"Riflessioni sull'assetto federale e sulla riforma dello Stato" tenutosi presso la sede del CNEL

Ma sessione sui Bassanini
Una sessione di approfondimento dei problemi relativi la riforma federale dello Stato al decentramento e alla semplificazione degli enti locali alla semplificazione
Degli delle nella stessa struttura dello stato e anche Anna accettazione nella nel panorama costituzionale italiano del autonomia funzionale
Io devo dare soltanto un saluto quindi o inserti presiederà e coordinerà i lavori nell'introduzione di stamattina di Riccardo Terzi
Domani invece avrete da oggi pomeriggio della relazione del professor Balboni domani la relazione del professor Pizzetti
Vado di là
Allora la il saluto quindi sarà brevissimo di cinque minuti non di più e e attiene sostanzialmente a una nostra antica com'è che mentre linea di ragionamento cioè che una società quale quella italiana una società molto complessa
Che ha delle delle complessità crescenti
Deve far fronte a due problemi fondamentali che il primo è la moltiplicazione dei soggetti il secondo il policentrismo dei poteri retta specialmente a livello territoriale
Primo punto una società complessa specialmente quale quella italiana
è una società che in fondo Villetti moltiplicazione dei soggetti
Vive di soggetti economici sempre più articolati sempre più piccoli sempre più frammentati pensiamo alla piccola impresa pensiamo al lavoro indipendente pensiamo al lavoro autonomo
Pensiamo al lavoro professionale vive di soggetti sempre più molto implicante sì sul piano sociale pensiamo soltanto all'associazionismo al volontariato
Vive di moltiplicazione di responsabilità a livello istituzionale pensiamo alla forza crescente dei comuni ma anche delle comunità montane delle province di dei distretti industriali
Vive cioè Tim moltiplicati i soggetti e con della realtà
E al tempo stesso vive
Questa volta immigrazione soggettivi ma in termini di policentrismo dei poteri
Più i soggetti si sviluppano bucce policentrismo
In una società come la nostra che come sapete tutti vive da molti anni in una logica di trasformazione e di recupero probabilmente di un vecchio policentrismo delle cento città in una società in cui in pratica lo sviluppo economico è avvenuto nei grandi distretti industriali anzi nei piccolissimi distretti industriali da Valenza Po a Lumezzane
A Prato l'avvio la nella dimensione del policentrismo territoriale assolutamente
Fatta
E cioè un tipo di ragionamento che va realizzando va guardato qua
Affrontato
Come una realtà di fatto che da cui non possiamo prescindere tanti soggetti e tanto policentrismo
Specialmente Edipo territoriale
Di fronte a questo noi abbiamo come sapete tutti una logica di riforma istituzionale che nel corso degli ultimi tre o quattro anni è andata in due direzioni
Più declamate devo dire che attuale la direzione di una verticalizzazione a direzione di una richiesta di federalismo
Le due cose stranamente vanno insieme
Abbiamo una richiesta di verticalizzazione pensate in fondo al maggioritario pensate al presidenzialismo pensate alla personalizzazione addirittura del presidenzialismo alla presidenzialismo alla personalizzazione dello scontro politico
Pensate a la voglia di fare progetto quinquennale per chi vince le elezioni c'è questa Bologna di recuperare il gusto della leadership in auto
Dicevo ieri in una riunione qui in fondo la stessa Chiesa dopo trent'anni quarant'anni di Grande Sanga della Chiesa locale nel decentramento che la soggettività individuale dal punto di vista religioso del primato delle parrocchie oggi ritorna fare Progetto
Progetto culturale da Chiesa italiana cioè ritorna a fare discorso di vertice il discorso potenzialmente di leadership e credo che uno dei problemi grossi che il comunità italiana sta avendo il proprio in questa tendenza forte della riforme istituzionali a darsi un problema di verticalizzazione
Pensando che in fondo il processo che ha vinto negli ultimi anni la moltiplicazione dei soggetti policentrismo territoriale porta anche dei pericoli la moltiplicazione dei soggetti porta all'egoismo dei soggetti la il policentrismo dei poteri che riporta care tentazioni di secessione
Quindi questa tensione al River Tica rizzare Harry concentrare e stranamente nel tempo spesso esce fuori una logica di federalismo
Come a dire è vero che dobbiamo verticalizzare ma dobbiamo anche in qualche modo venire incontro pochi policentrismo del potere
Dobbiamo territorializzare dobbiamo ridurre lo stato a qualcosa di più funzionale e più vicino alla realtà dei fatti
E quindi nasce perché no l'ipotesi Bassanini di fare una riflessione di fare una in intervento legislativo in termini di decentramento dello Stato
E vero vero e proprio federalismo lo vedrebbe voi in questi giorni io ritengo che comunque questo tipo di forte spinta regionalismo di forte decentramento dello Stato che si destruttura verso la periferia e comunque una strada ma non è forse la strada che la gente si aspetta
Non voglio sopravvalutare le tendenze secessionisti che ma oggi abbiamo una forte spinta al federalismo dal basso
Il potere dei Comuni che vuole in qualche modo esercitarsi sul Comune stesse il potere dei sindaci potere delle Province o delle comunità montane il potere di tutte le autonomie funzionali dei presidenti legami commerciali residenti dei porti veritiere degli interporti
Di tutti coloro che in fondo delle Unità sanitarie locali ormai fu domani delle università e dopodomani delle aziende dell'autonomia scolastica
C'è una volta profonda dei soggetti periferici e in qualche modo gestire proprio policentrismo non in termini di decentramento regionalisti gomma intermedi
Attese di una più variegata per logica da Arcipelago delle responsabilità
Naturalmente più difficile far maturare questa cultura della della dell'arcipelago grappoli archivia del policentrismo piuttosto di fare uno dei una riforma istituzionale costituzionale di verticalizzazione o anche una riforma non istituzionale di decentramento regionalista
Tutto più facile
Credo proprio perché non si può mettere in contrasto una logica di decentramento regionalista in una logica di federalismo dal basso diciamo dare a capire dove queste due strade possano incontrarsi
Non lo vediamo anche in questa nostra esperienza sui patti territoriali patto territoriale chiaramente un movimento dal basso lo Stato si arrocca nelle sue responsabilità dobbiamo trovare una strada intermedia ottava tra un punto di raccordo
Noi lo stiamo trovando nei protocolli d'intesa tra camerino regioni
Perché lì ci sembra il cardine di tutto il ragionamento ma per la parte istituzionale che toccherà questa giornata e mezzo dei lavori dobbiamo trovare attori nel Bassanini ci sono gli spazi perché la riforma federale una riforma di crescita dal basso delle responsabilità dell'arcipelago delle autonomie trova mail Bassanini i suoi spazi
Sia la la crescita dal basso delle Autonomie tradizionali delle autonomie territoriali comuni come Province Comunità montane regioni sia nella parte detto crede domani mattina delle responsabilità in materia di autonomia funzionale
Noi pensiamo dei partiti dell'autonomia funzionale anche se qualcuno dei nostri consiglieri qualche volta storce la bocca perché perché riteniamo che i nostri maggiori alleati
Noi come come come rappresentanti delle forze sociali intermedie
Noi abbiamo come maggiorenne anche le Autonomie locali forze intermedie sul territorio e le autonomie funzionali perché sono quelle che ridanno senso l'intervento pubblico non come intervento autoreferenziale di vertice da Stato soggetto ma come intervento pubblico di tipo funzionale legato alle attese e ai giudizi
Dei degli utenti
Questa è la spiegazione del perché abbiamo fatto questo ragionamento oggi per riprendere sul piano non dico teorico ma generale di impostazione di ipotesi politica generale
La l'assetto federale la riforma dello Stato domani oggi pomeriggio per ragionare sulla sugli enti locali tradizionali domani mattina per ragionare sull'autonomia funziona quindi la logica è abbastanza unitaria relativamente compatta anche se è articolata su tre punti
E i riferimenti sono stabili perché sono i riferimenti ai al progetto di legge i due progetti legge Bassanini quindi buon lavoro a tutti il ringraziamento di lavorare con noi la parola bassa azzardati che presiede e conclude raccolti favori
De la mattina
Eravamo partiti in verità
Puntando molto sui Bassanini cosiddette Bassanini
Bassanini ricorda sempre l'anticipo io per coloro che non ci saranno quando passa ride concluderà che questi due disegni di legge
Non sono il frutto
Con molta con le stesse radici participi circostanze occlusioni Colin tutte ormai adesso che è stato provato ancor di più
Non sono
Da ieri Gestaltung colpo ieri venuti il salto
C'è qualche telefonino lei dice
Colui che si era colui che si era individuasse
Col telefonino acceso
Pagherà non dico da mangiare ma che era il Caffrey a tutti quelli con briosa anche a tutti quelli che sono qui perché ieri da ieri se ieri c'era D'Alema di ieri
Dini ieri citato questo ogni tanto
Sorrisi rese generali nel nel momento più alto di queste prove prospettazioni si sentiva rumori oppure come abbiamo sentito stamattina questa voce che invece c'è un impianto
No così si così non è che siete voi poi dunque l'accusa che le fa no io in verità siccome erano erano tutti di molti con telefoni c'era anche qualche tuo collega qualche parlamentare hai capito
Che non cito della Pasquali anche altri parlamentari che non sempre qui il con le ultime notizie sul forse sul banco non so
Allora dicevo quando abbiamo programmato queste tre giornate
Questi due giornate questi tre sessioni
Non avevamo messo il problemi della sesto
Federale
Ed è la riforma dello Stato
Poi troppo riconsiderando ad accorciare le commissioni che ci sono e considerando che ritorno e Bassanini che Bassanini che però non è Bassanini perché Brescianini ricorda che lui ha preso il lavoro
Che è stato di Sacconi
Sottosegretario ad Arcore al al alla al settore pubblico
Che è stato alla funzione pubblica che sono stati di Cassese
Che sono stati e di Frattini cioè ha ricordato tutti sono stati di Urbani ricordato con molta correttezza che questa semplificazione Bersellini uno Bassanini due
Non non non toglie merito ai suoi predecessori
Avevamo ipotizzato per ciò che i Bassanini cosiddetti i due provvedimenti fossero provati
Ed è abbiamo visto quasi giusto perché è più importante se ci può dire in mille centoventiquattro sul decentramento delle funzioni eccetera eccetera è stata finalmente approvata e pertanto discutiamo con legge ed è stato approvato la mia destra cioè presidenze Longhi
Presidente l'Unioncamere con anche modifiche sostanziali
Il crinale è stato il fautore io credo anche in virtù di qualche rappresentante che cioè io voglio anche in questo momento ricordarlo che versetti già prima presidente Unioncamere che ha valorizzato l'autonomia gli enti di autonomia funzionali fra le quali fra i quali gli enti funzionale fra le quali le camere di commercio assumono un valore dopo la riforma ancor di più ma di questo ne parlerà nonché ma noi vogliamo intendere con un con un'interpretazione molto vasta che l'autonomia funzionali sono tutte quelli enti quell'entità con le istituzioni che avendo un ruolo diciamo ruolo di funzioni
Ecco con le funzioni che si valorizza il ruolo di questi non è come soggetto ma manifestazione el pertanto mettiamo l'Università di agenti speciali
Io metto anche leggende sanitarie per preghiere cioè tutti coloro in una graduazione croniste mezzi verso che ai quali ha attribuito una fu una grande funzione pubblica
Avevamo visto di di parlare solo e poi abbiamo ritenuto questo è stato anche una una una valutazione giusta
Di di di dispersi che coordina e di Riccardo Terzi che coordina il gruppo di lavoro sul regionalismo e decentramento di fare questa apertura
Cioè
Prima ancora di esaminare quei provvedimenti che a Costituzione invariata modificano radicalmente le cose esaminiamo anche l'impianto ieri si è stato siamo stati preceduti da questi incontri importantissimo per il valore anche gli argomenti che sono stati usati dico questa premessa ed ho finito per giustificare che se le nostre previsioni
Hanno colpite nel segno di un Bassanini approvato nemmeno e pertanto discutiamo non hanno colpito nel segno della giornata
Perché avevamo previsto di fare il martedì La sette perché martedì mattina in genere i parlamentari non hanno sempre saranno in gli impegni inderogabili
Come Parlamento come Aurora non prevedevamo invece più questa mattina
Ci fosse la riunione tra Bicamerale
Anzi di criteri gruppi di lavoro della Bicamerale che nel pomeriggio ci ricorda da Pasquale
Ed ha dei parlamentari presenti e cioè la riunione addirittura della plenaria Gracco bene Marletta lamentare perbacco pesante io non so quali saranno le decisioni di Elia Tatarella e Urbani
Rotelli adiacente che erano quelle che erano previsti stamattina ma intanto volgiamo i lavori colleghi autorevolissime presenze auguriamo augurandoci che anche i vicepresidenti della Bicamerale ci passa dal giudice
Allora
L'introduzione è di Riccardo Terzi vere lezioni di base e del professor Luciani
Io voglio lasciare al professor ulcera in tutto il tempo necessario
Per potevo svolge
Una classica operazione di base a questo
Incontro di questa mattina
Quindi io mi limito soltanto
A poche osservazioni per motivare
Per motivare l'importazione con cui il che nel ha organizzato questo questo convegno d'altra parte molte cose già sono state dette dal presidente diritta io condivido pienamente le sue osservazioni
Quando che stiamo entrando in una fase
L'avevo impegnativa cruciale perché con una
L'approvazione del disegno di legge Bassanini in materia di trasferimento
Di competenze alle regioni e agli Enti locali
E con l'avvio dei lavori della commissione bicamerale
Stiamo entrando ormai nel vivo del processo di riforma dello Stato
Credo che sia importante come cerchiamo di fare qui
Fare un esame congiunto
Di questi due aspetti
Per vedere insieme le implicazioni del disegno di legge Bassanini
Le implicazioni sulla realtà degli Enti locali sull'assetto dei poteri decentrati
E insieme le possibili soluzioni costituzionali in materia di federalismo
C'è un rapporto di coerenza
Che va costruito
Tra questi due aspetti
Il trasferimento di potere alle regioni e agli enti locali
La riorganizzazione della pubblica amministrazione
Richiedono per potere davvero conseguire dei risultati efficaci e duraturi
L'attuazione
Di nitide e coerenti scelte di carattere costituzionale
Ora a me pare che la situazione si presenti ancora certa da questo punto di vista ancora molto fluida anche perché la Commissione bicamerale ha soltanto iniziato il lavoro con una serie di audizioni
Quindi la situazione resta appena trenta a diversi esiti
E stanno anche emergendo difficoltà difficoltà pensioni e contraddizioni che vanno valutate
Cito ad esempio il tema molto complicato e molto contrastato della seconda Camera
A me pare questo un elemento centrale com'è evidente definisce il tipo di architettura costituzionale che ci vogliamo dare
Caratterizza il tipo di federalismo
O meglio se vogliamo fare davvero una scelta federalista o se vogliamo fare soltanto un'operazione più contenuta
Dalla scelta circa la seconda Camera dipende la possibilità o meno per gli enti territoriali e in modo particolare per le regioni di costituirsi anche come soggetti
Del processo politico nazionali
Inoltre si presenta una difficoltà nei rapporti tra i diversi livelli istituzione comuni grandi e piccoli Comuni Province
Regioni
In un rapporto di tensione e di qualche volta anche di contrapposizione
Tra questi diversi tra questi diversi livelli
Questo appare anche da una lettura delle due audizioni che preceda bicamerali sono svolte
L'una con l'IVA prima delle regioni l'altra con i rappresentanti delle Autonomie locali che sembra prevalere un un atteggiamento di concorrenzialità
Una ricerca di spazio e Tpg intimazione degli uni contro gli altri
Questo complica il quadro
Fa sì che vi sia una spinta dal basso non coordinate
Non coordinata che non tira tutta nella medesima direzione e che quindi introduce un elemento ulteriore di complicazione
Inoltre la stessa attuazione delle dei legge previste dalla legge Bassanini implica
La soluzioni di problemi molto complessa
Ho soltanto la riorganizzazione e la macchina amministrativa centrale e che ripete
Ma la messa a punto dell'esplorazione tipo problemi di tipo nuovo penso ad esempio al problema delle cosiddette autonomie funzionali
Tema che abbiamo affidato della maturati domani
Alla relazione del professor Pizzetti ora
è un tema nuovo in realtà non ancora ben definito
Una definizione rigorosa delle autonomie funzionali ancora non è stata fatta si tratta di capire come entrano questi nuovi soggetti dentro l'impianto dal nostro ordinamento
Ora di fronte a questi temi il tema del che posizione assume con quale prospettiva con quale atteggiamento si colloca di fronte ai problemi di riforma dello staff
L'Assemblea perché ne va approvato
Settimana scorsa una ma poco un Documento di Indirizzo generale sui problemi
Sui problemi istituzionali
Ed è importante a mio giudizio perché del sì
Impegni in un esame di carattere generale di carattere complessivo già che non si occupi soltanto di se stesso
Non si collochi in una posizione di difesa corporativa
Dell'istituzione che nel in quanto tale
Ma cerca di affrontare il problema generale della riforma delle istituzioni nel modo in cui De Rita anche stamattina l'ha affrontato cioè vedendo come il problema della riforma delle istituzioni va visto
In rapporto all'articolazione sociale e alle domande che tra società vengono espresse
La società c'è un pluralismo sociale di soggetti
C'è una domanda di partecipazione dal basso
Noi dobbiamo trovare una linea di riforma istituzionale che tenga conto di tutto questo
Della domanda di efficienza dell'amministrazione di flessibilità dell'amministrazione rispetto ai diversi contesti territoriali contro la logica burocratica ministeriale rigidità qui determina condizioni crescenti di inefficienza
C'è una domanda di autogoverno territoriale
Conto le logiche centralistiche
C'è una domanda di partecipazione dei soggetti sociali
Per questo noi pensiamo che l'oggetto della riforma congiurare sia la costruzione di una di un d'un nuovo modello di Stato che modifica
Sensibilmente la situazione attuale
Un nuovo modello di stato capace di valorizzare il pluralismo istituzionale del
Il pluralismo delle sedi decisionali
E capace di stabilire un di costruire una struttura non più di tipo piramidale e c'era Chicco ma una struttura di collaborazione aree di tipo orizzontale
Conto appunto quello che de Rita dice la verticalizzazione cioè l'illusione che basti rafforzare di cento che basti rafforzare il il punto di comando centrale per far funzionare i
In questo senso il federalismo va percorso fino in fondo con una logica coerente
Vedendolo considerabile federalismo non soltanto come del come trasferimento di funzioni di apparati di risorse dal centro alla periferia
Ma
Come occasione per una riforma amministrativa profonde però basta trasferire Fetonte rinnoviamo profondamente l'amministrazione
E anche vedendo il federalismo come l'occasione più un alleggerimento dalla struttura dello Stato
A vantaggio di varie forme di iniziativa sociale e privata
Il fatto evidente che il centralismo non funziona più
E che da quindi ricostruita su nuove basi L'Unità e la coesione nazionale io pago venti si dimenticasse
