"Liberalizzazione delle telecomunicazioni: c'e futuro per il servizio pubblico televisivo ?" org. dalla Fondazione Istituto Gramsci e dall'Istituto Luigi Sturzo in occasione della pubblicazione di "Radiotelevisione: trattato di diritto amministrativo" (tomo II Cedam) e di "La convergenza multimediale: Europa/Europe (2/3 1996 -Dedalo)

Anche apriamo
Saremo ancora oggi
Fra loro buongiorno tra Fiumicino colleghi signori e signore
Apriamo questo incontro organizzata dei due istituti
Il nostro Istituto Luigi Sturzo istituto Gramsci
Attorno a un tema che non c'è bisogno non di cui non c'è bisogno di rilevare l'importanza liberalizzazione delle telecomunicazioni ha già un futuro per il servizio pubblico televisivo punto interrogativo
Prende l'occasione il convegno dalla pubblicazione del Trattato di diritto amministrativo diretto da Santaniello e curato da Roberto Zaccaria come da questo volume unico della rivista Europa Europa c'è un periodico del Gramsci e dedicata alla convergenza multinazionale
Io nel porgere il saluto a voi nel ringraziarvi questo intervento di questa presenza piuttosto numerose il che mi fa molto piacere
Vorrei senz'altro dare la parola al professor Vacca che abbiamo incaricato del coordinamento di questi di questi lavori io mi riservo al il ruolo di paziente suggeritore l'ascoltatore dei verbali messaggi che proverà Procter proverranno da queste incontro quindi Vacca se mi fa la cortesia di
Il lavoro agricolo
Abbiamo dei tempi molto serrati
Per cui io mi limito a dire pochissime cose
La prima è che come già accennato a Gabriele De Rosa
Questa è la prima occasione di collaborazione fra i nostri due istituti che peraltro collaborano già da anni su vari temi
Dal Sistema delle biblioteche al sistema archivistico alla ricerca storica
Alla formazione su temi che riguardano le telecomunicazioni la radio e televisione la convergenza multimediale naturalmente con un taglio proprio ai nostri istituti che sono istituti di ricerche di alta cultura e per questo abbiamo voluto prendere spunto dalla pubblicazione dalle due pubblicazioni che De Rosa ricordato
Aggiungo che è una prima occasione di un lavoro comune che intendiamo proseguire in seguito anche per offrire sotto questo profilo su questo tema specifico
Le nostre capacità e la nostra disponibilità diciamo agli operatori
Delle telecomunicazioni e bella informazioni devo dire anche che abbiamo scelto questo tema perché c'è il passo che
Nello scenario attuale come si dice immediatamente futuro potesse essere un buon punto d'avvio lo abbiamo isolato e per questo diciamo abbiamo anche selezionato per tenere serrati tempi compatibilmente con gli impegni
Quasi tutti i partecipanti abbiamo scelto di chiamare a discutere oltre che chi dirigenti del Dario televisione i responsabili politici dei partiti di maggioranza ringraziamo il ministro Maccanico che diciamo ha accolto l'invito a partecipare ai nostri lavori e sarà qui più avanti nella mattinata il dottor Pascale aveva dato la sua disponibilità che poi è venuta meno perché ci è sembrato che con questo approccio l'aggancio con il complesso
Stette fosse
Ineludibile devo solo dire che la ragione di questa scelta di un primo confronto circoscritto a rappresentanti politici della maggioranza
Lo dico con una certa franchezza ci è parso praticabile anzi consigliati perché la nostra impressione è che a cominciare dalla maggioranza non ci sia sufficiente armonia per quanto riguarda
Il presente è che il fucile del servizio pubblico e volevamo anche attraverso il segnale il valore simbolico della nostra collaborazione invece avere sia un momento di confronto sia segnalare l'interesse per l'armonia detto questo il nostro interesse per l'armonia innanzitutto
Fra diciamo all'interno della coalizione di maggioranza sull'ordine dei lavori per consentire diciamo
Siciliano e Iseppi dipende parte limitatamente come i loro impegni
Impongono e poi ai parlamentari che anche essi devono poi andare perde vincolo di voto a Montecitorio pensiamo di procedere così c'è una prima solo la la prima delle due introduzioni che fa Enzo Cheli poi parleranno siciliano e Iseppi parlamentari poi proseguiremo con l'intervento di Zaccaria e o intervallando l'intervento di Zaccaria con tanti interventi
Per ragioni che sono già interni a quanto fin qui detto
I relatori hanno a disposizione un massimo di quindici minuti gli interventi un massimo di dieci
Do la parola a Enzo Cheli
Grazie presidente
Quindi c'è un futuro per il servizio radiotelevisivo e se c'è qual è questo futuro
Io credo che per tentare di dare una prima risposta a questa domanda sia indispensabile partire da una
Prima constatazione nel corso degli ultimi tre anni possiamo dire a partire
Dalla sentenza della Corte Costituzionale quattrocentoventi che risale al mille novecentonovantaquattro che segna un crinale in questa materia che stiamo trattando
Nel corso degli ultimi tre anni e agli scenari relativi al sistema
Delle comunicazioni sia di massa che individuali sono profondamente mutati
Sono mutati sul piano della tecnologia sono mutate sul piano dell'economia
Questo mutamento mi pare è stato determinato da quattro processi
Convergenti che sono tuttora in pieno svolgimento
Dalla crescente internazionalizzazione del mercato delle telecomunicazioni delle reti dei servizi
Dalla cosiddetta convergenza multimediale cioè dall'intreccio che sul piano tecnologico si è andato sempre più determinando tra i vari settori
Della comunicazione con la nascita anche di nuovi soggetti di impresa
Dalla crescente affermazione anche in Italia anche nel nostro Paese di una particolare filosofia istituzionale che investe l'aria dei servizi pubblici e dei servizi di pubblica utilità
Filosofia che è incentrata sul collegamento tra questi servizi e la presenza di autorità amministrative indipendenti che sono chiamate a governare
La distribuzione di questi servizi in condizione di imparzialità e in condizioni di economicità mi riferisco in particolare alla legge quattrocentottantuno del mille novecentonovantacinque la cosiddetta legge Cavazzuti
Infine dalla maggiore incidenza degli interventi della Comunità europea nell'assetto di questo settore in chiave liederistica e qui mi riferisco alle due direttive fondamentale della fede il mille novecentonovanta e alla direttiva la così detta foot Competition delle la numero diciannove del mille novecentonovantasei
Ora l'azione congiunta di questi diversi processi ha condotto a delineare anche in Italia a mio avviso una nuova nozione di servizio pubblico
E anche un nuovo sistema di rapporti tra impresse fornitrici di servizi e utenti di questi servizi utenti che da meri consumatori si stanno sempre più trasformando in attori dei processi collegati al mondo della comunicazione da qui l'esigenza
Di instaurare nuove strategie istituzionali e di pensare hanno modelli di disciplina di questa comparto delle comuni delle comunicazioni
Ora questa esigenza impone oggi chiaramente la ricerca di alcune idee guida di alcuni di alcuni fili rossi intorno a cui appunto ordinare queste nuove strategie questi nuovi modelli di disciplina
Ora queste idee guida acquisti dei guida sia per il settore generale delle telecomunicazioni sia per il settore specifico della televisione sono emerse da tempo fino alla fine fin dalla fine degli anni ottanta a livello europeo
Ma stentano ancora a fermarsi a livello nazionale questo direi per un certo ritardo culturale
Della nostra politica delle comunicazioni ritardo che si è riflesso sia sul terreno dello sviluppo delle tecnologie sul sul terreno dello sviluppo dell'economia di questi mezzi
Ora si cerca di colmare questo ritardo si è cercato di colmare questo ritardo negli ultimissimi mesi attraverso la progettazione normativa cioè attraverso i due disegni di legge che nel luglio scorso il ministro delle Poste ha presentato al Senato il disegno mille ventuno che riguarda l'istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni cosiddetto Progetto stralcio e il disegno di legge mille centotrentotto che riguarda la disciplina generale del sistema delle comunicazioni
Disegni che non è che nascono dal nulla hanno alle spalle una lunga elaborazione perché trovano il loro punto di partenza appunto nella sentenza quattrocentoventi del mille novecentonovantaquattro della corte
Passano attraverso l'elaborazione della commissione Napolitano nel corso della dodicesima legislatura e si collegano a tutti gli sviluppi recenti delle direttive comunitarie cioè alle direttive degli anni novanta
Quali sono i principi ispiratori di questi due Progetti cos'è che spira il disegno che sta che viene tradotto in questi frangenti
Molto velocemente a me pare che il primo e più rilevante principio sia quello che viene enunciato nell'articolo uno della legge di sistema cioè il principio della convergenza
Tra il settore delle telecomunicazioni nel settore televisivo
Questo principio conduce a impostare una disciplina unitaria dei due comparti che vengono considerati congiuntamente sia con riferimento all'assetto delle reti che con riferimento all'assetto del servizio e questo è un fatto nuovo
è un fatto nuovo che in un certo senso ribaltare l'ottica tradizionale con cui si affrontavano i temi della televisione in Italia tradizionalmente il la disciplina del sistema televisivo in quanto sistema forte delle comunicazioni condizionava la disciplina generale delle comunicazioni
Con questi nuovi disegni si ribalta il quadro e la disciplina generale delle comunicazioni che viene a condizionare la costruzione dei modelli normativi relativi al sistema televisivo perciò ribaltamento dell'ottica tradizionale Secondo principio fondamentale e quello della liberalizzazioni piena dei mercati delle telecomunicazioni e della televisione
Cioè del riconoscimento di un principio di piena concorrenza nella installazione delle reti e nella fornitura di servizi Salvo gli obblighi dice la legge di servizio pubblico e di servizio universale non indurlo sulla definizione del nozioni servizio universali che deriva dalle direttive comunitarie
Terzo principio e quello dell'affidamento del Governo del settore
Delle telecomunicazioni e radiotelevisivo a un'autorità amministrativa indipendente di derivazione parlamentare che viene investita di vaste competenze amministrative
Normative di controllo e vigilanza e sanzionatori
Autorità che come sappiamo si articola in due organi in due commissioni la commissione per le reti e le infrastrutture la commissione per i prodotti i servizi a quest'organo nel suo insieme e nelle sue articolazioni di commissione la legge
Affida una serie di competenze fondamentali che vanno dall'approvazione
Del piano di assegnazione delle frequenze al rilascio delle concessioni dell'autorizzazione dalla tenuta del registro delle imprese di comunicazioni alla disciplina dell'interconnessione e dell'accesso alle reti
A controllo sulle posizioni dominanti al controllo sulla dibattimenti delle concessionarie di servizi pubblici alla verifica di Bilancio all'autorizzazione trasferimenti della proprietà si tratta di un pacchetto di competenze molto consistente
In pratica la nuova autorità come sappiamo assorbe tutti i poteri
Delle garante della dell'editoria della radio televisione e in più assorbe anche una serie di poteri che finora erano stati riservati al ministro delle Poste e altri amministrazione
Quarto principio su cui i due progetti si fondano e il divieto di posizioni dominante
La legge
Stralcio individua le posizioni dominanti sotto due parametri sia con riferimento ai programmi tradizionalmente si sarebbe detto alle reti sia con riferimento alle risorse il programma imputabili a uno stesso soggetto non sopra non possono superare la quota del venti per cento e in questo la il progetto di legge si adegua al limite fissato nella sentenza quattrocentoventi dalla Corte costituzionale
Le risorse relative ai vari comparti calcolate saper altamente comparto per comparto televisione radiofonia cavo satellite
Non possono nelle mani uno stesso soggetto superare il livello del trenta per cento questo livello viene poi abbassato
Nell'ipotesi di partecipazioni incrociate tra radiotelevisione e editoria un quinto
Principio viene poi fissato con riferimento specifico al tema che ci interessa cioè alla concessionaria pubblica del servizio radiotelevisivo cui si impone l'obbligo di trasformarsi in una holding articolata in varie società
Incaricate dei diversi servizi televisivo radio radiofonico
E così via e in varie in una o più società dice la legge a valenza territoriale di ampie dimensioni cioè uno più Società carattere territoriale
Società che vengono finanziate con una quota di cannoni al cui finanziamento può concorrere anche il sistema delle regioni si tratta in poche parole della cosiddetta rete federale o regionale
Infine i due progetti disciplinano una complessa
Introducono una complessa normazione transitoria
Dirette a consentire agli attuali operatori del sistema radiotelevisivo la possibilità di adeguarsi gradualmente ai nuovi livelli ai nuovi limiti
E normazione transitoria orientata anche a favorire lo sviluppo delle nuove tecnologie
Che valutazione
Si può tentare che valutazione complessiva si può dare di questo disegno
A mio avviso il giudizio che si deve dare di questo disegno è il larga parte per positivo
Da due progetti mi sembra che emerga infatti un notevole sforzo di modernizzazione questo forse il primo punto che va sottolineato dell'intero comparto delle comunicazioni sia individuali che di massa
Sforzo che si traduce appunto per la prima volta e nella nostra storia istituzionali nella considerazione organica e unitaria dei vari settori in cui si articola questo comparto televisione radiofonia la pubblicità editoria
Ora mi pare che questo sforzo sia certamente apprezzabile anche perché consente per la prima volta al nostro legislatore di giocare d'anticipo
Giocare di anticipo sulle sviluppi della tecnica e sugli sviluppi del mercato qui non si deve dimenticare che la tradizione che ha caratteri dell'intestino che ha caratterizzato la nostra legislazione nel campo radiotelevisivo è stato sempre detto di essere superato dai fan
Il legislatore arrivava quando i fatti erano già andati oltre la legislazione questa caduto con la riforma il settantacinque con la legislazione dell'ottantacinque con la legge Mammì del novanta
Mi sembra però che il giudizio positivo sull'impianto di questa nuova locazione si colleghi anche altri motivi
Al fatto che questa normazione guardando al futuro tiene fa molta attenzione al quadro delle nuove tecnologie cosa che in passato
Nella legge Mammì ad esempio non era stato minimamente considerato al fatto che questi disegni prestano molta attenzione al quadro europeo recependo le direttive fondamentali in materia
E anche direi elemento positivo al fatto che si adotta in questi progetti un criterio di flessibilità
Che certamente il criterio più adeguato per la disciplina di settori sottoposti a rapidi cambiamenti delle tecniche
Detto questo però a me pare che non manchi anche lo spazio per qualche rilievo critico che vorrei rapidamente accennare
E che potrebbe determinare forse qualche apporto migliorativo acquista progettazione che foto rapidamente richiamare il primo rilievo critico riguarda la stessa tecnica normativa che è stata adottata cioè il fatto di aver adottato contestualmente la strada di una disciplina a regime e la strada di una DC straccio sappiamo qual è stato il motivo politico che ha condotto a questa distinzione c'era l'esigenza di arrivare in tempi brevi all'istituzione dell'Autorità per consentire la privatizzazione entro l'anno passato
Della spetta superata però questa soglia a me pare che una buona tecnica normativa considerando proprio l'organicità del disegno sia quella di far confluire i due progetti
