I lavori della Commissione Diritti Umani dell'Onu su una risoluzione di condanna della Cina

Radio radicale parliamo ancora dell'attività della Commissione per i diritti umani dello ONU a Ginevra che in corso ne parliamo con Marino pus Kin della segreteria del partito radicale Bongiorno Marino buongiorno proporre ecco dopo il Successo dal punto di vista dei diritti umani dell'Italia e degli abolizionisti
Sulla moratoria contro la pena di morte ora è la volta della dei diritti umani e della Cina c'è stata una risoluzione presentata dalla Danimarca e da altri Paesi per condannare per continuare a condannare la Cina ogni anno è stata condannata a partire dal massacro di Tienanmen da cui resta dalle istanze internazionali Marino se ci vuoi dire un po'come sta andando dibattito e subito diciamo che l'Italia questa volta invece di essere all'avanguardia come se la questione pena di morte sembra essere tra i Paesi sicché invece si pongono alla retroguardia riguardo alla alla Cina e al rispetto dei diritti umani diciamo che
Già il lato commerciale o i contratti con la Cina ma lo stesso riguarda la Francia la Spagna e la Germania che oltre all'Italia di il PD e fare da co-sponsor in una risoluzione che poteva essere presentata come l'altra hanno dall'Unione europea quindi dei quindici Paesi membri dell'Unione ecco quest'anno ciò questo non è avvenuto c'è una risoluzione presentata ieri sera dalla Danimarca Svezia Norvegia Stati Uniti altri paesi che chiede il rispetto dei diritti umani in Cina
Ora la situazione ovviamente ben peggiore dell'altr'anno basta ricordare che il questo sarà il settimo anno che una risoluzione viene presentata ma come gli altri anni si pensa non verrà mai discussa nel penso che la Cina presenterà anche quest'anno ha già annunciato una l'ordine del giorno chiamiamo la mozione Innovaction affinché non si proceda all'esame quindi alla votazione
Il problema è che mancando l'appoggio di alcuni Paesi chiave europea di di Fish
Che si può pensare che la proposta cinese di non passare all'esame della risoluzione possono essere battuta ecco ecco questo tra l'altro proprio mentre gli
è stato deciso che il dal prossimo primo luglio quando prenderà il potere a Hong Kong la governo cinese dal primo luglio appunto rappresentato un Progetto di legge che limiterà la libertà di manifestare imporrà restrizioni anche all'operato dei partiti nell'ex colonia britannica quindi una dimostrazione in più se si vuole della dell'atteggiamento non democratico della Repubblica Popolare
Decisamente non è proprio io per siamo intervenuti sul sul punto dieci all'ordine del giorno che quello che la questione regolazione dei diritti umani nei Paesi il PD e nostro intervento era imperniato
Sulla Cina convinta articolo mettendo in particolare evidenza un comma ricordo che lunedì qui a Ginevra abbiamo avuto una conferenza a cui ha partecipato il segretario del partito Olivier Dupuis assieme a Marie colti ma della maison della democrazia in incinta appare in a Marte a Martin Lee che insomma in legislatore deputato di Hong Kong perché il leader del partito di maggioranza di Hong Kong e il suo appello è stato appunto un appello drammatico e pertanto affinché non si non c'è non si regali quell'atto questo Paese o un concorso uno quasi cinque milioni di abitanti avvolta in milioni e mezzo di abitanti non si regali alla Cina in cambio di
Molti contratti commerciali bene io dunque la la risoluzione verrà discussa ci dicevi martedì prossimo no risoluzione viene discussa a oggi domani sì rischio viene votata martedì però verrà votata martedì pomeriggio ovviamente la risoluzione sarà preceduta come le ho detto prima dalla richiesta cinese di non procedere all'esame quindi al voto con il ritratto e Stabat
Taglia procedurale prima attualmente così diciamo la situazione non consente alcun ottimismo penso soprattutto perché dicevo Paesi chiare quali la Francia e la Germania ma l'Italia e la Spagna su questo si sono defilati la posizione italiana per il momento è come se la risoluzione presentata ieri dalla Danimarca non esiste s sia la Germania che l'Italia mi ha confermano che loro si opporranno alla richiesta cinese di non passare al voto per ciò che riguarda il voto se dovesse essere respinta la richiesta cinese per ciò che riguarda il voto sulla risoluzione spetta per il momento c'è la risposta è no comment non c'è una posizione mentre la Francia invece sembra
All'avanguardia della retroguardia perché sembra proprio intenzionata invece a sostenere i cinesi e così no non credo che
Cile che la Francia a coltivare la richiesta cinese di non passare all'esame nel senso che questo sarebbe proprio l'enormità però ecco i molti questi Paesi si nascondono dietro al fatto di costi sa già che c'è la mozione cinese e quindi vedremo poi come va in sostanza se la mozione
