"Giustizia e legalità" convegno organizzato presso l'Hotel Palace di Mondello nota: è stata registrata solo la sessione pomeridiana

Ora di iniziare
Esprimendo da parte mia sia pure in maniera molto veloce state tranquilli un sentimento di
Affetto
Devo dire con buona pace dell'avvocato Mormino che però non lo vedo qua
Soprattutto per i colleghi magistrati su questo difetto di affezione
Viscerale ma credo che venire in Sicilia
Che tra l'altro è una terra che mi emoziona perché anch'io un po'di sangue siciliano quindi c'è un motivo in più che oggi abbiamo fatto una bella rimpatriata con i colleghi sia con il presidente del tribunale di Palermo che col procuratore della Repubblica presso la Pretura circondariale con altri amici Criscuoli Carollo ed altri che nonché alcuni uditori giudiziari che con cui facemmo vero Randazzo e Giovanni esperienze in fabbrica ormai tanti anni fa quando anche Antonello Mura era uditore giudiziario e oggi autorevole componente del Consiglio superiore della magistratura insieme consigliere Russo quindi omaggia molti Consiglio Superiore della Magistratura che rappresenta uno dei poteri diciamo in termini buoni in termini costruttivi uno dei poteri in lizza perché in realtà sin da stamani il convegno con brillanti interventi anche con vivace
E dialettico confronto tra Maddalena che ha fatto ha svolto una brillantissima relazione
E l'avvocato Mormino preceduto da un'interessantissima relazione del Consigliere russo e naturalmente con l'introduzione del collega e amico Carrara
Diciamo che il nodo centrale di questo dibattito è emerso subì è scoppiato subito al di là poi dei titoli delle due sessioni di questa giornata di studio
Immediatamente venuto allo scoperto il tema che interessa alla gente cioè poi ciascuno di noi il ruolo del giudice oggi il ruolo del pubblico ministero l'indipendenza della magistratura e lo strumento che ha che utilizza la giustizia e cioè il processo in particolare il processo penale anche se devo dire c'è stato qualche accenno anche al processo civile giustamente perché è chiaro che tutto giustizia anzi spesso oggi si parla spesso di dire quasi sempre di giustizia penale
Anche se la giustizia civile un degli elementi fondamentali del della convivenza civile comunque certamente siccome è ancora emergenza il processo penale
è nell'occhio del ciclone e la giustizia penale quindi è è seguita con maggiore attenzione con maggiore passione dall'opinione pubblica ma e anche il banco di prova il banco di confronto
Tra alcune espressioni del potere istituzionale o del potere di fatto come il potere dell'informazione che è un potere che ha una forte legittimazione costituzionale certamente giustamente perché certamente l'informazione è uno una delle espressioni più importanti più significative
Di un diritto fondamentale del cittadino di essere informato e quindi anche il diritto dovere di informare però certamente in questi ultimi venti trent'anni è uno dei poteri
Diciamo che non coordinato istituzionalmente con gli altri poteri tradizionali dello stato a occupato spazi sempre più alti
D'altra parte e anche il proprio del potere quello di espandersi
Dove può di occupare spazi liberi
E se non è coordinato e quindi e certamente il potere politico alla sua parte di responsabilità
Perché direi da molti anni si è ravvisata l'esigenza di un coordinamento più stretto più forte di una delimitazione di confini
Di una definizione di regole non bastano è emerso anche stamane regole deontologiche pure importanti che sia l'ordine dei giornalisti che la magistratura associata che gli avvocati l'ordine degli avvocati certamente sì si danno responsabilmente si sono dati nel tempo però occorre coordinare questi tre potere la politica la giustizia e l'informazione
Nell'ottica del raggiungimento di un obiettivo comune che è quello di tutelare la persona umana di garantire la persona umana quindi spazi dovuti di libertà
Di poter realizzare se stessa di promozione alita tutto quello che è scritto così bene nella costituzione della nostra Repubblica italiana
Oggi purtroppo il cittadino si trova di fronte spesso a tre verità alla verità della giustizia
Alla verità a volte della politica perché il dibattito si è scoppiato anche nelle Aule del Parlamento soprattutto a seguito dei ripetuti episodi di corruzione eccetera e quindi di al di là diciamo delle commissioni preposte delle commissioni di inchiesta è diventato un dibattito pubblico quindi un dibattito popolare
E naturalmente un processo parallelo si è svolto spesso anche sui giornali sui mass media a televisione sulla stampa
Quindi s'è cominciato già col processo Moro è stato uno dei primi processi che di cui si è impadronita l'opinione pubblica si è impadronita la stampa il processo Tortora l'opinione pubblica si è divisa si sono fatti in sostanza due processi allora direi
Un processo sui giornali è un sulla televisione è un processo nelle aule di giustizia
Oggi si è aggiunto un terzo processo che quello della politica e probabile certamente con fonti di notizie diverse con sensazioni diverse con scopi diverso e questa disorientato profondamente cittadini il quale trovandosi in mezzo a tante verità non sa più a a quale credere e di qui è nata una profonda mozione di sfiducia nei confronti dell'istituzione
Ma devo dire anche nei confronti della stampa dell'informazione
Tanto è vero che diciamo questo scetticismo sempre più diffuso
Verso la notizia d'altra parte tutti i tentativi che sono stati fatti nel tempo molti di voi ricorderanno
Il famoso decalogo della corte di cassazione ti ricordi Marcello quanto se ne discusse perché allora l'ordine dei giornalisti e la federazione dei giornalisti ricordo
Che allora facemmo come associazione magistrati un comitato misto tra giornalisti e magistrati
E si gridò allo scandalo si accusa la cassazione di voler mettere il bavaglio all'informazione in realtà la corte di cassazione aveva riassunto alcune regole che erano state scritte in sentenze
Direi molto equilibrate tra l'altro emesse in tempi anche DiVersi diffonderanno tre criteri essenziali in fondo la così Cassazione diceva almeno dateci una mezza verità nemmeno la verità in tela criterio della mezza verità perché
Certamente non si può pretendere che migliaia centinaia di migliaia di notizie che arrivano sul tavolo dell'Agenzia la sera
Di corsa che poi passano sul tavolo delle televisioni mass media che siano controllate affondo interamente però che ci sia almeno una credibilità un controllo della notizia
Il secondo criteri era quello di usare un linguaggio non maliziose è chiaro che se io dico che Maria una buona donna se Bonadonna lo metto tra virgolette è chiaro che il significato è diverso
Il terzo criterio forse dal più discutibile era quello che forse faceva più discuterà anche se aveva suo secondo me fondo di ragionevolezza e cioè quello che la notizia dovrebbe avere un'utilità sociale
Quindi in realtà diciamolo tre criteri di guida che cercavano di dare un segnale
Al potere dell'informazione di raccordarsi con quelle che sono le esigenze di fondi valori comuni
Quella quello che chiede poi la coscienza individuale la coscienza collettiva del cittadino che alla fine la vuole tranquillizzare la propria coscienza vuole riconoscersi in qualche valore comune universale altrimenti si sconquassato tutte non si capisce più niente non ci si rispetta più si lascia spazio alla logica del sospetto
Quindi un raccordo A che io credo che il tema di oggi
Dovrebbe discutere individuare un raccordo tenendo presente ed è la prima parte del tema perché diritto alla riservatezza significa credere nella centralità della persona umana sembra una frase fatta che ripetiamo tantissime volte
Eppure come stamani Maddalena molto bene diceva che il processo e Fina e deve essere finalizzata alla ricerca della verità io sono d'accordo la verità processuale verità delle carte ma sudate carte nel senso che in buona fede con correttezza
Si devono raccogliere le prove così certamente la centralità della persona umana credo che sia uno dei cardini fondamentali del nostro vivere sociale perché altrimenti certamente finiremmo per non guardarci più in faccia e cioè in una logica di violenza e di non rispetti di sospetto che si sta impadronendosi alla nostra società ci stiamo il minimo etico si sta abbassando moltissimo sulle sulle soglie più importanti della nostra vita dal dai valori della vita dei valori della convivenza civile e questo sulla Burns labbra arsi dei valori è veramente pericoloso è molto a rischio per tutti quindi
Non è nemmeno un discorso sociale può diventare anche un discorso egoistico di conservazione perché effettivamente io credo che avvertiamo tutti questo sfilacciamento profondo dei rapporti tra le istituzioni tra i servizi tra i poteri
E chi ci rimette le penne può alla fine è sempre il cittadino cioè ciascuno di noi che ciascuno di noi è persona con la nostre famiglie nostri figli con le prospettive
Che ciascuno può avere come spazio di libertà ecco perché su questo tema non siamo carenti in Italia
I rapporti tra il diritto alla riservatezza e la tutela del segreto istruttorio sono stati trattati tantissime volte i rapporti appunto tra la fonte della notizia
E il segreto istruttorio il Codice di procedura penale se ne è occupato
Si sono cercati i limiti confini rapporti raccordi in le prassi gli uffici stampa nel tribunale nelle procure cercando di non far filtrare notizie sottobanco
Ci sono stati patti d'onore che sono violati vi ricorderete quando fu arrestato il giornalista Longanesi del giornale allora quando c'era un patto d'onore tra tutti i giornalisti
Di non mettere fuori la notizia che parli non del famoso boss pentito
Uno dei primi pentiti che stava parlando e c'era una sorta di patto per cui in effetti questa notizia non era mai filtrata se ne occupavano Di Maggio al quale anzi io rivolgo un pensiero affettuoso
Essendo deceduto giovane vera un ragazzo effettivamente coraggioso magistrato che io stimavo molte Piercamillo Davigo
Che erano impegnati in anteprima direi su un fronte diciamo difficile veramente difficile e delicata e allora quando fu arrestato Longanesi
Per un favoreggiamento perché la notizia apparsa sul giornale naturalmente blocco praticamente rese inutili tutte le intercettazioni e quindi tantissimi boss o comunque titolare di interessi
Illeciti legati Epaminonda naturalmente preso la fuga non parlarono più quindi si era un dolo indiretto di favoreggiamento e ma anche allora ci fu una rivoluzione dalla stampa si disse che il diritto di cronaca e quindi il diritto all'informazione veniva leso qui sono stati tanti passaggi conflittuali
Però si è sempre cercato di recuperare il dialogo diciamo la verità e si è si è cercato di farlo perché tutti crediamo anche del diritto-dovere all'informazione la libertà dell'informazione e la libertà significa appunto ordinamento
Gli spazi coordinamento di confine soprattutto rispetto dell'obiettivo principale che la persona umana
D'altra parte questo tema credo che non possa non tenere conto anche della degli strumenti che oggi ha in mano l'informazione perché la telematica l'informatizzazione la velocità con cui si può comunicare una notizia
In tutte le parti del mondo certamente finisce per rendere più difficile la tutela del diritto alla riservatezza soprattutto in Italia
In Italia no l'Italia considerate in Europa un paradiso informatico perché siamo l'unico Paese dell'Unione Europea
Se la battevamo Cola grezza che adottato recentemente la legge sulla banche dati sulla tutela del diritto alla riservatezza e alla privacy il Parlamento italiano non riesce a varare la legge sulla tutela della riservatezza io stato relatore quando ero parlamentare italiano alla Camera riuscimmo a farla prova alla Camera però poi stranamente tra virgolette c'è stato il blocco al Senato ora sembra che stia per essere approvata al Senato però stranamente uno dei due rami del Parlamento alla fine blocca sempre questa legge
La cui mancata a varo il cui mancato varo significa violazione dell'accordo di Schengen con tutte le conseguenze che l'Italia intende esportazione quando andate a la dogana diciamo così o a quello che è rimasto della dogana
Atto a comprare qualcosa fuori e presentate la richiesta di prezzo vi diranno il prezzo per l'Italia maggiorate perché ha violato la cordicella ve lo dice una commessa ignara che l'ha scritto su un foglietto perché avevi riflessi anche su quello che si paga in più
Che compriamo per esempio in Francia importiamo in Italia predica le conseguenze enormi
E l'accusa principale che si è fatta più che noi non siamo capaci non abbiamo il coraggio la voglia la volontà politica di approvare una legge sul diritto alla riservatezza sul diritto alla privacy
Perché in Italia si possono raccogliere dati esportare dati senza nessun controllo senza nessuna garanzia senza nessuna assolutamente nessuna regola ecco quindi veramente giochiamo a darmi impari siamo di un terreno selvaggio e questo naturalmente con questa devono fare i conti i magistrati che sono chiamati a giudicare città di ricorre in Cassazione lo dico così poi chiudo nappine pisano che anche un po'buffo ma è capitato davvero io mi ricordo quand'ero alla procura generale la Cassazione ci capito
Di dare un parere su un caso di una signora la quale aveva dell'abitudine un po'particolare cioè dal punto di vista sessuale piaceva comprare oggetti intimi per il marito un po'particolare
Andava sempre nello stesso negozio un bel giorno il commesso di questo negozio all'uscita Chiesa la signora le generalità e l'indirizzo Casiraghi e dette pensando fosse una questione normale
Dopo qualche giorno arrivo nel suo condominio un pacchetto di propaganda di questi oggetti e il portiere naturalmente si sa che importi sono fantastici per distribuire notizie la signora diventò l'oggetto del desiderio di tutto il palazzo anzidette per vinta e fece causa fece la denuncia sia in sede civile che in sede penale si scoprì che questo negozio aveva una banca dati dove raccogliere i dati sui gusti sessuali dei suoi clienti questa signora non avendo a disposizione norme specifiche
E però patentato quindi primo grado ha perso il secondo ha vinto e in Cassazione alla fine ricorda che la Cassazione dette ragione stiracchiato un po'alle norme del Codice Civile che tutelano
In qualche modo appunto il diritto della persona umana alla tutela del suolo e del suo buon nome eccetera per dire che certamente il cittadino che oggi vuole difendere il proprio diritto alla riservatezza è dura molto dura perché non abbiamo delle norme specifiche adeguate e tutto ciò che dobbiamo fare questa intanto un invito al potere politico
Anche a mie spese come con tutto quello che ci possiamo fare
Per poter veramente sbloccare questo muro di omertà per cui non si riesce a fare una legge si capisce anche che è chiaro che un paradiso informatico è più comodo per i produttori perché sa per quali interessi incrociati
Anche all'estero fa comodo che l'Italia sia un paradiso informatico perché è chiaro che vengono tutti a raccoglie i dati qui poi con la telematica li trasmettono fuori e quindi si è trovata subito la strada qui non è che sia una cosa tanto misteriosa quindi è capibile comprensibile che ci sia un certo interesse anche internazionale
Però direi che a parte questo concetto generale del diritto alla riservatezza poi questo si confronta nelle aule di giustizia soprattutto nel processo penale con la tutela del segreto istruttorio
Ora diciamo che ci sono alcune proposte di legge che cercando di tutelare il segreto istruttorio soprattutto di tutelare il diritto alla riservatezza
Anche in esito ad alcuni tipi di i mezzi usati per le indagini tentiamo all'intercettazione telefonica le intercettazioni ambientali
Che possono coinvolgere tantissime persone che magari non c'entrano niente quindi oltre a violare il diritto alla riservatezza di chi è indagato o un potenziale indagato si può vedere coinvolto un cittadino che non c'entra assolutamente niente per il momento la proposta è stata avanzata per i parlamentari però credo che sarebbe bene che venisse a targata tutti cittadini onestamente perché è chiaro che titolari dei diritti alla del diritto dovere dire alla riservatezza non è soltanto un diritta potremmo anche dire che proprio anche un dovere perché se crediamo nella promozione dita della persona umana questi diritti che potremmo definire soggettivi pubblici cioè che spetterà al soggetto nume in quanto tale ma anche in quanto facente parte di una società che sarà più libera più matura più capace di esprimere se stessa nella misura in cui tutti i consociati
Sono in grado di poter esprimere se stessi e quindi è chiaro che se non c'è la tutela di un diritto fondamentale