In un unico progetto in un unico disegno generale questo anche per evitare i rischi e i pericoli di patteggiamenti eccessivi di compromessi eccessivi che la duplicazione del disegno organica straccio potrebbero aprire con conseguenti possibilità di annacquamento del disegno generale
Il secondo rilievo critico riguarda proprio il settore del servizio pubblico radiotelevisivo
Quello che a me pari si noti in questi progetti una certa sottovalutazione
Della specificità
Dei problemi del settore televisivo nel quadro generale delle telecomunicazioni
E della specificità dei problemi del servizio pubblico nel quadro specifico dell'aria televisive
La tendenza che mi sembra emerga da questi due progetti è infatti quella di livellare livellare forze per la preoccupazione di conservare l'organicità del disegno che la matrigna idea che sta alla base del disegno quello di livellare i vari settore non solo quello che mi pare sembra emergere dagli stessi progetti forse è solo un'impressione è un atteggiamento riduttivo vorrei dire al limite punitivo del servizio pubblico radiotelevisivo
E questo in nome di un principio di piena concorrenza di tutti gli operatori pubblici e privati nel mercato
Questo si vede in particolare non solo in tema di risorse ma anche nel fatto di avere parificato il servizio pubblico all'emittenza privata in relazione alle posizioni dominanti
Per le posizioni dominanti servizio pubblico emittenza privata sono esattamente sullo stesso piano ora questo a me non pare ingiustificato anche alla luce dei principi costituzionali dello stesso principio d'eguaglianza di cui all'articolo tre
Data la natura particolare specifica del servizio pubblico nel mercato
Oltretutto questa tendenza livellare sulle posizioni dominanti mi sembra in netta controtendenza con quelle che sono le indicazioni che emergono oggi dal quadro europeo
Penso in particolare alla recente risoluzione del parlamento europeo della scorsa Estate
Se in materia di servizio pubblico radiotelevisivo risoluzione dove si tende a valorizzare proprio la specificità del servizio pubblico televisivo a legittimare per questo tipo di servizio o gli interventi dello Stato
A indicare questo il punto di decisivo ai fini dei nostri progetti la necessità di sottrarre il servizio pubblico agli indici generali di concentrazioni che vengono previste per l'impresa radiotelevisiva private
Terzo e ultimo rilievo riguarda l'autorità che rappresenta il perno dell'intera disciplina
La imboccata la strada dell'autorità come centro di governo del sistema e questo accertamento una strada corretta e appropriata anche rispetto a quelli che sono le previsioni di sviluppo del nostro sistema istituzionale alla luce delle riforme che sono state avviate
Credo che forse sarebbe stato più opportuno sviluppare fino in fondo questo disegno cioè dare all'autorità
Poteri ancora più ampi esclusivi di quelli che sono stati sinora previsti cioè seguire fino in fondo il modello a cui ci si è inizialmente sperati della Federal communication Commission di stampo America penso perciò che alcuni poteri di mera proposta andrebbero trasferiti in poteri decisionale e che forse all'autorità andrebbero anche affidata andrebbe anche affidata la gestione diretta
Di alcuni supporti tecnici che oggi spettano al ministro sempre in tema di autorità sottolineerei l'esigenza di rendere più chiari i rapporti tra autorità per la garanzia delle comunicazioni e autorità
Per la garanzia della concorrenza e del mercato oggi questi rapporti nella legge sono piuttosto in determinate sfumati potrebbero dar luogo a conflitti
Concludo tornando alla domanda iniziali cioè un futuro nel servizio pubblico
Televisivo a mio avviso sia nel nostro Paese sia in generale in tutti i Paesi europei che oggi subiscono questa potente trasformazioni in atto del sistema delle telecomunicazioni questo futuro a mio avviso esista
Anche nella prospettiva di una completa liberalizzazione del sistema delle comunicazioni e del mercato televisivo
Questo futuro infatti si viene a collegare alcuni valori costituzionali alcuni per anni consolidati della nostra democrazia delle democrazie occidentali che trovano il loro fondamento nel pluralismo in particolare nel pluralismo culturale e nel diritto all'informazione diritto all'informazione
Completa libera e imparziale
Un pluralismo al diritto all'informazione non può essere garantito questo mi pare il punto decisivo soltanto attraverso le dinamiche del mercato per quanto libero e ha aperto questo mercato possano essere in altri termini anche in un quadro di completa liberalizzazione di forti controlli sulle concentrazioni come quello che si sta delineando il servizio pubblico potrà conservare la sua posizione
E la sua funzione naturale che quella di rendere completa la dialettica informativa e culturale del Paese e di correggere le distorsioni che lo stesso mercato
Anche se sottoposto a forti poteri di vigilanza inevitabilmente tende a produrre
Certe credo che bisogna anche dire che la possibilità per il nostro servizio pubblico dico con conservare seguitare a svolgere una funzione utile anche negli anni futuri resta in gran parte condizionata la capacità di adeguamento di questi servizio di questo servizio ai nuovi scenari
Che oggi appunto stanno emergendo questa capacità di adeguamento mi sembra in sostanza che passi essenzialmente da un punto
Valorizzare l'accentuazione e non l'attenuazione come invece compare nei due progetti che prima richiamavo l'accentuazione
Delle specificità
Del servizio pubblico
Che non deve essere incentivato a imitare i comportamenti dell'impresa privata sul mercato
Questo mi sembra il punto di fondo che dovrebbe ispirare la ricerca di questa collocazione futura del servizio pubblico la valorizzazione di queste specificità dovrebbe a mio avviso
Orientare l'azione del servizio verso alcuni obiettivi fondamentali che mi limito semplicemente ai Nuccia verso un maggiore distacco del servizio dal sistema politico
Verso una maggiore finalizzazione delle risorse
Verso una migliore qualificazione del prodotto infine verso una riorganizzazione aziendale che sia strettamente funzionale a questi obiettivi grazie
Fare allora che la risposta di Enzo Cheli sia positiva ma anche problematica rispetto all'evoluzione anche attuale
Della legislazione italiana sul complesso della multimedialità credo che venga opportuna adesso la voce dell'azienda non so se cominciando da Enzo Siciliano si
No
Ecco
Poca
Prego
Vi prego di scusarmi se è per questo brevissimo intervento che farò saluto appena
Con Franco Iseppi siamo stati costretti a qualche modo rivoluzionaria a provocare un piccolo terremoto nel nel vostro ordine
Dei lavori di questa mattina ma è appunto con con Iseppi siamo in partenza per Sella
Per una serie di incontri sulle telecomunicazioni
Ringrazio per questo
Recitato la possibilità comunque di parlare gli organizzatori di questo convegno Istituto Sturzo il Gramsci il ministro che però
Ci sentirà verrà più tardi
Per quanto
Quanto all'interrogativo che
E il perno di questo di questo incontro
La brevità di questo intervento certamente non mi permette di approfondire un tema così complesso come quello dell'evoluzione delle telecomunicazioni e degli affetti
Che questa evoluzione potrà senza dubbio avviene sul servizio pubblico sui servizi pubblici europei e parlo volutamente di servizi pubblici europei e internazionali e non soltanto di Rai
Infatti una questione che riguarda non soltanto il nostro Paese e l'azienda che rappresento prima la concezione stessa degli uomini cittadini nel rapporto con la comunicazione quindi
Le loro relazioni interpersonali della essi hanno con gli Stati con le istituzioni
E le potenzialità di affermazione che i cittadini hanno nel mondo del libero mercato insomma
Il futuro dei servizi pubblici si lega
Alla garanzia di libertà per questi uomini circa il servizio pubblico è un presidio per questa libertà
Ed è un presidio per il pluralismo di idee
Che gli uomini cittadini intende hanno bisogno di difendere attraverso il mondo della telecomunicazione che così potentemente condiziona tutta intera la nostra esistenza questo
Non vorrei che lo registro a sconvolgono percepiste come una affermazione soltanto astratta ma come di un compito FIAT informativo che i servizi pubblici debbono abile
Un compito che deve dare struttura contenuto all'intera programmazione del servizio pubblico al suo modo S e non soltanto a ciò che
Passa attraverso il il teleschermo il viaggio che appunto D'Adamo per fare con Franco Iseppi
Oggi è significativo dello sforzo che abbiamo in animo perché se di
Vi sia un riconoscimento sul piano delle regole di quello che effettivamente il ruolo del sindacato dico già alla fine di novembre un impegno simile abbiamo svolto a New York all'ONU perché pensiamo che
La la l'obbedienza l'obbedienza la stesura l'elenco perlomeno un Progetto di regole per chi si muove nel campo delle trading contenente telecomunicazioni sia sia essenziali avendo
Presente che gli interlocutori vi ripeto sono cittadini e non dei semplici acquirente
Ritengo fonti fondamentale infatti che il servizio pubblico Contini in tutta Europa e nel mondo a svolgere la funzione duplice di laboratorio della memoria civile delle singole nazioni
E al tempo stesso sia
In mezzo determinante che le minoranze hanno per esprimersi nel nuovo mondo dell'informazione globalizzare
Ci sono dei pericoli
La scorsa settimana è stato Giovanni Paolo secondo a porre in evidenza questi pericoli pericoli che possono derivare da una comunicazione senza principi
Ma anzitutto da una profonda una comunicazione che escluda i più deboli dal loro diritto di espressione il servizio pubblico e presidio di questa espressione ed è questo uno dei motivi se non è in molti per il quale pubblico radiotelevisivo attenti avere delle regole certe che ne garantiscono il futuro nel prossimo millennio la RAI
Anche perché la l'unicità dell'esperienza italiani in questo campo per la sua particolarissima storia ha saputo regge benissimo agli assalti della concorrenza commerciale
La liberalizzazione dunque non ci fa Fouga noi siamo profondamente convinti
Che e si tratta qui non di un confronto ma si tratta di fissare appunto un rapporto di equilibrio tra
Servizio pubblico e i privati quello che vorremmo che l'argomento che lascia lo facciamo qui diciamo per sollecitare il vostro stesso dibattito e di essere messi nella condizione come RAI come servizio pubblico da una parte di competere nel libero mercato e dall'altra parte di continuare ad essere Sempre meglio con profitto generale il motore e punto di riferimento
Per la società civile di questo di questo Paese scusatemi per la brevità vi ringrazio per la sua
Richiamo alla disciplina risparmiare
Ma vorrei discettare un primo contributo alla proposta di Michelini che è quella sostanzialmente di vedere che saldatura può esistere tra il concetto di servizio pubblico un'impresa pubblica che assicura questo servizio
E il rapporto con l'utenza mi pare che questi fossero diciamo i punti di questo triangolo cui dare una risposta allora il concetto di servizio pubblico io credo che queste idea guida a cui faceva riferimento che privata un po'trovata
Nel solco della tradizionale un po'definizione di servizio alla collettività che che rappresenta diciamo il marcato elemento differenziazione tra l'esperienza europea il modello americana di televisione
Le motivazioni di tipo storico diritto all'informazione pluralismo culturale sono ancora estremamente valide però è anche certo che la molteplicità dei soggetti presenti sul mercato potrebbe qualche modo svolgeva assicurare tale funzione allora
Forse vari generata proprio l'idea di agire nell'interesse della collettività
Le le le riflessioni sono
Basate su questi stimoli un come diciamo rigenerare quest'idea di servizio alla collettività
Una e creare un maggior rapporto con le domande emergenti che non rappresentano aree di mercato ma bisogni della collettività l'educational per esempio è uno di questi campi investimenti
Ancora investire rischiare sul nuovo ossia sperimentare diciamo nuovi linguaggi che in qualche modo possono
Rappresentare una riconversione complessiva diciamo del sistema di comunicazione
Investire in un prodotto italiano che abbia un mercato estero cioè quelle di cominciare a pensare per esportare e non solo per comperare
Privilegiare diciamo l'investimento rispetto all'acquisto quindi l'idea che un servizio pubblico all'impresa debba cioè privilegiare questo tipo di settore rispetto invece una dipendenza ai mercati
Rispondere a bisogni e domande di informazione di servizio a livello locale territoriale in quindi oggi come oggi non ha molto senso pensare una di territoriali solo in termini di legittimazione di mercato ha senso solo Intermite risposta
Di bisogni formativi e di servizi
Mobilitare le nostre risorse su significative opzioni sociali del Paese il discorso dell'ammodernamento del Paese
Costruire un consenso sulle istituzioni che si modificano che è un grande tema cioè che noi ignoriamo channel riusciamo neanche spiegare
Valorizzare la funzione della memoria storica attraverso l'utilizzo del nostro patrimonio di tipo storico quindi in pratica ci sono una serie di cose
Che possono rappresentare una motivazione per la quale riscoprire un'idea guida di servizio alla collettività
Rispetto a questo tema di servizio la criticità dell'impresa invece del servizio del servizio pubblico RAI
I bilanci vanno bene gli share sono molto molto buoni però è sempre più evidente che non basta un'offerta generalista per rispondere alle nuove domande del pubblico quindi c'è una crisi complessiva dell'OCSE
Sì a questa crisi dell'offerta si aggiunge il fatto che non è ipotizzabile un aumento delle entrate da cane da pubblicità
Bisogna pensare a delle conseguenze c'è in in qualche modo di tipo propositivo
La prima è che non si non si può pensare di lavorare nella direzione finora diciamo così che ha rappresentato il core business cioè le generaliste ma bisogna cominciare a pensare una diversificazione del nostro prodotto
Tematiche pay quindi tutte quelle forme sono possibili di nuovi prodotti e secondo pensare che la RAI debba integrarsi sostanzialmente con altri media
Tradotto questo discorso per uno impietrito pubblico significa due cose uno è che deve pensare un futuro attraverso delle alleanze
E deve pensare un futuro attraverso una ridisegno di tipo societario in altre parole
Quello che è stato un processo di progressiva diciamo liberalizzazione in un certo senso da una cultura di apparato deve diventare un obiettivo diciamo quotidiano strategico futuro che è l'affermazione di una cultura d'impresa che è possibile anche svolgendo servizio pubblico
Terzo dice diciamo nodo di questo triangolo cioè servizio impresa e pubblico
Ora la percezione oggi della RAI da parte del pubblico ne percezioni di tipo molto critico
E questo pone un grande problema sull'utenza
Cioè se pensiamo che la RAI per esempio trasmette quotidianamente circa otto ore di programmi in più rispetto a Mediaset
Se togliamo i promo la pubblicità
Se pensiamo che fornisce quotidianamente qualcosa come trenta edizioni nazionali di telegiornali e sessanta edizioni regionali
Se pensiamo che copre il sessanta per cento dell'intera programmazione annuale Conte dei giornali Talk show d'informazioni rubriche culturali servizio Program per bambini sport a fronte del trentacinque per cento di Mediaset
E se pensiamo che produce sessantacinque per cento la propria offerta
E si pensiamo questo Nori ci rendiamo conto come in realtà venga vissuta sostanzialmente come omologata a una tv commerciale allora c'è qualcosa che non funziona nel nostro rapporto col pubblico
