutazione di ciò che si intende perché Risi dei partiti
E dell'atteggiamento che si intende assumere nei confronti di questa crisi
Nel secondo caso quello della democrazia non strutturate la crisi dei partiti che è innegabile su questo punto ritornerò
Viene assunta non come un problema da risolvere ma come un problema da liquida
Il il ragionamento in questo secondo caso
Consiste sostanzialmente nel portare alle estreme conseguenze
Ciò che è già in
Quindi in questo secondo caso
C'è un'accettazione piena del destino prefigurato nel titolo nei contenuti di questi Saddam
E questa accettazione si traduce nell'operosa prospettiva di demolire il sistema dei partiti per passare ad altre forme
Di democrazia quelle appunto contemplate dalla democrazia non strutture nell'altro caso
Ecco che il la presenza per così dire di una crisi
Effettuale dei partiti della forma partito degli obiettivi delle finalità della composizione dei partiti pone il problema di una ricostruzione dell'approccio
Che tenga conto degli spostamenti delle modificazioni delle novità intervenuti ma non come ostacoli insormontabili bensì appunto come problemi benissimo
Io credo molto a una distinzione di questo fondo di questo tipo di fondo di questo tipo
E credo che diciamo con accorgimenti mediazioni più o meno interessanti
Essa potrebbe essere utilizzata per delineare alcune
Diciamo lignee
Ma estere
Dell'agire politico la sinistra in questi nostri anni su molti campi compreso quello della politica istituzione mettere evidente che si sceglie se esce si sceglie la strada
Della democrazia strutturata mi discendano alcune conseguenze sul piano possibile delle riforme istituzionali
Queste sicuramente è una strada che vede lo sbocco presidenzialiste come più estraneo come più lontano
Mentre l'altra strada quella della democrazia non strutturata prevede logicamente a mio giudizio lo sbocco presidenzialista
Il problema dunque diventa quello in concreto di sapere che cosa fare di fronte a una crisi che c'è che è di lunga durata e qui non ritorno sulle cose che giura
Sono stati accennati ed idea
Che è profonda ma non irrimediabile se a fronte per con intelligenza e con volontà soggettive
Lo dice
Nel Kiong nel suo saggio introduttivo quando scrive il problema e piuttosto rispetto diciamo ad un asse di ragionamento
Puramente liquidatori Yo quale tipo di partiti si formeranno e per ferie che conosce
Su questo punto ovviamente si dovrebbe discutere a lungo e ci sono come dire
Opinioni diverse all'interno del libro spesso possibilità intellettuali
E culturali differenziate che poi si diciamo sì lega no strettamente con il dibattito in atto
Io vorrei diciamo fare sui sui temi affrontati da questi futuri e su alcune delle loro posizioni fare
Tre
Ragionamenti
Che esporrò
In maniera molto schema
Partendo però da un presupposto come dire di ordine metodologico
Che potrebbe essere detto in questo modo
Nel costruire la fisionomia di un ipotetico parti
Conta moltissimo
Quello che uno riesce a pensare esplicitamente e consapevolmente per esso
Quindi conta moltissimo il
Contano moltissimo li operazioni diciamo di tipo intellettuale che sono volte in questa direzione
Ma secondo me conta molto di più
Ciò che un partito riesce ad essere
Nella specifica realtà in cui esso concretamente si organizza
Io credo che su questo non non ci si possano fare molte illusioni tipo intellettuale
Il partito ideale in sostanza è quello che c'è
Il che non vuol dire accontentarsi
Della
Né di Ocre
Realtà quotidiane ma non vuol dire neanche sovrapporre troppo decisamente un disegno teorico
A quella concreta evoluzione politico organizzativa che la vera forma di esistenza dei partiti
Quanto più essi sono di massa
Quanto più essi non non organizzano semplicemente delle è lite dirigente
Fatta questa premessa mettono metodologica i punti su cui
Il libro attira l'attenzione che chi al mese sembrano particolarmente interessanti sono i seguenti
C'è un c'è il problema
Diciamo dell'incardinamento sociale
Di questi sto il nuovo partito
Di cui noi parliamo e quindi anche in qualche modo delle sue capacità di rappresentanza sociale
Tutti gli autori concordano sul fatto che i vecchi ancora e il vecchio incardinamento non funzionano più causa del obiettiva disgregazione di quel tessuto
Economico sociale
Che era tipico di una certa fase del partito di sinistra di massa in Italia ma forse si potrebbe dire anche in Europa
E alcuni avanzano anche delle ipotesi e ricostruttivo
Per esempio Mario Tronti parla del l'aggancio al lavoro
In forme nuove
Ma perdurando questo come uno dei cardini se non addirittura il più importante di Fermo dell'assetto del nuovo partito
Io su questo mi permetto di esprimere qualche perplessità
Nel senso che
Diciamo
Non c'è ombra di dubbio
Che senza un incardinamento sociale di questo tipo
Si corre il rischio di un diciamo di un
Di un accesso di navigazione alla vista
Ma a me pare che si possa dire al tempo stesso che all'interno di un di una situazione sociale di un tessuto sociale
Di un rapporto fra società e istituzioni come quello che si è venuto configurando negli ultimi decenni
La valenza politiche
Del partito
Di sinistra la valenza squisitamente politica del partito di sinistre tende ad accentuare la sua rilevanza Rispetto alla valenza rappresentata dall'interesse sociale costituita dalla rappresentanza sociale
Cioè come un un accentuarsi secondo me
Dell'elemento della direzione
Rispetto all'elemento della rappresentanza
C'è un più diretto messo tra partito
E funzione di governo cioè per così dire
Uno spostamento delle funzioni tradizionali verso questo nodo centrale che è rappresentato dal capacità di governare e guidare la società nel suo complesso
Non c'è una una non c'è più una funzione di rappresentanza che automatiche automaticamente leggi
Questo perché nei confronti del resto della società la parte da costruire e più importante e più rilevante della parte che già da tempo
Spero di riuscire affermi che secondo punto che mi sembra di rilevante interesse
E quell'ora anche in questo caso rappresentato da diciamo da un punto del discorso pronti a
Il quale dice che non si può ricostruire
Una teoria vent'senza passare attraverso una esperienza di pensiero forte
Quindi che non passi attraverso la diciamo la la subalternità rispetto allo svolgimento materiale degli eventi
Questo mi sembra molto giusto
Ma
Trovo difficile pensare e che questo non non lo dico per nascondermi dietro l'altro problematicità di una posizione trovo difficile pensare che cosa significhi pensiero forte
In una situazione in cui scontiamo universalmente la crisi delle grandi ideologie e dei grandi sistemi
Questo pensiero forte corre il rischio in un certo senso di porsi come più autoreferenziale di quanto non fosse in passato
E quindi di proporsi esso stesso
Come
Garante
Di un processo di un indirizzo
Che no riesce ad essere il motivetto
Attraverso una costruzione all'interno della società e con l'ausilio una volta prezioso anche se illusorio delle grandi etimologie che davano risposte a tutto anche se poi non ne davano in concreto a nessuno quindi pensiero forte Perm per pensare il nuovo partito ma quale pensiero forte
Come ricostruire delle categorie in presenza di una crisi molto presente di quelle vecchie ultimo punto
Qui in questi servizi si parla
Ed è bene che questo sia accadutomi perde un aspetto fondamentale del discorso del libro
Si parla non Dio uno
Specifico partito della sinistra storicamente determinato
Ma sì per la in generale di un partito della sinistra siamo al di fuori o al di qua o o dopo le diciamo schematiche differenziazioni della politica in
C'è una proposta di teoria politica che scavalca in un certo senso resiste
Io credo che questo sia un punto di forza del ragionamento sul libero
Perché penso che ragionare del partito di sinistra senza ragionare della sinistra sia un limite grave sia un elemento diciamo di confusione che anche questo ritorna continuamente nel Tibet
Attualmente noi poi in concreto possiamo pensare a questo o a quel partito ma io credo che sia giusto
è accaduto di dirlo anche molto recentemente che un discorso sul partito della sinistra sia contemporaneamente innanzitutto un discorso sulla sinistra cioè un discorso su quelle categorie fondative di base che sono culturali e politiche al tempo stesso che unificano più che dividere il campo della sinistra complessivamente considerato
Agganciate
Sì devo dire quando affronto questo tema mi trovo sempre quanto vincola avrà
Si trova in difficoltà perché è un tema che può essere credito diversi punti di vista sotto un profilo descrittivo un profilo prescrittivo
Sotto il profilo del dei soggetti che intendono perseguire un progetto politico presso il partito
Sotto il profilo dei cittadini che vogliono vive in un sistema in cui partiti abbia un ruolo cioè non è facile trovare il punto di attacco
Io parto quindi da un punto concreto ben preciso con cui congresso si sta confrontando proprio per avere un
Anche un aggancio
Io trovo pensavo speravo che fosse definitivamente tramontata questa falsa alternativa tra partito democratico il partito socialdemocratico c'è stato l'impostazione all'inizio no del congresso se ne è discusso poi sembrava tramontato
E invece vedo che tende a riemergere anche oggi Bobbio nella sua intervista resetta riportata
Dall'unità e anche Asor Rosa ne ha fatto cenno
Io penso sia una contrapposizione falsa e fuorviante detti stante perché
Perché intanto parla di partito democratico senza fare i conti con la tradizione e la realtà europea del socialismo europeo mi pare che sia controtendenza io ricordo ancora la fatica che abbiamo fatto nel mille novecentottantasette al congresso di Firenze lacerazioni che ci furono
Per un'affermazione che oggi sembra così lontana il Partito comunista parte integrante della sinistra europea sempre una conquista
Faticosa e tanta gente che adesso tanti compagni che adesso in prima linea dire partito socialdemocratico allora erano su posizioni diverse ma questo va benissimo
Significa che un partito di
Penso anche che fa riferimento al partito suo socialdemocratico
Sì anch'esso a sei limitativo perché
Per due motivi
Intanto perché non tiene conto del fatto che i partiti socialdemocratici europei stanno cambiando incorporando molti elementi proprio tradizione liberaldemocratica
Se c'è un messaggio che viene per esempio al partito laburista e appunto questo molti elementi della proprio liberal democrazia
E in secondo luogo perché nella storia italiana c'è l'esperienza dei cattolici democratici
E noi dobbiamo tener conto di questa storia di questa esperienza
Perché delle due l'una
Ho portiamo avanti un processo che colloca definitivamente a sinistra
I cattolici democratici con quella contaminazione di culture che è già iniziata
E di cui anche il nostro congresso rappresenterà un momento assai importante
Oppure se dobbiamo rassegnarci ad una organizzazione separata della stessa Derek di cattolici democratici e dobbiamo arrivare a conclusione
Che dovranno avere un sbocco più verso il centro e con una fatale attrazione con l'altra parte dei cattolici democratici che si trovano sul centrodestra che finirà per
Ridare ricreare forme improprie di riorganizzazione di un partito cattolico di cui non vediamo il bisogno di cui la storia italiana adesso in questo momento vedo il bisogno tra l'altro in contraddizione con le esigenze pluralista
Questo che dico io significa quindi contrapporre l'Ulivo ai partiti ecco un'altra cosa che mi dà fastidio ogni tanto
Io dico di no
Io dico significa prendere atto della felice ambiguità dell'Ulivo uso questa espressione tra virgolette felice ambiguità
Che non è solo una alleanza tra partiti
E non mi soddisfa neanche il riferimento all'alleanza strategica parte il fatto che dovremmo eliminare stridono sul linguaggio privi riferimenti militari
E non mi soddisfa perché il l'Ulivo è qualcosa di più e un movimento politico
Non è un partito ma non è neanche un'alleanza e non deve diventare un partito è un movimento politico movimento politico che ha consentito a centinaia di migliaia i conti non sempre si fanno tremare To seicento mila qualcun altro e tujone quattro Procure un milione duecento mila elettori
Dir riconoscersi nell'Ulivo e non nei partiti che compongono la coalizione
Energie che sono state suscitate ma che sono state Sciuscià suscitate proprio perché attraverso quell'operazione adesso quel movimento se creato una saldatura una saldatura fra quattro grandi componenti della storia italiana
Cioè il fascino si chiama anche qui nel maggio dell'economia qui no valore aggiunto
Chiamiamolo valore aggiunto me il fascicolo che dava un movimento che metteva insieme quattro culture che fra loro sono state separate da un muro
Che anche attraversato il nostro Paese
La cultura che si richiamava il movimento dei lavoratori alla sinistra
Democratica quella cattolico democratica quella liberaldemocratica progressista e quell'ambientalismo
Quindi una felice ambiguità che a mio avviso va mantenuta coltivata sapendo anche che dobbiamo non porci il problema necessariamente ma che succederà domani sarà un partito non solo un partito sapendo che proprio questa felice ambiguità ha consentito di far vivere insieme i partiti e questo movimento insomma per esser rapido
A tanta gente che ha creduto ha militato ha ritrovato il gusto la politica tanti giovani c'è una una ricerca che non so ancora se pubblicata che veniva citato l'altro giorno da Giulio Calvisi che il responsabile a sinistra di giovani della sinistra
Che dice che la partecipazione giovanile e cresciuta negli anni del movimento referendario prima e dell'Ulivo notevolmente cresciuta
Ecco a questi giovani a quanti si sono riconosciuti l'Ulivo senza riconoscersi nei partiti che compongono l'Ulivo nella proporzionale vinto il ha vinto avuto più voti il centrodestra cosa diciamo diciamo adesso tutti a casa oppure prendete la tessera del parto popolare o del o del PDS Leone i Verdi non so se non ha perso qualcosa dissi
Beh voluto fa riferimento a questi temi che abbiamo di fronte
Anche perché è stato perché sono oggetto appunto del dibattito
Nel partito
Vedo che per esempio la bozza il statuto del partito su questo profilo ha fatto molti passi