Come quella la privacy quindi alla propria identità all'osso duro al nocciolo duro del proprio io è chiaro che certamente la persona umana finisce per essere tradita brutalmente non essere in grado di poter esprimere se stessa e quindi di utilizzare tutti quei canali di libertà di cui capace ecco perché
Io credo che la vera riforma
Io tutto sommato sono favorevole anche all'idea di una costituente Prada perché credo che forse
Solo con la Costituente avendo già fatto parte di una Bicamerale e ne ho visti i limiti una Costituente forse ci potrebbe effettivamente garantire lo spazio per poter affrontare qualche riforma di fondo
Che non sono quelle che toccano i valori fondamentali della prima parte della Costituzione perché io credo che quelli vadano bene anzi benissimo
Soprattutto il valore dell'indipendenza della magistratura si è già accennato stamani che ci viene invidiato dall'esterno
I Paesi quando si dice quando si porta ad esempio non riprendo Unione europea e paesi non europei in cui si dice ma tutti hanno il PM sotto l'esecutivo
Tutti sono così ecco però non si dice il seguito e cioè che tutti compresi i cittadini non solo i magistrati
Denunciare il fatto che il condizionamento politico del Pubblico ministero l'esercizio facoltativo dell'azione penale è veramente grave e negativo ma non perché sia al contrario un privilegio per la magistratura ma proprio negativo per il cittadino al quale allo sbando perché è chiaro che il potere del momento se ne avvale
Ma il potere successivo alternativo finirà poi per vendicarsi del precedente e portano gli esempi concreti in Francia quando c'era Mitterrand non si potevano fare i processi ai socialisti oggi come Chirac
E certamente e si cerca anche se Chirac Prodi negli ultimi tempi
Ha fatto questo guizzo dicendo di vuole potenziare l'indipendenza della magistratura ma certamente ci sono le vendette reciproche e qui la Giunta si può più parlare di vera giustizia questo io posso essere testimone lo ha già accennato Maddalena stamane a proposito dell'Inghilterra
Posso dire che la Francia la Spagna tutti i paesi dell'Europa occidentale
Ci dicono mi raccomando non toccate d'indipendenza della Pubblico ministero perché è veramente una china da cui non si torna più indietro già cambia proprio giustizia
Alla meglio la giustizia americana che si elegge i suoi giudici sacche sono di parte almeno si gioca a carte scoperte viva dio ma se noi crediamo di un po'un servizio indipendente dobbiamo garantire naturalmente questo significa responsabilizzazione a a proposito in molti Paesi dell'Europa occidentale il condizionamento del Pubblico ministero iniziato proprio con la separazione delle carriere
Che viene sottovalutata volutamente ci si glissa sopra lo stesso progetto Flick c'ha un piccolo indie-pop perché nel momento in cui condizione
L'esercizio delle funzioni al trasferimento in un altro distretto è chiaro che pone già un vincolo
Cioè è un modo diciamo insidiosi indiretto sottile per comunque condizionare quell'indipendenza fondamentale che io credo sia una garanzia fondamentale
Per il cittadino
Quindi io credo che su questo terreno so che non è facile però sotto dovrebbero essere soprattutto i cittadini a farsene carico ecco perché è importante che anche in questi convegni se ne parli in modo che l'opinione pubblica sia informata poi decida un domani
Se ci sarà il solito referendum alla pannello se ci sarà al modo di esprimersi perché effettivamente credo che sarebbe almeno dal mio punto di vista un gravissimo errore
Questo significa però che la magistratura certamente deve essere responsabilizzata
E l'esercizio obbligatorio dell'azione disciplinare l'ATP citazione degli illeciti disciplinari non sono una novità associazione magistrati l'ha chiesta da anni il potere politico non si è mai mosso ci sono appunto le violazioni dove ci sono dove sono provate anche del segreto istruttorio è chiaro che se ci sono delle slabbratura delle fughe di notizie
Questo sospetto che viene ogni tanto fatto circolare nell'opinione pubblica nella stampa
Va approvato va certamente visto va considerato non ci si può passare sopra
E quindi certamente una responsabilizzazione più specifica in fondo noi viaggiamo
Con le vecchie normative generiche in cui la definizione del prestigio e del decoro dalla magistratura è affidata all'interpretazione storica del momento quindi è chiaro che avere un modello di giudizio a che passi attraverso anche la tipicizza azione dell'illecito disciplinare è una strada costruttiva per definire questo rapporto
Tra i poteri dello Stato
Tra il potere dell'informazione tra il potere diciamo della giustizia e anche né un rapporto più chiaro con il potere politico io credo che l'indipendenza dei poteri debba essere tutelata ma questa non significa che non ci debba essere una collaborazione tra i poteri dello stampato
Perché se l'obiettivo è unico e c'è la realizzazione dello stato di diritto credo che certamente questa debba essere la strada da seguire
Pure così io buttata là due tre riflessioni più che altro vengono così fissiamo
Da un certo tipo di di passione anche di fede in certi valori perché credo che oggi sia il momento di tirare veramente fare la testa e affermare con chiarezza
In che cosa si crede perché altrimenti veramente non faremo il nostro dovere se ci esponiamo o sulla vita politico sul fronte di un servizio delicato come quello della magistratura dell'avvocatura della stampa
Credo che abbiamo il dovere di parlare chiaro e di prendere posizione perché altrimenti non dovremmo forse meno uno dei doveri principali ecco perché oggi i relatori sono persone veramente che io stimo nel lungo dico tanto per dire ma siccome riconosco per il loro valore anche per il coraggio che hanno sempre dimostrato che dimostrano sia sul fronte dell'informazione come Giovanni Pepi che condirettore responsabile del giorno del giornale di Sicilia
E la Sicilia non è una terra facile perché oggi tutte le tele non sono facili però certamente la Sicilia è una terra che vive in prima linea da tanti anni
E quindi fare informazione fare giustizia certamente non è facile
Richiede una buona dose di coraggio per cui veramente dobbiamo essere vicini alla Sicilia questa terra di grande dignità di grande nobiltà di grande coraggio e anche di un banco di prova continuo perché certamente non è facile vivere sempre in tensione e soprattutto su un fronte di civiltà da conquistarsi giorno per giorno
L'avvocato Gaetano Pecorella che il presidente di Unione Camere penali che veramente di coraggio ne ha da vendere perché si è esposto in prima linea
Devo dire che
Comunque la si pensi ora glielo voglio dire proprio magari non mi capiterà un'altra occasione per dirglielo
Ho notato che l'avvocato appunto Pecorella avuto il merito di far sentire all'opinione pubblica
Ad alta voce una riflessione che molti pensavano perché durante il terrorismo io ricordo che le camere penali erano molto attive anche quando si presumevano
Violazioni di e garanzie stamani si parlava di garantismo e difesa sociale è chiaro che il punto di equilibrio non è mai facile tra questi due piatti della stessa bilancia però diciamo si sentivano di più nel Periodo diciamo negli ultimi anni si sono sentite meno ecco devo dire che la voce di Gaetano Pecorella è stata una voce chiara
Ecco è stata importante per comunque ha smosso le acque ha fatto discutere fa discutere ci fa riflettere fa riflettere tutti perché poi dobbiamo aver tutti l'umiltà anche di ricrederci là dove non non si sia non si abbiano le idee chiare così abbia anche un'idea comunque non corretta di un certo tipo di impostazione
Dottor Antonello Mura devo per lui oltre la stima c'è anche una mozione in particolare degli affetti e quindi averlo qui a fianco mi fa estremamente piacere quindi devo dire questo pool che abbiamo costituito oggi grazie anche naturalmente all'amico Carrara che ringrazio ancora per questa iniziativa che è stata sì ma molto interessante anche molto ben riuscite voi nel pomeriggio tutta questa gente è già un miracolo quindi io darei
Subito la parola vediamo un po'cosa conviene
Penso che in fondo in fondo in fondo penso che forse la provocazione sia bene che venga proprio dalla stampa vedere per primo la parola proprio a Giovanni Pepe perché lanci in la
Contro il Modena in fondo se il vero potere no quindi ho fatto un atto io se
Diciamo così
Io
Spero di essere chiaro e prende anche se
La confusione è grande perché
Ammettiamolo Viviano un contesto schizofrenia
Quando si parla del tema che oggetto di questa tavola rotonda
Ho annotato alcuni appunti
Che a mio avviso è opportuno ricordare
Nel novantaquattro quando ancora Berlusconi non è la Presidenza del Consiglio ma era già al centro di alcune vicende giudiziarie ricordo una sua dichiarazione che suonava in questo modo c'è stato nel Paese un circuito mediatico-giudiziario che ha distrutto le persone al di là delle loro responsabilità
Preciso che il termine circuito medie mediatico-giudiziario nulla inventato Berlusconi invece un'affermazione di un noto avvocato francese perché anche in Francia
Questo problema c'è
Un anno dopo sulla stampa un'intervista che risale al quindici dicembre del novantacinque Massimo D'Alema
Presidente capo del partito democratico alla sinistra e non ancora capo della maggioranza che sostiene il governo di centrosinistra diceva che il modo con cui i giornalisti hanno trattato Mani pulite e molto discutibile
Un modo fazioso scarsamente rispettoso dei diritti delle persone che ha alimentato una circolazione impropria di notizie e segreti giudiziaria
E ultimo appunto che mi sempre interessante Michele Coiro
Già procuratore di Roma
Colpito dalle note vicende
In un'intervista a Repubblica che risale al maggio del novantasei scrittrice
La legge impone l'assoluta segretezza dell'iscrizione nel registro degli indagati
Spesso anche nei confronti dello stesso interessato
Al duplice scopo di garantire la genuinità dell'indagine e di tutela dell'onorabilità dell'indagato
Ecco io una domanda
Su questo vorrei comincia da qui vorrei cominciare perché Berlusconi D'Alema Covito dicono le stesse cose
Il resto è cronaca di questi giorni
Eppure
La violazione le dichiarazioni e le polemiche passano la violazione del segreto istruttorio resta e siamo alla conclusione un po'tragicomica
Del leader di Mani pulite
Che come dice D'Alema è stato condotto a colpi di violazione del segreto istruttorio che colpito da vicende giudiziarie manda una lettera al Corriere della Sera in cui dice ringrazio il giornale per l'illecita pubblicazione di notizie
Protette dal segreto istruttorio
Siamo a questo strano balletto in siciliano ci potrebbe fare riferimento a quel termine molto esplicito che la Nakata no
Il muoversi per cui c'è un massimo di movimento e un minimo di spostamento non si muove nulla
Perché
Io non so se sono se sono buone o cattive ragioni però è utile fissare un po'queste ragioni che impediscono di muoversi su questo punto
Intanto c'è una ragione deontologica che ci riguarda
è giusto essere chiari fino in fondo e precisare i termini della questione
Il segreto istruttorio viene violato in primo luogo dai magistrati
Inquirenti
Dagli agenti di polizia da quelli che hanno il potere di indagine
Che possano le notizie o giornalista
E quando le notizie fuggono il giornalista un'ottima ragione per dire come dice
Sia una notizia
Il miglior modo perché un giornalista lo dice Montanelli
Posso amministrare un segreto è quello di pubblica ragiona deontologica che salva il giornalista
Tra parentesi
C'è una ragione logica
Perché nel momento in cui
Caro Ferri le notizie circolano nei tavoli delle redazioni
I direttori responsabili anche i più volenterosi
Devono legittimare la pubblicazione di una notizia in violazione del segreto istruzioni per una logica Chiara che è quella la concorrenza
Non pubblico io la notizia ma sicuramente la pubblicherà il giornale concorrente oppure la Pubblico nel timore di non dovere domani bucare nei confronti del concorrente
E poi c'è una ragione ideologica
Che riguarda giudice giornalisti ma più i giornalisti dei giudici ancora
Da Mani Pulite in poi il modello del giornalismo italiano
Appiattito su dimensioni accusatori
Fa notizia lo scandalo fa notizia l'accusa non la soluzione
E quindi tutti i sedimenti di verità che trapelano dagli atti istruttori anche in violazione del segreto in violazione di norme che già Enrico Fede ha ricordato insistono
Finisce col far notizia più di quanto non faccia notizia un sedimento di verità che in contrasto con quello certo
E poi c'è una ragione politica
Che non possiamo assolutamente non prendere in considerazione del resto le dichiarazioni di alti giudici sono esplicite
I leader di Mani pulite hanno sempre teorizzato l'idea che non ci sarebbe potuto procedere su certe inchieste se non si fosse vissuto un momento particolare dell'opinione pubblica se non si fosse avuto il consenso dell'opinione pubblica
E questa ricerca del consenso tacita non esplicita
Finisce collegare il circuito giudiziario a quello d'informazione
Se il giudice
Ha bisogno ritiene di aver bisogno del consenso dell'opinione pubblica a ovviamente un interesse stretto
A far trapelare
Notizie perché i giornali di hanno forma di fatto compiuto a quelli che sono elementi di indagine
Ecco tutto questo
Io non so se sono buone ragioni ma sono le ragioni per cui a mio avviso si è in questi motivi
E poco conta il fatto che oggi
Diciamo con chiarezza vediamo esponenti
Autorevoli del centrosinistra essere sulle stesse posizioni in materia di segreto istruttorio
In cui si trovavano esponenti del centrodestra che mi pare che qui c'è uno strano balletto per cui invece di stabilire un'intesa per certe regole
Si è invece alla recriminazione continua la ritorsione per cui ho ceduto ci si diverte
A vedere nelle affermazione di qualcuno oggi la contraddizione con l'affermazione di questo di qualcun altro ieri e non si va avanti ma perché ecco Enrico Ferri pone una questione molto importante
Quando parla la persona umana
Non si riesce
Dai problemi di cui si discute
Se non si fa una riflessione a mio avviso seria e profonda
Sulla violazione di un diritto che non ha cittadinanza nel Paese
Che non ha cittadinanza
In Italia molto più di quanto invece ne ha degli altri Paesi della stessa Europa
E che è un diritto
Che fra l'altro non esiste nemmeno non è codificato
E che il diritto all'immagine
La persona oggi realizza la sua libertà
Anche all'interno del processo
Non soltanto attraverso gli strumenti della difesa che sono garantiti
Ma attraverso la protezione e la sua immagine
Voi ponete di nella condizione del c t. Dino inquisito
Nel momento in cui un cittadino è inquisito e può partecipare al processo in una condizione di parità nei confronti di chi lo accusa
La sua persone salta
Nel momento in cui l'indagine diventa pubblica
E allora Luigi e colpito da un particolare squilibrio per cui le ragioni dell'accusa sovrastano quella sua difesa
Il cittadino che pubblicamente sospettato
è pubblicamente sospettabili da quel momento la sua vita cambia quando ancora non c'è stato una sentenza il cittadino che inquisito
Vede la sua vita cambiare già nel momento in cui esce dal portone di casa perché il portiere lo guarda in modo diverso rispetto al giorno prima
Perché i suoi figli non sono più liberi
Di frequentare alla classe come il giorno prima è se un imprenditore non può entrare in banca come poteva entrare il giorno prima
Ci sono sanzioni che si consumano e si realizzano per il semplice fatto
Che è un'indagine sul suo conto è nota
Conclusione radicale di questa di questo assunto beh allora non è giusto che si diano notizie all'indagine fino a quanto non c'è la sentenza
Osservazione successiva
Nella situazione italiana i tempi del processo sono tali per cui
Un sibila divieto significherebbe eliminazione della cronaca giudiziaria
Con conseguenze che sono devastanti per il cittadino il quale non potrebbe conoscere cosa che deve conoscere
Ma il punto è comunque resta la domanda respingere allora quando è opportuno che un cittadino inquisito
Nei confronti del quale quindi legittimo il sospetto da parte di chi lo accusa
Debba essere oggetto di pubblico sospetto perché il giornale pubblica notizie riguardanti quell'indagine quando
Le risposte adeguarne le norme sono confuse
Ma a prescindere da questo un discorso serio su questo punto si è fatto
E quel problema
Non si sa io sostengo perché il diritto all'immagine
Viene considerato un diritto o inesistente o trascurabile e invece è un diritto fondamentale che deve trovare protezione nel processo
Se non si riesce se non si risolve il problema a questo livello culturale
Abbiamo soltanto il chiacchiericcio
E le polemiche di corto di Corto cortissimo momento che sono quelle che attualmente avvelenano infestanti
Ma non salvano la persona umana che invece in materia giudiziaria
è angosciato da una anch'incertezza profonda anche per la inesistenza di norme che proteggono la solita
