II Congresso regionale siciliano del Partito Democratico della Sinistra organizzato dal Partito Democratico della Sinistra nei giorni dal 14 al 16 febbraio 1997 presso l'Hotel Perla Jonica nota: il congresso non è stato registrato integralmente

Prima di dare la parola alla compagnia messa da per la lettura della proposta di presidenza inviterei i compagni e gli ospiti a prendere posto grazie
Se possiamo iniziare prendiamo tutti posto
Grazie
Un'altra cosa sì i compagni e gli invitati sono pregati di non fumare in sala
Perché mi pare una regola
Vecchia ma difficile da rispettare
Allora compagni lascio la parola la compagna Francesca Messalina per la lettura della presidenza del congresso
Buonasera buonasera e benvenuti al secondo congresso regionale del PDS
Non si sente
E
Va bene allora scusate
Nel ringraziarvi tutti per essere presenti diamo il via al congresso con l'insediamento della Presidenza del congresso chiamiamo alla presidenza del congresso Graziella Falconi garante
Pietro Folena responsabile per i problemi dello Stato Sergio Cofferati segretario generale della CGIL Roberto Guerzoni responsabile nazionale dell'organizzazione
Poi la Commissione regionale per il congresso i compagni della Commissione regionale per il congresso
La compagna Angela Bottari segretaria regionale i compagni
Della segreteria regionale il compagno Tonino Russo segretario della Sinistra giovanile
I segretari delle federazioni
E ancora Anna Finocchiaro ministro per le pari opportunità Angelo Capodicasa capogruppo all'Assemblea regionale siciliana Domenico già no Polo vicepresidente Anci Gianni Battaglia vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana
Concetto Scivoletto ha un presidente la commissione Agricoltura al Senato Filippo Panarello segretario regionale della CGIL Antonella Rizza deputato Michele Sicurello il deputato Pietro Puccio
Presidente la provincia di Palermo Giorgio Chessari sindaco di Ragusa
Preghiamo questi compagni di prendere posto e
Votiamo la presidenza votiamo la presidenza
Chi è d'accordo resti seduto chi è contrario si alzi
La delega alzate la delega va bene il congresso approva il Congresso approva prego e compagni della presidenza di venire al tavolo della presidenza e diamo la parola a Mario Di Mauro
Segretario della federazione di Catania
Gentili ospiti cari congressisti delegati al congresso regionale del dei DS Siciliano
L'onore di portare il saluto
Di tutto il PDS catanese all'assise regionale che noi teniamo
Nella nostra nella nostra provincia
I noi pensiamo
Che è importante questo momento politico che stiamo affrontando è questo dibattito che stiamo affrontando con il congresso regionale
E importante rispetto anche a una grande realtà meridionale come quella di Catania della sua provincia
Una terra di oltre un milione di abitanti Belcastro di questa nostra regione della Sicilia
Catania la sua provincia i suoi problemi le sue contraddizioni i drammi e le speranze di questa grande realtà che sono metafora
Delle più grandi drammi e speranze che sono proprie della nostra regione siciliana
La crisi che attraversa questa provincia del tessuto industriale ed agricolo
Dai gruppi dei Cavalieri a quella dell'agrumicultura lo stillicidio delle vertenze
E il dramma dei senza lavoro
Della STET dramma della stessa povertà dobbiamo pronunciare anche questa parola anche di più
Il dramma che deriva dalla situazione
Della sicurezza
La Provincia in cui noi assistiamo e abbiamo assistito purtroppo ha un record come i cento morti ammazzati nel mille novecentonovantasei tutto questo convive con la vita ditta che la vivacità propria della caratteristica del popolo catanese
Con la vitalità e l'impegno nuovo appassionato
Che stanno vivendo e vivono e hanno vissuto in questa fase le amministrazioni democratiche e progressiste che sono state lette con la nuova legge elettorale
Con tutto quello che si è realizzato a partire anche da queste esperienze in tante nostre città a partire anche dalla città capoluogo
Una situazione in cui si è vista una nuova classe dirigente che ha avuto e da capacità di governo di questo territorio una nuova classe dirigente che nasce e cresce proprio nella nostra terra nella nostra Sicilia tutto questo convive anche insieme a collegheranno di manifestazioni
Di forte peso di grande civiltà e dignità
Che dieci veri migliaia di catanesi hanno tenuto proprio nell'anno novantasei gli a partire da quello che è stato il primo maggio
Che vi è stato nella Città di Catania per far sì che la vertenza sul lavoro e lo sviluppo assumesse le caratteristiche di una grande iniziativa per il governo della nostra terra
Noi
Penso tutti dobbiamo dare fiducia e speranza insieme risposte ad obiettivi concreti a questa realtà che a questi bisogna
Proprio da questo
E su questo il partito catanese DS catanese impegnato e ha visto anche quest'impegno importante uscire dal dibattito che si è svolto nel suo congresso provinciale nella costruzione di una sinistra unite rinnovata fatta da tutte le ricchezze di questo mondo ed ai tanti cittadini e cittadine che anche criticamente sono impegnati in questo percorso e che deve essere fatta anche dall'impegno delle tante forse la cultura che possono essere protagoniste devono essere protagoniste di questa scelta
Siamo protagonisti e siamo impegnati rispetto a questo processo amministrativo che è in corso ed è per questo che dal congresso catanese è uscito il ragionamento su un partito delle municipalità che faccia cioè dell'impegno a partire da questo livello un valore proprio è un valore che dia senso al processo che l'impegno di una sinistra anche più ampia
Un PDS che vuole essere anche ed è e deve diventare sempre di più partendo appunto da quelle grandi esperienze che sono incominciate nel Catanese un partito del lavoro e per il lavoro
Un partito che vede sempre di più con più consapevolezza anche nella scelta
Della riforma della nostra regione
Di quello che sarà la Nuova Sicilia uno dei punti essenziali
Con cui si potrà anche agire nel territorio in cui esso in cui esso opera un partito che acquisito maturità e che l'acquisita anche nella piena consapevolezza dei limiti che esso e proprio per questo noi guardiamo anche a scadenze ravvicinate
Come quella amministrativa con grande speranza grande fiducia
La speranza
Di aver contribuito a sostenere esperienze valide e di grande significato a partire da quella del comune capoluogo ma comprese quelle i tanti altri Comuni della nostra provincia
Noi diamo una valutazione e un significato positivo a questa esperienza a quella condotta a partire da quella condotta dal sindaco Bianco dalla sua Giunta da tutti coloro che sono stati impegnati a partire dal PDS in questa esperienza
Noi guardiamo anche a quello che sarà il prossimo rinnovo quindi con fiducia perché pensiamo che i risultati avuti siano risultati che sono davanti agli occhi
Della realtà
Delle nostre città ma guardiamo anche perché vi sia anche un'ulteriore evoluzione di queste esperienze perché sempre di più si sia il si dia il senso dell'apertura di un processo e di un nuovo patto che si costruisce con i cittadini catanesi un nuovo patto che segni la continuità di un percorso ma che segna anche un'evoluzione che guardi alla scelta del lavoro dello sviluppo come scelta decisive qualificante
Un nuovo patto in cui la sinistra sia in campo superando nella nostra realtà e nella nostra provincia anche le difficoltà e le divisioni che essa avuto e invece intestandosi un grande processo di unità e di innovazione
Un grande processo che veda insieme le forze organizzate di questa sinistra i soggetti che la rappresentano con la loro tradizione insieme a tutti coloro che in questa fase sono stati anche decisamente impegnati nelle esperienze che abbiamo condotto sul piano amministrativo sul piano del rafforzamento dell'impegno di queste nostre di queste nostre realtà e un processo
Che si avvia ma è un processo che secondo noi a le caratteristiche per poter andare avanti per poter affermarsi con questo segno e con questo con questa volontà e anche con questa passione e consapevolezza
Che voglia ma vere il PDS catanese saluta
I compagni e le compagne delegate gli ospiti le delegazioni
Apprezza il significato di aver fatto questa scelta la scelta compiuta compresso nel PDS siciliano di tenere qui il congresso in questa nostra provincia in questa nostra realtà proprio di fronte
Da una parte ai drammi che vi sono presenti questa provincia ma dall'altra alle speranze e anche alle capacità di governo che sono presenti in questa provincia proprio a partire dalle esperienze e dalla consapevolezza della sinistra
Siamo consapevoli dell'impegno che sta davanti a noi e delle responsabilità che ce ne elenca ci auguriamo quindi inauguriamo a tutti voi il pieno successo di questo congresso
E il pieno successo del ragionamento che se ne svilupperà della crescita politica organizzativa ed elettorale del Complesso della sinistra siciliana e del complesso delle forze del centro sinistra in questa terra perché questa è la premessa per aprire una fase ulteriore nuova per la Sicilia epiche via prospettiva a tutto il popolo siciliano
Ringraziamo
Mario Di Mauro
Diamo la parola al segretario regionale onorevole Angela Bottari
A Catania per dire della nostra attenzione ad una realtà significativa della Sicilia
Ad una città che andrà che andrà per prima al voto e nella quale ci potrà essere una prima verifica del lavoro di un'amministrazione di centrosinistra
Dell'azione di un Sindaco il sindaco Bianco che è riuscito a modificare nonostante i problemi strutturali di questa realtà il suo volto il volto di una città in Sicilia e nell'intero Paese
Con il congresso regionale chiudiamo una prima fase congressuale che non è stata né celebrativa Menga avviata in logiche di schieramento al contrario
Abbiamo sviluppato in Sicilia una discussione rigorosa che ha consentito senza unanimismo e di maniera di incontrarci sostanzialmente nel merito di un progetto politico fortemente innovativo
Ci siamo lasciati alle spalle un metodo di discussione autoreferenziale del quale abbiamo molto sofferto in passato
Per navigare nel mare aperto di una ricerca ancora lontana dalla conclusione sui problemi complessi ed inediti di un mondo che va verso il terzo millennio
Ci siamo confrontati consapevoli della grande sfida che il profondo processo di trasformazione in atto lancia alla politica ci siamo cimentati nel compito non facile di ridefinire la funzione il ruolo i caratteri di una moderna sinistra riformatrice e di governo
Di una sinistra adeguata ai compiti dell'oggi e capace di un agire che contribuisca a determinare il domani tenendo conto non solo di noi ma di tutti i soggetti in campo
Lo abbiamo fatto non genericamente ma partendo dalla Sicilia dalla sulle nuove e vecchie contraddizioni dal peso di un passato ingombrante e dalla voglia di futuro possibile
Abbiamo discusso Consob dato
Ed insieme con l'aspirazione di indicare nuove prospettive in grado di coniugare sviluppo ed opportunità per tutt'consapevole della responsabilità che portiamo per essere il primo partito di una coalizione che governa il Paese l'Ulivo dove sono confluite aree politiche ragioni idealità e culture differenti
Non è stata davvero una ritualità questa fase congressuale che ha visto una partecipazione straordinaria di iscritte e di scritti oltre il cinquanta per cento
E che ha espresso un larghissimo consenso il novantacinque per cento circa la mozione presentata dal compagno D'Alema
Ma il dato ancor più significativo è che insieme a noi hanno discusso numerosi non solo i rappresentanti di quelle forze interessate al nuovo soggetto politica politico della sinistra
Ma tutti i partiti ma anche singoli ed esponenti del mondo della cultura delle professioni rappresentanti degli interessi sani della Sicilia intellettualità diffusa espressioni importanti del mondo del lavoro
Culture politiche differenti che non vogliono essere destinatarie
Di scelte compiute solo da noi ma vogliono contribuire ad essere protagonisti della stagione politica inedita che si apre nella sinistra italiana in virtù del processo che l'asse politico strategico del congresso del PDS mette in movimento
Governare il Paese completare la transizione unire di innovare la sinistra italiana c'è un filo che lega la nostra impostazione strategica e politica
Il futuro della sinistra italiana è fortemente intrecciato con il futuro del Paese
Discutiamo di noi mentre viviamo all'interno dell'Ulivo l'opportunità e la responsabilità del governo nazionale
Abbiamo il grande compito di risanare l'Italia ma anche di non parla di modernizzare la di accelerare il processo di integrazione con l'Europa
Di attrezzare qualitativamente tecnologicamente il nostro sistema produttivo per renderlo competitivo in un mondo dove si accelerano i processi di globalizzazione
Che investono tutti i settori della vita e non solo l'economia
Abbiamo il compito di approccio affrontare in profondità la questione dell'occupazione nel Mezzogiorno in particolare giovanile e femminile ancor più il governo dell'Ulivo nonostante la pesante eredità ha retto alla difficile prova la finanziaria nonostante le demagogiche rappresentazioni improntata al rigore a criteri di equità consente l'avvicinamento all'Europa
L'inflazione scesa ai livelli europei il costo del danaro scende di tre punti consentendo la riduzione del debito pubblico ed insieme una minore pressione fiscale
Ma ciò significa anche un risparmio per l'Inter le imprese ed una somma ingente sessanta mila miliardi circa disponibile per gli investimenti
Bisogna determinare le opportunità affinché il Sud non sia escluso e Possa viale una fase di sviluppo
Dopo lunghissimi anni di dibattito ritorno all'ordine del giorno la riforma della scuola la giustizia della pubblica amministrazione
I lavori pubblici sono stati rimessi in moto e ripartono gli investimenti per le infrastrutture in particolare nel settore dei trasporti certo
Ciò non è ancora sufficiente e siamo consapevoli che al governo dell'Ulivo che si propone di guidare il Paese per l'intera legislatura
Occorre chiedere un impegno più forte per eliminare gli squilibri ed affrontare i nodi strutturali a partire dal più grande il Mezzogiorno ed all'interno di questo la Sicilia con le sue peculiarità
Questi che occorre con forza a richiedere al Governo nazionale un progetto di alto profilo che abbia il respiro e l'incisività di quello messo in campo dalla Germania per procedere all'integrazione con l'Est
C'è la necessità di un ripensamento complessivo del sistema Italia di una profonda riforma economico e sociale
Occorre pensare ad un modello di stato sociale che garantisca opportunità
E questa la parola chiave che segna l'impianto della mozione congressuale
Uno Stato sociale sempre più qualitativo e non quantitativo non si può continuare a difendere l'intangibilità di un sistema pensato su un modello di società che non c'è più
E che non è riproponibile un modello nel quale il lavoro manuale si riduce sempre più e gli anni lavorativi sono sempre di meno perché sempre di più si eleva l'età in cui si entra nel mercato del lavoro
I lavoratori italiani il sindacato confederale si sono abbattuti per arginare i danni derivanti dai tagli allo Stato sociale tuttavia non si è arrestata la lenta e progressiva riduzione della copertura sociale
Con la conseguenza che sempre più si acuiscono
Il rischio di frattura fra le generazioni tra che il lavoro tra chi ha il lavoro e chi non ce l'ha tra il disoccupato e chi dopo una faticosa di vita di lavoro aspira ad una TAC ad una totale protezione sociale
La destra vuole ridurre lo stato sociale per tutelare profitti e privilegi la sinistra deve saper coniugare il bisogno di tutela sociale con i processi di modernizzazione ed innovazione
La destra pensa che la competitività dell'impresa possa essere garantita con i tagli allo Stato sociale dal costo del lavoro la sinistra ritiene che qualità dei beni prodotti tempi di trasferimento delle merci riduzione del costo del danaro
Siano condizioni essenziali per la competitività
Questo ha davanti il governo dell'Ulivo e con esso la sinistra del PDS cioè un'azione complessa che intervenga su più livelli per creare un sistema virtuoso che ridia fiducia alla nostra economia
Ma la sinistra anche il compito di ammodernare di innovare il modello istituzionale italiano
Abbiamo accettato la sfida di misurarci nel merito di un grande disegno riformatore
Che ridefinisca gli assetti istituzionali e dei poteri nel nostro Paese
Costringendo l'intero sistema intero sistema politico ad uscire dal tatticismo inconcludente abbiamo accettato la sfida impegnandoci al più alto livello
Il segretario del partito Massimo D'Alema presiede la commissione bicamerale che costituisce la sede nella quale si verificherà la possibilità di ridisegnare il nuovo modello di Stato moderno solidale efficiente
Siamo consapevoli
Delle difficoltà che delle difficoltà che possono essere superate se in modo convinto avanzeremo proposte adeguate sul federalismo sui meccanismi istituzionali ed elettorali per dare stabilità all'esecutivo e nuovo equilibrio ai diversi poteri
Sulle modalità per affermare un sistema autenticamente boh bipolare
Sulla separazione tra le funzioni di indirizzo e quelle di gestione dello Stato
Ma il Congresso ha una sua priorità costruire una nuova sinistra anche in Sicilia dobbiamo assumere questa priorità se vogliamo uscire dalle angustie del passato dai limiti del presente dall'angoscia del futuro
Per costruire il nuovo soggetto del socialismo europeo occorre sapere mettere in campo i nostri valori mandare
Oltre le nostre tradizioni consentire che le culture altrui ci conta minino positivamente e qui sento lo sguardo severo della mia amica la scrittrice Silvana Grasso
Contaminare contaminare
Non vuole dire assemblaggio per me
Ma significa assumere i contenuti del riformismo socialista del solidarismo cattolico dell'ambientalismo del liberalismo democratico no come un di più
Ma come elementi fondativi di una sinistra moderna ed innovativa questo essenziale
In questo consiste il mettersi in discussione profondamente espressione di cui spesso abusiamo
Senza coglierne la sostanza vera cioè la disponibilità a ridefinire in un confronto tra culture diverse il profilo e i caratteri di un nuovo soggetto politico della sinistra
In una sinistra che ha l'ambizione di indicare nuove speranze innanzitutto ai giovani
E che fondi proprio presupposto teorico e l'agire politico sulla giustizia sociale e sulla libertà sulla difesa dell'ambiente l'ambiente sulla valorizzazione del sapere diffuso
