"La crisi dell'informazione e le regole della professione" assemblea degli "Stati Generali" delle organizzazioni nazionali e regionali dei giornalisti (FNSI, Ordine dei Giornalisti INPGI, Casagit) - (Roma, 27/28 febbraio 1997) (c\o Residence Ripetta, in Via di Ripetta)

Relazione dalla stampa
Io ringrazio naturalmente i colleghi che sono intervenuti e che interverranno al dibattito
Porto il mio benvenuto
Ai rappresentanti che comunemente vengono definiti dalla Società civile che sono deputati senatori magistrati comune l'illustre Corasaniti che ci ha promesso il suo intervento auguro agli uni e gli altri buon lavoro
Sono naturalmente c'è atto che sarà un momento proficuo
Insieme ai giornalisti e a coloro che si interessano dei problemi dei giornalisti non possono dimenticare il presidente della FIEG che che presidente della FIEG e quindi controparte naturale però che è anche direttore collega e che quindi si mette su un crinale rispetto al quale la nostra simpatia comunque dovuta
Dovranno intervenire tanti pensiamo di organizzare i lavori in questo modo sentiamo prima agli interventi dei responsabili degli enti la Federazione della stampa l'ordine di impicci era Casagit e poi pensavo di approfittare della disponibilità e della benevolenza dei nostri ospiti per fare intervenire loro
Dibattito può proseguire poi nel pomeriggio e domani fino a quando non si sarà esaurito
Naturalmente è necessario contingentare i tempi nel senso che ognuno cerchi di dire tutto ma migliore nel migliore dei modi macché nel più breve tempo possibile io comincio a dare l'esempio
Offrendo la parola segretario della Federazione della stampa Serventi Longhi che introduce il dibattito grazie
Un saluto a tutti i partecipanti agli stati generali della categoria dei giornalisti delle organizzazioni nazionali e regionali del categoria a nome del coordinamento dei dirigenti degli enti
Un saluto i nostri ospiti
Che ascolteremo volentieri a cui chiediamo di partecipare attivamente con un intervento io credo che questa Assemblea
Cade in un momento particolarmente importante non momento che oserei dire storico per il giornalismo italiano
Il mondo dell'informazione è investito da un grande tumultuoso processo di ristrutturazione
Che rischia di incrinare fortemente il rapporto tra i mezzi di comunicazione di massa i cittadini gli utenti dell'informazione la stessa credibilità di noi giornalisti
Per questo motivo per sottolineare le nostre preoccupazioni serenamente senza drammi
Abbiamo deciso tutti insieme di organizzare la riunione degli Stati generali degli organismi della categoria
Ed abbiamo deciso di trasformarla almeno nella prima parte
In un momento di riflessione di dibattito aperto con i rappresentanti delle istituzioni del governo del Parlamento delle forze politiche
Non intendiamo presentare un barelliere doléances una piattaforma rivendicativa una serie di richieste corporative che affermino soltanto la fondatezza e l'importanza dei nostri interessi di bottega
Da tempo i giornalisti italiani
Almeno quelli che lavorano nel sindacato all'ordine all'ingiù e la Casagit ma non solo
Sono consapevoli di essere parte rilevante direi insostituibile ma non l'unica
Di un sistema integrato che rappresenta l'esigenza costituzionale di garantire ai cittadini la conoscenza più vasta di ciò che accade nel mondo intero
Per questo abbiamo perseguito e perseguiamo un'alleanza che è diventata strategica con le grandi confederazioni sindacali CGIL CISL UIL con i sindacati di settore dell'informazione che abbiamo invitato a questa assemblea non a caso per questo ci confrontiamo senza pregiudizi ma anche senza cedimenti di sorta con le nostre controparti istituzionali e imprenditoriali e ringraziamo Mario Ciancio Sanfilippo per essere qui con noi
Rivendichiamo il nostro ruolo che la Costituzione e le leggi dello Stato definiscono socialmente rilevante
Ma siamo aperti a ogni tipo di discussione sul passato il presente e il futuro dell'informazione e del giornalismo
Naturalmente non proponiamo e non intendiamo aprire oggi un dibattito accademico che peraltro sembra parecchio di moda
Sugli errori e le distorsioni dell'informazione della radio e della televisione dei giornali delle agenzie di stampa
Vogliamo affrontare con i nostri interlocutori questioni concrete
Politiche sociali che riguardano il futuro immediato il sistema di garanzie c'è una corretta informazione deve assicurare tanto agli utenti quanto agli operatori
Quindi parliamo certamente di qualità dell'informazione e di come la nostra professione deve garantire il dettato dell'articolo ventuno della Costituzione e cioè il diritto del cittadino ad essere informato
Certo
Dal mondo politico
E purtroppo anche da una parte consistente della pubblica opinione
Giungono segnali di sfiducia di distacco
Talvolta di vera e propria aggressione nei nostri confronti
Siamo sempre pronti dobbiamo essere sempre pronti ad analizzare i nostri errori le distorsioni di un'informazione che talvolta è spazzatura
Della spettacolarizzazione degli eventi
Ci ragioneremo di più dobbiamo ragionarci di più
Ma nella consapevolezza che le responsabilità e gli errori vadano largamente condivisi con le nostre fonti in particolare dal fronte istituzionale a Coppin cenare a cominciare da settori del mondo politico e della magistratura
Giungono critiche ingenerose spesso proprio da chi pretende di usare l'informazione ai propri figli talvolta anche poco trasparenti
Il problema principale
è di contemperare il rispetto della tutela del cittadino con il diritto costituzionale che il cittadino stesso ha di essere correttamente compiutamente informato
Difendiamo e difenderemo sempre con forza il diritto di cronaca
Ma siamo disposti e lo abbiamo dimostrato in tutti questi anni a ricercare anche con un confronto con il ministro di Grazia e Giustizia
Sempre migliori forme di autoregolamentazione di autodisciplina che garantiscano gli utenti dell'informazione
Per questa ragione chiediamo al Parlamento
Alle forze politiche ai nostri rappresentanti di evitare quello sciagurato vuoto di norme a tutela dei cittadini e del diritto dovere di informare che dei giornalisti
Un vuoto di norme che potrebbe determinarsi con l'abrogazione pura e semplice della legge numero sessantanove del mille novecentosessantatré che si tu viva l'ordine dei giornalisti e che il referendum abrogativo potrebbe cancellare non difendiamo il Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti e l'intero sistema ordinistico così com'è oggi
Da tempo
Da molti anni una maggioranza sempre più consistente di giornalisti è convinta che la legge del sessantatré denunci per intero i suoi anni sappiamo che il mondo è cambiato
Che ha fame di libera e completa informazione che la professione non si può più reggere sul norme burocratiche e bizantine che impediscono a molte di svolgerle quella che dovrebbe essere la più liberale delle professioni
Per questo siamo certi che comunque vada le regole della professione debbano cambiare
E questo lo pensiamo proprio tutti almeno quelli che sono stati democraticamente chiamati dei giornalisti a ricoprire gli incarichi di guida delle istituzioni della categoria
Per carità
La si finisca una buona volta di dire che intendiamo difendere dei Qadri Dini personale la professione ci apprestati e le rappresentanze di categoria pro tempore con il mandato preciso di rinnovarle
Certo tra noi vi sono anche opinioni diverse sensibilità diverse storie diverse
Ma non è un caso che caso rarissimo nel panorama nazionale e internazionale
In Italia esista e resista un sindacato unico e unitario dei giornalisti un sindacato che ha avuto la capacità di comporre le differenze superando anche la logica dell'appartenenza
Un sindacato che sta cercando di rinnovarsi di tornare ad essere un soggetto politico sociale ascoltato dagli interlocutori ed attento agli eventi e alle trasformazioni della società italiana
Ma il processo di rinnovamento come vedremo ha coinvolto lo stesso consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti
Che nonostante le resistenze qualche resistenza e Forche e forse anche qualche conserve turismo determinato dalla sua stessa con questa composizione peraltro prevista dalla legge
Ha saputo compiere uno sforzo davvero generoso nella direzione della propria riforma
Così come l'ordine tra mille difficoltà e sulla base di una legge vecchia e superata è riuscito a garantire conforme anche muovere esercizio della professione giornalistica
Oggi il Consiglio nazionale si presenta all'appuntamento referendario con una proposta che è molto vicina nello spirito e nei contenuti a quella avanzata dal sindacato
E che intendiamo a partire da oggi confrontare con i nostri interlocutori politici e istituzionali
Posso dire oggi che la categoria dei giornalisti è sostanzialmente unite
Non è un caso che a questo confronto a confronto di oggi a confronto dei prossimi giorni di passione settimane
Siena associate Limongi e la Casati
I due istituti previdenziale e di assistenza integrativa sanitaria
Che a loro volta sono impegnati in un'opera di autoriforma in un quadro di solidità finanziaria che possa consentirci di evitare ogni intervento dello Stato della collettività a sostegno della nostra categoria
Due organismi che si autofinanziano privatizzati entrambi e con un futuro che speriamo certi sono fermamente convinto che il problema della riforma della legge ordinistica non riguardi che marginalmente il sistema di norme di tutela interne della categoria fissate dal contratto di lavoro e dagli statuti dell'Inpgi e della Casagit
Se questo fosse il problema
Se indirizzasse con le nostre energie a difendere conquiste non facilmente smantellati commetteremmo un errore aiuteremo i nostri avversari Esterni ed interni
A sostenere che siamo una categoria chiusa e corporativa
Il problema è quindi quello già esposto senza un sistema di norme che regolino l'esercizio della professione giornalistica a non essere tutelato sarebbe il cittadino l'utente del servizio democratico che noi giornalisti svolgiamo
è per questo motivo che le nostre proposte di riforma puntano soprattutto a rafforzare l'autodisciplina dei giornalisti e rispetto dei diritti della gente e soprattutto dei soggetti più deboli a cominciare dai bambini
Di qui la nostra richiesta di normare una legge perdono normare per legge un Giurì
Un comitato per la correttezza e la lealtà dell'informazione un istituto già creato qualche anno fa dà ordine federazione e che fu guidato con grande intelligenza dal professor Francesco Paolo Casavola
Un istituto però che non ha funzionato proprio per l'assenza di qualunque sostegno legislativo di potere reali poteri sanzionatori
Proponiamo inoltre di sottrarre la gestione esclusiva dell'accesso alla professione giornalistica dalle mani dei nostri cari amici editori
Trasferendola al sistema universitario
Individuando un unico percorso formativo ad alta qualificazione
E cioè la laurea con specializzazione giornalistica e possibilità di tirocinio
Pensiamo anche ad un albo unico dei giornalisti italiani all'interno del quale possano essere valorizzate e definite tutte le specificazioni io insensibilità della professione stessa
Riteniamo indispensabile una fase transitoria che consenta a tutti coloro che traggono la maggior parte del loro reddito dal giornalismo di essere finalmente riconosciuti come giornalisti iscritti all'altro
Su tutti questi aspetti le diverse ipotesi presentate
Dà ordine sindacato rientrano nel dettaglio io non entro nel dettaglio
E ipotizzano soluzioni a nostro avviso efficaci
Ma sappiamo che le nostre idee devono confrontarsi con quelle dei gruppi parlamentari perché le leggi fino a prova contraria nascono in Parlamento dalla dialettica tra i rappresentanti del popolo
Abbiamo apprezzato
Le ipotesi molte delle ipotesi definite in sede politica altre sono ancora da definire in questo momento stanno ci si sta lavorando ci sembra che su alcuni a Ponti sì alcuni degli aspetti qualificanti delle nostre idee di riforma
E la parte essenziale dei principali progetti di legge finora presentati
Non vi siano differenze recuperabili su molti punti su altri vi sono chiaramente importanti da da compiere
Certo una legge che posso raggiungere l'obiettivo di evitare il referendum dovrebbe rispondere al qui si al quesito posto da i promotori noi giornalisti ne siamo consapevoli e per questo rifiutiamo almeno spero
I dividerci tra sostenitori o oppositori dell'istituzione Ordine dei giornalisti
Il problema vero è che c'è larga convergenza tra noi sulla necessità di un rinnovamento radicale che superi nominali ismi e definisca una effettiva liberalizzazione della professione garantendone formazione e qualificazione adeguato
Non siamo d'accordo
Conti identifica la liberalizzazione con un'assenza totale di regole santifica andò il mercato come l'unica via per l'accesso una strada che annullerebbe ogni parvenza di autonomia professionale ed identità di categoria i giornalisti
Non condividiamo le obiezioni che sono state rivolte alle nostre proposte
E che fanno riferimento a una concezione ottocentesca avventurosa dilettantesca della professione giornalistica c'è chi dice che basta saper mettere tre parole in fila con creatività per poter fare il giornalista
La rilevanza sociale della professione riconosciuta proprio perché l'informazione è democrazia è libertà ma quale mestiere avventuroso stiamo parlando di gente di professionisti veri che debbono raccontare la storia e la cronaca ai cittadini italiani e che spesso mostrano purtroppo vistosa lacune culturali
Abbiamo bisogno di formazione e qualificazione
Abbiamo bisogno di norme per la trasparenza e la correttezza abbiamo bisogno della capacità sia anche del potere di intervenire al nostro interno per isolare ed espellere le mele guaste
Non condivido nemmeno le opinioni di chi ritiene che le nostre proposte siano poco liberale
Perché prevedono l'accesso attraverso la laurea oppure attraverso un sistema formativo unico oppure perché mirano a conservare una struttura burocratica
Riprendo ritengo che l'alfabetizzazione di massa per una professione liberale determini l'esigenza di una formazione
A livello universitario aperta a tutti i cittadini destinata a chi vuol fare con coscienza e competenza questo mestiere ciò avviene per tutte le altre professioni liberali in questo Paese
Se per numero chiuso
Si intende una professione che all'inizio del terzo millennio sarà esercitata nell'ambito di un mercato del lavoro altamente qualificato esperto specializzato consapevole responsabile allora sostengo il numero chiuso
Non si può più nell'era delle reti integrate avere una concezione lo dicevo Prina astrattamente romantica populista e di fatto dequalificata del giornalismo
Se il problema è ragionare su cosa si intende per alta qualificazione
Sulla laurea siamo disposti a discuterne ma il dato della qualità della formazione professionale è tratto
Quanto agli strumenti burocratici problema è sostanzialmente lo stesso
Se per impostazione ordinistica si intende un organismo designato eletto democraticamente dei giornalisti snello composto di poche persone con un'articolazione territoriale altrettanto efficace io sono per l'ordine ma va sostenuto con determinazione l'Effetto riformatore rivoluzionario dello smantellamento dell'attuale ancora attuale incapacità funzionale della struttura
Questa sì veramente burocratica e non rappresentativa del sistema ordinistico
Agli amici e colleghi
Certo da diverse sponde che preferirebbero l'assenza totale di regole ricordo per l'abrogazione pura e semplice affiderebbe la formazione l'accesso totalmente nelle mani dei nostri amici editori
Che sarebbero ben felici di essere gli unici custodi del riconoscimento professionale magari rilasciando i giornalisti la tessera professionale
Con tanti saluti alla formazione autonoma alle scuole dell'ordine e ad ogni ipotesi di sanatoria per coloro che da anni vivono di giornalismo altro che liberalizzazione l'ho già detto
Sarebbe la fine di ogni simulacro di autonomia
Ecco quindi che si delineano gli aspetti di fondo della riforma
è facile riconoscere gli elementi comuni ad esempio tra i nostri de e i contenuti di fondo delle proposte della sinistra democratica dei senatori Bedin dunque e delle altre ipotesi che sono in campo altre le attendiamo vogliamo confrontarci con tutti
Perciò anche se alcuni nodi a cominciare dal problema delicatissimo della riservatezza delle fonti che va difesa della categoria vanno rapidamente sciolti questi nodi
Ma credo che ci sia ancora un po'di tempo per approfondire limare le proposte in campo
Ciò nella speranza che si arricchisca ulteriormente il panorama dell'ipotesi di riforma
L'obiettivo dovrebbe essere quello di realizzare un testo unico se possibile se ci saranno le condizioni politiche parlamentari
In modo da assicurare una corsia preferenziale la riforma che non dimentichiamolo mai lo ripeto ancora dovrà rispondere al quesito referendario per evitare la consultazione
Ce la farà il Parlamento sono abbastanza esperto delle vicende politiche parlamentari faccio cronista parlamentare dal nutrire eccessive speranze in proposito
Anche se dobbiamo batterci per questo risultato
Evitando peraltro di sprecare ulteriori energie inutili
Nella rincorsa delle associazioni venatorie che cercheranno di convincere italiani occupare la domenica dei referendum con attività diverse dal voto magari invitandoli ad andare al mare
Anche questo sarebbe un grande errore che ci allontanerebbe dalla riforma
Nasce quindi come dicevo il problema del vuoto normativo
Nell'eventualità che in assenza di una legge di riforma sia abrogata quella in vigore cosa accadrebbe
Lascio la risposta ai nostri amici costituzionalisti
Entrerebbe in vigore la legge precedente del ventotto quella che istituiva l'ordine del venticinque è possibile un declino di proroga della legge sessantanove che tempi avrebbe il Parlamento per realizzare una nuova legge mantenendo gli affetti della vecchia
Credo sia difficile per chiunque rispondere in maniera certa queste domande
Sta di fatto che qualunque sia l'esito del referendum ci dovrà essere una legge nuova
Io credo che non ritengo possibile con una certa interpretazione della sentenza della Corte Costituzionale lascia intendere che sia sufficiente per garantire le nostre economie il combinato disposto l'articolo ventuno della Costituzione
Legge sulla stampa prassi consolidata
Credo invece che proprio la sentenza della Corte facendo riferimento al regole incerte come la prassi rappresenti la migliore testimonianza della necessità di evitare il vuoto di regole
Signore e signori colleghi collega è ovvio e lo abbiamo più volte ribadito che su questa vicenda dell'ordine si rischia di veder spazzate via le regole della professione non certamente il giornalismo
è un problema politico ma anche un problema istituzionale che non può essere affrontato con superficialità
Qui rappresento la Federazione della stampa di cui ho la guida politico-sindacale sono consapevole della debolezza del sindacato in questa fase di crisi del settore dell'informazione ma anche della forza del ruolo unitario della Fnsi
Il sindacato dei giornalisti non intende sovrapporsi o addirittura surrogare
Come qualcuno forse vorrebbe è stato detto
I compiti di ontologie sci e di tutela dell'autonomia professionale gestiti dall'ordine
Noi vogliamo continuare a fare a tempo pieno il nostro mestiere è sempre più difficile di sindacalisti sapendo che rispetto dell'autonomia dei diversi ruoli e funzioni ha finora consentito un equilibrio di responsabili tra di responsabilità tra i diversi organismi della categoria
Certo nessuno potrà impedire al sindacato di continuare a battersi strenuamente in difesa dei colleghi giornalisti della loro dignità e del loro contratto di lavoro di lavoro anche perché quando parliamo di vuoto normativo non pensiamo soltanto all'ordine professionale
Ma pensiamo anche alla deregolazione argomentazione che sta investendo più che altri settori l'industria dell'informazione
Purtroppo alcune delle riforme quelle essenziali per un riassetto complessivo sia delle telecomunicazioni sia dell'editoria ancora non sono state varate
Il sindacato dei giornalisti apprezzato e sostiene la volontà riformatrice del governo Prodi ma lamenta ritardi che rischiano di pregiudicare l'efficacia delle forme stesse
L'emittenza radiotelevisiva pubblica e privata attende un quadro normativo certo
E non sarebbe comprensibile un ulteriore slittamento dei tempi di un provvedimento che dovrebbe realizzare per la prima volta in Italia un'autorità unica no monocratica del settore
Da esserne sei
Insieme alle federazioni del settore dell'informazione di CGIL CISL UIL
Ha chiesto precisazioni ed emendamenti tendenti a rafforzare e qualificare il ruolo del servizio pubblico della RAI nell'ambito di un sistema dell'emittenza in cui tutti i soggetti abbiano accesso alle reti e alle nuove tecnologie
In questo ambito corre meglio tutelare l'emittenza locale nel quadro di un rafforzamento equilibrato dell'informazione regionale locale anche attraverso l'ipotizzata rete federale della RAI
Insieme all'Inpgi abbiamo rivendicato rivendichiamo una stretta nei tempi di formulazione di una proposta di riforma della legge sull'editoria la quattrocentosedici
Ormai del tutto obsoleta che oggi conseguenze dannose su un settore che vive la più grave crisi nella sua storia
La revisione del sistema di sostegno l'editoria la rivisitazione del nostro piccolo Guelfa
E cioè delle nostre relative dei nostri problemi relativi agli ammortizzatori sociali negli stati di crisi sempre più difficili da dimostrare gli stati di crisi e per ristrutturazioni che spesso non avvengono
Con la conseguenza oggettiva di aumentare la disoccupazione giornalistica e scaricare sulle finanze dell'Inpgi e quindi sulla categoria i problemi finanziari delle aziende
Sappiamo che questa materia delicata che bisogna muoversi all'interno delle leggi vigenti con l'obiettivo di cambiarle
Che bisogna sostenere il lavoro della commissione in quali caricata dal sottosegretario Parisi di avanzare una proposta riformatrice ma occorre far presto
Anche con lo scopo di definire regole nuove a partire dalla sperimentazione per estendere la diffusione dei quotidiani al di là degli attuali punti di vendita e per introdurre realmente la lettura dei giornali nelle scuole
Ed ancora di vuoto normativo parliamo quando sosteniamo l'inderogabile necessità di un disegno di legge che chiarisca il valore e il significato della comunicazione pubblica del ruolo degli uffici stampa e della comunicazione istituzionale
Il sindacato rivendica per gli operatori della comunicazione istituzionale mansioni Air regole deontologiche proprie della professione giornalistica
E quindi l'applicazione del contratto di lavoro su questi problemi si va formalizzando un confronto con il ministro della Funzione pubblica Bassanini che ci auguriamo dia risultati in tempi brevi a partire dagli uffici stampa dei ministeri
Occorre uscire dalle contraddizioni e dalla confusione
Che promana da provvedimenti come quello relativo al divieto di iscrizione ad albi professionali per i dipendenti pubblici un provvedimento che anche se ridimensionato rischia di determinare una frattura insanabile la comunicazione istituzionale
Restituita ai funzionari è l'informazione che deve e può essere affidata a giornalisti
La sofferenza della categoria riguarda poi tutta una serie di questioni riguardanti l'attuazione del del contratto di lavoro giornalistico recentemente firmato e Linda dell'indennità cosiddetta ex fissa
Gli impegni del ministero del lavoro riguardanti soprattutto i contratti a termine per i giornalisti disoccupati e l'ex fissa non sono stati ancora onorati ad un anno e mezzo dalla firma del contratto
Questo è inaccettabile anche se occorre naturalmente distinguere le diverse responsabilità istituzionali
La vicenda è tanto più odiosa in quanto riguarda centinaia ormai sono tra i mille seicento e il mille ottocento colleghi giornalisti che hanno perso il posto di lavoro specie negli ultimi tre anni
Il sindacato ha deciso di mettere in campo il massimo della sua capacità di lavoro e di utilizzo delle scarse risorse disponibili
Luigi sia pure tra qualche preoccupazione per le proprie finanze sta dando il suo contributo anticipando la fiscalizzazione degli oneri sociali nella seconda fase dei contratti a termine sindacato invece Casagit si stanno mobilitando per contrattualizzare il lavoro autonomo e l'emittenza locale individuando strumenti più flessibili degli attuali
E per realizzare un sistema previdenziale e di integrazione sanitaria per i freelance molti dei quali sono giornalisti che hanno perso il posto di lavoro
Ecco quindi un quadro complessivo di difficoltà e di emergenze che la categoria dei giornalisti è costretta ad affrontare con interventi quotidiani di fronte ad ostacoli sempre più ardui da superare
Quando sosteniamo l'esigenza anche autocritica di proporre noi stessi la strada del cambiamento dell'informazione affermiamo con forza la nostra autonomia e la nostra libertà
Con questo spirito discuteremo le ipotesi di regolazione dell'esercizio della professione avanzata dal mini avanzate dal ministro Flick
Con la convinzione che il diritto di cronaca si difende rafforzando realmente l'autodisciplina
L'ho già detto e lo ripeto
Cerchiamo un sistema di regole e di garanzie che tutelino i cittadini
Ricerchiamo strumenti flessibili ma rigorosi sia per quanto riguarda le norme professionali sia per quanto riguarda il sistema della contrattazione siamo convinti così di aver fatto una scelta avanzata per costruire un'informazione di qualità libera autonoma dai condizionamenti della politica e dell'economia asservita ad un unico potere se così si può chiamare
Quello che è l'unico che può farci tremare davvero le vene ai polsi
L'obbligo o comunque il dovere di cercare sempre di raccontare la verità ringrazia
Segretario la parola Mario Petrina presidente dell'ordine dei giornalisti
Cari colleghi
Amici
Autorità istituzionali
Rappresentanti
Del mondo sindacale
Presidente della FIEG
Dopo la relazione del collega Serventi Longhi segretario la Federazione e la stampa
Desidero subito toccare il cuore del problema
La regola della professione che oggi si vogliono stravolgere con l'abolizione la richiesta abolizione abrogazione
Della legge sull'ordine dei giornalisti che si fruisce l'ordine dei giornalisti
Il referendum o promosso
Da Marco Pannella
Sostanzialmente
Non è un attacco isolato alla nostra professione
Ma si colloca
Dobbiamo esserne consapevoli
In una strategia più ampia il cui fine è quello di limitare il ruolo centrale autonomo che il giornalista a nell'informazione e nella società civile
E questo il primo vero profondo significato
Dell'attacco che viene oggi mosso a questo strumento di autogoverno della nostra categoria
I segnali proposito sono tanti
Riaffiorano ogni tanto appunto proposte di limitare il diritto di cronaca
Che è un diritto di tutti
Cresce la conflittualità
Tra magistratura e stampa
Si moltiplicano i tentativi di porre sostanziali e pesanti bavagli
Alla nostra libertà di informare
Oggi tocca all'ordine
Sotto tiro però rimangono tutti i giornalisti e soprattutto gli enti che li rappresentano tutelano
Il disegno è palese
Si vuole indebolire se non non frantumare quei valori e quelle garanzie di autonomia e unità che nel passato hanno cementato la nostra categoria e che sono stati il frutto di conquiste di anni di lotte professionali e sindacali di tantissimi colleghi
Tornando all'ordine
Siamo stati dei primi noi
A sottolineare più volte che la legge del sessantatré
Di trentaquattro anni fa
Pensata per un mondo dell'informazione caratterizzato prevalentemente dalla carta stampata
E da tempo supera
Ma anziché adeguarla e modificarla in una prospettiva che guardi ad un riassetto generale del settore
Si vuole abolirla
Non più regole ma una grande arena aperta a tutti i venti
Si citano da più parti in proposito gli altri Paesi d'Europa dove non esiste l'ordine
E io spero che questa occasione
Che concordemente con gli altri Enti di categorie ci siamo data
Serviva a far riflettere su un concetto importante
Questo nostro Paese
Spesso assai spesso anche nel mondo dell'informazione pecca di provincialismo
Per cui leggiamo in queste settimane sui giornali
Di continui viaggi della speranza
In Germania
Dal cancelliere Kohl
I continui viaggi a Brussel sarebbe più proprio
Tutti a chiedere passaporti
A questa Europa mitica quasi che non li facessimo parte
Quasi che Hillary non avessimo
Parecchi anni fa
Creato le promesse con la Conferenza di Messina e mi piace dico perché sono siciliano di quella grande Europa che oggi tutti mitizzare o e quasi che noi non coltivo il Paese dove ogni volta per l'elezione del Parlamento europeo si registra il mal il maggior tasso di affluenza alle urne perché noi all'Europa non soltanto ci vediamo noi siamo europei
E questo provincialismo per quale bisogna fare un po'anche riflessione profonda che ci contraddistingue in taluni casi non è un provincialismo che ci faccia onore
Perché si dice sempre ma in Europa e lo hanno detto anche autorevolissimi colleghi non esiste alcunché visibile all'ordine dei giornalisti
E poiché abbiamo viaggiato anch'io fra i tanti autorevolissimi colleghi per l'Europa e non soltanto
Io ho parlato con i colleghi delle altre nazioni europee poi gli olandesi basta parlare con uno anzi per poi segretario del sindacato leggero distonia
Con i tedeschi spogli spagnole con quant'altro certo
Negli altri quattordici Paesi dell'Unione Europea ex c'è non esiste l'ordine dei giornalisti
E per uno quasi
A rafforzare tesi sbagliate
Sostiene che esiste soltanto
Quasi con un fondo razzistico
In alcune nazioni sudamericane
E se qualcuno viaggia su un po'di più a prenderebbe della grande civiltà di alcuni paesi sudamericani
Ma se l'abito da Doré chiare
Per cui talune proteste a volte su altri argomenti
Gli ambasciatori dei Paesi sudamericani
Ma si orecchia spesso quindi l'ordine si sta soltanto in alcuni paesi sudamericani
è come quando si dice
L'Italia cade nel Mediterraneo dimenticando la grande cultura mediterranea
Cadere Mitterrand quasi che fossero soltanto le Alpi
Il confine all'intelligenza di questo Paese
E allora se si viaggia su un po'di più
Si saprebbe che negli altri paesi non esiste l'ordine dei giornalisti perché ci stanno altro altre legislazioni altro tipo di legislazione e di garanzie
Ma senza alcun intento polemico perché non soltanto occorre unità della categoria ma perché io penso che la categoria sia sostanzialmente unita vorrei fare ai colleghi presenti e agli illustri parlamentare che mi ascoltano diranno che sonore
Vorrei sottolineare che negli altri Paesi non esistono altri organismi di garanzia per fortuna esistenti in Italia pomeriggi alla Casagit
Che noi rivendichiamo con orgoglio della saputo creare a tutelata la libertà dei giornalisti italiani
Basta parlare
Con i giornalisti di altri paesi per sapere che ci indicano qualcosa che purtroppo per il nostro provincialismo non riusciremo a esportare negli altri quattordici Paesi
Dove non esiste lo dico l'inciso
Lo Statuto dei lavoratori nostra grande conquista di grande democrazia e civiltà
Se qualcuno mi dice che esiste in Svezia lo studio lavoratori o qualcos'altro o in Olanda beh me lo dimostri
E con tutto ciò vogliamo
No non soltanto lo preserviamo lo miglioriamo noi imponiamo se del caso
Perché ne abbiamo una legislazione talmente avanzata che altri ce li invidiano quindi l'ordine
Che stabilisce bene o male
Tanto spesso male ma per colpa nostra
Talvolta bene per meriti anche nostro
Cos'è un accesso alla professione a tutela dei cittadini
A tutela dei cittadini
Quindi un maggior tasso di professionalizzazione
Quindi un maggior rispetto del cittadino con il controllato deontologica Serventi Longhi alcune cose
Con molta trasparenza ha detto tra le altre
Quella che sì sì Twin qualche tempo fa perché il problema c'era ed è presente un tentativo importante della Federazione alla stampa e dell'ordine giornalisti di un Giurì di un organismo che desse in tempi rapidi
La possibilità ai cittadini
Di difendersi rispetto al grande potere
Che si pensava avessero si pensa abbiamo sbagliando i giornalisti a volte quando scrivono sui giornali
E allora
Noi abbiamo una legislazione avanzata con le leggi migliorabili perfettibili da perfezionare certamente ma non accettiamo lezioni da solo ogni
La cui arroganza e pari all'ignoranza
Di ciò che esiste negli altri paesi europei
Ecco perché riteniamo che l'abrogazione
Dell'ordine dei giornalisti nel nostro Paese ma contestata
Le conseguenze che ne deriverebbero si possono facilmente immaginare
Il riconoscimento professionale subordinato all'arbitrio
Dei datori di lavoro che la loro volontà di qualificazione rapporto
E apprezzando come sempre la sensibilità del presidente della FIEG
E mio ex direttore Mario Ciancio dico che forse non è giornata oggi però lo stile che ci appartiene tutti ci costringe
Ci impone nel reciproco rispetto dire ciò che pensiamo possa cadere
Io non ho bisogno di usare perché ci conosciamo da un potente la parola Mincio noi siamo annuncia
L'abrogazione di qualsiasi indicazione di carattere deontologico
Anche in relazione alle garanzie previste dalla legge sulla stampa se fosse abolito l'ordine che lascerebbe una funzione pubblica e fondamentale come quella dell'informazione senza alcuna garanzia alcuna tutela reciproca
L'abrogazione di qualsiasi possibilità di controllo sociale pubblico sull'accesso alla professione giornalistica