A tra non c'è risoluzione così come è stato per gli altri sei anni diciamo che la diplomazia non più gradito a materia il ministro per il Commercio Earth cinese molto attivo io ieri ho avuto due incontri con le delegazioni della Bulgaria e della Cecoslovacchia che avevano richiesto da Ginevra alloro ministero di poter può sponsorizzare la Risoluzione proposta dalla Danimarca e non gli ha risposto il ministero degli esteri a tutti e due gli ha risposto il ministro per il Commercio Estero ridere tomo
è che queste cose non s'hanno da fare quindi che votino come gli pare ma non siano fra il co-sponsor grazie
Questa mossa dalla Francia e degli altri paesi è stata criticata duramente dal ministro degli esteri della comunità si può dire l'olandese al crollo
Che più che criticata sono delle talmente incappati perché Lara l'Olanda ci teneva molto in quanto presidente di turno dell'Unione europea impegnata da anni su quel la battaglia diciamo che la la posizione dei contraria dei quattro Paesi a presentare una risoluzione comune non ha consentito all'Olanda di presentarla e quindi su questo sono molto arrabbiati anche perché diciamo che questi Paesi in una riunione di gennaio si erano espressi
Cautamente in maniera diverso è come ripetutamente le cose son cambiate cinesi devono aver fornito contrattuali importanti a tutti e quattro i pareri ecco per concludere e possiamo dire che mentre me
Negli anni precedenti la risoluzione era stata presentata dall'Unione Europea unità e però era stata bocciata perché i paesi in via di sviluppo allora
Ma è stata bocciata di sempre non è mai stato è stata bloccata si locata prima
Perché comunque i paesi in via di sviluppo appoggiavano la Cina questa volta era forzata ancora di più la Cina perché proprio e nell'Unione europea si è rotto il
No sì ma proprio per questo per sottolineare una cosa il voto che ha approvato la risoluzione contro la pena di morte era stato un voto trasversale che una delle poche volte la uscita spaccare completamente di solito fronte che vede contrapposti i paesi occidentali da una parte i Paesi chiamiamo dei ex non allineati dall'altra voto sulla pena di morte ha tagliato a metà questa torta e poteva e un elemento innovativo anche per un eventuale voto sulla questione cinese scusi si ritorna alla vecchia contrapposizione che quella dei paesi nordici più gli Stati Uniti più qualche altro contrapposti ha però la mala una maggioranza in questo caso abbastanza così
Tende dei Paesi alleati della città Boeti ringraziamo Marinoni naturalmente seguiremo l'evolversi di questa situazione sino al
Voto se ci sarà di e martedì grazie a risentirci anche sul fronte italiano
No per quanto riguarda la lotta per i diritti umani in Cina non ci sono buone notizie ne parliamo con Paolo Pietro Santi della segreteria del Partito Radicale Paolo oggi c'è stato
Nuovo annunciato un nuovo rinvio della discussione della mozione che riguarda la Cina ma anche il Tibet una mozione che doveva essere discussa al Senato entro pochi giorni
Tra nazionale tutta
Avvenuto brevemente i fatti ne ma io ho scorto l'agenzia a presso l'agenzia francese la più importante agenzia di stampa francese comunica in un di cioè in una notizia comunica che Italia e Francia chiuderebbero opposte avrebbero opposto il detto alla costituzione di un fronte comune dell'Unione Europea in sede di Commissione diritti umani a Ginevra deposito congiunto appunto di una risoluzione di censura della nei confronti della Cina per le violazioni dei diritti umani in Cina e in Tibet da parte
Parti di Dini utile Nunzio per molte settimane su questo finché le nostre iniziative noi Dinoi partito radicale costringono il ministro degli Esteri attive no non viene da parte dell'Italia alcun tetto in questo caso Dini e
Tanto a dire che non vi era il veto da parte di una in questo caso non Poussin unanime posizione francese la pancia sempre in questi ultimi mesi ha sempre detto che non aveva alcuna voglia di offrire mare insieme ai partner europei alcun documento di censura nei confronti della Cina in Federico Micelli più umanità Ginevra commissione dell'ONU e quindi l'Italia ha potuto facilmente nascondendosi dietro un vetro e le cifre non degli acqua Anton meno da parte del credo che da parte di Parigi nascondendosi dietro questo ha potuto barcamenarsi nel silenzio
Infettive comunque sono servite anche
Attività principale è stata quella di depositare una mozione alla Senato della Repubblica italiano mentre analoghe iniziative abbiamo condotto a Parigi in Francia al parlamento francese depositare una mozione appunto
Amata da trenta senatori di tutti i gruppi primo firmatario Speroni una mozione anche molto puntigliosamente