Positivi molti passi in avanti perché c'è un andare al di là del partito stesso della sinistra con riferimenti al coalizione con riferimenti anche a movimenti più vasti più vasti che il partito spesso può promuovere quindi un movimento politico di cui un partito promotore fa parte
E fa parte
Il
Ho voluto sottolineare questo perché si collega anche ad un'altra scadenza
E l'altra scadenza è quella Bicamerale
Perché dico trasferenza bicamerale non solo idea per il collegamento che c'è
Tra i temi istituzionali tra le regole e i soggetti politici che si condizionano a vicenda
Che si condizionano a vicenda
Ma perché
Certo
Se a fine Francesca finito triciclici
è mancato il numero legale
Secca corre no
Hanno deve andare avesse allora possiamo parlare allora possiamo parlare male il tuo contributo
Sto dicendo perché faccio questo riferimento
Faccio questo riferimento perché la Bicamerale significa qualcosa di più che la produzione di riforme
Cioè nella transizione italiana siamo andati avanti finora attraverso lasciatemi passare l'espressione picconate
Dall'esterno
Non mi riferisco le picconate di Cossiga ma anche quelli
Ma Traverso cioè colpi di maglio che sono venuti al di fuori spesso del del sistema dei partiti
Il referendum elettorale
Il referendum del nove giugno del novantuno in primo luogo
L'azione dei giudici di Mani pulite che non dimentichiamolo e e strettamente legato a quella Forte Procol forte pronunciamento di cittadini italiani quando invece andare al mare andarono a votare quindi dando forza e coraggio a giudici che avevo nel cassetto tante cose che ebbero il coraggio di tirare fuori
Bossi
Cioè
Si è andati avanti dall'esterno in maniera
Tale da mettere in discussione come viene anche detto nel messaggi il può dei partiti stesso con la Bicamerale i partiti o pentimento non protagonisti vogliono ridiventare protagonisti dal fondo
Questo è significato che va al di là della riforme stesse che si riusciranno a produrre
Ora il punto sul quale dobbiamo interrogarci essendo nel portare avanti il processo delle forme nel diventare protagonisti della transizione i partiti si muoveranno nella direzione di approfondire perfezionare portare ulteriormente avanti il processo di bipoli trazione e del rinnovamento delle forme della politica che si è avuto in questi anni o se ci sarà una tentazione
Chiamiamo a Terni Doriana per capirci perché so benissimo che Termidoro noto a cose poi dopo Termidoro eccetto il consolato
E vengo
E vengo anche al al volume perché e il volume assai interessante però sul destino di partite ride son diverse
Quelle di di tronchi
Il i partiti sono cresciuti nella cornice dello stato stato nazionale per
So organizzare soprattutto ceti estraniarsi dal processo di costruzione dello Stato nazionale o comunque ceti subalterni nel momento in cui il lavoro salariato in crisi per i motivi che sappiamo e lo Stato nazionale in crisi manca
Il demo se il carattere dice manco appunti questi soggetti quindi quale sarà il destino dei partiti cerca per evitare
Di
La disperazione Mario di trovare una qualche soluzione ma in realtà si vede che fortemente pessimisti quel saggio mentre invece il saggio di perfino c.t. venne chiavi diverse perché Pino Cutuli dice il problema
Non sono i partiti ma è la politica
E quindi se la politica trova altri luoghi altri spazi altre forme di militanza questi altri spazi questi altri luoghi queste altre forme militanza devono essere valorizza
Il
Posizione di Melchionna e una posizione
Che
Nostalgica delle vecchie formata la vecchia forma partito e nello stesso tempo anche cerca di trovare poi alcune suggerimenti per la commissione bicamerale ora io credo che qui dobbiamo stare molto attenti perché
I partiti non sono una variabile indipendente
I partiti sono una variabile dipendente
Rispetto ad altre condizioni complessive della comunicazione e della organizzazione di una determinata società
A loro volta i partiti politici possono influire in un processo che dialettico quello che è certo però che non possono essere una variabile indipendente
E ora qui
I due punti su quale dobbiamo interrogarci sono i seguenti
Primo
Al di là di e
Delle formule istituzionali ma prevengo le forme istituzionali presidenzialismo non presidenzialismo
Sistema maggioritario sistema proporzionale al modello Westminster eccetera
Non c'è dubbio che le forme della comunicazione hanno cambiato profondamente il modo di essere della politica e quindi modi organizzasse cittadini mi spiego
Se volete in maniera sommaria ma per ragioni di rapidità
Dal cinquecento avanti Cristo dal dalla cacciata di via in poi la democrazia si basa sull'agorà
Per essere in tema con simbologie al congresso cioè si basa sulla comunicazione orizzontale la piazza ed il luogo in cui i cittadini sì ritrovavano uguali nel dibattere nel creare opinione nel in un confronto razionale
Anche nel momento in cui si accentuano forme di organizzazione rimane sempre questo aspetto della comunicazione orizzontale
Il partito il sindacato rappresentano forme di comunicazione Rizzon tale intanto nel momento stesso in cui ci si associa ma poi nel momento in cui una forza organizzata cerca di entrare in rapporto con la società e con l'avvento dei mezzi di comunicazione di massa in particolare con l'avvento a televisione è cambiato
Capovolto un
Sì un una linea di comunicazione Rizzoli tale su quale si arretra democrazia politica per secoli
Perché il rapporto diventato Pertica
Dall'alto verso il basso non più orizzontale
Ora tutto questo non c'è dubbio che cambia anche e può portare anche a forme di degenerazione plebiscitarie po'distrugge anche un partito stesso
Poi distruggere può distruggere perfino
Ma no no non c'entra un centro antichi anche se i media fossero diretti contro ma parte per Berlusconi ceratura Berlusconi non c'è nulla Berlusconi un cellulare RAI e il mezzo di comunicazione quando D'Alema va
Ero di conto rispetto per segreta del partito in un talk show a parlare parla a milioni di cittadini parla a milioni di militanti
E il rapporto diventa verticale
Tra il segretario del partito e i militanti e gli elettori
Senza avere la possibilità poi di quel confronto in quel rapporto dialettico che tipo Marco della democrazia di partito
Ma questo a prescindere
Dalla soggettività perché fa bene andare D'Alema secondo me fatto male a dire che non andrà
Più lei in televisione ma e il rapporto che si viene a creare che non può essere non può essere
Non si può scendere si può dire voglio scendere
Voglio scendere non non è più così
E allora problema qui non si tratta diceva Asor Rosa di un problema da risolvere o dalle qui da io dico non è un problema da liquidare
Però abbiamo questo problema da risolvere
Come riuscire a salvare i partiti per i partiti ecco l'aspetto prescrittivo
Necessario se volete sono nel sono importante per la democrazia organizzata perché siano un rapporto creino un rapporto fra cittadini e istituzioni che non sia mediato dei massimi soltanto oppure
Dalle logge massoniche oppure dai gruppi d'interesse eccetera eccetera
Problema
Certo si può dire liquidiamo il tutto e adeguiamoci passivamente
Altro problema dicevo
E una sono una variabile dipendente non indipendente anche rispetto alle istituzioni
Cioè i partiti sono in un modo o nell'altro modo a secondo di come sia uno modellate restituzione
Io inverto il discorso che viene fatto anche da me che Honda da Francesca Izzo quando si dice l'avvento il movimento referendario il maggioritario al dato un colpo al partito
Io capovolgono tutto
E dico
Che i partiti erano già in crisi
Che c'è stato un tentativo
Vediamo se riuscito o meno
Di ricostruire il partito
In un modello di istituzionale diverso e continuare ancora con questa letteratura revisionisti Ca'perché non sono soltanto il più autori quindi cattiva cedette vacatio Calise che fu il primo significa scambiare le cause con gli effetti
Le cause con gli effetti
Quando ci poniamo per esempio il problema di ricostruire di ricostruire un partito della sinistra
Ma è chiaro che questo obiettivo possiamo portano avanti solo se abbiamo un sistema
Maggioritario costerà proporzionale le divisioni a sinistra
Crescono
Si accentua tanto più che poi si tratta di una concorrenza degli stessi attori politici nello stesso bacino elettorale
E quanto maggiore è la concorrenza nello stesso bacino elettorale tanto più aspre la divisione
Quindi abbiamo bisogno di un sistema istituzionale
Che consenta di salvare quello che si può salvare dei partiti
E che io credo sia ancora sia ancora tanto sapendo ci sono alcune cose che sono definitivamente tramonta muoversi per progetti generali per esempio ricandidi ruggire
Il riuscire a a operare sintesi certo tutti sentiamo nostalgica io ho cominciato mi sono scritto venti
Sette anni fa
Partito Comunista mi sono confrontato con la concezione del partito che è molto più sicura meno problematica
C'era un fine scrittore una storia che era il socialismo c'è il movimento di lavoratori che hanno i protagonisti di questo movimento la storia verso il socialismo c'è il partito comunista che è all'avanguardia del Movimento lavoratori all'interno del partito comunista
C'era il gruppo dirigente che erano gli intellettuali perlopiù legati strettamente ai filosofi della politica che quindi erano in grado di capire qual era il fine della storia era tutto molto più chiare molto più semplice
Invece dobbiamo fare i conti adesso con una società che è profondamente mutata non possiamo pretendere che i partiti rimangono lo stesso
Quanto per allontanare un'accusa frequente che viene fatta che anche adesso
è stata fatta di tentazioni plebiscitarie devo dire che se un modello in testa e se il movimento referendario avuto modelli in testa non è stato quello presidenziale ma è stato il modello estremista modello cioè in cui i partiti politici ancora sono molto forti
Più che in altre parti
Europa in cui ancora i cittadini sentono il fascino del organizzarsi impartito in cui la sinistra è riuscita andare al governo nel mille centoventiquattro per la prima volta quando nel resto d'Europa continentale c'era il fascismo in cui nel mille novecentoquarantasei quarantasette si è fatto il massimo il socialismo che si è potuto realizzare l'Europa occidentale con elettriche riuscito con quel sistema
A a nazionalizzare le banche l'industria pesante ad economizzare l'impero istituire il servizio sanitario nazionale tante altre cose
E ed è un modello che dobbiamo tenere fermo io credo e non dobbiamo dimenticare lo dico anche per Marchiondelli
Un punto che cioè se il movimento referendario cresciuto e cresciuto con l'obiettivo anti plebiscitario
Perché è stato un'alternativa alle proposte le tendenze e tentativi di riforma istituzionale che facevano capo al tandem
Cossiga Craxi che tendevano a introdurre in Italia l'elezione diretta del Presidente da Repubblica con un Parlamento frantumato dalla proporzionale quindi con un Parlamento debole e diviso alla Weimar per intenderci che poi questo obiettivo sia riuscito non riuscito e tutto da vedere ma sarà oggetto semmai di un'altra di un altro tema oltre che del bicamerale che spero nel mettere in piedi una progetto di riforma fuga tentazione contro riformatrici
Posso dire una cosa soltanto
Finale che mi ero scordato
Dato dice Minniti che proprio voglio fargli una domanda perché sono rimasto un po'il margine del Sud nel l'attività parlamentare
Quella legge sul finanziamento pubblico ai partiti premetto
Marco io sono per il finanziamento pubblico dei partiti della politica eccetera eccetera eccetera eccetera mi chiedo nella
Attiva di un rilancio dei partiti
Ma
Chiedere ai cittadini un referendum anno per anno negativo sul dare o meno i soldi ai partiti tra virgolette
E se non si poteva invece qual è la proposta originaria che partite da dei gruppi parlamentari della Sinistra democratica chiedere ai cittadini di dare un finanziamento da parte del proprio da proprio imposta a ciascun partito
Creando l'occasione l'occasione
Fare una campagna impositivo questa volta in positivo Berlusconi avrebbe fatto i suoi spot a favore di Forza Italia e noi avremmo fatti lo spot a favore del come si chiamerà
Il partito della sinistra europea cioè creando un rapporto di fiducia tra i partiti mi sembra invece che quel progetto pare che sia stato come se fosse stato inventato da qualcuno che vuole anno per anno un referendum contro i partiti
Io stesso per esempio non so se
Quando pago vuol far la mia dichiarazione dei redditi accetterò di dare il mio contributo ad Alleanza Nazionale e alla lega di Bossi può anche darsi che non vi è nulla ma poi dare un contributo il partito
Prega poi anche Antonio i
Tenete presente nel prosegue la discussione è un punto che che sta dietro criptico fatto soprattutto da Francesca Izzo
Che Francesca mente tra giustamente a mio avviso tra gli elementi che hanno dato luogo alla crisi del partito della sinistra il partito politico in Italia
Anche quel grande allargamento dell'ambito della politica assistere chi prima politiche non erano operato diciamo
Dal sessantotto in poi e in particolare dal dal momento del sessantotto prima e dal femminismo poi che ora siccome uno dei pregi questa delibera secondo me che un dialogo diciamo alcune tematiche non emettono della differenza sessuale viene intrecciato spontaneamente dagli autori non solo da lei sono anche da Mario Tronti io pregherei gli altri due relatori diciamo e tenere presente non tanto questo punto specifico ma che tra gli elementi di crisi appunto del partito c'è già stato un restringimento una diciamo il fatto che le maglie tradizionali della politica non degenerano quest'allargamento invece nella politica assistere ambiti di vita che Noemi richiede erano via via io non vorrei che tra le dinamiche la transizione in corso aiutate diciamo anche dalla passione per le riforme istituzionali ci fosse invece di nuovo un restringimento molto secco bella nozione della politica chiaro è che con questa domanda in particolare
Cedo la parola a Marco Minniti
Ho
Non ho devono se la gente dall'agenda pubblica Carnival poi Noriko liberazione devo dire che diciamo l'avevo già chiesto io di poter anticipare l'intervento
E mi chiedo scusa se poi sarò costretto cioè un'infiltrazione ad andare via no su scherza
Andare via perché diciamo siamo nelle giornate immediatamente di vigilia del congresso del