Che potrebbe essere esercitata esclusivamente da soggetti preparati da Belgrade strade dalle imprese editrici quindi avesse ampiamente assoggettati
Il vuoto legislativo e normativo prodotto dalla eventuale abrogazione dell'ordine dei giornalisti
Lascerebbe chi esercita l'attività di giornalista senza alcuna tutela pubblica
Elettori senza alcuna garanzia di responsabilità
è facile prevedere una situazione insopportabile per il complesso intreccio di diritti che ruotano intorno all'informazione e comunque appare francamente incoerente a meno che non sia ispirato da interessi diversi da quelli della professione del rispetto delle regole del gioco
Per esempio l'interesse delle aziende da dettare se stesse le regole di comportamento dei propri dipendenti in maniera funzionale all'azienda stessa
Di queste settimane
Qualche episodio indicativo
Appena si comincia a comprendere che forse l'ordine
Repubblica
Norme nuove
Dobbiamo essere consapevoli di tutto ciò
La libertà illimitata finirebbe nel nostro Paese per avvantaggiare una sola categoria territori i quali continua a dimostrare
In tanti casi non in tutti per fortuna in questa maniera un'assenza di scrupoli preoccupante manifestata dalla illusione troppe volte reiterata del contratto di lavoro giornalistico
Il ricorso all'abusivismo una lavoro nero alla richiesta di togliere ogni controllo pubblico e sociale alle fittizio dondolo Gico della professione
Ho detto
Per fortuna non tutti
E noto in proposito su quest'ultimo tema come gli editori più volte hanno dichiarato di non sopportare che un ente pubblico l'ordine
Posso in qualche modo al di fuori al di sopra del contenzioso contrattuale e delle mediazioni politiche o anche sindacali certifica le condizioni non tanto del contratto di lavoro quanto del rapporto professionale
E che vorrebbero abolito questa sorta di terzo incomodo incontrollabile con i soliti strumenti all'italiana
Vorrebbero gestire loro anche l'accesso e decidere a loro chi posta chi non posso fare il giornalista e stabilire allora le condizioni
Così come è noto che molti giornalisti mal sopportano il richiamo che viene proprio dall'esistenza dell'ordine
Alla sostanziale pubblicità e politicità in senso alto dalla professione e pertanto alla responsabilità sociale oltre che individuale morale del loro lavoro
Per molti le regole pur e volutamente interpretative eppure applicate tenendo sempre conto dalla particolarità del caso di specie sono comunque una gabbia troppo stretta e vincolante
Sia debolezza incapacità
Scusate sia per coloro che non vorrebbero controlli per comico debolezza incapacità sia per coloro che vorrebbero controllare a loro per imporre altre regole politiche in senso basso clientelari e così via
Sia per coloro che vorrebbero a palpare ad altri controlli per meglio realizzare interessi propri e altrui e vorrebbero quindi abolito l'ordine
Il Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti
Giorno trenta gennaio
Ha provato le proposte dell'ordine
Nazionale per la riforma della legge del sessantatré
è stato fatto con un grande senso di responsabilità
Purtroppo casualmente incidentalmente il trenta di gennaio la Consulta che rispettiamo sino in fondo
Ha dato il via al referendum abrogativo dell'ordine
E abbiamo dimostrato di non essere né quanto potere
Ne è una lobby
Abbiamo come era giusto e come avrebbe fatto chiunque e avrebbe fatto chiunque di noi rispettato sino in fondo
La pronuncia della Consulta
Noi sì
Nessun giornalista
Degli organismi di categoria
Ha mai
Espresso critiche
Men che rispettoso
Nei confronti della
Corte costituzionale
Ma vorrei dire
Che l'ordine dei giornalisti suo consiglio nazionale
Non ha alcun timore
I presidenti degli ordini regionali
Di un un referendum
Che per comune accezione
Non vorrebbe significare l'abolizione di ricordi ai giornalisti della quale quattro tre quarti del Paese non sa nulla
E della quale molti colleghi giornalisti non sanno nulla o poco
Se si va a votare vada democraticamente il Paese a votare
Il referendum sarà come quello che vide protagonisti i magistrati
Altro che quello sulla responsabile civile magistrati
Sarà un referendum pro o contro i giornalisti che sia chiaro
E io ascolto
Danesi ormai la lunga telenovela
Di un importante organo d'informazione
Che io personalmente desidero sia sempre tutelato
Radio radicale
Quando lei è becera giri della lunga maratona che per mesi hanno assillato non soltanto me ma tanti
Spero pochi italiani
Cosa accadrebbe se non ci fosse un ordine o una legge a chiunque col microfono aperto
Può dire tutte le sciocchezze che io ho ascoltato anche dai microfoni di Radio Radicale
è un panorama che ci poniamo davanti con senso di responsabilità
Ringrazio i colleghi della Federazione alla stampa i colleghi dell'Inpgi della Casagit
Per la sostanziale unità di intenti che abbiamo intanto non per la difesa corporativa di un organismo la cui legge va cambiata
La cura e di studio va cambiata ma perché a Siena abbiamo compreso tutti che è un momento delicato
è che non è possibile tentare di colpire in modo surrettizio
Il giornalismo italiano che si esprime ai migliori livelli europei e finalmente per cortesia vogliamo finirla con il rito del giornalismo anglosassone anche qua provincializzato spariti alziamoci alcuni
Settantatré mila giornalisti italiani in tutto il Paese sfornano ogni giorno pagine e pagine provinciali regionali nazionali di Kallon h e vivaddio nessuno è perfetto
Ma se sbagli un giornalista un aggettivo una virgola
Il politico di turno critica anche colleghi professionisti politici
Non si spara su quella che non è la croce rossa
Che il turismo italiano
Non si spara e basta
Io rivendico a questo ordine nazionale
Ai miei predecessori
I colleghi
Guidi purtroppo scomparso al quale va il mio referente pensiero
I collegi Murelle Faustini di aver potenziato assieme presidente degli Ordini regionali che ringrazio per la presenza per quanto mi riguarda qui
Hanno potenziato per lo strumento intelligente che sono la scuola di giornalismo
Che hanno elevato
La qualità grandi versi nell'accesso alla professione
Se come sono convinto pur modificata radicalmente profondamente la legge è giusto istitutiva dell'ordine
Un organismo resisterà
Esisterà in questo Paese le scuole dell'ordine o comunque si chiamerà perché non abbiamo fornito soltanto un utile speriamo utile comunque un contributo ai signori parlamentari perché il parlamento abbiamo sempre detto questo faranno e dal Parlamento che ha il dovere e il diritto di legiferare in tutto non sia soltanto un contributo di esperienza se volete
Io ho visto
Diverse proposte di legge che esistono che saranno nei prossimi giorni ancora messi a punto da alcuni eccellenti parlamentari
Così come esiste una proposta
Che la sinistra democratica qualche giorno fa ha presentato in Parlamento nel dire che la notte scuote giornalismo son patrimonio
Che noi difenderemo fino a quando insisteremo
Devo dire che ho apprezzato lo sforzo l'interesse
Se la sinistra democratica manifestata con la presentazione in conferenza stampa
Di una punto proposta di legge innovatrice
E usando tutti i toni devono essere consoni alla carica di Presidente dell'ordine dei giornalisti
In questa sede
Non posso esimermi dal dire
Che io condivido personalmente
Non tantissimo
Di quella proposta
Ma ciò non vuol dire che il Parlamento non può varare la sua proposta anzi augurabile auspicabile che l'Avanti
Ma non si può
Porre nelle mani di una commissione unica di nove persone se il giornalista rete dei colleghi due designate dagli editori e uno designato al Garante per tre anni o quattro non ricordo bene in quella proposta
Tutto il mondo
Del giornalismo italiano con la famosa Carta del giornalista che riecheggia laccato depressa che esiste in Francia
E che mi diceva la collega della RAI stimatissimo già corrispondente di un telegiornale nazionale la RAI da Parigi possedere lui
La sua segretaria poi ha precisato la mia assistente l'ottimo operatore e poi a seguire a chiunque all'interno svolgesse un qualche lavoro nel mondo dell'informazione
è questa la proposta
è questo il futuro
Io non sono d'accordo
Quindi auspico ringraziando certamente per lo sforzo profuso per l'intelligenza apposta per la sensibilità nel discutere del problema e nel varare una qualche proposta io non sono d'accordo
E se l'onorevole Melandri l'onorevole Giulietti
Su quanto è emerso
Perché sono convinto che è un contributo ampio dovrà arrivare ai parlamentari
Non sottacendo
Che il Consiglio nazionale l'ordine
Una sua proposta proposta contributo soltanto chiamiamolo così così lo definiamo ha voluto dare
Al Parlamento
Ai senatori ai deputati
Noi crediamo e concludo
Noi crediamo che il nuovo sistema attuale
Con una legge dell'ordine profondamente cambiata profondamente cambiata per quanto riguarda l'accesso alla professione
Il più liberalizzate liberalizzato e liberalità ante possibile
Come istituzione del Giurì
Che dia ancora ulteriore tutela i cittadini
Queste nostre proposte possono essere vagliate
Come contributo
Non abbiamo un sistema che se va riformato appunto
Ha dato dei frutti in questi anni e non non ricordiamoci soltanto di quanto di guasto ha potuto esserci ma di quanto di positivo a petto alla legislazione di altri paesi noi giornalisti italiani abbiamo saputo costruire
E per chiudere dirò al nemico Marco Pannella
Che ha sollevato così come ho dichiarato più volte nell'arco di questo anno e mezzo
Un problema reale
Ma il merito di sollevare problemi reali
Non può consentire ad alcuno
Di pensare che il Parlamento debba essere espropriato
Di quella che è la sua attività la sua attività legislativa
In questo caso non mi permetto non posso farlo
Neanche titolo personale
Non mi permetto di giudicare alcunché qualcuno
Ma secondo me sì
In questo caso Pannella ha profondamente sbagliato
Io sono convinto che gli italiani sapranno comprendere le nostre buone ragioni da migliorare alloro ulteriore difesa grazie
Grazie a te Presidente credo che possiamo aprire il dibattito del collega presidente di PG Gabriele Cescutti della Casagit Mimmo Ferrara siano l'intervento più tardi ascoltiamo l'onorevole Michele rilevanza nazionale che
Bonatesta di Alleanza Nazionale che ha chiesto la parola
Mentre si avvia al microfono profitto
Per ricordare che il garante dell'editoria Francesco Paolo Casavola
Ci ha mandato un messaggio di saluto di buon lavoro lui in questo momento a Trento non può partecipare si riserva il futuro
Così come i deputati del PPI due dei vinti hanno già presentato una proposta di legge sono impegnato in Parlamento però si rallegrano che venga affrontato la questione che non può essere considerata con distrazione come avvenuto fino ad ora
I saluti gli auguri di buon lavoro del senatore Semenzato dei Verdi
Il del presidente la Commissione affari costituzionali Rosa Russo Jervolino prego grazie
Io ringrazio e gli organizzatori per l'occasione che mi danno di prendere la parola in questo convegno ruberò solo pochi minuti perché lo hanno detto in apertura e gli stessi organizzatori
Il dibattito in lungo e gli interventi previsti sono volti quindi ebbene non dilungarsi troppo
Io ho preso la parola per portare il saluto del presidente del mio gruppo il senatore Maceratini e del senatore Servello che sono assenti in quanto impegnati in lavori della Bicamerale e per portare una testimonianza della parte politica che rappresento su un problema appunto molto importante e molto attuale
Una testimonianza doverosa dato non sfugge a nessuno l'importanza dell'incontro odierno nell'importanza né come ho già detto la qualità
Che l'informazione sia attraversando una crisi di identità e sotto gli occhi di tutti che a fronte di questa crisi di identità esista anche una crisi di credibilità e altrettanto evidente
Così come è evidente risulta il fatto che oggi siano posti in discussione le regole della professione del giornalista non solo per la dichiarata ammissibilità del referendum abrogativo della legge sull'ordinamento professionale dei giornalisti italiani
Ma anche e soprattutto per il dibattito che da tempo il ritiro risolto si aggira intorno alla figura del giornalista
Di quelli che sono i suoi doveri nei confronti del lettore di quella che dovrebbe essere la sua etica nell'esercizio del dovere potere di informazione che forma e in forma con conseguenze a volte che vanno oltre lo stesso dovere potere di informazione cui poc'anzi facevo riferimento inevitabile dunque la messa in discussione addirittura della professione giornalistica almeno secondo le regole cui sino a oggi è stata sottoposta inevitabile la messa in discussione la professione giornalistica ma estremamente pericolosa
Di fronte alla possibilità di un vuoto legislativo alternativo alle attuali regole del quale nessuno è in grado di prevedere eventuali possibile inevitabilmente ricadute
Siamo dunque perfettamente d'accordo sia con l'ordine nazionale giornalisti sia con la Federazione nazionale la stampa italiana quando si dice che l'abrogazione tout cour dell'ordine giusto quanto previsto dal referendum in questione comporterebbe negative conseguenze facilmente immaginabili
è stato detto poco pochi minuti fa il riconoscimento professionale subordinata all'arbitrio del datore di lavoro per esempio e alla loro volontà di qualificazione del rapporto l'abrogazione di qualsiasi indicazione di carattere deontologico anche in relazione alle garanzie previste dalla legge sulla stampa che lascerebbe una funzione pubblica e fondamentali come quella dell'informazione senza alcuna garanzia e alcuna tutela reciproca
L'abrogazione di qualsiasi possibilità di controllo sociale pubblico sull'accesso alla professione giornalistica
E siamo d'accordo con il presidente dell'ordine Mario Petrina che poco fa ha detto che il vuoto legislativo e normativo prodotto dall'eventuale abrogazione dell'ordine lascerebbe chi esercita l'attività di giornalista senza alcuna tutela pubblica
Ma soprattutto lascerebbe i lettori senza alcuna garanzia di responsabilità
Per cui sarebbe estremamente facile prevedere una situazione insopportabile
Per il complesso intreccio di diritti che ruota intorno all'informazione comunque apparirebbe francamente incoerente a meno che il vuoto le l'attivo cui si faceva riferimento non debba essere ispirato da interessi diversi appunto da quelli della professione e del rispetto delle regole del gioco
Per questo noi Alleanza Nazionale diciamo con fermezza no all'abrogazione dell'ordine giornalisti
Ma con altrettanta chiarezza diciamo sì ad una nuova regolamentazione della professione giornalistica sinora è una vera e propria riforma che la figura del giornalista
Colleghi per cortesia se vogliamo ascoltare che parlare ventiquattro facciamo troppo altrimenti non l'abbiamo quello più
No all'abrogazione dell'ordine anche e soprattutto se non vogliamo distruggere quanto è stato creato negli anni a sostegno della categoria dei giornalisti e della sua indipendenza mi mi riferisco all'Inpgi per esempio alla Casagit alla stessa Federazione Nazionale Stampa Italiana determinando un pauroso vuoto prima di tutto di responsabilità dei giornalisti non conoscendosi più is Ono come agiscono come diventa uno e permangono tali non è un caso allora che non più tardi di ieri in Senato Alleanza Nazionale dopo mesi di studio e di approfondimento della materia abbia presentato un disegno di legge primi firmatari seduto i senatori Cusimano e Maceratini
Terzo il sottoscritto proprio per la riforma della legge tre febbraio mille novecentosessantatré numero sessantanove che regola la professione giornalistica
Settantuno articoli in totale i cui capisaldi sono la sottrazione del praticantato alla protesta della controparte
La richiesta della laurea in giornalismo e questo abbiamo sentito chiedere poco fa anche dal dal Presidente del dal dal dal direttore da segretario scusate la segretario e nazionale della Federazione nazionale la stampa
La richiesta della laurea in giornalismo dicevo una specializzazione per due anni nel caso di altri tipi di laurea per essere ammessi all'esame di Stato il mantenimento dell'albo dei pubblicisti per tutti coloro che svolgono attività part-time
Non ritengo possa o debba essere questa la sede o il momento per entrare nel dettaglio in una specifica proposta legislativa
Per cui mi fermai enunciazioni di massima già fatte aggiungendo magari che l'attenzione del partito che rappresento per i problemi dell'editoria del mondo dei giornalisti
In particolare due sei sei sottolineata da un altro disegno di legge di cui sottoscritte più firmatario presentato già da alcuni mesi che rivede la responsabilità oggettiva del direttore responsabile nell'editoria quotidiana e periodica
Un'attenzione che confermasse riconferma ancora dovesse esserci bisogno quanto già detto e cioè che abrogare e cosa del tutto differente da riformare
Che la crisi dell'informazione
E le regole della professione del giornalista tema dell'incontro odierno non si affrontano con l'eventuale abrogazione della legge sessantanove del mille novecentosessantatré sull'ordinamento della professione giornalistica in quanto in tal caso quella dei giornalisti non sarà più una professione intellettuale riconosciuta e tutelata dalla legge
Non ci saranno più le figure giuridiche dei giornalisti professionisti di quelli praticanti e dei pubblicisti
Non ci sarà più niente nulla in grado di caratterizzare giuridicamente la figura del giornalista dato che chiunque potrà definirsi e dichiararsi tali
E un'eventualità del genere a nessuno sfugge cosa comporterebbe sia dal punto di vista della professionalità sotto il profilo dell'etica sotto quello dell'insegnamento
Concludo dicendo che come Alleanza nazionale siamo totalmente disponibili a riformare la professione del giornalista e il nostro disegno di legge ne è la riprova immediata
Non siamo disponibili a distruggere la figura del giornalista con il suo personale bagaglio di professionalità e di etica con quei servizi che undici contribuiscono sicuramente in maniera determinante a garantirne l'indipendenza
Una qualità quest'ultima sempre più difficile però da trovare e da scoprire
La cui mancanza forse e proprio all'origine di quella crisi per la quale anche oggi anche in questa sede ci affanniamo a cercare e ricercare soluzioni che probabilmente sono meno lontani di quanto pensiamo grazie
Grazie presidente della Fieg perché Mario Ciancio Sanfilippo per un saluto
Grazie
Colleghi buongiorno signore
Io non sono venuto soltanto per ascoltare quindi sono lieto di porgere il saluto ho sentito delle cose estremamente interessanti in particolare vorrei dire però al mio amico Petrin
Che gli editori italiani non sono così cattivi e non vogliono mettere i giornalisti gli abbia noi ci siamo astenuti dall'intervenire in materia noi abbiamo solo chiesto
Di potere essere consultati perché siamo una delle parti che ha interesse alla chiarezza
Noi desideriamo che al più presto chi più da questa vicenda e si chiuda con chiarezza
Noi abbiamo dei problemi enormi tutto quello che abbiamo ribattuto qui parte da un presupposto perché la libertà di stampa si difende soltanto con dei bilanci attivi quando non ci sono bilanci attivi è inutile parlare di libertà di stampa
La fine che si batte per cercare di risanare questo settore
E in questo io sono qui per chiedere ai miei colleghi essendo io giornalista professionista da trent'anni sono qui per chiedere una maggiore attenzione ai nostri problemi noi abbiamo sollevato alcuni casi emblematici abbiamo sollevato il caso della pubblicità dei medici abbiamo avuto dal presidente dell'Antitrust Amato un parere che dice che anticostituzionale la legge che vieta ai giornali di pubblica are tutto quello che viene pubblicato sulle pagine gialle è uno scandalo noi non possiamo neanche dire il professore ITS riceve dalle ore di più sono alle ore zero
Allora io chiedo ai miei colleghi di attenzionare questi problemi sono dei piccoli problemi che alla fine portano i bilanci in attivo i bilanci in attivo porto la libertà di stampa grazie
Grazie presidente
Carla Mazzuca delle nove che italiano senatore
Grazie contributo
Anch'io sono qui per
Portare l'adesione del di Rinnovamento italiano acquista emergenza
Che vede tutti insieme qui gli organismi della professione giornalistica
A difesa non di una di privilegi o di di corporazioni in senso antiquato o in senso diciamo cancellato dalla storia ma in difesa di un ordine dire meglio di un ordinamento poi chiamiamolo come ci pare
Che garantendo la autotutela e la come dire il controllo interno della professione garantisce il fondamentale diritto all'informazione dei cittadini evito costituzionali
Io credo permettetemi una brevissima chiosa che rispetto a tanti atti politici ci siano le ragioni nobili le ragioni meno nobili e allora io credo che dietro a questo referendum radicale fatemi essere un po'malignità
Vi sia da un lato così questo fatto di cancellare questo liberismo assoluto che sembra che in questa chiave si possano risolvere i problemi del mondo e non è vero proprio perché i diritti sono sempre ha dei diritti corrispondono dei doveri e vedono sempre più soggetti implicati e quindi presuppongono regole
Perché se anche quel piccolo particolare che ne sappiamo aver che ho seguito anche negli anni scorsi in data alla Camera una sola serata cioè il fatto che per esempio radio radicale per anni non ha pagato chi sono i giornalisti livello accoltella cosa
Come vedete c'era qualcuno che diceva che a pensar male spesso si coglie e allora voglio dire per da questo detto questo è evidente che anche noi pregheremo per una riforma dell'ordine dei giornalisti che vogliamo mantenga appieno
Tutta questa capacità di autotutela e di come dire di garanzia costituzionale dell'informazione ma sotto tutto per primo perché tutta la legislazione relativa all'informazione e al emittenza possa arrivare finalmente in porto
I fatti non si tratta più di fare leggi ideologica e l'ideologia sono crollate da un lato e dall'altro sono crollate nel mondo si tratta molto semplicemente di prendere atto di quelle che sono le in realtà esistenti
In questo settore che sono realtà estremamente concrete estremamente evidenti che riguardano l'Italia ma riguardano l'Europa riguardano il mondo e rispetto a questo a tentare di dare regole precise
Per tornare ai giornalisti ne sappiamo cosa significa
La difficoltà di accesso ma come occorre garantire un accesso qualificato
Ne sappiamo le norme categoria dei freelance qualcheduno ha detto prima che vi sono moltissimi colleghi anch'io sono giornalista professionista da vent'anni
No la le le norme il rientro come dire si ritorna a fare il freelance perché purtroppo si è perso il lavoro magari dopo vent'anni
Non sappiamo che cosa significa anche oggi essere giornalista non più soltanto che la carta stampata ma della radio e della televisione a quali condizioni in mancanza di regole certe per esempio per l'emittenza televisiva
Che fa sì che pur di sopravvivere centinaia di emittenti poi dopo impongano condizioni pazzesche per chi vi lavora
Ecco che quindi le leggi riff di riforma del ring favorita la consapevolezza dei problemi senza impostazioni ideologiche tenendo ben chiara la rotta da seguire che quelle delle garanzie costituzionali che quello della possibilità di auto tutte nella che quella di un professione e non lavoratori mi spiace per gli amici della Sinistra democratica ma di una professione che per la sua nobiltà di lavoro intellettuale paria ad altre nobiltà i lavori manuali ma c'è una nobiltà del lavoro intellettuale che non mi vergogno di voler sostenere in questo ambito richiede un'attenzione diversa richiede forse una maggior anche garanzie legislativa l'ultima parola è quella sulle fonti io credo e mi sono battuta in Commissione affari costituzionali del Senato per esempio all'interno della legge sulla privacy la famosa legge sulla privacy
In pieno accordo con il tutti quanti gli organismi della professione giornalistica per garantire che i giornalisti non cadessero sotto la scure di che per garantire una privacy che è giustissimo garantire poi dopo fossero privati della proprio
Dovere istituzionale direi e di professionale cioè di fare informazione quindi questa è stata una battaglia e l'altra battaglia che abbiamo iniziato e quella dell'autotutela un'ultima informazione fosse minimalisti la maglia voglio dire all'interno di questo settore in Senato è stata approvata in rapporto alla tutela dei diritti dell'infanzia qualcosa che mi vedeva come prima firmataria ma poi ce n'erano anche altri
Che chiedeva questa forma di maggior controllo sull'informazione televisiva affidata e quindi è una cosa di ottobre non la dico oggi per far più bella affidata all'autotutela della professione
Quindi l'ambito molto ampio non cercheremo di operare al massimo il raccordo con d'ordine e con la federazione per poter da contribuire a dare a questo Paese la miglior legge fossili migliori leggi possibili grazie
Segretario generale aggiunto della CGIL Guglielmo Epifani ha chiesto la parola glielo do volentieri
Ringrazio innanzitutto il segretario della Federazione della stampa
Per avere ribadito nella sua introduzione
Le ragioni e i vincoli di un accordo di un'alleanza di un comune lavoro tra i grandi confederazioni
La Federazione della stampa e gli organi dei giornalisti italiani
Noi abbiamo avuto già nel passato degli ultimi vent'anni
Molte occasioni di lavoro comune e anche molte occasioni di divergenza
Ma sia quando siamo stati d'accordo sia quando abbiamo avuto punti di vista diversi penso ad esempio le grandi questioni pensionistiche su cui abbiamo avuto anche pubblicamente dissensi rilevanti non è mai mancata tra di noi uno spirito costruttivo
Teso cioè sostanzialmente a cercare di penetrare e capire le ragioni problemi e processi che riguardavano l'informazione al mondo della comunicazione i due rispettivi ruoli allora io dico questo perché perché a me convince in questa proposta di Serventi quella di un lavoro assieme soprattutto questo spirito
Che oggi sia i lavoratori dipendenti sia i giornalisti sono dentro gli stessi processi hanno gli stessi problemi devono rapportarsi allo stesso futuro non perché si è tutti uguali
Perché ovviamente ognuno ha la sua specificità la sua professione la sua storia è suo il problema ma perché il mondo le trasformazioni
Perché la globalizzazione e la velocità di trasformazioni tecnologiche che ci propongono un terreno nuovo questo ci accomuna
Nell'epoca delle trasformazioni le vecchie certezze non reggono più e come costruire come regolare come governare le trasformazioni del cambiamento è una questione di straordinaria complessità lo è per il mondo del lavoro dipendente io credo che lo sia forse ancor di più per voi per la vostra funzione straordinaria ed Elica
Valuteremo con più attenzione le proposte sul merito di riforma che sia la Federazione della stampa sia l'ordine hanno avanzato
Per l'amicizia che mi lega a voi mi permetto di dare soltanto tre suggerimenti e accettateli da qualcuno che ha lavorato con voi per molti anni e solo con questo spirito
Il primo dei suggerimenti e questo di fronte a queste trasformazioni non ci si può arroccare indifesa di regole di situazioni straordinariamente efficaci nel passato ma molto meno nelle nuove condizioni
La sfida non sia tra chi difende e chi rinnovo Massiah tra due modelli di innovazione
Tra chi si propone di innovare senza regole lasciando la libertà dei mercati la soluzione del tutto chi si propone nelle nuove condizioni difficili costruire nuove regole nuove strutture nuove certezze
Secondo suggerimento
Dentro questo processo di trasformazione non si deve apparire in difensiva
è sbagliato
Bisogna avere il coraggio di assumere le trasformazioni e le proposte nell'epoca in cui tutto cambia
Anche
Con la capacità di sperimentale
Mettersi in discussione sapendo che quello che si può proporre o costruire magari fra cinque sei sette anni dovrà essere rivisitato e analizzare
E il terzo suggerimento se si arriva arrestare e dunque per cortesia lo dico nel vostro interesse nel nostro interesse non fatto un errore che abbiamo corso il rischio di fare anche noi due anni fa sul referendum sulle deleghe sindacali
Cioè quello di mettere sul piatto della discussione del confronto ai cittadini chi era contro o chi era puro il sindacato
Non fate l'errore di mettere sul piatto del confronto chi a favore o contro il giornalista del giornalismo italiano
Mettete sul piatto del confronto due sfide e due progetti di cambiamento
Uno che punta a rinnovare nelle regole né le tutele necessarie per difendere il diritto dei cittadini e l'altra che vuole proporsi di innovare senza regole e senza tutte perché comunque andrà il referendum a partire da questa impostazione voi riuscirete
Io spero e penso con il Parlamento a costruire una mappa una riforma legislativa che li metta in condizione di affrontare le sfide che da oggi in poi diventa lo ripete sfide molto più complesse e molto più diverse rispetto a quelle del passato
Sergio Bellucci
Grazie
Sergio Bellucci Bellucci Rifondazione Comunista grazie di essere venuto
Un giorno ringrazio di quest'opportunità
Io cercherò di essere molto franco
Perché credo che in giornate come queste si è inutile
Venire qui a raccontare
Ecco
Come si dice in gergo lisciare il pelo alle situazioni
Il quindici febbraio
Del mille novecentonovantasette
A Ginevra
Anche il Governo italiano insieme ai rappresentanti dei più importanti governi del mondo
Hanno firmato un accordo il sette del Buttiglione
Per la deregolamentazione dei servizi e delle infrastrutture di telecomunicazione
Che segue soltanto di due mesi
L'accordo di Singapore
Sui servizi informarvi servizi e prodotti informatici
Questa data quella del quindici febbraio probabilmente negli anni futuri sarà ricordata come l'inizio di una fase nuova della storia del mondo
Una fase che modificherà sostanzialmente in modo radicale
Quella che è stata definita la società dell'informazione
Il governo italiano ha aderito anche attraverso la sua rappresentanza ministeriale all'idea di una deregolamentazione di questo mercato dell'informazione e della comunicazione
Una mercato che si va configurando come dice un collega
De il Sole ventiquattro Ore
Come
Un solo mercato finanziario un solo mercato azionario un solo mercato assicurativo mondiale
Accessibile istantaneamente da centinaia di milioni di risparmiatori un solo mercato mediatico per il software e per i larghi settori di servizi con profonde trasformazioni pubblicitarie e di distribuzione della comunicazione
Allora se questo è il quadro
Nel quale si sta definendo il riassetto
Della comunicazione nel mondo
La discussione che stiamo facendo qui in questi mezzi
E la stiamo facendo perché sono state raccolte le firme probabilmente per un referendum altrimenti non staremmo qui a discutere
La discussione sta avvenendo
In un quadro di profonde mutazioni degli assetti produttivi e professionali
E questa profonda trasformazione non può essere negata da una discussione
Relativamente
Alla professione di quello che è stato in questo secolo probabilmente una delle figure fondamentali della democrazia dei Paesi avanzati quella del giornalismo
Questo prodotto della globalizzazione si sta abbattendo su due cardini che erano saldi fino a pochi mesi fa da una parte
La Costituzione dall'altra le regole di un lavoro da una parte l'articolo ventuno dalla nostra Costituzione
Che non parla soltanto del diritto di informare ma parla del diritto del singolo individuo a comunicare con tutti i mezzi tecnologici possibili resi distinti disponibili dalla tecnologia
E dall'altra le regole di un lavoro che si era costruito sulla professione della carta stampata
Se noi non teniamo conto di questi due aspetti nel quadro della globalizzazione
Creeremo probabilmente una discussione che sarà talmente tanto lontana dalla vita quotidiana della gente che nessuno capirà perché perché si sta discutendo ancora il mantenimento di un ordine professionale
Nel momento in cui c'è la Società dell'informazione che avanza un ordine per cui professionale per chi fa informazione
Io credo che stiamo alla Maastricht della professione della comunicazione
Ci sono dei parametri dei vincoli mondiali ai quali volenti o nolenti e voi sapete quanto il partito che rappresento io critica i parametri della cosiddetta globalizzazione
Ma ci sono dei parametri per le professioni che stanno ormai omogeneizzando le condizioni della produzione
Devi dare
Di affrontare questo nodo pensando di definire un altro piccolo recinto probabilmente per quei professionisti che fino a ieri hanno lavorato né nella sola carta stampata pensando di definire quello con il recinto da salvaguardare per almeno un altro x periodo secondo me fa soltanto delineare una divisione in due del mondo
Dei pro dei professionisti che fra hanno comunicazione d'ora in avanti che è inaccettabile
Allora io propongo un altro terreno non quello delle regole
Generali di legge degli definiscano una professione ma quello delle regole sindacali che definiscono questo tipo di collocazione nella società
In questo senso nella relazione di Serventi Longhi già potuto sfogliare
Mi scuso della stella di ritardo ma era convocato questa mattina al nostro comitato scientifico per il programma almeno la relazione introduttiva l'ho dovuta a sentire
C'era un accenno importante
L'accenno a un'alleanza strategica di questo sindacato con gli altri sindacati dei lavoratori che fanno e faranno comunicazione in questo Paese
E credo che su questo dobbiamo noi oggi ripensare le barriere di difesa di una libertà professionale che è libertà collettiva
Tre punti allora
