Proibizionismo e antiproibizionismo sulla droga intervista con Franco Grillini, presidente nazionale dell'ArciGay - ArciLesbica raccolta in margine ad una manifestazione organizzata dall'Arci presso il Palazzo dello Sport

Ad ottobre proprio Franco Grillini presidente nazionale Arcigay Arcilesbica legalizzazione droghe leggere somministrazione controllata di eroina la situazione è un po'il movimento mentre ci avviciniamo alle scadenze referendarie degli ex democristiani ed uno dato schieramento stanno un po's'comunicando che il sì dichiara favorevole al una registrazione sul blog diverso da quello tradizionale a quella tradizionalmente proibizionista d'opinione ma com'è noto la mia opinione antiproibizionista ante litteram tra l'altro io sono stato protagonista Polonia dove sono consigliere provinciale di un'iniziativa di discussione tra l'altro sollecitata anche da me dove mi sono presentato con questi litigano appare in sede di Consiglio e quelli decisivi hanno chiesto al addirittura la mia espulsione dalla dal consiglio
Per questa cosa io ritengo che sia positivo che la sinistra nel suo complesso ormai sia d'accordo su questa posizione che non è una posizione di liberalizzazione che nessuno propone e anzi da questo punto di vista e credo che sia giusto denunciare la demagogia e il terrorismo che sanno di ex democristiani e anche i cosiddetti i post fascisti quando sostengono che sinistra laici radicali liberali Goglio no vendere la droga addirittura trasformare in droga di Stato e vendere agli angoli delle strade queste sono posizioni terroristiche vanno denunciate combattute
La realtà è che noi antiproibizionisti vogliamo
Che il consumo delle cosiddette droghe leggere sia depenalizzato perché trovo veramente incredibile qui la polizia faccia delle operazioni tipo capitare alle tre del mattino in casa di gente che fa gli affari suoi e non dà fastidio a nessuno solo perché si è saputo che si facciano gli spinelli o delle torte ma la marijuana e che nei casi più gravi di persone che non solo non intendono smettere di fare uso di eroina sia possibile la somministrazione controllata di eroina e sono posizioni di buonsenso mentre invece le posizioni di chi contrasta queste proposte sono posizioni ideologiche che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti
Ecco se questo argomento infatti si assiste ad un modo di fare politica tutt'altro che laico si procede a colpi di scomunica votati e questo ricorso all'ideologia non sia solo espressione di un pregiudizio culturale ma si è anche la difesa di certi interessi per esempio di interessi del mondo di certa parte del mondo del cosiddetto volontariato delle comunità di recupero dove in parte si nascondono anche magari anche grossi finanziamenti dello Stato che sono giustificate finché il problema droga assume la gravità che oggi grazie al protezionismo
Ma sulla questi sulle comunità a me dispiace che quasi tutte le comunità sinora schierate contro quelle che io definisco posizione di buonsenso non c'è dubbio che lì c'è un riflesso conservativo neanche di garanzia del proprio ruolo del proprio potere perché ormai molte comunità a partire da quella di San Patrignano io l'ho detto anche con franchezza direttamente parlando davanti a Muccioli a congresso del Coral San Patrignano quando Muccioli era ancora in vita quello che pensavo lì c'è la difesa di un proprio ruolo avute anche di un modello che io ho definito modello paternalistico autoritario quindi nel caso di Pale di San Patrignano si voleva imporre addirittura tutta la società italiana la la critica che io feci a suo tempo Muccioli era proprio questo grazie al di là dei modelli che ognuno stabilisce per quanto riguarda la gestione di una comunità io sostengo che ognuno è libero di andare dove vuole solo andare comunitari però di andarci non è però il tentativo che fu fatta è quello di estendere a tutta l'Italia per modelli che ovviamente era assolutamente improponibile inconcepibile
L'opposizione delle comunità io credo che sia proprio riflesso conservativo ideologico
Legato all'idea che alcuni principi vanno mantenuti così come sono anche se producono danni gravi ed è tipico dell'ideologia di particolare ovviamente delle idee della fede religiosa trasformata non in fatto privato come a mio parere dovrebbe essere cioè il patto privato nell'intimo ma il fatto politico pubblico allora quando queste cose diventano da fatto privato ha fatto politico pubblico diventano questioni ideologiche e si difendono al di là di qualsiasi ragionamento razionale non è la cosa che io rilevo non è che non c'è una riflessione non c'è logica delle posizioni proibizionista e c'è solo un riflesso conservativo profondo cromatico di fede
