"Pensioni difficili: un confronto Italia-Europa" incontro promosso dall'INCA-CGIL tenutosi presso la Sala dei Santi della sede della CGIL Nazionale

Soprattutto per dare la parola agli ospiti di questa tavola rotonda mi scuso inizialmente per le persone che hanno dovuto aspettare fuori in piedi c'era stato un disguido per la sala era rimasta occupata dalla viene precedente più a lungo di quanto avessimo pensato
Due parole veramente molto Brevi sulla rivista è un anno diciamo da quando la lista iniziato questo nuovo corso abbiamo cercato diciamo il taglio con cui cerchiamo di fare tutti i numeri sostanzialmente sempre nato qua questo di a quello di questo numero sulle pensioni vale a dire un taglio di approfondimento monotematico su appunto argomenti singoli prescelti che abbiamo avuto spero non solo la fortuna comunque di centrare con un certo tempismo come questo sulle pensioni difficili
Abbiamo cercato in questo caso come poi sostanzialmente sempre anche negli altri nomi che abbiamo fatto e che prevediamo di fare il prossimo sulla sanità e poi sui lavori sui nuovi lavori lavori difficili lavoro frammentato sono sostanzialmente ripercorrono un pochino sempre questa struttura vale a dire approfondimenti comparativi europei sostanzialmente approfondimenti tematici su altri casi nazionali
A approfondimenti ancora più sostanziosi sull'Italia come in questo caso dotazione di fondo lo sa chi ha già avuto modo di guardare il numero sostanzialmente di sostegni a questa riforma
Con naturalmente e quindi ci sono diversi regimi articoli di un articolo che spiegano che motivano che argomentano il perché voi comunque siamo a favore dell'impianto generale di questa mia riforma tutto sommato appunto ancora recente
Appunto non mi soffermerò su questo vorrei solo brevissimamente come dire dare spazio ai contenuti dei due primi articoli di questa malattia che suppongo conoscendo anche i partecipanti alla tavola rotonda non saranno particolarmente rappresentati in questo dibattito
E vale a dire articoli che mettono l'accento sulla questione della riarticolazione dei corsi divinità e delle file sibila flessibilità durante l'intero arco della vita un argomento questo che sta entrando anche nel dibattito hanno fra l'altro è uno dei contenuti anche del recente documento approvato dal direttivo della CGIL credo che sia appunto matematica questo dei significati della spiaggia e delle alternanze lavoro e altre attività scuola eccetera con altre modalità di sostegno durante l'intero arco della vita non ultimo il minimo vitale altre cose che credo dovremo prendere più in considerazione
Appunto siccome il tempo a disposizione alquanto breve sulle quattro meno venti e credo che verso le cinque e mezza forse le sei ma insomma non più tardi dovremo smettere
Darei proprio subito la la parola ai relatori con questo tipo di struttura diciamo del della discussione Ugo Ascoli Nicola Rossi
Come dire per aprire e fare un dei ragionamenti un pochino di scenario in particolare ad Ascoli abbiamo chiesto di fare una panoramica insomma una carrellata
Sulla situazione dei sistemi previdenziali in Europa perché anche non è solo l'Italia diciamo un paese di cui si scusa di pensioni è un Paese in cui sono siano state approvate di recente riforme pensionistiche peraltro nella rivista
Vengono analizzati i casi appunto da questo punto di vista di Francia e Svezia
Del poi a Nicola Rossi che come sapete membro attivo di diverse commissioni quella ultimamente conclusa un offrì altre commissioni anche di per non non solo governativa poi parlerà Giovanni Billia presidente dell'INPS Rita che va a terra della presidenza dell'Inca CGIL Betty leone segretario confederale della CGIL
Al ai relatori chiedere di parlare non più di dieci minuti per dare uno spazio a chi volesse intervenire dalla sala e a questo dedicherei una mezz'ora quindi chiederei più che interventi brevissime notazioni un domanda
E poi li darei la star lo lo spazio ai relatori per un come dire ritorno su i discorsi avviati durante il primo giro più risponde eventualmente a lasciare il Consiglio
Quindi se si è d'accordo e vi ringrazio per la partecipazione della parola ad Ascoli
Dunque a me il compito di aprire un po'le tende su questi scenari europei di riforma dei sistemi pensionistici innanzitutto farò alcune considerazioni che a voi tutti saranno note ma messi insieme forse fanno un quadro che ci devono far riflettere sulla necessità di muoverci dalla situazione nella quale siamo i grandi sistemi pensionistici pubblici
Basati sui principi solidaristici intergenerazionali e quindi sui criteri ripartizione
Appaiono in difficoltà ovunque in Europa lo sappiamo molto bene queste tre rivoluzioni che hanno caratterizzato quest'ultimo quarto di secolo quella demografica quella femminista e quella tecnologica hanno minato crede in maniera irreversibile i pilastri su cui questi sistemi si legge abbiamo avuto una serie di fenomeni che io mi limiterò a citare a tutti ampiamente noti ma messi insieme fanno di nuovo un quadro come dire considerevole d'allungamento della vita media dallo spettacolare processo di invecchiamento la popolazione che ha cambiato le organizzazioni della società in tutti i Paesi europei da leggere insieme la riduzione delle nascite l'aumento la partecipazione femminile al mercato del lavoro la commessa quindi diminuzione della capacità welfare East e della famiglia
La crescita di solidi diritti pensionistici finalmente anche per le donne infine il declino dell'industria e l'avvento di un economia basata sui servizi
Ma soprattutto su un'organizzazione dei sistemi produttivi che grazie alle tecnologie derivata Elettronica si basa sempre sulla massima i più sulla massima flessibilità su rilevanti processi di delocalizzazione Rete mondiale su ingenti fenomeni di sostituzione delle forze lavoro con macchine ecco tutto questo
E non ho il tempo di entrare nei dettagli di questi processi che conosciamo se non altro perché da tempo hanno ormai invaso il dibattito su quella che si alla riforma dello stato sociale
Tutto ciò ha contribuito ad incrementare a dismisura le voci di spesa e a ridurre le voci di entrata nei sistemi di welfare non c'è dubbio che il sistema pensionistici
Dell'Europa soprattutto l'Europa meridionale ma anche l'Europa centrale che erano basati su Forti sistemi di solidarietà di ripartizione sono entrati in crisi e quindi la riforma delle pensioni eh come sappiamo molto bene nell'agenda di tutti i Paesi europea ora detto questo debbo dire che in Europa e girato e gira ancora un un fantasma che il fantasma della World Bank
Questo fantasma un fantasma poderosa differenza di fantasmi veri che si vede non si vedono perché questo fantasma ispirato da economisti anche dieci autorevolezza internazionale sta propagandando una generale riforma dei sistemi pensionistici in tutti i Paesi industrialmente avanzati e nonna debbo dire basato su tre pilastri come noto questo rapporto
Da ugualmente del novantaquattro viene sponsorizzato a tutto campo in tutti i Paesi industrialmente avanzate da questo rapporto lavora banche mi limito solamente rinunciare
Prospetta come indispensabile come necessarie come altamente auspicabile per ogni Paesi industrialmente avanzato un sistema basato su tre pilastri
Un pilastro
Diciamo così pensionistico pubblico obbligatorio
Molto limitato dalle dimensioni finanziato tramite la fiscalità generale che dovrebbe solamente il procedere a ridurre la povertà fra gli anziani e quindi come obiettivo di tipo redistributivo ma deve essere minimo
Su questo c'è un secondo livello di pensioni che dovrebbe essere però privato obbligatorio
Di che dovrebbe costituire la principale fonte di reddito per la gran parte della popolazione che va in pensione questo secondo livello di pensione
è finanziato secondo i dispetti lavora bene o tramite un piano di risparmio individuale quello che lo chiamano il persona seria cioè risparmi della persona o attraverso piani previdenziali legati all'occupazione
Quelle che le chiamo Locri pesce Malpensa en plein cioè un discorso collegato proprio alla partecipazione al mercato del lavoro
In aggiunta a questo secondo livello pensionistico e che quindi è basato rigidamente su un sistema a capitalizzazione cedere potrebbe essere un terzo livello di ulteriore tutela privato di nuovo facoltativo che consente una protezione supplementare per tutti quelli che possono permettersi un ulteriore piano di risparmio oppure un piano pensionistico ulteriore connesso con l'attività lavorativa
Questo sistema che io chiamo un sistema molto benché Cia une testimone nel mondo che si chiama Cile e sappiamo molto bene che il discorso cileno un discorso che ha occupati occupa ancora la ribalta dei convegni internazionali sulle riforme dei sistemi pensionistici cos'è accaduto in Europa io mi tengo le dieci Faccio nota è caduto che in molti Paesi si sta mettendo mano alla riforma dei sistemi pensionistici
Ma per quanto ne sappiamo questo sistema e questo modello per Bank non sta incontrando un grande successo di Paesi europei
Perché la tendenza è quella di riformare i e gli attuali sistemi basati su ripartizione introducendo da un lato una riduzione dei livelli tutela garantita la pubblica dall'altro una progettazione di un secondo livello di pensione
Chiamato appunto complementare questo non accade in tutti i Paesi europei perché ad esempio in Spagna
Tanto per dirne una si sta discutendo su che cosa talmente dibattiti Spagna e sulle capacità redistributive di sistemi pensionistici
E gli esperti ci dicono che si stanno cominciando a creare delle crepe nelle idea che fino adesso c'era stata acquisita pensionistico spagnolo fosse in grado di redistribuire risorse effettivamente dalle classi diciamo così a reddito più elevato le casette o meno elevata alcune prove alcune analisi alcune ricerche fatte recentemente dimostrerebbero invece che anche in quei Paesi io la redistribuzione di risorse si ferma a certi livelli e quindi è un sistema pensionistico che ha cercato anche qui il consenso che avanzato su un'espansione di programmi particolaristici e quindi un consenso sociale elevato ma che non riesce a garantire ai livelli più bassi delle i livelli di vita decorosi quindi si è si sta mettendo in discussione proprio sistema pensionistico in quanto capaci di redistribuire risorse verso il basso
