"Millennio. Le ragioni della politica" presentazione della rivista mensile tenutasi presso il Residence Ripetta

E con una grande piacere che oggi presentiamo questa nuova creatura editoriale il mensile millennio che ha come sottotitolo le ragioni dalla politica io cercherò nel tempo più breve possibile
Di spiegare quali sono le ragioni che ci hanno spinti a queste iniziative editoriali quali sono le ragioni che oggi ci spingono a promuoverla quanto più possibile ad aggregare attorno a questa rivista
Tutti coloro che possono dare un contributo alla creazione di un grande progetto che per noi il progetto editoriale e politico insieme
Di creare la casa comune degli italiani moderati la cassa comune degli italiani che vogliono le riforme la casa comune degli italiani che vogliono cambiare
La nascita di millenni è legata a questa esigenza
Abbiamo scelto anche nella parola millennio
La modernità abbiamo scelto il futuro abbiamo scelto la voglia di gettarsi in avanti per comprendere che cosa accadrà per comprendere su alcuni temi per dibattere su alcuni temi che troppo spesso un po'la politica italiana troppo provinciale un po'la destra fosse stata poca tenta alcuni temi e allora abbiamo ritenuto che si arrivati il momento
Discutere di politica estera che si arrivato il momento di discutere della storia dell'Italia del nostro Paese dell'identità nazionale di questo Paese dalla cultura della storia che ha dire che la destra avuto in Italia e allora abbiamo voluto dar vita a questo che noi definiamo un ambasciatore del nuovo c'è un ambasciatore di quel nuovo volto della destra
Che non è come troppo frettolosamente qualcuno etichetta l'impresentabile nel rozza meno affidabile
E allora vogliamo veicolare attraverso questa rivista
Che ha scelto di avere un comitato di redazione fatto da giovani e un comitato di indirizzo fatto da persone ne che vengono da diverse esperienze politiche culturali giornalistiche ma che tutte insieme vogliono dare un contributo a questo project
Io desidero però innanzitutto ringraziare per la sua presenza graditissima
Il presidente Francesco Cossiga
Ringrazio gli amici Mario Landolfi Federico Ekberg Domenico Crocco e Franz Turchi che insieme con me compongono diciamo lo staff che confeziona questa rivista
Ringrazio i membri del comitato di indirizzo alcuni presenti altri assegni per assenti per precedenti impegni l'economista Pietro Armani il costituzionalista Paolo Armaroli
Il teologo Gianni Baget Bozzo l'economista Silvio Beretta l'economista Renato Brunetta il costituzionalista Beniamino cadere Codevilla
Il politologo statunitense Angelo Codevilla il sociologo Paolo Del Debbio giornalista Arturo diagonale l'economista Emmanuele Emanuele l'urbanista Nicola Pagliara economista Massimo Pini giornalista Gustavo Selva
Il giurista Claudio Schwarzenberg lo storico Marcello Staglieno
Il professor Giuseppe Valditara ringrazio inoltre le molte persone presenti
Dai capigruppi alla Camera Beppe Pisanu capo degli Forza Italia Giuseppe Tatarella di Alleanza Nazionale e Giulio Maceratini capogruppo al Senato Angelo Sanza del CTU l'onorevole Follini del ci CD e tanti altri colleghi parlamentari tra cui il capogruppo Francesco D'Onofrio al Senato il vice presidente dalla Camera Biondi e tanta altra gente ovviamente non potrò citare tutti perché la presenza evidente in questa quindi dicevo che nostro obiettivo e quello di offrire degli spunti nuovi questa rivista si occuperà di politica estera perché abbiamo un osservatorio internazionale che ogni mese andrà a vedere che cosa accade in Europa che cosa che del Mediterraneo che cosa accade nel Pacifico che ogni mese avranno andrà ad analizzare un Paese e quello che sta accadendo nella politica interna di quel Paese abbiamo cominciato al Portogallo passeremo agli Stati Uniti che ogni mese
Punterà la propria lente di ingrandimento sull'Europa questo primo numero abbiamo un colloquio tra Giordano Bruno Guerri Ida Magli sull'Europa su cosa accadrà con questa unità europea così come andremo ad analizzare che cosa significa la Bicamerale che cosa significano le riforme verso quali sviluppi si può andare
