Domenica prossima (13 aprile) si votera' a Roma per il referendum consultivo riguardante la privatizzazione della Centrale del Latte di Roma

Domenica prossima i cittadini romani sarà
No chiamati alle urne per un e non locale evidentemente per era il loro apparire sulla eventuale privatizzazione della centrale del latte è un tema di cui si parla pochissimo di cui la maggior parte dei romani tra l'altro non sono nemmeno informati ci sono grosse polemiche
Anche per quanto riguarda la distribuzione dei certificati elettorali è stata fatta una scelta quanto meno singolare ovvero quella di distribuirli in ordine alfabetico quindi costringendo anche gli addetti a tornare più volte nel Bari Famine vogliamo parlare con uno dei componenti del comitato promotore vale a dire la deputato verde Paolo Cento che salutiamo allora intanto cento questo nel referendum di domenica chiede
Che cosa chiede la consuntivo che hanno prendo un consuntivo richiesto da settanta mila cittadini che secondo le regole dello Statuto del Comune di Roma hanno sottoscritto questa richiesta il cui fitto sei tu favorevole la privatizzazione della Centrale del latte attraverso la trasformazione della stessa da azienda comunale a società per azioni l'oggetto al di là delle parole burocratiche il seguente il Comune di Roma ha deciso di vendere la maggioranza delle quote azionarie della Centrale del latte a privati per la stanno contendendo è una guerra economica legittima ovviamente nel momento in cui si decide di vendere un'azienda soprattutto tre gruppi che sono la Parmalat da Cirio però come la Granarolo abbinata a questo referendum c'era anche il referendum sulla privatizzazione dell'Acea l'azienda che a Roma distribuisce energia elettrica in gran parte della città e acqua in tutta la città questo referendum è stato tra virgolette scippato nel senso che con una delibera comunale che in qualche modo negava la privatizzazione perché in questo dato la società per azioni rimanere in mano pubblica si diceva che era una colti i motivi della dei promotori del referendum allentare
Nel merito politico che la parte sicuramente più interessante della vicenda rimaniamo ancora qualche istante la parte tecnica dicevamo questa Scelta di distribuire certificare tua da parte all'ultimo minuto ma con questo criterio io alfabetico quindi gli addetti tornano più volte nelle famiglie e questo ha creato anche grosse proteste da parte vostra c'è stato addirittura altri uno solo
La fame tema noi abbiamo ancora il referendum consultivo uno strumento parziale che non va enfatizzato ma di grande democrazia municipale di tanti cittadini e su alcune questioni di rilevanza generale nella politica comunale si devono sono chiamati ad esprimere il Comune di Roma purtroppo questa Giunta e lo dico con grande rammarico essendo io un sostenitore di questa Giunta a ha guardato al referendum con grande fastidio come se fosse non un fatto di democrazia ma un incidente democratico e le stanno provando tutte per non mandare i chip Perini romani a votare per non informati la vicenda delle schede dei dei certificati elettorali è l'emblema ma come si può pensare che tipo organizza una distribuzione dei certificati elettorali per ordine alfabetico significa non voler ai romani è uno strumento fondamentale per partecipare al voto e far lavorare il triplo i vigili urbani l'obiettivo dichiarato fatto notare il referendum in qualche modo io lo posso dire perché credo che Partinico sono stato uno dei pochi che ha sostenuto il diritto al referendum e non il Tutti al mare del quindici giugno per i referendum nazionali promossi tra gli altri anche dal Movimento Riformatori gruppo Pannella e in questo Paese si guarda al referendum con grande fastidio l'abbiamo visto a livello ma cenare questa vicenda capitata a livello locale a Bologna a qualche settimana fa attacca abitando a Roma ebbe una forte preoccupazione perché quando si ha paura della pronunciamento dei cittadini in questo dato addirittura non abrogativo ma consultivo quindi di semplice indirizzo vuol dire che ci sta passando da una democrazia politica una democrazia autoritaria su questo
Non c'è dubbio ma entriamo a questo punto nello specifico del quesito e merito della vicenda intanto il primo dato che colpisce l'osservatore
Lo schieramento politico che sostiene questo referendum ed è uno schieramento molto strano in effetti molto anomalo volendo si va da Alleanza Nazionale a Rifondazione Comunista ad alcuni nella parte della sinistra punto dei e dei nervi a Forza Italia che a livello nazionale è indubbiamente favorevole