Anche semplicemente impegnava impegna il Governo italiano ha non rompere il fronte europeo ma a a operare a che un fronte europeo insieme agli Stati Uniti opera insieme alla Commissione diritti umani di Ginevra la commissione ONU di Ginevra perché FIAT del CIPE che tipo
Perché avere una risoluzione congiunta depositata congiuntamente e approvata poi proposta dall'Unione Europea congiuntamente approvata dalla commissione vicini
Che cosa e avvenuto nel frattempo avvenuto che questa mozione che sarebbe stata l'importanza cruciale perché il parlamento sappiamo gli farebbe L'Espresso con ogni probabilità in in termini positivi affermative aveva approvato questa mozione né che avrebbe quindi certo condizionato il governo a cambiare linea della linea condotta fino ad allora e poi ripresa palesemente in questi giorni
Quella mozione la conferenza dei capigruppo è stata tre volte che Rita tre volte tre volte la si anima e mente per la messa nel giorno di quella mozione in tempo utile quindi rispetto alla commissione di Ginevra che ripetiamo ricordiamo finirà i suoi lavori il diciotto di fronte all'unanimità della conferenza dei capigruppo rispetto alla messa all'ordine del giorno di quella mozione il precedente ma non c'fino e cosa ha detto ha detto no non mettiamola in discussione non mettiamo all'ordine il giorno questa mozione adesso dobbiamo aspettare che venga e poi ce n'è riparta il diventerà il parlamento cinese Cha Auch e credo sia ancora fino ad oggi in giro in Italia ha saputo a parlare con oltre con Scalfaro e il e Prodi e Dini a parlare anche voluto credo con industriali e gli imprenditori italiani Mancini ha detto no a un fatto di scorte
Dino ospitalità quello di di di di di discutere in Senato questa mozione aspettiamo che se ne va del PIL l'esponente Cini d'accordo queste sono i fatti che cosa viene poi ieri e viene oggi comunicato dalla presidente la Tridente il turno del Senato avere che la conferenza dei capigruppo del senato invece posticipa la discussione sulla nostra mozione inaugura a Palazzo Madama
Rispetto alla data che era invece nei giorni scorsi fissata per il quindici per il prossimo quindici Atri è stata rinviata la discussione della mozione è stata rinviata ad una data che evidentemente sarà viva alla conclusione dei lavori della Commissione diritti umani dell'ONU ha Ginevra rendendo quindi questa mozione assolutamente inadeguata se non inutile visto che questa moto leone da noi risposta preparata e depositata grazie a decine di senatori questa mozione ISPI cita mente impegnava impegna il Governo a operare in un certo modo in sede di diritti umani della come c'è di più medicine e quindi invece nel frattempo conclude i suoi lavori mi rendo conto della complessità un po'tecnica della della questione
Però dal punto di vista politico la cosa è molto molto grave anche perché cortile io oggi soprattutto perché alla volontà del governo del Ministro Dini io non so quanto sia unanime il governo su questa politica però
Sempre di più mi convinco che sia assolutamente unanime purtroppo a questa unanimità del governo alla posizione del governo si aggiunge una posizione che sembra unanime da parte dei capigruppo del Senato vi chiedo se le pressioni che la Cina svolge nei confronti del governo italiano sappiamo le vicende delle bandiere tibetane e sappiamo quanto siano state forti depressioni dell'ambasciata cinese a Roma sul governo e quanto queste ci sono state accolte queste queste pressioni non vengano esercitate e accolte anche in questo caso ai ai parlamentari dai genitori tra i capigruppo del Parlamento senz'altro il preside Senato Mancino e molto proclive a raccogliere le pressioni cinesi ed è provato
Sembra che anche i capigruppo del del Senato siano i parlamentari senatori siano stati ma non siano abbiamo accolto subito queste pressioni c'è un'altra cosa da aggiungere che quella per cui da parte
Perché insomma è successo questo a Ginevra che di fronte
Atto che
E sono usciti dal la gli era somma vi era la la possibilità pur ancora comunque di avere un un documento una risoluzione a Ginevra come diceva prima anche Marino busta Keane vi era la possibilità di avere comunque una risoluzione
è firmata quanto meno da quattordici su quindici Paesi ed membri dell'Unione europea una risoluzione congiunta a Ginevra su Cina e Tibet ebbene il veto della Francia dietro
La Francia ne sono accordati Italia nonostante le parole di Dini assolutamente mentendo le parole del ministro degli Esteri sono ancora di Italia-Spagna e Germania ecco siamo siamo a questo punto stiamo ad un punto in cui comunque la dal ecco il governo italiano sembra Houdini sembrano avere al la capacità se non quella di coprire di nascondere un po'le punte del di questa non politica estera hard che quella italiana