Io propongo nella ridefinizione di un'agenda del programma
Sindacale se volete lo faccio da politico ma insomma per una ricollocazione
Vero il pesante della strategia unitaria dei lavoratori intanto il problema di come si garantisce l'utente il cittadino
Nell'era della comunicazione globale è un problema grossissimo è un problema che è relativa alle fonti ma non solo per chi avuto qualche esperienza di navigazione nella rete internet una delle scritte gli strumenti nuovi e una delle fonti nuove di comunicazione sa quanto è difficile controllare una fonte che cosa significa la circolazione dell'informazione con le nuove strutture della comunicazione
Quindi vanno ripensate delle regole e delle garanzie
Che secondo me hanno valore e possibilità di essere reali se pensate linee luoghi di lavoro dove vengono prodotte
La seconda riguarda le tutele integrative previdenziali
Che è una moto di poco conto
Ma che vanno riviste nella capacità sindacale di trattare delle condizioni per il lavoro
E terzo quello dell'autonomia culturale e professionale nel rapporto con gli editori
Vedete s'a nostro avviso se non si fa questo non c'è nessuna proposta di legge e nessun ridisegno che potrà aiutare la professione giornalistica tessere libera
E noi in questi mesi certe Geronimo nel misurare l'avanzamento di queste condizioni anche di contrattazione di dibattito dovrebbe sindacali anche in funzione della scadenza referendaria
Questo credo che sia il nocciolo vero
Alla quale va risposto non pensare che ci sono degli éscamotage l'éscamotage anche se passassero in Parlamento non sarebbero superati dalle condizioni materiali dello sviluppo
Anche se oggi passasse uno dei testi che sono stati approvati è la condizione materiale dello sviluppo che aggirerebbe questa condizione
E quindi rimetterebbe in discussione anche un esito concordato in sede parlamentare
Chiudo quindi con un invito forte
A non chiudersi dentro le certezze
A non dire che basta una legge basta una legge per riaprire un nuovo capitolo di tranquillità e di serenità non è questo non sarà sufficiente e credo che se commettessimo questo errore conta l'eremo probabilmente alla destrutturazione l'intero impianto della comunicazione italiana
Grazie al Sergio Bellucci Marco Pannella senza la Lovino
Prego
Io vi ringrazio a tre titoli e di avermi invitato innanzitutto l'ho ricevuto ieri alle diciotto l'invito ma insomma quindi vi ringrazio comunque dell'invito Poste vi ringrazio del fatto che dar le poste sui
Se volete potete scusate noi al posto delle postazioni sappiamo eventualmente
Poi per questa iniziativa che avete preso
Perché almeno una cosa ci può essere riconosciuta mi creda che per ragioni obiettivi più abietti immediati negativi
Però abbiamo dimostrato la nostra resistenza civile del personale di credere all'assoluta centralità quando non priorità del tema ed è il problema della giornalismo del informazione della conoscenza
Ancora un ringraziamento vi assicuro non mi aspettavo di essere chiamato ad esse portare saluto anche perché mi ero scusato non so se vi sono giunti ad alcune scuse che avendo una conferenza stampa alle undici non sarei potuto sta presente con la mia puntualità abruzzese ma anche un po'teutonica quella che a muovere nel seguire convegni delle redazioni che l'importo era quindi Ritter ringrazio anche per questo ma mi fa arrivare un pochettino più preparato se mi dite quello che ho spiegate dieci minuti cinque se no io sono appena arrivato ci aiutiamo vicendevolmente sapendo la dimensione del saluto del più o meno
Ma quello che politica dieci allora pregherei all'ottavo minuto ma di abitanti grazie io parto dalla relazione che stavo leggendo che non avevo appunto potuto ascoltare anche se da radio radicale poi l'ascolterà
E noto subito qualcosa credo
Esplicite che rischia sempre di più
Quelle sono nella sincerità di ciascuno dei punti di approccio e di urgenza massimi che muovono ciascuno di voi
Nella relazione
Vedo già al quarto capoverso
Che siete impegnati
Essendo parte rilevante di un sistema di un sistema integrato
Che rappresenta l'esigenza costituzionale di Jeroen dirle ai cittadini
La conoscenza più vasta
Di ciò che accade nel mondo dunque la ratio l'economia letti
Quella
Detta costituzionale da voi
Di garantire ai cittadini
La conoscenza
E tanto perché non ci siano equivoci ci
Torni che ci chiarisce
Quindi Bergamo certamente di qualità della informazione più sottili come la nostra professione deve scusa di come la nostra professione
Vede
Garantire il dettato dell'articolo ventuno del costituzioni dunque Barak l'etica della professione garantire questo
E cioè che io credo che sia importantissimo
L'articolo ventuno posizione e cioè il diritto del cittadino
Essere informa
Dunque l'articolo ventuno della Costituzione
Fissa di diritto del cittadino ad essere informa
Quindi è una funzione etica
E organizzata storicamente giuridicamente volta alla criticità della conoscenza
E del cittadino come soggetto passivo della conoscenza che gli deve venire
Trasmessa
Voglio dire
Davvero grazie
Io non credevo che
I giornalisti italiani europeizzazione fossero arrivati a questo punto di chiarezza
Ma certo oggi ci siete arrivati in modo irrinunciabile
Dunque l'articolo ventuno della Costituzione come in uno Stato etico nel quale le funzioni delle corporazioni è quello di garantire al suddito cittadino alle persone
I beni fondamentali che lo stato gli vuol dare la patria la difesa della patria e la difesa della conoscenza la quale conoscenza e la conoscenza del mondo elettrica quindi del giornalismo perché le organizzazioni sioniste ed ero stato e della giuridicità e quella di garantire che esiste una fronte Etica costituzionale formale e giuridica
Organici stipendi organica che costituisca il canale di trasmissione della conoscenza
Se volevate recuperare nello stesso tempo e ve lo dico forse scusate dovete anche questa voi avete un mucchio di vergogna lo porterà maggiore che io sono anche un collega
O lo sono stati
Se cosa intende dire che è un collega
Come me dinanzi a questo dice non ci stanno non c'entro non è questo l'articolo ventuno saggi realizzasse volete qualcosa ma il diritto-dovere dell'uomo della donna dalla persona che il cittadino ristampare di essere soggetto attivo di conoscenza
Attraverso la nozione Laricchia liberale che non esiste la conoscenza con la c minuscola maiuscola di una verità
Con la mondiali no con la V maiuscola ma si confrontano le parzialissime
Verità e parziali errori di ciascuno attivo nell'informare di quella cosa assolutamente soggettiva che sono le proprie idee sulla realtà
Nondimeno numeretti trasmettere la conoscenza quindi le cose sono chiare
Devo dire sono chiare malgrado quello che io ho sentito
In questo anno il dibattito
E quello
Certo non Brandon servizio ma Amico di Peppe danno ancor più amico della verità
E devo dire che voglia avere un riconoscimento che credo non ci sarà molto utile
Malgrado
Il tentativo di Mario Petrina riportare su un piano diverso di coinvolgerci di
Metterci il trabocchetto di una base diversa
Dichiaro è il coinvolgimento della quindi a questo punto
Che riunisce il mio
Computer facilitato
Siete letteralmente una corporazione come nello Stato etico degli anni Trenta poteva essere immagine
Sì ente sacerdoti nella trasmissione della conoscenza
Che deve essere trasmessa ai cittadini come servizio pubblico etico qui si trasmette anche altre cose
E giustamente a questo punto vorrei che anche essere laureati più esperto sacerdote deve conoscere meglio la liturgia i testi essere sempre più attrezzato se ci sono venti mila fedeli Comunione e se non si può distribuire così
E si distribuisce la comunione della conoscenza dovete trovare un sistema
Telematico
Io quello che a me importa invece nel ritenere questa è la differenza fra lo Stato totalitario ho una concezione totalitaria del è una concezione liberale e democratica dello Stato
è e nella concezione liberale dello Stato promuove
Differenti come diritto la libertà ma come diritto e l'esercizio del diritto ristampare
Questo è quello
Che l'articolo ventuno dona a tutto il resto della Costituzione
Non la libertà
Delle giornalista dell'editore della testata
Questa libertà c'è e la libertà della Stampa di Torino tempio libera della Stampa di Torino tra problemi
Se anche lei avesse una rivendita di lettori fallimenti possibile Casini eccetera
Voglio dice ce l'avete
Ora anche Anselmi non lo vedo
No Anselmi è un'eccezione non è passato ufficialmente presso la direzione della stampa
Però sappiamo che insomma dove no
Si può dire come se ormai giornalismo italiano da ottant'anni da ottant'anni passa molto datori
E poi da Roma ovviamente
Adesso capisco il referendum
E noi abbiamo promosso era per approfondire ciascuno di noi approfondire le nostre moralità
Approfondire le nostre convinzioni e credo che questo e quello che accade
Adesso vedremo sapete stanotte hanno votato sulla caccia
Serata
Non poco meno intendo perché poi in realtà come sapete ho fatto un referendum
Semplicemente perché venisse a bordo abolito un privilegio feudale antico che non c'è nessuna parte del mondo
Il diritto di proprietà
E di possesso addirittura il proprio fondo no
Insomma è possibile che in una potendo così faceva un tempo magari andare con la ragazza o ragazzo a fare due passi
Allora si rischiava ritrovarsi impallinati Consales dantesco imperiosa arrabbiata mentre invece si arrivi con in venti con sessanta grammi e via dicendo
Tu sei uno sporco reazionario se non sei d'accordo insomma no perché sei a favore della caccia di classe non so che va be'podologo valide adesso ci occuperemo anche di quest'altra cosa
Ma vi assicuro
Tutti i nostri referenti
Il referendum
Adesso c'è dimore alle misure contro gli ultimi cinque giorni ormai si usa la parola liberista
Dappertutto come si usava la parola capitalista in un certa parte del mondo negli anni Trenta
Sia quello fascista sia quello
Capita che sta adesso sì il liberismo è la stessa cosa ho sentito c'è un disco di Francesco Guccini supplizio Monico contro il liberismo sentivo due trasmissioni stanotte di Albanese nato il piccole televisioni private romana era contro il liberismo
No e il mercato tutte tante cose
Siamo c'è la globalizzazione io tutti continua a ritenere siccome il liberismo italiano
è stato vede Giulio vede non Giulio come crescerebbe molti di loro
Ma l'originale
E dall'altra parte dell'Ernesto Rossi Gaetano Salvemini la Confindustria la destra non è mai stata liberista in Italia mai
Mai siamo stati solo la componente libertaria e liberista dalla sinistra
Noi oggi non ci faremo certo ritratta da queste lesioni che stanno diventando io terminato
Sempre più premier di un'altissima dignità della quale bene prendere meglio coscienza teorica
Prendere coscienza delle radici del proprio pensiero gli ho sempre ritenuto che il pensiero gentiliana
E ne sono testimonianza le splendide articolazione tecnico giuridica dei fratelli Rocco non solo di umbro
Che sono aberranti per me in termini di principio sono monumenti di civiltà giuridica rispetto a quello che vediamo nella cerchia così come perché Aselli dall'altro punto di vista sui magistrati qui non ci troviamo dinanzi alla fine del secolo ha il illusione
Di riorganizzare nella eticità delle corporazioni
Nella visione della tutela contro la libertà e sui pericoli la vita sociale del suo ordine
I cittadini secondo la Costituzione
Secondo la Costituzione i cittadini i cittadini
Hanno il diritto vivevo il dovere di essere informati
E lo strumento il percorso del informazione deve essere istituzionalmente garantito monopolizzato
Attraverso il sacerdozio
E tutte le sue attribuzioni abbia teologia e poi ripeto anche se c'è un dolce delle varie categorie ne abbiamo cominciato come sapete dall'Ordine non è perché non vogliamo ma perché e la priorità delle nostre vite
La stampa detta distante la libertà abbiamo continuato e anche perché sappiamo che se questa Europa più o meno si organizza gli altri ordine saranno spazzati via per buona parte in base alla libertà di circolazione dei mezzi e dei lavori via dicendo e quindi tutti i motivi diciamo alla base delle alti ordini saranno ridimensionati ma magari ci andremo ma qui questo doveva essere il terreno come dire privilegiato più elevato riscontro che ringrazio avere anche voi e per dare anche voi questo contributo del quale vi sia riconoscenti perché ebbene parlare di grandi cose precise piuttosto che ogni giorno a sfidare i contrasti non ha grandi conflitti ma delle conflittualità che possono mortificanti per tutti grazie
Scusate
TG
Occorre
Dibattito facciamo dopo grazie
Il chiudiamola
Ok grazie però siccome non è un Tiralongo inutile ti segno per un intervento oggi pomeriggio esprimono e questi concetti anche più diffusamente
Se consentite un attimo di pazienza diamo la parola al professor Corasaniti che l'ex presidente dalla Corte costituzionale
E che ringraziamo di essere intervenuto
Veltri Nando
Visto da Friburgo destro tributo di professore che non mi spenta perché io mi limito al professionale a me stesso
E non a professare sapere
Vorrei dirvi che
Alcune di quelle apparentemente scandalose affermazioni
Di Marco Pannella
Forse solo meritevoli di una considerazione più attenta
E meno polemica di quanto si pance
E micio vi parlerò quando entrerò un po'nel merito
Delle riforme
Per ora mi preme di e introdurre uno a annotazione di carattere tecnico
I guai vorrei dire onorevole pannello c'è non è onorevole incarica lo è stato
Lipari
Dipendono un pochino tutti dal fatto che c'è che ci sono al mondo ancora delle esigenze di carattere tecnico
Ciò impedisce che ciascuno posso a fare qualsiasi cosa
E postato un impatto
Non è una questione di eticità di eticità dello stato di tipicità delle organizzazioni è una questione di fatto forse ma torneremo su un punto fermandoci al profilo dei Creed immediato
La prima domanda che ci si può fare se il referendum avesse esito positivo
Tornerebbero a rivivere le normative abrogate con la legge numero sessantanove del mille novecentosessantatré e sperimentare un problemino tecnico pure val la pena di affrontare
La mia personale opinione no
Che non tornino
Inni
In vigore mi riferisco a quelli che sono stati espressamente abrogati con la legge numero sessantanove del sessantatré
E cioè
Il regio decreto del mille novecentoventotto e il decreto luogotenenziale numero trecentodue del quarantaquattro non tornano in vita perché intanto l'abrogazione referendaria non acquista efficacia essendo limitata all'abrogazione secca
E non alla sostituto potendoci stendere bene o male questo adesso non vogliamo discutere
Non avendo carattere propositivo
L'abrogazione dell'abrogazione non fanno i leader in questo caso quello che veniva prima dell'abrogazione della prima approvazione
E poi c'è un altro motivo di carattere specifico cioè che quelle normative almeno quelli espressamente indicate come abrogate dalla legge del sessantatré
Sono normative ad tempus cioè erano già decadute per conto loro indipendentemente dalla disposta abrogazione
Di cui fa cenno l'articolo settantatré mi pare della legge del mille novecentosessantatré perché erano legate a certi eventi e a certe situazioni che erano venute meno irreversibilmente
Si può discutere se torni in vigore la vecchia legge del mille novecentoventicinque che per prima istituire a mente l'albo dei giornalisti e vietò che chi non fosse iscritto all'albo potesse esercitare la professione
è una legge di principio rispetto alla quale
La normativa del mille novecentoventotto rappresentava il regolamento di attuazione
Quindi si potrebbe anche sostenere che
Ritorna in vigore perché tanto balzana attestata mai abrogata quella vecchia richiede venticinque diessina a istituire l'albo è regolare in modo molto generale la professione
Ma ove si pensasse il contrario
Non per questo verrebbe meno l'opportunità per non dire la necessità di intervenire Comino una regolamentazione legale o
La quale funzionerebbe naturalmente se funzionasse
Da abrogazione bloccante
Del referendum rispetto alla legge sessantanove del sessantatré
Si tratterebbe di richiedere la materia di riformarlo
Eccome
Vorrei richiamare alla vostro ricordo il fatto che la discussa sentenza della Corte costituzionale numero undici del sessantotto
Dichiarò infondate numerose questioni argomentando dal fatto che
L'istituzione dell'ordine professionale nonno impediva al cittadino di servirsi della stampa come mezzo di comunicazione del pensiero
Alcuni critici risse a Roma
Resta affermazione è un tantino
Come dire
Così pretestuosa
Perché in definitiva non ci abbiamo che il cittadino
Non accede ai mezzi di comunicazione di massa a cominciare dalla stampa
Il mezzo di cui si serve il cittadino quando vuol dire qualcosa e di riferirla un giornalista che a sua volta ne farà oggetto di comunicazione
Bene
E con quanto in definitiva
Trapela dalle parole almeno così le ho interpretate di Marco Pannella
Va risolto o andrebbe risolto in primo luogo
Il problema dell'accesso dei cittadini ai mezzi di comunicazione di massa
Questo è un problema irrisolto
Proprio perché non è risolto questo problema noi abbiamo una commissione oltre alle ragioni di ordine pratico per cui così come per altre professioni
Vi è un tecnicismo
In questo momento storico ancora non rinunciabile
Per cui ci si rivolge promotrice visto che c'è una professione
Se quei sei la situazione di fatto è inutile
Assumere una visuale prospettica di lungo termine e pensare
A quello che in avvenire dovrebbe essere perché e io spero di scandalizzare nei forse ancora meno o forse ancora più lì che ha fatto
Anni la
In realtà
Non ci dovrebbero essere
Professioni
E mi dispiace che fare un'affermazione così grave per quelle che sono le funzioni più elevate della vita pubblica
Non ce ne dovrebbero essere per l'attività politica
Quindi chi parla contro il professionismo politico
Enuncia una profonda verità
Aggiungo a costo io estere maledetto ai miei colleghi di un tempo non ce ne dovrebbero essere per l'amministrazione della giustizia
Per la giurisdizione essendo la giurisdizione una delle funzioni più elevate nella vita pubblica
Ma figli non ci siamo ancora
Per la giustizia non è detto che non ci siamo del tutto perché bene o male che ne pensi
Il Pannella la Corte costituzionale
Undici o una in modo non professionale perché vi si accede non supervisory professione professionali salvo che per la conoscenza dei diritto
Essendo risaputo ben undici eccede che non c'è in quella generale caratteristica della esperienza giuridica che si ritiene imprescindibile in un Paese che peraltro e Paesi di diritto scritto e questa è la ragione per cui non è facile innestare meccanismi nuovi in una realtà che quella che
Bene entrando lievemente nel merito in relazione alle osservazioni che furono fatte da una
Approfondita dottrina in relazione ai difetti cioè della legge numero sessantatré del mille novecentosessantanove
E quindi nel presupposto
Che non vi sarebbe nulla da non vi sarebbe nulla di scandaloso se ancora si conservasse il sistema della professione il sistema dell'ordine che peraltro è conservato per numerosissimi altre professioni non escludo
Sia per esempio quello che i magistrati non escluse quelle di avvocati c'è un ordine professionale anche lui che ha poteri di tenuta degli albi e di disciplina degli scritti perché si ritiene
Si ritiene fondatamente che ancora ci sia uno tecnici un tecnicismo necessario e imprescindibile in relazione alla situazione storica se non vi fosse le cose potrebbero essere diversamente se andiamo in quel senso noi diamo non importa non importa soprattutto per visuali di brevi termini come quelle di cui ci stiamo occupando se dovessimo invece evitare la Costituzione allora il discorso sarebbe diverso
Perché trattandosi di visuale di lungo lunghissimo auguriamoci termine si dovrebbe ragionare diversamente
Molto brevemente per alcuni di questi rilievi un illustre teorico delle tutti esaminò il problema dei professionisti del giornalismo diciassette l'ordine e le limitazioni per erano un'offesa perché così come erano collegate dalla legge del settantadue perché consentivano ah e il consiglio dell'ordine a chi era investito del potere disciplinare del potere organizzativo sui giornalisti lì sindacare
La loro attività di pensiero
No così fu detto dottore non non è che io stia condividendo io sto esaminando tutto questo e rispondono un pochino negativamente come penso che lì
Cioè
Questo mi sembra vero per quello che riguarda l'obbligo tante volte conclamato e adesso riconsacrato in tutte le proposte di legge che ci sono di rispettare la verità
La individuazione
Della verità
E la enunciazione che la verità attraverso notizia
E sono concetti che rispecchia in un certo modo di vedere le cose che non regge
In realtà non si può chiedere assolutamente inesigibile la corrispondenza
Fra il pensiero Parolo del giornalista e una supposta verità oggettiva
Il giornalista il diritto e il dovere di libera critica si dice per libera critica si deve intendere anche la ricostruzione di fatto degli eventi
Non vi è una ricostruzione obiettiva di eventi che non sia valutazione giudizio quindi elaborazione dell'audiencia pertanto è che una grossa sciocchezza parlare ancora di rispetto dalla verità non così non così mio obbligo di correttezza di realtà e buona fede
Poiché tale prescelto investe i comportamenti e non la conoscenza cioè la diligenza nel procurarsi la notizia alla dirigenza nel verificarne la fonte questo sì
Che può essere censurato
Ed è importante assicurare la correttezza dell'informazione queste parole che sono state dette da altri prima di me sono perfettamente condivisibili quindi i sindacati sulla correttezza dell'informazione se ne possono dare e non offendo nessuno
Quello che conta e non mettere freni
All'una libera critica del giornalista
Salvo quei fini che sono stabiliti a tutela della personalità altrove meno
A queste libertà del giornalista
Non si può rinunciare per tutto l'oro del mondo
Nulla dovrà impedire al giornalista se vogliamo che la comunicazione l'informazione la libertà di manifestazione del pensiero sia realmente la precondizione della democrazia come è stato detto non si deve impedire al giornalista
Neppure per carità di patria e tanto meno per ragion di Stato
Di dare e dell'altro all'altro e del somaro a sommare questa sarà una sua opinione varrà come sua opinione ma come opinionista e rispettabile e non i vari impedito di enunciarlo
Certa invece gli si può dire se poi sapendo bene
Che quello che tu chiami gravano lago ma non lo è
O che non è somaro
Lo fai perché non appartiene
Al tuo gruppo alla contesa
Al programma allora incorre nel difetto di realtà e di correttezza dell'informazione e vai sindacata
Questo e quanto altre cose che si fondente dalla dottrina per cui bisognerà in una riforma della legge
Andare un pochino in profondità esimersi da certe puntualizzazioni inutile o nocive e andare invece alla sostanza
Con l'esagerazione è stato detto che persino la vigilanza divenuto unità sia pure democraticamente eletta come era l'ordine come l'ordine
Sull'osservanza delle doveri di rettifica può implicare sindacato sull'attività di pensiero il giornalista beh no insomma un certo punto diritto di replica e di rettifica è cosa sacra
Come il diritto di difesa
Chiunque viene sottoposto a giudizio
Una osservazione che può essere invece fondata e la severità di alcune pene di alcune sanzioni diciamo irrogate al giornalista
Per sia pure gravi mancanze nelle nell'adempimento dei propri
Il proprio compito cioè si dice la radiazione ma la radiazione vedete non viene inflitta e quindi il silenzio non viene inflitto nessun privato che esprima liberamente il proprio pensiero magari lo si condanna
Per il reato di diffamazione a mezzo la stampa
Ma Nori si impedisce voi di parlare cosa che viene invece per i giornalisti si potrebbe anche replicare nel senso che sì come giornalista lo fa professionalmente dei più pericoloso se ha dimostrato di essere pericoloso però io non credo che realmente non si potrebbe di vedere una norma di questo genere
Del perché riguarda
Il carattere eccessivo il contenuto eccessivo
E la nettissima
Questi sono solo alcuni rapidi cenni
Di quello che potrebbe essere un riesame una riforma della legislazione in vigore
La quale
Stando alle proposte che sono venute sul tappeto che sono emerse si preoccuperebbe soprattutto della preparazione culturale del giornalista
Il sette finché
C'è la professione del giornalista e una cosa sensata perché realmente non si può dare tanto potere
Alla classe dei giornalisti senza esigere una profili di profondità ed edificata professionalità col in questo la cultura ma questo undici deve distogliere ecco dalla considerazione
Più importante
E cioè il vero
Precetto deontologico di fondo
Quello della deve essere quello della lealtà
E buona fede
Nello svolgimento nel proprio lavoro grazie
Grazie professione
Lei dice che il professor solo se stesso ma non è stata una lezione volevo dare conto del messaggio che ci ha mandato il presidente della Camera Violante che ringrazio dell'invito non come dire ci auguro buon lavoro
Il presidente del senato Nicola Mancino ha mandato i suoi saluti attraverso il portavoce Giovanni Grasso che ha assistito al dibattito
I saluti anche del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Parisi che ha la delega per l'informazione ringraziamo anche Vincenzo vita sottosegretario alle Poste che ha seguito il dibattito e che ringraziamo per l'attenzione o la parola Beppe Giulietti che non ha bisogno quindi presentazioni Ascerto deputato
Responsabile dell'informazione per il PDS alla Camera ma che la collega ampiamente noto
Lavorate poche cose
Che mi ha consentito l'intervento del professor Corasaniti tra l'altro di
Perché in qualche modo la strada
Io credo che sarebbe sbagliato un dibattito sul tema
Sì o no c'è un referendum crociata contro i giornalisti credo che sia il peggiore approccio possibile a questa vicenda
Il punto è un altro serve o no a una riforma della professione giornalistica quale riformata la professione giornalistica a prescindere dai referendum vinca il sì vinca il no vengano le astensioni resta il problema di quale ordinamento si dà a questa professione
Questo è il punto chiave della vicenda altrimenti si fa una battaglia nominalistica
Che rischia di gioia di una ripresa di un essere chiara
Perché è evidente se vincesse per esempio l'astensionismo ipotesi possibile probabile
Quale sarebbe risultato
Io immagino che anche qualche mio caro amico di rete poiché non c'è stato il quorum decade l'esigenza di una riforma tra professione giornalistica la ventenne una somma come dire una posizione vuole essere corretto grave l'esigenza di un riformismo profondo in questo settore le avete manifestate voi in anni non sospetti in documenti già fatti quello che non può passare l'idea che la riforma si è imposta solo perché c'è un quesito referendario vari Cornel matura perché è cambiata la professione perché non è più quella del sessantatré e lo sapete meglio di me perché queste cose ma la rete insegnate
C'è uno scenario tecnologico lo dico a Pannella che ha fatto l'intervento sulle con cui si deve dialogare ma non è più quello del sessantatré
Vedete quando oggi si parla di liberalizzare le reti le infrastrutture la telematica come si può contemporaneamente dire che non occorre formare i formatori in modo rigoroso
Pensate che miscela si metterebbe in moto sei Olivera Rizzoli intero sistema delle telecomunicazioni ma nel contempo non esiste ha regolamentato delle comunicazioni per la formazione di coloro che immettono i dati nelle reti liberalizzato
Realizzare una sorta di grande privatizzazione delle reti dei dati delle notizie e di coloro che mettono le notizie ecco perché sconsiglierei di seguire i due estremi che io ritengo pericoloso e sbagliato avorio penso che occorre che c'è molta calma e determinazione questa vicenda
Bisogna valorizzare io ho sentito la relazione
Desegretare dalla Federazione della stampa mi pare che Pannella si riferisse anche l'intervento di Petrina
Mi pare che c'è un tanto un dato che va colto
Esiste un frammento positivo all'interno della professione giornalistica
E manifesti manifesta in più modi
Per i suoi documenti dalla Federazione penso al documento dell'ordine penso le iniziative dell'ordine della Lombardia e del Lazio penso a decine di altre iniziative di gruppi e movimenti che si rendono conto che a prescindere dal quesito
Non è riproponibile la conservazione degli assetti così come sono in un mondo che è completamente cambiato questo mi pare il vero punto d'accordo
E allora insisto e rilancia
E vi rivolgo i miei colleghi parlamentari
Pannella non abbiamo l'intenzione lo dico perché l'abbiamo rapporto anche trasparente e corretto non è misteriosa
A me non interessa fare una leggina truffa prima del referendum
Il quesito referendario è chiaro
Lo dico sapendo anche di scontentare qualche amico
Leggine truffa
Che non tengano conto del quesito abborracciate in una notte non troverebbero il consenso del gruppo tra sinistra democratica
E lo trova il grosso probabilmente questo mi pare oltretutto dirimente
Credo che nessuno potrebbe bloccare un referendum nei confronti di una proposta che si limitasse a tinteggiare le pareti
Sarete in palese contraddizione
Non credo che sia questo il punto
Il punto è qui dicono rilancia anche comitati referendaria perché credo che questo non sia materia di scontro tra centrodestra e centrosinistra in materia che dovrebbe consentire una riflessione del Parlamento al di là degli schieramenti di maggioranza e di opposizione il punto diventa un altro
Sforzarsi in queste settimane e che lo dico ci possa essere se voi lo vorrete un grande ruolo del coordinamento mi piacerebbe che il coordinamento presento dice sì al Parlamento vogliamo conoscere le proposte
Vorremmo discutere delle proposte che me perché questo adesso il punto vero non poteva discutere sul sì o sul no ma qual è il percorso della riforma che insisto sussiste comunque sussista allora mi porrei più appassionare al tema posto la colla Sanity
Che formazione perché la lauro perché non la laurea che tipo di scuola qual è la griglia di formazione del giornalista moderno che non è vero che ribalta la terza elementare e che basta un po'di fantasia questa è la vera in altre stagioni nella stagione delle nuove forme dalla comunicazione se non ti fornisco delle griglie culturale tu sei subalterno non solo perché lo sei di tua scelta
Ma per il tuo analfabetismo rispetto al mondo che ti circondano possiamo descrivere questo mondo come se fosse un mondo restato fare dopo stiamo da una parte descrivere l'innovazione dall'altra pretendere che questa resti l'unica professione sganciata dalla modernità priva di ogni elemento di formazione ed evidentemente in questo modo lo dico senza polemica Ciancio
Ma è evidente che ci sarebbe il trasferimento della decisione nell'unica mano dell'imprenditore ma è del tutto evidente
Perché se io contemporaneamente abolisca l'ordine no prevedono formazione aborrisco ogni strumento di percorso formativo pubblico quale può essere soltanto ma colpisce al cuore la contrattazione
E questo è uno dei temi di questo Paese all'ordine del giorno
Io credo che l'abolizione la contrattazione nazionale non abbiamo mai prodotto né un posto di lavoro in un po'di libertà in più
L'assenza di regole generali in genere producono danni profondi nelle testate più deboli nel mondo del precariato in particolare penso la nostra Italia cosa sarebbe il centro sud per quanto riguarda il mercato del lavoro e in presenza di una devastazione di pazzia serramento direi
L'attenzione questo parliamo stiamo discutendo
Di una cosa generica e basta
Non a caso qual è uno dei punti su cui si attacca di più
Eliminiamo l'idea di formazione
Io mi aspettavo vedete che questo dibattito sul referendum e invece quello un punto che Pannella posto mi mi sarei aspettato un dibattito molto più aspro su un'altra questione garanzie garantismo per i cittadini
Il punto vero il nuovo che c'è per esempio la proposta di legge alla Sinistra democratica io non lo considero affatto il tema della laurea su cui se non va bene discuteremo tutti assieme io ritengo il Giurì il vero punto luogo che non è un'idea originale della Sinistra democratica ma è un'idea che voi avete formulato come Federazione ordine due-tre anni fa e che se forse postata applicata in modo visibile rigoroso con sentenze conosciuta dei cittadini e con ripristino delle dignità lesa e da subito forse sarebbe stato un elemento di grande forza
Credo che questo sarà stato elemento di grande forza perché due atteggiamenti ammazza
La liberalizzazione selvaggia del settore ma anche la conservazione del settore così come anche la come dire anche continuare semplicemente a far finta di volersi riformare perché nulla cambi
Questi credo più due atteggiamenti che rischiò di compromettere insomma qui o c'è un fortissimo asse riformatore
O si corre il rischio volate paradossalmente o che tutto si abrogato o che tutto sia conservato io in questo momento vedo debole una posizione che sostenga una riforma radicale seria
Perché le due posizioni estreme poteva alla fine convergere
E questo a me pare che scrisse cerco di concludere l'affare
Vedete la mia impressione e che il discorso tra riforma sulla professione non possa essere sganciata mi rivolgo al governo vero sottosegretario vita degli rappresentati dalla Presidenza del Consiglio
Mi permetto di avanzare una proposta prima di chiudere sull'ordine la riforma dell'ordine deve far parte di una più complessiva legge quadro sulla riforma delle telecomunicazioni e delle professioni questo Paese nel settore