PDS appunto perché diciamo non è stato e non sarà un congresso bulgaro
Bisogna stare in campo dice se qui preparare diciamo lavorare voi comprendete qui
Siamo di fronte ad un grande appuntamento che ci
Che hanno diciamo ad una straordinaria fase di impegno e nonostante questo io ho voluto essere qui perché
A me pare interessante che riprenda una discussione
Sul ruolo e la funzione dei partiti
Che poi è anche se volete ha detto già Alberto Asor Rosa un ruolo sul ruolo e sulla funzione sulle idea del sistema democratico nel nostro Paese
Se posso dirvi nel nostro congresso questo tema in terra fortemente
Per troppo tempo abbiamo avuto una sorta di
Posso dire di eccesso di cautela nel maneggiare questi
Come se un partito politico dice totale
Potesse in qualche modo averi preoccupazione dall'affrontare apertamente esplicitamente questo tema
E questa preoccupazione ci ha fatto perdere del tempo importante
Non abbiamo affrontato per tempo quello che io ritengo essere nuovo decisivo OC
Quello della riforma
Dei partiti del partito
Della riforma comunque un tributo all'innovazione
Del sistema politico italiano
E probabilmente su questo diciamo
Gli autori del libro fanno un diciamo un'opera che io ritengo un merito
Cioè riapre una discussione esplicitamente certo con punti di vista differenti ma insomma riapre una discussione aiuto
E un remare controcorrente probabilmente sì ma un po'meno controcorrente rispetto a qualche anno fa
Io ritengo che la rapisce il punto più alto di crisi nel rapporto tra i cittadini e partiti politici dell'idea stessa di
Di partiti che insomma in qualche modo nel senso comune la gente questo punto di crisi più forse si è stato superato
E però non dimentichiamoci che noi abbiamo dovuto ragionare muoverci dentro non soltanto una crisi ma dentro una vera e propria rottura
Qualcuno stato definito addirittura il sorge di un sentimento anti partito che
Non è stato il termine anti per il sentimento che dice che qualcosa di stato di molto profonda
Se posso dire la mia opinione la sinistra ha fatto un errore
Nel momento in cui si è misurata con l'esplodere diciamo del vecchio sistema dei partiti
Che è stata diciamo determinato
Nella sua fase finale dalla decine di tanto
Ma la mia opinione io voglio qui con multe diciamo chiarezza e che Mani pulite fanno deflagrare
Soggetti politici già in una profonda crisi che come ho già perso la loro missione politica
Partito esiste quando c'è una missione politica quei partiti che e diciamo vengono colpite ha mai mi sono preso erano persone loro missione politica
E noi lì probabilmente abbiamo fatto un errore cioè nel senso che non siamo riusciti a distinguere fino in fondo
Una diciamo critica giusta la degenerazione che pure si è difesa evidente sotto gli occhi di tutti
Da un processo montante che diciamo alla fine rischiava di buttare l'acqua sporca con tutto il bambino
C'è quindi dietro la critica ricezione potesse poi montare una critica l'idea stessa dice il partito di antiquario esso tutte le cose insomma io sono molto d'accordo con le cose che ha scritto sia ha solo se Barbera da questo punto di vista io non riesco a vedere una democrazia strutturata
Se non attraverso certo una coalizione complessa di fornicazione daremo casa di cui i partiti sono una di quelle forme comprese penso
I partiti comunque anale di scorrimento
Tra società civile situazioni e come punto di mediazione se non lo fanno i partiti che sono una struttura che ha un carattere diciamo ottenga delle educate democratico Pharma
Quindi da questo punto di vista io sono per come dire prendere nettamente parte dice rispetto a questa discussione
Io penso ad una democrazia strutturata
Ad una democrazia strutturata che sia diciamo strutturata su una funzione limpida e chiara di partiti
Naturalmente e qui c'è l'altro punto delicato
Dire questo significa
Riproporre un
Come dire
Un impossibile ritorno al passato
Significa avere nostalgie di ciò che è stata l'Italia che non può più essere
Anche su questo una parola chiara
Io penso a queste idee la democrazia dentro un punto di non ritorno del sistema politico italiano che quello del bipolarismo
Io voglio dirlo ad Augusto vedi
Io non so se c'è qualcuno che c'è in testa un'ipotesi ritorni indietro di reazione ma io ritengo un ritorno indietro
Impossibile se non al prezzo di una rottura grave con un sentire diffuso leggi
In tutto questa complessità io penso che la democrazia grazie certo facilmente ma sia approdata un'idea bipolare
Ritornare indietro non è facile rimetterlo
Chiunque pensasse questo dovrebbe sconti cioè come dire pagare molti feriti dice
Scusi
E questa proprio diciamo di una democrazia bipolare e però una democrazia diciamo come che ha in sé è un elemento che affronta dice questo bipolarismo un bipolarismo italiano ci affronta le sue radici e dentro la storia politica
Storica civile di questo Paese
E quindi diciamo è stato detto più volte noi siamo dentro un bipolarismo che per me in quanto mi riguarda però un periodo non breve si muoverà dentro il campo di una bipolarismo di coalizione
Sono d'accordo con te insomma
Non vedo diciamo oggi seriamente potersi porsi l'alternativa
Partito socialdemocratico Partito Democratico
Il Progetto
Sul quale si sta misurando il partito democratico a sinistra insieme ad altre forze
A diciamo come dire in si
Una duplice ambizione
Quella di riproporre un diciamo terreno di incontro tra storie e culture
Tradizione differenti e la sinistra italiana
E sapendo che la sinistra italiana
Aldilà delle forze politiche
E che l'hanno storicamente inverata è una sinistra plurale Mutu molto ricca
E che oggi questa sinistra che chiamata o l'esperienza di governo per misurarsi perché le spese di governo comporta la scelta della innovazione per la sinistra che non si può governare un Paese complesso
Se la sinistra non si pone il termine della innovazioni della capacità di affrontare diciamo gli orizzonti e le sfide nuova che ha di fronte io voglio qui citare una sola cosa insomma nel suo seno discussione molto impegnativa che tra l'altro caratterizza molto in uso presso punto e basta generativa lo stato sociale non voglio entrare nel merito ma questo comporta un'attenzione innovativa ci ma si sa non può affrontare questa discussione diciamo soltanto col bagaglio di quello che già aveva
Il punto qual è
In questa sfida innovativa
Una sinistra che si unisce e che quindi fa entrare in Rete culture politiche
Fa entrare in rete idee una sinistra più forte non è una sinistra più tempo
Il problema che se noi pensiamo che il progetto unitaria si è soltanto la messe in campo e l'aggiunta di pezzettini di piccoli o più grandi più piccoli partito di partitini di gruppi dirigenti di di singole storie personali non soltanto non abbiamo compreso il senso vero della prevenzione ma non andiamo da nessuna parte
Io penso che oggi che una sinistra che vuole affrontarla sia del governo innovazione deve porsi il problema di contaminarsi con più culture
Una sinistra che vuole affrontare seriamente per esempio i tempi diciamo lire della riforma diciamo lo stato sociale non può non tenere conto
Che una capacità di mettere in Rete la tradizione liberalsocialista esperienza del solidarismo cattolico
La nostra storia di una forza più collegata alla tradizione più tipicamente del socialdemocratica europea e più forte più ricca perché ha più capacità più punti di ANAS incomprensione di proposta politica così
La seconda questione questo progetto comunitario
Esaurisce
Toglie il campo alla coalizione dell'Ulivo questa coalizione originaria che abbiamo diceva insieme ad altre forze costruito
C'è contraddizione tra questi due processi
Io non solo penso soggettivamente di no che non è nella mia testa diciamo ma non vedo le ragioni diciamo per cui questi due processi dovrebbero il leader si l'uno con l'altro
Perché secondo me i campi sono diciamo di versi
Rimane dentro il quando il bipolarismo di coalizione l'esigenza di un progetto unitario più vasto che va da oltre sinistro
Quel progetto unitario più vasto che noi abbiamo chiamato Ulivo regge se non siamo capaci di far rivivere nella dialetti cita due tempi in unità la distinzione
Unità perché è vero che l'Ulivo
è stato capace di parlare in quanto movimento in quanto alleanza politica in quanto capacità di scorta dettare un progetto ad una parte degli italiani
Che non sarebbero entrati in rapporto con ESA se non direttamente con questo tipo di
Progetta di profilo politico
E d'altra pianta però sappiamo che questo movimento questa coalizione si legge in quanto c'è un contributo distinto
E che viene data forze politiche da culture politiche pensare oggi
Che quella dialettica unità distinzione possa essere diciamo come dire stretta dentro la dominanza tutta dell'unità una dominanza tutta la distinzione significa indebolire il progetto leader della coalizione
Significa rompere spezzare stravolgere quella felice ambiguità su cui si possono sorge
Questa mia opinione via tenere in campo entrambe diciamo così due di fornito ora pare può questa cosa
E comporterà diciamo
Un meccanismo diciamo non semplicissimo perché poi
Una coalizione che vive
Una coalizione che e pensa di strutturarsi attraverso principi democratici rappresentativi pone problemi del tutto i miei
Sì quali giusto confrontare seriamente riflette non ho devo dire dì la verità
Una ricetta sicura intascata
Che vedo la complessità nell'affrontare queste missioni infine due ultime questioni
A me pare che ci sia un punto sul quale noi dobbiamo ragionare molto forte posto in uno dei saggi
Ed è come un progetto della sinistra e quindi un nuovo partito si debba misurare in maniera originale connesso nazionali e internazionali
Nel senso questa è la mia opinione
Perché quando noi parliamo di una sinistra unità
Che si muove dentro un campo di ricerca che quello il campo dalla sinistra europea perché son d'accordo che non soltanto perché non c'è più un modello verso il quale tende scusa posso dire un'idea agevole la prossima ballo una battuta cioè il vero modellare le mode il più gli atti dell'epoca debole cioè non c'è un tendere verso un modello tra virgolette socialdemocratico anche perché non c'è un unico dove c'è una sinistra europea
E che è molto diverso che si sta misurando con una ricetta
Però c'è un punto fondamentale la sinistra italiana
Non può restare appesa per aria deve ancorarsi ad un campo di ricerca comunque questo campo di ricerca comune lasciti da ce l'ha in Europa
Ce l'ha in Europa
Ce l'ha diciamo in questo Progetto guardi si discute molto diciamo in queste settimane in questi mesi dell'Europa
Sì fallirà non si fallirà l'appuntamento dobbiamo pensarci esse non voglio entrare nel merito delle cose però io penso che oggi il Progetto di una Europa politicamente
Unite sia uno degli obiettivi uno delle grandi idee su cui si costruisce
Una nuova e moderna sinistra non abbiamo bisogno di stare in questo campo
Abbiamo bisogno di avere una serie di relazioni che vidi finiscono il nesso nazionale ed internazionale infine ultime due battute
Noi siamo
Dentro un progetto
Diciamo Venturi un'ipotesi di lavoro della Commissione bicamerale
è del tutto evidente che noi ci troveremo di fronte a dichiarazioni assai singolare
I partiti i soggetti politici
Che saranno chiamati a definire d'essere attori di un progetto di riforma complessiva e non c'è dubbio che ci sarà però un'interazione quella riforma poi influenzerà i soggetti politici invece soggetti
A me non appare indifferente
L'approdo complessivo delle riforme anche sul quale verso dare
Al diciamo come dire
Al profilo da definire progetti politici
Non c'è dubbio ne avremo di fronte come dire esiti che saranno influenzati dallo stesso approvi le riforme istituzionali
Costituzionali
è una partita
Molto impegnativa
Io penso e concludo
Che noi siamo dentro una
Siamo straordinaria fase di transizione
La ridefinizione
Di un modello di partito sta dentro questa fase di transizione
E per quanto ci riguarda ne abbiano scelto esplicitamente
La strada di misurarci con la innovazione
Della forma partito
Di collegare questa innovazione ad un progetto più ampio ed unitario di costruzione di un nuovo soggetto della sinistra
Io non so diciamo se ci riusciremo
Mi fa piacere che Augusto
Abbia visto nel profilo del nuovo Statuto elementi diciamo di innovazione politica
Da troppo tempo intorno a questi temi non c'è stata un'innovazione a sinistra
Innovazione sulla forma partito l'ha fatto sotto la destra in maniera diciamo come dire con un altro carattere con un'altra idea Masini ecco
Oggi cerchiamo di misurarci certo con tutti i limiti vedremo quale sarà l'approdo
Con l'idea della innovazione democratica
Partendo da sinistra del profilo
Di un partito di che vuole rimanere tali
Questo il senso della discussione che incomincerà
Nei prossimi giorni
Naturalmente quella discussione non avrà diciamo un approdo conclusivo
Contribuirà anche se ad un dibattito che io mi auguro rimanga privato dice
Per i diciamo come dire cui è collegato anche un pezzo delle prospettive diciamo
Se la democrazia in questo Paese
Ho
Il ticket
Scappare troppe Damiano diciamo che interessava al dialogo buono e generosa è conclude quindi attacca Scalfaro Sandro Bondi interventi dal pubblico e repliche
Volevo
Pensato l'altro intervento va a realizzare cose con tanto di Minniti ma soprattutto io gusto come al solito
Mi spingono in un'altra direzione quindi sarà una cosa c'ha una una cosa un po'confusa è un po'dialogante però forse anche perché stiamo facendo mi pare una discussione un po'troppo
Indìco ovattata ma insomma che non va fondo del delle questione diciamocelo un'avvertenza metodologie di Asor Rosa che dovremmo tenere presente quando si discute dei partiti
L'ha detto all'inizio i pensieri e poi quello che i partiti sono effettivamente come hanno fatto i loro congressi
Come si rapportano all'opinione pubblica quali immagini
Richiamo con la loro azione concreta mi pare che usasse questo termine rosse in io poi mi scuso con gli autori anche se qualcosa cercherò
Di dire invece l'intervento che avevo pensato poi vediamo se non la seconda replica ce lo spazio era tutto sui contenuti
