Albania: l'atteggiamento europeo e occidentale di fronte alla crisi

Radio radicale parliamo di Albania abbiamo ai nostri microfoni un
è un'esperta di problemi di politica estera l'editorialista della Stampa l'ambasciatore Sergio Romano ambasciatore romano secondo lei l'Occidente e l'Europa in particolare stanno agendo come dovrebbero nel
Cessione della crisi albanese mi pare che complessivamente non possono fare molto di più forse sì passato qualche cosa di più sarebbe stato possibile fare ma di fronte alla crisi nel momento in cui è esplosa ho l'impressione che le diplomazie uccide tali e i governi in generale abbiano governato il pilotato per quanto possibile le crisi nel modo migliore l'Italia per esempio ha avuto certamente il merito di allarga nella parte del governo a Berisha raccordo fra maggioranza e opposizione non basta di per sé a risolvere il problema ma ha avuto il merito di rendere il governo più
Credibile più autorevole nei confronti dell'insurrezione della rivolta più nulla non credo che l'Italia potesse andare senta secondo lei a questo punto
Tutto sarebbe augurabile per così dire una qualche forma di intervento militare da parte occidentale ornato trapela che l'intervento militare
Impossibile si può intervenire militarmente soltanto quando si ha un obiettivo politico chiaro da realizzare in altre parole si mandano truppe in funzione di qualche cosa di specifico impreciso oppure quando vi è con un nemico preciso contro cui battersi un avversario in questo caso non esiste un progetto politico allo stato attuale delle cose quanto meno e non esiste neppure una beffa arriva l'avversario e diffuso generalizzato la situazione anarchica quanto meno nel Sud numeriche una forza politica che abbia assunto il controllo e la responsabilità della rivolta esistano tante volte quanti sono probabilmente i leader i bande criminali o di gruppuscoli politici io volli associazioni spontanee forte nel corso delle ultime settimane e allora contro chi ci si parte in funzione di qualche club di che cosa ecco ma
Una forza di per così dire è stata definita di interposizione uno qualche missione di polizia internazionale anche questa la giudica improbabile o impossibile mollarmi cuore di polizia vedo che si parla molto di quello effettivamente perché questo è il tema sollevato dal le cascate
Ieri a Ostia ecco fra Nicchi che ha fatto una missione per conto dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
Una missione cioè di politica internazionale bene a che cosa dovrebbe servire beh naturalmente a mantenere l'ordine cosa che le politiche interne per tali possono fare quando l'ordine insiste già per restaurarlo l'ordine invece una forza di polizia non basta occorre una forza di intervento militare e allora se non c'è l'ordine quale forza di polizia potrebbe un servire allo scopo non riesco a immaginarlo per il momento anche perché in una situazione di questo genere molto rapidamente la forza di polizia sarebbe rischierebbe di S. bersaglio di azioni provocatorie da parte degli uni o da parte degli altri c'è una forza di polizia va in Albania oggi
Cioè nel momento in cui una larga parte della popolazione si è armata saccheggiando le caserme la una cosa da fare evidentemente di fermarli ma per ritornarvi bisogna che siano d'accordo a farci ritornare su non sono d'accordo a farci ritornare bisogna ritornarli non con le buone ma collega vive e allora inevitabilmente uscì precipita nella logica del conflitto una corpo di polizia militare a questo tipo di operazione mi sembra che l'ha dato sede ambasciatore ma
Lei ha detto inadatta appunto un corpo di polizia un militare bisognerebbe che si fosse un ordine di prima stabilito quindi in qualche modo o il governo e auspica che l'attuale il nuovo governo albanese riesca a ristabilire un minimo di ordine e nel Paese almeno in alcune zone del Paese e si raggiunga una qualche accordo una qualche intesa con chi in qualche modo ha in mano l'ordine pubblico nell'
E altre aree del Paese non solo lo auspico ma penso che Orlov
