"L'Italia della ripresa. I doveri della politica nella stagione dei fatti" seminario promosso nell'ambito della seconda giornata del convegno organizzato dal Partito Popolare di Padova presso il Collegio Manfredini

Turandot perfettamente i tempi di ieri nel senso che abbiamo la solita mezz'ora di ritardo però possiamo cominciare anche in considerazione dei tempi dei tempi che abbiamo davanti della necessità che il ministro Rosi Bindi poi demandare ad un'altra manifestazione di partito nel Veneto
Brevemente e la il significato di questo appuntamento del titolo di questa mattina che si inserisce in un una riflessione che ha occupato la giornata di ieri alla quale alcuni anzi molti dei presenti hanno preso parte altre e invece sono venuti solo stamattina
Il Partito Popolare di Padova ha ritenuto di iniziare la stagione politica
Mille novecentonovantasei mille novecentonovantasette con una convegno di studio articolato in tre momenti
Quello della eredità a cui abbiamo dedicato la mattinata di ieri
Con uno scopo quello di verificare di dimostrare che la storia del cattolicesimo democratico nel nostro Paese non è quella che viene rappresentata ultimamente da un certo revisionismo anche di alleati di governo
Ho e storicamente non è quella rappresentata da chi Ricci si è sempre opposto alla tradizione cattolico democratica e anzi nella nostra storia nella futuro dell'Italia il ruolo del cattolicesimo democratico è ancora utile anzi indispensabile
Ieri pomeriggio l'abbiamo dedicato al Progetto cioè a che cosa dentro al programma dell'Ulivo e dentro il programma delle amministrazioni locali di centro sinistra
Il Partito popolare può e deve proporre per avere la sua originalità di proposta che aumenti la sua identità in modo tale che nel mercato elettorale fasce presenti crescenti di cittadini e di famiglie possano riconoscersi nel nostro progetto
Questa mattina parliamo di attualità il titolo che abbiamo scelto però oggi è l'Italia della ripresa che un titolo ambivalente oggi è il primo di settembre l'Italia riprende normalmente dopo le ferie
Ma anche un titolo programmatico in fondo il motivo per cui da parte prevalente degli italiani il ventisette di aprire ha votato per l'Ulivo è perché crede che l'Ulivo sia capace di realizzare di organizzare la ripresa del nostro Paese una ripresa di tipo culturale una ripresa del tipo morale e anche e soprattutto una ripresa di tipo economico a partire dalla occupazione
Il i temi della ripresa a carattere nazionale sono impegnativi
E di questi con puntualità con informazioni anche superiori a quelle che un parlamentare può dare certamente ci riferiranno sia Rosi Bindi sia Gerardo Bianco
Mentre Luigi Granelli ci proporrà un'esperienza di una regione vicina la nostra per molti versi simile per altri capace di individui di dare al Veneto anche degli indivise
C'è la legge finanziaria da realizzare con un obiettivo io questa mattina dalle sette alle otto ho fatto politica in una trasmissione di una televisione locale e le telefonate prevalentemente erano hanno riguardato un tema che abbiamo affrontato ieri cioè come la democrazia possa rappresentare i più deboli che sono minoranza nel nostro Paese casualmente devo la maggior parte delle telefonate era questa
è stato di questo tenore credo che la sfida che la finanziaria e la prima Finanziaria vera dell'Ulivo
Deve mettere in cantiere sarà proprio questa come fare giustizia facendo anche risanamento economico poi se ci sarà il grande tema del De riforme istituzionali da commissione bicamerale entrerà in funzione fra pochi poche settimane o pochi mesi e già anche qui si aprirà poi un tema politico che Romano Prodi ha preannunciato a proposito delle privatizzazioni cioè se sia possibile in una sistema maggioritario per obiettivi specifici per argomenti particolari per obiettivi di carattere generale avere anche consensi che vadano al di là della mia di una maggioranza politica
E poi c'è il tema del federalismo che certamente superare va al di là dei del tema della secessione il tema della riorganizzazione del nostro stato ma di questo credo anzi sono sicuramente i nostri ospiti parleranno più diffusamente
A noi come Partito Popolare di Padova cosa significa il questo tempo della ripresa innanzitutto il farsi carico a livello politico della situazione della condizione delle amministrazioni comunali
Partire dalle amministrazioni comunali un anno e mezzo dopo le elezioni locali
A sei mesi dalle elezioni dell'Ulivo dalla dalla vittoria dell'Ulivo e quindi dentro una uno scenario che già diverso rispetto a quello di un anno fa significa dare a queste amministrazioni un contenuto programmatico che consenta
Tra due anni e mezzo al Partito popolare dentro la coalizione dell'Ulivo di riproporrei di riproporsi
Come guida delle bene delle nostre amministrazioni sia a livello provinciale che a livello dei singoli comuni non è un impegno da poco molti dei nostri amministratori dei nostri consiglieri comunali dei nostri sindaci stanno vivendo in questo periodo una stagione di ricerca non è facile mettere insieme alleanze
Di
Forse che per molti anni si sono combattute nei nostri Paesi quindi anche con risvolti di carattere personale non è facile mettere insieme la elezione diretta del sindaco con la rappresentanza dei partiti anche questo è un tema forse Arco al quale non abbiamo dedicato ultimamente molta attenzione perché è un tema di novità
Ma sul quale occorre che a livello locale prima che a livello generale ci interroghiamo
L'altro argomento sul quale politicamente un partito che voglia essere del territorio e che quindi voglia costruire la politica dal basso deve interrogarsi e quel del federalismo nel senso di mettere insieme di collegare le amministrazioni comunali fra di loro di collegarle con il referente regionale e di collegarle con il Governo anche questo è un terreno abbastanza nuovo
Nel senso che molti dei riferimenti e qui gli amministratori locali lo possono testimoniare che c'erano nel passato sono caduti non ci sono le persone ma insoluto è caduto il sistema di riferimento
Adesso si tratta di ricostruirne un altro un sistema trasparente un sistema nel quale ciascuna rappresentante da ogni livello possa rivolgersi all'altro rappresentante democratico e chiedere di rispettare i patti di rispettare di facilitare le scelte che dobbiamo fare questo è uno dei compiti della politica è uno dei compiti di un partito che voglia essere a servizio Benda popolazioni
Cioè fare in modo che i sindaci possono fare i sindaci che i nostri amministratori possono fare gli amministratori un compito credo importantissimo potrà vere almeno nella provincia di Padova l'amministrazione provinciale in questo ruolo
Per questo credo che come partito dovremmo investire molto
Per far funzionare bene l'amministrazione provinciale dove del resto abbiamo delle dei rappresentanti importanti dei rappresentanti preparati
In modo tale che i nostri sindaci abbiano dei riferimenti specifici c'è poi il tema del rapporto con il governo cioè del rapporto fra questo territorio e il Governo
Tocca ai parlamentari farsi carico di questo mai parlamentari devono avere per non fare clientele per non fare personalismi devono avere dietro la sera dietro di loro il mandato degli amministratori locali dei partiti a livello di governo noi pensiamo di dover sostenere soprattutto quanto ci ha illustrato ieri con dovizia di particolari e anche intuizioni significative Massimo Carraro cioè fare in modo che il modello veneto che ha funzionato e sta funzionando sulla base di una progettualità che i cattolici democratici hanno realizzato in questa regione e che gli imprenditori piccoli e medi le imprese familiari hanno saputo realizzare in questa regione che il modello veneto possa funzionare anche in uno scenario di competitività globale
Quale quello e nel quale ormai viviamo
Fare in modo che decente strategiche dal punto di vista delle infrastrutture non siano indirizzate storicamente prevalentemente verso il Nord Ovest ma tengano conto che questa parte dell'Italia è una parte cerniera con l'Europa
Di domani
è uno degli impegni che come come Partito Popolare di Padova ac sentiamo di di dover assumere e di sperimentare le strade perché questa questo dovere possa essere soddisfatto
Sono qui siamo qui nella bassa padovana anche per questo questo convegno questo primo convegno questo primo seminario di studio del nostro partito si svolge nella parte della provincia di Padova che è un po'il simbolo del del Veneto vero non del Veneto raccontato sui giornali del Veneto che sa produrre ma del Veneto dove c'è ancora una parte significativa di giovani che non trovano occupazione dove le infrastrutture frenano le capacità degli imprenditori mi riferisco in particolare alla viabilità ma mi riferisco anche alla capacità progettuale della nostra classe dirigente per questa zona per la Bassa Padovana
Il Partito Popolare stai immaginando un sistema a rete che mettere insieme la zona industriale del conservano
Con il cose con che è già una realtà funzionante che aree possano realizzare una centro Inter intermodale a Monselice che colleghi la zona artigianale la Zaico commerciale di Montagnani
Dentro questa sistema a rete è indispensabile che troviamo la forza e le forse economiche per realizzare il minimo di infrastrutture che servono a partire dalla statale dieci che qualcuno avendo fatto in Giorno di festa probabilmente non ha potuto capire nel suo valore negativo di luogo nel quale si consumano energie ma soprattutto soprattutto ogni mattina migliaia di persone consumano la loro vita anche questo è fare politica anche questo è un un impegno di partito questo è il senso della ripresa e un questa piccola ebrea reintroduzione sulla quale MOI poi magari ritorneremo nei tempi eventualmente di appesa
Di Gerardo Bianco io mi fermo perché credo che Rosi Bindi
Sia in grado Giardi introdursi ai temi di carattere generale e poi possa se vuole restare o portare anche il suo contributo ad altro come ho detto ad altro impegno del Partito popolare
Dico subito che dopo
Mia intervento
Anche se con rammarico perché
Sarei molto interessata a sentire gli interventi di Granelli e di bianco e anche gli interventi
Di una partecipazione così numerosa
Così rappresentativa mi par di capire non solo di Padova ma intravedo anche
Provenienze da altre province
Nonostante questo dopo la dopo la mia dopo il mio intervento dovrò penso scappare subito perché ho un impegno a Nogara è vero che sono in strada ma
Infondati
Anche perché insomma
Di questi tempi ci informano anche di cose che non succede no figuriamoci poi di quello che succede quindi non sarà difficile
Ecco io ringrazio molto per
Per questo invito ringrazio molto anche per
Per questa iniziativa
Che precede la ripresa del mese di settembre almeno di un giorno che dimostra la vitalità di del partito di Padova la vitalità dei popolari di Padova e e del Veneto
Mi auguro davvero che sia così in ogni parte del paese e mi auguro che questo Segni una stagione di di presenza di iniziativa di ripresa formativa
Dei popolari nel nostro Paese perché di questo credo
Ce ne sia molto molto bisogno
Mi pare di aver capito che io dovrei parlare
Dei popolari ma anche del rapporto dei popolari e del loro contributo all'interno di una esperienza di governo
Che
Io incomincerei qualificando
Come la prima esperienza di governo dei popolari
Questi non sono solo i primi cento giorni del governo dell'Ulivo
Non sono i primi non è questo il primo governo
Della sinistra dopo cinquanta
Questa è la prima esperienza di governo del Partito Popolare Italiano il nostro partito
è nato stando all'opposizione
Vorrei che non ci dimenticassimo mai
Che
Il Partito popolare si è presentato Vaglieri all'elettorato di questo Paese
Candidandosi al governo del paese
Ma
Ponendosi in un certo senso immediatamente all'opposizione di un modo di concepire
In maniera da noi ritenuta sbagliata impropria il sistema maggioritario e il bipolarismo
La prima esperienza elettorale e politica del Partito popolare
Sono state le liste del Patto per l'Italia del mille novecentonovantaquattro e la prima esperienza
Parlamentare e politica di questo partito è stata all'opposizione nei confronti del governo del Po
Un'opposizione forte capace di far cadere il Governo Berlusconi
Un'opposizione responsabile
Capace di sostenere un'esperienza di transizione del Governo tecnico di Dini
Una opposizione tanto feconda e tanto responsabile da dar vita ad una esperienza politica nuova quale quella dell'Ulivo
Che ha portato il Partito Popolare insieme ad altre forze politiche alla responsabilità di governo che ha riportato i cattolici alla responsabilità del governo nella vita del Paese
Volevo fare questa premessa
Brevissima premessa perché credo che
La nostra capacità di collegarsi
A quella storia
Dei cattolici democratici nella vita del Paese che è stata la storia della Democrazia Cristiana
Ieri in maniera così profonda e sapiente come sempre ripercorsa da Guido Bodrato
Il nostro ricollegarsi il nostro essere
La continuità di quella storia oggi nella vita del Paese
Presuppone la consapevolezza di questo elemento forti di rottura di discontinuità che è stato rappresentato dalla fine di un'esperienza politica e dall'inizio di una nuova esperienza politica quali noi siamo
Fatta questa premessa
A me pare che
Possa servire richiamare
Le scelte fondamentali che
In questa
Prima esperienza
Il governo detti questo partito all'interno della coalizione dell'Ulivo
Le prime scelte che sono state operate il primo cambino
Di questa esperienza di governo
Vorrei innanzitutto
Per sottolineare che
Siamo stati
Ed è stato questo governo coerente fino in fondo nel suo comportamento
Con il disegno istituzionale
Che ha caratterizzato
E che caratterizzano la proposta dei popolari
Nei fatti
Partirei di qui
Il governo dell'Ulivo non ha un programma di riforme istituzionali
Non c'è un ministro per le riforme istituzionali
è affidato al Parlamento
Ed è affidato al Parlamento
Attraverso l'istituzione di una dico mi commissione bicamerale che vorrei non dimenticassimo è stata votata
Da tutto il Parlamento
Il primo grande impegno che abbiamo onorato con le dottorato nei confronti dell'elettorato è stato quello che le riforme della Costituzione le avremmo fatte con il Parlamento
In dialogo con tutti
Era stato il grande tema della campagna elettorale
Il Polo annunciava il cambiamento della carta costituzionale
Prescindendo
Dal dialogo con le opposizioni
Facendo coincidere
La maggioranza politica con la maggioranza per le riforme costituzionali
La nostra battaglia elettorale era esattamente all'opposto se noi vinceremo le elezioni faremo le riforme istituzionali ma li faremo
Nel Parlamento
Ricercando quella maggioranza necessaria doverosamente necessaria per il cambiamento della carta costituzionale
Credo che l'approvazione della bicamerale con i voti di tutti
Sia la prima prova per rispetto di questo impegno
Di dalla quale tal quale si evince la costa cultura costituzionale la nostra autentica cultura
Del costituzionalismo liberale
Ecco questo primo elemento sia il primo grande impegno che c'eravamo assunti e che abbiamo rispettato
Ma c'è un altro elemento che credo debba essere sottolinea quello che il programma su qua questo governo ha avuto la fiducia del Parlamento è lo stesso programma con la quale aveva avuto il consenso degli elettori
A dimostrare un altro elemento
Caratterizzante
La nostra impostazione istituzionali
Il sistema maggioritario
Il rafforzamento dell'esecutivo
Sono e possono essere il profondamente rispettosi e possono coordinarsi con la democrazia parlamentare con la forma di governo parlamentare
Non creando rottura tra la volontà dell'elettorato la volontà del Parlamento e l'azione dell'esecutivo e in particolare del Presidente del Consiglio
A me pare questo un elemento
Di importanza
Fondamentale da
Sotto da da sottolineare anche come
Una sorta di
Riforma materiale della Costituzione
Alla quale e sulla quale io mi auguro ci sia anche una maggioranza parlamentare per la riforma dell'impianto normativo della carta costituzionale
L'altro elemento è il rispetto
Anche del quadro politico
Con il quale noi
Abbiamo avuto il consenso degli elettori e con il quale fino a questo momento
Abbiamo
Compiuto le scelte di governo
Scelte che hanno avuto sempre l'unanimità del Consiglio dei ministri
Ma scelte che hanno avuto il voto dentro i due rami del Parlamento di quella stessa maggioranza politica che ci ha fatto che ci ha consentito di vincere le elezioni
Io credo che anche questo faccia parte
Della nostra cultura istituzionale
Con la quale ripeto siamo impegnati
A creare
Cohen continua coerenza tra quello che è stato