Unificanti e differenziati diciamo dei diversi dei diversi approcci patinato anche per una ragione come dire di di bottega essendo un po'quello che coordina questa collana io sento subito e per difendere soprattutto la difesa d'ufficio della Izzo che non c'è e gli altri autori potranno dire la loro
Trovo ingeneroso un po'il giudizio di fondo diciamo sul carattere del libro
Dato nella parte finale del suo intervento da Augusto Barbera
Sul suo inserimento in una corrente revisionisti che ha parlato di Calise Divac
E così via
No no scusami no sì sì ho capito alcuni Adonis è un'azione alcune a fare la sua con l'affermazione ci possiamo essere al proprio sul punto specifico faccio solo questa difesa d'ufficio quegli autori potremmo dire
Il ragionamento sulla partitocrazia fatto per esempio dal Francesca vista nel saggio pagina settantadue richiama la legge tocca degli Anna ricorda lei che le rivoluzioni non avvengono contro i sistemi di poteri forte
Ma contro sistemi di poter indeboliti questi sistemi di poter indeboliti erano proprio
Nel tornare dalla fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta propri partiti quindi la critica la all'uso la categoria partitocratica è fatta nel segno anche gli altri saggi mi pare che questo sia del dire
Non è vero che questi partiti alla fine degli anni ottanta fossero così invasivi
Cioè
C'era un aspetto che riguardava la questione morale che ha riguardato in particolare
Alcuni particolari è un partito di governo in particolare ma la loro capacità di conformare la società la loro funzione di rappresentanza era fortemente indebolito questo detto esplicitamente il libro la Izzo ma credo che sia presente anche negli altri saggi quindi io non so cosa intendi tu per revisionismo posso intuirlo però ecco questi libri sono questo libretto disagi che si sono io dico questi libri poi perché pensa anche agli altri abbiamo pubblicata di completeremo in questa collana
Hanno proprio questo carattere
Aperto diciamo di porte messi in discussione appunto della fine di un'epoca quello che dalla dicitura si chiama appunto le costituzioni keynesiani socialdemocratiche con tutti i loro apparati regolativo strumenti istituzionali e neanche in questo libro nel mi pare che ci sia questa Nostalgia ci sono altre nostalgie premendo su tronchi io trovo alcuni passaggi e su un tema già toccato da Asor Rosa che riguarda la questione del lavoro
E il modo come dire rappresenta ma non è questo tipo di Nostalgia che io trovo nel libro c'è negli nei di essi come dire si sa
Poi una cosa che mi tocca di meno più propriamente politica ma
Che non mi persuade giuramento
Di Augusto e questo discorso sul valore aggiunto dell'Ulivo non è sua ragionamento ragionamento che si è fatto immediatamente subito dopo il voto che torna periodicamente io non credo occhietti perse sì posso dire c'è un valore aggiunto nell'Ulivo c'aveva anche Berlusconi nella sua capacità di unificare il Polo delle libertà ce l'avrà probabilmente se così sarà
D'Alema quando guiderà la sua coalizione questo valore aggiunto
Questo io mi sbaglio quest'anno lo diranno i fatti secondo me un premier della coalizione
è lui che ha un valore aggiunto e la posizione di per sé certo ma non è quello il punto decisivo e comunque mi chiedo
Perché dobbiamo chiedere a quei giovani che dici tu di entrare dell'Ulivo e non riformare veramente i nostri partiti qui c'è quella contraddizione tra pensiero affatto perché sappiamo che questi partiti come stiamo riformando anche nello statuto del Pd essi hanno reso molto ottimismo
Da quello che ho visto la prima bozza allo studio il PDS non sono partiti che attirano molto questi giovani un tempo si diceva apriamo le sezioni oggi non ci sono più neanche le sezione apriamo comunque i luoghi del nostro agire ed il nostro fare politico mettiamo in discussione
Non in una logica elitario gli atti in cui siamo tutti qui ceto politico chi più chi meno e forse questo valore aggiunto tornerà ai partiti col fascino che la parola partito o coltivare ancora vera col suo spirito di scissione con la sua parzialità io non credo
Che al di là della mobilitazione mobili momentanea che può provocare qualsiasi campagna elettorale approvata anche gli Stati Uniti d'America con i suoi comitati elettorali le elezioni locali in quelle presidenziale imperi nazionale questo valore aggiunto sia un valore aggiunto permanente ma questa
Ovviamente un'opinione
Questo lo dico anche Minniti perché il suo ragionamento va bene però tutto questo contraddice con una prassi
Di questo partito democratico della sinistra
Contraddice con un suo agire d'essere concreto che appunto porta i giovani a rifiutare o invece l'ingresso in questo partito e tanti altri e tanti altri soggetti i fatti dicono che c'è una gestione e un'immagine che si lancia il Paese pensiamo alla questione del leaderismo che non aiuta
Si parte tutti la di partito del leader del partito degli scritti questo sembra essere più un partito lire se c'è un partito dell'IRE degli scritti in questo momento forse del capo degli iscritti
Più mi pare lo diceva oggi Giovanna Pajetta sul sul manifesto è la lega di Bossi più benessere
Il partito di D'Alema che si fonda sull'idea di un mandato
Di una lezione sul mandato di un principio di responsabilità che per cinque anni quattro tre quello che sarà la durata da un congresso all'altro annullato ogni forma di partecipazione
Se non è partecipazione che se potranno riprodurre di volta in volta nei diversi livelli locali ma che non li fa entrare il rapporto diretto con la politica e i fatti contano e questi sono scritti dentro lo Statuto del PDS di questo credo
E nei prossimi giorni dovremo discutere vengo agli autori
Rapidamente
Per dire alcune cose che mi sembra unificano questi saggi e poi per soltanto annunciare quello che volevo dire che invece non potrà dire che era soprattutto in colloquio con una parte in un paragrafo del libro di Mario Tronti quello del dedicate del Baradello sardo di Mario Tronti quello dedicato
A forma partito forma lavoro
Io non vedo revisionismo perché a me mi pare che a me pare che ci sono due cose che unificano questi saggi così diversi come è stato giustamente detto soprattutto in relazione agli antibiotici verso la crisi del prezzo politiche io sintetizzo così
Primo giudizio
Il destino la vocazione dei partiti di fin e secolo di questo fin e secolo e quella di diventare persino di autore a presentarsi come macchine da governo macchine elettorali per il governo
Se le loro leadership vincono
Anti governo se le loro leadership perdono e quindi si va alla ricerca di un altro leader in qualche modo Massimo D'Alema teorizzato questo modello la persino razionalizzato questa tende
è una sorta di americanizzazione all'italiana della politica un'americanizzazione all'italiana e senza l'America
Ma soprattutto siamo di fronte secondo me e di questo dobbiamo prendere atto nel bene o nel male
Che siamo di fronte a un ribaltamento di grande Cirilli via cioè dei partiti
Come passione permanente ed organizzata delle masse che incontro non lo Stato
Secondo il giudizio in parte contraddittorio col primo
Che unifica i diversi saggi del
Del volume
E che il compito della parte del della sinistra è stato già ricordato di un partito della sinistra e lottare contro questo destino
Paradossalmente anche questo è presente in Massimo D'Alema in alcuni suoi passaggi per esempio quando si oppone allo scioglimento lo chiamo io così del PDS nell'Ulivo alla questione del Partito Democratico come Stati intesa
Contro questo destino
Per lo meno nel pensiero
Perché presumo appunto che anche D'Alema ritenga che partiti dell'immagine partiti macchine elettorali ai partiti nere macchine di governo sanciscono la fine di quella grande politica alla quale faceva riferimento Alberto Asor Rosa
Della politica che ambisce cito più o meno couturier a formare o quanto meno conformare
La società
Cioè a una politica che ora al di là delle difficoltà
Storiche grandissime che possono esserci per la fine diceva rosa delle grandi narrazione delle grandi ideologie comunque può esistere soltanto se una politica e che indica una direzione di marcia un progetto
Qualunque esso sia e questo vale per i partiti di destra
Come per i partiti di sinistra
Ecco questi mi sembra i punti su unificano i diversi saggi e io in questo torno a ripetere Augusto queste che Maniglio non ci leggo un revisionismo ci leggo una versione
Una preoccupazione un'ansia tragica anche nell'uso di in confronto a questo destino ma anche le proposte che vengono fatti gli antidoti Viorel cercherò capitani sono attivissime mente
Di segnalare gli antipodi che vengono utilizzati contro questo destino dei partiti che vengono proposti con riflessi negativi non mi sembrano nostalgici proporzionalisti o revisionisti
Come tu
Mi pare alludesse indicasse
Torniamo fino al giuramento di nel tondo Mentana mi pare che alla fine forse sì con una certa
Con un certo scatto tra i primi paragrafi è il paradosso finale quello che si intitola mi pare il compito della politica
A una visione molto definirei anzi dalemiana se vuoi che li lega molto alla soggettività
Che sono in rete di esprimere questi partiti la possibilità di una loro riforma e individua tre terreni che sono quello del finanziamento alla politica la forma di governo del sistema elettorale come strumenti
Che possono consentire a questi partiti se conformando in un certo senso in una certa altra maniera il sistema politico istituzionale di evitare una deriva una dissoluzione dei partiti cioè gioca tutto molto su questo aspetto se vogliamo riformatore diciamo dell'istituzione la possibilità di un destino ed un proseguimento del destino di certi
Coturi mi pare che la di campo riprendendo cose che riguardano
Altre elaborazione altre sue visioni
Insomma pone in campo il problema
Di rafforzare quelle forme di autonomia sociale della politica odio per meglio di autonomia politica scusate del sociale che avevano avuto inizio sin dagli anni Settanta e quel ragionamento che abbiamo anche fatto altre volte
Che si è tradotto in un volume che si chiamava militanza senza appartenenza
Cioè illegali all'associazionismo civico al volontariato ai movimenti di cittadinanza culturale di cittadinanza civica di cittadinanza politica
Delle funzioni che sono state in passato svolte dei partiti e che dovrebbero essere assunte anche con una legislazione di sostegno una riforma complessiva la politica proprio da questi soggetti
Francesca Izzo trova un altro invece mi sembra orizzonte che non esclude gli altri due ma è quello che
Individua nella separazione dei destini dello Stato ma
Chi è che il partito sia uno residuo arcaico ma vedendo nella riorganizzazione a scala europea
E sovranazionale il futuro del partito qui c'è una forte innovazione questo lo sottolineava ci invitava a ricordarlo mi pare Ida Dominijanni
Cioè il fatto del voler celebrare nel voler tentare di rilanciare il partito appartiene ad un'idea di cittadinanza che non sia né territoriale dice Rizzo né sindacale né industriale
Ho industrialista in senso stretto ed è ovvio che proprio questo quadro viene assunta da tanti spesso mi pare il problema della e viene assunto come paradigmatico il problema di una nuova forma partito a partire dal tema della libertà femminile assuma se come paradigmatico di un un rifiuto di una cittadinanza costruite intorno ai tech Frassi Poli territoriale sindacale
E industriali
La cosa di cui avere invece voluto parlare non vedo già preso parecchi minuti invece vorrei che gli autori intervenissero ragionare di più lei nucleo soltanto vedendo se riesco sinteticamente
A delineare i punti di consenso e quelli di maggiore dubbi e perplessità
è un punto che io dal mio punto di vista giuridico ancora colossale decisivo assieme agli altri dell'otto denunciati che nel paragrafo appunto di Tronti forma partito e forma lavoro
Qui Tronti dice una cosa che io condivido come asserzione generale il lavoro come frontiera simbolica anche come idea valore di appartenenza come condizione per ricostruire
Un partito della sinistra un partito
Che faccio una politica forte
Il dubbio che io ho rispetto a questa asserzione un po'diverso da quello che mi pare Nuclear se Asor Rosa
Adoro sapete la difficoltà di ricostruire se capisco bene intorno di fronte a uno scenario di grande pluralità d'azione del lavoro e dei lavori delle figure sociali territoriali delle culture eccetera la possibilità di costruire attorno a questo nodo
Una forza di un partito
Pronti ad un'altra giustificazione un'altra difficoltà che quella che diciamo deriva dalla fase d'oro del partito di massa cioè la fase dal partito di massa è coincisa con la fase di quella che chiamiamo il fordismo in qualche misura c'è la forte concentrazione della forza lavoro
Attorno a grandi fabbriche a grandi uffici perché vada del modello ne parliamo la grande fabbrica ma il problema riguarda anche la pubblica amministrazione
Cioè intorno a fatti strutturali storicamente determinati partiti dalla rivoluzione industriale dall'amante dalla grande grande casino ad arrivare al fordismo
Qui mi pare c'è un timore di Tronti di dire di fronte a questo e difficile ritrovare un pensiero politico forte sul lavoro proprio perché c'è questa disgregazione
Ma questo lo attribuisce a un fatto soggettivo perché dice questa pluralità dei lavori sarebbe riunificata
Queste distinzioni tra lavoro autonomo e lavoro dipendente questa frantumazione frammentazione
Che non riesce più a S. unificata al sindacato del partito se ci fosse un pensiero politico forte sarebbe unificabili non è questo il punto
E qui vedo qui le cose un po'più complicate mi sembra riduttivo
Riduttivo perché secondo me non abbiamo ancora riflettuto sino in fondo però questo torniamo un po'indietro e mi fermo a questo punto sul fatto che il lavoro come fattore di un identità individuale e collettivo lascia in quella che chiamiamo la centralità del lavoro e poi gli elogi del lavoro
Secondo me non si è più costruita solo a partire da dati meramente strutturali dico la rivoluzione industriale il fordismo nel secolo
Dai dati cioè attinenti soltanto al modo di produzione ma è stato soprattutto il frutto questa anche il frutto di due grandi rivoluzioni nel pensiero politico sociale o come si dice oggi nell'immaginario collettivo
Le due rivoluzioni le e nucleo mi sembra non queste