Il fatto che per una serie di processi politici che sono avvenuti in questi anni oggi l'unità del Paese a rischio non è un dato scontato
Per le spese spinte secessionisti del Nord
E d'altro lato la debolezza strutturale delle regioni del Mezzogiorno
Noi dobbiamo di mettere insieme
Una unità nazionale che funzioni
E questo è operazione molto complicati
Le spinte autonomistiche al nord del rischio di deragliare
No una linea appunto di di rottura dell'unità nazionale su una linea di secessione
Al Sud
Questi nastri spinte autonomistiche sono ancora invece molto molto deboli c'è il timore che un processo di autonomia possa mettere a repentaglio
I diritti sociale del Mezzogiorno che possa
Aumentare ulteriormente la ditta divaricazione non lo studio
Questo è il tema del federalismo ora qui dobbiamo punto vedere se noi vogliamo scommettere sull'autonomia come risorsa per il Paese anche per il Mezzogiorno
O se pensiamo invece che per questa via rischiamo di innescare dei processi distruttivi se poi nessuno più che esce
A controllare
Autonomia territoriale autonomia come risorsa e coesione nazionale questo è questi due cose da tenere insieme non ama molto parlare di federalismo solidale perché introduciamo un concetto di carattere etico-morale che forse non ci aiuta molto a capire la concretezza dei problemi politici ed economici
Dell'unità del Paese
Però certo dobbiamo costruire una coesione nazionale
Che stabilisca un una convenienza reciproca del nord e del sud a ristabilire un proprio patto di convivenza
Ieri l'altro avverte si parlava
Dell'integrazione europea quindi dei problemi di coesione a livello europeo
L'Italia o entra ed Europa unite a oppure rischia di diventare
Una realtà sempre meno rilevante nel contesto nel contesto internazionale il problema della coesione di un rinnovato rapporto non studenti il tema cruciale sul quale si misura
La qualità d'una proposta federalista
Infine mi pare che lo stesso ruolo delle crete del CNEL si motiva dentro queste importazioni che se il tema è questo
Della coesione sociale del Paese un organismo come il CNEL
Può essere un momento importante di raccordo tra società istituzioni può essere un interlocutore per la Rete delle autonomie locali ed è l'autonomia funzionale
Ma sul che nel all'Oregon poi commenti particolare di approfondimento perché è importante che nel momento in cui si riforma la Costituzione anche il fedele di quindi sta meglio il suo ruolo e le sue prospettive
E col di fronte a questi temi una linea che punti soltanto al rafforzamento della funzione di governo rafforzare cento a rafforzare il luogo del comando
è una linea che determina
Delle illusioni finisce per essere una spinta velleitaria perché la funzione di governo del paese si rafforzasse si rafforza la funzionalità complessiva del sistema la sua capacità di regolazione sociale
Un'aria di Phu accentramento
Ci porta in un vicolo cieco
Per queste ragioni per queste motivazioni entrerà interessato a seguire tutto questo processo a seguire la voglia di camminare a seguire l'attuazione delle deleghe
Ne abbiamo parlato di un d'un primo Forum col intenzione appunto di tal seguirà questo primo proprio altri momenti di approfondimento
Perseguire Mammano passo passo tutto il processo di riforma
Che si realizzerà nei prossimi mesi
Questo convegno come sapete si articola in tre distinte sessioni che ci aiutano a scavare su ciascuno dei undici punti
Quindi cominciamo con una analisi si fa come il professor Luciani
Dei problemi delle ipotesi di riforma
Che si presentano
Con l'avvio dei lavori della commissione bicamerale io finì su cui do subito la parola al professor Luciano
Ringrazio la legge Bassanini che continuo a chiamare così come hanno fatto tutti quanti prima anche se il ministro sarebbe d'accordo
è stata finalmente approvata ed è stata approvata con alcune modificazioni significative rispetto al testo originario
E anche rispetto al testo approvato Senato la primo passaggio
Una delle modificazioni più significative mi pare quella sulla quale è stata già richiamata l'attenzione della valorizzazione delle cosiddette autonomie funzionali mi riferisco in particolare all'articolo uno comma quattro lettera d
Dove si sottraggono al cosiddetto conferimento di compiti a Regioni ed enti territoriali i compiti che sono esercitati localmente dalle camere di commercio dalle università questa è una modificazione del sostanziale di notevole rilievo ce ne sono altre ovviamente io non mi debbo occupare di questo richiamo però l'attenzione sul fatto che chi avesse letto il testo originario del disegno di legge Bassanini deve studiare con attenzione il testo definitivo approvato dalle Camere perché ci sono modifiche di una certa importanza la legge Bassanini è una regione in aria
Questo significa che come tutte le leggi ordinarie deve essere in armonia con la Costituzione
Da questo punto di vista l'ambizione del Grande Progetto che è stato svolto dalla legge Bassanini è tale che i punti nei quali si possono
Esaminare problemi di compatibilità con la Costituzione vigente sono numerosi io ricordo soltanto
Il l'articolo uno comma tre lettera che sottrae al conferimento dei compiti l'attività promozionale all'estero delle regioni solo se di rilievo nazionale
L'articolo otto comma cinque lettera Biche abrogarle disposizioni vigenti in materia di indirizzo e coordinamento e di potere di direzione delle materie delegate
E l'articolo sette che disciplina queste funzioni diciamo forte presenza dello Stato nei confronti degli enti territoriali fissando il principio dell'intesa che era un principio sconosciuto al passato io dico subito che questi aspetti sono importanti e di rilievo perché nelle recenti sentenze della Corte costituzionale che hanno dichiarato in parte ammissibile in parti inammissibili varie richieste di referendum abrogativo alcune delle disposizioni adesso abrogate erano state qualificate come disposizioni al contenuto costituzionalmente vincolato
E ricordo le sentenze diciannove venti per quello che riguarda l'attività internazionale di attuazione del diritto comunitario diciotto per ciò che attiene l'indirizzo e coordinamento
E ventiquattro per quello che riguarda invece
Le funzione di direzione in nelle materie delegate
Questo per dire che vi sono molti aspetti di
Problematici
E nella nella legge e io però personalmente ritengo che tali aspetti problematici debbano essere studiati con attenzione ma che la risposta rispetto alla attuale compatibilità con la Costituzione vigente della legge Bassanini per questi profili debba essere positiva
Però l'impressione che si debba valutare anzi positivamente la modificazione del sistema del delle modalità di esercizio della funzione di indirizzo e coordinamento che sono attualmente molto più garantista nei confronti delle regioni di quanto non fossero in passato
Il problema della compatibilità con la Costituzione vigente dicevo riguarda qualunque legge ordinaria e la particolarità di questa legge però è che una legge che si
Propone di essere in armonia anche con la Costituzione futura o per essere più precisi visto che non si tratterà di una Costituzione integralmente nuova non siamo in una fase di esercizio di potere costituente anche se qualcuno erroneamente l'ha detto
Ma nella fase di esercizio di potere di revisione della Costituzione
Con la costituzione del nuovo testo
Che uscirà se uscirà dal complesso procedimento previsto dalla legge costituzionale numero uno del novantasette cioè questa legge ha stretta una duplice necessità quella di essere in armonia con la Costituzione vigente e in armonia con quella che è quello che sarà il testo della Costituzione
In seguito al procedimento al compimento del procedimento di revisione da questo è il punto di vista e le cose sono molto complesse perché come vedremo tra poco
è molto difficile dire quali potranno essere gli esiti del processo riformatore perché in particolare in questo settore dei rapporti Stato regioni enti locali
I progetti che sono stati attualmente presentati alla commissione bicamerale esprimono una varietà di posizioni straordinarie ed è molto difficile cercare di capire quali potranno essere gli orientamenti futuri
E intanto cerchiamo di capire quali sono però gli orientamenti della legge perché la legge contiene moltissimi principi
E sottolineo che io mi occupo soltanto del capo primo cioè di quello che si riferisce rapporti Stato regioni enti locali e trascuro il capo secondo no perché sia meno importante ma perché ci concentriamo qui
Sulla questione del cosiddetto federalismo
Da questo punto di vista dal punto di vista della impostazione generale della legge io ritengo che si debba sottolineare e due elementi fondamentali
Anzitutto la legge prende atto della necessità di differenziare le scelte politiche nelle varie zone del Paese
Quando parlo di scelte politiche presuppongo evidentemente una distinzione chiara tra politica ed amministrazione che Chiara invece non è ma dobbiamo sforzarci di trovarla questa distinzione tra politica e amministrazione non foss'altro perché il nostro legislatore la positività
E tutti sanno che nel decreto ventinove del mille novecentonovantatré si è fissata in una un provvedimento legislativo dello Stato
Una distinzione netta tra politica ed amministrazione conferendo le funzioni politiche per l'appunto al ministro gli organi politici del consiglio di amministrazione invece e la ai dirigenti ai loro sottoposti e qui ovviamente noi dobbiamo cercare di trovare un un senso in questa distinzione tra politica e amministrazione possiamo discutere a lungo ma mi pare che una cosa sia certa che sia
Scelta politica laddove c'è scelta legislativa
E allora questo significa che la legge Bassanini prende atto del fatto che esistono degli enti territoriali che godono di autonomia politica e che sono incontestabilmente le regioni e le province autonome
La seconda caratteristica essenziale e che la legge
Si rende conto della necessità che le scelte di concreta amministrazione invece debbano essere adottate secondo il principio della massima prossimità al destinatario delle scelte
Diciamo è una delle accezioni del principio di sussidiarietà che si possono accogliere perché solo in questo modo si possono avere efficienza e tempestività dell'azione amministrativa da questo punto di vista sì
Distingue molto nettamente tra una funzione politico progettuale che è proprio delle regioni e una funzione invece di amministrazione anche di alta amministrazione ovviamente di alto livello
Degli enti locali sub regionali Province Comuni Comunità montane e quant'altro
Questo se volessimo sintetizzare all'estremo l'impostazione generale della della legge come valorizzare però a questo punto né il
Processo di riforma della Costituzione
Questa idea io trovo
Positiva condivisibile e che era già nelle riforme del mille novecentonovanta fra l'altro siano legge centoquarantuno mila docenti nella centoquarantadue novecentoquarantuno
Come valorizzare questa impostazione e come immaginare un disegno riformatore che veda una coerenza tra la riforma della Costituzione
E la già intervenuta riforma della legislazione ordinaria ancorché incompleta perché o noi dobbiamo ancora aspettare ovviamente i decreti legislativi attuativi della delega
Mi pare che noi possiamo distinguere quattro punti caldi della
Riforma costituzionale anzitutto le scelte sulla struttura e sulle modalità di legittimazione della Camera alta
Della Camera Alta intendo il Senato la sua nuova configurazione
Cioè qual è la sua composizione e come si designano o eleggono i suoi componenti seconda secondo punto caldo quali sono i poteri di questa Camera alta
Terzo qual è il modello del riparto di competenze tra Stato Regioni enti locali
Quarto qual è il modello di autonomia finanziaria che vogliamo disegnare
Ovviamente ce ne sono anche altri ma penso che questi siano i quattro principali
Allora da questo punto di vista lo accennavo prima è molto difficile orientarsi
Nel mare magno delle proposte che sono state presentate in Commissione bicamerale anche perché alcuni gruppi politici hanno presentato proposte in contraddizione tra di loro o per lo meno non ne in completa armonia tra di loro e per cercare di trovare una rotta in questo in questo mare e mi sono avvalso degli studi del servizio studi del Senato e di quello della Camera che hanno un po'sistematizzato le varie proposte
Ma debbo essere grato anche alcuni miei collaboratori che hanno più approfonditamente esaminato
La questione cercando di trovare il filo rosso che lega legare la le varie proposte ringrazio per questo pubblicamente dottori Ciolli Vitucci e cinque anni che mi hanno aiutato in questa opera e anzitutto la prima questione che modello di seconda camera abbiamo beh qui io distinguere i vari ipotesi cercherò di essere più sintetico possibile per non sforare il limite di una mezz'oretta insomma di
Di relazione anche se i temi sono molto molto complessi
Dicevo individuato i seguenti modelli anzitutto il modello monocamerale qui della seconda Camera non se ne parla proprio e c'è una scelta precisa in favore di un modello monocamerale questa come sapete la posizione di Rifondazione Comunista
Poi abbiamo il modello Camera delle Regioni
Qui non posso dire quali sono i progetti che si orientano verso il modello Camera delle Regioni per aver ragione molto semplice che per sapere se e un Scelta in favore della Camera delle Regioni effettivamente tale bisogna vedere quali sono le opzioni in riferimento al secondo problema cioè come scegliamo come designiamo come leggiamo i componenti di questa Camera delle Regioni perché se chiamiamo la seconda Camera Camera delle Regioni ma la eleggiamo a suffragio universale diretto beh ho qualche dubbio che possiamo chiamare questo nuovo istituto Camera delle Regioni in senso proprio
Terzo modello il modello della Camera delle Regioni integrata però da i presidenti delle Province e dei sindaci quello che ha proposto da dai popolari in alcuni progetti popolari
Quarto modello una camera di garanzia anche qui integrata a seconda delle questioni dai presidenti delle giunte regionali dei sindaci dei comuni capoluogo di regione Progetto della sinistra democratica
Poi ci sono progetti altro modello che prevede una camera che ab
In tutto e per tutto simile all'attuale Senato dal punto di vista della sua composizione ma che qui dobbiamo rinviare alle scelte in riferimento alla al alla seconda problematica e infine abbiamo una posizione che non è stata esplicitata in progetti presentati alla Commissione bicamerale se non soltanto in parte ma che è molto diffusa
E che quella secondo la quale la Camera la seconda camera non dovrebbe essere una Camera delle Regioni una Camera delle garanzie ma più genericamente una Camera rappresentativa delle autonomie territoriali cioè una Camera la quale dovrebbero sedere
Sì M
A rappresentanti delle Regioni anche i rappresentanti degli enti territoriali subregionali questa è una posizione diffusa e anche anche in dottrina recentemente è stata sostenuta in un nostro convegno qui a Roma proprio da da Franco Pizzetti che parlerà domani pomeriggio
Seconda questione che come vedete è talmente interconnessa con la prima che non si possono dare risposte rispetto alla prima senza risolvere i problemi della seconda il problema dei modelli di designazione ovvero di elezione dei componenti della seconda Camera
Qui vi sono alcune proposte
Che rinviano stimo sono giudicabili diciamo così perché rinviato a una legge costituzionale e questi sono i progetti di alleanza nazionale oppure è una legge organica e Progetto uno dei progetti la Loggia
Per la definizione di questo di questo problema quindi non non sapendo quali saranno i contenuti di questa legge costituzionale e ovvero della legge organica non si può sapere quali sia quali siano diciamo i modelli accolti da questi progetti
Altri progetti rinviano invece alle leggi regionali
Per la determinazione dei criteri di scelta o di elezione dei componenti la seconda Camera e questo il modello prescelto dalla e salute dalla socievole Volkspartei
E dal da uno dei progetti di Forza Italia quello che che vede come primo firmatario l'onorevole Berlusconi
Poi abbiamo Dari Progetti che prevedono che
I componenti della seconda Camera siano rappresentanti degli esecutivi regionali sono suoi scelti dagli esecutivi regionali
Questo è quanto viene previsto dalla proposta del consiglio regionale dell'Emilia Romagna e da quelle di altre regioni
Uno di questi gruppi per la ragione è molto semplice che parte da una concezione totalmente diversa da quella degli altri della rapporto è stato regioni anche perché che prevede la
In frammenti pensa di un di un Ente diverso infatti distingue tra federazioni Stati in Regione
Anche Rinnovamento italiano la proporzione tra la casa rimanenti italiano alla Camera è in questo senso
La proposta del gruppo misto Socialisti italiani firmatario Crema la proposta del Partito popolare la Camera primo firmatario Mattarella e la proposta di Forza Italia alla Camera
Primo firmatario l'onorevole Pisanu
Poi abbiamo
Alcune proposte che che prevedono semplicemente l'elezione su base regionale
Dei del senato chiamiamolo così insomma della seconda Camera
Questo gruppo non è però un gruppo a sé perché direi che non lo potremmo ragionevolmente far slittare nell'ultimo gruppo che vedremo fra poco cioè quello che prevede l'elezione diretta
Un altro gruppo è quello delle proposte che prevedono l'elezione da parte dei consigli regionali quindi badate bene non più rappresentanti delle giunte
Degli esecutivi regionali bensì soggetti che sono eletti dai consigli è un una scelta molto diversa dall'altra
E qui c'è la proposta devono Valdôtaine alla Camera che in questo senso e le proposte sia al Senato che alla Camera dei Verdi anche che hanno prescelto questa strada poi c'è un gruppo abbastanza numeroso in cui si prevede l'elezione diretta come dicevo prima magari su base regionale
Ma noi sappiamo visto che l'elezione su base regionale prevista anche dalla Costituzione vigente che tutto questo potrebbero significare molto dal punto di vista della differenziazione della composizione legittimazione la nuova Camera rispetto a quella che abbiamo oggi
In questo senso vanno le proposte dei CCD del CDU di della Rete in particolare sente la rete abbiamo visto che c'è un'altra proposta della Rete che va in senso diverso questo è il primo firmatario Piscitello
Di Cherchi qui però c'è l'integrazione della Camera seconda camera con i presidenti delle Regioni
Dell'onorevole Cento per i Verdi della sinistra democratica e di una proposta del Partito popolare primo firmatario l'aver minimi al Senato come vedete c'è un grande intreccio una grande varietà molto difficile insomma cercare di capire quali stanno l'orientamento i che verranno fuori dalla dalla discussione in in Commissione bicamerale
Questa varietà c'è dappertutto c'è dappertutto sia per la cosiddetta forma di governo che per le garanzie eccetera però mi pare che qui in questo settore noi abbiamo veramente una pluralità di opzioni possibili che sono molto molto differenziate
E che sono non tutte diciamo ma tutte armoniche con la strada che è stata imboccata con la legge Bassanini
Quali sono in realtà le proposte che da questo punto di vista e creano meno problemi
Mi pare che siano le proposte che prendono atto dell'esigenza della valorizzazione del ruolo politico delle regioni