Abbiamo poi qualcosa che deve essere un'occasione per avvicinare i lettori come la storia della destra di Marcello Staglieno che dall'Unità d'Italia ad oggi vuole analizzare che cosa è accaduto a destra o come nelle rubriche che tendono come quella di vecchi fusti
A rivisitare a comprendere meglio il pensiero di alcune persone che noi riteniamo che possano comunque far parte di quella casa COMU che ne mangi diamo sempre più larga sempre più ampia abbiamo cominciato da Giovanni Spadolini e proseguiremo lungo questa via
Così come abbiamo sentito la necessità di occuparci anche dei falsi miti di persone che troppo spesso vengono esaltate dalla stampa dalla pubblica opinione e che in realtà non riescono a dare ciò che il Paese si aspetta dal quindi questo è il nostro il nostro obiettivo quello di offrire un luogo d'incontro che essa abbia mezza per mettere insieme le varie anime l'anima nazionale Nannina cattolica l'anima liberale l'anima laica socialista tutte queste anime che possano tutte insieme guardare verso un futuro che vive da unite ne vogliamo discutere su grandi temi nella parte monografica del nostro giornale
Apriamo con il dibattito sulla destra della qualità con un editoriale di Giuseppe Tatarella dove appunto si auspica una svolta all'interno della destra
Una svolta interiore che porti la destra estere non solo a destra della quantità in termini elettorali in termini di presenza sul territorio ma anche la destra della qualità in termini di programmi che sappia confrontarsi sui programmi che sappia dedicare maggior atti sono alla politica estera anziché le beghe di politica interna che sappia occuparsi seriamente del problema delle privatizzazioni guardando all'interesse nazionale ma qua dando anche a libri Nizza azioni dell'economia a livello mondiale alla cobla alla globalizzazione dei mercati abbiamo chiesto le opinioni di illustri opinionisti da Sergio Romano Paolo Del Debbio che qui presente con noi a Lucio Colletti
Ad Antonio Martino
Abbiamo approfondito questo tema anche con un invito che c'è in questo primo numero alla destra che viene dall'interno della destra da Adolfo Urso un invito ulteriore arriva c'era una sfida ad andare avanti a continuare lungo la strada del cambiamento dalla modernizzazione della conquista del futuro con i temi che sono i temi del futuro
E continueremo nei prossimi numeri occupandoci dalla forma partito di come cambia il partito in Italia in Europa nel mondo di come deve cambiare andando a comprendere come la forma partito e gli altri paesi europei come la forma partito negli stati Uniti e come può essere una forma partito in Italia se si riuscirà ad avere il grande contenitore dove varie anime possono scontrarsi ma poi per incontrarsi per stare insieme per portare avanti una linea unica comune così come successivamente
Andremo ad analizzare l'esperienza laico socialista da Palazzo Barberini al periodo delle grandi riforme per comprendere appunto che cosa che tutto in quel mondo che cosa è accaduto in quell'anima e come quell'anima può essere ricondotta a questa grande casa comune saluto anche Gianni Letta
Che ci ha raggiunti
Ecco quindi qual è l'obiettivo di questo giornale un giornale che sarà in edicola il secondo sabato di ogni mese tirato in cinquanta mila copie raggiunge da tutto il territorio nazionale
Il nostro obiettivo è quello di essere presenti all'interno di del mondo della destra all'interno del dibattito politico per poter fare ascoltare una voce che si appunto una voce di qualità
Speriamo di riuscirci comunque ce la metteremo tutta che siamo convinti che oggi la destra soprattutto di questo abbia bisogno di ambasciatori che mostrino all'esterno qual è il suo volto
Professor Valditara
Prego
Beh io intanto ringrazio di questo invito mia nuora tantissimo essere qui con tante persone
Di grande qualità importanti
Presidente Cossiga presidente dottore il ringrazio
L'amico Bocchino che ha voluto che io prendessi la parola giusto per fare un saluto per dire che questa iniziativa è un'iniziativa importantissima