Il ribaltamento della consolidate secolare tradizione di pensiero
Per quale lavoro era stato fattori di esclusione o reclusione
Un quanto meno di una cittadinanza sociale ridotta storicamente sino alla modernità
E anche oltre la modernità
Il lavoro è stato fattori di esclusione reclusione
Non era un fattore di cittadinanza
La seconda grande rivoluzione che viene nel secolo il passaggio da quella che Max Weber chiamava la sacralizzazione della proprietà
Alla sacralizzazione del lavoro fortemente riassunta nelle costituzioni
I partiti hanno seguito questo movimento e i partiti della sinistra hanno seguito questo movimento sono stato a rappresentanza di questo movimento
Ma il lavoro cresceva lo dico in maniera molto semplice io non sono convinto che oggi di lavoro cresca
Crescono i lavori servili che è una cosa diversa ma il lavoro mercificata ho sottoposto la razionalità economica classica non cresce
Questo pone un grave e drammatico problema secondo me al classico partito socialdemocratico per tornare al termine che è stato usato ora al classico Partito operaio prima al partito
Al partito di massa perché di poco ripropone in tutta la sua drammaticità il problema del rapporto appunto
Tra spera per esempio la produzione sfera della riproduzione e del come organizzare lavori che non sono più i lavori remunerati in senso classico ma che tendono ad assumere le caratteristiche del lavoro seri file questo non si riesce a rappresentare non la complicazione del lavoro terziario o del lavoro tecnico e così via
Quindi io credo che il tema per finire
Preso da tronchi sia un tema cruciale ma che qui penso a difendere solo tacciono una grande innovazione del pensiero ripensare le grandi metamorfosi che ora che oggi sono sul lavoro perché questa mi pare la condizione per un partito per riprendersi soprattutto per un partito di sinistra
Pronti cotture invecchio Honda sono in sala
Vogliono intervenire
Perché strategici tempi insieme sabato
Sarebbe la lobby degli autobus
Maria Luisa Boccia
Abbiamo bisogno
Infatti intervengono anche una cornice
Almeno
Ma io sono su due questioni improprio
Le attività quello che è stata scritta
Quindi in modo molto impressionistico
A me dico sinceramente ad agosto Barbetta il ricorso a questa categoria della Nostalgia comincia sinceramente produrli un'insofferenza che non riesco più a contenere perché noi siamo ormai a otto anni dal momento della svolta della fine del PC in cui questa rappresentazione
Del nuovo diciamo scenario della necessità allora si diceva che il nome adesso si dice dell'innovazione comunque del disancorare anzi
Perché così stracarico non solo della crisi ma diciamo di un effettualità tutta negativa di questa crisi della storia delle forme della cultura e ideologia insomma tutto quello che si
Abbiamo alle spalle che siamo stanchi qui siamo in nome appunto della capacità di stare al passo coi tempi
E beh dopo otto anni io credo che cominciamo a possiamo cominciano a fare conti DiVersi
Ragionamenti e analisi Diversity acquista rappresentazioni semplificata e in qualche modo manichea delle posizioni
Io molto cara invece una parola chiusa fronti in questo saggio dico la sua potrei dirle in altro modo
Noi in movimento femminista che vogliono emergere regia nella traditi cultura del movimento operaio della comunque dell'Occidente si chiama tradizione ed Tronti usare acqua dall'eredità
E dice che appunto conta molto di più nella prospettiva decide di ciò che ci sarà
Sono
Penso intendono in mente autrici e autori grandi della tradizione del Novecento
Tutti i conti si fanno con le dita quanto si assume in rapidità la sigla poterla si selezione
La Sissa rimetterà in rapporto con il tempo storico che si vive anche nelle sue fratture oppure no altrimenti si viene schiacciati
Se ne schiacciati
La fantasia della pagina al movente l'innovazione è una fantasia micidiali per poter procedere in avanti tutto il Novecento ci dice che invece a quel punto il passato
E ti imprigiona allora
Possiamo fare i conti primo e dobbiamo cosa che l'ottimismo non ci ha permesso di fare e che il paradigma nazionale dell'innovazione non ci permette di fare con l'eredità perché le domande di le verità sono domande a Sperling
In cui ne avrà se e io credo di vanno prese in tutta la loro durezza
Se possiamo ancora chiamare dire che c'è partito possiamo parlare di sinistra non dobbiamo parlare di sinistra perché sono parole appunto cariche di significato altri ne oppure si volatilizzano
Ognuno ci mette dentro a quello che gli pare diventavano scenari personale e non si capisce niente si va verso una grande confusi vita come la cronaca della politica ci dice ogni giorno
Rispetto a questo anni per esempio credo per questo nominavo gli otto anni che una posizione come quella Augusto che tu qui ha riproposto rispetterà crisi dei partiti e il rapporto con movimento referendario per esempio anche lì appunto
Bisogna cominciare a fare anche Estonia e di che cosa è stata l'innovazione
E che cosa realmente al prodotto io non credo affatto che sia condivisibile il tuo giudizio
Che lì c'è stata rispetto alla riferire la posizione i giudizi di Melchior dell'analisi che fa menzione di questo sarà che lì c'è stata la capacità di reagire alla crisi dei partiti e di prospettare uno sbocco
Lo vediamo nella vicenda politica vita definendo un sulla mutamenti sull'uninominale si avverte Finamore
Tutte le questioni sono ancora riproposti in una maniera di dischi diessino si ficcante
Per il rapporto che c'è tra capacità appunto di chiamiamola come vogliamo di rappresentanza di governo comunque di tenersi il rapporto ai processi reali che avvengono di una società che appunto Pandev denominata articolata non questi termini generici no
Dicono poco o nulla e la capacità di trovare migrazioni comunicazione senso significazione di queste e li risposte anche nei termini poi degli istituti
E delle modifiche delle riforme del sistema politico io non la posso fare qui ovviamente perché non è ma insomma in parte in questo libro in forma sintetica delle analisi di questa fase
Che abbiamo alle spalle ci sono bisogna cominciare il sette a misurarsi nel merito con questi giudizi non si può più dire lì di N
E presentato Porcelli visioni Isma'verso quello che è il momento o un orale di ciò a cui vogliamo restare ancorati no e che questo sta producendo guasti
Nel funzionamento della politica e del suo rapporto società il panel Lisma in quello che è avvenuto sulla vicenda referendaria so le posizioni che tu hai espresso però non c'è dubbio che in quella forma li ha prodotti produce anche dei guasti
Così come appunto le cose anche le derive plebiscitarie ci sono stati eccome non si capirebbe altrimenti le posizioni attuali disegni per esempio che è stato non a caso il leader uno dei leader massimi di quel movimento quindi comincia a pronunciarci nel merito
La seconda questione di io voglio sollevare tre va bene
Questa del lavoro io proprio non condivido l'analisi che si dà di questa parte secondo me fondamentale del saggio di tornanti
Perché Tronti dice a chiare lettere che la questione del partito
è questioni del lavoro e Cluj parla del partito non in termini col di politologi io di Sociologia dei partiti ma del partito della classe operaia del partito del movimento della forma che si è data la soggettività sociale storica no del di questo soggetto politico che chiamiamo presso e quindi il lavoro è una categoria della chiodino politiche è una categoria tutta politica
Tutti dice due cose precise
Che come tale questa categoria perde qualità politica per due ragioni una e quello sfondamento sconfitta dalla tecnica lui dice dall'essere dalla dimensione dell'essere
Che la tecnica assumere novecento appunto richiama ai grandi autori dice questo la sinistra non latte titola capito del pensiero conservatore ha capito più Heidegger
Che non del movimento operaio forse pensa Tronti anche rispetto ai bilanci che quello che ci si è misurato di più la capito più quegli altri
E a questo livello della questione dall'altre sconfitto dallo scorso solo Gismondi e siamo invasi dal sociologismo
Quindi io su questo non trovò nel Nostalgia
Ne Alberto che la questione sia riducibile in termini di rappresentanza sociale degli interessi queste è stato uno dei guai
Di ritenere che parlare di la voto del partito della classe operaia Tronti con quel suo linguaggio che io ho felicemente ritrovato l'avevo forse Mario l'abbiamo un po'perso in questo saggio dei suoi migliori testi teorici
Dice il PC non era il partito della classe operaia ma si definiva tale questo definirsi e più importante del fatto di quanto voi lo era non lo era cioè rappresentarne gli interessi
Quanti operai c'erano iscritti o quanti operaia di una felice
Dimensione importante ma un altro livello che con la tenuta delle categorie politiche di teoria politica ha poco a che fare
Allora la questione non può essere ISE dissolta Alberto nei termini
Che appunto oggi il problema del Partito dell'accentuarsi della sua valenza politica e ventotto rispetto a quella della rappresentanza sociale
Perché qui non si parla non è nella categoria del governo del governo e quindi del partito nazionale che oggi tanti moderna né quella della rappresentanza degli interessi di un pezzo della società
Qui è il punto in cui esattamente il secondo me in modo dove sciato a cui rispetta la tua analisi i parlo sempre dell'intervento di Alberto Asor Rosa
Non è che da io non penso invece che dalla concezione della democrazia deriva quale concezione del partito
Tronti Frias riprende poi si può dire che questa va abbandonato ma bisogna bisogna assumere a questo livello
Proprio con la questione che richiamava i raspi partito come parte spirito di scissione capacità di leggere insopprimibili ITA del conflitto e il fatto che il conflitto non assume maniere modalità distruttive
Che non sono solo l'annientamento sono anche appunto la lo spappolamento acque assistiamo sita nella soggettività che produce il conflitto come appunto soggettività che anche la sua parzialità
Bene se queste la questione che dite beni che tutta la morfologia del lavoro che si fa lavorìo di quanto l'occupazione eh al vissuto di queste dimensioni infatti a me
Per concludere per farmi capire non a caso Mario Tronti più mi dispiace dirlo del contributo della mia amica Franceschini Rizzo
Consigliere venne quella che è il punto del femminismo che lo ripete come l'unica soggettività politica che ho usato categoria altrettanto come dire capaci di leggere
E lo spirito di scissione il farsi parte dei soggetti uomo-donna l'essere sessuato come capacità di leggere l'insieme della società di non appiattirsi nella sociologia della condizione femminile
E per riscontro della sociologia della condizione maschile
Pro pensiero forte spirito del due che la scissione punto un soggetto che nomina il due e appunto una politica che chiama la politica prima che nelle sue forme come dire della rappresentanza delle decisione la sua forme di costruzione di una soggettività che legge interprete quindi sposta la libertà dei rapporti sociali
Questo è l'unico pro frutto in questa crisi delle forme politiche queste è un'altra strada aperto un'altra strada
La domanda
Che questo che la un articolo come quello di un saggio come quello di tronchi pone porti c'è ancora tempo per il partito politico
Il femminismo tende a dire di no
In qualche modo che quella forma esaurita ma è una domanda quindi tragica non è una domanda nostalgica e da una domanda che vale la radice di quello che è stato il partito per il soggetto che a lui sta a cuore e che quello che gli ha dato senza poi si può dire non c'è più e quindi smettiamola di parlare di partito della Sinistra e che ho diamo risposta quello o è un'altra cosa
Cambiamo anche la terminologia cambiamo proprio tutto perché non è Point Zambeletti quello aiuta a far chiarezza sulla fase che si apre
Ma
A acquista staffette senza marito Mel chiamiamola degli autori
Sì qui non volevo intervenire però visto che penso sia necessario fare al qualche precisazione ne approfitto per ringraziare il discusso ori insomma tristi ottimi interventi che mi mi hanno preceduto dunque e vorrei ringraziare in modo particolare perché penso che sia siano quelli più utili
L'intervento molto critico di vera e a proposito però dell'incremento di Barbera proprio perché il mio non è un ringraziamento di maniera perché veramente sono convinto dell'utilità della critica
Credo che sia doveroso rispondere ad alcune delle sue critiche e in particolare a due che sono state rivolte specificamente ammette la prima è che quella secondo cui dice Barbera e io avrei affermato che il movimento referendario fosse plebiscitario
I motivi sostiene che non è così
Ebbene dunque io non ho affermato questo vorrei tranquillizzare Barbetta nullo affermato io ho solo affermato che l'esito del movimento referendario è stato plebiscitario
Come ha già accennato Maria Luisa Boccia e come mi sembra evidente dal percorso politico di alcuni importanti personaggi che hanno animato il movimento referendario mi pare che questo sia né i fatti
E il che dimostra al mio paese che
Toccare i partiti in una democrazia di massa porta necessariamente al plebiscitarie Isma'e non credo che sia necessario spiegarlo
Comunque potete guardarvi quello che scrivo io che scrivo agli altri autori perché queste spiegato
Nel libro vorrei aggiungere che io non sono tra quelli che stabiliscono
Dei delle analogie esagerate tra la vicenda americana come è stato tentato ed è stato fatto tra la vicenda americana di inizio secolo e la vicenda italiana recente
Però mi pare a dir poco suggestiva insomma è comunque molto impressionante l'analogia tra il movimento referendario italiano recente e il movimento progressista americana d'inizio secolo che poi ha portato ha un esito plebiscitario come è stato dimostrato da moltissimi autori della democrazia americana e quindi volevo precisare questo per quanto riguarda quest'aspetto questa critica
E con una piccola annotazione cioè che l'uso del termine revisionismo francamente lo trovo dico eccessivo ma comunque indicativo
