"Quale federalismo?" convegno promosso dall'Istituto internazionale Jacques Maritain e dalla Fondazione Konrad Adenauer con il patrocinio del presidente della Commissione Europea Jacques Santer nei giorni 22 e 23 novembre 1996 presso l'Auditorium delle Terme nota: il convegno non è stato registrato integralmente

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Un primo livello riguarda l'attenzione crescente nelle nostre società
Tra la figura della democrazia governata in cui si Espresso il compromesso tra democrazia e capitalismo nell'età del bipolarismo
E la figura della democrazia governante verso cui sembrano orari e intarsi i corpi sociali
Trasformando la stessa domanda politica da semplice domanda di partecipazione in domanda di autonomia
Un secondo livello
Riguarda anche esso il campo di estensione della democrazia
L'ideale democratico e per sua natura progressivo
E nella presente fase di sviluppo
Dopo la stagione della democrazia politica e civile dopo il tempo della democrazia sociale è venuto il tempo della democrazia economica
Ma qui invece la democrazia sembra incontrare le sue colonne d'Ercole al punto che davanti a questa soglia la democrazia e in generale la politica sembra aver innescato la retromarcia
Passando lo scettro al mercato e facendosi Altan bassi dell'economia
Questa subalterna azione sembra sempre più ridurre la politica a semplice amministrazione delle decisioni prese nel terreno economico
Da attori economici che non sono suscettibili del controllo democratico dei corpi politici
Un terzo livello infine del malessere politico di oggi riguarda l'orizzonte entro il quale hanno luogo decisioni ed eventi che strutturano sempre più la vita comune
Questo orizzonte e quello della globalizzazione
Si tratta ormai di una situazione di fatto che viene fronteggiata con istituzioni di diritto largamente insufficienti
E quello che nella teoria delle relazioni internazionali viene chiamata il neorealismo
E che in buona sostanza e l'accettazione oggi assolutamente insufficiente del vecchio metodo intergovernativo stato scientifico e diplomatico non fa che evidenziare il non governo della globalizzazione
E anche per questa mancanza di governo comune dei processi mondiali in atto il rifugio nel localismo può avere la Presa che ha
Dentro questi scenari complessi federalismo sembra esprimere con nome nobile guardando lontano un bisogno che è innanzitutto un bisogno di politica
Cioè di obiettivi di governo efficace ed istituzioni
E a regole trasparenti insomma
Dire federalismo per dire la politica che non c'è
E qui mi sembra stanno tutte le chance di tutti i rischi dell'uso passionale che oggi facciamo dell'utopia orienta attrice del federalismo le chance innanzitutto
Con il federalismo non solo diamo voce al bisogno di politica delle nostre società
Ma offriamo questo bisogno prospettive di elaborazione culturale istituzionale e regolamentare
Che ci riportano agli strati profondi dell'ideale democratico
Laddove questo ideale deve oggi essere verificato se vogliamo sfuggire a quel destino di malinconia democratica di cui parlava giacché dell'OLAF
E questo è l'orizzonte più appropriato per riconciliare lo spirito pubblico delle nostre società
Con il Codice del genetico per il quale per dirla con Aristotele la democrazia e l'arte di governare uno uomini liberi ed autonomia
E tuttavia c'è un rischio connesso all'uso dell'utopia di federalismo
Ed è che dando voce a bisogni profondi e facendo guardare lontano
Ci si attrezzi meno ha colpito vicino specialmente quelle patologie che tengono prigioniero e frustrato il bisogno di politica delle nostre società
E questa cattività ha oggi due volti principali
Il primo e quello del peso spropositato che le nostre società hanno preso gli strumenti e gli apparati di governo voglio dire il sistema o talvolta la babele ingovernabile delle leggi e burocrazia
Il secondo volto poi e quello citato del rapporto subalterno della politica e l'economia
Se non si colpisce vicino cioè se non civili diamo la strumentalità delle leggi e degli apparati se non ci dividiamo l'economia imponendo le un più soddisfacente equilibrio
Tra comportamenti competitivi e comportamenti cooperativi
Se non civili diamo le relazioni internazionali oggi a conduzione egemonica e accrescente deperimento democratico ebbene parlare di federalismo
Poté venire la cattiva coscienza di un'impotenza collettiva
Certo il federalismo può disegnare
Un assetto ordinamentale che può aiutare le società ad affrontare più efficacemente il più flessibilmente in queste sfide
Ma non scarichiamo lo di aspettative miracolistiche
Il male oscuro delle nostre società e la crisi di evidenza del politico
E questa crisi non la si supera portando il politico semplicemente più vicino al cittadino regionale o municipale che sia questa vicinanza
Ma lasciandolo il politico
Cioè l'espressione della volontà comune impotente rispetto sia all'opacità grigia il silenziosa degli apparati
Sia la sovranità di fatto esercitata dal fattore economico e finanziario
Sul piano nazionale e globale
Non basta dunque dire federalismo o quale federalismo occorre domandarsi innanzitutto federalismo perché cosa
In estrema sintesi per una democrazia un po'più governante o per la capillarità trazione della democrazia governata
Ritengo al termine
Ci sono troppi lettori vecchi e nuovi del decisionismo di Carlo Smith
Che fanno gli apostoli del federalismo senza porre questi interrogativi
Ma noi veniamo dall'altra matrice da altri maestri che piuttosto ci portano a rilevare il contenuto personalista del vero federalismo il vero il valore della persona e la sua autonomia
E non era a pezzi il maestro di tutti loro che affermava la rivoluzione federalista sarà morale personalista e solidale non sarà affatto grazie
Grazie al segretario generale ispiratore insomma di questo convegno e adesso passo la parola al dottore Lothar fra segretario generale della Fondazione Konrad Adenauer sottolineo che è venuto apposta dalla Germania è arrivato ieri che si trova oggi fra di noi diamo già avvenuto e la parola
Ma anche ad ampliare
Presidente perché non ha seguito Papini
Amministrati merce Michel anziché da
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La la maniera di ristrutturare queste euro il secolo scorso ha visto una tendenza irrefrenabile verso la centralizzazione negli Stati che si credevano Stati nazionali adesso Veltroni siamo proprio nel pendolo dall'altra parte siamo stiamo verso la che centralizzazione e credo che questo sia un fenomeno essenziale per capire compenso necessario della globalizzazione di cui si parla anche con sanzione
Eccoci
Dunque adesso io passo la parola se vuole la presidenza da sua Eccellenza il ministro curato basta devi comunque la prova c'era e poi
Per la continuazione delle
Io ringrazio
Ringrazio l'istituto ma ritenne la Fondazione Adenauer
Per l'invito a
A rivolgere il calco qualche riflessione introduttiva
Niente di più avrei voluto anzi
Poter riflettere di più come sarebbe stato necessario
Prima di
Prima di questo convegno
Qualche riflessione introduttiva su un
Tematica che credo sia come diceva
Professor Papini prima
Oggi
Assolutamente strategica e centrale
Lo dico in un paese
I cui cittadini sono in questo momento Galloro grandissima maggioranza
Si autodefiniscono no
A loro grandissima maggioranza federalisti ed europeisti
Se si rivolge questa domanda come istituti di ricerca hanno rivolto ai cittadini italiani la domanda se sono per una riforma federale
Essi sono per l'unità europea
Risponde ad entrambe le domande positivamente con
Altissime percentuali
Così come qualcosa ne fa in un referendum votarono
Con una maggioranza di oltre il novanta per cento
Per
La il rafforzamento
E l'attribuzione di Poteri sovrani al Parlamento europeo
Salvo poi non far seguire
Alcuna conseguenza
Da questo voto
Salvo
Mostrare sto cronaca di questi giorni
Molta
Molta quasi un'intolleranza nei confronti
Delle scelte certamente difficili e impegnative
Che il nostro Paese deve fare per partecipare da protagonista alla costruzione europea queste scelte poi possono essere come dire del tutto opinabili
Ma al fondo mi pare che ci sia in realtà questa resistenze
Consapevoli della crisi
Degli Stati nazionali
Consapevoli di quelle
Trasformazioni a cui accennava anche prima lottare Krafft
Nel senso della progressiva integrazione globalizzazione
E quindi nel senso della crescente incapacità degli Stati nazionali
Di affrontare i problemi fondamentali
Della convivenza
Ma nel contempo capaci anche di
Giudicare legittime sostenibili
Tesi che tendono a rinchiudere intimo ristrette nazionalità
La costruzione belle identità politiche
Magari in più ristrette identità prive di qualunque base storico culturale mi riferisco come è ovvio alla cosiddetta Padania
L'espressione geografica
Nella storia del nostro Paese espressione geografica non particolarmente non particolarmente diffusa fino a poco più di un anno fa
Qui c'è poi l'onorevole Zeller
E potrà dirmi se lui stesso si è considerato appartenente alla Padania fino a qualche fino a qualche tempo fa o non piuttosto
Ha costruito nella sua cultura una serie di altre identità
Compresenti come diceva il professor Krafft ma tra queste la Padania non c'era meno gente
Ecco io penso che
La ragione e che nella
Cultura nel nostro Paese di questi anni
Le ragioni forti di una Scelta
Federalista ed europeista
Non sono state adeguatamente esplorate
E così non si è colto neanche la stretta connessione che esiste tra
Questi due
Obiettivi
L'unità europea si può costruire soltanto io penso partendo da una scelta rigorosamente federalista
In tutte le sue dimensioni
Da un'organizzazione del nostro sistema
Delle delle delle strutture della nostra convivenza ai diversi livelli
Basata sul principio di sussidiarietà nessun modello federale
L'Europa sarà unita soltanto se è un Europa che costruisce l'unità nella diversità
Secondo il principio che lotta al Plaza ricordava proprio poco fa è il principio fondamentale che ispira
Il modello la costruzione federalista
Io penso che questo convegno posso essere utile per appunto per
Cercare di esplorare le ragioni della scelta di un modello federalista nell'ambito del costruzione dell'unità europea
Io vorrei che
Rapidamente svolgere qualche riflessione su due ragioni
La prima ragione e di carattere come dire
Funzionale
Il modello federalista
A me sembra il credo molti di noi sembra rappresentare la risposta più razionale
E più moderna i problemi di organizzazione
Delle istituzioni
Della democrazia e dell'economia in società sempre più complesse
Le soluzioni centralizza tredici
Si rivelano sempre più inadeguate
Quando non controproducenti a risolvere i problemi generati dalle grandi trasformazioni di questi anni
Quelle del sovraccarico delle domande al centro
Dei sistemi della variazione delle preferenze degli utenti
Della selezione democratica delle domande sociale
Delle crisi di efficienza e dei rischi di burocratizzazione delle grandi organizzazioni del rivolta fiscale dei contribuenti
Il modello del belga aver mentre è in difficoltà quasi dovunque
Oltre una certa soglia dimensionale le grandi strutture si burocratizzati no
E insieme si frammenta no e perdono coesione
La la programmazione centralizzata si è rivelata incapace di dominare realtà di grande complessità
Sistemica
Mentre più adeguato si è rivelato un modello di programmazione coordinamento decentrato e policentrico
Che affida
Al centro funzione di sintesi di raccordo e di coordinamento
La scomposizione la frammentazione e la diversificazione la personalizzazione delle domande sociali richiede risposte articolate e flessibili
Possibili solo in un sistema largamente decentrato
Che consente di accertare selezionare le domande sentite come realmente proprietarie
Di adeguare interventi servizi
Scelte alla peculiarità delle situazioni geografiche demografiche economiche sociali culturali
Di attivare solidarietà visibili e controllabili
Le disfunzioni burocratiche
E i costi eccessivi di un sistema centrato di welfare
Indirizzo ormai la riflessione e la ricerca sulla riforma dello stato sociale sulla welfare society
Verso modelli che riserva hanno al centro esclusivamente il compito di definire il contenuto dei fondamentali diritti di cittadinanza
E caso mai le regole generali concernenti l'organizzazione dei servizi e gli standard minimi delle prestazioni
E le macro decisioni allocative
Sul territorio
Alle istituzioni
Decentrate spetta la responsabilità della concreta organizzazione della gestione
Dei servizi garantiti a tutti secondo il principio universalistico ma anche la facoltà di compiere
All'occhio a atto
Accollandosi gli oneri relativi proprie scelte allocative distributive
In ordine alla copertura di domande di bisogni ulteriori al miglioramento della qualità dei servizi oltre il livello minimo assicurato a tutti i cittadini
Ma nel contempo queste pendenze queste realtà si devono coordinare
Con l'esigenza di integrazioni
Su dimensioni sempre più ampie proprie del
Delle tendenze alla globalizzazione
E quindi imposte dalla necessità di affrontare la convivenza e la competizione
Con sistemi economico politici sociali di dimensione sempre più rilevanti
E a questo punto l'unico modo di costruire un sistema
Un sistema di istituzioni
Efficace
E quello di costruirli sulla base del principio di una forte divisione del lavoro e delle responsabilità del lavoro delle istituzioni delle responsabilità e dei poteri
Che
Il principio organizzativo del modello federale basato sull'applicazione del principio di sussidiarietà
Per altro verso a me sembra che e della seconda
Riflessioni a me sembra che
Il modello federale risponda
Più di altri
All'esigenza che
Tipica militare caratterizzante
La cultura contemporanea forania di fondare la convivenza la convivenza comune
Sul riconoscimento della dignità e del valore di ogni donna e di ogni uomo
E dunque sul riconoscimento dell'alieno abilità e del valore di ogni identità di ogni cultura di ogni storia di ogni tradizione di ogni esperienze
Il principio dell'unità nella diversità che proprio del modello
Sede reale
Consente di fondare
Una unità articolata l'unità di una democrazia personalista e pluralista
Fondata sull'autogoverno responsabile
Sull'effettività dei diritti inalienabili di cittadinanza
E sull'adempimento dei doveri di solidarietà
L'un gli uni agli altri ugualmente necessari a realizzare
Una convivenza civile che concretamente riconosca l'uguale dignità di ogni cittadino
E le pari opportunità tra tutti i cittadini e trote e tutte le comunità quindi forti e vitali strumenti di solidarietà per rendere effettivi per tutti i diritti di cittadinanza
Ma rifiuto dell'UNIFIL per me dell'uniformità burocratica
Delle soluzioni delle soluzioni o uniformi
Della imposizione dal centro di modelli culturali
Di comportamento
Di amministrazione
In questo senso io credo che
La riflessione dovrebbe portare anche a rimettere in discussione un antico schema
Della nostra cultura giuridica e non solo giuridica
Che è già in crisi sotto il profilo
Politico ed economico
Ma forse non ancora dal punto di vista culturale e scientifico
Ed è il tema spesso della sovranità
Noi parliamo di crisi della sovranità nazionale
Ma continuiamo a ragionare utilizzando lo schema della sovranità
Ci sono cessioni di sovranità alle organizzazioni sovranazionali
E peraltro si continua a ragionare
In termini tali da poi condizionare il funzionamento delle istituzioni sovranazionali
Alle resistenze difensive
Della sovranità statuale
Si parla di federalismo e di riconoscimento
Di
Per esempio di poteri e competenze esclusive anche le legislative
Riconosciute alle regioni come ai lender come gli stati di un sistema federale