Tutto questo non significa solo che la RAI non sa fare propaganda se stessa perché sarebbe mo'riduttivo questo tipo di approccio ma in fondo testimonia invece che il nostro pubblico rifiuta il mediocre
Si aspetta il nuovo i sorprendenti ed è anche disposta ad accettare qualche uscita dalle eliche gli esperimenti fatti né in più nel campo delle nuove produzioni di informazione e anche delle nuove pensioni intrattenimento dimostrano sostanzialmente come cent'questa grande peso di nuove che il concetto di servizi è legato al concetto di investimento il concetto di rischio il concetto di moderno non è certamente legato al concetto solo di tradizione di conservazione di fedeltà
Quello che il pubblico non tollera più in termini di percezione e comunque la dipendenza dal potere politico pretende che la RAI sia più autonoma e più autorevole e soprattutto su questo noi non la possiamo deludere grazie
Io credo che tanto siciliano quanto Iseppi abbiano indicato un po'le condizioni
In presenza delle quali si può rispondere positivamente anche in prospettiva alla domanda di questo convegno credo che venga opportuna adesso la voce di quanti in queste condizioni determinano e concorreranno a determinare e anche qui per tener conto del vincolo
Dei tempi e degli impegni io comincerei con e diciamo i parlamentari che poi alle undici devono andare a votare
Giovanna Melandri
Grazie
Io causa diciamo tempi stretti cercherò di trovare a enucleare molto sinteticamente alcune delle questioni
Critiche che sono state segnalate diciamo nella introduzione di di Cary
Nel senso che noi abbiamo di fronte alcuni mesi di intenso lavoro parlamentare
Sul fronte proprio della produzione del nuovo quadro normativo
Cheli ha fatto riferimento esplicitamente ai due disegni di legge Maccanico io per brevità e sinteticità voglio subito riprendere alcuni dei
Come dire del del dei rilievi critici che che che è lì ci proponeva la discussione
Anche perché credo che ci servano per
Discutere poi anche della funzione del ruolo della collocazione del servizio pubblico in questa nuova fase di liberalizzazione delle telecomunicazioni allora innanzitutto qualche parola sull'Authority
Io penso che l'introduzione di questa autorità un'autorità come veniva ricordato di derivazione parlamentare
Un'autorità che si colloca a mio giudizio pienamente nello sforzo di revisione istituzionale e costituzionale che sta attraversando il nostro Paese anzi
Pongo subito una questione credo che semmai il problema che avrà il legislatore che dovrà investire anche la commissione bicamerale è quello di costituzionalizzare diciamo così la presenza e e il funzionamento di un istituzione come quella che diciamo è prevista dal disegno di legge Maccanico che come noto è una è un'autorità amministrativa indipendente con forti poteri normativi secondari
Giugno subito al punto critico sollevato diciamo dei dei rapporti sovrapposizione comunque diciamo dinamica di funzionamento tra Authority e antitrust
Io penso che tra l'altro il gruppo per la diciamo il gruppo parlamentare Sinistra democratica anche diciamo presentato al Senato dove oggi è in discussione il disegno di legge alcuni emendamenti al alle postazione
Ben presente nel disegno di legge che io considero estremamente innovativa forse uno dei cardini innovativi dell'impero diciamo riordino
Del sistema radio delle vite del delle telecomunicazioni ecco alcuni emendamenti che chiariscono meglio il rapporto tra che se Accolti diciamo a mio giudizio potrebbero diciamo definire meglio il rapporto tra Antitrust e Authority
E provo a esplicitare questo rapporto c'è a nostro giudizio
L'authority con avrebbe oltre appunto avere quelle funzioni di indirizzo e di controllo su tutto il campo delle comunicazioni veniva ricordato Amato ricchi unica con due Commissioni distinte una per le reti e le infrastrutture l'altra per i prodotti per i servizi anche qui la distinzione non è tra telecomunicazione televisione trarrete infrastrutture
Contenuti prodotti e servizi credo che questo sia una distinzione molto importante e innovativa
L'Antitrust a nostro giudizio dovrebbe perfino vedere rafforzati i suoi poteri per esempio penso ai Poteri
Proprio specifici della tutela della concorrenza nel settore radiotelevisivo che come noto oggi
Diciamo sono nella nelle competenze del garante per l'editoria ma di fatto diciamo non non vengono esercitate sono state è una dei dei diciamo dei limiti strutturali dell'attuale assetto istituzionale quindi noi pensiamo a un rafforzamento perfino rafforzamento dell'ISI dell'auto dell'Antitrust per ciò che riguarda
La
La tutela della concorrenza l'Authority
Avrebbe invece funzioni di indirizzo controllo e anche di normazione secondaria sul sulla questione e sul la garanzia del pluralismo e
Funzioni di indirizza di controllo e anche di promozione della concorrenza cioè l'Authority deve promuovere la concorrenza non
Non come l'Antitrust invece
Controllare tutte garantire che le posizioni dominanti non siano diciamo così rispettata ecco io penso che su questo crinale sul crinale di una distinzione precisa tra tutela della concorrenza e promozione della concorrenza si può fissare diciamo così il rapporto tra i due
Tra l'Authority all'Antitrust
Un'altra questione rapidissimamente che volevo porre riguarda riguarda la questione delle posizioni dominanti anche qui lo dico sinteticamente perché ho sentito una una rilievo critico alla proposta di legge
Del governo che invece io non condivido
Cioè secondo me la proposta di legge del governo è
Estremamente innovativa proprio dal punto di vista del tipo dei dei parametri che sceglie per definire le posizioni dominanti affiancando realtà per i parametri S posso diciamo
Aggiungere nel senso che non nel i parametri per l'Antitrust non sono solo le reti le risorse ma in realtà c'è anche si i programmi i programmi le risorse ma in realtà c'è anche la questione degli affollamenti pubblicitari che di fatto è uno dei diciamo elementi che stabilisca del che determinano l'antitrust in una moderno sistema di concorrenza ecco io non sono d'accordo sull'accento che veniva affatto rispetto alla diciamo alla al sott'al sottrarre agli indici generali delle di concentrazione e di concentrazione relativo alla posizione dominante il servizio pubblico nel senso che a mio giudizio
Amo approfondire questo aspetto ma una storia un'evoluzione del servizio pubblico per cui di fatto oggi nel bacino chiuso dell'etere su questo poi chiuderò diciamo
Sia determinato un assetto duopolistico
Che ha prodotto quella anche distorsione diciamo così della missione su cui si sono diciamo
Spiccano come intatto sia il presidente Siciliano che direttore generale Iseppi che hanno accentuato diciamo hanno accentuato quella concorrenza e quella assunzione di tratti della della televisione commerciale anche nell'anno del servizio pubblico che però come dire è la storia del assetto dopo l'inizio di questo Paese che oggi noi non possiamo cancellare con un tratto di penna
E dunque io penso che è giusto immaginare che nell'indicatore delle posizioni dominanti chic rientri anche servizio pubblico ultima cosa che volevo dire le idee guida io penso che noi dobbiamo avere una idea Guida per ciò che riguarda la funzione la prospettiva del servizio pubblico noi dobbiamo spostare nella sistema radiotelevisivo risorse dalla televisione generalista
Diciamo via etere
Per consentire un'evoluzione tecnologica
Verso le nuove Offerte diciamo multimediali in questo la RAI il servizio pubblico a una missione fondamentale che è quella di garantire
Prodotto garantire qualità garantire quel presidio di diciamo di qualità del pluralismo e dell'offerta
Di contenuto essere content provider non solo per la televisione generalista come noi oggi la conosciamo ma anche per la convergenza multimediale tutta e quindi io penso che un'idea guida che ci veniva diciamo chiesto un'idea guida debba essere proprio questo il lo spostamento tendenziale di risorse dalla mercato chiuso dell'etere verso le nuove offerte
Dell'era digitale sotto questo profilo sia sotto la profilo della produzione di contenuti
Dovrà poi passa
Dall'Avvocatura dello Stato
Non solo sarò rapido ma addirittura laconico anche perché su molte cose
Seracco la speranza è quella come diceva Musil che la ricerca venga incontro nuovi piuttosto che il contrario è una fase come queste
Servizio pubblico
Io sono d'accordo con le osservazioni
Piscicelli o no
è uno dei temi e dei luoghi fondanti dalla cittadinanza
La disperazione rispetto alle televisione ad esempio dall'ultimo Popper non a caso filosofia dalla Società aperta indica questo tipo di attenzione
Con un'osservazione che farei complessiva che queste la democrazia è regolare ma è anche il costume
E da qui il ruolo del servizio pubblico esce rafforzata e con successiva considerazioni una fase come l'attuale
Che fase di Commissione bicamerale e che io credo debba vedere
La capacità di ristabilire uno un confine abbastanza preciso tra le cose che vanno costituzionalizzato e quelle anche che non vanno costituzionalizzato e faccio un esempio io son d'accordo con l'osservazione di Giovanna
E dico che per esempio rispetto al sistema regionale non bisogna assolutamente costituzionalizza
Alle Regioni non sono mai fatti soltanto amministrativi sono fatte anzitutto antro può economici da questo punto lì e quindi anche rispetto a questi temi credo che le cose debbano andare in questo modo
Come collocare tutto questo all'epoca
Della globalizzazione
Per quel che ci riguarda
Io credo che non sia un problema da poco
E credo che il problema non sia continuare a sentirci soltanto sul collo il fiato dei paesi del Drago
Il nostro problema non è tanto che dobbiamo Orangerie questa concorrenza certo che lo è il nostro problema è un ritardo di innovazione
Noi siamo esposti a tutta una serie di pericoli esattamente per questo se pensiamo alla Gran Bretagna e non a caso pensiamo la precisa Telecom
Uno o dei meriti che vanno riconosciuti al thatcherismo e di non essersi riparato ma di aver avuto questa grande capacità di innovazione nonostante il finto stupore apparente via vico Vincenzo credo che sia un'osservazione esatte
Non possiamo più difenderci in termini di capitalismo territoriale perché non esiste più siamo quindi esposti da questo punto di vista la sfida della globalizzazione va assolutamente accertata ed io credo che questo ci aiuterebbe anche a capire molte delle paure che girano
Nel nostro Paese dove anche nelle zone più ricche abbiamo sì una ricchezza abbondante ma recente e fragile proprio per mancanza di innovazione tecnologica se davvero in questo senso se davvero in questo senso alle né e il il settore che affrontiamo questa mattina è un settore strategico si capisce come l'importanza della innovazione del non temere la innovazione sia da questo punto di vista a fondamentale
Lo così inquadrato il discorso due osservazioni soltanto la prima io credo che la RAI abbia una chance a che altrove non esiste per il servizio pubblico ha una profonda convinzione e la enuncio così
è il servizio pubblico ma è anche la più grande industria culturale del dopoguerra di questo Paese
Questo lei assegna un ruolo e nella coscienza e direi nelle strutture e anche nella formazione della opinione pubblica che altrove non si dà questa è la tipicità
Si tratta di riconoscerne la valenza di vedere come questo agisce soprattutto in una fase come l'attuale non può essere traguardato il ruolo della Rai soltanto con il criterio del servizio pubblico perché la storia
Per Fiona spiega materiale non so come definirla a di questo Paese lappone come la più grande industria culturale di questo dopoguerra e e ci sarebbe perfino il gusto
Di una serie di icone da questo punto di vista sulle quali non mi soffermo
E in questo senso ecco io credo che vi siano tra due osservazioni che mi restano tra le molte possibili uno la cosiddetta rete territoriale
Io credo che questo Paese vada comunque verso il federalismo
L'altro problema sarà se farlo bene o farlo male mi sembra o una deriva addirittura necessaria ecco si pensi ruolo di una rete di questo tipo
Ma per la quale io credo sia assennato pensare che bisogna andare verso una legge cornice lasciando alla possibilità dei contenuti e di esprimersi anche durante il percorso
L'ultima cosa sulla quale vorrei fare una osservazione relativa all'Authority io qui sono totalmente d'accordo con l'osservazione fatte da Cheli
Un'Authority che abbia poteri di proposta e poteri decisionali digestione Diretta anche dei supporti tecnici
E che si collochi come garanzia della pluralità della comunicazione che non può essere soltanto pensata derivante dalla libertà di mercato
La società è più complessa
Non si riduce a mercato e istituzioni
Faccio il solito esempio si pensi soltanto al crescerà anche in questo Paese
Del cosiddetto settore non profit e di quante cose venga evocando negli Stati Uniti questa che viene definita underground economici si dice addirittura che contribuisca per il venti per cento alla creazione del PIL e quindi credo che tutte queste cose
Siano siano da tener presente è che possano cadere sotto la giurisdizione dell'autore ultima osservazione prima a che il il presidente Siciliano gli elettori del Pd se ne vada io credo che in questo percorso
Vi sia una funzione di fatto di monitoraggio di questo CDA della RAI
In questa transizione tutti questi temi caricano questo consiglio di amministrazione anche di questo compito che diventa particolare vista la congiuntura
La crisi d'identità
Tutti
La domanda
C'è un futuro per il servizio pubblico televisivo
Innanzitutto perché televisivo sono
Dimenticare radio però io non non non ha una risposta a questa a questa domanda
Non lo so se c'è un futuro per il servizio pubblico radiotelevisivo
Anche perché il riferimento progetti di riforma
Qua illustrati dal professor Cheli
Io non sono ottimista
Vedo una fortissima spinta forse irresistibile
A non cambiare niente
A lasciare
Deperire forse anche per Iren i
I progetti di legge che attualmente sono all'esame del senato noi abbiamo indicato nell'ultimo provvedimenti ultima decreto legge di fine anno la data del trentun maggio come data ultima ultimativa assetto detto del sulle concessioni
Televisivo dunque redatta ultima la riforma
Il Presidente Consiglio Prodi addirittura anticipato quella data parlando del trentun marzo come
Data entro la quale ora mo'del Parlamento
Dovrebbe licenziare i provvedimenti presentati dal ministro Maccanico usando tutti i mezzi de regolamentari per raggiungere questo obiettivo è stato detto
Io temo visto che Beppe Vacca prim'
Ma ci ha invitato utilizzare questo occasione come confronto interno alla maggioranza
Io temo che la data del tutto maggio possa rappresentare una data nera quella coalizione dell'Ulivo per il governo
Ho seri dubbi sulla possibilità
Che una legge possa essere giungere al traguardo entro quella entro quella data
Perché vedo molte troppe resistenze
Vedo resistenze fortissime da parte dei soggetti dell'impresa televisivi
Quella pubblica quelle private
Può quella privata
E vedo resistenze fortissime da parte
Degli stessi
Partite le stesse forze politiche stessi gruppi parlamentari
Non parlo dell'opposizione parlo solo della maggioranza io vedo nel
Sono abituato a parlare francamente vedo nel PDS e del PPI
Una
Atteggiamento che ha praticamente quello la RAI non si tocca
E lui conseguente a questa affermazione che non si tocca ovviamente tutto il resto anche perché forte
E all'interno di queste forze politiche
La pressione delle posizioni di potere all'interno della RAI
Che se hanno
Vedo una eguale
Tendenza alla conservazione dell'esistenza anche in forze politiche che afferma la prova del contrario come Rifondazione comunista perché
Non si può dire insieme no all'autorità
