I lavori della tavola rotonda "I referendum per la liberta' economica e il Welfare" svoltasi nell'ambito dell'Assemblea Nazionale Referendaria e Liberale (Hotel Ergife 17 - 20 aprile 1997) promossa dai Club Pannella

Tali questa seconda giornata dell'Assemblea Nazionale referendaria e liberale caratterizzata dalla tavola rotonda sui temi dell'economia coordinata dal senatore Carlos coniglio alla quale hanno partecipato Cesare Imbriani ordinario di Economia politica non sì per la sapienza Giuliano Cazzola ex dirigente della CGIL ed opinionista Diego Masi deputato del Patto Segni Franco dei beni che il senatore della Sinistra democratica il professor Giuseppe Vitaletti ordinario di scienza delle finanze un dibattito molto interessante nel quale si è verificata una sostanziale adesione ai quesiti referendari anche se poi nel suo intervento Pannella rivolto anche ai rappresentanti confindustriale ha chiesto di dare immediata concretezza anche con le risorse economiche a questa possibile campagna di Racco al tema delle firme lavori riprenderanno alle quattordici e cinquantacinque con il dibattito generale ricordiamo che l'Assemblea nazionale qui all'hotel Ergife a Roma in via Aurelia seicentodiciannove si concluderà nella giornata di domenica con una tale la rotonda dedicate ai temi della giustizia alla quale prenderà parte anche il ministro la giustizia Giovanni Maria Flick che chiunque volesse dunque partecipare può farlo l'ingresso libero prima ed ora vi facciamo ascoltare alcune interviste che abbiamo realizzato stamane con il dottor Giuliano Cazzola e poi sentiremo due ex parlamentari radicali Giovanni Negri e Gianfranco Spadaccia
Il dottor Cazzola già dirigente della CGIL dottor Cazzola le intervenendo in questa tavola rotonda nell'ambito dell'assemblea referendaria e liberale ha svolto un'analisi molto severa e sull'atteggiamento della maggioranza ma anche sul
Il cemento dell'opposizione una clamorosa inadeguatezza della classe politica a metter mano ai problemi più gravi della nostra economia proprio mentre Germania Francia indicano i gravi rischi per l'Italia di non entrare in Europa
è vero io spesso dell'opinione di che che ritengo fondate anche dall'osservazione dei fatti che stanno venendo mi pare che ormai in questo Paese l'opposizione rischia di essere rilevante di Bach Torri rischia di essere tutto consumato all'interno della della maggioranza e credo che questo non sia solo colpa del destino cinico e baro ma si è anche colpa del devo atteso dell'opposizione che indubbiamente ha dei problemi di linea politica di cultura politica di classe dirigente probabilmente anche di conflitto di interessi in questo Paese proveniente soffre più bello della questione del conflitto d'interessi ora che il povero posizione che Forza Italia l'opposizione di quando Corso Italia lo erano sento tutto insomma capisco che lei non voglia troppo ma di addentrarsi in questione di ordine politico però come giudica il fatto che ad esempio le l'allontanamento tra virgolette e dei riformatori dal Polo sia venuto Purtuc
Quando invece di continuare su alcuni aspetti di quella campagna elettorale del novantaquattro un grande cambiamento scelte liberali in economia si è cercato invece da parte del Polo il dialogo con quelli che erano gli avversari politici
Ma io non credo che sia una questione di dialogo con gli avversari politici credo che sia proprio una questione di di di culto pura e di di proposte politiche se lei vede anche io ormai non faccio più vita politica ma se lei vede anche e non solo il leader del Polo l'opposizione
Quando parlò in televisione per esempio gli sherpa delle domande specifiche su cosa significa che come la previdenza superò significa che è costato sociale lei vede che darà risposte molto vaghe molto concrete che meno il camper L'Aia che parlò di sprechi Parodi di di misure che contro l'assistenza e così via fanno i discorsi generici cavano un pochino bene a tutti io trovavo incontri possibile ad esempio che una a uno schieramento moderato liberale liberista non abbia colto molto di più di quanto non abbia fatto il Polo Cosimo dell'Europa l'Europa e gli adempimenti per loro OPA erano vento in poppa