E della necessità profonda di potenziare il ruolo di amministrazione ripeto anche alta degli enti territoriali subregionale
Da questo punto di vista se noi vogliamo valorizzare l'autonomia politica delle regioni ho l'impressione che si debba prevedere una seconda camera che rappresenti un punto di emersione politico alto dell'autonomia regionale
E la scelta monocamerale non è in armonia con questa con questa soluzione
Ma neanche in armonia completa con questa soluzione sono le le scelte che sostanzialmente depotenziano la posizione Della seconda camera facendone una seconda camera sostanzialmente replicante la prima mi riferisco in particolare alle proposte che prevedono l'elezione diretta da questo punto di vista io mi pare di di di di capire insomma che vi possono essere come avete visto varie alternative per selezionare i rappresentanti che siederanno nella nella seconda camera e parlo ovviamente a titolo totalmente personale senza impegnare nulla
Nel gruppo di lavoro che ha alzato verso la quinta commissione del del cammello e quali sono le soluzioni che a me appaiono migliori e indubbiamente il modello della nomina da parte degli esecutivi regionali ha il vantaggio di una maggiore efficienza e di una Forte regionalizzazione
Del processo decisionale interno la seconda Camera perché è chiaro che se siedono una seconda camera rappresentante di esecutivi regionali questi rappresentanti decideranno sulla base di una logica regionale non partitica tendenzialmente così come avviene in Germania
E poi vi sarà maggiore Smith snellezza del processo decisionale della ragione molto semplice che i rappresentanti dell'Emilia voteranno compatti perché rappresenteranno una posizione rappresentanti della Toscana dati la Basilicata e quant'altro
Presenta però questo modello un paio di rischi mio avviso significativi e anzitutto mi pare che vi sia una spinta piuttosto forte verso una ulteriore torsione maggioritaria del sistema
E i sistemi politici non sempre politico istituzionali non sempre sono in grado di sopportare diciamo
Con facilita che una eccessiva torsione maggioritaria laddove la loro strutturazione precedente fosse ispirata a criteri diversi
Il secondo problema e che i questo sistema sviluppa quello che in Germania viene chiamato lento egoismo sopra cioè il l'egoismo vedremo definirlo tranquillamente egoismo regionale
Le singole delegazioni regionali penserebbero per sé e sarebbe più difficile aprire un atteggiamento nella seconda camera attento più che alla tutela degli interessi particolari delle singole regioni di provenienza e a quello diciamo generali al contemperamento delle varie esigenze locali
Questo Lentano egoismo su questo egoismo regionale mi pare che sia molto ben supportati nei sistemi politico istituzionali nei quali tra le regione e regione vi siano differenziazioni di carattere economico sociale e tensioni anche politiche
E contenuto in limiti accettabili mentre invece quando queste tensioni queste differenziazioni sono molto forti noi potremmo avere il rischio di spinte disgregata ICI difficilmente contenibile è chiaro invece che il sistema dell'elezione Diretta
Lo dicevo prima si espone al rischio che hanno corso gli Stati Uniti dal mille novecentotredici con la scelta di fare eleggere direttamente il Senato
Si è sostanzialmente verificato il fenomeno che il Senato non è più Stato la Camera degli Stati membri della Federazione ma diventato una seconda camera che funziona sulla base di logiche politiche
Diverse ma in qualche misura sovrapponibili a quelle della Camera dei rappresentanti personalmente una soluzione equilibrata mi pare quella dell'elezione da parte dei consigli regionali
E anche perché in questo modo la nuova Camera con riflettere la ricchezza diciamo le articolazioni politiche periferiche
E si potrebbe anche pensare diciamo aveva da aggiustamenti di questo di questo sistema per impedire esiti simili a quelli prodotti sì ma ostica
Perché come sapete in Austria vige questo sistema e sostanzialmente la seconda camera finisce per essere una camera molto modellata sugli equilibri politici nazionali per avere una logica regionalista piuttosto depressa un triplice potremmo immaginare aggiustamenti
Per
Evitare questo questo rischio
Tutto questo però come dire lascia il tempo che trova ciò che conta è che la scelta deve essere comunque nella direzione di una e valorizzazione
Della
Autonomia politica delle regioni perché questa come abbiamo visto prima e la strada che ormai sia imboccata questo non vuole dire che la Costituzione deve essere in armonia con la legge Bassanini prossimamente ma mi pare che se c'è una logica politica in tutto questo si dovrebbe seguire evidentemente la via e più armonica e molto rapidamente sulle altre tre questioni la questione dei poteri del Senato
Della nuova seconda camera qui anche si differenziano nei vari progetti soprattutto per ciò che riguarda la funzione legislativa
Qui la la Babele delle lingue è totale ed è molto difficile trovare Kuffour una sistematizzazione dei vari progetti
Mi pare però che si possa dire che possiamo distinguere questi questi gruppi
E anzitutto il gruppo dei progetti che danno al Senato poteri analoghi a quelli della Camera pressoché interamente sovrapponibili questa posizione dei progetti di alleanza nazionale
Vi sono poi coloro che prevedono che il Senato sia competente sulle materie trattate di attuazione della normativa europea questa posizione CCD
Si affidano al Senato tutte le materie economiche la posizione del progetto la Loggia di Forza Italia due mila cinquantanove perché un altro progetto sempre di la Loggia si prevede una soluzione diverso si affidano al Senato le materie regionali posizione del progetto di popolari si affidano al Senato sulle leggi bicamerali così la sinistra democratica Vespa o Peci di Hu e la lega nord
Al Senato solo le leggi organiche nuova categoria non esisteva la Costituzione quindi da questo punto di vista devo fare rinvio cosa prevedono i progetti in materia di fonti del diritto e la posizione dei verdi e di una parte dei progetti proprio dei popolari vi sono poi e progetti che praticamente sottraggono la funzione legislativa al Senato
Riservando al Senato medesimo sostanzialmente soltanto un parente ovvero un modesto coinvolgimento procedimentale e la posizione di Rinnovamento italiano del disegno di legge La Loggia due mila sessanta e del disegno di legge ed è esclusa
Parlo disegni di legge in testa al disegno di legge passa misti
A furia di parlarne resta nella mente il Progetto di legge
Di Forza Italia primo firmatario Berlusconi e qui è molto semplice dire che cosa va bene che cosa va male mi pare ovvio che vada molto male la soluzione di modificare il bicameralismo cosiddetto perfetto cioè di dare al Senato poteri diversi maggiori o minori di quelle della Camera comunque differenziati rispetto a quelli della Camera mantenendo però una forma di legittimazione
E di e composizione della seconda Camera pressoché identica a quella della prima in altri termini se noi vogliamo modificare il bicameralismo perfetto creando
E una differenziazione significativa di poteri di camera di Senato beh dobbiamo evidentemente anche prevedere una diversa legittimazione del Senato rispetto alla Camera perché altrimenti non si capisce per quale ragione camere che hanno la stessa identica legittimazione dovrebbe avere poteri diverso
Altro problema e rapidissimamente concluderò e la questione del riparto di competenze da questo punto di vista abbiamo la stragrande maggioranza dei progetti
Che prevede e che si elenchino le competenze
Di spettanza dello Stato
Pensa immaginando poiché la
Compete le competenze residuali non contenute in quell'elenco vadano alle regioni eh
La
Tesi ormai risalente sono più di dieci anni sin dalla commissione Bozzi vadano serio che certa che se ne parla del rovesciamento della logica dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Altre proposte invece sostengo la tesi contraria ma sono numero minore cito soltanto quelle di Alleanza nazionale e il progetto la Loggia due mila cinquantanove
Che hanno invece mantengono la il sistema dell'attuale
Articolo centodiciassette cioè competenze tassativamente previste
Le regioni e competenze residuali
Per il per lo Stato badate bene quale che sia la scelta che si compie stando la giurisprudenza costituzionale consolidata in particolare la giurisprudenza che ho menzionato precedentemente vi sono alcune funzioni comunque che resterebbero in capo Allo stato che sono funzioni che attengono alla
Realizzazione necessaria di alcune esigenze unitarie che non possono essere trascurate e funzioni queste che derivano secondo questa giurisprudenza costituzionale direttamente dall'articolo cinque della Costituzione
Cioè dal principio della indivisibilità della Repubblica il quale articolo cinque si dà il caso che stia nella prima parte della Costituzione che quindi non posso essere modificata
Ragion per cui vi sono alcune competenze statali che non possono essere toccate nella misura in cui vengono fatte risalire a principi costituzionali fondamentali che si trova la prima parte che qui sono sottratti alla competenza dalla Commissione bicamerale al procedimento di riforma
Previsto dalla legge costituzionale uno del mille novecentonovantasei infine la questione del della della finanza regionale del riparto di risorse extra Stato regioni enti locali
Un po'dappertutto si prevede il cosiddetto federalismo fiscale ora che cosa sia il federalismo fiscale ed è difficile dire
Fra l'altro la formula abbastanza infelice perché traduce letteralmente in italiano prospezione fiscal Ferioli sono che non significa necessariamente questo diciamo ecco in una delle relazioni quella del Progetto dal Senato dalla e salute il federalismo fiscale viene cito testualmente inteso come potere impositivo proprio degli enti territoriali in un regime di assoluta responsabilità finanziaria delle Regioni
E nell'ambito di un sistema di perequazione fiscale che tenga conto delle rispettive competenze e possibilità di produrre gettiti tributari e contributivi
Un po'tutti ripeto i progetti di legge il nostro adesso a fare l'elenco riconosco l'autonomia finanziaria alle regioni molto spesso a Province e Comuni
Definiscono la autonomia finanziaria come parte integrante della autonomia di questi enti sia se autonomia politica se estratte dalla politica che di autonomia amministrativa
Vi è poi un po'in tutti i Progetti il riferimento agli interessi generali dello Stato come limiti acquista autonomia
E si prevedono anche qui un po'dappertutto trasferimenti statali alle Regioni
E alle Province e ai Comuni e si prevede anche il meccanismo di un fondo perequativo per fare sì che le regioni più ricche contribuiscano alla ripianamento di
Del delle sperequazioni che esistono nei confronti delle regioni meno fortunate va da sé però che qui la Costituzione non potrà dire gran che perché potrà soltanto fissare dei principi generalissimi come d'altronde si fa in tutte in tutte le costituzioni del mondo da questo punto di vista io sottolineo un appunto al quale tengo molto
Che è il seguente prima Riccardo Terzi diceva e a me non piace parlare di federalismo solidale perché questa formula diceva trascura un po'la pregnanza dei problemi che sono sottesi alla questione della rapporto tra autonomia finanziaria e autonomia politica o amministrativa
Io sottolinea un punto nel nostro Paese normalmente sì ricorda quando
Si vuole sottolineare l'esigenza di perequare tra regioni ricche e regioni meno avvantaggiate
Si ricorda il principio di solidarietà
Scolpito nell'articolo due della Costituzione
Ecco io ci terrei acché nella discussione si ricordasse che oltre al principio di solidarietà esiste il principio di eguaglianza che ha un contenuto precettivo un po'diverso al principio di solidarietà e che impone una serie di prestazioni
Molto più incisive nel ripianamento delle differenze che esistono tra aree e dare territoriali da questo punto di vista non è che noi non abbiamo modelli ai quali ispirarci ci sono moltissimi modelli qua ci possiamo ispirare il Belgio la Germania sono tutti modelli nei quali ciò che tiene che preso in considerazione l'esigenza di assicurare standard di vita qualità della vita addirittura in alcuni testi costituzionali qualità della vita che siano paragonabili nell'una e nell'altra zona del Paese
Da questo punto di vista qualunque meccanismo che disegni federalismo fiscale non può fare a meno di considerare questo
E cioè la necessità di coniugare la garanzia dell'autonomia impositiva e dispensa badate bene perché spesso si parla soltanto dell'autonomia impositiva ma il problema essenziale e che le regioni e gli enti territoriali abbia autonomia dispensa e quindi di scelta
Sull'allocazione delle risorse coniugare dunque l'autonomia impositiva dispensa con la garanzia non solo del principio di solidarietà ma anche del principio di eguaglianza questa mi pare e la sfida essenziale
Che va affrontata per fare sì che quei rischi di tenuta dell'unità nazionale che faceva prima riferimento tenersi siano superati e per uscire diciamo in avanti da questa fase di transizione costituzionale
Bene
Vorrei strappare un impegno e questo l'impegno che a differenza di telefonini sarà né perseguito
Avete visto tutti che c'era è stato saturo che urla usata
Che i relatori di base in questo caso Luciani incrocio Luciani prosciutto Alboni
E domani
Sono già certi lo farà il professor Pizzetti ci debba guardare il testo scritto
Trazione la cosa che mi possono fare come né il vantaggio che possiamo offrire quello di dare il testo stenografico dell'intervento in modo tale da tempestivamente perché con questi testi
Perché con questi tetti ed è una parentesi oltre al telefono
Che che una vuvuzela dice questo proliferare di rumori
Nissim qualcuno quasi poi gare ma c'è anche che dai dati al due tre giorni
C'è un'acustica per cui sembra una sana di concerti classici appena uno parlante
Sente a me non discuto perché precedendo sono inattaccabile ma il relatore allora perché intendiamo mandare intanto a coloro che lo richiedano che hanno partecipato ma certamente i componenti della Bicamerale
Perché questo Paese tutti parlano ma a chi si parla citarla diceva quel biglietto non parla si parla ci va bene cozzare e si e si propone a questi e questioni mi sembra di queste cioè opportuno prima cosa a seconda e quella che siamo in condizione di fare un dibattito questa mattina perché ascolteremo
Il presidente Longhi il professor Riccio
E poi prima delle conclusioni di Mario Docci faremo dibattito
Dibattito e Chichiarelli è scomparsa ma sembra che ci sia un contratto importantissimo
Da firmare
Così mi viene così noi crediamo e di fronte i contratti da firmare in questo momento tutti stinchi diamo facciamo un dibattito cioè Mario ci penso che potrà e l'assessore Arrigucci Rachel Marinucci penso che potrà concludere verso l'una e pertanto abbiamo il tempo di fare un dibattito anche per dar voce abbiamo presenti
Importantissimi presidenti di Provincia scinde ci persone politiche autorevolissime
I parlamentari nella commissione quando sono previsti nel pomeriggio ma si voglia intervenire anche come commi per interventi nel dibattito del quel ti amo come doppio piacere di stare a loro vogliono amore professione presidente
Grato innanzitutto
Presidente Sark nel verrà questa iniziativa
Che ritengo importantissima così come lo è stato il dibattito che ha presieduto l'avvio del discussione sui decreti cosiddetti Bassani
Sicuramente se dal testo che entrati in Parlamento quello che è uscito dal Parlamento alcune modifiche
E via citate
Il professor Luciani
Sono state introdotte carri in senso migliorativo
Questo è dovuto sicuramente al contributo che è stato offerto dal CNEL con le forze economiche sociali che lo compongono
Dibattito per l'avvio sui decreti Bassanini era incentrato sulla forma di governo
Ora finalmente comincia ad essere oggetto di attenzione il tema il dibattito sulla forma dello Stato
Anche nel sistema camerale via la convinzione e profonda che per rispondere la nostra società così fortemente policentrica
Sia necessario sicuramente un assetto articolato del sistema politico e del sistema istituzionali ossia l'architettura federalista
Con la valorizzazione delle Autonomie e certamente la risposta più adeguata
Ferma federalismo è un sistema di principi e quindi che va attualizzato rispetto ai problemi specifici del Paese
Che va attuato secondo le esigenze dei soggetti vitali e per questo riteniamo che un federalismo giocato solo sulla dimensione territoriale
Regioni province e comuni
è sicuramente necessario ma non più sufficiente
Per dare le risposte rispetto alle esigenze di questo Paese
Nel dopoguerra
è emersa una popolazione di circa cinque milioni di imprese nel nostro Paese
Uno dei fenomeni sicuramente più rilevanti in tutti i Paesi industrializzati
Vi è sicuramente un rapporto diverso quel territorio tra il cittadino e l'impresa tra la popolazione dei cittadini e la popolazione così poco possiamo chiamarla credo delle imprese
Uno sviluppo industriale straordinario
Non solo capace di produrre ricchezza ma anche con una grande capacità di introdurre fattori innovativi nella nostra Società e quindi anche per quanto riguarda gli stessi comportamenti sociali e siamo alla globalizzazione dei mercati
E di effetti che hanno avuto questo sulle imprese allentando di fatto i vincoli dell'impresa col proprio territorio
Radicate sì in un territorio ma avendo lo sguardo di fatto sul mercato globale quindi di fatto sul mondo
L'ampliarsi delle reti informative
Le interconnessioni transnazionali
Le joint ventures
Sempre più presenti anche nella piccola e media impresa
Allora il nuovo assetto istituzionale la forma dello Stato il modello dell'apparato amministrativo
Sono stati progettati dei costituenti in una fase in cui l'economia di mercato e le imprese non avevano sicuramente assunto il ruolo che oggi hanno le impresa nel nostro Paese
Il lavoro autonomo è cresciuto
Diventando di fatto impresa dell'agricoltura dell'artigianato del piccolo commercio
Al dettaglio dei servizi all'impresa
E questa assunzioni di carattere di imprenditori ritarderebbe propria
Sicuramente non possono essere disattesi
Documenti in cui si rear piccola
La forma di Stato
E quindi nella nostra Costituzione appare appaiono oggi dei limiti in alcuni punti d'assenza per esempio di ogni riferimento al mercato
Delle regole del mercato il tema della concorrenza
Aspetti come quelli legati al riparto delle competenze fra Stato e regioni
Che presuppone un intervento di tipo assolutamente settoriale l'agricoltura l'industria il commercio
Con l'assenza di fatto per esempio di qualunque riferimento alla tutela dei consigli dei consumatori
Quando come accade adesso numerosi in prese radicate in determinate aree
Scambiano merci tecnologie servizi e informazioni
La funzione di governo d'una comunità non può curarsi delle gestione dei problemi d'un determinato territorio
Deve perciò potersi avvalere di strumenti e organismi collegati con la di Mers con la dimensione dei mercati
E quindi non basta un federalismo giocato solo sul territorio
Ma occorre guardare a un federalismo giocato anche sulle e autonomie funzionali
La stessa costruzione dell'unità europea
Comporta sicuramente l'elaborazione e l'applicazione di principi e di vincoli e di garanzie democratiche
Per le quali credo occorra tener conto nella riforma dello Stato proprio per armonizzare anche in misura consistente
Quanto è previsto al di là della Unione stessa monetaria
