L'articolo di Gianfranco Pasquino a difesa dell'istituto referendario apparso oggi sul quotidiano "L'Unita'" in risposta all'editoriale di Lucio Villari "Senza referendum c'e' piu democrazia" pubblicato sul quotidiano "L'Unita'" il 15 aprile 1997

Mentre e in corso all'Assemblea all'hotel Ergife dei referendari e dei liberali mentre in Bicamerale si affacciano proposte tese a ridurre l'uso lo strumento referendario dello strumento referendario oggi sull'Unità il del quotidiano del PDS è apparso un uno dei rari articoli in difesa di questo strumento di democrazia diretta un articolo a firma di Gianfranco Pasquino in risposta un duro editoriale di Lucio Billary del quindici aprile intitolato o senza prendo non c'è più democrazia noi abbiamo in collegamento telefonico Gianfranco Pasquino buongiorno Bongiorno ecco la prima cosa che le voglio
Qualcosa di carattere generale perché secondo lei a sinistra come dimostra anche quest'articolo che lei critica perché a sinistra ormai si tende a identificare referendum con il plebiscitaria Isma'rinunciando poiché mi sembra anche a uno strumento che è servito anche alla alla stessa sinistra e più in generale il nostro peso paese per riforme di progresso
Posso rispondere a nome di quelli che criticano sì posso solo per pare che quelli che criticano ritengono che la democrazia dei partiti e migliore della democrazia dei cittadini e che la democrazia rappresentativa e cioè quella che si svolge dentro le istituzioni parlamentari consiliari a livello comunale giornale e migliore invece di quella che consente ai cittadini di decidere T-shirt alternative o comunque in qualche caso di abrogare leggi perché Cassano lei credo che sia che dipende i capelli semplicemente da dalla paura di processi politici che non ci controllano fino in fondo in altri casi niente soltanto un riflesso condizionato di qualcuno che si limita a pensare che i referendum sono qualche cosa che utilizzano i
Cari e quindi per separando le prove ecco
Trovo l'articolo del quindici aprile nell'editoriale il quindici aprile Villari Schirer forse è bene ricordare che nei Paesi democratici tranne la Svizzera i referendum nazionali sono molto rari o inesistenti e lei questo nel suo articolo di oggi tra l'o lo vogliamo ricordare anche il titolo che non ho ricordato all'inizio no caro Villari compiuto
Referendum c'è più democrazia appunto in quest'articolo lei invece sostiene il contrario quale che sostengo contro gli otto come entro il contrario fondato guardare i dati c'è stata una crescita consistenti
Ferendo un nelle democrazie uccide anni e decennio che va dal cinquantuno asset al settanta il ventenne da cinquantuno settanta era stato utilizzato relativamente poco dopo il settanta fino a oggi c'è stata fondere un'esplosione ma una crescita significativa questo perché in in molte devono aprire l'età attiva e si pensa giustamente che referendum integrano processo decisionali o in qualche caso fanno producono un processo di scenari che i rispettivi Parlamenti non sono in grado di produrre e che qualche volta decidono che non devono produrre ad esempio opera dei
Da martedì per e tutto sempre l'opinione dei cittadini ecco un altro passo significativo dell'articolo di Dino
E quando dice può sembrare un paradosso ma c'è più democrazia nel non fare referendum che nel farne perché la democrazia è un sistema educativo con una serie di riti non una serie di riti abbreviati e celebrati in nome del popolo sovrano anche su questo concetto del sistema educativo lei ha un altro parere ce lo può dire anche quattro per
Ma non voglio correggere voglio ciclo sia riferire all'opposizione ma in realtà su quello che se abbiamo cioè sappiamo dai sondaggi che vengono a che nel corso della campagna referendaria che Allen inferiori molti cittadini rispondono non so e nel corso del tempo si informano variamente qualche volta leggendo i quelli ti documentando sì qualche volta parlando con persone che gli sono documentate qualche volta acquisendo informazioni dalla stampa e dai mass media e alla fine di tutto questo processo la percentuale di cittadini che non l'anno si è ridotto in maniera considerevole e quindi si è prodotto esattamente l'effetto che ci vorrebbe cioè un pubblico più informato e ho parlato perché di lì d'di scegliere con cognizione di causa e quindi resta