Il voto dell'elettorato
E il comportamento del Parlamento e delle forze di governo
Ritornerò su questo punto
Quando dopo gli aspetti più propriamente programmatici del governo
Dirò qualcosa dal sul piano delle del quadro politico e delle maggioranze politiche
Un altro
Elemento che credo
Possa essere sottolineato
Il clima
Che fino a questo momento ha accompagnato
Il cammino di questo governo
Chi aveva un'esperienza parlamentare nel biennio novantaquattro novantasei
Però che possa testimoniare che il clima è profondamente cambiato
Che è un altro di quegli impegni
Che ci siamo assunti che è quello di
Riuscire a stabilire fuori da ogni tipo di pratica
O di nostalgie consociative un rapporto istituzionale corretto tra maggioranza e opposizione
A me pare che abbia e stia consentendo un clima istituzionale molto diverso rispetto a quello della legislatura precedente
Ci sono anche qui dei risvolti politici sui quali
Vorrò dire qualche cosa successivamente
Entrando nel merito di alcune scelte o meglio entrando nelle scelte di merito di questo governo
Il primo elemento credo da sottolineare l'impegno
Perseguito
Il primo grande fondamentale impegno perseguito che è quello di portare l'Italia in Europa
Riportare tutta l'Italia ignoro
Di portare tutti gli italiani in Europa
Di portare l'Italia viva e San Marino
Questo impegno che ha avuto io
Mi auguro soltanto anch'esso alcuni
Cedimenti
Nel dibattito di questa estate
Ma che sono rientrati immediatamente presta il punto di riferimento del cammino di questo governo
Portare l'Italia in Europa attraverso il risanamento attraversano la ripresa dello sviluppo
Nel rispetto delle scelte fondamentali dello stato sociale
Credo che si inquadrano qui
La manovra di risanamento
Che ha è stata la prima grande prova di questo governo che vorrei
Così sottolineare è già legge dello Stato
Noi stiamo ancora ritirando la manovra Dini che è ancora un decreto
La manovra
Di questo governo è già legge dello Stato
Come sono già legge dello Stato alcuni provvedimenti
O sono diventati disegni di legge alcuni provvedimenti che danni
Erano affidati a uno strumento normativo improprio
Come la decretazione di urgenza
Il documento di programmazione economica finanziaria
Sul quale
Ribadirei
Abbiamo trovato quel punto di equilibrio
Che ci ha consentito di
Avere il voto nei due rami del Parlamento di quella maggioranza politica che
Il frutto dell'urna del ventuno aprile
E tutto questo è stato possibile perché si è agito sulle entrate e sulle uscite
Si è tenuto conto
Di quelli che sono stati i vantaggi che il sistema produttivo di questo Paese aveva potuto lucrare
In una fase
Di contingente favore
Soprattutto in alcune aree del Paese
Sì sono accompagnate le opere di risanamento attraverso un programma per l'occupazione
Il nostro paese ha recuperato credibilità internazionale
Io credo che il nostro Paese oggi che in grado di sostenere la battaglia dell'unità europea con la piena dignità che ha sempre caratterizzato l'Italia
Dal la nascita dell'esperienza europea fino ad oggi
Io qui vorrei
Sottolineare che dell'Europa unita
Politicamente prima di tutto
Ma anche economicamente e socialmente
Ha bisogno l'Italia ma ha bisogno l'Europa nel suo complesso
è l'Europa
Che deve entrare in Maastricht
Non solo l'Italia
Il dibattito che si era aperto
Alcune settimane fa era motivo di preoccupazione
Non solo e non soltanto per quanto riguarda il rapporto dell'Italia con l'Europa
Ma anche per quanto questo poteva comportare in relazione ai tempi
E alle scelte dell'unità europea
Noi siamo qui a ribadire e lo si lo facciamo in maniera particolare in una sede
Di partito la sede dei popolare
Che in Maastricht e va rafforzato l'elemento di coesione economico-sociale
Che in maniera sapiente Dell'Orto aveva guidato
Ma è impensabile una incertezza su questo cammino
Perché Maastricht è stata la scelta dell'Europa per la sua capacità di competizione economica internazionale con le superpotenze economiche del mondo
Maastricht è la risposta ad una sfida che l'Europa può vincere sul piano della qualità
Ed è la risposta la possibilità che questo avvenga non da parte di una componente di questo continente ma dalle sue insieme
Per reggere questa competizione di qualità sul piano internazionale c'è senz'altro bisogno di rafforzare gli elementi di coesione economico-sociale
Il sostegno all'occupazione il sostegno alle parti deboli dell'Europa
Ma non dimenticando che questa è la possibilità che ha questo continente
Di non cadere nel rischio di accettare la sfida
Delle nascenti economie del Sud-Est asiatico rinunciando alla sfida di qualità
Con le economie forti del mondo
Ed una incertezza da parte del nostro Paese potrebbe ingenerare anche incertezza da parte di altri paesi
Non solo di quelli deboli ma anche e soprattutto di quelli forti
Non tanto nelle guide politiche istituzionali dell'Europa quanto nella concentrazione dei grandi interessi finanziari d'Europa
E su questo percorso che io credo si stia misurando la lungimiranza di questa coalizione dico bene
L'altro elemento che vorrei sottolineare
Che questo processo è stato accompagnato dall'avvio di riforme in settori che erano danni bloccati
La giustizia istruzione
La pubblica amministrazione
Ieri avete parlato di scuola
Non credo sia questo il momento di addentrarsi nel merito delle proposte di riforma della giustizia
O della riforma della pubblica amministrazione vedi disegno di legge Bassanini
Ma credo sia
Indispensabile sottolineare questo aspetto non dimentica
Quello del settore delle telecomunicazioni
Ed è il settore radiotelevisivo
Che
Vorrei dire qua
Proprio in virtù della proroga secca
E asciutta data nel sistema televisivo attuale
Possiamo garantire
Di attuare nel futuro
Cosa voglio dire
Io mi assumo qua la responsabilità
Di essere stata non sui giornali ma nel silenzio del dialogo del Governo
Tra coloro che hanno ritenuto che la strada più giusta fosse quella di una proroga senza anticipazione di norme antitrust nel decreto di proroga
E vorrei dire perché
Noi abbiamo presentato un disegno di legge
Che riordina il sistema delle telecomunicazioni come settore strategico del Paese
E che riordina il sistema radiotelevisivo introducendo possibilità di autentico pluralismo
Il governo ha fatto il suo dove
Il governo ha inteso lasciare tempo al Parlamento
Di colmare il vuoto legislativo che è venuto a crearsi con la sentenza della Corte costituzionale
Nel momento in cui
E questa è la data del trentuno gennaio il Parlamento avrà avuto la possibilità di prendere in esame quei provvedimenti di attuarli e non lo farà
Il governo non darà altre proroghe
E le strade sono due
O il pretore oscura
Ho il decreto può diventare lo strumento di recepimento del disegno di legge
Non potevamo farlo adesso
Perché questo sarebbe stato un modo attraverso il quale in il Governo avrebbe prevaricato il Parlamento
Non potevamo e non dovevamo anticipare provvedimenti parziali
Perché questi avrebbero di fatto messo il Parlamento di fronte ad un doppio binario
Costringendo di fatto
A concentrarsi sulla conversione del decreto
Che avrebbe comunque contenuto delle norme che in questa fase erano frutto di contrattazioni
Cosa che non lo è il disegno di legge
E se queste norme non fossero state convertite il trentuno di gennaio noi eravamo vincolati all'anticipazione in qualche modo all'anticipazione di quelle norme del decreto legge
E questo avrebbe compromesso definitivamente la possibilità di un riordino complessivo della materia
Nessun favore
Anzi
E la prova che non è nessun favore
Starà nel rifiuto di eventuali scambi di cui dovremmo dar prova
Ed è sono le cose che dirò tra poco
C'è un altro elemento che credo vada sottolineato nel merito delle scelte di questo governo
Che
Il tentativo io credo riuscito di garanzie di difesa dello stato sociale
Altro elemento fermo
Io so di trovarmi al centro di questo
Che è uno degli elementi fondamentale delle scelte di questo governo
So di trovarmi al centro di questo
E so anche che il tiro al piccione che è uno sport nazionale sulla sanità da sempre quando poi questa si abbina
A responsabilità di persone che a loro volta sono oggetto di tiro al piccione come sporte nazionali da sempre
Probabilmente questo è un settore
Che continuerà ad essere
Non oggetto di riflessione serena
Ma oggetto di una
Contraddizione di comunicazione come è successo in questi mesi
Io vorrei qua sottolineare alcuni elementi
Che cos'è che mi fa pensare
Confindustria al futuro
Non è semplicemente
Come dire ha possibilità di vincere
La dialettica continua ad ogni operazione finanziaria con il Tesoro e con le finanze
In termini di singole prestazioni di singoli ticket
Battaglie che io credo son già vinte
Io sono rasserenata più di tutti dall'intervista di Ciampi l'altra sera in televisione
Al di là delle notizie sui giornali
Un ministro del tesoro che interviene sulla finanziare non usa mai la parola rigore
E che manda un messaggio davvero rasserenante agli italiani non poche Russel rilevare anche il ministro della Sanità al di là di quelle che sono le voci della ragioneria
Io credo che questa battaglia l'abbiamo vinta
L'abbiamo vinta con la manovra
Alla quale abbiamo dato prova che lo stato sociale si salva soprattutto
Se la risposta ai bisogni si accompagna alla capacità di governo degli interessi
Perché il vero problema dello stato sociale
Non sono le singole prestazioni
Ma è la coerenza del disegno istituzionale è la coerenza del disegno di sviluppo economico e la capacità di governo
Della molteplicità degli interessi
Che oggi circondano in maniera particolarissima questi settori e in maniera particolarissima sanità
La manovra sui farmaci è stata questa
Ha capacità di governo del mondo degli interessi che è intorno
A
I bisogni dei cittadini
è stato questo e io credo che su questa strada questo Governo è in grado in grado di rasserenare
Perché lo Stato sociale lo salva la politica
Il primato della politica
Lo stato sociale entra in crisi
Perché diventa assistenzialismo perché si avvia
Sulle strade di un liberismo improprie
Quando la politica non è in grado di governare gli interessi fossero questi gli interessi
Delle dei parassiti esami che si annidano dietro l'assistenzialismo siano gli interessi delle grandi concentrazioni economiche delle grandi lobby che hanno fatto
Della salute e le politiche sociali un grande interesse un grande affare
La vera garanzia di futuro dello stato sociale in questo Paese e questo va il primato della politica capace di confrontarsi con gli interessi
E di interfacciare al mondo degli interessi una pubblica amministrazione che deve diventare sempre più efficiente
Perché la pubblica amministrazione che non è efficiente che può rispondere al comando degli interessi e che può anche essere fonte di corruzione
Non a caso le case farmaceutiche si ricordano di chiedere per inciso i tempi dell'approvazione delle loro autorizzazione
Quello che invece dobbiamo dare agli
è un dipartimento dei farmaci che dia per tempo le autorizzazioni
Per le sperimentazioni per la produzione dei farmaci perché questa è un'amministrazione che non agisce a comando ed è un'amministrazione che può essere lo strumento della politica per il governo degli interessi
Questa è la garanzia più
L'altra garanzia vera della possibilità di continuità e di rafforzamento e di riforma dello stato sociale del nostro Paese
Stai io credo in una mentalità
Che dobbiamo riuscire a creare
Intorno
Ad un principio lo stato sociale non è quello che da tutti ma è quello che chiede
Qualcosa a ciascuno
Per dare a chi ha davvero bisogno e che quindi si modella e si organizza e cambia in rapporto a quello che è il cambiamento delle situazioni
Da questo punto di vista io vedo resistenze che mi preoccupa ma non nelle forze politiche del governo li vedo ancora nella società e nel e nei rapporti con alcune anche realtà associative
è mai possibile
Che si ritenga iniquo e improprio provare a recepire la raccomandazione della Commissione povertà
Che chiede di porre la famiglia al centro delle politiche sociali
Io so che qui più che in altre parti d'Italia il tema dei pensionati è rimasto un tabù anche da parte di chi sa leggere e scrivere
E dagli strumenti intellettuali
Che vanno oltre i titoli dei giornali
Ma io torno a riporre il problema
E lo pongo con forza se è possibile in una società che si avvia ad a vere una crescita
Enorme degli ultraottantenni
Non programmare interventi che facciano riconsiderare questa che è una conquista non un peso ma una risorsa per la vita di un Paese
Perché questo accade c'è bisogno sicuramente di politiche sanitarie sociali adeguate mirate
Ma c'è anche bisogno di fare i conti con lo squilibrio demografico e generazionale che c'è in questo Paese
Porre il problema
Che il punto di riferimento per le politiche fiscali e per le politiche sociali non è la singola persona mai il nucleo familiare
E oserei dire non è neanche l'età ma è il rapporto tra il nucleo familiare il reddito credo che sia un elemento con il quale si introducono aspetti di correzione di questo squilibrio
E se non lo si corregge che se non lo si corregge ci fa trovare
Ad ogni svolta economica e finanziaria del Paese di fronte a quelle che appunto io chiamo le proposte della ragioneria
Vedete io
Vi inviterei a non scandalizzarsi
Se dovesse vincere la proposta del ticket ospedaliero
Perché in molti altri Paesi c'è
In Francia
è un buono pasto si mangia a casa propria non si capisce perché non si deve pagare dieci mila lire per un pasto un un buono magari ma agli ospedali
Ma sapete perché io son contrari
Io sono contraria perché agisce nelle entrate nome le spesse
Perché il problema degli ospedali non sono le entrate
E lo spreco
è la nuova razionalizzazione della spesa
E se noi diamo ad un settore che deve intervenire su una spessa
E che deve garantire le compatibilità di bilancio in rapporto alla qualità e alla eccezionalità del prodotto salute
Diamo l'alibi di ulteriori entrate
Noi non costringiamo di fatto agli interventi sulla spessa e sulla qualità del servizio
Io credo invece che dobbiamo agire sulla razionalizzazione della spesa
E se il problema sanitario oggi è un problema di entrate
Allora il modo per recepire le entrate non è quello di colpire le persone nel momento in cui hanno bisogno
Ma è comunque quello è comunque quello di individuare sistemi di carattere generale
Tutti contribuiscono perché lo Stato sia in grado di dare quando qualcuno ha davvero bisogno
Ma dell'ospedale non si ha sempre bisogno è vero allora diciamo sul controllo di chi manda in ospedale e di chi riceve in ospedale
Ma alcune volte non se ne può fare a meno e allora creiamo i servizi alternativi
Non può questa sta sistema sanitario che non ha creato
Che strutture alternative per curare i malati di mente che non ha fatto la riabilitazione per gli anziani
Che non ha creato l'assistenza domiciliare mettere il ticket perché uno è costretto ad andare in ospedale
Lo stato sociale lo si difende
Certo attraverso i singoli interventi ma credo che lo si difenda soprattutto se si ha la capacità di riprogettare uno in termini in termini globali
Il cammino che si sta facendo e questo
E da questo punto di vista
Sono reduce da una serie di incontri nei quali sono sollecitata anche ad una verifica normativo
Beh lo dico qua molto volentieri
Se le riforme di De Lorenzo della Caravan
Sono gli strumenti per attuare la riforma dell'Anselmi non facciamo interventi legislativi
Ma se si mostrassero legislazioni che smentiscono di fatto gli obiettivi della riforma sanitaria del Anselmi lo dico siamo disposti anche a cambiamenti Datura normativo
E siccome qui c'è Granelli che vi parlerà della Lombardia
Spero che vi dica anche
Che se la cinquecentodue la cinquecentodiciassette di De Lorenzo e di Garavaglia consento
Alla Regione Lombardia di passare il controllo del commissario di governo del Ministro della Sanità del ministro delle Regioni e delle Presidente del Consiglio
Laddove si scorpora hanno tutti gli ospedali dalle unità sanitarie locali e si prevede un rapporto pubblico-privato fuori da ogni vincolo di programmazione
Beh dico se le leggi consentono quella legge la Regione Lombardia allora son da cambiare le leggi nazionali
Perché questo sarebbe fonte di aumento della spesa
Perché questo sarebbe un modo a lungo andare
Di definire le compatibilità di bilancio come l'ultima parola su una materia sulla quale non possono dire l'ultima parola
In sanità il confronto con i rincari Bilancio è doveroso indispensabile e necessario non è l'ultima parola
Perché l'ultima parola e la qualità del servizio e l'ultima parola è la risposta adeguata ai bisogni di una popolazione
Si inserisce qui anche la vicenda dei piccoli ospedali