Il dibattito invece sulla pensione diciamo così aggiuntiva di tipo integrativo complementare come è stata chiamata e ancora un dibattito come dire agli inizi che non trova ancora una grande palestra se non in qualche esponente politico in Francia invece discorso andato più avanti
In Francia come sapete il sistema pensionistico basato su duelli fondamentalmente poi sono diversi programmi specializzati per singole categorie mangiamo esempi diffusi sono basati su due livelli un sistema pubblico basato sulla la ripartizione che è di tipo generale poi dei sistemi agire al coro che sono specifici per singoli cotico Dio ma sono ancora pubblici sono ancora basati su sistema a ripartizione ore di base in Francia eh
Come possiamo contenere la sfida demografica occupazionali futuro
Se non intaccando oppure no etti i partiti si differenziano le caratteristiche tradizionali solidaristiche via ripartizione del sistema francese
Ora qui c'è una spinta per aprire un discorso sui fondi pensione che già sono stati appare e messi in campo per alcune categorie limitate
E quindi tutto il dibattito che in Italia si sta facendo tre quattro anni sta trovando anche lì in Francia una palestra ma nel frattempo le cose che invece si stanno facendo in frac sono quelle di alle di alzare il livello dalla contribuzione sociale
Per consentire maggiori equilibri finanziari sistemi pensionistici quindi anche qui molto in sintesi per rispettare i tempi delle che in Francia c'è un dibattito più avanzato rispetto alla Spagna ci sono economisti che stanno facendo prove e e calcoli ma le tendenze fino adesso che sono prevalsi sono quelle di modificare il sistema e pensionistico generale e agire arco per cercare di mantenere livelli di equilibri finanziari più elevati portando avanti
Un discorso dia innalzamento dei livelli contribuzione e di una riduzione dei livelli di tutela pubblica e quindi anche qui c'è dibattito sull'allungamento della della vita del scusate della vita per le pensioni di vecchiaia c'è tutto un discorso cioè di come sia possibile fare una transizione soft diciamo così verso un sistema pubblico ancora basato sulla ripartizione ma che da prestazioni un po'più basse e che però chiede anche un livello di contribuzione più elevata per gli equilibri finanziari
Per quanto riguarda la Grecia direi che la Grecia rappresenta l'Europa meridionale parliamo quindi l'altro Paese atteri considerazione qui c'è una grandissima differenziazione dei programmi pensionistici è che la Grecia è un sistema e come lui era come era l'Italia diciamo prima della riforma degli anni fornì ai novanta ancora più diciamo così ancora più allargato nel senso che c'è una grande differenziazione di programmi c'è una grande evasione
E c'è un grande discorso di Cosimi contributiva e il dibattito
Come dire poco poco sviluppato le cose invece in più interessanti forse sono accadute in negli altri paesi europei e sono accadute per esempio in Svezia sono caduti in Olanda sono stanno cadendo in Germania
Dove si sta vedendo di ragionare su quale è il mix del futuro sistemi pensionistici ovvero in questi Paesi si è ormai assunta come idea e consolidata
E perché la tradizione già vedeva importanza dei fondi pensionistici come ad esempio in Germania e perché eccomi Svezia si preso atto che non è più possibile rispondere alle esigenze della società e del mercato lavoro solamente con i sistemi pubblici
Allora la Svezia presenti adottato il passaggio da un sistema basato sull'attribuzione strapazzato sulla contribuzione così come abbiamo fatto in Italia forse a con un rigore e con una radicalità maggiore di quanto non si sia fatto in Italia
In Olanda il mix pubblico-privato vede un settanta per cento di pubblico un trenta per cento di privato grosso modo per dare delle stime
Per quanto riguarda la Germania si sta cercando come sapete a me nell'agenda politica in questo momento di ridurre gli impegni pubblici e di sviluppare ancora di più il discorso delle fondi fondi pensione nel dibattito
Andato ancor più avanti che negli altri paesi perché c'è già una sperimentazione
Di questi fondi pensione delle tensioni diciamo di tipo come lei che avevano complementari
E già si sta vedendo quali sono gli affetti di un diffuso secondo pilastro di sistema pensionistico complementare quali sono gli affetti questo credo che interessi molto anche noi che ancora stiamo così discutendo dibattendo facendo ricorsi e facendolo lite fra governo e organi di magistratura su come possono essere gestiti questi fondi pensione l'idea nel dibattito almeno internazionale c'è un network ormai di studio livello europeo sulle pensioni complementari è che le pensioni private a comunale a diciamo a capitalizzazione portano se non sono governati in maniera molto diciamo così sofisticata porta ad un aumento delle disuguaglianze
Sicuramente portano mento disuguaglianze fra grandi imprese piccola impresa sicuramente portano Meldolesi uguaglianze fra occupazione maschile occupazione femminile sicuramente portano d'una disuguaglianza che sui temi territoriale questo per come si sono sviluppate fino ad oggi le pensioni tipo complementare allora il problema è il problema è quale lezione trarre da questo dibattito europeo e stornelli tuttavia sono stati segnati
La lezione numero uno è che non possiamo certamente stare qui a guardarci in casa discutendo se mancano sei mesi un anno alla riforma delle pensioni io qui vedo biliare no sono molto contento e ritrovata abbiamo passato quattro anni insieme dei codici ammissione dell'indisposizione saranno ancora cinque sei anni e sei mesi a tre giorni fa la riforma delle pensioni nell'ottantotto
Il novantadue e si diceva ma lo stiamo pensare quanto tempo ci manca la catastrofe non c'è domani però se non ci muoviamo arriva dobbiamo cominciare a ragionare su come prevedere degli assetti più equilibrati semplice distico ora mi pare che la lezione che ci verrà di Paesi europei è che in Italia la riforma pensionistica che è stata fatta studiata ed è molto attentamente e presa in considerazione diciamolo riforme nell'agosto novantacinque
Ed è sicuramente una strada che viene guardata con grande attenzione ma non possiamo ritenerci soddisfatti solo di quanto è stato fatto dobbiamo sicuramente mettere in cantiere su non voglio entrare nel dibattito se fra sei mesi fra un anno se tra tre giorni ma sicuramente
Da subito cominciare a pensare a come ai governare risistemare insiste dall'altro canto
C'è da dire che le soluzioni a portata di mano non sono certamente tecnicamente soddisfacenti fare quello che l'Europa ci ha insegnato perché ci sono una serie di problemi che si aprono quando veramente un sistema pensionistico si di pozzi costruisce su pilastro ripartizione è un pilastro a capitalizzazione cioè dovremmo fare delle prove concrete dovremmo sperimentare dovremo creare dei momenti di simulazione dovremo veramente ragionare su scenari diversi che si possono creare in questo Paese qualora selettivamente
Dovessimo ragionare sul sistema basato su due pilastri
Queste la lezione che ci viene perché nei Paesi dove già questi ci sono si stanno creando problemi convegni dibattiti sul già sugli affetti
Di incremento delle disuguaglianze di desiderio abilità o meno di flessibilità o meno del mercato lavoro faccio un solo esempio
Come è possibile trasferirsi fondi pensione sumo cambia lavoro il discolo se lo chiamano il sistema della portabilità insomma c'era tutta una serie di questioni di cui in Italia si è parlato forse ancora poco che derivano dall'esperienza di aver misurato
E che quindi ci dovranno senz'altro occupare nei tempi futuri e non rimandando alle calende greche io direi
I crimini di mi mi tolgo dal discorso se fra sei mesi o se aspettare trentun dicembre novantasette sin da subito si è ragionato bene sugli scenari per essere pronti quando saremo pronti a fare le necessarie riforme che si renderanno indispensabili grazie
Maschi immediatamente la parola Simone Rossi al quale mi pare che il passaggio sia naturale per tutti ammassati
Grazie
Dunque io parto proprio dalla cosa che oggi presentiamo in realtà perché
Perché oltre ad essere particolarmente tempestiva io credo che sia particolarmente utile perché ci dà un'idea del dove partiamo di alcune cose che possiamo tornare per il breve periodo e soprattutto secondo me espone quello che probabilmente il tema qui dovremmo mettere mano una volta fatta la in tre giorni sei mesi o quel che sia la riforma dello stato sociale in Italia e cerco di spiegarmi il punto di partenza che io credo del tutto condivisibile e sostanzialmente la riforma del novantacinque di cui alcune parti del del numero di assistenza sociale che oggi commentiamo costituiscono una pregevolissimo a difesa per così dire nonché quella riforma avesse necessariamente bisogno di essere difesa perché credo che a distanza di quasi due anni molte delle critiche iniziali si sono sono evaporate per così dire però diciamo credo che ribadire che quella riforma è stata una riforma è che costituisce un punto di partenza è importante per quello che eventualmente si va a fare oggi credo che sia tutt'altro che irrilevante la seconda il secondo punto invece proprio sul da farsi
Nel breve periodo e qui io credo che c'è un'indicazione importante in questo numero della rivista che propagato dal paragone fra il caso francese il caso svedese
Nel senso che ci sono due maniere completamente diverse io credo di affrontare il problema di una riforma è sempre udienze alle in generale
Di affrontare il tema dalla riforma del dello stato sociale una maniera Juan posso chiamarla difensiva è una maniera non viene altrove progressiva
E credo diciamo che il caso Francia sì che il caso francese in larga misura faccia parte della prima categoria il caso lo svedese io direi anche il caso italiano faccia parte della seconda categoria
E e credo che nel caso italiano questa distinzione sia assai più profonda ed assai più cruciale di quanto spesso non pensiamo nel senso che una credo che ci sia una spetta tutt'altro che irrilevante della società italiana
Che sarebbe sostanzialmente che si è perfettamente resa conto diciamo che esistono alcuni squilibri che a questi squilibri bisogna mettere mano che esistono delle tendenze demografiche che richiedono alcuni mutamenti e così via
Ma che sarebbe assolutamente felici
Di potersela cavare con degli aggiustamenti in grado di restituire al sistema previdenziale lo stato sociale una sostenibilità finanziaria e basta