E lo dico al governo mentre discutiamo del DDL Maccanico credo che sia importante che si sia una consultazione più stretti più forte con il punto di vista del mondo del lavoro
è importante che le imprese italiane trovino un loro accordo ma non può essere l'accordo tra Mediaset e RAI l'accordo che detta la libertà ai comunicatori italiani
Un accordo solo sul numero delle reti non è un accordo che riguarda la qualità della comunicazione il modo in cui si comunica ciò che va in onda in questo Paese
Ecco perché è necessario quel tavolo lo dico al dottor Bardi che rappresenta sottosegretario Parisi
è stato aperto in modo ancora non sufficientemente convinto un tavolo di confronto sulla Società dell'informatica e dell'informazione
Questo tavolo c'è un documento di CGIL CISL UIL Fnsi
Io ritengo che sia necessario la ripresa di un confronto permanente che riguarda non solo l'assetto del settore televisivo
Ma l'annunciata riforma della legge quattrocentosedici perché il punto debole del nostro sistema non sono solo le televisioni non sistema editoriale la carta stampata che rischia di essere così tanto un vagone debole da staccare progressivamente
Altro che abrogazione dell'ordine ci potrebbe essere l'abrogazione di numerose testate
Per l'anomalia del nostro sistema
Quindi mi permetto su questo di richiamare l'attenzione delle forze politiche nostre sul fatto che va affrontato in modo complessivo questo ragionamento detto questo delitto
Io parlo poco la proposta della sinistra democratica
Noi abbiamo presentato la proposta con carattere di urgenza perché senza quella proposta alla Camera non ce ne sarebbero state altri
Ci siamo assunti l'onore e l'onere di presentarla prendendo anche bastonate da destra e da sinistra
Di chi ci accusa di aver presentato una proposta per abrogare l'ordine e chi dall'altra parte invece vige una proposta truffa e truffaldina per mantenere l'ordine
Devo dire recano Giano coabitare sono del la proposta di riformismo radicale che manteniamo e che sarà sul tavolo comunque l'operazione
Non si è abituati a cambiare idea nel giro di quarantacinquesimo
E però pensiamo che se si vuole arrivare ad un testo di riforma nessuno può pensare di imporre suo punto di vista e che la vera questione che abbiamo davanti oggi e quindi lo rivolgo alle altre forze politiche e sollecitarli a presentare le loro proposte di riforma
Noi siamo disponibili
Alla discussione immediata perché si verifichino la possibilità spero di essere chiaro di unificare non riteniamo che sia materia da pregiudiziali ideologiche o lo scontro frontale
Noi siamo fermi su alcuni principi ma disponibili arrivare ad un testo unificato unificato che scavalchi gli assenti tra maggioranza ed opposizione
E insisto se mancassero i tempi riteniamo che si debba dichiarare prima del referendum qual è l'intento riformatore del dopo voto di una parte del Parlamento italiano mi auguro la più vasta
Perché non è vero il problema resterebbe enti come normare alcune funzioni
Mi riferisco al problema della formazione professionale discuteremo assieme e meglio la scuola meglio l'università e meglio nulla sono meglio le scuole aziendali e meglio la laurea breve noi non siamo né così stolti né così stupendi da pensare che ciò che abbiamo scritto sia un bensì al Vangelo
Noi pensiamo che occorra un serio percorso di formazione professionale
Su questo siamo pronti a discussione se ci si dice non occorre nessuna formazione professionale su questo non siamo pronti e la discussione
Un punto di fondo e quello che il giornalista chi vive di questo mestiere questo però che non sia un punto medianiche
Lo sento ripetere stima voi da quindici anni diciamocelo francamente qui parlo da interno più esterno c'è stato un grande fallimento dell'idea dei riformatori io ricordo un congresso statutario che forse se fosse passata quella norma che apriva definitivamente
A un certo tipo di lavoro precario beh forse non ci sarebbe stata questa storia
Che sarebbe stata una riforma molto prima
Questo perché è bene saperlo allo sport
è perché non c'è soltanto una di queste cioè che anche quando si crede si pensa che si può sempre bloccare ogni tipo di innovazione dall'interno e questo poi produce allora io penso che come dire su questo punto che il giornalista chi fa questo mestiere il primo documento mi pare fu votato con la segreteria del Bufalo denotata cinquecentosei
C'era la coltura
Ora è giunto il momento di vedere se un accordo vero o se ero d'accordo finto nella speranza che nulla cambiasse
Io penso che il giornalista chi lo fa
E che quindi questo sia perché poi discutiamo su come articolare lo spero di essere chiaro sul punto che lo ritengo importante
Ritengo la questione del Giurì
Una questione irrinunciabile
Nelle forme e nei modi che sono state indicate sono tutte le perplessità sui giuri ricordo che la proposta fu lanciata credo proprio dal centro Calamandrei Pannella se non ricordo male a Sanremo nel primo convegno a me questa si procura mi dovesse dire che cosa intende difendere fino alla morte in una proposta finale il Giurì perché perché il Julieta però l'elemento che Palazzo al soggetto terzo
Cioè cosa significa un giudice significa un luogo Ciapetti tante volte nelle quali la cultura del garantismo diventa realtà una presunzione di innocenza violata una rettifica non data
Una vita cancellata non occorre un tribunale in sette anni ma c'è un accordo tra le parti che immediatamente tende a ripristinare quel diritto di civiltà e di libertà questo è il terreno che io mentre al centro di questi giorni
La scelta dell'autoregolamentazione delle garanzie se non l'ha trovata accapiglierà su se stessi sulla laurea sì o no e non si capisce che si discute anche invece di strumenti che possono parlare alle donne e agli uomini di questo Paese in questa vicenda
Io penso che sia fondamentale con un altro punto che non va dimenticato nella legge
E la difesa del diritto di cronaca
E in modo argomenti
So bene che c'è un vento talora in questo Paese un po'strano
Che invece di tendere a colpire alle degenerazioni dalla magistratura dell'informazione sembra tagliata singolarmente tenderà a colpire quei pochi magistrati qui pochi cronisti che l'inchiesta le hanno fatte in anni difficili
Questo clima culturale se c'è come dire va svelato ecco appunto in modo molto netto
Io penso che non si possa operare su due punti
Se non nel pacchetto che sta preparando Flick relativo alla secretazione che all'intercettazione telefonica ma non si può operare senza un confronto permanente con la professione e con mano leggera
Alcuni amiche amici mi dicevano prima qui c'è un rischio anche sulla vostra proposta la consultazione è stata è stata ridotta sia per la ragione
Però Presidente Prodi chiudere rapidamente
Io sono qui a dire che noi siamo disponibili alla discussione dei progetti da subito con la consultazione più ampia
Con un vincolo ripeto sino ad ora
Che comunque vada
Si deve procedere alla riforma questo è il punto che volevo portare vedete io chiuso
Io mi permetto di chiedere un confronto a tutto anche i comitati referendari
Perché non voglio cadere nella trappola delle contrapposizioni frontali delle urla non interessa
Italia questo serve a comparire un po'di più ciascuno di noi in televisione perché l'urlo serve a me interessa costringerci a una riflessione di merito
Sapendo che anche alcune delle cose che l'abbiamo scritto
Devono essere messa in discussione quindi modificata
Discutendo ascoltando l'esperienza di chi vive all'interno delle nazioni l'attenzione anche di chi vorrebbe entrare all'interno de la professione il nuovo lavoro che c'è in questo settore perché abbiamo il compito di accompagnare suscitare non di allontanati ad uno legislatura
Però su questo non siamo disponibili a confronto più ampio
E chiederemo anche i presidenti delle Camere del Senato dimettere alquanto prima all'ordine del giorno questi provvedimenti perché comunque si apra e si apra consultando chiamando ad ascoltare all'interno delle Commissioni parlamentari punto di vista di chi opera di chi lavora ovviamente anche di comitati referendari
Perché fossero d'accordo uno con un referendum ma so che quando si firma e questo ne farebbero parte c'è un rispetto delle regole che è fondamentale una cultura politica liberaldemocratica molto scarsa da da questo Paese che si cerchi di mantenere un percorso poi re Mida è diversa
Ma materie un percorso di regole importanti
E che va difeso sino in fondo
Vedete
E chiudo con una cosa che non c'entra fortemente
L'unica cosa che mi sento di dire
E mi pare che Pannella però io ho sentito il suo intervento devono all'attenzione non so se mi son sbagliato può smentirmi
Mi pare che Pannella non si è tenuto a dire abbiamo proposto un referendum pro o contro la libertà o pro o contro i giornalisti
Però raccolto Stolen positivamente non è non è mica un espediente retorico starei attento a non innescano da altri luoghi questa idea che sta discutendo della libertà e l'autonomia
Sarei molto attento invece proprio a precisare che si sta discutendo della riforma l'ordinamento professionale che si può riformare il mondo in un altro
Lo ripetiamo
Errori già fatti in altre stagioni in cui come dire
Una professione si chiude nell'angolo invece di reagire a quello che può essere anche uno stimolo critico non chiudendo sia dicendo fare i barbari barbarici attaccano ma dicendo noi siamo dove siamo disponibili alla riforma l'autoriforma la più innovativa la più coraggiosa si chiude
Perché in quel caso cambiano aspetto è sbagliato
Credo sia il momento se esistono questi intenti di dialogare tra punti di vista diversi per costruire una sintesi possibile che abbia al centro guardate non la tutela dei partiti
O semplicemente la tutela di fa il giornalista ma anche la tutela della comunità perché parliamo di un bene che è protetto per l'insegna Corasaniti costituzionalmente la discussione che stiamo facendo dovrebbe a sua
Dovremmo farla salire ulteriormente
Questa la discussione dovrebbe stare dentro il ventuno dentro la riforma dei poteri di controllo questa il livello la discussione
Perché non parliamo di un pezzetto parliamo dell'idea dei controlli
E sono contento che su questo sì intreccia un dialogo troveremo comprensione tra i due schieramenti
Non credo che nessuno voglia mettere bavagli
Credo che l'opposizione liberale rami terminali pedofili sono posizioni liberaldemocratiche in tutti e due gli schieramenti
Ecco che noi noi tutti ecco perché vi è un invito rivolto agli altri anche la sua la mia parte
A cercare su questo punto è un'intesa perché parte dell'intesa sulle regole
L'intera su come si organizza il potere di controllo
E quindi occorre che tutti si compia lo sforzo su questo per trovare una posizione di equilibrio
Io ho terminato chiedo soltanto una cosa che
Ho già posto in altra sede quindi mi interessa porre
E che non centrava discussione che abbiamo fatto fino adesso
Ed è ciò che c'era chiedo voi avete convocato la politica
Perché la politica rispondesse a una serie di domande
Io sono convinto che la fa parte un percorso che se lo si decida può proseguire nel modo più serio più determinati
Di preciso di chiedere una cosa non hanno venivano a nome di una sessantina di parlamentari italiani anche questi tutto lo schieramento da AN Rifondazione un appello che uscirà nelle possibili
Vicino Italia il nove marzo partirà per la prima volta uno sciopero generale in Serbia Belgrado
Che avrà al centro proprio il problema della comunicazione
Cioè le opposizioni a Milosevic il nove marzo inizia uno sciopero generale ad oltranza
Alla vigilia delle presidenziali per chiedere almeno come dire la possibilità di accedere di far sapere che Edison loro lotta sia della TV di Stato sia nelle altre emittenti sapevo di motivi per i quali c'è un grande spunto sulle amministrative sul cambio dei sindaci è perché c'è perché c'è una controllo c'è comunque un una presenza dei sindaci rispetto alle radio e le televisioni
C'è il problema della libertà in quel Paese è uno sciopero generale che può avere vedete può terminare anche in modo
Dicono coloro che ci stanno che chiamano in questione che è un passaggio molto molto delicato perché non c'è mediazione o si accede si fanno le elezioni o non si accede a riduzioni sono truffe
Io credo che sia necessario
Provate a pensare
Ad un'iniziativa che il nove marzo veda non sulla delegazione parlamentare
Modificazione fatta anche l'operatore la comunicazione a Belgrado
Che dia la solidarietà questo tipo di lotta dura lotta sulla democratizzazione dei mezzi di comunicazione e che noi tutti ci si abitui perché io sono convinto che questo sia una frontiera che noi stiamo discutendo oggi per l'organizzazione della professione in Italia ma che sempre più o non riusciamo a Putin un movimento le telecomunicazioni in sede europea sui temi della libertà e dell'organizzazione o sempre meno si riesce poi di incidere su quello che accade quindi a me piacerebbe che ci fosse come dire un segnale
Mettiamola in questo modo mi piacerebbe che il nove marzo potesse accadere questo nessuno di noi è in grado di cambiare il corso la vicenda ci ma che ci fossero i riflettori puntati dal nove marzo su Belgrado
Per consentire questo tipo di lotte siano in qualche modo conosciute notte e non possa cavare un elemento di silenzio in un Paese che guardate poi come sapete è molto vicino a noi che ci chiede e troppo spesso vedo molti di noi
Molto attenta ad alcune discussioni anche particolari magari molto attenti al capo servizio dell'ultima sede RAI ma molto distratti quando ci si pone una grande questione che riguarda sembra una libertà lontana ma invece si poneva libertà molto vicina grazie
Grazie gli ultimi due interventi sono Mimmo Ferrara e poi Cescutti che hanno accettato di mettersi in coda per lasciare spazio al dibattito Ferrara considerazione pesanti
Apre il microfono
Colleghi avevo preparato
Un bel compitino
Da leggere in questa sala
Dopo
Le relazioni di Paolo di di Petrina
E invece sono grato o presidente della Lusso nostra assemblea degli Stati Generali della aver messo in coda
I rappresentanti di questa prima giornata di questa di una mattinata rappresentanti dalla Casagit dei linguaggi perché è stato possibile così
Anche ascoltando prima produttiva nella devo dire la verità
E i politici che sono intervenuti
Arricchire
Alcuni aspetti
Che fanno parte
Del problema
E nello stesso tempo della conoscenza
Beh come parte integrante del problema ognuno di noi c'era fra
Io dico agli stati generali oggi te
Quando chiuderemo i nostri lavori
Dobbiamo anche chiudere
La stagione
Devin di la stagione dell'autocritica la stagione di prenderci in giro gradi
Per ricordava Vetrella di gennaio
Il Consiglio nazionale dell'Ordine io c'ero
Alla presentazione di quel disegno di legge
Insieme con il segretario della Fnsi il presidente dell'IMI Luigi
è stato presentato la proposta dell'ordine in degradata proposte del nostro sindacato unitario sul quale c'era stato un grande dibattito
Oggi siamo al ventotto di febbraio sono passati ventotto giorni
Abbiamo riflettuto soltanto
A mio avviso
Avremmo comunque potuto
Accettare la disponibilità l'avevo detto anche in quell'occasione
Lui colleghi giornalisti prestati alla politica
Perché serve vecchi dovevamo partire
Ad aiutarci
A darci in tempi brevi
Una legge
Una legge di riforma necessaria perché cambiata professione
Invece prossimo è stato necessario nido a capire
Almeno tra di noi
Per cosa
Ci aspettavamo ci aspetterà la sera del
In conclusione della consultazione
Cioè vedremo nella nostra categoria sto parlando di noi
Una volta raggiunto il quorum
Colleghi
Per difendono la legge sessantanove del sessantasei esultare
Colleghi per vorrebbero cancellare questa legge depressi perché forse non se ne farà niente
Abbiamo cercato di definire almeno a parole
Per la parte per riguarda le persone
Ma anche la responsabilità abbiamo nei confronti di noi stessi
Ed e della categoria
Di avere un quadro preciso chiaro
Di che cosa dobbiamo fare io spero dallo anch'
Allora diamo per scontate diamo per buono che non ci saranno esultanze o depressioni
Perché punto almeno per quanto mi riguarda
Così come andrà a finire il referendum la tornata elettorale non me ne frega niente
Diamo per scontato che tutti uguali diciamo convinti
Per c'è bisogno di una riforma seria perché è cambiata la professione perché è cambiata la professione e non perché non mi piace Vetrella presidente
Ordine qui lo voglio mandare a casa
Che sia imperniata su tre punti a mio avviso a mio avviso manca avviso ovviamente dell'ente del falso non responsabile
Il Consiglio di amministrazione abbiamo discusso di questo provento
Sulla formazione forte
Una autoregolamentazione
Ne sia garanzia
Ma come è stato fino a oggi
Per il cittadino lettore
è un una difesa
Forte
Per il diritto di violare il segreto professionale
Certo all'interno della categoria ne parleremo oggi ne parleremo domani perché sul sull'argomento specifico io credo che sia giusto fare non uno ma uno dieci cento interventi
Bisogna chiarirci Reverso quelle idee
Il punto lei ci divide
Albo unico eccidi dentro al buco
Colleghi
Molto bene
Casagit
Siamo reduce da una settimana
Di la settimana scorsa l'assemblea dei due giorni già deciso una serie di provvedimenti
Importanti molto importanti per il futuro della nostra cassa
Tra questi
Anche in previsione di quello che potrebbe essere
La vicenda ordinistica da qui a qualche mese
Abbiamo cercato almeno per quanto riguarda soltanto la
L'assistenza e la tutela della salute del giornalista
Cercato di di aprire le porte di essere più disponibili soprattutto verso i colleghi dei
Continuano
Ad essere al margine ai margini la professione
Perché la crisi è grave perché il già occupati
Aumentano perché
Di certezze nel nostro mestiere
Non ce ne sono più di nessun tipo
Allora la certezza Casagit esiste perché non è vero quando
Subito dopo l'approvazione da parte la Consulta del quesito referendario
Ci volle sostenere del referendum per l'abrogazione dell'ordine avrebbe provocato la contemporanea scomparso dell'indice della Casagit ci diceva
E si creava nella nostra categoria una allarmismo incomprensibile non era vero non era possibile anche perché
Non ricordo
Ai quarantacinque mila assistiti mai circa venticinque mila
Giornalisti soci titolare di posizione azionisti dell'altro ente
Le nostre ente è nato dalla costola di sindacato di la modifica stato d'animo S
Fatta in un
Pochissimo tempo o subito dopo il giorno successivo l'arrivo dalla nuova legge
Sulla professione
E secondo perché essendo un ente privato soltanto i giornalisti soltanto i soci noi chiamiamo il più giornalistica chiamiamolo come volete soltanto i società Casagit possono decidere di cancellare questo ruolo entra
è un ente
Che continua a funzionare ha funzionato bene per ventidue anni continua a funzionare e
Proprio per la tutela della salute un valore non monetizzabili
Impegnato in questo
Grande obiettivo che ormai si perde progredire nonostante la nostra giovane età la notte dei tempi
Io credo per sulla Casagit come quasi certamente sul ring ce lo dirà poi il suo presidente
Non ci siano molte molti molte preoccupazioni di fronte alla abolizione all'abolizione di questo ordine certamente ci dovesse un adeguamento di fronte alla novità
Alla novità del alla novità alla vita di una nuova legge colleghi io più soggiunto l'odio nella relazione poi
Giungeva un'altra volta sullo su tutte le cose che ha fatto la Casagit negli ultimi tempi e quindi chiederà la parola domani mattina un'altra volta
Per lasciare invece il pomeriggio
Il dibattito sulla riforma dell'ordine
Io credo che sarebbe
Per noi oggi dove oggi o domani dobbiamo dimenticare finita stagioni indie
La stagione
Della perdita di tempo
Io credo che contestualmente se non due anni fa tre anni fa avessimo ha continuato
A valorizzare anche se in maniera precaria ecco come sono tanti giornalisti
De
Della nostra categoria
Se noi avessimo continuava a valorizzare e rendere visibile
Quello che è stata
Una nostra
Una grande invenzione degli Stati Generali deludente degli enti cioè il coordinamento probabilmente non saremmo arrivati nei a referendum promosso da Pannella esposto al Giambellino già una legge che
Con l'aiuto del Parlamento perché leggi pannolini avrebbe cancellato quello proprio raccoglieva adesso è la legge sessantanove del mille novecentosessantatré
Grazie man mano Gabriele Cescutti per l'intervento conclusivo della mattinata
è sicuro che cercherà di essere rapito vista l'ora
Desideravo dire che io non mi sento un sacerdote e nemmeno mi sento un canale organico della conoscenza
Ritengo che nella mia carriera assieme a tanti altri colleghi ho sempre cercato anzi di essere quando è stato necessario uno strumento di contropotere
Ho intenzione di continuare a farlo immagino assieme a tanti alla stragrande parte di questa categoria anche attraverso l'iniziativa che oggi stiamo maturando di discutere della referendum proposto da Pannella e del perché sia sbagliato
Ma prima di continuare devo dire un paio di cose per evitare di dare l'impressione di fare un intervento alla alla Cicero pro domo sua cioè per cercare di conservare del i privilegi che l'abolizione dell'ordine potrebbe eventualmente togliermi e debbo rapidissimamente cercare di affrontare il problema che connette la domanda che cosa accadrebbe
All'Impregilo Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani se l'ordine scomparisse
Abbiamo già detto che cosa non mi accadrà però in questa circostanza per schemi lo devo ripetere
In un altro istituto di previdenza è piuttosto storicamente anziani risale addirittura alla cassa Pio di previdenza per i giornalisti che fu eretta in Ente morale nella mille ottocentottantacinque
Poi nel mille novecentoventisei ebbe un riconoscimento con grande credito numero ve lo risparmio
Venticinque anni più tardi nel mille novecentocinquantuno fu promulgata la legge Lupinacci che proprio a istituì e sancire il carattere sostitutivo rispetto alle forme obbligatorio dell'edificio
L'assetto di questa previdenza di categoria fu poi definita rafforzata nel mille novecentocinquantacinque con la legge Vigorelli
Ecco tutto questo sta a significare che l'Inpgi storicamente senza possibilità di confutare questa realtà esiste bendato ben da prima dell'esistenza dell'ordine no l'idrogeno menato dall'ordine
E nemmeno dalla dalla Commissione unica per la tenuta degli albi che è stata già ricordato in questa sede che fu istituita nel mille novecentoquarantaquattro
L'imposizione unicamente appoggiato prima la Commissione unica e poi all'ordine soltanto per per trarne i dati di identificazione dei suoi iscritti giornalisti professionisti in senso stretto
Di conseguenza se l'ordine dovesse essere abrogato non accadrà nulla all'Impregilo l'Impregilo continuerà a permanere come continueranno a permanere i suoi iscritti si porrà certo l'esigenza di chi anni di chiarire a livello regolamentare
Una normativa che sia volta alla precisa identificazione e individuazione degli iscritti
In questa esigenza sicuramente ci potrà essere utile la definizione acconto nell'articolo uno del contratto ad esempio prevedendo l'iscrizione all'in pagine di quanti prestino a tempo pieno attività giornalistica fra virgolette sto citando quotidiana con carattere di continuità e con vincolo di dipendenza
Tutto questo assolutamente commesso con una ragionamento giuridico e legislativo che non ha fatto soltanto io perché non mi non certamente la l'esperienza ma che abbiamo anche chiesto di di di verificare al a giù stile e di conseguenza posso affermare senza possibilità di di essere smentito che non sta parlando per cercare di mantenere in futuro list tutto di previdenza ho detto poco fa che non mi sento un sacerdote e nemmeno un canale istituzionale ecco io ritengo che sia stato sbagliato da parte di Pannella fare affermazioni del genere
Che comprendo bene tutti gli espedienti retorici che è una persona abile quale qua il quale lui è in nelle circostanze del genere può può cercare di di mettere di utilizzare però affermare che noi vogliamo diventare ed essere la verità ritengo che sia scusate e mi scusi Pannella ma lo devo dire anche offensivo inutilmente offensivo
Noi vogliamo garantire accerto il diritto del cittadino ad essere correttamente informato Pannella noi vogliamo evitare che il cittadino possa essere vittima di una informazione non corre di uniformazione stravolta e siamo convinti che a questo si possa arrivare anche attraverso la permanenza di un organismo che regoli la nostra professione
Giarda ha già è già agli atti lo ha fatto in maniera assolutamente esemplare
La necessità di un giuridiche dia delle regole certe che intervenga ecco questo è un punto sul quale dobbiamo fare un esame di coscienza perché in alcuni casi purtroppo la nostra professione è stata Pepe attrice di non adeguati interventi in relazione alla tutela del soggetto di cronaca ungere quindi che sia assolutamente severo anche ma che sia anche un punto di riferimento per l'autonomia della nostra professione al dire autonomia della nostra professione non la ritengo una cosa un'affermazione retorica
L'ordine quando ha funzionato quando ha trovato colleghi che hanno fatto rispettare le regole che hanno anche seguito l'evoluzione delle norme senza essere unicamente empi notarili è stato un elemento grande di autonomia per la professione d'intesa con il sindacato e con gli organismi di categoria ritengo quindi che su questa base noi dobbiamo confrontarci certo va riformato profondamente lo stiamo dicendo o danni ed ebbe a dire per paradosso che io sono lieto l'ho già detto in altre circostanze che finalmente siamo arrivati a questa a questa sfida che Pannella ci ha lanciato perché altrimenti non non non non sono convinto che avremmo ho avuto l'occasione di richiedere finalmente una riforma profonda della del nostro ordinamento professionale oggi lo dobbiamo a fare è io sono convinto che ci arriveremo certo lo dobbiamo fare assieme ma è un appuntamento al quale non dobbiamo sfuggire
Io tralascio questo questo argomento perché vorrei rapidamente parlare anche di un'altra regola della nostra professione
Ed è una regola che riguarda altre questioni non soltanto l'Inter Gima l'intero mondo del lavoro
Io di recente ho avuto modo assieme al segretario della Federazione prima e poi io e successivamente di essere di confrontarmi con la Commissione lavoro della Camera sulle questioni relative alla riforma della legge quattrocentosedici ne ha parlato disse che Dario nella sua relazione e ha perso e ha posto un problema che rappresenta una delle regole fondamentali che hanno bisogno di essere oggettivamente riformato il governo ci sta pensando grazie figlia c'è la Commissione Parisi che se ne sta occupando la stessa Commissione lavoro no ha imboccato questa strada però io vorrei mi spiace che purtroppo chi a responsabilità politiche ci abbia dovuto lasciare però io vorrei affrontare tre o quattro esempi del perché questa legge deve essere modificata perché in caso contrario di schiere ma ancora di fare di di indulgere di far sospettare qualcuno che noi vogliamo una modifica in relazione ad una nostra convenienza non è così la legge quattrocentosedici per esempio che cosa prevede prevede gli stati di crisi delle niente e quindi una serie di interventi che vadano a sostenere le aziende ma anche sostenere i colleghi che hanno disavventura di trovarsi nella in the in crisi bene questa legge che è stata assolutamente utile a suo tempo oggi è diventata vecchia inadeguata e anche iniqua ripeto iniqua
Perché non ci sono delle iniquità in questa regolamentazione che sono state più volte indicate e che non sono state purtroppo corre la prima lo stato di crisi aziendale
è sufficiente un bilancio in rosso oggi oggi un'azienda presenta un bilancio in rosso può richiedere lo stato di crisi che in genere viene accolto è una iniquità perché io azienda posso avere maturato negli anni precedenti una serie di bilanci di nero e cioè in attivo ed
Di conseguenza bisogna anche andare a verificare tutto quello che io posso avere accumulato negli anni precedenti un bilancio in rosso non può bastare per
Non cedere a qualsiasi azienda non soltanto editoriali ma di questo Paese una serie di paracaduti sociali e di sovvenzioni che sono a carico della collettività
Voi sapete che per i giornalisti all'Impregilo cioè la categoria che si fa carico di questi di queste sovvenzioni di questi interventi Matteo il resto del Paese è lo Stato ed è quindi anche interesse dello Stato eliminare delle storture che gli altre circostanze deve pagare
Altra altra questione altra questione di iniquità
Esistere una oggi si può dichiarare lo stato di crisi non soltanto presentando un bilancio in rosso ma anche essendo attivi
Io azienda possono essere in attivo però posso presentare un bilancio un piano di ristrutturazione e ottenere quindi la possibilità di mettere in cassa integrazione delle persone di liberarmi di una serie di di di di dipendenti tutto ciò iniqua perché
E ne è necessario invece andare ad una più puntuale ad una più puntuale individuazione del concetto di ristrutturazione ristrutturazione che deve essere
Non lasciata a a ad una vaghezza come oggi la legge lo prevede ma che deve verificare individuare tutta una serie di piani che debbano essere
Per presentati e soprattutto ha verificato e nella loro nella loro possibilità di risanamento se il risanamento e verificato oggi tutto questo invece non esiste la riorganizzazione sta di
E intanto una by pass per alcune aziende non tutte ma per alcune sì per potere accedere a tutta una serie di interventi sociali a carico della collettività e perché e quindi per aumentare gli introiti e i bilanci indie
Ma le iniquità sono sono altre due di maggior portata un'azienda oggi un gruppo un gruppo editoriale che abbia più aziende quattro delle quali siano in attivo e una in crisi può dichiarare ovviamente lo stato di crisi ma lo dichiara per il gruppo di conseguenza per tutti i livelli i dipendenti di quelle cinque aziende sarà possibile potere ottenere lo stato d'i dipinti o superò ed ed e potere quindi accedere a una serie di paracaduti sociali che sono assolutamente iniqui perché se le quattro aziende sono in attivo non si vede perché la collettività oli impicci o lo Stato si debba far carico di una situazione che non esiste nei fatti cioè non esiste la necessità di di di licenziare vuoti prepensionati per lei
E poi l'ultima eredità che io vorrei sottolineare io spero che venga finalmente un giorno recepita da questo Stato è la massima iniquità che noi abbiamo dovuto e stiamo ancora sopportando oggi un'azienda chiede lo stato di crisi
Dello stato di crisi ha riconosciuto perché è reale però si individua una necessità di esubero di dieci dieci colleghi
Ebbene oltre dieci se ci sono altri cinque o dieci o anche cinquanta per assurdo altri colleghi i quali si trovino nelle condizioni di avere i requisiti
I per potere accedere al prepensionamento e cioè cinquantacinque anni almeno quindici dei contributi tutti gli altri che non sono necessari ai fini della riorganizzazione economica di questa azienda possano chiedere e ottenere di andare in prepensionamento a carico o dell'Impregilo dello Stato si Sitrac o di altre aziende tutto questo se non nemico chiedo a questa Assemblea ma anche a fuori di questa Assemblea chiedo di definire che cosa che cosa possa essere di conseguenza io credo che sia davvero auspicabile in nell'ambito delle regole della nostra professione ma nel in un ambito più ampio più generale delle regole di questo Paese che simili norme che mi domando anche come hanno potuto essere emanate a suo tempo perché alcune di queste oggettivamente non trovano a mio giudizio giustificazione nemmeno negli anni passati siano quanto meno rapidamente riviste dallo dallo Stato e dalle Commissioni delle stanno esaminando come ultima proprio molti ma e quella che un'azienda quando è in stato di crisi e pone in esubero una serie di colleghi siano giornalisti o siano ripe toh anche appartenenti ad altre categorie non dovrebbe potere assumere contemporaneamente altrettanti e a volte più più più dipendenti di quelli che state sta allontanando perché tutto ciò mi permetto di dire è una beffa una beffa
Quei a quei lavoratori ma soprattutto a chi deve sopportare il peso economico non indifferente del paracadute sociale
Ecco io ho avuto concludo dicendo che ho avuto la il piacere di verificare in questo confronto che del quale sono stato protagonista insieme ad altri colleghi della Commissione lavoro che questo Paese questo governo sembra si stiano indirizzandosi nell'mentre verso una tendenza filosofica che elimini un certo tipo di assistenzialismo ma che dia aiuti concreti per avere una prospettiva di lavoro e cioè lo hanno detto alcuni dei componenti di questa Commissione noi siamo tendenti a eliminare le i prepensionamenti facili ma Adare invece dei sostegni a quei lavoratori che in effetti si trovino in oggettiva difficoltà a per potere continuare a lavorare e a rimanere sul mercato
Io credo che si debbano costruire nuove regole per per l'informazione nel caso specifico ma anche per tutto il Paese per dare un futuro serio dal punto di vista sociale