E che sappia unire attraverso un patto solidaristico solidaristico e reciproco le diverse generazioni
Di una sinistra unita è spendibile che va oltre i confini nazionali e che ha come orizzonte l'Europa
Questa sinistra non è una somma di soggetti lo è anche ma non solo questa sinistra non è solo un luogo all'interno del quale avviene una comune di composizione e necessaria riconciliati conciliazione
Lo è anche ma non è solo questo
La sinistra cui pensiamo a un insieme di valori
è un sentire comune è un progetto è un insieme di sentimenti
è un cuore dice spesso con una bellissima espressione Michele Ferri era e un cuore e un centro motore dico io che nasce vive cresce agisce perso e questo per e molteplice significa molte cose piccole e grandi che dobbiamo saper scrivere insieme
La sinistra siciliana nonna oggi confini certi ed i suoi riferimenti sociali non sono ben definiti la scomposizione politica di questi anni ha ricollocato forze idee interessi in modo diverso dal passato
E possibile oggi mettere insieme punti di vista e sensibilità diverse perché si è allargato l'orizzonte della sinistra
La nostra capacità sta nell'includere e non nell'escludere
Il seminario tenuto alcuni giorni fa San Martino
Ha visibilmente dato corpo a ciò che può essere la sinistra siciliana un insieme di soggetti diversi che guardano ai problemi della società siciliana con razionalità e sentimento
Abbiamo potuto verificare concretamente un bisogno nuovo di fare politica di essere protagonisti del proprio futuro abbiamo ancora davanti a noi più domande che certe
C'è un modo di essere nel della sinistra nella politica nella società nelle istituzioni nella cultura diverso dal passato
Anche la determinazione di molti compagni socialisti non solo di loro penso a tante forze laiche anche nel nel volere essere dentro la storia che stiamo scrivendo
Parte da una forte novità la rottura con i vecchi schemi del passato e la fine della politica come potere pervasivo
Si stanno determinando le condizioni per costruire una grande forza della sinistra siciliana democratica e qui locale tollerante e rigorosa
Da lungo tempo
C'è un pista un pesante silenzio del mezzogiorno e sul Mezzogiorno occorre rompere senza indugi questo silenzio la Sicilia per la sua storia per il suo ruolo per la sua colloca collocazione per la sua forma istituzionale deve sta per contribuire e la sinistra siciliana non può più a lungo sottrarsi da questo compito
Il Congresso sta esplicitando le ragioni oggettive politicamente storicamente inedite per cui in Italia c'è bisogno di una nuova formazione politica della sinistra democratica
Condizione essenziale per confrontarsi reagire per incidere e misurarsi con le sfide della modernità e dell'innovazione
Ma se non è inutile chiedersi se in Italia c'è una sinistra in grado di rappresentare l'esigenza di modernità tanto più è necessario porsi questo interrogativo nel Mezzogiorno ed in Sicilia
Essere all'altezza della sfida dell'oggi e del domani significa innanzitutto avere la capacità di pensare su nuove basi lo Stato nazionale vale a dire avere la capacità di guardare all'unità del Paese in uno scenario più vasto oltre i confini nazionali ricercando le ragioni e i contenuti non solo economici di un nuovo patto tra nord e sud solo così può ripartire uno che impegno meridionalista che ci veda protagonisti
Sapendo che si è chiuso un ciclo storico e se ne apre un altro tutto da definire
E che ciò coincida con la rottura del vecchio patto nato dall'affermazione di un preciso modello di sviluppo del Paese il Nord ha bisogno di un grande mercato garantito e protetto
E protetto nel sud e paga lo sbocco alla propria produzione attraverso trasferimenti finanziari finanziari
Ciò ha prodotto di fatto uno sviluppo effimero perché dipendente sviluppo senza autonomia come lo ha definito uno uno studioso del Mezzogiorno
Venuto meno
Il presupposto del vecchio modello di sviluppo per più motivi la globalizzazione dell'economia la transizione del modello dal modello cosiddetto fordista all'economia della comunicazione la crisi economica e fiscale l'integrazione europea
Lo Stato centralistico ed assistenziale che faceva da collante mediatore entra in crisi e quindi modificandosi lo strumento stato viene meno il ruolo di compromesso che esso stato esercitata
Si rompe un ordine quello che abbiamo conosciuto
In questi primi cinquant'anni di Repubblica ma questa rottura può indurre grandi novità nel Mezzogiorno e può essere foriera di un nuovo ordine
Come mai prima era avvenuto
Scusate
Dipende solo che ho due relazioni scritte una carattere più grande una caratterizzino piccoli avevo preso quella caratteri più piccoli
No meglio di quella roba
Si risolve un ordine
Quello che abbiamo conosciuto in questi primi cinquant'anni di Repubblica ma questa rottura può indurre grandi novità nel Mezzogiorno e può essere foriera di un nuovo ordine
Come mai prima era avvenuto il Mezzogiorno diventa davvero strategico nella politica nazionale ed euro-mediterranea
L'integrazione europea impone infatti che l'intero Paese vada in Europa ed obbliga al superamento delle due velocità
Altrimenti l'Italia andrà in Europa ma ci andrà in posizione subalterna come cliente subfornitori viale più dinamiche forti dell'Europa
Se il processo di integrazione non vedesse lo sviluppo contemporaneo del sud appagare sarebbe tutto il Paese e prima di tutto proprio il Nord
è evidente allora che il Mezzogiorno non è più soltanto un problema del Mezzogiorno ma diventa una questione cruciale in termini nuovi persino sul terreno della convenienza
Proprio il contrario delle teorizzazioni leghiste che hanno prodotto un diffuso orgoglio nordista la cui ecco si avverte anche in settori dell'economia e perfino a sinistra
Un orgoglio nordista fuori luogo perché non si confronta con le novità che entrano in campo
In questo nuovo scenario occorre che insieme ad una rapida e nuova qualità dell'azione del governo dell'Ulivo per scongiurare il precipitare di una situazione assai grave
Il Mezzogiorno recuperi dignità e ruolo consapevolezze protagonismo quali non ha avuto in questi ultimi anni condizione necessaria per essere in grado di cogliere positivamente l'occasione che si presenta
Oggi
Più che mai ride e più che mai evidente che non esiste una risposta esclusivamente nazionale il problema del Mezzogiorno proprio per questo dobbiamo saper modificare di innovare
Prima prima fra prima fra tutti noi la sinistra l'asse del dibattito politico
Dibattito politico culturale ed economico meridionalista per contribuire a ricercare le ragioni di un nuovo patto nazionale le ragioni materiali M e di materiali di un nuovo stare insieme del Paese
Ricercare noi stessi le ragioni della convenienza del nord dell'Europa per lo sviluppo del Mezzogiorno e quindi dell'interesse ad investire complessivamente al sud
Ma questo è un problema
Così come ha evidenziato il convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a Napoli non solo economico maggio politico cioè di politica estera vale a dire che il nuovo meridionalismo può e deve confrontarsi anche con la politica estera
Se concepiamo infatti la questione meridionale come parte di una più generale questione più europea come di fatto a oggi
Cioè dell'interesse dell'Europa per su un'area strategicamente collegata col collocata nel cuore del Mediterraneo ciò comporta necessariamente di misurarsi anche con la politica estera
E poi tende vedi svolgerà perché no un ruolo di mediazione nelle relazioni euromediterranee questo deve chiedere il Mezzogiorno questo deve chiedere l'asse la Sardegna questo deve chiedere la Sicilia
Ed il rapporto diretto con l'Europa e con i mercati mediterranee di internazionali imporrebbe di uscire da un'ottica meramente localistica e ci costringerebbe a perseguire la ricerca
Di una via meridionale allo sviluppo e all'innovazione
è evidente che dobbiamo tutti insieme soggetti diversi partiti istituzioni imprenditoria cultura compiere una sorta di rivoluzione culturale
Chiudere la fase dell'attesa ottimizzare le risorse esistenti
E puntare su quelle che il Mezzogiorno esprime prima di tutto l'anno sulle nostre intelligenze
Superare il muro del pianto liberarci del rivendicazionismo pietista e far prevalere una vocazione politica ottimista
Dicendo questo non intendo neppure per un momento sottovalutare la situazione siciliana che assai preoccupante
I dati ufficiali
Ci danno un quadro allarmante
Dal novantadue al novantasette più di duecento mila persone hanno perduto il lavoro
Aumenta drammaticamente il numero dei cosiddetti scoraggiati cioè di quelle duecentocinquanta mila persone che vorrebbero un lavoro ma pensano di non poterlo ottenere oltre il cinquanta per cento dei giovani è senza lavoro ed oltre il quaranta per cento delle donne sono disoccupate il tasso di disoccupazione allargata si attesta sul trenta per cento
Sappiamo bene
Che l'emergenza lavoro impone un concorso attivo delle istituzione impone un concorso attivo delle istituzioni nazionali e locali un protagonismo delle forze sul già sociali servono procede Progetti e risorse adeguate
Così come sappiamo bene che le cifre non sono aridi numeri ma che dietro ad ogni numero c'è un dramma individuale un dramma individuale e di intere famiglie cioè talvolta la disperazione
Che può portare alla follia
Ed è per disperazione che a Catania una madre con la figlioletta si uccide dandosi a fuoco trascinando in una tragica avventura anche gli altri figli
Una donna che non ha avuto neppure la forza di urlare la propria miseria il proprio bisogno
Una donna che in silenzio come tanti compie un'ultima tragica protesta che grida alla Sicilia che grida al Paese allevata in questo momento il mio ed il vostro pensiero
E l'impegno che continueremo a dar voce a tutti coloro che non hanno la parola
Ma anche da avvenimenti dolorosi come quelli che ho citato esce rafforzata la conditio la convinzione che il Mezzogiorno deve accettare la sfida europea
Come irripetibile occasione di crescita economica e civile sapendo noi quelli del Mezzogiorno i siciliani che una nuova politica per il Sud non può rispondere solo alla domanda che cosa si può fare per il Sud
Ma che cosa può fare il Sud
Non siamo un deserto potuto produttivo e culturale non lo è il Sud non lo è la Sicilia
E se collochiamo il Mezzogiorno all'interno di una nuova opportunità europea
Possiamo pensare ragionevolmente che anche in una realtà che presenta grandi ritardi e possibile affermare innovazione e modernità
Abbiamo davanti un'occasione che può essere irripetibile e dei tempi e dipende da noi tutti dalla politica come dall'economia dalle istituzioni come dall'impresa dalle professioni e della cultura da una sinistra consapevoli importi in particolare se per la con
L'intervento straordinario è fallito
Così come è fallita la politica assistenziale nel Mezzogiorno perché pur in un quadro solidaristico
Sono serviti in club in gran parte alle classi dirigenti locali per consolidare il proprio potere in complicità con le classi dirigenti nazionali
Ciò deve comportare necessariamente la fine della cultura e delle politiche che ne erano scaturite e si ed il superamento del modello duale nord-sud
Il divario tra le diverse aree va affrontato ma in modo diverso
Va affrontato come forte ostacolo alla coesione nazionale come uno dei principali ostacoli per una con le cose per una collocazione di rilievo del nostro Paese nel processo di costruzione dell'uno dell'unione europea
Si avverte in Sicilia una nuova riflessione collettiva e comincia ad affermarsi un bisogno di nuova cultura lo si coglie sempre di più da un dire comune che non è ancora fare
Ne sono prova le nostre parole comuni pronunciate nelle numerose occasioni di confronto che si sono sviluppate per iniziativa di centri studi di quotidiani negli incontri dei ministri con categorie di lavoratori con imprenditori nelle iniziative del sindacato
Ne è prova in parte anche la recente pubblicazione l'alba della Sicilia
I diversi saggi raccolti in un libro sono attraversati dalla tesi
Che in Sicilia starebbero maturando le condizioni di un Rinascimento
è una tesi suggestiva che offre speranza
Non sono in grado di valutare se ciò è percepito dal corpo vivo della società siciliana
Ma è un fatto che oggi comincia a farsi avanti l'idea che gran parte del nostro destino è nelle nostre mani c'è dunque l'esigenza di un darsi da fare subito e in più direzioni
Sfruttare le potenzialità geopolitiche facendo da ponte come dicevo prima svolgendo un ruolo di mediazione tra l'Europa i Balcani il medico il Medioriente
Il Mediterraneo evitando di reduci a periferia del continente ridurre il potenziale di rischio per le imprese rischio finanziario e criminale
Semplificare le procedure burocratiche avviare politiche di incentivi rapidi e semplici attraverso procedure trasparenti
E con l'obiettivo di eliminare il detto il differenziale esistente nel costo del danaro per assicurare agli operatori del sud o che investono al Sud condizioni meno vessatoria
Definire una politica di reti infrastrutturali e disservizi a partire da un sistema intermodale dei trasporti
Dalle comunicazioni dalla cultura dalla formazione praticare forme di flessibilità e di riduzione dell'orario di lavoro in un quadro però ampio di garanzie
Estendere l'esperienza dei patti territoriali accelerare la realizzazione dei contratti Daria
Sono queste alcune coordinate che non risolvono certamente tutti i problemi ma possono dare risultati positivi così come avvenuto per altre regioni depresse in Europa
A condizione che la Sicilia Sidoti di un autonomo progetto di sviluppo che assicuri una prospettiva alle attività produttive esistenti e valorizzi vocazioni e potenzialità finora trascurate
I settori tradizionali dell'economia siciliana non vanno sottovalutati possono giocare un ruolo importante in particolare un'agricoltura ma ad moderna e competitiva e se adeguatamente supportati
Possono dare dei risultati così come lo può dalla cooperazione l'artigianato e le piccole e medie imprese
Voglio sottolineare però le nuove opportunità di lavoro che possono scaturire dalla tutela e dalla valorizzazione dello straordinario patrimonio ambientali e culturale di cui dispone la Sicilia
Una politica adeguata di promozione di promozione assieme ai servizi ed infrastrutture moderne potrebbe dare un formidabile impulso allo sviluppo del turismo e fare diventare questo settore un fattore trainante dell'intera economia siciliana
C'è l'esigenza di agire subito per rendere conveniente il sud della Sicilia per chi voglia intraprendere
Sta innanzitutto nelle cose che ho fin qui detto la ragione ma anche lo spazio e il bisogno di un nuovo soggetto politico e culturale della sinistra
Che abbia l'ambizione di guidare questo delicato passaggio epocale e che aspira a costruire il nuovo ordine politico e statuale ciò e tanto più vero e tanto più necessario in Sicilia
La Sicilia è autunno ad uno snodo cruciale
Certi versi ancora sottovalutato dal complesso dell'astro della stessa società siciliana e dalla stessa sinistra siciliana
La Sicilia si trova oggi a dover fare i conti con le ragioni della sua crisi politica e sociale
Se nel resto del Paese in gran parte del mezzogiorno si manifesta l'onda lunga della transizione dal vecchio al nuovo Quincy ciglia siamo ancora agli inizi della fase di transizione
L'arretratezza del quadro politico istituzionale rischia di mortificare le spinte verso il cambiamento che si colgono in alcuni settori della società
Questi fermenti costituiscono un riferimento importante per chi come noi aspira a rinnovare la Sicilia
Perciò è giusto richiamare la forte tensione morale nella chiesa in gran parte della sua gerarchia nei tanti cattolici protagonisti ieri e oggi di rotture e costruttori di progetti
La scuola siciliana da diversi anni sta svolgendo un'azione profonda sulle nuove generazioni per una maggiore consapevolezza responsabilità per una formazione civile culturale antimafiosa
Il volontariato laico e cattolico assunto importanti dimensioni progettuali ed organizzative quasi un partito sociale dentro le pieghe drammatiche del disagio e del malessere siciliano
Le nuove generazioni ad USA al computer ed educati alle nuove tecnologie mostrano vitalità e di interesse verso i nuovi lavori
Parte dell'imprenditoria sta cominciando a prendere le distanze da un sistema affaristico e pasticcione e talvolta colluso con il potere mafioso
Gli scossoni che sono venuti dal crollo del vecchio sistema politico dalla forte crescita della coscienza civile dai duri colpi inferti alla mafia dall'azione efficace della magistratura delle forze dell'ordine
Non sono tuttavia stati sufficienti per abbattere però la struttura consolidata del sistema di potere in Sicilia
La battaglia contro la mafia
Ancora non è vinta
E sarebbe illusorio e irresponsabile abbassare la guardia
E in atto un processo riorganizzativo della mafia e ci sono intimidazione inquietanti contro sindaci e assessore
Ci preoccupa l'attacco ad alcuni strumenti quali collaboratori di giustizia il quarantuno bis il quattrocentosedici bis
E si sono dimostrati decisivi contro i boss mafiosi anche se alcuni di questi necessitano di un di un intervento legislativo per meglio definirli
Nel sistema mafioso si sono aperti grossi varchi penso al nuovo atteggiamento delle donne
Il recente convegno tenutosi a Palermo
Donne nell'universo mafioso ha messo a fuoco come l'organizzazione più maschilista e patriarcale che si possa immaginare
E squassata anche dalla ricollocazione delle donne in quella ferrea struttura che è la famiglia mafiosa
Penso alla madre del piccolo Di Matteo ucciso dai corleonesi oggi è parte civile contro i Brusca le donne sono una leva potente per la lotta contro la mafia
Questi fatti importanti sono anche il frutto di una decisa e ferma determinazione della forza dello stato e della magistratura siciliana ecco perché va anche qui oggi la nostra stima e la nostra fiducia il nostro sostegno
A uomini come il procuratore di Palermo dottore Caselli e tanti magistrati impegnati su questo
La vittoria delle forze del centrodestra e l'attuale governo regionale sono la controprova della consistenza delle forze della conservazione cresciute all'ombra della spesa pubblica
E dietro le spalle
Il tempo in cui le forze del Polo si sono presentate come le forze del cambiamento eccomi e come tali sono state percepite dalla maggioranza dei siciliani
Le prove fornite dal governo regionale hanno spazzato via le mistificando i pretese di rappresentare la modernità
Abbiamo di fronte un quadro preoccupante di inefficienza ed incapacità di atteggiamenti talvolta stravaganti e pericolosi
è anche vero però che nel delicato e cruciale passaggio elettorale