Io credo che larghissima misura se così posso dirlo il dibattito sullo spostamento immediato dell'età pensionabile sia riconducibile a questa posizione cioè diamo al sistema una sostenibilità finanziaria per favore per il resto lasciamolo così com'è non a caso per il morale motivo che il sistema quali quello che diciamo abbiamo sperimentato a lungo era in realtà funzionale a tantissime cose
Faccio solo il primo esempio che mi viene in mente perché mi è stato richiamato da quanto abbiamo detto sulla previdenza complementare
L'istituto del TFR è funzionale ad un certa modalità di funzionamento delle imprese italiane Sora e funzionale determinati assetti proprietari del sistema italiano il costruire una previdenza complementare naturalmente con tutte le avvertenze cautele del caso
Perché diciamo mi rendo perfettamente conto di quelli che possono essere gli svantaggi una previdenza complementare
Ma nel nostro caso è fin troppo evidente che è un problema di democrazia economica prima ancora che qualunque altra cosa quindi da questo punto di vista io credo veramente che sia molto importante che teniamo sempre a mente che questa è un'occasione che va molto oltre il problema della sostenibilità finanziaria del sistema che se fosse solo per quello francamente diciamo i problemi non sarebbero così
E dicevo c'è poi un problema di scenario
Che viene posto anche questo con molta chiarezza pura fin dal titolo di questo numero l'assistenza sociale e cioè il ruolo il il problema di come noi mettiamo a confronto il nostro sistema previdenziale nostro Stato sociale in realtà con quello europeo
Perché credo che sia importante beh c'è un motivo diciamo banale Cesqui cominceremo a parlare fra un po'di allargamento dell'Unione
Non so se tutti ci rendiamo perfettamente conto che alcuni dei Paesi ai quali l'Unione si va ad allargare hanno con una certa coscienza e meticolosità distrutto diciamo i loro stadi sociali negli ultimi anni e quindi entrano nella la nell'Europa allargata con strutture e sistemi di sicurezza sociale diciamo molto diversi da quelli di chi c'è già dentro e quindi che il problema di una convergenza del degli stati sociali e dell'i sistemi di sicurezza sociale si pone ed è molto forte diciamo perché se non lo risolviamo prima
è chiaro che la tendenza inimitabile sarà quella di aggiustarsi sul minimo comun denominatore che tutt'altro che che sono come posso chiamarli sistemi di insicurezza sociale non di sicurezza sociale quindi da questo punto di vista il messaggio più forte secondo me che viene che una volta che noi avessimo fossimo entrati nell'Unione monetaria e avessimo l'avessimo fatto in maniera tale da avere voce in capitolo la prima il prima cosa probabilmente a mettere all'ordine del giorno è esattamente quella della convergenza sociale
Dei paesi dell'Unione questo non solo per questa questione dell'allargamento anche per un altro motivo perché e poi perdonato in una c'è un piccolissima digressione come dire tecnica
L'unione l'Unione europea che e l'unione monetaria che si va a formare nasce su un concetto come si dice diaria monetaria ottimale no su sulla possibilità che
E denti che colpiscono un singolo Paese all'interno dell'Unione
Trovino dei meccanismi che li che permettono di aggiustare i rapporti fra i Paesi che non siano il tasso di cambio questa è la sostanza dei fatti ma cioè noi rinunciamo
Al tasso di cambio rinunceremo quando sarà al tasso di cambio come strumento per regolare i nostri rapporti con gli altri Paesi dell'Unione
Questa cosa qui funziona bene questa idea funziona solo sei i mercati dei capitali e i meriti e i mercati del lavoro sono integrati ora i mercati dei capitali lo sono abbastanza fin dal novanta diciamo
Ma i mercati e lavoro non lo sono anche perché i sistemi di sicurezza sociale non sono non convergono fra di loro convergono molto lentamente molto meno di quanto non sarebbe necessario
Questo punto è un punto molto importante perché se noi attribuiamo tutta la responsabilità degli aggiustamenti interni all'Unione solo ai mercati dei capitali
Non solo controlliamo molto poco
Ma ci esponiamo anche a dire ISC i molto maggiori diciamo di quelli che invece non avremmo se invece disponesse IMO anche di un di mercati del lavoro integrati a livello europeo e mercato del lavoro integrato europeo oppongono primo fra tutti il problema di che cosa facciamo per avere un sistema previdenziale che sia o coerente unico addirittura a livello europeo
Da qualche parte diciamo io comincio a vedere proposte di non solo di armonizzazione dei sistemi previdenziali nell'Europeo ma addirittura appunto proprio di unificazione e qui viene il punto diciamo perché se la battaglia diciamo che dobbiamo avere in mente e quella di cominciare a da ora a pensare di dover sostenere che il modello cui tendiamo può essere un modello simile a quello italiano svedese e non invece per esempio a un modello come quello inglese allora da questo punto di vista conserviamo ci per così dire un po'di energie superata la riforma dello Stato sociale italiano perché quello che ci aspetta è molto più pesante
Grazie
Grazie non solo per le come dire per i richiami positivi alla rivista ma anche per la credo chiarezza assoluta di concetti importanti adesso diamo la parola a danni linea che forse ci porta consigliarle di un telefono amico
Prima di andare in terre
Stabili padano distante d Europa
è chiaro che il modello europeo i mercati di monete non pochi trascinare con sé sta già trascinando forse di una armonizzazione o meglio l'identità dei sistemi fiscali perché è evidente che questo punto avendo faccio tavoletta dovendo governare i capitelli si sta già in corso e vinto preparazione molto avanzata la direttiva di uniformità dei sistemi fiscali
Fatto questo con ritardo conosciamo perfettamente conosciamo perfettamente la causa rimane fuori il costo del lavoro
E quindi costi lavoro come uno dei punti cardine che vuol dire poi l'altra parte della sicurezza sociale
Ma nella realtà sta venendo invece un'armonizzazione di fatto prosegue francesi Lesko
Quindi ritengo molto importante il discorso della lista che apro discorso europeo
E che certi problemi che esistono in Italia in Europa non possono che avere una soluzione del loro prego cito per primo l'anno di lavoro
Certamente dovremo affrontare i problemi di orario di lavoro della compatibilità del mantenere un orario di lavoro rispetto a un problema di occupazione certamente non può essere affrontato dallo Stato solo questo è il classico problema da affrontare per
Dobbiamo adesso il discorso nostro anche a livello locale
Io ritengo che anche qua occorre fare e non commento siamo lavorando per fare un po'un discorso di quando si affrontano confronti sospeso l'opera
Sul
Se sommiamo le stesse cose
Ora qui sono vere entrambe le cose son vere che ne spendiamo rispetto al PIL del venticinque per cento gli altri spendono trenta
Poi leggiamo della commissione non offre che sommando vecchiaia e reversibilità fatto cento la spesa
Pensionistiche in ogni Paese Italia Germania Francia
Noi spendiamo vecchia e reversibilità Santo un per cento della spesa globale e gli altri viaggio su quarantuno
E però c'è un piccolo particolare cosa c'è nella richiede
Nella vecchia e abbiamo i prepensionamenti
La vecchiaia Viello
Venticinque mila pensioni di anzianità
Di cui per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che son quindici mila miliardi una grossa parte sono di fatto un'altra parte di prepensionamenti e tutti sappiamo io Michiko come direttore generale come responsabile di quel fatto di fatto mille prepensionamenti importato in attivo i conti della RAI tramite le pensioni d'anzianità
Talk show all'estero secondo effettuate compreso il ruolo più volte anche molte olio del servizio
E inoltre non gliela richiesi troviamo dieci mila miliardi di pensioni coltivatori diretti dell'ottantanove vorrei ricordare a tutti quanti che eravamo l'unico Paese che nel cinquanta per cento di coltivatori nel mille centocinquanta la noi siamo un Paese di fresca in distribuzione
Quindi abbiamo i costi di una ritardata industrializzazione
E i costi di riconversione di una industrializzazione che sta andando verso il terziario che colpisce noi
Poi aggiungiamoci ritardo delle privatizzazione
Dei mercati protetti
Non voglio toccherà il problema di banche rientro di volte altrimenti dichiarò che mi morde però perché un po'di informatiche di banche le conosco basta fare un po'di conti se quattrocento mila sui lavoratori
Dei bancari basta fare qualche percentuale normale normale di informatica e messa e si fa vedere quanti Vesco
Infatti lo dico più però posso fare un ragionamento per quanto riguarda i telefonisti
Offre non è pensabile che noi esistiamo nel mondo globale ci rinviamo il la bocca di globalizzazione all'IBM passa da trecentonovanta mila dipendenti e duecento mila e conquista studi di mercato e pensiamo che in Italia tutto rimane così cioè e l'espansione in questo campo mentre non è così
Tre cose
Ora se noi leviamo dalla ci quindi citato tre numeri dieci mila miliardi coltivatori diretti né di cinque mila miliardi prese di anzianità di cui quindici mila sono dei lavoratori dipendenti e la grossa parte sono attrattiva di professione
Quindi se noi crediamo alla ritiene e reversibilità faccio due conti adesso con
Asolo se qui presente e il e noi vediamo tranquillamente che siamo allineati con gli altri
Allora c'è qualche cosa che può cambiare quali sono i punti di crisi così è avvenuto nel novantacinque che io ritengo che la riforma è stata una sola molto importante
Perché ha fatto un salto quando calcoliamo la pensione contributiva in base alle regole dei contributi versati e non più in base agli ultimi anni beh è folto facile capire che gli autori abbiano avuto la pensione dimezzata
E questo non è una cosa da quattro soldi a darla fatta con il consenso di tutte le Regioni e sindacati datore di lavoro lavoratori autonomi collega sto Paese maturo cominciare a capire il problema
Quali sono i punti di crisi che nel novantacinque nel trattativa sono slittati perché non c'è l'orco
Prima il discorso pubblico privato
Perché mai formalmente abbiamo già un'età di sessantacinque anni per gli autonomi e sessanta per le donne
Sessantatré anni oggi per gli uomini e e cinquantotto per le donne quindi quando l'ho chi mi dissi portiamo l'età di vecchiaia sessantacinque anni io vi devo dire che la vecchiaia nel novantasette su circa sessanta mila con un costo di quattrocento miliardi