Nessuno ha detto che non verranno chiusi
è stato detto che non possono venir chiusi solo ed esclusivamente in rapporto al numero di posti letto
Perché in alcune situazioni
Può essere necessario indispensabile garantire la qualità del servizio di un ospedale da duecento cinquanta posti letto
Ad un presidio di cento posti letto se questo è il fabbisogno di una popolazione che si trova in determinate condizioni geografiche infrastrutturali economico-sociali che richiedono quel tipo di servizio
Dove pensate di ricoverare gli abitanti della Barbagia che sono a due ore da cagliaritano
In un ospedale di duecentocinquanta posti letto in Barbagia sicuramente no
Non possiamo chiuderli quello da cento posti letto e non possiamo fare di quell'ospedale di cento posti letto un luogo dove non si vive ma si rischia di morire
Ecco perché questi sci
Con i loro direttori generali
Lo devono fare il rapporto con il sistema delle Autonomie locali
Perché il federalismo il regionalismo nel quale noi crediamo in quello che fa crescere le autonomie locali non quelle che mortifica in un nuovo centralismo e nel rapporto tra direttore generale
Che è il responsabile di un'azienda che diventerà tale nel giorno e nel momento in cui tutti si sentiranno azienda
è il rapporto tra il direttore e l'assessore regionale non può prescindere
Da un confronto proprio de con la con le scelte politiche con le scelte di programmazione anche col sistema delle autonomie locali
Mi pare che siamo come dire su un percorso
Che può
Consentire di guardare al futuro
Con la speranza che in fondo ha circondato la nascita di questa esperienza politica e anche di questo governo
Ma io penso che le condizioni perché tutto questo avvenga sta nel quadro politico che accompagna l'azione di questo governo sta nel ruolo se mi consentite
Che noi popolari saremmo in grado di esercitare
Ci sono da questo punto di vista alcune cose che mi preoccupa mi preoccupa molto per esempio il fatto che non ci sia un'opposizione in questo momento mentre
Forse ci potrà essere un po'di ostruzionismo su questo su quel provvedimento ma non c'è un'opposizione
Eravamo facili commentatori politici quando dicevamo che il Polo non esisteva
Come progetto politico ma era semplicemente la copertura politica data a un coach ergo di contraddizioni e di interessi in questo momento nel Paese non c'è un'opposizione
Non c'è un'opposizione politica
Questo è motivo di preoccupazione
E bisogna fare di tutto
Per alimentare in maniera corretta la presenza di un'opposizione corretta
Guai a cedere alla tentazione che la mancanza di opposizione sia il presupposto di allargamento della maggioranza
Se c'è l'opposizione c'è la possibilità di allargare la maggioranza se non c'è l'opposizione
Questo significa che non cresce il consenso
Si allargano semplicemente le maggioranze e questo in un sistema democratico è sempre pericoloso
Ecco perché
Come dicevo prima
Quello che deve essere assolutamente lontano dal comportamento di questo governo
Sono i tentativi di addomesticare l'interlocutore
L'opposizione eventualmente nella cultura del Paese
E questo è ciò che non può non preoccupare
Tanto più se questa non ha una rappresentanza politica adeguata e nella cultura
Per la mancanza di solidarietà l'opposizione a questo governo
E nella cultura di mancanza di coesione di intenti intorno all'interesse generali all'interesse nazionale
Questa ciò che per esempio a me personalmente del quindici di settembre preoccupa di più
Faremo tutti le nostre contro manifestazione
Non so se facciamo bene
A fare a dare enfasi
Alla manifestazione della lega non so se facciamo bene
Quello che preoccupa
Per il comportamento della lega e che rischia di dare voce non certo rappresentanza politica ma voce e forza non rappresentata non controllate e quindi anche più pericolosa a questa mancanza
Di ma coesione intorno al all'unità vera del Paese che è il presupposto per entrare in Europa non in senso formale ma in senso sostanziale questa e l'opposizione vera che c'è nel Paese da questo punto di vista poi non voglio entrare nel merito del rapporto e del dibattito che si è aperto in questo periodo in Veneto tra lega al mondo cattolico
Ma non sarà certo la lega e il confronto con la lega che ci insegneranno i principi del rapporto tra Chiesa e politica al quale siamo cresciuti dentro la chiesa del Concilio e che se posso dire abbiamo anche pagato
Perché se c'è una forza politica e se c'è una componente culturale che ha pagato la fedeltà alla Chiesa del Concilio credo che queste scene Cattolici democratici e credo che questo sia il Partito Popolare
Abbiamo pagato
Se mi consentite non accettiamo lezioni
Da certe cattedre
Intorno a quale deve essere il comportamento della Chiesa che ha come fine quello dell'evangelizzazione non quello della politica e come tale la chiesa non si schiera né pro né contro
Fino a prova contraria le abbiamo pagate con l'autonomia della politica
E con la libertà della Chiesa
Nella nostra coscienza e nella nostra esperienza politica e tutto questo ma quando ci insegnavano queste cose ci dicevano anche che c'è una seconda parte di quella frase della gaudium e spes
La Chiesa non ha fini né politici né sociali né economici ma il fine della Chiesa religioso tuttavia
Siccome il fine della chiesa è il rispetto della persona spetta alla Chiesa anche ricordare alla comunità politica le forze politiche quali sono i valori ai quali devono ispirare la loro azione politica e allora mi chiedo
Mi chiedo se è possibile usando ancora le parole del cardinal Martini essere equidistante indifferenti di fronte alle problematiche culturali che pure oggi la lega in una società come quella del Veneto
Credo che non sia consentito questo credo che questo non sia consentito
Questi non sono scomuniche schieramenti di tipo politico questo è come dire la coscienza del cattolico formato che di share né quelli che sono i valori e disvalori
Che nel contesto storico e anche nei nei suoi aspetti politici crescono all'interno di una società questo volevo ribadirlo perché questa è l'opposizione vera a questo governo
E di fronte a questa opposizione si misurerà la forza della nostra proposta politica a questo punto di vista io
Ribadisco qua con forza hanno avuto modo di scambiarci su questo un confronto anche anche in sede di congresso regionale
Io sono convinta che il futuro di questo governo è tenuto è legato alla tenuta dalla maggioranza politica di questo voto
è tenuta il quadro politico
Se mentre il Consiglio dei ministri discute sceglie
Al di là delle differenze Ronchi Di Pietro Bindi Dini proposito ieri sera mi hanno detto di stare attenta ladini Scilly Lina
è una cosa che al di là di tutto questo questo governo all'unanimità compiere scelte fondamentali tutto questo va avanti
Se c'è il quadro politico certe che considera l'alleanza dell'Ulivo o no
Un elemento di transizione per approdare a depurare ismi Diversi ha un sistema politico differente
E mentre la sinistra lavora inseguendo i suoi sogni di autosufficienza guardate come Occhetto ieri sera si è buttato aprendo la festa dell'Unità
Al convento credo responsabile del Presidente del Consiglio per mandare avanti determinati provvedimenti come ci si è buttato subito me se il governo Prodi non ce la fa si vota
Il sogno della sua unità autosufficiente delle sinistre
Che tornano dopo aver vinto con il centro ad essere alternativi al centro
E gli fa sponda
Ho in mente qualche volta anche dentro il Partito popolare
Ma sicuramente
In altre componenti politiche sicuramente in forze economiche gli interessi economici di questo Paese
Chi dice costruiamo un grande centro
Un grande centro
Per cui per quel qualcuno di noi viene ritenuto chissà forse una nuova democrazia cristiana no la DC di cui ha parlato ieri Bodrato non torna più anche perché gli ultimi anni non c'era più
E non torna più quella democrazia cristiana
Tornerebbe un partito gollista nel quale i cattolici andrebbero a dare la benedizione
Scelte politiche culturali
Che ci vedrebbero assolutamente subalterni
è in questo senso che io dico rafforziamo la nostra presenza rafforziamo la presenza del centro
Guidiamo come popolare l'aggregazione del centro dentro l'unico
Ma rafforziamo il centro che ha scelto questa prospettiva politica
Che lavora in senso strategico per questa prospettiva politica e lavora per rendere vera l'opposizione in questo Paese accettabile civile e democratica
Da questo punto di vista noi siamo inchiodati
Anche al dialogo con Rifondazione Comunista
Come Rifondazione comunista è inchiodata al senso di responsabilità di sostenere il governo che si è assunta con gli elettori
Ma non offriamo alibi a Rifondazione comunista dicendo che se non ci stanno
Noi cerchiamo altre maggioranze
Noi dobbiamo privatizzare la STET
Dobbiamo privatizzare settori ritenuti strategici
Ma non è male che di privatizziamo dialogando con una forza politica che ci ricorda che sono strategici
Perché c'è modo e modo di privatizzare le telecomunicazioni in questo Paese e io preferisco privatizzando e dialogando con chi mi ricorda che sono settori strategici
Piuttosto che evitare il confronto difficile con questa forza politica
Rischiando di fare due operazioni politiche pericolose unanime
Che forse quella di privatizzare dimenticandoci che le telecomunicazioni sono strategici
E c'è modo e modo di privatizzare
Io decisi di stare con Prodi quando incominciò a litigare con Savona
Su come privatizzare
E noi che ci ha insegnato che c'è modo modo di privatizzare
Primo secondo rischieremmo di non rafforzare cosa che per noi è necessaria il comportamento dell'opposizione
E rischieremmo forse di mutare il quadro politico che fa definirebbe per fare il gioco
Nel centro e nella sinistra di chi sogna un altro bipolarismo e di chi di fatto persegue l'obiettivo di ridurre a marginalità la nostra presenza oggi nella vita del Paese
E su questo punto che a me pare non da diamo sentirci allarmati nelle proposte
Di ripresa
Anche del della presenza dell'Ulivo
Come
Esperienza
Di apolidi come si definiscono loro nei confronti dei partiti della coalizione
E anche di esperienze volte attenere coesa la coalizione
Oserei dire che noi abbiamo tutto l'interesse ad un dialogo forte
Con questa esperienza politica perché questa è la condizione di allargare il centro che ha scelto il rapporto con la sinistra ed è anche la condizione perché il centro pensi nel rapporto con la sinistra in particolare con il PDS
Non spaventarti
Ma perché questo possa avvenire assolutamente necessario indispensabile che il Partito Popolare
Sia forte
Sia forte nell'azione di governo
Sia forte nella formazione della sua classe dirigente nelle sue proposte nella sua organizzazione sia forte dentro la coalizione politica prenda iniziative dentro la coalizione politica
Io dico spesso stiamo nell'Ulivo con la mente e col cuore
Perché solo quando in un luogo si sta con la mente col cuore si riesce a pensare e ad essere determinante
E a me pare
Che ci sono tutte le condizioni storiche non per giustificare come dicono la nostra presenza per esigere la nostra presenza
Questo momento storico esige la presenza dei popolari e dei cattolici democratici nella politica del Paese
Lo esige per la trasformazione che questo Paese deve compiere per entrare nel suo futuro
E dal punto di vista istituzionale economico e sociale ci sono mille strade alternative rispetto ai nostri primati ai nostri valori noi in questo momento siamo in grado di determinare di condizionare di orientare le scelte di trasformazione del Paese
Facendo pensare i nostri valori e la nostra concezione della vita della società della politica e delle istituzioni
Siamo in grado perché stiamo governando il Paese con il programma che abbiamo scritto
Non ce lo dimentichiamo mai con il programma che abbiamo scritto
E con il programma che possiamo sottolineare declinare ancora di più con la nostra presenza
Ma questo richiede di non rischiare di far da sponda
A chi lavora per altri lidi e per altri approdi questo richiede approdi a proposito questo richiede in qualche modo da parte nostra una ripresa forte di iniziativa politica
Io spero che non torneremo sui giornali adesso perché per la per il cammino congressuale che sia spero che alla ripresa staremo sui giornali
Per le proposte che faremo intorno ai problemi alle riforme alle proposte del Paese
Perché il modo per condizionare orientare l'azione di governo e per sostenerla è quella che ci sia una forza politica forte radicata nel territorio con una classe dirigente
Convinta dell'operazione politica che torna a fare proposte che si inserisce nei dibattiti di merito del Paese
è così che si riprende il consenso è così che si conta e così che si dimostra che questo tempo esige la nostra presenza
Io mi auguro che questa mattina che questi giorni che questo partito di Padova e del Veneto siano ancora una volta al primo posto
Per dire all'Italia
Che ci siamo che ci siamo con tutta la nostra identità con la nostra storia ma che ci siamo soprattutto con il nostro futuro
Che ci siamo perché crediamo che le scelte operate in questi anni siano non una risposta alla continuità della nostra presenza ma una risposta ai problemi veri del Paese ai quali la nostra presenza in grado di dare risposte
Credo che possiamo ringraziare e già salutare poi andrà quando il tempo al giorno richiederà Rosi Bindi che ci ha offerto delle informazioni e delle considerazioni
Quelle che ci attendevamo cioè sul ruolo che i popolari hanno e avranno nel governo di Romano Prodi
Ma c'è anche ricordato l'entusiasmo con il quale il Partito Popolare è nato ed è partito dal Veneto e di cui questo appuntamento vuole essere una continuità con la cui ti unito a anche però nel confronto per questo abbiamo chiesto a Luigi Granelli di essere tra di noi questa mattina
Perché il Veneto ha bisogno di confrontarsi con altre regioni e ha bisogno di confrontarsi con Milano Milano
è l'altra
Grande città con la quale dobbiamo fare i conti oltre a Roma non perché sia sarà destinata ad essere capitale di qualcosa ma perché è l'altra parte del Nord con il quale il laborioso Nordeste deve fare i suoi conti do subito la parola a Luigi Granelli
Allora salutiamo la Bindi anche con la solennità del caso
H
Opere fuori
Cari amici io voglio anzitutto
E complimentarmi con voi
Non solo per alla
Confortante presenza di questa mattina
Il dati i tempi che viviamo e incoraggiante per tutti
Ma anche per
La serietà
Dell'impostazione di una iniziativa
Che ha portato i popolari
Della vostra provincia munito anche di molta altra parte del Veneto
Ai immaginare l'esercizio delle proprie responsabilità politiche non disgiunto da una capacità di riflessione
Di studio no
Di approfondimento come risulta dalle relazione che avete impostato in queste due giornate
E come risulta dalla ottimo dossier preparato da girone compì biografi documento il cose da approfondire
Io credo sia questa
Una scelta da riportare in onore al più presto in tutti i livelli del partito
Perché più torneranno le idee
Più torneranno i programmi
Più tornare all'orgoglio di far qualcosa al servizio di tutti e non solo del nostro potere più scompariranno i personalismi le mediocrità cioè tutte quelle cose che hanno portato al declino anche l'ultima
Democrazia cristiana
Quindi esprimo un complimento per
Il metodo l'iniziativa e mi auguro
Che la possiate portare avanti con sistematicità anche negli altri nei negli anni successivi
Medina detto abbiamo Granelli questa mattina e
è importante anche quello che stanno facendo a Milano
Speriamo anche l'altra parte
Da altre parti ma certamente noi a Milano siamo in cammino come voi
Stiamo cercando di fare queste cose
Stando cercando di riorganizzare un partito che non sia la fotografia di quello che c'è stato ma non si è nemmeno l'effimero di una cosa che nasce per colmare un vuoto e basta
Ma che sia l'elemento di continuità di una grande tradizione e di una grande idealità
Questo complimento che non è formale
E ha rafforzato dal fatto che ho trovato già fin dall'inizio non son potuto essere ieri ma mai dilaga la relazione di Bodrato il vostro dibattito il lavoro del pomeriggio sia stata ispirata allo stesso criterio trovata già degli elementi rassicuranti
Vi ringrazio anche per una cosa che mi ha un po'impressionato perché vedo che in questi documenti che sono stato stati presentati
Avete avuto la finezza di ripubblicare un opuscoletto
Che più di venti anni fa
I giovani di allora della democrazia cristiana milanese
Mi avevano dopo dedicato per esprimere apprezzamento
Sulla mia attenzione alla politica estera e sul fatto che io allora li avevo aiutati a capire Luigi Sturzo
Più di vent'anni fa