La sinistra siciliana scontato tutti i suoi limiti progettuali e l'incapacità a presentarsi come reale forza di governo in grado di guidare la Sicilia nel percorso arduo e difficile del cambiamento
La Sicilia è andata al voto con il vecchio sistema elettorale proporzionale che ha favorito la pelliccia la parcellizzazione delle forze e la vittoria del centrodestra
La riforma elettorale non dipendeva lo so bene la riforma elettorale non dipendeva solo da noi
Ma la nostra poca convinzione e la non visibile determinazione la nostra e dell'intero centrosinistra
Ce l'ha fatta apparire agli occhi dell'opinione pubblica come corresponsabili e tutta l'Ars è stata accomunata in un unico giudizio negativo
Detta nota
Un'alta percentuale delle astensioni Sicilia e così i partiti più legati al vecchio sistema hanno avuto gioco facile come dimostra la forte affermazione del CCD e del CDU
Il problema che abbiamo di fronte oggi e come recuperare il terreno perduto il problema è come la sinistra si attrezza per essere all'altezza del compito che la situazione richiede e per certi versi impone la sinistra siciliana deve sapere assumere le caratteristiche di forza insieme siciliana e nazionale
Da anni ormai la sinistra siciliana derogato a questa sua funzione e ciò è stato dannoso
Il centrodestra non è in grado di rappresentare gli interessi della Sicilia al contrario usando strumentalmente come arma in verità impropria contro il governo dell'Ulivo
Questioni anche rilevanti di autonomia e di rapporto con lo Stato che vanno viste ha motivato la mangio faccio la roggia facile dialettica Stato regione non possiamo davvero consegnare la bandiera di una moderna autonomia ad una destra impreparata ed inefficiente
Urge per la sinistra siciliana riappropriarsi della sua funzione storica visto oggetto della trasformazione irrinunciabile perché aspiri anche qui
Ad affermarsi come forza di governo democratica riformista parte del più ampio schieramento si sta europeo questa la scommessa in più per la sinistra siciliana
Di una sinistra consapevole del carico di specificità di cui è portatrice
Qui più che altrove
Occorre intrecciare la definizione del profilo e dei caratteri di un nuovo partito della sinistra con l'ambizione di governare e insieme di cambiare la Sicilia
Senza più cederà alla tentazione che pure talvolta abbiamo avuto in passato di una sorta di pragmatismo spicciolo che ci porta per incapacità di accettare fino in fondo la sfida di governo a ricercare spesso forme anche nobili
Di condizionamento dei blocchi di potere piuttosto che una chiara e netta contrapposizione
Occorre senza indugi compare quello schema verso il quale vogliono spingerci alcune forze del centro interni al governo regionale o un'opposizione fine a se stessa
O il perseguimento di larghe intese politiche
è uno schema ormai superato nella cultura del sistema bipolare al quale dobbiamo sapere resistere con grande convinzione
Ciò vale per noi ma ciò deve valere per tutte le forze del centrosinistra ed in particolare per quelle forze di centro alleate con la sinistra
E se qualcuno vagheggia dalla Sicilia esperimenti per la costruzione di un centro statico indistinto che non sceglie non ha fatto bene i suoi calcoli politici e non ci coglie impreparati
All'abusata concezione di una Sicilia tutta unita per far fronte alle gravi emergenze sociali ed economiche dobbiamo contrapporre idee progettualità programmi capacità di individuare soluzioni ai problemi in poche parole dobbiamo anche qui qualificarci come forze di governo come forse che sono parte del governo dell'Ulivo
Ma chi ha vinto le elezioni in Sicilia il pollo deve governare all'obbligo di governare chi ha perso le elezioni noi il centro sinistra all'obbligo di fare l'opposizione
Lavorando incisivamente per vincere e governare al prossimo appuntamento elettorale attraverso la legittimazione popolare e non attraverso libertini meno consociativi
Allora schema degli altri dobbiamo saper contrapporre un cambio di cultura politica non una sinistra di opposizione
Ma il profilo e l'identità di una sinistra che si oppone oggi al Governo di centrodestra come oppio ragionando con la testa al maggioritario preparandosi a governare la Sicilia insieme con quelle forze di centro che hanno fatto la scelta dell'Ulivo
Confrontandosi nel merito con quella sinistra rappresentata da Rifondazione Comunista
Che ha compiuto scelte diverse ma che in Sicilia per sei gol ormai da tempo l'obiettivo di costruire insieme con tutte le forze di centro sinistra uno schieramento che si candida a governare la Regione
E attraverso una linea politica coerente nitida che possiamo costruire anche qui su solide basi la coalizione dell'Ulivo
La coalizione come alleanza strategica fortemente radicata nella coscienza dei siciliani
E con questa chiarezza che possiamo cominciare il percorso per dar vita ad un nuovo e moderno ma anche un utile strumento della sinistra siciliana non per sommare debolezze
Ma per arricchirne l'orizzonte attraverso culture politiche differenti differenti pur preservando l'identità di ciascuno
Il fondo che sono nati su piattaforme programmatiche molte realtà della Sicilia ci dicono che c'è voglia interesse possibilità di aprire una nuova fase
L'assist per il giornale che terremo a Palermo subito dopo il congresso nazionale il ventisei per l'esattezza sarà la misura dello sforzo che stiamo tutti insieme compiendo lì
Vedremo i risultati del nostro lavoro comune lui valuteremo se gli uomini e le donne della sinistra daranno vita al Progetto che insieme abbiamo messo in campo
Mentre si manifesta però una grande ricchezza e si aprono possibilità e scenari del inediti
Mentre si prospetta una nuova frontiera per il Mezzogiorno colpisce il ritardo di ampi settori della società siciliana di quella Sicilia non tutta per fortuna facevo degli esempi prima che vede la sua profonda crisi senza ribellione
Colpisce la mancanza di tensione politica riformista alta all'interno dell'Ars colpisce l'inconcludenza del Governo la vicenda della cosiddetta finanziaria è significativa
Non sono bastati davvero gli sforzi che il nostro e gli altri gruppi del centrosinistra hanno compiuto la finanziaria pur profondamente modificata per l'iniziativa del di tutta l'opposizione
Non risolve i problemi di bilancio della Regione e illude i nodi veri della Sicilia e tenta propagandistica mente di tradurre il rugby il rivendicazionismo nei confronti dello Stato
Prima del varo della Bicamerale Lars anche grazie al lavoro di di elaborazione da noi compiuto in questi mesi sulle riforme istituzionali e per l'attenzione mostrata
Dal presidente dell'ANAS è riuscita ad approvare la legge Botto con il consenso di tutti i gruppi parlamentari
Questa legge voto se accolta dalla Bicamerale consentirà all'arte di modificare lo statuto di averlo di averlo approvato dal Parlamento nazionale attraverso nuove procedure che danno ancor più ampia autonomia la Sicilia nell'autodeterminarsi
E quindi nel decidere la qualità della propria specialità
La legge voto è un fatto importante
E da una grande responsabilità alla Sicilia questa responsabilità deve essere esercitata bene e nell'interesse del popolo siciliano e del suo futuro
Questo atto però da solo non basta
Ma richiede a tutti di essere coerenti e di recuperare la capacità di guida dei processi per far sì che anzi che anche in Sicilia la politica torni ad essere essenziale tanto più che oggi con l'avvio della Bicamerale entra in campo concretamente l'ipotesi federalista dello Stato
Sappiamo bene che il federalismo essenziale allo sviluppo del Mezzogiorno un federalismo non contabile abbiamo detto più volte ma che costituisca il collante di una nuova unità nazionale un federalismo che punti alla valorizzazione delle energie presenti nel Mezzogiorno e che favorisca uno sviluppo endogeno
La tradizione l'esperienza autonomista della Sicilia non può essere estranea a questo processo anzi può essere utile a tutto il Mezzogiorno a tutto il Mezzogiorno e tutto il Paese
A condizione di riuscire a liberare la l'autonomia da quei connotati negativi che l'hanno caratterizzata negli anni e che hanno fatto sì che ad essa
Le giovani generazioni guardino con insofferenza talvolta e con grande sospetto
Per restituirla alla dignità di strumento di autogoverno di autodeterminazione di sviluppo autocensurato
Proprio la sfida del federalismo richiede alla sinistra siciliana
Di mettere in campo la ricchezza della sua cultura il peso della sua tradizione autonomista le competenze e disattesi
Cioè nel PDS c'è a sinistra accende l'intera sinistra nell'intero centrosinistra l'autorevolezza necessaria per agire e guidare questo processo
Una teoria un'autorevolezza che ci deriva dalla nostra storia
Dalla tradizione di una sinistra che ha avuto la capacità di guardare al futuro di non restare prigioniera del passato di andare oltre modelli superati e tempo
Di aprire anche in Sicilia una vera e propria fase costituente che è sempre più inderogabile
Il PDS la sinistra l'intero centro sinistra si devono candidare a guidare questo processo e chiedere a tutti un'assunzione comune di responsabilità
La riscrittura delle regole richiede volontà e sforzo corale e non può essere né un fatto della destra né della sinistra è una prova difficile che può essere superata
Se da una convergenza dei due schieramenti scaturisce una iniziativa forte per le riforme istituzionali non possono prevedersi nel maggioranze precostituite nel maggioranze preconcette
E se saranno approvate da quella maggioranza parlamentare che ne condividerà le scelte ma se queste potranno avere il consenso di tutto il centrosinistra sarà tanto meglio il PDS lo auspica
Non possiamo restare però paralizzati politicamente occorre sporcare al più presto la situazione di stallo nella quale ci troviamo ed avviare un confronto di merito
Abbiamo avanzato sin dall'inizio della legislatura questa ipotesi di lavoro ma abbiamo avuto ma abbiamo ricevuto timide risposte non bastano vedete
Lo dico agli amici del centrodestra non bastano cortesi disponibilità
O non chiare profferte di tavoli che oggi vengono avanzate da più parti oggi è tempo di atti concreti
La legge Votto crea le condizioni per inizia per iniziare per un possibile e per un possibile incontro con i rappresentanti del Polo
Intanto però si insedi subito la Commissione speciale per le riforme istituzionali che con grande fretta si è decisa ma che con altrettanta disinvoltura è stata accantonata
Sono stati già designati componenti parlamentari si nominano gli esperti e la si metta nelle condizioni di cominciare a lavorare da subito sarebbe già un'esplicitazione di volontà contestualmente al lavoro della Commissione le forze politiche siciliane aprano un confronto a latere
Per contribuire per dare suggerimenti e di indirizzi per favorire punti di intesa possibile
Il PDS la sinistra non si sottrae alla responsabilità di contribuire ad aprire questo processo che dovrà essere vissuto con grande partecipazione da parte della società siciliana
Il lavoro sarà lungo e faticoso ma le riforme istituzionali insieme alle questioni dello sviluppo e dello
Costituiscono la grande emergenza siciliana infatti la questione istituzionale rappresenta il punto di maggior rottura con il resto del Paese
Dalle riforme istituzionali da quella i la elettorale innanzitutto occorre ripartire per ricucire uno strappo che se permane
Rischia di isolare la Sicilia dal contesto nazionale ed europeo
Se ciò non avvenisse
Tutti gli elementi di arretratezza strutturale ed il deficit culturale sarebbero così amplificati da dare della Sicilia un'immagine parziale e distorta come avvenuta per tutta la fase che ha preceduto e seguito le elezioni regionali
Dobbiamo sapere che su di noi sono puntati gli occhi dell'Italia gli occhi dell'Europa forse agli occhi del mondo per ciò che di negativo e di positivo noi abbiamo rappresentato
C'è un nesso inscindibile tra emergenza istituzionale ed emergenza economica un messo che dobbiamo saper tenere ben legato perché senza risolvere l'u no non si risolverà all'altro
Infatti solo un assetto istituzionale ordinato ed efficiente può avviare il processo di soluzione dei problemi dello sviluppo
Istituzioni rinnovate nuove regole che determinano gli assi fondamentali della competitività di un territorio ed il superamento dei suoi squilibri sociali e territoriali sono strettamente sono strettamente legati altrimenti non ci potrà essere sviluppo
Come il centralismo dello Stato anche quello della regione favorisce la crescita di un municipalismo frantumato e l'uno e l'altro insieme sono ostacolo allo sviluppo economico e sociale
La Sicilia
Ha bisogno di una profonda riscrittura dello statuto per smantellare quell'apparato pure burocratico ed accentratore che oggi la Regione con i suoi assessorati che sono veri e propri centri di potere
Per trasferire verso il basso perse le Autonomie locali poteri funzioni e mezzi Perin dunque per individuare strumenti di democrazia e partecipazione
Per separare nettamente Indirizzo e gestione
La Sicilia ha bisogno di un meccanismo elettorale che assicuri governabilità governabilità vera e che consente ai cittadini di scegliere con il sistema maggioritario
Coalizione programmi deputati Presidente della Regione
Contestualmente sarà bene modificare i regolamenti parlamentari per eliminare l'ultimo residuo di consociativismo assembleare che ormai fa più comodo alla maggioranza che non all'opposizione
Ma la Sicilia anche bisogno di rimuovere tutti quegli ostacoli che si frappongono alla sua trasparenza ed efficienza il modo di essere della pubblica amministrazione innanzitutto
La riforma della pubblica amministrazione regionale non è più differibile e dobbiamo reclamata con forza
Non c'è bisogno di attendere la modifica dello statuto per avviarne il processo dal quale dovrà scaturire una burocrazia moderna professionalizzata responsabile
Una burocrazia principalmente affrancata dal potere politico
Sono queste le precondizioni per affermare anche in Sicilia un processo di cambiamento
Ma c'è una terza emergenza la classe dirigente
Oggi la Sicilia necessità di una nuova classe dirigente diffusa nei partiti nelle istituzioni nelle professioni nelle università una classe dirigente informata ad una nuova cultura
Che si distingua per valori programmi per mentali per mentalità
Una nuova classe dirigente però cresce nel vivo di un processo di trasformazione che investe in profondità la società e le diverse generazioni
Come in parte avvenuto nei comuni e nelle province dove governa una nuova leva di amministratori donne e uomini spesso alla prima esperienza
Questa nuova leva di amministratori fra l'altro avrà una prima verifica nelle prossime elezioni amministrative
Si voterà in Sicilia in oltre duecento comuni fra cui molti capoluoghi Palermo Catania Caltanissetta Agrigento e saranno impegnati quasi i due terzi dell'elettorato siciliano
Il dato elettorale siciliano sarà un dato politico
In Sicilia
Nella stragrande maggioranza dei comuni governano le forze del centrosinistra
Le elezioni amministrative in sostanza saranno o la conferma di un dato del cambiamento i nuovi sindaci
Ovvero la conferma di una tendenza di una Sicilia in controcorrente col resto del corpo i controcorrente col resto del Paese
Il voto siciliano farà discutere molto non possiamo arrivare all'appuntamento in modo improvvisato
Occorre in fretta rilanciare le ragioni della vittoria delle forze democratiche progressiste e nello stesso tempo verificare i risultati ottenuti dai nostri amministratori
Con coraggio e lealtà dobbiamo affrontare i tanti nodi irrisolti ragionare nel merito dei conflitti tra East dei conflitti tra i sindaci e i consigli comunali tra i sindaci e le forze politiche non possiamo ridurre l'appuntamento elettorale
A un insieme di fatti locali
C'è una discussione in discussione una grossa partita politica ossia afferma la modernità o ci sarà un ritorno dei vecchi poteri
Dopo il nostro congresso chiederemo alle altre forze dell'Ulivo
Di convocare una sorta alle forze dell'ordine alle forze di tutto il centrosinistra di collocare una sorta di convention siciliana degli amministratori del centrosinistra per fare il punto ma anche per rilanciare l'esperienza i sindaci proposti o riproposti
Dovranno essere interpreti della modernizzazione delle città e dovranno essere espressioni dell'intero schieramento di centro sinistra dell'Ulivo sulla base di un programma condiviso
I sindaci rammenti no che la scelta dell'Ulivo è un punto di forza
è comunque per noi costituisce un vincolo politico non derogabile se si vogliono evitare confusione e fughe in avanti
Ma anche rotture che poi diventa difficile sanare come avvenuto a Palermo nei mesi scorsi
Finita la stagione dell'antipolitica e il tempo della politica
Anche per questo il partito dei sindaci non è più all'ordine del giorno
La gran parte dei sindaci siciliani svolgono una concreta azione di governo delle loro realtà ed hanno avviato processi di trasformazione di innovazione che sono veri punti di non ritorno
In un Paese normale ma anche in una città moderna
Come usa dire il compagno segretario della federazione di Palermo che alcolici non c'è nulla di scandaloso che dai partiti e dai soggetti organizzati vengano elaborazione programmi indirizzi politici
Che persegue la idea l'idea devastante della fine dei partiti introduce nella cultura politica elementi plebiscitarie demagogici di cui si può anche restare vittime
Questa ventata di novità non può essere offuscata da atteggiamenti di supponenza liederistica
C'è bisogno di un nuovo senso di responsabilità ciò vale per i sindaci ma voglio dirlo a noi tutti alle forze politiche ciò vale anche per i partiti
I gruppi dirigenti dei partiti devono sempre di più acquisire una nuova cultura di governo sul campo vanno confrontate idee progetta e cose progetti cose concrete da fare
Solo se ragioniamo così possiamo affrontare con serenità alle prossime scadenze elettorali
Storicamente dall'Unità d'Italia Empoli la Sicilia ha avuto una funzione nazionale non sempre questa funzione ha prodotto risultati positivi per la Sicilia insieme a scatti d'orgoglio
Abbiamo vissuto anche fasi acute di ascarismo e subalternità
Una nuova classe dirigente siciliana deve operare una rottura col passato con un passato che non può e non deve essere rimosso ma che va a letto criticamente nella sua complessità
Il PDS insieme agli altri soggetti sta contribuendo all'innovazione politica
Con la messa in campo di un nuovo Partito del socialismo europeo siamo già sincronizzate con l'orologio del cambiamento anche ai partiti soggetti fondamentali della democrazia complete compete la selezione della classe dirigente