Nel novantotto sono centotrentacinque mila per un corso di mille cinquecento miliardi il piuttosto grave riforma se sulla vecchiaia capita sono due mila miliardi Nostromo
Quelli di quest'anno quattrocento più quattrocento l'orgia Silvio P. mille altre in due mila trecento miliardi
Allora vediamo invece se c'è una fascia di gente che esce prima e se le penalizzazioni che su premesse nella riforma stanno frenando lo stanno franando costa venendo fuori
Se ne può fare un discorso molto chiaro che le penalizzazioni non frenano in quanto che basta lanciare meccanismi di panico tutti quanti corrono a prendere la pensione
Il primo punto questi discorsi devono fare chiarendo le regole per cui non c'è che domani perde il diritto ad ottenere in piedi anche se anche se domani Charity fritto corre a prendere la pensione
Quindi il discorso di pubblico privato dal monito azione non può essere risolto soltanto che con le penalizzazione perché nella realtà il comportamento della gente diversa
Si arriva a ancora con ventidue anni vent'anni di anzianità contributiva pagando depenalizzazione però si fa e questo è uno dei punti critici quindi nel futuro se esce panico il sistema e Abu si montano si buca chiaramente la risposta il sistema si blocca
Allora però cominciava dalla regolare che nel novantacinque
Non c'è stato resa possibile trovare in un accordo globale con cui esisteva diventa stabile per produrre la domanda di fondo che ci fanno il Fondo monetario
Se la gente di corpo esce avete dei freni oppure no non vuole rispondere Fini penalizziamo li posso dimostrare che la penalizzazione nove sufficiente nel gioco non ci guadagniamo molto nel penalizzare anche se per individuare si penalizza
Secondo punto al dibattito chi partecipa all'alluvione suo ricordo perfettamente il dibattito il transitorio della sei due mila sette tale offerta offerto alla base raduni adora ma qui c'erano le forze diciamo così
Che portavano a slittare verso il due mila sei due mila sette
Primo beh anti pareti datore di lavoro tutto sommato che andava bene bisogna inserita perché si sapeva che bisogna mettere bloccati notando che italiano cioè
Quindi si erano dobbiamo Rita di alzare l'età sì però lasciare bisogna Z
E secondo discorso che non avevamo i lavori usuranti bisogna impigliate la spesa di validità in Germania oggi più alto della nostra perché perché convivono evita il lavoro usurante eccetera eccetera ma qui non abbiamo fatto i lavori usuranti quindi sono entrambe vere
I mercati ci mercati devono dicono che abita aumenta l'età di vecchiaia argomentando le date vecchia e abbassi i contributi però il mercato dice anche che gli esuberi lasciamo perdere i bancari ma i ferrovieri su trenta mila le poste non lo dico
Illy telefoni non lo dico però facciamo un po'di somme e facciamo una valutazione globale cioè le privatizzazioni privo di regolarizzare
La zero dell'atto con l'apprezzare chiaramente si va verso vediamo come la percentuale deve tenere industria termini diversi punti in cui sei punti superiore a quella Franzese manichine inutile che i cominciamo pensare non avviene così no avviene così
Perché abbiamo scelto da dare in Europa di dare una composizione globale
E l'Angelo Bellora che l'armonizzazione un'armonizzazione delle sul discorso sì è tecnico ma anche etico
Cioè noi ci facciamo un confronto ed è non soltanto di numeri ma un discorso io penso al lavoro
Cioè vivente che sulle pigliamo nostre se lo teniamo trentacinque anni a fare il lavoro di hostess a cinquanta anni l'oste schiere di uscire
Posti auto del lavoro per cui noi ci intrattiene più sul lavoro durante una persona per trentacinque anni
Ma si fa un percorso lavoro a terra lavoro in volo ma lo stesso vale per i piloti lo stesso vale per la fabbrica Casella c'è una concentrazione concettualmente il fatto che la risorsa umana
Non può essere gestita intermediate sono scelte tecnologico come una macchina ecco che allora il dispiegata gliela paghiamo tutti al di là della qualità della vita del valore sei valore politico
Ma è evidente che vi era un costo sociale di voi non non e anche dal nostro questo aspetto questo il punto
Perché allora non se ne esce perché nel dibattito di noi oggi abbiamo fasi ed armonizzazione
Se i piloti possono dare oggi invece da quarantasette anni vanno cinquantadue nel due mila quattro noi saremo sempre con fondo Opera beltà rispetto alla France ho ai tedesche perché vanno in pensione a sessanta anni perché parte volano parte lavorano a terra noi in taccheggio ma i lavori crea dei nuovi lavori finti
No io vorrei i lavori
Ma questo riguarda tutti gli altri tipi di fondi sui quali non devo affrontare un discorso che non è più la pensione ma è l'organizzazione del lavoro e quindi il grande ruolo del sindacato nel impostare un discorso anche di contrattazioni costosa
Quindi l'armonizzazione dei su una cosa molto seria molto molto etica
Mi cosa dei temi di corsa perché non dirlo però io lo dico lo stesso
Il decreto che consente alla Banca d'Italia di uscire a cinquant'anni commentano i contributi
Non va
Perché non mi si può rispondere comuni scrive il direttore generale la Banca d'Italia che un fondo interno pagato dalla banca in fondo interno pagato dalla banca che preferisce soldi sul tesoro quindi parliamo noi allora se proprio la Banca d'Italia ufficio viene cammini consente cinquant'anni e vent'anni con penalizzazioni proprio la gente esce e far del paese consulente signori miei ai metalmeccanici prendiamo dire
John meglio voi cos'ha da dire
Suharto solo parte ricco cerchiamo di coinvolge l'ho risposto ma abbiamo Violante bisogna trovare
Venne e poi niente credo uscito due mesi fa io sono rimasto lì metto ma perché ripeto che l'etica Bresson discorso di trasparenza peso un discorso forte di tutto il perché qui chiaramente noi avremo dei problemi di gestione
Cito il loro quest'anno chiudiamo al volgo cinquecento miliardi di perdite nel fondo volo che paga
Chi parla
Il discorso della capitalizzazione possiamo ancora consentire di un sistema ripartizione qualcuno esca dicendo duecento milioni di pensione ok certo né dai come capitale resto con un miliardo due più una pensione di cento milioni quest'così esce un pilota medio ma sa bene che si temo materna cioè non lo paga nessuno
Cioè lei pensa nell'ecosistema ripartizione avere alcuna può da parte di pressione che viene gestita come se fosse Capri tre zona questo l'assoluta
Cioè non esiste
Ma se noi rompiamo questi meccanismi come si fa poi gestire e sistema capitano io so perfettamente che oggi a livello giornalistico ci quanti sono i pensionati tanti suoi sola magari troppo vivaci afferro fa polemico spreco no perché la società va sempre più verso la trasparenza verso l'etica personale con uguale a questo punto il Paese recupera quella coesione che è fondamentale
Per poter diventare un sistema che compete con l'Europa quindi io da un grande valore così come ultimo punto
La macchina
Guardate che non solo fanno spostamento di somme da provvidenza ad assistenza e l'assistenza la paga al fresco
E noi non possiamo continuare a pensare di avere un sistema che riscuote i contributi contributi INAIL contributi all'ENPALS il contributo dei dirigenti i contributi al fisco e fare gli incroci tre anni dopo quattro dopo perché divieti definiscono giornate novantadue
E andare in questo gioco di guerra e ladre a vedere chi paga chi non paga non esiste
Non esiste ci Gorgona per la Banca d'Italia
L'azione del novantaquattro ci arriva si evade per un terzo ora io ho fatto se che pagina fisco e nove il concordavano perfettamente con gli ispettori l'esercito possiamo pensare soltanto più tutto rimane così e concludo
Basta alzare un po'la pensione l'età di vecchiaia poi sistema fiscale stelo contributivo l'evasione lavoro sommerso i lavori usuranti le regole uguali per tutti non esistono basta appena un po'di vecchiaia perché come tassa sulla salute recuperiamo tre mila miliardi l'anno
E questo è un discorso a mio avviso che deve vedere le forze politiche la forza sindacale cominciare dall'organizzazione dalla fabbrica
Al percorsi di carriera che lo giro usuranti ha un rapporto diverso formale perché questo la macchina dello Stato e l'organizzazione del lavoro sono i veri motori di una competizione di un Paese moderno in euro
La signora tutta la verità è che la terra che parlerà forse un po'di meno mentre Johnson tenuti imprendibili mosse contare ove attacco allora io vorrei cominciare l'impegno intervento agitando come hanno fatto coloro che mi hanno preceduto un giudizio di valore sulla riforma delle pensioni
Credo che questo sia importante ma non per difendere la riforma delle pensioni semplicemente per dire che la riforma delle pensioni in Italia è stata già fatta
E mi sembra difficile e non è giusto parlare in questo momento di riforma della riforma che la riforma delle pensioni che è stata fatta è stata una riforma strutturale cioè non è saltato un semplice riordino
E che ha costituito a mio avviso il primo tassello del nuovo stato sociale
Perché dico questo perché quelle forma a mio avviso appunto è stata una riforma non di carattere difensivo ma una riforma in cui siamo stati capaci di proporre una riforma dolorosa
Per molti versi coraggiosa profondamente innovativa una riforma ottenuta con il consenso sociale
E e che alle che ha dato ai lavoratori e ai cittadini anche finalmente almeno fino al primo Periodo finché non c'è stato di nuovo all'attacco un atteggiamento di terrorismo una situazione di certezza del diritto
Che si era
Sa
I giudizi sulla riforma peraltro sono stati positivi considerando la riforma delle pensioni estremamente valida anche da parte di coloro che ne hanno messo in evidenza poi alcuni problemi ad esempio alcuni hanno detto che la fase transitoria troppo lunga però hanno anche detto che la riforma della previdenza eh estremamente valida
Ed è profondamente innovativa e strutturale e queste non sono cose che diciamo noi ma sono cose che sono state dette dallo stesso fondo monetario internazionale dall'OCSE e addirittura la stessa Ragioneria generale dello Stato nel suo studio che ha fatto per quanto riguarda la riforma delle pensioni e per vedere se si riusciva con la riforma stabilizzare la spesa previdenziale sul PIL