Perché implicato il discorso sull'aspetto legittimissima ma si dice ma l'autorità
Dice no
Alla redistribuzione dell'assetto societario della RAI
Dice no contestualmente a ipotesi di riduzione per legge del numero delle reti
Ai privati e questo è stato detto negli USA l'ultimo passaggio parlamentari
Faccio tutto mi pare
Diciamo congiurare
Per un sostanziale immobilismo livello legislativa
Da qui una convergenza che nelle cose non nelle volontà
Con il Polo come media sette l'interesse di Mediaset
Io trovo che la posizione del governo il progetto del governo era presente in questo quadro
Della Intermite personali del quadro politico dice l'estrema sinistra dirittura eversivi rispetto agli atteggiamenti e ai propositi delle stesse forze della maggioranza e delle stesse imprese del versetto
Trovo poiché si appartamenti infelice la sovrapposizione dei tempi le scadenze che ho appena ricordato Di Maggio addirittura di marzo e lo svolgimento dei lavori della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali
Infelice perché abbiamo già visto i dibattiti di meriti di merito nei due anni PTE rischiano di inquinare assi a vicenda
E c'è un motivo forte di polemica di tua dentro il Polo
Felice tutti prende un pezzetto di rete televisiva in cambio di regali un pezzetto di presidenzialismo oppure tu mi lasci un pezzetto dirette però
Mi e concede un altro podi proporzionale e così via cioè queste questione aldilà coi della Bologna no penso spero insomma anzi credo che un'ampia maggioranza non ci sia questo proposito ma questa sovrapposizione viene letta in modo appunto malizioso come una contrattazione
Tra due problemi due questioni che non sono nemmeno accostabili come rilevanza io spero che così possa non essere ma
Da questa anali se da queste impressioni e traggo la conclusione che è venuta meno buona parte
Della spinta riformatrice che era presente con maggior forza nel corso della scorsa
Legislatura
Questo comunque la quota della nostra responsabilità del sulla scelta di politici di
Legislatori
Io esprimo questa preoccupazione perché io condivido né in linea di massima le proposte
Del del Governo e temo punto che possano o dei periti
C'è poi una seconda responsabilità
Che quella degli attuali amministratori della RAI se vogliamo assicurare un futuro al servizio pubblico
Io vedo le attuali amministratori spesso troppo spesso arroccati in un
Posizione di difesa dell'esistente
Riguardo alla struttura societaria articolazione societaria secondo me è necessaria
Per la RAI riguardo al discorso della Rete
Federata riguarda stesse introduzione delle nuove tecnologie e così via
C'è però un'altra responsabilità detto all'inizio della RAI che riguardano la rilegittimazione del servizio pubblico presso i cittadini e presso il mondo politico sociale associativo
Detta girare Iseppi qua ne ha parlato con espressione che io condivido quando dice non funziona più il nostro rapporto con il pubblico
Va cambiato ma
Ricostruito va costruita una RAI più autonoma più autorevole mi sembra che abbia usato questi
Questi eterni
Da questo punto di vista l'esperienza che stiamo facendo come Commissione di vigilanza nel dibattito faticoso ma insomma anche forse positivo sul pluralismo come
L'elemento caratterizzante del servizio pubblico
Questa esperienza mi
Non è molto positiva qui non critico tanto gli amministratori che hanno avuto fino a tradimento positivo ma
Chi nella RAI lavora e soprattutto china RAI dirige reti e testate soprattutto testate giornalistiche
A notte un atteggiamento
Verso le realtà
Giornalistiche che dirigono come
Non esistesse un po'vincolo un obbligo un dovere di
Di servizio pubblico
Concludo questo mio intervento certo non ottimista
Ne con un
Esatto
Questa è la mia il mio il mio terrore la mia previsione ma anche
Signor terrore o comunque spero che sia possibile
Che né l'ambito politico e parlamentare legislativo se possibile ritrovare lo slancio riformatore che vedo
Disperso e spero che nel contempo il consiglio d'amministrazione e china e lavora
Sappia portare al traguardo del
Di questa
Scadenza di riforma un servizio pubblico Prix legittimato soprattutto presso il cittadino grazie
Allora veloce
Anche avevo
Insomma sì meno
Allora
Io vorrei iniziare leggendo alcuni passaggi della risoluzione del Parlamento europeo che citava che nella sua introduzione
Il Parlamento europeo invita la Commissione a proporre quanto prima possibile delle modifiche al Trattato
Affinché l'Unione possa mettere a punto una strategia favorevole alla al servizio pubblico radiotelevisivo
Riconoscendo l'importanza cruciale nella costruzione della cittadinanza sia nazionale che europea
E non ha una strategia basata esclusivamente su vero che alle disposizioni in materia di concorrenza e il mercato interno
Chiede alla Commissione di continuare a considerare il finanziamento pubblico legittimo per le emittenti pubbliche nella misura in cui esse rispettino rigorosamente loro applichi in quanto servizio pubblico
Accogliendo favorevolmente il fatto che la commissione sia attualmente predisponendo degli orientamenti sulle aiuti di Stato alla cultura all'arte e al settore audiovisivo
Invita la Commissione ad escludere le emittenti del servizio pubblico radiotelevisivo dalle disposizioni del progetto di direttiva sulla concentrazione dei mezzi di comunicazione e il pluralismo
Invita la Commissione a rafforzare le emittenti nazionali che collaborano all'interno della guerra e a non perseguire politiche tali da smembrare l'emittenza pubblica europea
Invita la Commissione d'astenersi dal presentare misure che potrebbero minacciare l'autonomia degli stati membri per quanto riguarda la disciplina dei regimi di finanziamento delle dei Esprit pettine emittenti del servizio pubblico
Invita la Commissione a riconoscere nel suo imminente libro verde sui nuovi servizi audiovisivi un ruolo chiave dei servizi pubblici radiotelevisivi nello sviluppo di tali servizi
Ritiene che onde far sì che
Il servizio pubblico radiotelevisivo rimanga a disposizione di tutti i cittadini la politica dell'Unione Europea per la società dell'informazione debba garantire che esso sia capace di raggiungere gli spettatori che lo finanziano attraverso tutti i sistemi analogici e digitali via satellite e via terra via cavo attraverso reti di telecomunicazione se necessario mediante l'obbligo per le compagnie via cavo di offrire programmi di servizio pubblico eccetera eccetera
Invita la Commissione a promuovere l'assegnazione dei diritti di trasmissione dei principali eventi sportivi a reti televisive via etere
Ritiene inammissibile anche dal punto di vista di un'applicazione corretta delle regole di concorrenza che si concedono abusivamente diritti esclusivi di trasmissione via avvenimenti sportivi dello spettacolo o scientifici e tecnici
Invita gli stati membri a garantire finanziamenti coerenti stabili irrealistici a favore delle emittenti del servizio pubblico radiotelevisivo
Per assicurarne la vitalità in un mercato concorrenziale senza che siano perciò interamente dipendenti dalle entrate pubblicitarie affinché esse possano adempiere ai loro obblighi in materia di servizio pubblico radiotelevisivo
Bene io violetto soltanto alcuni passi
Ce ne sono anche altri ancora più interessanti però il tempo purtroppo e tiranno dieci minuti sono veramente pochi
Credo che se noi rileggiamo il testo Maccanico alla luce della griglia
Della risoluzione del Parlamento europeo
Ci rendiamo conto quanto è distante quel testo dalle esigenze politiche strategiche che il Parlamento assegna ai servizi pubblici radiotelevisivi
La mia preoccupazione è che in Italia
O per
Il quadro che faceva adesso Paissan l'impossibilità cioè di arrivare al una regolamentazione che anch'io credo poco probabile visto lo scenario che abbiamo davanti
O per la fretta e l'omologazione di credere che il servizio pubblico radiotelevisivo sia uguale ad un'azienda di un singolo imprenditore o di più imprenditori
Rischiamo di non adempiere a questi obblighi che sono strategici e cercherò di dire perché non riteniamo che siano strategici
Mi scuseranno gli organizzatori se
Nella nel mio intervento probabilmente inizierò da una critica
Dal titolo Tel convegno
Una critica che non attiene soltanto al problema che la radiofonia non è presente nel titolo ma quello lì involontaria immaginavo
Ma da una logica che viene contenuta che guarda caso è proprio la logica che si è opposta a questa risoluzione qualche adesso vi stavo leggendo
Nel titolo si dice liberalizzazione delle telecomunicazioni c'è un futuro per il servizio pubblico Prato televisivo
Bene questa è la logica banche Man
Che tenta di sostenere che la tv la televisione è un servizio a valore aggiunto di telecomunicazione comunale troppo
Io mi domando è proprio così
è proprio giusto che dobbiamo accettare questa equazione
Perché accettiamo questa che è una vera e propria ideologia della convergenza tecnologica
In un libro appena uscito che l'altro giorno mi è capitato di presentare leggevo una frase che può sembrare assolutamente scontata e banale si diceva la multimedialità de vera
Nascerà dalla combinazione di un'informatica di massa e dalla liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni se non lo leggiamo in un qualsiasi articoli di un qualsiasi giornale forse abbiamo assolutamente per scontata questa impostazione
E io credo che invece qui sia contenuta proprio l'operazione ideologica forte del quale dobbiamo stare molto attenti in quella frase infatti si combina come avvenuto più volte nella storia
E si scambia il ruolo dello sviluppo delle forze produttive con una presunta naturalità dei rapporti di produzione
Mi consente forse il luogo nel quale siamo vissuto Sturzo e quello Gramsci di poter utilizzare termini di questa natura che generano sono usuali nel dibattito politico
Io mi domando come si fa a sostenere che questo della multimedialità
E il nuovo New Deal che procurerà automaticamente crescita occupazione benessere per tutti
Il bilancio che abbiamo di fronte dei settori della convergenza tecnologica
è chiaro in questi anni si tratta di nomi italiani e nonna
Ma per restare al nostro Paese si chiamano le crisi dell'Italtel della Sirti dell'Olivetti
Le ristrutturazioni della Telecom
La fine del cinema italiano che soltanto negli ultimi mesi sta tentando di rialzare la testa anche la crisi strutturale del sistema televisivo del nostro Paese si perdono posti di lavoro stabili e sicuri
E che hanno certezze contrattuali esige sì tenta di creare un po'meno costi però un po'più precari e soprattutto nella commercializzazione di hardware e servizi
A valore aggiunto che in genere
E per larga parte non sono prodotti nel nostro Paese
Io qui non voglio riproporre la negazione della fase della digitalizzazione che si è aperta nella comunicazione ma credo che non sia naturale accettare i rapporti di produzione che oggi insistono sul terreno della convergenza tecnologica
Per lei per le comunicazioni televisione informatica dicono convergono in un unico Macrosettore
Questi tre settori però hanno tre storie legislative e tre storie industriali alle spalle
Perché noi dobbiamo accettare come è naturale che la fusione di questi tre settori porta alla deregolamentazione specifica che è stata la regola del settore informatico perché questo qui è è il terreni non scontato
Non è scontato assolutamente pertinente
Che lei ricordava che in questo cioè nel testo Maccanico c'è proprio l'assunzione di questo ribaltamento ecco non siamo per la negazione di questo ribaltamento
I tre settori convergono con tre storie e tre regolamentazioni specifiche e non è detto che bisogna accettare la deregolamentazione del settore informatico anche perché domando a tutti noi sappiamo perfettamente qual è la storia della deregolamentazione del settore informatico a livello mondiale e se fosse applicata al settore della convergenza tecnologica avremo in pochissimi anni lo stesso esito
L'esito del settore della converte il settore informatico della deregolamentazione di quel mercato si chiama Microsoft intenda un'unica azienda a livello mondiale che insieme ad un'azienda che fa hardware controlla più del novanta per cento dei sistemi operativi e dei contenuti sui quali si lavora
Se questa fosse lo scenario che noi accettiamo naturalmente come scontato e come obbligato ci troveremo probabilmente nei prossimi neanche decenni forse addirittura anni in una situazione mondiale analoga
Per questo la tesi banche Man è improponibile come la risoluzione del parlamento che ho letto in apertura dimostra e confluire e per questo che io non accetto questa
Diciamo questa impostazione che c'è qui Tata questa mattina al convegno
Siamo c'è lo scontro di civiltà
Qualcuno non tanti anni fa parla di un nuovo conflitto dopo l'ottantanove la lotta tra modelli di capitalismo diverso Capitalismo contro capitalismo modelli sociali politici e culturali contro altri modelli politici sociali e culturali
Perché oggi accettare come naturale il modello proposto dalla globalizzazione
Io qui non voglio negare l'internazionalizzazione delle relazioni mercantili umane
Del resto il movimento operaio di cui noi ci sentiamo una parte ovviamente scoprì per prima tale scenario internazionale più di un secolo e mezzo fa
Ma l'accettazione dello scenario planetario
Non significa accettare le politiche della globalizzazione un conto è la mondializzazione dei processi un'altra è la globalizzazione di essi la mondializzazione è un processo che dura da secoli
Lo scambio d'incontro tra popoli tra culture tra prodotti tra merci
La globalizzazione è un fenomeno degli ultimi anni la differenza sta nel ruolo degli Stati nazionali e in altre parole nel ruolo della politica e cioè della stessa democrazia
Pensiamo abbiamo parlato qui questa mattina dell'autorità di regolamentazione no
Ma se nel convegno di Liberal del luglio scorso il nostro fronte diciamo così del degli imprenditori italiani proponeva addirittura un superamento della possibilità di leggi ficcare da parte dei Parlamenti nazionali perché bisogna andare a regole mondiali uguali per tutti
E c'è quindi in pratica si superano anche i ruoli dei parlamenti nazionali perché sono ormai un ingombro un impaccio per lo sviluppo delle grandi imprese transnazionali pensate quale ruolo possono aprire in questo campo le autorità se noi studiamo di potere il Parlamento per affidarla questi
Sì
Arrivo affida allora conclude eccoci minuti sono tocca
Per carità no no no finisce trama volevo segnalarle certo grazie
Ecco io credo che anche in questo campo appunto siamo ad un conflitto forte di scenario per il quale non dobbiamo
Accettare supinamente il quattro ma nel quale dobbiamo lottare con forza per determinare alcuni siti
è una a mio avviso ovviamente a un nuovo livello di scontro tra
Le l'economia politica classica quella che accetta la divisione tra società civile e società politica e quella che fu chiamata nel secolo scorso la critica delle Cormio politica che punta in qualche modo ad una loro riunificazione
E se la modernità ha prodotto la separazione tra queste due società forse per dirla con Jenson la società postmoderna
Quella dell'informazione potrebbe sanare la se questa separazione così forte ma deve riaccertare unite di critica dell'economia politica rifiutando un'ipotesi che io definisco neo hegeliana
Dove al posto dello Stato nazione
Appare il globo e la globalizzazione che un'economia politica neoclassica credo che noi dovremmo rifiutare questo quattro per offrire al nostro Paese una chance in più
E qui
Io credo che viene il ruolo e concludo
Della radio e televisione pubblica
Nel nostro Paese e nello scontro tra i capitalismi in Europa
Non considero cioè il modello sociale politica americano comunque farò