Ciò vale anche per noi per il PDS
Il partito siciliano
Ha sofferto in questo anno
Di un eccessivo carico elettorale
Prima le elezioni nazionali poi le regionali la nostra struttura organizzata e stanca
Scontiamo due tipi di limiti
U no legato al nostro modello organizzativo l'altro al modo di interpretare la funzione politica
Il primo limite e visibile a tutti il partito a regole e procedure e strutture ormai inadeguate
La discussione sullo Statuto non nazionale quella che svilupperemo successivamente sullo statuto regionale potrà essere un importante momento di elaborazione di elaborazione su questo terreno
Lei potrà misurarsi a realizzarsi un significativo tentativo di di di dotarci di regole che favoriscano
Il superamento di logiche e tatticismi esasperati che hanno a volte segnato la nostra discussione interna
è nello Statuto che andranno anche definite le caratteristiche di un partito moderno aperto un partito di uomini e di donne che afferma la democrazia di mandato per la selezione dei gruppi dirigenti
Un partito che sappia sviluppare un'azione tesa a rimuovere gli ostacoli che ancora oggi impediscono un pieno impegno delle donne nei processi decisionali e politici
L'elezione diretta del segretario
Degli segretarie diversi livelli può diventare uno strumento utile anche soprattutto in Sicilia per la scomposizione di vecchi metodi
Per la collocazione per collocare la discussione sul terreno delle proposte e dalle idee
Solo così si potrà garantire alla competitività interna un ancoraggio sulle cose da fare egli non sulla capacità di costruirsi maggioranze interne
Fortunatamente
Dal congresso di Taormina in poi il partito ha trovato un clima di serenità che sicuramente ci aiuta
Su questo punto però non devono esserci fraintendimenti
La diversità delle posizioni politiche deve essere uno dei caratteri fondativi del nuovo partito e deve essere un elemento di innovazione la diversità però non mette in discussione l'unità che lo pensa ragiona con la testa rivolta al passato
Le differenze dovranno derivare da diversi punti di vista programmatici il rischio che va evitato è trasformare un nell'immane un elemento dinamicità appunto le le differenze la diversità
Un buon elemento dinamicità all'interno frantumazione delle posizioni la nascita del PDS e mi avvio alle conclusioni compagni la nascita del PDS è stata per un lungo per lungo tempo segnata da un correntismo esasperato in Sicilia ciò era diventato una costante della discussione interna
Oggi siamo nelle condizioni di chiudere una fase di aprirle davvero un'altra contrassegnata da una dialettica interna proficua che ragiona su proposte e si misura sulla politica
Il secondo è noto almeno al nostro tema e su come per la parte che spetta a noi costruiamo
La nostra nuova classe dirigente
Il rinnovamento dei gruppi dirigenti è un'esigenza che complessivamente un partito avverte in una determinata fase politica Edilnord uno strumento punitivo
Spesso viviamo male tale esigenza come un metro di giudizio di taluni su altri dirigenti e non come un percorso a pois cui partecipare per offrire il proprio contributo
Il passato non ci è d'aiuto
Noi abbiamo vissuto una fase lunga di malintesa contrapposizione tra cosiddette di innovatori e conservatori che ha di fatto impedito impedito qualsiasi reale processo di innovazione
Questa fase oggi alle nostre spalle anche per questo possiamo parlarne liberamente ma quell'esperienza negativa può servirci
Il rinnovamento e nella pratica politica nella cultura politica e anche nella capacità di affermare lo dobbiamo sapere questo anche nella capacità di affermare generazioni diverse dalle attuali
Il rinnovamento a cui penso non significa mettere da parte
Ma significa consentire a ciascun dirigente di contribuire in forme e modi diversi da quello che lo hanno visto protagonista del passato
Una sorta passatemi l'espressione una sorta di passo laterale che permetta anche ad altri di esprimere funzioni dirigenti
I prossimi mesi possono essere dedicati al mondo con cui in realtà per realtà va costruito il nuovo partito quali soggetti quali culture quali programma ed infine quali gruppi dirigenti
Partire dalla fine cioè da quali gruppi dirigenti non ci farebbe fare un passo in avanti io mi sento impegnata a costruire questo percorso per un partito nuovo
Nuovo nelle pratiche nella cultura nell'organizzazione nelle diverse generazioni credo che vi sentiate impegnati anche voi
Non dobbiamo de non dobbiamo deludere soci e non dobbiamo deludere
Rinnovare per fare stare insieme in un rapporto fecondo culture generazione diverse sessi diverse
Sessi diversi dobbiamo guardare alla Sinistra giovanile senza supponenza qualche volta lo facciamo valutando positivamente il lavoro che l'organizzazione giovanile ha svolto nel corso di questo anno
Ai giovani deve essere richiesto però lo sforzo di costruire un'organizzazione giovanile adulta non il partito dei piccoli
Ma un luogo di lettura della società il punto di vista di chi vive un periodo straordinario e particolare della propria vita
Compagne e compagni
Il Partito comunista italiano è stato uno dei cardini della democrazia italiana
Ed in Sicilia
è stato uno dei cardini per l'affermazione dei valori di giustizia contro il potere mafioso il nuovo partito
Quello che nascerà dal PDS dovrà sapersi e insieme e dall'unità di tutte le forze
Deve sapersi proiettare nel futuro
Un partito e un cervello e gambe e cuore il cervello di tanti uomini e donne che elaborano pensano e offrono alla Società siciliana pensieri lunghi pensieri forti
Le gambe di tanti militanti che vola che volontariamente impegnano parte del loro tempo alloro anche se non delegati un sentito grazie da noi e da me
Da voi e da me un sentito grazie anche ai compagni Lorenzo piazza e Pino cacciatore che ci hanno consentito di svolgere in modo così organizzato questo congresso
Cervello e gambe dicevo
Ma un partito come dicevo all'inizio e anche il cuore
Il cuore con cui molti di noi spendono energie per affermare valori progetti programmi siamo un crogiolo di esperienze di generazioni di uomini e donne
Insieme a coloro che con noi daranno vita al nuovo partito saremo in grado anche in Sicilia di affrontare le sfide della modernità in un mondo che va verso il Duemila
In mora
Ovviamente la parola
Cominciare ai nostri crediti
Ospiti
E per l'ordine lavori alla serata evidentemente bisogna anche tener conto che chiuderà la nostra serata intervento del compagna onorevole Pietro Folena e che nella stessa serata
Penso arriveremo alla voto diciamo delle
Commissioni congressuali e per quanto riguarda le presenze sono presenze sono salutiamo
Le presenze di varie delegazioni ospiti quella del Partito popolare italiano della Rete
Di di del partito Rifondazione Comunista dei Comunisti unitari
Di Alleanza democratica dei laburisti
Dei socialisti del si
E delegazioni di alleanza nazionale e di forza Italia le delegazioni dei sindacati CGIL CISL
E UIL salutiamo anche la presenza del movimento dei democratici e socialisti dell'Arci tra delegazioni della Ce ne ha
Dell'Associazione nazionale delle forze di polizia la delegazione di Italia democratica della lega delle cooperative della Confesercenti
Salutiamo anche la delegazione dei Verdi
E
Comunichiamo che sono stati arrivati alla presidenza vari messaggi
Quello del rettore di Messina del sindaco di Trapani del segretario regionale
Del centro cristiano democratico del segretario generale della CISL siciliana
E di alcune singole personalità del senatore Michelangelo Russo dell'onorevole Cardinale
Del segretario l'Apindustria siciliana dell'onorevole Giacalone
Il messaggio perché impossibilitato e anzi mandiamo i migliori i nostri auguri
Perché impossibilitato da malattia ad essere presente del compagno Francesco renda
E sono presenti anche singole personalità senatore Ludovico Corrao all'onorevole Pepe Lumia
Dottore Marcello Corrao
La scrittrice Silvana Grasso evidentemente
Giudizi innanzi Indaco di Catenanuova il sindaco di Aci Castello Paolo Castorina via via diremo anche altre personalità che sono presenti e mi scuso se Magare né dimenticheremo qualcuna ma ringraziamo sentitamente tutti coloro che hanno voluto essere presente a questo congresso ora
Se il congresso
Diciamo sì rasserena dopo la relazione ampia della compagna Bottari diamo la parola alle delegazioni presenti cominciando dall'onorevole Giovanni Burtone del partito popolare italiano coordinatore regionale
Care amiche e cari amici
I nostri congressi
Quello del PDS quello dei popolari stanno procedendo quasi in parallelo e permettetemi
Di dire
Che personalmente ritrovo
Tanti i dati comuni
C'è sicuramente
L'ho verificato anche nel congresso del PDS a Catania
L'ambizione la riflessione
Per guardare non soltanto a ciò che accade nella nostra società contemporanea
Ma il bisogno di ricercare
Le soluzioni per il futuro
E c'è anche il tentativo di evidenziare le difficoltà
Che si frappongono
Il bisogno
Di non ridurre tutto a parole d'ordine
Ah schematismi
A slogan
E quindi congressi che cercano di raccogliere la sfida lo diceva Angela Bottari
La sfida di andare verso il terzo millennio
Di vivere intensamente anche questo trapasso epocale
E per fare questo il dibattito si concentra non su come procedere
Sul pragmatismo governativi
Ma la riflessione più profonda viene portata sulla politica
Come far rivivere la politica come passione civile come voglia di partecipare per guidare una nuova stagione
Dei diritti e dei dove
E in questo quadro mi è sembrato di dover apprezzare l'impegno a ricercare una nuova identità
Identità di una sinistra unità che ha l'ambizione di portare avanti un progetto nuovo
Di cambiamento un progetto all'interno della coalizione dell'Ulivo
E vengo al mio primo contributo di dialogo col Partito democratico della sinistra un contributo che veniva stimolato anche
Nella parte importante dell'intervento di Angela Bottari il riferimento alla scelta dell'Ulivo
E lo voglio dire come popolare che ha lavorato per l'Ulivo non soltanto in campagna elettorale per noi la scelta dell'Ulivo non è stata l'alleanza per sconfiggere la destra nel nostro Paese
Abbiamo avuto e abbiamo un'ambizione più forti
Che è quella di utilizzare l'esperienza e la forza ideale dei cattolici della sinistra democratica degli ambientalisti per portare avanti una stagione di cambiamento e di rinnovamento nella nostra realtà nazionale
E a questo disegno stasera lo abbiamo fatto anche nel nostro congresso nazionale e nel nostro congresso regionale stasera vogliamo dare un ulteriore passaggio di coerenza
Noi restiamo nell'Ulivo siamo una parte integrante dell'Ulivo certi è molto strano
Colori quali
Partendo dalla politica e non soltanto dalla politica
Hanno contribuito a disgregare le forze del centro quegli stessi oggi indicano la necessità di creare un centro autonomo in centro che sia un terzo polo
L'arbitro che possa decidere le alleanze vincenti nel Paese una posizione comoda dal punto di vista del lucro del potere
Ebbene noi vogliamo dire con grande chiarezza che non è un percorso che noi condividiamo e non siamo interessati ad intraprendere questa strada non siamo interessati nel governo del Paese non siamo interessati in Sicilia non siamo interessati nella prossima scadenza elettorale degli enti locali
Dove potrebbero esserci tentativi di utilizzare delle formule
Intercambiabili proprio per lucrare il massimo del potere
Noi siamo convinti che il Progetto
Che popolari debbano vero
Se quello di rafforzare il centro dell'Ulivo
E per fare questo sappiamo che non basta
Tentativo difficile faticoso che stiamo compiendo nell'organizzazione della struttura
Del partito abbiamo bisogno invece di rafforzare il centro dell'Ulivo cercando il dialogo
Con colori quali ancora sono critici nei confronti del governo Prodi
Dobbiamo tentare di riportare alla politica al consenso anche quella parte che continua l'astenersi
Che non ha fiducia nel voto che non guarda con interessa i processi di cambiamento che si sono realizzati nella nostra comunità
Il messaggio nuovo non verso quel ceto medio egoista
Grasso ma un messaggio verso quel centro medio che vuole opportunità nuove che vuole garanzia lui deve avvenire il rafforzamento del centro dell'Ulivo
Sapendo pure che tanto dipenderà dai risultati
Che coglierà il Governo Prodi lo diceva Angelo Bottini io qui lo voglio riprendere il governo Prodi ha ottenuto risultati importanti noi lo diciamo poco
Diciamo che con molta difficoltà
E a volte anche sbagliando che questo non diciamo che questo governo ha portato avanti una politica di risanamento nel nostro Paese un risanamento che ci permetterà di entrare in Europa
Ma nel contempo dobbiamo essere onesti con noi stessi
Non c'è dubbio che il progetto ideale dell'Ulivo il progetto di cambiamento di coinvolgimento che sta alla base del centrosinistra è un progetto offuscato
Non c'è quel circuito virtuoso per cui si sono chiesti sacrifici per determinare nuovi risultati per portare ad una condizione migliore di vite allora va accelerato il processo di attuazione del programma
Dell'Ulivo
Ci sono risultati importanti che ci indicano che al governo non si vuole soltanto attestare su una politica meramente monetaria distinte
Riforme che vengono proposte che debbono essere alla base dell'attività di governo e dei partiti del centrosinistra
Il progetto per una nuova formazione scolastica per legare al meglio il mondo della formazione e della ricerca con il mondo del lavoro
E poi la legge quadro urbanistica che è stata posta come tema per riqualificare le nostre città per avere città che possano essere veramente a misura d'uomo ma la grande scommessa
La grande scommessa resta il tema del rilancio occupazionale del Meridione il Meridione non soltanto non ha avuto un soltanto i nuovi posti di lavoro ma li ha persi tanti
Ne ha persi tanti nei settori industriale nel settore artigianale nel commercio
Allora va detto con grande franchezza
Che il piano per il lavoro il Patto per il lavoro che deve coniugare emergenza con la prospettiva è un impegno del governo Prodi Prodi che non può essere ulteriormente ritardato
Certo non possiamo fare demagogia né facile promesse
Ci sono problemi di ordine strutturali che debbono essere superati non ci sono soluzioni Merah com'era coristi che sappiamo che la convalida azione economica le nuove tecnologie hanno portato a dei dati sconfortanti per cui non basta più produrre per determinare nuovo lavoro anzi
Spesso la nuova produttività non determina nuovi posti di lavorare Lorenzo non necessarie modifiche strutturali
Modifiche che guardano ad una nuova cultura d'impresa la grande svolta dicevo nel rapporto istruzione e formazione
E lavoro ed infine una serie di interventi strutturali sul mercato
Del lavoro
E la priorità del lavoro c'è innanzitutto in Sicilia una Sicilia disperata una Sicilia che non deve essere però destinata all'assistenza che non può essere tollerata va sostenuta incalzata
Perché sicuramente alle potenzialità per una integrazione piena con il resto del Paese e con il resto dell'Europa
Noi abbiamo bisogno però di ridare al popolo siciliano tensione etica e civile e per fare questo c'è la necessità di gridare un nuovo ruolo alla politica e quando dico politica non voglio distinguere ruoli istituzionali
Ho appartenenze dico la politica sapendo però oppure che in democrazia come diceva Angela Bottari il diritto dovere di condurre il governo appartiene alla maggioranza e in questo momento diciamo
Non abbiamo un governo in Sicilia
è sicuramente quello che abbiamo un governo fantasma
Che appaia e con i propri componenti come uomini nel momento in cui c'è da lottizzare lei aziende ospedaliere o qualche cos'altro
Allora noi credo dobbiamo con grande vigore continuare sulla strada dell'opposizione
Un'opposizione positiva così come è stata finora condotta dal centrosinistra sapendo che anche dall'Assemblea
è stato necessario promuovere un'azione in modo particolare per la Finanziaria per per realizzare una diversa condizione per la nostra Sicilia per evitare il tanto peggio tanto meglio
Sì ci sono alcune riforme istituzionali che vanno compiute lo diceva Angela Bottari
E su questo noi popolari concordiamo anche se riteniamo che non si debba enfatizzare il male oscuro della politica siciliana non è soltanto rappresentato dalla legge elettorale
E sulla legge elettorale io credo che ormai dobbiamo togliere Nitti che stanno dimostrando tanti limiti è risaputa la mia concezione proporzionalista delle leggi elettorali io non ho mai negato di essere rimasto un proporzionalista convinto convengo sul fatto che così come noi abbiamo la legge in Sicilia non si può andare avanti
E comunque il maggioritario non è stato la panacea di tutti i mali nella nostra realtà nazionale
E dobbiamo dire con grande chiarezza che alcuni episodi di trasformismo alcuni cambiamenti che si sono realizzati da nel Parlamento nazionale oggi ma anche ieri non sono il risultato di una nuova politica migliore sono invece il frutto della peggiore politica
Allora su questo dobbiamo mobilitarsi e concludo cari amici una mobilitazione molto forte per ribadire che questo governo deve andare di via dalla Sicilia
Non abbiamo i numeri per poterlo affermare in democrazia la logica dei numeri è una logica che va tenuta allora va portata avanti una mobilitazione dal basso
Forze politiche con i sindacati con i cittadini con gli enti locali
Il passaggio decisivo e concludo cari amici è proprio quello
Del rinnovo amministrativo
Un rinnovo amministrativo che deve dimostrare che in Sicilia il centrosinistra può vincere
Certo tanti Comuni sono governati da forze progressiste
Che hanno aperto in alcune fasi anche al contributo dei Popolari io credo che si debba andare ad una conferma
Ce lo auguriamo di questo raccordo di centro sinistra anche se siamo convinti che alcune esperienze non possono essere non sottoposti all'esame della politica
Noi non abbiamo nulla verso alcune significative attività amministrative che sono state svolte
Con i sindaci hanno mostrato sicuramente
Dei segnali di cambiamento in India Pune realtà è sono stati innanzi tutto impegnati nella frontiera della trasparenza della lotta alla mafia ciò va detto però alcune esperienze
Non possono essere condotte in termini individualistiche tutte lontane dalla politica nella politica che debbono essere ricondotte non per segnare la supremazia di ritorno dei partiti politici ma perché in un esame attento dei programmi realizzati ci possano essere dei disegni politici
Che possono segnare non la retroguardia di una realtà siciliana che muore ma l'avanguardia di una Sicilia che deve nascere