E questo è molto consolante per me che vuol dire che ho lavorato anche in passato con un certo spirito
Ma è tranquillizzante perché SISTAN confermare che non dobbiamo avere paura di nessuno soprattutto non dobbiamo avere paura di Berlusconi che scopre adesso
Sturzo senza nemmeno averlo letto molto
E continua ostinatamente a contrapporre lo a Dossetti alla sinistra democratico cristiana quando aveva tutto l'opposto e cioè che Dossetti alla sinistra democratico cristiana
Persino nel conflitto con De Gasperi Dossetti hanno sempre rivalutato Sturzo e Sturzo è una roccia sulla quale noi abbiamo costruito e costruiremo ancora il nostro partito nella vita italiana
Anche questo
Questo piccolo episodio questo piccolo episodio
E significativo del come
Non si sia perdute non si stia perdendo la memoria storica nel senso positivo anzi che nella memoria storica ne possiamo trovare tante risposte ai problemi che ci angustiano
Quindi è rassicurante questo questo approccio
Come assicurante la dichiarazione
Che ho sentito un momento fa dal ministro Bindi dall'amica Bindi
Per quanto riguarda la nostra
Convinzione profonda del dovere che abbiamo di restare in politica e di restarci in un certo modo
Guardate consentite a me che ha un'esperienza ormai
Di quasi cinquant'anni una battaglia politica dei cattolici democratici
Di dire
In ma in maniera molto precisa che bisogna opporsi
Alla lettura che esiste anche sul certa stampa cattolica
Che tutto quello che è accaduto di recente in fondo e il figlio
Di una caduta generalizzata del senso di responsabilità
Dietro a questa condanna complessiva
Torna
La tentazione di immaginare che in un Paese come questo
Cattolici sciolti
Che vanno avanti ciascuno per sé stesso
Sì si collegano con questo o quel movimento politico in certi momenti possono tornare utili dovunque si collochino
O che comunque il dramma che ci sta alle spalle è un dramma del quale tutti sono responsabili
Non è così
Non è così
Noi abbiamo bisogno di rispetto e di dialogo in tutte le direzioni
Ma dobbiamo alcuni valori ribadirli con grande forza
Lo ha detto prima la Bindi richiamando la gaudium e spes e richiamando il rapporto tra la politica e la religione che è una cosa seria
Noi siamo ancora
Sulla frontiera che ha indicato Sturzo nel mille novecentodiciannove
Quando ha detto al congresso del Partito popolare
Che i popolari non avrebbero mai usato la religione a scopo politico e lo diceva nei confronti di padre Gemelli che certamente era un'autorità rispetto all'avventurismo di Buttiglione
Anzi se vediamo una cosa pericolosa
è che stia tornando la tendenza a usare la religione
Per raccogliere voti e fare una politica a destra ignorando che con questo si danneggia oltre che alla politica la religione e la convinzione profonda che molti interessi dei cattolici italiani
Noi sappiamo
Che dobbiamo rispondere di noi stessi che siamo noi quelli che facciamo le scelte che il legame con i valori cattolici è un legame profondo
Che i principi cristiani vanno vissuti più che per che predicati e che sulla base
Delle i nostri valori cristiani e democratici noi non possiamo cancellare la presenza dei cattolici nella vita italiana una presenza che ha alle spalle
Manzoni Osmeni Murri e De Gasperi modo sette e tanti altri
Non possiamo confondere l'errore di una certa parte con il valore di un'esperienza storica che dobbiamo assolutamente ripropone dobbiamo ritorna ad avere anche un po'questo orgoglio
Che non siamo qui per avere un po'di voti e concorrere a ottenere qualche ministero
Vogliamo rimetterci in piedi vogliamo tornare ad essere un partito che conta anche quantitativamente ma non per i voti che raccoglie per gli ideali che esprime per il ruolo storico per la funzione che svolgiamo
Questo allora è il punto importante anche del vostro convegno
Ed è un punto importante perché sia a Milano che a Padova che ovunque
La posta in gioco ora è ricostruire il partito
E ricostruire il partito lo si fa dal basso
Lo si fa mobilitando le persone
Lo si fa dando a tutti la sensazione che contano che determinano lo si fa liberandosi da quella perversa idea
Che ogni tanto a Roma attorno a un tavolino qualcuno si incarica di stabilire chi sarà il segretario chi comanda chi non comanda
Come se fossimo ridotti ad essere un fatto di vertice che poi va a raccogliere dei tifosi nel Paese senza aver tratto dal Paese la legittimità esistere
Quindi è una
Idea che dobbiamo coltivare che dobbiamo costruire
Che dobbiamo
E a realizzare
E che è nettamente diversa
Da altre noi non abbiamo preteso di Monopoli
Non abbiamo
Cosa particolare da far valere abbiamo avuto amarezze abbiam pagato prezzi
Io non ho pace mai quando vedo
L'uso cinico che altri fanno dei gol glorioso Scudocrociato che ha rappresentato anche nei primi del secolo tante battaglie positive
Non mi sento di dire che si sono comportati tutti un in modo uguale perché chi se n'è andato portando via l'argenteria portando via cose che non gli apparteneva da violando lo Statuto non può mettere a essere messo sullo stesso piano di chi ha subito le violazioni
Di chi ha patito le fratture di chi è ancora qui in piedi perché crede in certe cose non perché ha vantaggi da raccogliere e quindi non è che siamo
Tutti uguali adesso vedremo se riusciamo a parlarci torniamo insieme a qualcuno viene a suggerirci di rifare la DC come se niente fosse capitata insomma non è qui non è questa
Dobbiamo lasciare porte aperte a tutti
Ma per entrare in queste porte bisogna proprio cancellare queste mediocrità che non sono state le nostre sono state di altri che hanno distrutto un patrimonio costruito da intere generazioni quindi
Dobbiamo avere tutti insieme anche questa pazienza questa coscienza questo
Questo senso del dovere che ci che ci impone
Però ecco questo
Partito che vogliamo ricostruire
Questa raccolta di energie che dobbiamo andare a raccogliere anche i tra quanti ci hanno abbandonato
Pensava di essere saliti sul carro vincente pure questo caro non è risultato vincente adesso sono un po'traumatizzati vanno alla ricerca di altre cose ma non dobbiamo a farsi distogliere da queste
Appunto ma di mediocrità
Acquisto e quindi partito che dobbiamo ricostruire che deve essere nuovo deve aprirsi al futuro dei periti riceverà il meglio dalla tradizione ma non vivere di rendita sulla tradizione questo partito
Ha bisogno di alcune condizioni
I partiti non vivono nella fantasia di quelli che lo show di Sonia no vivono nel costruirsi dalla realtà
E allora per darvi qualche apporto
Anche sotto questo profilo perché non ci sta non si dimentichino mai le condizioni che sono essenziali perché lo stesso lavoro organizzativo e politico periferico non solo si affermi ma possa espandersi
Non va abbassata la guardia rispetto alle condizioni generali
Che sono necessari
Tra le condizioni generali cari amici diciamolo molto onestamente
C'è stata la capacità di concorrere
Con tutte le forze che abbiamo avuto a disposizione a battere insieme ad altre una destra italiana che era estremamente pericolosa
Non saremmo qui a parlare con questa calma
Se avessero vinto le elezioni
Berlusconi Fini Previti che annunciava di non voler fare prigionieri una maggioranza che annunciava di rifare la Costituzione secondo le esigenze del Governo
E in un contesto politico di questo genere saremmo stati in grande difficoltà
Perché allora i partiti forse avrebbe ottenuto come pioniere il più che come realtà che si sviluppano nella società
E quindi non dobbiamo mai dimenticare che quel pericolo può tornare anche se abbiamo avuto il vantaggio che la destra una destra provinciale una destra divisa una che resta prigioniera di interessi particolari
Però quello che noi abbiamo fatto e che altri non han fatto
E che non potevamo stare alla finestra nel momento in cui si trattava di battere una destra
Chiede Gasperi non ha mai sottovalutato che la Democrazia Cristiana non ha mai smesso di combattere ecco questa condizione politica
Di una cintura igienica verso la destra italiana
Che rappresenta sovvertimento disarticolazione delle istituzioni primato degli interessi forti sugli interessi deboli chiusura della vita democratica questa è una condizione che dobbiamo preservare
Con sistematicità proprio per far crescere
All'interno di questo contesto democratico la specificità nostra
E qui nasce una primo argomenta
Che qualcuno dice per battere la destra bisogna metterci tutti insieme cosa c'entrano i partiti cosa c'entra il PDS è sempre pericoloso poiché vi collegate anche a Rifondazione
E così via
La battaglia da destra è una battaglia che ha richiesto questo paese di mobilitare tutte le energie
E secondo me elemento abbastanza di chiarezza la stessa distinzione tra l'Ulivo come coalizione di governo e Rifondazione
Come forza che non fa parte del governo Macca Pito anche essa l'importanza di battere la destra e svolge un ruolo parlamentare non c'è niente di
Sotterranee in questo una cosa limpida
Però come siamo leali nel dire la battaglia destra è stata una battaglia decisiva
Bisogna mantenere coinvolti e mobilitati tutti quelli che hanno costruito questo obiettivo
Non bisogna sottovalutare nell'Ulivo né Prodi perché l'Ulivo non è una marca inventata casualmente
L'Ulivo ha portato nella contesa qualcosa di diverso e di più della somma dei partiti e questo elemento è un elemento importante da salvaguardare
Anche se va sottolineato che questo di più dell'Ulivo senza i partiti impegnati a raccogliere il consenso non avrebbe potuto esistere
Ma questo ci basta per dire che nel contrapporsi alla destra
E nel non indebolire l'equilibrio di centro sinistra noi però non abbiamo niente da svende
Siamo nell'Ulivo
Siamo nel centro sinistra
Vogliamo preservare questo equilibrio conto con la destra che può ritornare
Ma in questo contesto noi siamo il Partito Popolare Italiano con la sua identità con un suo programma con una sua chiarezza
Che non si è legato le mani nei confronti di nessuno edera e sembra avere la possibilità di compiere le sue scelte di fare la sua azione
Io non sono per nulla d'accordo con quelli che dicono ormai adesso siccome abbiamo vinto montiamo le cose facciamo un partito all'americana facciamo un partito dove tutti si trovano a prescindere avere Lori origini ideali da il nostro valore interprete quello sarebbe solo il ritorno a un blocco elettorale
E non a una coalizione nella quale la diversità
è un elemento di forza
E vedete qui si dà lavoro anche per il prossimo congresso
Perché difendere
Una coalizione
Una collocazione storica
è un'identità politica specifica di partito di partito che si libera dai vizi della partitocrazia maestà un'entità precisa
E il percorso di chi voglia riorganizzare i popolari non in senso puramente archivistico ma in senso politico e storico
E qui allora
La riflessione per raggiungere questi risultati che sono risultati entro i quali poi costruire il partito
Richiede chiarezza su un punto che ho visto ha toccato efficacemente anche la Bindi
Noi dobbiamo stare molto attenti
Questa maggioranza
Questo equilibrio di centro sinistra
Questa presidenza di Prodi dico presidenza di Prodi perché abbiamo un presidente ma non sono finiti in Italia ecco in Italia quelli che studiano da presidente
Ed è tipico
Del trasformismo italiano ridurre la politica a questo dico proprio in termini coalizione maggioranza presidenza Prodi
Deve durare l'intera legislatura
Non si può giocare a superficialità
E quando io dico durare l'intera legislatura perché il Paese ha bisogno di tornare a votare in un clima di serenità e di normalità democratica e non
Di trauma
Sono ben convinto che dovremmo esercitare molta pazienza
Perché non mancheranno delusione non mancheranno ritardi non mangeranno in Congo coerenza alcuna quali abbiamo già cominciato ad avvertire
Ma bisogna stare attenti
A mettere in crisi qualcosa che potrebbe aprire le porte a una situazione nuovamente irreparabili
E bisogna stare attenti a non fare solo la guardia al bidone di benzina sulla base del fatto che il Governo non può esser messo in crisi
Rinunciando invece a tutte quelle iniziative che possono concorrere a fare del governo una realtà vitale che conquista nel suo cammino
La fiducia degli italiani
I popolari non possono tornare a una politica sottovento adesso che sono al governo
Non l'abbiam visto prima delle elezioni
E bastata la fermezza del segretario Bianco
Sul presidenzialismo al tempo del tentativo Maccanico
Per indurre anche alla sinistra che ogni tanto pratica lo sport dello scavalcati a destra ad essere più cauta e più precisa
E quella correzione di rotta non è stata un vantaggio solo per il Partito Popolare è stato un vantaggio per la democrazia italiana ed è stata il segno che in Oriente come non dobbiamo giocare a mettere in crisi per superficialità un equilibrio soltanto perché non ci soddisfa il cento per cento così non dobbiamo sottrarci al dovere di rivendicare iniziative nostre proprie specifiche per spingere il governo a commettere meno errori possibili
Allora un elemento di forte bisogna farli durare
La coalizione Prodi la maggioranza
Fino alla fine della legislatura
Però
Bisogna
Durare perché si governa e non tirare a campare perdura
Perché se dovessimo ritornare sotto mentite spoglie a fare quello che si è fatto in passato
Siccome non si può mettere in crisi il governo possiamo fare di tutto allora le cose potrebbero nonostante la nostra volontà compromettersi e deteriorarsi
Ma allora non si tratta solo di cash per avere deputati in più un ministro in più sottosegretari in più questo è un dovere da compiere all'interno della maggioranza da parte del Partito popolare
Andate ve lo dice un anziano
Che ha fatto tante battaglie
Nella democrazia cristiana
Sarebbe abbastanza paradossale
Che le battaglie Chiti hanno impedito una volta perché eravamo tanti eravamo grossi non potevamo compiere perché se no credevamo grandi compromette anni situazioni difficili
Dovessimo rinunciare adesso che abbiamo nella sfortuna la possibilità di essere non tanti ma possiamo essere coerenti possiamo leggiamo genere possiamo essere decisi possiamo dare finalmente alle coalizioni
Più le nostre idee che non il peso del nostro potere e questa è una è una funzione che non avendo la svolta portato al declino e la democrazia cristiana ma se non la svolgiamo porterebbe al non decolla del Partito popolare che ha bisogno di accreditarsi invece come partito che ha coscienza di questo ruolo e di questa funzione
Quindi altro che giocare alle maggioranze variabili anche qui con questa stampa questi giornali e televisioni che di ogni problema fanno le deformazioni
Cosa c'è di anomale del fatto
Cosa c'è di anormale del fatto che un governo con una maggioranza presentando dei provvedimenti
Se trova delle convergenze entra l'opposizione non le respinge a priori e lei accetta questo fa parte della prassi parlamentare normale
Ma perché a passare dall'idea che in Parlamento il confronto deve essere limpido libero che non si deve rifiutare nulla all'idea che il Parlamento serve per le maggioranze di ricambio per sostituire gli uni con gli altri per fare la variabilità che è trasformismo questo vorrebbe dire allora
Aveva scherzato rispetto alla continuità e alla sostanza della linea politica
Di centro sinistra
Io inviterei adesso bianco non c'è ma glielo diremo anche a tavola
Bisogna su questo punto della Maggioriano maggioranza variabile abbastanza disinvolta stare abbastanza cauti
Dobbiamo esercitare molta pazienza nei confronti di Rifondazione cioè gli aut aut non vanno
Dobbiamo anche far capire a Rifondazione che la grande responsabilità di mandare a picco l'equilibrio del dell'Ulivo del centrosinistra è altissima e che quindi anche loro
Prima di dire tanto vi salvata con altre devono valutare bene che cosa fare e cosa non fare perché daremmo l'anomalia dei con questo
Ma noi non possiamo essere tornare ad essere il perno del trasformismo Eataly
Il centrosinistra deve riportare in auge una moralità di maggioranza una moralità di coalizione una dispone ITA d'avere rapporti sempre limpide quindi questo mi sembra proprio l'esatto contrario
Della dottrina e della teoria delle maggioranze variabili che sta tornando di moda
E poi procedo schematicamente
Nella difesa di questo equilibrio
Per durare governando e non per tirare a campare perdurare
Ci sono passaggi qualificanti
Anche qui noi dobbiamo essere molto fermi su tante cose
Vedete io ho avuto tante volte le critiche non
Di quei giovani che sono qui che fanno il cammino dei popolari chiunque fa politica non si allarmi delle critiche
Ma cosa che mi preoccupa adesso è che ci sono dei politici anche Prodi ogni tanto in questo quando ricevo una una critica sono quasi feriti non la sopportano si impressionano