Ci dice che nel medio lungo periodo la riforma reggerà l'impatto perché nel due mila e quarantacinque saremo a ancora al quattordici virgola sei per cento di spesa previdenziale sul PIL
Adesso siamo al tredici virgola sei per cento
Tutto questo per dire che cosa
Per dire come la CGIL dice il che grazie disponibili ed è necessario fare una riforma dello stato sociale
è necessario cominciare a discutere ed ai Capitolini
Sui quali finora non si è mai discusso la riforma dell'assistenza la riforma della sanità la nuove proposte per quanto riguarda la sanità sicuramente sì si discuterà anche di pensioni
Perché sappiamo tutti che in questo tema anche si parlerà l'importante è però eh
Che prima di chiedere nuovi sacrifici I soliti noti perché questo e lo sappiamo
Sì la riforma venga applicata fino in fondo allora qui c'è tutto il discorso delle armonizzazioni che io condivido perfettamente il discorso che è stato fatto da via Bigli ha citato il fondo Moro e ha citato i bancari
Io vorrei citare altre situazioni allora in tutte le le italiche legislativi ormai sono state realizzate tutte sa sappiamo tutti che possiamo dare purtroppo sulle deleghe legislative che sono state fatte un giudizio non positivo sono deleghi imene in alcuni casi parziali in altri casi addirittura non hanno assolutamente affrontato i problemi che dovevano affrontare e cito qui il discorso della delega relativa all'invalidità dove non si è affrontato il problema dicendo e qui credo che veramente la scusa si è assurda
Che non si affrontava il problema del riordino dell'invalidità sì istituiva soltanto una commissione di verifica e di controllo perché perché nel frattempo è stata fatta la legge di riforma della pubblica amministrazione che belga alle regioni l'assistenza sì va bene alle regioni è delegato il problema assistenziali ma il riordino dell'invalidità
Previsto dalla legge di previdenza era tutta un'altra cosa era un riordino complessivo delle prestazioni assistenziali e previdenziali
E dovevano agonizzare tutti quanti i requisiti per ottenere il diritto alle prestazioni tra pubblici e privati e altri lavoratori quindi per l'invalidità la villa del lega di fatto non è stata fatta per la previdenza agricola è stata fatta una delega del tutto parziale che parla soltanto di contribuzione non si è affrontato il problema del calcolo della pensione non si è affrontato il problema
Della omogeneizzazione della della disoccupazione ad esempio per questo ci sono state e tutte le altre deleghe che sono state fatte ad esempio quella relativa ai militari
Ha creato e sta creando non pochi problemi mantiene le differenze tra i corpi militari corpi civili mantiene l'ausiliaria
Che si doveva sopprimere invece è stata mantenuta e mantiene anche tutta un'altra serie di privilegi le maggiorazioni per quanto riguarda determinati periodi di servizio tutte cose che in Progetto di armonizzazione sicuramente in alcune parti sono state minimamente eliminati ma sicuramente si poteva fare molto di più
Altra cosa per quanto riguarda le italiche legislative e credo che questa sia veramente una chicca
I il progetto il degrada la la delega legislativa che peraltro stamattina proprio è stata è diventata definitiva ed è quella relativa ai calciatori professionisti io mi rendo conto che è una cosa piccolissima hanno però di consentire a questi fondi di avere una contribuzione al dieci virgola cinquantasei per cento rispetto al trentadue per cento che hanno gli altri lavoratori dipendenti questo fino al due mila cinque
Continuare ad avere un'età pensionabile di cinquantadue anni quarantasette e soprattutto udite udite il fatto che questi lavoratori se come sono saltuarie precari
Se si trovano in determinate condizioni e non hanno lavoro e danno un reddito inferiore al sessantanove milioni avranno l'accredito della contribuzione figurativa quando ai nostri lavoratori
Previsto la contribuzione ha previsto soltanto la possibilità di riscatto oneroso dei periodi di interruzione di sospensione dei periodi addirittura in cui lavorano a part-time ciclico
Io credo che questa sia veramente una cosa gravissima ed indica il fatto che sulle armonizzazioni non ci siamo cioè sulle armonizzazioni siamo ancora veramente lontani
Omnitel
Compri qualcosa sul
Sì sì anche se la posizione recente del direttivo CGIL Puglia nota perché non ha molto cambiato l'impostazione che abbiamo da un po'di tempo io vorrei iniziare però dicendo che sono rimasta favorevolmente colpita dal fatto che avete scelto di aprire questo numerosi sulle pensioni difficili non con articoli appunto di compatibilità economica
Ma a suo articoli che puntano
La i riflettori sul fatto che le politiche sociali influenzano
La vita delle persone e la scelta delle pensioni e delle pensioni pubbliche a accompagnato un mutamento sociale forte in quegli anni
E ha trasformato l'idea di ciclo di vita
E a trasformato l'idea che non ci fosse una possibilità di futuro individuale nella Società ma soltanto una possibilità di futuro dentro la famiglia il patrimonio familiare impossibilità individuale di avere un futuro attraverso istituì le pensioni
Io trovo che è stata molto bella questa vostra scelta perché ci ripropone una questione che è vero che esiste un problema di compatibilità economica è vero che una società mobile come la nostra e di una società che invecchia oggi pone delle questioni di rivedere vecchi strumenti di tutela sociale ma rispetto a che cos'è oggi la sicurezza degli individui il diritto ad avere un futuro ieri era il diritto ad avere un futuro individuale in qualche modo legato alla mia vite al mio lavoro invece che alla mia appartenenza cambia oggi che è che cosa rispetto a che cosa ci dimensioni diamo noi e in una società che appunto è caratterizzata da mobilità nel lavoro da mobilità territoriale
Da mobilitando i cicli di vita noi sicuramente non possiamo più pensare un sistema rigido
Però neanche un sistema che garantisca soltanto i più forti proprio perché il rischio della differenziazione della diseguaglianza in una società così diventa più grande
Io credo che questo è il punto dal quale dobbiamo partire quando discutiamo di come andiamo a ragionare anche delle pensioni non solo un tabù le pensioni l'abbiamo già detto
Noi siamo convinti di aver contribuito ad una vera riforma deve pensionistica
Sono d'accordo con Rita non abbiamo fatto degli aggiustamenti
Quindi non è tanto il problema della riforma tra l'altro l'intuizione di quella riforma era proprio questa la flessibilità la flessibilità nelle scelte la flessibilità nelle entrate nell'uscita di sistema già prossimità di entrare nel sistema anche con solo cinque anni di contributi cioè adattare questo sistema la mobilità del mondo del lavoro c'è un problema che non disconosciamo Biglia la segnalato io condivida del problema della transizione
Questo problema Cataldo transizione è stato frutto di discussioni molto lunghe e di sostenibilità sociale non indifferente anche per noi come sindacato io vorrei ricordare a tutti che noi abbiamo sottoposto questa a riformare le pensioni alla consultazione dei lavoratori perché dei pensionati lavoratrice pensionate anche abbiamo avuto il sessanta per cento dei consensi
Il sessanta per cento non è che abbiamo avuto cioè questo dice che è stato una riforma difficile che ha mosso alcuni interessi anche dentro di noi dentro il nostro mondo del lavoro che noi l'abbiamo affrontata ora rispetto a questa situazione possiamo ridiscutere oggi perché abbiamo delle nuove emergenze e l'emergenza sono i prossimi dieci anni anche i parametri di Maastricht anche la convergenza europea
Tutte cose delle quali non discutiamo oggi ma che sappiamo essere il punto che poi al centro perché se questa questione della transizione oggi diventa così drammatica e anche perché c'è un problema di accelerazione del processo di unificazione la moneta non ce l'ho non perché altrimenti non c'è spostiamo l'elemento come se il problema fosse la sua sviluppo e appunto e quindi cioè tutta una discussione
Di di correlazioni allora certo che questo problema esiste come lo possiamo affrontare perché il sindacato dice vogliamo discutere per ultimo delle pensioni
Perché noi sappiamo benissimo che esiste ancora una commistione tra previdenza e assistenza molto forte che in realtà in questo Paese noi abbiamo fatto di tutto come dedica giustamente di sottolineava con le pensioni
Non solo l'assistenza abbiamo fatto le grandi trasformazioni del sistema ecco
Allora oggi se vogliamo dividere veramente assistenza da previdenza e riaprire una discussione che non necessariamente ci porterà un ridimensionamento della spesa però perché poi aprì un capitolo sull'assistenza che un capitolo che l'Italia non ha mai affrontato
Proporrà delle discussioni nuove e diverse noi non abbiamo una tradizione di discussione dell'assistenza che non sia l'assistenza beneficenza fatta dei comuni
No non è un caso che nel nostro Paese non abbiamo mai discusso tra i diritti di cittadinanza
Del diritto al reddito e che oggi è così difficile questa discussione insomma
Quindi non è che questa divisione Paci porterà necessariamente un risparmio di spesa
Sicuramente però ci porta trasparenza di discussione sulla sostenibilità del sistema previdenziale e per lo meno affrontiamo i problemi per quel che sono invece per quel che appare a essere o per simboli come avviene oggi
Per cui appunto tutto sembra che si può giocare sulle pensioni di anzianità
Che sono un problema ma non solo il problema
I problemi sono tanti
A partire da quello dell'armonizzazione ma io vorrei che ne ci chiedessimo una cosa perché il sistema delle armonizzazioni non ha funzionato
Eppure è evidente a tutti che si può ridiscutere anche una velocizzazione del sistema di transizione solo se tutti hanno le stesse condizioni
Che questa ricetta non è proponibile ai lavoratori e alle lavoratrici se non gli diciamo che tutti hanno le stesse condizioni e quindi da qui partiamo per e non funziona perché questa società e fatta da lobby differenziate
Che fanno barriere il loro peso in maniera differente che questo Governo per motivi del tutto comprensibili perché non si può chiedere a un governo che ancora arrivato di superare tutti i giochi e le contrapposizioni Reloaded precedenti non riesce a governare
Ma allora diciamoci esplicitamente questa cosa e non chiediamo solo al sindacato di governare quella che si chiama la sua lobi del lavoro