E peraltro si continua a ragionare nei nei termini di come
Sì suddivide la sovranità
Tra lo Stato nazionale o federale uno Stato unitario
E
Le regioni e i lender forse
E il concetto stesso di sovranità
Che non corrisponde più alla realtà del mondo contemporaneo e all'accettazione integrale del modello federalista nelle sue implicazioni più profonde
Sopra no alla fine
Soprano alla fine è la persona
Sopra nella persona umana
E poi si esprimono diverse forme istituzioni della convivenza
Ciascuna delle quali a il proprio ruolo i propri compiti propri poteri propri limiti
Il latte e il modello federale costruisce la convivenza le interrelazioni la leale collaborazione
Tra queste istituzioni della convivenza ai diversi regimi allora anche
Il ruolo degli
Ex Stati nazionali nell'ambito della costruzione europea
Andrebbe rivisitato nell'ambito di un processo di democratizzazione
Molto più accelerata delle istituzioni europee ai europee come
Uno degli strumenti
Accanto nel caso italiano alle Regioni ai Comuni alle Province come uno degli strumenti nel quale si articola
E si realizza il principio della unità nella diversità
E quindi della
Collaborazione alla costruzione di una unità pluralistica
Nella quale
L'Italia la Francia la Germania rappresento non ancora strumenti di definizione di identità culturali di ed entità
Politiche
Ma senza alcuna pretesa a definirsi con riferimento aridi
Alle teorie agli schemi della sovranità
E chiaro che questa è una
Impostazione molto diversa
E per ciò stesso anzi direi perfino antitetica
Ad alcuni progetti e di alcuni modelli che sono stati spacciati nel nostro Paese come federalisti
E che col federalismo non hanno nulla a
Se mi consentite di aprire una parentesi per così dire distensiva
Nel discutere
Qualche settimana fa al Senato in commissione
Una delle leggi di riforme che il governo Prodi ha proposto
Chi quella che con la contraddizione in termini qualche giornale ha definito la delega per il federalismo amministrativo
Ovviamente non è una delega per costruire una riforma federale ma è una delega per
Come sapete
Realizzare una riforma del nostro sistema istituzionale
Che consenta di garantire il massimo di autonomia
E di transizione verso un modello federale consentito da una Costituzione che è ispirata al principio dell'autonomia regionale non ha ancora il principio
Ma nel discutere
Questa riforma si crea un certo punto
Una singolare momento di
Di sconcerto nelle file
Dei senatori appartenenti all'il gruppo senatoriale della lega nord
Che avevano presentato una serie di emendamenti tendenti ad allargare
Secondo il principio di sussidiarietà e secondo la stessa impostazione del
Proposta di riforma del governo
Lambito la sfera di autonomia delle istituzioni locali
Province e Comuni Regioni
E a un certo punto un autorevole senatore componente il sedicente
Governo indipendente della Padania
Dichiaro di ritirare la sua firma anche da tutti gli emendamenti della lega perché gli era sorto un terribile sospetto
E cioè il sospetto che poi realizzato a suo dire
Il il l'indipendenza della Padania
Lo Stato Padano dovesse ispirarsi al principio di sussidiarietà nella sua organizzazione
Mentre affermazione a verbale
La repubblica indipendente della Padania dovrà essere uno Stato forte accentrato
E burocratico
Non non indebolito
Dal dal riconoscimento di ampie autonomie regionali e locali
Ecco questo a me è sembrato un episodio che metteva in luce in realtà
L'equivoco che per alcuni anni
Come dire si è alimentato nell'opinione pubblica italiana
Dove
Sono stati spacciati per federalismo i progetti che realtà attendevano
A parole
A costruire una sorta di confederazione di macroregioni
Nei fatti ha disgregato e l'unità nazionale non per realizzare
Una riforma in senso federale
Secondo il principio di sussidiarietà e quindi di unità nella diversità e nel rispetto delle identità dell'autonomia e dell'autogoverno
Ma in realtà per
Realizzare una confederazione di macroregioni dotate di un asse fra Anita pressoché illimitata
Di un illimitato diritto di secessione
Ispirata e non ai valori del personalismo del pluralismo e del solidarismo
Ma ispirati ad una concezione di una cultura di tipo
E i gollisti coi individualistico
E al limite di tipo razzistico
Basata sull'idea che la separazione
Delle aree forti del paese
La realizzazione di una sorta di di
Identità autarchica
Di queste aree forti consentisse di non pagare
I costi delle trasformazioni
E anche del necessaria riforma del welfare
Nell'epoca della globalizzazione dei mercati
è chiaro che una riforma dello Stato
Una riforma delle istituzioni ispirata a questo modello
Deve affrontare subito il tema di questo convegno quale federalismo ma una risposta implicita io credo in qualche misura scontata
E che ho sentito
Dare implicitamente per scontata
Nelle interessanti introduzioni di Papini e di Craxi
Questo federalismo il federalismo basato su questi valori e su queste idee
A due principi
Forti
Che sono il principio di sussidiarietà e il principio di sussidi solidarietà
Il primo comporta
Che il federalismo si costruisca dal basso
Attraverso il riconoscimento delle identità
Sul territorio
Che partono dall'identità di ogni donna e di ogni uomo dei suoi valori inalienabili
Per passare alla identità dei gruppi e delle
Dei gruppi delle collettività locali
L'articolo due della nostra Costituzione che già ispirata a questo principio
E poi costruirsi su dimensioni sempre più
Sempre più larghe
Ma insieme questo non può che esserci il principio di Sos disse di solidarietà che si traduce
Intanto nel metodo della leale collaborazione tra le istituzioni e poi nel riconoscimento alle istituzioni di dimensione territoriale maggiore
Degli strumenti per poter realizzare
In termini chiari e trasparenti politiche di coesione
Di riequilibrio di solidarietà
Tra
Le diverse tra le diverse tre diverse collettività
Ho usato non a caso il termine politica di coesione che è quello che
Usato tradizionalmente
Nell'esperienza del federalismo tedesco
Che più di altri a approfondito questi
Approfondito queste esigenze e più di altri ha lavorato sugli strumenti
Per la realizzazione del riequilibrio
Terrà le diverse parti
Del territorio
Nell'ambito di una costruzione di tipo di tipo federale
è una riforma dello Stato ispirata a questo modello una riforma istituzioni basato su questo modello comporta
Un'operazione di coraggiosa incisiva ridistribuzione di competenza poteri e responsabilità
Che ha una
Direzione precisa nell'assetto attuale delle nostre istituzioni
Sicuramente la direzione dal centro verso la periferia poi possiamo ragionare
Se il centro disponga di tutti gli strumenti
Di coordinamento e di regolazione
Adeguati a svolgere le politiche della solidarietà e della coesione ma sicuramente a questa direzione
E io credo che questa direzione debba investire oggi
Debba investire oggi anche il rapporto tra istituzioni europee e istituzioni regionali e locali
C'è ancora un problema di trasferimento
Di compiti e di Poteri
Dagli Stati nazionali alle istituzioni europee ma c'è contemporaneamente a mio avviso un problema di ridistribuzione di poteri e di competenze che sono stati
Negli anni passati trasferiti dalle istituzione nazionale alle istituzioni europee che meglio potrebbero essere decentrati sul territorio a livello
Regionale se non locale
Noi abbiamo un problema di congestione al centro che riguarda non solo Roma
O Parigi
Ma anche Bruxelles
Per intenderci
Le istituzioni
Europea e e nazionali
Non verranno indebolite da questo processo
Ma decongestionare
E liberate
Liberate dei compiti che possono essere più efficacemente svolti
In sede decentrata
Messe nelle condizioni di dedicarsi efficacemente alle funzioni ai compiti
Che non possono che essere esercitate a livello europeo
E nazionale
E quindi messe in condizione di poter
Dare risultati migliori in termini qualitativi
Meno funzioni meno compiti per svolgerli medico
Delegando decentrando riconoscendo
Il l'ultimo termine quello più esatto
A regioni comuni e province
I poteri e gli strumenti e l'autonomia necessaria per poter rispondere direttamente alle domande che
I cittadini e le collettività locali rivolgono all'istituzione che possono essere risolte dalle istituzioni locali con Richard
Oltre a questo processo di ridistribuzione molto impegnativa
Di competenze e poteri e responsabilità
In questo modello è ovviamente e credo se ne discuterà domani necessario garantire effettiva autonomia finanziaria
Ai alle diverse istituzioni non solo per quanto riguarda
La manovrabilità
Delle risorse attribuite ad ogni livello istituzionale
Quindi con l'eliminazione dei vincoli di destinazione che almeno nel nostro coordinamento tuttora
Sussistono
Il che non significa che
Non posso esserci la determinazione di obiettivi generali e di standard minimi dei delle prestazioni e dei servizi
Ma ciò non ha nulla a che fare con il vincolo di destinazione delle risorse
Attribuito trasferite
Non solo in termini di manovrabilità delle risorse di programmabilità delle risorse certezze e prevedibilità delle risorse
Oggi non è così per esempio per i comuni e per le Province italiane che ogni legge finanziaria stanno col fiato in sospeso per capire
Se le risorse aumenteranno o diminuiranno
Ma anche per quanto riguarda
La riattivazione del circuito della responsabilità
Tra prelievo e spessa
Quindi nei termini di effettiva autonomia
Della provvista delle risorse
Conferendo alle istituzioni regionali e locali la responsabilità delle decisioni relative alla misura del prelievo
E alle forme del prelievo
Oltre che per quanto riguarda l'impiego delle risorse prelevate
L'autonomia finanziaria e tributaria incentiva fortemente la partecipazione il controllo democratico dei cittadini sulle scelte politico amministrative dei governi regionali e locali
Sollecita orientamenti selettivi quanto alla determinazione dei bisogni e delle domande da soddisfare
Mobilità istituzioni e collettività locali nella lotta agli sprechi alle leggi alle elargizioni clientelari
All'evasione tributaria o all'erosione della basi imponibili
E cita comportamenti rigorosi nella valutazione dei benefici e dei costi degli interventi e dei servizi pubblici sollecita l'attivazione di controlli sull'efficienza e sull'efficacia della gestione
Incentiva il ricorso a prestazioni volontarie
E forme di autogestione suscettibile di produrre riduzione di costi e talora migliore aderenze alle preferenze del cittadino utente
Spinge quindi verso quelle soluzioni che con uno slogan generale chiamiamo di stato di istituzioni più leggere
Ma non per questo meno efficaci nella garanzia degli interessi generali e dei
Forme di
Di intervento di privati privato sociale e quant'altro
Infine l'autonomia finanziaria e tributaria consente di sopportare incrementi della pressione tributaria che altrimenti provocano fenomeni di rivolta fiscale
Quando il prelievo ha come corrispettivo visibili benefici in termini di qualità dei servizi
Dell'ambiente urbano delle infrastrutture collettive il rischio di reazioni di rifiuto
Molto minore che non quando tali reazioni sono alimentate dal sospetto che il maggior sacrificio del contribuente valga ad alimentare sprechi a finanziare burocrazie inefficienti ad arricchire parassiti o clienti
Io penso ma immagino ne parlerà poi un mio amico Simone siriani che
Accanto ad un'operazione di impegnativa ridistribuzione delle competenze dei poteri e delle responsabilità
E alla costruzione di un modello di autonomia finanziaria e tributaria efficace
Ci sia una terza questione che vada considerata come centrale
Ed è quella dei gli strumenti della collaborazione
E della Coop decisione sulle questioni comuni
Ai diversi livelli istituzionali
Approvo rapidamente una parentesi per cenno ritornando indietro sulla questione dell'autonomia finanziarie tributaria vorrei dire che anche su questo terreno occorre respingere concezioni Pseudo federaliste
Come quelle che pure in Italia hanno avuto e hanno tuttora un certo seguito
Che pensano annunciati basare il sistema tendenzialmente su Rocchi sul riconoscimento a ciascun livello istituzionale
Dell'autonomia nelle proprie la e della responsabilità nella provvista delle risorse necessarie
Naturalmente riservando ai livelli di maggiore dimensione una quota di risorse destinata all'esercizio delle politiche di coesione di riequilibrio di ridistribuzione
Ma quella che si basa invece sulla sul principio dell'attribuzione di tutto
Una responsabilità il potere della raccolta delle risorse ai i livelli decentrati
E in particolare a livello regionale o macroregionale
Da questo facendo derivare poi
Una serie di trasferimenti un flusso di risorse per gli altri livelli istituzionali soluzione che rovescia quella centralistica
Ancora prevalente nel nostro paese anche se trasformazioni ce ne sono stati in questi anni
E che ha difetti analoghi a quella centralistica perché non attiva il circuito della responsabilità e del controllo democratico dei cittadini tra prelievo e spesso
Tra contribuzione e controllo sull'uso delle risorse raccolte attraverso una contribuzione
Ce l'ho l'ultima questione riguarda
Gli organi della collaborazione o della codecisione
E qui io credo che convenga a riflettere
Molti Stati federali hanno risolto il problema in questi termini
Intorno alla ristrutturazione
Dell'istituto parlamentare
E in generale dell'assemblea rappresentativa ai diversi livelli perché il problema si pone anche per i livelli regionali nel rapporto tra le regioni e le comunità locale
E qui io penso che sia difficile sfuggire ad una soluzione che appunto adottata in varie forme anche da Stati non federali e che l'Italia ha trovato sostenitori
Ma senza che mai si sia giunti in questo a
Consolidare
Consensi sufficienti da tradurre in una riforma del nostro sistema istituzionale
Forse anche per ragioni riconducibili ad un riflesso di autodifesa corporativa del ceto politico nazionale
Ma il nostro paese è particolarmente secondo me predisposto
Ad accogliere una riforma dell'istituto parlamentare che attribuisca ad una delle due Camere il compito di rappresentare il sistema delle autonomie regionali
O delle autonomie regionali e locali
Qui poi c'è margine per varie per vari discussioni quali non voglio entrare in questo momento
Nei processi di decisione nazionale nei quali è necessario
Prevedere anche un momento di confronto
E di
Concertazione
Tra le istituzioni centrali e quelle regionali e locali
Lo è particolarmente perché il nostro Paese vede ancora
Unico tra i grandi paesi europei
La convivenza nella struttura del suo Parlamento di due camere uguali per funzioni poteri e struttura rappresentati
Una forma di Bica almeno all'istmo perfetto
Del quale come dire
Si sono perse le ragioni istituzionali che c'era eh non è che il costituente abbia deciso questa soluzione
Non momento di follia come sapete
Ma in un mondo nel quale le decisioni vanno sempre più prese in tempo reale
Il bicameralismo perfetto
Come dire
Fa
Rivela assai più
Difetti e conseguenze negative dei suoi vantaggi in termini di ponderazione di verifica
Del razionalità delle scelte compiute
La differenziazione
Il la la soluzione basata
Su una differenziazione di base rappresentativa delle due ettari
Attribuendo ad una delle due cammino il compito di rappresentare le istituzioni regionali
O se volete le istituzioni regionali e locali questa seconda scelta diventerebbe più rilevante se questo modello non fosse parallelamente adottato dalle regioni anche se costruendo una soluzione un sistema rappresentativo dello stesso genere
Consente di come dire superare il bis il bicameralismo perfetto
Risolvendo alla radice non solo il problema della partecipazione del sistema dell'autonomia