E questo punto
Non so se questa è una provocazione però credo che questo la domanda sulla quale
Devono venire risposte dai giuristi io vorrei fare un'ultima considerazione
Noi abbiamo vissuto
In questo Paese una fase ondivaga e contraddittoria per cui siamo passati da eccessi di emergenza che giustificavano ogni giustizialismo
è a eccessi di garantismo che hanno avuto il loro epilogo prima se ben ricordate
In un referendum che ha sancito il principio la responsabilità dei giudici sul piano tecnico ma che sul piano politico ha significato ampio significato una manifestazione di dissenso enorme nei confronti della magistratura
Dopodiché è ripresa un'ondata di leggi di di furioso giustizialismo adesso siamo nuovamente
Ad un'ondata di garantismo incombente ecco tutto questo finora non ha salvato ha salvato
La figura del giornalista
E quindi si verifica all'interno della mia categoria una schietta pigrizia ad affrontare questo problema
Nel momento in cui si affronta la risposta dei giornalisti
E dei politici è sempre la stessa
Sì è vero forse sarebbe opportuno intervenire per quanto riguarda le norme del segreto istruttorio però tutto si deve risolvere nella logica dei comportamenti delle prescrizioni di ontologiche delle carte dei diritti e dei doveri degli accordi
Ecco io sono convinto
E lo dico con grande franchezza
Che al punto in cui stanno le cose forse questa risposta che noi abbiamo dato e insufficiente oggi
E senza andare a ripercorrere quel percorso quella strada polemica che ricordava poco fa Ferri quando parlava della famosa proposta della carta del del del decalogo dalla cassazione io dico che non sarebbe male
Che nel momento in cui si stabilisce
Il punto dal quale
L'indagine deve essere pubblica
E conseguentemente si stabilisce la fase in cui invece tutto ciò che riguarda l'indagine deve essere segreto
A quel punto che ci siano delle norme
Che con sanzioni più forti di quelli attuali
Proteggono il segreto istruttorio e nell'interesse comune dei magistrati e dei giornalisti
Per la semplice ragione che gli uni e gli altri
Nel momento in cui sono garanti della segretezza di una certa fase dell'indagine difendono un diritto fondamentale
Che si chiama diritto all'immagine che non è secondo né al diritto alla difesa né al diritto di libertà personale
Se non si fa questo a mio avviso siamo già in una deriva per cui o le regole le chiediamo noi o qualcuno si alzerà e cieli imporrà con delle conseguenze che non sono certamente piacevoli per i giornalisti perché tutto sommato non è importante per gli altri ma non sarebbe piacevole nemmeno per la democrazia e questo deve far riflettere tutti
Ringrazio Giovanni Pepi che ha fatto un discorso devo dire molto equilibrata
Molto intelligente nel senso che ha richiamato due
Due realtà
Molto umanamente rivela concorrenza e questo credo che lo capiamo tutti Repetti giornalista paura sempre dello scoop che lo faccia un altro e qui c'è la rincorsa a notizie anche a rischio
Perché diciamo la verità il giornalista rischia però rischia di più può il cittadino che l'oggetto
Della notizia
E l'altra è vero la giustizia non dovrebbe rincorrere il consenso dell'opinione pubblica perché è chiaro che il consenso deve arrivare non dall'opinione pubblica la quale variabile nel senso che secondo come viene presentato un certo tipo di ferita un certo tipo di processo chiave non avendo altri elementi in mano
Non può che orientarsi secondo i dati che le vengono messi a disposizione e quindi è un consenso fittizio con l'opinione pubblica tant'è vero che si è visto come il consenso di oggi può diventare il dissenso di domani è molto facile
Ma non perché l'opinione pubblica sia superficiale perché non ha i dati come giornalista spesso a brandelli di notizia roba diciamo l'Hall agli atti davanti se non in casi veramente eccezionali e distorti e quindi deve arrampicarsi
Sullo specchio di una probabile verità
E spesso direi che la completezza della notizia che dovrebbe essere alla base non è il presupposto reale e questo dovrebbe essere evidenziato a parte io su questo sono d'accordo dice beh tutelare di più
Il segreto istruttorio
Perché è una garanzia per tutti è vero perché in realtà la notizia ha una forza tale ormai anche perché c'è un affidavit verso quello che dice soprattutto la televisione se il cittadino medio sento una notizia televisione ecco la notizia è vera per l'UE
Perché non avendo altra possibilità di riscontro critico e la gente che la sera vede il telegiornale se la notizia mettiamo sia fasulla o viene data in modo distorta anche perché può a volte sappiamo che le testate
Dei giornali radio delle telegiornali a volte presentano la notizia anche in maniera diversa no basta comparare
Un telegiornale ad un altro ed è molto facile col linguaggio un'immagine maliziosa della notizia di cui parlava la Cassazione sappiamo tutti benissimo ricordo durante il periodo del terrorismo che ci ha
Tira l'altro che inquadrava magari brigatista inquadrato in una posizione diciamo più abbordabile dal punto di vista umano quindi era facile catturare facile catturare la sensibilità dell'opinione pubblica soprattutto con l'immagine una cosa
Prende un'immagine da un certo punto di vista o da un altro quindi è facilmente P. contabile è un un mestiere la professione effettivamente delicatissima occorre un grande rispetto per gli altri come quella del giudice
Io credo che fare il giudice fare il giornalista
In certo senso anche fare il politico ma direi che uccide il rapporto più delicato di tutti forse proprio quello tra il giudice il cittadino perché è molto facile varcare la soglia della riservatezza credo che il giudice debba a vere
Questo questa profonda consapevolezza e anche il giornalista
E in un certo senso anche il politico al politico si rivolge di più ha un interesse diciamo generale
Mentre il giornalista può colpire con la notizia quella persona singola come il giudice può colpire può andare oltre la soglia del consentito che certamente può violare quella privacy
Che finisce per essere poi un trauma avvolti irreversibile per il cittadino quindi il senso del rispetto della persona umana che mi sembra sia poi il succo del discorso di perizia molto importante recuperare il rispetto
E oggi lo stiamo perdendo anch'
Che né affetti hanno in qualche modo deviato
Pensiamo ad esempio alla logica del sospetto
Ci sono alcune leggi pure importanti come la legge Rognoni-La Torre in cui però alcuni provvedimenti no e vengono presi sul sospetto di mafiosità
Detta legge nessuno vuol demolire per carità nella proprio l'autore mette e leggi successive che ormai hanno quasi completamente sostituito
Va introdotto un elemento difficile di difficile gestione
Perché è chiaro non è un elemento giuridico è strettamente giuridico di si va diciamo in qualche modo di una sorta di libero convincimento del giudice quindi diventa estremamente delicata
Il pentitismo il rapporto tra pentito
E giudice la legge sui pentiti nel periodo del terrorismo la legge
Anzitutto il pentito dal terrorismo ed ha già un pentito diverso
Il pentito da macchie certamente un pentito
Di altro tipo naturalmente che nasce in un contesto completamente diverso
Ripeto io li metto sotto il profilo della criminalità di vetro sullo stesso piano perché sono contro qualsiasi forma di legittimazione postuma del terrorismo
Tanto per essere chiari però e certamente sono due aspetti diversi ora lascia ad aver lasciato gestire alla magistratura
Da parte del potere politico rapporti così incerti
Non è non è stata una strada diritta sulla strada rischia e sinergie dallo le conseguenze le incertezze voce dell'opinione pubblica del buonsenso popolare sono le incertezze che derivano da un un rapporto non ben definito per quel segreto istruttorio diventa in qualche modo sfumato lo stesso perché ci sono rapporti che vanno al di là delle regole e questo andare al di là delle regole disorienta l'opinione pubblica perché non ne capisce bene la ragione
E quindi rimane a bocca aperta si rischia di travisare anche delle verità
Perché si sovrappongono delle mozioni no oggi stamane che qui moltissimi agente cosa al cosa parla cinquecento milioni dati alle pentito di Andrea che no perché certe mezzo miliardo un pentito allora ci sono state le dichiarazioni è si contende a no perdizione riferite quel sette
è chiaro che si sovrappongono a verità non verità lasciamole giudicare alla sede competente ma negli nell'immaginario collettivo si sovrapponga immagini sensazioni che possono essere giuste possono essere sbagliate
Questo allontana da quella ricerca della verità e nacque la credibilità che effettivamente e naturalmente qui c'è il ruolo dell'avvocato
è chiaro che il ruolo della difesa è un ruolo estremamente delicato e importante
Stamani si è cercato in qualche modo di
Avvicinarla ruolo del pubblico ministero effetti sono ruoli diversi perché è chiaro che nel reciproco rispetto della professionalità della deontologia della serietà anche questi sono valori
Che non si metterà in discussione se non nei casi singoli ma questi va bene per i magistrati come degli avvocati è chiaro
Tra certamente la difesa ha un suo ruolo la sua funzione
E ha un suo rapporto anche con il cittadino che certamente è diverso in qualche modo dal rapporto del Pubblico ministero che diciamo deve garantire la legalità delle regole del rispetto delle regole sia nei confronti del colpevole sia nei confronti dell'innocente quindi è un problema un rapporto dedicato un apporto però molto importante ecco perché io adesso darei la parola a Gaetano Pecorella
In modo che poi Antonello Mura possa rispondere a le osservazioni o alle eventuali provocazioni verranno fuori
Il richiamo a ruolo dell'avvocato ruolo del Pubblico ministero
Mi indurrebbe a riprendere alcune osservazioni che faceva prima l'onorevole Enrico Ferri sul pubblico ministero sulla separazione delle carriere ma resistettero alla tentazione
Credo che
Credo che forse tutto il tema di questo convegno dal punto di vista dell'Avvocatura si risolve in un accento se mi permettete e cioè nel mettere l'accento sulla e che vedete nel titolo Giustizia secondo noi è legalità è un problema molto semplice cioè di avere delle regole alle quali tutte dobbiamo attenerci allora prima domanda o la domanda fondamentale che mi pongo rispetto al tema
Di oggi è ma veramente c'è qualcuno che vuole queste regole per quanto attiene al segreto e al ruolo che la stampa e al tutela la riservatezza
Oppure come troppo frequentemente accade oggi parliamo di molte cose ma in realtà non vogliamo cambiare nulla
Il mercato Pardo in questa terra credo che insegna molte cose no a noi tutti va insegnato
Io ho la sensazione che in realtà al fondo delle categorie che sono chiamati in questo momento a parlare di questo problema
Nessuno vuole cambiare queste regole le regole che ci sono oggi sì aprite un giornale le prime cinque sei pagine sono dedicate a notizie che non dovrebbero esserci
Io parlo dei giornali nazionale che credo tutti ne abbiamo bisogno di vedere le prime cinque o sei pagine sono dedicate al rapporto del Gico che non doveva essere pubblicato l'introduzione telefoniche che non dovevano essere pubblicate
A notizie più o meno date da dei magistrati inquirenti oppure da Bocca che così e quindi certamente il giornalista la stampa che una funzione nobilissima Matilde deve mi domando se veramente ha interesse a cambiare le cose ma mi domando anche se ha interesse a cambiare le cose quella parte di magistrati
Che come veniva ricordato prima dal dottor Pepi attraverso la stampa a non solo fatto dei processi ma ha creato una immagine non solo di se stessi ma creato l'indagine per esempio sopperire il pool di Milano
O che so il le indagini che affatto Firenze e quindi attraverso questa stampa vi sono anche carriere che sono nati e si sono sviluppate attraverso questo è stato l'Abi domando
Se veramente hanno interesse tutti coloro che dicono vogliamo cambiare le regole avere ora cambiare le prassi a volerle cambiare ma vi dico che anche per gli avvocati io sono molto sospettoso su questa richiesta di una giustizia più a bassa voce una giustizia più silenziosa dove si danno meno notizia perché l'esperienza che credo tutti noi l'abbiamo fatto
Non c'è dubbio che il processo che fa sulla Stampa è un processo di quelli che danno notorietà l'avvocato al processo
In cui l'avvocato può dare al giornalista se c'è la la notizia riservata crea tra lui e il giornalista è un rapporto come dire di maggiore chiamiamo di maggiore simpatia che allora io credo che si deve a questo punto fare un esame di coscienza e dire vogliamo o non voglia
Io credo che dobbiamo però vuole cioè dobbiamo renderci conto che l'attuale situazione che dà dei benefici
Non voglio fare della retorica ma che dà dei benefici a i soggetti che operano nel mondo della giustizia
Procura però dei danni spesso irreversibili sono stati già ricordati a tutti coloro che sono oggetto dell'attività della giustizia cioè i cittadini che lo ha credo che uno sforzo vero
Sincero per cambiare le cose dovremmo cercare di farlo e questa occasione è appunto un'occasione di riflettere su come possibile cambierà le cose
E non è facile
Non solo per le ragioni che adesso ho detto di natura pratica ma non è facile per ragioni di natura oggettiva di natura anche culturale
Perché all'interno di questo tema del segreto e della riservatezza giocano tre diritti costituzionali fondamentali
E che sono il diritto alla riservatezza che purtroppo gli autori del Codice del mio centottantotto di cui io
Per mia fortuna non facevo parte non perché non fosse un po'Codice ma perché alcune cose tipo questa non sono condivisibili otto e con l'ottantotto hanno ritenuto che la riservatezza delle persone non contasse nulla cioè non fosse un valore
Vi è la tutela delle indagini
Attraverso il segreto altro valore di rango costituzionale ed è la libertà di stampa altro utilizzo di rango costituzionale quindi si intrecciano tre diritti di rango costituzionale che devono essere resi tra loro compatibili
Ora che la riservatezza sia un diritto di rango costituzionale credo che si ricavi benché appunto il nostro paese ha fatto fatica a riconoscerlo
Ma era detto espressamente nell'articolo due della Costituzione o perlomeno l'ha detto laddove l'articolo due riconosceva i diritti inviolabili e se c'è un diritto inviolabile dell'uomo e quello di avere una propria vita privata una propria vita nella quale lo Stato la collettività o anche i terzi non hanno diritto di entrare
E poi si ricava per tutte quelle norme che tutelano il domicilio la corrispondenza e così via
Quello che dobbiamo considerare che non solo un diritto è il diritto della persona perché non vi è identità personale se non viene riservatezza l'uomo perde la sua identità se non a una sua area di vita
Che appartiene soltanto lui ma dobbiamo tener conto che è uno di quei diritti oggi messo più gravemente in discussione da tutti i punti di vista
Se volete un esempio
Abbastanza Crotte Isco un consiglio comunale che vota
Di fotografare i clienti che raccolgono non raccolgono prostituta per strada diceva questa anche questa riservatezza fa parte della vita privata non fa parte della moralità ma farà parte a vita privata cioè il rischio che tutto ciò
Che noi facciamo diventi pubblico e che quindi non ci sia più uno spazio nostro d'altra parte di questo hanno cominciato a scrivere molti anni fa mille novecentottantaquattro di Orwell fu scritto quando l'ottantaquattro sembrava una hanno lontanissimo l'abbiamo superato non siamo arrivati a quello che lui immaginava però è un rischio che avverte tutta la cultura occidentale
Peraltro voglio dire sia la Cina che la Russia nelle epoche che ben sappiamo hanno appunto dimostrato come l'individuo la persona umana possano avere più una sua identità un suo spazio
Ma è anche un valore politico un valore economico la riservatezza perché non si può fare politica cioè il diritto ad associarsi
Deve avere con sé anche il diritto di discutere senza che nessuno ti mettere cimici sotto il tavolo perché se tu stai discutendo di cose legittime naturalmente
E quindi la libertà politica è collegata la riservatezza
La libertà economica cioè il fatto che l'imprenditore organizzi la sua impresa senza che nessuno conosca le sue decisioni la sua attività sempre che questo si sviluppi all'interno della legalità
E quindi che cosa se ne ricava rispetto al diritto alla riservatezza che la violazione deve essere un fatto eccezionali si cioè deve esserci una situazione in cui per garantire dei valori costituzionali della sta almeno dello stesso rango della stessa portata in indispensabile violare la riservatezza
Però dall'altra parte viene il segreto
Il segreto che
è qualcosa di diverso dalla riservatezza il segreto è un non è un bene individuale e segreto d'indagine avete a che vedere tutto ciò che il Codice prevede in materia di segreto rispetto al problema