Per quanto riguarda le posizioni che mettono in discussione no il le identità del movimento anti porteranno del movimento referendario mi sembra molto indicativo di un'idea che a un certo punto si era formata e il che chiamerei una presunzione di verità oggettive definitiva no del movimento referendari tanti partitocratico per cui dire delle cose diverse addirittura revisionismo Rocco un'analogia
Con il revisionismo storiografico o addirittura ma spero di no con il revisionismo usato natalizia del movimento operaio nei confronti delle dei punti di vista ufficiali di Gemonio in quella tradizione stesse
L'altra critica altro appunto Kent a Barbera è che io avrei espresso una in modo specifico anche rispetto agli altri autori una nostalgia per il vecchio partito di massa ecco ora io a questo proposito lo confesso o un questa nostra città
A mia giustificazione potrei dire che a differenza di Bard era e io non ho vissuto forse fino in fondo respinse il partito rimase quindi una soggettivo sorelle hanno ma non del sole il Giorgi ma adesso sorella Julien del rossetto nero c'era la strategia di chi non ha vissuto in qualche modo in luglio verso casa era all'epoca di Napoleone Bonaparte nel mio caso è quello dei partiti ma se non avessimo fino in fondo l'epoca d'oro ecco dei partiti di massa e quindi si in qualche modo pubblica stima comunque questa è solo una battuta
Io invece penso che questo purtroppo non ho potuto sviluppare nella mia introduzione a questo volumetto spero di poterlo fare in altre sedi
Che
La ricognizione che senza qualcosa di simile di analogo funzionalmente per le funzioni che svolge con i partiti di massa un ottimo strage per la struttura dei partiti Massa
Già all'inizio secolo mica si ha spiegato che cosa erano realmente i partiti massicce vissuto dentro lo sa erano forte gerarchie perché i
Ora democrazia per certi aspetti per altri invece sta
Monostadio per quello ma per quello che rappresentavano per quello che facevano i partiti di massa
E quindi che senza qualcosa di simile funzionalmente al partito di massa Napoli la politica e anche la politica di sinistra io ti mo'che diventerà come già avvenuto nella per la cultura come ci spiega ad esempio Jenson quando nel suo libro bellissimo sul postmoderno
E il pericolo è che la politica diventi come stabilita negli Stati Uniti un pezzo del mercato che si integri nel mercato in questo grande meccanismo di mercificazione di commercializzazione
Appunto come già avvenuto per tanti Landi stelle della società che per tanto tempo sono rimaste delle in club
Diciamo pre capitalisti per così dire nel modo di funzionare nella loro logica eccetera eccetera pericolo secondo i sensi partiti mazze che si arrivi a questo quindi da questo punto di vista penso che si è giustificato una qualche nostalgico
Ci sarà interventi
No
Voglio che lo spettatore a proposito
Rapporto lavoro partito pongo
Piovendo ripeto che visto qualcosa i libri che non sento quasi
Documento al riparo logica Gino Rigotti
Va bene non mi pare siano oggi fuoco saggio
E poi c'era il voto l'aspetto nuovo purché nel lavoro cioè
Per la parte quell'infinito
Voga
Perché perché
Cambia quattro che abbiamo davanti
Va dell'avviso valuterà calvo soltanto una parte collocato della del cambiamento
Però alcune importanti per la democrazia
L'avvento dei mass media particolari
E la richiesta adesso
Cosa non so se oggi fiorente attiva comunque
Punto dal versante verticale
Positive e negative così ecco sia
Però non è parla venne trascinato la allora finita invece il nove aprile al contrario che in questi mesi fatto attenzione
Gli altri strumenti
Diciamo della della tecnologia
Informa
I dati possono
Allora io nei tempi notturni
No
Innanzitutto un ringraziamento doveroso ma come al solito bisogna chiarire né formale né sostanziale io credo che tra
Coloro che sono intervenuti come lettore per discutere questo testo due cose hanno colto profondamente due
Affermazioni rispondono molto lo spirito credo anche gli altri autori ma in particolare ora parlo per me
L'osservazione introduttiva di Ida Dominijanni tanto diceva
Qui c'è una lettura di lungo periodo una sanzione che non non si avvia conclusioni ravvicinate quindi attenzione bisogna anche traguardare
La Bicamerale il congresso del PDS la fase di è possibile conclusione di questo ciclo più di
Destabilizzazione destrutturazione del vecchio sistema ecco credo che l'ispirazione era questo traguardare guardare anche non tolte perché i problemi con cui ci sia un confronto ampio riguardano appunto se in un futuro la politica democratica la politica ho detto questo la formazione del partito quale partito
La politica democratica e una soggettivi soggettività di sinistra nella politica democratica a per
Un spazio delle opportunità e continua a essere una delle attività umane diffuse rilevante capace di contrastare tendenze del mercato delle potenze economiche di dirigere diciamo
Governare lo sviluppo delle società
Questa è un'annotazione importante la nostra risposta va nella direzione di credere che sia possibile sforzarsi di credere questa è una delle possibilità questo diretti a schierarsi essere già partito essere già dentro un conflitto per
La difesa di uno spazio della politica
Non a caso io insisto
E capire che cosa è fare politica in tempi così complicati
Che non è solo diciamo alle modalità offerti tempo dei partiti di massa e poi via via perse in quelle sedi una espanse sviluppati arricchiti anche in altre
La seconda notazione molto
Un tale che coglie lo spirito era nell'intervento di Alberto Asor Rosa quando dice a me sembra di cogliere due cose uno che qui c'è una volontà di schierarsi l'ho già detto sottolineo tra chi ha una visione della
Politica del Conte d'origine della democrazia con tanto strutturato questo è un problema
Da ricordare anche i partiti perché la struttura della politica non si esaurisce alla struttura delle loro relazioni oggettuali che questo è un problema che si devono assumere
Pochi invece immagina che sia invece in campo totalmente destrutturate quindi aperto poi quelli che Zagrebelsky chiamai demagoghi quelle interrogano il popolo sul crucifige la risposta è sempre crocifiggere Gesù il buono liberati il però
La democrazia dei demagoghi e mette in campo il corpo popolare è uno dei problemi contemporanea chiede
Infatti questo è uno ambientaliste no io sto solo dicendo che se l'osservazione siamo di nuovo che insegna quella discussione
L'osservazione di Zagrebelski era siccome questo è il problema
Noi dobbiamo immaginare che non possiamo né cancellare il giudizio popolare e messo tralasciando domande in che modo si forma un giudizio consapevole critica il pensiero critico della democrazia e la precondizione perché siano democrazia come dire
Non strumentalizzata da élites ristrette non strumentalizzata da De Marco
E questa è un'altra delle questioni che avete anche discusso delle prospettive oppure istintivi plebiscitaria i
Questioni aperte sul tappeto
Fatte queste diciamo riprese della discussione io vorrei intervenire solo su uno è la questione del lavoro e l'altra è la questione della
Che fa riferimento alla discussione in più calda al congresso a quelle battute che si sono scambiati PDS ce la fa il suo statuto nuovo non ce la fa eccetera
Sulla questione del lavoro molto brevemente io sono molto d'accordo con le osservazioni l'avvio della discussione cioè prendere sul serio la tematizzazione che fa Mario Tronti significa anche ragionare su diciamo la centralità della categoria lavoro non solo la nascita di diciamo tutto un campo di lavoro i secondi ma io aggiungo anche la esclusione del lavoro che poi pone un problema
Circa la legittimazione alla politica di chi dal lavoro produttivo e dalla cultura del lavoro produttiva delle forme organizzative protette protettive del lavoro produttivo escluse tuttavia pretende una partecipazione politica sociale sulla base del titolo della attività sociale utile che svolge di quelle attività che si definiscono non profit
Non può essere fondata sulla categoria del lavoro tradizionale sulla dialettica della lotta contro l'alienazione lo sfruttamento
Lotta per la soggetti d'azione autonoma della le soggettività lavorativa quello che invece fuori dal campo del mercato e dal conflitto di alienazione sfruttamento
Pone un problema dei valori Duce non dedalo di mercato in tutto una dimensione teorica che non è non è stiamo neri prendendone indaga
Questa è la mia convinzione e un tema
Accetto che il riferimento alla nozione fondante di una politica dalla sinistra parta da lì perché quella è la sua storia sono convinto che dentro la connotazione di sinistra ci sia anche un significato che riguarda molto
E non è un caso che anche persone che non è
A cui vogliamo molto bene della sinistra da rossastri apporta Ingrao quando parlano della globalizzazione il retro datano la questione l'identità della sinistra la rivoluzione francese e cioè alla capacità di una politica democratica delle tematiche dei diritti delle spazi vitali della tematica dell'eguaglianza che è altra cosa
Se e quella della dimensione il riferimento teorico generale dell'identità della sinistra beh la questione
Della
Esclusione o meno dal campo della democrazia e delle forme in cui si esce dalle forme di rivoluzione passiva che sono all'est e all'ovest le risposte
Del Novecento
A questi conflitti e una questione ancora aperta
La politica come atti attivazioni di energie umane individuale e sociale collettiva e una delle
Caratterizzazione del capo della sinistra le forze moderate ad esse non hanno questa visione della politica
Queste è un modo di interpretare anche una linea della tradizione e la cultura di sinistra ma allora rispetto a questo alcune battute finisco su questo sono state scambiate penso all'intervento di Antonio
Su che succede nel PDS questa visione elettoralistica
Lasciateci lavorare tra cinque anni torni sono già abbastanza fuori da una tradizione gli aveva detto badate che la politica e la partecipazione non è l'accensione
L'interruttore della luce intermittenti una volta ogni cinque anni votate poi ci vediamo per cinque anni ma è partiti tentarono di esser la forma attraverso in cui nel Periodo che va da un'elezione all'altro si attivi già e si mette a profitto un'energica e partecipativa della società in forma di partito
Questo se i partiti si piegano invece verso gli effetti anche non voluti anche perversi delle spinte referendari diciamo le le tonalismo io poi con condivido che dentro la vicenda fedelmente referendarie c'è stato molto che ci sono state anche cose tra loro contrastanti diverse ispirazioni
Ha detto questo l'elettore lirismo
Come interpretazione del senso di questa esperienza
Come misura un invito a finire finiscono
Ma comunque disco sequestro l'elettore la riduzione diciamo alla cifra elettorale alla funzione che ha proporre selezionare personale di dove il partito che difende molto questo spazio il suo potere poi saper fare poter gestire i tavoli rispetta
Beh nega se stessa la distanza
Perché rispetto a una cifra elettoralistica della politica che non di altre forme o sensi e significati possibilità
Ma è proprio della visione del cittadino elettore votare una volta di più una volta mette a profitto le professionalità dicendo ti mettono a frustare oramai a ripetizione così la prossima volta a fare anche me
Il non appartenere accampi non fare riferimento a una qualche radice identità e l'uso intelligente da parte del cittadino individuato il suo potere di voto nel abbandonare un camper spostare una volta di impedire non c'è più il senso
Del chiamarsi o sinistra o destra e fare riferimento a un senso della partecipazione partecipazione elettorale guardate in che modo
Al limite del cinismo ma profondamente coerente con questa cultura della politica fanno un uso gli elettori americani del loro voto il voto contestuale scissa non è più che in un'elezione lo dico elezione del di latte di politico amministrativo avuto l'amico per il rappresentante generale posto il partito di riferimento lo stesso giorno volto
Un presidente democratico e un congresso maggior allo stesso lettore Schindler sorte deprimenti in conflitto tra loro e i conflitti nelle sfere del potere sono il meglio che la democrazia egli può dare a quello che questo tipo di cultura della politica pensa di poter trarre dal gioco istituzionale o la diminuzione la misura del far politica sociale non compare proprie le altre
Sì io credo che della sinistra facevate una tradizione dice invece la politica si comincia il giorno dopo le elezioni e accompagna tutto e che questa attivazione sociale e la spinta democratica progressiva che contrasta i poteri forti sia che quando sono politici istituzionali sia quando sono mercato la finanza la risposta a questo problema almeno lo sembra
O nella discussione anche del negli indirizzi nell'esperienza se dovessi dire a Marco Minniti che se n'è andato
No sono la cifra europee sovranazionali c'è anche il locale
E nella capacità di tenere i due livelli la risposta che noi dobbiamo
Un esempio e ho finito
Quando il Paese e lacerato da spinte localistiche un partito può dare diciamo una risposto dicendo cerchiamo una forma federalista cerchiamo il decentramento e di una proposta di tipo istituzionale
Se non c'è questa risposta istituzionale il partito modella se spesso molto con riferimento identità regionali ma quando Barbera è l'espressione di una pratica per politica dentro un partito molto regionale molto marcato
I cui limiti spartito pratici ci sono del tutto inutili interventi ha reagito a questo ma quando l'obiettivo istituzionale della struttura decentrata del federalismo diventa un problema istituzionale
Il problema del partito e di mantenere nella formazione dei suoi gruppi dirigenti l'accento sulla elemento nazionale di unificazione non riservarsi nel regionalismo e nelle Isma'io trovo nel dibattito del PDS
Una volta che si sia spostato l'asse dal federalismo interno dal leghismo di partito a un dibattito sulla prospettiva
Democratica di un articolazione dell'autogoverno del territorio ancora retrodatato quando sentiamo le componenti forti territorialmente chiedono più poteri e più spazio più delegazione più ecco questo è un esempio in cui il fatto politica o fa partito cioè selezionare una cultura dei temi dei temi culturale delle forze di unificazione rispetto alle contraddizioni darle