Alla formazione delle decisioni nazionali e in particolare delle decisioni che attenendo
Alle grandi regole di funzionamento del sistema
E alla allocazione delle risorse non possono non coinvolgere i diversi livelli di governo e di autonomia
Ma risolverebbe anche alla radice il problema
Della confusione di competenze e responsabilità e della continua interferenza della legislazione nazionale nelle materie di competenza regionale e locale
Che ha caratterizzato l'esperienza costituzionale di uno
Sistema come il nostro quello fondato sulla costituzione del mille novecento
Quarantasette che pure in teoria riconosceva l'autonomia legislativa delle Regioni e poi nel caso delle regioni a statuto speciale anche una autonomia legislativa esclusi
L'istituzione di una Camera delle Regioni opponendo un ostacolo pressoché insuperabile
All'invasione delle competenze legislative regionali e normative locali
Sgombre avrebbe automaticamente i tavoli del Parlamento dalla grande pletora di provvedimenti che in realtà appartengono all'ambito della regolamentazione della normazione regionale il locale quando non addirittura della micro normazione regionale il locale
Il Parlamento ritroverebbe il Parlamento nazionale ritroverebbe così lo spazio e il tempo necessario per le grandi scelte che mi qualifico nel ruolo
Di riforma
Di legislazione di grande legislazione
Di decisione sui diritti e doveri fondamentali dei cittadini
E sulle regole chi governa non lo sviluppo del sistema
è ovvio che nel contesto di una riforma ispirata al modello Felipe al modello federale si deve ragionare
Sulla forma del governo centrale
Il rafforzamento dei poteri e dell'autonomia delle regioni e degli enti locali deve accompagnarsi ad un parallelo rafforzamento della rappresentatività
Stabilità
Efficienza efficacia delle istituzioni centrali
Regioni forti
Richiedono interlocutori forti al centro del sistema
Ciascuno in grado di svolgere efficacemente e tempestivamente la propria parte in una limpida distinzione di poteri e funzioni
Richiedono anche istituzioni europee forti
Che oggi non lo sono
Né in termini di rappresentatività
Democratica né in termini di capacità di governo
Soggette come sono a rappresentare la concertazione
Tra le istituzioni di governo degli stati degli Stati nazionali
Un'ultima riflessione finale
Soprattutto per
I nostri
I nostri amici che vengono dall'estero
Questi temi in Italia non sono in questo momento solo i temi di una necessaria riflessione
In ordine
Tra i principi e le idee di fondo
Due realtà siamo ne abbiamo aperto
Il voto degli elettori italiani
Dato sui programmi
Presentati da la quasi totalità delle forze politiche
Hanno aperto un cantiere per così dire
Degli interlocutori stranieri forse non sanno che la quasi totalità delle forze politiche italiane
E
Direi in modo esplicito
E sostanzialmente convergente
I programmi elettorali dei due maggiori schieramenti
Sceglievano la strada di una grande riforma costituzionale e indicavano il modello del federalismo e del federalismo cooperativo
Applicato sta applicato partendo dal principio di sussidiarietà
E quindi di un federalismo cooperativo che passa Traverso
Un
Evidente è necessario rafforzamento del ruolo delle regioni
Ma anche attraverso la valorizzazione del ruolo e dell'autonomia
Dei comuni
E qui vorrei sommessamente tra parentesi queste questioni di grande dibattito in Italia
Dire che non si costruisce alcuna riforma federale pensando
O di bypassare le Regioni
Di negarne il ruolo
O di accentrare nelle regioni
Il Complesso dei compiti e dei poteri e delle funzioni oggetto di questa massiccia operazione di ridistribuzione di poteri e di competere
Ruolo delle Regioni delle dei Comuni anche delle Province a mio avviso nelle nella realtà italiana
E un ruolo
Ugualmente fondamentale
è diverso
Ed è nella distinzione di queste diversi compiti e funzioni che si coglie l'equilibrio della costruzione complessità
Il ruolo della Regione non è quello di gestire funzioni amministrative e operative che richiedono strutture decentrate capillarmente sul territorio
Qui ci sono i comuni se sono funzioni di area più vasta le province
Non si può neppure pensare che ruolo della Regione SIU unicamente quello di enti legislativi perché ci sono funzioni di alta amministrazione anche funzioni di amministrazione attiva operativa che richiede una gestione unitaria
Al centro della realtà regionale non richiedono apparati decentrati sul territorio e che quindi sarebbe
Non coerente con il principio di Surtees sussidiarietà attribuire agli enti agli enti locali
In Italia noi abbiamo aperto questo cantiere
E lo abbiamo aperto ossia avviando
Speriamo con necessaria rapidità il processo di riforma del nostro sistema costituzionale
Sia
Avviando in Parlamento una serie di riforme a Costituzione vigente a Khost costituzione invariata che tendono per così dire intanto a predisporre in mattoni della riforma costituzionale
E io vorrei dar di due chiave di lettura di queste riforme a Costituzione invariata
Innanzitutto se noi vogliamo costruire questo modello federale e noi abbiamo bisogno di Comuni Province e Regioni che abbiano un grado di efficienza di capacità di amministrazione e di governo
E di credibilità
Nei confronti dei loro cittadini
Tale da
Mettersi in condizione
Di ricevere responsabilità potere i compiti
Rilevanti le impegnative
Senza rischiare
Di fallire su questo terreno
Qui c'è qualche collega
Di diverse parti politiche
Che avrà avuto la mia stessa esperienza
La domanda il dubbio ma cari amici ma sei fatti una riforma in senso federale saranno in grado queste regioni
Queste province in qualche caso si dice anche questi comuni anche se in genere i Comuni hanno miglior
Stampa
Saranno in grado di svolge re questi compiti di ricevere questi poteri di esercitarli in modo adeguato
E allora la prima cosa che dobbiamo fare nelle more della riforma costituzionale e che possiamo fare
E quella di intervenire su un complesso
Di norme di regole di prassi di controlli
Estremamente estremamente
Antiquato
Oppressivo
Penalizzante nei confronti delle istituzioni locali e regionali
Liberarle da una serie di vincoli di impazziti di regole assurde
Di regole assurde pensate che in Italia
Un sindaco non può accettare da un cittadino del comune
Che voglia lasciare in eredità
Al comune la sua biblioteca
Non può accettarla
Se il prefetto non lo autorizza ad accettarlo
Eppure come dire ci siamo lasciati alle spalle l'ordinamento
Centralista di stampo di stampo fascista da oltre cinquant'anni e la nostra Costituzione ispirato al principio dell'autonomia dell'autogoverno locale
Ecco allora noi abbiamo innanzitutto da attuare rapidamente una serie di riforme che consentano di e liberare l'autonomia
E le energie e le capacità di governo e le capacità di autoriformarsi e di riorganizzarsi di Regioni Province e Comuni
Per consentirgli di presentarsi all'appuntamento della grande riforma federale in condizioni
Di efficienza di efficacia e di credibilità nei confronti dei cittadini maggiori di quelle attuale
E questo è il primo senso di una serie di riforme che il governo ha proposto che il parlamento almeno in uno dei suoi rami ha già approva
E la seconda cosa è che noi dobbiamo
Intervenire
Cominciando ad attuare il processo di redistribuzione delle funzioni dei compiti dei poteri delle risorse
Dal centro dallo Stato nazionale verso le istituzioni di autogoverno regionale i locali
La nostra Costituzione non ci impedisce di dare applicazione al principio di sussidiarietà intanto per quanto riguarda i poteri amministrativi
E i poteri e l'autonomia normativa regolamentare o legislativa secondaria che non sono oggetto di una di retta vi attribuzione distribuzione attraverso le norme costituzionali
E cioè è possibile avviare la riforma sapendo che naturalmente essa potrà essere completata definita e garantita solo in sede di riforma costituzionale
Ma è possibile farla ma è anche bene farlo
Perché il grado di efficienza anzi di inefficienza di burocratizzazione
Di complicazione procedurale di macchinosità burocratica del nostro sistema di amministrazioni pubbliche complessivo
E tale oggi in Italia per cui non si può aspettare altro tempo
Per metterci mano in modo convincente e radicale
Altrimenti
Dopo aver fatto sacrifici e sforzi molto duri dopo aver imposto ai cittadini italiani tutti sacrifici e sforzi molto duri
Per partecipare
Da protagonisti alla costruzione europea
Ci troveremo nella competizione europea e mondiale con l'handicap di un sistema di amministrazioni pubbliche troppo lento troppo macchinoso troppo costoso
Rispetto a quello degli altri grandi delle altre grandi e più moderne più avanzate democrazie europea
Quando si pensa che per registrare un farmaco in Italia ci vogliono in media tre anni tre anni mentre in Germania ci vogliono tre mesi
Si capisce che cosa si intende quale il costo che questo impone all'economia all'economia di un Paese
Fare queste riforme farle rapidamente farle in modo convincente ci consentirà anche di
Appunto di partecipare
In modo
Di partecipare da protagonisti alla costruzione dell'unità europea
Rispettando i parametri di Maastricht ma se mi è consentito e spero sia inteso nel senso giusto per andare oltre Maastricht
è evidente che l'Europa che tutti noi vogliamo non è l'Europa
Di per Tietmeyer
Anche
Ma è qualcosa di più
La costruzione di Honda grande sistema federale democratico l'Europa dei popoli e l'Europa delle culture
E l'Europa dei cittadini europei
E sotto questo profilo
Occorrono i patti e i parametri di stabilità
Ma non possiamo pensare che le ragioni dell'unità europea
Siano affidati ai ragionieri e ai mercati finanziari
C'è ben altro c'è ben di più
Ma per poter lavorare a questa trasformazione e sviluppo dell'idea dell'unità europea bisogna esserci bisogna esserci fin dall'inizio bisogna esserci da protagonisti bisogna esserci con le carte in regola
Potendo
Stare alla pari degli altri nella costruzione di un'impresa comunque
Ringrazio il ministro Bassanini solo che certo credo non si può dire che in Italia il ministro della funzione pubblica e degli affari regionali non sia al corrente dell'uso rischio il fatti suoi
Almeno adesso credo che siamo proprio davanti un la complessità dei problemi chiaramente posposti
Primo le due relazioni del segretario generale e del dottor no un punto di vista chiusi o ricco adesso il clan Ruffino alla praticità del tutto il problema di chi si presenterà domani
Fini della prima parte poi finito il primo tempo complice la televisione adesso
Passiamo al
Tavolo presidenziale a uno quipu chi sarà dunque il furgone
Sottosegretario Sergio Toppi e del gli interventi sì firmandosi
CP reali di democrazia al nuovo Stato
Nella intervenuta
Consapevolezza di profonde trasformazioni dello Stato stesso che da una parte lo ricordava il senatore Bassanini si rifà a decisioni supra nazionale
E dall'altra cede Poteri ad una società che tende sempre più ad autorganizzarsi e ad auto amministrarsi
E che va aiutata a raggiungere questi traguardi e che spesso è impedita a raggiungere questi obiettivi
Vorrei aprire una parentesi
Per evidenziare forze pensando ai cittadini
Ad alcuni temi che non sono sempre presenti nel dibattito politico e culturale sul federalismo
Nel quale dispiace che l'amica Bassanini non sia qui presente mai quattro forze ci sei
I giuristi hanno un peso eccessivo anche questa può essere una provocazione sarà il nostro dibattito
E trovo che questo sia un forte difetta
Cioè la riflessione scientifica e culturale oggi ci dice che lo sviluppo per quanto decisamente influenzato da dinamiche internazionali
Oggi procede per vie differenziate originali
Caratterizzati da risorse specifiche naturali tecnologiche umane sociali e al tempo stesso dalle peculiarità storiche e ambientali dei diversi territori
Processi che coinvolgono lo sviluppo e occupazione
E forse sarebbero da rivisitare
Personalità come Felice Balbo e Giorgio Ceriani Sebregondi
E da qui mercati di lavoro locali con caratteristiche proprie con punti di forza e i punti di debolezza
E da qui il peso del rilievo che hanno il territorio l'ambiente l'irripetibilità dei beni fisici e culturali
E all'interno di questi conoscessi la necessità di cooperazione tra pubblico e privato come aspetto essenziale
La necessità di mobilitare risorse private e pubbliche materiali e culturali
Ma non basta occorrono per garantire lo sviluppo
Beni collettivi sicurezza ordine
Certezza delle relazioni sociali fiducia tra gli operatori economici e ancora buona anzi meglio ottima istruzione e ricerca si augura che applicata
Non è una digressione la mia anche sia una parenti se almeno spero di potere a vere un filo rosso del discorso
Perché ritengo che questi processi locali siano possibili soltanto con poteri locali forti adeguati in questa armonia difficile tra decisioni sovranazionali e poteri locali tra mercati globali Envie locali dello sviluppo
Le politiche pubbliche allora perdono il loro mandato autoritativo
Si devono al contrario sviluppare forme di partenariato quello che ci dice anche l'Unione europea si deve affermare il principio della sussidiarietà
Quindi lo sviluppo diviene e penso sempre i cittadini perché le riforme non si fanno per accontentare le scuole di giuristi
Che in un'epoca possono essere più centralisti o più regionalisti
I giuristi hanno un grande
La grande responsabilità un grande compito ma le riforme si fanno per il popolo
E si fanno per l'armonia dei popoli
Lo sviluppo diviene oggi un processo di cooperazione sociale e di apprendimento collettivo
Ecco se questo è vero la diffusione dei poteri delle responsabilità delle competenze sul territorio
è essenziale si incrocia con le attese dei cittadini che non sono soltanto le attese di avere un certificato in quindici giorni invece di tre mesi
Ma vanno ben al di là di questi che possono essere aspetti anche secondari sia pure non trascurabili rispetto ai problemi del vivere bene insieme e Del cooperare su scala locale provinciale regionale e nazionale e sovranazionale
Quindi ripeto lo sviluppo mi pare diventi sempre più un processo di cooperazione sociale di apprendimento collettivo non delegabile quindi impossibile se difettano i poteri e le capacità delle amministrazioni pubbliche di essere vicini ai cittadini e alla cultura che è diffusa nella Società da qui ecco il chiudo la parentesi l'obiettivo da non mancare
Di ravvicinare il potere ai cittadini valorizzando le soggettività partendo dalle persone ecco allora che balza in evidenza come il Progetto è un progetto politico con un nuovo ce lo ricorda il mare i tempi con un nuovo ethos del potere politico
Se questo si perde tutto diventa astratto tutto si confina nelle Aule pura autorevoli del Parlamento
In un dibattito di mediazione che è più formale che sostanziale se non a questo tipo di
Alimentazione
Di impulso e sostegno
Allora da qui trova forza anche l'idea di quanto sia superato il convincimento che i diritti dei cittadini sono garantiti esclusivamente dalla rigidità e dalla predeterminazione delle norme
Da qui l'esigenza di delegificare semplificare consapevole al tempo stesso che la qualità delle prestazioni deve essere il centro del rapporto tra amministrazioni e utenti e ho anche cliente
Poiché lo Stato contemporaneo nelle sue articolazioni si legittima sempre più con la capacità a rispondere ai bisogni collettivi
Allora ripeto i giuristi hanno certamente un grande ruolo ma poiché il progetto è politico intervengono alla pari competenze fattori economici
Il miglior uso delle risorse finanziarie disponibili
Sociali dall'informazione ai cittadini alla convinta partecipazione degli stessi cittadini organizzativi la capacità di progettare ex novo riprogettare la macchina burocratica