L'Europa coi suoi principi giuridici ed esce prassi
Sta disegnando di fatto uno statuto europeo dell'impresa oltre che uno statuto dei consumatori
E riguarda diversi aspetti dalla forma giuridica
Pensiamo alle società uninominale
Alle relazioni interne
Secondo principi del Company Act inglese
Sino agli aspetti della regolazione della concorrenza
Però primo tra le entrate il principio di sussidiarietà come regolatore di rapporti
Non solo tra l'Europa e gli Stati membri ma anche diversi livelli di governo all'interno di questi ultimi
E infine riconosciuto il ruolo attivo nei diversi paesi
Non solo delle istituzioni regionali
Ma attribuito significative funzioni pubbliche ai Inti settoriali
Ah contemperato cioè la logica territoriale e la logica funzionale
Da questi insieme di motivi derivano ad avviso delle camere di commercio alcune conseguenze sul piano della riforma costituzionale nelle in che erano tre
Il comitato della forma di Stato della Bicamerale
Sembra correttamente nostro viso aver abbandonato il vecchio schema
Basato sul rovesciamento del centodiciassette della Costituzione
A favore di una più puntuale definizione delle aree di sovranità dello Stato e delle regioni
In questo quadro
Va salvaguardato a nostro avviso nella ridistribuzione delle competenze legislative tra centro e periferia
Il principio per cui lo Statuto delle imprese va mantenuto unitario
Sarebbe infatti un controsenso rispetto all'Unione Europea frammentare tale ordinamento su basi regionali
Se le politiche di intervento pubblico infatti a favore delle imprese e opportuna una diversificazione territoriale
Essa non deve a nostro avviso assolutamente coinvolgere i tratti fondamentali dello Statuto civile e commerciale delle imprese
Lo stesso vale per il principio delle tutele della concorrenza
In adesione ai trattati europei che dovrebbe essere disciplinata e riservata allo Stato
Secondo punto è quello di introdurre la previsione costituzionale del principio di sussidiarietà
E sono va inteso peraltro solo in senso verticale
Ma anche in senso orizzontale proprio per valorizzare e favore l'auto l'autonoma capacità di azione di soggetti economici secondo una progressione
Dal centro alla periferia
L'esercizio allora delle funzioni pubbliche non deve necessariamente essere riservato allo stato e alle regioni
Ma anche a istituzioni espressive
Della parte come istituzioni enti organismi rappresentativi di interessi economici e sociali che si esprimono con forme diverse di autogoverno e non legate necessariamente al territorio che fine per essere adeguato alla società moderna
Il pluralismo istituzionale comporta oltre alla valorizzazione dell'identità editoriali anche la legittimazione delle Autonomie funzionali sia come titolare di attribuzioni proprie sia come destinatario di deleghe
Autonomia funzionali che possono coniugare obiettivamente il locale con i globale
Che possono conseguire quella coesione di interessi sul quale si è intrattenuto il professor Luciani
Che possono conseguire credo che richiedeva il ministro Dini una sovranità sovrapposta
Per funzioni diverse
Nell'ambito dello stesso territorio
Se mi consenti presidente sardi e con la punta d'orgoglio
Che sistema camerale dopo la riforma
Può dire d'aver conseguito questa politica di coesione fra le cento due camere e di commercio italiani
E questa coesione nasce essenzialmente da un elevato livello dei servizi
Fui Bini dalle imprese su tutto il territorio nazionale
Nelle grandi come nelle piccole camere
Al nord come il centro come il Sud
Camere che hanno una loro autonomia fiscale
Ossia il potere impositivo
Che hanno l'autonomia politica si possono dotare di uno Statuto che possa cogliere la specificità delle singole realtà economiche
Che diranno le modalità di rinnovo degli organi se per elezione diretta o per designazione delle associazioni
Che hanno autonomia organizzativa per rispondere medio all'economia del proprio territorio
E allora
La solidarietà che esiste tra il sistema camerale
Non è una solidarietà ai finire il trasferimento finanziario
Esiste nel sistema un it nel partenariato potremmo definirlo che quest'anno vede impegnate le Camere suo ottocento oltre ottocento progetti
Per migliorare l'efficienza per i incrementare l'efficacia delle azioni di promozione
E quindi l'uguaglianza diventa l'obiettivo attraverso il quale si raggiunge con l'interventi appunto di solidarietà fra le Camere
Che partono obiettivamente da posizione diseguali per raggiungere e queste nostro direttivo posizioni di uguaglianza
Che obiettivamente non è un problema solo del nord e nel Sud
I trasferimenti e le iniziative di partenariato fra camere
Avvengono dal nord al nord dagli sud al nord dal nord al sud e quindi vi sono realtà profondamente diverso
Cinque realtà provinciali del Piemonte su sette
Ricevono contributi da altre camere magari della stessa regione o da altre realtà quindi e il problema è molto più vasto che non nella semplificazione tra nord e sud
Ecco la legge Bassanini arricchito questa concezione sicuramente
Delle Autonomie valorizzando gli enti funzionari e allora dare ruolo e autonomia alle funzioni
All'imbrunire funzionali significa sviluppare sicuramente la direzione
La dizione costituzionale di altri Enti locali
Prevedendo che essi siano anche funzionali e non solo territoriali
In questo credo che l'esperienza sia molto basta e i patti che raggiunti con e i comuni con le Province con le regioni in tutto il il nostro Paese sono molto significativi e sono lì a testimoniare di fatto come si si è riusciti e in queste realtà a dare una forte impulso da sviluppo dell'economia allora
Rari allineare la società civile il mondo dell'economia e le istituzioni diventa sicuramente l'obiettivo di fondo
Della riforma della forma stato ma anche riteniamo una condizione per poter costruire d'Europa grazie
Bene penultimo intervento fra i programmati
Poi sentiremo anche
Il senatore Andreolli che era previsto della Bicamerale componente bicamerali cui intervento e previste stamattina mentre della senatrice Pasqua all'intervento è previsto il pomeriggio il professor Reggio
Che cosa scegliere declinando è che anche docente di diritto istituisce di istituzioni di diritto pubblico
Grazie presidente io farò soltanto del note
All'intervento del professor Luciani che essendo il risultato anche di una elaborazione che il che nella fatto in questi mesi mi trova largamente d'accordo
Le le mie notazioni riguardano i rapporti tra il la prima parte della legge Bassanini
E le ipotesi di riforma in bicamerale
Ho la sensazione che nell'ultima parte del percorso legislativo alla Bassanini si sia caricata di una pretesa probabilmente derivante da qualche sospetto circa la possibilità che la Bicamerale concluda
Entro i tempi disposti
Il che non è necessariamente un male a condizione che si sappia
Che ebbe la gran parte delle cose che sono qui scritto in termini di principi e criteri direttivi per la delega si sarebbe potuto benissimo fare a meno poiché esse erano già all'artisticamente tutte contenuto almeno dall'articolo cinque della Costituzione
Vigente
Per chi come me ha fatto esperienza sia di riflessione teorica che vi amministrazione sia centrale che locale dello stato e pacifico il principio secondo cui affermato in termini generali il privilegio nei confronti dell'autonomia
Ciò che serve perché questo principio si realizzi è sostanzialmente una congrua autonomia finanziaria un personale adeguato e una disponibilità comunitaria vigilare e chiedere che l'autonomia si realizzi questa valutazione può essere verificata contrario dalle esperienze di autonomia e speciali che non li abbiamo svolto sul nostro territorio le quali pur avendo iscritto di Statuto penso in particolare alla Regione Siciliana
Moltissimi i compiti che oggi vengono rivendicati in parte trasferite alle Regioni diritto comune registrano a cinquant'anni di distanza il fallimento pressoché totale della loro esperienza proprio per non aver avuto né disponibilità di personale
Ne risorse adeguate né uso soprattutto delle risorse esistenti quindi a me pare che tutte le preoccupazioni di fronte alle quali ci troviamo riguardano soprattutto il modo con cui a questi principi e criteri direttivi si darà seguito nella fase che si è appena aperta che si è già che si sta già svolgendo che è quella della scrittura e soprattutto dell'attuazione del decreto delegato voglio dire che affermare il principio secondo cui chi era un antico principio di dottrina professor Giannini ci ricordava sempre che alcuni comuni ai primi del Novecento in Italia hanno sviluppato una serie di innovazioni amministrative senza che fosse scritto da nessuna parte né in Costituzione e legge generale che cos'è che si potevano non potevano fare
Mentre altri comuni o altre realtà periferiche pur avendo in un nei loro statuti costitutivi anche dichiarazioni di autonomia quella disponibilità non le hanno manifestato allora io sono
Ormai soprattutto per una vocazione appunto di tipo amministrativistico e meno di tipo costituzionalisti go dell'opinione che nessuna affermazione di principio avrà alcun effetto se non si incontrerà da un lato con una forte richiesto dalla comunità
E dall'altro da mezzi adeguati e sufficienti per cui
Ex credo che noi dovremmo tutti vigilare e nella fase di attuazione dello Statuto si realizzi ciò che è stabilito all'articolo quattro della legge Bassanini cioè a dire che si applichino concretamente i principi che qui sono largamente derivate da quella koinè linguistica e culturale che ormai il diritto comunitario per cui in sostanza il trasferimento ulteriore di competenza dovrà essere regolato dal principio di sussidiarietà per evitare nuove forme di centralismo regionale che si indispensabile che ci sia un principio di completezza per cui non si facciano come è successo ritagli di funzioni e di materia con conseguenti
Liti e complicazioni come già avvenuto che ci sia un davvero un principio di efficienza che c'è tutto questo serva ad a vere allo sbocco un'amministrazione che funzioni meglio
Di quanto non funzioni in atto le amministrazioni centrali e periferiche dello Stato ma anche gran parte delle amministrazioni regionali provinciali e comunali
Il principio di cooperazione perché è una gran parte di funzioni fatalmente non sono più distinguibili se non in termini di ricomposizione unitaria rispetto all'obiettivo che rimane sempre quello del miglior servizio da rendere ai cittadini così come e stabilito anche in un altro punto dell'articolo quattro
Ma quello che a me pare rilevante in termini di riflessione a sostegno di questa mia tesi che non vi deve sembrare riduttiva ma soltanto come dire frutto di una larga di un'esperienza che spesso viene taciuta per ragioni vettori che insomma il nostro Parlamento danni
Come dire com'piatti di esuberanza linguistica che sono sostitutivi della difficoltà di affrontare le questioni a livello amministrativo
Chiunque di noi abbia amministrato qualche cosa in questo Paese sa che il problema non è mai quello di avere una competenza astratta ma il problema di avere le risorse sufficienti per esercitare le competenze esistenti ancora di più quelle che si vogliono programmata
Io ricamo una non è come dire una spia un segnale semantico assai importante nella considerazione che sono trattenute sostanzialmente alla competenza statale come non potrebbe essere diversamente
Tutte le competenze che riguardano l'attuazione dei trattati dalla disciplina comunitaria il tempo una sostanza significa che ha mostrato si faranno ancora carico di realizzare la gran parte delle discipline perché questa disciplina ormai sono allocate in sede comunitaria
Il che significa che serva vogliamo che poi la traduzione in termini operativi avvenga in maniera ordinata e soprattutto in maniera coordinata e in termini cooperativi
Questo implicherà un fortissimo lavoro di risistemazione a livello periferico in termini di efficienza ed economicità per non trovarci di fronte al dato che è sotto gli occhi di tutti
Secondo cui le regioni già forti le comunità già forti esercitano già oggi disciplina comunitaria anzi anticipano spesso la disciplina comunitaria
Mentre una larghissima parte del paese poiché l'autonomia è come il coraggio di don Abbondio se uno non ce l'ha è difficile che riesca a prenderla da qualcun'altro che gliela regala
Si troveranno irrimediabilmente tagliate fuori e si realizzerà nel Paese quello che si usa chiamare il federalismo per abbandono
Io ho questa preoccupazione perché vivo un'esperienza come molti di voi per cui in gran parte delle regioni meridionali
Non sono stati ancora attuati i decreti di trasferimento seicentosedici non è stata ancora realizzata la duecentoquarantuno non è stata ancora applicato il dietro il il il ventinove
Cioè a dire c'è una questione di fondo che non può essere superata in termini di schemi normativi
Come di ogni volta aumentando e moltiplicando il numero delle promesse che si fanno a una società sempre più disorientata
La quale si trova a dover fare i conti contemporaneamente con una promessa di revisione costituzionale importante in ritardo rispetto a ciò che sarebbe già dovuto fare ma dall'altra parte con un livello di inefficienza e contemporaneamente di pretesa di controllo da parte dell'ente pubblico sulle attività produttive che attualmente insopportabile rispetto ai processi di sviluppo quindi io credo che bisognerà nei decreti tentare di ricongiungere con umiltà questi due aspetti
Ridurre al massimo ridurre al massimo le propensioni a caricare i decreti delegati se voi pensate che addirittura l'arte nel nuova stesura dell'articolo quattro
La Camera a impegnati i decreti delegati a una cosa banale come ridefinire riordinare razionalizzare
La disciplina relativa all'attività economica industriale in particolare per quanto riguarda il sostegno e lo sviluppo delle imprese operanti nell'industria nel commercio nell'artigianato nel cioè tutte
Per quanto riguarda le politiche regionali struttura cioè a dire a una revisione complessiva di tutta la legislazione italiana in tutte le materie il che francamente è come dire è una perché è stato in Parlamento sa che questa è certamente un'indicazione che i parlamentari amano dare ma francamente è un'indicazione un governo non avrebbe dovuto accettare perché realisticamente a riordinare rivedere razionalizzare l'intera legislatura comportante processi di globalizzazione di sviluppo semplificazione amministrativa e quant'altro in nove mesi e un compito che io mi auguro vivamente che le risorse dalla Presidenza del Consiglio
E del ministero degli Affari regionali siano in grado di affrontare ma francamente è un programma di due legislature rispetto ai ritardi che in questa materia si sono accumulati
E rispetto anche alle prevedibili resistenze che si stanno già sviluppando in ordine al modo con cui i decreti verranno attuati quindi io in conclusione direi questo
Non c'è nessun problema l'incompatibilità con il lavoro che la Bicamerale anzi l'esistenza della Bassanini rafforza l'esigenza che ci sia una copertura costituzionale
Ma del resto tutta questa materia in buona sostanza è sottratta alla revisione bicamerale perché contenuta già nei principi fondamentali nel momento stesso in cui si afferma il principio di autonomia e di sussidiarietà che sono già contenuti nell'ordinamento repubblicano di gente
C'è un problema di copertura nel senso di sostanzialmente inversione dell'ordine materie ma il limite invalicabile rappresentato dalla partecipazione delle Regioni all'attuazione delle politiche comunitarie senza le quali in sostanza ricaviamo in una forma di nuovo centralismo perché al centro resterà la traduzione del diritto vigente del diritto in essere del diritto brigante alla periferia verrà trasferito tutta la immensa quantità di rompicapi e di fastidi che comporta l'amministrazione alla gestione delle cose
Quarto c'è un problema di risorse sufficienti senza principio di congruità tutto questo è destinata ad aggravare e non a migliorare i mali dell'amministrazione italiana
Quinto c'è mi pare un problema complessivo di invenzione della classe dirigente del personale politico che dovrà poi in periferia e nelle più diverse periferie soprattutto nel più depresse periferie utilizzare questo strumento per proseguire quell'indispensabile politica di modernizzazione senza la quale il paese si spacca
Serata senatrice
Pasquali e il senatore
Andreoli per CGIL che prego di di prendere per la ragione che così via vengano e così assumete anche
Il responsabilità diciamo visibile voglio ricordare non lo non lo faccio per cortesia
Così perché dobbiamo cui che coloro che hanno visto che seguono gli atti parlamentari della Bassanini quali sono stati costretti noi seguirli tutti
Chiedere quel che già credo anche del del del Napolitano Vignieri Baggio da Bassanini mille centoventiquattro che quello che è già un stato approvato anche dell'altra possono
Allora conferma che il signor senatore Andreotti che la senatrice per quali sono fra i più impegnati nel presentare gli emendamenti da discutere
Ciò vogliamo che il sussidio pari all'impegno preferisce parlare del perdere tutto il contenuto di
Ecco prego
Allora intanto ringrazio il presidente verità in modo particolare alla Presidente Sarti anche per le sue parole oltretutto ma anche per avermi invitato a partecipare a questo interessantissimo Forum
Voi sì avete il programma sto agli occhi vedrete che io avrei dovuto parlare nel pomeriggio in realtà il tema specifico di cui io mi voglio occupare è strettamente correlato ai riflessi dei due disegni di legge
Diciamo un disegno di legge e una legge Bassanini sul decentramento sulla semplificazione negli enti locali
è un tema molto specifico che io tocco e che pensavo forse non sarebbe stato sfiorato neppure da altri senonché o alcune osservazioni che io ho fatto sono state fatte in modo sia pure più sfumato
Dal
Professor Luciani in modo egregio io affronterò ovviamente combina autorevolezza questo tema ma o mi sono posta sempre delle preoccupazioni
Durante l'esame in Senato della Bassanini che la legge e chiarite quella che abbiamo chiamato la Bassanini più importante
Che è hanno trovato poi una verifica
E quando la Consulta si è pronunciata nel modo in cui si è pronunciata non facendo passare i quesiti referendari riferiti al potere di indirizzo e di coordinamento
Quando sono stati esaminati i due disegni di legge Bassanini al Senato si è levata qualche voce proveniente
Evidentemente da chi vuole il federalismo nella sua attuazione più esasperata
A sostenere che il decentramento previsto dei suddetti disegni non costituiva il massimo che si potesse attuare a Costituzione vigente
Al contrario a me moderata ma non accesa federalista è sembrato che si attuasse nella previsione normativa il massimo che fosse consentito a Costituzione vigente
Anzi militi sembrava che
Sì potesse
Andare anche al di là di quello che consentiva il rispetto della Carta costituzionale
Nessuna in ogni caso poteva negare che ci trovavamo di fronte ad un'operazione legislativa ampia e coraggiosa
Che ci trovavamo comunque di fronte a quella che costituiva quella chi definito una vasta anticamera delle riforme della carta costituzionale
E io personalmente allora avevo rilevato che se sarebbe stata preferibile una maggiore gradualità anche se il fattore gradualità implicito nei tempi delle deleghe nella realizzazione degli obiettivi che costituivano più che non ti Camera una vera e propria anticipazione delle riforme stesse