A educano ai cittadini informano e consentono a tutti quelli che vogliono di descrivere una certo motivate consapevole ecco vogliamo passare appunto da queste
Da queste opinioni che però sono motivati come lei diceva da dati anche oggettivi la questione insomma del dell'uso del referendum e quindi anche del per esempio del tradimento dello stesso quando questa un risultato positivo l'abrogazione di una legge e anche lei cita questo questo problema e per esempio
Molto evidente quello la violazione del risultato referendario per quanto riguarda il finanziamento pubblico ai partiti ecco volevo sapere da lei che cosa ne pensa che cosa pensa anche dell'iniziativa di rinnovare la raccolta di firme su questo specifico referendum da parte dei riformatori
Questa violazione dei
Le relativamente al finanziamento pubblico dei partiti ricordo ma non ho bisogno di ricordarlo Lele e agli né agli elettori Oglio scatola radicali che ci fu un'altra violazione palese concernente la responsabilità civile dei magistrati la legge viene fatta sostanzialmente violava lo spirito del referendum e l'esito del referendum
Ritengo che sia opportuno risottoporre due nessun finanziamento pubblico pareri perché questo è quello che il parlamento ha provato in maniera produttiva notturna molto rapida risotto porla a una a una richiesta del avendo mettendone a debita abrogazione
Che non significa che io non penso che che non si debito Firenze non si devono fare i partiti ma penso che non lo sto debba fare nel modo che si è prescelto cioè reintroducendo una legge il cui contenuto sostanziale che era stato abrogato tra i cittadini
è quella la data del voto referendario si è visto che ad esempio la corte costituzionale falcidia Ando numerosissimi referendum si è posta come un argine no a questo strumento diciamo così in realtà anche il governo appunto cerca di porre altri argini con per esempio indicendo l'ultimo all'ultimo a data possibile referendum il quindici giugno in una in una data in cui sono già iniziate le ferie scaglionate in cui le scuole sono chiuse ecco che cosa pensa anche di questo atto tra l'altro su questo come peraltro per la questione del finanziamento pubblico dei partiti comitati
Promotori hanno sollevato conflitto di attribuzione all'OPA proprio per
E siamo mi spiace che il conflitto non sia stato poi recepito mi auguro che che a un certo punto la corte cominci a cambiare la sua jeep giurisprudenza che fino a questo momento è stata incerta altalenante e assolutamente incapace di produrre un consenso giuridico generalizzato dunque la Corte ha creato un problema sarà bene che si dia da fare per risolvere questo problema anche spesso e lo dico perché credo che debba essere detto a chiare lettere che la corte piena lei di giudici al Dari scelti dal per
Gli eletti dal punk eletti dal Parlamento e questo la mente non va perché la la la il pluralismo nella corte deve essere anche un po'l'elmo di idee non deve limitarsi a un pluralismo di persone designate o suggerite da da partiti o quota gruppi diversi ma devono anche circolare idee diverse dopodiché penso da col governo forse poteva cedere la settimana prima Espero quantomeno che ferma perché vedo anche che alcuni senatori certamente molto mal motivati ma troppo entusiasti approvano proposte di Andreotti cercano
Dario di questo paese e come sappiamo benissimo anche colui che si costituì palco l'avvocatura dello Stato contro il referendum elettorale nel mille novecento novantuno e poi ancora cerco di influenzare il processo successivo e mi auguro che il Governo tenga conto del fatto che deve comunque garantire un'informazione
Il quindi che i comitati promotori abbiano poi tutto lo spazio televisivo che che devono avere secondo me come soggetto soggetti giuridici noi la ringraziamo molto Pasquino e le auguriamo buon lavoro anche a voi da
L'abbiamo il Polo
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