E con essa la politica bisogna capire che siamo esposti che siamo criticati che bisogna accettare
Bisogna tornare ai questo costume
E quindi bisogna anche insomma capire quello che sta accadendo
E bisogna da questo punto di vista vera anche appunto coscienza che
Per non fare solo manovre bisogna prepararsi bisogna essere pazienti bisogna essere fermi
Non sempre il nostro ruolo la nostra presenza sono capiti
Io sono stato tante volte in passato criticato per l'attenzione a sinistra non
Non sono mai stato un pentito non mi pento di nulla ho guardata con attenzione a sinistra quando il PC non era nemmeno BDS quando c'erano cose complicate
E mi fa piacere che oggi tanti guardano al PDS come se fossero sempre stati dalla partita
Insomma ma fa niente questa è l'evoluzione storica
Però se c'è uno che preoccupato anche di quello che sta accadendo a sinistra sono io ve lo posso dire per il nonno ragione insomma di preclusione
Non vorrei che anche il PDS immaginasse che il rapporto colpi P. è un rapporto transitorio di un piccolo partito che si è salvato dal naufragio
Macché il grande problema i tonni italiano e trovare l'intesa tra il PDS la destra
Va bene estraete quando naturalmente
Si immagina come oggetto di intesa lasci dipinge tutta cambiata tutta moderna tutta rinnovata che poi invece si scopre che è quella che che arresta eccetera
Ma in troppe materie in troppe volte
E a me è sembrato discordia ossia sulla nascita della bicamerale per la riforma dalla Costituzione
Che nel decreto di proroga delle concessioni a Berlusconi punto sul quale purtroppo non sono Indaco vado d'accordo neanche con la Rosi Bindi
In molte di queste cose si comincia a profilare una spregiudicatezza del PDS del PDS
Che pur sapendo che i Popolari sono stati e sono importante però il colloquio diretto
Che con Forza Italia
Con la destra confini
Insomma se si torna a pensare a all'inciucio altro gli consociazione
Come mai su questo dobbiamo essere esplicita anche nei confronti di D'Alema del PDS della sinistra
Non ho Donno abbiamo chiusure non abbiamo preclusioni
Ma il rapporto con la destra non può essere di ordine trasformisti ecco
E i rapporti dei singoli partiti della coalizione non possono andare a scavalco dei partiti stessi della coalizione
Non dobbiamo farne oggetto di presentazione di muscoli
Possiamo stare legati anche al Vangelo che dice
Prima di dirlo in privato
Poi ripeti glielo una seconda volta
Poi cerca di evitare che accada ma se alla fine necessario dirglielo in assemblee
E deve essere chiaro allora che il PPI non può far da copertura a un inciucio trasformisti Diego tra la sinistra e la destra che non solo annullerebbe la nostra funzione ma sarebbe pericolosa però lo stesso un tumore alla democrazia italiana per il futuro
Sulle cose concrete
I punti sui quali bisogna governare per due mandati la finanziaria
Ha detto bene Bedin all'inizio non so che televisione ti ha dato ascolto perché in realtà sono avare con noi
Ma insomma c'è stata una svolta elettorale adesso c'è una svolta politica da realizzare
Se
Ciampi e Dini potevano farsi carico del bilancio dello Stato ed equilibrio della finanza
Un Governo a maggioranza politica che ha sollevato tante speranze nel Paese
Deve continuare il risanamento ma non può fermarsi al risanamento
La disoccupazione
I posti di lavoro la ripresa dello sviluppo le privatizzazioni intesa non come svendita ma come ritorno a una funzione di mobilitazione della risorsa per raggiungere obiettivi di carattere generale
La riforma dello Stato sociale che non è lo smantellamento di conquiste
Che gli Stati Uniti ancora non hanno e noi abbiamo e dobbiamo essere fieri di avere
In uno stato d'odio giocanti ai più deboli
C'è tutta questa tematica
Deve essere ripresa comporta per essere riproposta al centro dalla coalizione
E non basta che adesso venga Di Pietro a dirci che se facciamo tante opere pubbliche ci saranno tanti posti di lavoro non è quello il solo modo
Bisogna creare impresa ardua creare un allargamento dalla base produttiva bisogna rimuovere le strutture del mercato dal lavoro bisogna riprendere una presenza nel Sud e nelle aree più depresse dell'economia italiana con una mentalità creativa
Bisogna cambiare l'economia perché dia lavoro ai giovani non solo far quadrare il bilancio dello Stato come potevano fare tecnici dalla Banca d'Italia prestati alla politica
E allora molteplice già tutto un cammino
Piegando importante
Perché la la disoccupazione è un livello limite
Esplosivo
Ai nostri tempi
Le famiglie facevano sforzi per mandarci a studiare perché così trovavamo lavoro adesso ci sono laureati e di diplomati disoccupati che dopo il sacrificio dello studio non trovano sbocco
Sono mantenuti dalle famiglie e quando si diventa grandi senza lavorare non è che si perde solo reddito cumulato si perde ma tu il taxi perdemmo
Senso di responsabilità le generazioni che crescono non crescono come dovrebbero crescere
Il dramma dell'occupazione oggi è molto più elevato di quando nel cinquanta
Dossetti La Pira bandoni Saraceno e tanti altri chiesero la correzione della linea per lei in auge per aprire all'Italia una fase di trasformazione di sviluppo
Quindi allora vogliamo ricordarci di Vannoni
Vogliamo ricordati della nostra tradizione
Vogliamo ricordati della nostra funzione e di fronte a un governo di centro sinistra vogliamo ricordare che le privatizzazioni che adesso il PDS scopre come una Mecca
Vanno pure utilizzate a un risanamento economico di fondo
Perché io anche con le esperienze che ho fatto ho potuto constatare
Che purtroppo in Italia le privatizzazioni si fanno
Più
Per mettere insieme Darryl Foster le risorse con dei disegni finanziare che non con delle politiche industriali che dando spazio all'imprenditorialità la creazione di posti di lavoro e così via
Quindi ecco
Noi verso al al Governo su un tema centrale per trasformare la svolta elettorale che c'è stata in svolta politica che deve dimostrare al Paese che sa
Aumentare la fiducia dobbiamo farlo tutto questo non si improvvisa
Tutto questo non si può lasciare alla buona volontà dei ministri che sono entrati nel governo
Tutto questo non ha bisogno di un partito che discuta che abbia i suoi strumenti le sue le elaborazioni che riunisca le direzioni che prenda posizione sul fisco sulle riforme sulle leggi che proponga in Parlamento cioè su un punto essenziale
E insieme a questo della politica economica quello delle riforme
Vedere tornano alla fine perché tornerò alla fine
E ma una delle cose equivoche che si diffondono in Italia è questa
Questa tesi
Che se non cambiamo tutta la Costituzione non si possono fare le riforme militari
Ci fa parte di un'antica volontà di destrutturare la Costituzione che ha sempre dato fastidio a tanti perché una volta eliminata la costituzione poi finalmente torno mi rapporti politici a essere dettati dal potere non dà le garanzie fondamentali
Nera non si possono fare sono
Andate a leggere l'articolo cinque della Costituzione
L'articolo cinque la Costituzione in materia di decentramento delle funzioni statali
Di valorizzazione delle autonomie di tutte le Autonomie
Dire ai giovani che contano e vi incidono molto più di quel che abbiamo fatto un ritardo tanti anni fa lascia uno spazio enorme
Molto più ampio di quello che il disegno di legge di Bassanini introducendo con buona volontà alcune semplificazioni lascerebbe
Allora cominciamo noi a dire su questo punto senza escludere possibili aggiustamenti della Costituzione purché li si faccia in modo corretto
Che il tema
Della riforma dalla pubblica amministrazione
Il tema dello sport mantella mento del centralismo della valorizzazione delle autonomie dal trasferimento dei poteri delle riforme fiscali consente al Governo una grande azione sulla base dalla quale poi si capiranno anche certe modifiche come la riscrittura del centodiciassette dove si tratta di rimettere in primo piano le funzioni
Della dagli enti autonomi rispetto a quelli statali
Ma anche qui allo come per la l'economia anche su questa
C'è un campo e norme
Ci sono riforme che non possono essere rinviate dicendo non abbiamo modificato la Costituzione non dobbiamo fare niente
Ci sono riforme compatibili con la prostituzione che possono essere fatte
Che vanno contro interessi che creano un rapporto diverso tra cittadino e Stato ma sono riforme possibili
Dalla sanità
Ad inizio va bene
Non c'è la riforma sanitaria che non sia riconducibile
Come copertura una fiscalità generale non in un'alterazione di contributi differenziati e di oneri sulle prestazioni che sono il portato invece di una situazione che conteniamo aggiustare con toppe non a semplificare ci sono privilegi da eliminare non possiamo dare tutto a tutti macchie debole dobbiamo dare
Lo dico ai ceti medi
Ceti medi dicono questo sistema è tutto contro di noi
I ceti medi americani
Che stanno meglio dei ceti medi italiani
Hanno il dramma di cosa sia nella ricca America la mancanza di un sistema sanitario di protezione che li mette in difficoltà tutte le volte che hanno un problema e noi dobbiamo buttare alle ortiche una conquista storica che
è stata pagata con tante battaglie solo perché adesso è la moda di privatizzare tutto
Perché era lo spazio in base al quale chi ha sfruttato le televisioni comincia potassa fruttare la scuola gli ospedali e le cliniche le cose come fanno a Milano e fa Milano
Formigoni che appunto ha aperto la via a una privatizzazione della sanità che serve solo a Arcore e dintorni
Hanno anche qui bisogna bisogna veramente che le la riforma sanitaria sia un altro
Punto di prova
è un altro punto
Si parla continuamente di Europa anche questo è un Paese strano perché hanno impiccato Bertinotti che essendo un uomo di mondo
Si diverte anche ad essere impiccato
Perché ha ha parlato male di Maestrelli
Poi viene Romiti
E annuncia convegno di Comunione e Liberazione insomma che questo maestro ed anche un po'fastidio perché qui in fondo cioè dobbiamo ancora ridurre il bilancio dello Stato non possiamo aumentare i salari la gente non compra più le macchine i lui non le venderei allora bisogna anche a darsi una regolata
Però e basta vederlo metti appunto
Dicesse questo perché tutta la stampa italiana tutti i giornali e televisioni
Ogni volta che parlano di Europa parlano di Romiti partono da Romiti
Come se il problema fosse attuiamo onorati Omar Street
Ci fermiamo o rinviamo le date
Anche qui c'è una scienza nostra pericolosa
Non dimentichiamo che noi veniamo da lontano su questo punto
De Gasperi Adenauer Schuman
E anche altri di parte laica
La spacca da altre
Hanno pensato all'Europa come entità politica non come mercato soltanto
E l'Europa politica ha bisogno di solidarietà di integrazione reali
E se siamo in difficoltà noi italiani per quello che ho detto prima
Non bisogna dimenticare che diciotto e più milioni di disoccupati nella moderna Europa sono un problema perlomeno di pari rilevanza alla moneta unica che serve alle banche del continente
Cioè dobbiamo non farsi prendere mastri sì master e no rivediamo i parametri che sono quelli che ti costringono a essere più seri e coerenti oppure rinviamo la data
Bisogna che riprendiamo quello che lo stesso dello ha detto
E cioè che i parametri di Maastricht anziché essere rivisti
Vanno integrati con altri parametri perché alla lotta alla disoccupazione elemento dell'equilibro sociale tra la diversità l'economia dei Paesi membri non è una cosa secondaria anche per dare la moneta un futuro avvistabilità
Allora dobbiamo schierarci un giorno con deve secondo Romiti ha un giorno contro controllo Bertinotti e nemmeno continuare a dire dobbiamo stringere la cinghia perché se non entriamo in Europa quell'Europa quella Europa dominata dai banchieri chissà che cosa succede
Dobbiamo essere europei maturi se ricorrenti
Ma siamo gli europei che vogliono l'Europa degli uomini dei cittadini delle nuove generazioni dai disoccupati non solo dagli interessi forti non solo di quelli che hanno qualcosa da difendere ma anche per i quali gli hanno qualcosa da costruire questi allora
Senta questo organismo
Senta vasto benissimo come si fa col come si fa ad appiattirsi in questo e devo dire che anche a sinistra la valutazione di questa
Questione europea è stata oscillante tra la insomma il liberalismo la il mercato la moneta
Con qualche incidente di percorso anche il Veltroni che
Non sempre basta riuscirebbe nella televisione insomma bisogna anche su certi temi riflettere un po'di più ma comunque
è evidente che anche su questo
La politica del governo italiano deve qualificarsi centrosinistra quei così io o sarà una una passeggiata per sfornita di potere
E per concludere definitivamente
E la politica estera
Badate che vedevo una cosa avete già anche Fracanzani Sanza mi fa venire in mente tante battaglie fatte sempre impartiti provinciali che hanno sempre considerato la politica estera una mania di qualcuno
Dimenticando che Sturzo De Gasperi Fanfani la Pira Moro tutti questi ci hanno insegnato che in un Paese come questo la politica estera non è un'opzionale
è una delle condizioni essenziali per guardare al futuro
Da troppo tempo a questa parte
Un partito che alle nostre tradizioni guarda
Così
Disattenta mente alla politica estera
Pensate agli ultimi ministri degli esteri
Sì abbiamo appaltato senza troppa severità
Ma anche adesso io ho grande stima per di neve che Dini ha salvato il Paese in un momento difficile si è staccato
Da Forza Italia dalla destra a concorso ha successo
Del centro sinistra
Sempre tutto con grande calma la cosa più improvvisato invece la recente in cui invece pensa di fare il politico con facilità
Ed è molto ospitale verso chiunque voglia essere riciclato del passato perché lui al timbro conservando con lui possono essere riciclati ce l'hanno con altre non lo posso dire
Questo mi mi impressiona un po'per chiede il Dini è anche un teorico di questa variante trasformisti che ha delle maggioranze parlamentari
Ma io credo che invece di aprire questa polemica sciocca Condini dobbiamo anche cominciare a dirgli qualcosa sulla politica estera
Andare alla Farnesina non significa andare a tener prenotato il posto da Presidente del Consiglio quando sarà
Un governo deve esprimere una politica est
Quello che sta accadendo è gravissimo
Nell'Italia e nell'Europa per esempio dal dramma del Medio Oriente non se ne occupa più
Dei problemi dell'ONU dove si parla chi si occupa del disarmo
Cosa facciamo dei confronti dall'America latina
Che visione abbiamo dei rapporti internazionali
E ci sono stati anni nei quali l'Italia ma dico l'Italia nel suo insieme avuto ministri degli esteri collegati anche al nostro partito che hanno tenuto alto il prestigio dell'Italia non in termini più di potere
Ma in termine di iniziativa di stimolo di sostegno di funzione
Nella direzione giusta
Però siamo a radio e la politica estera per
Per il governo o non c'è per i partiti che lo compongono è un'opzionale
Il vuoto riempito da qualche
Magari zelante consigliere diplomatico che può far fare anche degli ero
Io non ho veramente capito
Cosa significhi questa visita
Che domani o dopo domani farà parodie alla Turchia in un momento come questo
Perché anche i viaggi sono viaggi che vanno preparati
Devono essere rappresentativi di alcune cose
Quello che sta avvenendo in Turchia quello che attraverso accordi tra la Turchia e persino l'Iraq nei confronti dei curdi sta per
Per essere ancora una volta consumato non è cosa semplice quindi o si va in questi Paesi col coraggio di dire quello che si deve dire ossia si rischia di fare da copertura e poi
E non sanno mestiere della diplomazia quello di scegliere il momento giusto per le giuste alle visite difficili o o non difficili da fare sul piano internazionale
Comunque io vedo anche in questo però la necessità di ricaricare il centrosinistra il Governo Prodi nella direzione dalla nella direzione di una più marcata politica estera
Ecco
Una legislatura
Per fare queste politiche
Nelle quali il partito popolare in ordine alle sue tradizioni ai suoi valori ai suoi programmi può dare un apporto di qualità e non un rapporto subordinato appiattito
Un modo per salvare la svolta che ci è stata in senso due vuole non in senso effimero
E tutto questo senza di noi non si può fare
E tutto questo senza costruzione politica non si può fare
Mi fa un po'impressione
E non solo per il suo
Leggero e visioni elmo politico il presidente Violante
Quando in questi giorni liquidando Berlinguer e Moro come gli ultimi eredi del trasformismo italiano si sono opposti alla modifica delle leggi elettorali e continua a insistere che se noi facessimo una legge ancora più maggioritaria vivremo felici nel sistema del bipartitismo
Sta emergendo ancora una volta la drammatica verità di Aldo Moro