Aperta quando loro l'ordine o è ben difficile che l'ordine possa essere restaurato dall'esterno ripeto l'azione il carattere meno meritorio dell'azione politica del governo italiano fu proprio questo quello di crea dare un governo che fosse un po'più credibile è un po'più autorevole di quello che si era sfaldato sotto sotto Sali Berisha naturalmente sembra di capire che anche Sali Berisha a questo punto abbia perduto quali tutta la sua credibilità e forse sarebbe anche meglio che se ne andasse ma ancora una volta come possibile dall'esterno triplicare una situazione di questo genere si può negare il proprio riconoscimento al Sali Berisha soltanto se qualcun altro è disponibile nelle quinte per assumerne per assumerne la successione ed è in grado a sua volta di controllare quel tanto che ancora rimane nel paese di controllabile amministrazione forze armate forze di polizia insomma molto più di quello che e che che sta accadendo noi non possiamo fare l'ordine ho l'impressione in altre parole che lo debbono restaurare loro devo dire che le notizie delle ultime ore non sono poi così allarmanti come quelle di ieri e di avantieri lasciate Tirana è migliorata sud è ancora ciecamente nelle nella in mano ai rivoltosi ma forse quello che sta accadendo al sud gradualmente per quello che il è possibile capire da qui è che da un lato la rivolta si sta in qualche modo depurando decantando stanno am emergendo alcune persone che sono forse in grado di parlare dei rivoltosi e lungo la strada una parte dei rivoltosi si spera torna a casa grosso problema sono le armi naturalmente sono armati fino ai denti erano armati tutti perché in una situazione voglio dire antropologicamente come quella albanese dove il culto delle armi e l'uso delle armi era già abbastanza radicato nella cultura locale per nel momento in cui ci sono le ha armeni disponibili voglio dire perché le caserme sono state saccheggiate ci sono due meccanismi che in generale spingono la gente a procurarsi tra una voglio allarma perché l'ho sempre avuta mi è un l'altra voglio allarma perché c'è la quell'altro essere no io gli scheletri solo disarmato in un Paese in cui sono tutti armati insomma è un meccanismo diabolico senta ambasciatore
Ma non c'è il rischio secondo lei che la crisi albanese diva ampio comunque si estenda anche altri paesi che hanno consistenti comunità albanesi dal Kosovo a maggioranza albanese la Macedonia e quindi la prima constatazione tappa
Aree anche Fendi a è un po'in controtendenza per il momento è quella di aspettare che Sali Berisha ha avuto il grande merito di non di non soffiare sul fuoco ha governato l'Albania negli scorsi anni assentare affittare i conflitti con i due Paesi Serbia da un lato e Macedonia dall'altro in cui più forte la minoranze Albani se grosso modo due milioni gli albanesi nel Kosovo serbo quattrocento mila bambini finiti in Macedonia e bene Berisha avuto ripeto questo merito al governato puntando sullo sviluppo e sulla cooperazione internazionale non ha utilizzato l'arma del nazionalismo come altri forse avrebbero potuto fare al posto s'suo per distrarre l'attenzione del Paese dai suoi problemi economici e sociali
Allora oggi naturalmente in una situazione di vera nessuno può escludere la possibilità che i successori di Berisha o lo stesso Berisha doma anni possono invece proprio fare leva su quell'arma cioè utilizzare le rivendicazioni degli albanesi in Serbia e degli albanesi di Macedonia proprio perché per così dire perché era nell'angolo del nazionalismo distrarre i suoi connazionali dai loro problemi economici e sociali se questo accadesse
Sarebbero guai anche perché ed tra le cose immaginabili naturalmente vi è anche la possibilità che i musulmani di Serbia in quel momento si serve sì scusi musulmani di Sarajevo si servano di quell'occasione per saldare i loro conti con la Repubblica di Pale proviamo a immaginare lo scenario il mi il governo di Tirana soffia sul fuoco la rivolta scoppia nel Kosovo i sei Roby retriva non la rivolta per reprimere la rivolta naturalmente rafforzano la loro presenza militare se la portano la loro crimine presenza militare sguarniscono la loro presenta militare altrove a quel punto i mussulmani i Sarajevo decidono che è arrivato il momento per regolare i conti con la Repubblica serba di Pale lì ricomincia la guerra e questo è uno scenario possibile e poi ce n'è un altro
Brema nella regione che non bisogna dimenticare
è stato sepolto sotto la cenere ma è sempre lì che brucia ed è quello dei rapporti Grecia Macedonia quando si costituì la Repubblica macedone e la Grecia rifiuto al suo dicono mento perché ma perché dopo la prima guerra mondiale del momento della spartizione della Provincia macedone un pezzo andò la Grecia bene questo pezzo andò alla Grecia tra l'altro con una città importante che Salonicco quindi esistono dei macedoni in Grecia esiste un una lingua macedone parlata nelle Province macedoni della Grecia e che appunto si chiamano tra l'altro Macedonia ed è per questo che