E culturali la preparazione degli uomini
Non si fa una grande riforma se non c'è una partecipazione culturale adeguata
Avendo anche attenzione ad un fatto che largamente trascurato una grande riforma un processo di riforma che riguardi le pubbliche amministrazioni
Non si potrà realizzare in sequenza
Considerando erroneamente le pubbliche amministrazioni sordo un grande insieme di norme
Sarà a mio avviso è indispensabile operare in contemporanea sui versanti legislativi
Normativi economici sociali organizzativi e culturali
Nella consapevolezza che tarda ad affermarsi nella cultura del nostro Paese
Che le pubbliche amministrazioni sono anche un sistema organizzativo
E se consigliere occorre che esse interagiscano in modo sincrono e connesso agendo all'interno di un sistema globale
Nel quale compiti motivazioni operazioni aspettative
Risultati attesi
Siano definiti in modo coerente
Per ottenere un rafforzamento reciproco delle varie competenza
Federalismo solidale ci richiama il dibattito oggi ministro Bassanini ha evidenziato il d'urgenza di far presto
Anticipando le grandi riforme costituzionali che richiederanno del tempo di far presto perché le esigenze sono insopprimibili incontenibili
E da qui l'esigenza di tenere presenti alcuni punti di riferimento venne fermi il primo già ricordato in vari interventi l'equilibrio tra poteri dello Stato di uno Stato snello tra stato regioni province comuni e comunità montane queste ultime vere Cellule territori nei quali maggiormente si riconoscono i cittadini
I temi poi della autonomia tributaria
Già accennata dal ministro e quindi un federalismo fiscale cooperativo
Ma un tema che mi pare ineludibile è garantire la distinzione dei ruoli tra politica e amministrazione
Riservando a quest'ultima all'amministrazione adeguati istituti di garanzia di fronte alle nuove e più ampie responsabilità credo che si debba dire un no secco alle logiche corporative delle caste burocratiche ma anche un no altrettanto secco
A quelle visioni politiche che spesso mirano a ridurre il funzionario addolcire strumento della volontà che a volte può essere anche prevaricazione del politico
Occorre dedicare un'attenzione forte alla preparazione degli uomini
è possibile affermare queste riforme
Rispetto ai tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici
Che saranno da redistribuire sul territorio
Che dovranno affrontare nuovi e più complessi compiti
Se al tempo stesso non si impostano politiche idonee a selezionare
Formare immettere nelle varie amministrazioni pubbliche una nuova giovane è ben preparata classe dirigente e se non si affronta il tema
Vastissimo della riqualificazione di larghe fasce di operatori resa assolutamente anche indispensabile dai processi di mobilità
E come pensare di
Affrontare i problemi che ci sono stati richiamati senza progettare e realizzare forme e strumenti leggeri di sostegno al sistema delle Autonomie regionali e locali del Mezzogiorno
E questo è un tema che credo debba essere all'attenzione dei legislatori degli uomini di governo perché Lemerre
La vera riforma la vera il vero processo di sviluppo oggi del Mezzogiorno queste almeno il mio preciso convincimento passa attraverso due canali il funzionamento dei Comuni e delle Province in primo luogo e con esso delle regioni e il funzionamento della scuola a tutti i livelli
Il resto un orpello è un di più un diversivo
Ma non dobbiamo dimenticare lo stato di profondo dissesto delle amministrazioni regionali provinciali e locali del Mezzogiorno occorre poi la capacità di seguire nel tempo di monitorare i processi implementativi
Abbiamo un grande processo noi abbiamo una macchina burocratica centrale che non ha la capacità la cultura perseguire questi nuovi processi
Eppure questi processi richiedano aggiustamenti nel tempo continui
Perché sono progetti e processi al tempo stesso e quindi la necessità quindi di monitorare conforme legge e poi credo che occorrono forme di coordinamento stanze di compensazione
Sviluppo dell'amministrazione per accordi e istituzioni di temporanea agenzie interistituzionali su specifici progetti
Che possono rivelarsi tutte queste strumenti essenziali per la realizzazione di un disegno di un federalismo cooperativo
Per riassumere per fare ancora un passo avanti e poi concludere occorre aver presente ce lo ricordava il ministro poc'anzi che noi ci apprestiamo a decentrare uno Stato debole
A distribuire cioè parti di amministrazione competenze e funzioni regole di funzionamento caratterizzate da forti elementi di inadeguatezza alle esigenze della società moderna
Non decentriamo lo Stato francese
Al tempo stesso decentriamo funzioni da uno Stato debole
Ad amministrazioni fragili
Le regioni soprattutto ma molti degli enti locali
Nel Mezzogiorno ma non solo nel Mezzogiorno che già oggi svolgono i loro compiti con difficoltà
Ci apprestiamo a semplificare le procedure ma in un contesto di diffuso senso delle responsabilità
Sia tra gli amministratori sia tra gli stessi cittadini
Semplificare significa in definitiva a trasformare i rapporti tra cittadini
E amministrazioni nel senso di una riduzione dei controlli e delle verifiche preventive
E nel segno quindi di una chiara assunzione delle responsabilità
Da parte di ciascuno
Dei cittadini ma anche dei burocrati ma anche degli stessi amministratori
Che saranno sempre meno protetti e i burocrati spesso nascosti da quella vera e propria rete costituita dalla divisione delle competenze e dalla frammentazione delle responsabilità
E tuttavia questo Stato deve essere riformati nelle strutture nei metodi nei rapporti di lavoro dei suoi a detti non solamente sul paraurti sul paragone dell'impresa privata
Paragone spesso agitato in modo demagogico semplificatorio senza coglierne invece l'utile
Provocazione culturale prima ancora che tecnica emessa contenuta
Deve essere riformato anche per battere in breccia definitivamente e radicalmente l'apparato concettuale di insieme materiale
Che ha reso a lungo le pubbliche amministrazioni zona franca
Territorio inaccessibile ai diritti di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini
Annullando qui valori e principi codificati garantiti dalla Costituzione
Attingere poi alla cultura
E alle tecnologie proprie dei grandi sistemi imprenditoriali significa anche assumere all'interno dell'azione pubblica
Una logica della progettazione e dell'implementazione le cui tecniche raffinate
Si possono in definitiva su un assunto semplici
Insieme al fine da raggiungere
Devono essere affrontati i mezzi per raggiungerlo le risorse percorso le fasi attuative i tempi le verifiche i controlli questo approccio lo ripeto trova difficoltà e ad entrare nella nostra cultura
Per cui vengono elusi spesso nel progetto di progettazione e di revisione organizzativa quei passaggi dalla predisposizione dei piani di fattibilità finanziaria
Produttiva logistica la previsione dei costi gli investimenti nella formazione e nella riqualificazione delle risorse umane
Essenziali nella cultura moderna delle trasformazioni dell'organizzazione
Ma ancora molto debolmente troppo debolmente presenti nel dibattito sulla riforma amministrativa
E si situa qui credo il punto di incrocio
Tra modalità di gestione delle risorse pubbliche
E obbligazione politica che lega eletti ed elettori in un sistema di convivenza democratica
La progressiva dei ideologizzazione del sistema politico la prospettiva dell'alternanza alla guida del governo
Conducono già oggi in maniera inesorabile ad una competizione politica in cui la formazione del consenso
Si produrrà sempre più sulla valutazione dei programmi
E sul controllo della loro effettiva attuazione tecnico-amministrativa nel corso del concreto operare dei governi e delle amministrazioni
Non bastano dunque le leggi seppure sono essenziali irrinunciabili urgenti
O anche soltanto immaginare soluzioni organizzative appropriate ma occorre diffusione di cultura di rischio
Accelerare modalità di integrazione tra mondo scientifico e delle imprese
E il mondo amministrativo
E necessario puntare sulle risorse umane dunque sull'opportunità di adeguata formazione di una classe dirigente che interiore inizi i valori dell'autonomia
E della responsabilità a guida del proprio agire ed alleva del cambiamento
Pensiamo ed è soltanto un accenno a come la linea del federalismo dovrà incidere sulla radio
Sulla RAI
Dal punto di vista non soltanto dell'organizzazione regionale
Ma della capacità di elaborazione di offerta culturale
E quanto questo
Discorso questa linea dovrà influenzare i piani di studio dell'università italiana
E quanto cammino c'è da fare
Al riguardo perché si crei un contesta un clima politico culturale di informazione che assecondi la riforma faccia alla riforma stessa avere successa
Ecco il Governo lo ricordava al ministro Bassanini con i disegni di legge con la manovra poste in essere dalla finanziaria a dato dal suo punto di vista una risposta
La transizione verso un nuovo modello di Stato è comunque in pieno
Svolgimento ci sono problemi aperti di revisione costituzionale di forma di Stato forma di governo ricordava il ministro funzionalità delle Aule parlamentari
Di spiegare l'iniziativa politica in una rinnovata apertura al dialogo innanzitutto con i cittadini di questo Paese in tutte le sue articolazioni territoriali
E in tutte le sedi ove questo dialogo sia possibile
Per ricomporre fratture
Apparentemente insanabili tra singoli collettività e istituzione e mi pare de reinventare una politica di libertà e di democrazia
Credo che possiamo aprire subito il nostro dibattito penso di poter dare la parola
All'assessore siriani che l'assessore di casa della regione che ci ospita siamo in forte ritardo con me i tempi ma penso che si possa prevedere un dieci dodici minuti non oltre per poi verificare se è possibile non certamente un secondo giro ma qualche puntualizzazione da parte dei quattro interventori prego
Grazie io per rientrare nei dieci minuti che gli sono stati concessi ovviamente rinvio a quella al testo diciamo che ho scritto
Che penso che ho visto che in cartellina
Per una tre diciamo trattazione più generale del commento però siccome il titolo generale di questo convegno al quale federalismo con il punto interrogativo che mi sembra titolo appropriato proprio per sollevare questo velo
Su questo falso unanimismo che c'è attorno al al tema del federalismo a come se tutti nella società politica e la società civile
Fossero d'accordo con una ipotesi di riforma istituzionale di tipo federale
Credo che vada fatto uno sforzo diciamo di verità dicendo che non è così
Io ritengo personalmente che vi sia una maggiore diversificazione una maggiore divisione sul tema della riforma del della forma di Stato che non sulla forma di governo credo che sia più diffusa era più difficile trovare un punto di equilibrio
Soddisfacente per tutti naturalmente
O almeno tanto quanto la forma di governo
Lo dico perché lo dico sulla base di un'esperienza che l'esperienza che abbiamo vissuto in questa regione dove dà la il Consiglio regionale della Toscana il diciamo primo in questa legislatura naturalmente
Che ha approvato una proposta di legge di riforma costituzionale una proposta al Parlamento sulla base dell'articolo centoventuno della Costituzione
E nel quale abbiamo tentato di dire a quale federalismo ci ispiriamo
La abbiamo abbiamo tentato di farlo ovviamente in tempi molto ristretti perché abbiamo approvato la proposta di legge quando sembrava che la commissione bicamerale avesse un futuro incerto oggi questo futuro è sicuramente molto più
Difficile insomma da pensare come un futuro sicuro
E quindi non ho ovviamente problemi a dire che il nostro testo avrebbe probabilmente bisogno di una giusta nata sul piano della sistematica costituzionale però vorrei qui soltanto evidenziarne alcuni aspetti che ritengo più importanti perché li ritengo assolutamente in linea non solo con quanto è stato detto qui dal presidente della dell'istituto Konrad Adenauer ma soprattutto poi per quanto ci riguarda un certo rilievo con quanto diceva il con quanto ha detto il ministro Bassanini nella sua relazione
Non mi soffermo al lungo sul anzi quasi per niente sul fatto che i principi a cui si ispira la nostra proposta di legge sono quelli della
Del federalismo cooperativo
E delle principi e alle dal principio di sussidiarietà
Mi ci soffermo soltanto per evidenziare
Due elementi il primo per quanto riguarda il principio di sussidiarietà
Ha ragione il ministro Bassanini quando dice che sulla base di questo principio che oggi è già iscritto nell'alle nell'ordinamento italiano anche formalmente con la legge quattrocentotrentanove dell'ottantanove
è possibile svolgerà una grande opera di riforma
Della amministrazione in questo Paese e lo dico qui con una elemento di di autocritica verso le Regioni le regioni sono ancora troppo oggi
Sostanzialmente ente che fa amministrazione e amministrazione talvolta spicciola molto spicciola
Il processo di di redistribuzione dei poteri amministrativi e degli strumenti e delle risorse necessarie per svolgere queste funzioni dalla Regione verso gli enti locali è un processo
Che va che che sul quale noi siamo stati nove regioni siamo stati troppo timidi non ci siamo avventurati in questi anni dobbiamo farlo
Noi abbiamo stiamo tentando di farlo attraverso la legge regionale che diciamo attuale Arthur tenta di attuare l'articolo tre della centoquarantadue e qui devo dire che le maggiori resistenze sono da un lato all'interno dell'amministrazione regionale politica e burocratica
Non meno la seconda della prima forse perché hanno politici costa meno dire
Trasferiamo funzioni facciamo le riforme di quanto non costi invece ai funzionari della regione in questo caso e dall'altro però c'è l'altro grande problema
Che è stato accennato qui dal ministro Bassanini e cioè quello della missione degli spread degli enti locali sotto diciamo su con con su cui si articolano i sistemi regionali
Perché io non credo che sia semplicemente possibile pensare al sistema istituzionale fatto a step come dire con una sorta di in maturande matrioska
Nella quale tutti i pezzi più grandi dai prezzi più grandi pezzi vicini si fanno tutti le stesse cose soltanto ad una scala ridotta cioè non è solo la scala territoriale che indica l'ammissione dei dei divari dei diversi enti
Questo ovviamente è un problema molto pesante molto importante per quanto riguarda la missione della Provincia ragione Bassanini la Provincia è oggi una ente
Diciamo
Essenziale per l'articolazione del Paese il problema è che la missione di questo ente
è ancora una missione ibrida
Perché anche essa svolge funzioni amministrative in alcuni sì in alcune materie non c'è neanche come potremmo dire una precisazione diciamo di queste materie una specializzazione di queste materie
è ancora troppo poco un ente di programmazione l'altro elemento sul federalismo cooperativo su cui vorrei soffermarmi un attimo è che occorre capire che la scelta del col federalismo cooperativo non è semplicemente una una scelta di redistribuzione solidale di risorse e di funzioni eh
Una rinuncia a scegliere
La strada del federalismo duale teso proteso a tracciare visite separazione di competenze fra Federazione Stati membri dove questo esiste come gli Stati Uniti d'America i conflitti sono altissimi ci sono cioè questo conflitto fortissimo fra gli stati della federazione su quelli che loro chiamano gli unfunded manti Mende X
Cioè il potere che ha assunto la Federazione nel corso degli anni e a sulla base del quale indica impone diciamo agli stati di svolgeva alcune politiche senza diciamo darli risorse sufficienti