L'Italia è un Paese da ricostruire
Per ricostruire l'Italia occorre unire la maggioranza morale degli italiani quel sessantacinque per cento di italiani che crede nei valori della libertà della responsabilità dell'ordine della proprietà e anche della solidarietà
Occorre unire questa gente unire abbiamo bisogno di unione
Questo credo che sia un verbo unire il verbo chiave mira su un progetto globale però unire su idee forti e per unire questa gente occorre partire dei bisogni concreti occorre una unire italiani partendo dalle esigenze che si sono manifestate e che loro stessi hanno manifestato che cosa vogliono i cittadini vogliono sostanzialmente due cose vogliono serenità e prosperità serenità di vita e potere avvierebbe emessa
Quindi io dico subito che da queste esigenze primarie della gente
Nasce un messaggio gli italiani vogliono scelte pragmatiche scelte concrete allora forse una distinzione la più importante distinzione fra destra e sinistra può essere che la destra deve essere deve sapere essere pragmatica contro l'ideologismo della sinistra un ideologismo che la sinistra non perde occasione di rimarcare pensiamo soltanto al progetto Berlinguer della scuola
Per capire che cosa vuole la gente
Io credo che sia anche importante guardare alla recente passato perché molte delle istanze che hanno determinato molte delle istanze che sono venute fuori in questi ultimi anni si erano già manifestate negli ultimi decenni pensiamo alla marcia dei quaranta mila
La forte reazione contro lo strapotere del sindacato il nucleo poi della rivolta fiscale pensiamo la maggioranza silenziosa come l'esigenza di uno stato che fosse più forte contro la criminalità del senso dello Stato un forte anticomunismo il senso del dovere
Pensiamo che la maggioranza silenziosa portò un personaggio come Massimo De Carolis a prendere a Milano centocinquanta mila voti un record allora
Pensiamo al senso di legalità la grande battaglia del partito repubblicano pensiamo alla grande come dire al grande successo di Spadolini del partito repubblicano in alcune regioni italiane
Pensiamo alla grandi lotte le grandi battaglie a favore del decisionismo del presidenzialismo
Del socialismo autonomista degli anni ottanta
Pensiamo all'USL Organ più società e meno Stato di un certo cattolicesimo liberale e di CL in particolare
Pensiamo al filone liberista che fu rappresentato e che è rappresentato da personaggi di grande rilievo culturale e politico in questo Paese in Martinelli Cossa e via dicendo
Pensiamo poi anche è un po'questo talvolta non ce lo dimentichiamo a quella grande voglia di autonomia che poi vuol dire anche voglia di democrazia e voglia di libertà e voglio dire scusabilità che è stata manifestata per prima dalla lega anche se poi la lega ha preso una deriva che totalmente inaccettabile
Evenio credo che che riguardando indietro a quello che è successo in questi ultimi vent'anni nel potremmo avere tante idee posso anche ricordare importante ricordare la grande battaglia disegni a favore della sovranità popolare poi in definitiva ebbene io credo che guardando indietro noi troviamo tanti spunti per costruire il frutto il futuro di questo Paese un futuro che deve essere costruito tu insieme perché un difetto della destra è stato l'individualismo l'incapacità di fare un gioco di squadra tanti rivoli e mancanza di unità
Allora io credo che millennio dovrà riuscire in primo luogo in questo a individuare un progetto globale e a unire le forze a unire questi tanti rivoli per ricostruire la nostra Repubblica vi ringrazio
Grazie professor Valditara
Il collega Bocchino e partito dalla necessità di dotare la destra il centrodestra italiano di nuovi strumenti di analisi e di proposta politica il professore Valditara ha tracciato il Ribor
Vado in superficie il filorusso che ha unito le pulsioni profonde della società italiana è che poche volte purtroppo trovato spazio per una proposta politica complessiva da parte della destra
In questo primo numero della nostra rivista dal il primo numero di millennio il senatore Marcello Staglieno a