Graziano
Ringraziamo
L'onorevole Giovanni Burtone perire
Il saluto e il contributo che ha dato alla discussione congressuale
E penso dal contributo che darà l'intervento del gene anche al Complesso del dibattito
Che noi svolgiamo in questa sede per le prospettive anche del centrosinistra nella nostra regione
Volevo intanto invitare la platea
A tener conto del luogo in cui ci svolgiamo per cui se ci sono delegati che devono parlare bene che escano dalla sala
Perché così si consenta di poter ascoltare il merito delle ragionamenti e dei graditi interventi degli ospiti al meglio da parte di tutto il congresso
Vogliamo ricordare anche la presenza scusate se la la mia pronuncia non sarà la migliore di vuole M Kolaj
Segretario nazionale del Fronte delle forze socialiste
Algerino
E incaricato alle relazioni con i partiti politici e istituzioni pubbliche amidi Guazzarri segretario nazionale del fronte
Le forze socialiste incaricata per il mondo del lavoro e del Movimento associativo che stanno seguendo il congresso con noi e li salutiamo anche
Applauso visto l'ha fatta vedere l'otto in cui sono impegnati anche nella loro terra e ovviamente avete visto anche meglio di me che durante il intervento della compagna Bottari
Presente venuto ed è presente con noi Sergio Cofferati segretario nazionale della CGIL che salutiamo e che ci darà un contributo nella prossimo nel proseguo dei lavori congressuali salutiamo anche la delegazione del sì l'ultima e ora proseguiamo il complesso degli interventi degli ospiti
Ora daremo la parola all'onorevole Scozzari poi seguirà l'onorevole Forgione l'onorevole Granata di alleanza nazionale e l'onorevole Miccichè di Forza Italia
Tanto per avere un quadro diciamo via via dei vari interventi
L'onorevole Scozia
A nome ovviamente naturalmente
Che gli amici e compagni
No no e Annone segretario di zona ma ritengo che dopo le elezioni nazionali e regionali le forze democratiche siciliane sono a un delicato vero punto di svolta
Sono una fase nella quale bisognerà fare delle scelte che riguardano il governo nazionale per la Sicilia
Che riguardano il governo degli enti locali vedo un gran movimento che mi
Avevo già invitando la platea
Ad avere evidentemente peraltro non pretendo di essere ascoltato però
Va bene che io dico ai miei occhi devo uscire
Mo'faccia ma si consenta di seguire il dibattito congressuale ai tanti che lo vogliono seguire
Diceva alcune scelte che riguardano il Governo nazionale per la Sicilia che riguardano il governo degli enti locali
Che riguarda quella che deve essere la strategia di opposizione nei confronti del governo regionale ma che riguarda noi democratici soprattutto il processo politico che vede L'Ulivo impegnato in Sicilia a dare una svolta intraprendere una svolta precisa vedete sulla questione del governo nazionale io sono d'accordo molte cose sono state fatte molte cose si faranno le forze democratiche però devono capire una cosa importante che hanno di fronte una vera e propria sfida culturale
Quella che noi della retta abbiamo inizialmente chiamato bisogna seminare lievito culturale per far capire che ormai le vecchie logiche i che vede le logiche
Un congresso rumoroso
Io
Difficoltà usate in fondo dovete consentire di poter svolgere il congresso in maniera attenta
Chiaro
Dicevo
Una sfida culturale quella che noi democratici abbiamo e che vede appunto oggi il Governo nazionale intervenire
Con metodi certamente opposti a quelli che hanno caratterizzato il passato dove per passato intendo la ex Cassa per il Mezzogiorno interventi a pioggia per opere inutili mai completate che non davano strutture e servizi
Oggi c'è una logica una cultura diversa che oso definire europea
Questo è il senso dei patti territoriali questo il senso del prestito d'onore
Questo appunto è il senso dei contratti Daria cioè partire da quelle dal basso dalle risorse umane dalle risorse culturali e ambientali
Per ottimizzare le armonizzarle distribuirle e creare tanti piccoli circoli virtuosi il governo nazionale rimette nelle mani di noi siciliani
Quella che la ripresa economica e non su altri seconda questione riguarda il governo per gli enti locali e qui dobbiamo scegliere cari amici e compagni con grande chiarezza da quale parte stare
Se dobbiamo stare dalla parte di questi intrecci anomali perché normali autonomi lo stare dalla parte di chi bolle in senso negativo come anomali quei sindaci che pur rispettando la logica del confronto del contraddittorio
Vengono pesantemente attaccati perché rifiutano quella che tu Angela è chiamato la politica come potere persuasivo
Allora io sono dalla parte di questi sindaci cioè dalla parte di quei sindaci che rifiutano la logica della politica come potere persuasivo
Da politica come potere condizionante l'azione dei sindaci stessi io sono con quei sindaci che rivendicato autonomia nel gestire le proprie città e tanti sono i sindaci che noi oggi abbiamo l'obbligo morale perché li abbiamo candidati perché li abbiamo eletti di difendere ecco perché forse Illy si è dimesso forse si è dimesso per non subire questa forma deteriore della politica non lo sappiamo lo sapremo a giorni ecco perché forse molti onesti sindaci non si ricandiderà hanno forse per non subire la stessa logica ecco perché forse molte città rischiano di essere governate dalla destra perché l'Ulivo o qualche forza dell'Ulivo ha deciso in Sicilia di far passare la logica del più forte all'interno di una coalizione dettando le regole ebbene noi dobbiamo stabilire condizioni di democrazia
Condizioni di pari
E dignità politica all'interno della coalizione questo è un errore ragionare nei termini in cui ho appena detto e noi vogliamo avviare un processo di distensione all'interno dell'Ulivo
La lettera che ho mandato a tutti i segretari regionali dell'Ulivo
Di Rifondazione è di Rinnovamento Italiano va in questo senso noi dobbiamo iniziare una stagione che verrà le forze democratiche unite che verrà questa forza democratico unite per rilancio della Sicilia per la tutela dignità di molti amministratori per la ripresa economica bisogna stare molto attenti amici la mafia aperto la campagna elettorale
E la Berto in modo violento in modo pesante
In modo
Com'è consueto fare
Attaccando minacciando intimi dando facendo ritirare amministratori che bene avevano governato questo è successo a un nostro compagno di Partinico
E quindi bisogna stare attenti in alcune città in molte città isolare i sindaci esposti vuol dire inconsapevolmente dare una mano alla mafia
Vuol dire consapevolmente aiutare la destra è questo quello che noi dobbiamo valutare è sbagliato dividersi oggi la mafia e forte
E più forte che mai e sta cercando di riappropriarsi di pezzi dello Stato forse certamente di pezzi di governi locali per ritornare a controllare il territorio a me io di come la controlla oggi e prima e questa è la sfida che noi abbiamo che le forze democratiche hanno che l'Ulivo ha io invito tutti a essere responsabili essere maturi a cogliere quanto di positivo c'è e di quanto meglio si può fare
Attenti amici e compagni di massacrare i nostri sindaci non porta da nessuna parte eh penso che dal ventotto possa partirà una stagione diversa che cari amici e compagni di insanabile per quanto ci riguarda non c'è nulla
Sul governo regionale il mio giudizio il giudizio della Rete non può che essere assolutamente negativo
Un governo che non è stato in grado di di sincro stare la burocrazia che ormai ha bloccato l'economia della nostra terra un governo che non è stato in grado di fare una vera finanziaria nei tempi che dice la legge che bisogna farla
Un governo che non ha un progetto politico ma solo un progetto di improvvisazione che è un non Progetto
E allora lì noi dobbiamo misurarci su quale opposizione vogliamo fare questo governo e Lino dobbiamo spingere affinché le riforme istituzionali possono essere il primo vero punto di partenza in Sicilia
La commissione speciale cosa aspettiamo detto bene Angela a far partire la commissione speciale a fare iniziare lavori della commissione speciale forse aspettiamo che si conclude l'amore la Bicamerale mi pare che sia l'indirizzo sbagliato e sulla riforma della legge elettorale noi dobbiamo uscire dalla palude subito
Noi dobbiamo uscire subito perché se no rischiamo di ritrovarci come ci siamo ritrovati all'inizio dell'anno quando si diceva riforma si riformano e poi abbiamo affrontato uno e dell'Ulivo le foto la campagna elettorale divise abbiamo perso
E allora lì bisogna dare
Oggi subito ad inizio legislatura una svolta questa legislatura sulla riforma elettorale
E noi siamo affinché si inizia a discutere sul progetto che è così detto Tatarellum noi vogliamo qua esistono e vogliamo iniziare a discutere da questo progetto che non mortifica le diverse identità
Politiche all'interno delle varie coalizioni ma che da governabilità è che designa un presidente a governare la Regione i siciliani devono sapere
Che per quale presidente votano per quale coalizione votano per quale anche possibilmente squadra votano non è però partiamo dall'Ulivo Angela questa fossa nostra differenza noi vogliamo partire dall'Ulivo da Rifondazione da Rinnovamento italiano per incominciare a discutere di riforma elettorali ricominciare a discutere di cambiamento della Sicilia
Quindi bisogna stare attenti Beretta la bocciatura della Rebuffa non è una bocciatura caso è un sintomo di quello che penso e italiani ma forse di quello che pensano i parlamentari noi parlamentari dell'Ulivo noi parlamentari dell'Ulivo che siamo stati eletti dagli italiani che ci hanno dato mandato stare assieme al Governo del Paese
Stare attenti al Governo stare assieme al Governo del paese io non so
Se e Pietro mi fa concludere forse riesco a esprimere compiutamente il il concetto
Noi noi quindi un ragionamento che è stato fatto e questo noi vogliamo siamo stati eletti con un simbolo per governare assieme a Rifondazione con questo simbolo per una legislatura
Non vogliamo ritrovarci in corso d'opera o in corso di legislatura a dover essere costretti ma di costrizione o non c'è niente
A dovere governare con con il maggior partito del Polo questo sì che sarebbe forse un tradimento del mandato elettorale
E io concludo dicendo noi il ventotto ci vedremo e discuteremo di politica no il ventotto vogliamo discutere dell'unità dei democratici
Che è obbligatoria se vogliamo vincere le elezioni noi vogliamo volevo discutere della valorizzazione dell'aggregazione delle energie locali ne vogliamo discutere della riforma della regione in senso federale un federalismo solidale
Non vogliamo discutere iniziative per il lavoro e per il credito vedete
Questo è uno degli interventi strutturali che l'Ulivo le forze democratiche Rifondazione e Dini devono intestarsi in Sicilia una vera politica di cambiamento la politica del credito vi ringrazio
Ringraziamo l'onorevole Scozzari anche lui intervenuto nel merito del dibattito che affronta la centrosinistra
Siciliano
Invitiamo sempre i congressisti a seguire il dibattito e comunque acconsentire che all'interno e la sala si possa svolgere al meglio ora diamo la parola all'onorevole Forgione segretario di di fondazione
Io mi sento molto parte
Del vostro dibattito quindi non vi porterò un saluto distaccato ma cercherò di raccogliere alcuni spunti della relazione di Angela che ho trovato ampiamente positiva anche per lo scenario che delinea
Nel futuro prossimo della politica siciliana chiarisce alcuni punti che devo dire
Avevano visto addensarsi alcune ombre nelle ultime settimane apre un confronto a sinistra che io ritengo necessario sia nella vicenda istituzionale della regione che nella costruzione concreta di un'iniziativa politica che riguarda la Sicilia e il Mezzogiorno del Paese
Io credo che noi dobbiamo recuperare autonomia
Noi sinistra politica noi sinistra sociale in questo momento abbiamo bisogno di recuperare autonomia
Abbiamo bisogno di rimarcare una diversità dentro il tentativo omologante di affermare un pensiero unico una corsa smodata al centro sia a livello nazionale che a livello internazionale dove tutto viene determinato dal mercato dove tutto viene determinato dalle leggi
Della mondializzazione dell'economia
Quando parliamo di questo vedete parliamo di cose concrete delle scelte che abbiamo di fronte noi
La sinistra delle scelte che ha di fronte il governo e la coalizione che ha vinto che ha vinto le elezioni e anche delle scelte nostre qui in Sicilia
Come si recupera diceva Angela nella relazione
Un nuovo un nuovo dibattito meridionalista come riusciamo noi noi sinistra
A riproporre in alternativa alla questione nazionale che ha posto la lega e c'era la questione settentrionale una questione meridionale in tutta la sua radicalità oggi politica istituzionale
Sociale e tema nostro mette ma anche del sindacato è tema di questo governo
Eccessivo dire che il governo su questo terreno ancora deve dimostrare le intenzioni e le volontà politiche concrete per dare risposte a quello che l'esigenza di un nuovo modello di sviluppo si diceva una volta che dal Mezzogiorno
Riproponga un'altra visione del modello di sviluppo dell'intero Paese
Io vedete proprio oggi
Uso questa tribuna per un chiarimento politico sono stato protagonista di una polemica aspra con il segretario regionale della CGIL col compagno Panarello
Partiva dalla posizione della CGIL sulla legge finanziaria dallo scontro che c'è stata in questi mesi ho denunciato un silenzio un silenzio del sindacato confederale
Ho denunciato anche una passività
Rispetto ad un governo regionale che noi per primi abbiamo denunciato come pericoloso pericoloso socialmente e nella figura del suo presidente dell'onorevole Provenzano pericoloso moralmente e per i lacci e i lacciuoli del suo passato
Di fronte alla conclusione la Finanziaria il segretario CGIL ha riproposto in una dichiarazione che sicuramente sarà stata più articolata l'esigenza delle riforme istituzionali
Io polemicamente gli ho riproposto l'esigenza di rimettere al centro la questione sociale in questa regione
Mi sono rivolto polemicamente al segreteria CGIL che ho baciato con affetto poco fa
Perché queste domande io le pongo alla nostra CGIL non le pongo alla CISL e all'Unilever
E soprattutto alla CISL e che in questo momento per il Mezzogiorno sta disegnando un progetto sociale insieme politico diametralmente alternativo a quello nostro a quello nostro dei comunisti a quello che voi qui con la relazione di Angela avete delineato
E allora io le domande le devo fare alla nostra CGIL perché la CGIL che la presente il grosso del nostro popolo non la vecchia cinghia di trasmissione ma il nostro il costo del nostro popolo il grosso delle nostre istanze sociali
Come la rompiamo la solitudine sociale che in questa Regione porta agli atti disperati di cui parlava la botta di in questa nella sua relazione come rompiamo noi la solitudine delle mille vertenze operaie che stanno esplodendo di fronte ai processi di desertificazione produttiva di questa Regione
E come reagiamo alla filosofia di smantellamento sociale portata avanti dal governo Provenzano ripeto pericoloso moralmente e pericoloso socialmente perché la gente di un processo di devastazione sociale
E di liberismo selvaggio qui in Sicilia
Rispetto a queste o o avanzato una critica alla CGIL che ripropongo perché credo che debba far parte di un dibattito tra di noi e dentro il sindacato tra di noi e dentro il sindacato
Da mesi il sindacato sotto la spinta il disegno della CISL e di D'Antoni lo sappiamo è impegnato in una concertazione con questo governo regionale
è è come dire eversivo chiedere dopo quattro mesi che cos'è questa concertazione quali frutti quali risultati ha dato dove sta portando la CISL e parla di gabbie salariali
Parla di salario d'ingresso è esattamente il modello padronale che punta a fare del mezzogiorno e della Sicilia un territorio senza qualità
Rispetto al quale agire sotto il ricatto dalla disoccupazione di massa c'è la disoccupazione di massa voi un posto di lavoro bene ad altre condizioni contrattuali con un altro salario con altri vincoli sindacali è un modello
Ma noi noi sinistra dobbiamo contrastarlo o accettarlo dobbiamo contrastarlo culturalmente prima ancora che politicamente e socialmente o dobbiamo assecondarlo
Queste domande io pongo al sindacato perché queste domande stanno anche di fronte cari compagni e care compagne alle scelte del Governo alle scelte del Governo del governo Prodi
E anche quando si parla di lavoro e di centralità del lavoro
Ripartiamo da qui come creare lavoro oggi nel Mezzogiorno
Cosa fare per creare lavoro in quali settori come rompere le compatibilità del mercato
è eversivo cari compagni dire che finora dal Governo Prodi non è venuto nient'altro nessun altro segnale che non ancora la vecchia politica delle grandi opere della cementificazione del Mezzogiorno
Come conciliamo questo col modello di sviluppo di cui parlava Angela nella sua relazione
Che guardate esattamente l'opposto del disegno di questo governo regionale
Sono queste le domande sono queste le domande che abbiamo di fronte noi e per questo io parlo noi sinistra noi sinistre
Politiche e sinistre e sinistre sociali è vero c'era una battuta cattiva nella mia polemica con la CGIL e il sindacato e la parte più avanzata dal sindacato se c'è batta un colpo ma lo dico anche per me
Noi abbiamo sperimentato in questi mesi nell'Assemblea regionale in un lavoro comune proficuo dico io assieme ai compagni del PDS assieme agli amici del Partito popolare alle altre forze del centrosinistra
Un lavoro comune di fronte ad un governo badate bene incapace
Incapace oltre che pericoloso incapace
Una legge finanziaria annunciata a settembre si conclude praticamente a marzo ne parlerà Capodicasa con maggiore esperienza e competenza è competenza di me ma quanta fatica a contrastare questo disegno
E questo è un tema nostro quanta fatica a costruire un nesso tra battaglia istituzionale e Movimento Sociale è un tema della nostra difficoltà
Di anni di passi di Zazie Ione di massa
Che caratterizzano la storia di questa regione del Mezzogiorno come ricostruire una fiducia politica
Per determinare un incipit un'incisività sociale qui in Sicilia nel Mezzogiorno io credo che questi sono i temi per una rifondazione
Che può riguardare progetti diversi ma che accomunano il dibattito di Rifondazione al dibattito del PDS in questo momento quanta fatica a costruire questo nesso io non sono tra quelli che enfatizzano la società civile contro la società politica io vedo processi di crisi