Ho posto in realtà questo interrogativo
Il bisturi è stata fondato fin dove lo permetteva rispetti della Costituzione o non si sono schierati pericolosamente talvolta perfino oltrepassati i limiti di vicenza
La mia preoccupazione era riferita allora
Ed è riferita ancora oggi
Soprattutto all'articolo otto del disegno già divenuto legge
Che ha per titolo venne dal Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali per la riforma della pubblica amministrazione e la per la semplificazione amministrativa
Laddove si aprono varie disposizioni di legge concernenti funzioni statali di indirizzo e coordinamento di carattere generale o ricognitivo
è vero che il primo comma dell'articolo otto afferma che gli atti di indirizzo e coordinamento delle funzioni amministrative regionali gli atti di coordinamento tecnico nonché le direttive relativi all'esercizio delle funzioni delegate
Sono adottate previa intesa con la conferenza permanente
E delle per i rapporti tra lo Stato le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano o con la singola
Regione interessata
E dissolve secondo comma prevede che qualora nel termine di quarantacinque giorni dalla prima consultazione l'intesa non sia stata raggiunta
Gli atti di cui al primo comma sono adottati con deliberazione del Consiglio dei ministri previo apparire della Commissione parlamentare per le questioni regionali
Da esprimere entro trenta giorni dalla richiesta
è evidente però che lo stato non ha più il potere delegato dall'articolo tre della legge ventidue luglio mille novecentosettantacinque numero trecentottantadue ed attuato dall'articolo quattro
Del DPR ventiquattro sette e settanta sette numero seicento e sedici in quanto il comma cinque dell'istituto richiamato articolo otto della Bassanini mi prevede l'abrogazione insieme all'abrogazione di altre disposizioni fondamentali in materia
E chi altro è un potere riferito direttamente allo Stato altro e l'intesa tra state conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le regioni e le province autonome o con la singola regione
Altro e anche il potere sostitutivo che è previsto dal secondo comma in caso di non raggiungimento dell'intesa
Altro e anche ciò che è previsto dai commi terzo e quarto introdotti dalla Camera
Che prevede lo che in caso di urgenza il Consiglio dei ministri posti a provvedere autonomamente con l'aggiunta però che i provvedimenti in tal modo adottati sì e no obbligatoriamente sottoposti
All'esame degli organi di cui al primo e secondo comma
Con la specifica previsione del necessario riesame in caso di parere negativo
E che gli atti di indirizzo e coordinamento agli atti di coordinamento tecnico nonché le delibere adottate con deliberazione del Consiglio dei ministri
In via eccezionale per quanto sopra rilevato siano trasmessi alle competenti commissioni Ciarla militari
In sostanza mi sembra di poter concludere
Che la legge Bassanini non abbia fatto sparire il potere di indirizzo e coordinamento tout court
Ma sì sì apporto infine di rendere tale potere che attuabili in sede di Consiglio dei ministri solo in via sostitutiva in linea con la logica legislativa del decentramento
Ma il semplice decentramento
E non già quella revisione della seconda parte della Costituzione di cui si sta occupando la Commissione bicamerale per le riforme
Nell'ottica di un vero federalismo
Attuabile solo modificando per prima cosa l'articolo centoquattordici della Costituzione
Imponeva che venissero abrogate tutte le quelle norme che sanciscono il potere di indirizzo e coordinamento come funzione in fondo a residuale dello Stato
Nei suoi rapporti con le Regioni
E si pongono no dei problemi di costituzionalità
A me sembra che si ponga Oro un problema di conflitto tra l'abrogazione delle norme che hanno dato vita al potere di indirizzo e coordinamento e le recenti pronunce della corte costituzionale
In relazione a tre referendum aprendo APD proprio di tale potere
La sentenza persa diciotto novantasette redattore Onida riferita al quesito referendario alquanto complesso
Tanto Complesso che mai nessun elettore sarà in grado di capirlo per cui io vedo sempre nei quesiti referendari alquanto rischi al quanti rischi per quella che può essere la risposta della popolazione
Acquisiti che sono in genere un giurista e sostanza può capire
Volete voi che sia abrogata e cui segue la stessa elencazione che troviamo al comma cinque articolo otto della legge Passerini che prevede appunto l'abrogazione dell'articolo tre della legge ventidue sette settantacinque dell'articolo quattro secondo comma
Del decreto presenterò Repubblica ventiquattro sette settantasette numero seicentosedici parzialmente del primo e secondo comma dello stesso articolo quattro non crede all'articolo due comma tre lettera c della legge ventitré
Da agosto mille novecentottantotto numero quattrocento dell'articolo uno comma uno lettera h accadde la legge dodici gennaio novantuno numero tredici capite che quesito viene posto alla gente a della strada diciamo pure anche
Alla gente che non può avere cognizioni giuridiche così profonde da afferrare che cosa e il problema sostanziale anche se sappiamo che poi ci sono sempre
Prima dei momento in cui si va a votare il referendum organiche sì premura no di portare a conoscenza del cittadino quale è il vero significato di quello che è chiamato a risolvere i a decidere
Allora in sostanza a afferma che la natura costituzionale delle Autonomie comporta che solo alla costituzione della legge costituzionale spetta il compito di fissare in termini conclusivi
Le stesse dimensioni dell'autonomia cioè i suoi contenuti dei suoi confini questo dice la sentenza umida
E
Con la conseguenza che ad ogni potere di intervento dello Stato selettivi le di incidere su tale sfera costituzionalmente garantita
In modo da condizionarne in concreto la misura e la portata non potranno corrispondere un fondamento specifico nella stessa disciplina costituzionale
Nella giurisprudenza della Corte invero il potere statale di indirizzo e coordinamento è stato sempre configurato non già con un limite ulteriore dell'autonomia della regione
Ma si aggiunge ciò che non potrebbe mai avvenire ad opera della legge ordinaria a quelli espressamente sanciti dalla Costituzione come espressione o come manifestazione dei limiti costituzionalmente fissati
La sentenza per ma che ciò che si ricava dalla Costituzione e che forma l'essenza
Della cosiddetta funzione di indirizzo e coordinamento è una meta tanto
Un'autonoma potestà statale esercitabile nei confronti delle regioni quanto il principio secondo cui allo Stato centrale non possono essere negati i poteri necessari per la soddisfazioni
Io esigenze unitarie non suscettibili di frazionamento territoriale
La sentenza diciannove novantasette redattore invece mezzanotte
Riferita al quesito volete voi che sia abrogato l'articolo quattro secondo comma eccetera eccetera
Relativo all'attività proporzionale delle regioni all'estero si trova pure sempre a mio parere incompleto con l'articolo otto comma cinque della legge Bassanini come modificato dalla Camera
Troviamo nello sentenza comunque interessanti affermazioni di principio
Lo svolgimento all'estero di attività promozionale spetta indubbiamente alle regioni come attività loro propria
Ma si tratta di attività non solo contigua ma anche potenzialmente interferente con la politica estera riservata allo Stato
E sta postula pertanto strumenti giuridici di coordinamento onde evitare che si determinano riflessi negativi sugli indirizzi di politica internazionalmente assunti non solo dal governo ma anche dal Parlamento
Conclude la sentenza che essendo la ratio ispiratrice del referendum le eliminazioni in radice di ogni forma
Di coordinamento tra Stato e regioni in materia di attività promozionale all'estero
Si deve concludere che la richiesta referendaria e tesa a colpire il principio costituzionale di leale cooperazione che trova il suo fondamento nell'articolo cinque della Costituzione
Delle tre sentenze della Consulta questa mi sembra l'unica che expressis verbis appena in un vulnus alla prima parte della Costituzione
Quella cioè di cui neppure la Commissione bicamerale per le riforme potrà occuparsi mi sembra che anche la terza sentenza complica con la Bassanini
Che abroga con riferimento alla figura del commissario del governo la possibilità per questi in quanto proiezione del governo stesso di impartire direttive per l'esercizio delle funzioni amministrative delegate alle regioni
Che dice la norma abrogata sono tenute ad osservarle
Sia chiaro a questo punto che io non penso che una tale scelta legislativa da parte del nuovo governo non si è in linea col sequenziale con l'ampia anzi secondo me ampissimo decentramento attuato ma resta pur sempre il problema di una visione da parte della Corte costituzionale secondo cui Sigourney erano principi che solo altri organi e non il legislatore ordinario possono rivedere secondo la motivazione la sentenza la richiesta referendaria riguarda una norma a contenuto costituzionalmente vincolato
Il riferimento però non è ad un principio generale affermato dalla prima parte della Costituzione ma l'articolo centodiciotto che prevede implicitamente un potere di direttiva vincolante
Nei confronti delle regioni in ordine all'esercizio delle funzioni ad essa delegati con chiara distinzione tra funzioni delegate e funzioni amministrative proprie delle Regioni
E dall'articolo centoventuno laddove si prevede
Che il presidente della giunta provinciale di Li Galli funzioni amministrative delegate dallo Stato alle Regioni Gunther bando si al conformandosi alle istruzioni del governo centrale
Non a caso tale formula è stata ripresa da tutti gli statuti speciali
La Corte osserva che l'articolo centoventuno non fa che ribadire espressamente un principio già implicito nel sistema costituzionale
Poiché non potrebbe non riconoscersi al Governo un potere di direttiva in ordine all'esercizio delle funzioni delegate
Essendo implicito della stessa figura della delega la possibilità per il delegante di indirizzarli verso l'esercizio dell'attività del delegato
Se il conflitto esiste nei termini in cui io lo vedo
E che il più evidentemente i pacchi in mente molto più autorevoli di me potrebbero non vedere io mi permetta a questo punto non di proporre delle soluzioni ma di Torre degli interrogativi
Premesso che si deve riconoscere che il pacchetto del governo
Mi riferisco oltre ciò che è già legge e di cui io mi sono occupata a ciò che lo sarà fra non molto adatte inquadramento razionale illogico
Anche se non sempre perfettamente omogeneo il che forse sfuggiva alla possibilità attuativa di qualsiasi legislatore
Ad un processo di devoluzione di competenze dello Stato alle Regioni che è in corso da anni e che il professor Pizzetti ha definito come il processo che porta al federalismo per abbandono
Sì possiamo domandare se la Commissione bicamerale per le riforme potrà superare le discrasie che io ho indicato operando su quella parte della Costituzione
A a cui ha già posto mano per quanto attiene all'assetto dello Stato in pratica gli articoli dal centoquattordici al centotrentatré e la Carta costituzionale
Proprio in quanto componente della Bicamerale ed assegnata al comitato forma dello Stato
In questa sede io non posso che porre degli interrogativi
Partendo comunque dal presupposto che sia superabile l'asserzione della Consulta di un vulnus dell'articolo cinque della Costituzione per quanto riguarda il principio di leale cooperazione
Di cui chiaramente la Bicamerale non può occuparsi se non nel senso di merce varia per vacazione esplicita od implicita
Ma semmai sarà solo l'attività promozionale delle Regioni all'estero passo offrirle e non il resto
Certo già dire questo può suggerire un'implicita risposta ma sia chiaro secondo una personalissima visione del problema che non compromette c'erto e tanto meno anticipa le scelte necessariamente riservate dei comitati
Fino a quando questi passeranno le loro proposte alla Commissione in sede plenaria chi opera in un rapporto aperta con la società cosa che Comi responsabile del nel anch'io considero altamente positiva grazie
Secondo intervento Senatore Biondi
Non ho avuto alcun andrà al nono solo uno solo in caso di intervento una seconda si può intervenire anche dal dal banco
Perfetto
Ma il terzo intervento infetto prego prego
Grazie
Ma più con intervento
Vero e proprio la mia relazione una riflessione ad alta voce sui problemi
Dal momento e anche sotto lo stimolo delle relazioni di questa mattina
Si vede che non sono così intelligente come la mia collega che prepara i testi molto
Compiti e meditati
Qui ci troviamo a mio avviso di fronte a un doppio quattro
Che quasi schizofrenico nonostante la conseguenza logica posso apparire
Quanto meno possibile cioè il traghettatore la nuova costituzione
E completare Bassanini soprattutto applica
Noi siamo maestri Italia nel fare le leggi ma poi li lascia nel cassetto
Io numero ripromesso qui avvenire più per ascoltare che per parlare
Sul Bassanini due in Senato anche la maggioranza aveva già presentato molti emendamenti rispetto al testo del senato
Poi ci siamo fermati perché abbiamo deciso politicamente che era più producente
Blindare interrompere questo lunghissimo itinerario che minacciava di sfilacciata e la situazione attualmente la logica della maggioranza mi rendo conto altri sono gli obiettivi di chi è in minoranza alla politica fatta così
E quindi devi promettere cd eventuali modifiche in itinere con altri provvedimenti
Ma di passare il guado subito
Resto voi sapete che c'è un ordine del giorno approvato stragrande maggioranza che impegna il Governo a rallentare ad aspettare l'esito della Bicamerale
Pirri iniziare concretamente d'esercizio di nove mesi
E questo
Ha trovato una convergenza per verificare se
Nell'ampiezza della complessità della delega si può intervenire quantomeno su un testo di vent'licenziato dalla Bicamerale
La Bicamerale ci sono oggettive difficoltà a muoversi non solo per la complessità dei testi anche divergenti come accennato stamattina ma anche perché voi sapete in questi mesi siamo alla fase del comitato che lavorano
Con Maggio si comincerà a votare diversamente dalla Commissione dei settantacinque e comitati non si vota
Quindi non c'è testo a maggioranza all'unanimità o testi della minoranza
E il pericolo un risultato finale può essere anche che si finisca con l'andare in plenaria a partire dal maggio
Senza avere elaborato testi con più
Noi ci auguriamo che questo avvenga ma è anche possibile
Comunque personalmente sono convinto che alla fine
Da Bicamerale tortura
La proposta
Per l'aula
Il relatore Luciani stamattina ha messo in evidenza la complessità le proposte per quanto riguarda la forma Parlamento ma compunzione del secondo senato del alla prima Camera del Senato
Se debba essere in Senato figlio semplifico al massimo nelle varie articolazioni
Ma riducendo ad unum le varie proposte
Sono due o si fa un Senato delle Regioni cioè espressione di come per la Regione
O si va a un Senato politico
Eletto direttamente
Espressione in qualche modo del del della volontà locale però eletto direttamente o diretto da eletto dai Consigli regionali
O l'ultima proposta del PDS
Eletto si direttamente dal popolo ma contestualmente alle elezioni regionali in modo da legare la valenza politica per effetto delle elezioni regionali comunque il del ebbrezza elezione del Senato
I membri del Senato però sostanzialmente libertà d'azione che su due fronti
Io posso propendo a ritenere che se è assodato che vogliamo il minore numero di tipo dal senatori differenziare differenziare le funzioni che altrettanto necessario a mio avviso legare questa Arpa Camera non più le vicende della politica nazionale ma ad attività delle autonomie locali
Allora e come farlo questa la scommessa
Certamente oggi questa tesi
Mi sembra minoritaria
I commi sembra dico che abbiam Pisa denota la volontà di mantenere qualche misura un centralismo
Cioè di fare
Iter resto questa diventato anche dalle tensioni in questo momento esistenti a livello periferico fra regionalisti e chiamiamo comunali
Ma le Regioni non hanno dato grande segno di vitalità
Ha avuto una classe politica sostato ampio fino al soggiorno
Presidente di una Regione una provincia autonoma quindi mi metto anch'io fra questi per carità non focus bianco
Livello politico è stato quello che è stato
L'arresto le regioni sono state praticamente scusate fra virgolette castrato da dal potere centrale che non ha messo nelle condizioni di esercitare è subentrato l'elezione diretta del sindaco la rivalutazione delle autonomie comunali e questo ha rimesso in douce
Ha rimesso in auge il valore dei comuni
Tant'è vero che le audizioni nella stessa Bassanini c'è stata una mediazione dove in un primo momento si pensava sì Lega si trasferisce le competenze alle Regioni le quali poi decidono
Quali assegnare comuni secondo il principio di sussidiarietà o quali esercitare The nettamente Paola Bassanini si dice invece che dal potere centrale che viene dato l'input e ai comuni e alle regioni che anche questo la dice lunga della tensione interna cioè sulla periferia tra Comuni
Regione
Io sono anche convinto che da questo punto di vista per esempio un Senato delle Regioni espressione di
Delle
Dei governi regionali potrà contigui re a migliorare la classe politica riferì
Poi che
Si andrà a votare per il Consiglio regionale il Consiglio regionale che doveva nominare
Un governo regionale ed operativi in mente immaginare un personale politico capaci oltre che gestire il governo regionale anche chi esercita le funzioni a livello nazionale
E questo non a mio avviso non è secondo una di secondo momento
Teniamo a qualche riflessione sulla Bassanini due
Intanto qualcuno l'ha accennato prima
La difficoltà enorme ha terrore in pratica uno dei una delega così ampia così vasta così complessa
Ho accennato prima per me la difficoltà ancorché enorme
Di tardo letta
Non dobbiamo mai dimenticare che nella Bassanini si dice che contestualmente credo avvenire il trasferimento di competenze il personale
E di finanza
Quindi la contestualità stenta ad una complessità straordinaria
Se pensate che si stima
Che dai ministeri centrali dovrebbero trasmigrare le regioni più di cento mila perso come
La dice lunga su questo discorso ciò nonostante questa sfida è aperta
E fa
E patentati
La complicità è anche legata al fatto che soprattutto non si tratta solo di trasferire delegare competenze funzioni ma si tratta anche di riorganizzare riordinare sottolinea ministeri centrali
C'è una grossa delega sulla ricerca scientifica
Sull'autonomia della scuola
Compresa un tentativo
Di attuare finalmente la parità scolastica quindi anche per le scuole
Non statali manca perdono stretta
Faccio due ultime riflessioni
Io sono convinto che la sfida va accettata fino in fondo
E pacchi Amato a raccolta tutte le densi di tali del Paese
Per questa emergenza
Egli autonomie periferiche sono chiamati in prima persona un senso di responsabilità
Per collaborare l'esercizio di questa tecnica strade dormire in tre anni ma probabilmente si dovrà modificare per allungarle
In modo che sia rappresentino massimo di efficacia
Sono due grandi sfide a mio avviso la prima sfida io vedo un tentativo di ammodernare lo Stato per stare in Europa pensiamo sempre a masticare le convergenze
Conobbi che a finanziare i parametri
Pensiamo a Maastricht per le questioni sociali
E noi pensiamo che stare in Europa vuol dire anche avere uno Stato più moderno