Della riservatezza individuale il segreto serve a tutelare il processo non a tutelare la persona sono due realtà completamente diverse
Ed è un valore anche esso di rango costituzionale perché attraverso il segreto si tutelano le indagini e quindi si tutela la giustizia che uno dei grandi valori contenuti nella Costituzione
Ma poi vi sono altre ragioni per cui il segreto è il segreto nel processo è un valore molto importante
E credo che molto rapidamente si possono enunciare in questo modo ma innanzitutto solo una giustizia che non trasmette all'e sterno notizie che riguardano le indagini
Può evitare che ci siano processi che sono più finalizzati alla notizia che non alla indagine che cosa intendo dire fare un processo
Che dia all'esterno un certo riscontro di notizia e credo che questo non è una critica che si debba fare ai pubblici ministeri è nella è una componente umana quella che di riuscire a far parlare di sé e attraente e quindi attraverso la copertura delle notizie si ottiene anche una forma di controllo di non sovraesposizione della della magistratura e soprattutto dei magistrati inquirenti vi è poi un altro aspetto
Che dobbiamo tener presente al momento in cui chiediamo che le notizie relative a indagini restino segrete
Ed è evitare lo scambio di favori che conosciamo tra certi giornalisti e alcuni magistrati non sono
Una grande minoranza però è un dato reale lo scambio di favori
E perché ce lo scambio di favori ma evidente perché il giornalista alla notizia riservata che altri giornalisti non possono avere e il magistrato a lancio di immagine la fotografia il titolo ecco allora questo è un dato estremamente negativo
Non solo all'e sterno cioè rispetto all'immagine che deve avere il magistrato non di protagonista ma di soggetto che fa il suo lavoro ma credo all'interno de la stessa magistratura per cui ci sono magistrati che sopravanzano almeno questa è la mia sensazione ma semplicemente guardando tutte le istituzioni che conosco sopravanza magari altri magistrati solo perché hanno una stampa più favorevole una stampa più dalla loro parte
E vi è poi il la smalto aspetto
Che ci deve far riflettere sulla necessità che si recuperi totalmente il segreto delle indagini
Ed è la selezione delle notizie che devono essere pubblicate o non pubblicate da parte del magistrato che sta conducendo le indagini e cioè quali notizie escono e quali notizie non esco addirittura lo prevede il codice queste una norma dal certo Podestà preoccupante perché affida al Pubblico ministero
Una specie di e censura sulla stampa perché come articolo trecentoventinove Nottola chi opera in questo campo prevede che anche quando la notizia non sia più coperto dal segreto per ragioni specifiche il Pubblico ministero possano in vietarne la pubblicazione
E allora che cosa è accaduto mi facevano presente ieri che prendevo un pubblico ministero di Busto Arsizio che sta indagando sull'omicidio ha vietato attraverso un suo decreto che la stampa parli delle indagini che sta conducendo
Non che parli di un atto specifico ma che di queste indagini non si deve parlare ed è secondo me è un meccanismo significativo c'è il pubblico ministero che ha la gestione della notizia
E ancora l'ultima osservazione se ne potrebbero fare tante altre della necessità del segreto è gli effetti che la notizia può avere sulla politica e sul situazioni politica
E cioè fare uscire la notizia in un certo momento carico di una certa persona può spostare totalmente la politica nazionale
Sono esempi che non è necessario ricordare ma sono esempi che conosciamo tutti è sufficiente fare uscire lo stesso giorno in cui si torna nella in Europa con la moneta la notizia sulla sull'incriminazione del presidente del Consiglio oppure nel giorno in cui inizia un grande congresso internazionale l'informazione di garanzia su un altro Presidente del Consiglio perché tutto questo incida sulla politica nazionale allora il segreto altro valore che va tutelato nel modo più rigoroso possibile quindi abbiamo due valori entrambi da tutelare la riservatezza delle persone il segreto delle indagini però dall'altra parte vi è la libertà di stampa
Che è sicuramente un altro dei valori fondamentali non ci saremo pratica anche rispetto alla alla funzione giudiziaria
E quindi che cosa dice la stampa
Pezzuto dice che con dei processi con tempi così lunghi se non fosse la stampa a darne notizia i cittadini dovrebbero a sapere soltanto quando il processo vada al dibattimento e quindi dopo molti anni
Ecco io ho delle perplessità su questo su questa ragione su questa giustificazione
Perplessità di natura pratica e di natura anche culturale di natura culturale perché sino a che il processo non sfocia in un dibattimento e semplicemente una ricerca di elementi per fare il dibattimento non ne parlo Guzzo teorico lo deve essere così c'è da essere concepito come un momento nel quale si sta vedendo se andare a fare il dibattimento si stanno raccogliendo elementi e quindi dire che i cittadini devono conoscere tutto ciò prima a me pare che non sia giustificato i cittadini sapranno quando finalmente ci sarà il processo
E poi a me pare francamente che in realtà non è che si dia la notizia perché ci si preoccupa che passi troppo tempo cittadino sono informati
Perché la notizia e notizia se viene data immediatamente è che c'è un problema di dire be è già passato son passati tre mesi i cittadini non sanno ancora che cosa ho detto quel testimone no la corsa e a sapere per primi quello che ha detto quel testimone o quello che ha detto
Indagato quindi in realtà il meccanismo è il addirittura talora anticipare ci sono stati dei casi anche qualche caso che ho visto io che è uscita la notizia dell'informazione di garanzia prima ancora non dico che venisse messa ma certamente prima che venisse ricevuta dalla persona interessa
L'altro aspetto da libertà di stampa però non non meno importante
Effettivamente il controllo sull'attività giudiziaria e cioè come tutti coloro che operano nelle
Nella funzione pubblica è necessario che la collettività conosca controlli sappia che cosa sta succedendo e dunque il problema di una stampa che è guardiana dei diritti e del buon funzionamento della giustizia
A questo punto come vedete ci sono tre valori per cui è ragionevole tutto e ragionevole che non si debba sapere nulla come in alcuni Paesi per esempio nei paesi anglosassoni tendenzialmente se non nel momento in cui c'è il processo pubblico oppure che la stampa debba informare prima perché solo così ha una funzione di controllo su quello che fanno i stanno facendo i magistrati
Ebbene
Io penso che il primo
La prima strada che è stata imboccata dal governo è la peggiore secondo me è possibile in questo momento perché della riservatezza e del segreto si è occupato soltanto in relazione al intercettazioni telefoniche e ambientali
E ha scelto la strada a mio avviso peggiore cioè quella di escludere dalla conoscenza di elementi processuali una delle parti perché così si riduce il numero di coloro che essendo informati potrebbero dare notizie alla Stato
Che cosa voglio dire che il di segno di legge sui due già telefoniche
Prevede non già che le intestazioni siano limitate a elementi assolutamente indispensabili al reati che si possono indagare attraverso fondamentalmente solo quello strumento anche attraverso con strumenti modo primario
Ma ha previsto che il Pubblico ministero autonomamente selezione
Una parte delle telefonate dei nascondermi perché nasconde tra virgolette ce le mette in un archivio riservato
E l'altra parte la mette a disposizione del giudice indagini preliminari il quale a sua volta le legge dettogli una parte dicendo ma che stiano sono rilevanti e le manda nell'archivio del Pubblico ministero
Quando arriva il difensore si trova in nell'arco di brevissimo tempo perché nei quindici giorni Di Resta quello che Pubblico ministero e giudice hanno deciso che è rilevante
Con l'aggiunta che potrà andare a vedere le telefonate che sono nell'archivio ma non potrà farne copia per cui potete immaginare il difensore che passa per così dire alcune alcuni giorni ad ascoltarsi le telefonate che sono state ritenute da emarginare da togliere non ne può fare copia per cui siamo tornati al mille novecentoquarantacinque quando non essendoci la macchina la fotocopia e bisognava scrivere a mano tutto ciò che era rilevante per i difensori
Allora se questa è la strada a mio avviso è una strada del tutto sbagliata cioè il problema non è quello di sottrarre notizie del processo alle parti affinché poi
Le parti non sono le parti ma lo stesso giudice perché giudice non viene a conoscere tutto ciò che il pubblico ministero ha già deciso di togliere e lo Stato non può essere questa volta deve essere evidentemente quella di
Toccare di bloccare il momento dell'uscita delle notizie non il momento della conoscenza da parte dei soggetti retrocesso
E allora noi come avvocatura abbiamo
Pensato in relazione alle intercettazioni telefoniche che è sicuramente il momento centrale per quanto riguarda la riservatezza e il segreto perché lì proprio si associano i due aspetti
L'intercettazione per forza colpisce la riservatezza e nel momento in cui intersezioni entrano nel processo sono coperte e devono essere coperte dal segreto
E la nostra proposta e in questo senso
E riguarda le intercettazioni ma la estende rock chiudendo anche al problema ingenerare la tutela della riservatezza e del segreto che prima di tutto
è necessario che sia individuato nella legge una serie di fattispecie specifiche
In relazione alle quali è possibilità citazione quindi non
La misura della pena come avviene oggi ma proprio le intercettazioni l'intesa che si possono fare per questi tipi di reati in relazione ai quali o per la gravità particolare del reato o perché quel tipo di reato come anche peraltro prevede già la legge
In alcuni specifici casi limitati
è necessario procedere in quel modo
Il secondo punto che per esempio proponeva anche il presidente Caianiello il ministro Caianiello
Era quello che le autorizzazioni per intercettare la vita privata delle persone devono venire da un giudice collegiale
Perché una decisione se volete non molto meno grave
Lo si ricordava anche prima di quello che attiene alla libertà della persona riparta della corrispondenza la libertà della propria vita
Dello stesso valore e quindi un giudice collegiale che abbia il compito di autorizzare le intercettazioni
Una terzo aspetto deve essere il possibilità la facoltà che a questo giudice di qualificare il fatto
Perché badate che oggi vi è un situazione un po'particolare la qualificazione giuridica dei fatti per cui si procede comporta il tipo di dritto
Se si mette un quattrocentosedici bis scatto tutta una serie di norme
Su questo tipo di qualificazione in genere il giudice non ha potere ritiri giudice le indagini prima non ha poteri di intervento ecco credo che anche questo dovrebbe essere previsto
Un altro aspetto importantissimo è specificare le modalità esecutive delle intersezioni ambientale
Modalità che non vengono specificate per cui vengono compiute con le forme più disparate
Infine
Un aspetto che mi pare rilevante e quello di escludere la disponibilità di apparecchiature al di fuori delle procure della Repubblica
Perché è pur vero che vi sono limiti vi sono ipotetiche garanzie ma quando sono sottratte al magistrato
Le intercettazioni comportano sempre dei maggiori rischi che siano utilizzate anche informa non non corrette
E come ingenerare intervenire questa mia conclusione sul problema della tutela della riservatezza e del segreto
Ma a me pare che anzitutto
Bisogna che la legge che riguarda i giornalisti debbano prevedere debba prevedere come illecito disciplinare la pubblicazione di notizie che ancora sono da acquisire al dibattimento
Non penso alla sanzione penale ma credo che come noi avvocati con fatica ci stiamo dando delle regole deontologiche in questo campo
Siamo persino disposti e sì mi riuscirà sarà un messaggio che lancerò ai miei colleghi scenderà il silenzio stampa perché sì impari si dia un esempio per non colpire la vita privata delle persone
Attraverso questo diffondersi continuo di notizie che riguardano i processi e allora credo che anche la stampa stile per dare una regola precisa sinché non c'è il dibattimento
Le notizie sono un modo di aggredire la personalità che resterà rustici amo tutti ma poi ce ne dimentichiamo distrutta per sempre
Guardate che è una persona che sia stata indicata come autore di un grave reato non recupera mai più nella società la posizione che aveva prima quindi darsi la regola per cui illecito comunque
Se non altro dal punto di disciplinare dare notizie prima che il dibattimento ne vagli la attendibilità
Poi credo ancora che si deve invece per vedere come reato la pubblicazione di conversazioni cioè mi riferisco specificamente a all'aspetto delle conversazioni ambientali e telefoniche quindi prevedere come reato la pubblicazione di conversazioni che abbiano natura diffamatoria e qui c'è già la diffamazione
Va dato che la deflazione è un reato che non sempre come ricordava l'onorevole Ferri e a a adattabile a tutte le fattispecie le virgolette possono cambiare totalmente il senso di una frase quindi col prevedere proprio come reato il fatto di pubblicare intercettazioni
Che abbiano natura diffamatoria o comunque che non abbiano attinenza conti processo
Sappiamo tutti che sono state pubblicato delle intercettazioni telefoniche che riguardavano conversazioni
D'altro genere che erano state colte i indagando nei confronti di un uomo politico illustre e che non c'entravano nulla ma che dava una certa immagine di una serie di persone o di un gruppo di persone ecco
Io non vedo perché questo debba essere consentito non debba essere punito
Si potrebbe anche pre vedere
Che non è punibile il giornalista e questo credo che comporterà una risposta dalla stampa il giornalista che riveli chi gli ha dato l'atto o la notizia contenuta nel processo io credo che sia molto diverso
L'ipotesi del mantenere il segreto sulla fonte dall'ipotesi invece di non essere punibile se si dice chi chi ha dato l'atto perché chi ti ha dato l'atto ha commesso un reato perché o è il magistrato o è l'avvocato è il cancelliere o il poliziotto
E quindi prevedere una condizione causa di non punibilità del giornalista laddove dica chi gli ha dato la notizia che interno un processo quindi non è il confidente mi pare che sarebbe un modo che costituisce una forte contro spinta rispetto a fare uscire la notizia dai giornali
E dunque per concludere queste ultime brevi osservazioni
Come tagliare in radice questo malcostume e secondo me bisogna tagliare in radice
Ci dà le notizie cioè chi le pubblica l'ultima parte si potrà prevedere come dicevo prima una sanzione sui confronti subordinata al fatto che non riferì che gli ha dato la notizia ma è l'ultima parte di una sequenza di atti allora bisogna tornare
Alla parte iniziale cioè bisogna colpire chi viola il segreto chi dà la notizia al giornalista
E dunque il primo punto è che a nostro avviso a mio avviso il Pubblico ministero non deve mai parlare per i giudici problema
Non c'è o è molto più limitato non deve mai parlare delle indagini di cui si sta occupando deve esserci una regola generale in questo senso come noi devono parlare neanche gli avvocati cioè stabiliamo una regola che valga per entrambi che sia Ferrea
E che sia molto simile
Ma non solo non deve parlare non deve dare notizie ma sarebbe bello se finalmente lo dico anche perché anch'io ho fatto processi in cui si fanno comunicati si dicono cose alla stampa ma sarebbe bello che non si facessero neanche commenti ma per quale motivo
Ma perché la serenità del giudice perché c'è il il reato di attentato alla corte che a noi pare una cosa strana
In Inghilterra se si danno si fanno dei commenti sui processi in corso perché la serenità del giudice in questo senso l'attentato
E legata al fatto che non si forma l'opinione pubblica di un certo tipo ricordato Indro ne vuole fare se l'opinione pubblica si aspetta una sentenza di un certo tipo
E allora e difficile certo il giudice sa essere coraggioso se essere indipendente
Ma e certamente più difficile essere indipendente laddove c'è una atteso da parte di tutta l'opinione pubblica di un certo tipo di sentenza e quindi deve scendere a mio avviso il silenzio su ciò che sta facendo lasciamo lavorare il giudice in silenzio e in pace
In ogni caso la proposta dell'Ufficio stampa che è venuto anche di recente delle procure mi pare una proposta laddove sia assolutamente indispensabile dovere per esempio corregge la notizia arrivata una proposta che va accolta con favore
Ma per quale motivo
Perché dobbiamo a mio avviso evitare quello che accade io parlo del Tribunale di Milano dove lo vedo tutti i giorni