E probabilmente anche di devastazione che intreccia di due livelli e quindi il bisogno di ricostruire un nesso tra la questione sociale la questione democratica tra la società civile e la cosiddetta società politica ma questo allora è un tema grande
E bisogna partire da qui per questo non mi convince vado velocemente alle conclusioni un eccessivo sbilanciamento sulle riforme istituzionali se prima non ci poniamo o assieme non ci poniamo
Il grande tema della ricostruzione ve la passate un termine gramsciano di un'egemonia nella società stimolando anche noi un dibattito provocando un dibatto per esempio nel mondo della cultura
Nel volontariato sociale dell'associazionismo che pure in questa regione in questi anni è venuto è venuto avanti ripartiamo da qui evitiamo di il costruire attorno al tema delle riforme come dire un processo salvifico lo sblocco della democrazia in questa regione il primo atto per determinare poi le condizioni di un nuovo modello di sviluppo io a questo non ci credo cari compagni
E non è che non ci creda perché sono preoccupato del tipo di riforma elettorale anche se mi consentite anche perché io non sono convinto che è la semplificazione delle domande sociali e delle identità politiche aiuti la democrazia non ne sono convinto
E non ne sono convinto soprattutto in questa regione dopo attorno alle destre e vorrei che anche qui mettessimo un punto fermo assieme nella nostra analisi sulle destre dove attorno alle destre si sta ricostruendo un nuovo equilibrio di potere politico-mafioso
Io la dico così cari amici e cari compagni non me ne voglia l'onorevole Miccichè Angela Bottari diceva che il governo Provenzano e cresciuto
è assume forze ed espressione di forze cresciute all'ombra della spesa pubblica io dico di più
Che dentro la maggioranza che sostiene il governo Provenzano ci sono forze cresciute all'ombra è alla luce del vecchio sistema di potere politico-mafioso cari amici e cari compagni
è un punto non di diversità di analisi di messa a punto dell'analisi
E questo noi dovremmo ragionare soprattutto nel momento in cui ci troviamo a dover riscrivere la Costituzione o parti di esse con forze che hanno dimostrato anche nelle ultime proposte sulla giustizia di mettere al primo posto gli interessi privati
Di un'azienda
O di una persona sopra gli interessi generali del Paese
E allora attenti al contesto
E allora e allora Senario come intrecciamo qui trama democratica e trama sociale come ricostruiamo la sinistra come conduciamo una battaglia di opposizione qui ringrazio Angela Bottari per la chiarezza
Che deve vedere in questa legislatura all'Assemblea regionale la destra che ha vinto se ne ha la capacità e abbiamo visto purtroppo che non ne ha le capacità di governare
è la il centrosinistra che ha perso le elezioni di condurre una battaglia di opposizione coerente propositiva costruendo pezzi di progetto e di programma con le forze sociali
Ecco le organizzazioni autonome della società civile per restare in condizioni alla fine della scadenza di costruire un'alternativa
è il grande tema alloggi è la prospettiva come costruiamo dentro la radicalità dei contenuti politici e sociali un percorso ed un processo di alternativa ho chiuso davvero cari amici e cari compagni vedete io credo e questi temi questi temi attraversano il dibattito
Nostro delle sinistre
Ormai ci siamo riconosciuti è un dato politico anche dal vostro congresso ci siamo riconosciuti come forza di verze
Che esistono che sono radicate Angela parlato molto di sentimenti di cuore e di ragione che sono radicate dentro le ragioni e i sentimenti profondi del nostro popolo
Voi siete impegnati a costruire una nuova formazione politica della sinistra è un progetto diverso dal nostro
Ma sarebbe poca cosa se la vostra costruzione politica non incontrasse il dialogo e il confronto con una forza come la nostra che per scelta e per progetto strategico non aderisce a questa vostro obiettivo ma che necessariamente ha bisogno di dialogare di incontrare anche voi per costruire un'alternativa io credo che il significato profondo della vittoria del ventuno di aprile è stata nella capacità di tenere assieme progetti politici DiVersi ma dentro l'obiettivo non solo di sconfiggere le destre ma di tenere aperto il caso italiano io credo che se il caso italiano rimane aperto
Contribuendo ognuno di noi magari a rinunciare a un pezzo di se stesso
Per trovare ragioni comuni anche in Sicilia la partita non si chiude e noi non possiamo permettere di far chiudere la partita in Sicilia a queste destre così pericolose perché assieme
Dobbiamo costruire la fine passa teme il bisticcio la fine definitiva del sovversivi Isma'delle classi dirigenti di questa di questa Regione io credo che se non foss'altro per il pericolo di queste destre siciliane
Non siamo costretti a stare assieme
Dobbiamo stare assieme e costruire
Un progetto comune ognuno con la propria diversità ognuno con la propria identità e questa una ricchezza io credo non solo per la sinistra ma per la democrazia appunto riconosciamo cit e troviamo le ragioni forti per andare avanti assieme
Ringraziamo anche l'onorevole Forgione
Vogliamo salutare l'onorevole Anna Finocchiaro ministro delle Pari opportunità che con noi la invitiamo alla presidenza
Diamo ora la parola all'onorevole Granata di Alleanza Nazionale
Porto
Un saluto sincero
Ai lavori di queste importanti assise congressuale delegati all'ufficio di presidenza devo dirvi subito che
Gli spunti iniziali della relazione della vostro responsabile regionale della signora Angela Bottari mi hanno particolarmente colpito perché ho ritrovato alcuni temi e credo in questa fase particolare della politica italiana giustamente definita come una fase di trapasso riguardano tutte le culture politiche non riguardano soltanto l'Ulivo
E ho trovato anche dei passaggi estremamente importanti
Come una precisa
Ferma difesa di quella tendenza bipolare attorno alla quale costruire una democrazia una modernizzazione del Paese e della Sicilia
Io credo che oggi esisto un pericolo
Un pericolo effettivo vero non il pericolo di cui prima di me parlava l'amico Forgione
E il pericolo è rappresentato da un fronte della restaurazione della conservazione che è
Al mio avviso attraversa trasversalmente tutto lo schieramento politico di allora in particolar modo in Sicilia il problema di costruire identità diverse
Il problema di costruire nuovi gruppi dirigenti che sulla base di differenze profonde da un punto di vista programmatico riescano a non delegittimare il sì a vicenda ma costruire una normale dialettica democratica riguarda tutti
E non è il Colle analisi autor rassicuranti è passatemi il termine abbastanza maniche
Che circoscrivono Angori recinti tutto il male da una parte tutto il bene dall'alto che si fa un solo centimetri o avanti nella costruzione di una Sicilia diversa
Ecco io ho trovato questi spunti interessanti e so che questi spunti interessanti sono parte integrante del patrimonio di riflessione del partito democratico della sinistra
Quella espressione ritengo originale non molto bella ma che rende perfettamente l'idea della necessità della contaminazione delle culture politiche è un problema che riguarda tutti vedete ci sono problemi che solo
Sotto gli occhi di tutti e che non possono essere affrontati con i vecchi schemi ideologici del Novecento ci sono problemi alcuni citati il Mondiale ISMU finanziario le gabbie salariali
Problemi enormi che non possono essere affrontati con i vecchi schematismi con le vecchie gabbie ideologiche proprio perché quando quelle gabbie ideologiche sono nate questi problemi non esisterebbero
E allora una riflessione comune specialmente in questa terra parte a mio avviso in questo mio brevissimo intervento che vuole essere soprattutto di salute un modesto contributo parte innanzitutto dalla auto riconosci Mendo e dal riconoscimento reciproco del luogo in dei nuovi gruppi dirigenti
Io credo signora botta richieste noi non facciamo un passo avanti nel considerare tutti assieme il fronte della conservazione dei vecchi poteri siciliani presente in maniera trasversale
Nello scenario politico anche attuale non riusciamo a portare un contributo sulla strada dell'innovazione e della modernità della Sicilia
Quando si parla di alcuni passaggi credo fondamentali come le riforme istituzionali o no in maniera più semplice come la semplice riforma del Regolamento dell'Assemblea regionale siciliana
Non credo che siano problemi su cui ci si possa dividere in base a schemi qua destro a sinistra ci si deve trovare uniti in una riflessione per rendere più efficace gli strumenti per individuare i problemi e per poi a questi problemi dare risposta ognuno secondo la propria capacità ognuno secondo le proprie identità
E allora vedete questa è una fase particolare ripeto il vostro Travaglio il vostro lavorìo
La vostra volontari costruire un soggetto politico che sia qualcosa di diverso di ulteriore rispetto al passato ma che porti dentro di sé la memoria della vostra storia di ciò che avete rappresentato è per noi una fonte
Di grande sicurezza ad un certo punto di vista perché è chi ha identità forti
Che ha convinzioni approfondite che ha cultura politica può tranquillamente confrontarsi senza che questo comporti un male
Ci sono delle contaminazioni estremamente positivi vanno Coco portati avanti ci sono dei meccanismi del passato primo fra tutti il consociativismo che vanno definitivamente banditi dallo scenario politico soprattutto di questa allora concludendo devo dirvi
Che probabilmente alla base del vostro impegno e alla base dell'impegno dell'intero Polo per le libertà
In particolar modo della delle forze che all'interno del Polo delle Libertà Alleanza Nazionale Forza Italia sentono con maggiore forza la necessità di una rottura radicale con i metodi e con gli uomini del passato
Vi è una necessità e di anche un impegno credo comune con le forze dell'Ulivo quello cioè di costruire dei gruppi dirigenti che sulle precondizioni della politica primo fra tutti in Sicilia la lotta alla mafia
Siano assolutamente inattaccabili siano assolutamente impermeabile a qualsiasi tipo di infiltrazione con questo auspicio attraverso questa augurio il nostro forte augurio di buon lavoro perché occorre anche fuoriuscire da una sorta di pessimismo che avvolto lo scenario politico nazionale in particolar modo quello siciliano prima Forgione richiedeva uno strappo nella citazione gramsciana sull'egemonia
Ecco occorre uno sforzo avere tutti assieme una capacità di ridefinire concetto grande chalet non Graziano di ottimismo della volontà perché occorre un prete Dusi ADMO per ricostruire questa Sicilia
Ringraziamo l'onorevole Granata per il contributo che ci ha dato
Con nel suo intervento di priva devo fare diciamo una comunicazione di servizio che la Lancia Thema targata p ER Beach cinquanta seicentottantotto deve essere spostata e diamo ancora la parola all'onorevole Miccichè coordinatore regionale di Forza Italia
è abbastanza difficile
Per me parlare
In un contesto dove certamente non cerco e non cercherò e non potrei cercare consensi
Dove certamente cercherò nel limite del possibile di evitare i fischi
Ma dove quello che più mi preme di cercare la possibilità di quel dialogo che è stato nella relazione di Angela Bottari più volte citato
Io ringrazio anche laboratori per la relazione che ha fatto perché una relazione di grande apertura nei confronti del Polo ma nei confronti credo della Sicilia
Ma ringrazio anche
E non credete che lo faccia per umorismo
Le relazioni e gli interventi di scorgere Forgione
Perché vedete no a nessuno di voi sarà sfuggita la grande differenza
Tra l'intervento di Angela Bottari
E le relazioni di Scozzari di Forgione
Una differenza che a noi serve una differenza che credo sia importante proprio alle forze del centro destra per potere dialogare col centrosinistra
Noi abbiamo bisogno di dialogare con il centrosinistra ne ha bisogno la Sicilia che noi si dialoghi ma abbiamo bisogno di dialogare con quelle forze seria
Con quelle forze che hanno capito che la divisione a tutti i costi è un male che hanno capito che su determinate cose si può andare avanti soltanto se uniti
Lo ha capito Ottaviano Del Turco in Commissione antimafia
L'onorevole Folena non è un un rappresentante io sono un alto rappresentante è vediamo tutti i giorni oggi come le forze del centro della destra e della sinistra in Commissione Antimafia lavorino insieme
Lo hanno capito D'Alema e Berlusconi
A nessuno può essere sfuggito
Il voto sulla Bicamerale sulla Rebuffa
Di ieri
A nessuno può essere sfuggito il voto
Che noi abbiamo dato a D'Alema come presidente della Bicamerale
C'è un dialogo aperto tra le nostre forze ed è un dialogo che noi dobbiamo portare avanti soprattutto in Sicilia
Ma stiamo attenti a non confondere questo dialogo con consociativismo o con me o consociativismo o con nascosto consociativismo questo non lo vorremmo certamente noi ha fatto benissimo a precisare l'onorevole Bottari che non lo volete neanche voi
Ma ci sono dei punti
Dei punti fondamentali
Sul quale sui quali la nostra le il nostro dialogo il nostro rapporto è credo inevitabile
Abbiamo detto quello della lotta contro la mafia e non la vogliamo ripetere più
Forza Italia è nata contro la mafia lo diciamo dal primo giorno che siamo nati ne abbiamo pagato le conseguenze
Ne abbiamo pagato le conseguenze
Abbiamo eliminato dalle ultime candidature regionali tutti coloro che potessero avere non certamente stiamo attenti e non certamente vagamente Buddy
Vaghi amici vaghe amicizie con la con la classe mafiosa ma abbiamo addirittura eliminato tutti coloro che potessero avere una tientela
Perché consideravamo negativo il fatto già che avessero una clientela
E ne abbiamo pagato le conseguenze e ne abbiamo pagato le conseguenze in maniera forte con un abbassamento dei consensi nei confronti di Forza Italia di quasi quattordici punti
E questo ci possono che essere riconosciuto lo abbiamo fatto quando abbiamo per primi gridato insieme al a Pippo Russo abbiamo gridato il tavolo antimafia comune fra tutti i partiti
Lo abbiamo dimostrato quando in un comune del catanese abbiamo tolto il simbolo di Forza Italia avendo scoperto che c'era qualcosa che non ci convinceva lo abbiamo dimostrato in mille occasioni oggi vogliamo che questo ci venga riconosciuto
Vogliamo che venga riconosciuta noi vogliamo che venga riconosciuto Alleanza Nazionale vogliamo che venga riconosciuto a tutti quei partiti che hanno dimostrato di saper fare qualcosa contro la mafia e noi abbiamo dimostrato di saperlo fare
E su questo chiediamo un incontro col centro sinistra chiediamo un incontro col PDS in particolare
E poi le riforme
E ancora prima delle riforme credo che qualcosa insieme si possa fare anche contro la disoccupazione
Credo che qualcosa insieme un tavolo che non è soltanto una una proclamazione di intenti
Signora Bottari credo che un tavolo sulla disoccupazione credo sia utile farlo per cercare di trovare quegli strumenti legislativi all'interno dell'Assemblea che possono portare a uno sblocco dei lavori pubblici
Che possono portare a uno sbocco nella trasparenza ma che possono portare a un rilancio del lavoro in Sicilia
E poi punti sulle riforme che sono quelli che in questo momento credo sia io siano i più importanti
La legge elettorale degli enti locali
Non si può più pensare di avere i sindaci con i consigli comunali che li stanno contro
Di chiunque essi siano essi indici siano dell'Ulivo siano del Polo devono potere lavorare con serenità con una maggioranza che gli spetta avendo vinto le elezioni e su quello bisogna certamente trovare un punto d'incontro per la nuova legge elettorale sugli enti locali
Della riforma dello statuto ne abbiamo parlato ne ha parlato la botta del noi siamo d'accordissimo la riforma in senso presidenziale per potere garantire quella governabilità che sino ad oggi non c'è stata nel Paese Italia e neanche nel paese siciliano è ancora Bottari la legge elettorale per l'elezione dei deputati regionali
Bene tu hai detto poco fa e detto bene non dipendeva certamente soltanto da voi l'anno scorso cambiare questa legge ma noi per quello che potevamo fare c'abbiamo tentato in tutte le maniere avevamo un solo rappresentante
Avevamo un solo rappresentante in assemblea abbiamo fatto quello che abbiamo potuto ci siamo incontrati tantissime volte che avete avuto difficoltà a voi abbia avuto difficoltà a nove ma stiamo attenti
Perché quello a cui faceva riferimento poco fa l'onorevole Granata è assolutamente vero
Il problema del vecchio è assolutamente trasversale
C'è chi la legge maggioritaria non la vorrà mai e non è all'interno del Polo all'interno nell'Ulivo e trasversale perché sono coloro i quali fanno affidamento solo ed esclusivamente sulle loro clientele
Non la vorranno mai soltanto un'azione politica forte
Dei partiti li può costringere a portare avanti una legge elettorale che sia quella giusta per la Sicilia e cioè quella maggioritaria poi discuteremo siamo sempre stati disponibili a discutere di turno unico il doppio turno di Tatarellum modi Mattarellum e di quello che c'è
Ma sicuramente con indirizzo maggioritario sicuramente per l'eliminazione delle clientele che cerchiamo di ottenere dal primo giorno che siamo entrati in politica e quello lo possiamo fare soltanto se parte un'iniziativa politica forte dai partiti
Ancor più che dall'interno dell'Assemblea
E infine la riforma per il Regolamento
Vedete la riforma per Regolamento in Assemblea è una riforma che anche qui purtroppo soffre di trasversalismo che
Che sono più forti addirittura della convinzione dei partiti
L'attuale Regolamento non consente a nessuno di governare non consente a nessuno di fare opposizione
Non si può fare niente se non c'è un grandissimo inciucio generale a novanta gradi
Non si può fare niente sputata trecentottanta grave tutti e novanta i deputati
Non si può fare niente voi pensate che per ogni emendamento che viene proposto si può parlare Piro non lo può insegnare che certamente più bravo di me ma credo che si possa parlare quaranta minuti a persona per ogni emendamento che viene presentato no
Per ogni articolo che viene presentato a cosa genera ma insomma di pensate che se su qualsiasi legge si vuole fare un ostruzionismo tale da farlo durare sei mesi un gruppo di dieci persone è nelle condizioni di farlo
E nelle condizione di paralizzare comunque l'Assemblea ora non so esattamente tecnico ma comunque ecco sì ora non si può governare né si può fare opposizione non ci sarà nessuno che potrà dire ho fatto bene non ci sarà nessuno che potrà dire ho fatto male