Abbiamo ritenuto e questo è l'altro elemento che il punto centrale della riforma fosse la modifica del sistema parlamentare
Non spendo parole mi sono scritte nella relazione su quanto i antistorico oramai anacronistico sia un sistema bicamerale perfetto se non appunto in Stati a appunto non è più perfetto un sistema bicamerale oggi è plausibile soltanto in Stati federali o fortemente decentrati chiamiamoli chiamiamolo così
La proposta che noi facciamo è di modificare una delle due Camere il Senato in questo caso considerando che il Senato debba essere rappresentativo delle degli enti territoriali
Di quali enti territoriali questa è la cosa a cui si riferiva
Il ministro Bassanini noi riteniamo che siccome quando si fanno le costituzioni non si fanno non siamo ad un tavolo di contrattazione in cui ciascuno
Cerca di strappare all'altro una fetta più o meno larga di potere ma siamo a tentare di ridisegnare un equilibrio
Istituzionale politico complessivo
Non non riteniamo che sia plausibile una composizione mista
Tra Regioni enti locali per un semplice motivo
Noi riteniamo che il mi la missione del Senato federale sia quello di partecipare al processo legislativo Attraverso questa partecipazione al processo legislativo le regioni de partecipano alla definizione dell'indirizzo politico nazionale e questo è il senso fondamentale del del delle federalismo cooperativo
Ma allora si è questo nel Senato federale che non è un organo consultivo cioè non è le il Comitato delle Regioni delle autonomie locali in sede in sede europea ma è un organo legislativo
E dobbiamo ritiene e se come noi riteniamo il Senato federale nel senatore federale non si debba riprodurre la dinamico pur la dinamica politico partitica ma si deve produrre la dinamica istituzionale territoriale
Alle
Riteniamo che il voto delle delegazioni regionali all'interno del senato federale debba essere un voto ponderato e unitario indiviso
Nel Senato federale nella nostra banalizzo naturalmente non si produce il gruppo del PDS o il gruppo del nell'Ulivo due minuti e chiudo ma sì produce diciamo il gruppo diciamo così la la composizione della Toscana della Lombardia
Allora se questo è come è possibile pensare che all'interno della composizione di questo Senato possono figurare uno rappresentanti di enti che non svolgono la funzione legislativa in quanto rappresentanti di quelle primo secondo come votano questi enti come vota il sindaco di Firenze la delegazione Toscana diciamo così a un voto c'è il voto indiviso e quindi sta all'interno del voto regionale questo vuol dire evidentemente marginalizzare la la funzione del diciamo del sindaco di Firenze la delegazione regionale oppure il suo voto viene scorporato dalla dal voto della delegazione regionale e allora avremmo diciamo si perderebbe l'unitarietà del furto noi abbiamo ritenuto e concludo rapidamente che invece a livello del regionale diciamo siano possibili sia possibile creare canali di garanzia di rappresentanza delle tradizioni municipali dei comuni delle province attraverso due
Ma intanto attraverso l'applicazione del principio di sussidiarietà in modo preciso
Puntuale attraverso la possibilità del ricorso alla Corte costituzionale da parte di Comune di Province contro leggi regionali che fossero invasive del principio di sussidiarietà ecco quindi del principio di autonomia degli enti locali e guardate non è una tutela da poco
Io penso che debba paga funzionare piuttosto come preventivo prevenzione diciamo dei conflitti che non come soluzione dei conflitti ma anche qui Stella l'elemento di tutte l'altro la presenza di un Consiglio delle autonomie locali all'interno del Consiglio regionale che partecipi alla alla alla formazione delle leggi e degli atti amministrativi della Regione
Questi sono i due punti su cui riteniamo si possa garantire diciamo l'autonomia delle regioni abbiamo avuto concludo su questo perché la nota politica forse a me compete grandi polemiche
In questi giorni
Su quelle di metodo non sto a tediarvi su quelle di merito un pochino più complicato discutere perché non abbiamo avuto il bene di conoscerle troppo se non quella della presenza nel Senato federale ma ho già detto di questo l'articolo centoquattro si dice che i Comuni e le Province sarebbero sotto considerato diciamo una gerarchia sottostante a quello della Regione
Basta vedere l'articolo centoquattordici nostro nel quale si dice che proprio in sulla base del principio del di sussidiarietà la Repubblica italiana si articola in federazione regioni province e comuni
Ma la missione di questi quattro centri diciamo di di può potere politico è differenziata e non può essere mista non è possibile che tutti in questo Paese partecipa alla definizione delle leggi nazionali non è pensabile perché non esiste in nessun altro Paese del mondo io non conosco parlamenti nei quali tutti i diversi livelli istituzionali siano presenti a a definire nello stesso luogo con la stessa forma nelle stesse modalità
L'indirizzo nazionale il punto però è qui sto
Io credo che se è vero che nel nostro Paese esista una forte cultura municipale ed è anche una ricchezza ed è una ricchezza di questo Paese
Bisogna fare attenzione che questa non arrivi appunti troppo alti
Perché nella storia di questo secolo il culto del particolare si è troppo spesso alleato con il culto dell'uniforme
E non vorrei che il culto del municipalismo si stringesse una alleanza mortale per i Comuni con il culto diciamo del centralismo statale io penso che ci sia in questa riforma istituzionale necessaria materia di
Riflessione per tutti
Perché il sistema delle autonomie locali sul quale bisogna scommettere portare Poteri funzioni
Non è un sistema immune da Problemi di performances diciamo così otto mila cento comuni in questo Paese sono troppi non garantiscono ai cittadini
Quelli belli quegli standard di sicurezza di i servizi che sono necessari allora chiaramente nessuno pensa che possiamo fare una riforma come dire calata dall'alto che prende univoca compatta
E e portato un sinergia tutto credo invece che occorra una riflessione da parte di tutti sapendo che tutti regioni in primo luogo perché il centralismo regionale c'è comuni e province abbiamo bisogno di ripensare il nostro ruolo è contribuire alla ricostruzione istituzionale e poi anche sociale economica di questo Paese
Professor cosa
Riparte parlare per ultimo visto che in genere i filosofi cominciano a entrare in funzione quando finiscono i politici e giuridiche e i giuristi comunque già dei temi che mi hanno toccato e che mi ha fatto sussultare sono emersi sia nelle spose del ministro
Sia nel tu a conclusione reinventare una politica di libertà e democrazia eccetera
Io non dovevo essere di questa a tavola rotonda e quindi improvviso tre riflessioni che vi butto lì provocazioni come possono venire da uno sprovveduto filosofo primo
Una constatazione innanzitutto
Siamo sicuri che stiamo realmente parlando di federalismo o che che questo è l'interesse strategico del nostro paese in questo momento
Ma se io penso così lasciatemi fare il Pierino signor penso che chi ha sollevato provvidamente il problema delle riforme e dello stato del riforme strutturali della amministrazione eccetera
In genere delle nostre istituzioni
è partito lancia in resta da certe trincee ed è finito in tutt'altra dove il ha effettivamente il federalismo non c'entra assolutamente più niente c'è una incultura che viene avanti
Comunitaria neocomunitari ancora troppo nobile per dire questo ma direi di impronta Schmitt Diana come ricordava il professor Papini prima cioè qualche cosa che non ha più niente da spartire con il federalismo
Sollevato un problema ci si è spostati di trincee e io non vedo che da una parte che questo sia il nerbo ovvero di chi ha sollevato il problema
Non solo ma lasciatemi constatare anche un'altra cosa a chi è che si sta appassionando intorno acquisto grande problema che è strategico copie attivamente non si può non pensare
Che
Senza una riforma delle nostre istituzioni del nostro ethos politico
Ma della nostra cultura pubblica io direi più in generale e dalla nostra amministrazione e difficile andare in Europa e difficile stare nello scacchiere di una situazione in cui oramai ne fa della globalizzazione dei processi
Con questi strumenti saremo largamente inadeguati quindi è un tema centrale però osservo anche che io vedo una passione notevole di ceti politici ma la gente
Siete convinti che veramente perda le notti del sono per parlare di federalismo
A me fa impressione il distacco che noto tra questo dibattito importantissimo ritengo i vitali in cui si scomoda una parola grande
Che potrebbe rappresentare l'utopia concreta per l'Europa
Prossima e addirittura per un futuro assetto della buona performance a livello mondiale la si scomoda
Sul terreni di schieramento e Perin prese eco BTP molto più piccini screditando la e rendendola inutilizzabile poi
Quando effettivamente si tratterà di passare all'opera e di progettare più vasta mente e questo disegno
Questa è la constatazione quasi ridire disincanti siamo cioè di fronte a tutto questo perché anche le difficoltà che stanno venendo fuori le divisioni in qualche modo sono legate a questo stato di cose
Poi due le due riflessioni che conseguono brevissime
Io ho l'impressione quando no l'impressione quando parliamo di federalismo in realtà parliamo della riorganizzazione del fattore politico
E lì strategico nel fatto ecco il fattore politico quindi è un sistema una parte dei nostri sta non è tutto
E centrare trovo questo aveva il ministro Bassanini da giurista ha messo la pulce nell'orecchio e il tema della sovranità
La grossa questioni
In cui noi ci troviamo non solo noi italiani non siamo messi peggio gli altri perché la congerie delle leggi centocinquanta mila leggi ma mi dite come si fa a governare uno Stato con centocinquanta mila leggi
Lo stato di diritto è messa in pericolo da questa profluvie legislativa ad ogni modo i con la sovranità è un problema che tocca un po'tutti i contesti politici perché perché la teoria della moderna
La filosofia moderna della politica se centrata attorno alle funzioni del potere della sovranità non è sempre stato così nella tradizione i direi l'Occidente quando nasce e per così dire l'elaborazione della stesso concetto di democrazia centrale lei il concetto di Polisse
Vicini si evitasse cioè di corpo politico e le funzioni del potere sono hanno una connotazione di tipo strumentale era modernità che mette al centro della riflessione politica il concetto di sovranità
Quindi abbiamo avuto delle istituzioni che progressivamente son diventate per così dire soggetto pubblico titolare
Di diritti contrapposti alla società civile Hegel teorizzato in buona coscienza per tutta la modernità questo
Titolare di diritti privati questa contrapposizione è alle strette o al distretto ha oramai e non a caso ecco il secondo passaggio il tema che salta fuori all'interno di questa situazione politica
Contestata dal basso è contestata dall'alto non corrispondente più alle situazioni di fatto è il tema della sussidiarietà
Bisogna intendersi anche sul tema della sussidiarietà soprattutto lo dico agli amici politici non è mica vero che il tema della sussidiarietà nasce per la ridistribuzione delle competenze
Non nasce in questo in questo contesto io distinguo
Quando scrivo di queste cose due visioni della sussidiarietà una teoria che chiamo puramente governativa
Che la ridistribuzione delle competenze dei decentramenti e allora si può dar luogo ai comuni alle Province e alle Regioni che sono dei piccoli sovrani
E hanno rispetto ai rispettivi corpi politici altrettanto estratti unità che ha lo Stato rispetto al corpo politico nazionali
Il problema della sussidiarietà la dimensione radica e anche questo le sue figlie Rita ma una dimensione più importante
Che tra l'altro nel dibattito che prepara che ha preparato la revisione del Trattato di Maastricht episodio tristissimo in corso
Perché non pare che grandi risultati non vengano
Nei documenti che hanno preparato stato i mastri dopo che Maastricht acquisito all'ordinanza al al principino del del del della comunità il principio di sussidiarietà dove solo i documenti ho sentito citare
Questi a a su questo aspetto della sussidiarietà che è il principale
E cioè il documento della sede Ute Resca Tenet lucidità in poche righe e il documento del Comitato delle Regioni che lo cita in due perché deve stare devono stare attente anche le regioni in qualche modo di non citarlo troppo e qual è questo aspetto
Che effettivamente il principio di sussidiarietà
E questa è la visione autenticamente politica a mio avviso della sussidiarietà non è quello della distribuzione della ripartizione delle sistema delle competenze in una visione puramente orizzontale
E la dimensione verticali deve essere il principio in forza del quale gli osti tutti uniti qualsiasi livello
Si interroga sul ciò che è bene che lei faccia o non faccia restituendo ai corpi sociali responsabilizzando lì
Tutto quello che possono fare che hanno voglia di fare
Questa è una dieta politica è una democrazia la nostra ancora troppo piena di Monopoli in cento mila cose che potrebbero benissimo essere funzioni che potrebbero essere benissimo assolte dai corpi sociali
E dopo ci domandiamo perché è il responsabilizzata questo tipo di società per questa perché questa democrazia sostanzialmente non tiene non partecipa
Ma c'è una domanda nonché una semplice democrazia di partecipazione i ceti politici che decidono eccetera e quotano o tu partecipi cooptato alle decisioni
No non è questa la democrazia la democrazia è innanzitutto la forma di un autogoverno rispetto a cui il potere decisorio traccia regole interviene cioè svolge in su sei Yum come ha ben illustrato una collega francese
Chantal Miglio un verso le tasse insidie lo Stato le istituzioni sono sussidiarie però la società sussidiaria a alle istituzioni
è questo se non scontiamo questo concetto del ruolo delle istituzioni non li consiglierei meno la politica la grande virtù della decisione pubblica
E di questo io questa idea altari sto tecnica e di tradizione del di di tradizione profonda velocemente della politica è la vera virtù architettonica
Del delle nostre società
Se non raggiungiamo questo livello e continueremo a parlare del cittadino utente e delle domande eccetera
Ma non non responsabile inizieremo mai il la la nostra democrazia per cui avremo una visione acquisitiva così come dei diritti umani così anche della politica ma questa non sarà democrazia questa democrazia sta languendo
Proprio perché i il tasso di responsabilità come dire gli auto poi chiesi sociale e politica mente occultazione per questo tipo divisione della politica
E della vita sociale e delle poste plico che abbiamo da questo da questa visione di una corretta
Visione direi politica d'una teoria autenticamente politica e sussidiarietà può derivare anche una visione diversa del federalismo se no al federalismo sarà una
Distribuzione sì di competenze ma probabilmente una capitalizzazione del politico che è in corso nelle nostre società
Da cui da questa visione all'ora della sussidiarietà può derivare un discorso utenti qua anche allora sul sistema delle Autonomie
Alla fin fine quello che c'è domanda oggi per la riorganizzazione del fattore politico è una revisione e un come dire
Una ricognizione una riforma del sistema delle Autonomie realizzate non basta trasferire le competenze non è neanche soltanto questione di fiscalità tutti fattori importanti
Ma si tratterà casomai di approfittare di questo e di fare di questo movimento una concezione per acquisire uno un modo diverso di fare politica