Io credo che si ci confrontiamo con gli stati nel nord Europa
La differenza se unica più forte e nella
Attiva
Organizzazione dello Stato voi pensate
Tutte le manovre finanziarie fatte negli ultimi cinque anni è statisticamente risulta che l'efficacia pratica
Raggiunto il cinquanta settantacinque per cento di sessantadue mila miliardi dell'ultima finanziaria sappiamo già in anticipo
Chi per lo storico interno non tanto anche questo per l'impossibilità di tutte le tradizioni se gli effetti internazionali dell'economia c'è anche un'incapacità concreta dall'amministrazione centrale periferica TIR recepire enorme a parte che l'accavallarsi di continue norme rende in fa impazzire tutti perché nessuno sa più da che parte cominciare
Poi dico questa tentativo ti decentramento lo stato e un tentativo un'offerta in più per noi per cercare di stare in Europa la seconda grande sfida nord-sud
Qualcuno l'ha accennato prima
C'è ancora e seicentosedici da attuare in molte regioni
Precisamente del sud come si farà a dare questa ulteriore dose così massiccia
Il decentramento e qui stanca la capacità del sud ci sono due letture cioè si dice non sanno capaci c'è invece chi dice che il Sud
Aspetta questa risposta offerta per fare l'estremo tentativo
Ti riscattarsi
Anche le regioni del Nord possono contribuire a evitare quelle del sud
In questo processo
Perché soltanto tentando di modificare radicalmente gli assetti centrali
Avremo la nostra vita
Apriamo non lo stile ci riuscirà è una grossa scommessa
Sarebbe già sufficiente
Signor riuscissimo nei prossimi cinque dieci anni ad avere il cinquanta per cento del risultato di questa specie
Perché questo sarebbe già un un cristiano questi grazie
Venera apriamo il più breve dibattito abbiamo cinque interventi
C'è un
Primo dunque il presidente Prodi Vittorio Prodi che presidente la Provincia della di Bologna
Quanto tempo signor Presidente
Cioè ai cinque dieci minuti César deve essere comunque bere anche perché c'è la seduta pomeridiana
Ecco cercando di tenere vi al tema che di risponde guarda la variazione della Costituzione
Chiaramente la il mio intervento risente della mia esperienza di della di presidente della Provincia di Bologna una provincia che ha già da tempo iniziato un esperimento di impianto della città metropolitana
E quindi
Una una provincia che ha già cercato una via dell'innovazione che quindi è stata io credo anche in grado proprio per questo lavoro di inserirsi in modo molto consapevole direi in questa problematica
Che quindi esprimo innanzitutto alcune preoccupazione cioè che nei lavori della Bicamerale ci sia già stato almeno dalla da quello che si è visto sulla stampa e da quello che si è visto anche delle relazioni del dibattito
Contento attivo di tirare
La la coperta o verso le Regioni o verso i Comuni
Io credo invece che si debba mirare Aldo un insieme equilibrato
Di autonomie locali ciascuna delle quali abbia una definizione il più possibilmente operativa in base al principio di sussidiarietà
E quindi Possa avvenire un campo d'azione che sia definito operativamente in un a quattro di definizione costituzionale
Del dei livelli d'autonomia
E quindi una una setto equilibrato fra livelli di autonomia locale
Che ciascuno nella propria interezza si rivolge allo stesso numero di italiane ai cinquantasette milioni di italiani
E quindi credo che oltre ai principi che sono già stati ricordati sia da introdurre un principio
Vi pari dignità dei livelli costituzionale
E che non è solo eguaglianza e qualche cosa di molto di più
Perché evidentemente questo porta ad un un fondamento più cogente
Della autonomia che una vera autonomia e che si riferisce agli altri livelli in un sistema di Rete come è già stato ricordato e non
Di gerarchia
Come molto spesso anche implicitamente ci si riferisce
E c'è anche un secondo una una seconda conseguenza ed è e sul potere decisionale se si concorda sulla pari dignità dei livelli di autonomia evidentemente
Ciascuno per il proprio ambito deve potere interloquire
Non gerarchicamente per esempio con la Corte costituzionale e deve poter avvenire anche un accesso
Anche se eventualmente mediato ma per esempio alla commissione dell'unione europea
Un livello e una conseguenza
Di questa impostazione può anche esserci sulla seconda camera
Come d'altra parte già con l'assessore Marinucci abbiamo già discusso ampiamente questo caso sulla Camera regionale delle autonomie locali se è vero cioè che i livelli di autonomia hanno pari dignità e si rivolgono lo stesso numero di cittadini allora
Ne deve discendere che il potere decisionale di ciascun livello deve essere confrontabile con gli altri
E quindi evidentemente anche nel secondo nel nella seconda camera ecco ci dovrà essere una composizione che può essere certamente varia in relazione anche al numero di soggetti ma con un potere decisionale
Che sottolineo questo principio di pari dignità come d'altra parte io credo che possa anche essere che debba essere proposto per lo meno anche a livello di di quella camera delle Autonomie locali di cui si è parlato prima
E quindi questo assento equilibrato delle Autonomie a cui bisogna mirare prendendoci sul serio nel senso che io sono convinto che in questo momento ci si aspetta uno sforzo perché non solo l'amministrazione si modernizzi
Ma anche perché ci sia un riaggancio della pubblica amministrazione con i cittadini
O lo facciamo adesso oppure realmente credo che
Quei vantaggi che ci potrebbero essere da questo aggancio non ci saranno cui quindi ci sarà un ulteriore al regresso del rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione ecco da da da tratta troppi
Sintomi si vede questo scollamento e quindi e troppo importante perché questo occasione venga colta nella sua pienezza
E cercando realmente con questo rapporto equilibrato che nessuna delle istanze che debbono essere debbono garantire ai cittadini a vari livelli
La soddisfazione delle proprie necessità ecco possa avere pari voce portare quindi ad un suo basta soddisfacimento generale ed equilibrato di queste esigenze
Abbiamo ascoltato il presidente Vittorio Prodi
Ascoltiamo Cardente premetto cautelativamente
Cardente che Cardente un un un grande parti vista
Di iniziative più importanti
Che hanno anche raggiunto un risultato
Perché è un'altra assieme accorreva sanniti ed ex presidente della Corte costituzionale
Ad Olcese bianco Macaluso Barbiera scioglie
Alla che era a monte ha un sacco di parlamentari politici Kadir Hiroko no medico ciò Sylos Labini eccetera a corti
Opera sul Movimento per le riforme costituzionali
Per fare proposte ordine che ha fatto mi sembra anche giusto e lo dico quelle grandissima che sono più ricordate
Ma ci sono una cosa che mi interessa così da da un da un lato della mia attività propone che il revisore dei venti locali
Siano nominati direttamente dai cittadini e questa potrebbe essere una cosa
Importante cioè il difensore civico colui che fu determina una garanzie sulle legittimità
Mentre invece sull'equilibrio economico e finanziario patrimoniale effettivo dei programmi perché mandi messaggi e il difensore civico in qualità di esperto eccezioni nasce su questo argomento Cardente
Ecco cinque minuti contrattilità concedibilità ricevono ma anche molte volte io non ti sento prego
Altre ma il braccio di ha già dato il con pertanto è già la parolacce si brevissimamente anche perché il presidente in queste presentazione anticipato parte delle cose dei medesimi ferire ma io credo una questione più generale riguarda una
Rischio oggettivo
E che mentre da una parte con i disegni Bassanini uno già convertito e si cerca di che è di arrivare a questo principio della sussidiarietà e cioè che rendere ai cittadini i il più vicino possibile
Esercizio di una funzione che con di un potere
Questo in questo momento di di discussione delle riforme costituzionali sembra non essere ancora essere scelta fatta in materia punto di riforme costituzionali
Per esempio tutta questa importantissima discussione
Qualifica da motivata intorno alla seconda camera delle di questo stato riformato
Mi sembra un po'in contraddizione col Bassanini perché se ci abbiamo scelto in quella sede di arrivare è una sistema più funzione possibili a snellire lo Stato poi riproduciamo per alcuni decenni un sistema bicamerale che quello che tra l'altro anche loro con le processo referendario e quant'altro era sale sopra discussione
Quindi credo che che dobbiamo Concia dire con chiarezza che il monocameralismo e elemento essenziale se si vuole avvicinarsi ai cittadini perché non scordiamo che tutta questa importantissima base Richini riscrittura nella seconda parte della Costituzione alla fine deve passare per referendum approvativo e sì alle proposte che saranno state venire saranno poco vicino ai cittadini i cittadini una sempre non loro e non la voteranno
Per queste un'attenzione occorre anche sul fatto che occorre valorizzare le altre proposte in campo e non soltanto quelle più appassiona anche alla stampa che sembra essere quella della sulla forma di governo ma vado un attimo più avanti
Attribuendo quindi pieni poteri legislativi alle regioni
L'ente generale vicino ai cittadini non può che essere il Comune
La provincia quindi diventa un ente superfluo a meno che in dirimere aree possa diventare una forma di aggregazioni
Di aria per certi temi però voi mi insegnate benissimo che la grandezza d'Area cambia da materia materia e quindi a vedermi avvenire a priori all'IVA le centrali e soprattutto in una norma costituzionale
Il sistema dei controlli al quale si faceva riferimento ben parziale cavallerizzo
Che centrale sia nell'accezione riferita alle cittadini negativa quindi a parte politica sia nelle forme
Della giustizia ma oltre alla proposta che nel presente gli anticipava sulla elezione diretta dei revisori dei conti
I in un rapporto di interscambio con le nuove autonomie universitarie e scolastiche pensate voi quanto potrebbe essere importante anche dal punto di vista formativo coinvolgere gli studenti in nelle in lavori di ricerca che fa che facciano capo o a si rese dei conti e perché penso ai coefficiente misuratori su quell'esempio anche qui il carattere lavora bene l'altra questione ovviamente riguarda quality il sistema dei diritti civili delle persone e quindi il difensore civico perché no anche sorretto direttamente
Quindi qua questo anche così in con questo taglio ci possono portare a una ulteriore e consistente in fase di alleggerimento dello Stato mi riferisco appunto da tutto quel sistema che non Cuccia di controlli pubblici e appare giudiziari i Corecom i comitati leghisti esitare per certi versi i Consigli di Stato la Corte dei conti che in alla cento case qui ho appreso che ci costa moltissimo
Si tratta di competenza ricitare ovviamente però se facciamo la scelta di porre il cittadino in quanto soggetto titolari di azioni a popolari di cui al primo articolo sono come la Costituzione credo che faremmo una cosa decisiva per la democrazia di questo Paese anche perché ripeto che sono i treni passano chiamati a misurarsi mi rendo conto della non di stare un po'fuori dal coro però credo che questa fase importanti perquisita proposte un po'azzardare posso aiutare
Il ragionamento e l'altro lavora quelli a chiama la Bicamerale e se non c'è questo rapporto stretto in nero vertice i cittadini rischiano che lavoro possa essere parziale e insufficiente grazie
C'è una cosa
Della quale io di questi tempi
Scusate sono ancora come il posto con l'esenzione dell'ICI
C'è una cosa diceva dalla quale io di questi tempi vado sempre giusto pretendere
Noi viviamo un momento di come si dice di revisione della Costituzione vigente
Ma io non vedo quasi mai
Una riflessione attenta
Su Giorgio
Non solo non vengono riflessione amato questa riflessione non vengo scaturire una che potrebbe essere illuminante anzi sarebbe sicuramente illuminante
Per ciò che riguarda quello che si deve fare
Tra l'esempio una riflessione dovrebbe condurre verso e i nostri costituenti
Del quale secondo me non si dovrà non si deve mai bene abbastanza
Dato l'assegno
Da un principio di Stato federale ad Avellino Jarvis
Ma guarda anche al dicendo che c'è dentro la Costituzione guardarsela l'articolo cinque tutto il Titolo quinto e andammo a una norma transitoria e finale
Ma qui ci Girardelli neanche uno Stato autonomistico di primo ordine ma di primo ordine
E che fanno la nostra Costituzione diverso originale diversissima da tutte le costituzioni democratiche dell'Occidente Mengele che Nanni ma guarderemo degli stranieri ma l'abbiamo qui moderno questo è un modello
Formidabile
Direte voi ma allora si era così bello questo modello dove è stato guaio e io uso un'espressione che forse un po'forte sta nel fatto che è stato tradito
Perché cardine di quel modello cosa che nessuno ricorda è il terzo comma dell'articolo centodiciotto non lo ricorda nessuno
Ormai desueto forse qualcuno ne ha paura forse sembra una specie di fantasma di banco forse non so il convitato di pietra non si sa bene cosa stia questo terzo comma ma il cardinale perché il modello che dice che ha ragione non devono fare amministrazione attiva è l'amministrazione debba fare pure le province ma dove stanno le regioni che hanno costruito questo sistema delle Autonomie implicito
Nel terzo comma del centro di dove stanno vedo qui Marinucci manco l'Emilia Romagna anche se dalle anche se l'Emilia Romagna ha dei grandissimi meriti
No fa sicuramente del venti per Calamo nato attorno a questa questione
E direi che visto che ho fatto il nome del Marinucci personalmente hai lavorato attorno a questa questione
Ecco ma questa è la riflessione che si deve fare
C'è una riflessione fondamentale perché ci conduce diritti diritti
Ad uno gettare un fascio di luce su quello che deve fare io sono rimasto stupito
Io ho apprezzato molto e parte della relazione di Luciano in massa non pare rimasto stupito quando parlando dei quattro punti ha ridotto tutto all'autonomia impositiva la sfida del federalismo fiscale e non si è accorta che c'è un problema dell'ordinamento c'è fondamentale ancora prima dell'autonomia impositiva ancor prima del federalismo fiscale
Cioè c'è un problema non ha parlato affatto di come vedere di ordinare il potere fra le Regioni ed enti locali di come dare corpo a questo terzo comma del centodiciotto
E badate qui infuria la polemica Mariuccia io ho letto la tua relazione nella seduta del quattro marzo
E io metto le cose che lo devo dire anche perché io sono un estimatore altissimo di questo dirigente politico italiano tra il presidente della Commissione ma sono rimasto ottanta terrorizzata dalle cose che ha detto
Finalmente terrorizza lui è spaventato
Distinzione di responsabilità distinzione di funzioni nessuna commistione ma va detto addio ma se l'è letta la Costituzione questo signore
La presente il centodiciotto
Ha presente che il centodiciotto di scettici dove fu le regioni bene legano le funzioni amministrative ma ha riflettuto a questo signore cosa vuol dire delegare vuol dire che la titolarità era in mano alla Regione la delega delle funzioni vanno agli enti locali ed è tanto vero che la titolarità rimane che le regioni possono revocare l'aveva negato ogni e qualsiasi momento e e non c'è la commistione e quindi è stata distinzione delle responsabilità e dei poteri e questo è un modo che deve essere sciolto Carlo D'Alema
Non puoi fuggire non si può sfuggire a questo nodo che va sciolto mi dirai che il modo come viene sciolto non ci fa voi non ci va bene posso essere d'accordo inventa un'altra formula moventi sia questione di ore questo nodo è il consiglio regionale delle autonomie
Poi ho visto addirittura Mario C che Berlusconi è il più rivoluzionario detenuti perché addirittura non sono costituzionalizza al Consiglio
Ma addirittura di da potere di codecisione madre niente di meno che in materia di statuti di Bilancio
Mentre la posizione più arretrata mi duole dirlo anche se sono di quelle diesel di quel partito e il PDS per il quale si rinvia tutto allo Statuto e con funzioni consultive e me le ha detto il sistema delle Autonomie quando lo facciamo nel tre mila
Nel tre mila
Ecco un altro punto dal quale bisogna partire ho finito bisogna costituita da neo Regione ma vorrà dire pur qualche cosa che questa principio della del sistema delle Autonomie previsto
Implicitamente dal centodiciotto e in modo del tutto esplicito perché se la gente dimentica il legislatore non dimenticare e il legislatore ha fatto la centoquarantadue con l'articolo tre ciò che era esplicito da è implicito nel centodiciotto è diventata esplicite ordinativo
Tra le regioni
Ecco allora la tassa sulla quale si deve riflettere perché non si è fatto niente dopo cinquant'anni e se vogliamo prendere l'estensione dell'ordinamento a tutto il territorio nazionale dal settanta e se vogliamo prendere le mosse dalla centoquarantadue in sette anni
Quindi bisogna pure focalizzare questa questione perché io sono d'accordo che bisogna cercare di organizzare l'altra e non entro nel Senato delle Regioni perché c'è il problema qui del tempo
Ma mi interessa molto in basso
Si deve organizzare un potente potere periferico quello che io chiamo il Quarto Stato
Ma vi rendete conto lo Stato cioè
Con le sue funzioni sia potere Weser citerà male quanto volete ma c'è Mariuccia la periferia che c'è venti regioni ognuna vento Regione due province a statuto lo lo speciale e Deledda autonomiste come bozza nel trenta ognuna per conto suo poi c'è un altro vizio azione pauroso
Di otto mila comuni
E quindi costituente ancor prima di Maastricht è avevano inventato un principio che è ben più alto di quello della sussidiarietà perché avevano inventato il principio sistemico
Perché io posso essere sussidiaria quanto voglio ma se sono sola abbandonata non la forza vorrei sapere che servizi faccia ma se io son se cioè io c'ho un sistema e quindi sviluppo energie cioè c'è un sistema che in quanto appunto sistema e sinergico è chiaro che io come c'aveva un potere
Badate mi fermo qui mi scalda in queste questioni anche perché io sono ormai fuori corso io dovrei attaccata la bicicletta al chiodo e non occuparmi più di nulla invece anche vecchio continua ad appassionarmi a questi temi e vi ringrazio
Dando la parola Pellegrini segretario generale dell'architetto
Grazie io culto condivido molte le di conservazione infatti le considerazioni da due relatori e quindi non non mi dilungherò su questo perché credo da da lì nasce l'esigenza di una riforma profonda in senso costituzionale e anche il nuovo assetto istituzionale del Paese
Io sono una rappresento l'associazione federalista quindi credo di non essere comunque ne fra gli estremisti né fra i moderati del federalismo chiedo solo che la stessa il convinto che ci vuole e una soluzione necessaria a dare anche efficienza e rafforza la democrazia del nostro Paese
Messo d'accordo anche sulla questione fondamentale credo sia quella della della seconda Camera
Tutti gli altri certamente sono importanti ma mi voglio sottolineo sul fermare anche su questa questione perché mi sembra e lì che si gioca il la possibilità di avere una riforma seria o no
Oppure se anche lì dove si affossa una riforma o si fa magari ancora peggio un pasticcio
Costituzionale che ancora peggio che fare che modificare di cambiare quello che di buono sottolineava l'onorevole Malfatti
Allora qui mi sembra che l'esigenza di di una seconda camera i titoli cioè una Camera federale