Che poco o nulla a che fare con la necessità di difendere la vita perché poi si dice che si vuole difendere affermare la vita in realtà della vita di chi è tossicodipendente in situazioni anche molto gravi che in situazioni che potremmo definire terminale ma questa gente non gliene tre conveniente perché l'importante non è la vita ma come è noto è l'anima
Tra l'altro la tossicodipendenza non è soltanto un problema sanitario ritiene e in qualche modo è coinvolto nel problema ma diventa anche un prema di ordine pubblico dei questo modo coinvolge milioni di cittadini assolutamente incolpevole sarete strana problema di riflessi de proibizionismo sull'ordine pubblico sono quelli che vediamo microcriminalità diffusa e quindi grossi problemi con la giustizia da parte dei limiti si limita a consumare cannabis
Ecco le parti politiche perché il mio
Sono propri triste più ferocemente professionista sono anche quelle che a parole dipendono ordine pubblico non c'erano contrizione per queste due posizioni
Sì l'ordine pubblico è sempre stato una bandiera una sbarra che la cosa a mio parere inaccettabile che l'intera questione giovanile per esempio venga visto come problema di ordine pubblico i giovani fanno paura sia serie fu uno spinello sia se fanno sesso sia se vanno in discoteca sia sbarrano di moralità ossia se si ritrovano in gruppo si divertano ogni volta che se da un gruppo di giovani la gente si spaventa perché c'è una spinta forte al controllo sociale dei all'uso del moralismo come sistema di controllo sociale allora noi crediamo che trasformare una questione così drammatica come il problema delle droghe in una questione di ordine pubblico acconsente per esempio di ipotizzare un'idea di Stato e di relazioni Signorini più affine a uno stato di polizia che non allo Stato liberale cosa dice la cultura adesso si dicono tutti liberali no a questo mondo né per abbellire la pelle d'oca io gli ho letti testi liberali e devo dire che in certe posizioni anti proibizionismo il liberalismo non c'è proprio nulla cosa dice una posizione coerentemente liberale dice che tutto ciò che non danneggiano il cittadino un cittadino lo può fare allora fumare una sigaretta di marijuana non danneggia non solo non danneggia il cittadino ma prova tonda nomina la persona che lo lo utilizza inferiore ad altre sostanze che invece sono legali perché il problema poi che è quello delle divisione tra droghe illegali e droghe legali allora fare di questa cosa un problema di ordine Pollica citycar ricattare una parte molto consistente della popolazione perché e c'è chi dice che siano tre milioni c'è chi dice che addirittura la cifra sia più che doppia
Allora questo classifiche significa ricattare il dieci quindici venti per cento dalla popolazione italiana è tenerla sotto la spada di Damocle di una sanzione
Da ordine pubblico addirittura di una sanzione giudiziaria questo è tipico di uno Stato di polizia ma io credo che occorra liberare il Paese da questa spada di Damocle tra l'altro ma in questo momento siamo qui a questa bella manifestazione dell'Arcigola alcune migliaia di persone nessuno da tempo l'Arci e supposizioni antiproibizioniste
Io sono molto contento perché queste posizionati previsioni se si esprimono anche Liverani marines è rimasta come lo è stata
Mi sembra sufficientemente decisa in chiave antiproibizionista la posizione della sinistra dopo l'apertura di D'Alema Veltroni ha fatto dei distinguo non dato il privato cittadino ma dal vicepresidente del Consiglio Napolitano se non sbaglio si è dichiarato contrario alla legalizzazione non sempre che la sinistra sia un po'indeciso a intraprendere una strada Gimondi persa sistemazione legale del problema
Ma io dico quello che dopo la pratica senta lei ma
Vetrata non sono nuove pergole l'aveva già detto anche in altre occasioni
Credo che il novantacinque novantasei per cento che la sinistra sia compatta su queste cose
Ma è chiaro che anche a sinistra come a destra c'è chi non è d'accordo ma io credo che questa sia tipico di una situazione in cui ognuno ha diritto di pensarla come meglio crede l'importante è che su temi come questo ci sia una posizione trasversale
Dove si rompe la logica dello schieramento la logica di appartenenza e credo che da questo punto di vista è sì importante che anche a destra ci siano sette consistenti per esempio di Forza Italia la parte più autenticamente liberale di quella forza politica che sia su posizioni anti proibizionismo e se probabilmente qui forse faccio un ragionamento un po'spericolato però spero di essere capito probabilmente se la sinistra fosse compatta al cento per cento probabilmente un riflesso condizionato magari a destra non ci sarebbe una posizione più articolata quindi io credo che quel po'di sinistra esprime posizioni perplesse ci serva per fare in modo che questa sia un'autentica questione trasversale
Grazie tra grillini grazie