Se non si trova questo reinventare una politica di libertà e democrazia dicevi tu in conclusione è difficile immaginare che il federalismo ci aiuterà a risolvere la crisi del politico è nostra società
Primo aspetto
Secondo brevissimo due minuti
Ma quando parliamo di sovranità e di politica scusate o di politica come espressione o come derivata dalla sovranità delle istituzioni dello Stato in questo caso siamo sicuri di parlare realmente di politica ma mi sembra che nella nostra società la non dico il perché è rimasto del fantasma della sovranità in senso giuridico sia esercitato veramente dalle istituzioni politiche
Io guardo e osservo la sovranità di fatto non è più una sovranità che promana dalla politica è una sovranità di un altro campo che nel campo economico e finanziario
Il problema grosso come ambiente per discutere di politica e del politico e del futuro del politico nella società io penso che nel fare un grosso discorso
Sul ruolo del politico rispetto a questo primato dell'economico
Sì effettivamente l'elemento strutturalmente e di fatto sovranità Ario nel nelle nostre società e nelle nostre democrazie io non vado oltre con questo discorso ma amici politici ma in genere noi stessi quando ci accaloriamo di politica siano sicuri di mettersi al centro della determinazione delle regole del gioco
O ci mettiamo invece nel meccanismi che gestiscono le conseguenze e le ricadute di decisioni prese in altra sede
E dove non vale realizzare il dito e votare a testa o altro servono altre altre cose cioè in altre parole se non ridefiniamo i rapporti di politico ed economico
E poi di locale e ormai lo Stato favorito il più importante degli enti locali mettiamola così insomma o il più piccolo degli enti globali
Questa è la situazione che lo Stato oggi
Se non discutiamo di questo guardate che rischiamo di andare ad acchiappare lasciate che lo dica un filosofo
Ma dicevo di Maritain quindi ne ho abbastanza per dire che non son poi così cinico ma rischiamo di andare acchiappare farfalle sotto l'Arco di Tito
Grazie
Onorevole Zeller
Gli attuali problemi inefficienza dall'apparato burocratico non sono risolvibili con il mantenimento della vigente forma di Stato regionale che vorrei
Definire un figura ibrida creata dalla Costituente una specie di impossibile sintesi tra uno Stato centralizzato è uno Stato federale
Che tale sistema abbia fallito Issac compiti e ormai dato condiviso da pressoché tutte le forze politiche tutte le forze politiche
Oggi dicono di condividere il progetto federalista
Ciò che sorprende è che l'oggetto del contendere dell'attuale dibattito istituzionale e principalmente come in passato la forma di governo sulla forma di Stato in particolar modo sulla riforma federalista invece pare non esserci una discussione così approfondita
Questo silenzio sul federalismo può essere interpretato in due modi potrebbe essere sottolineata potrebbe sottolineare il fatto
Che si tratta di un obiettivo tanto con condiviso da non richiedere discussione né approfondimento ovvero potrebbe anche significare
Che non vi è conflitto sul federalismo solo perché ognuno lo intende come vuole
E questa è una ipotesi non inverosimile perché quel che conta non sono tanto le parole federalismo qui il federalismo la ma sono i fatti
E qui devo anche fare una piccola parentesi come membro di una minoranza linguistica e membro di un partito che è stato creato battersi per l'autogoverno della provincia di Bolzano noi siamo da sempre un po'osservatori dall'esterno delle vicende politiche italiani anche se siamo parlamentari e qui abbiamo notato che il governo Prodi e il primo da tanti anni che fa sul serio nel andare avanti sul oggetto federalista e qui faccio l'Apcom un piccolo esempio mentre in passato quando si trattava di vistare una legge provinciale
Un atteggiamento principale era sempre quello interna nel dubbio dire sempre di no e poi spettava alla Regione alla Provincia di dimostrare il contrario che era abbastanza difficile in tante occasioni con questo nuovo governo in prima linea il ministro Bassanini l'atteggiamento è radicalmente cambiato ora la situazione si è e capovolta
Il ministero ora aiuta le regioni al e anche alle province autonome ti fa passare le delle leggi cercando l'interpretazione favorevole all'indirizzo regionalista e e questo è già un primo passo
Io ritengo che sia molto importante anche la il disegno di legge Bassanini che già passato per il Senato e sicuramente utile perché è necessario anche Porta era anche la questione federalista a riff a Costituzione invariata però è anche chiaro che questo non basta è questo il ministro ha sempre detto serve un rimodellamento radicale
Dei rapporti tra Stato Regioni Province
E comuni e io penso che un federalismo serio non può prescindere da alcuni punti cardinali se non ci sono questi se non ci sono questi elementi non si può parlare di federalismo il primo punto è molto importante è l'autonomia costituzionale
Delle regioni vale a dire la libertà delle regioni di darsi con legge costituzionale regionale un proprio assetto istituzionale
Come un un potere che hanno tutti i lender tedeschi e anche i cantoni svizzeri anche i lender austriaci
Poi va capovolta l'attuale ripartizione delle competenze con enumerazione tassativa delle materie di competenza statale attualmente viceversa alle autorità centrali a mio parere devono rimanere solo le competenze in materia di difesa relazioni internazionali giustizia e monete e alcune altre
Materie di rilevanza
Sopra regionale
Il terzo punto importante e il federalismo fiscale
Il sistema finanziario attuale va revisionato per ristabilire un corrispondenza tra il potere di spesa e il potere di imposizione tributaria
Per la tutela delle regioni economicamente stante già svantaggiate va istituito come anche nella Repubblica federale tedesca un fondo perequativo la cui alimentazione va concordata tra Federazione
Regioni il quarto punto fondamentale
L'abolizione del visto di controllo
Sulle leggi regionali perché le leggi regionali devono poter rientrare impieghi in vigore immediatamente ed essere solo soggette a di impugnativa davanti alla Corte costituzionale
Di conseguenza anche la figura del commissario del governo da trasformata i compiti dello stesso devono essere trasferiti al Presidente della Giunta regionale che in tale veste figura anche quale rappresentante quale rappresentante delle autorità federali
Va inoltre questo è molto importante abbandonato il principio di del parallelismo tra la competenza legislativa ed amministrativa con introduzione del principio del così detto federalismo di esecuzione tipico di tutti gli ordinamenti federali ben funzionanti come Giovanni svizzere per esempio
Che l'esecuzione delle leggi anche di quelle federali spetta alle regioni e ai Comuni tranne qualche eccezione fosse nel caso di giustizia o o per la sicurezza pubblica
L'ultimo punto è che il Senato deve essere trasformato in camera in camera delle regioni con il forte riduzione dei membri che dovranno essere nominati dai consigli regionali
E esprimere come già anche anticipato il relatore precedente devono esprimere unitariamente la posizione all'interno del Senato
Sono anche convinto che la riforma non può partire da Marco regioni inventate come
Gli prevede per esempio Poggetto dalla lega perché le macroregioni non esistono neanche la Padania esiste
La Regione la riforma deve partire dal esistenza di quindici regioni a statuto ordinario e di quattro regioni a statuto speciale e di due province
Autonome quelle di Trento e Bolzano
Le regioni vanno elevate a rango di regioni stato di si potrebbe chiamare pari ai lender della Repubblica federale tedesca o ai Cantoni svizzeri
Le province autonome di Trento e Bolzano vanno trasformate in due regioni anche perché questo rispecchia già una reliquia alta esistente però va in ogni caso prevista una possibilità diffusione tra piccole regioni in entità più vaste però questo non è il concetto delle macroregioni imposte dall'alto quello al palo la lega questo è il concetto di regioni più grandi
Impostate dal è una le son le macroregioni dal basso perché il federalismo come già detto da tanti dei miei predecessori il federalismo va costruito dal basso se c'è l'assenso
Della maggioranza di ogni singola regione perché non
Fare la fusione tra più regioni
Va comunque sottolineato che questa riforma non può fermarsi alle regioni a statuto ordinario
E nelle more della modifica dei singoli statuti speciali sarà opportuno una immediata estensione i nuovi poteri anche alle Autonomie speciali
Vanno ovviamente in tutta questa riforma rispettati i principi di sussidiarietà autodeterminazione per quel che riguarda l'autonomia speciale dalla Provincia di Bolzano gli impegni internazionali assunti con il Trattato di Parigi io mi auspico che il Parlamento attraverso l'istituzione di una Commissione bicamerale sia finalmente in grado di dare una risposta utile alle esigenze dei cittadini e di gettare le basi di un federalismo vero e serio va creato un Paese fortemente decentrato basato sui principi di autogoverno locale dell'indipendenza dai trasferimenti statali
Nel quale ogni regione decida per sé come legiferare nelle materie di propria competenza e come organizzare i servizi pubblici
E questo comporterebbe sicuramente qualche differenza nei livelli de prestazioni di servizi entro limiti ragioni deve sempre essere garantito un livello minimo però una qualche differenza potrà anche esserci
Un cerca venti o trenta per cento tra il minimo e il massimo però questi sono poi anche i livelli
Attualmente o le differenze attualmente esistenti nella Repubblica federale tedesca dove si è deciso di non perseguire l'uniformità
Assoluta e i lender poveri al massimo sono perequate fino al quarantacinque quarantotto per al cinquantotto per cento
Della media e questo sistema adatto risultati molto soddisfacenti perché fino a pochi anni fa i Laender dell'otto contribuivano attraverso l'alimentazione del fondo perequativo
Allo sviluppo per esempio della Baviera e del Baden più tanta che non volendo poveri trent'anni fa
A partire dagli anni ottanta la situazione si è capovolta
Perché a causa della crisi del settore siderurgico e dei cantieri in navali al nord
L'economia dei lender settentrionali perdeva colpi ed entrò in una forte crisi strutturale a questo punto erano poi i lender meridionali che alimentavano il fondo perequativo in favore dell'ente o del Nord
E non escluderei che anche a lungo termine anche l'ente nuovi Laender dell'Est che adesso avranno tramite questi finanziamenti molto sostanziosi da parte della Federazione di altri termini degli altri Laender
Infrastrutture modernissime che fra venti anni ha trent'anni questi Laender dell'Est hanno poi a loro volta ad alimentare questo fondo perequativo
Per concludere io ritengo che il federalismo è una componente del meccanismo di divisione dei poteri e può permettere di far funzionare meglio la macchina politica ed amministrativa
Il federalismo competitivo si origina dal fatto che i cittadini guardano come governando enti similari nel giudicare come governo come governa il proprio ente e io penso che un po'di concorrenza tra una regione all'altra certamente non guasterebbe e solo attraverso la realizzazione di un vero federalismo
Riusciremo a a percorrere la strada verso l'Europa federale delle delle regioni grazie
Grazie senatore fanno
Ma io
Stimolato anche dal filosofo che siede
A questa tavola
E comunque facendo tesoro del fatto che ognuno porta le sue le formazioni professionali
Giuristi riportano a quelle di giuristi filosofico dei filosofi io non sono né giurista né filosofo sono giornalista introdurrà qualche elemento di deformazione professionale
Mio proprio dico subito che potrei dire in qualche modo che sono in gran parte d'accordo con lo scenario che va Bassanini
Ci ha esposto questi sono i problemi all'orizzonte dei problemi potrei dire che sono d'accordo in tutto salvo che sul mille centoventiquattro il primo passo con il quale Bassanini dice cominciamo da lì e il resto verrà
Aggiungo sempre in premessa
Che certo ne dobbiamo stare attenti a non bypassare le Regioni in questo
E dobbiamo stare attenti anche a non bypassare
La gente il voto popolare non fare tutta questa operazione in una sorta di ingegneria interno alle istituzioni nel quale la gente rimane sostanzialmente estranea fosse così ecco il primo
La prima provocazione che ci viene dalla filosofia
Ma ci sarebbe un modo diverso di organizzare il mulino che macina la stessa Farina lo dico in questo modo
Allora non mi sembra che non abbiamo ancora aperto il cantiere per le riforme abbiamo detto che vogliamo fare un cantiere abbiamo aperto la prima porta ce ne manca un altro pezzo vedremo se si riesce ad aprirla
Non mi sembra in ogni caso che mille centoventiquattro sia in grado di produrre i mattoni per fare le riforme però non entro in merito a un dibattito che ho fatto così a lungo in Senato qua anche con il ministro
Sinistra
Sulla qualità dei sacrifici dei duri sacrifici anche qui non concordo con Bassanini
Sì è vero che faremo molti sacrifici mi pare che possa succedere a voi perché succede quando si va in montagna si parte per andare sulla cima si finisce sull'altra si è fatta molta fatica ma non si è arrivati là dove si voleva andare
Il tema il tema di oggi il tema di questa tavola rotonda io riduco a questa a due domande con quali risposte per un federalismo solidale e come rispondere quel metodo qua la qualità il metodo di risposta a questa domanda
E c'è un'ipotesi che la soluzione federale sia adeguata alla condizione nuova delle nostre società contemporanea ecco di nuovo
Nostre nostra società e non solo nostra perché è a tutti evidente che l'orizzonte verso cui si proietta la nostra ipotesi di cambiamento e dominata da una mescolanza ed è un intreccio
Di genti di popoli e di poteri statuali che i fenomeni migratori in atto da una parte e le modalità di affronto delle controversie tra Stati rivelano essa deve il problema dello scenario attuale
Non c'è legge di regolamentazione dei flussi immigrato attivi che possa arrestare i vasi comunicanti dei diversi popoli delle diverse cittadinanze
E non c'è conflitto che non produca oggi il formarsi di forze multinazionali l'ultimo conosco abbiamo partecipato con la cui parteciperemo fra poco nello Zambia tanto è vero che in Parlamento pensando al nuovo modello di difesa non si può evitare di immaginare che il nostro esercito non potrà che essere parte di un più vasto sistema di forze multinazionali se poi il tema della sovranità che si riduce Poletto radio questioni il soldo la moneta i soldati
Questi sono la sovranità consiste su queste cose ecco allora che anche il concetto di sovranità
Riceve dai fatti dalla cronaca scosse fortissimo
Una prima osservazione allora non è solo una ridistribuzione dei poteri tra le diverse istituzioni nazionali regionali provinciali e comunali
Che potrà realizzare quel cambiamento che noi chiamiamo
Federalismo solidale quel cambiamento di qualità che in qualche modo ci auspichiamo è una diversa qualità dei poteri che oggi viene messa in discussione quali sono qual è la qualità dei poteri
Dei poteri dello Stato dei poteri delle Regioni dei poteri delle sovranità due esempi
La finanziaria impiega tre mesi per liberare risorse
Che le Borse di Londra di Tokio di New York di Mila no collegati in rete
In tempo reale con i sistemi elettronici possono bruciare in una notte nel valzer delle valute
Secondo esempio il sistema delle comunicazioni che sta nascendo non rispetta più i poteri e le regole degli Stati
Le parabole sono sovranazionali il digitale sarà globale
Non c'è confine