Che si può arrivare lì la democrazia compiuta e l'alternanza ma la la democrazia compiuta l'alternanza si costruiscono politicamente non si impongono con le leggi elettorali essere qualcosa che è venuto fuori
E che dopo tante prediche che finalmente abbiamo alternanza finalmente governa governa senza l'opposizione sono mesi e mesi che parlano solo zie di maggioranze variabili di inciucio di accordo di consultazione
Perché nessuno dei popoli che ha presunto di essere alternativo inventandosi per via elettorale anziché costruendo sì per via politica è in grado di farlo
E quindi allora
C'è un grande lavoro per costruire la coalizione
Per costruire la coalizione
Qui dobbiamo dire una cosa delicata anche al nostro amico Romano Prodi che dobbiamo sostenere uno in tutti i modi dobbiamo aiutarlo
Anche a liberarsi un po'da suoi connotati personali
E il modo di aiutare gli parla francamente anche con Prodi insomma
A me non è piaciuta una battuta me
Mi consentite rilievo tanto a me anche quando avevo responsabilità mi consentivano tutto quindi adesso a maggior ragione fatti uso di questo non mi è piaciuta la battuta di Bianchi questa mattina
Nostro Presidente che di fronte alle presunte manovre sui giornali per inventare un altro segretario del partito eccetera
Esclude che sia Prodi che manovra per queste cose poi dice poi Prodi a un uomo che potrebbe fare di tutto potrebbe fare il segretario del partito potrebbe fare presidente del Consiglio potrebbe fare non so quali altre cose eccome cominciamo liberarsi di queste idee che ci sono uomini che son capaci di fare tutto
Prodi
E il massimo che noi potevamo augurarsi come presidente di una coalizione che rispetta i partiti che compongono la coalizione
Sì e lui si sposta da questo ruolo
Immagina di fa un suo partito
O pensa che essendo presidente del consiglio può governare nei partiti gli altri sbagliano
E noi abbiamo il dovere di dirgli che sbaglia
Abbiamo il dovere di essere leali
Ma abbiamo il dovere anche di dire che tutte le cose che da troppo tempo vi sto dicendo con una relazione un po'lunga se il tutte queste cose vogliono diventare realtà noi dobbiamo essere un partito che non ha complessi di inferiorità verso nessuno che leale che collabora te non va al di là della sua funzione ma che non rinuncia alla sua funzione
Nemmeno nei confronti del Presidente del Consiglio che viene dalle nostre parti
Allora quindi il discorso torna al partito
Che dobbiamo fare tutti insieme in periferia
Dando una mano
Io spero tra qualche settimana finalmente di
Passare
Il testimone è un giovane segretario provinciale a Milano per i otto nato nei ranghi come sarebbe doveroso per tanti
E sono stato richiamato solo perché quando c'è la mobilitazione generale ricorrono anche
A quelli che stanno in caserma ma comunque insomma
E mi auguro di me non solo di poter dare
La staffetta un gruppo dirigente nuovo del Partito popolare a Milano ma visto
Anche pressando molto perché dico se voi continuate a pretendere che io stia lì a rappresentarli è segno che il partito non c'è
è partito invece deve esserci
E deve fare un cammino che va al di là di me
Io su questo la pensa molto diversamente dal mio amico De Mita
La nostra generazione deve dare una mano a quelli che devono crescere non deve riproporsi conta il ruolo dei
Tutto il resto
Con tutto il rispetto che si deve
Perché l'intelligenza di De Mita non è certo una cosa da archiviare
E nemmeno il fatto che chi ha un ettaro diversa debba essere cancellato perché io ho imparato nella vita veder tanti giovani opportunisti che hanno in testa solo il potere da fare rabbrividire anche dei ragionevoli anziani che sono ancora disponibili
Quindi non
Ecco però
Però dobbiamo costruire questo partito
E chi ha avuto le nostre esperienze deve aiutare deve dare una mano nel non deve evitare le critiche
Deve fare anche mestiere modesti deve scrivere finché può Otelma fa diffondere l'idea perché perché il nuovo deve crescere il nuovo ma non deve disancorare anzi dalla grande tradizione
Che ha reso possibile in questo Paese una presenza del cattolicesimo democratico
Beh quello Cavour a voi augura dappertutto Agorà in tutta Italia
E che mi auguro dicendo
Che nei prossimi mesi non si disperda
Questo lavoro periferico che è l'unica speranza sulla quale fondare il partito
Guardate sono alla fine mi piacerebbe che questo lo sentisse anche Bianco ma glielo diremo a tavola
Io sono preoccupato
Nel vedere un certo contrasto
Tra la periferia che ha tanta voglia di emergere
Tra generazioni che sono magari immature non hanno ancora esperienza politica ma potranno farsi alla potranno averla
è un gruppo dirigente di vertice
Che va salutato con onore perché ha resistito a lasciar alla scissione ha difeso il partito
Che però e topo arroccato su se stesso e pensa che il destino di venti persone sia il destino del Partito popolare in Italia
Questo non va bene
Questo non va bene
è lo stesso problema del Congresso io mi domando per me è importante come si fa il congresso
Non quando è per chi
Perché l'idea che anche i giovani politici che sono arrivati a Roma
Hanno trovato subito la strada
Delle cene dalle con sversa conversazioni riservate dei tavoli al di là dei quali poi si fa il grande annuncio
Che Tizio o Caio potrebbe essere segretario del partito del Congresso ratificherà quello che in pochi hanno deciso non va bene perché questo è il pezzo della DC non è un uomo
No
Nove non siamo noi siamo non dobbiamo essere un partito da colonizzare
Non c'è un salvatore della patria che più può tirarsi fuori dai guai
Dobbiamo discutere dobbiamo approfondire dobbiamo chiamare a raccolta dei i meglio
Dobbiamo scegliere non solo segretario ma il gruppo dirigente dobbiamo fare strada tutti ma dobbiamo costruirci per via democratica non per manovra di vertice perché le manovre di vertice sono sempre il film sono sempre delicato
E mi auguro e quello che avviene qui che abbiamo indiano che avviene altrove eccetera a un certo punto riprenda
Il rossa cui che queste è stato l'iter iniziale dello stesso Bossi attivismo che ha tentato di correggere legato anche sotto questo profilo quello il modo per costruire il partito il mio vorrei proprio fare un appello abbiamo in questo è molto prudente in questa fase
Va be'che lunedì quando io dico non devi escludo che potresti anche arrestarmi dice con l'esempio che dai due Milano che voi andate a me perché io
Io intanto a Milano passo la mano avendo preparato la successione
E poi non me ne vado sotto la tenda sono a disposizione di chi verrà per fare quello che può essere utile Fini non non credo
Non c'è nulla a nessuno si
Però il Congresso va preparato seriamente
Non sarebbe male fare un bel convegno
Di San Pellegrino come si faceva una volta per dettare delle linee di fondo prima di contare i voti per decidere chi comanda
Deve essere un congresso di rilancio
Deve unire il meglio che esiste
E dobbiamo costruirlo non con la frettolosità di una settimana prima o di una settimana dopo ma con la certezza che è una tappa sul cammino della ricostruzione del partito
Io su questo
Lascio anche a voi due cose
Due
Due messaggi un appello perché siamo tutti responsabili di quello che capiterà
La prima voi a tutto il partito
Popolare
Non dimenticate che il vanto del cattolicesimo democratico in questo Paese è stato quello di essere il partito dello Stato
Del senso delle istituzioni
Nel senso dello Stato in su termini proprio
Ci chiamano i conservatori della Costituzione Fardella polemica con noi
Ma devo dire che la nostra funzione sotto questo profilo è storicamente essenziale
La destra italiana non ha senso dello Stato dandole lo lo Stato che hanno realizzato l'hanno copiato dalla Francia e stiamo qui ancora faticare
Le grandi riforme dalla destra del presidenzialismo saltano un filone autoritario che viene da lontano viene da lontano da Craxi dalla P due da tutte le posizioni
Carnale
Beh bianco avete salutato voi ma possiamo dare il saluto anche dal microfono con un bell'applauso complessiva
Allora io voglio nell'appello finale tutto insomma ricordare questa cosa che e nel DNA del partito
Noi dobbiamo difendere la Costituzione dalla Repubblica nei suoi valori essenziali non perché siamo i conservatori dalla Costituzione
Perché come ricordava o c'è un vuoto nella destra italiana rispetto ai problemi dello Stato delle istituzioni
Ma se ricordate l'importante approfondita polemica negli anni passati di Bobbio verso la sinistra
Bobbio rimproverava anche alla sinistra di non avere una dottrina dello Stato di non avere un senso delle istituzioni e di averle collegati troppo strettamente al volgere dell'economia e quindi di non avere
Il degrado sufficiente per muoversi in questa direzione
Cattolici democratici italiani sono una cosa importante per l'Italia sotto questo profilo
Non ti armiamoci al povero Dossetti finale
Questo monaco esemplare che lascia l'abbazia per ricordare a tanti politici disattenti che la difesa dalla Costituzione è una cosa seria
Fare
Rossetti anche nel famoso discorso del cinquantuno
Ai giuristi cattolici
Prima di abbandonare la politica
Disse all'allora Democrazia Cristiana non abbiate paura dello Stato
Riformato lo secondo Costituzione
E la casa comune di tutti se si tocca lì si toccano valori fondamentali poi la politica si alternerà ma quello che conta è la difesa del quadro istituzionale
Allora noi dobbiamo avere complessi di inferiorità anche se si presentano come conservatori bisognerebbe mettere con più attenzione anche a qualche strappo che è avvenuto è una legge istitutiva dalla commissione bicamerale per le riforme
Noi dobbiamo difendere la Costituzione perché in questo Paese noi siamo eredi di una scuola giuridica e politica che ha dato allo Stato il primato che lo Stato deve avere in una democrazia ben funzionale
E questa è un'eredità che i popolari devono caricarsi sulle spalle
è un'eredità che anche nel dialogo politico gli altri non può essere abbandonata è una eredità che non preclude le modifiche alla Costituzione ma le inserisce nell'albero di una correttezza procedurale che gli stessi costituenti hanno promosso
E poi il partito
Difendiamo lo Stato difendiamo la costituzione a riforme diamolo partecipiamo le alternanze politiche ma col gusto del programma non consenso del potere per fare tutto questo abbiamo bisogno di un partito
Questa orgia
Che le persone si sostituiscono ai partiti deve finire
Ancora immaginano che adesso si votano i partiti
Si vota si votano le persone coloni nominale si votiamo le persone
Ma a parte che molte volte sono imposte ma dietro quelle persone
Ci sono partiti che non vogliono chiamarsi tali perché sono peggio perché sono interessi economici sono interessi finanziari sono interessi di parte
Che occupano il vuoto dalla politica che è stato lasciato dai partiti secondo la concezione costituzionale dell'articolo quarantanove
Quando tutto si riduce a una persona finisce la persona finisce la politica
Quando un partito esiste ci si può passare alla mano da una persona all'altra ci possono fare battaglie in Parlamento sta
Ci si può sostituire nelle responsabilità si può dare pienezza la democrazia e il cittadino non è solo suddito elettore mai cittadino che esercita Pino infine il suo diritto politico
Allora bisogna
Questa eredità del partito sia salvate firme
Non ha troppo lunga relazione che ho fatto già alcune cose le racconterò poi bianco anche a colazione perché riguardano anche lui
Sono rivolto molto la tua pazienza la tua
Volontà soprattutto nella preparazione congresso devo dire queste due
Ma messaggi questi due appelli che affido anche alla periferia non solo al vertice del nostro partito
Io concludo
E mi auguro proprio che questo partito nuovo
Che voi dovete fare
E al quale noi dobbiamo dare una mano se non altro per la nostra esperienza ma niente di più
Ce la faccia
E l'unico modo per farcela
Evitare lo scandalo di un congresso a tavolino dove dieci persone decidano per tutti noi
Quaestor non far assolutamente
Il Partito Popolare nonna
La condanna di essere colonizzato sempre da qualcuno che lo salva
Si salva da solo
Purché abbia fiducia in se stessa purché ritrovi la sua moralità la sua coerenza il suo spirito di battaglia e perché in un congresso libero e prefabbricati non prefabbricato
Si costruisca un gruppo dirigente che non sarà misurato per il potere che porta a casa ma per il segno che tornerà a lasciare nella storia della democrazia del Paese
Io non voglio trarre le conclusioni della
Di questa di questo seminario di studi prima di dare la parola al segretario nazionale del nostro partito
Però un messaggio credo e scarsa immediato da questi due giorni è bene anche nella conclusione lui ieri non ha partecipato ma evidentemente il clima nel quale stiamo vivendo è questo ed è la indispensabilità dei partiti nella nostra democrazia ed è la indispensabilità del Partito popolare
Credo che già questo è il risultato di questo approfondimento di due di due giorni
Per questo mi permetto di aggiungere agli amici padovani che sono presenti ma anche agli altri amici delle altre province due informazioni il partito è idee e approfondimento l'abbiamo fatto in questi giorni
Ma è anche invenzione ed organizzazione
Il Partito Popolare di Padova nella prossima stagione politica quella che incominciamo da oggi uno settembre
Farà due proposte di tesseramento la prima è il tesseramento famiglia tessere Remo le famiglie non le persone abbiamo sempre detto che anche le persone ma anche le famiglie abbiamo sempre detto che siamo il partito della famiglia ci proviamo anche dal punto di vista strutturali la seconda proposta che e questa riguarda invece i giovani istituiremo l'anno di praticantato politico ci sono tanti giovani che non hanno voglia di avere tessere di partito a mano voglia di imparare un po'di politica di avere delle informazioni politiche senza senza tessere
Ecco anche questo è un servizio che il Partito Popolare di Padova offrirà alle ai giovani perché si avvicinino alla politica perché capiscano che i partiti sono lo strumento della democrazia
Ed è proprio in questa ottica che la conclusione di questo seminario di studio l'abbiamo affidata al segretario nazionale del partito di quale ha fatto uno sforzo nel senso che ad è tornato un giorno prima dall'estero per essere qui con noi
E di questo dopo averlo ringraziato con un applauso lo vi vi pregherei di ringraziarlo nuovamente perché gli è costato anche sacrificio e all'unità do subito la parola
Care amiche
Cari amici del Partito popolare
Cari colleghi
Confesso che
Ho qualche difficoltà raccogliere le idee
Un po'per la somma che attizza che sempre vacanze inducono anche se in qualche maniera
La politica
Non ci ha mai abbandonato perché inseguiti nei voti estivi
Da
Giornalistiche ovviamente devono riempire le pagine dei giornali e quindi devono costruire notizie
è un po'anche
Dalla esigenza che io avverto
Di un periodo di riflessione
Più approfondita
Che non mi induce a ritenere adeguate le risposte come si dice immediate della politica
Sempre più riflettendo anche in questo periodo
Di vacanza
Ma anche di istruttivo giro nella Mitteleuropa e poi nel nord Europa
Avverto che ci sono dei mali profondi
Nella società contemporanea
Che dovrebbero indurre il pensiero politico tout-court
Il pensiero politologico
Il pensiero economico il pensiero sociale ad approfondimenti adeguati
E anzi io voglio dire all'amico Bedini che affettuosamente mi ha sollecitato appunto a partecipare a questo seminario non per una conclusione ma per un atto di testimonianza
Che noi contiamo nel prossimo ottobre di ritrovarci ancora qui
Per un impegno che era stato assunto l'anno scorso per non abbiamo potuto realizzare
Di fare una grande riflessione sulla crisi della democrazia nel nostro tempo riferita non soltanto al caso italiano ma al dibattito che è presente in Europa con la presenza naturalmente
Dei pensatori di ispirazione cristiana ma anche alla presenza
Della cultura cosiddetta io dico cosiddetta perché l'hai ci siamo anche noi una della cosiddetta cultura laica italiana ed europea
Abbiamo avviato questa riflessione
Alla Verna
Dovrà venire anche i cui voglio qui salutare ha scritto una bellissima
Come ovviamente saluto
Gli altri colleghi ma me lo permetterete insomma che io ricordi uno che
Abbiamo considerato quando appena ci affacciamo al Parlamento come uno dei maestri accanto ad altri venivo qui lo dico tra parenti su un excursus con
L'amico Lincetto che mi ha accompagnato e ho detto che non ho avuto tempo ma
Non ho avuto la possibilità perché non disponevo dei libri necessari
Ho scritto un pezzo anzi una lettera in cielo
A don Sturzo l'otto di agosto un articolo su De Gasperi ma avevo in mente di scrivere anche