Alle vele di una forza liberale questi dieci
Hanno avuto un atteggiamento ambiguo ad elementi equivoco
Hanno questo economista Mario ma Antonio Martino il più anti Maastricht ci sia in Italia insomma quindi credo che il Polo imminenti riformatori siano separati da dal popolo credente per questa ragione se
Cazzola anche chi non aveva votato per l'Ulivo quando si costituì il Governo guardo con una certa fiducia alla ministro della economia Carlo Azeglio Ciampi e così uno
Anche solo detto dai fatti di qualche giorno fa questa indicazione di Ciampi di volere come documento di programmazione economica e finanziaria agire sul settore della previdenza e poi la marcia indietro del sì rimane Scurati
Ma guardi io ho una grande stima dalle considerazioni del ministro economia devo dire che nelle condizioni in cui si trova difficile giudicare la sua iniziativa perché indubbiamente lutti idea a muoversi nell'ambito dei vincoli che questa coalizione politico a parte Dida in qualche modo delle cose è riuscito a far le perché non si può dire che le cose non siano state fatte anche sono state fatte male
Personalmente se posso dare ad esprimere un giudizio pur ribadendo grande rispetto per questa persona anche proprio non lo conosco ma io sono stato avuto anche dei riconoscimenti dal Governo e preceduto da Ciampi quindici o anche un rapporto di di gratitudine personale nei suoi confronti
E devo dire però che se Ciampi agitasse le dimissioni
Ed è probabilmente avere più potere di Bertinotti perché lui è il garante dell'Italia che i popoli d'Europa lui il garante di questo governo nei confronti dell'Europa se questo governo si presenta se domani senza Ciampi al Tesoro ci arriverebbero dietro
Senta Cazzola secondo i dati diffusi a livello europeo noi non siamo in grado di rispettare con le manovre fino ad ora approvate quello a tre per cento che è quella percentuale fatidica per entra fare immediatamente nell'Unione monetaria e con Veltroni questa mattina ha ribadito che a suo avviso una manovrina da quindici mila cinquecento miliardi è sufficiente lei cosa ne pensa
Ma guardi io trovo questo zero purché manca un problema tutto sommato secondario rispetto a un altro che è il problema veramente grave il problema è veramente grave e non è canto di fare il tre per cento nel mille novecentonovantasette quanto di non fare col quattro cinque o sei per cento nel novantotto e nel novantanove e noi siamo come un signore che ci nel suo vestito stretto e invece che diminuire trattiene il fiato però cerca Itaca iniziato il più lungo possibile i pro n di riuscire a stare dentro i parametri e quindi stare dentro l'Europa questo secondo me non c'è questo problema non c'è noire abbiamo fatto un'operazione un grande ma chi ha rese che che esploderà tra le mani nel novantotto
E o o siamo in grado di consolidare strutturalmente questi tagli volatili sono stati fatti altrimenti Europa non ci prendono perché dovrebbero metterci fuori solo dopo che ci hanno preso
Come ultima domanda Presidente del Consiglio ha più volte ripetuto se non entriamo in Europa cui si gioca la credibilità del governo la mia credibilità sono pronto ad assegnare Dini
Ecco secondo lei l'ostacolo è costituito da cui sto governo che sarebbe meglio che già in questo novantasette si riuscisse a superare questa formula
Beh certo che se e ci fosse un il Governo con una base più solida con un baricentro più spostato alla al centro centrodestra meno condizionato dai sindacati e Rifondazione Comunista Renzi potrebbero fare più cose questo non c'è dubbio e però noi vediamo come il fondo il trio attuale presidente del Consiglio che doveva garantire in un rapporto fra Sinistra e centro ha finito per essere quello che meglio e con con con Rifondazione Comunista
Il tra l'altro non so neanche se si possa prendere in parola perché questo presidente del Consiglio che ha già smentito quanto aveva affermato con grandissima sovranità certo Cretarola centrali d'Europa sarebbe