E credo che la storia nazionale d'Oro pena segnali ancora delle possibilità forti di sperimentazioni che non aderiscono a questo modello della globalizzazione
De Kerckhove che è un allievo di McLuhan sostiene che l'intero impianto della civiltà occidentale risiede sull'atto dice codifica dell'alfabeto fatto dei fatta decresce
Noi siamo una fase in cui quindi
Come appunto le sostiene che la struttura del linguaggio è uno strumento base delle capacità cognitive dell'uomo
Siamo in una fase in cui stiamo sperimentando nuove strutture del linguaggio dove si produrranno nuove capacità cognitive umane
E questo credo che data in qualche modo prodotto non soltanto lasciando alla mera logica del mercato la codifica dilemmi e sintassi di questo nuovo linguaggio
Qui sta il ruolo dei servizi pubblici radiotelevisivi sperimentazione innovazione devono essere legate proprio a determinare linee il ai vietare l'ineluttabilità di questo processo
Ma il clou Anna che certo non può essere considerato un comunista diceva
Che cedere occhi orecchie Nervia di interessi commerciali e come consegnare il linguaggio comune ad una azienda privata o dare il monopolio ad una società l'atmosfera atmosfera terrestre
Evitiamo che con le nostre scelte più o meno consapevoli non si affidi il nostro futuro soltanto al mercato grazie
Io vorrei concludere questo primo giro di confronti all'interno della maggioranza
Che mi pare abbiano largamente viene
Largamente documentato l'ipotesi da cui eravamo partiti cioè sì è un deficit di armonia
Persino nelle categorie analitiche
Aziz creerà analisi si è addirittura i due poli non quelli della vita politica quelli del globo
E
Con dando la parola Beppe Giulietti finora non avevamo richiesto di entrare in in Tamburrino perché per semplificazione avevamo scelte irresponsabili dei partiti ma credo che lui sia coordinatore parlamentare
In argomento del gruppo della Sinistra democratica anche in questa veste gli chiedo
Rendere la parola grazie
Poi sono un appassionato al tema del
Grazie allora posso l'avevano arrestato sarò più breve comunque il convegno c'è una notizia verso valle opposti alzando perché non occorre che forse è il caso di riunire la maggioranza in tempi rapidi per decidere che se vuol fare perché tutti noi abbiamo diritto avere opinioni diverse sull'assetto del sistema
Sapendo che Prodi ha assunto l'impegno entro il trentun marzo voglio portare il disegno di legge ricorrendo a tutti gli strumenti del Regolamento
Mi pare che così come si mettono le cose se non decidiamo tutti
Ciascuno di rendersi conto che se non si trova una minimo comun denominatore o si va ad un'altra proroga
Ossia uno scasso amento delle potenzialità delle grandi imprese sullo scenario europeo
O si resta fuori o si fanno maggioranze variabili sconsiglierei per ragioni politiche estetiche una maggioranza variabile pezzi dell'Ulivo e Forza Italia sul tema degli assetti televisivi
Ma detto questo però riterrei sbagliato e devo dire che questo si fa se tutti vogliamo raggiungere un minimo comun denominatore e io penso che questo sistema radiotelevisivo vada profondamente cambiato
Non si trova un minimo comun denominatore la difesa degli assetti attuali
Secondo me non c'è neanche futura del servizio pubblico se resta dentro l'attuale involucro societario gli attuali lingua che gli attuali assetti produttivi
Lo proprio rapidamente primo io penso che sarebbe il caso
Di chiedere al governo credo che lo faremo nelle prossime ore di convocare rapidamente la riguarda la maggioranza compresa Rifondazione
Per la ricerca di una linea di posizione comune
Perché comunque il trentuno marzo o successivamente bisogna andare dentro le Aule guardate che continuare abbia già viaggiare di proroga in proroga
Non conviene
Non serve a nessuno
A chi si illude di guadagnare qualche mese perché mantiene gli assetti attuali non è vero chi segue poi il problema della competizione tra le imprese a livello europeo mantenendo gli assetti all'ovale con una RAI che fuori del movimento nati dalle nuove tecnologie
Guardate che si realizza una lo dico ai sostenitori della simmetria pubblico-privato che se si mantengono questi vincoli la simmetria cresce a favore del privato
L'assenza di intervento non è vero
Non produce la conservazione degli assetti esistenti produce una erosione
E quindi credo che sia necessario trovare se trovassi in tempi rapidi prima questione poi mi rivolgo alla Fondazione alle fondazioni che hanno promosso questo convegno
Io penso che sarebbe utile io con lo come fatto positivo spero non episodico spero che sia l'inizio di una collaborazione atti su questo tema
Che per consenta culture diverse ha competenze diverse di avere un luogo fisso di riunione a che mi riferisco vedete si parla della Bicamerale un gruppo di giuristi affondato un osservatorio commissari Roberto prodotta
Professor pace e numerosi altri docenti universitari un osservatorio che dice parallelamente alla Bicamerale ne vogliamo capire come si modifica la Costituzione in alcuni punti
E quindi seguirlo non per interdire ma per illuminare questi lavori pongo a me stesso la domanda
Negli anni settanta ottanta forse al Bioparco troppo di televisione in termini puramente di occupazione del potere
Non stiamo forse correndo il rischio che l'assetto radiotelevisivo venga visto come un sub problema
O addirittura comunale Eva penso la questione conflitto di interessi assetto televisivo comune elemento che resta aperto parallelamente alla Bicamerale produco ancora meglio non sento mai parlare l'articolo ventuno della Costituzione
Siamo così convinti che l'articolo ventuno mi riferisco a scritti non mi hai mai bicchieri di Zaccaria ed altri così come fu formulato e adeguato agli assetti attuali
Non c'è il rischio che parli alla libertà delle imprese ma non parli dica poco rispetto alla pienezza del diritto del cittadino a desistere sulla piazza telematica cioè assai per consultare le tecnologie e a saper leggere le informazioni
Non c'è un problema di diritti che va a posto
Quindi domando le fondazioni se non potrebbe essere utile un convegno sull'articolo ventuno che significa oggi
Rispetto all'innovazione tecnologica ma rispetto ai nuovi diritti le nuove povertà che emergono non solo più quelle tradizionali perciò molte riflessione fatta dal mondo cattolico della CISL e delle ACLI
Su questi temi solo povertà di altra natura allora quando sento discuta del ruolo del servizio pubblico è solo un problema di reti
O la domanda è un'altra servono ancora dei poli pubblici ancorati ai nuovi diritti che emergono e nel sistema industriale e nel sistema cittadino
Servono nuovi pubblici nella competizione europea nella competizione culturale oppure no questa la domanda poi segue il numero delle reti
Quello che mi sconvolge un certo clima culturale rovesciato negli anni settanta e ottantuno statalismo spesso cieco e ottuso oggi nuove forme di MiTo che tendono a dire se costruisco le impresa le imprese ha solo un valore in sé
Più imprese o più o produzione di libertà e di valori attenzioni così due estremismi non mi convincono
Che dobbiamo avere una capacità ed ecco perché insisto su questa proposta di fondare un gruppo di lavoro presso questi due istituti che ci consenta di riflettere sull'articolo ventuno sia sul versante della democrazia industriale d'impresa alcune cose che diceva Bellucci
Sì al sul versante delle regole
Cioè proprio a a dare un titolo mi piacerebbe finalmente poter discutere
Del sistema d'impresa della competizione ma tornare contemporaneamente a discutere dei diritti del cittadino nella piazza telematica che mi pare un tema abbandonato
Vediamo se riesco a sarebbero più provocatorio
Sento molto spesso dire questo Paese va modernizzato negli anni settanta e ottanta sono stati fatti molto errori ecco l'impressione dobbiamo rimettere un po'questo ribatte a farlo con più serietà
Una modernizzazione senza etica senza regole senza principio senza valori non è interessante per una parte di militanti dell'Ulivo dei suoi elettori
La modernizzazione degli anni Ottanta va rivista
Una modernizzazione bacata all'inizio perché rifiutava l'idea di regole l'idea di valori l'idea di cittadinanza
Non ci può essere una modernizzazione che non intrecci l'elemento delle regole l'alimento dell'etica con l'elemento dello sviluppo dell'impresa e qui ci sono due elementi che vanno rimessi assieme
Ecco perché mi rivolgo per la tradizione culturale di questo istituto che mette assieme riformismi di varia natura
Se non sentite io avverto un bisogno di un luogo in cui si possa riflettere di questi temi non in modo dopo uno scambio polemico
Ma in cui ciascuno possa rileggere quello che c'è alle nostre spalle in questo sistema e stabilire un percorso un cammino ultima questione e ho terminato però questo è un punto che io credo importantissimo parallelamente alla Bicamerale riuscire a a riaprire
Sul servizio pubblico
Io sento avanzare quest'idea della simmetria proprio abbiamo Silvia Scola puntava diversamente
Cioè realtà ho quasi l'impressione che il dibattito si svolge in questo modo talvolta anche da parte nostra premesso che per ragioni politiche e non di impresa occorre una simmetria perfetta tra il monopolio pubblico il monopolio privato da ciò ne consegue
E questo un modo di ragionare un po'rischioso anche rispetto ai sistemi di impresa
No perché nel panorama europeo è diverso la discussione in corso
Non so se riesco a farmi capire
Negli anni settanta ottanta è stato lo statalismo cieco ed occhiuto della sinistra no proprio cieco talvolta cioè solamente uno dei poli pubblici credo che quel mondo sia finito
Però mi infastidiscono quando per esempio si pone la domanda più terra terra
Quali rapporti tra stette RAI quale polo pubblico quale golden share quale e invece una sorta di riflesso d'ordine che tende a dire porre questo tema è un tema antico ma dove ma ma perché perché c'è sempre dolci un estremismo di una sorta di fanatismo per cui c'è o il mito del pubblico o il mito del privato ma sempre nella regione del dopo cioè tutto va sposato come se fosse un doppione
Quando invece assolutamente possibile chiedere una revisione radicale dell'attuale sistema ma nel contempo dire quali Authority quale indirizzo pubblico quale quali sono gli interessi universali che vanno protetti in che modo carico
E certo sì
Io credo che forti poli pubblici servano Vanoni non non mi riferisco alla RAI la RAI nelle sue forme attuali come forme societarie una RAI che va rivista radicalmente
Ma serve una presenza pubblica e qui su questo insisto quando si può dire quali sono le nuove ragioni del pubblico io non penso affatto che si o le ragioni tradizionali
Lo accennavo all'inizio siamo sicuri che le nuove ragioni del pubblico oggi non si pongano due problemi
Uno la cooperazione in sede internazionale tre poli pubblici
Secondo il sostegno all'innovazione alla ricerca terzo la promozione dei nuovi linguaggi tecnologici ma anche culturali la platea degli autori dei produttori del cinema dalla ricerca quarto insisto c'è uno o di un prema di alfabetizzazione diverso dal passato
Che non significa non è mai troppo tardi ma significa all'alfabetizzazione rispetto ai nuovi linguaggi cioè o no il problema che io possa girare in un mondo completamente diverso i suoi linguaggi avendo piena piena consapevolezza dei miei diritti o rischiamo di introdurre nuove forme di analfabetismo Bramati
Ora questo è un tema che poi sarà introdotto o questo va nel segno del vecchio
Elisa solamente prema di liberalizzare le reti o c'è un problema che dobbiamo ripetere in campo comporta ma che cosa fanno i periti si mette prodotto nelle reti chi produce qual è l'etica del produttore quali sono i valori della produzione dobbiamo rimettere assieme questi due temi
Ho letto un libro di Menduni ti faccio un'agenda di questi premi e molto seriamente di sottolineava questo tema io sento la necessità e credo che le culture del grande uscito il don Sturzo lo consentono aprendosi anche ad altri soggetti che esistono in questo Paese
Devi saltare questo tipo di elaborazione mi pare importante ecco questo non alcune delle cose che che volevo dire
Facendo una proposta conclusiva
E perché noi possiamo rifiutare la globalizzazione quanto ci pare ma io sono convinto che c'è anche un altro punto carente alienazione delle Gesuato e da qui potrebbe esserci uno stimolo utile
Un rilancio di una presenza politica in sede europea
Noi possiamo pensare di affrontare questo tema chiudendoci dentro il nostro Paese ragionando sull'asse Mediaset Rai dobbiamo ragionare su un asse europeo
Che metta assieme forze politiche sociali di ispirazione cattolica riformatrice
Che puntino a creare un momento di coordinamento del Parlamento europeo permanente io avverto che c'è spesso un perché il rapporto tra la procedura per l'elaborazione italiana
Su questo credo che potrebbe essere utile tenendo presente che gli sono numerose fondazioni in sede europea
Tentare forse voi già ci state pensando chiudo con questa proposta potrebbe essere utile coordinando le fondazioni
Che sono praticamente forti in Germania ma non solo penso l'esperienza francese l'esperienza inglese potrebbe essere utile arrivare in tempi rapidi ad un'iniziativa che produce ponga al centro vale il sistema delle telecomunicazioni
Gli anche di diritti e di democrazia che possono essere coordinate fra le diverse culture diversi gruppi Suma o non riusciamo a spingere in questa direzione aprire il dibattito
Al ritrovarvi giustificazione di queste presenze ONU siamo inevitabilmente costretti a spendere guardate semplicemente dei diritti
Due colpi prima di oggi è bello avere dei servizi pubblici molto apriremo gli occhi scoprendo che cercato un grande monopolio privato perché la domanda internazionale del monopolio privato e già operante
Mentre lo ripetiamo antipioggia curatori a difesa di qualcosa che non c'è più
Io vorrei ringraziare Beppe anche perché insomma ci ha fatto un po'di promotion
Alla nostra iniziativa
E vorrei precedere così diciamo
Dare la parola a Roberto Zaccaria perché faccia a questo punto la seconda introduzione prevista all'inizio nel frattempo si annuncia l'arrivo del ministro Maccanico e quindi poi abbiamo un secondo giro che avrà poi nell'intervento di Maccanico quando
Il ministro gradirà parlare diciamo
Il punto di maggior il focus delle risposte che cerchiamo
Secondo giro nel quale invece vorrei approfittare della presenza di tanti e numerosi e qualificati addetti ai lavori per dare ulteriore arricchimento a questo incontro do la parola Roberto Zaccaria
Dunque io
Diciamo con pieno consenso
Diciamo non solo accettato ha proposto di dare al mio intervento un carattere di intervento cuscinetto come si dice
Diciamo nel gergo cioè nel senso che in un primo momento c'era la necessità di far partire in tempo Siciliano Iseppi poi c'era la Sibari far parlare i parlamentari adesso c'è giustamente anche questi dati attendere il ministro ecco a me a male ma volevo vedere
Voi foste consapevoli della
Quando si dice la parte nera l'area cattolica vuol dire anche avere capacità profetiche tra d'altra parte il mio nome per chi è appassionato di queste cose
Ha qualche significato
C'era un Zaccaria non so se Antico e Nuovo Testamento
Che aveva queste queste queste capacità però io neo molto più ridotte anche per Marion detto che al ministro
Volevo dire comunque che l'empio impostazione del diciamo di questa riunione
Prevedeva come dire
Due ruoli diversi nel intervento di Cheli dell'intervento mio
Il quello di che li doveva come sapientemente stato fatto pedinare la cornice delle condizioni istituzionali e costituzionali diciamo nel quale si ponevano questi progetti
Il mio intervento avrebbe dovuto entrare più nello specifico del diciamo della progettazione normativa e individuare diciamo sulle aree critiche quelle che Beppe Vacca all'inizio ha definito aree critiche all'interno del diciamo del del confronto nella maggioranza