Ecco io credo che in questo futuro voglia chiudere così ci debba essere anche un impegno decisa da parte nostra di difesa di una istituzione di categoria qual è oggi l'ordine profondamente riformato ma non vorrei che ci fermassimo soltanto al concetto del riformato perché dobbiamo entrare nel merito dobbiamo fare capire anche ad alcuni colleghi che oggi non sono convinti che l'ordine o una o una istituzione analoga ma che serva di autoregolamentate leone e di autonomia per questa professione è un istituto che non rappresenta né privilegi né voglia di diventare sacerdoti noi vogliamo essere dei sacerdoti in difesa del lettore e dei cittadini
Grazie a Gabriele ci vediamo alle quindici alcuni dei nostri interventi sono in distribuzione qua fuori alle quindici precise
Prosegue primi iscritto Abruzzo
Sì
Siamo fra noi nel senso che i politici
Hanno fatto il loro contributo però non sono più presenti
Quindi sono presenti i dirigenti dei quattro istituti
Dibattito quindi del tutto interno primo che ha chiesto la parola il presidente che l'ordine dei giornalisti di Milano Franco Abruzzo al quale do volentieri la parola
Guarda chiede
Sono sott'acqua qua qua
Qua
O sei pronto ecco qua
Carissimi colleghi anch'io ha ascoltato con poi Pannella oggi anche io con voi ho letto quello che è il nostro segretario della Fnsi ha affermato
Paolo Serventi Longhi ha affermato da tempo i giornalisti i vip italiani almeno quelle che lavorano nel sindacato all'ordine all'Inpgi
Sono consapevole di essere parte rilevante ma non l'unica di un sistema integrato che rappresenta l'esigenza costituzionale di garantire ai cittadini la conoscenza più basta di ciò che accade nel mondo intero
Devo dare atto alle all'amico Paolo Serventi Longhi che la sua posizione è una posizione corretta nota
è chiaro che sul versante sul versante sul vetro dell'articolo ventuno c'è un diritto dei cittadini
A essere in due in informati niente maniera corretta
Dai giornalisti
Male ma anche il diritto della gente a esseri in in informata è l'articolo dieci della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo in Europa che è legge dello Stato italiano dalle cinquantacinque e le e la legge otto quattro otto
E quella legge che afferma che ognuno di noi tutti cittadino d'Europa a incredibili il diritto di manifestare il pensiero e di stampare con le proprie idee
Ma anche il diritto di ricevere lei informazione quindi la posizione delle delle il segretario della Fnsi è correttissima sul piano costituzionale che che ne dica Pannella
Ed è corretta soprattutto sotto un altro profilo
Perché in questa occasione dopo quello che abbiamo ascoltato stamattina che credo che si debbano mettere i puntini su alcuni dati fondamentali o sui fondamentali della professione giornalistica
Oggi è stata fatta molta confusione fra il giornalista è il commentatore
Autorevolissimo il professor con le sei metri dovrà essere un vecchio amico ma il suo il suo il suo il suo intervento partiva secondo me quello dico forse con molta presunzione su un dato sbagliato sulla confusione fra il giornalista è l'opinionista
è chiaro che chi fa opinione chi scrive chi fa il commento
Non gli si può dire tu hai un obbligo di verità che è l'articolo due della nostra legge professionale cioè la verità sostanziale dei fatti come limite della libertà di esprimere il proprio pensiero
Perché chi commenta
Commenta senza alcun vincolo ma il vincolo della verità sostanziale dei dei fatti vale soprattutto per il giornalista
Che opera Carey che ricostruisce i fatti e che si pone come mediatore fra il fatto è la gente che leggerà i giornali che che legge il giornale che ascolta con la la le emittenti radiofoniche e le emittenti televisive perché è chiaro che il punto che ritiro dobbiamo chiarire e che va inserita cioè dalla nuova legge e il concetto di attività giornalistica
Che per la Federazione della stampa parlo del suo documento del diciannove e venti dicembre scorso è la definizione che da quarant'anni dalla corte di cassazione
Cioè l'attività giornalistica e un'attività intellettuale e il giornalista e si pone come mediatore fra il fatto è i cittadini che leggano che ascoltano che vedono le trasmissioni televisive queste un punto fermo
è un punto è un punto fermo sul quale credo che debbano riflettere
Attenta mente anche gli amici della sinistra democratica che hanno presentato la loro proposta di di legge che è una proposta che io trovo stimolante perché introduce degli elementi nuove ma soprattutto è la proposta che il far ripartire alla grande
La discussione sulla legge di riforma della professione giornalistica questo non ne dimentichiamolo perché quella proposta secondo me lo dico sommessamente parte da una ha una filosofia che io non condivido cioè parte dalle dal concetto di lavoro giornalistico e arriva al ministero del lavoro come lente che presiede
All'attività dei giornalisti io invece parto
Dalla professione giornalistica e arrivo ancora alle Ministero di Grazia e Giustizia che per legge
Sorveglia l'attività degli ordini professionale delle professioni intellettuale questo è il punto che bisogna chiarire io sono sono d'accordo con Giulietti sui suoi paletti io li condivido al cento al cento per cento chi fa il giornalista deve essere chi è giornalista di fatto lo lo lo deve essere anche giuridicamente d'accordo
Come sono d'accordo con me
Beppe Giulietti sul giurì ma quale giuri
Io dico io il Giurì nazionali io parlo da io vi porto qui una esperienza
Il sette anni e mezzo di presidenza delle più grande ordine di questo Paese vi porto l'esperienza dell'ordine che ha avuto la fortuna di Prodi pronunciarsi
Su casi delicate non perché siamo bravi noi ma pare che il Milano dove i fatti accadono dove accadono i patiti Colombare tende dove c'è la commistione pubblicità e informazione dove ci sono i settimanali e il giornale che ci sono dove si incontrano i casi sui sui minori
Noi siamo i giudici io però io però voglio ricordare un sia non solo siamo i giudici come ordini rispetto rispetto all'etica proprio pro professionale che è fissata nella legge noi siamo i giudici anche rispetto al codice di procedura penale sui minori
Ma saremo i giudici siamo i giudici sole solida sulla tutela dei dei dati personale che la che la legge che il Parlamento ha approvato il li prendo dicembre scorso e la legge sei sette cinque dovremo fare un codice deontologico sulla tutela dei dei dati dei dati personali in Parlamento proprio me un mese e mezzo fa allargato a dismisura i compiti del Consiglio nazionale dei e dei Consigli regionale come giudici quindi come vedete cioè dobbiamo guardare dobbiamo avere testa sempre testa giuridica dobbiamo guardare la professione nell'ordinamento
Allora il punto che mi si pone e che la proposta stimolante io dico son sotto questo Toti profilo del giovedì
Il Giurì mi va bene ma mi ma mi va bene
A livello regionale soprattutto perché è chiaro che sono gli ordini che a livello cioè è inconcepibile che un'autorità di nove persone a Roma il Comitato con la Commissione a Roma che da Roma sorvegliano
I relativi novanta quotidiani italiani tutta la stampa italiana intervengono è una follia io dico parlo dalla mia esperienza badate che orde di Milano insomma in in maniera non dichiarata noi abbiamo fatto controllare tramite l'eco della della dalla Standa è la prima volta che ne parlo pubblicamente fra giugno e se e settembre
Del novantasei tutta la stampa della Lombardia abbiamo speso un sacco di soldi con l'eco della un'altra Standa parlo di milioni spesi perché nuovo volevamo capire se i colleghi ad andar via sono sensibili sui problemi dei minori o no
Beh io io devo dire che a forza di randellare i colleghi che scrivono dei minore col nome e cognome e quali con storie incredibili vergognose
Devo dire che quattro mesi di controllo dodici milioni che abbiamo abbiamo speso con un prezzo di favore dico dall'eco dalla stampa dove Illy i riti di dividere l'ideatore un pubblicista
Nonché è iscritto all'albo di Milano
Abbiamo avuto centinaia e e si accendeva gli accordi ritaglia stando a tre casi in quattro mezzi abbiamo controllato tutta la stampa da Lombardia dai dei quotidiani periodici di grossi piccoli diritto di periferia
Bene tre casi sui tre casi soltanto ora io mi chiedo
Come può lavorare un Giurì c'è debba intervenire da Rovato su tutta Italia allora io dico
è chiaro che noi abbiamo un problema dei cittadini per le è un altro punto centrale toccato da diversi i cui inquilini interventi questa mattina il problema non ci dobbiamo inserire
Nell'articolo otto della della legge sulla stampa oggi il cittadino non mi non mi pubblicano una rettifica posso andare dal pretore articolo settecento ottengo il pro il provvedimento di di vedermi pubblicata alla rettifiche io dico che la modifica che va fatta e dei suoi su questo punto ci dobbiamo intendere
Deve dare il potere al presidente dell'ordine di intervenire come giudice monocratico di potere ordinare ai direttori dei giornali a costo zero di pubblicare le rettifiche che cittadine
Vi propongono a tutela del loro onore queste la modifica cioè il garante delle lettore nel territorio regionale è il presidente dell'ordine lei giornalisti ma voi mi dite ma tua Bruzio
Non ti rendi conto che c'è un nel referendum sull'ordine e palle angolo dell'ordine se io parlo angolo dell'ordine perché perché perché
Dobbiamo intenderci bisogna leggersi bene la sentenza trentotto delle novantasette della corte coltivare quella che ha messo il le referente bene quella sentenza dice che e il Parlamento a la disponibilità delle professioni
Da dichiarare professioni intellettuali che sono organizzate come è noto in base a un certo articolo del Codice del Codice civile soltanto con l'ordine l'altro cioè io sono sono intervenuto su questo argomento anche in un recente idioti incontro a Fiesole ripeto quello che ho detto a Fiesole proprio rivolto a ha detto il ha detto Giuliette all'onorevole vita
Siete voi parlamentare che dovete decidere
Se questa nostra è una professione o no
Se è una se è una professione
Va organizzata ancora
Con l'ordine largo e con l'esame di Stato con l'esame di Stato andiamo a vedere se lo facciamo ancora noi come ordine o se o se lo si fa in università in base a una legge del cinquantotto batte tutte le professioni in linea intellettuale dai ingegnere altre fanno fanno l'esame di Stato in cui neppure di non la città ma tu mi dici ma come spunti alle referendum a me Illy il presidente della corte Della Corte costui costituzionale padre parlo del rosso granata
Con il quale ho parlato sevizie sia pure Koper pochi minuti vi ha detto la risposta caro Presidente Abruzzo ed era una sentenza seguite lanosa sentenza fatto di fare una legge così come noi diciamo bene la Corte costi così regionale ha scritto in quella in quella sentenza che sarò strategie quell'attuale fosse stata sempre legge ordinaria ma contenuto costituzionalmente vincolato se è così non c'è il referendum non si può fare le faremo se è una legge necessaria per il funzionamento dell'articolo ventuno non c'è il referendum allora io ho rifatto la proposta di legge che indi i senatori dell'ile du hanno presentato al Senato ho visto oggi ho scoperto oggi che anche AN Arrigo ha presentato tale e quale al Senato che è giovane
Che i giovani l'onorevole giovane ha presentato è un altro collega presentato alla camera col tecnico dei deputati bisogna rafforzare il contenuto costituzionale degli articoli uno e due questo è il punto cioè noi abbiamo abbiamo bisogno in maniera veloce di un tavolo di una di un testo unico di una legge a contenuto costituzionalmente vincolato cioè la soluzione la dobbiamo trovare dobbiamo saper leggere il seduto dopo dobbiamo pregare il professor con la si vede che è un è un genio poter diritto
Devi darci una una una mano di prendere i miei contributi e altri e altri contributi di arrivare a un testo Paolo a un testo come dice la la Corte Costituzionale con mia rete tutto il dottor granata presidente di quello che la Corte
Un testo acqua a contenuto leggi ordinaria parlo io a contenuto costui così idealmente vincolato signore non si addicono ci scappa da questa da
Questo punto qui cioè un una una legge forte che rafforzi l'esercizio del manifestare il pensiero in chiave professionale questo è il punto del bar vanno inseriti
In questa normativa delle garanzie per i i cittadini dallo religiosi il gioiello esercita nel suo territorio l'ordine
Regionale io dico il giovedì la idea del jolly è un'idea forte è ha ragione Giulietti però va resa pratica
Cioè i mercati perché bisogna dire sì una una cosa qui ce lo devo dire l'autocritica che la dobbiamo fare fino in fondo ROI io mi a radio quanto sento dire pura verità
Che l'ordine a fallito
Sul sul piano della disciplina dell'etica e vero
Non è che il mio amico Murialdo diciotto con ponti lo obbligheranno con gli altri ordini se gli altri ordini alcuna avessero fatto tutte le cose che tu fai a Milano non ci sarebbe più il problema signori facciamoci una una una dell'autocritica
L'ordine sul piano disciplinare ha fallito perché noi noi uomini e donne che lavoriamo ne nei dico lei consente non abbiamo fatto tutto il nostro dovere diciamoci pure pure che cosa significa fare il dovere di Presidente dell'Ordine significa rischiare sul piano personale prendersi qualche prendere si tre ritrovarsi con il proprio giornale faccia al muro comes com'è successo a a chi scrive per la per la vicenda non parti ne parlo tanto per capirci chiaro perché le cose ce le diciamo tutte quei no tutte fino in fondo
Non può esistere
Soltanto l'ordine diranno Roma da un anno e mezzo altri organi che fanno le cose le cose vanno pubblicizzate vanno vanno dette vanno rese pubbliche
Bisogna fare una bisogna avere una capacità di presenza di elaborazione costante e quotidiana allora l'istituto dell'Ordine barra forzato
Cioè allora diamo diamo se possibile e se è logico al Preside dell'ordine il potere monocratico di ordinare ai direttore di pubblicare le identifica costo zero
Perché se io vado vado imperatore a Terni per chiedere la pubblicazione di l'ordine del pretore di pubblicare un qualcosa costa soldi un un avvocato Costa cinque cinque milioni appena entri dentro Caci cinque milioni e non è possibile
Allora questo questo sforzo lo dobbiamo fare dobbiamo chiedere questo una rivive il ritiro dell'azione dalla nostra legge però si è chiaro
Che poi torniamo sembra bomba
La legge può essere perfetta ma poi cammina sulle gambe degli umani delle donne che lavorano nei consigli degli ordini signori Chirico signori miei allora io dico al mio sindacato io sono figlio del sindacato
Dico dico al sindacato quando si vota per l'ordine per favore non siamo fuori alla alla porta l'ordine ha bisogno dei migliori colleghi dei colleghi distaccati preparati che hanno che hanno studiato perché l'ordine
Badate quello che mi fa paura della disegno della proposta della sinistra democratica Lennon garanzia del dei pro e dei procedimenti disciplinari e note e dire che facciamo i procedimenti svelti sono palle
Perché signori miei andati da leggere la sentenza cinquecentocinque del novantacinque della dalla corte costi regionale dove l'ordine in hanno avuto un'altra grandiosa vittoria sul piano delle procedure
Noi dicevamo che il contro il contraddittorio era indiretto quanto cioè noi e noi ascoltiamo un teste non ci deve essere l'avvocato dell'incolpato
Boh Bovio sosteneva il contrario abbiamo vinto noi però la la la corte così ora lastricato delle cose terribili che bisogna andarsene alleggerisce noi ordine non dobbiamo dimenticare
E abbiamo dei colleghi che abbiamo l'onore e la dignità dei colleghi sto privi di questo per impedire di fronte a noi i quali hanno il diritto di potersi difendere con tutte le procedure che la la duecentoquarantuno del novanta prevede
Non è che tu puoi fare voi dall'aula sospensione la radiazione la censura dall'oggi Déco dall'oggi al domani i tempi sono i tempi tecnici sono tempi tecnici e l'unica procedura veloce e l'avvertimento orale in cui il per il Presidente chiama il collega di fare e farla e farla e farla graziata a chi ha fatto l'errore veniale ma se andiamo sul terreno delle sanzioni dure
Deposito atti le contestazione le veline lo ma presidio ascoltare con le le persone con tutte le garanzie i testimoni notificare gli atti
Ma chi vi dice che poi il Giurì nazionale fa 'ste cose in quarantotto ore signori voglio capire
Le garanzie ai cittadini individua il Rigolo padre come come funziona è una lacuna pazzesca che che in quel testo lì oltre ad altre lacune oltre al fatto che quel testo va inserito in quello che nell'ordinamento italiano e non americano e l'ordinamento italiano
Con tutte le garanzie che noi diamo agli agli agli ingolfate in mano ma lo sapete che io ho scoperto che c'è una sentenza della Cassazione civile a sezioni unite
Che le decisione degli ordine dei degli ordine regionale sono esecutive noi pensavamo vero benedette che una volta impugnate è un problema che mi ha posto per Linette
Noi pensavamo che una decisione disciplinare o di o di o di iscrizione una volta impugnato era sospesa no no la Cassazione ha detto è un atto amministrativo
è esecutiva una sentenza delle del novantaquattro che era che era sfuggito a tutti così come sono un matto come è noto che lavoro a casa sui dischetti della della UTET il repertorio giuridico con tutte le sentenze ultimi quindici anni di tutte le magistrature italiane
Ho trovato cercando altro andavo verso le verso le Indie sono sbarcato anch'io retorico nel Golfo del Messico e ho trovato questa questa se questa tendenza che mi sono affrettato a mandare al nostro Consiglio nazionale dico che cosa dobbiamo fare i miei avvocati mi dicono che di che che bisogna e che cos'hai giustamente io l'ho provato lo so anche io sale sarà di revisione e di natura amministrativa del Pirellone prima esecutiva allora allora signore noi ordine regionale possiamo
Atto amministrativo cacciare una persona dalle lavoro e cosa e cosa e cosa la facciamo in tre giorni decidiamo ho qualche dubbio ve lo consegno tutto il diritto il dubbio io poi devo dire poco perché tanto scrivo tanto manto a tutti gli dico dico le carte voi conoscete cioè quello che io ho scritto sul i rischi che potrebbero derivare dall'eventuale abrogazione così questa legge problema e vado a chiudere uno ma qui ci siamo parlati abbiamo scritto e abbiamo abbiamo detto abbiamo analizzato tutto e qui contro tutto bibite di colleghi carte le abbiamo tutti qui c'è bisogno di una sola cosa Paolo notevole e allora e alle Lorenzo perché non vedo il mio il mio presidente nazionale
Perché solo bisogno di un tavolo di qualcuno di voi che si attacca al telefono è che organizza il tavolo con tutti i partiti per arrivare in fretta e furia al testo unico io mi sono permesso
Con lei con i miei soldi ritmi folle con il e ho ho ho coinvolto Tucci
The Daily guiderò perché c'era qualche altro mio amico che in quei giorni era i in Spagna
Caro delle vette scusa
Ho coinvolto Tucci abbiamo chiesto abbiamo chiesto al presidente del Senato
Avendo delle delle delle conoscenze di alla palla tra la presidenza eco delle serrato che c'è agli affari costanti costituzionale prima Commissione permanente c'è il progetto due a vederne sono due colleghi Antonio due è stato mio dice il vicedirettore del Sole Pino pedine è un collega di Padova
Che hanno presentato la proposta di riforma siccome legge e di qua e già lì e già e già assegnata di dare diamo citati dare quella corsia che abbiamo che abbiamo chiesto a Fiesole una corsia preferenziale perché di partire con quella roba lì non perché quello sia l'unico in nella sede di discussione in commissione il la nostra della sala stampa porta la sua posizione che il documento fatto ottimo documento fatto diciannove venti di dicembre scorso il Consiglio nazionale porta il suo documento alla sinistra democratica porta il suo AN porta il suo e così acceleriamo i tempi e quindi dico andiamo sul concreto me a me piace andare sul concreto no io prego il mio consiglio naturale che il presidente Paolo e qui che ascolta anche anche Lorenzetti loro tre uno dei tre io io non riesco a far fare delle telefonate una cosa che io parli con due una cosa che ora un banale ma vedete Manconi mi mi ha fatto sapere un mio è ovvio iscritto leader dei Verdi
Che noia ed esposizione sulla linea di difendere l'ordine loro il sentire senatore Servello altro nostro iscritto lombardo pensionato il vigile niente mi ha telefonato e mi ha detto guarda informa i tuoi della di nostra Zardetto della resa dei sei i nostri delle il Consiglio nazionale che AN difende l'ordine fino in conto è la è la è la e l'ha dimostrato guarda che quella battuta che ha fatto fine era una battuta perché era arrabbiato ho capito dico per il TG tre sappiamo tutti che filiera ha fatto quella battuta Luís che lui è uno dei quarantatré giornalisti professionisti parla parlamentare quale noi versiamo i contributi pensionistici figurativi per un miliardo e tre credo questo pioppi ho visto Gemmo visto altri amici techno che sono all'indice noi paghiamo ai quarantatré deputati e senatori
Giorno i terroristi un miliardo e tre all'anno quindi Gentile dice ha detto che difende l'ordine quindi andava allora io telefono ma per vado da regole io mi va bene poi io ho avvertito subito Petrina i riserve Delon tipico un po'di cupa guardate che sono a disposizione
Però una telefonata di cortesia la devo fare io non posso farle io che sono un bel riferito è il centro che deve muoversi che deve mobilitarsi che deve tenere questi rapporti con con la ora oleandri con Beppe Giulietti con con con lo stesso Servello con vedendo il condono perché ci perché le disponibilità sono immense i nostri colleghi devo partire mi ha mi ha mi ha scritto un collega deputato della della Sardegna credo Altea Altea e a disposizione ma bisogna queste forze Lorenzo bisogna mettere attorno a un tavolo pende la la la mia richiesta un documento che andrebbe fatto che qualcuno lo prevale credo lo dico entro domani
Di andare di che qualcuno di voi che siete i nostri massimi dirigente nessuno come lui come vuole rubare il posto in noi c'è tanta fretta c'è tanta voglia di che le cose vadano bene vadano in fretta perché in fretta perché sabato prossimo è il primo marzo signore
Poi resta resta marzo aprile-maggio quindici giugno si vota
Quindi c'è un buon c'è c'è bisogno ovvero di camminare ma di camminare in in maniera veloce tipo per favore che uno di voi dite si metta si assuma il peso di organizzare il tavolo grazie
Lo faremo
Però aveva intuito la cinque figli so che uno sforzo ulteriore lo no invito alla sette lire all'intervento non volevo togliere la parola ma abbiamo necessità di parlamentari vigevano
Nonché le cose che si dicono siano interessanti
Questa mattina ho fatto una domanda che non voleva essere polemica
All'onorevole Pannella
Ma voleva soltanto far riflettere
Che libertà e democrazia sono due concetti fondamentali che si difendono soltanto con le regole
E le regole sono le leggi noi abbiamo bisogno di pochi leggi chiare
Fondamentali inapplicabili
Perché non esiste una buona legge se non è applicabile
Di queste regole di queste leggi perché è un antico motto dice che sotto la legge piena libertà e quindi la democrazia noi abbiamo bisogno oggi più che mai per l'informazione
Leggi chiare ed applicabili
E faccio mie le parole di Giulietti di questa mattina
Noi non dobbiamo far sapere al pubblico che siamo su due conti due posizioni contrapposte difendere l'ordine o non difenderlo
Non è questo il concetto noi dobbiamo far capire al pubblico che noi dobbiamo voliere regole meglio definite contro la contrapposizione di chi vuole la libertà in senso è errato
Perché libertà ho detto prima non esiste senza le regole
E lo abbiamo visto questa mattina Pannella ci ha raccontato delle nuove frontiere dell'informazione ebbene cosa sono le nuove frontiere dell'informazione che sono libere da due anni mi sto battendo perché vi siano regole chiare che difendano i cittadini in maniera determinata
Perché parliamo dei canali telematici internet è una vera vergogna
Ci sono un sacco di notizie delle quali noi tutti dovremmo vergognarci internet va regolamentato perché internet è un giornale vero e proprio decide in essere regolamentato
Quando qualche giorno fa in Vaticano hanno fatto è iscritto un documento sull'etica della pubblicità
Un prelato si è presentato in televisione e siccome sanno fare benissimo il loro lavoro questi signori
Ha detto le prime due parole fondamentali questo documento lo abbiamo fatto per difendere gli utenti
Probabilmente noi giornalisti non sappiamo
Pubblicizzare
In maniera chiara i nostri intenti
Noi ora dobbiamo chiedere delle regole fondamentali a favore dei cittadini perché abbiano delle notizie chiare pulite oneste grazie
Grazie a te Sieni
Sieni
Allora ci allora
Mario arriva
Si prepari
Colleghi ovviamente la necessità di fare alla svelta di avere delle regole chiare secondo me porre macchiare come nella Bibbia stabiliscano i punti fermi per la nostra professione
Questa necessità esiste ed esiste per una categoria che in questo momento sta attraversando un periodo particolare scusate se io colgo l'occasione di questa riunione degli Stati generali
Forse per andare un po'fuori tema rispetto a quello che è stato detto fino a ora perché è chiaro che il punto centrale delle nostre discussioni da stamani mattina
L'ordine quale ordine quale legge sull'ordine ordine sì ordine no
Io vorrei dire che questo è un problema importantissimo e quindi ci sono autorevoli colleghi sull'argomento hanno espresso il proprio parere
Però vorrei far presente ai a tutti noi dirigenti nazionali corregionale la situazione nella quale versa la categoria in questo momento
è una delle situazioni più disperate anti nelle valli mi sia capitato di vedere la da dieci anni a questa parte una situazione nella quale ci sono il giornale come Repubblica che hanno cominciato una lunga lotta con scioperi una situazione nella quale si assiste a concentrazioni come nel caso dell'acquisto del giorno da parte del gruppo Monti e delle accordata che porta alla spetta al Mattino di Napoli per arrivare fino al giorno di Milano
Si assiste all'allargamento di processi sinergici si assiste all'appiattimento costante e quotidiano della nostra professione perché anche questo è un aspetto da non sottovalutare
Io mi preoccupo molto dell'ordine che verrà però mi chiedo anche quali giornalisti tutelerà quell'ordine se questi giornalisti saranno stati ridotti come in buona parte già ora cominciano a essere ridotti a dei fantasmi rispetto alla professione che dovrebbero realmente fare
Se poi entrare all'interno delle redazioni dei rendete conto che l'articolo sei per il quale ci siamo tanto battuti nelle piattaforme contrattuali ormai perso tanto filosofia di Zante Nismo all'articolo sei non esiste assolutamente più i direttori sono la cinghia di trasmissione dell'editore nella maniera più netta
E questo è anche un esempio di quello che sta avvenendo a Repubblica una parte della vertenza che non è soltanto di tipo economico ma che riguarda anche questo aspetto
Viviamo in redazione nelle quali o gli editori vanno proclamando che hanno bisogno di nuove generazioni io vengo da una riunione con il mio editore del gruppo Monti gli ha detto
Con voi giornalisti di queste generazioni io non potrò mai mettere in atto i miei progetti aspetto di metterli in atto con i nuovi che saranno i giovani che accetteranno un mercato completamente libero che accetteranno le mie idee
Queste sono le persone con le quali noi ci troviamo di fronte quindi anche se il mio discorso
Brevissimo discorso può sembrare di profilo molto più basso rispetto ai grandi temi che sono stati affrontati fino a ora
Ritengo però che tocchi lo stesso un argomento fondamentale perché non possiamo parlare di ordine o di qualsiasi altra cosa se non ci rendiamo conto dello stato dell'arte e purtroppo è uno Stato uno dei peggiori che ci sia capitato di vedere con giornalistiche sono ricattati perché il ricatto avviene con giovani generazioni che entrano all'interno dei giornali attraverso un accesso che è completamente nelle mani degli editori
E che sono per la buona parte io lo dirò io mi sono attirato anche le proteste di giovani colleghi ma per la buona parte non per colpa loro sono disponibili a molte cose che deontologicamente non sono più accettabili
E questo secondo me si riflette anche nei nostri giornali nei nostri telegiornali nella carta stampata nella radio nella televisione perché quando ne parliamo tanto di qualità
La qualità non è un ente astratto non è una monade non è qualcosa che sta nell'alto dei cieli
La qualità è qualcosa che attiene strettamente a come noi facciamo il nostro lavoro
E purtroppo il decadimento della qualità del prodotto giornalistico è un decadimento che è dovuto sia ai processi editoriali folli che sono in atto
E che stanno riducendo i giornali a prodotti come un qualsiasi altro tipo e quando parlo di giornali papà voglio dire in senso lato anche tutti gli altri prodotti dell'informazione
Sì anche a un decadimento della nostra professione
Va bene a rimettere la professione nostra professione nella quale c'entrano aspetti di tipo morale c'entrano aspetti di tipo strettamente professionale cioè la non conoscenza
Quindi quando io stamani mattina ho sentito alcuni autorevoli colleghi parlare delle necessità di un di una preparazione dei dei giovani per questo nuovo ordine che verrà o comunque per il Novak cessa la professione sono perfettamente d'accordo
Però vorrei dire anche una borsa che la preparazione non è soltanto fatta di di di sapere non è fatta soltanto di elementi culturali che si acquisiscono c'è bisogno secondo me che la nostra categoria si riappropri di un qualcosa di etico e in questo credo di non essere un utopista
Ma credo di parlare perché ho cominciato a fare questo lavoro più di vent'anni fa quanto quest'aria ancora nelle nelle redazioni si respirava in qualcosa di etico che si è completamente perso
Che è un qualcosa di etico che fa capire a chi fa questo mestiere che questo mestiere non ha un mestiere qualunque
Che è un mestiere di fronte al quale bisogna avere un minimo di rispetto anche se poi la differenza dei caratteri delle personalità dei giornalisti fa sì che uno sia più monetarista dell'altro che uno sia più prono dell'altro e così via
Ecco questa mancanza di etica che deve ritornare che deve rimanere fuori perché non ci troviamo poi anche noi stritolati in un ingranaggio nel quale forse diventa più bravo il politico che fa la legge sull'ordine che è più vicina ai nostri desiderata
Forse diventa più bravo il politico che fa la legge che il più vicina mettiamo a un altro aspetto che può riguardare le pensioni ecco tutti questi elementi sono importanti però stiamo attestiamo molto attenti alla classe politica
Perché in fondo il grosso decadimento della nostra professione passa anche attraverso una buona parte di asservimento a quelle che sono state le classi politiche che son passate in questo Paese
Quindi io dico questo perché non vorrei che di fronte all'avvilimento della maggior parte delle redazioni
Che in questo periodo stanno lottando con scioperi che che vedono per esempio la quattrocentosedici sminuita e e ridotto a una specie di morte civile perché con le nuove norme della Finanziaria la fatto centosedici non è più neanche
Un un la possibilità per dare un sospiro di sollievo da parte dei colleghi gli anziani per il semplice fatto che con le nuove norme se un otto milioni di reddito in più alla al alla pensione che viene dimezzata
Sono tutti argomenti devono essere affrontati io ritengo che la Federazione debba affrontare anche una revisione dell'articolo trentatré
In quelle parti dove si dà la possibilità agli editori di mandare in pensione colleghi che abbiano un certo numero di anni un certo numero di contributi perché mandandoli in quel modo si dà la possibilità agli editori di mandare in pensione colleghi con la pensione di anzianità
E quindi si toglie la possibilità di esercitare in futuro la professione
Questi sono elementi secondo me importantissimi
Perché io non credo che a un pittore a un artista per carità e non voglio pensare che il giornalista rientri nelle grandi arti
Ma se non altro nell'arte di comunicare c'è completamente e non posso pensare che un artista di un qualsiasi genere sia tolta la possibilità in vecchiaia di fare quello che ha fatto per tutta la vita
Quindi stiamo anche molto attenti c'è un eccesso di regole un eccesso di di massimalismo che sta avvenendo da tutte le parti e che sta rendendo la nostra professione della mostra sempre più debole la nostra tessera professionale sempre più inutile per tanti aspetti stiamo attenti che non raggiunga lo stesso Peres perfetto magari dandoci anche una buona legge sull'ordine perché io non vorrei trovarmi a generazioni di giornalisti che non avranno più la sicurezza della pensione che avranno magari una pensione come si sente dire in questi giorni
Calcolata soltanto sui contributi e questo si vuol fare anche per per i vecchi giornalisti dando un grosso colpo a quella che poi sarà l'entità della pensione nel nel vero senso della parola in senso stretto
Non vorrei avere i giornalisti costretti ad essere sempre più asserviti per avere qualcosa in più e soprattutto non vorrei assistere a giornalisti di una certa età che alla fine devono lavorare al nero perché devono mantenersi la pensione perché allora avremmo fatto il salto alla rovescia
Avremmo cercato attraverso delle norme delle leggi di aggirare il lavoro nero per i giovani e ci troveremo ad avere il lavoro nero per persone che ancora non sono vecchie ma che hanno diritto completamente di svolgere la loro professione
Ecco questi sono alcuni punti io sono andato veramente ho volato su alcuni aspetti che però tengo a porre all'attenzione dei colleghi che sono negli organi dirigenziali dell'ING della Casagit delle frenesie dell'ordine