Non è tematizzato del del congresso non discute di quest'aspetto non Marco Minniti è andato via ma la riforma del partito in concreto ancora disegnata da un'assise di partito di tre o quattro anni fa che aveva con gli altri problemi
E di fatto negli statuti e cioè la fotografia di queste linee di tendenza e uno euro
Anche altra cosa deve andar via
Tutti quindi
Mica varie saprà fare perquisizione Faina variamo detta Calamo
Siamo dunque io comunque tanto la questura intervengo su un unico punto che quello sulle Berthold Maria Luisa Boccia
Relativamente alla mia interpretazione del pensiero di Mario Tronti
Sul punto del lavoro naturalmente io sono molto offeso di essere sempre stato ossessionato di aver fra inteso il pensiero di Mario Tronti e cercherò di dimostrare che non è così forse entrando un po'più nel merito
In questa lotta fra scogli assetti del pensiero però nicchiano
Maria Luisa
Dunque quello che io
Quello che che io volevo dire
Gelosi
Beh certo di tornare fra concorrenti implica Filt
Quello che io volevo dire era questo
Sicuramente
Mario non usa il termine lavoro
Nella sua accezione soffrono
Ma come una categoria politiche
Anzi si potrebbe dire che in questo saggio
Ciò accade in maniera più marcata di quanto non sia accaduto in passato e ciò rappresenta senza dubbio un elemento di novità molto suggestivo
Io riassumere la questione in questi termini
No non è così
Diciamo non è così irrilevante
Che ha un assetto del lavoro
Concentrato intorno alla centralità della classe operaia
E alla rappresentanza del Partito comunista nei confronti della centralità della classe operaia
Che non è imminente che essa da intendersi in senso letterale come cercherò di dire praticamente pione
Non è essenziale che da questa situazione si passi ad una situazione in cui il lavoro e distinto separato frammenti zero otto
Perché anche in questo secondo caso
Il lavoro può continuare a funzionare come una categoria unifica una categoria politica
Mario dice questo
Ma per dirlo e questo diciamo e un e punto che si potrebbe discutere anche
Diciamo più di specialmente in in altre in altra occasione
E costretto
ASS poste
La caratterizzazione
Della forma lavoro
Diciamo da un livello più materiale
Più obiettivo proprio di analisi diciamo di vent'anni
Ad un nuovo terreno
Che e
Non so come definirlo e quello dell'immaginario collettivo
Delle idee forti ragazzi allora bisogna leggere il testo dicemmo lei le parole hanno un senso e soprattutto le associazioni fra le parole
Mario dice
La politica non descrive i fatti li unifica tenta di unificare tutti concettualmente e praticamente fin qui dicemmo nulla quaestio
Perché esattamente questo il ruolo della politica
Politicamente aggiunge Mario Tronti per la sinistra il lavoro e una frontiera simboliche
è una frontiera simboliche
Un'idea trattino valore
Di appartenenza di riconoscimento di conflitto di organizzazione
Ma dico frontiera simbolica Mario significa una cosa precise
Lo stesso concetto e ripetuto dicemmo retrospettivamente per il tipo di rapporto che che il Partito Comunista avuto nei confronti della assolvere dice giustamente mi il Partito Comunista Italiano non era il partito la classe operaia ma si definiva partito da verso e aggiunge questo fu un potente mito
Di mobilitazione popolare e intellettuale
Allora io
Colgo in questo tipo di associazione lessicale e concettuale
Una sostanziale sottolinea
Del diciamo del valore
Pedagogico culture
Simbolico in sé
Questo è certo questo ci sono simbolico come Alessandra cioè agosto il sequestro e esattamente il passaggio da una lunga fase come dire di pensiero che insiste
Sui fattori immateriali
Del rapporto tra politiche
E organizzazione
Operaia e diciamo una fase in cui c'è un'accentuazione innegabile del della caratterizzazione simbolica e mitiche del concetto unifica
Allora il mio intervento riguardava a questo punto questo punto cioè il dubbio se è lecito esprimere un
Il dignitosa insipiente
Per il partito
Politico della sinistra continui ad essere la frontiera simbolica il mito del lavoro
Questo questo è indubbio non che ci debba essere come dire
Un insieme di categorie politiche unifica non che no la politica non sia l'unificazione del molteplice in un progetto certo che no
Ma il dubbio riguarda diciamo la
La
L'assolutezza di questo difficile
Cioè l'idea che l'unificazione nei in quanto riproposizione di una frontiera simbolica della politica di un mito unifica
Possa essere
O o se io direi diciamo per rappresentare meglio il mio pensiero possano essere esclusivamente il mito del lavoro questo queste e il pubblico poi può darsi che non abbia capito e su questo faremo un semine io ma il dubbio riguarda queste cioè come dire la la re all'arresto individuazione di una serie di categorie di forme concettuali che retail finiscano il rapporto tra il Partito della Sinistra e diciamo le sue capacità di gestione del suo locale di governo eccetera
Questo mi pare tanto più esatto in quanto nel conclusione del paragrafo Mario T-shirt che i due campi non sono scomparsi benissimo
Ma salario il profitto non si fronteggiano più direttamente
Del resto in un pagina precedente che non ho letto per intero
Sì sì si accenna diciamo un concetto che potrebbe essere collegata a questo di lavoro indirettamente dipendente no il lavoro dipendente
Tende a diminuire all'interno della società ma tutto ciò non significa che non cresca e anzi in conseguenza di questo cresce il lavoro indirettamente dipendenti quindi non si fronteggiano più direttamente tra l'una e l'altro si è interposto un terreno di mediazione non neutro gestito da quella delle due parti che si ritrova possedere effettive leve di potere allora diciamo il punto decisivo per la politica e il terreno di mediazioni che si e determinato tra l'una che l'altra parte
Diciamo per ritornare sinteticamente al punto di partenza del mio discorso
Al Complesso di motivi categorie indirizzi e idee valore in base alle quali questo campo si unifica in una direzione piuttosto che in una
Diciamo non vedo perché la dimensione del simbolico non debba
Diciamo essere ricompresa all'interno di un ragionamento che accanto ai soggetti storici del del partito politico di sinistra non non mi ha visto comparire tanti altri fra cui il soggetto femminile e per questo che
Ma e per questo che la la la diciamo la dimensione il discorso si sposterà dalla materialità dei progressi
Sempre di più alla dimensione della politica alla dimensione della politica per cui siccome meglio dice a un certo punto che dice ricordiamocelo
Che siamo andati che importanza ha dovuto andare a scuola dalla classe operaia
Benissimo avuto l'importanza diciamo straordinaria
Da chi si può andare a scuola ordine
Da chi si può andare a scuola
La qualora la mia è una mia ipotesi che nel diciamo nel rapporto pedagogico fra soggetti e destinatari della politica la funzione del partito politico
Tenda a da un'intera e non a diminuire
Tende ad aumentare la soggettività la la volontarietà del processo non a diminuire
Perché la la frontiera del simbolico si è spostata dal dai soggetti sociali ai soggetti politici questa questa il ragionamento che secondo me andrebbe approfondito
Esso
Trentenne obiettivo soltanto diciamo professionale
Ma io addussero rapidissimo perché non soltanto risponde ad alcune cose
Io ho usato l'espressione revisionista ma senza dare un segno dispregiativo espressione revisionista ma soltanto per indicare un aggettivo usato ho cercato mentre
Parlavate di trovarne un altro non sono riuscito a trovare per dire c'è una letteratura
Che e cominciato il primo libro è stato quello di Calise dal titolo dopo la partitocrazia fino all'ultimo Vacca che rimette in discussione
La funzione svolta dal movimento referendario secondo me a torto secondo altro ragione
La chiamo revisionista perché e e venuta fuori dopo
E le vicende che hanno portato alla introduzione del maggioritario dopo il diciotto aprile dopo la vittoria di Berlusconi
Che poi la scintilla revisionista l'uso questa espressione di sinistra tra virgolette è stata la vittoria di di Berlusconi non volevo dare un giusto un significato negativo espressione non sono d'accordo con i contenuti di questa
Per i motivi che ho già detto che non so se è il caso di
Di riprendere
Seconda cosa
Ho usato anche espressione Nostalgia
Ma senza dare un significato negativo l'espressione Nostalgia nella letteratura sappiamo che la nostalgie e uno dei più potenti fattori di crescita
Spirituale
Quanto Nostalgia per il partito di massa sì ne ho più di te perché ho partecipato attività dei partiti di massa con durante il parto di massa come il Partito Comunista con una presenza fu attiva continue
Imparando
Imparando e crescendo assieme in un'intelligenza collettiva però ecco ritenere che i partiti di massa imitare il nostro Paese siano declinati perché c'è stato qualcuno
Mi pare che sia non accettabile oppure ecco non vorrei che si determinasse
Un processo
Di psicologia collettiva che frequente che quando c'è insicurezza
Si cerca il patto per il capro espiatorio ecco non vorrei che il movimento referendario diventi il capro espiatorio per una crisi dei partiti che voi stessi avete detto voi stessi avete detto che è già cominciata la prima che non c'era parto che sia per il semplice fatto che partiti erano deboli
Perché non c'era affatto parto che sia perché i partiti avevano esaurito lo funzione perché dopo l'ottantanove in modo particolare è venuta meno la funzione da Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Ecco quindi mentre prendano ha fatto altro che intervenire in un momento in cui c'era una crisi dei partiti e si profilava un esito plebiscitario per tentare di andare un'altra direzione certo
Che nel movimento referendario c'era tutto ha detto Peppino c'erano quanti si richiamavano alle vecchie polemiche di destra contro i partiti
Ma c'era tanta parte
C'era il Partito Democratico si parte comunista prima e parliamo per la sinistra che raccoglieva le firme
Che vedeva nel movimento referendario un'occasione per dire no a una tendenza plebiscitarie sta affermando nel Paese ma ci siamo scordati il l'ultimo Governo Andreotti il tavolo Martinazzoli
Tutte le proposte delle visioni l'articolo centotrentotto che avrebbero dovuto porre una domanda agli italiani volete voi stiano parlamentare o stiamo presidenziale
Le proposte di riforma costituzionale che andavano nel senso nel senso dell'elezione diretta del presidente a Repubblica e con un Parlamento volutamente lasciato debole con i partiti che avrebbero dovuto essere così un momento di identificazione e basta ma avrebbe dovuto poi reggere tutto un doppio presidente eletto direttamente
Mi si dice ma c'è c'è un esito plebiscitario ma dove come quando vorrei capirlo vorrei capirlo ma perché la funzione dei leader per esempio so i duelli in televisione tra De Mita e Craxi in pieno proporzionale ma ci siamo scordati
Quando l'opposizione non esisteva più esistevano questi due soggetti che erano stati creati da un certo punto circuito massmediatico
Allora il problema è un altro che a monte e che nasce nel mille novecentoventotto quando per la prima volta la loro e la radio no nella competizione politica diventano decisivi i mezzi di comunicazione di massa
La vittoria del dei democratici e Mino centoventotto
E tutto quello che poi significato dopo l'uso della televisione crisi mi si chiede ci ma sbalordire valutato positivamente o negativamente ma che significato ha Novaro Tone positivamente o negativamente così eh
Così è
A meno che non diciamo chiudiamo tutte le televisioni in modo da tornare a un momento in cui si torna in sezione si vada da fare quello che si faceva nelle stazioni negli anni Cinquanta negli anni Sessanta oggi lo dicevo prima D'Alema trova più conveniente andare da Costanzo andata luce Nunziata e a un rapporto salmone caso non ti aspetta ora mi va be'non a caso fronte periodici
Mi spieghi e
Dove va a parlare dove produce un'eco
E poi questo ecco viene rilevato attraverso i sondaggi ma è anche dovuto al fatto che D'Alema è un mito
Un plebiscitario perché questa e realtà con cui dobbiamo fare i conti quindi cerchiamo di affrontare di affrontare questo problema quanto al fatto che Segni si è andata a finire adesso nel centrodestra beh intanto non c'è ancora andata a finire ma comunque pare che la rotta sia in quella direzione ma il movimento referendario da sempre aveva teorizzato Beppino sa perché almeno la prima fase aveva partecipata quel referendum prima primo quelle nove giugno novantuno che
E non si pentì
L'ho vissuta
Che il
Si teorizzava che insieme sarebbe andata ad alcune riforme e che poi sarebbe divisi tra centrodestra e centrosinistra
Tra destra e sinistra Enzo Susan espresso un centrodestra censure
Se allora si usava espressione destra e Sisto pure sinistra del centro
O destra centro
Quanto all'ultimo punto io non non dico nulla solo vorrei incoraggiare la proposta è stata fatta da Luisa Porcino di un seminario sui simboli perché in effetti io credo che l'identità
E fu molto a che fare con i simboli stando attenti però che il singolo è uno strumento per ricomporre l'entità
Il che non può diventare il simbolo esso spesso l'unico modo di determinare un'identità dei tassi determina in base alle funzioni che si svolgono comunque trovare molto interessante un scorso su questo il su questo argomento quanto al lavoro come categoria politica io vi dico francamente non la capisco mi dispiace che non ci sia Mario
C'è proprio la capisco su cosa significhi valore simbolico bene
Molto forte possiamo mantenerlo non ero contrario neanche a usare l'espressione Partito del lavoro quando si pose il problema di
Di trasformare il nome del Partito Comunista ma da lavoro come categorie politica francamente non riesco a vedere proprio non riesco a capire che cosa è il lavoro come non è se non è solo il lavoro subordinato sappiamo tutti che il la centralità classe operaia non non è più data che la grande fabbrica come luogo di socializzazione di polizia Azio delle masse non esiste più che un certo tipo di lavoro salariato eccetera eccetera Index che addirittura può essere scritto un libro ha recensito su unità un libro di Brunetta che dice fine del lavoro salariato recensito su unità in maniera
Esatto beh allora il lavoro che cosa ecco il punto il lavoro autonomo e lavoro se ci sono venti dipendenti esseri ventuno trenta se diventano cinquanta