Dei possibili denominatori comuni ecco non è detto che questi delle autorità vengono raggiunti nella giornata di oggi ma certamente noi non siamo tra coloro che ritengano che si devono seguire
Le scadenze
Parlamentari siano esse Di Maggio o di marzo cioè noi crediamo che sia diciamo un problema di
Grande urgenza io vorrei direi però che oltre a questo accenno al metodo c'è da in qualche modo replicare a quanto diceva perché questo è una replica preliminare perché riguarda l'impostazione quanto diceva Bellucci
Vorrei che fosse tranquilli sul fatto che la dimenticanza di radio nel titolo è uguale alla dimenticanza
Nel volume diciamo da me prodotto anche del del nome degli autori o alle quindici sono state di alcune dimenticanze ma che non tolgono significato
Al all'impostazione generale la osservazione più importante però Bellucci è quella che fa riferimento alla liberalizzazione come se noi facessimo avessimo inteso fare una sorta di semplice equazione tra liberalizzazione e privatizzazione ecco noi invece conosciamo bene la distinzione di questi due concetti d'altra parte la conoscono tutti e sappiamo che se la cornice è di liberalizzazione poi all'interno di questa cornice da un lato le regole che garantiscono i valori costituzionali di parlava Chelli dall'altro la natura dei soggetti che operano nel fatto messa in discussione
Proprio perché si parla della cornice il richiamo all'Europa è un richiamo che tiene conto di un processo che nessuno può oggi mettere in discussione quindi non è il richiamo di della logica banche Amanda ma evitiamo la logica complessiva delle istituzioni comunitarie
Peraltro è mio dovere dovendo io divi del mio intervento io quindici minuti no la male cinque gli ho già volati via quindi mio quindici cioè in tre parti io su queste le parti qualcosa di specifico devo dire
Il le due parti sono la liberalizzazione nel settore delle Commissione dirò qualcosa in cinque minuti su questo argomento
Il secondo è a questo titolo i principali fattori condizionanti il problema che mi sta affrontando oggi cioè il problema di servizio pubblico e quindi qui ci sta Authority e Antitrust il terzo punto è il famoso punto interrogativo
Servizio pubblico se il servizio pubblico a nostro avviso pubblico forse ecco
Allora io sul problema numero uno quando tu Bellucci citavi una risoluzione del Parlamento europeo che peraltro molti citano
Voglio dire tubero laicità per una particolare enfasi io volevo dire che noi dobbiamo però avere ben chiaro il suo voglio cercare perfino di essere provocatorio nel nel nella chiarezza
Cioè e ben chiaro che nelle istituzioni comunitarie noi dobbiamo dare valori DiVersi e se non lo facessimo saremmo diciamo fuori logica alle direttive
Come tali approvate alle posizioni del Parlamento europeo di composizioni perché il Parlamento europeo
Prende tante risoluzioni che non contano quasi nulla dal punto di vista giuridico
Poi quando si tratta magari di intervenire sulla modifica della direttiva Televisione senza frontiere prende delle posizioni che ci preoccupano ad esempio un po'sui limiti sulla pubblicità e così via dicendo
E alle proposte di direttive dico ci sono queste cose è chiaro che
Questo è lo scenario del quale dovremo tener conto io qui davanti sulle telecomunicazioni c'ho una sfilza di sette direttive
E ci sono altre direttive che sono diciamo l'ultima quella fu Competition e poi abbiamo una serie di problemi aperti
Una debole aperti che come dire
Dovranno essere risolti
La nozione di servizio universale che che gli ha giustamente affiancato al servizio pubblico perché ha qualche affinità
Ma e tutt'altra che tutt'altro che nitida a livello comunitario cioè salvo il riferimento alla telefonia vocale salvo al discorso la ripartizione degli oneri tra gli operatori
Diciamo è una nozione che va approfondita perché e come dire il simmetrico del concetto di servizio pubblico
A livello di telecomunicazioni in qualche modo è un valore
Che in qualche modo d'essere messo a fuoco il problema della tutela della privacy della riservatezza dei codici personali nell'utilizzazione dei servizi telecomunicazioni
è un problema importante per noi che nell'articolo quindici abbiamo scritto tutela della libertà e della segretezza della corrispondenza è un valore costituzionale questo ancora a livello comunitario questo problema deve essere definito come deve essere definito
Ecco qui punto delicato su quale io
O delle preoccupazioni la Direttiva Monti in materia di concentrazioni dei media perché guardate che
Qui il vero no vero scontro il vero nodo e sulla scommessa che la comunità non parlo del Parlamento europeo che su questo tema ha fatto decine di risoluzioni ma che la comunità
Voglia e possa affrontare il tema della le concentrazioni dei media e posso introdurre dei parametri sovranazionali voi sapete all'altro che i parametri di cui si parla
L'audience ad esempio è un parametro diverso da quello che a livello nazionale sì ma anche lavorando ad esempio anche nei progetti governativi che porta il nome del ministro Maccanico
Allora noi dobbiamo stare bene attenti a questa evoluzione a livello comunitario non diciamo recependo la l'accento logica banche non sono perfettamente d'accordo
Ma preoccupandoci che nella elaborazioni di queste norme quindi parlo delle direttive parlo delle proposte di direttive
Cioè
Che le risoluzioni non siano soltanto una sorta di contentino istituzionale che poi resta sulla carta per il momento voglio dire tutti si sono aggrappati a questa risoluzione io voglio dire non crediamo ci troppo non perché non sia vero ma perché da cui a farla diventare
Ponti sulle concentrazioni dei media
Vengo hai fatto principali fattori condizionanti del nostro discorso e qui naturalmente è chiaro che noi dobbiamo capire che sono importanti i tempi parlamentari come dobbiamo capire non so io ho avuto un attimo di strato sull'intervento di Cheli ma non so se che lì ha citato la seicentocinquanta del novantasei nell'accordo che avevamo fatto che lei avrebbe dovuto un po'citarla
Perché voglio dire l'unico prodotto parlamentare che noi abbiamo cioè se io fossi uno fuori dal mondo diciamo
Della televisione non vi fosse mai guardi questo è leggessi da seicentocinquanta sarei terrorizzato letteralmente terrorizzato diciamo del modo di produzione legislativa certa la moda da sistemare una serie di decreti che erano in scadenza
Ma voglio dire a qualcuno di voi ha provato seriamente salvo gli addetti ai lavori
Uffici legislativi a leggersi questo prodotto normativo della seicentocinquanta che praticamente converte d'un colpo di bacchetta magica tutti i decreti e ci mette qualcosa in più
Guardate il pericolo che i lavori parlamentari per definizione pubblici trasparenti eccetera improvvisamente uno si trova ad esempio una serie di potenziamenti e la Commissione parlamentare per l'indirizzo e la vigilanza con una serie di informative minuziose le cose deve fare il ministro e le cose che deve fare l'azienda
Diciamo che va in senso diametralmente opposto alla logica della creazione di un'Authority ecco qui bisogna mettersi in testa che ci sono alcune cose introdotte clandestinamente in questa legge
Che d'altra parte è una specie di raccolta vedremo
Ministro
Clandestinamente lo intendo rispetto alla consapevolezza che l'opinione pubblica ha di questi problemi cioè è chiaro che i decreti c'erano ma io vorrei che qui cioè non è che qui sono soltanto convertiti decreti che c'erano ci sono aggiunte al voluti omento delle cose
Che hanno c'è una direzione istituzionale quando dicevo
Lei non c'era quando professor Cheli Aricò genovese recepimento delle direttive comuni ai fatti via a te sì no ma non è non è un fatto secondario ma voglio dire io sono d'accordo che non ho fatto secondario però regolamento ancora non c'è no
Penso no va bene d'accordo a quello che voglio dire sì ma mi permetta mi socievole dialogare e i novanta giorni noi gli avevamo dall'agosto perché il recepimento era previsto nel mese di agosto
Ah beh ho capito va però un decreto legge alla insegnano che è legge quindi in agosto già si potevano recepire le direttive comunitarie poi sei podi aspettare la conversione
E decreti legge per definizione sono leggero metto in cui vengono liberate Consiglio dei ministri voglio e quindi e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale quindi è sul però non è in calo secondo me di soffermarsi più più di tanto sui queste il punto però sul quale dobbiamo intenderci
è che non ha senso
Sull'Authority una linea di creazione di un'Authority di questa portata
E la contemporanea valorizzazione o potenziamento di altri organi istituzionali a meno che non siano per compiti che l'Authority nona attribuito e quindi questo secondo me è un punto chiaro ed è un punto dalla se c'è un cinquanta non assicura non tranquillizza in questa direzione ecco il secondo punto che riguarda l'Authority e i rapporti con l'Antitrust di Amato ecco qui non c'è dubbio che si può pensare ad un'Authority di carattere generali cioè nel senso modello FCC americana accentuato
Però dobbiamo renderci anche conto che voglio dire noi passiamo da un'esperienza di un garante sostanzialmente debole in questo settore a un soggetto che vuole essere straordinariamente forte
Passiamo da una antitrust che opera sulla abuso diciamo di posizione dominante e quindi praticamente con uno spettro di carattere generale a una nuova autorità
Che si pone in potenziale conflitto non tanto sul terreno della radiotelevisione dell'informazione ma con riferimento all'ambito più vasto delle telecomunicazioni io credo che
Quando qualcuno ha detto qui che bisogna porre dei paletti al terrorismo prezzi perché l'avvio del pluralismo non è un qualcosa che può essere la Melandri ha detto costituzionalizzato l'autore beh guardate stiamo attenti perché
Insomma Giulietti sul ventuno addirittura detto qualcosa che poteva sembrare tocchiamo il ventuno
Questo la Bicamerale si comincia a occuparsi di tutte queste cose secondo me altro che a giugno finisce allora io credo che noi dobbiamo dare Authority il compito di controllare posizioni dominanti l'abuso nel settore della televisione e probabilmente lasciare ad Amato il compito del abuso e quindi delle regole generali
In tutti gli altri settori cioè altrimenti si rischia veramente di creare un mostro diciamo non facilmente governabile
Sul discorso dell'Antitrust sul discorso dell'Antitrust io io vorrei dire che la soluzione che va cercata qui io vorrei dice pessimismo di Paissan
E l'ottimismo di altri la soluzione che va cercata Elettra la Corte Costituzionale ovviamente
E i due referendum voglio dire perché qui operiamo a livello di sanzione ordinaria quindi a votare contro il referendum che ha sostanzialmente bocciato l'ipotesi di una rete sia del referendum sulla privatizzazione cioè nel senso che non è che possiamo scordare ce ne ecco
Allora io credo che questa sia la prima regola di impostazione che naturalmente non può essere omessa e quando si parla di privatizzazione
Ecco
Voi deve essere chiaro che la privatizzazione deve riguardare anche se una volta uno trasforma la RAI in holding non è che uno può privatizzare un pezzettino della holding
Cioè uno delle privatizzare secondo la volontà referendaria diciamo
La holding stesse ansie perché evidentemente il principio di privatizzazione riguarda la non più totale partecipazione pubblica
Con riferimento invece al discorso delle regole antitrust ecco io credo che l'Authority non possa deregolamentare una prerogativa
Parlamentare cioè nel senso che i paletti Antitrust devono essere stabiliti dal Parlamento
Che mi spiace cioè vuol dire che si possono cambiare ogni tre o cinque anni su proposta e l'Authority
Ma peggio
Ma nella legge non è chiaramente così cioè nel senso che l'ha che l'Authority l'articolo due si si getto ma l'Authority dopo un certo numero di anni di può modificare mentre a mio modo di vedere l'Authority propone al Parlamento la modifica di quei paletti che assicurano cioè i limiti antitrust quelli fissi non parlo dell'abuso di posizione parlo della tutela del pluralismo i paletti sul
Numero delle reti e io continuo a parlare di reti anziché di programmi qui la distinzione so che la legge parla di programmi ma secondo me le risorse è un EP sì sì ma ci arrivo
Primo le reti secondo le risorse terzo indici di affollamento
Questi tre paletti devono essere stabiliti dal Parlamento
E devono essere modificati dal Parlamento perché sono equilibrio tra impresa e soggetti utenti quindi l'Authority in questo campo li fa osservare e quando ritiene che devono essere modificati ne propone la modifica
A mio modo di vedere sulle reti
Non c'è niente da fare la soluzione e a due perché questo mi pare indispensabile d'altra parte questo non mi pare che siamo molto lontani
A meno che si voglia pensare che tra cinque anni come dire due entro un anno e per cinque anni può essere anche una perché a questo punto anche le setto del referendum consente questo tipo di scelte questa è la risposta province la Melandri la soluzione per spostare le risorse insieme agli altri due tipi di intervento non è che le risorse dal terrestre
All'extraterrestre scusate la formula corre a sud è si realizza con altre indicazioni si realizza attraverso i paletti dell'Antitrust
Allora
Primo problema e il numero di reti e su questo punto io intervengo sulla simmetria cioè a mio modo di vedere non è costituzionalmente diciamo obbligata una soluzione all'altra di Parlamento europeo dice veniamo fuori servizi pubblici ma io sono dell'avviso che sostanzialmente
Il modello vada con riferimento credereste vada reso simmetrico e quindi voglio dire valga per il pubblico vada per il privato
Se si devono fare dei sensori sul pubblico vi dirò tra un attimo
Il tetto delle risorse anche qui secondo me per un periodo limitato
Deve essere stabilito in valori a assoluti si tratta di stabilire la quantità se non è il trenta sarà al trentadue sarà il trentatré mettiamoci d'accordo
E pacifico che si possa pacifico secondo me ma che si possa superare il limite per crescita fisiologica non pacifico che si possa ratificare l'esistenza di chi ha già superato il tetto al di sopra di quello che si porrà quindi
Il tetto che si pone deve come dire estere assicurato chi è fuori rientra e poi da lì cresce fisiologicamente va bene
Ma quella norma un po'oscura per il quale
Con la crescita fisiologica si si ratifica l'esistente secondo me inaccettabili quindi lavoriamo sul quantum lavoriamo su quanto
Lavoriamo col col siamo con gli strumenti anche Millicent millesimale
E così vale per i te e per le indici di affollamento anche qui
Indice affollamento stabiliti dodici dal Parlamento possono essere più alti di quelli attuali ma una volta fissati ovviamente più bassi della RAI ma le tipologie di pubblicità devono essere uguali per tutti
Cioè nel senso non è possibile che ci sia una tipologia che vale per uno è una che vale per l'altro mi riferisco le telepromozioni o altre cose voglio dire
Quando una volta il suo stabilite le regole sul mercato i valgono gli indici più bassi della RAI più altri derivati ma poi non c'è differenza di tipologie
Vengo al servizio pubblico molto per chiudere il discorso allora il servizio pubblico
Modo ho già detto quello che penso sulla risoluzione europea cioè la apprezzo dal punto di vista morale ma penso che dal punto di vista sostanzialmente
Dell'effettività noi dobbiamo guardare i nostri valori costituzionali Edogawa rare nostre norme interno allora primo punto
Che li ha posto questo problema io Libia aggancio opportunità o necessità costituzionale del servizio io credo che noi possiamo tranquillamente sostenere che nel nostro ordinamento il servizio pubblico si ricollega