Perché indubbiamente
Tutti noi io per primo lo riconosco ci sforziamo di rimanere con i piedi per terra e quando parliamo dei giornalisti teniamo conto che abbiamo di fronte non dei giornalisti così una folla dai culti nebbiose sì ma abbiamo di fronte dei giornalisti con i problemi che ho detto prima che sono problemi
Pesantissimi
E quindi che a questo punto alla Federazione faccia la sua parte concretamente nella lotta sulle vertenze e questo è fondamentale
Che l'Ordine si muova che Linge tuteli le nostre pensioni e la Casagit tutto quello che riguarda la nostra salute
Tenendo conto però che tutto si tiene
E questo tutto si tiene parte anche da quel piccolo accenno che il nipote mi son permesso di fare quell'accenno all'etica che non è accenno di poco conto ma che può essere la spinta per fare molte cose di più al di là di tutte le nozioni di questa terra
Perché nel quale non mi pare
L'intervento del collega si io approvo totalmente
Ci anni portato al dibattito aperto questa mattina
Da Paolo
Con una relazione in cui definiva il momento viviamo con un momento storico
E non certo per novità positive
Non certo per prospettive positive
Non certo per bene prospettive positive ma per una situazione drammatica che stiamo vivendo
Poi il dibattito è stato dopo la relazione del presidente dell'ordine
Che ci ha messo sull'avviso su un'altra pendenza
Che ci deve preoccupare
Questa che il cammino che abbiamo fatto in avanti non sia presentato come un cammino che abbiamo fatto all'indietro quel tipo di ragionamento e via dicendo Francia non c'è e allora perché in Italia c'è e sappiamo che in Francia non c'è il Consiglio Superiore della Magistratura che i magistrati sono dipendenti la potere esecutivo se seguissimo questo tipo di ragionamenti
Non solo per l'ordine ma anche per i magistrati faremmo tutta la nostra democrazia farebbe
Un passo indietro vedo
Ecco dicevo poi c'è stata questa passerella dei politici i quali si sono venuti qui
A offrire non era proprio il tono dell'Offerta
Leggi leggine interpretazioni costituzionali lezioni di diritto costituzionali
L'impressione era che
Pensassero che stiamo partendo da zero
Se fossimo all'anno zero
Ora questi istituti di cui chiediamo
La non soppressioni e si comincia con l'ordine poi non si sa dove si finirà sono nati con dietro un grande pensiero riformatore dietro una grande fase storica col dietro tre grandi motivazioni ideali con dietro posizioni della Corte costituzionale di giudici costituzionalisti
Posizioni dei fondatori della Repubblica l'ordine
Non nella che fondò l'ordine era uno dei padri della Costituzione quindi adesso sentirci venire a fare queste elezioni e abbastanza di lei per un giornalista dovrebbe essere ridicolo
Per un giornalista che conosce così alla sua professione e conosce cos'è la sua storia
Su quindi quello che mi preoccupa io volevo solo dire due cose fare un paio di proposte
è
Che noi verso i politici siamo in una posizione subalterna questa mattina ne ho avuto la chiara impressione sembrava uno stagno a noi prossimo lì davanti a questo stagno dove uno dice io c'ho una reimpiego quaranta articoli al cavo di quaranta vive quei cinquanta poi diceva prima Abruzzo unisco un'espressione forse cioè i politici e noi dobbiamo chiedere ai politici che cosa vogliono fare secondo me è una posizione un po'da correggere questa
C'è una distinzione dei poteri che dovrebbe ancora funzionare
Anche presto il non una volta lo chiamavano Quarto potere adesso non lo è più però diciamo che dovrebbe ancora un po'funzionare ma soprattutto dovrebbe funzionare la consapevolezza della nostra storia ma questo lo dico per un fatto metodologico
Noi dobbiamo innanzitutto valutare
La situazione valutare se gli altri significa valutare tutte queste proposte però dire la nostra
Credo che questo sia il metodo giusto non andare abbatteva queste porte a chiedere a dire allora fate le e siamo noi che intanto dobbiamo entrare in una valuta in un'analisi se in una valutazione di tutti questi leggi che presentano una cosa tanto siamo certi lo hanno detto chiaramente
Entro in cento giorni che ci manca dal referendum è impossibile varare qualsiasi legge
Lo hanno detto non possiamo Indian Nacci
Inganna perché se no saremmo stupidi agli anarchici lo hanno detto chiaramente
Anche Giulietti ha detto l'altro giorno il massimo che possiamo a vere e un paniere unanime della Commissione cultura della Camera se c'è un testo unificato ma più Binda non serviva
Allora se queste la situazione dobbiamo pensare a un periodo di transizione dopo il referendum
Un periodo di transizione che deve essere però ricco di nostra partecipazione
Ricco di nostro confronto ma ricco anche di nostro orgoglio perché ancora non c'hanno soppresso e ancora ancora ancora crediamo ne nell'istituto principale nel dello dell'indipendenza della stampa
Allora che cosa secondo me dobbiamo fare la prima Borsa appunto e creare tra sindacato io
Un comitato un gruppo di lavoro che il summit tutti questi progetti NdA una valutazione e dica quello che vogliamo noi perché è su questo che si deve reggere il confronto
Questo secondo me e molto importante per non essere colonizzati in questa frase perché se no non otterremo nessuna legge saremmo soltanto colonizzati e proseguirà questa strada della colonizzazione
Abbiamo sentito una frase questa mattina
Dettata Jean sciocchezza indica tutto il il disprezzo di un giornalista direttore e proprietario di giornale presidente della Federazione editori e per i giornalisti salito la libertà di stampa è uguale a bilanci sani ma in realtà manca tutta la se ha detto questo come lo ha sentito in
Sono a libertà di stampa scusa possiamo capovolgere ma io io credo che i bilanci sani e mi pare che essi l'ha detto benissimo sì non possono esserci senza qualità dei giornalisti
Credo che è questo il secondo punto questo il pericolo sarebbero e quindi i bilanci sani solo quando l'editore quando l'editore rispetta l'indipendenza della giornalista fa assume giornalisti di parità e Paolo cosa che non è stata fatta abbiamo visto che è stata che è stato questi anni questi questi anni che cosa sono stati è stata ecco allora però dicevo quella è la prima proposta la prima proposta quindi è di fare un'interlocuzione però il rendersi interlocutori forti dalla cassa in politica non subordinati
La seconda proposta è quella di invece di portare dalla parte del lettore perché poi noi noi primi vogliamo la tutela del settore gli elettori perché la qualità e la cosa che più tutela il rettore mi dobbiamo secondo me creare alla presso la Federazione della stampa una consulta di tutte le associazioni di tutela dei cittadini
Salvati beffa a tutte quelle e chiedere anche il confronto con loro
Con loro la legge che dovrà farsi provvedimenti dovranno nascere anche da questo confronto con tutte le associazioni che vanno appunto dall'alto in basso alleati che creano una Consulta eccede dobbiamo avere vicini a un confronto con loro questo sì prima del referendum
Perché sarebbe bene che anche loro si pronunciassero a nome dei cittadini su qual è la posta in gioco grazie grazie a te Federico Pirro
Ma io ho l'impressione che
Questo dibattito per quanto utile e necessario
Sia troppo condizionato del resto non è la prima volta che gli stati generali si riuniscono in situazioni completamente diverse
Si è un po'troppo condizionato dal dalla questione del dell'ordine professionale del referendum
Un tema importante importantissimo che i rischi anche di divide la nostra categoria come dimostrerebbero
I comitati che vanno nascendo comitato per il sì Comitato per il No e quant'altro
Perché dico questo perché ritengo per quella che è la mia esperienza di giornalista
Il sindacato
Che
La situazione si è stata drammatica
Scusa dissi e la classica punta dell'iceberg che non è un caso non è un caso che questo problema questa discussione sia sorta in un momento storico nel quale la categoria al massimo della sua debolezza
Il sindacato è più debole che nel passato i nostri organismi di tutela sono i più deboli e nel passato riguarda un po'più vien fuori un referendum sull'ordine professionale
Perché e in crisi questa è la situazione che appare l'intero organismo dell'informazione
E la stessa organizzazione del lavoro che ha subito specie in occasione dell'ultimo rinnovo contrattuale delle profonde ferite a quella che era la sua impostazione tradizionale classica
Piaccia o non piaccia i service fanno parte ormai del o no dell'organizzazione del lavoro nel mondo dell'informazione piaccia o non piaccia lo stesso recente provvedimento legislativo le agenzie fanno parte del nuovo panoramiche significa a fronte di una situazione che consente il recupero dell'ottanta per cento del costo del lavoro ad agenzie che abbiano meno di sette committenti significa rivoluzionare quello che il sistema dell'organizzazione del lavoro e il rinnovo contrattuale è stato potremmo dire l'altra faccia della medaglia che ha in primo piano il referendum sull'ordine professionale
Tutto il sistema venne messa in discussione in occasione del rinnovo contrattuale io chiedo scusa a quei colleghi coi quali ci siamo già intrattenuti su questi aspetti ma vanno ricordate queste cose
Perché presto ci dobbiamo confrontare su altri aspetti rinnovo contrattuale presto ci dovremo confrontare con un processo profondo io ritengo ineludibile di mutazione genetica della nostra professione
Cosa accade in occasione dell'ultimo rinnovo contrattuale per la prima volta ci vedemmo restituire la nostra piattaforma insieme a quella che era la loro piattaforma che rivoluzionata l'organizzazione del lavoro
Per la prima volta ci vedemmo sbattere in faccia il grave problema della disoccupazione da mai trascurato perché poi per capire quale può essere un nuovo ordine professionale quale pure sono l'organizzazione del lavoro bisogna anche chiedersi quali sono stati gli errori che abbiamo compiute sono tanti
Ci fu detto dagli editori
Che per l'organizzazione del lavoro non solo rispondente alle loro esigenze economiche ma rispondente ad un'informazione che tenesse conto dei nuovi sistemi era un solvente e cioè le grandi firme due o tre non di più e tutto intorno ad orbitare i facitori quotidiani quelli del destino
Quindi a questo punto quando si inaugura la Scala non è più necessario che ogni giornale mandi un proprio inviato
Basterà una nota d'agenzia che mi dica cos'è successo questa sera queste non lo posso permettere il grosso critico musicale domando e mi fa capire come è andata dalla presentazione
Ecco che abbiamo dovuto subire e chi si illudeva che tutte le elucubrazioni tutti i trapezi ismi se così può dirsi per dare ai servi su una definizione che ci salvaguardasse è stato disilluso
In quella vittima bastava un buco perché velatamente fosse possibile farci passare tutte allargava pian piano e così è accaduto
Vedono i service e l'agenzia dignità legislativa anziché alle agenzie provvede l'ottanta per cento del costo del lavoro in diretta
Io traggo da questa situazione
Qualunque sarà l'ordine che verrà come diceva il collega
Sono un elemento positivo
Cioè avendo noi come dire partorito ma nuove generazioni di giornalisti mal pagata
Costretta a svolge un'attività completamente diversa dalla nostra e certamente meno gratificante
Queste le eredità che siamo costretti a lasciare
C'è solo un aspetto positivo dicevo
Quando e tutto questo significa naturalmente le riduzioni
Contrattuale riduzione addirittura di salute per dal sindacato questo significa che quando questa nuova generazione di Malta pagati che succederà nel nostro sarà divenuta
Classe dirigente oltre a rilanciare la lotta sindacale come è stata vissuta negli anni passati forse restituire dignità ad una categoria che se l'è vista strappare
Per tutta una serie di ragioni che conosciamo e che ora stiamo esaminando
E l'accesso al lavoro il punto cruciale è che non abbiamo mai voluto affrontare accettando che fossero gli editori a Shelley al CIPE perché quando si parla di libertà di informazione io che ho vissuto sette anni di abusivo non possono riconoscersi in quei sette anni mi sentivo meno libero
Meno libero nelle scelte
Fino a che sarà prima il lavoro ecco il titolo adesso di riconosciuto le cose non potranno andare se in questa maniera gli parlo della situazione della mia regione al pubblico
In Puglia abbiamo inattività circa duecento giornalisti professionisti grossomodo vado
Per numeri tondi
I disoccupati di giornalisti professionisti ormai sono quasi cento cento più di un terzo quindi tre volte la media della disoccupazione nel Sud non so quante volte lo avete della disoccupazione nazionale
Ma l'aspetto drammatico non è solo questo che ci siano tanti giornalisti disoccupato professionisti disoccupate
L'aspetto drammatico che facendo un rapido calcolo
Abbiamo ottenuto che nei prossimi cinque sei anni il turnover non sarà superiore alle dieci unità
Quindi già da oggi sappiamo a bocce ferme Carey questi cento giovani giornalisti professionisti disoccupati solo dieci troveranno sistemazione per gli altri novanta non c'è futuro
Nel nostro Paese lo sappiamo tutti abbiamo ottocento emittenti locali
Uno per la stragrande unico atto dell'emittente di tutto il mondo cifre note ma ripetiamola perché non penso che l'Italia abbia un quarto di tutti gli ospedali o un quarto di tutti i tribunali del mondo e così via mare emittenti si e ciò significa che se le risorse non sono sufficienti
L'accesso sarà sempre più riservato ai meno qualificate
Perché chi ha una laurea in medicina che erano nati in giurisprudenza non accetterà mai un terno al lotto
Di fare di ottenere come retribuzione il praticantato delle emittenti private diventare professionista e poi essere uno di quei novanta disoccupati per quanto riguarda la mia regione pc sarà sempre un depauperamento non solo economico ma culturale
Ecco allora che il nodo che abbiamo sempre voluto illudere dell'accesso alla professione
Nell'accesso al mercato del lavoro come qualcosa
Da lasciare all'avventura delle botteghe ma in realtà lasciare al predominio degli editori che erano loro a decidere come lo la categoria la nostra categoria dovesse riprodursi come noi dovessimo riproduce ha prodotto tutti i guasti
Che oggi stiamo lamentando ecco perché quanto mai necessario
Io non so se il comitato per il sì è qualcosa di estremamente ragionato può darsi ma nelle sfuggono le ragioni così come per il comitato per il no io sono fermamente convinto e questa convinzione mi diviene nota una scelta ideologica pare un'esperienza professionale come purtroppo di circa trent'anni che l'accesso dei lavori il nodo del problema è se nella nuova nel nuovo ordine che verrà mi piace questa espressione
Avremo la forza l'intelligenza di rispondere a queste giungla questa duplice esigenza l'accesso al mercato del lavoro la deontologia professionale fosse finalmente avremo fatto un passo avanti reale perché fra vent'anni io temo non prima
Finalmente questa categoria professionale i malpagati che abbiamo partorito nell'ultimo
Contratto di lavoro potranno finalmente di lanciare anche ideologicamente e culturalmente il sindacato grazie
Ma
Secondo me è una coincidenza significativa che stamattina mentre noi stavamo qui a discutere
In un'altra sala mila venivano presentate le nuove regole
Che un tv privata si dava per il rapporto con i bambini
Siamo noi viviamo una fase molto particolare della comunicazione
è una fase di sviluppo tecnologico
Tumultuoso
Chi come me ha quarantacinque anni ha cominciato a fare questo lavoro quando c'era il piombo
Io ricordo ancora i tipografiche prendevano le liste di piombo di righette di piombo le mettevano nelle pagine ha quarantacinque anni è un mondo che è già io mi trovo ad aver cominciato a lavorare in un mondo che scomparso
Il mondo che conosciamo oggi
è un mondo che è destinato a scomparire
Adesso nei quotidiani comincia ad arrivare la generazione di e tecnologie da impaginazione leggo
Cioè ognuno si sceglie la pagina se la fa come vuole imprinting e si costruisce come leggo diciamo i più avanzati sono il Gazzettino di Venezia e fra un po'il tempo sono in le nuove diciamo tecnologica avanzano ma prendo l'esempio del futuro RAI del futuro media sette e dell'attualità
Delle reti criptate già esistenti cioè il passaggio diciamo della televisione
Alla tecnologia digitale
C'è l'arrivo dei satelliti noi viviamo una fase tecnologica di trasformazione e della nostra organizzazione del lavoro e del dei media dei mezzi ecco è una fase che ci pone due problemi
Da un lato il problema del tipo di lavoro che noi facciamo e della moltiplicazione delle fonti della possibilità dell'accesso diretto alle fonti della messa in discussione del mediatore che siamo noi
Dall'altro c'è il problema di che cosa passa dentro queste nuove forme tecnologiche questi morì me
Rispetto a questo scenario questo panorama io credo che noi siamo in ritardo
Credo che però si è in ritardo anche il legislatore italiano europeo americano mondiale in tutto l'esempio che ogni tanto faccio nelle ultime settimane è questo
Chi può impedire a una televisione che si organizza a Tel Aviv per di trasmettere attraverso il satellite sul territorio italiano in chiaro ventiquattro ore su ventiquattro ore
Trasmissioni pornografiche
Nessuno
No ancora non l'ha fatto nessuno ma questo non significa che fra venti giorni non ce lo troveremo che nel momento in cui sarà disponibile satellite fra un po'sarà hanno disponibili Santelli questa roba non ci sarà
Allora il problema che noi ci poniamo perché siamo già
La lista che siamo alla vigilia del referendum sull'ordine quindi non ce lo poniamo dal punto di vista dei giornalisti della regolamentazione della professione ma è molto più vasto è il problema il problema della comunicazione di che cosa passa attraverso il cavo di che cosa passa attraverso il satellite di che cosa passa attraverso l'emittente di che cosa passa nella carta stampata
Che oggi è semplicissimo molto più semplice di prima fare anche carta stampata
Vedete a Roma fra un po'ci saranno le elezioni comunali che avranno una particolarità
Ci saranno le elezioni anche circoscrizionali ogni circoscrizione a Roma diventerà una specie di comune a sé stante con due trecento mila abitanti
Stanno nascendo giornali come funghi io arrivo qua sono segretario della romana trovo il giornale la sera di cui non ho mai visto una copia in vita mia
E ogni giorno ne escono di nuovi è ormai semplice fare un'operazione di questo tipo allora che cosa passa dentro i mezzi di comunicazione ecco questo semplice ragionamento il nostro ceto politico non l'abbiamo fatto ancora noi non l'abbiamo fatto solo per la nostra parte
Ma è nostro ceto politico non la ancora fatto non c'è ancora arrivato non è ancora arrivato a capire l'importanza della comunicazione e dell'informazione
Nel nostro mondo viviamo nel villaggio globale l'informazione è un elemento decisivo per la democrazia stamattina Giulietti facevo al caso di Belgrado ma è un caso
Un caso importante che fa capire qual è la posta in gioco e non ci siamo ancora
Ecco allora io dico regole per gli utenti per gli utenti della comunicazione
A maggior ragione regole per gli utenti della informazione che è un settore più particolare della comunicazione
Dico che ci deve essere un organismo in grado di intervenire perché queste regole siano fatte rispettare
Il Giurì
Quello che volete che ci sia un organismo per cui queste regole per fatti rispettare
E infine che per chi fa dal punto di vista professionale cioè per chi tutti i giorni lavora nell'informazione che chi tutti i giorni trasmette informazione attraverso qualsiasi tipo di mezzo un adeguato percorso di preparazione professionale
Questo significa la laurea
Io sono convinto di sì
Ormai si chiede la laurea per quel se si tipo di lavoro io dico che
Per affrontare oggi per Adele diciamo oggi la preparazione
Per fare il giornalista dico che c'è bisogno della laurea io sarei ancora più stringente dico la laurea più un percorso di formazione
Diciamo pratica però almeno la laurea almeno la la il punto è però
Che questo lo diciamo noi
Lo dicono alcune proposte di legge
Dobbiamo essere e avere la consapevolezza che per esempio non lo dicono gli editori
Il presidente della Fieg avvenuto questa mattina ci ha fatto una specie di
Discorsetto tanto per gradire e poi se ne è andato ovviamente non c'ha rivelato che presso la FIEG nei cassetti della FIEG che come sì di si dice qualche volta i nostri pezzi c'è un testo e c'è una proposta Tina che dice amava la quale laurea qua la questione che decidono gli editori
E i corsi di formazione li fanno gli editori con le loro scuole aziendali quando ci saranno ma chi sono questi pittori perché non si può nemmeno andare a discutere come io proporrò con
Le forze politiche senza tenere conto di qual è la realtà qual è la nostra realtà la nostra realtà è che gli editori credono che le macchinette bassi bassi steste
Titoli credono che le macchinette bassina se stesse
E quindi
Vogliono la deregolamentazione selvaggia
Della qualità ai nostri editori non interessa niente
Pensano che se tu scrivi male il tuo pezzo o lo scrivi bene dal punto di vista commerciale sia la stessa identica cosa fanno un errore micidiale anche dal punto di vista del marketing perché ci sono giornali che vanno benissimo perché sono stati fatti che vanno fatti bene e giornali che vanno male anche se sono caricati di gadget e di promozione
Ma loro non sentono ragione la maggioranza degli editori non tutti per fortuna ma la maggioranza degli editori
Pensano che le macchinette basti a se stessi e noi dobbiamo sapere che c'è un pericolo in queste imputazioni ideologica culturale
Il pericolo è che oggi le tecnologie permettono permettono di ridurre già il lavoro nelle redazioni e di fare accedere direttamente il lavoro esterno attraverso i service
E attraverso il contatto diretto
Ecco io perché dico che gli editori hanno questa impostazione perché noi recente congresso del PDS dove si è discusso di flessibilità
Se conservatore sia progressista la flessibilità non la flessibilità ecco io
Sono orgoglioso già aver o c'è c'è anche il mio nome fra quelli che hanno firmato un contratto nazionale che io ritengo il più flessibile dell'industria italiana
Il nostro contratto il contratto di lavoro più flessibile dell'industria italiana cioè l'articolo tre che fa riassumere i disoccupati a un costo inferiore con uno sgravio contributivo c'è l'articolo due poi dare poi far lavorare uno da fuori flessibilmente anche a ottocento mila lire al mese cioè il part-time e per il settore dei periodici cioè l'articolo dodici all'articolo trentasei pericolo la burla cioè ci sono un'immensità di forme un'immensità di forme di lavoro ce la formazione professionale privare di cantate un milione al mese cioè tutto gli editori non hanno usato il nostro contratto di lavoro sei mesi fa io e Tucci abbiamo scritto a tutti i i direttori e gli editori romani dicendogli guardate che avrete queste possibilità non c'è niente ottanta contratti in tutt'Italia
Non vogliono la flessibilità è falso che vogliono la flessibilità vogliono mano libera per fare quello che gli pare non vogliono regole deontologiche ed è questo il punto centrale della loro impostazione e allora
Che cosa fare
Io faccio
Poche proposte la prima è che da questa di unione per darci un obiettivo esca un documento che dica le forze politiche beh noi abbiamo alcuni punti Ferri che sono appunto la deontologia la formazione professionale le regole a garanzia degli utenti beh fate qualcosa perché è nelle vostre mani
Chiediamo un confronto serrato col presidente della camera col presidente del Senato
E con tutte le forze politiche perché il boccino e nelle loro mani perché a vino un una riflessione e perché soprattutto non ci sia vacatio leggesse io lo so
Che per l'Inter GP sono convinto che litigi non corra rischi sono convinto che basta una riforma statutaria su quella riforma statutaria ci vuole il timbro del ministero del lavoro noi dobbiamo creare attorno attorno ai nostri istituti se non riusciamo a far fare una legge di riforma
Prima del referendum un clima per il quale sia impossibile fare sgambetti
Queste
Sapendo che non ci non ci riusciremo ad avere una proposta di riforma prima del referendum
E che comunque anche se il referendum dovesse fallire noi dobbiamo volere una proposta di riforma per con ordine così come è organizzato oggi comunque non tiene rispetto alla realtà che abbiamo di fronte
Quindi il documento di questo tipo il secondo punto è che bisogna ripensare il nostro contratto di lavoro cominciare a riflettere sul nostro contratto di lavoro
E su tutte le sue parti per cominciare ad attuare e adatto scusate ad attualizzare da adesso perché in alcune sue parti ormai diciamo difficile da fare entrare nella realtà
Terzo elemento fare quello che una volta dalle mie parti si chiamava orientamento e cioè bisogna andare rimboccarci le maniche e noi che siamo i quadri del sindacato dell'ordine della Casagit dell'Inpgi andare nelle redazioni a spiegare che cosa sta accadendo ci sono colleghi che non si rendono conto
A del processo tecnologico che gli si sta scaricando sulle spalle pensano di poter continuare
A fare la vita che hanno fatto fino adesso e non sarà così nelle televisioni digitali arriva gli cambia la vita
è inutile che pensano di restare così a fare le stesse cose tanto le cose hanno una loro forza
Quindi un processo di orientamento forte che è nostra responsabilità fare spiegarmi che cos'è questo passaggio anche dal punto di vista politico
Infine io credo che dobbiamo guardare alle alleanze fra con CGIL CISL UIL abbiamo riavviato un bianco
Io credo che non basti
Non basta aver riavviato il dialogo con CGIL CISL UIL perché è un dialogo importante
E per quanto riguarda diciamo l'assetto strutturale di alcuni pezzi del sistema Rizzo eccetera però noi dobbiamo allargare le nostre alleanze
L'idea di Paloscia prima di coinvolgere i rappresentanti degli utenti
E cioè le organizzazioni dei consumatori e non solo loro ma anche diciamo tutti coloro che nella società civile hanno a cuore il problema della comunicazione e dell'informazione della tutela dei minori io credo che non questo salto lo dobbiamo fare perché insieme a loro e non è che dobbiamo chiedere il no corsia all'ordine
Il rinnovo sia a questa o a quella proposta non dobbiamo chiedere con forza che ci siano delle regole per la comunicazione e più in particolare per l'informazione
Quanto al referendum io non ne ho parlato perché secondo me la questione fondamentale e quella della riforma i referendum avrà il suo corso e vedremo come va affini
Stamattina abbiamo lungamente evocato il nome di chi lo vedi
Che questa mattina non potevo esserci qualche evoluto trovarci nel pomeriggio dopo i lavori parlamentari è un collega di Padovano
Che è uno che la proposta di legge l'ha fatto metterei al microfono
Però lasciano tace per e lo straccio questa proposta che ho presentato al Senato grazie
Sì cari colleghi io stasera posso usare cari colleghi ricetta onorevoli colleghi d'altra parte la mia esperienza parlamentare e ha di oggi ma la mia professione e quella del giornalista e per questo sia nella precedente legislatura era la mia la mia prima sia in questa di inizio della legislatura avevo presentato un disegno di legge sulla riordino della professione nostre e poi nel luglio o di quest'anno assieme al collega d'uva abbiamo presentato una edizione aggiornata di questo ammodernamento
L'idea io sono sorprese perché credo che voi siate stanche io non ho potuto oggettivamente venire prima anzi ho lasciato anche Prodi da solo al Senato ma era in compagnia di altri
L'idea di fondo che c'è dietro questa proposta di legge che probabilmente potremo utilizzare nel corso del confronto
Della campagna referendaria indipendentemente da come ciascuno di voi di noi si collocherà è che questa legge nasce sostanzialmente non in in funzione dei giornalisti ma in funzione dei lettori
Cioè nasce a tutela e difesa del cittadino che legge
L'esempio che io faccio è abbastanza semplice a chi non capisce
è che dentro la struttura ospedaliera il medico non è in funzione dell'ospedale Guidina teorica ma in funzione del paziente
E ha studiato ed è un professionista a un codice deontologico non per fare perché per far quadrare i bilanci dell'ULSS
Ma per fare quadrare il bilancio della salute dei propri dei cittadini che casualmente passano dentro l'ospedale
Ecco lo spirito della proposta di legge che abbiamo presentato con determinante aiuto dell'ordine dei giornalisti della Lombardia e con sostegno dell'ordine dei giornalisti del Veneto nasce da questo da questa idea cioè che il cittadino lettore ha bisogno di un professionista che
Tragga la sua autorità
Non tanto e non solo dall'essere
Indipendente o dal ad operare alcuni strumenti ma da dalla vere una preparazione
Specifica per questa sua professione
Da qui nasce l'idea venda
Dell'accesso che è una delle anche dei cavalli di battaglia della requisitoria del quesito referendario cioè quello che la nostra sarebbe una corporazione
Vista da dentro è tutto fuorché una corporazione nel senso che l'accesso non è determinato dalla corporazione ma determinato dai datori di lavoro è esattamente il contrario di una corporazione anzi
Gli strumenti
Dei giornalisti hanno fin qui interpretato in maniera estensiva in maniera aperta l'accesso alla professione
Io sono diventato giornalista professionista in un settimanale diocesano si mangiano di Padova che non aveva nessun professionista ma che si era dato una struttura d'impresa
E che aveva deciso di investire rincari anche nel capitale umano
E l'ordine dei giornalisti del Veneto a suo tempo a concesso era e poi l'ordine nazionale avallato attraverso l'esame di Stato questa apertura ma ho fatto un esempio personale per dire che l'ordine tutto ha fatto tranne che chiudere
L'accesso alla professione
Ma adesso questo problema si pone io credo che democratizzare d'accesso per democratizzare l'accesso c'è una sola
C'ho solo strumento quello di prenderlo uguale a tutte le altre professioni cioè a sfidarlo ad un percorso formativo pubblico cioè scolastico
Pubblico nel senso con
Organizzato dal sistema pubblico ma può essere gestito anche da soggetti privati al termine del quale ci sia un riconoscimento come quello della laurea
Anch'io sono dell'opinione che probabilmente non è sufficiente una laurea ma su questo è l'aspetto di dettaglio nel senso che poi la formazione deve essere
Studiata dal punto di vista pratico però la formazione pubblica attraverso il sistema scolastico e il riconoscimento professionale attraverso
La laurea credo che sia l'unico sistema per sottrarre agli elettori il controllo della professione perché la professione ripeto è come quella di un medico se la missione del giornalista è quella di far quadrare i conti dell'impresa
Non
Non potrà mai o potrà solo casualmente soddisfare di interessi degli utenti
Quindi accesso alla professione di questa maniera sottolineatura della professione anche tenendo conto che la nostra professione è già stato detto dai due interventi che mi hanno preceduti martedì quindi credo che sia oggetto di una riflessione e già fatta oggetto la nostra professione sarà sempre meno una professione di dipendenti
Come tutte le categorie professionali vere noi stiamo diventando una categoria dove ci sono i liberi professionisti e i professionisti dipendenti alla pari e quindi anche l'organizzazione economica e l'operazione legislativa deve tenere conto di questo è indispensabile a questo passaggio anche culturale della nostra categoria certamente incontrato è molto flessibile però il mercato è già più avanti rispetto al contratto io non ove non so venuto stamattina perché al Senato stiamo predisponendo il disegno di legge che riguarda il lavoro in affitto il lavoro interinale
è uno degli studi abbiamo letto ieri che la Finmeccanica a nella a Bari affittato dei lavoratori ad alta specializzazione dalla Francia se non ci organizziamo cioè se non da punto di questo in questo caso sto parlando come parlamentare se non ci organizziamo cioè se non diamo al mercato non un freno ma le regole tentò dove va il mercato probabilmente il mercato ci sopravanza era è eliminerà tutte quelle esperienze che nella nostra professione sono
Solo
La di avanguardia quando io ho cominciato la mia professione il contratto di collaborazione coordinata e continuativa esisteva solo nella professione giornalistica
Non so se ricordate adesso è diventata una norma probabilmente noi potremmo attraverso anche le indicazioni contenute
Nella nostra proposta di legge anticipare anche per altre categorie forme di rapporto di lavoro che non siano quelle tradizionali
Ecco la l'attenzione agli utenti dunque motiva la scelta della valorizzazione professionale formativa emotiva anche ed è l'altro aspetto credo
Tipico tiri specifico di questa proposta di legge la l'inserimento delle norme deontologiche all'interno della legge quanto ci siamo dati in questi anni come codici di comportamento come carte eccetera viene ora recepito e si propone si propone che diventi legge a tutela dei tutti dal punto di vista della percorso parlamentare
Giulietti via libera già anticipato stamattina il non è un percorso semplice perché non tutto unum finora non ne informa maggioritaria il parlamento attento a questa questione
Anche qui occorre che facciamo però dentro di noi nella necessaria rapporto con gli organi degli organi intera categoria avranno con il parlamento che mi auguro nelle prossime settimane chiarezza