E allora quali sono le le regole di internet
Quali i diritti del CIPE spazio le regole delle tv come cambiano le regole degli Stati
Possiamo pensare che rifà l'Italia faccia delle regole per le sue televisioni
Senza pensare alla globalità di fruizione della comunicazione digitale
Chi farà le regole
Si apre qui uno spazio immenso
Che senso hanno quindi chi ha regole i diritti di autore su internet
Questo è un una domanda
E che tutela la privacy ne facciamo noi abbiamo oggi alla porta di casa nostra una serratura
E mettiamo la serratura perché se vogliamo aprire la porta apriamo e un altro mentre se non la porta rimane chiusa
Ma io non posso già oggi sapere esattamente che cosa entrava in casa attraverso il video con l'analogico pensiamo a quello che succederà con il digitale
Ho posto dell'orizzonte di questa tavola rotonda queste questioni
Perché a me sembrano connaturate con la figlia l'esigenza di riforme in senso federalista se lo vogliamo interpretare non le in senso meccanicistico riduttivo che già il professor Pavan stigmatizzava
Allora
E per questo
Che noi abbiamo sempre immaginato che non si può
Quale forma di Stato il quale forma di governo
Quali leggi farà lo Stato centrale quali leggi verranno fatte negli altri livelli
Come entrée stare nel contesto dell'Europa e
L'Europa nasce
Già vecchia e come sta l'Europa basterà all'Europa e come sta l'Europa nel contesto della globalizzazione di fronte alla quale siamo
Come la dimensione globale di alcuni settori
Sottoposti alla potestà sottoposta la potestà dello stato e quali e come invece alcuni fatti saranno sottoposti a poteri federali
In coerenza con questo scenario è per questo che noi abbiamo proposto percorsi diversi sono nate qui alcune divaricazioni da alcune valutazioni divergenti sul come fare a risolvere i problemi che stanno istituzionali che stanno di fronte a voi
Per questo noi diciamo un'assemblea per la revisione della Costituzione non una Bicamerale
Qui dopo che muletto vediamo se la Bicamerale funzione
Per noi è strumento più adeguato perché la Bicamerale sta dentro la vecchia architettura in ogni senso
L'Assemblea la supera e postula quel nuova
Il presidente l'ex presidente della Repubblica Cossiga esprime questo con un'immagine e che sulla quale io concordo sostanzialmente si può decidere di ridipingere
Il colore della Tappezzeria del bagno del salotto egli si può invece decidere di chi si debbano spostare le pareti ma se dobbiamo spostare le pareti che senso ha prima decidere
Di ridipingere il bagno il salotto il colore della tappezzeria ecco un primo problema procedurale metodologico di come entrare in questo percorso riformatore
La seconda obiezione quella che dicevo a questo modo di procedere che il ministro Bassanini che oggi ci ha spiegato facciamo intanto il decentramento amministrativo e questo prepara la strada alle riforme successive
E noi abbiamo anche un'impressione lo dico al ministro
Io ho stigmatizzato in Senato il voto nel durante il voto sul mille centoventiquattro la proposta di
Collegato che ministro Bassanini ha presentato in questa finanziaria che adesso sta alla Camera come la via Bassanini alle riforme anche disco suo modo ha presentato ha proposto una sua via alle riforme è la via della delega fra i poteri dei Parlamenti il potere primarie quello del controllo sul fisco la via la delega che Visco chiede è una delega che certo ottiene uno dei risultati che noi abbiamo come necessario di fronte a noi perché vogliamo modificare lo stato lo ricordava il ministro perché abbiamo bisogno
Di a vere
Tempi di decisione legislativa più rapidi
E tempi di decisione di atti di governo più pronti
Se il tempo della Bicamerale quello che ho detto il tempo in cui si spostano le risorse attraverso meccanismi del Walter deve valutare le borse e quello e quell'altro un ci vorranno governi più rapidi più efficienti anche per governare
Meccanismi di questo tipo
Però
Noi ci siamo di fronte trovati di fronte all'ora ad una via quella Bassanini e quella Visco che immagina che per quella strada quella in cui in qualche modo si delega al governo ciò che prima era del Parlamento
Si decentra all'interno di una struttura dei poteri locali diversamente articolate le stesse funzioni noi perveniamo risultato sperano voi non è così
La riforma in senso federalista
Da una parte non voluta per noi pilastri della prima parte della Costituzione
Ma al tempo stesso rischia di non spostare la vecchia architettura il vecchio limite del rapporto persona Stato che ancora il professor Pavan ci ricordava come limite che dobbiamo in qualche modo superare e no rinnovare
Io in questo senso credo che noi ci dobbiamo rifare ancora una volta Rosmini e la sua visione di una politica fondata sulla persona sulla sua perfetta libertà come fine della stessa politica
Ma i fatti che abbiamo di fronte le delegate al governo da una parte il percorso per la via istituzionale la via amministrativa alle riforme
Benché
Apparenti apparentemente interne alla vecchia architettura costituiscono a mio avviso di fatto anche l'alternativa alla riforma in senso federalista vero che invece noi diciamo peraltro verso di volere costruendo il cantiere della Bicamerale
Approdando ad un'assemblea per la revisione della Costituzione due mila
E io penso che se stiamo su quella strada noi non avremmo risolto i problemi di malfunzionamento del vecchio sistema
Il vecchio sistema era un sistema sostanzialmente consociativo
Non funziona più funzionava e ha fatto da questo punto di vista bene a funzionare così per cinquant'anni perché era l'eredità di una situazione che l'Italia aveva vissuto alla fine la seconda guerra mondiale
Per avere un sistema nel quale le decisioni venivano prese solo se erano d'accordo tutti non sappiamo che non ci sarà rapidità di decisioni se invece non usciamo da questo meccanismo di lunga concertazione fra tutte le parte del paese
Non deve essere più consociativo ma deve essere ugualmente equilibrato
Cosa succederebbe invece con la via Bassanini e Visco le riforme
Succederebbe che si il governo ha rapidità decisioni ma il sistema non è più equilibrato
Perché se il meccanismo delle deleghe il meccanismo di decisione di tutti gli atti all'interno della maggioranza di governo crea di fatto uno squilibrio che noi abbiamo denunciato in Parlamento e che rende di fatto il nostro sistema un sistema autoritario
Salta l'equilibrio
Salta il meccanismo del controllo democratica del Parlamento che cosa farebbe il Parlamento
Il Parlamento da le deleghe al Governo questo sarebbe quello che fa il Parlamento
Perfino il tentativo di operare sui regolamenti della che delle Camere per liberare le Camere dal cumulo dei decreti sottoposti alla ghigliottina della corte costituzionale
Tentativo che abbiamo fatto alla Camera e al Senato di modificare i regolamenti di giungere alle riforme per via regolamentare
Si muoveva in qualche modo in questa direzione si era detto creiamo un percorso attraverso il quale con un meccanismo certi in tempi brevi un decreto che arriverà in Parlamento possa arrivare
A conclusione io credo però che si allega tradotta assicuri con lamento di questo tipo all'interno del vecchio impianto istituzionale che cosa produrremo come effetto che il non solo il governo ma la maggioranza non avrebbe avrebbe
Avrebbe come di agevole per il la legislazione questo percorso e il Parlamento altro non si troverebbe che a fare che ha sgomberare attraverso questa procedura garantiti accelerata in le deleghe che il Governo sistematicamente presente privando di fatto il Parlamento della iniziativa sua propria quella di dare vita all'iniziativa legislativa
La verità vado a concludere e che non si non si tratta di qualche aggiustamento ma si deve trattare di una vera e profonda azione riformatrice della seconda parte della Costituzione non sono d'accordo sul fatto che si possa pensare che il problema sia quello di preparare la classe politica
Alla all'edificio riformato perché se no i nostri costituenti non so che cosa avrebbero dovuto fare quanto tempo avrebbero dovuto attendere se avessero dovuto pensare che lo Stato nasceva dopo aver preparato alla classe politica che avrebbe dovuto gestirlo
Sei punti velocemente vi elenco solo revisione del bicameralismo perfetto ma io non credo né al Senato né alla Camera delle Regioni
Però questa è un'opinione
Dovremo discuterne però io credo che non possiamo discuterne ecco dove aggiungo la mia osservazione solo in presenza solo all'interno io dico di un'assemblea per la revisione della Costituzione nella quale nella quale
Nella quale noi sia che si decida non soltanto cosa deve fare la camera e senato ma che cosa deve fare il Presidente della Repubblica e che cosa deve fare il premier
Se non sappiamo quali sono i compiti del presidente del Premio diventa anche difficile pensare quali sono i i le funzioni compiti dell'assemblea elettiva
Rafforzamento del potere esecutivo
Trasferimento di tutta la materia legislativa alle Regioni ed esclusione quel che rimane a Roma Della monete della difesa dalla giustizia degli esteri un'Authority per l'informazione introduzione la costituzione di una parte comunitaria
Europea così come già avvenuto per Germania Francia e Spagna
Ancora una volta Rosmini e se ben ricordo anche Guardini ci anticipano che la crisi della forma degli Stati moderni
Si sarebbe manifestata quando questi non fossero stati più in grado non già di soddisfare ai bisogni primari della gente uno solo semplicemente all'aumento della domanda sociale
Di risposte da parte dei cittadini l'aumento di Rieti in risposta alla domanda sociale dei cittadini
Ma quando l'accelerazione della domanda sociale fosse stata più elevata dell'accelerazione delle velocità di risposta
In questa situazione nasce lo spazio perché tra cittadino e tra stato si costruiscano tutti i primati dei corpi intermedi che dalla persona conducono alla globalità di appartenenza
Al medesimo spazio che la sensazione che la sensazione che uno avverte quando si cimenta con internet
Rispetto ai poteri più generali uno e cittadino italiano ma quando naviga in internet si pensa già in una dimensione che non è più nazionale la persona prima dello Stato ma anche la famiglia prima dello Stato
E la comunità locale quella regionale gli Stati come parte di una sovranazionalità elemento di una globalità che già si intravvede c'è un percorso di rigorosa sussidiarietà istituzionale
In questo ma c'è prima di tutto il percorso di sussidiarietà che qui il filosofo ci ha richiamato
C'è una percorso verticale di un percorso orizzontale in questo nuovo spazio dei poteri di un tra questi due assi cartesiani si muoverà l'accelerazione necessaria dei nuovi sistemi politici
Ma comuni un intende non è soltanto una questione di nuova tappezzeria e di nuovi arredi per le vecchie stanze istituzionali se
Aprirà il sorbetto il dibattito non no l'elenco di coloro che vogliono iscriversi ma se ci sono come immagino persone che vogliono parlare
Ecco darei subito la parola le persone avranno la cortesia di presentarsi e di non parlare più di cinque minuti
Prego
Allora
Parco venga pure quale l'alto e il secondo
No no no venga no anche
Sette
Allora io mi presento sono il segretario provinciale della lega nord insieme volevo fare una domanda al filosofo
Volevo sapere se si può vedere una relazione tra il rapporto tra lo spirito induttivo nello spirito deduttivo e la figura del federalismo e quella del centralismo in poche parole
Può il federalismo sta al centralismo con l'atteggiamento conoscitivo a livello intuitivo sta a quello effettivo questa è la prima domanda
La seconda domanda
E questa
Io voglio capire se una la risposta non so vecchi ladro comunque l'importante è che io la faccio io voglio capire se questi convegni sono solo Castelli metafisici costruiti cristallina mente
No Massa al di fuori cioè proprio in relazione alla domanda che gli ho fatto mi viene in mente quello che Bertrand Russel scrive nella sua autobiografia a un certo punto quando parla dello spirito induttivo
Che normalmente viene torturato e oppresso dallo dall'anima deduttiva di una certa diciamo così fascia di persone che hanno cultura basti pensare a Galileo Galilei all'Inquisizione basti pensare insomma tanti altri casi allora io dico queste costruzioni a livello di convegno che parlano di federalismo hanno veramente un rapporto con la realtà concreta oggettiva dell'Italia o sono dei tentativi degli sforzi non so se che diciamo così intenzionali cioè se c'è un tentativo di mettere un timbro sulla realtà italiana
E mi viene in mente un libro del burqa arte proprio uno degli umanisti bernesi della famiglia dei Brusca quando parla dell'alchimia e parla appunto di lo spirito massonico alchimista
Che cerca di mettere un'impronta sulla realtà quasi come un burocrate fa con il timbro sui documenti
E qui mi rivolgo anche all'onorevole Bassanini cioè volevo dire che significa trovando in effetti a livello oggettivo concretamente parlando e poi di volevo dire che non è vero che la Repubblica fu federale della Padania perché io ero a Milano c'era tanta gente ma parlando con onorevoli dice dissesti nascerà inaugura nasca sarà una Repubblica federale dove ogni sul suo corpo sarà in grado di decidere appunto autonomamente l'appartenenza o meno a quella Repubblica va bene comunque io ci sono le mie domande
Va bene ma un senatore se appunto un giorno di pioggia non fare infatti a est io comunque mi scuso se viatico disturbate sono le mie domande sono soprattutto rivolte al filosofo anche perché ho imparato prima parlare di filosofia io purtroppo che di altre cose offerte
Prego
Si sono
Longo consigliere regionale del Friuli-Venezia Giulia
Voglio dare anch'io il contributo in questa sede anche se voglio rispettare il tempo dato e quindi sarò molto conciso a costo di sembrare superficiale
Il
Alcuna conclusione ecco arrivato il ministro Bassanini
Porta Nuova una quella che lui chiama una risposta scontata sul federalismo
Basato sul sussidiarietà sul solitarietà io sono d'accordo questo tranne che il problema sia scontato
E qua o gli stessi dubbi che ha l'assessore
L'assessore siriani e l'onorevole Zeller io credo che ci siano ancora tanti equivoci da sciogliere sul quale federalismo e sul concetto di federalismo ne siamo pienamente d'accordo che occorre partire dal basso vedere quello che si può fare in sede di Comune e poi in sede di provincia poi in sede di Regione e il resto rimanga allo stato questo e un principio
Fondamentale sul quale dovrà basarsi ma è proprio così ecco io devo dare atto al governo al ministro Bassanini l'onorevole Zoppi che stanno facendo
Qualcosa molto significativo per quanto riguarda la strada verso il federalismo anche con la legge votata dal Senato ma non solo con quella anche con i controlli
Sono sempre meno le leggi che tornano indietro e qua l'onorevole Zocchi so che è stato sempre disponibile con il ministro Bassanini a discutere
Di queste cose però questo io credo che non basti perché io riconosco al ministro al Senato al governo
Che si lavora si è lavorato con me i limiti dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Però anche in qualche altra sede ho detto che ci sono delle realtà e qui parlo delle realtà ad autonomia differenziata dove si può fare di più
Prima l'onorevole Zeller parlava di dare queste competenze che vengono date ai comuni e alle Province anche alle regioni no questo
Nel articolo diciannove del testicolo votato dal Senato che vengono estese anche alle regioni a statuto speciale anche se vorrei un chiarimento su questo che questo non costituisca un motivo
Per continui ricorsi da parte del governo alla corte costituzionale nel frenare la legislazione regionale in nelle materie in cui abbiamo competenza esclusiva attraverso la legge due costituzionale nel novantatré