Perché non è possibile fare assolutamente niente è questa finanziaria che è stata fatta ora non mi ricordo chi ha detto che è stata la finanziaria liberista più liberista che si poteva ma che sono a finanziare che delibere esorta assolutamente niente
Questa è una finanziaria che esattamente all'opposto di quella che noi volevamo riti variamente
è una Finanziaria scelte una finanziare a cui siamo stati costretti scusate scusate mi è una finanziaria a cui noi siamo stati costretti
è che voi avete fatto bene in aula per carità secondo le vostre convinzione a portare fino a quello a cui siamo arrivate Meola finanziare che certamente non risolve il problema dei cinque mila miliardi di cui ha bisogno la Sicilia
E ne eravamo partiti invece da una Finanziaria molto più forte quella sì forse liberista quella sì forse che avrebbe creato e probabilmente era esagerato che avrebbe creato dei problemi sociali
Ma questa finanziaria che è venuta fuori che è venuta fuori parliamoci chiaramente perché io sono fatto così io le cose le devo dire per come sono
è una finanziaria che è venuta fuori da novanta deputati dell'Assemblea in maniera assolutamente trasversale che in cui ognuno ha inserito quello che ha voluto e da cui non se ne uscirà mai
E da cui non ne usciremo mai se non riusciremo a cambiare questo Regolamento e allora un invito soltanto e concludo questo mio intervento un invito soltanto scusate mi noi i regolamenti
Li cambieremo soltanto se ci mettiamo d'accordo a cambiarli alcune forze politiche
State pur sicuri state certi che coloro che rappresentano il vecchio coloro che rappresentano le clientele coloro che rappresentò la burocrazia regionale questo regolamento non ce lo fanno cambiare mai e allora soltanto se noi che che che ne dica qualcuno rappresentiamo il nuovo rappresentiamo quelli che vogliamo realmente la riforma rappresentiamo quelli che vogliamo realmente i cambiamenti in Sicilia ci mettiamo d'accordo soltanto noi saremo nelle condizioni di cambiare quei meccanismi che non consentono oggi di governare in Sicilia
Io chiudo facendovi un mondo io Purim realmente un mondo di auguri io credo che il centrodestra Forza Italia Alleanza Nazionale in particolar modo abbiano bisogno di un PDS forte all'interno del centro sinistra abbiamo bisogno possibilmente di quella nuova Cosa due di cui si parla tanto
E abbiamo bisogno di essere il centro motore dell'Ulivo il centro motore del centrosinistra come noi siamo quello del centrodestra soltanto un dialogo tra di noi c'avverrà la Sicilia
Ringraziamo il contributo dell'onorevole mici che
Sto anche a tener conto anche dei tempi passare la parola poi onorevole Folena voglio ricordare che con noi evidentemente
Anche la delegazioni la Confederazione italiana agricoltori poi due comunicazioni
Coloro che
Postazione Bellini di internet nella sala stampa per l'iniziativa della sezione tematica del tecnologie dell'informazione e della comunicazione della relazione di Palermo ovviamente ringraziamo tutti coloro ospiti che sono stati presenti sono stati qui con noi e che magari via via ora
Lasciano la sala ora lo il totale Barbagallo segretario generale della UIL
Io non sono
Volevo portare doveroso saluto della mia organizzazione alla UIL
Ai vostri lavori ma ritengo opportuno siccome mi sento parte in causa
Perché direttamente interessato dare un mio piccolo contributo è breve contributo visto l'orario
Io ho apprezzato moltissimo alla relazione piangeva che la moto aperta profonda
E puntuale sotto tale su tutti i temi della nostra vita politica regionale
Ho apprezzato moltissimo anche se probabilmente c'era da sottolineare qualche momento in più
La questione che riguarda questa cosa due alla quale sono particolarmente
Attenzionato
è un progetto che ci vede impegnati a dibattere in Sicilia come a livello nazionale
è un progetto che deve essere accelerato subito dopo il congresso del PDS
è un progetto che deve vedere questa formazione di un nuovo partito nel Paese
Che abbia la cultura di governo che abbia la capacità di stare cioè partiti socialisti democratici europei che abbia la possibilità di effettuare un vero cambiamento
E io come sindacalista socialista
Sono sinceramente interessato
Perché da quando il PIL si si è sciolto non mi sono iscritto annesso una bonsai della socialismo italiano
E ho atteso con pazienza che in questa nostra realtà in questo nostro Paese si realizzasse una nuova formazione politica dove potere
Transitare e ritengo che questa nuova formazione politica nasce sotto buoni auspici
E per chi opera nel mondo del lavoro però non può sottacere diciamo alcuni temi che ci riguardano in maniera particolare anche perché ne capita dalla Ventura
Di sentire il compagno Forgione o borsa congresso a Taormina
Dove a lodato Cgil Cisl dove le siciliana perché in quel momento era stata l'unica Regione che nei confronti del governo Graziano aveva fatto uno sciopero generale anche in presenza del governo Dini
E che aveva attaccato la CGIL nazionale perché non si facevano quale manifestazione di tutto il Paese
Oggi ha riproposto lo schema siccome non abbiamo fatto sciopero generale ma abbiamo fatto azione di lotta con i pensionati con degli edili Colaninno
Gli enti locali con uno diciamo tutte le parti più interessate nelle vertenze del mondo del lavoro siccome non abbiamo fatto lo sciopero generale allora si attacca la CGIL
La sua CGIL per fortuna non è novembre non è sua e quindi ci siamo salvate e si attacca alla CISL UIL per le proposte che possono essere contestate ma non possono essere diciamo derise
E allora io vorrei subito chiari che se c'è ed è stato un discorso vecchia che ho sentito è proprio quello di Forgione
Se lei pensa che il sindacato possa essere braccio armato dell'opposizione politica nel Paese quando a sinistra l'opposizione si sbaglia se lei crede che sindacato possa essere e braccia disarmato quando il governo e
Formato dalla sinistra se sbaglia altrettanto perché ognuno deve svolge la propria funzione
Tant'è che noi ci stiamo preparando proprio perché insoddisfatti e qui concordo lievemente con Poggione della politica per l'occupazione del governo ci stiamo
Per parando affare dopo l'otto marzo i consigli già per l'otto marzo e consigli gela unitaria Reggio Calabria è per il ventidue marzo una grande manifestazione nazionale per il lavorare Roma quindi mi stia tranquillo
Il nostro compagno Forgione che sindacato riprenda appieno la propria iniziativa rispetto ai problemi del lavoro e calce entro e i problemi dell'occupazione del Mezzogiorno quindi l'appuntamento al ventidue marzo ma meglio di me
Probabilmente ne parlerà compagno seggio Cofferati e quindi per buona pace di chi pensa che il sindacato sia dormendo stia dormendo
Voglio dimostrare che così non è ma anche acqua quando si parla di e lavoro
Se a meno che non si pensi a realizzare in Sicilia lavori socialmente utile per tutti
Così come mi sembra di capire di certa sinistra ci sia ancora questa tentazione bisogna fare proposte bisogna fare proposte per
Eliminare quelle luogo comune che ci accomuna scusate il bisticcio tra sindacati e imprenditori
Un sindacato costretto a chiedere assistenza perché non c'è sviluppo è un'imprenditoria che costretta a chiedere
Commesse pubbliche o nove interventi e Stato quale perché non c'è sviluppo
Bisogna sgombrare questo equivoco un sviluppo auto centrato deve partire dalla nostra capacità di non con piangerci ma di sbracciarsi per potere cominciare intervenire è in questo e sindacato deve fare pure la propria parte
Io posso non condividere la eccezione che porta la CISL a Porta a parlare di intaccare minimi
Contrattuale
Ma sono sinceramente convinto che la flessibilità è un'arma che dobbiamo utilizzare perché senza la flessibilità in questa nostra Regione ma senza le impalcature
Senza la riforma della pubblica amministrazione senza la volontà politica di invertire uno stato di cose che oggi non permette a nessuno divenire investire in Sicilia due non usciremo da questa condizione di crisi
è questo sforzo bisogna farlo tutti
La sinistra
Il centro etico anche bisogna costringere alla destra è per buona pace di tutti anche sulla Finanziaria un'ultima cosa e concludo
La finanziaria è stata picconata più dal centrodestra e per questo amici che non la riconosce tenderanno dalla stessa opposizione di sinistra che si è fatto a livello parlamentare
Questo per buona pace nostre per richiamare le cose che diceva Angelo
Il sindacato ha portato a casa alcune queste ora che gli interessavano che riguardavano
Le
Partite per quanto riguarda gli anziani l'assistenza agli anziani e la questione di non far pagare alla classe più debole con la Finanziaria liberticida che avevano e diciamo inizialmente proposto e quindi abbiamo ci siamo confrontati con tutti i capigruppi Juan presso il gruppo di Rifondazione Comunista sulla finanziaria siamo stati noi a chiedere con pronto atto che essere a rimorchio ci siamo confrontati con lanci per quanto riguarda i trasferimenti per e le spese anche per il personale dei dipendenti pubblici di questa nostra Regione e quindi se vogliamo ora ricominciare dopo la Finanziaria
Che così come è certamente non è un modello di nuova impostazione economica per la Regione
Bisogna partire da un progetto serio della sinistra o la sinistra Gadda cultura di governo anche in Sicilia anche se oggi siamo all'opposizione perché bisogna non solo salvaguarda la capacità
Di gestione politica
Dell'attuale amministrazione locale che abbiamo ma bisogna costruire il futuro per sconfiggere la destra per portare una sinistra democratica al governo dall'altra regione altri venti
Futuro per questa nostra Regione per lo snodo sviluppo difficilmente ce ne sarà grazie
Grazie Barbagallo ora io farei così se
Punto abbiamo fatto anche perché sono molti anche gli ospiti che voglio intervenire anche coloro
Sono fanno parte del cianosi so coloro che fanno parte anche di un processo che riguarda anche più attentamente eh
Lo sviluppo della sinistra e io procedere i cosi
Fra Farr un altro intervento che
Del rappresentante della CISL UIL poi dare la parola all'onorevole Folena e proseguire
Se i gli altri invitati non possono fermarsi evidentemente per successivamente per brindare per domani proseguire il di dibattito questa parte serale
Che se c'è disponibilità anche a proseguire domani questo facciamo a proseguire il dibattito anche con gli altri che non si potessero fermare anche per l'indomani
Sì sì sì sì sì anche
Sì sì sì ma infatti non non si ferma la la discussione nel senso che andiamo avanti
Dal dottore teen Panaro segretario
Della segreteria della CISL a Reggio
Ma care
Amiche cari amici
A me spetta questa sera
Portare il saluto della segreteria regionale
Della CISL
E porgervi le scuse
Del segretario generale di Nino Amato
Il quale era impegnato altrove non può essere presente
Il mio saluto vuole non essere formale e vuole recuperare
Un ragionamento che a me pare emergesse dalla relazione dell'onorevole Bottari
Il ragionamento che attorno al passaggio d'epoca che stiamo attraversando
Un passaggio d'epoca che
Contrassegnato dalla fine di un'epoca che la fine dell'epoca delle ideologie
E l'apertura di un'epoca diversa
Che all'epoca della ragion pratica
L'epoca della ragion pratica all'interno della quale si misura la bontà della politica in né dipendenza della bontà e della reciprocità che si trova e si scambia con la società
Dico questo perché
Non esiste una buona politica in astratto
Ma la politica si deve misurare con la soluzione concreta dei problemi del giorno dopo giorno con le condizioni
Di vita migliore che riesce ad offrire ai cittadini a metà a me piace
Ragionare di politica in questa maniera e ragionare di politica con voi
In un'epoca all'interno della quale ci sono alcune contraddizioni ne dico due
Il paradosso dell'intelligenza è il paradosso delle generazioni
L'intelligenza non si compra non si vende non si lascia per eredità
L'intelligenza si costruisce giorno dopo giorno all'interno della società creando classe dirigente e creando soluzioni concrete ai problemi della gente
Il paradosso delle generazioni
Quello che la generazione presente non può progettare in maniera esclusiva il futuro che non riguarderà certamente se stessa ma riguarderà gli altri
All'interno di questo io ritengo che sia bastevole
Pensare come pensava Sant'Agostino
Esiste il presente del passato
E voglio rispondere così
In maniera sommessa e umile all'onorevole Forgione
Esiste il presente del presente ma esiste anche il presente e del futuro ragionare di politica in questa maniera
Significa misurare i progetti e i programmi
Intavolare la competizione nelle mercato elettorale in termini nuovi all'interno di regole dove i voti si conquistano non per schieramento ideologico
Ma si conquistano sul campo si conquistano sulla scorta di progetti e programmi che poi ci si misura a realizzare
All'interno di questo ragionamento io ritengo che bisogna recuperare
Alcune questioni che sono gli ingredienti in una terra come la nostra
Per fare sviluppo economico e sociale
In una terra come la nostra per fare sviluppo economico e sociale non bastano soltanto le ricette di tipo economico e finanziario occorre anche e soprattutto
Un colpo d'ala per costruire fiducia all'interno del partenariati o sociale all'interno del mondo imprenditoriale tre il mondo imprenditoriale il sindacato
Per costruire in questa direzione capitale umano che si trasforma in una capitale sociale
Io credo
Che
Lo sviluppo si costruisca anche costruendo dal basso interazione sociale e interazione istituzionale per fare sviluppo
Bisogna sapere con esattezza chi fa che cosa
Quando
Come con chi con quali mezzi con quali strumenti attraverso quali percorsi e quali tappe di approssimazione successiva ma questa non è un approccio minimalista allo sviluppo un approccio reale che costruisce mattone dopo mattone
In questa direzione io ritengo che vada recuperata
Una concezione che è quella della sussidiarietà
E del ruolo delle istituzioni a livello decentrato
Le istituzioni a livello decentrato i Comuni e le Province per intenderci in Sicilia
Non hanno un ruolo marginale rispetto ai processi di sviluppo e rispetto ai processi di programmazione
Subregionale delle risorse che è necessaria anche in funzione dello sfruttamento delle risorse della Comunità europea
è vero
Che è quello che manca in Sicilia è uno sforzo programmatorio
Però è vero che la regione siciliana non potrà compiere lo sforzo programmatorio
In maniera accentrata come faceva lo Stato una volta ma dovrà tener conto delle istanze delle istanze subregionali e dove all'interno di questo ragionamento
Che io mi permetto di dire in maniera
Molto
Ed è in queste
Mi rendo conto che mi rendo conto che siete stanchi lo sono un pochettino anch'io ed è in questo in questo senso
Che io mi rendo conto di dovere recuperare per intero
Un nel ragionamento che Vaime direzione della creazione nella nostra terra
Di nuova imprenditorialità di nuova capacità imprenditoriale Houghton accentrata di nuova capacità di fare di produrre per vendere beni e servizi a qualcuno
Tutto questo lo si recupera se si recuperano e qui il ruolo delle istituzioni le diseconomie Esterne alle aziende
Tutto questo lo si recupera se si recupera l'autonomia e se si ha la testa qui ed ora per decidere qui ed ora che cosa fare nel territorio
Tutto questo si recupera attraverso una concezione diversa del mercato
In questo senso la flessibilità nell'orario
Nell'organizzazione del lavoro la flessibilità nel salario che noi abbiamo posto insieme ad altre questioni che riguardano le strutture le infrastrutture e tutto quanto occorre a supporto nelle territorio della Regione Siciliana e nel Mezzogiorno
Non è non è
La riproposizione delle gabbie salariali niente di tutto questo non si vuole dividere un paese che è già diviso nei fatti perché esiste
Una forma e delle regole che sembrano essere uguali per tutti quando eguali non sono perché sappiamo che le regole nel Mezzogiorno non vengono applicate
Ma si vuole dire che ci sono le regole che esistono e all'interno delle regole bisogna riportare tutti quanti
Anche gradualmente per fare nuovo sviluppo e per non far cominciare male le nuove esperienze che rischiano di cominciare male allora io mi chiedo e chiedo
Se questo è il modo per dividere il Paese
O questo è il modo invece per unire lo effettivamente e non formalmente così invece così come invece talvolta così come in Belgio talvolta appare in questa maniera io ritengo che la Sicilia possa essere una potenzialità
Una potenzialità nella misura in cui sa fare sa ragionare anche di riforme e di riforme elettorali e istituzionali badate
Rispetto a tutto questo
Nelle fasi costituenti
Il sindacato non è mai un lusso oggetto neutro è un soggetto che contribuisce a piene mani alle fasi costituenti la dove si giocano gli interessi del futuro di una terra
E rispetto a questo se si vogliono costruire una capacità nuova distinte di fare sintesi del molteplice di fare sintesi degli interessi occorrenti la riforma elettorale in senso uninominale
Ma occorre anche una riforma proposta una una riforma profonda
Di tipo istituzionale del modo di rapportarsi delle istituzioni a livello centrale e periferico non disgiunta dalla riforma della pubblica amministrazione dalla capacità della pubblica amministrazione di tradurre in realtà le scelte di indirizzo politico
Rispetto a tutto questo e finisco il ragionamento è chiaro che si rivolge al Partito Democratico della sinistra che non è a mio modo di vedere il soggetto esclusivo dello schieramento di centrosinistra
E uno dei soggetti che deve tenere conto
Della pluralità delle esperienze delle sensibilità
Delle culture che esistono all'interno del centro sinistra e deve sapere immaginare tutto lo schieramento all'interno di un nuovo slancio e all'interno di un nuovo project
Torno per un momento
Sulla capacità o sulla incapacità delle sindacato di incidere sulle scelte del governo
Sulla nostra capacità di incidere sulle scelte del governo nazionale
All'interno delle ultime decisioni che abbiamo assunto ne parlerà domani
Sergio Cofferati io voglio sottolineare soltanto la nostra capacità di incidere sulle scelte del governo di questa regione siciliana
Che è quello che che è quello che vogliamo dire ma è il governo della regione
E il sindacato tratta con questo Governo fino a quando c'è questo e cerca di ottenere il Massimo possibile da questo governo all'interno di una logica della contrattazione della concertazione
Che non è il Vangelo ma è il metodo delle tappe di approssimazione successiva che dicevo prima
Tutto questo io credo e lo ritrovo all'interno della relazione dell'onorevole Bottari e finisco che possa trovare
Condivisione