A un principio unico io qui ho sentito tante esercitazioni come tante volte sento su quali sono gli obblighi specifici che assicurò la funzione servizio pur
Dal punto di vista costituzionale la giustificazione stare l'articolo tre secondo comma della Costituzione
Articolo tre secondo comma della Costituzione e in un valore unico riassuntivo che è la tutela chi l'ha detto del diritto all'informazione a tutela degli utenti
Queste diciamo questa strada questa strada e la strada che assicura maggiore spessore costituzionale alla permanenza di un servizio pubblico perché
Deve garantire la effettività del di certi valori diciamo e deve garantire sostanzialmente riassuntivamente la tutela degli utenti
E questo non lo fa il mercato che il mercato non glielo impone mentre lo può fare solo soltanto un servizio pubblico attraverso una
Indicazione questa sì di obblighi specifici rispetto a quelli generali fanno parte agli atti ecco però rispetto a questi obblighi specifici
La cioè quello che riuscì riuscito secondo me a vincere il primo premio per completezza di indicazione certamente Franco Iseppi c'è perché franche sette ha fatto un'elencazione che io qui ho puntualmente
Segnato e che voi avete ascoltato di quali sono diciamo gli obblighi specifici del servizio pubblico
L'unico punto che Iseppi in quel punto non ha citato in maniera esplicita non perché se lo sia dimenticato ma perché la cui citato in un altro passaggio e quello che
Dice che si reso pubblico deve assicurare l'imparzialità e l'apertura dei
L'ha citato dopo a Ceraudo
Però questo guardate bene questo della imparzialità e l'apertura le diverse tendenze quelle culturali cioè più che tutte le altre cose sperimentazione arrivare a tutti Lele il nuovo l'educational eccetera
Questo è il piatto forte del servizio pubblico guardi de cioè se non c'è su questo punto diciamo
Visibilità e credibilità non c'è niente da fare dire la partita è persa
Io non sono molto d'accordo ad esempio sulla palleggiamento di responsabilità che da questo punto di vista si è realizzato tra Commissione parlamentare RAI sul problema diciamo dell'imparzialità
Cioè da un lato la commissione parlamentare che dice guardando il i dati Osservatorio di Pavia prevalentemente non c'è imparzialità e al servizio pubblico la polemica di qualche mese fa
E dice la RAI fai tu i criteri sì sì lo so finito
Allora io dico premente queste un compito che dovrà gestire la nuova Authority ma non può essere delegata al servizio pubblico che sarà fatta da sola come quelle quegli enti che si faceva delle reti
Qui secondo me bisogna che
La la la la Borsa Therese quale si realizza questa visibilità credibilità esatta di indirizzi della nuova Authority
è fatta anche dalla capacità interventi edilizi con nomine appropriate ma che fa il servizio pubblico e che non le comunica attraverso i meccanismi informative era seicentocinquanta alla commissione parlamentare ecco perché questo secondo me il comunicare assomiglia a una sorta di negoziato che non ci deve essere
Chiudo sul discorso del mare territoriale io qui sono in disaccordo con quello che ha detto
Iseppi quando dice che deve essere una delle funzioni l'attuale servizio pubblico se noi togliamo una rete al al alla servizio pubblico questa rete che togliamo e la rete territoriale
Regionale federale chiamatela come volete li possiamo consentire una bretella del dieci per cento c'è una partecipazione minoritaria per l'avviamento
Ma questa rete è una rete che va a altri soggetti che va probabilmente con l'addetto alle regioni e quindi sogna essere molto chiari questo è il dimagrimento che si chieda Rai
Come corrispettivo per la sua partecipazione a un antitrust simmetrico e ha una partecipazione a tutto ciò che è nuovo nello sviluppo del sistema
Alle tematiche alle alla pay tv e a tutto il resto
Io su questo vorrei
Cercare di essere più chiaro possibile perché credo che non si possa tenere l'una cosa e l'altra
Cioè e che il nuovo esiga una rinuncia la rinuncia del servizio pubblico somme è questa tra l'altro è una rinuncia che i favori una scommessa federalista molto importante ecco
Quindi la mia conclusione è che su questi punti si possono trovare queste soluzioni
Noi possiamo continuare a lavorare in un gruppo di lavoro
Seguendo i lavori parlamentari però prima del va fatta chiarezza e la maggioranza e poi qualche intesa diciamo con l'opposizione sarà indispensabile ma una volta che chiarezza sia fatta all'interno diciamo dell'Ulivo grazie
Finestra
Prima di dare la parola al ministro Maccanico io vorrei proprio schematici sì ma mente riassume di l'andamento della nostra discussione fin qui tra i le due relazioni e la gran parte dei contributi
Alla domanda se cioè c'è un futuro
Per il servizio pubblico
Radiotelevisivo in condizioni di liberalizzazione delle telecomunicazioni e venuta una risposta diciamo
Positiva anche se problematica è molto ricca di indicazioni sul ciò che potrebbe essere soprattutto dall'intervento dei politici son venute due cose una verifica di un attese non ottimistica che era mosso noi fra le altre motivazioni a promuovere questa giornata di confronto di discussione all'interno della maggioranza verifica cioè del fatto che ci sono opposizioni piuttosto divaricate
E diciamo note anche molto pessimistiche no su ciò che potrebbe essere il servizio pubblico eccetera eccetera eccetera ma su ciò che potrà essere in Italia
Stante uno scenario che può anche far credere un prolungarsi di una situazione notoriamente stazionaria quella del duopolio RAI
Media sette come una condizioni difficile da rimuovere ho voluto riassumere seppure molto sommariamente prima che il ministro parlasse credo anche per debito di informazione messo il ministro medesimo al quale do volentieri la parola ringraziandolo per essere qui
Grazie
Sempre un grande piacere
Intervenire alla presentazione di lavori scientifici
In questo caso ci troviamo di fronte a due contributi veramente eccezionali
Il volume curato da Roberto Zaccaria
Esplorò in profondità
Il settore radiotelevisivo contiene saggi di grandi esperti anche di numerosi giovani ricercatori che dimostrano una capacità di analisi e di approfondimento sicuramente notevoli
Il volume introdotto da Luca Balestrieri affronta invece i temi della convergenza multimediale e si avvale prevalentemente di contributi di esperti che lavorano nel settore ET ricercatori di grande interesse dei grandi grande spessore
E il convegno oggi centrato sul futuro del servizio pubblico all'interno dei processi di liberalizzazione innato
Credo che sia innanzitutto utile riaffermare che la liberalizzazione nel nostro Paese sta procedendo rapidamente
E poco dopo il mio arrivo al ministero delle Poste e telecomunicazioni ho proposto l'immediato recepimento delle direttive comunitarie addirittura all'interno di un decreto legge come ricordavamo poco fa
E finalmente la legge seicentocinquanta del venti centri dicembre ha definitivamente introdotto nel nostro ordinamento
Vende quattro direttive
A questo riguardo vorrei porre in rilievo che mai finora in Italia si è proceduto alla recepimento di direttive per via regolamentare cioè noi abbiamo per quanto riguarda la
Comunità i rapporti con la comunità il le procedure di recepimento delle direttive direi più oneroso che insiste
Perché ci deve essere una legge di delega che la cosiddetta legge comunitaria
Questa legge di delega
Poi viene a affronta i vari temi che sono indicati estraendo dalle direttiva alcune direttive che è sempre un atto abbastanza arbitrario
Dopodiché si dava si proceda i decreti legislativi quali devono aprire il l'approvazione del Parlamento per poi diventare operante cioè una procedura di recepimento delle direttive che ci mette in condizione di essere sempre sul banco degli accusati a Brussel perché siamo i più lenti nel recepire
Ora questo sì mi pare che sia che siccome nel settore delle telecomunicazioni si sia proceduto per la prima volta attraverso un recepimento per via regolamentare mi sembra un fatto importante decisivo
E secondo me è una garanzia che questo direttive che riguardano poi la liberalizzazione del settore
Entreranno in vigore rapidamente entro novanta giorni tra poco scadranno i novanta giorni i regolamenti posso assicurare che sono già pronti quindi questo mi pare un fatto importante che va segnalato le direttive alle quali mi riferisco sono la direttiva numero cinquantuno del novantacinque che riguarda l'uso delle reti televisive via cavo per la fornitura di servizi di telecomunicazioni già del liberalizza
La direttiva numero sessantadue del nome novantacinque sull'applicazione del regime di fornitura di una rete aperta
Alla telefonia vocale la direttiva numero diciannove del novantasei nota come Four Competition che rende possibile una completa apertura alla concorrenza dei mercati delle telecomunicazioni modificando la direttiva trecentottantotto del novanta ora il governo è tenuto a pubblicare questi regolamenti come dicevo entro novanta giorni dalla emanazione della legge
Ma De Cia seicentocinquanta e qui è stata oggetto di alcune critiche rappresenta un'importante inversione di tendenza rispetto a precedenti comportamenti del legislatore
E ciò è tanto più importante perché consente al nostro Paese di rispettare i termini indicati
Dalla Comunità europea
Per la liberalizzazione
Vorrei anche ricordare che nel disegno di legge di riforma dell'intero sistema delle telecomunicazioni ho proposto che le direttive vengano recepite utilizzando i regolamenti del Governo
Previsti nella legge numero quattrocento del mille novecentottantotto ciò evidentemente al fine di evitare quei ritardi che nel passato hanno ostacolato fortemente l'introduzione delle norme comunitaria
Quanto poi alla critica qui apro una parentesi sulla questione dell'allargamento delle competenze della Commissione parlamentare di vigilanza
E io vorrei sogno segnalare in questo
Che queste competenze riguardano atti del consiglio di amministrazione
Che sono sottoposti ad autorizzazione preventiva del ministro cioè
Cioè voglio dire che non si tratta di una interferenza nuova nell'autonomia della slitta si tratta di comunicare al Parlamento quello che già oggetto di autorizzazione da parte del governo
E che quindi qualsiasi parlamentare
Su quali basi per liberal potrebbe chiedere informazione notizia dei piloti bravissimi amministratori non sarà stato quella ma non quelli estratta di criteri di quando si tratta di criteri è un altro paio di maniche vedere una cosa che non ha però a questo punto su questo punto vorrei quindi non è che sia una larga però c'è un'altra osservazione quel decreto legge e copre l'arco fino a quando non entra in vigore la la riforma è avendo ottenuto che la riforma sarà certamente approvata entro maggio complessivamente e quella con la riforma si rivedrà tutto perché l'entrata in vigore della autorità naturalmente porta per per forza un
Un riesame di quale debbono essere i rapporti fra la Commissione di vigilanza dell'autorità venti
Questo perché non prevede oltre a quella della realizzazione pratica nella prima bancaria non solo per per legge la legge sia noi che abbiamo fatto Ravanelli ancora non è che abbia dalla nuova legge
Senza alla stampa estera by quali sono a suo io so che domani si esaurisce il comitato ristretto riprendiamo la discussione della legge quindi non e ci sono degli impegni molto precisi su queste
Questo non per polemizzare tempo ma per il
Dare un'idea più chiara di quello che è stato fatto
I processi di convergenza in atto sono a noti a tutti non posso far altro che rinviare ai saggi contenuti nel libro curato dall'Istituto Gramsci
La convergenza tecnologica dovute in gran parte all'introduzione del digitale rapportato alle maggiori impresa ad operare nei diversi settori delle comunicazioni
Ormai il mercato dista stratificando con la presenza di operatori globali che cercano quelle alleanze e joint ventures che ci sono descritte nel saggio di Antonio Perrucci accanto a quel tessuto fondamentale di piccole e medie imprese
Che in Italia sicuramente alcune aziende hanno dimostrato una vocazione globale come stette Mediaset Olivetti la RAI
Anche nelle sembra avviata svolge un ruolo importantissimo di recente The comune che Sean Satta statunitense le normative comunitarie gli accordi in via di definizione all'interno del della World Trade Organization
Ci stanno conducendo verso mercati sempre più aperti sempre più affascinanti ma anche caratterizzate dal rischio di una evidente prevalenze di alcuni modelli economici e culturale
Non possiamo certo nasconderci che era sfida globale e quindi adeguati devono essere gli strumenti di cui il nostro Paese deve dotarsi il nostro compito di regolatori deve essere innanzitutto quello di adottare una cornice normativa ingrato di promuovere lo sviluppo
Il compito è certamente difficilissima perché occorre conciliare esigenze che spesso appare in contrasto tra loro
La nostra prima scelta è stata quella di favorire la scelta di global player nazionali in grado quindi di affrontarsi a livello internazionale prevedendo la possibilità per ciascuno di essi di operare in tutti i settori a condizione però
Della rottura dei singoli Monopoli
Questo significa quindi che le norme asimmetriche verranno eliminate al momento della liberalizzazione benefica
Ma passo subito al tema del servizio pubblico perché adesso sono contenute alcune altre tematiche decisive per lo sviluppo del nostro Paese ho ripetutamente affermato che in una società che si muove verso la liberalizzazione
Il ruolo del servizio pubblico deve essere rafforzato e al tempo stesso ripensato
Mi limito ad alcuni punti essenziali
Innanzitutto il disegno di legge propone una profonda riforma del modello societario
Sono sicuro che nel corso dei lavori avete parlato della necessità di transitare verso la creazione di una holding a cui devono far capo una serie di società controllate
Le ragioni di questa scelta sono soprattutto due
Innanzitutto la RAI deve poter operare su tutti i settori della convergenza multimediale e per far questo ha necessità di studiare esso solo di a vere
Di elaborare strutture societarie agili autonome in grado di perseguire alleanze con altri operatori e disegno di legge verso la un'indicazione di fondo poi c'è la deve essere la capacità autonoma di autorganizzarsi della RAI che si deve esplicare in questo caso
La seconda motivazione riguarda il ménage mentre è i lavoratori dell'azienda
Sono convinto che una nuova struttura poi porterebbe ad una maggiore responsabilità sa benissimo responsabilizzazione delle attività svolte con conseguenti benefici per l'efficienza dell'impresa e dei servizi erogati
La seconda grande proposta contenuta nel disegno di legge riguarda la cosiddetta rete federale per la quale ha parlato molto bene recentemente l'amico Zaccaria col quale concordo pienamente
E qui vorrei fare una premessa le società globali tenderanno sempre di più a valorizzare le realtà e le culture locali
E assolutamente necessario far crescere su tutto il territorio nazionale un'industria dei contenuti e del multimediale in Generali ebbene abbiamo di fronte la grande opportunità che proprio il servizio pubblico sia protagonista di questo processo
Non possiamo inoltre dimenticare che in tutti i Paesi europei i sistemi radiotelevisivi tendono ad albergare lei le esperienze federali in parallelo ai fenomeni di aumento dell'autonomia delle istituzioni
Esattamente quanto sta avvenendo in Italia che sicuramente troverà risposte adeguate nella Commissione bicamerale
è noto che due sono i modelli principali di emittenti federale
Quello francese che potremmo definire centralizzato con un forte decentramento e quelli britannico e tedesco in cui invece viene un consorzio tra emittenti autonome tra di loro