Ovviamente non perché c'è un rinvio che riguarda tutti ma perché siamo noi che siamo messi in castigo ci sarà ci saranno ripercussioni politiche
Conobbi che molto notevoli molto e quindi preventivi o che c'era prima hanno o ci auguriamo di no visto che comunque questo è il Paese che amiamo
Giovannini che ogni giornalista già deputato radicale Giovanni questa assemblea referendaria e liberale cioè che dice lo strumento referendario è abusato lo strumento referendario annichilito dai Berti istituzionale del Paese alla corte costituzionale del presidente Repubblica dal Governo ma una forza che non è presente in parlamento sostanzialmente che però una forza radicata nel paese quale altre possibilità
Intanto io credo che lo strumento referendario sia doveroso per una forza assento per una forza presente in Parlamento poco importa per una forza politica oggi in queste ritorsioni io credo che il ricorso allo strumento referendario sia un dovere
Sì è ingaggiato un confronto da lunghi anni fra regime referendari
E anche se come in tutte le comprensivi di stanchezza agli scettici del caso però in politica esiste anche una categoria del dovere non sempre solo quella del volere credo sia doveroso per un democratico oggi
Mi impegno per per dei referendum poi si può discutere modalità come quanti quale però credo sia un dovere e quali altri mezzi beh una più attiva presenza politica questo questo sì ecco diciamo che il ricorso a una nuova strategia referendaria credo sia necessaria ma forse non sufficiente
Abbiamo assistito fino a pochi minuti fa questa tavola rotonda dedicata ai temi dell'economia abbiamo visto parlamentari e uomini della cultura anche di estrazioni politiche diverse diversi totalmente d'accordo con una certa piattaforma referendaria poi troppa nel a ha chiesto a costoro con impegno concreto perché non rimane poi molto tempo per dare invita questa esperienza nuova referendarie
Io non sono fiducioso sul risorse e le capacità della classe imprenditoriale italiana sia essa dell'imprenditoria industriale sia dell'imprenditoria agricola
Credo che se oggi ci fosse la consapevolezza da parte di questo ceto
Che lo portasse a finanziare pièce sostenere politicamente un progetto nel quale coincidono i propri interessi una visione di paese
Se esistesse questa classe imprenditoriale una classe imprenditoriale di questa natura l'Italia non sarebbe l'Italia nel senso che sarebbe un paese
Dove la rivoluzione borghese si sarebbe già compiuta e dove vi sarebbe stata la riforma anziché una sequela di controriforma che fa di questo Paese il paese della Controriforma capisco
Che non si rinunci facilmente ai tentativi anche perché è vero che una sorta di costituzione materiale che ha retto Confindustria in questi ultimi decenni si è rotta
Nel momento in cui c'è una condanna giudiziaria dell'ingegner Romiti e vera notizia si apre un fascicolo sul senatore Agnelli e suo fratello
Questo una rottura di costituzione materiale nella dialettica fra potere in questo Paese
Che nel momento in cui per organizzare una giornata della protesta ci si deve affiancare anche all'una volta tanto disprezzati pasticcere di Messina come Billé e abbiamo tre categorie ad altre organizzazioni che non sono solo l'espressione della grandi famiglie del capitalismo italiano la costituzione materiale si è rotta qualche cosa è accaduto e dunque doveroso tentare però io resto fortemente scettico sulle possibilità che la classe imprenditoriale italiana posso sostenere e finanziare un progetto politico di questa natura
Proprio ci rimprovera Marco Pannella un certo isolamento politico ma dove provvisorie possibile su questa piattaforma anche referendaria trovare un'interlocuzione politica hai seguito con attenzione anche
Il rapporto tra i riformatori ed il Polo può il Polo ha cercato più che altro un raccordo con quelli che venivano presentate in campagna elettorale come gli avversari politici
Sì ciò non esime dal dovere della ricerca di interlocutori anche perché severa come io ritengo ci siano forti elementi di verità nell'analisi che il pezzo di analisi che ieri più mi ha colpito nel della relazione introduttiva di di Marco Pannella