Che dalle undici in poi un gruppo di giornalisti comincia a fare il giro delle stanze dei magistrati e a farsi dare evidentemente notizie o cercare di carpire in qualche modo le notizie ci deve essere una frattura nettissima
Tra ciò che sta facendo il magistrato e la stampa
E questa frattura è possibile solo nel momento in cui vi è un responsabile per cui i giornalisti possono parlare solo con lui non possono accedere alle stanze di nessun magistrato
Questo mi rendo conto che una prospettiva Roma lontana c'è una prospettiva che richiede un grosso sforzo forse in questo momento nessuno è veramente convinto di potere procedere in questo modo
Ma credo che se non recuperiamo concludendo se non recuperiamo il segreto
Avremo sempre di più dei processi che saranno decisi nella testa della gente prima che il giudice egli abbia deciso per cui il giudice sarà mal visto sì la sua sentenza non corrisponderà alle attese
Sì avremo sempre il giudice che saprà essere indipendente come ne abbiamo oggi ma certamente si crea un rapporto sbagliato tra la sentenza che deve essere l'unica voce sull'esistenza o meno di un reato e non invece io rientra menti dell'opinione pubblica e soprattutto se non faremo così finiremo davvero per perdere questo valore questo bene fondamentale che tutti noi abbiamo che il valore di essere rispettati prima che non si dimostri che siamo Tore di qualche reato
Grazie
Ringrazio l'avvocato Pecorella che ha negli affetti
Affermato alcuni principi credo nei quali ci possiamo tranquillamente riconoscere
Anche perché
Ci sono alcuni ipocrisia nelle regole che noi applichiamo io ricordo la discussione in Parlamento quando si approva la legge costituzionale del ventinove ottobre novantatré lacca modificato l'articolo sessantotto della Costituzione quanto si discusse se fosse opportuno o meno prevedere l'autorizzazione
Per intercettare i membri del Parlamento
Poi alla fine prevalse la ragion di Stato quindi si è prevista l'autorizzazione che però è detta francamente è una contraddizione in termini perché è chiaro che nel momento in cui tu chiedi l'autorizzazione ad intercettare è chiaro che ai vanificato il contenuto dell'intercettazione
Quindi il limite cioè io credo che ci vorrà voglia veramente una riflessione globale per rivedere un po'e coordinare bene le regole del nostro sistema perché quando a chi va ancora insegnare in qualche modo il diritto ed i valletti l'articolo centoquindici del Codice penale
Che qualora due o più persone si accordino allo scopo di commettere un reato in questo non sia commesso nessuna di esse punibile per il solo fatto della corte non è punibile l'istigazione
Cioè diciamo il Codice penale aveva messo dei paletti
Addirittura che arrivavano fino alla corda
Quindi diciamo una intangibilità un inviolabilità in un certo senso no di una soglia che oggi televisivi per emergenze per una recrudescenza della criminalità organizzata è chiaro che questa questo equilibrio tra garantismo e difesa sociale è molto difficile da definire cambia non possiamo avere una formula fissa ci sono epoche storiche in cui certamente si è puntato di più alla difesa sociale
E epoche storiche in cui si è puntato di più al garantismo
E in fondo il tirare da una parte o dall'altra la custodia cautelare è un po'il barometro no perché in momenti in cui l'allarme sociale cresce è chiaro che si tende allungare i termini della custodia cautelare
I più estremisti invocano addirittura la pena di morte come successore del terrorismo e nei momenti in cui sembra che ci sia più pace sociale si accentuano le garanzie per il cittadino si scarica sulla società civile
Compiti che poi magari la società civile non riesce ad assolvere come è successo negli anni settanta son chiusi i manicomi
Giudiziari quando si sono aperte le carceri con i permessi
Diciamo è un'altalena della storia solo che in questi anni si è avuta una politica schizofrenica perché effettivamente abbiamo questo non è un alibi obiettivamente la nostra società vissuto stagioni conflittuali difficile tormentate
Una dietro l'altra diciamo ci sono stati i banchi di prove in continuazione e quindi è chiaro che uno Stato di diritto come vuole essere il nostro Stato vorrebbe esserlo
Non è facile determinare delle regole
L'unico Flash brevissima prossima pro Antonello
Ecco io volevo evidenziare che questo è un problema che non c'è non appartiene più soltanto a noi siccome intercettazioni si possono fare anche in via telematica eccetera è chiaro che la criminalità è sempre più internazionale ci sono reati nuovi reati nei confronti della comunità europea
Presente noi al Parlamento europeo stiamo avvertendo l'esigenza di avere un diritto penale comunitario ed è uno dei quesiti che abbiamo posto alla Conferenza intergovernativa perché non tutti gli stati aderiscono all'invito che può fare il Parlamento ma è un invito ad adottare nell'ambito dei rispettivi ordinamenti delle norme a tutela dei sempre delle frodi comunitarie l'Italia ha introdotto il seicentoquaranta visse sulle truffe comunitarie altri paesi non l'hanno introdotto il traffico della droga è colpito in certi Paesi un modo in altri Paesi in un altro
E quindi diciamo il cittadino questo cittadino d'Europa questo status nuovo che comporta diritti e doveri diritti anche alla riservatezza era un territorio più ampio però anche dei doveri
Di comportamento DiVersi quindi si allargano gli orizzonti questo ci può a può aggravare la situazione ma può anche agevolarla
Perché occorre trovare anche un metro comune di difesa e di garanzia che a spalanca le porte della del diritto dell'ordinamento giuridico ordinamento giuridico città diventando molto più ampio
E questo è affascinante stimolante però dobbiamo essere consapevoli di fare la nostra parte e anche noi diciamo nell'esprimere nostri convincimenti le nostre opinioni effettivamente dobbiamo avere anche il conforto dell'esperienza e delle osservazioni che anche oggi stanno emergendo con molta chiarezza per definire un ordinamento giuridico che abbia un sapore di verità di credibilità e di garanzia ora diamo la risposta alle osservazioni ha parlato l'informazione parlato la difesa fra tocca alla giustizia che può giustizia Roma tariffe
Grazie
Tra i tanti caratteri
Tipici
Del processo in generale del processo penale
Specificamente ce n'è uno che credo sia connaturato
A questa istituzione
Il carattere afflittivo del processo
Risale a tempi non recenti
Una definizione puntualissima di un grande giurista italiano che
Ebbe a dipingere
L'idea del processo come appena in sé
Che colpisce l'individuo
Credo che oggi più che mai valga
Una definizione di questo genere basterebbe pensare
All'appena costituita
Da frequenti ribaltamenti di giudizio nei quali le parti del processo si trovano coinvolte alla scarsa certezza del diritto e acciocché essa può suscitare
Nella persona sottoposta al processo
Alla stessa durata
Del processo e qui potremmo tranquillamente estendere il discorso è al campo civile e a quello penale nella relazione sullo stato della giustizia Relazione al Parlamento
Nella quale
Sono stato relatore al Consiglio superiore della magistratura per l'anno mille novecentonovantasei proprio in rapporto ai tempi del giudizio è anche non secondariamente di quello civile mi sono permesso di proporre che si parlasse e il CSM ha approvato di diniego di giustizia
E quindi sicuramente scusate scusate per cortesia chi è fuori della sala del convegno
La e quindi sicuramente
Il concetto di processo come come pena ne viene antiche su questo versante avvalorato
Ma ancora credo che nello stesso senso militi l'esistenza oramai costante come dato assolutamente non limitato all'Italia ma caratteristico di tutto il mondo occidentale di processi paralleli sui mezzi di informazione
Della diffusa impressione di colpevolezza a fronte di mere incriminazioni
O addirittura di semplici avvisi di garanzia
E in questo ciò che ci è stato detto autorevolmente dal dottor perché qui credo che rispecchi la realtà delle cose anzi ne approfitto di questa prima citazione di chi mi ha preceduto per dire che non ho assolutamente in mente una replica alle cose che sono state dette vorrei piuttosto provare perché mi sembra più costruttivo abbisognare il sistema quale a me pare che debba essere in tutta questa
Materia
Allora dicevo
Rafforzamento e riconferma per molti versanti e date le caratteristiche attuali della giustizia del concetto di processo come pena
Nella stessa prospettiva mi sentirei di classificare a dovere
Le violazioni della riservatezza la violazione della privacy che si riferiscano all'indiziato o che si riferiscano all'imputato di un processo
Quelle lesioni della riservatezza
Che incidentalmente avvengono in occasione di legittime compressioni dei diritti dell'imputato dell'indiziato per esempio con intercettazioni telefoniche opera ambientali
Oppure che è stavolta non legittimamente avvengono per impropria diffusione di notizie riservate
Quindi ancora da questo punto di vista processo che costituisce di per sé una pena
Direi una pena molto più afflittiva di quanto
Condizioni per gli imputati
Cioè di quanto non fosse quando la definizione di processo afflittivo di processo che di per sé costituisce la pena nacque
E però
Non è soltanto per chi e né diretto protagonista che il processo di viene pena
Perché
Sono sotto gli occhi di tutti le implicazioni che dal moderno processo penale derivano in capo a terze persone
Che si tratti di parenti di persone coinvolte
Che si tratti di amici che si tratti di vittime dei reati
Che si tratti di occasionali interlocutori
Per tutti costoro
Se è vero che il processo costituisce pena per l'imputato
Tanto che l'imputato assolto si può dire che abbia subito già di per sé una pena ingiusta ma direi a maggior ragione si può parlare di un processo che diviene pena ingiusta assolutamente inequivocamente
E senza eccezioni ingiusta per i i terzi che vengano lesi nella loro riservatezza
Dall'essere in qualche modo rimasti toccati dall'esistenza di un processo penale
Io credo
Che nella ricerca di rimedi a questo stato di cose
Il primo sia costituito da un qualcosa che mi pare un antecedente logico indispensabile
E cioè l'acquisizione o il rafforzamento della consapevolezza di questo ordine di riflessione
Senza questo antecedente logico credo che nessuna prescrizione procedurale
O sanzione pur imponente potranno spiegare efficacia concreta
A me pare e naturalmente non intendo avanzare un ingenuo
Ho superficiale o volutamente
Bendato
Discorso soltanto astratto mi rendo conto che occorre scendere cercherò di farlo nel quadro delle proposte concrete come dal loro punto di vista l'hanno fatto i due relatori
Prima di me
Ma ciò nonostante e prima dell'intervento normativo io credo si debba avere attenzione a questo profilo culturale
Occorre e in questo senso mi riferisco ai magistrati anzitutto ovviamente
Però immagino in questa platea
Di interessati tutti gli altri protagonisti della delle nostre vicende processuali anche esterni occorre consapevolezza anzitutto di questo ordine di problemi degli effetti insiti nell'uso di e son d'accordo di strumenti processuali particolarmente invasivi che spesso limitano o incidono diritti dell'individuo in modo non meno pesante e grave di quanto non faccia la privazione in sé della libertà personale di movimento
Quindi consapevolezza degli effetti insiti nell'uso di strumenti processuali degli effetti
Presi gli effetti non voluti gli effetti impropri o anche quelle che si sostanziano in condotte illecite o inopportune Esterne comunque alla vicenda processuale
Occorre continuando su questa versante di necessità di attenzione culturale di percezione culturale del problema
Una sensibilità
E un confronto di idee su questi possibili effetti e io immagino come opportuno campo di confronto quello ad esempio per la formazione professionale dei magistrati
Dopo mi pare assolutamente essenziale che si dibatta anche di questi temi e non soltanto di tecniche di conduzione di indagine o di astratte qualificazioni
Di istituti processuali
Occorre credo
Una sensibilità e un compiuto apprezzamento proprio dell'argomento centrale di questo dibattito del diritto alla riservatezza
Avvocato Pecorella ha detto giustamente che il Codice di procedura penale del mille novecentottantotto la in sostanza dimenticato
Non altrettanto giustamente ai miei occhi ha detto ha usato quell'espressione con cui affermava nonché mi pare di aver scritto testualmente quello che l'ottantotto non fosse un buon Codice
Francamente a titolo personale credo di poter dire non l'ho trovato anche per altri aspetti affatto con buon Codice la Corte costituzionale ha sostanzialmente dimostrato che quel Codice ma sono ignorato il diritto alla riservatezza
Ha ignorato quale fosse il primo il fine nel quadro della nostra carta proprio costituzionale del processo penale la ricerca della verità
La Corte costituzionale mi trovo qua dei dati non recente che ho utilizzato in occasione di una relazione di alcuni mesi fa riguardo al Codice di procedura penale
Nel solo anno mille novecentonovanta ci sono state ordinanze di rimessione alla corte costituzionale del nuovo Codice di rito
Tanto da costituire il trentacinque virgola quattro per cento del totale delle eccezioni di incostituzionalità sollevate rispetto a tutte le norme di legge italiana il ben noto articolo trentaquattro forse anche i non addetti ai lavori l'hanno sentito oramai nominare presidente più di un terzo nel novanta
Il l'articolo trentaquattro in tema di incompatibilità
All'epoca in cui facevo questa relazione immediatamente superata dai fatti aveva collezionato ben dieci declaratoria di incostituzionalità penso ora siamo già sul undici o dodici quanto meno e quindi questo per inciso per affermare che un corpo normativo di quel tipo ben poteva dimenticare il diritto alla riservatezza
Ma del resto il diritto alla riservatezza
E concetto Giovanni
Nel mondo giudiziario italiano anche da parte di chi si dedica all'elaborazione CUP alle lavorazioni accademica
Se è vero ricordo un'esperienza personale che sul finire degli anni settanta il mio tema vi concorso l'ingresso in magistratura di diritto civile relativo al diritto alla riservatezza i mezzi e i limiti della sua tutela vedeva nei più diffusi manuali dedicato non un paragrafo ma un capoverso
Questa e quindi letta di questa elaborazione del diritto alla riservatezza nella cultura italiana e come tale evidentemente
Ne esce rafforzata l'idea che cercavo di esporre cioè della esigenza forte di una presa di coscienza culturale delle implicazioni di questi problemi e son d'accordo avvocato Pecorella che se si prenderà coscienza fino in fondo di quanto la lesione di questo diritto o comunque la limitazione anche legittima di questo diritto
Rappresenti una limitazione di diritti fondamentali dell'individuo
Sono d'accordo che si possa arrivare a immaginare un giudice collegiale come depositario del potere definitivo di disporre questo tipo di le limitazione
Perché non occorre avere più o non si deve avere paura di trasformare il giudice singolo in giudice collegiale perché questo possa riverberarsi in qualche modo negativamente sull'efficacia dell'azione giudiziaria io credo che se se si hanno veramente a cuore questi valori passare da un giudice monocratico un giudice collegiale possa costituire un salto di qualità in termini di autonomia di giudizio
Da parte di chi beve incidere questi diritti di libertà
Molto più utile ed efficace di quanto non si possa realizzare attraverso artifici strumentale intervenendo sul ad esempio sull'assetto delle carriere della magistratura
M'interessa comunque per riprendere il discorso della linea culturale che mi sembra fondamentale in questa materia
Aggiungendo
Che di delle proposte che sono state poc'anzi affacciate mi trovo davvero in difficoltà
A essere portatore di una replica
Perché vorrei a mia volta dire che ben venga
Un divieto per magistrati avvocati di parlare dei processi che stanno conducendo non vedo perché su materie di questo genere si debba immaginare l'avvocatura contrapposta alla magistratura
Queste un'impostazione
Sostanzialmente di categoria sostanzialmente corporativa che evidentemente non può essere all'altezza di problemi della gravità di quelli che stiamo dibattendo
Forse
Occorre che si rimediti in modo più maturo lo stesso concetto di diritto di cronaca personalmente non sentirei come contrario ad alcun principio di libertà
Un divieto di pubblicazione del nome forse anche dell'immagine del magistrato che si occupa di uno specifico caso mentre il caso nel corso
E ben venga
Ancora una volta condivido avvocato Pecorella il silenzio stampa su fatti non accertati
Non asseverati dal vaglio dibattimentale
Eppure la sanzione penale per la pubblicazione il del risultato di intercettazioni che non sia attinente al processo ma sia suscettibile soltanto di solleticare la attenzione popolare