Un lungo articolo su Guido Gonella che andrebbe ricordato per il contributo importante che ha dato al pensiero politico perché quanta storia
Quanta storia è passata così con la liquidazione facile senza andare a consultare i testi di tanto in tanto noi assistiamo alla scoperta di cose che noi abbiamo detto
Che sono scoperte di acqua calda ma che appaiono delle grandi novità ma di questo poi parleremo
Di qui a poco dicevo comunque ci siamo riuniti alla Verna perché non incontro molto interessante raccolto perché vogliamo proprio gettare le basi di questo seminario
Che pensiamo di tenere come avevo promesso qui
Nel Veneto a Padova
Per una riflessione profonda
Sulla crisi della democrazia
Perché io sento molto l'appello
E su questo punto insieme con gli altri amici abbiamo fondato la linea del partito l'appello ai valori della costituzione
Al grande patto che è stato scritto fra gli italiani
In una fase storica
Che subdolamente la cultura di destra cerca di rimuovere
Che la lotta contro l'autoritarismo oppure usiamo la parola appropriata contro la dittatura
Che ha portato al disastro dalla seconda guerra mondiale
E indubbio
Che fanno sorridere le accuse di conservatorismo poi pensate che i nuovi pensatori sia verrebbero ma si ero del conservatorismo
Presunto del Partito popolare soltanto perché niente Mino difendiamo pagine che sono state scritte
Dalla grande cultura cattolica
Anche socialista liberaldemocratica in quella specie di straordinario
Documento
Oltre che patto costituente della nostra vita repubblicana che la Costituzione che si vorrebbe in qualche maniera annullare con un tratto di penna o con un referendum
Siamo quindi difensore di valori
Che devono essere iscritti nella coscienza civile di tutti gli italiani
Ma io mi rendo anche conto ed ecco qui punto di analisi
Credo che il valore di un seminario che non è una occasione soltanto come dire di retorica politica è un'occasione di approfondimento a mi rendo conto anche che alcuni di questi valori sono praticamente oggi in crisi
L'amico Granelli come sempre efficace e serio ha fatto un riferimento al problema dello Stato
Lo Stato ha come punto di riferimento ma se c'è un problema che oggi si apre proprio la crisi del sentimento dallo Stato dobbiamo cercare di capire le ragioni se c'è qualcosa che viene dibattuto io faccio solo cenni ovviamente nel del del dibattito culturale e politico attuale e il problema della cittadinanza cioè la perdita del senso di cittadinanza che è stata connessa allo spirito
Dinanzi oneri che ha costituito praticamente poi l'edificio anche giuridico
Amministrativo e politico sul quale ci sono fondate nostre la realtà
C'è una invasione di quella che praticamente viene considerato l'elemento disgregante
Della nostra realtà costituita in Società nazionale
Che l'economicismo che penetra e in certo senso globalizzata perdere i punti identificazione creando una sorta di riflusso ecco anche l'analisi che va fatta attentamente
Sui problemi della
Legame con il territorio e sui quali soffia ovviamente in modo ma sa nelle disco Bossi li bisogno di identità che non si ritrova più nell'ambito di società più ampia e più vaste il problema dalla frammentazione
La perdita di etica che collega e che determini legami all'interno della società proprio mentre la società più bisogno di questi legami per liberarsi dai vincoli che vengono dall'eccesso delle leggi dall'iter burocratici Isma'che aveva macinato e di sostituire la società con una società regolata da poteri centrali
Cioè ci sono alcune grandi contraddizioni che impongono una riflessione
E Dio
Voglio dire come ha detto Bedini che la nostra giustificazione storica non è per una nobiltà di lignaggio
Non è per il fatto che siamo solo eredi di una grande tradizione
Che ha scritto la storia di questo Paese
Le ombre ci sono ma se permettete della storia di questo Paese è stata scritta dai cattolici democratici in Italia e in Europa
Ed è qualcosa che deve essere rivendicato con forza io lo dico sì tra parentesi due volumi che sono stati pubblicati di recente qui in Italia i due grandi storici uno francese è un altro inglese Osborne mo'
E le le febbre a un certo punto stupiscono perché nel fare la storia di questo secolo
Cancellano l'unica storia positiva che è stata scritta in questo secolo e che ha il timbro dei cristiani che ha il timbro dei cattolici democratici in Italia come in Germania
La storia del Novecento viene definita la storia del comunismo e del nazismo e del fascismo cioè due storia fallimentare che hanno dimostrato il fallimento del pensiero illuministe di quel tipo di pensiero illuministico hegeliano che c'era dietro che oggi peraltro si va pericolosamente proponendo e si dimentica che la grande soluzione
I problemi storici che data secoli dodici trascinavano che erano le guerre fra le nazioni è stato risolto dalla grande intuizione
Che il pensiero cristiano ha saputo individuare in termini politici e non soltanto di il come dire retorico di manifesto oppure anche di invocazione accademica che è stato l'Europa come con l'organizzazione
Della
Delle varie esigenze vedeva respinte dei popoli ora questa storia che ne dobbiamo ovviamente anche scrivere di vendicare
Non può però essere la risposta compiuta alla crisi del nostro tempo
Ci sono delle cose che vanno riviste
Che vanno riconsiderate
Certo
Noi vediamo con grande
Gioia direi pur senza fare ovviamente scelte di parte anche serissima di possono andare sempre più una certa direzione che nella kermesse
Americana del
Della convention democratica
Clinton
Che si dichiara uomo che può rappresentare il ponte verso il Duemila pone al centro del suo progetto del suo programma la famiglia la solidarietà
Il senso appunto della cultura che avanza nel senso che la novità che sono valori che appartengono strada la dizione
Ma la questione grosse come far vivere
I valori della famiglia nella società nella quale sempre più si disgrega la famiglia
La società in cui il tessuto etico viene meno il problema oggi che affronta il pensiero politico contemporaneo e come ricollegare la ricostruzione della società e lui collocarla
In una relazione stretta e fondante con i problemi dell'ETI e con i problemi appunto
Do Moro in quella suggestiva frase che noi abbiamo sempre ripetuto che in certo senso come dire condisce i nostri discorsi della
E tanta dei doveri che deve subentrare a quella dei diritti c'è dentro un segno Moggi il problema vero è come ricostruire questo come i partiti come le forze politiche come le forze sociali possono ricostruire questi elementi prima che la frammentazione
O come dicono con parola più complicati politologi l'anno mia distrugga le basi stesse della Società
E allora a questo punto io faccio un'affermazione passatemi l'apoditticità dell'affermazione
Se queste risposte sono le risposte vere strade verso il Duemila se perfino negli Stati Uniti d'America una delle società indubbiamente più individualisti atomizzate
Sì riconosce che in certi valori c'è la ricostruzione il ponte verso il futuro chi più
Di un partito di ispirazione cristiana deliberatamente ispirazione cristiana può attingere al proprio patrimonio per riproporre una cultura capace di ridare di dare le risposte agli anni due mila che avanzano più di un quando non possono fare le culture di tipo espressamente individualista o che sono ancora in tinte che sono ancora attraversate da tentazioni come dire collettivista ecco perché io credo che ne abbiamo uno spazio abbiamo un ruolo un ruolo che però deve essere attivato non da una ripetizione catechistica questo input ma deve essere attivata da uno stimolo che riesca a creare uno progettualità e questa nuova progettualità e qualcosa che nasce come sempre nato nel nostro Paese dagli apporti di migliaia di persone di migliaia di cimiteri bisogna venire un'idea guida che unifica a bisogna essere capaci di una crema intimità diffusa ecco perché il nostro partito
Deve essere un partito che ha forte il punto di riferimento ideale
Forti il punto di riferimento anche politico di che cosa vogliamo per il nostro paese e di come lo intendiamo muoverci verso le risposte che il nostro Paese deve dare all'Europa e al mondo
Ma deve essere anni che estremamente vario ricco diffuso sul territorio autonomo sul territorio per poter dare questi apporti ecco perché noi cinque sei sette di settembre ci riuniremo anche per approvare lo Statuto che non sarà una camicia di forza
Conclusiva perché il Congresso potrà rivederlo ma che comunque deve costituire una base definitiva di partenze e comunque uno statuto che sarà fortemente autonomiste io sono lieto che qui ma l'abbiamo fatto anche altrove immaginate nuove forme come dire di adesione al partito
Come forme di partecipazione perché indubbiamente il partito del tesseramento che non può essere superato
Pena come dire alla trasformazione del nostro movimento i movimenti vagamente carismatici si fa per dire carismatici col uomini carismatici voi pensate gli uomini carismatici
Del nostro Paese quali sarebbero adesso a questo punto passate per alla mente non voglio fare nomi perché suscettibile suscitare soltanto dei Lazzi me passata nella mente
Chi sono i nuovi i nomi carismatici quelli che poi dovrebbero diventare presidenti della repubblica o presidenti del Consiglio se passasse
La riforma della elezione diretta della Capo dello Stato con il potere cosiddetti presidenziale o semipresidenziale d'altro ebbene ci trasformeremo indubbiamente in qualcosa
Come dire di passeggero di legato agli umori e alle scelte agli orientamenti degli indirizzi se non ci fosse anche questo legame che tesseramento da ma dobbiamo anche renderci conto che ci sono dei fenomeni intrinseci al tesseramento che sono praticamente la formazione delle oligarchie che soffro come i partiti
Che determinano cose che noi vediamo anche nel nostro partito perché io da questo punto di vista non ho timore di dire che segnali di vecchie abitudini e di vecchie mentalità li vedo risorgere all'interno del partito
Difficilmente contrastare
Contrastarli soprattutto nella tentazione di alcuni colleghi eletti qualcuno anche come dire baciato dalla fortuna che immediatamente pensa di ricreare quella sorta di circuito
Per cui Siva nel partito per diventare deputato si diventa deputato per andare al governo si va al governo per tentare di diventare padroni del partito una sorta di e come dire circuito che poi è quello che ha deve intatto il nodo scorsoio della democrazia cristiana con tutte le conseguenze
Che ne sono derivate quindi ben vengano queste forme sperimentali
Ma canta questo io mi permetto di chiedere anche una forte elaborazione concettuale
Noi oggi siamo impegnati concettuale propositiva progettuale le oggi siamo impegnati la nostra grande forza non è certa in quel magro sette per cento che abbiamo raccolto a seguito di tutta una serie di vicende dobbiamo visto democristiani che si dicevano popolare che pure hanno ricordato di essere mo'cristiana di altra sponde sono andati altrove oppure di popolare che sono ricordati che in fondo si poteva essere popolare
E in qualche maniera dare anche una mano a Dini e via di seguito questa specie di pot-pourri dove non si ha il senso di un ruolo politico legato ad una storia una tradizione una funzione la cultura che deve essere giocata
All'interno del paese all'interno della politica italiana
Dicevo però accanto a questo il nostro vero punto di forza sono le migliaia di amministratori che noi abbiamo nella nostro Paese e che non possono io lo dico con franchezza diventare soltanto il partito degli amministratori della gestione
Noi abbiamo bisogno proprio in virtù della tradizione culturale che c'è alle nostre spalle di rinverdire il senso di che cosa significa stare nella comunità
Se è vero loro lo lancio come motivo di riflessione
Che il problema di una nuova cittadinanza nel nostro Paese come in Europa
Nasce dal fatto che diventando forti nell'identità locali e identità locali sentono il bisogno di aprirci agli altri perché questa è la storia semper straordinaria grandiosa di tutti i Comuni italiani a cominciare da quelli straordinari
Però vostra Regione potremmo diffondere discorso in tutti Italia ovviamente
Cioè forti identità che nel momento in cui hanno dovuto affermano loro identità hanno cercato di intrecciare i rapporti con gli altri e quindi di diventare comunità molto più ampie molto intrecciate allora
Sì questa nostra storia ne dobbiamo avere un'idea della città di come amministrare la città
Di come creare gli elementi di cultura all'interno tra città di come perché qui è la grande sfida aperti
E qui senza voler creare polemiche io vorrei dire una cosa vedete che il discorso non è chiuso e appena aperto
Il discorso non è chiuso io non credo non voglio credere
In fondo l'accordo che ne abbiamo fatto nell'ambito del centrosinistra è un accordo che nasce proprio dal fatto che i grandi trasformazioni e grandi scelte diverse sono state fatte dal PDS
Che ha praticamente accettato quelli che sono oggi poi le basi sulle quali abbiamo potuto fare alleanza prima di tutto medico uno
Il principio dell'europeismo e con il principio dell'Europa da costruire anche le conseguenze che ne derivano in termini
Di sanità della finanza pubblica e via dicendo
Però vedete i ci sono delle distinzioni ci sono delle cose più sottili
C'è un bisogno come dire di affermare la libertà all'interno delle comunità e all'interno delle realtà civile del nostro Paese che da un timbro diverso al nostro modo di essere
E alla loro mentalità la loro cultura la tendenza ogni tandoori affiorante
Gli Assiri direttori delle coscienze di orientare in un certo modo di governare in un certo senso le idee è una tentazione che ritorna no all'interno della cultura della sinistra
E io lo vedo ma faccio solo un accenno anche in questo curioso dibattito che si è riaperto in Italia
Ne accennavo qualche minuto fa
Su quello che è stato non solo ha esperienza della repubblica di Salò oggi sul problema
Delle foibe come prima problema per noi è semplice la risposta non abbiamo bisogno di andare a storicizzare per giustificare
Noi possiamo comprendere che è un'altra cosa e però nello storico ma la condanna nasce da un giudizio morale laddove c'è violenza laddove c'è uccisione laddove ci sono coloro che hanno ucciso in nome di una ragione politica c'è la condanna che sia a destra che a sinistra
O che sia al centro cella condanna perché non può non venire una condanna
Dalla esercizio di un valore di un principio che è quello appunto dell'esercizio della violenza in modo ingiustificato non possono esserci spiegazioni diverse e quello che poi si fa passa per un principio di pacificazione
Discorso pur fatto già da De Gasperi basta andare a rileggere i discorsi che furono fatti l'immediato dopoguerra
Non si possono come dire manipolare per finalità
Impropriamente politiche le letture storiche perché questo è già un modo improprio e in certo senso Autera la stessa possibilità della democrazia di liberarsi delle proprie scorie se poi di volta in volta deve cominciare
Questa sorta di giustificazione
Che e vuol dare legittimità a determinate tre scelte
Io non solo convinto che appunto Violante abbia detto cose completamente sbagliate
Ma neppure posso accettare che a un certo punto certe letture diventino giustificazione perché dare una pacificazione che in realtà poi nel nostro Paese
Era stato già realizzata per cose che erano state già dette
C'è quindi un problema chiaro che e secondo me noi dobbiamo porre con franchezza un timbro di cultura che quella propria
Della cultura che nasce da una visione umanistica
Della società che pure al centro Bruno Colle le sue di scelte responsabili con i suoi diritti ma anche con la sua
Capacità di essere solidale verso gli altri e quindi una visione che porta conseguenze sociale di carattere politico diverso ecco perché questo fervore questa ricchezza questa potenzialità che esiste all'interno dalla società secondo me noi dobbiamo portarlo avanti ma per non lo sfuggire
Ha qualche tema politico vorrei dire semplicemente tre cose
Noi
Penso che non siamo in contraddizione
Quando diciamo che vogliamo difendere la nostra storia per farla rivivere in maniera diversa
Ma ricca delle sue radici nella età che avanza nel tempo che avanza non siamo in contraddizione con il progetto dell'Ulivo
La mia convinzione
E che anzi più noi approfondiamo onestissimo
So che ieri mi pare Bodrato abbia fatto mi si diceva una ricostruzione storica del nostro essere e la ricostruzione storica c'è anche la riscoperta
Delle motivazioni per cui lui poi abbiamo alcune caratteristiche abbiamo alcuni DNA che ci distinguono dagli altri