E se un lavoro Contship dipendente con un alto profitto cioè cosa significa allora
Come categoria politica dico questo non per sostenere in un alter attiva qualcos'altro manteniamo che voi simbolico però facciamo i conti con un dato sociologico e vedo che la maggioranza nel Partito comunista non erano operai però cavolo gli operai si identificavano asta vandali cancella FIAT sono andato esser stata maga danni che ai cancelli della FIAT e si capiva che era un riferimento ben concreto quello rapporto tra classe operaia Partito comunista non era soltanto una categoria politica a me pare
Forse usato lavoro
La qualificazione sbagliata per dire nostalgia come lo sa non saprei la nostra perché io dico che a me è piaciuto moltissimo usato l'espressione di fondo per il semplice fatto poi vedere di fondi io allora insieme insieme
In un in lavoro suggestioni partite due soluzioni così diverso e questa non è così diversa percorsi come quello diventino culture pronti per me questa unità è un valore enorme in positivo perché da compiuta problematicità del il problema
E anche la ragazza contattate una no
Va bene aperti voti ora non volevo andare al Madison Square nella Gozzi sembrava fosse
No non so è così riprovevole risponde alle domande che mi sono state
Post
La cosa dei dice Tronti ma un punto è che il lavoro oggi per la sinistra da risorsa politica che era è diventato una contraddizione storica
Io dico volevo dire questo che secondo me il problema è che è diventato a Condoleezza storica ma bisogna dare una risposta a questa questione perché diventa l'ago tradizione storica se non è diventato una contraddizione storica perché non è più innanzitutto una risorsa sociale
In che senso non è più una risorsa sociale in maniera molto schematica non è più una risorsa sociale perché il lavoro remunerato che si svolge nella serata cioè nel mercato e per l'utilità generale cioè il lavoro salariato moderno come l'abbiamo conosciuto è un lavoro tendenzialmente recessiva
Sento lavoro tendenzialmente a recessivo non riesce più ad essere il fondamento della cittadinanza e quindi di una este Simone della cittadinanza oggi si discuterà la riforma del welfare di introdurre quella cosa obbrobriosa nella logica del welfare che il minimo vitale
E lo si può capire soltanto perché si dà per presupposto il per scontato che quella tecnica di cui parlava poi anche Maria Luisa Boccia ha sostanzialmente fatto venirla capaci ben no la capacità espansiva di quella forma di lavoro remunerato nella sfera pubblica e per l'utilità collettiva che accade a questo punto accade che naturalmente se non interviene la politica la società con un fatto acuto consapevole
Si espande l'aria dei stavo dei lavori servizi
Negli Stati Uniti d'America voi andate ai mercati ai supermercati e trovate neri e donne che riempiono le buste agli angoli le Rosse Straten voi trovate quelli che vi puliscono i vetri a casa nostra troviamo le Filippine che ci fanno pago servile questa è la tendenza naturale
La tendenza naturale di questa grande categorie che aveva unificato che era stato il fondamento della cittadinanza il lavoro nella sfera pubblica e non riesce più a produrre cittadinanza non nominiamo tante volte la parola la parola solidarietà però questa parola sorride
è diventata assolutamente vuota perché siccome cresce il lavoro servile cioè il lavoro per i nostri piaceri e utilità e per i nostri servizi personali la società non è più disposta ad esprime e solidarietà perché dice il sistema di protezione sociale non paga i lavori servili e non paga neanche la protezione sociale per quelli che vengono terzo mondo non dal Terzo Mondo che devono fare quel tipo di lavoro
Se noi guardiamo la vicenda del lavoro delle donne faccio solo questo esempio finisco può essere il primo sbaglio su questo punto questo ci pare assolutamente evidente perché si è espansa la cittadinanza femminile si è sparsa la cittadinanza quindi è la capacità delle donne di rivendicare anche la sera dell'arbitro Duzioni alla sfera familiare una diversa organizzazione del lavoro una diversa distribuzione dei compiti perché nella sfera pubblica era avvenuto che le donne erano diventate soggetto attivo nel tratto dal lavoro il soggetto remunerato quindi per esempio un anno una proposta come quella la ministra a ossia che per le pari opportunità che dice distribuiamo e sanzioniamo legalmente la distribuzione del lavoro di puro paritariamente non ci appare insensata dentro questa l'Chica perché corrisponde al fatto che effettivamente la donna inserendo entrata paritariamente nel mercato lavoro tendenzialmente paritaria del mercato no apre un problema per esempio di redistribuzione del lavoro di cura all'interno della famiglia
Quando questo lavoro non cresce più e non cresce più perché non è che si moltiplicano i lavori subordinati questo il punto che né io non so se sociologismo non sociologismo sì moltiplicano quei lavori appunto che non solo remunerati come il lavoro salariato ma che sono Galati perché come quello che ti pulisce le scarpe una volta oppure di ti punisce appunti vetri all'angolo dalla strada oppure che fa il Po Nespresso Polla filippina oppure altro tipo di lavori che non sono lavori remunerate non sono lavori che aumento la produttività complessiva ma che sono fatti solo appunto per offrire in maniera para servile diciamo il soddisfacimento di bisogni privati a questo punto a questo punto la Società complessivamente qui sta per esempio nell'originato da ridere più forte alla crisi del welfare non è più disponibile
A riconosce la lavoro quella forza espansiva cioè il lavoro non è più risorsa politica quel tipo di lavoro perché non è più Risorsa sociale dobbiamo ripensarlo complessivamente non basta il mito che di cui abbiamo parlato non basta l'affermazione
Preconcetta del lavoro come risorsa politico del lavoro come facchini filante bisogna ripensare tutto ripensare tutto significa incomincia a intervenire concretamente sul modello sull'organizzazione sociale per esempio io trovo non utile la proposta di una tribù se ora dell'orario di lavoro perché solo con la riduzione dell'orario di lavoro generalizzata e quindi una redistribuzione all'interno potrà esserci una distribuzione più armoniche equilibrata tra il tempo di lavoro per la sfera pubblica Tonut l'idea sociale è il tempo di lavoro per le attività di cura per le attività di riproduzione e così via se non avremo due sfere non erano due sfere di lavora di lavoratori alta
Mentre qualificati che lavoro solo nel mercato nella sfera pubblica e gli altri o ai lavori servili o al minimo vitale che ci propone in questi giorni dove nell'Ulivo
Tante voglio molto brevemente telegraficamente intervenire su quattro neanche colpita sul Vito
Il primo è questo del lavoro che chiaramente il più grosso di tutti ma io voglio dire questo che non so se corrisponde a una corretta lettura della pensiero di Mario Tronti ma insomma c'è
Mentre alla mia biografia politica di origini marziane il lavoro come categoria politica Augusto era quella cosa per cui la lettura della condizione materiale che a sua volta è cosa diversa dalla lettura dalla condizione sociologica
Era una lettura Astarte degli operai da parte di chi faceva i seminari delle cento cinquanta ore con loro da parte del partito politico dei gruppi politici e cioè intrisa di simbolico assolto il simbolico io non le tendo come Alberto Asor Rosa mi dispiace che non servite che simbolico non è mito è metafora simbolico e capacità di significare se stessi e la realtà producendo spostamento nella rappresentazione questione che a questo ben o dopo in tempi ritenuti Società dei mass media e cruciale diciamo una produzione simbolica della politica in tempi di colpe allora la lettura della condizione materiale che si faceva ai tempi della centralità del lavoro e una lettura capace di irradiare a sua volta una lettura della forma sociale
Io non vedo perché a nessuno venga in mente oggi che fare una lettura adeguata del lavoro servile del lavoro disperso della proposta che va sotto il termine generico di post industriale e posto in vista perché mai questo non dovrebbe essere illuminante della forma s'
Sociale e della forma della politica contemporanee alla società del lavoro postindustriale questo artista non è che non sarebbe illuminante che noi non la sappiamo fare
Secondo me questo è un problema Antonio chi viene prima delle risposte che il welfare è in grado di dare o di non dare a questa nuova forma del lavoro il problema un problema culturale e politico squisitamente di lettura delle nuove forme di lavoro e di ciò che si dicono della forma sociale e di che cosa diventa politiche comunicazione nella società del non lavoro io la chiamo anche se misticamente così io non ho nessun problema chiamarla società del non lavoro purché sia chiaro che una forma da interpretare non è un'evidenza sociologica
La seconda questione quella del revisionismo e la dico in due parole e io ci credo che non tiene un termine migliore però Silicon senti la battuta è un lapsus perché così quel presuppone che invece cioè una lectio Major diciamo rispetto alla quale le letture al insomma da Calise ingiusto revisioniste
Ora siccome Calise il testo di Calise un test qui sono anche pensionata insomma è uscito troppo poco tempo dopo la vittoria di Berlusconi precisamente due mesi dopo per potere essere sospettato diciamo di opportunismo divisioni sta io credo che sia sarebbe più giusto cominciare mettersi di fronte al fatto che della transizione italiana su un semplicistico e duelli Touré una che passa per di più nel senso comune ed è stata appunto quella referendaria anti partitocratica e cioè e poi c'è stata anche un'altra
Poi c'è stato anche un atto altro discorso e su questo sono d'accordo che tra l'una e l'altra e poi ci sono degli slittamenti che a volte
Effettivamente peccano di revisionismo ma questo è un altro conto
Terza questione immediata adesso purtroppo non c'è il tempo io avevo volutamente glissato sul punto perché mi immaginavo che sarebbe stato un punto
Grosso insomma che non stava nella discussione
Io credo che manchi un testo fondamentale all'epoca che non so chi mai scriverà che un testo sul rapporto tra politica di masse comunicazione di massa nel corso di questo secolo perché le due questioni sono intrecciate giustamente dice Barbera non date esso ma negli anni Venti però la sinistra italiana dopo aver ignorato questo problema adesso ha preso l'ambito la ignorato a lungo questo problema ma conveniamo tutti su questi adesso ha preso l'abitudine l'Adagio diciamo anti alienare sui media le proprie responsabilità io su questo ho un'opinione molto
Secca che tra mass-media te politica c'è con estensibilità assoluta di cambiamento di forme niente che accada e la politica negli ultimi vent'anni in Italia non accade anche nei mass media e viceversa
C'è un'assoluta conformazione l'ho chiamata io non sono mi ricordo più quanti questi due processi quindi non è che la politica ne dipende diciamo politiche mass media sono assolutamente interdipendenti in un cambiamento di forme in cui sono complici nell'assassinio dell'opinione pubblica io parlo anche la lista di una che i media li fa credo che le responsabilità dei media siano enormi ma certamente non superiori a quelli della politica
è vero che questa data già dei politici che ora se la prendono coi mass media Massimo D'Alema in testa mi sembra un raggio molto discutibile
Tuttavia se anche fosse con me Augusto Barbera e la stragrande maggioranza degli intellettuali sostengono cioè che la
Rivoluzione tecnologica domina sulle forme della politica è questo qualche verità c'è
La verità e che oggi è in pieno svolgimento una rivoluzione tecnologica della comunicazione
Anti verticalizzazione perché se no nero capiamo niente dell'esplosione delle reti telematiche noi siamo già dopo la verticalizzazione della televisione dopo siamo e s'su internet badate che sta accadendo qualcosa che alla politica sfuggire secondo me malamente le sfugge per insipienza perché lì c'è un sintomo invece
E di diciamo di comunicazione orizzontale che prescinde dalla sovranità e dalla verticalità del sovrano che secondo me e molto interessante sarebbe interessanti assai andarsi a guardare onde evitare diciamo di mutare riprodotti fuoricorso non usufruito da chi svolge lavori servili incerto perché purtroppo diciamo non ci sono diritti di cittadinanza e il non bene nei mi pare che la riforma del welfare verso cui stiamo andando puntando sui settori strategici dell'innovazione abbia al primo posto la parità d'accesso ai servizi della comunicazione purtroppo non ce la
Vengo all'ultimo punto io ho un po'l'impressione che noi ci stiamo tutti quanti mettendo a rimedi impegno a rimettere la testa con lo scorcio appiccicando la
A un sovrano a cui l'avevamo tagliata dico l'avevamo tagliata in questo avevamo cimento tante cose ci metto la politica ci metto la filosofia io sono di fresca lettura dell'ultimo inedito di fuoco
Licata in questi giorni da Donzelli e che esce poi assieme all'Archivio Foucault sul potere è una lettura molto interessante perché dico erano solo venticinque anni fa che ne abbiamo eravamo nel pieno di un
Diciamo movimento sociale culturale che tagliava la testa al sovrano alla fine di una lunga discesa adesso in Italia
Come se ci stessimo tutti mettendo d'impegno a rimetterglieli addosso con lo scoccia proprio con le riforme con le regole con le quali io devo dire che su questo un dubbio di fondo il dubbio di fondo mi viene da un punto di partenza che io avevo pregato di tener presente è stato ad la stanza tagliato fuori ed è che appunto tra gli elementi di crisi del partito politico c'è la dilatazione della nazione di politica
A sfere che il politico tradizionale non contempla di questa vicenda il femminismo è stato protagonista ma non so il femminismo io credo che sia una vicenda e in USA in questa situazione di Rick inizialmente per le strutture della politica che di nuovo seme in un imbuto di respingimento della nozione di politica e che questo tipo di razionalità politica molto lontano non ci porta però su questo naturalmente
La discussione resta aperte da qui ai prossimi dieci anni
Attinente