Tutto questo si lega a vari altri piani oggi problematici della giurisdizione
I quali pongono tutti come quello che abbiamo esaminato un'esigenza di affinamento culturale come presupposto per la ricerca di un livello di soluzioni anche legislativo
Penso così al tema dell'immagine del magistrato onnipresente sui palcoscenici editoriali radio televisivi
Che credo in nulla giovi è spesso nuoce invece proprio alla sua funzione ho sentito da poco qualche collega parlare
Quasi di una possibilità di ritornare all'idea di un magistrato che parli esclusivamente con i propri provvedimenti
Io credo che sia tempo di eliminare questo quasi io per io mi sentirei oggi di essere portatore di una posizione della magistratura che Foglia parlare esclusivamente coi propri provvedimenti
E ancora
Anche su un piano che necessita di affinamento della sensibilità credo per esempio si possa richiamare il problema della presenza delle telecamere in udienza
La cui funzione informativa ben potrebbe a mio modo di vedere essere assolta da una postazione fissa
Che varrebbe a depurare la cronaca da riprese anche se invasive
Del scusi
Processo Simpson ha determinato infatti grazie certe e ed è già una un avanzamento sotto se vogliamo chiamarlo tale perché nel mondo anglosassone si conoscono diverse situazioni invece in cui è preclusa la presenza di riprese e si fanno gli schizzi sui giornali i bozzetti dei disegnatori
Fatto sta che io credo appunto
Che una posti postazione fissa dei pure Rebbe la cronaca per riprese invasive atte a suscitare esclusivamente interesse morboso del pubblico
Assolverebbe ugualmente alla funzione informativa
Tutti aspetti che credo parlo
Penso doverosamente della magistratura siano ben presenti alla magistratura più a bordo più avvertita e direi fortunatamente almeno questa è la mia opinione alla grandissima parte della magistratura e alla magistratura professionalmente più attrezzate
Che rimandano quindi all'esigenza di questa dimensione culturale
Una cultura della giurisdizione moderna
Di giudici e pubblici ministeri indistintamente
è quella che dovrebbe sostanziarsi anche per una e con una più acuta sensibilità per le implicazioni spesso dolorose che il processo a per chi né protagonista e spesso anche per chi non lo è ed è questa la ragione per cui otto tentato introduttiva mente di sintetizzare le ragioni per cui e oggi più che mai valido il concetto di per l'accesso come pena
In questo quadro io penso un'altra linea che occorre seguire è quello di è quella di rafforzare la consapevolezza della strumentalità di tutti i poteri connessi alla giurisdizione
è data quella centralità della persona umana così cara all'amico Enrico Ferri e così giustamente richiamata nel contesto di questo dibattito da lui
Intanto si può affermare che quei poteri connessi alla giurisdizione possono darsi in quanto siano funzionali a finalità elevate e Sensi finalità essenziali per il convivere civile della società
La ricerca della verità uno di questi
Ma sono poteri che intanto possono essere dati intanto possono essere esercitate a mio modo di vedere
In quanto ciò avvenga negli stretti ed esclusivi limiti in cui Attali elevate finalità e si siano indispensabili
Cioè intanto in quanto siano indispensabili limitazioni ai diritti primari dell'individuo perché funzionali a questi obiettivi primari
Della giurisdizione
Quindi ricerca rafforzamento della consapevolezza che i poteri connessi alla giurisdizione sono strumentali a obiettivi importanti a obiettivi primari è solo rispetto ad essi e in quanto strumentali possono essere esercitate
Così come credo ha detto molto bene proprio questa settimana in un incontro di studio organizzato dal CSM un incontro italo portoghese il collega Paolo Giordano in un suo intervento così come e importante rafforzare la consapevolezza che essenzialmente est strumentale e lo stesso valore dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura
Che non è assolutamente un valore fine a se stesso e quindi come tale da vissuto dal legislatore nel momento in cui determina gli strumenti per garantirla dal magistrato nel momento in cui se ne avvale nella azione quotidiana
Ho rimarcato volutamente in un inciso poc'anzi la necessità di comunanza di sensibilità di comunanza culturale tra magistrati giudicanti e requirente
Lo stato volutamente perché credo in occasioni come queste di confronto tra protagonisti
In posizioni diverse della dibattito sulla giustizia
Sia importante riaffermare
Almeno questo è il punto di vista di chi vi parla che comune a pubblici ministeri e a giudici deve essere questa impostazione culturale di cui sino adesso ho fatto dei cenni comune deve essere la sensibilità per i valori che la giurisdizione deve tutelare comune a pubblici ministeri e giudici deve essere la concezione della strumentalità di quelle prerogative connesse a funzioni giudiziarie comune a pubblici ministeri e giudici deve essere la cultura della prova
Perché in niente si devono differenziare nella concezione della prova da portare nel processo comune deve essere a queste categorie la cultura profonda della legalità che comprende la riprovazione espressa della violazione di segreti ma direi pure
Della divulgazione di notizie che anche soltanto perché acquisite in ragione della funzione giudiziaria devono considerarsi assolutamente riservate ed indisponibili da parte del magistrato se non per uso e per ragioni processuali
Una riprovazione delle violazioni di queste regole
Che io credo debba essere accompagnata prima ancora che dalla sanzione dalla emarginazione di chi in qualsiasi posizione istituzionale
Faccia uso di queste violazioni una volta o quotidianamente
Oggi che tanto si parla
Di ciò che deve distinguere e dividere il Pubblico ministero dal giudice
L'abbiamo ben presente tutti
Io mi permetto quindi conclusivamente di porre l'accento e e di auspicare che si dibatta con non minore partecipazione di quell'altro tema rispetto a quell'altro tema
Su ciò che accomuna queste due figure di protagonisti del dramma processuale
Attenzione
Questa impostazione
Che ricerca e vuole rafforzare
Un l'unica cultura della giurisdizione in chi svolga funzioni requirente in che svolga funzioni giudicanti e un'impostazione che credo oggi sia quanto mai attuale e necessaria
Il Pubblico ministero per sua natura costituisce il tramite tra la legge e l'applicazione della legge da parte del giudice
Tant'è vero che l'indipendenza del pubblico ministero ha un senso e per noi e assolutamente essenziale proprio perché solo un pubblico ministero che agisca in modo indipendente potrà porre il giudice nella condizione
Di applicare in modo imparziale la legge a nulla servirebbe
L'indipendenza del giudice se non fosse accompagnata da una pari indipendenza del pubblico ministero allora un pubblico ministero che tramite necessario tra giudice tra legge scusate e applicazione della legge da parte del giudice
E che giustifica
Concettualmente la stessa obbligatorietà dell'azione penale che vale a consentire al giudice l'applicazione imparziale della legge grazie al fatto che il Pubblico ministero in modo assolutamente imparziale in forza dell'obbligatorietà si fa portatore dell'applicazione della legge penale ecco dicevo
Per queste caratteristiche naturali del Pubblico ministero mi pare essenziale la comunanza di cultura col giudice ma oggi accusa tutto questo aggiungerei che l'esposizione straordinaria
Del Pubblico ministero
La grande visibilità dei magistrati del pubblico ministero come protagonisti prima delle indagini poi dei dibattimenti
La sensibilità sociale del mondo dell'informazione per le iniziative dei pubblici ministeri
Il grande impatto e l'incisività che ha il momento cautelare dei processi sono tutti a spetti della situazione attuale della giurisdizione che dimostrano come anche in aggiunta a quelle ragioni strutturali del pubblico dell'Est dell'essere il Pubblico ministero il tramite tra la legge e il giudice rafforzano questa esigenza di comunanza di pensiero
Penso che
La ragione
Migliore di incontri quale quello di questa sera sia proprio il confronto su questa impostazione di fondo anche poi traendone spunti per possibili nuovi scenari normativi come quelli che sono stati proposti e come quelli che a mia volta ho cercato di accennare
Ma credo che fondamentalmente l'utilità di questo confronto sia quello di
Non dico di avviare ma comunque di proseguire un percorso di maturazione culturale che potrà dirsi saldamente avviato soltanto se e quando vedrà coinvolti con convinzione tutti gli operatori che anche da punti di partenza diversi
Posizioni professionali diverse credono intimamente nella ricerca quotidiana costante di una giustizia degna di questo nome
Grazie Antonello Mura fatto nessun commento per due ragioni una più nobile che è quella che condivido al cento per cento e tutto quello che ha detto e credo che si debba RAI tra dure politicamente istituzionalmente ognuno di noi cercherà di fare la propria parte a seconda che purtroppo mi devo andare mi dispiace molto però
Voglio ringraziare Carrara che inviterei a darvi una mano nel proseguire il dibattito i relatori sono stati pienamente Splendid molto interessanti il pubblico che ci ha seguito
Fino a stasera con la consapevolezza la coscienza e l'attenzione di capire che stiamo tutti giocando tutti e mi rivolgo soprattutto ai giovani che vedo ce ne sono stasera tanti stiamo giocando una partita importante perché quella di una svolta significativa forse la più significativa per la stagione che ci appartiene perché si tratta di ridefinire alcune regole senza tradire i valori fondamentali che sono quelli di sempre questo non è un dato negativo che sono quelli che hanno caratterizzato l'identità dell'uomo attraverso i cambiamenti del costume per farlo crescere inottemperanza da alcuni valori che sono allegati alla sua natura perché c'è una natura per difendere la natura degli affetti la natura del dell'identità la natura della memoria del rispetto della credibilità non sono valori da poco e credo che sia veramente drammatico il momento in cui non si avverta più la sensibilità che certi valori debbano essere difesi perché contrariamente c'è un disvalore che finisce per tradire poi in definitiva ciascuno di noi e quindi credo che sia interesse di tutti
Darsi veramente una mossa per esporsi avere il coraggio di esporsi in politica sul fronte della giustizia sul fronte dall'Avvocatura sul fronte della stampa per fare un fronte comune per difendere questo spazio di libertà che è prezioso per realizzare noi stessi grazie fermò
Ma prima di fare una seconda carrellata con i nostri ospiti e relatori c'era l'onorevole Enzo Fragalà di Alleanza Nazionale componente della Commissione affari costituzionali
Della commissione anticorruzione che voleva prendere la parola per un breve intervento
Io innanzitutto
Rivolgo un saluto e un apprezzamento ai componenti del dipartimento giustizia o del CDU che hanno organizzato corno il coordinamento e l'onorevole Carrara questa ah magnifica occasione per dibattere
Temi importantissimi come quelli che lega hanno il o valore della giustizia alla valore della riserva della riservatezza e soprattutto degli diritti individuali
Io ho debbo subito dal punto di vista politico esprimere a Giovanni Pepi
Un apprezzamento o per la assoluta schiettezza con cui ha affrontato in poche battute e con una sintesi mirabile
Quello che di solito in questo tipo di convegni e di tavole rotonde viene mistificatoria dietro cento ipocrisia Giovanni Pepi come altri e i grandi direttori dei quotidiani italiani ha subito fatto una chiamata di correo precisa ha detto noi giornalisti le notizie le abbiamo
Perché i depositari delle notizie i custodi delle notizie cioè i magistrati requirenti
E gli organi di polizia giudiziaria queste notizie ci passano e proprio perché vengano pubblicate per naturalmente unno interesse
Personale alla divulgazione della notizia che a un obiettivo preciso l'obiettivo naturalmente di costruire
Delle carriere giudiziarie
Attraverso le prime pagine dei giornali o attraverso le interviste a reti unificate e poi aggiungo io a Giovanni Pepi un interesse di carattere tecnico cioè far sì che la fase dell'indagine preliminare nei processi attraverso la divulgazione delle notizie diventi l'unica fase del processo cioè occulti addirittura annulli la fase della giurisdizione
Perché attraverso la violazione del segreto di indagine si consente di dare alla opinione pubblica l'impressione che il processo è già definito che il processo hanno una verità che diventa verità in quanto lo ha detto la televisione in quanto lo hanno detto i giornali
E questo amici carissimi è il tema centrale del problema giustizia oggi in Italia il tema centrale della politica della giustizia perché il fatto che in Italia vi sia una fase delle indagini
Che praticamente totalizzante rispetto al processo è una fase della giurisdizione che è assolutamente misconosciuta e assolutamente assolutamente immaginata dalla pubblica opinione come una Cenerentola questo è il dato politico che grandi osservatori dei fatti della giustizia in Italia hanno denunziato in modo pubblico perché anche se noi siamo abituati ormai a una velocità e a un numero enorme di notizie per cui una notizia schiaccia quella precedente tutti ricordiamo che qualche mese fa da una da una fonte istituzionale di altissimo livello quella del presidente del CNEL il professor Giuseppe De Rita è venuta una denunzia pubblica che in Italia vi è un
Una strategia che vede
Pezzi della magistratura requirente pezzi
Della polizia giudiziaria delle forze dell'ordine pezzi dei servizi che hanno realizzato un'alleanza per conquistare un potere che Bari evidentemente al di là dei limiti istituzionali tutti noi sappiamo che di appena quindici giorni fa un'altra denunzia gravissima da parte del presidente della Commissione stragi il senatore del PDS
Onorevole giù per il senatore Giovanni Pellegrino che ha denunziato come dire è un disegno strategico di alcune Procure in Italia ha detto un alto disegno strategico al fine di costruire un potere anomalo è un potere che e tendenzialmente mirato a schiacciare tutti gli altri poteri democratici quindi a schiacciare la democrazia in Italia
Tutti noi abbiamo letto sui giornali che un esponente politico vicinissimo
Al leader di Mani pulite l'onorevole Cimadoro ha dichiarato che Di Pietro è finito nel tritacarne che lui stesso aveva creato qualche anno fa
E allora il tema concreto è quello di vedere perché è stato creato il tritacarne e perché perché Coiro
Nella intervista Capital di quindici giorni fa ha dichiarato che e per alcuni procuratori sta succedendo addirittura detto sta per succedere lo ha fatto prima del della maxi perquisizione in tutti i coindagati della inchiesta di Brescia Coiro su Capital ha dichiarato sta per succedere però alcuni procuratori quello che è accaduto a Robespierre durante la rivoluzione francese quando quando gli inventori della ghigliottina gli inventori del tritacarne finirono nel poggiare la testa sotto la lama quella stessa ghigliottina
Allora se osservatori politici e sei esponenti del mondo giudiziario hanno fatto queste analisi
Senza smentita alcuna io credo io credo che gli esponenti politici del centrodestra e del centrosinistra che oggi hanno maturato la convinzione in Italia vi è una domanda altissima di giustizia senza aggettivi nonno una giustizia giusta una giustizia vera una giustizia imparziale una giustizia indipendente la gente a un una domanda di giustizia senza aggettivi che tuteli innanzitutto il diritto inviolabile del cittadino a vedere garantite alcune del fondamentali garanzie di civiltà garanzie di tipo di tipo processuale
Allora se il tema politico e questo io credo che noi non riusciremmo
In sede parlamentare o nelle Commissioni Giustizia a trovarlo
A trovare una soluzione ai problemi che i relatori hanno posto sul tappeto dal punto di vista tecnico perché la legge per esempio che vieta ai titolari delle indagini e delle inchieste giudiziarie di comparire sul giornale
Ho in televisione o di diventare e di Kyo editorialisti ogni giorno di Repubblica o della stampa questa è una proposta di legge che giace alla Commissione giustizia della Camera da ben dodici anni l'onorevole Trantino è stato il deputato che l'ha presentata dodici anni fa questa legge su cui nei convegni sono tutti d'accordo non ha alcuna speranza di essere approvata perché il problema
E quello che al fondo e alla base del tritacarne ho del disegno strategico delle procure o del disegno tra Pezzi della magistratura e pezzi delle forze dell'ordine dei servizi alla base di tutto questo vi è una concezione da Stato etico e dà giustizia Etica che far ritenere come qualcuno anche detto questa mattina
Bisogna comunque salvaguardare il diritto dello Stato