Ebbene io credo che questa nostra storia non può per dir così artificiosamente essere dissolta si facessimo questo
Da leggere in modo lo sforzo che ne abbiamo compiuto ma finiremmo anche per alterare la stessa natura dell'Ulivo che nasce come coalizione diverse radici e all'Ulivo se vogliamo darne succo vogliamo dare ricchezza bisogna che ciascuna forza politica porta il proprio contributo arricchisca Sixties
Guai se noi immaginassimo di fare operazioni come dire di vertici noi non possiamo trasformarci ne siamo stati in questi anni oddio molta franchi in questi due anni e un anno e mezzo circa
Piedini fino in fondo ad un progetto che ha visto in Prodi il punto di riferimento e che Prodi peraltro sta esercitando molto bene anche il viaggio
E fu City
Giudizio
Marco accompagnate questo passo applauso solitario con l'applauso più collettivo Crasso
Anche perché
In qualche maniera siamo tutti i prodiani
Ma prodiani fino al punto siamo prodiane fino al punto da volere che il Partito Popolare sia il Partito Popolare netti Prodi né di bianco né di altri perché questa è la nostra storia che non dipende dalle persone del mio
Noi abbiamo offerto le leadership abbiamo voi lo sapete io ritengo di aver fatto quello di cui ero capace
Di aver affrontato in situazioni difficili una fase delicata
Che ritengo superata anche se la mia soddisfazione non è piena come quella di altri colleghi sono un operatore
Che in certo senso critica lo stesso Effetto de la propria opera quindi sono autocritico fino in fondo
Però credo che noi dobbiamo renderci conto che è una fase difficile è stata superata oggi il partito è in crescita
Ma dicevo questa crescita del partito è una ricchezza per l'Ulivo non è una sottrazione per lunghi
L'Ulivo non può essere una come dire costruzione fatta a tavolino
Come giustamente non si vuole voi avete applaudito Edi io questo cercherò di impedirlo finché posto
Che ci sia un congresso fatto a tavolino a Cina perché sarebbero due cose non positive credo che sarebbe la stessa cosa se pensassimo di costruire un Ulivo che non nasce dal sì davamo maturazione progressiva
Lenta come dire attuale sui problemi che dobbiamo affrontare ma nasca nono sorta di organizzazione puramente artificiosa anche perché noi che vogliamo essere un partito che vogliamo difendere una democrazia stabilizzata sulla rappresentanza una democrazia non plebiscitaria e qui bis punto tutto il discorso
Della difesa che ne facciamo della nostra visione appunto in una democrazia che non significano rafforzare l'esecutivo Pelagio nelle nostre scelte l'abbiamo detto in altre occasioni non mi ripeto
Perché vogliamo questo non possiamo trasformarci
In un ammonimento che praticamente faccia da supporto
A un leader soltanto dobbiamo essere un momento che rappresenta un popolo che rappresenta la coscienza di un popolo abbiamo saper sposare per dir così le due virtù di questo tempo
Cioè quella di una scelta di persone che possono avere una funzione di guida di leadership ma non accettare la idea televisiva
Del leader televisivo che consuma tutta la sua Bazzi une politica nella sopra nell'omaggio che consuma tutta la sua attività politiche una sorta di transfert delle proprie responsabilità verso
Il leader perché come è sempre accaduto nella storia prima ci si inneggia e poi si destreggia perché questa è la storia che accade
E non invece costruire come vogliamo costruire una memoria che continua una cultura che si accumula una stratificazione di esperienze
Che vengono determinate gruppi dirigenti che diventano poi la vera forza di un partito io ieri sera venendo dalla Finlandia ho incontrato due ambasciatori che venivano dall'estero
E due ambasciatori che venivano in Italia anche per fare vacanza mi hanno detto una sola cosa onorevole ci faccia la cortesia difenda fino in fondo la vostra posizione del parlamento e dalla vita parlamentare non viviamo in Paesi dell'Est
Dodici sono state le scelte presidenziali
Vi diamo il groviglio di problemi che ci sono lo scompiglio che si determina il conflitto permanente fra un'istituzione all'altra altro che la soluzione semplificata dei problemi la creazione di clan
Quello che sta avvenendo in Russia ne è un esempio più visibile ma parlavano di altri Paesi altri due paesi che non pace
Problema ma di diretti oggi fra le altre cose si si prende il libro che Pasquino ha pubblicato per dimostrare la bontà del vice presidenzialismo parla parlando del sistema francese e poi di quello austriaco di quello finlandese
Chi legge quelle pagine non si ferma al titolo la prefazione di Pasquino arriva a concludere che questi sistemi sono andati a regime perché sono diventati praticamente sistemi normali cioè sistemi parlamentare con la soluzione seria che del Parlamento che esprime il Governo e con la stabilità di governo ecco quindi sono queste le strade che ne vogliamo seguire ma per far questo abbiamo essere coerenti a essere un partito e non un partito plaudente
Noi appoggiamo una esperienza ma non dobbiamo ridurci a questa esperienza guai se noi pensassimo di consumare nostre ore e nostro sogno politico soltanto nel sostegno al governo Prodi
Noi sosteniamo il governo Prodi perché il governo Prodi ci porta ad allargare risolve una serie di problemi nel nostro Paese secondo un modello che noi diciamo di riformismo cauto attento serio ma sapendo anche che un partito guarda oltre e in certo senso
Recupera anche
Uso l'espressione passata ma il sogno di una grande e profonda trasformazione
Di una società che mira alla giustizia
Alla maggiore solidarietà fra gli uomini una società in cui lo spirito di fraternità non venga giocato soltanto nella borsa ma venga recuperato anche nelle strutture che la società si dà perché anche qui un capitolo che io non apro ma che sarebbe Cesare la necessità di un pensiero economico approfondito di nuovo in una necessità di riconsiderare alcuni temi profondi perché lo faccio solo a mo'di esempio non è pensabile come si legge oggi sui giornali
Che mentre c'è la ripresa economica roll-up ripresa occupazionale in negli Stati Uniti d'America contemporaneamente la borsa si deprime e capitalisti praticamente detentore del grande capitale finanziario temono e fanno calare la borsa c'è una contraddizione
Che non può non essere riprese da un pensiero economico che non si subordina presunte leggi a che punta come ci insegnavano come ci hanno insegnato i grandi economisti
Cristiani a cominciare da Vanoni punta sempre alla realizzazione dell'economia al servizio dell'uomo uso questa espressione per dirla in sintesi naturalmente rispettando regole di mercato rispettando la locazione rigorose le risorse ecco perché poi siamo rigorosamente euro Pisti e difendiamo questo obiettivo senza remore e senza sconti
Un'ultima cosa
Io credo che questo governo debba fare fino in fondo
Il suo dovere realizzando il proprio programma
Anche a menare si è creato scandalo perché a un certo momento Prodi ha detto una cosa che secondo me è abbastanza ragionevole
Io porta avanti il mio programma
L'Ulivo ha il dovere di appoggiare questo programma che condiviso se dovessero esserci difficoltà perché smarrirsi se viene il consenso da parte degli altri senza che questo sia un atto trasformisti
Io vi confesso che non riesco a trovare obiezione a questo ragionamento di Prodi lo condivido
Chi è che viene meno qui lo dobbiamo dire con molta chiarezza viene meno quelli che hanno approvato il governo Prodi dando la fiducia su di un programma che era stato stabilito
Anche qui dobbiamo stare attenti la politica di centro a mio avviso è una politica che non si realizza secondo il sogno di alcuni con un centro ballerino che si sposta da destra a sinistra non è questo l'obiettivo
Ma la politica di centro è un tipo di scelta di indirizzo di emendamenti e di cultura che va in una certa direzione
E la capacità per dir così di trovare il punto di equilibrio fra le tensioni nel Paese che non creino derive di destra e che non credo di no estremismi di sinistra che sia capace di dare delle risposte anche all'estremismo di centro
Che qualche volta si manifesta in termini quindi di cultura politica
Ma noi non possiamo immaginare di essere entrati in una sorta di gabbia quando io dico che il talvolta il lupo cambia il pelo ma non il vizio beh io questo proverbio mi sento per esempio di applicarlo ad Occhetto
Che un po'come dire risentito in qualche maniera deluso in certo senso
Mandagli ultimato mo'sognando praticamente l'alleanza
Di sinistra come l'alleanza che devono tornare questo Paese io lo dico con franchezza fino a quando sarò segretario del partito io a questo non ci sto noi non l'abbiamo fatto l'alleanza dissi
Noi non abbiamo fatto l'alleanza DC
Io vorrei ricordare che Martinazzoli coraggiosamente fece una scelta che allora non puntava in quella direzione ci sono state una serie di valutazioni possiamo fare
Di errori o di altro ma comunque è storia però ebbe il coraggio di rifiutare un certo tipo di scelta anche quando nuovo sistema elettorale lo imponeva
Noi non siamo qui per fare l'appendice né del PDS e tanto meno dell'accordo fra il PDS e Rifondazione
Loro hanno un problema di apertura a sinistra di dialogo verso la sinistra lo fanno secondo me secondo una vecchia concezione del padre nel miliardo a Bush che il vecchio mito al quale loro si rifanno dobbiamo su questo intervenire ma nessuno può immaginare di trasformare
Il Partito Popolare almeno per quanto mi riguarda ora e anche domani se non sarò alla guida del partito per il ruolo che mi
Ritaglierò all'interno del partito può immaginare di trasformarci in una sorta di appendice o di indipendenti di sinistra non è questa la nostra storia gloriosa
Alla quale non intendiamo dedicare ancora le forze che ci sono ma per far sì che al di là della limitatezza dei consensi sì posso giocare un ruolo come l'abbiamo giocato per dare le grandi risposte ai problemi del Paese
Per giocare un ruolo a livello europeo
Dicevo che venivano vedi da questo lungo giro qui e tu hai fatto riferimento ebbene andando in Lituania come andando appunto infilando dove ci sono piccoli gruppi che si richiamo c'è una specie di di esigenza
Di risposte che vengono dagli italiani
Innanzitutto perché i conservatori inglesi solo i conservatori inglesi con la loro peculiarità il gollismo francese lì incerto ma la vecchia come dire Democrazia Cristiana francese ha perduto alcune sue caratteristiche e gli spagnoli sono una sorta di travestimento sia pure in veloce evoluzione di vecchie tentazioni di destra
Il partito rimane il partito democratico il partito cristiano democratico di con lo certo oggi uno degli amanti
O personaggi della politica mondiale un democristiano autentico io sento in luglio pulsare
Come dire la lezione e appresa di Adenauer e degli altri grandi democratici cristiani ma anche uno ossessionato dall'idea di doversi opporre al socialismo e quindi con la esigenza di raccogliere tutto
Da tutti e poi ci sono i piccoli partiti più vicini per sensibilità noi quello olandese quello belga quello italiano
Ma ovviamente era l'Italia alla quale si guarda
E ci chiedono delle risposte
Che non valgono solo per il nostro Paese ma che valgono per tutta Europa una sorta di alimentazione di dottrina questo caro Luigi lo sai anche tu che sei stato
Soprattutto di recente anche in Sudamerica anche in Sudamerica c'è questa specie di esigenza di rinvigorire la dottrina
Di riprendere la forza di un pensiero economico che ha avuto appunto in un Ezio Vanoni tre punti di riferimento alti di riprendere una cultura istituzionale che ha avuto nei nostri grandi rappresentanti
Dossetti
Questo tentativo peraltro mediocre di Schiaccianoci una sorta di sinistra
Io non sono mai stato
Dal mille novecento settanta due di dopo l'accordo di convinzione di un certo tipo
Mi sono opposto e rivendico e vorrà scrivere qualcosa anche per dare una risposta Luigi a qualche
Come dire articolo che tu hai scrittori di come siamo belli dialettici sul problema dell'interpretazione di Berlinguer altre perché la mia visione la mia lettura di quei fatti
E parte coincidente ma in parte anche molto diversa perché è giusto che questi dibattiti avvengono non vengono solo alimentate agli altri
Bene tutto questo
Come dire non può circolo di schiacciarsi per dire che siamo la sinistra democristiana i dossettiani soltanto voi sapete che c'è un filosofo si fa per dire che cerca di come dire spingerci e di metterci nell'angolo ignorando quella che invece la storia che l'abbiamo raccolta con una storia molteplice
Che indubbiamente vive oggi in un partito più ridotto ma questa vicenda non la dobbiamo ravviva
E questo dipende molto dal lavoro che viene fatto noi ce la metteremo tutta
Ma volevo dire per dare una risposta noi dobbiamo difendere il Governo Prodi e dobbiamo far sì che l'esperimento riesca non c'è come dire trasformismo nel fatto che Prodi realizzi proprio programma sarebbe trasformismo se non realizzarsi il programma per il quale si è morto queste
Programma di Prodi lo abbiamo condiviso l'abbiamo votato
Dobbiamo spingere perché questo venga realizzato l'obiettivo è questo e lo sosterremo in questa in tutte le direzioni ora il partito e naturalmente
In mezzo alla battaglia politica con la propria identità con la propria storia con la propria fisionomia
Una fisionomia che alle sue caratterizzazioni
Una filosofia che diversa dalle altre
Una concezione dell'uomo che ha le sue carattere un Antropologia uso un termine forte che ovviamente considera in maniera diversa e di qua tutta una serie di conseguenze su questo c'è un grande confronto che non facciamo interno integralisti
Lo facciamo in termini
Di fondamentalismo ma in termini di confronto culturale politica dobbiamo elaborare ma non possiamo essere un'accademia
Qui c'è una grande storia di tradizioni culturali nella vostra Padova nel nostro Veneto abbiamo bisogno e concludo con le parole cadetto Bedin di stare fra la gente
Io ho fatto tutti gli sforzi possibili per aggregare il centro ogni volta che mi incontro con Dini mi sento dire che lui condivide in pieno quello che noi siamo condivide in pieno il pensiero politico
Della partito dice che è d'accordo sulla nostra missione del sociale
Propone di incontrarci per rafforzare cinque dicono la stessa cosa alcuni uomini che sono vicini a Prodi ma poi si esce fuori e non si riesce a costruire come dire niente che sia più compatto e che potrebbe essere utile io credo che questa linea vada mantenuta perché prima o poi la forza delle cose e vincerà
Però non possiamo aspettare
E allora dobbiamo crescere su noi stessi
Partito non rinuncia cresce su se stesso ed per Criscito se stesso abbiamo bisogno i dibattiti di approfondimento di avere una forte identità un forte riferimento culturale
Ma abbiamo bisogno anche di organizzazione di serietà abbiamo bisogno di muoverci fra la gente di ritornare fra la gente a spiegare le cose
Io vi ringrazio lo stesso occasione
Non vi ho parlato di un appuntamento
Che secondo me come dire meriterebbe più le risposte delle maschere di Goldoni parlo di Arlecchino e degli altri che non ha risposto politiche quella del quindici di settembre però a questo punto vorrei dire con molta chiarezza sì da una parte c'è qualcosa
Di buffo e dire dicono dall'altra parte c'è anche qualcosa di serio che noi dobbiamo sottovalutare
Ma la nostra risposta deve essere la risposta fatta in termini di serietà e di impegno
Io credo che riuscire a chiarire bene le nostre ragioni significa anche riuscire a dare le risposte ad un problema che vero serio e profondo al nostro Paese
Noi non possiamo come dire immaginare di giocare un ruolo politico se diventassimo tante spezzettata e realtà
Io qualche giorno fa ha sollecitato dal colera si era ho scritto perché me l'avevano chiesto una lettera ad un marziano
Invitandolo a venire qui in Italia ma era Gerry White che scriveva gli ho detto beh io mi auguro che quando tu scendi o che scende a Milano a Mantova Este
Oggi elezione Napoli o a Palermo praticamente tutti quanti tutti posso ritrovare sempre
Sia pure verde rosso o bianco che sia in Italia questo il mio augurio è questa la battaglia per la quale noi siamo impegnati come grande partito nazionale
Con questo noi abbiamo concluso secondo anche le tradizioni venete che consentono di andare a colazione quando e ora è stata esami
Volevo solo ringraziare quanti del Partito Popolare hanno collaborato con il segretario provinciale per realizzare questo primo appuntamento in particolare e la sezione di Este del Partito popolare e il sindaco tosa ma un ringraziamento
Riparare al Manfredini di Este siamo venuti ospiti qui siamo ci siamo trovati bene e forse sarà l'inizio di una storia comune grazie e buon pranzo e ci rivedremo presto