Che questo è in realtà un assetto di potere fra Gil lui ricordo due ha ricordato come il potentissimo CAF in poche settimane fumo travolto a accostando questo questo questo facendo questo paragone con il potere attuale e sostenendo che questo potere semmai forse ancora più fragile molto più debole di quello di allora
E se è vero che ci si può trovare in presenza anche sull'onda di sotto l'urto di
Fattori di crisi sociali ed economiche che speriamo non ci siano ma questo è un Paese che in condizioni io credo seriamente preoccupati seriamente preoccupati
E proprio perché questa eventualità questo pronostico può essere un pronostico una previsione azzeccata
E questo a maggior ragione deve spingere però alla ricerca di interlocutori perché in tanto è vero che se con il crollo del Café il Paese è riuscito a resistere non è automatico e con il crollo
Dell'attuale potere il Paese sia in grado ancora di avere le risorse per resistere e quindi esiste un dovere di di responsabilità e di previsione che
Spinge a una maggiore assunzione di responsabilità politica
E in secondo luogo comunque di fronte a un itinerario tormentato per questo Paese del prossimi quindici sedici mesi da cui al cosiddetto appuntamento europeo credo ne vedremo di di molti colori
Beh e doveroso cercare di costruire il massimo di alleanza e cercare di avere il massimo di interlocutori per sostenere un percorso politico così difficile
L'ultima domanda Giovanni è venuto e gli ascoltatori ben lo sanno dei rapporti alterni con Marco Pannella e con i riformatori ecco però se è stato sempre presente in queste ultime occasioni di impegno di riflessione riflessione a volte per niente semplice ecco quali sono i tre progetti il tuo possibile impegno
Ma stavano taxi la diversità di fame certo non si vive né di e di memorie del Po
Essa attorno e di rancori e di dissensi soprattutto
Io semmai quello che aveva Ko ho sempre rimproverato non è mai stato certamente la la insomma è attestato sulla negazione di una leadership che ho sempre riconosciuto ma o se imprese mai i momenti di dissensi e diversità sono fatti appunto sulla necessità di aggregare Ricchiuti formare schieramenti più ampi di essere di più insomma io sono sempre della crisi che è meglio essere in due piuttosto che solo in tre piuttosto che in due in quattro piuttosto che accettare questa ma niente io credo che personalmente come cittadino perché parlo qua veramente come cittadino avverto l'esigenza di un luogo di confronto della della politica credo che siamo in tanti
Un luogo dove si abbina un trittico dove si recita Campanella riflettere in Dari e liberali e da puramente luogo civilmente dei più praticabile di qualsiasi impegno civile e Pubblico però chiarisco che insomma proprio e di fronte a quello che a mio avviso attende questo Paese al grande vuoto di riferimento riformatore liberale che cent'che si avverte l'esigenza di un luogo più ampio quando dico luogo più ampio proverò a parlarne all'intervento intendiamoci non non parlo di un luogo dove si porta ci si confronta Cisi conta o tutte queste cose qua parlo anche di un luogo dove nel tempo libero non nel tempo libero sia possibile a riversare i beni iniziative proposte questo cosa che che manca molto proprio perché perché proprio perché Berlusconi è stato qualche stato ma e e anche non stato quel che non è stato Forza Italia anche il non partito il non luogo la politica che è anche le classi dirigenti politiche che sono all'opera più o meno le vediamo tutti e ciascuno può da nel giudizio che vuole ma insomma non producono grandi luoghi della politica in questo non voglio dire che per me il venir qua è una scelta di risulta intendo dire che coincide con la mia con con con la mia identità con i miei punti di vista e il luogo più praticabile per un confronto ma e necessario ampliarlo io spero che che vi possa essere quando qua sento Cazzola che dice le cose che dice ecco e una boccata d'ossigeno RIS dalla quotidianità della politica che sentì parlare del che sentì dire e il fare dai grandi dai grandi protagonisti ma è anche questa la ragione per la quale dico