A da amministrare
Una giustizia e poi le fondamenta fondamentalmente da Stato etico per cui i diritti della difesa sono comunque subalternità ultronei i diritti del cittadino sono comunque subalterni o succedanei rispetto all'interesse della collettività o dell'emergenza di turno e via dicendo allora o noi ci rendiamo conto e qui non è un problema
Caro consigliere Mura di buona fede o di cattiva fede
Qui sui principi siamo tutti d'accordo che il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale sia un principio validissimo siamo tutti d'accordo però pochi hanno il coraggio di dire che è la più grande ipocrisia che viene in Italia affermata non soltanto nella Costituzione ma soprattutto nella pratica giudiziaria di ogni giorno perché in Italia l'obbligatorietà dell'esercizio l'azione penale nelle procure della repubblica non è mai esistita
Per due motivi apparentemente contingenti e c'è stata sempre una utilizzazione selettiva dell'esercizio dell'azione penale o contro questo o contro quello con la protezione di questo o a protezione di quello nessuno può dimenticare che quello che sta venendo fuori adesso
Dalla
Dalle segrete di una operazione
Come quella di Mani pulite che ha avuto grandi meriti dal punto di vista dell'abbattimento di quell'altra grande ipocrisia nazionale che in Italia
Che in Italia non esisteva corruzione politica e amministrativa improvvisamente tutti si sono accorti esisteva una corruzione politica amministrativa però ognuno la grande ipocrisia di non riconoscere che quella fu una operazione selettiva di carattere politico con uno determinate mira e con una strategia politica precisa con degli obiettivi precisi che naturalmente adesso tornano indietro allora il problema della buona fede
Non è il non è il la medicina o l'assoluzione o la base della soluzione del problema come il problema della professionalità perché
Nessuno
Ha mai messo in dubbio che è un grande inquisitore del passato oggi diremmo un grande procuratore della Repubblica
Il dottor Torque Mada era sicuramente una persona in buona fede che riteneva che per l'accertamento della verità alcuni sistemi come quello della tortura erano assolutamente efficaci utili necessari per salvare lo Stato etico per salvare il mondo
Da una emergenza che era una emergenza dell'epoca rispetto rispetto alle eresie o rispetto all'aggressione
Dello stato o etico di un certo tipo quindi
Qui il
Il tema e quello di ridarci completamente delle regole e di stabilire che la amministrazione della giustizia un servizio sociale come quella degli ospiti come quello delle ospedaliero o come quello scolastico dove dove il cittadino e non hanno il medico e non il professore non il magistrato non alla e l'avvocato è al centro dell'attenzione di questo servizio sociale
E allora tutti si devono rendere conto che noi non possiamo sacrificare
I diritti essenziali del cittadino
Quello alla riservatezza alla libertà personale all'immagine rispetto alcuna ipotesi di indagine rispetto ad una pretesa di indagine rispetto ad una tesi accusatoria
Che nel momento in cui si mette in moto ha già o ha già fornito una condanna è una lesione dell'immagine assolutamente totalizzante irrimediabile
E allora se vogliamo evitare il pendolo cioè il pendolo del dopo processo Tortora
O il pendolo del dopo Mani pulite o il pendolo del prima e dopo caso Di Pietro noi dobbiamo tutti d'accordo renderci conto che l'amministrazione la giustizia non può essere uno strumento di potere
Se qualcuno vuole misurarsi sul piano del potere o del o della occupazione di spazi istituzionali lo faccia venendo direttamente in politica c'è un'altra proposta di legge che giace in Parlamento da quindici anni ed la proposta di legge che vieta il cursus honorum mo'tra magistratura CSM politica c'è un'altra proposta di legge che prevede la o prevede la temporaneità degli incarichi direttivi giudiziari il mio collega esponente del PDS eletto abbanniari nel mille novecentonovantaquattro quando si pervenisse
Di presentare e e di fare calendarizzare alla Commissione giustizia della Camera questa proposta di legge l'indomani da Repubblica dalla nazione dalla stampa dal Corriere la sera fu attaccato con un titolo a nove colonne dicendo
Vogliono sfrattare Borrelli vigna e Castelli quindi il tema ed era un esponente della sinistra che non è stato ricandidato
Naturalmente per punizione rispetto a questo attentato di lesa maestà come ci sono una serie di altre proposte di legge una a mia firma
Che è quella sulla tipicizza azione degli illeciti disciplinari dei magistrati questa proposta di legge che vogliono tutte le correnti della magistratura a parole
In Commissione Giustizia dal novantaquattro non è riuscita mai a superare la discussione generale
E allora e allora e allora e allora e allora siccome in Commissione giustizia come l'onorevole Carrara che ne è uno degli esponenti massimi può testimoniare in tutte le legislature la maggioranza dei deputati sono dei magistrati in aspettativa
E allora evidentemente c'è un problema nel manico
E il problema nel manico che i trentasei magistrati che sono presenti in questa in questa legislatura in tutti i partiti e sono grandemente presenti nella Commissione giustizia evidentemente su temi che apparentemente verbalmente vengono considerati i valori condivisi e importanti da tutte le correnti della magistratura organizzata nonno sono assolutamente passibili neppure di una discussione
Io concludo e ringrazio naturalmente gli organizzatori per avermi dato questa occasione di confronto
Dicendo
Dobbiamo assolutamente assolutamente
O recidere alla Radice del problema il non più tentativo ma ormai la prassi costante
Della utilizzazione dell'amministrazione della giustizia per fini politici non mi interessa di quale parte di quale colore siano perché io sono oggi un deputato dell'opposizione o come deputato dell'opposizione ingrandendo
In grande considerazione importanza il tema della indipendenza della magistratura perché so che cosa significa per chi sta all'opposizione quando ci sta al potere può immaginare Dini criminalizzare l'avversario politico dicendo che un pazzo da chiudere nei manicomi o un criminale da chiudere in galera siccome in Italia abbiamo da qualche anno a questa parte
Presso questo tipo di china con esempi concreti che vengono dall'interno stesso dell'amministrazione
Giudiziaria noi dobbiamo assolutamente riequilibrare il processo nonno soltanto mettendo sullo stesso piano come dice la Costituzione il diritto alla difesa del cittadino rispetto alla essi accusatoria portata dal procuratore della Repubblica ma noi dobbiamo fare di più
Dobbiamo riequilibrare il processo tra fase delle indagini preliminari e farse della giurisdizione dobbiamo evitare che nei tribunali
I rappresentanti o i magistrati del pubblico ministero entrino a gamba Tessa dobbiamo sterilizzare il Prix attivismo
Di tipo accusatorio dei magistrati della procura della Repubblica delle Procure della Repubblica di tutta Italia rispetto al giudice della dibattimento il quale è diventato un omino piccolo piccolo che non ha mezzi non ha strutture non accolto più tardi non automobili non ha stanze addirittura in molti tribunali la giurisdizione è stata espulsa
Da le stanze dei palazzi di giustizia e al Passo della giurisdizione sono venute le stanze per i procuratori per gli appartenenti alla polizia giudiziaria per gli appartenenti alla DIA e via dicendo
Ebbene noi dobbiamo sterilizzare
Questo tipo di piattismo nessuno deve entrare nei processi a gamba tesa il giudice del dibattimento deve essere il personaggio centrale del processo a cui le due parti devono inchinarsi per attendere proprio
Voglio solo dice era cioè epica il diritto grazie
Io voglio subito riprendere il discorso di Enzo Fragalà
Per quell'accusa che secondo me non è esatta sulla situazione di stallo in cui verserebbero alcune proposte precisamente quel relative alla tipizzazione degli illeciti disciplinari
Non è una colpa certamente alla classe alla magistratura se queste proposta di legge stanno in stand-by nelle varie Commissioni giustizia di Camera e Senato né tantomeno scusami Enzo è colpa di quei magistrati
Che oggi stanno in Parlamento che vestiva la casacca parlamentare nella decorsa legislatura perché laboratori pagava fa bene per avere gli fatto parte della Commissione giustizia
Che la Cam lender irritazione dei lavori dipende dall'ufficio di presidenza
Allargato magari capigruppo e questo Ufficio di Presidenza nelle priorità non ha ritenuto di dare sfogo a quei problemi che sono oggi veramente in pole position ma come potrebbe essere
L'istituzione del giudice unico monocratico di primo grado la depenalizzazione istituzione sezioni stralcio ma nei pochi mesi e l'avvio di questa legislazione non ci si occupa di ben altro di sfruttamento sessuale per i minori che indubbiamente un fatto rilevante secondo i quello che ci hanno anche illustrato i mass media italiani europei della e abrogazione del titolo di procuratore legale ci siamo occupati dell'indulto ai terroristi voluto anche la componente politica cui fa parte l'onorevole Fragalà quindi questo dicevo per rimettere la discussione nel giusto binario mi pare che una cosa sia emersa finora da questo dibattito cioè che la pena la sanzione anticipata è nel processo e non nella condanna soprattutto della pubblicizzazione che viene fuori dalla fase delle indagini preliminari
Però ci sono due cose due correttivi che Silvano portare avanti
E il primo a pieno alla professionalità
Per seconda attiene ai controlli che non funzionano perché se ci sono i magistrati che sbagliano giornalistica sbagliano non funzionano i meccanismi di controllo oppure quei contrappesi trattandosi
Queste anomalie queste storture del sistema
E allora così come in magistratura la professionalità del magistrato si dovrebbe misurare non soltanto al momento dell'ingresso in carriera
Ma anche nell'esercizio della funzione della giurisdizione e in questo senso sono i disegni di legge per esempio quelli che attengono la distinzione delle funzioni
Ma devolvendo a organismi interni alla magistratura la misura sulla professionalità sulla laboriosità del magistrato
Non altrettanto letale che avvenga nel mondo del giornalismo e questa è una provocazione che rivolgo all'amico Giovannone Giovanni Pepi perché esistono tante carte
Dei doveri dei giornalisti c'è quella di Treviso c'è quella di Noto
Ma qual è oggi la professionalità in itinere del giornalista dove il vecchio cronista oggi qualcuno ha ricordato è il Pubblico ministero che insegue il giornalista
Non è il giornalista che insegue il Pubblico ministero forse tranne nei meandri
Di qualche procura della Repubblica Ambrosiana o palermitana ma in realtà il cronista di nera o il cronista giudiziario oggi è inondato di una valanga di una massa di notizie che gli deriva dalla polizia giudiziaria ma anche dagli organi del pubblico ministero
E poi
Il cronista oggi ma fa veramente il cronista o si limita a come si dice a vestire la notizia che gli deriva quasi sempre dalle molteplici agenzie che esistono oggi ritardi e questa che io e questa è la domanda che io voglio rivolgere a Giovanni Pepi
La risposta è nel
Nell'intervento che ho fatto prima
Se non si esce da questo intreccio perverso che si determina il Paese
Tra informazione più curata sistema dell'informazione e Procura della Repubblica
E a mio avviso difficilmente si può vostro riscoprire il gusto della cronaca
Però
Io volevo fare alcune riflessioni perché nemmeno io degli elementi di repliche intanto già c'è un dato che fa notizia non è facile in dibattiti Comit questi che si possono trovare d'accordo su alcune cose un giudice un avvocato e un giornalista oggi è successo
Sono altrettanto convinto del fatto che se io parlassi in un'assemblea di giornalisti di non credo che ci sarebbe lo stesso consenso e non credo che le proposte del dottor Mura troverebbero analogo consenso per esempio all'interno del Consiglio Superiore Magistratura quindi il quadro è ancora complicato
Però qualche riflessione voglio fare diceva l'avvocato Pecorella
Siamo sicuri che qualche si voglia veramente superare questo
Problema devastante della fuga di notizie che poi si dissolve
In una sentenza anticipata di condanne lui è convinto di no fra le motivazioni addotte almeno quelle a carico dei giornalisti se non sbaglio dice be i giornalisti i giornali si devono rendere
Però un dato su quando si discute poco ci diceva che non si vendono
Il problema che noi abbiamo davanti oggi
Da Mani Pulite impone e che i tassi di flessione di vendita dei giornali sono evidenti
E se c'è un dato ricorrente è proprio la crisi dalla carta stampata cui editori cercò di far fronte attraverso le stampelle delle iniziative promozioni Adelchi hanno
Fatto diventare le edicole dei veri e propri balza
Ma siamo veramente convinti
Che lo scandalo l'accusa
Questa queste cinque sei pagine di cronaca giudiziaria con cui attoniti anti giornali corrispondono ormai all'interesse di un'opinione pubblica stordita e devastata
Io sono convinto di no
E siamo noi convinti
Che se noi sostituiamo a una cronaca giudiziaria prevalentemente incentrata nelle indagini
Una cronaca giudiziaria chiede che faccia riferimento al processo
Daremmo
Non corrisponderebbe all'interesse che esiste dei lettori
A conoscerle così di giustizia io non capisco
Per quale motivo bisogna ritenere ed è questo una riflessione che faccio a voce alta qui ma la faccio spesso nella mia relazione non capisco perché dobbiamo ritenere
Essa ben distinte da quelle dell'accusa attraverso per esempio i resoconti stenografici anche dei testimoni ed è le arringhe degli avvocati e dei pubblici ministeri io o degli elementi in controtendenza
Quando noi abbiamo seguito il maxiprocesso pubblica anche i resoconti stenografici Mazzocchi
Quando l'Italia dopo le prime manifestazioni di piazza non si occupava più dal maxiprocesso di Palermo e non restavo solo io ricordo i miei cosicché la RAI
E noi abbiamo aumentato le venti
Io ho istituito una rubrica i nostri errori se con la quale rettifico anche in prima pagina le notizie inesatte che sono state date in prima pagina non non ho ridotto
Le mie vendite per questo dobbiamo riflettere anche su questo
Sì è vero c'è stato una fase in cui
Mani pulite gli scandali faceva attiravano i giornali quasi finito e si è chiusa ma non lo dico io lo dicono i risultati delle vendite
Che sono pubblici basta andare a guardare prima comunicazione basta andare a guardare i dati Ads i dati delle sedici noi abbiamo questo problema
Quindi su questo stare un po'attento a ritenere che quattro cinque pagine al giorno di scandali giudiziari tiro preventive dei giornali
Con questo non voglio dire che se
Le vendite andassero bene allora sarebbe giusto fare no però dico tanto meglio dobbiamo cambiare perché questo non piace il perito
E quando mura è anche Pecorella fanno riferimento alla libertà di se questo è un vecchio problema ed è ancora una questione abbastanza difficile da risolvere però anche qui bisogna riflettere con e bisogna dire le cose con chiarezza
Perché siamo vittima di un ritardo culturale
C'è una cosa la libertà di stampa un'altra cosa è il diritto di cronaca
E questa è una visione ottocentesca crescente esca per cui effettivamente tutti i discorsi
Sui giornali fanno riferimento al vecchio concetto settecentesco della libertà di stampa ma un momento la libertà di stampa e libertà di esprimere attraverso lo scritto i propri punti di vista e le proprie opinioni è questo essa è un è un principio
Che deve restare assolutamente immutato
Ma
Il dovere di cronaca il diritto di cronaca è un'altra cosa
Il diritto di cronaca
Impegna il cronista a dare la verità dei fatti ed è quindi il suo esercizio necessariamente legato a un sistema di vincoli
è il vincolo non può non essere un vincolo quello del rispetto delle altre libertà che non possono essere violati attraverso la cronaca quindi il discorso della riservatezza della libertà personale
Il problema generale di giustizia perché effettivamente una fuga anticipata di notizie può anche scoraggiare le indagini
Ed è questo che è un equilibrio che deve assolutamente reggere
è se questo comprese se la se il raggiungimento di questo equilibrio comporta un passo indietro da parte del giornalista che non deve dare una notizia che magari vorrebbe beh io sono convinto che questo bisogna farlo
Bisogna entrare in questo ordine di idee
Senza con questo era la pretesa di risolvere perché poi tutta la problematica di cui ha dato giusto cenno l'avvocato Pecorella ci fa capire quanto sia difficile forse dobbiamo metterci a confezionare una proposta
Per raggiungere un equilibrio fra questi problemi purché però si sappia che oggi siamo dinanzi a una squilibrio e siamo dinanzi a un sistema che non funziona e che a mio avviso non è assolutamente più nell'interesse né dei magistrati né dei giornalisti anche dal punto di vista delle vendite dei giornali grazie