A questo proposito devo dire che non so se oggi o domani
La oggi credo la verranno varate le norme di attuazione per il Friuli Venezia Giulia per la attuazione della legge costituzionale due
Noi abbiamo visto che da parte della commissione paritetica in particolare da parte della rappresentanza
Burocratica del ministero degli Interni c'è una fortissima resistenza ad alcune competenze che potrebbero essere trasferite
Ecco io vorrei che
Questo fosse vero che questo fosse il banco di prova per verificare la volontà di andare verso un federalismo che applichi il concetto di sussidiarietà e di solidarietà noi con la legge costituzionale due
Abbiamo ottenuto la piena competenza sull'organizzazione degli enti locali con la finanziaria il ministro il sottosegretario sanno abbiamo tenuto sotto forma di decimi il trasferimento e qua ne diamo atto al governo il trasferimento di di finanza
Per il Servizio sanitario nazionale che oggi è a totale carico della Regione Friuli-Venezia Giulia per il trasferimento agli enti locali
Dei trasferimenti che lo Stato dà agli Enti locali stessi questo vediamo pienamente atto però di fronte a questa aperture a questa fiducia ministro non capisco
Perché ci viene detto la competenza a organizzare i segretari comunali non è vostra rimane al Governo
Noi siamo responsabili li paghiamo tutto quanto è poi no però devono rispondere al potere centrale questo non mi sembra che nel momento in cui parliamo di queste cose si faccia un atto di federalismo vado
A concludere
E
Ma io depresso fiducia vattene lei presto la fiducia nel concludere ecco io ho sentito molta sfiducia nella
Bicamerale
Vorrei dire al senatore Folloni che non è che la Bicamerale della precedente legislatura non ha prodotto il lavoro
Per me la Pilati la bicamerale aveva prodotto dell'ottimo lavoro non ci sono state le volontà politiche per attuare il lavoro della Bicamerale ma questo avviene con la Bicamerale
Con qualunque altra forma
Con qualunque altro strumento noi mettiamo in piedi e allora vorrei dire
E qua mi rivolgo ai parlamentari
Posso che rivolgermi a loro
Io sono molto preoccupato
Che la Bicamerale tardi ad esser costituita e ad entrare in funzione e in vigore
Perché qui dimentichiamo tutti
Che da parte di alcune regioni è stato presentato un referendum
Un referendum che può essere devastante
Se prima la Bicamerale almeno non inizi ad affrontare questo discorso
E allora io credo che sarebbe una sciagura per tutti noi
E certamente dopo non avremmo più questo punto interrogativo quale floride realismo attuare a quel punto sarà quale federalismo possibile oggi possiamo scegliere fra un fra un anno non possiamo più scelta
Ho colto nelle relazione specialmente il professor Pavan del
Senatore Zoppi con riferimento preciso al bisogno
Di approfondimento dei termini della cultura regionale locale
Per poter rispondere in particolare al bisogno della gente
Perché naturalmente non sono i giuristi quelli che debbono riformare diciamo così le norme lo Stato
Ad ricco riferimenti esclusivi alle teorie già sperimentate e quindi che non ha dato risposte sufficienti io sono calabrese parlo in questo momento come rappresentante penso di interpretare il pensiero anche il mio sindaco io sono consigliere comunale a Bagnara Calabra
Mi trovo qui come
Rappresentante del mio centro fondato nel mille novecentosessanta di pedagogia sociale in Calabria e si era speso persino fino a Milano Centro italiano di pedagogia sociale ma qui voglio parlare da consigliere comunale io ne posso riferire semplicemente
Più semplicemente quanto affermo un nostro grande
Letterato e filosofo L'Abate Padula chi ha teorizzato senz'altro la potenza che c'è culturale
Il tutto il Meridione di tutta la Magna Grecia che si deve affinare coordinare alle norme istituzionali della nostra nazione della nostra Europa e quindi sono sicuro in questo momento che tutto il Sud e disponibile purché a certo punto sì ad opera di una forma io mi confondo naturalmente
A seguire tutti i discorsi di carattere istituzionale perché non sono un politico sono un insegnanti sostato preside l'ultimo istituto da me presieduto a Roma è stato l'istituto Augusto Monti un istituto tecnico superiore
Dove sono iniziati i dialoghi il dialogo iniziato il dialogo fra le culture
Dunque con gli alunni di Augusto Monti afgane Pajetta e poi persino anche con gli ebrei il Consiglio Riva venuto lire ad aprire il primo di alcuni nostri fratelli maggiori così come ha scritto nel suo opuscolo e quindi è necessario allora i ragazzi
La la la povera gente del mio sotto quella che noi vediamo emigrare ancora al al nord e disponibile a forme di organizzazione dello Stato che siano rispondenti a quel bisogno di norme certe di norme che siano tali che possono valorizzare la loro cultura
Quindi non solo Padula devo citare Labbate Padula anche le pietre spinse l'intelligenza da uno steward ma vi dico che sprizza capacità di solidarietà di sussidiarietà dico di di di di complementarietà tra persona e persona quindi professor Pagan senz'altro
L'accenno alla radicalità di questa scoperta di valori della persona umana
E di valore delle comunitaria comunità sono come le creature non possono essere oppresse queste comunità così come il nostro grande anche Antonino Martino un prete di altissimo livello morale
Che ha lottato contro i Borboni poi ha dovuto scrivere delle Satire ed le lancinante veramente
Contro il Governo piemontesi da allora che strutture che ha chiesto un puro delle situazioni tali per cui ci siamo rimasti veramente con i soli occhi per piangere però abbiamo dei grandi tesori erano separati
Abbiamo la carità ancora del nostro agente le nostre famiglie dei pescatori dei contadini che sono stati sradicati dal loro talora solo quindi è senz'altro professor padani noi abbiamo bisogno di norme che siano rispondenti alla natura
Del delle persone e la natura delle famiglie la natura delle regioni e quindi io vedrei un centro di coordinamento mi riferisco in particolare all'istituto all'Istituto vari temi all'Istituto Adenauer alle la diede alla Fondazione Adenauer
Perché si cerca una forma di coordinazione
Ricorda raccordo fra le varie culture perché il problema è che fondamentalmente di maturazione delle coscienze ed educazione civica di conoscenza dalla storia
Ecco questo senz'altro e allora qui la raccomandazione che rivolo che si riprendano questi temi dalla pedagogia sociale
Nonno assolutizzando dalla dal centro ma il riferimento a parametri già consolidati dalla nostra cultura
E si scoprirà la capacità organizzativa la capacità di governo la capacità di seguire le leggi dello Stato e di creatività che in cento tutta la nostra gente grazie e raccomando che si stabilisca un coordinamento culturale
Perdere e fare diciamo così in modo che si traggano delle sintesi idonee a portare un federalismo che sia accettato dalle persone grasse scuse
Grazie Lina mi presento mi chiamo io con la chiesa eccetera e lavoro per il Consiglio d'Europa l'altra organizzazione europea
Che dedicata alla promozione era democrazia e stato di diritto
In primo luogo vorrei trasmette un saluto un saluto cordiale dal professor Antonio la Pergola presidente della Commissione europea per la democrazia Traversi diritto per questa commissione io sto lavorando a Strasburgo
Nel secondo luogo vorrei andare molto brevemente uno riassunte dei lavori della commissione materia del federalismo questa Commissione a è stata creata nel mille novecentonovanta Venezia durante una riunione ministeriale
Il ministro degli affari esteri
E oggi persona ferito a questa Commissione una cinquantina di Stati membri incluso Italia e la Germania
La commissione sopra tutto lavora e composte di Esperti in diritto costituzionale
Anche ministri politici
A presidenti di Corte costituzionale
La commissione lavora da un lato comandi con i problemi di riforma costituzionale nei paesi del dell'Europa orientale
E hai seminato molto soprattutto testi di Progetto di legge costituzionale dall'altra parte lavora
Su temi
Più generali di un tema che adesso e sul tavolo della Commissione giustamente il porre federalismo ira un'iniziativa della Regione Veneto Regione Veneto qui Presidente
Patti chip regolamenta i lavori della Commissione e anche grazie alla con il alla Regione Veneto che la commissione sulle sete a Venezia
E il commissionati tenuto un prima incontro sul tema del federalismo in Italia ma a vicenza in settembre i conclusioni di questo incontro posso vari dare un riassunto molto breve venne cinque frasi erano chi il passaggio dell'Italia Stato regionale ad un sistema federali possibile
Come dimostra da d'altra parte il precedente bellica una tale trasformazione implica una ripartizione chiara delle competenze
Bisogna stabilire quale il punto di equilibrio tigrato tra lo Stato centrale e le regioni chiamata a trasformarsi nuovi Stati federati
Un sistema federale moderno non può essere concepito che nell'ottica del federalismo cooperativo e ciò implica una partecipazione delle Regioni al processo decisionale anche a livello statale
La consapevolezza delle differenze regionali deve essere congedata con una migliore come integrazione del regione meridionali delle isole con le regioni più sviluppate e del Paese nel suo insieme nel Unione Europea
L'adozione di un sistema federale Italia dovrebbe progredire di pari passo con una riforma del sistema di governo che si manifesta necessaria c'era molto tempo nel senso di una più grande stabilità dell'esecutivo
In questo momenti la commissione prosegue i suoi lavori su base dei rapporti nazionali che sono preparati per i membri della commissione
E si spera che all'inizio dell'anno il prossimo si può presentare un primo riassunto generale con anche un modello per i figli a Riscone Europa in particolare per l'Italia
Concludo ricordando che tutti questi documenti sono pubblici e quindi ciascun partecipante qui poi su richiesta tredici ore questi documenti grazie
Se per l'ottima esposizione ricambiamo il saluto cordiale referente insieme al professor La Pergola senatore Folloni
Ma pronti
Non di più io devo solo
Una risposta ad una mi è parsa così ad una domanda che
Se ho capito bene l'Assessore del regione Friuli poneva
Perché diffidare della Bicamerale io non cede sulla diffidenza è solo un timore che noi ci mettiamo su una strada in cui come l'altra volta il gran lavoro il buon lavoro le migliori intenzioni finiscono né niente io invece vorrei chiedere perché sia così paura del voto della gente
Perché sia così paura che in qualche modo questo processo debba avvenire coinvolgendo l'elettorato diffuso
Facce rendendo partecipe non soltanto gli aderendo partecipi non soltanto gli addetti ai lavori
Ma la popolazione a questo passo nuovo a questo riordino del sistema istituzionale
Primo questo cenacolo chiuso tra gli amministratori
In cui tutto viene ripensato nella reinvenzione delle funzioni che si debbono svolgere fra
La classe amministratrice delle istituzioni
Io preferirei invece allora lo dico provocatoriamente una Bicamerale o una costituente dei filosofi rispetto a quella degli amministratori
Negroponte Nicholas Negroponte che il teorico di internet dice che internet è un sistema anarchico
E che dunque nell'orizzonte della globalizzazione di cui internet l'Epifania più più grande gli Stati devono fare uno o più passi indietro cedere i loro poteri verso questa libertà totale dei soggetti
E allora qui riemerge il problema della sussidiarietà nelle due accezioni
Allora io non comprendo come non riusciamo ad entrare in un federalismo solidale
Ricco di quella sussidiarietà che invochiamo se poi ad esempio questo stato non è in grado di considerare la famiglia non semplicemente come un fatto anagrafico ma con un soggetto sociale
Quale capacità abbiamo di interpretare la sussidiarietà se non siamo capaci di porre nella nostra legislazione il tema della persona della famiglia in modo non anagrafico
Allora è per questo che che il timore che io e che questa critici questi cenacoli chiusi alla fine anche il buon impegno che possiamo mettere nella Bicamerale anziché condurci al nuovo
Non faccia che preparare le ragioni di uno sgombero più violento
Del vecchio e che dunque anziché affrontare per tempo una riforma non semplicemente di facciata ma di sostanza
Delle nostre istituzioni ci troviamo tutti su quel cumulo di macerie in cui qualche evento PUTT ultimo oso a cui qualche evento più tumultuoso farà sgombero
Lo storico
Minuto mi piacerebbe aprire un dialogo su quest'ultimo aspetto ma io credo che
Comunque aride a ribadire la pericolosità dei filosofi a quando nella storia della filosofia hanno affidato i filosofi o se tentato qualche filosofo ha pensato che si che i filosofi dovessero diventare i governanti la solita est soste è stata scritto l'utopia della repubblica platonica pericolosissima perché se fosse stata realizzata l'utopia platonica almeno com'era configurata nella Repubblica piuttosto che nelle leggi sarebbe stata una tecnocrazia elevatissima ma pericolosissima osceni totalitaria
Comunque il servizio direi a quel signore che e che ha parlato citando rassegna ecco non a caso cita Russel
E cita rassegna delle e bisognerebbe dire che era se dell'autore dei Principia Mathematica e con tutto il matematico che gli enti che che che che fa del caso
E allora
Mi chiedevo se con un modello tipico un modello teorico tipicamente matematico rapporto tra induzione deduzione centralismo e federalismo
No questo non va bene per la politica è un modello teorico che non che non può essere applicato alla politica quindi non c'è seguito questo è un giorno etilismo
Una politica univoci Istica matematici Istica se al centro poniamo come fa probabilmente la cultura del nostro interlocutore
Il tema della comunità dell'etnia
Trattato unico cistica mente allora può essere manipolato anche con i paradigmi teorici di Russel ma questo a me non va bene è un concetto molto più articolato più democratico e la politica lui c'è una tentazione chiusa di autoritarismo
E invece io preferisco il modello per rispetti preferisco il modello teorico casomai della circolarità ermeneutica dove i poteri costituiscono un sistema di osmosi
Di varie funzioni in Feedback oltre che dall'alto al basso in feedback tra di loro e crescono insieme che non è un modello riducibile matematicamente l'ultima cosa sentita la sciura professione di fede io sono veneto non è fatica a capirlo
E sa cosa le dico della questione della Padania come la vediamo noi aldilà dopo di pochi
Quella sì veramente ed è sempre il Suma tematismo che mi che mi ha indotto a fare questa ulteriore considerazione questo e la Padania per noi che ci viviamo un un messa razioni is sine fondamento in altra
Bene possiamo
Possiamo concludere le nostre i nostri lavori
Sono stati quattro quattro ore particolarmente intense vorrei soltanto aggiungere
Che i presenti e con loro anche che arriveranno domani trovano nelle cartelle la sintesi del relazioni del presidente morì
Ed è il Presidente Galan che sono stati impossibilitati ad intervenire che quindi arricchiscono il nostro dibattito io vorrei concludere soltanto con la frase
Forse che può apparire anche un pochino solenne un po'aulica ma consentitemelo alla fine di questo pomeriggio io credo che il patto tra gli italiani
Vada rinnovato cercando di trovare proprio nello sviluppo della democrazia locale che insieme esercizio di autonomia e di responsabilità
La strada per valorizzare le risorse e le ricchezze del paese
Di tutto il Paese all'interno di un forte sentimento di solidarietà e di comune appartenenza alla medesima nazione buona serata