Di percorso e ha tracciato una storia della destra italiana io invito il professor Marcello
Sta lì e no autore di questa prima puntata della strada adesso italiana e il saluto nostri collaboratori lo scrittore Antonio Spinosa e il professor Mauro mica
La parola al senatore Staglieno
Presidente Cossiga presidente Tatarella
Amici del grande animo dalla destra perché la destra prima di essere un movimento politico io ritengo sono moralmente convinto è una struttura della mente umana
Con questa
Piccola considerazione faccio un buy della per portare a casa sempre saluti e gli auguri di fare venire di Ernest Young perché uno dei decani dalla destra europea
Che pubblicherà degli articoli su questo mensile
Noi
Dicevo che la destra e anche uno stato d'animo che anzi è molte contraddizioni soprattutto nei suoi sviluppi per risolvere azionare il ci sono i illiberali
Democratici sono stati gli altri democratici ma c'è stato un appiattimento è una demonizzazione dell'immediato secondo dopoguerra
Che ha identificato da Repubblica sociale italiana col fascismo tout court e quindi con la destra e la destra si è rifugiata nella Democrazia cristiana che ha garantito tutti noi per molti anni
Quelle libertà di chi è oggi credo soprattutto dal punto di vista culturale siano in grado il rischio c'è un tentativo oggi egemonico totalizzante
Lo vediamo nel fatto che c'è una riforma dalla scuola che mette in primo piano poi il il Novecento si vuole riscrivere la storia non soltanto dall'Albania del secolo fino al secondo poc'Guerra ma soprattutto dal secondo dopoguerra ad oggi perché quelli che oggi ci governo in maggior parte piano di posto imminenti al Senato sulla Repubblica la Camera deputati sono figli di quel sessantotto che ha avuto come eredità perniciosa e sanguinosa e ve lo sa il Presidente Cossiga il terrorismo
Ora noi dobbiamo fare uno sforzo di storicizzare
Quello che il largo spirito moderato dove c'è il cattolicissimo pubblico se hanno una un Paese profondamente cattolico dobbiamo fare in modo che tutte le forze moderate impediscono che si riscriva la storia soprattutto dal mille novecentocinquanta ad oggi
Cioè a dire la storia prima prima in mano al delinquente Mussolini e poi in mano alla delinquenza democristiana e oggi arriviamo noi che siamo poi agli attori i buoni i cittadini in prima categoria dobbiamo altre sì fare una sfida enorme verso la modernità perché la destra secondo un paradigma del suo Rizzo e il vecchio invece no
Che la destra storica che è stata la più rivoluzionaria della storia italiana so affrontato cento trentasei anni fa la sfida della modernità
In maniera estremamente rivoluzionaria fattuale
Togliendo i ducati educhi principati principe e anche Roma al papà in una sanatoria che arriverà nel mille novecento voi lo sapete ventinove con con la concitazione ad stava storica volevano stato libero a favore della libera concorrenza contro protezionismo allora come oggi sostenuto dalle sinistre non a caso il grande capitale con Depretis era lo specchio anticipato di quanto accade oggi con taluni poteri forti che appoggiano
E pur così
Il centro sinistra che più sinistra che cento notava il mio amico Massimo Pini che la percentuale oggi di Rifondazione dei post comunisti e quel trenta per cento che era dalla costituì ente qualcosa è cambiato ma giunti attiva c'è un tentativo egemonico che noi dobbiamo combattere compone sta e soprattutto con creatività dal punto di vista istituzionale ma soprattutto con forza morale per veramente a portare la la larga base moderata italiana
Nell'ambito del terzo millennio affrontando i problemi da modernità con coraggio corso l'utenza grazie
Grazie al senatore Staglieno io invito l'economista Massimo Pini
Per il suo saluto
Siamo impegnati nella realizzazione della casa comune dei moderati italiani
Abbiamo tracciato identikit delle varie culture che dovranno partecipare a questa impresa quindi e la cattolica la nazionale quella liberale
Quella laico socialista
Un socialismo tricolore di un socialismo che non che ha sempre rifiutato l'egemonia storica dei comunisti approva Massimo Pini