Che è un lavoro è garantito cioè il gas e il lavoro dell'operaio il lavoro dell'impiegato
Cioè capiamo che c'è un gioco Complesso in questa fase sociale e che quindi la gestione della transizione mette proprio in discussione la compatibilità sociale questo gioco
Tra l'obbligo contrapposte e tra lavori contrapposti e dato una contraddizione tra tipi di lavoro
Per questo io ho anche penso che se pure per motivi è etici si debba affrontare la questione dell'armonizzazione delle pensioni di anzianità partendo dall'idea che i lavori sono differenti
Credo che questa chiave non ci metterà al riparo da questo problema della conflittualità sociale e che dovremo ragionarci più a fondo
Sono per esempio d'accordo che la questione lavori sonanti ha una chiave possibile Co però sono convinta che non è la chiave che i lavori usuranti funzionano se sono lavori usuranti cioè lavori specifici e definiti cioè se sono un problema rispetto al quale non riusciamo a dare le rinasce
Per questo sono particolarmente d'accordo con Biglia quando dice che c'è una responsabilità nel sindacato anche di cambiare le politiche ricontrattazione all'organizzazione del lavoro del resto non è questa situazione questa discussione l'abbiamo aperta da molto tempo
Credo che vadano distinte hanno che rotazioni in mansioni differenti per permettere appunto non l'idea di un risarcimento alla fine danni all'Italia lavorativa ma l'idea che ho un diritto a a vivere oggi meglio e questo ci riporta al discorso iniziale come il sistema pensionistico accompagna la flessibilità in una situazione in cui non è più così vero che Vita e che la vita può essere divisa in tre cicli come fu all'inizio delle pensioni cioè il Periodo di studio inserimento al lavoro il il periodo del lavoro e il periodo del riposo del pensionamento oggi non è più così nella vita della stragrande maggioranza delle persone
E spesso nell'età più complicata che quella da cinquanta sessanta anni c'è come dice giustamente in uno degli articoli una rivista una vecchiaia artificiale noi abbiamo creato con l'istituto il prepensionamento la vecchia fiducia c'abbiamo un problema di ridiscussione dei cicli di vita
Ma questa era l'intuizione alla base della riforma che è rimasta incompiuta io dico è rimasta incompiuta anche perché noi non abbiamo saputo portare fino in fondo
L'idea che pure avevamo avuto di utilizzare i fondi complementari per accompagnare la flessibilità della vita ed anche molto più complicato cioè quando noi dicevamo utilizziamo il Tfr per accompagnare i periodi
In cui non ho un lavoro oppure il periodo in cui scelgo di stare fuori dal lavoro per formazione o per una scelta individuale accompagniamo questa flessibilità della vita con una rete di sicurezza che mi dà una speranza nel futuro il discorso di prima
E questo discorso ovviamente ha cozzato contro il fatto che esistono delle compatibilità economica anche nelle gestibilità dei fondi del resto la Picierno di questi giorni che per l'ennesima volta fuori affermato
Il la la partenza dei fondi pensionistici complementari dice come appunto segnalavo prima che ne siamo una società percorsero interessi ancora molto contrastanti e da Robbie molto contrastanti
Allora io che cosa ha voluto dire con questo discorso che niente si può fare no io penso che come abbiamo dato prova nel novantacinque che si possono fare molte cose sapendo si muovere e sapendo organizzare anche Problemi difficili dal punto di vista la compatibilità sociale si può intervenire oggi dentro un quadro generale che il quadro delle nuove protezioni
Che per poter intervenire dobbiamo dare chiaro agli italiani l'idea di quali sono le protezioni che gli proponiamo e che quindi la riforma dell'assistenza è propedeutica alla riforma delle pensioni in questo caso perché devo dire alla gente qual è la rete di sicurezza
Che questa società di gli dà come vedrete nel documento della CGIL si fa addirittura un'altra affermazione che è propedeutica alla riforma del sistema base di formazione perché e in effetti se vogliamo discutere di opportunità e per la formazione di base che da uguali opportunità la gente ma io tralascio questa discussione che io condivido
Per dire che nel campo delle tutele del mondo del lavoro e del futuro nelle pensioni esiste questo per cui nel continuiamo a pensare che la riforma dell'assistenza sia propedeutica che non possiamo ragionare di riforma
Delle pensioni senza aver presente che
Tale modello di società vogliamo avere davanti e questo dicevano anche quando abbiamo firmato la riforma delle pensioni dicemmo allora quando firmammo quell'accordo badate che quest'accordo funziona solo se c'è una riforma della scuola che innalza l'età dell'obbligo scolastico
Perché questa era evidente altrimenti avremmo avuto sempre il problema di chi va a lavorare a quindici anni a quattordici anni e ce l'abbiamo anche noi
Può funzionare se facciamo veramente una riforma in uscita dal lavoro flessibile cosa sulla quale sta ragionando tutta l'Europa cioè il part-time pensionistico e lavorativo cosa che purtroppo non riusciamo a fare in una in maniera organica può funzionare se noi teniamo presente reti di protezioni periferia di discontinuità del lavoro
E questo è è secondo me il punto di caduta della riforma la riforma non risolve questo problema
In un mondo che va verso un lavoro discontinuo e sistema contributivo che io ho non sono pentita insomma continua a difendere non è è non difende questo tipo di lavoratori
Perché naturalmente riporta con una pensione molto bassa tra l'altro questo tipo di lavoratori non è difeso neanche dal sistema due gambe perché sono gli stessi lavoratori che non hanno potere contrattuale più ricco questo è un punto vogliamo ragionare su questo punto e quando parliamo di risparmi possibili nel sistema pensionistico forse è bene sapere che se i risparmi ci sono noi abbiamo dei capitoli delle pensioni che dobbiamo rafforzare e che quindi l'ipotesi che poi si passa spostare da un modello all'altro
Forse l'ha vista con un po'più di prudenza
Grazie anche a Betty leone per il bei discorsi articolate per l'attenzione data anche dall'esistenza
Se ci sono persone che hanno ecco desiderio di intervenire molto brevemente
E parità siamo una parole relatori fra ben
Così come mi pare ci siano anche delle idee abbastanza Goon Show il Dante su quello che deve essere un nuovo Welfare un sistema pensionistico inserito in questo la domanda che voglio fare perché egli nel sindacato
Vuole attendere che il governo faccia al muro una proposta
Quando ha tutte le carte in regola e direi anche il clintonismo dice lui far esclusivi
Perché per fare una proposta sua quale misurarsi
Anche qui due forze politiche altre forze sociali
Io ritengo che questo sia un ci sono tutte le postazioni nemiche sono alla base di questa domanda cioè il fatto che
Completamento mi piace poi come quello per quel gesto sulla e non è una controriforma perché ci aspettiamo un buon completamento semmai dalla riforma che del novantacinque
Ci sono quindi delle iniquità da supera ci sono dei problemi anche economici certamente ci sono c'è un contesto politico che noi non dovremmo trascurare feste
Forse se passasse questa stagione avremmo a che fare
Con il modello francese anziché il conto dello svedese
E allora domando perché sindacato in un match in avanscoperta dopo aver fatto indebite consultazione numeri con le altre organizzazioni con i lavoratori
Arrivare a un a una proposta di completamento di questa di questa riforma
No io vorrei capire perché traspare questo giudizio di malvagità sulla proposta della Banca mondiale
Tutto sommato io penso che non sia poi così malvagia concerto associandola al Cile uno fa delle considerazioni politiche però sono la ragione ha omesso d'Italia ma l'idea che ci potesse essere l'attesa di base pagato dallo Stato
Che sarà bassa equivalente al minimo forse forse meno di lettura
Poi sopra questa Norvegia privata ma quella delizia obbligatorie
Potrebbe essere una variabile questo calo poi insomma
Va be va be facciamo adesso
La la Banca mondiale non fa ragionamento sotto l'Italia fa ragionamento sul mondo e quindi si capisce ci possa essere qualche variabile
Se ci fosse una perciò range che si somma al minimo vitale può essere più bassa di quella che è oggi la spesa in touche
E avrebbe un effetto di appiattimento evidentemente oggi con noi
Nella somma
A questo punto ce la pensione privata di categoria e perfino quella privata individuale perché potrebbero essere perfino quadri puntelli
E questo è a questo punto sistema obbligatorio ha un effetto pioppi attenta rispetto a quello attuale
E quello volontario di categoria individuale a rifare le differenze nella quale si risolve un problema che io non capisco la meraviglia gioco cioè complementare aumento delle differenze e dov'è la sorpresa non ho capito
Io ho sempre pensato che una pensione complementare ce la possono fare quelli che hanno occupazione stabile redditi alti e gli altri non ce ne grazie
Ma io non volevo dire che era malvagio il sistema guarda anche semplicemente che era sbagliato
Quando pensavo al Cile stremo dal fatto che c'è un signore che le imposte che ma qui non c'è
Era perché quello è il paese nel quale unico Paese è stato possibile una riforma radicale è stato possibile cioè imporre sic stantibus tutti i lavoratori del Cile
Una opzione ma che in realtà opzione poi non è stata per passare immediatamente ad un modello a capitalizzazione peraltro questo era nelle i piani iscritti di Forza Italia del mille novecentonovantaquattro non ce l'ho ricordiamo c'era proprio scritto così
Ora il modello guarda anche non è il modello che ai esposto che la modello svedese degli anni sessanta
Cioè era un modello nel quale c'è una pensione di base gita tutti sulla sulla principio della cittadinanza
Questa pensione era il pilastro sul quale poi si organizzava la pensione derivante dalla partecipazione al mercato del lavoro
E successivamente a questo poi ci poteva essere un terzo livello tutela protegge pensionistica per coloro i quali se lo potevano permettere questo è stato anche il modello che ha ispirato un dibattito di circa sette otto anni fa quando in Italia si parlava di pensioni di base lo ricordate di pensione di base come diritto di cittadinanza
Questo dire quest'idea della pensione di base come Dietrich finanza fu bocciato