Non si esaurisca il tutto in una strategia referendaria
Gianfranco Spadaccia leader storico radicale già parlamentare Gianfranco i riformatori ma non da soli o nel tentativo di non essere soli con ancora giocare
La carta referendaria nonostante si tratti di un istituto annichilito dei vertici istituzionali del Paese a cominciare dalla Corte costituzionale
Stamane abbiamo sentito anche uomini politiche di estrazione diversa dirsi pienamente d'accordo ma poi dare concretezza a questi progetti estremamente difficile
Ma io credo
Ci sia una situazione di
Oggi di difficoltà estrema a
Organizzare una reazione incontrerà contro l'assalto alla questa
Tendenza
Restauratrice controriformista che assista affermando tra i vertici delle istituzioni più giù fino alla dalla Corte costituzionale al Parlamento che necessariamente si rivolge anche contro i diritti dei cittadini
Non c'è vedo punti di resistenza consistenti
Sia nelle urne nelle organizzazioni sociali
Che nel nel mondo nel mondo politico
E quindi il ritocco anche con con molta preoccupazione questa questo ragionamento diciamo così del che mi sembra di dover registrare
Dei del movimento pannelliano intorno ai referendum
Mi pare che di fronte a queste questioni anche elementi di dissenso
Tuttora permanenti e che sono stati i più grandi del passato
Diventano secondarie perché evidentemente Pannella in questo momento
Non ostacolasse quali possono essere gli errori che ha commesso perfino continua
Commettere in una specie di coazione a ripetere proprio recepita tutti quanti noi ci portiamo evidentemente difende anche valori interessi principi diritti direttore che dovrebbero riguardare un basta Massa
Di cittadini che si scontrano con questa
Forte resistenza conservatrice dei poteri corporativi e di una politica che ormai ha accettato di essere confinata largo di una corporazione dalle altre
Ecco Gianfranco vorrei precisare meglio queste letture affermazioni e domandarsi al di là dell'analisi piuttosto pessimista che di fatto solo che le azioni e sociali e politiche dove attori sussiste ancora un uomo una possibilità di interlocuzione produttiva anche per dar corpo ad un project Toro referendario di questo genere che incide molto e sugli assetti istituzionali del Paese ma anche e soprattutto sul terreno economico
Ma io devo dire tranne qualche
Personalità qualche contraddizione che esiste in alcune
Nel cunicolo che come il Corriere della Sera
Torna in qualche giornalista in qualche firma
Dunque in qualche bon in qualche buona intenzione di qualche isolato esponente di questa o quell'organizzazione
Ed è a volte questi sono molto importanti perché ho letto per esempio Nordio decretare il Colle risposte dei morti Caselli Avedisco terribili ore alla corporazione magistrati devo dire che oggi avere il coraggio di dire certe cose all'interno della magistratura e una cosa che richiede che ci si vedi tanto di cappello però al di là di queste
Reazioni individuali io non vedo Murad organizzato non e a livello sociale purtroppo questa mancanza di capacità
Costruire una posizione dove democratica
La società ha trovato i suoi gli anticorpi
Per conto suo nata ricca e una di queste certo e non è cosa da una parte insipido e dall'altra pericoloso estremamente pericolose
Nasce da un vuoto di risposta politica democratica un voto in cui purtroppo
Siamo in qualche misura mi sento responsabile anch'io mi sento con i miei fallimenti responsabile anch'io sono stato
Oppositore diversi nel prima così Prima Repubblica e poi nel momento e poi ancora fare pubblica cioè significa che
Insomma in qualche misura credo anch'io intendo adesso e non sono riuscito a
A contribuire ad essere reale alternativa
Ecco cosa pensi di quell'area che si autodefinisce liberale e che tenta di agire all'interno o dei margini strettissimi o inesistenti del Polo
Assenti discutibile mentre questa ecco c'è esiste questa contraddizione non tra una delle poche cose che mi sono sentito temporale le cose non bere può credo scusate
Una delle cose che a questo proposito quando parlava di politica generale