La Grecia non voleva che scrisse un'altra Repubblica marce un alto una macedonia al di fuori dei suoi confini perché temeva che questa Macedonia avrebbe contestato la legittimità del possesso delle repubbliche macedoni delle province macedoni della Repubblica Greg e quindi e a quel punto il contenzioso greco macedone che è stato ripeto controllato spento con l'aiuto dell'Unione europea e dell'Occidente generale potrebbe neri esplodere tutto queste sono scenari possibili non merito che accadano per fortuna non è detto che accadono soprattutto perché se abbiamo grosse difficoltà a controllare la situazione all'interno dell'Alpe mia invece abbiamo qualche carta in più quando si tratta di controllare le frontiere e soprattutto di fare pressioni su quelle capitali è che son potrebbero essere coinvolte nella crisi cioè Belgrado Sophia e Atene lì qualche carta da giocare e l'abbiamo le sanzioni nei confronti di Belgrado l'aiuto e l'assistente nei confronti della Macedonia dove peraltro sono presenti truppe anche americane in rappresenta anta dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e poi
La Grecia beninteso è un Paese membro dell'Unione europea senta secondo lei però
L'Occidente in particolare l'Italia non hanno un po'troppo appoggiare per così dire il presidente Berisha non avrebbero dovuto prevenire la crisi lei continua per
Pare che un paese erano non può che ragionare con gli interlocutori che gli sono offerti dalle circostanze e dalla scelta degli elettori locali che per questa scelta sia stata fatta in modo opaco o addirittura secondo alcuni persino fraudolento certo del possibile ma siccome noi non possiamo andare a votare per loro o presidiare i seggi o fare la campagna elettorale al loro posto bene a un certo punto l'interlocutore
Che in quel momento si siede al tavolo il rappresentante del suo Paese e bisogna accettarlo e questo è stato per l'appunto il caso di Fryderyk il quale poi tra l'altro
Adesso è di moda naturalmente di tirarlo perché così sempre accade la memoria del la memoria di due giornalisti in particolare è corta Massari Berisha ha avuto come dicevo prima il merito di non aver attizzato fuochi il fuoco dei conflitti regionali nei Balcani poi ha avuto anche il merito di mettere in qualche modo sia pure caoticamente il suo paese sulla strada dello il gruppo delle privatizzazioni da abbiamo grosso modo cinquecento mi imprenditori italiani che sono andati in Albania da so andati in Albania evidentemente perché qualche condizione di lavoro era stata creata e credo che sia stata creata per l'appunto con il governo di
Di Davis
Jean poi sono cominciati gli errori probabilmente il grosso errore fu quello frutti utilizza
Fare le finanziarie truffaldine questa specie di gioco delle tre carte che si è creato con le finanziarie piramidali lo sapevamo tutti che quelle non potevano finire nel disastro generale tra shin annosi dietro i risparmiatori probabilmente lo sapeva anche Veliscia ma se Berisha ha permesso che la cosa conti parte dobbiamo supporre immaginare che l'abbia fatto perché un qualche vantaggio ne abbia ne ha avuto e lì naturalmente commise un grosso errore un errore che rischia oltretutto di rivelarsi un errore suicida ma ripeto ancora una volta
Queste finanziarie piramidali non sono di ieri o di avantieri le abbiamo viste in Russia e le abbiamo viste in Romania in Bulgaria in quasi tutti i Paesi dell'est sempre producono ti da altri non potevamo essere certi che questa avrebbe prodotto un disastro se lo ha prodotto probabilmente per le particolari condizioni sociali del Paese
E perché la criminalità vi era molto fortemente coinvolta ma son tutte cose che si fanno giorno dopo nove giorno prima sente in conclusione lei come se dovesse fare una breve delle previsioni è ottimista o pessimista sull'evoluzione successiva aveva sta grave crisi per qualche giorno per il fatto che il governo albanese un minimo di strategia ce l'ha visto che che per patria consistette nel lasciare che il fuoco dell'arrivo
Si consumasse per così dire le munizioni grazie al cielo si consumano sparando per aria speriamo che ne abbiano consumate molte la rivolta resta tutto sommato nonostante qualche coautore Hulot qua e là una rivolta accesso alla le Riccio le rivolte accesso alle non durano eternamente perché prima o dopo per l'appunto si si spenga e pensavo che il Governo attendesse il momento in cui agire attendesse momento cioè in cui il la rivolta stava per consumarsi stava per spegnersi due giorni fa questa ipotesi sembrava piuttosto contraddetta dal fa che la rivolta si era allargata a Tirana oggi sembra di nuovo una supposizione valida nel senso che il governo controlla il nord la rivolta per il momento è contenuta al sud insomma qualche speranza che rientri mi sembra che ci sia tutto dipende dalla tenuta del governo fino dal rapporto che Chirac stabilire ecco periti
Dagli accordi politici si sono accordati per le elezioni a giugno questa intesa è una cosa positiva bene la ringraziamo ringraziamo
No l'ambasciatore Sergio Romano colui come avete sentito abbiamo parlato della crisi albanese buon ascolto come sempre da radio radicale