Anche dalla sinistra e soprattutto dal sindacato diciamo le cose come stanno perché il modello di tutela pensionistica che prevaleva e che probabilmente prevale ancora era un modello che dovrà essere mediato dalla partecipazione al mercato lavoro quindi fondamentalmente lavoristico quando Betti parla del diritto al reddito
Otto anni fa erano parole maledetti diciamo di quasi dei poeti
I francesi parla di diritto al reddito perché sembrava di dover infrangere quella che era la particolare conquista giusta sacrosanta e buona
Che finalmente il movimento dei lavoratori e l'ha ottenuto cioè una pensione decorosa per tutti lavoro dipendente anche se poi come biglie ci potrebbe i segnali sono moltissimi pensione settecento mila lire che è uno scandalo il tema pensionistico italiano peraltro e non sull'Italia
Allora
In realtà e quindi il sistema aveva Corben che non non è perché io ce l'abbia con loro sono molto più forte si difende quindi no
Non scartiamo niente nel loro capacità di autorevolezza e di spicchi raggio mondiale è che lì invece c'è proprio il discorso in cui il sistema pensionistico pubblico si riduce a pochissimo
Si riduce praticamente una specie di minimo vitale bassissimo e sostanzialmente la stragrande maggioranza del sistema pensionistico e basato su tecniche di capitalizzazione
E qui D'Alema prende un discorso che non è pensabile in questo momento sebbene dalla rivista emergano gli spunti molto interessanti su questo tema quali sono vizi e virtù di un sistema a ripartizione quali sono vizi virtù di un sistema capitalizzazione perché talvolta quando ne parliamo con gli economisti dicono in fondo in definitiva alla fine sono uguali e momenti forse nei vostri calcoli ma gli effetti sociali scorse molto diverso
Perché quando fate questi calcoli voi ipotizzate un mercato finanziario non troppo lento ipotizzato un mercato più o meno l'equilibrio ipotizzate l'assenza di cataclismi di guerre di grandi catastrofismi
Di rotture di equilibri di Borsa cioè ipotizzate che tutti in investitori finanziari siano onesti è vero e che non ci siano tutta una serie turbolenze che invece ci sono stati sempre non è un caso che l'Italia è passata al sistema a ripartizione subito prosegue la guerra mondiale perché la guerra aveva stravolto il vecchio sistema peraltro gracile che era malato sul sistema a capitalizzazione alle grandi discorso è oggi e non in un futuro perfetto che non c'è oggi con l'attuale regola di funzionamento del sistema finanziario con gli attuali equilibri fa le borse
Con le attuali e e turbolenze dei mercati finanziari che cosa significa affidare in un paese tutta la previdenza ai mercati finanziari costi a me capitalizzazione secondo me significa trasformare i sistemi di sicurezza sociale in sistemi di grande insicurezza sociale
E quel panico di cui parlava Gianni Billia sarebbe un panico ormai generalizzato dovremmo certo conviverci
Allora il problema della curva anche che la barba anche fa un discorso in cui tema pensionistico è tutto finalizzato agli investimenti allo sviluppo e alla finanza nuova dal punto di vista delle condizioni del singolo della persona della famiglia dal ricco della sicuro sia della comunità della solidarietà la palla sull'età non esiste
Venne in questi rapporti che sono ispirati come sappiamo gli economisti americani insomma in America parlate di di welfare vi dico riguarda cose e quella per i poveri punto non esistono discorso di un altro quale sistema di sull'età nazionali
Ora questo che volevo dire quello che mi spaventa
è che questo modello sia girato come uno spettro per l'Europa e guarda caso in qualche paese in cui si parla inglese comincia a parte prende forma perché in Inghilterra continua a menare sul sistema pensionistico
E quando Nicola Rossi parlava della omogeneizzazione mi veniva in mente una battuta lievemente che come sapete non esiste una carta comunitaria sociale proprio perché l'Inghilterra non ce non ci ha voluto stare e quel poco che si è fatto fra gli undici che hanno firmato
è talmente poco perché si voleva abbassare molto per poter fare io all'Inghilterra
Quindi ce la siamo già venduta l'Europa sociale per la verità e non è venuta quindi cornuti e mazziati diciamo così ora in un'ottica di integrazione europea se l'integrazione venisse sulla base delle regole inglesi
Siamo un modello vuol venti in prospettiva ecco perché l'ho citato quindi discorso dell'Europa sociale il discorso dell'armonizzazione il discorso dei sistemi estremamente delicato e chiudo con una battuta
Quando dicevano sia Gianni Billia che Nicola Rossi il problema dei mercati del lavoro il problema del costo lavoro esattamente questa la questione che andrebbe portata molto di più l'attenzione di tutti perché con i processi di globalizzazione
Le menate che sono sul costume perché la Confindustria tira queste schioppettate sul governo in maniera inusitata rispetti fino al Dal degli anni cinquanta in avanti
Ma perché si è resa conto che dal suo punto di vista se non cambiano le regole se deve essere competitiva sui mercati nazionali deve portarsi a livelli Kostroma asiatico
La sua Bettoli con la battuta
Allora il modello non è Cile ma semmai Galles dove non c'è sindacato dove non c'è orario di lavoro non c'è tutela sindacale dove non c'è tutela previdenziale o semmai e qualche altro paese asiatico e qui la grande sfida
Il discorso non è più neanche solo europeo certamente parliamo di pensiero fa però l'Europa sede diventa un attore politico ed economico
Che fa concorrenza ovviamente compete sui mercati internazionali di andare un momentino a guardare dove si parla asiatico soprattutto è la malese l'Indonesia la Thailandia la su Corea del Sud alla alla Cina all'India che stanno arrivando perché adesso non per e evocare catasto ma che se vogliamo guardare al di là del proprio naso c'è un affresco si tratta i cd dobbiamo guardare allora
E anche qui un'altra battuta Nicola Rossi diceva
I modelli sono francese Polo dice la rivista peraltro che Maria Luisa mirabile
Dirige che io prima ho citato che noi sono salate come ecco a cento tonnellate di farina rivista nostrane o siamo siamo amici chiamata porta ore Oria quindi il problema è che erano il modello francese effettivamente un modello in cui si cerca di mettere toppe al sistema in alto non si ha il coraggio di aprire su un futuro
Gli svedesi invece passati i primi a fare il welfare più avanzato sono stati i primi a far la pensione di cittadinanza sono stati anche i primi a rompere più radicamento questo mostrano che vedono lontano
Quindi di nuovo si tratterebbe semmai di ripartire da alcune cosine svedesi per guardare un po'più lontano anche con altri amici francese combattuto
Quando si parla di futuro bisogna capire la
Dal più la possibilità di gestire il presente
Ho l'impressione che noi paghiamo son duecento mila miliardi documents
Le nuove pensioni son dieci mila miliardi l'anno come incremento il cinque per cento
Fine della realtà media un eventuale passaggio al modello cileno
In Italia non è fattibile in quanto che nel Silen le pensioni in pagamento per una dimensione di gran lunga più bassa
Come si è potuto giocare come se il pregresso non contasse aveva quindici anni fa quindi nella realtà siamo fregati i contributi versetti con la logica giuridica chi ha avuto ha avuto e si parla al futuro rientrato per da noi per cortesia proprio qua ecco noi abbiamo oggi con la riforma che i tedeschi oggi discutono uno alle dalle formale loro ritengono fondamentale perché il discorso del pagare la pensione in base ai contributi versati
Con la flessibilità la speranza di vita è la chiave di volta dovetti noi siamo carenti
Che nel dibattito di confronto e le uscite anticipate
Sono le domande di fondo che ci fanno è questa avrà dico brutalmente a cui non sappiamo davvero risposta quelle provochiamo senza però per la verità
Ma se tutti quanti chi dovrebbe essere inserita quanti sono io devo dire non sono centosettanta mila sono duecentocinquanta mila
Ma come è possibile che tua e duecentocinquanta mila pensionati da anticipati e sessanta mila lire che a questo punto la che questo non tanto adesso ma nella proiezione al due mila cinque
Purché si dovrà fare certamente l'armonizzazione del costo del lavoro cosa forza ha un deficit pensionistico allora noi che già vendiamo i voti in Germania
Per i nostri Boston competitive li porteremo via in capitali per pagare repressione questo punto non abbiamo venduto
Con un'operazione brillante che abbiamo fatto del passando il vuoto per le persone
Il compravano i Bot
Stranieri detassando gli non rimborsando con cinque di vita voglio fatto omaggio ad hoc ti vogliamo detassati alla fonte
Se la banca dimostra che le mi abbia veduto sul piatto di Londra quando applicato la legge stupore Santa quattro qualcosa come trenta mila miliardi di Bot loro timore qua che nel gioco dell'accumulazione dei prestiti non cediamo addebitare perché c'è un questo punto
è questo il discorso basta perché nella realtà
Questo lo riconosceva Betty leone il transitoria ci porta a questo problema
Faccio solo un paio di persone che credo meritino di essere uno sottolineate una come dire che c'è una che c'è una c'è un'altra risposta diciamo aggiuntiva naturalmente che non sostituisce che noi possiamo dare
Che noi possiamo dare a chi ci pone di fronte alla scelta capitalizzazione ripartizione c'è certamente la risposta di fondo che è quella che ha che fare con la solidarietà fra generazioni all'interno delle generazioni e così via
Ce n'è un'altra secondo me che si mette sul terreno di chi ci propone il modello Banca mondiale
Che è quella che non si capisce assolutamente perché mai noi dovremmo proporre ai lavoratori di mettere a punto tutte le uova in un unico paniere e quindi di avere per per essere banali
Un portafoglio costituito da una sola attività perché le del la i benefici pensionistici sono un'attività finanziaria come tante altre
E dal momento che i rischi e i rendimenti relativi di un sistema ripartizione del sistema capitalizzazione sono del tutto diversi
Non vi è motivo alcuno per cui si debba costringere i lavoratori a essere suscettibile ad un unico tipo di rischi e quindi come dire hanno assicurarsi avendo un doppio sistema come quello di un sistema pubblico robusto associato ad una previdenza