Mi sono sentita di condividere quando Pannella intervenendo a una manifestazione
Finiti i reduci di partiti laici e liberali
Ha detto che lui liberale che noi ricordando la famosa frase di Mario Ferrara che bisogna aria-terra vicari perché la parola liberale era una parola
Oscurata e negativa era diventata in Italia lui pensava Malagodi io penso anche molto peggio affatto che ormai è qui che si definiscono tutti liberali degli anni questa parola non significa assolutamente nulla in Italia e del resto in Italia la parte migliore del liberalismo e fare liberalismo istituzionali Cavour
Che di Giolitti che hanno prodotto sempre con dubbi istituzionali
Che hanno creato loro per primi la bonifica dei conti pubblici e e che e poi
Però ci sono stati pure quando non lo so è stato questo il liberalismo aver inanellato Crispi è stato Salandra stavano alla gotica quindi io francamente
Rimango libertario rimango liberal socialista rimango liberaldemocratico
Anche perché sono convinto che a differenza di come ritenevano antiliberali teoricamente eccetera oggi in Italia non c'è liberalismo senza una forte base democratica
Senza una forte base magari quindici è una coincidenza molto forte di queste di queste due cose
Credo che ci sia credo che Forza Italia ha dei limiti tutti i limiti di questa tradizione liberale con in più pure grossi difetti
Due grossi difetti primo difetto
E che
E nel nel fatto che la democrazia cristiana è stata praticamente a incapsulato a destra liberale la destra italiana
Ha impedito la crescita la destra conservatrici o di una destra liberale che formarsi costruisse una propria cultura istituzionale
E quindi saltato il tappo democrazia cristiana evidentemente non ci troviamo
Commedia analfabeti della cultura non solo liberale ma di qualsiasi cultura istituzionale io sento dire delle cose che sono allucinanti io posso essere anche d'accordo sul bonus o sua Lippi liberalizzazione dell'imprenditoria scolastica
Sull'uscita dello statalismo dalla scuola ma piedi non statalista chi no chi non è statalista che se che Chi non salta è statalista proprio della scuola significa ignorare che lo statalismo non è un'invenzione sovietica un distali nella scuola italiana è stata una invenzione liberale dei dei rivoluzionari liberali in Francia e i rivoluzionari della borghesia rivoluzionaria liberale Moncalieri quel tanto che rivoluzione liberale che abbiamo avuto per assicurare a scuola elementare tutti e per togliere il monopolio dell'istruzione della cultura
Ai clericale allora se uno poi vuole semplificare tutto e pensare che la la la la scuola pubblica in Italia sia un fatto soltanto di sovietico stazione di statalizzazione dell'onorevole
Berlinguer non nel ricco mai continua e pure libero di farlo però questa è purtroppo l'incultura istituzionale che noi storie benché crede che noi abbiamo il prezzo che paghiamo qua anche questo è il prezzo che paghiamo a quarant'anni di monopolio democristiano dei filtro democristiano che ha impedito
Che lei è stato accettato in qualche modo come compromesso politico sociale dalla borghesia italiana il secondo limite e copia
Lite Berlusconi l'autore di questa cosa di questo lo slogan demenziale che ho sempre che che che è stato affrontato dal al convegno sulla scuola terrete non a caso indetto dalla dalla Compagnia delle opere
E questo credo che sia il problema e quindi quando si si si quando Marco insegue miraggio di un blocco sociale io gli faccio tanti auguri che sono il primo a vedere a reali a credere sarei il primo a essere contento se si verifichi se tutto questo si verificasse però insomma nella tradizioni corporative anche queste del delle tv italiana e nelle tradizioni assistenziale stataliste dell'industria italiana che insomma non dimentichiamo naso lo si diceva che l'industria italiani
Erano quelli insomma che volevano verrebbe erano sempre pronte privatizzare l'anno sia tra i profitti e invocavano sempre invece le sue
Rizzo azionano giratari socializzare le perdite credo che non sia cambiata molto ecco l'industria italiana da questo punto di vista