Alle privatizzazione ecco come si spiega materia perché qui le versioni sono due una è la privatizzazione tutti per qualcosa di più e l'altra è la vendica perché per noi accettiamo anche per un attimo l'idea che un comune e può e deve vere e proprie aziende in questo caso un'azienda che produce un bene che si trova già nel mercato con Milla tre quello che nessuno può accettare e non lo può accettare indipendentemente dalla propria collocazione sulle tematiche delle di realizzazione è che il Comune questa vicenda la venda anziché venderle io devo vendere l'appartamento di famiglia e cerco di venderlo nelle migliori condizioni di mercato possibile e qui sulla scelta e l'attaccare l'opposto ne abbiamo assistito dal mille novecentonovantatré in poi una campagna a unibo Honda tesa a dimostrare che la Centrale del latte era un'azienda decotta qualcuno addirittura ha fatto anche la campagna giornalistica dicendo che c'era qual
Che per me nella gli ascoltatori se lo ricordano la campagna del sindaco allora consigliere comunale Rutelli su proprio per dimostrare che questa azienda produceva ancora applicativo parto parto da trecento miliardi
Di valutazione di questa azienda si è arrivati a centottanta miliardi con una valutazione del professore ingegnere Chiacchierini dell'università
I Roma oggi la base di trattativa a trattativa privata come forma di vendite anche a questo qualche riflessione del Duce Sipa sugli
Cinquanta sessanta massimo settanta miliardi chimicamente presenza di un Comune che vende un'azienda nel momento in cui l'azienda vale di meno nel mercato senza curare pare fino in fondo gli interessi per cui solitamente Ripa
Non le privatizzazioni che se non altro quello di far cassa quello di dare il massimo di introito con la vendita alla al pubblico in quel trattato al Comune per magari investire quei soldi in settori ritenuti più strade ha provato di campagne di
Stampa anche per capire meglio proprio Pirani oggi proprio oggi su pubblica pubblica un commenta queste snocciola delle cifre che ti volevo sottoporre si parla di una disavanzo annuo di venti miliardi un debito pregresso di trecentoquattordici miliardi e poi ogni anno in Campidoglio su queste cifre dice deve sborsare sessantacinque miliardi beh
Sono cifre importanti sono i più importanti quello che Pirani forse perché non è informato non dice che la vendita non annulla questo debito penso che la vendita passa ecco che
Riparte chi e i debiti accumulati fino al giorni in cui la tenda viene venduta ricadono sulle casse del Comune di Roma quindi un argomento in qualche modo che rapporto alla nostra di il comune paghi i debiti e i privati cominciano a cominceranno a gestire questa azienda per ricavarne i profitti in realtà che questa azienda non è decotta come qualcuno cercando di convincerci e lo dimostra il fatto che le tre principali catene di di
Tributo ad alimentare del nostro Paese stanno facendo di tutto per acque
Parla anche qui l'argomento che io c'ho una catapecchia malandata che so che non è funzionale non credo che troverò nel mercato privato molto attento alle notifiche giustamente del profitto una grande sollecitazione è una grande corsa all'acquisto di alta vetta tenda è stata gestita male chi oggi la vende è il responsabile di una gestione sbagliata ci sono membri del consiglio comunale che stanno agitandosi per la vendita che hanno fatto parte del consiglio di amministrazione della Centrale latte per otto anni dove erano mentre si accumulava questo debito da parte dell'azienda perché però giochiamo a carte carte truccate d'altra parte io umanità hanno capito
Ci vanno a me la latteria sotto casa non trovano ad esempio lo yogurt della Centrale del latte a volte neanche il latte trovano quello de la Centrale del latte di Pechino Di Nepi perché gli altri
Comuni le loro aziende le hanno impostate non per venderlo ai privati ma per rafforzarle producendo utili che porre investono negli altri servizi e diari tant'è vero che Roma invasa dal mercato giustamente dal latte delle altre centrali comunali intorno a Roma
Il nostro cuore invece il proprio latte l'ha fatto sparire dalla distribuzione questo il motivo per cui centesimi Laura detti
It vendetta sono due facce della stessa medaglia interessa da capire comunque ho fatto un posto che il
Latte su un nella capitale non vero sottomano voglio ci sono le marche disponibili sul mercato Marche anche evidentemente ecco le segreterie perché ci tenete così tanto che il latte proprio il quel prodotto ancora gestito
Ma ci teniamo perché abbiamo constatato nel corso di questi anni che latte unanimemente essenziale e genuino che ha nella parte di di cui la proprietà è comunale servita anche a migliorare la qualità del l'arte dei privati per ragioni di concorrenza e a calmierare i prezzi a Roma dove c'è un'azienda come questa il latte si vende in media il latte di quali tanto vale due mila lire a Milano dove dell'azienda comunale non ha queste caratteristiche si vende a due mila cinquecento lire quindi c'è sicuramente un rapporto qualità prezzo ma noi diciamo che l'acquisto di privati da parte di questa Terna significa e lealtà far morire questa azienda perché il vero problema è che oggi a Roma è dedicata anche una campagna pubblicitaria