Derivi proprio dal fatto di anzi direi che l'esigenza o la validità o la giustificazione di una seconda camera lo ha solo in una soluzione federale
Perché altrimenti sia in una una struttura centralistica o o anche semplicemente decentrata credo sia sufficientemente acquisito ormai che basterebbe una sola Camera e non c'è bisogno di due soprattutto con quanto un funzione di di di
Sovrapposte o anche non so quali tipo di di differenziazione potrebbe essere trovata salvo declassa declassato la a una camera secondario in questo caso no seconda camera
Cioè se e solo mi sembra giustificato ma succederà né perché affianco avuta Camera politica di rappresentanza popolare ci deve essere una la presente Anza istituzionale senno di rappresentanza politica si può anche dal dipinto indipendentemente da ricercare modelli da altre parti però mi sembra questa abbia un senso logico una seconda camera perché altre reti e tutto o si declassa solo per esigenze
Politiche no funzionali oppure e l'ad è un doppione inutile
Ora io credo che la questione sia appunto la
Anche le competenze possono essere più facilmente individuabili in questo senso perché è vero che rappresenta un un livello di potere decisionale come deve essere e del delle del sistema delle regioni e delle autonomie locali
Ma e anche un evento di di vincolo
Perché anti decentramento regionalismo spinto e l'idea è che ognuno può fare mettere tasse che vuole spendere i soldi come vuole al di là certo del controllo popolare
Perché rimane ugualmente valido l'esigenza di a vere un livello di fiscalità sopportabile un livello di indebitamento che sia concepibile Compaq
Chi bile Colle impegni e lo stare in una moneta unica per esempio
E quindi ci desse anche dei vincoli laddove si oggi si discute o si è discusso finora in modo estenuante intorno alla finanziaria trasferimenti delle delle risorse nel sistema di trasferimento di risorse quindi una contrattazione estenuante infinita che portava anche disfunzioni nella definizione dei bilanci dei programmi eccetera dopo deve essere fatto al momento
Della della discussione del bilancio l'interesse non solo si potevano portare le istanze delle esigenze territoriali ma anche poi vincoli di rispetto di quelli cioè anche il la responsabilità e dei vincoli
E del rispetto di questi vincoli presi comunemente in sede del debito nella definizione dell'utilizzazione delle risorse alla quello che mi spaventa è che sotto questo aspetto nella soluzione che si possono trovare a questa fase di riforme profonde del nostro sistema istituzionale sia da una parte il contrasto fra Regioni Enti locali
E dall'altra non vorrei che a questo ci fosse una certa alcun dato certo attitudine dire conservatrice per questo senso
Da parte di di un del del parlamentari cioè affinché questa somma di di di contrasti e di di conservazione faccia fondata e tuttora io direi credo che molto importante ruolo ridotto lo scorso e dobbiamo fare
Superare questo contrasto
E io credo certamente gli modelli si possono ubicate avete semplificare o cioè il modello della rappresentanza lo diceva anche insieme al senatore audiolibri la rappresentanza istituzionale tout-court
Colleghi con gli esecutivi o il governi regionali oppure siccome siamo in Italia il richiamo a una
Adattabilità una
Più collegata alla realtà italiana quindi a nostra specificità di trovare delle soluzioni e questa del consiglio regionale delle Autonomie può trovare dal c'abbiamo riflettuto abbastanza ancora per trovare una soluzione però credo la soluzione sia questa e dal dovremmo dare un'indicazione anche da questi lavori che la Camera seconda canadese la Camera federale non si non se no altrimenti sarebbe dire monocameralismo subito
Sotto questo aspetto file non voglio
Vedere
E appunto dei senatori un ostacoli anzi opere liriche vive dove c'è il riconoscimento di una funzione storica importante in questo momento
Di essere i protagonisti di una scelta storica del nostro Paese come agrari credo potremmo potranno meritare in questo senso una berbera un
Una sala dove saranno esposti riconoscimenti all'alla storia storici a questo a questo merito ma vorrei appunto che la presenza di due autorevoli senatori almeno fa sentire questa preoccupazione che siano protagonisti del cambiamento il non vincano contribuiscono a vincere anche le le inerzie di una magari così attestazione corporativa di una di una camera che comunque ripeto mi sembra parer mio che l'avrebbe senso di esistere proprio in un sistema centralistico o semplicemente decentrato grazie
Quindi abbiamo l'ultimo intervento volevo ricordare che pomeriggio prosegue
Lo dico questo non è a questo punto prosegue il anzi si apre la la pagina Bassanini che però anche stamattina inevitabilmente io dico inevitabilmente inevitabilmente con grande piacere di terzi che è stato il coordinatore al quale io invece incolpava poche si sarebbe oscurato il Bassanini prima il Bersani bis comma
Corre il pomeriggio c'era questa seconda sessione il relatore generale professor Valdoni mi assicura che la relazione sarà scritte già che pertanto sarà distribuita
L'intervento le le conclusioni io chiedo se poi prima ancora di ascoltare un suo intervento bruciare con intervenire se vuole intervenire per quali
O comunque gratis quinto Fanti Guido Fanti è troppo noto per essere presentato tanto meno da me che sono stato suo assessore al comune di Bologna in epoche straordinarie e gloriose lo dico io
Diceva qualcuno mia madre compreso chi si loda s'imbrocca vecchio proverbio fra l'altro lesto ai aggiungeva ancora una cosa e poi facciamo così per essere anche un po'informali
Diceva che dei proverbi varie miniere esiste uno ogni cent'anni pertanto che è vero però in verità
Gli anni sessanta nella sono stati gli anni lo può Lococciolo direbbero dieci gli anni della grande
Di grande rilancio delle Autonomie e di Bologna in particolare che poi ha mantenuto avanzo ma lo ricordo solo per le successioni che essendo stato Sindaco è stata anche il primo presidente nel della frode della regione Emilia Romagna e voglio anche per in quella fase ricordare che tre grandi furono i presidenti di qualche stagione Bassetti per la Lombardia
Lagorio per la Toscana
E stanti per l'Emilia Romagna e allora veramente noi qui abbiamo anche altri non citati colleghi Ciatto arrivando ad una speranza grandissima
Delle regioni c'è ben chiara forse fu questo carico di troppa speranza che poi ha dato se non dopo non prima la prima legislatura regionale ha dato poi dopo successivamente qualche delusione oggi ci aspettiamo
Una grande ripresa e il convegno di oggi lo ha voluto
Ne ha avuto forse qualche qualcun qualche approfondimento io mi auguro Guido Fanti dopo dopo questa esperienza lo dico perché a questo percorso pubblico interessantissimo è stata anche capogruppo parlamentare al Parlamento europeo
Scusami Guido se se mi sono permesso ma non è stato un atto di amicizia è stato un atto anche diretti
Di sincerità prego
Ma come sempre i nostri rapporti c'è anche la critica allora io sono qui nel mio intervento lo faccio per l'unica cosa che non è ricorda sono stato presidente della commissione degli Affari regionali Pasquetta riunione del mille novecentosettantasei e mi sento come responsabile di quella sconfitta clamorosa perché oltre nel museo vi avremmo
Nel momento in cui regioni fecero il tentativo di aprire che la gabbia in cui avevamo stati costretti dal decreti attuativi del mille novecentosettanta e demmo vita a quel movimento che appunto porto al decreto presidenziale seicentosedici
Che poi un minore in una sconfitta però voglio ricordare la Malfatti che lui diceva ma la Costituzione cioè ma esatti il merito di bassa e io attribuisco un grande merito questo questa legge che ormai è legge il fatto di avere prospettato
Con forza
E facendo tesoro dell'esperienza che anche Bassanini
Fece insieme a noi insieme Amato insieme a Gianni insieme al bar vero nel momento della tentativo di fare decreti delegati nel seicentosedici
Il grande merito di avere capito la lezione e di aver affrontato a Costituzione vigente
La possibilità di compiere una nuovo assetto dello Stato italiano questo alla legge Bassanini
Ed ecco questo è una grande cosa eccome qual è stata l'esperienza che lui ha utilizzato ha rovesciato i termini della questione
Noi nel settantasei partimmo con la identificazione dei compiti da assegnare delle funzioni da assegnare alle Regioni
E poi allegammo a questo una lunga relazione sulla necessità di accompagnare questo i nuovi trasferimenti con una una adeguamento della governo centrale quindi suggerivamo la riforma della Presidenza del Consiglio la riforma dei ministeri ma come un allegato
Che non aveva valore ovviamente come non hanno avuto valore le nostre decisioni perché perché cadremmo nell'imbroglio di dire tutte queste funzioni nuove delegato che vengono assegnate alla Regione debbono essere assegnate dopo che il Parlamento affatto su ciascuna di queste materie le leggi quattro
Le famose leggi quadripolo ne è venuto fuori neanche mezza messa allora il merito di Bassanini
E che dopo il vent'anni trascorsi per attuare la la parte costituzionale per le regioni perché vedi Malfatti la Costituzione non sia tua per volontà di Dio
Ma sì acqua con la lotta politica questo è valido in tutti i Paesi tutta l'esperienza ci abbia messo venti anni in Italia per fare regioni dei scritte descritte sulla costituzione ci mettiamo adesso vent'anni altri vent'anni
Per cercare di fare in modo che questa esperienza non si risolva come purtroppo sta avvenendo in una degenerazione burocratica e quindi in un nuovo
Centralismo il nuovo asta tutta quella condizione che oggi fanno sì che le regioni non sono ben viste dalla gente
Tanto
No
Abbiamo questa situazione adesso abbiamo la possibilità di dare concordava finalmente perché la legge Bassanini questo consente
Perché voglio ricordare i due punti di forza senza nel momento attuale che abbiamo il mi metto anch'io sia pure in pensione come regionalista rimetto anch'io in campo
Abbiamo un grande punto di forza
Cioè la consapevolezza che
Non si può andare in Europa
No solo perché bisogna pare rispettare Maastricht eccetera eccetera ma non si può andare in Europa con lo Stato che abbiamo
Occorre un nuovo assetto dello Stato
Che consenta alla all'Italia di potere affrontare tutti quei grossissimi temi che oggi l'Unione Europea propone e impone e questo è un punto di forza adesso non lo sto sviluppare ovviamente ma è un punto di forza politico che bisogna tenere ben stretto nelle mani il secondo punto di forza tira è quello che ricordavo prima
Cioè avere messo nella legge come come disposto della legge
Rovesciati i termini quello che rimane allo stato
Che è una cosa e quindi identificare i compiti che rimangono è stato anche stesse lì c'è stato il Pantheon
Walter vale qualche cosa di troppo corsa
E insieme al resto legare presto la riforma della Presidenza del Consiglio che è altrettanto importante e il riordino dei ministeri
E nella pubblica amministrazione solo è una rivoluzione diciamolo con la sua parola giusto e come tale va tolta e mista perché per realizzarla non solo occorrono
Forse dei tempi un po'più lunghi di quelli che sono sanciti ma erano andati tanto per occorre soprattutto una grande forza è una grande volontà politica perché se manca questo
Il disegno salta e ancora una volta vincono i centralisti che badate ci sono non sono morti sono ben vivi e sono presenti in tutte le forze politiche
Come allora anche oggi la situazione si presenta in questi termini
E allora a questo punto il discorso che noi dobbiamo fare secondo me è che la connessione con la Bicamerale e io io voglio ringraziare i due senatori dobbiamo consentito dissentire perlomeno dal vivo
Le cose come stanno andando la Bicamerale proprio perché si tratta di una legge che Addis a Costituzione vigente può consentire già la realizzazione di questo grande il rinnovamento dello Stato debbono preoccuparsi unicamente nei confronti di questo non di trovare delle strade di freno
Ma debbono trovare solamente delle strade che potentino questo lo svolgimento questa azione questa fase di rinnovamento completo dello Stato italiano
Se la Bicamerale non fa questo significa che la Bicamerale si condanna un giudizio di conservatorismo pauroso e come tale deve essere bocciata da non può essere non può essere rispondente a quella che è l'esigenza che oggi avvertiamo tutti quanti
E purtroppo quello che si sta cominciando ad avvertire sono e queste resistenze centralistiche diventiamo sempre così stanno prendendo piede del resto lo dicevo anche i senatori che sono intervenuti
La cosa del Senato è emblematico
Perché si possono fare tante proposte quanti sono questi
Ma non si possono fare non si può conto di tutte queste proposte almeno da quello che ho letto sui giornali il risultato delle audizioni con le io rappresentante delle Regioni quelle più andante dei comuni e con non so quanti quanti altri
Ha portato a piedi
La relatrice mi pare
Del gruppo di lavoro che deve portare il discorso del Senato ha eliminato qualsiasi riferimento al federalismo e ha detto la proposta è quella di eleggere
Con suffragio universale il Senato e di dare e indicare adesso una funzione di garanzia
Beh se è questa la cosa significa appunto dare un colpo mortale al discorso federalista regionalista autonomista e come tale deve trovare una forza di di rivolta e di
E di denuncia perlomeno molto forte
Così come mi ha messo molto in sospetto l'accettazione che è stata fatta che i decreti attuativi per la Bassanini vadano tutti a gente a dopo i lavori alla conclusione del lavoro bicamerale
Mi rendo conto si poteva fare un'altra formula cioè che i decreti venissero cominciassero essere preparati avviati discussi Salvo avendo sempre salva la la la la la remora certo che se c'è una che intervento da parte la bicamerale che sancisse come dovrebbe sentire ancora un maggior potenziamento della istanza federalista della lista Destra accolta per aumentare e non per togliere o diminuire la Potenza di questi decreti attuati
Chiudo subito
Per dire che
La sfida di cui si è parlato di una grande richiede un grande sforzo
Oggi come oggi le regioni non sono in grado di esercitare una grande peso politico e lo dimostrano ma di uccidere testimone
Tutte le sue battaglie condotto in sedi istituzionali sedi di partito in sede ovunque non è che finora hanno avuto un grande risultato
Bisogna che noi troviamo io dico tutti noi dobbiamo trovare delle strade sarde diversa
Bene ha fatto il Mele e credo che per la sua parte potrebbe continuare nel
Ad accompagnare il lavoro della Bicamerale
No marcando passo a passo
Tutto quello che dato che la Bicamerale verso il luogo segreto è chiuso
Madre sul luogo la trasparenza ci sia davvero accompagna il passo a passo tutto il lavoro che sul tema delle autonomie la Bicamerale sta svolgendo moldave da poter avere un ecco pubblico più ampio di quello che non siano quelle degli addetti
Ai lavori
Ed è certo anche che non esiste un clima oggi nel Paese che sia tale da garantire questo accordo però credo che sia interesse di tutti riuscire a determinare questo clima
Ha determinato perché qui si gioca una partita che è una partita che vale per non solo per i prossimi vent'anni rischio che si è andati avanti per incrementare ma vale per molto molto diffuso
Prima le conclusioni sono di Marinucci non credo caro trascurabili
Vorrebbero aggiungere nient'altro e per quali sentiamo il pomeriggio
Changsha Luciano nemmeno
Lunghe eccetera voglio solo ricordare che a Guido Fanti che ho fatto bene intanto precisare la cosa più importante da fare commenti che lo dimentica
Che noi abbiamo proprio definito contro il primo forme perché intendiamo intendiamo sulla questione dell'autonomia dove gli autonomi e proprio a vivere una periodicità che si era portata anche rischiosi i lavori della Bicamerale per offrirle generale come ritengo è stato fatto ieri da parte di D'Alema presidente e di Dini ministro degli esteri un ed apparire verità con una partecipazione pari a quella di oggi è un contributo vero reale
Propositivo
E così faremo
Continueremo a fare con l'ausilio dei parlamentari e anche della bicamerale che oggi pomeriggio
Sono previsti Cerulli Irelli che vicepresidente la Pasqualina Prisco
Voglio anche ricordare che si sono giustificati terribili i vicepresidenti perché l'audizione stamattina e col professor Salvatori e tutti sappiamo che ad evitare dico
Che poi su Corriere scuote eccetera eccetera era bene no per il contributo che Sartori e in grado di offrire significa ma rilancia le conclusioni
Grazie naturalmente non solo in condizioni di fare conclusioni di un il dibattito che da relazione introduttiva di interventi è stato ricchissimo di spunti e di stimoli
Posso tentare di
Riprendere
Siamo il ragionamento attorno
Ma quello che è stato il filo dominante della discussione di questa mattina di tutti gli interventi devo dire anche di quelli che sembrano avete parlato di cose diverse
Dico intanto che sono lieto del fatto che
Il professor Luciani nella sua relazione
Abbia individuato parlando delle questioni della riforma costituzionale
Nel tema del della seconda Camera o della Camera alta il il il punto cruciale della questione
Non perché sia l'unico problema ma perché
Diciamo insegnarle più rilevante è la spia più rilevante del tipo di assetto istituzionale verso il quale ci
Vogliamo muovere così come
Ho visto con soddisfazione il fatto che il senatore Andreoli abbia di peso questo punto dicendo su questo parole di verità sull'andamento del confronto nella Commissione bicamerale
Dico questo perché nelle scorse settimane
Anche in sede di colpire di audizione delle regioni la commissione bicamerale
Abbiamo avuto una strana sensazione
Insomma e Parreira che
Richiamando
L'esigenza di una ispirazione all'esperienza tedesca
Quindi ragionando attorno al modello del cosiddetto federalismo cooperativo
In particolare per quanto riguarda il nesso inscindibile
Tra il riparto delle competenze tra i diversi livelli istituzionali in chiave federale
E riforma federale del Parlamento
Pareva che
Le regioni sì forse inventate da poco
Una strana idea
Sembrava essersi mentire cancellato il fatto che in questo problema
Che è stato Espresso Cocco molto formule Camera delle Regioni
Le Regioni e le Autonomie del cento costituzionale della Repubblica pareva che di questo tema non se ne parlasse da circa venti anni
Perché se non vado errato quasi vent'anni fa di questo si parlava all'interno del Partito Comunista Italiano
All'interno della democrazia cristiana del PSI questo tema è stato costantemente evocato nel corso dei lavori dell'ultima Commissione bicamerale da De Mita Iotti
Tant'è che il fatto di non essere arrivati a sciogliere questo nodo è stato indicato da alcuni autorevolissimi
Componenti di quella Commissione eccome uno dei limiti diciamo della della in conclusione dei lavori di quella Commissione
E come se di questo non si sia parlato nelle dichiarazioni politiche programmati più rilevanti che le forze politiche hanno assunto negli ultimi tempi
Faccio solo due richiami
Ce la ricordiamo la bozza Fisichella
L'appunto per la riforma delle istituzioni sottoscritto da Domenico Fisichella Cesare Salvi Franco Bassanini e Giuliano Urbani in occasione di quel tentativo del Governo per le regole
Gennaio mille novecentonovantasei lì c'era scritto che per quanto riguarda il riassetto delle istituzioni in un riferimento diciamo molto forte andava svolto verso la Costituzione tedesca del mille novecentoquarantanove