Mentre per quanto riguarda i bottegai chiudere poi naturalmente non non si deve neppure essere eccessivamente pessimisti perché le Ricco industria e la media industria italiana è una realtà molto molto viva visite ma diciamo che riesce a essere viva
Difendendosi dalla politica nei recessi di una società che finisce per avere paura della politica
E per ritrarsi verificare sia politica li faccio anche auguri però credo che il mondo dei bottegai ricco imprenditori e cedevole trovato delle soluzioni del dei brocchi patologici come la lega
O un ribellismo diffuso Mantini statalismo di futuro in cui i giudizi sì sì Booth si finisce per buttare con l'acqua sporca anche il bambino
Delle cose importanti che uno Stato moderno deve riuscire a fare
E insomma di per intenderci non la disubbidienza civile al disubbidienza incivile dell'evasione fiscale del delle deregolamentazione selvaggia del liberalismo mensa del liberismo danza libertari chiedere
E questo mi pare che sia oppure appunto i grandi compromessi quelli per cui lo stesso Pannella dovuto dire che poi l'impressione che sia anche Berlusconi
Non faccia il leader politico d'opposizione perché curatore tutto i propri interessi economici e finanziari
Gianfranco un'ultima domanda tu hai seguito tutta la storia radicale e poi pannelli Anna i riformatori si sono dati una scadenza il giugno di questo mille novecentonovantasette
Il quindici giugno si voterà per i referendum non sappiamo quanti ne rimarranno ne sopravviveranno tra i pochi alcuni dei quali tra virgolette secondari sui quali i cittadini potranno esprimersi chissà se si raggiungerà il quorum a questo proposito
Questa scommessa referendaria attuale i trenta e più quesiti predisposti condivisi ma poi senza i miliardi per partire ecco non hai la sensazione
Oltre al genio politico di Pannella che ha sempre saputo trovare poi momenti difficoltà straordinarie risorse quest'
Sia forse il momento più più difficile in cui si rischia di interruzione di un'esperienza storico culturale e politica
Inutile dire che credo che livello
Che le analisi che ho fatto
Depongono in questa in questa direzione insomma non c'è
E difficile negare che
Che ci troviamo in una situazione molto molto difficile molto molto dura e non saprei dare consigli e risposte non saprei davvero rare
Consigli e risposte non
Credo che certo insomma poi bisognerebbe forse avere il coraggio di di quando si fanno certe scelte di diritti concentrarsi su alcune cose
Io personalmente rimango sarà la sclerosi ho superato il Misseri sessant'anni quindi
Ero contrario agli economici se di sinistra di struttura liste di sinistra non credo che i problemi centrali
Siano economicistica pura verso certe soluzioni miracolistiche si tribù escono soluzioni liberiste piuttosto che altre vi saranno certe volte di illusoria e credo che gli strozzature nelle quali stiamo sono molto più politiche che non che non legislativa intorno a uno amorosi lungo la questione però mi pare che oggi per esempio su questa storia pensioni di anzianità
E delle dello stato sociale di un certo grado di liberalizzazione del mercato del lavoro su questo effettivamente
C'è una incapacità di revisione cioè c'è è sotto gli occhi di tutti che la grande maggioranza persone di ogni schieramento riconosce
Da D'Alema
Di ogni schieramento non solo politico ma anche sociale riconosce perché perfino nelle
Perfino nei
Né i sindacati sì sì sì da omaggio si si rende omaggio questa verità dicendo che già l'accordo del lavoro presuppone gradito efficienti flessibili da Manon inattuato e naturalmente non sarebbe attuata dal governo uno loro sono dispostissimo ad attuarlo però mi pare che questo sia l'oggetto dello scontro e rivale che c'è anche un grado diffuso di consapevolezza allora forse bisognerebbe concentrarsi avere il coraggio di concentrarsi
Dunque
Alcune grandi questioni su alcune grosse questioni e tentare su questo di vedere se poi di stanare
Questo mondo imprenditoriale dei parvenu ci fosse un io credo che non ci sarà può alla fine perché sarebbe veramente un fatto e se ci sarà sarà un fatto estremamente positivo