Prima di rivolgere le ultime due domande all'avvocato Pecorella al dottore mura c'era il dottore Maddalena che voleva brevemente intervenire
Sì scusate
Non è mia abitudine intervenire due volte però le parole dell'onorevole Fragalà
Io credo che necessitino di una risposta
Perché è vero che l'onorevole De Rita ha detto quel che ha riferito anche se poi Larry mangiate
Ma questo l'onorevole fra cara l'ha omesso di dire
è vero che l'onorevole Pellegrino ha detto le cose che ha detto anche se poi affatto una marcia indietro per la verità
Dimostrando se sono vere le prime espressione una scarsa conoscenza della lingua italiana sul significato delle parole però è vero che Derrida Pellegrino leva fra garantendo il falso
Assolutamente
Posso dire che quelle code del complotto non sono vede sono assolutamente farsi e dato che
In questa terra di Sicilia dato che si parla di tutte le proponga nessuno escluso immagino e ci sia anche il procuratore della Repubblica di Palermo tra i comportamenti
E allora voglio ricordare che il a questo riguardo perché essendo sempre stato su fonti associativi opposti diametralmente opposti dal
Dottor Caselli
Essendo stato anche in Consiglio assieme a lui suo fonti assolutamente diverso
Con contrasti forti di cui saprà anche il dottor Muller che il dottor Caselli è quella persona che fu messo al bando o quasi da Magistratura democratica perché ebbe il coraggio prima in Italia di spiccare mandato di cattura contro l'onorevole
Il Senato che Lazzari
In epoca non sospetta non serve
Il complotto è una poca fantasia
Ho una dolosa falsità di qua non si riesce
Mi sembra ingeneroso ingeneroso
Dare la colpa ai magistrati che sono venuti i parlamentari per bloccarlo quei progetti che sono sempre stati sostenuti dall'Associazione nazionale magistrati che ha rimproverato al Parlamento di ascoltarne convocati solo alcuni magistrati
Perché noti età che fa notizia e fa comodo al parlamentari chiamare quei magistrati invece che l'Associazione nazionale magistrati e dal rappresentante dell'Associazione nazionale magistrati
Coda di cui l'associazione si è sempre dall'Uta mai parlamentari hanno sempre fatto il contrario perché fanno dette al parlamentari andare col magistrato famose non al magistrato collega
E credo che tratta le tante cose che servirebbero a migliorare che la professione forse andrebbe messa poca Allo studio una incompatibilità tra la professione di avvocato il mandato parlamentare che nel momento in cui si esercita il mandato parlamentare
Anche perché
Come parlamentari
Gli parlamentari si sono assicurati un trattamento pensionistico con pochissimi anni di carriera parlamentare che nettamente superiori allo stipendio in servizio di magistrati di Corte di Cassazione
Per cui non vedo che ci sia nessun problema di questo tipo e credo che forse in questa maniera avremmo una giustizia più giusta è un Parlamento più seria
Sicuramente è stato già accennato da coloro che sono intervenuti prima di me per intervenire decisamente nella materia anche per andare a scoprire meglio quello inglese che c'è
In quell'insulso distinguo fra pubblicità di atto e pubblicità di contenuto dia atto si impone una modifica della legge sul segreto istruttorio
Ma a parte quella che potrebbe essere questa auspicata nove della domanda che rivolgo all'avvocato Pecorella come si può rompere quel sinallagma che cioè tra Pubblico ministero
Organo dell'informazione e quindi cronista certamente la risposta di andasse cioè illecito disciplinare
Ma illecito disciplinare nei confronti del magistrato basta come vede lei per esempio come
Misura deterrente la possibilità di instaurare
Un procedimento disciplinare che prevede anche l'immediata riparazione pecuniaria per quel danno
Alla riservatezza e all'immagine che non lede soltanto la sfera di interessi individuali del soggetto
Teste criminale o teste indifferente al al processo ma soprattutto quello dei suoi familiari che nulla hanno a che vedere con le sorti del procedimento penale
La proposta che avevo indicato prima pare che cioè mi riferisco la proposta di considerare reato la pubblicazione di notizie che debbono restare segrete salvo la non punibilità laddove il giornalista riti quale magistrato avvocato cancelliere chiunque sia di un'altra notizia mi pare che sia una strada che potrebbe non colpire di per sé la stampa ma colpire proprio la fonte da cui viene la notizia perché stiamo andando in quella direzione ma attraverso l'interpretazione che a me pare molto forzata delle norme quando si incrimina per ricettazione il giornalista che ha pubblicato il il contenuto di un certo rapporto più incerto atto evidentemente si usa il reato contro il patrimonio per ottenere risultato che quello a mio avviso di volere impedire la diffusione della notizia attraverso una norma che non c'è e quindi utilizzando una norma diversa
E allora la strada fare queste il magistrato anche da una notizia che deve essere tenuta riservata commette un reato ed è un reato grave perché l'operazione segreto d'ufficio
E dunque a me pare che il problema non è tanto di individuare una fattispecie di diritto sostanziale che consenta di contrastare diciamo la tentazione che povere il magistrato diffondere notizie quanto di trovare il meccanismo per individuare chi ha dato la notizia
Quindi la strada proprio per concludere la strada che mi pare si debba seguire ne abbiamo discusso ieri sera in sede di Giunta Unione Camere penali proprio per il mio intervento è bello fare oggi ci fare queste cioè di attaccare diciamo di colpire il momento noto che il giornalista che pubblicano notizie
Il quale però non è di per sé tanto responsabile perché il Genoa visto che pubblica la notizia non fa altro che diffondere ciò che gli è stato detto e ciò che fa parte del suo mestiere ma di colpire il giornalista che non dica quale l'origine della notizia che appunto è qui
Di andare a colpire chiunque sia l'avvocato il magistrato eccetera quindi per vedere come reato perché mi pare che visito disciplinare per fatti che attaccano fu anche risarcimento del danno è una strada ma è una strada ancora meno forte di from The al fatto che si colpisce un diritto primario che è quello alla riservatezza e anche a quello quello del segreto quindi individuare un comportamento illecito ad hoc che quello di pubblicare una notizia punì vile solo se non si di rivela la fonte della notizia che faccia parte del processo e quindi è una notizia confidenziale che lo che studiare in questa direzione ci apre delle prospettive nuove rispetto alla situazione attuale grazie
Allora dottor Antonello ora chiediamo alla stregua di quello che è anche rappresentato dall'avvocato Pecorella circa la possibilità di pur citazione in una fase prossima al dibattimento se ho ben capito in una fase in cui si è avverata una completa discovery delle indagini preliminari
La pubblicità di quelle notizie che naturalmente attengono all'interesse obiettivo o della collettività è chiediamo ai
Anche se in
In ordine a quella ipotesi di giudice collegiale al quale ricchi e vere lei intercettazioni telefoniche se un intervento in questo senso non aumenterebbe ancora di più quella gamma ipotesi di incompatibilità che ha messo in ginocchio diversi uffici giudiziari
Beh sul primo aspetto naturalmente si tratterebbe di confrontarsi sul contenuto effettivo di un intervento normativo del genere ma credo che in linea di principio non ci siano ostacoli teorici e pratici
Questa seconda questione e indubbiamente la rappresentazione di un problema serio reale
Il fatto è che e il Complesso del dell'assetto degli uffici giudiziari italiani che rende drammatici problemi dell'incompatibilità
Proprio in questa prospettiva lo stesso CSM non solo ha elaborato un una ipotesi di revisione complessiva della geografia giudiziaria che però non si viene non si vede ripresa ora
Compiutamente nei progetti dell'intervento normativo perché necessiterebbe di forte di una forza politica di
Un sostegno generale notevoli perché altrimenti andrà incontro a fatale fallimento per via delle resistenze localistiche
Ma il CSM altresì elaborato quel progetto di riforma del l'organizzazione giudiziaria con l'introduzione dell'ufficio del giudice dell'Ufficio unico del giudice di primo grado quindi l'eliminazione di preture e tribunali in forza di uno studio che fa immaginare di poter dimensionare gli occhi ci giudiziari in modo da fronteggiare in maniera adeguata le esigenze e le difficoltà anche determinate dalle regole sulle incompatibilità quindi una soluzione c'è tutto andrebbe preventivamente ricercata ai possibili problemi
Di incompatibilità ma questo non può far sì che e con quel genere di interventi radicale che sono assolutamente oramai però che inabili e che io mi auguro non sia colpa anche qua dei magistrati presenti in Parlamento se non fanno passi avanti
Per la verità
Riguardo al notazioni dell'onorevole Fragalà
Io credo che
Sia ingeneroso ma soprattutto non corrispondente in modo compiuto alla realtà delle cose la possibilità che la corporazione dei magistrati abbia paralizzato in modo diretto e con azione Diretta interno al Parlamento i percorsi di riforme legislativi
E io ho presente il tema delicato per esempio degli incarichi extragiudiziari dei magistrati in particolare degli incarichi arbitrali
Dove e noto che non solo l'Associazione nazionale magistrati da tempo richiede l'eliminazione della possibilità per i magistrati e quindi l'introduzione di un divieto di assegnazione di incarichi del genere
Ma il CSM oltre ad avere espressamente all'unanimità approvato una sollecitazione al ministro perché e addotti iniziative legislative in questo senso lo stesso CSM addirittura intrapreso strade compresa l'elevazione di un conflitto davanti alla Corte costituzionale peraltro dichiarato inammissibile che di per sé erano anch'che in partenza difficilmente percorribili perché probabile nera il naufragio
Ma proprio per dare il segno tangibile della ricerca in ogni modo di questo risultato del divieto per i magistrati di essere assegnatario di quel genere di incarichi è invece non è venuta la risposta dal mondo parlamentare e qui occorrerebbe interrogarsi allora al di là della idea per la presenza dalla corporazione dei quali possano essere nel raggio ogni profonde per ragioni vere per cui una disciplina normativa di questo tipo non viene introdotta e per altro verso ad esempio il cenno
Alla
Ipocrisia dell'obbligatorietà dell'azione penale e è un cenno che naturalmente rimanda per tutti coloro che
Operano nel mondo della giustizia a questioni di grandissimo momento ben note il mondo anglosassone non capisce il concetto di obbligatorietà perché ritiene che non Possa avere spazio Almost la volta però prendiamo coscienza del fatto che la discrezionalità disegnata come nei paesi anglosassoni sta mostrando la corda per vari versanti e quindi c'è una ricerca di possibile ispirazione da nella nostra normativa da parte di quei Paesi fatto sta che io anche a questo proposito mi sento portato a sollevare la domanda
Come mai
Questa obbligatorietà si può oggi definire ipocrita perché le procure sono in grado di determinare quali processi effettuare con priorità e quali no in ragione della massa di cause e di procedimenti che si trovano di fronte come mai nessuno ha trovato il tempo e la volontà di per introdurre riforme normative a costo zero assolutamente e praticabili in termini semplicissimi come ad esempio eliminare la competenza del Tribunale per la grande massa di reati tributari bagatellari
Io per esperienza personale nelle Aule di tribunale e posso dire che la stragrande maggioranza dei reati di cui si occupano alcuni importanti i tribunali italiani è costituita dall'la il giudizio sull'omesso versamento di ritenute d'acconto spesso di poche decine di migliaia di lire allora se davvero si vuole entrare in un'ottica di eliminazione degli di questi spazi di sottostante larvata discrezionalità che in realtà viene coperta da l'apparenza dal velo costituito dal principio di obbligatorietà ci sono Bari spazi di intervento a me sembra sicuramente praticabili in modo semplice quello che credo occorra da parte di tutti i e la buona volontà di intervenire in queste materie e buona volontà che per la verità dell'intervento dell'onorevole Fragalà
Era considerata scontata per come io l'ho richiamata riguarda vari profili nel mio intervento direi che però abbiamo di fronte un panorama che forse in alcuni casi non consente di presumere la
Il ci abbiano veramente questa volta alla conclusione io penso che sull'ipotesi della collegialità in materia intercettazione telefonica noi andiamo a rendere assolutamente impossibile il funzionamento dei piccoli tribunali sì è vero che da più parti si auspica la revisione delle circoscrizioni giudiziarie però non ci sono proposte in tal senso al Parlamento è ci sono studi che ormai dura da oltre due anni al Ministero di Grazia e Giustizia sia sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie su quelle che sono le nuove domande di giustizia in un'area geografica giudiziaria del Paese che ASS
Totalmente mutata rispetto al momento in cui fu realizzato quell'impianto ma mi pare che al riguardo nessuna forza politica a le idee chiare
Io abbia poi alla possibilità
Di deflazionare io credo che l'unico modo di deflazionare si vero c'è una riforma a costo zero che si chiama istituzione del giudice monocratico di primo grado perché non soltanto nelle ipotesi di reato finanziario dico malversazione un sostituto di imposta di cui all'articolo due del secondo comma legge cinquecentosedici all'ottantadue ma se voi pensate anche a tutta quelle norme che Anna di
Fatti che anche obiettivamente è grave i nella definizione stipulati dalla fattispecie ma poi nella prassi assolutamente non gravi come per esempio la rapina Etta fatta dal tossicodipendente che motivo cioè che su questi fatti e poi perché guardiamo soltanto l'aspetto penale
E non guardiamo all'aspetto civile alla dove ci sono più magistrati che sono impegnati per esempio nella decisione sulla separazione coniugale oppure sui procedimenti per divorzio e ancora sulle omologazione la società su un ristoro dei danni derivanti da sinistro stradale questo consentirebbe sicuramente non soltanto di rivedere ma lo si può fare a
Anche incidendo sulla norme in ordine alla competenza del giudice di primo grado e poi noi in buona sostanza quello che diceva onorevole Fragalà e che io mi sento di condividere e che di fatto
Mai quell'azione penale prendiamo veramente discrezionale sono i fatti oltre che le singole azioni e Procura della Repubblica lì che che si impongono questa di
Creazione di tra perché lo dicevo anche stamattina in alcune procure della Repubblica quel termine giù curatori o di sei mesi non basta né a
Anche per registrare le notizie di reato e quindi sono Rea atti che non vengono assolutamente perseguiti Ermanno serenamente incontro a quel gran giudice che oggi in Italia assorbe più di tutti e che si chiama prescrizione ma perché non prendere atto di questa situazione
E allora in conclusione mi pare che
Interventi che noi abbiamo sentito perché sono stati vera intere di grande levatura vanno in questa direzione più rispetto per l'individuo forse meno per quella parte di è stato che in questo momento non obbedisce e non si rivolge ai suoi cittadini incanalando si sempre sui binari della legalità e poi superiamo anche quell'altra ipocrisia quell'ipocrisia che si legge nella relazione che accompagna il codice di procedura penale con specifico riferimento agli articoli che parlano di segreto dell'atto istruttorio
è quella norma che tutela pochissimo il cittadino in realtà si vuole preoccupare di rendere quanto più asettico il giudice del punto che non essere assolutamente disturbato rispetto alla cognizione di atti che invece sono stati svolti durante la fase delle indagini preliminari ma voi ci credete veramente a un giudice che dev'citare su un grosso procedimento e che di dato quotidianamente da
Cioè sia sereno volete
Vero è che la stampa non finisce per Inter nell'esercizio della giurisdizione e allora superiamo da questa ipocrisia e diciamo che quel giudice può essere veramente impensierito in un certo senso strumentalizzato dalla testa che non è soltanto l'attesa che gli deriva da avere da tanti un ufficio giuri ero di procura formato da tanti Superman o da superstar delle informazioni ma soprattutto da quella pletora di cittadini che incontrò giornalmente con quelli sì con fronte che gli domandano anche dello stato del procedimento allora sicuramente più rispetto per le garanzie del cittadino ma occupiamoci anche di quel giudice
Il dibattimento e lasciamo cooperare serenamente e soprattutto in silenzio vi ringrazio tutti