E cioè che questa legge non riguarda tutta l'informazione riguarda solo l'aspetto della organizzazione del
Lavoro giornalistico perché certamente ci sono grandissime questioni c'è per esempio chi organizzare come
Organizzare e tra virgolette controllare democraticamente la produzione giornalistica in internet ma se ci mettiamo su questa strada la legge professionale non dove non vedrà mai la luce ecco dobbiamo fissare l'attenzione sulla legge professionale
Quello che io mi sento di dire dal punto di vista pratico concreto è che probabilmente come
Rappresentanti della categoria
La via più veloce oggi è quella di utilizzare lo strumento legislativo nota che ho proposto io ma perché è quello che è già pronto per essere discusso di utilizzare da sede del Senato per
Discutere
Di questa legge dentro alla discussione si può apportare tutto il pregevole contributo che presente l'ordine nazionale ha elaborato
In queste in questi mesi si può portare il contributo che anche alla Camera i gruppi parlamentari vari gruppi parlamentari stanno
O hanno già lavorato stanno elaborando non in vista di evitare il referendum perché i riti la breve esperienza che ho fatto mi insegna che una legge di questo tipo o ha il consenso di tutti come la legge sulla cacciata che è stata approvata ieri
Al Senato velocemente perché evidentemente i cacciatori sono più importanti e più significativi dei giornalisti
Ma non credo che riusciremo ad avere l'unanimità come abbiamo avuto ieri sulla caccia tranne l'opposizione dei Verdi
E quindi difficilmente ci arriveremo a una legge che eviti i referendum ma cominciare il dibattito portare il dibatto fu anche durante la campagna referendaria in modo che l'opinione pubblica abbia il confronto di tutte le opinioni credo sia molto utile
Ecco ripeto il percorso non è facile perché la politica non se ne intende di giornalismo e concludo con questa osservazione alla al Senato la proposta di legge è stata affidata alla Commissione affari istituzionali
Alla Camera che c'entra
C'entra per modo di dire alla camera verrà affidata alla commissione cultura e Pubblica istruzione come se fare il giornalista fosse un nobile esercizio dell'arte in nessuna delle due Camere viene affidata allo strumento alla commissione più logica che la Commissione giustizia visto che il nostro è un ordine professionale e che tra virgolette dipendiamo dal ministro dal Ministero di Grazia e Giustizia
Questo anche questa scelta vedete sottolinea la incompetenza tra virgolette della politica
E nelle nostre questioni perché uno ci trattano al Senato maniera finito Osama prima Commissione era per la più importante per e da dove vengono tutti i membri della Bicamerale
Però non è la nostra Commissione alla camera addirittura ci trattano da gente che scrive perché ha voglia di scrivere
Queste sono le premesse per dire che non che speranze
Deve però essere costruite hanno bisogno di un lavoro al quale comunque le categorie saranno interessate perché appena comincerà il dibattito in Commissione il primo passaggio sarà sentire le categorie e dalla spinta che verrà dagli organi della professione da questa spinta dipenderà il cinquanta per cento del cammino della legge quindi non per scaricare dal dal Senato altrove ma per dire che è un lavoro di concerto da voi dipende in parte una volta partito la velocità del cammino quindi buon lavoro e vola vola che a mezzo
Grazie
Grazie soprattutto per l'impegno dimostrato di operatori fa che fosse richiesto per la competenza ma che soprattutto con la franchezza che ci sarà utile poco serio che dei nostri lavori almeno sappiamo come
Perché troppo ottimismo in effetti è più dannoso per eccessivo pessimismo Menichini
Questo intervento mi è utile perché
C'è una questione preliminare in qualche maniera che per fortuna vedo nella discussione che abbiamo fatto oggi
Già abbastanza risolta mi riferisco ai toni e alle cose che si sono detti
E però
Temo che invece possa riproporsi visto che probabilmente comunque una campagna referendaria su sul tema dell'ordine giornalisti si si terrà io mi sono un po'spaventato ne abbiamo anche breve indiscusso all'interno del Consiglio nazionale dell'Ordine quando ho visto affiorare all'inizio
Di questa vicenda referendaria un atteggiamento fra Dinoi
Di sostanziale contrapposizione da potere
Verso potere cioè un rapporto che si voleva paritario fra giornalisti e politici il referendum visto come una delle tante chiavi dell'assalto della politica all'autonomia e alla professione
E il la la campagna referendaria come il campo di battaglia nel quale si giocavano
Si giocava la partita finale per la nostra indipendenza io credo che noi non dovremmo contribuire e vive la discussione di oggi mi spara a questo punto di vista sia un passo avanti non dovremmo contribuire alla quella degenerazione del dei costi del costume anche nel senso dello Stato che c'è in questo Paese per cui non si tiene conto dell'effettiva gerarchia
Dei poteri i giornalisti
Che hanno un ruolo insostituibile
Nella democrazia sono però portatori di una parte di un interesse di parte comunque
In questa vicenda il luogo dove gli interessi si
Concordano fra loro e il luogo
Deputato a decidere il Parlamento della Repubblica quindi a noi ne conviene né sarebbe giusto aprire un conflitto
Un conflitto tra poteri
Però ripeto la discussione che abbiamo fatto oggi anche diversamente da altre cose che ho sentito nel passato da questo punto di vista è abbastanza
Tranquillizzante
Invece un po'meno tranquillizzante un un tono un po'una Nisticò perché io ho sentito anche nelle cose che si sono dette questa mattina
E cioè che saremo tutti d'accordo sulla necessità inderogabile di di riformare di cambiare di introdurre anche novità drastiche
La mia esperienza all'interno del consiglio nazionale dell'ordine mi dice
Che quest'ansia di autoriforma
Non è così forte
O comunque che quest'ansia di autoriforma si scontra con con
Interessi Lizzie inerzie forse pigrizia neanche sempre consapevoli io non mi riferisco solo alla dibattito stanco alla fine un po'inutile che noi abbiamo fatto intorno a un articolato di legge quello che il Consiglio nazionale approvato
Nella sua ultima riunione salvo poi sostanzialmente insomma è un po'fuori dalla discussione perché risulta fatalmente un po'superato io non mi riferisco solo alla discussione su quell'articolo di legge che non è stata una bella discussione
Perché ha visto per dire le cose mi per come sono successe perché ha visto una contrapposizione permanente fra pubblicisti o professionisti vuol conoscere quali sono gli equilibri interni al Consiglio una contrapposizione che ha definito alla fine uno stallo
Quanto al fatto che in parallelo con quella stanca discussione sulla riforma in alcune scelte pratiche in alcuni atti concreti il Consiglio dimostrava una scarsissima volontà di autoriforma sostanziale io mi riferisco a
Quando ne abbiamo messo in revoca
Sanzioni disciplinari decisi da urlo dà ordini
Dà ordini regionali su casi palesi violazioni della deontologia a voto segreto oppure quando ci siamo esposti a sincere brutte figure nei confronti di giovani colleghi
Fermati o comunque in difficoltà sulla soglia
Della professione sono immersi in quelle occasioni
Dei riflessi di conservazione di autodifesa di chiusura
Molto forte molto forti tali da mettere ai miei occhi lo devo confessare ma d'altronde l'ho detto in quella sede lo posso ripetere qui tranquillamente da mettere in discussione sia il grado di rappresentatività di quel consesso rispetto alla platea dei giornalisti italiani sia di rappresentanza sostanziale non non diciamo quella dettata dalle regole sia la possibilità che quell'organismo si autoriformarsi
Questa possibilità secondo me in gran parte
Non c'è vengo al merito delle questioni secondo me stamattina serventi è stato un po'
Io capisco la necessità di ritrovare un'unità di intenti
Cosa che tra di noi sappiamo non è scontata
Però insomma le proposte in campo non possono non si può dire che sostanzialmente tra la Federazione e l'ordine
Le proposte sono analoghi che poi quella presentata dalla sinistra democratica che quella cui si fa riferimento lì è anche c'ha molti punti in comune cioè ci sono molti punti comuni però la ci sono differenze
Voto sostanziali nella proposta di chi ci ha parlato stamattina Giulietti sostanzialmente l'ordine non c'è e non è che sia proprio la stessa cosa se l'ordine c'è o non c'è sia ai fini della sua efficacia per dirla così anti referendaria opposte referendaria sì ai fini della sostanza
Sul merito delle questioni io volevo dire due cose una sulla qualificazione il
Processo di formazione allora secondo me la qualificazione io sono d'accordo con quelli che mettono moltissimo l'accento su questo
La ricomposizione di un rapporto di fiducia con gli utenti dell'informazione
E tanto legata al recupero di una nostra immagine di deontologia di credibilità quanto legata a uno scarto a un salto di qualità in termini di qualificazione
Rispetto a quello che siamo adesso
Non mi dilungo su questo perché ci sono altri prima di me che hanno detto delle cose su questo che io condivido del tutto e però la questione della laurea
Qua si dice detti stamattina detto altri hanno detto a vela Laura si può discutere insomma io siccome in attesa di trovare un momento in cui ne possiamo discutere dico adesso
Quello che penso io non so se l'Università del ministro Berlinguer sarà molto diversa dall'università che abbiamo adesso
Quello che so e che le statistiche ufficiali di dispersione universitaria
Ci segnalano che
Cinque di insomma sonda nel novantaquattro ma qualcuno sicuramente anche adesso
Che dal sistema universitario escono dopo cinque anni di corso laureati il trentatré per cento degli studenti che si immatricolano
In particolare però questa percentuale nel gruppo diciamo a cui farebbero riferimento i corsi universitari giornalismo del gruppo cosiddetto politico sociale si abbassa al ventuno per cento
Allora io non lo sto qui a riproporre
Discussioni che si faceva una volta sulla selezione eccetera io credo e penso che fossi possa essere concordi su questo che il tipo di selezione questi questa selezione quantitativa ma soprattutto il tipo di selezione che avviene adesso nelle diverse italiane non è la selezione che serve a noi
Cioè il e il meccanismo i i parametri
Sulla base dei quali uno studente in Italia arriva a laurearsi non sono quelli che servono a noi per fare di questa professione la professione più qualificata e più credibile questo per innumerevoli motivi che attenua naturalmente alla crisi
Dell'università italiana ma che attengono anche diciamo trovano radici in quello che storicamente è sempre stata e allora io dico che non vorrei
Che questa professione diventasse scusate se uso una terminologia forse un po'desueta diventasse una professione più classista di quanto
Non sia già allora io in inviterei a ragionare su ipotesi
Para universitario corsi
Nei quali noi
Diciamo ci mettiamo di più di quello che serve alla professione
Quello che è adesso i a ragionare su una su una qualificazione universitaria con quella che è l'università adesso mi sembrerebbe una soluzione sbagliata in particolare non vorrei che finisse per essere questo un parcheggio
Nel quale i giovani aspiranti giornalisti vengono lasciati ad aspettare che si smaltiscono mercato che conosciamo essere chiuso e senza sbocchi
Diciamo che è una università come parcheggio non mi sembra visto che stiamo per fare una riforma che dovrebbe essere innovativa il massimo dell'aspirazione il Giurì
Anche cosa dette di cose che condivido che non ripeto noi dobbiamo credo scusate un po'di giacobinismo ma rispetto a quello che noi siamo stati effettivamente
Quello che abbiamo saputo fare scalate ontologia forse un po'di giacobinismo
Ci aiuta non dovremo valutare il meccanismo del Giurì sulla base delle garanzie che ci dobbiamo dare a noi stessi dovremmo rovesciare l'ottica e ragionare questo lo faranno d'altronde
In Parlamento
Perché lì appunto lì si vedrà come
Gli interessi fra loro si intrecciano bisognerà ragionare su come il Giurì serve agli utenti dell'informazione
Quindi uno strumento che sia accessibile rapidamente che dia certezza che dia certezza certo anche a chi è soggetto perché per carità ma che dia certezza di accessibilità quindi per esempio un Giurì nazionale a me sembra che al cittadino
Di Voghera colpito nella stili nella sua integrità nella sua immagine
Mi sembra che sia una cosa che semplicemente difficilmente lo trova ecco difficilmente gli viene in mente che può ricorrere
Chiudo soltanto per dire
Che comunque tutto questo se anche lo faremo nel migliore dei modi possibili
Non basteranno non abbiamo di fronte un problema giuridico da risolvere ne abbiamo di fronte un colossale problema
Di ricollocazione di questa professione di sua riqualificazione di come dire recupero del suo legame di fiducia
Allora questo è un discorso che si allarga hanno parlato altri colleghi prima perché investe il sindacato perché investe il contratto
Tutto questo io vorrei dire in questa occasione occasione del referendum ma che ci porterà forse sulla diciamo sul sulla scena in prima fila
In questo caso e noi dovremmo
Recuperare o meglio raddoppiare un
Sono loro non riesco a trovare un altro termine che non uno che forse può suonare un po'concluso un senso di responsabilità nazionale
Questa è una cosa che riguarderà questa categoria anche dal punto di vista del suo dei suoi standard economici perché questo avviene sotto la spinta di un'offensiva ma questo avviene in un Paese che ha bisogno divisi stimare di riequilibrare
Al proprio interno
E anche di resti di redistribuire il reddito
Però questo è un discorso che non si volta a cui non si può soltanto accennare perché se no sì rischia di fare delle approssimazioni
Inaccettabili voglio soltanto dire che io vedo un intreccio fortissimo e non credo che questa vicenda del referendum sia comunque vada a finire anche se finisse
Né la mancanza del quorum ma comunque la nostra vicenda che trova in questo un suo capitolo
Non può non può finire qui
Grazie prima a Padova che poi qualcuno
E credo che questa Assemblea degli Stati Generali purtroppo in parte lo dimostri che voi vi è ringrazio gli organi dirigenti della Federazione della stampa dell'ordine Casagit edili in PG di averlo ha convocato per l'altro non è la stampa
Siamo stati un ed azioni che si è riunita subito quando assemblee di reazione che è servita subito quando c'è stata la notizia abbiamo fatto anche un piccolo comunicato chiedendo che ci fosse questo quindi voglio dire credo che sia giusto che ci si discuta e ci si affronti questo problema ma ripeto credo che vedo molti presidenti di ordini pochi di
Associazioni stampa quasi nessuno del Consiglio nazionale della Federazione della stampa qualche d'uno degli organi dirigenti nazionali
Ma e questo mi fa pensare che tutto sommato come vedo nelle redazioni un disinteresse forse una non comprensione di quello che può succedere di qual è la posta in gioco rispetto questo referendum questo passaggio della categoria
Purtroppo mi sembra di capire che anche i nostri organi dirigenti regionali nazionali e su questo non abbiano forse compreso bene qual è il problema
Detto questo credo anche che ci voleva proprio Pannella perché ci trovassimo a discutere ad avere finalmente un confronto con dieci parlamentari che questa mattina sono venuti a lo dico convocato ovviamente nel senso che non sono come i comitati per il sì ma
Sono per la manca per il mantenimento dell'ordine lo dico subito riforma
Però credo anche che siamo arrivati come categoria impreparati e ci siamo meritati il fatto che arriviamo all'ultimo minuto senza vere delle nostre proposte e tralasciando diciamo questa riforma dell'ordine che tutti gli riconoscevano negli nel consiglio dell'Ordine del Piemonte da sei anni sette anni sono da due legislatura quindi una una immensa e
Dico sento parlare di riforma dell'oggi da quando sono in questi consigli e credo che già il presidente se ne parlava questa categoria pur sapendo perfettamente che la legge del sessantatré è arretrata in vagliata e farraginosa
E antiquate burocratiche non ha fatto non ha avuto la capacità per mille ragioni comprese autocritica che posso fare io come tanti altri colleghi ma la capacità di fornire una proposta
Esaustiva nonostante lo sa Abruzzo lo sanno i presidenti degli ordini che ci sono battuti quanti dei consigli agli ordini ci siamo letteralmente alla picchiati sugli specchi per applicare questa legge e per modificarla perché la riforma l'abbiamo fatta noi i consigli regionali va bene è perché nessuno ci ha dato la possibilità di a vere delle norme precise che abbiamo qualche modo cambiate interpretate
Magari svolgendo quella funzione anche legislativa e di interpretazione della legge ma sapete comma appunto delle dei cavilli e dei procedimenti che credo poi dovessero andare di fronte a qualche giureconsulto più diciamo esperto di Abruzzo di me probabilmente la Corte di Cassazione comunque voglio dire per esempio voi sapete l'accesso alla professione è stato detto nel Piemonte abbiamo fatto cinquanta cinquanta professionisti che sono con contributi in PG Casagit vi dicendo nei giornali locali settimanali e bisettimanali perché c'è una tradizione di questo gene che fino a qualche anno fa gli ordini non avevano ammesso perché non c'erano i famosi due tre quattro professionisti eccetera
Abbiamo inventato tutto il sindacato ha avuto anche la e l'intelligenza di creare sì le l'accordo FIPE con i piccoli editori e ci sono cinquanta dico cinquanta nove professionisti che sono comunque contributi e sono a posto perché c'è l'accordo con gli editori
Allora questa che cos'è è stata la riforma cioè quello di un accesso diciamo più aperto a chi diceva prima qualcuno fa la professione e quindi giornalista professionista
Per quanto riguarda le regole vorrei ricordare il fatto che l'ha detto in Abruzzo sono d'accordo a sul con quello che ha detto che sostanzialmente noi in tutti i Consigli regionali con difficoltà
Diceva Abruzzo ma forse qualcuno deve fare autocritica si probabilmente è vero però anche ricordo tutte le difficoltà che ci sono all'interno di questa legge tutti i tempi che ci obbligano a seguire delle procedure lunghissime
Mai come Consiglio del Piemonte abbiamo fatto per esempio di cordate il caso di quattro suicidi di Biella che tende a questioni minori cui arriviamo a questo problema che è uno di quelli di cui mi sono occupato
Sulla questione dei minori dicevo i quattro suicidi Biella che hanno poi nel primo per il quale caso in sostanza sono stati indicati i nomi degli genitori Viazzi quale questi poteri diciamo arriva ai nomi dei bambini coinvolti vittime di violenza questo procedimento è stata piano iato in caso nostro nei confronti di giornali locali compreso quello che ha fatto la videocassetta sfruttare questo caso e l'abbiamo chiuso una settimana fa e abbiamo dato vita delle censure perché poi loro hanno denso concordiamo con chiuso questa cosa però voglio dire ci son voluti sei mesi sostanzialmente il caso di giugno no ora ci sono o non ci sono delle possibilità pur con le garanzie costituzionali che ricorda l'abuso di aveva dei tempi più rapidi
Questo è il punto certo noi abbiamo nelle mani se l'ordine o comunque una Commissione come la chiama Giulietti o qualunque cosa esista che Goria deontologia professionale
Che deve decidere sul destino di un collega come dire quindi sulla sua futuro professionale sui suoi diritti soggettivi e sui diritti di lavoro che ha evidentemente tutte le garanzie possibili ma nello stesso tempo la farraginosità e la lunghezza che questa procedura Cicci ci obbliga oggi
E anche il fatto che per esempio non sia pubblica almeno secondo alcune interpretazioni per cui
Anche qui non sono stati decisi non sono stati pubblicizzate le le sentenze e via dicendo tutto questo evidentemente fa in modo che la il compito che è quello di difesa del lettore di difesa della correttezza della professione che il primo secondo me quello deontologico ed è la vera ordini professionali i giornalisti in una non è riuscito a diciamo ha esercitato con la dovuta fermezza questo è il punto perché si è detto qui ma in fondo non si è fatto abbastanza non si sono compiuti diciamo delle dei passi in avanti per affermare la nostra autorevolezza e per far capire che non siamo comunque a garanzia del lettore a garanzia di un'informazione corretta ora non è molto difficile però arrivarci badate che ci sono degli esempi
Per esempio diciamo in in Inghilterra nei quali gli editori i giornalisti
I giornali il Parlamento insieme hanno costituito quella che viene chiamata la questo homepage commissionati alla commissione che funziona quattro anni la quale emette con rapidità i suoi perfetti li pubblica obbliga il Giornale pubblica è una legge certo voglio dire è una è un è anzi tra l'altro poi come sapete comunali non ci sono le leggi codici insomma ci sono dei comportamenti che vengono assunti come comuni e in quel modo con in ogni caso dopo da quattro anni c'è un bollettino che viene pubblicato i giornali pubblicano la rettifica ma dentro e questa è una cosa che ho detto anche a Giulietti fuori che secondo me è nel suo cuore poi diventa di legge non c'è che nessuno fino ad oggi ha ricordato ci sono anche di editori
Perché qual è il punto cioè il giornale dedito la proprietà il caporedattore la direzione
Non c'entrano nulla se si viola una privacy se si fa un titolo dedicato se c'è uno scoop a tutti i costi perché chi vive nei giornali sa perfettamente che le direzioni dei giornali oggi più di un tempo
Vogliono questo cioè voglio nel titolo gridato vogliono
Trasformare diciamo una magari una chiacchierata in un'intervista che non è piuttosto che mettere un titolo che non corrisponde alla realtà e via dicendo redatto esegue dopodiché poi l'ordine cosa fa
Cuoco perché l'attore l'editore direttore quello che comunque ha la responsabilità della linea politica del giornale non è responsabile
Questo è il punto cioè nelle colleghi negli altri Paesi dove ci sono questi né credibili non c'è solo l'autodisciplina della categoria che è una bella cosa
Ma c'è
Deve essere anche la corresponsabilità degli editori lo sanno quanti in questo cammino sui minori abbiamo accettato quanto abbiamo cercato di coinvolgerli e quante invece FIEG
FI letti RAI accetta tutto sommato hanno dato solida visioni molto di di facciata ma poi sulla sulla sostanza non sono mai arrivati
Perché è ovvio che
La la diciamo all'interno degli stessi giornali potrebbero essere i CD R o un tema presenta anche sindacali e costringe alla correttezza dell'informazione a volte lo hanno anche fatto a volte lo hanno anche fatto perché in genere
Conviene a chi fa audience a chi fa cassetta chi cerca lettori comunque di forzare mentre la nostra ruolo di professionisti dell'informazione della correttezza spesso al punto due
Forzato da questo Pd ricordiamoci gli editori in tutti i progetti di legge perché altrimenti ce questo questo buco che credo sia importante
Volevo solo dire due parole ancora sul sulla questione del dei minori perché è un po'quella di cui mi sono occupato in questi anni l'itinerario credo che abbiamo compiuto su questo problema sapete poi sui bambini non si discute il paese della mamma
I figli sono figli come dice Dorando questo Paese tutto va sui bambini si può fare per cui tu devo dire che da questo punto di vista ragione qualcuno ha detto prima
Dopo dal mille novecentottantanove che va avanti il discorso di una carta di credito novanta fino aiuti di convegni eccetera una sensibilità in qualche modo è cresciuta ma è cresciuta grazie a quella Cantello che citava Abruzzo
E perché seno fa avessimo fatto in tutti i Consigli
Regionali con gli Enti disciplinari e sono una cinquantina
Probabilmente nessuno si sarebbe fermato ma come quello vale per la pubblicità che ha fatto Tucci Abruzzo come vale per il problema della della commistione
Con sui problemi economici per lobati abbiamo fatto noi Abruzzo edilizia allora il problema è che comunque la deontologia va fatta ma bisogna tenerla in mano anche con volontà di farla
Basta un numero verde un fax dei delle pubblicità sulle sui giornali degli spot in televisione e state tranquilli che l'Iva non siete inondati saremo inondati ma bisogna essere in grado di farlo cioè di rispondere al lettore che si lamenta ma perché i giornali li hanno o la televisione
Si sono comportati in modo più o meno Corvetto scorre
Ma bisogna avere anche la capacità di intervenire e dopo un anno due anni che poi si interviene probabilmente anche il modo di fare il mestiere cambia però se non c'è la volontà di farlo non si fa
Io le dico perché il Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti non è riuscito in tutti gli anni in cui si è fatta la deontologia professionale sono nate le cariche dovere capite dieci e quant'altro a fare un'indagine nazionale su quanti provvedimenti disciplinari sono stati fatti non lo sa nessuno
Mi sono messo io la volta scorsa per Treviso chiede ai presidenti personalmente quanti provvedimenti avevano fatti
Ma non esistono ricette di questo tipo non esiste una pubblicazione che lo dica e questo è grave e questo è la ragione per la quale ci troviamo in brache di tela di fonte aprire pubblica perché ci dicono che cosa avete fatto noi lavoriamo perdiamo il nostro tempo nei consigli degli ordini ci facciamo mal voleva i colleghi perché di Castrignano e dopodiché nessuno sa quello che facciamo è colpa nostra c'è però un po'un coordinamento nazionale ci quota potesse o no
è stato inventato un comitato nazionale sui minori e per i problemi che esistono fra Federazione nazionale a stampe oggi dei giornalisti e questioni che sono sempre e comunque dedicate non si riesce mai capire di che accerta che l'uno dall'altro poiché non si unisce per un anno ci sono magistrati editori Esperti sociologi e quant'altro però il cammino va lentamente allora tutte queste cose poi c'è diciamo e abbiamo la forza poi di imporre se no è inutile che andiamo anche dei parlamentari rifà la legge perché ci bertuccia no e hanno ragione chiaro allora le mie piccole proposte sono queste di ovviamente arrivare a questo tavolo con le forze politiche per ci sia la capacità possibilità di farlo stringendo probabilmente
Ho un testo comune non credo ha ragione parlamentare di in cento giorni non si fa niente però probabilmente arriviamo al dopo referendum un qualcosa che altrimenti non sapremo come presentati
Chiede anche gli editori una presenza subito sulla deontologia sulla correttezza e sulla qualità dell'informazione
E
Sapete noi prima di tutto dobbiamo essere a difesa dei lettori la rettifica quante volte abbiamo pubblicato io per primo la notizia di una rettifica nella quale non si dice la rettifica ma si fa una seconda notizie per evitare che si eletti allora probabilmente la deontologia e la rettifica son due cose diverse potrebbe esserci anche un organismo specifico rapito in quarantotto che sulla rettifiche è un organismo sulla deontologia come diceva avuto con tutte le garanzie
Però non so se bisogna mettersi la fascia tricolore come vice Abruzzo impone ai direttori per fare la rettifica
Se però voglio dire qualcosa
Credo che la nuova legge ci deve essere rapido sulla rettifica che è una cosa diversa da De antologia rettifiche un errore siamo umani sbagliamo facciamo tutto in fretta
Però la buona fede si è dimostrata ci consente di di di di di di di diciamo rimediare a questa cosa
Ultima cosa che volevo dire voleva dei soldi io sono un tesoriere ignobili ma nella proposta di legge di Giulietti c'è un passaggio credo che gli ordini regionali e gli ordina sezionali abbiano un patrimonio così piuttosto consistente io per primo gli otto euro tre presenta il Bilancio mi vergogno perché dico tutto sommato
Ho magari qualche centinaio di milioni incassa che non riesco a impegnare per la categoria quale di che così posto ma io dico nelle mie relazioni di bilancio
Allora incorrere mi è stato detto che se la può l'ordine viene abrogato questi soldi CPA tasca il ministro Ciampi si rimette al Tesoro non so se sia vero bisogna vedere probabilmente così perché
Ecco come vediamo che almeno finiscano nelle tasche della categoria però io dico e questo sono il primo a fare l'autocritica
Vicoli Piemonte abbiamo informatizzato ma non si è riusciti a far la nuova sede però come potremmo fare molte altre cose la formazione i corsi qua quant'altro che comunque gli ordini sia nazionali che regionale
Se Lorenzo Del Boca ha ricordato a Villasimius lancia l'idea facciamo un grande giornale unico di tutte gli organismi e mettiamolo diciamo a disposizione anche per fare l'agenzia dei disoccupati e per dare lavoro anche queste il sindacato e l'ordine per i previsto che la risorse tra l'altro imprenditori su queste cose io ci credo può farlo può risolvere magari creare posti lavoro a Torino due
A Milano quattro a Firenze ma queste cose il problema è che dovremmo riuscire a farle
E siamo tutti in difficoltà perché uno fa il giornalista di Radio l'altro fare l'attore calcolato fare il capo servizio dato Falconi viste non riesce allora però in questo troviamo degli strumenti magari dal centro forniamo delle linee guida mi ricordo che alcun so che alcune ordini alcuna situazione hanno preso i soldi della cesta prende nell'Unione Europea benissimo allora usiamo tutti però con delle con degli strumenti coordinati quella via e lavoriamo per dei progetti perché usando magari cinquanta milioni possiamo fare diventare duecento trecento per dare dei posti di lavoro grazie
Falcucci
Aveva ragione
Questa mattina Mimmo Ferrara
Quando affermava che dobbiamo chiudere la stagione delle chiacchiere dei personalismi delle perdite di tempo e polemico si chiedeva
Dal dieci gennaio giorno di presentazione della proposta del Consiglio nazionale dell'Ordine cosa è stato fatto
Ecco io ero convinto
Che a distanza di un mese da quella seduta Lungotevere Cenci ed è la pronuncia contemporanea dalla Corte costituzionale
Questa mattina saremmo stati informati
Su quel che si è concretizzato
In questi trenta giorni
Delle richieste avanzate ed accolte
Ma il trenta gennaio
Mi aspettavo per esempio che ci dicessero
Se e quadri gruppi parlamentari sono stati contattati
Come era stato raccomandato di fare urgentemente in vista di iniziative e proposte
Che era facile prevedere sarebbero arrivate
Ed invece almeno questa mattina ci sono fatti ancora discorsi sentiti e risentiti
Poi ci sono iniziati
Principi soltanto principi
Anche Giulietti
Che pure ha avuto il merito di spronare il coordinamento
A portare subito all'attenzione di chi di dovere le istanze della categoria in tema di riforma
Si è dilungato quasi esclusivamente
Su questioni di principio scoprendo l'acqua calda
Serve o non si è chiesto
Una riforma a prescindere dalle serre ferendo uno sì perché è cambiata la professione e chi ha mai affermato il contrario
Fondamentale la formazione ma perché non è questo un dato su cui da anni tutti battiamo
Garanzia garantismo per il cittadino
Ma l'importanza
Anche di questa garanzia di questo garantismo
Non è purista vecchia Farina del nostro Sacco
Necessità riformare la quattrocentosedici
C'è chi lo sostiene dall'indomani del Bardo di questa sciagurata legge e via di seguito
Parlerò produco ha detto Giulietti
Della proposta della sinistra democratica
Ed invece lì doveva batterie più doveva dettagliatamente parlarne perché questa è la novità
Doveva parlarne in considerazione del peso politico e parlamentare del suo partito
Dobbiamo per questo parlarne anche loro
è la proposta del PDS
La quale
Chi se lo sarebbe aspettato
Sembra suggerita e dettata dagli editori
E che anzi va bene al di là delle richieste stesse della figlia Gatti come vedremo tra un minuto
Prima però l'opportuno sottolineare il dato di fondo di detta proposta
La scomparsa non solo dell'ordine
Ma anche dell'esame di idoneità professionale
Sicché quella del giornalista
Dovrebbe essere
L'unica professione intellettuale per il cui esercizio non è necessario l'esame di Stato
Indispensabile se ovviamente aggiornato e adeguato alle attuali esigenze se fatto seriamente
Per una rigorosa selezione
Che premi i meriti e le vocazioni
E qualifiche al meglio la preparazione culturale professionale tecnica
Giustamente invocata a gran voce
Mi sembra evidente il contrasto
Con l'ordinamento giuridico italiano cioè che prescrive che tutte le professioni legalmente riconosciute siano disciplinate e tutelate da un ordine persona giuridica di diritto pubblico
E si sa che per l'abilitazione all'esercizio professionale di qualsiasi esercito professionale bisogna superare l'esame di stato prescritto dall'articolo trentatré dalla Costituzione a meno che a meno che non si voglia ritenere ed affermare che quella del giornalista non ha alcuna specificità professionale
Non è in gioco una professione ed infatti nella proposta del PDS c'è anche questo
Si parla sin dall'articolo uno di lavoro giornalistico mai di professione giornalistica
Ma andiamo avanti
Sostituire l'ordine
Con una commissione di nove persone
Che di fatto ha pieni poteri
Significa oltretutto soffocare dibattito e confronto
Distruggere maggioranza e minoranza
Eliminare ogni possibilità di effettivi e costruttivi i controlli
Scardinare un principio fondamentale di democrazia e di convivenza tornare indietro anziché andare avanti
Significa mettere la museruola al giornalismo
E a brindare con politici e poteri forti di ogni parte di ogni schieramento sarebbero se la proposta passasse così come anche gli editori che avrebbero ben motivo di Fracassi Yamani perché