Grazie ma io penso innanzitutto che la nascita di una rivista come millennio sia la migliore risposta
A quelli come Galli della Loggia che sostengono che la destra non abbia una cultura e che non sia presentabile
E queste iniziative sono
Fondamentali per raccogliere quelle che sono le realtà per forze culturali io non vorrei dire soltanto della destra perché francamente vecchio ricordo che Benito Mussolini non non uso mai l'espressione destra parlando
Destra è una espressione un po'riduttiva a me sembra qui si tratta di una di di di della dell'unificazione di una serie di forze come diceva giustamente adesso che comprendono possono comprendere anche i Socialisti democratici e i quali hanno sempre combattuto comunismo in tutte le sue forme
E adesso vedono con notevole preoccupazione e angoscia la nascita di un regime che è sempre e comunque molto caratterizzato da elementi di comunismo perché non credo che un regime che oggi si basa sulla delazione fiscale
Con le centodiciassette sia proprio un regime moderato certamente un regime che ha delle inclinazioni molto pericolose verso l'estremismo di sinistra
E quindi
I socialisti che hanno una vecchia esperienza dei regimi comunisti e che li hanno o contrastati spesso e molto spesso le hanno anche messi in una posizione difficile
Vorrei ricordare che per tutti gli anni Ottanta
Il compromesso storico venne sconfitto dalla alleanza dei moderati democristiani e dei socialisti di Craxi
E oggi sono interessati a questa nuova alleanza questo nuovo schieramento d'altra parte qui c'è qui presente Giano Accame Giano Accame Ideo quella quella forma di contatto che si chiamava Socialismo tricolore quel contatto fra i socialisti e allora il Movimento Sociale purtroppo la cosa non ebbe un grande sviluppo però fu un germe certamente fecondo
Quindi io faccio tutti gli auguri alla rivista millennio e sono certo che manterrà le promesse grazie
C'è sì
Ringraziamo e salutiamo il Presidente Cossiga
Ci lascia perché impegnato al Senato
Abbiamo parlato della cultura liberale io invito onorevole Alfredo Biondi vicepresidente della Camera dei deputati
Così testimone era personalmente
La presenza della cultura liberale alla convegno di millennio
Ma io credo che il titolo sia già molto importante le ragioni e la politica possiamo anche dire la politica delle radici della ragione la politica di chi non fa di essere un relazione fideistica o aprioristica
Ma che fa del confronto tra le diversità una ragione di arricchimento di rafforzamento delle proprie convinzioni proprio nel dibattito leale franco con quelle altrui che vanno rispettate come e più delle nostre nel senso che le nostre possiamo come dire conservare dentro di noi e se ne titolari gelosi quelle degli altri dobbiamo difendere anche quando non le condividiamo e credo che questa sia la ragione per la quale possiamo in questo millennio quello che sta per venire tentare di fare quello che non siamo forse riusciti a fare in passato nonostante la buona fede la buona volontà di tutti che non va mai negata
Se c'è una cosa grave in questo periodo e c'è stata ancora più grave
Certe valutazioni anche di ordine politico giuridico ed etico che sono alla base della saldezza di un l'azione di una civiltà è stata quella che il pregiudizio
Sembrava più forte del giudizio che un rapporto è una relazione Pratesi contrastanti di conseguenza io credo che un prevista come questa anche per quello che ho sentito esporre io non l'ho ancora vista nemmeno spogliato
Significhi qualcosa non è la sola sono altre riviste che hanno questo significato e questo valore opera dell'amico mini
Credo che dobbiamo da questo punto di vista unirci anche in senso posso usare questo aggettivo politico perché dobbiamo rispingere quella che è la posizione antiquata di coloro che avendo qualità culturali regala gli altri
Avendo delle doti invece di esserne come dire frazionati disposti a confrontarle con quelle altrui ritengono di arroccarsi
Ritengono che la loro posizione debba per essere magari rispettata rispettabile disprezzare