Bastava leggere ieri alcune pagine pubblicitarie su alcuni quotidiani e nazionali della Parmalat ad esempio dove si vuole invadere il mercato romano con il latte a lunga conservazione per
Per questo bisogna eliminare il concorrente principale dell'arte di qualità che appunto l'azienda della della Centrale del latte è un altro motivo che
Ricorda scherno Bill la che la Centrale del latte che non aveva l'obbligo di fare il profitto mentre le altre aziende private latte lo continuavano a tenere nel mercato pur in condizioni di rischio di inquinamento radioattivo allora a note dichiarate da tutti da Cempella The prete alcune migliaia di libri e di tutto di li distrusse perché non era in grado di garantire
Me la qualità cioè criteri tutelare il consumatore non mettendo nel mercato dell'arte al rischio radiativo piuttosto che tutelare un interesse di coma il latte non
Ne decisamente Lou l'unico alimento indispensabile fondamentale nella qualcuno chiede per esempio a questa obiezione
Qualcuno chiede allora perché non il pane l'anche la vicenda del pane che vogliamo in qualche modo similari forni
Comunali così come i banconi comunali dell'Ente comunale di consumo al mercato sono stati nelle grandi città Roma-Milano Torino Napoli sono stati il mette un in maniera silenziosa determina
Do non un miglioramento della qualità del pane prodotto dei privati ma determinando un'invasione da parte del privato con produttivi panificio che sono prodotti ormai sempre più su gelati e sempre meno di qualità cioè è vero la scelta
E latte per noi l'emblema di una battaglia non a caso avevamo collocato insieme al referendum sulla Centrale latte quello sulla scena che tocca un'altra questione fondamentale che l'acqua che controlla nel nostro nel no nella nostra città il ciclo delle acque in termini di purezza in termini di qualità e in termini anche ambientali erano due referendum che ovviamente come tutti i referendum sollevano
Mentre alcune grandi questioni e che gracchia l'orientamento che i cittadini riescono a dare in una direzione o nell'altro ovviamente influito
Sono su no un settore in questo caso tra Dejiko che quello di chi deve controllare la produzione di alcuni beni e per
Ieri che sono decisivi per alimentare i cittadini per salvaguardarne la loro stessi
Approfondita dunque la parte politica torniamo a quella tecnica le urne saranno aperti domenica dalle sette alle ventidue per alle la consultazione valida basterà che un quarto degli elettori si reti alle urne ecco questo è un aspetto un altro aspetto che colpisce cento come ma
Tanto io credo quel racchiusa da parte del comune di Roma proprio questa Giunta quando approvò lo statuto comunale virtù del fatto che il referendum era consultivo ed è consultivo quindi non è vincolante per la ministra dice teniamo la soglia di validità perché realtà che cosa accade se si raggiunge il quorum che il Comune obbligata a portare indica ossessione all'interno del consiglio comunale il risultato del referendum ma non è obbligato a recepirlo guarda picchiarlo il venticinque per cento è una Troia che io credo occorre star dentro a una democrazia che sempre più utile utilizzare non i sondaggi i grandi della cooperiamo della Directa ma la consultazione dei cittadini per orientare una
Per tratteggi che quindi il venticinque per cento è in questo contesto una soglia legittima il dramma vero è che in Comune ci sono accordi di questa loro decisione presa nel novantatré se ne sono accorti quando abbiamo hanno iniziato a parlare del referendum e allora hanno detto ma figuriamoci se il venticinque per cento dei romani può Inc
Ridere sul settantacinque per cento dei romani dicono una bugia perché quella è la regola del loro si sono dati innanzitutto ma soprattutto questo referendum prendo consultivo non è un in il risultato non sarà un'imposizione sarà un indicazione e Borrelli ieri quella Giunta democratica che di fronte al fatto che il quorum viene raggiunto che i romani si pronunciano contro la vendita della Centrale del latte vuole però a far finta di niente dicendo che magari Rutelli è stato eletto con un milione di voti al TAR come
In tutti vietato ma a carico batterie scariche Rutelli nel suo programma non ha mai detto che la Centrale del Latte veniva venduta ai privati invece che a trecento miliardi a sessanta miliardi così come in tanti
Facevano parte sostengono questa Giunta a cominciare dal sottoscritto abbia abbiamo sosteniamo Rutelli ma su questo punto non siamo d'accordo io non vorrei che ci sia una sottovalutazione di un problema che prima ancora che politico su futuro della Centrale del latte o dell'Acea sta diventando un problema di democrazia nelle nostre città e la realtà anche coloro che erano pochi interessati al referendum stanno cominciando a ragionare sul perché su una vicenda che era molto chiaro e molto semplice
Stiamo facendo tutto questo ostruzionismo grazie a RAI
Paolo Cento della comitato promotore di questo referendum diciamo