E ancora più di recente elezioni politiche del mille novecentonovantasei i due schieramenti il Polo e l'Ulivo si presentano ai cittadini con dichiarazioni programmatiche e che cosa c'è scritto in questi programmi sulla base dei quali sono stati eletti i parlamentari del Polo e dell'Ulivo
Nel programma del Polo fra le altre cose si indicava l'essenzialità di una seconda Camera rappresentativa delle autonomie
Addirittura nel programma dell'Ulivo vi è l'attuale presidente del Consiglio ha ripetutamente mostrato davanti alle telecamere nella tesi numero quattro si arrivava persino alla specificazione dicendo che
Federalismo doveva comportare la trasformazione di una camera in una Camera delle regioni in cui devono sedere coloro che ricoprono le funzioni di esecutivi regionali mantenendo le locali
E per cui
Risulta strano che appunto quando si rievoca questo tema si venga guardato un po'come dei marziani
Io mi domando chi sia il marziano
E allora al punto che cos'è che ci sentiamo lire quando punto
Cerchiamo di ragionare attorno a questa proposta del cosiddetto federalismo cooperativo
Ci sentiamo dire delle strane cose del tipo
Che
Noi non dobbiamo lavorare ad uno schema cooperativistico
E quindi concertativo perché questo schema sarebbe
Troppo pesante bloccante
Lieti terrebbe in qualche modo il consociativismo della Prima Repubblica
Dovremo lavorare invece ad un così detto federalismo di tipo competitivo
E solidale
Basato sulla netta separazione tra i diversi livelli istituzionali cioè basato sulla esclusione di ogni meccanismo di integrazione tra i livelli istituzionali
Io penso che rispetto a ragionamenti di questo genere siccome qui non stiamo più facendo discussioni accademiche
Non stiamo più facendo similari
Stiamo arrivando all'al nocciolo delle scelte
Penso che rispetto ad argomentazioni di questo genere debba essere alzato un grido di allarme
Perché sono intanto bisognerebbe dire sto qui alludendo adesso alla proposta a cui i governi regionali e la Conferenza delle Regioni ha lavorato per alcuni anni fino ad arrivare addirittura alla stesura di un articolato
Ma sulla bisognerebbe intanto considerare il fatto che se i governi regionali
A vivono a formulare unitariamente una proposta che al di là del dettaglio dell'articolato però ottanta concetto moderno bisognerebbe riconoscere che i governi regionali sanno ciò di cui parlano e non parlano a caso
Non è che fanno una proposta perché hanno letto dei libri e hanno accoppiato dei libri o delle costituzioni straniero
Fanno una proposta a partire dalla loro concreta esperienza di governo ma volete che i governi regionali non sappiano che il federalismo per sua natura comprende contiene il principio della competizione
Ma è evidente che il federalismo si faccia questo
Si fa perché invece scommettere su una visione piatta e io vi formante dell'uguaglianza si scommette sulle differenze
E quindi sulla competizione sulla responsabilizzazione dei diversi livelli di autogoverno
Ma i governi regionali a partire dalla loro esperienza sanno anche che nelle condizioni storiche italiane
Poiché in Italia non parliamo di un federalismo originario del modo in cui federali al cento all'americana soggetti già riconosciuti come entità Segrate ma in Italia parliamo di quel faticosissimo e delicatissimo concesso che è la trasformazione di uno Stato centralistico in uno Stato federale
I governi regionali dicono attenzione che noi abbiamo bisogno di regolare la competizione
Non di accompagnare punto
Il riconoscimento delle Autonomie con una dichiarazione retorica del principio di solidarietà
Perché lo ricordava Luciani all'inizio
Noi abbiamo già nella costituzione dei principi fondamentali il vincolo solidaristico e ancora meglio e più penetrante il vincolo in principio la direttiva della uguaglianza sostanziale
Secondo comma dell'articolo tre
Ma se facciamo questa discussione in questo Paese oggi è perché non è vero che i diritti di cittadinanza sia un uguali nella realtà in questo Paese
Non è vero che un giovane disoccupato del nord e del sud abbia le stesse opportunità
Che è un malato o un anziano del nodo di tessuto godere degli stessi diritti se facciamo questa discussione perché il centralismo ha fallito e ci ha restituito un paese ancora più divaricato di quanto non fosse e agli inizi della vicenda della vicenda repubblicana e allora il nostro problema non è appunto quello di ribadire sulla carta
Il principio di solidarietà il problema è strumentare il principio di solidarietà attraverso cuciture di carattere cooperativa e qui c'è il tema appunto di come affiancare
Al riconoscimento pieno gli al rafforzamento pieno delle autonomie politiche legislative delle Regioni
E delle autonomie amministrative degli enti locali dicono affiancare in tutto questo quel meccanismo di integrazioni di cui ha parlato molto bene un attimo fanno fatti
Quando punto noi abbiamo dovuto dirlo questo di fronte alla Bicamerale perché pareva che non venisse colto quando nei diciamo ma badate che queste cose quindi le proponiamo in relazione alle nostre esperienze di governo ma perché la conferenza delle Regioni la sede in cui si trovano i governi regionali
E dove stanno tutte le regioni italiane ogni volta che si incontra per elaborare un parere sulla legge finanziaria
Per elaborare un parere sulle proposte di riforma fiscale per elaborare un parere sul modo in cui ripartire la spesa sanitaria
Ha di fronte a sé stessa questo problema come difendere i singoli territori ma al tempo stesso come comporre in un quadro soli solidaristiche rapporto fra il territorio io vedo con terrore l'idea che da questa punto di forma costituzionale noi usciamo con un modello siffatto
Grande autonomia legislativa alle venti regioni
Piena autonomia amministrativa alle Province e ai Comuni e in cima a tutto questo ancora una cupola una piramide politica fatta da un Parlamento nazionale
Vedo contenuto ad un modello di questo genere perché vedete delle due l'una
O facciamo un'operazione finta
Perché dopo avere verificato
Tutte otto mila comuni cominciano a muoversi come unità amministrative totalmente indipendente
Il le cento Province come governi intermedi con funzioni generale
E cinquanta consigli regionali che avendo avuto come posso come riconoscimento l'autonomia legislativa cominciano a produrre legislazioni di tutti i tipi
Dopo avere il visto perfetto IVA Alicante a un meccanismo di questo genere
Ritorniamo al vige la citazione del sistema
Quindi due strade appunto un'operazione finta propedeutica ad una ricentralizzazione del sistema attraverso leggi nazionali di tipo prescrittivo imperative e così via oppure un effetto di lacerazioni
E quando insistiamo su questo punto
Che non è possibile in questo Paese realizzare un riparto di competenze
Come se le competenze potessero essere tagliate a fette
Tanto allo Stato tanto alle regioni senza l'accordo quando diciamo che questo non è possibile se non prevedendo che su un'aria mista il concorrente di competenze debba agire urna livello federato del Parlamento e perché questo deriva dalla nostra esperienza
Ma non solo dal fatto che per stare adesso all'Alcatraz quello della legge delega Bassanini finalmente uscito dal Parlamento ma sapete da quanti anni è che le Regioni lavoro su questa materia le Regioni e gli enti locali perché ci abbiamo lavorato ci siamo incontrati dozzine di volte su questo sono ormai tre anni sono ormai tre anni
Dalla fase del Governo Dini
Poi vanno per alcuni mesi a realizzare un principio di attuazione di quella delega bene da allora abbiamo continuato a rincorre il Parlamento le Commissioni parlamentari di singoli parlamentari per capire come e se e quando quella legge sarebbe uscito
Vi pare possibile che possa funzionare un principio di reale autonomia essendo totalmente subalterni a una struttura politica e parlamentare centralizzata e alienata rispetto ai soggetti integrate no per presidiare le Autonomie l'esperienza ci insegna che occorre una presenza dei soggetti federati nel cuore della Repubblica nella struttura parlamentare
La stessa cosa è necessaria per presidiare la coesione nazionale l'unità nazionale perché attenzione ripeto o facciamo un'operazione finta un federalismo di facciata o noi rischiamo di fare gli apprendisti stregoni
Sono un esempio io sono assessore regione Emilia Romagna
Che è una Regione ricca
Nel panorama europeo
è una regione in cui sicuramente il prelievo fiscale supera quanto viene restituito ai cittadini
è una regione che ha un sistema sanitario
Con il suo i suoi difetti le sue
Oggi al limite di una banca volta finanziari per quello che riguarda il sistema finanziario
Abbiamo quasi femminile miliardi di deficit allora di fronte a questo problema
Un governo regionale
E può avere due attitudini
La prima Jeep tutti ed è quella di muoversi per l'appunto nella logica del federalismo competitivo separazione fra i livelli istituzionali
Ed è secondo questa logica che cosa deve fare un governo regionale di una regione che ha queste caratteristiche io dico deve denunciare il patto fiscale
E invita i cittadini alla rivolta fiscale ma perché non ha senso più dite cittadine l'Emilia Romagna oggi paghiamo tasse domani paghi le soprattasse regionali benzina metano e così via e al tempo stesso tagli se vizi sanitari non ha senso tutt'altra cosa se il meglio difendere naturalmente gli interessi di questo territorio io sono vincolato un meccanismo cooperativo concertativo
Tanto paio di maniche perché io il ventisei queste esigenze mi devo misurare però con il problema delle regioni del Sud con i poli ma delle altre regioni e devo trovare dunque un elemento di quanti stazioni intanto al livello dei dei governi regionali per quel portare questa concentrazione cento
Da qui quindi il cuore quella della questione badate io sono davvero sconcertato anch'io a volte seppure avendo qualche anno meno di Malfatti la tentazione di appendere la la bicicletta al chiodo quando ci sentiamo dire che ragionamenti di questo genere includono rivendicazioni di Coco è come se il problema fosse quello di decidere chi oggi si deve sedere al posto di qualcun altro e non stessimo discutendo dell'Italia del due mila insomma di un modello funzionante per questo Paese
Si obietta
La proposta così come è stato formulata per quello che riguarda il Senato federale e troppo pesante
Dopo carica troppo di tagliata se vogliamo sul modello tedesco benissimo ragioniamo l'aggiorniamo all'equilibrio da realizzare tra tutti i meriti riesame di opposizione
Poteri di codecisione per esempio sulle materie amministrative lasciamo nel merito ma a partire da questi
Si obietta il modo con cui noi abbiamo formulato nell'articolato la soluzione per quello che riguarda la composizione del Senato attenzione che qui le obiezioni assumono cui
Siamo convintamente i diversi a seconda del punto di vista da cui ci si colloca
Come è noto nella proposta le regioni hanno problema attizzato il tema nella relazione in sede di atti colato hanno formulato la soluzione più semplice
Cioè quello appunto davvero questa ricalcata dalla costituzione tedesca
Bundesbank esecutivi regionali perché solo gli esecutivi regionali in quanto maggioranze possono rappresentare un voto bloccato indiviso e ponderazione del voto tra regioni piccole regioni grandi da uno a otto
Più casca intanto un'altra obiezione che ci siamo sentiti dire un meccanismo di questo tipo meccanismo che vincola alla codeterminazione i soggetti territoriali fra di loro mette le regioni deboli del sud come dire imposizioni di soggezione nei confronti delle regioni del Nord noi abbiamo discusso giornate intere per arrivare a questa soluzione del voto ponderato perché
Né che abbiamo fatto un giochetto e se andiamo a vedere i numeri
Stabilire una per ponderazione su una gamma molto più ampio di quello che non abbiano fatto in Germania e persino negli Stati Uniti dove c'è l'elezione diretta di due senatori testamento stabilire questa fondazione da uno a otto se si va a vedere in termini di voti assicurate le varie regioni assicura alle regioni che sono tra le più popoloso del Paese quelle meridionali una fortissima garanzie anche sul piano delle relazioni delle relazioni
Reciproche ulteriori obiezione messa così
La seconda Camera e il Senato e debole perché appunto perde la forza della legittimazione diretta ed è un organo di secondo grado attenzione
Al momento
Le Regioni hanno forme di governo alla mentali il che significa che gli esecutivi sono tutti eletti dal popolo ed eletti anche dal consiglio regionale quindi i membri degli esecutivi regionali
Mi hanno una doppia legittimazione diretta da parte dell'elettorato e da parte del consiglio
Quindi non è che c'è un secondo grado
C'è un primo grado solo che questa è la differenza si passa
Vai verso un'elezione diretta regionale e non un'elezione nazionale ma vogliamo rendere ancora più chiaro e più trasparente questo meccanismo benissimo si modifichi la le
Elettorale regionale nel senso di prevedere che
Coloro che dovranno essere parte del Senato si erano esplicitamente indicati
Sia
Nell'aggancio della lista maggioritaria al candidato Presidente si espliciti coloro che stavano Senato
Se vogliamo un meccanismo fondato integralmente sul pluralismo istituzionale dovremmo evidentemente per vedere che siano le liste di mai stanza quelle che reggono i senatori
Se vogliamo anche qui farci carico sia pure la questione comincia a diventare complicata e di un principio di rappresentanza del pluralismo politico tema in qualche modo
Richiamato da Luciana inizio discutiamo anche di questo ma discutiamo di queste non piatto c'è l'obiezione che riguarda il rapporto Regione e enti locali
Intanto l'obiezione riguarda il fatto che l'ispirazione al modello tedesco includerebbe una visione sotto di nata delle autonomie locali comunali e provinciali rispetto alle decine attenzione chiarimento fondamentale
Su questo tema alle regioni il sistema degli enti locali e aperto un confronto io non direi che se sto alle cose che ci raccontiamo nelle milioni riaperto un grande conflitto riaperto un conforto il punto diciamo della fattibilità di questo confronto e che le Regioni sono perfettamente consapevoli di vivere in Italia e non in Germania e tutto meno negli Stati Uniti sappiamo perfettamente che la spedizione di questo Paese è una tradizione municipalista che i Comuni sono nati mille anni prima dello Stato unitario o ci ricordiamo anche che al tempo dell'autonomia com'male i Comuni si facevano anche la guerra fra di loro c'era l'autonomia municipale ma c'erano anche le guerre municipali quindi noi non prevediamo affatto una va pian tutto del modello tedesco da questo punto di vista se andate a vedere la nostra proposta non c'è l'idea della regione lender cioè della legione pesante dal punto di vista della funzione amministrativa
C'è invece uno schema che e diciamo costituisce una declinazione coerente del principio di sussidiarietà sussidiarietà attribuzione delle funzioni amministrative attività di direttamente in capo agli enti locali con una formula se mi consente Malfatti più chiara della quale articolo centodiciotto della Costituzione eventuale riserva alle lunedì le funzioni di alta amministrazione doppia garanzia per il sistema delle Autonomie a livello centrale con le previsioni costituzionali e anche a livello regionale ricorso alla Corte costituzionale idea della seconda Camera delle Autonomie e che qui stiamo attenti ho visto anch'io una dichiarazione del presidente della Commissione bicamerale a chiusura della seconda audizione quella contro le autonomie
Gli enti locali Comuni Province c'è una dichiarazione per cui la le immagini se sono terrorizzato dall'idea di lui può dunque il bel il bicameralismo invece che risolto attenzione a ciò di cui stiamo parlando noi non stiamo più parlando dell'attuale assetto di regioni comuni e province basato sul se sulla separazione tra livelli istituzionali e sul parallelismo amministrativo per cui lei fa
Ti ogni livello burocratico sia giunto a quell'altro stiamo parlando di regioni che devono funzionare con i sistemi di governi avete
Regioni che sono governi politici
Che però nell'amministrazione si innervano sugli enti locali e allora in quanto qui le regioni a su sumo no al di là delle funzioni garantite costituzionalmente all'autonomia anch'anche un ruolo di regolazione flessibile degli autogoverno locale perché la flessibilità può essere realizzato solo a livello
Regionale e non nazionale altrimenti non discuteremo di questo
In quanto c'è questo c'è anche il riconoscimento di un potere in qualche misura persino col determinativo alle Autonomie locali ma dentro questo schema c'è il problema di una rappresentanza delle Autonomie lo tali anche in sede di senato federale benissimo discutiamo di come si fa a fare in modo che i rappresentanti dei Comuni e delle Province
Siedano in quel luogo come rappresentante di se stessi e quindi in rappresentanza politica ma in rappresentanza di comunità fa le proposte presentate quella dei del Partito popolare ha cominciato a fare un lavoro in questa direzione
E qui discutiamo di questo appello e non di altro e
Non consentiamo che venga usato un argomento
Il quale molto forte molto trasversale destato subito diciamo con un celato dalle persone più diverse l'argomento per il quale si come con questa riforma abbiamo Tann ti poteri legislativi alle regioni e tanti poteri amministrativi agli enti locali non c'è bisogno di fare un Senato delle Regioni ma questo no e non solo perché vale l'antico detto Cidneo Dana ossa
Ma perché qui bisogna stare attenti a non combinare disastri nell'interesse del Paese e chiudo su questo perché mi pare inevitabile non fare almeno un accenno alla questione del rapporto fa tutto questo la riforma costituzionale e la legge delega Bassanini
Badate che io sono assolutamente convinto le visioni Danilo stanno dicendo cioè il fare
Realismo non è un signor Godot beh il quale arriva con la riforma costituzionale fedele ed è un processo ci vorranno decenni a fa sfumare questo paese diciamo di una chiave funzionale vivezza
E quindi l'idea del cosiddetto federalismo amministrativo a Costituzione invariata in anticipo in accompagnamento alla stiamo rivendicando data da anni tant'è che il governo Dini ottenemmo una certa cosa è più debole questo schema è più forte
Anche se naturalmente il Parlamento allungato l'elenco delle materie escluse a ne ricordo due beni culturali e telecomunicazioni non a caso sono materie escluse dal possibili processi di di trasferimento
E quindi certe o che fra i due livelli iscritte da stabilito un rapporto virtuoso cominciamo a lavorare oggi all'alleggerimento dalla macchina centrale allo spostamento di funzioni in periferia non solo sui libri istituzionali anche sull'autonomia funzionale che il tema della discussione domani
Comincia ma avendo in mente un disegno bisogna partire per un viaggio non sappiamo esattamente quale sarà tutto il percorso che dobbiamo fare ma un'idea della mente ci vuole altrimenti facciamo la fine di Ulisse che cercando Itaca passò le colonne d'Ercole e attenzioni su questo perché noi anche qui rischiamo di mettere in moto un meccanismo che non saremo capaci di gestire data la straordinaria complessità di questa operazione sì non avevano fatto delle scelte forti al centro sul piano politico istituzionale
Se in reciproca consolazione grazie a tutti ieri dopo un prologo aveva parlato D'Alema e di diritti tutto ciò è sbottato oggi
Abbiamo resistito quattro ore perché è una reciproca soddisfazione
Carne