A me sembra che l'esempio francese abbiano ragione in un sistema in cui il servizio pubblico occhio opporrà con due reti i modelli britannico e tedesco non possono essere importati perché troppo frazionati
Non possiamo certo permetterci una ripartizione regionale
Però possiamo creare nel Paese poche macrostrutture autonome in grado di confrontarsi sui mercati nazionali e possibilmente anche esteri di stringere alleanze e perché hanno di competere fra di loro
Dobbiamo certamente transitare dal decentramento a forme di autonomia che arricchiscono l'intera società e liberano risorse ed offrono nuove opportunità
Dalle tende federale deve essere sottratta alle regole del mercato pubblicitario ecco questo è un punto fondamentale e divenire strumento della sperimentazione di nuovi linguaggi
Del la società delle comunicazioni deve essere uno stimolo per la valorizzazione delle diversità e l'introduzione di questa rete costituisce un forte impulso in questa direzione
Ho parlato prima del problema delle sfide globali
Queste potranno essere affrontate solo in presenza di forti istituzioni educative di seri programmi per la formazione e la ricerca
Cioè introduce anche il discorso sul diritto di cittadinanza nella storia dell'umanità si è verificato una progressiva estensione dei perimetri entro cui l'individuo svolto le proprie attività tipo un villaggio città ambiti d'incontro fra diverse civiltà le comunicazioni elettroniche il cyberspazio hanno ridefinito le forme e gli spazi in cui si esprimono i diritti di cittadinanza le nuove tecnologie consentono il collegamento anche attraverso immagini in movimento con qualsiasi angolo del mondo
La navigazione virtuale trovi il suo approdo naturale nella contaminazione con la realtà
Il pieno godimento dei diritti di cittadinanza diventa una delle priorità assolute purché offra l'individuo la possibilità di partecipare attivamente all'ambiente globale e consente quindi a ciascun Paese di migliorare il proprio contributo alla qualità della vita sociale
Il servizio pubblico può svolgere un ruolo eccezionale in questa direzione
Sono favorevolissimo alla creazione di emittente tematiche e di servizi on line è in grado di coprire contribuire all'alfabetizzazione generale
La televisione digitale consentirà nuovi e moderni sistemi di formazione professionale
All'interno della RAI dovranno essere valorizzate quelle strutture in grado di la velare con le università e centri di ricerca
Pochi cenni anche a RAI International che già sta bene operando nella direzione di divulgare la cultura nazionale
E rinsaldare i legami con le comunità italiane che vivono all'estero
La vicenda del servizio pubblico si intreccia anche con il problema più generale della riforma dell'intero sistema radiotelevisivo
Da troppo tempo diciamo che è un modello duopolistico in cui le due maggiori impresa assorbono più del novanta per cento delle risorse non consente un effettivo pluralismo
Inoltre necessario aumentare la quota di risorse che devono essere destinate alla produzione europei
Dobbiamo infine aggiungere doverosamente che una qualsiasi riforma di questo settore deve confrontarsi con la dialettica parlamentare
Credo comunque che l'approvazione dalla riforma da noi proposto offra davvero un futuro al servizio pubblico
Cioè attraverso una migliore articolazione delle attività che consente alla RAI di cercare nuove forme di finanziamento e di alleanza una ottimizzazione delle attività d'impresa un ingresso nelle nuove tecnologie e la fornitura di servizi e prodotti e articoli
Articolati e va spesso concludo i miei interventi ricordando che mentre parliamo di sistemi globali più della metà della popolazione del mondo
Non ha mai utilizzato il telefono
Tutti insieme dobbiamo interrogarci sul ruolo della comunità internazionale per colmare i disequilibri che diventano sempre più intollerabile grazie
Ringrazio il ministro Maccanico
Che in qualche modo insomma ha dato una risposta ottimistica ma con una forma particolare di ottimismo che non è nemmeno quello della volontà è quello del decisore e quindi
è un punto di riferimento abbastanza rilevante penso che abbiamo un po'di tempo per
Proseguire la nostra discussione
Ragionevolmente una quarantina di minuti
Prima di tirare un po'le fila della giornata dando poi la parola Renzo e Roberto a Cheli Zaccaria per beni replica e infine a Gabriele Rosa per
Diciamo punto chiudere così come ha aperto e domando chi vuol parlare
Enrico Menduni
Io
Ho chiesto di parlare perché mi rimetto fra coloro che sono dell'idea che sia necessario nell'Europa era convinto della competizione globale di mantenere dei forti e servizi pubblici
Proprio per questo che sono particolarmente interessato al fatto che la definizione servizio pubblico sia corroborata di contenuti propri l'assimilazione
Strisciante al servizio universale che pure è un criterio molto importante non mi basta perché credo che sia dovere di tutti quelli che hanno a cuore questo mantenimento dei servizi pubblici connotare
I servizi pubblici stessi non come una forma diciamo multimediale di servizio universale
Ma con funzioni che abbiano un contenuto forte in questa società da questo punto di vista quando si ancora come anche in questa sala stamattina è stato fatto il servizio pubblico alla tutela di fasce deboli
Siano fasce di emarginazione oppure siano fasce di età particolari certo non sarò io che mi oppongo tuttavia vedo con preoccupazione un servizio debole
Ti della diversità europea nel broadcasting siano proprio queste che il servizio pubblico è riuscito già provato spesso c'è riuscito ho sempre naturalmente ma a intrecciare la le ragioni della tutela di fasce deboli con quella di una proposizione forte della cultura nazionale allora certo non so se sono nell'ordine li hanno anch'io oggi bisogna parlare di una cultura europea o di culture europee piuttosto che di culture nazionale tuttavia o la definizione di servizio pubblico e il suo concreto operare contempera diciamo la tutela delle fasce deboli
Ho con dei contenuti propri o altrimenti il servizio pubblico si avvierà a una soluzione di tipo americano dove alla tutela dei deboli non fa riferimento a un'adeguata posizione dentro la società cosa che Dinoi
Non possiamo desiderare per il diverso affetto dell'economia di scala della nostra società che anche tutta l'euro parentela Donato la possibilità di avere quella industria multimediale che esiste negli Stati Uniti d'America per questo il ricorso al mercato che la può essere più giustificato
Nel nostro Paese va contemperato con una realistica
Considerazione di quale sono le economie di scala del nostro Paese e dell'Europa allora io sono contento che Iseppi abbia fatto un lungo elenco di funzioni del servizio pubblico
Però il nome e ritengo nemmeno io soddisfatto in particolare perché detta dalla sua diciamo autorevole fonte
Cuesta omologazione che lui tende a livello popolare fra servizio pubblico emittenza commerciale è una malattia mortale del servizio pubblico e allora qui micro ricollego e concludo alle ragioni che qui ha portato Roberto Zaccaria
No no ma io sto Nobel finire perché quando si sa quello che si deve dire se può anche essere molto bene allora
No no parlo per me io parlo rappresenta a malapena a me stesso
E quindi io sono del parere che questo concetto d'imparzialità questo concetto di una fonte a alla quale autorevolmente la grande maggioranza della popolazione si può risolvere è un concetto che non è dato una volta di tutti e va coltivato
La dell'impersonalità forse lo si raggiunge ma occorre coltivarla confesso di non cogliere sempre i campi dei quali viene effettuata questa coltivazione intendo dire che la l'iniziativa legislativa è un campo fondamentale e giusta mentre viene privilegiato ma se non c'è anche questa formazione contemporanea di cultura il rapporto fra il servizio pubblico e anche le altre istituzioni di questa società le università e altre cose difficilmente Poliziano sul terreno legislativo dei risultati consistente
Altri chiedono di parlare
Mi pare che non ci siano altre richieste di parola Lorella Ray la parola che Nizza carica per una breve replica e poi non so se il ministro può riprendere la parola
Siccome c'era stata un'interlocuzione
Allora Enzo bah proprio due parole io vorrei registrare ripetuto l'interesse la novità di questo dibattito
Ha toccato proprio temi su cui almeno finora non non era stata fatta una riflessione così completa ma l'occasione vera proprio stimolante è la prima volta si diceva che a livello di progettazione legislativa viene posta sul tappeto in un'ottica unitaria al problema della televisione nel quadro delle telecomunicazioni e nel quadro dell'evoluzione della disciplina a livello europeo perciò questi temi sono nuovissimi affascinanti si mette gli elementi che abbiamo con i due progetti del ministro Maccanico sono tali da potere consentire qualche sbocco anche sul terreno delle proposte concrete mi pare che si sia registrata una sostanziale convergenza su alcuni punti c'è un futuro per le servizio televisivo questo futuro c'è questo futuro che come mi permettevo accennare all'inizio mi pare che
Sì emerga una linea
Che porta a vedere questo futuro nell'accentuazione della specificità del servizio pubblico mi sembra che qui concordo pienamente con rilievo di Zaccaria che l'indicazione analitica che Franco Iseppi ci ha fatto all'inizio
Di quelli che sono gli aspetti di doverosità di specificità del servizio pubblico siano tutti da condividere in particolare mi pare che sia da condividere la prospettiva di una graduale passaggio di risorse del servizio pubblico dalla televisione generalista latte divisione alla televisione tematica o questa evoluzione che si collega proprio alla valorizzazione di alcune finalità particolari
Del servizio pubblico porta una riflessione più profonda che investe tutta l'area dei servizi pubblici non solo di quello televisivo che la riflessione proprio che Iseppi ha avviato parlando del famoso triangolo servizio impresa utenza questo rapporto si sta modificato su scala mondiale
Su scala europea già questa modifica si è tradotta in alcune indicazioni normative nelle direttive su scala interna mi sembra che i progetti che ora sono all'esame del Senato diano un contributo RAI questa linea
Per questo il moderatismo
Ecco la strada perciò che
Che porta a rispondere
Positivamente la domanda che questo incontro apposto mi pare che possano essere proprio
Trovata non in una visione estrema e radicale della concorrenza ecco alcuni rilievi di Bellucci su ideologia Mammana io li condivido in pieno ma in una visione critica del mercato
Così come mi sembra traspaia dalla sostanza di questo progettazione su cui io all'inizio ho espresso
Un giudizio positivo con qualche riserva critica su alcuni punti che alla fine di questa discussione mi sento
Grazie che Elisa che Ria ma una battuta solo assumendo una
Poi trasforma prima quindi volevo solo dire che concordo con quello che ha detto
Carico c'era forse un equivoco nel nella mia assimilazione tra servizio universale servizio pubblico ma non era assimilazione era un era un era un parallelismo cioè come servizio universale
Rappresenta una sorta di denominatore comune nelle telecomunicazioni ma evidentemente a un certo contenuto che in parte tra l'altro dovrà ancora essere definite arricchito il discorso dei servizi pubblici vale eccome specificità ma all'interno di un altro mondo ma non c'è equivalenza perché sarebbe riduttivo ecco
Io insisto
Rispetto a Belén con molto italiani degli esempi come dire io toglievo la rete delle territoriale perché secondo me la rete territoriale se da dare ad altri ecco in questo senso
Lascerei in un documento mi pare firmato tra gli altri da letto Cantillo mi pare che questa ipotesi sia in fatta insieme a una ristrutturazione della holding RAI e della fondazione mi ricordo anche il progetto Andreatta che da questo punto di vista secondo me ancora molto valido e sono d'accordo che come dire è inutile andare a cercare cioè inutile importante tutti gli obblighi specifici cosiddetti minori ecco però quando io ho richiamato l'articolo tre secondo comma
Lì non è richiamare un valore debole è lei effettività della libertà cioè quindi praticamente quello valore forte che dà spessore costituzionale alla tutela dell'utente e quindi l'imparzialità che tu hai richiamato d'altra parte c'è questa nella risoluzione del Parlamento europeo e lì non c'è niente da fare non è soltanto un problema soggettivo è un problema di credibilità del pubblico cioè se il pubblico non ritiene per una serie di motivi questo soggetto oggettivamente imparziale capace di esserlo non c'è niente da fare ripetersi
Ho finito il mio mandato esaurito perché io dovevo solo coordinare la parola Gabriele De Rosa
Poche parole io dice Tito
Molto bene quant'è stato detto che questo incontro qui non sia un episodio che rimane chiuso in se stesso soltanto il in uno scambio di idee
E di confronto di esperienze e che posso avere una sua continuazione che si possa trasformare non di Crono adoperò la parola solito osservatorio ma in un laboratorio di dove si possono confrontare le varie e posizioni in ordine anche a processi degenerativi in atto sia dove il livello europeo sia il livello nazionale in più vorrei aggiungere che accetto anche quella proposta che è maturata durante che è affiorata durante questa discussione vie cercare un confronto anche con quelle che si fa negli altri paesi della Cheryl più importanti fondazioni istituzioni tanto francese quanto quanto della Francia quanto dell'Inghilterra vedere metterci su un testo che hanno per cercare di trovare non dico un punto di accordo ma soprattutto di e indica Var fuori qualche lezione comune dalle dispense diversificate nemmeno trascura value un'occhiata anche diciamo così come quel ruolo che dovrebbe avvenire Lecce a quello che succede dell'altra parte dell'euro cioè né nelle liste ecco direi che appunto io accetto accettare il teste idea di continuare caro Bacco batte a questa collaborazione
Di fare qualche cosa che il ne stiamo già facendo per quanto riguarda il libro di di Dell'Orto semmai cercando anche di al allargare il piano della partecipazione e di approfondire certi aspetti accennava rapidamente chiedi che cercava parlava altre otto punto adoprata la parola la filosofia della comunicazione
Difficile poter trovare accordo sulla Filosofia della comunicazione quanto dobbiamo fare i conti anche con i destinatari di questa comunicazione alla garanzia serie di la politica che si
Sì la politica e che se vado in idiomi che verrà sempre che appositi
Unisca anzi la politica serve per confrontarsi per lui diversificarsi e poi alla fine arrivare arrivare a all'unificazione diciamo a non accetto unitarietà ma è importante poter si potesse a questo parliamo per esempio di questo livello che deve essere portato appunto al alcol al consumo del cittadino io dubbi domande dico
Chi è il cittadino oggi se io ma mi confronto e vedi i vari cittadini che era attraversato la storia d'Italia
Un problema che mi devo proporre seriamente e per tanti il ruolo di questa di della televisione a tutti i livelli anche a livello degli altri pesci della comunità avrebbe il trasformarsi in grossa impresa ecco culturale come è stato detto e qui mi pare che sia un aspetto anche questo importante cioè in sostanza vorrei dire
Che la ricerca di un livello il più alto possibile col culturalmente
Che cerchi di evitare di cadere nella logica un po'astratta sempre legata semplicemente allo sviluppo tecnologico
Dimenticando che il nostro ruolo
Come anche come partito decreto e di umanizzare tutte le logiche che in qualche maniera possono avere
Duplicità molteplicità
Di interpretazione grazie