E non e non ne considerare le posizioni altrui quindi un un millennio quello che aprite con questa rivisto dal punto di vista editoriale ma anche lavori se il modo di rapportarci
Che ci aiuterà essere più forti nei confronti anche politici e parlamentari quello che sta succedendo questa pochade alla quale siamo presenti partecipi parte lesa e forse anche imputati qualcuno
Ci consente di vedere che nel teatrino della politica
Gente che va gente che viene
Grand Hotel nel quale poi quelli che restano fuori sono i cittadini che si chiedono perché si governa così e qualche volta anche perché ci si oppone così grazie
Grazie l'onorevole Biondi
Invito l'onorevole Domenico Mennitti direttore della rivista ideazione
Vi ringrazio intanto inviterà vi formulo gli auguri più ampio di successo quella iniziativa che state assuma io l'ho fatto qualche tempo fa
Quando dopo il successo elettorale che modificò i rapporti degli equilibri politici nel Paese ritenni che dopo aver lavorato a costruire una nuova maggioranza nel Paese bisogna poi lavorare trasformare un'alleanza elettorale progetto politico
Questo forse ancora non è riuscito a noi come ci siamo accorti non è riuscito neppure agli altri è questo il grande lavoro a quale dobbiamo impegnare
Io credo che
Nella realtà bisognerà definire con una certa precisione
Che cosa quali sono le culture che confluiscono Paolo e stabilire la opportunità della presenza di una cultura liberale e di una cultura che io chiamerei conservatrice
Le quali in fondo potranno trovare una unità politica e arrendere questo blocco omogenea e mi augurerei che nella vivacità delle contrapposizioni
Finisse anche il clima astioso delle divisioni interne che credo abbiano costituito nel passato costituiscono ancora oggi uno degli ostacoli più grandi di fronte ai quali noi ci troviamo
Collaborare insieme perché alla confluenza di queste due culture
Nasca una grande unità politica di coloro che si riconoscono in posizione si diceva prima destra e sinistra i difficili oggi riconoscere queste due categorie soprattutto in una realtà che vede la crisi dello Stato un rapporto al quale
Le due categorie hanno avuto questo significato io credo sia il grande impegno di tutti quanti noi ognuno faccia la propria parte tutti insieme potremo fare una importante
Per dare al Paese quello che si attende cioè una nuova grande forza moderata che sia nelle condizioni di governare questo Paese grazie
Grazie a un chiarimento prezioso che sicuramente dovremo seguire tutti proprio perché siamo realizzati nella formazione di una grande famiglia
Politica
L'invito professor Francesco Forte già ministro
Dalla Repubblica italiana
Salire quindi a portare nel
Suo saluto
Grazie
Beh sono
Sono molto lieto di questa iniziativa dell'invito che mi è stato fatto
E
Naturalmente non solo le auguro successo ma spero di essere in grado di dare un mio contributo gli scritti con il mio contributo di pensiero
Che mi sembra in questo periodo sia diciamo necessario allo scopo di dare luogo a quell'alternativa di cui qui si è parlato
Non già a qualche cosa che esista in quell'area cosiddetta di sinistra
Di cui abbiamo visto le varie
Chiamiamo le operazioni politiche e anche le varie divagazioni intellettuali perché in quell'area io non riesco a trovare una linea ideologica una linea teorica di nessuna specie quindi non si tratta di contrapporre qualche cosa che per per me almeno è un oggetto tuttora misterioso cioè una sorta di
Divagazione fuori dal marxismo per cercare qualche cosa che non si capisce in che cosa consista ma invece proporre il modo moderno come dice il titolo quelle che possono essere
I
Due grandi principi che devono caratterizzare questo nostro futuro uno potrei dire
Di tipo metodologico che è un principio non ideologico appunto cioè un principio consistente
Nella ricerca dei fatti nell'analisi dell'esperienza
Nel discorso di tipo diciamo così positivi spicco che tra l'altro l'Italia
è stato in tutti questi anni disprezzato e invece costituiva la principale cultura è la gloria più alta del nostro Paese
Nei primi venti anni di questo secolo basta citare Gaetano Mosca Pareto o Vailati