Come accennavo poco fa sarebbero soddisfatti al di là delle loro stesse aspettative
Leggere e controllare per scrivere nelle proposte per un nuovo ordinamento della professione giornalistica della figlia che ho qui
A portata di mano in sintesi si chiede prima
Abrogazione della legge tre febbraio sessantuno biologia sessantatré e dei successivi provvedimenti adesso inerenti
Cosa fatta nella proposta di legge di cui ci stiamo interessando
Secondo l'abolizione dell'esame dei dorica professionale corsa anche se ha fatto Terzo istituzione della tessera stampa di lasciata da una commissione composta da rappresentanti degli editori e dei giornalisti cosa ugualmente fatta anche se la tessera stampa cambia nome si chiama Carta
Quarto requisiti di carattere generale per la concessione della Terza Era o parta che dir si voglia
è nella proposta di legge sono stati chiaramente indicati
Ma gli editori nella loro infinita bontà abbiamo concesso qualcosa
Nessuna interferenza per l'accesso alla professione ma l'ordine si legge nel loro documento nella sola espressione di consiglio nazionale
Potrebbe essere mantenuto quale organo di disciplina professionale della categoria
Di elaborazione di dati statistici e di ricerca sui problemi della categoria ed infine quale la struttura propulsiva e di collegamento con gli istituti e gli enti interessati alla preparazione professionale dei giornalisti
Beh
Nella proposta e lega e PDS neppure questa pubblica graziosa concessione
Ma c'è di più
Secondo la cliente
Virgolette la nuova legge dovrebbe prevedere l'obbligatorietà di un velivolo di pianti candidato di due anni riducibile ad un anno per i laureati presso la facoltà di giornalismo Rocco per i nostri amici e PDS la loro proposta prevede
Che si possa ottenere la carta di identità professionale anche col possesso di un quasi assente titolo di laurea e cito come sempre testualmente
Di una attestazione di avere svolto un Periodo di formazione di durata almeno semestrale dico semestrale nell'arco del primo biennio dell'assunzione come dipendente la testata giornalistica
Una manna per gli editori
Uno schiaffo per i giornalisti e perché per il cittadino che non certo dalla Sismondi dalla superficialità si aspettano la riqualificazione della professione il ritorno a un rapporto di fiducia tra gli operatori e gli utenti dell'informazione
Uno schiaffo e non è il primo perché ne abbiamo ricevute e altri anche da altre parti politiche
Che non possiamo non dobbiamo accettare supinamente
E allora mobilitazione della categoria
E al lavoro senza ulteriori perdite di tempo grazie
Falcucci una mano a qualcheduno
Ma io penso che innanzitutto se esiste ancora diritto dovere di informazione
Noi abbiamo dove sacrosanto dovere dire pane al pane e Pino Alvito come ci hanno insegnato hanno i cronisti
Non possiamo dirci tutti i riformisti
Senza esprimerci e prendere posizione
Sul referendum
Referendum si le prendono queste quesito e questa è una posizione sulla quale come giornalisti abbiamo vivere di fronte all'opinione pubblica di parlare chiaro anche su questo terreno
Non possiamo fare ipocriti
E trincerarsi dietro la necessità di un confronto elevato sui progetti di riforma
Senza dire quella che è la realtà quotidiana quella che è l'opinione della gente quella che è l'opinione dei politici il confronto dei referendum
è un confronto sul giornalista si giornalista hanno sulla Rispetto della notizia di cronaca Rispetto
Nella informazione critica
Oppure
Sulla pappa cotta sul prefabbricato sulla comunicazione sulla comunicazione che tutti i rischi che essa comporta proprio per le tecnologie
Che sono state scoperte in da tutti e che sono alla portata di tutti e soprattutto dei potenti
Ora io ho ho fatto per due giornate di oggi
Un pezzo poco forte diciamo col titolo poi la sensazione aspettarsi legge sappiano che questo è il sistema prorogato una morte annunciata
In sintesi
Attraverso una serie di episodi fatti
Vissuti direttamente da cronista in opposizione di incontri diretti
Al Palazzo agrari di Lelli dico attento dimostrare come non si voglia più il giornalista come sia considerata ormai un'indebita interferenze
Adesso io ne potrei scrivere un altro polarizzazione schiera un altro cronaca tutto futuribile ma mica poi tanto
Della clonazione del giornalismo passacarte
Ricordare cosa si diceva una volta fino all'altro ieri
Qualche tempo fa non è che è storia tanto lontano anche se alla luce di tutte quello che succede sembra lontanissimo
Il mestiere si impara non si insegna e l'altra che era molto affascinante qual è la principale delle regole di questo mestiere
Ricordate nona vere nessuna regola
Certe oggi
Queste questi principi queste regole per come quelle dei cinque W fanno ridere non sorride fanno ridere
Oggi dove si imparano il mestiere
Nelle redazioni
Nelle redazione dove i colleghi giornalisti sono inchiodati ai Vespri
Dove sono sommersi dai fax
Da un'informazione sempre più pilotata orientata deformata dalle fonti di informazione con la complicità degli stessi editori li si può imparare il mestiere io non credo li si può parare
A essere dei giornalisti passa carte tutte uguali
A pensare che in queste ore non c'è qui fra giornali distribuiti anche in questo caso non c'è Repubblica o da strade sono in scena
Perché sono in sciopero e dubbi
Sono in sciopero per il patto integrativo all'uno pensa perché era depresso realmente
La filosofia di questo patto integrativo di cui stanno discutendo in questo momento alla Repubblica sapere quale deve ruotare intorno al principio non te la possibilità perché è una parola la parola che può andar bene in altre serie
Ma intorno alla riduzione del costo del lavoro e come potrebbe finire una regressione del costo e lavora anche una reazione come quella di Repubblica
Per salvare per salvarci sacrifichiamo ancora una volta altre teste le teste dei più anziani di quelle che bene o male un mestiere lo sanno e potrebbero ancora insegna
Regole perché le regole
Ma ricordare
L'anca posa carta dei doveri che inizialmente si chiamava la Carta dei diritti doveri ma come è nata
è nata così perché a un certo punto non abbiamo sentito tutta queste necessità di andare oltre l'articolo due della legge sull'ordine no cari signori
è nata nel periodo di Tangentopoli Ennahda all'inizio di Tangentopoli quando nei cronisti lo sappiamo molto bene perché su questo abbiamo fatta stressa un convegno del novantadue al confronto coi magistrati c'erano in ballo a ben nove leggi liberticide
Leggi che volevano imporre il silenzio sull'indagini di Tangentopoli per quanto riguarda i giornalisti
Chiesta è l'atmosfera questa è l'humus su cui si può e si è posta il referendum non è una cosa caduta dal cielo
Nasce da un da un disegno da un orientamento voluto o non può ma vi siete domandati
Perché
La Corte costituzionale
Ha ripensato tutta una filosofia una giurisprudenza consolidata
Che riconosceva legittimi ala la funzione delle giornalista in rapporto all'articolo ventuno dalla Costituzione
Perché
Perché i tempi sono cambiati perché clima è cambiato perché la tendenza a liberarsi e a sbarazzarsi del giornalista e diffusa e si raccolgono lo sbocco come sapete
Influenza colpisce entra nei polmoni magari uno non se ne accorge si comporta ciò nonostante alla Corte costituzionale
C'è stata battaglia battaglia dura è tosta si sono spaccati a metà
E sapete su che cosa si sono spaccati a metà su una cosa che sembra banale e aldilà degli aspetti
Giurisprudenziali della filosofia
Del dell'articolo ventuno
Ma insomma
Questi principi questi valori
Della libertà attestante del diritto-dovere di cronaca consolidati della giurisprudenza eccetera ma devono camminare lo devono camminare sulle gambe degli uomini o devono rimanere dei principi astratti
Questo è stato il punto cruciale
Perché
Sono rimasti influenzati
Buonissima fede Clelia sicuramente in buonissima fede
E su questo argomento e stamattina
Che c'era l'ex presidente della corte Cossiga Corasaniti appare detto ma lei come avrebbe votato
è lui ha detto
Come potete immaginare
Ha detto che avrebbe votato alla non ammissione
Ma perché è più forte il clima di dagli all'untore
Di dagli all'untore Ethiel giornalista che è questa
Che poi non sono parole mie insomma ecco alcune proponenti la legge del PSE del PDS dalla sinistra democratica di Furio Colombo
Che l'ha scritto in un articolo diverso tempo fa ormai giornalista indebita interferenza fra le fonti di informazioni e i cittadini
Perché le fonti di informazione hanno scoperto
Il rapporto indiretta con i cittadini perché la comunicazione grazie alle tecnologie Cad esegetico quale dice bisogna fare i conti
Ma noi dobbiamo fare i conti ma altri conti l'hanno già fatto danno già fatti i poteri hanno già fatto i conti con il sistema della delle tecnologie con le nuove tecnologie hanno imparato a usare a tutti i livelli
Per inciso per per alleggerire anche due
Il discorso ricordate che si diceva dei carabinieri uno non sa leggere non sa scrivere
Oggi uno fa pubbliche relazioni l'altra esperto di computer perché anche loro carabinieri polizia magistratura hanno coperto usano Di Pietro ne abbiamo parlato tante una tantum e usa il computer
Hanno scoperto l'uso delle tecnologie e allora hanno imparato anche a usare il rubinetto della fonte di informazione
Allentarla stringerlo allargarlo talpe gole profonde un giorno si parte un giorno non si dà Mattotti Eurolega funzione non può fare a meno della figura della giornalista del controllo critico del potere perché queste la funzione bene essenziale del giornalista
Non è che questo nasce dal PDS o da Alleanza Nazionale
è una cosa che in sé e l'insondabile forte il potere cerca di mettere il silenziatore il bavaglio sentenze perché la controparte e Deborah non ha più la forza di reagire oppure se i famosi intrecci tra affarismo
Politica
Cappottato
Perché conto e anche l'aspetto che forse ho dato maggiore rilievo che quello del risvolto politico ma c'è anche l'aspetto dalla mercificazione della notizia del consumismo delle ragioni del marketing
Sono tutte cose che stanno avanzante insieme stanno diventando una potenza di fuoco notevole che mira a sbarazzarsi autotutela a espellere dal proprio corpo il giornalista ci vorrebbero tutti comunicatori ma come comunicatori quale comunicatori comunicatori che prenda le accettano supinamente l'informazione la la la la fonte della comunicazione
Allora sestetto per arrivare alla fine
Quale posizione sul referendum
Se passa il sì
Si dice c'è il rischio Tuna tabulato rasati tutti i nostri istituti
Il Presidente l'indice ha detto si possono fare degli aggiustamenti per quanto riguarda l'Inter e questo va bene il contratto si possono fare degli aggiustamenti
A parte l'individuazione delle figure professionali potrebbe scomparire
Ma che cosa rischia di cosa diventerebbero questi istituti
Contratto impicci cast Casacci rischia diventare cimiteri degli elefanti
Se non c'è un flusso che si rinnova se non possono essere considerate le nuove Lehrer della giornalismo e della comunicazione si rischia che noi
Ma moriamo restiamo campati per aria non riusciamo ad andare avanti se certamente ci succede qualcosa mica di anche perché se si entra nel mercato
Se si entra nel mercato anche l'indeciso entra nel mercato è una potrà optare tra quell'assicurazione che vuole
Io credo che non ci sia niente di male domani a giornalisti senza dedica ma non è questo l'aspetto che attendevo approfondito
Se passa no si dice che tutto era tutto resta come prima
Potrebbe essere è un rischio
Rappezzata in un rischio che vale la pena di correre
Perché l'unica possibilità di poter fare delle riforme e se c'è qualcosa da riforma se non c'era nulla di formale che riforme facce
Per quanto riguarda in conclusione
La proposta del PIL PTS che forse la proposta
Più pirati interessante che è uscita fuori quest'ultimi giorni perché si rende conto del quesito ritira in Dario e in qualche qualche misura tenta di dare una risposta in questa chiave fra l'altro non mi chiedo perché mi chiedo perché il PDS partito di maggio di partito di governo partito che ha maggior peso parlamentare non si preoccupa alla luce tutte le cose
Che ho tentato di spiegare ma perché ci devono essere dei controlli sono i giornalisti so ai suoi destini Atari dell'informazione che viene dalle fonti non ci devono essere i controlli sulle stesse fonte di informazione non si debbono stabilire delle regole per le fonte di informazioni che oggi
Si comportano si comportino in maniera ai assolutamente Anna
Dicevo la proposta del PDS
Però se il PDS come ci ha spiegato stamattina Giulietti
Contiene dei punti dei punti fermi sui quali si corti scuri e quei punti fermi che riguardano cose che sono state dette
Che sono state discusse dal Consiglio nazionale dell'Ordine che peraltro sono in buona misura contenuta anche nel progetto
Di riforma dell'ordine
Chiaro che ci si può discutere perché mai il discorso della formazione è un discorso che da affrontare è inevitabile perché il discorso della deontologia è inevitabile e anch'esso e anch'esso ormai da affrontare
Ma perché non c'ha spiegato bulgaro scoperto su quello che è il nodo centrale suo produce
Le cose sono due oggi ore a carte coperte
Oppure su quello non ha non ha alcun problema è pronta a discutere
è quello che costituisce un principio pericoloso che introduce Impregilo pericoloso che quello che il comitato è composto anche come è stato detto dal collega poc'anzi decide
Che quello che è composto anche per rappresentanti degli editori per garantire
Io vi chiedo
E allora
Se c'è questa rappresentanza con tutti i rischi annessi e connessi di questa presenza estranea
Che cosa succede che cosa rischia
Qual è il discorso dell'autonomia quello che fa Pannella
Pannella cosa ci ha detto stamattina
Sede
E sede i sacerdoti dei potentati quelle che distribuiti fedele quindi ai cittadini Lost la comune
Lamenta noi ci avevano insegnato
Che noi vorremmo essere
I cani da guardia del sistema democratico
Ma oggi se vanno avanti questi discorsi rischiamo di diventare disse diari del padre ricordate quella figura che portava
Il Papa in sede legislativa
I sediari d'un sistema che polente o no o nolente
Tenta di imporre un sistema da Minculpop
Perché questo è l'orientamento questa è la grande forza che il sistema dalle dagli alti palazzi del potere all'ultimo dei fruttivendoli che può in qualche misura influire sull'informazione hanno scoperto
La potenza la potenza delle tecnologie e del rapporto impresa diretta con i cittadini in barba a quello che è essenziale per ogni democrazia che è quello del diritto di critica grazie
No no
Se
Ma io direi che a questo punto emerso chiaramente
Un rapporto preciso
Vale a dire che tra l'applicazione a tavoletta di tecnologie sinergie
E la realizzazione di questo principio
Uno degli ostacoli fondamentali resta la figura riconosciuta giuridicamente del giornalista
Al di là di ogni ombra
O di ogni argomento
Che finora è stato espresso qui
Da stamane adora
Il discorso è chiaro
Gli editori intendono applicare le tecnologie più avanzate più moderne
In fase sinergica non soltanto tra giornale giornale ma tra giornali televisioni e pubblicità in modo assoluto e completo nel tempo più breve possibile facendo decadere i contenuti dell'informazione e per realizzare questo principio industriale di mercato
Cioè esiste una figura di intralcio cioè l'attuale figura giuridicamente riconosciuta del giornalista
Da questa realtà incontrovertibile anche se non dichiarata apertamente
Dicendo no
Alcune realtà
Politiche esterne e politiche interne
Interne alla classe giornalistica
Esterne
Il fronte degli editori
Al di là del melenso saluto di stamani mattina portato ci dal presidente pro tempore della figlia e che
Non sono usciti per dichiararsi i fronte ad un evento storico come quello di un referendum che chiede l'abolizione del riconoscimento giuridico di una professione
Accanto a loro una classe politica
Ben individuata che è stanca di una presenza seppure molle di un giornalismo quale noi in questi tempi abbiamo espresso e la connessione è precisa indiscutibile realizza
All'interno
Il dilemma è questo o abbiamo dei pensatori insufficienti tra di noi
Ovvero ebbene che realizziamo
Una sintesi operativa attraverso la quale sì andiamo a contare a misurare questa è la logica politica che oggi questa sera dopo una giornata di parole ci si impone
L'ordine
è in atto
Una situazione anomala rispetto agli altri Paesi europei
Dove da sempre gli editori fanno gli editori e da sempre esistono le scuole con le università di giornalismo nel nostro Paese gli editori hanno sempre fatto finta di fare gli editori
E le scuole di giornalismo salvo una brevissima parentesi subito spenta
Nata intorno agli anni Trenta al di là di questo non c'è stato altro
E allora il pensiero di Aldo Moro e io sono andato a rileggermi in questi giorni
E la linea induttiva per la proposta di Gonella che ho ristudiare in questi giorni
Ebbene da questi due pensieri emerge chiara la visione civile democratica liberale non è una condizione di padronanza di finti editori
Fra le pressioni che i vari poteri più o meno occulti potevano e possono muovere sull'informazione
Diamo ai giornalisti un riconoscimento giuridico che dia loro la facoltà di resistere alle pressioni e di essere se vorranno liberi
E questo per sgomberare il campo da qualsiasi filosofia
Da qualsiasi chiacchiera
E questa mattina abbiamo per cortesia ascoltato dal collega pannello
Come uscire
Avendo chiaro questo affresco
Non discutibile questa realtà politica e di confronto
Abbiamo da percorrere un'unica strada
Cioè quella strumentale
Che l'ordinamento e la consuetudine parlamentare ci danno
Dobbiamo ringraziare i colleghi parlamentari
Che prima ancora di essere sollecitati hanno avvertito la necessità di mantenere libera questa professione
E hanno presentato una proposta formalizzando la in Senato
Dobbiamo
Se avremo la consapevolezza di tutto quanto detto
Lavorare affinché questa proposta
Integrata dagli altri contributi
Abbia il supporto totale delle espressioni della categoria
La categoria deve dare testimonianza palese pubblica
Che dietro l'iniziativa di questi colleghi parlamentari c'è esiste opera lavoro ai si batte
E dentro questa proposta far convogliare i contributi che da questa Assemblea
Dagli altri istituti di categoria dalle altre forze politiche che peraltro finora non hanno formalizzato nessuna proposta parlamentare
Possono arrivare
Ecco che allora non dentro i cento giorni
Perché nella sua onestà il collega dedica detto che entro cento giorni si può arrivare soltanto a batterlo
Ma lavorare dentro questi giorni
Per arrivare poi preparati convinti consapevoli ad attuare una riforma organica civile democratica della nostra professione
Ma qual è inutile che io sottolinei ancora una volta lo hanno detto tutti
Deve procedere attraverso l'accesso lungo la strada dell'università che peraltro il Governo e il Parlamento hanno già indicato
Nella realizzazione delle Facoltà di Scienze della comunicazione come all'interno l'indirizzo di giornalismo
Deve misurarsi con gli editori per una certa parte
Deve realizzare
Quello che è stato proposto da tutti noi da tutti voi
Siamo tutti d'accordo
L'unica cosa che ci manca e dare un consolidato politico a questo accordo
Consolidato politico non può venire altro che da questa Assemblea entro domani
Se noi non riusciremo
A darci una sintesi operativa politica entro domani pomeriggio
La partita che già per due terzi perduta sarà definitivamente perduta Necci saranno appelli non ci sarà la battaglia di retroguardia storica se non attraverso i patteggiamenti le collusioni le cessioni che fatalmente
Ci saranno appannaggio e costituiranno soltanto le scarpine della partita a briscola che andiamo a giocare e che il collega Pannella c'ha chiamato a fare grazie
Presidente dall'ordine dei giornalisti delle Puglie partiti
Ma dopotutto
Quello che ho ascoltato da stamattina volevo provare un attimo a fare un punto di sintesi con voi perché credo che poi alla fine e bisognerà necessariamente trarre delle conclusioni
Mi sembra che
I giornalisti insieme con i magistrati
Rappresentino i terminali sensibili della nostra società
Sono coloro i quali
Per varie ragioni
Nel bene e nel male sono in prima linea
E non è un caso che immagini i referendum proposti riguardino proprio i magistrati e i giornalisti
Così come io sono fermamente convinto che tutto quello che accade non accade per caso
Ma accade per cause ben precise
E allora per essere chiaro devo fare un esempio
E devo necessariamente riferirmi a quanto è accaduto la settimana scorsa al congresso del PDS
Dove come sapete mi dispiace non vedo l'amico Tucci che è stato protagonista di uno scambio di vivaci battute
Come sapete i colleghi che seguivano il congresso sono stati rinchiuso in un recinto
Hanno protestato
E il segretario del PDS si è limitato a rispondere vedrete che si abitueranno
E devo dire che ha avuto ragione
Perché se andiamo a guardare con serenità le cronache che sono apparse sui giornali nei giorni successivi
Dobbiamo constatare che sui giornali è uscito è stato pubblicato soltanto quello
Che qualcuno l'ha già chiamato il Minculpop ha voluto che si pubblicasse
Quello spogliatoio chiamiamolo così a cui ormai siamo abituati non c'era
Per la semplice ragione che i colleghi non sono stati messo messi in condizione di poterlo fare
E io non credo che sia casuale che nello stesso momento arrivasse la proposta di riforma del PDS
Che in buona sostanza dicendo pane al pane e vino al vino
Ci relega al ruolo di impiegati di redazione
Perché se vogliamo dire le cose col loro nome
Dobbiamo dire che in quella proposta si parla dei giornalisti come di impiegati di redazione né più e nemmeno
Non do un giudizio su questo e non voglio darlo perché credo sia fin troppo facile farlo
Mi interessa a questo punto capire
Dove sono le nostre responsabilità
E allora
Si è già detto si è già accennato alle responsabilità degli organismi di categoria che in questi anni non hanno certo brillato
Per dare alla categoria
Un senso forte sui vari piani su quello etico su quello professionale
Ma io voglio andare oltre voglio chiedermi che cosa la categoria in sé affatto
E cioè abbiamo veramente fatto bene il nostro lavoro di giornalisti di professionisti
Io credo proprio di no visto che molti di noi in questi anni hanno teorizzato
Le notizie verosimili e non vere
Hanno teorizzato e realizzate fatto realizzare perché poi sono diventati dei modelli
I giornali con i titoli drogati con le notizie approssimative non verificate gonfiate oltre misura
Alla fine è chiaro che con questo tipo di informazione la gente ci odia
E giustamente il referendum non diventa il referendum su un istituto giuridico
Diventa il referendum contro una categoria professionale
Allora io credo che sia inevitabile se questa analisi per quanto sommaria e superficiale esatta
Sì inevitabile assumere come punto di partenza
Una ripresa della nostra attività in termini professionalmente DiVersi
E culturalmente diversi
Non possiamo più consentirci deve andare avanti con le notizie urlate con le notizie verosimili e non vere
Non possiamo più consentirci di sbattere i mostri veri o presunti in prima pagina
Questo deve essere chiarissimo potremo fare tutte le riforme che vorremo ma se non usciamo da questo equivoco non ne veniamo fuori
Così come anche io credo vada chiarito una volta per sempre e nonostante le dotte relazioni che ho ascoltato stamattina soprattutto da parte del collega Giulietti ma anche quella di Pannella
Mi pare che non si sia ancora compreso un un principio fondamentale
E cioè quell'articolo ventuno della Costituzione a cui da sempre ci siamo ancorati
In realtà non sancisce un diritto all'informazione
Sancisce un diritto alla manifestazione del pensiero che solo una parte di questa informazione
Allora per far sì
Che questo diritto sia completo per far sì che non ci possano essere altri referendum o altre leggi da inventarsi e necessario e qui Abruzzo propone una legge costituzionalmente vincolata io credo che in questo senso si sia mossa unicamente la Pivetti che ha proposto di aggiungere quattro commi alla all'articolo ventuno della Costituzione
Il problema e chiarire questo principio
Perché nel fino a quando la Costituzione garantirà la manifestazione del pensiero allora è chiaro che Pannella e chi la pensa come Pannella avrà ragione
Perché tutti devono avere la possibilità di potersi di poter esprimere il proprio pensiero
Il problema nostro è un altro e quello di fornire una informazione di garantire cioè ai cittadini
Un prodotto ad un certo livello
Questo è nostro problema
Adesso è chiaro che per affrontare questo tipo di discorsi io non credo vista l'imminenza delle scadenze che ci sia il tempo per poterlo fare seriamente
Io il terribile dubbio e la paura soprattutto che
Per metterci una pezza per risolvere le cose all'italiana poi si finisca con ma l'approvare una legge
Che nata per essere provvisoria magari diventi definitiva come accade nel nostro Paese
Quindi e vado a concludere
Io penso che concretamente per per questo referendum per la data di giugno ci sia ben poco che si possa concretamente fare io credo che si debba lavora are soprattutto in queste due direzioni in una proposta di riforma seria molto seria e mi pare che alcuni contenuti fondamentali siano stati già esplicitati
Ma soprattutto ed è quello che mi preme di più
E che la categoria si impegna di professionalmente che professionalmente ci sia una riforma che inevitabilmente si potrà ripercuotere negli stessi organismi nelle cinghie di tra non è di tutto il sistema e quando dico cinghie di trasmissione io penso soprattutto ai direttori perché se dobbiamo guardare a quello che è accaduto in questi anni come dice un illustre collega una domanda sorge spontanea ma i direttori dove stavano i direttori che cos'hanno fatto
In questi anni grazie
Grazie metter Fiorucci finisce la telefonata trenta secondi ha promesso di
Essere conciso per una spiegazione sulla storia l'avvio vero far pipì lo portiamo in causa ma su su un presupposto errato la onorevole
Pivetti ha chiesto che la nostra professione sia inserita nell'articolo ventuno sia costituirono ispirata cioè per la prima volta al mondo il quarto potere verrebbe inserito in una Costituzione cioè in questo caso hanno statico venturo invece invece invece la sentenza da con la quale la la corte così un'area ammesso ha ha dichiarato ammissibile il referente dice una cosa ben nota che cioè che le lei che le leggi ordinarie a contenuto costi Li Gotti costituzionalmente vincolato sono sottratte al referendum cioè deve deve nascere una legge che è indispensabile è necessaria
Per applicare con la con l'articolo ventuno in chiave professionale queste e la differenza non è una io io non chiedo una legge costituzionale di oggi è soltanto una legge ordinaria a contenuto cosa usualmente vincolato e questo guardate e nella sentenza trentotto novanta del novantasei The della della Corte con la sentenza che che ai piedi ha dichiarato ammissibile il referente ultima cosa e chiudo badate che quando si parla della professione giornalistica dell'anomalia idrico italiana l'anomalia è la Costituzione della Repubblica che vuole un esame di Stato per l'accesso alle professione
Il codice civile articolo duecentoventinove che vuole l'ordine l'ha albo per le terre organizzare le professioni intellettuali così dichiarate dal Parlamento grazie grazie avvocato Fiorucci preside l'ordine dei giornalisti un po'no avvocato voce si ricordo intorno anche straordinario
Abruzzo e una biblioteca giuridica io francamente sono sono un po'diciamo così perplesso perché ad ogni nuovo intervento temo sembra che che torniamo un po'indietro voglio dire
Il dibattito sulla nostra professione sulla RAI o della nostra professione ormai lo stiamo portando avanti da anni e io credevo francamente che alcuni
Punti fossero assodati fossero punti sui quali ci fosse un minimo di consapevolezza un minimo di unità tra noi e
Invece vedo ancora che negli interventi noi tentiamo di sostituirci tentiamo inutilmente peraltro di sostituirci al legislatore e cerchiamo di scrivere una legge che comunque non lo scriveremo mai noi al massimo di questa legge potremmo fornire le indicazioni potremo vigilare su questa legge
Ora io vorrei che da questa
Assise sui diversi uscite si uscisse con un con una presa di posizione chiara innanzitutto ai giornalisti hanno interessa o no l'esito del referendum per esempio per quanto mi riguarda io credo che poi per tutto quel o che si è detto questa mattina noi giornalisti dovremmo essere completamente
Indifferenti alla risultato del referendum che perché per noi per il nostro problema che poi non è il nostro problema ma il problema dei cittadini ferendo un non sposta minimamente una virgola sappiamo benissimo che noi oggi noi giornalisti rincorriamo perché c'è il referendum di Pannella sappiamo benissimo che la politica rincorre e perché c'è il referendum di Pannella ma non possiamo continuare a dirci questo per sempre ne dobbiamo dire le e far capire soprattutto all'opinione pubblica che vogliamo una legge che regolarmi
Un diritto che del cittadino e non che è una
Del giornalista noi non vogliamo una nuova legge che tuteli il giornalista ne vogliamo una nuova una legge che cambi completamente l'ottica che tuteli il e cittadino su questo siamo d'accordo cioè voglio dire da questa assemblea con quale documento riuscirà con questo o con un articolato una proposta di legge secondo me è meglio
Che i giornalisti dicano mettano in mora di fronte ai cittadini soprattutto il legislatore e si faccia transitare questa che la la verità sostanziale il cittadino non ha il diritto a un'informazione professionalmente valida libera autonoma chiamiamola come ci pare e trasparente non per colpa dei giornalisti perché ci sono i giornalisti brutti e cattivi che ci sono ma anche perché in Italia il legislatore la politica se ne ha pregata di questo poi di questo problema evidentemente alla politica sta bene il tipo d'informazione che c'è e se c'è qualcuno che nega un diritto ai cittadini questo non è l'ordine dei giornalisti con la Federazione nazionale della stampa ma il legislatore la classe la classe politica notevolmente in ritardo e di
Se attenta rispetto a questo o problema quindi questo secondo me è il primo elemento che dovrebbe e me
A reggere da questa da questa Assemblea la messa in mora
Del legislatore rispetto alla ritardo che c'è
Tutte il diritto del cittadino a a un'informazione come come la vogliamo noi poi c'erano voglio dire alcuni
Venti sui quali avevamo ragione avevamo raggiunto un una certa o livello di condivisione
E su quello
Dobbiamo battere dobbiamo fornire appunto al legislatore che sarà quello che scriverà
Quali sono e mi e mi pare io vorrei sapere se su cui è stato poi domani come ne usciremo che cosa diremo sulle prima il titolo poi l'esercizio della professione l'Authority che controlli
L'attività deontologica del giornalista autori l'Authority nazionale e a livello locale adesso
Credo che sia neanche
Compito di questa assise stabilire se sia un comitato un'Authority così sia ancora il Consiglio nazionale
Dei giornalisti così
Come lo è stato fino ad oggi importante in questo momento secondo me è per noi soprattutto dicevo porre il problema porre il problema che ci vuole il problema e a queste il ritardo del legislatore rispetto a un diritto che e delle cittadino diritto che può essere rispettato riscrivere e di una professione della nostra professione
Dando agli allestita degli istituti della nostra professione quei maggiori poteri di cui parlava il Presidente della Lombardia perché è inutile a vere
Delle dodici azioni di principio aveva
Un delle carte bellissime che siano queste legge o che siano soltanto Carta deontologica come quelle che abbiamo fino ad oggi se poi non ci sono strumenti di legge non so se è giusto dire di valenza costituzionale o comunque se non ci sono poi le leggi che
Permettano di attuare quello che le carte dicono credo che voglio dire l'utile che stiamo a discutere poi di futuro o fare
Nominalismo su come ci dovremmo chiamare se dovremo continuare a chiamarci ordine o se saremo un'altra cosa un'altra cosa domani
Ecco io
è chiaro che quando parlo
Leggi che dia maggiori poteri a questa nuova autorità che controlla
Già professionale più a sud auspico che ci sia una legge che vincoli non solo il giornalista ma vincoli anche
Arrivi giornalieri in con gli anche gli editori perché se no anche qui era stato è già stato detto è già stato accennato è inutile voglio dire il Po il oggi il direttore di un giornale non è che voglio dire la contro la controfigura dell'editore dentro dentro la redazione ecco io o che se noi riuscissimo a far passare questo questo messaggio sarebbe già un grosso risultato non credo che noi potremmo aspettarci una legge in tempi belli vedo che
Che sia compito nostro scrivere questa legge credo che sia compito nostro spingere costringere il legislatore a fare una legge che salvaguardi privati su do dei cittadini
Tenga conto di quell'elaborazione che
Ha fatto fino ad oggi cioè quello che l'ordine dei giornalisti ha fatto fino ad oggi è una base dalla quale ripartire per riscrivere
Norme nuove
Ripeto se questo è il nostro obiettivo era
E lo possiamo considerare tranquillamente
Trascurabile rispetto alla complessità del problema grazie
Io non ho altri iscritti per cui vi auguro una buona serata vi do appuntamento domani dove aveva invece gli iscritti già ci sono sono sono sette prove scritte domani perfetto
Buona serata arrivederci domani alle di sì ci troviamo qua
E centrale
Colui