Complementare robusta l'altra questione che volevo su cui volevo tornare era quella delle armonizzazioni nel senso che io ho la netta impressione che l'idea delle monetazioni fosse nobile diciamo nella riforma del novantacinque ma che scontava un problema di fondo che ha a che fare con le modalità con cui la l'armonizzazione si realizza quando si realizza diciamo nel senso che c'è una modalità pattizia nell'armonizzazione no un certo punto si incontra la categoria con la categoria si stabilisce quanto la categoria si vuole avvicinare ad un modello raccordo ora questa modalità la mia personale opinione e che non funzionerà mai
Ma è proprio per sua natura
Essendo una modalità di natura pattizia in cui si chiede a qualcuno di andare in un posto dove non vuole andare è evidente che non c'entra e quindi cercherà per quanto possibile intendere se ne allontana allora io mi domando semplicemente se
In questa occasione che un'occasione che può essere diciamo anche abbastanza importante
Non possiamo invece porre il problema al contrario e cioè parlare di unificazione dei regimi dopodiché naturalmente sintesi discute
Con le categorie immagini in cui si ritengono eccezionali ma dopo aver fissato il punto di partenza che è quello della piena omogeneità delle regole di accesso e delle regole di calcolo
Trenta aggiungere due questioni in maniera brevissima visto che prima eravamo allora era le due questioni sono quella relativa alla previdenza complementare e ha ai lavoratori precari per quanto riguarda la previdenza complementare a parte tutto quello che è successo che tutti sappiamo abbiamo visto sui giornali in questi giorni
L'altro problema grande quello che dobbiamo risolvere quello che dobbiamo risolvere come confederazione è e e come categoria ovviamente quello del settore del pubblico impiego Celli
Nella riforma è stato il problema risolto abbastanza velocemente dicendo che dal primo gennaio del novantasei per quanto riguardava i dipendenti pubblici Trattamento di fine rapporto
E il l'indennità di fine rapporto diventava come quella dei lavoratori dipendenti da privati
E purtroppo la norma è stata scritta in maniera la norma è giusta ma tradurre questa norma in cose concrete abbiamo visto che diventa sostanzialmente difficile per questioni di carattere economico
Perché l'Inpdap ora non sa più come non non sa assolutamente dove reperire risorse per pagare coloro i quali rimangono i vecchi trattamenti e poi soprattutto c'è un discorso di cotone
Il la vecchia indennità di fine servizio dei vecchi indennità che erano indennità di carattere previdenziale diventano chi attende come il TFR viene utilizzato per la previdenza complementare
Problema grande come una casa perché se non si risolve questo problema tutta la previdenza complementare per il settore dei lavoratori pubblici è completamente bloccata
L'altro problema quello dei lavoratori precari io credo che rispetto a questo però è un problema che ci dobbiamo porre come per la tutela dei diritti di questi lavoratori ecco i lavoratori precari io lo dicevo già prima la riforma della tra la trecentotrentacinque è stata una riforma dolorosa
Innovativa coraggiosa e rispetta questi lavoratori noi dobbiamo sapere che questi alla fine parliamo conto io condivido il il il documento della CGIL sulla riforma dello Stato sociale è un documento che ovviamente parte da un discorso di valori dice che non bisogna accettare passivamente la precarizzazione del mondo del lavoro il mercato del lavoro stabilendo questa precarizzazioni successiva però ovviamente come CGIL non possiamo porci il problema di una politica diverso e di sviluppo di formazione di scuola e di piena occupazione
Questo è un discorso che ne facciamo di valori di principi e di trasformazione della società sulla quale non possiamo che essere tutti quanti d'accordo per trasformare la società sappiamo tutti benissimo però che dovremo governare e dove tanto che dovremo arrivare alle cose che chiediamo come valore come principio ma che dovremo governare questo periodo di precarizzazione del mercato del lavoro
Dove i lavori diventano sempre più flessibili sempre più saltuari sempre più stagionali sempre più part-time di tutti i tipi e di tutti i generi allora lo dobbiamo essere consapevoli che rispetto a questo tipo di lavoratori
Dal punto di vista del sistema contributivo quando arriveranno a prendere la pensione obbligatoria avranno ben poco e tuttalpiù bisognerà vedere se la Nalin porto dell'assegno sociale dopo di che sappiamo anche e questo lo diceva anche Berti che non sono forti contrattualmente e che anche dal punto di vista della previdenza complementare almeno per le categorie che finora hanno realizzato gli accordi sono fuori dai fondi integrativi
è chiaro che uno dei problemi più grandi che avremo davanti dall'insorgere nell'ambito di un della riforma della di una di alcune modifiche che possono essere fatte la riforma della previdenza
E proprio per vedere qualcosa delle tutele più anche diverse per questi lavoratori per i quali dicevo già prima
Peraltro non sono previsti altri tipi di paracadute perché non è prevista ad esempio nessuna credito di contribuzione figurativa
Ma soltanto la possibilità sempre per loro che hanno stipendi già bassi di doversi riscattare ha comprato completo no vagamente a loro carico i vari periodi di sospensione d'interruzione o di partecipazione a corsi professionali Mantero
Avvio rispondere mi pare che sono stato sollecitato sostanzialmente da due questioni la prima perché il sindacato la forma questa discussione che percorre la CGIL da tre mesi
Che pensavamo di aver concluso del direttivo finale si distillano nuova figura all'estero per dire che a una discussione
Non banale ecco perché queste stiamo discutendo il sindacato deve presentare una sua piattaforma rispetta a quale questa era una questo è lo stato sociale
Il sindacato ha ragionato delle linee oggi fa un documento ci ha messo un po'di tempo il che significa che abbiamo problemi anche nostri oggi c'abbiamo un documento comunque
Che ha portato a unità una discussione dentro dentro l'organizzazione non è una piattaforma però quel documento quel documento non a caso si chiama linee di indirizzo
Per fare una piattaforma bisogna innanzitutto verificare quali sono i punti di condivisione con CISL e UIL ma detto questo cosa alla quale stiamo lavorando
Spetta a noi fare per primi la proposta con la piattaforma oppure se il quadro è quello che io ho descritto prima che un quadro in cui è necessario anche trovare compatibilità sociali prima che politica e poi anche politica per sostenere una proposta perché e politiche sociali sono politico un po'complicate
Da da sostenere allora probabilmente ci vuole una responsabilità di tutti gli attori anche differenziato
Quindi l'onere di una proposta Rispetto tra l'altro di una riforma che abbiamo fatto solo due anni fa credo che spetti al governo cioè il governo ci deve dire appunto quale rete di protezioni sociali intende mantenere nel suo modello sociale e quali sono le sue proposte
Si fanno le trattative sappia un po'improprio perché neanche a me tra l'altro piace discutere di stato sociale in termini di trattativa sindacale pure semplice perché penso che sia molto più complessa
Però lo schema poiché quello le trattative si fanno così c'è una proposta del sindacato c'ho una proposta
Della controparte chiamiamola in questo modo e se non c'è questo se ne siamo di fronte ad una situazione in cui non è ancora chiara la proposta
è difficile sia fare la piattaforma sia immaginare quale può essere la caduta di questa piattaforma allora se il sindacato continua a dire
Noi vogliamo per prima la proposta del governo è non perché non sta ragionando su quali sono le sue riflessioni e l'abbiamo dimostrato ma perché pensa di dover stimolare una presa di posizione di responsabilità da parte del governo che è ineludibile altrimenti noi rischieremmo di fare una discussione poco chiara
A
No
Noi rischieremmo di fare una discussione poco chiare intorno a un tavolo in cui ci siamo noi la Confindustria il terzo settore il mondo intero in cui ognuno parla in libertà di qual è la sua idea di stato sociale
Non penso che questo sia utile in questa fase qui è stato chiaramente detto che in questa fase abbiamo bisogno altre cose
Perché siamo oltre questa discussione per discutere di strumenti necessaria questa riforma
Bisogna capire quali sono le proposte che vengono messe che vengono messe in campo è la proposta o no free come voi sapete non fino ad oggi abbiamo anche abbiamo anche discusso della proposta no finora abbiamo fatto ufficialmente non abbiamo detto discutiamo rispetto a quello perché anche su questo in realtà il presidente Prodi ci ha mandato una lettera in cui ci ha detto questa è una proposta sulla quale vogliamo far discutere il Paese ecco noi pensiamo che se si apre una trattativa si apre per la sulla piattaforma per il governo sulla proposta da questa è la condizione per la quale non ci sente non ci sentiremo ecco siamo ancora convinti che queste sono le condizioni per aprire una discussione senza per questo sottrarci alla responsabilità di avere una nostra idea mi pare che questo in qualche modo lo abbiamo dimostrato in questi in questi mesi
E la questione poi dell'armonizzazione che l'altra questione che chiama in discussione il sindacato
Io credo che noi abbiamo sempre sostenuto armonizzazione per e lo riscriviamo in questo documento in cui diciamo una cosa in più diciamo velocizzazione delle armonizzazioni per arrivare all'unità delle regole
Quindi vediamo l'armonizzazione con uno strumento il percorso che tu vedi è oggettivamente un percorso che toglie potere di rappresentanza sindacale fu lui non potremo mai essere d'accordo nel senso che esiste anche
No quello che i politici diamo per legge l'unificazione è poi discutiamo soltanto le quantità è ovvio che l'armonizzazione da un protagonismo a chi difende gli interessi dei lavoratori
Nel bene e nel male Cebà è mettere opzionale non è che possiamo buttare il bambino con l'acqua sporca come Scalfari io capisco che c'è un problema complicato ma questo è un nodo
Cioè la rappresentanza sociale e la rappresentanza sindacale è un bene prezioso dal nostro democrazia dobbiamo trovare degli strumenti per salvaguardarlo quindi non è aggirabile l'ostacolo noi però diciamo il cuore oltre l'ostacolo abbiamo gettato dicendo velocizzazione armonizzazione per arrivare all'unificazione più di questo non ci potete chiedere perché tra l'altro ne siamo convinti che spetta al sindacato un ruolo autonomo la società che lo devi giocare