Peano per rendersi conto dei grandi livelli a cui noi eravamo ecco da cui siamo precipitati con i cosiddetti intellettuali di sinistra
Di oggi
L'altro principio è quello diciamo della libertà
Del mercato libertà e mercato che possono essere visti
In alcune varianti io
Appartengo a un filone
Un tempo poco stimato oggi direi abbastanza abusato che si può chiamare quello di una forma di liberare l'ennesimo che ammette del redistribuzione
E quindi di un'economia di mercato che ammette e le ammette riconosce ritiene necessari elementi di solidarietà eh che si può chiamare liberalsocialismo Socialismo liberale
Senza alcun riferimento lì all'ironico cervo
Di Benedetto Croce ma invece con riferimento alle lezioni di politica sociale di Luigi Einaudi
Che sono appunto
Nelle varie spedizioni culturale della vita di Einaudi l'espressione di questo modello
E ritengo che questo modello sia una
Belle varianti fondamentali della nostra società che vengono ignorate dalla sinistra da
Così detto il centrosinistra che appunto poco centro il molto di sinistra naturalmente esiste anche un altro filone che è quello il più classico di un liberale esimo diciamo con meno redistribuzione o con poca redistribuzione
E infine esiste una componente che è molto importante nella destra storica e che a me preme che è quello di questa idea
Disputato come patria come nazione che estremamente importante in quanto effettivamente
In una società non può esistere uno Stato basato come dire sul come li chiamava quel numero per le va per la delazione fiscale o basato ecco
Succedette diciassette deve esistere
Qualche cosa di cui io non ho paura di usare il termine una visione etica
Dello Stato che non è superiore a noi ma è l'assieme dei nostri doveri nell'assieme dei nostri doveri uno dei quali è quello di onorare
La patria in cui viviamo in cui siamo nati come
C'ha detto Socrate nel Critone egli onorava le leggi di Atene anche quando ingiuste e non si capisce perché noi dobbiamo come dire ignorare
Calpestare questa idea di nazione e di patria dei tricolore che vuol dire la continuità delle generazioni e dei valori della nostra società quindi per concludere a me sembra che questa rivista sia molto importante perché ci sono questi elementi da elaborare
Potrà venire da propagandare
Che
In tutti questi ultimissimi anni sono come dire Stati
Via via dimenticati e poco fa si accennava chiudo a questo progetto di riforma della scuola in cui si deve riscrivere
Il mille novecento che è veramente tragico nel senso che è già un pezzo di mille novecento è stato come dire adeguatamente riscritto in modo che ricevono legge un libro di storia o di filosofia non sarà nemmeno che esisteva Peano che l'inventore della filosofia matematica
Che è uno dei più grandi pensatori dell'epoca moderna da cui deriva la logica simbolica non
Non risulta che l'Italia avesse come dire una cultura di tipo positivistica
E che questo in grande maggioranza fosse il nostro patrimonio culturale non risulta che la destra storica abbia costruito come ha costruito le grandi infrastruttura del Paese
Quindi già diciamo che ci sono state notevoli riscritture se noi adesso avremo la mancanza di diciamo così una controcultura
Rischieremmo di a vere la descrizione non solo di quello che è stato evocato qui dal Pini
Lui o da altri non ricordo di un periodo di mascalzoni al potere ma direi quello che è peggio
Un periodo in cui sembrerà che l'unica filosofia l'unica poesia Lonigo gli unici autori di romanzi o di letteratura
Gli unici filosofi e magari gli unici economisti e chi picchia più ne metta in questi settori gli unici pittori possiamo dire nonché scultori siano quello particolare gruppetto che si riconosce in una certa area e magari noi troveremo
Un libro di testo dieci pagine del suo pensiero di Galli della Loggia di cui io non sono ancora riuscito a trovare un libro per capire che cosa consista grazie
Tratto lo spunto per successive riflessioni loro dall'onorevole Beppe Pisanu
Presidente dei deputati di Forza Italia
Grazie
Io credo che tra le cose che più affaticano
Il centro destra
L'aria moderata in genere in Italia