Ma possa trovare attuazione all'interno di un modello che il Partito democratico della sinistra credo abbia bisogno di scoprire o di riscoprire lo rilevo dalla relazione dall'onorevole Bottari
Che è una sorta di modello struzzi hanno
Del quale io sono profondamente innamorato
Il
Questa immaginazione espulsi Ana
Di avere il senso alto
Delle autonomie sociali
Di rispettarle di capire che le Autonomie sociali vengono prima ancora
Prima ancora delle istituzioni stesse perché le autonomie sociali sono la fase che costituisce il modo di essere istituzione perché sono la fase che traduce la buona società nell'essere buona politica vi ringrazio
Allora diamo ora la parola al compagna onorevole Folena
E poi evidentemente vediamo come proseguire
Ma quale
Qual è il cuore
Del messaggio del nostro congresso
Il cuore politico
Che io sentivo anche battere nella ispirazione della relazione
Di Angela
Il cuore a mio modo di vedere
è il coraggio della innovazione
O la sinistra
In Italia del mondo in Sicilia
Saprà guardare ai cambiamenti del mondo intorno a noi
Con uno sguardo fiduciose positivo
E anche ai drammi che ci sono attorno a noi
Con la convinzione di poter lì superare
Oppure se la sinistra
Rimarrà
Chiusa
Dentro la propria torre d'avorio
A maledire questo mondo
è destinata lei a perdere e premente a spingere questo cambiamento verso
Obiettivi
Molto lontani dei nostri valori
La sinistra e l'innovazione
Dobbiamo avere il coraggio di cambiare la situazione non ci concede il lusso di stare fermi
Si potrebbe fare un congresso celebrativo
Quanto bravi siamo stati in questi due anni
Abbiamo vinto le elezioni
Siamo al governo del paese di gran parte delle regioni la stragrande maggioranza dei Comuni e delle Province
Quanto è bello l'Ulivo e la retorica dell'Ulivo
E fare un congresso per dirci quanto siamo bravi
Noi non possiamo farlo
E non solo perché la nostra cultura critica ci deve spingere a ragionare sempre
Con freddezza
Sulla situazione che abbiamo di fronte
E badate che questa ragione critica è stata è la vera causa
Della capacità della sinistra italiana anche nei momenti più drammatici rinnovarsi
E di aprire nuove stagioni
Non solo per questo
Ma anche perché
Io credo che non dobbiamo sbagliare analisi
Noi il ventuno di aprile abbiamo vinto una battaglia politica
E ha vinto una linea politica quella dell'alleanza fra la sinistra è una parte delle forze moderate
Ma nella società italiana corrono umori
Che sono umori contraddittorio
E non mi riferisco tanto umori di destra di una destra politica
Mi riferisco a umori più profondi
Forme di egoismo
Di chiusura di intolleranza
Di perdita di senso
A quel vuoto di cui il Papa ha parlato qualche settimana fa commentando
Queste tragedie che hanno traversato una parte del mondo giovanile
Quel vuoto
E anche il frutto il segno di una crisi delle classi dirigenti di questo Paese
Della crisi di un'etica pubblica
Della crisi di una religione civile
Molti di noi sono diventati di sinistra negli anni settanta negli anni ottanta avendo dentro di sé i valori della Resistenza
Della lotta partigiana
Delle battaglie per la democrazia
Noi dobbiamo sapere che quello che tiene in insieme il nostro Paese oggi è in discussione
Io questo Paese ritrovo l'orizzonte economico sociale medico anche morale una nuova religione civile in cui credere o questo Paese destinato
A vivere nuove pagine difficile
Noi quindi non ci possiamo fermare
Noi non rimaniamo fermi
E forse per complicarci la vita
Abbiamo tre cantieri aperti
Il cantiere del nuovo partito
Il cantiere del Governo il cantiere delle riforme
E dobbiamo tenerli aperti tutti e tre i perché rispondono a tre diverse esigenze che ci sono nella società italiana
Guardiamo allora questo mutamento della società
E guardiamoci con fiducia
E non voglio tornare per brevità l'ora è tarda
Sui bilancio sul primo bilancio dell'azione del governo condivido quello che Angela Bottari ha detto a questo proposito credo che in questi mesi sia stato fatto uno sforzo difficile
Da parte
Di una classe dirigente largamente nuova
Per raggiungere obiettivi di risanamento e di rigore importantissimo
E grazie a questi obiettivi oggi noi e lo dicono anche uomini della destra come Giscard esperto noi Italia siamo in grado di poter rispettare gli appuntamenti europei
E di poter partecipare alla sfida successiva dell'Europa perché Maastricht non è l'ultima tappa ma è la prima concreta tappa
Degli stati della costruzione degli Stati Uniti d'Europa
La costruzione cioè di una nuova realtà statuale
Che negli anni prossimi ci farà parlare molto di più di quanto facciamo adesso della necessità di una costituzione europea
La giurisdizione europea
Di un sindacato europeo di organizzazioni imprenditoriali europee e di forze politiche europea
Bene a vero realizzato questo primo risultato non ci impedisce
Il vedere la necessità ora di imprimere un cambiamento di marcia
E cioè che ora al Governo
Il Paese soprattutto al Mezzogiorno chiedono una straordinaria capacità
Di innovazione e di riforme
Badate senza demagogia le risorse sono quelle che sono e l'effetto virtuoso della riduzione del tasso di sconto che c'è si avvertirà in termini di liberazione di risorse finanziarie
Nel novantanove non prima
Il problema vero è se da cui al novantanove
Noi possiamo dire disoccupati della Sicilia del Mezzogiorno
Alla parte del Paese che ha più bisogno
Che questo circolo virtuoso funzionerà solo allora cos'abbiamo già la possibilità qui ed ora di liberare alcune risorse
Di mettere in campo alcuni provvedimenti che siano capaci di
Fare esplodere in positivo una potenzialità una capacità di sviluppo
Di aiuto e di sostegno alle imprese di fiducia nelle risorse produttive di queste terre la fase due è questo
La fase due è cominciata con una notizia positiva e cioè con la firma del contratto di lavoro del PD di lavoro del rinnovo del contratto di lavoro dei metalmeccanici badate su questo punto al di là della quantità delle richieste sindacali poi si è visto
Che il problema non era quello se giocato per lunghi mesi un braccio di ferro nel quale la volontà esplicita non di tutta la Confindustria
Ma di una parte della Federmeccanica e della Confindustria era quella di rompere un quadro di relazioni
Sindacati e con le parti sociali
E di passare attraverso quella passaggio stretto
Per avere poi più mano libera
Io credo che un'impresa forte ad avviso di di un sindacato forte e così da capo forte abbia bisogno di un'impresa forte
Se noi non avremo un'impresa forte un sindacato forte io dico un nuovo patto sociale fra le forze fondamentali del lavoro né questo Paese non lo tireremo su
Ma fase due vuol dire una svolta sull'occupazione
Cofferati domani vi parlerà io purtroppo o lasciare questo congresso domani mattina per altri impegni congressuali delle ragioni che hanno spinto CGIL CISL UIL la convocare per il ventidue di marzo la grande manifestazione a Roma sui temi dell'occupazione
Ci sono delle inadempienze
Ci sono dei ritardi
Alcune responsabilità di questi ritardi solo del governo altre sono dell'intera maggioranza una parte di queste responsabilità mi sia concesso dirlo senza spirito polemico appartengono anche a chi dentro la maggioranza di governo
Ha impedito che nella legge finanziaria i contenuti dell'accordo di fine di settembre potessero già entrare e mi riferisco ai compagni di Rifondazione Comunista
Perché non si può da un lato dire questo governo non ha fatto abbastanza per l'occupazione e poi essere politicamente principali responsabili del fatto che i contenuti di quell'accordo non siamo entrati dentro
La legge finanziaria che abbiamo votato
La fase due
Con questa dialettica in cui si dimostrerà l'autonomia del movimento sindacale io dico anche la forza della maggioranza ne sa per aprire a queste esigenze la fase due con le riforme
Quella della scuola quella della giustizia quella della leva quella della pubblica amministrazione che nei due provvedimenti a firma Bassanini che dovranno diventare operative nel giro di poche settimane
Però compagne e compagni
E amici ospiti e delegati che siete qui presenti la mia personale convinzione
E che anche la migliore azione del Governo
Anche il Governo più perfetto anche al Governo più in grado di rispondere a tutti questi problemi da solo non ce la può fare se noi non rimettiamo radicalmente mano al funzionamento dello Stato i
Io trovo vergognoso il modo in cui
Una parte della stampa
Beh commentatori l'opinione pubblica
La parte anche della sinistra di alcuni esponenti della sinistra
Vivono o commentano l'avvio dal lavoro dalla commissione bicamerale come se oggi si stessero facendo le prove generali di un inciucio
Di un governo fra PDS Forza Italia e quanti altri
E come cioè se la necessità delle riforme costituzionali nel nostro Paese derivasse da ragioni di tattica politica
Un po'presidenzialisti per aprire al Polo un po'federalisti per aprire la lega e non dal fatto che tragicamente in crisi il rapporto fra i cittadini e la democrazia
Io credo che una sinistra
Dei democratici che si attestassero
Su una Maginot
Nella quale si difende lo sparato italiano così come verrebbero travolti dalla storia
Se ne vogliamo difendere e affermare i valori della Costituzione italiana i valori della prima parte della Costituzione frutto di una lotta popolare partigiana democratica come quella di allora abbiamo bisogno di costruire un nuovo Stato
La crisi di oggi è radicale nel rapporto fra il cittadino e lo Stato fra il cittadino e la democrazia
E questa crisi ha portato a uno sconvolgimento della dell'equilibrio fra i tradizionali poteri dello Stato
Il governo
Fatto lo deve fare il Parlamento la magistratura farlo deve fare il governo
Il Parlamento non si sa cosa debba fare
In questa situazione di confusione di commistione fra i poteri rischiano di entrare in crisi anche principi elementari
Di un Paese liberale e democratico come il nostro
Principi della separazione dei poteri
Della netta affermazione delle competenze della possibilità per chi governa di governare per chi controlla di controllare
Questo il problema
E non ci sarà azione di governo anche la migliore in grado da solo di rispondere a questo problema
Questa non è una scoperta del PDS
Fatta il quattordici febbraio del mille novecentonovantasette questa al programma elettorale con cui noi siamo andati a votare
E mentre c'era a destra Fini chi diceva
Che chiedeva un voto per il il Polo
E anche per fare le riforme con il Polo noi dicevamo chiediamo un voto per l'Ulivo per fare riforme con tutti
E quella politica del dialogo della mano tesa non era un atto di disponibilità di galanteria di non sa Los nei confronti dei nostri avversari politici è una profonda convinzione democratica che cioè bisogna mettere le basi di un nuovo sfatto democratico
Che evidentemente non cancelli larghissima parte delle conquistò dalle strutture
Delle cose positive che si sono venute edificando della storia della Prima Repubblica ma che sappia che ci vuole una cesura una rottura un cambiamento
Questa la ragione per cui non vogliamo aprire un processo costituente mai già aperto un processo costituente
Questo processo costituente è stata aperta con i Red due referendum sulla legge elettorale
è stato aperto con l'elezione diretta del sindaco che non prendiamoci in giro è stato un cambiamento molto più sostanziale di tante leggi costituzionali è stato aperto per quello che riguarda la giustizia col nuovo codice di procedura penale
Che pur contraddetto da leggi successive votata dal Parlamento tuttavia inserito un elemento ineludibile e cioè la nuova parità fra l'accusa e la difesa almeno come volontà affermata tendenzialmente in quel procedimento cioè ci sono dei cambiamenti già in atto il problema è come governiamo questi cambiamenti e a coloro che parlano genericamente di presidenzialismo
Dicendo che nel PDS alligna Rebeh una disponibilità a corre dietro al presidenzialismo noi domandiamo pacatamente ma di chi presidenzialismo parlato
Perché vedete in questo momento nessuno per la verità qualcuno in Commissione bicamerale nessuno ci crede propone un presidenzialismo puro quello all'americana
Ma il processo ovvero che si è aperto in Italia c'ha portato a forme di presidenzialismo che sono in atto e che non sono codificate
Non abbiamo eletto nel novantaquattro di fatto un Presidente del Consiglio scelto dal popolo novantasei di fatto un Presidente del Consiglio cioè tra poco anche se queste due
Questi due passaggi lo sono codificati da nessuna norma né dalla costituzione delle leggi ordinarie
Non abbiamo un Presidente dalla Repubblica che di fatto ha esercitato nel corso degli ultimi anni una funzione politica io dico viva Dio chi le esercita
Perché se non ci fosse stato lui alcuni momenti o se ci fosse stato qualcun altro io non so dove saremo andati a finire a un certo punto degli anni novanta
Abbiamo una funzione presidenziale perfino in capo ai due presidenti la Camera il Senato nel momento in cui devono scegliere il loro il consiglio d'amministrazione della RAI e quindi determinare la sorte di una grandissima azienda pubblica voglio cioè dire che queste la rottura diciamo di alcuni elementi dei vecchi equilibri regia pienamente consuma allora il problema è come mettiamo le basi di un nuovo stop
E il punto di fondo non è la forma di governo
Il punto di fondo e la forma di Stato
Il punto di fondo è che si possono esaurire non si sono esaurite ma si possono esaurire le ragioni che tengono oggi insieme questo Paese la secessione non è un un rischio immediato
Bossi la lega non rappresenta un rischio media
Però dobbiamo sapere che se dovesse andare avanti una spaccatura materiale dell'Italia fa due italie
Questa divisione potrebbe diventare possibile e quando sento anche alcune comunità economisti destra pensa l'onorevole Martino
A parlare di due lire
Una lira che potrebbe agganciarsi all'Europa per il Nord e un'altra lira
Per le regioni del Mezzogiorno io dico attenzione
Perché due lire vogliono dirò due monete vogliono dire di fatto due Stati
Non si conosce uno Stato che abbatta le monete diverse
E allora il vero problema è come l'intera Italia starà nell'Europa e se il ritroviamo ragioni di convenienza per cui alla Sicilia converrà stare in Italia in Europa e al Veneto converrà stare in un paese europeo in cui c'è anche la Sicilia
Ci sono queste ragioni comuni questo è il vero interrogativo
Io penso che queste ragioni ci siano Angela lo ha detto
Tornando su alcuni alcune proposte che sono venute nel convegno di Napoli dello strudel di lunedì scorso da parte nostra
Io credo che le ragioni comuni stiano nella collocazione
Geo politica del nostro Paese
E cioè anche al Nord anche il Veneto anche il piccolo imprenditore di vicenza
Saranno nei prossimi anni di fronte all'alternativa
Se è essere la colonia di un'Europa con un solo centro con le delle Grandi Pianure tedesche Josè essere invece il punto
Dive l'azione fra il primo centro con le pianure tedesche e un secondo grande centro che quello mediterraneo
è un problema un tempo di politica estera di politica economica di politica istituzionale
E da questo punto di vista io dalla fase due ci metterei anche molta politica estera molto più coraggio da parte dell'Italia a capire che lo sparare nel Mediterraneo è un valore non è un limite
E che se noi usiamo fino in fondo questo valore anche sul piano economico il Mezzogiorno può esplodere di attività produttive economiche
Se ripercorriamo la storia di Gioia Tauro e di come in un anno e mezzo
Quei terminali al Gini chi sono diventati uno dei principali centri d'interscambio di scambio dei container ben intero Mediterraneo si capisce cosa si vuole dire
E allora il vero problema è un'Europa a due centri è il secondo centro il suo cuore nel Mediterraneo e io credo particolarmente nella Sicilia laburista proprio geopolitico
E allora il punto è se la sfida del federalismo viene vista col timore di chi vede una volontà di affermazione egoistica da parte delle regioni del Nord o sulle regioni del Mezzogiorno o viene vista come una grande sfida di autodeterminazione del Mezzogiorno che certo non porta a una forma di autodeterminazione politica ma che deve superare le ragioni storiche per cui il Risorgimento
Diceva Antonio Gramsci fu una rivoluzione passiva e dobbiamo dirlo anche la seconda unità l'Italia con l'ha fatta dopo la Resistenza è stato una seconda forma di integrazione passi
C'è un cioè da una terza occasione
La possibilità cioè che questa integrazione si attiva e che a mezzogiorno trovi un suo ruolo importante ripercorre anche alcuni dei tratti più antichi della storia di questa parte dell'Italia e del Mediterraneo
Facendo del federalismo una straordinaria leva
Badate quindi io consiglio dico ne parleremo poi Angelo Capodicasa proponeva un seminario su questi temi in Sicilia
Regioni mezzogiorno bicamerale dovremmo fare dovremo discuterne io suggerisco che da parte nostra si mette necessaria accento sulla sussidiarietà
Si metta necessaria se l'accento sulla solidarietà su questo fondo nazionale avete visto nostra proposta di legge ma non nascondiamo a noi stessi
E al popolo alla gente il fatto che il tratto prevalente del federalismo è la competizione
E allora il problema vero è se noi consideriamo la la competizione come un valore positivo per la Sicilia
Se noi siamo convinti che la Sicilia può competere
E cosa può vendere tra virgolette interni di prodotti di produzione materiale lo dico anche in termini di produzione intellettuale di risorse e di cultura
Allora accettiamo la sfida la competizione e organizziamoci per guidare non la competizione e per fare in modo che la competizione abbia questi valori e questa
Diciamo svolta di politica nazionale al suo c'è
è evidente che per fare questo occorre però un profondo cambiamento istituzionale
Io veramente sono stanco di dover risentire l'ha fatto anche stasera compagno Forgione intervento molto
Diciamo fraterno e molto
Amichevole ma dover sentire ancora una volta un discorso che sentiamo da anni e anni vengono prima le cose i problemi economici e sociali viene prima l'egemonia e poi le questioni istituzionali non andiamo da nessuna parte
Come ci dimostrano le vicende delle leggi finanziarie regionali nata di come funziona lo stato italiano rame
Non andiamo da nessuna parte e chi è sindaco di un piccolo comune chi amministratore che ha che fare ogni giorno che la cosa pubblica sacche così noi non andiamo da nessuna
E allora il punto vero e sei noi
Intendiamo una rottura
L'idea di anticipare le riforme di Bassanini
Recepirle anticiparle una grande idea
è una sfida positiva
Ma tutto questo evidentemente comporta anche una responsabilità politica
E vedete il punto curioso che la vicenda politica siciliana
Lo dico
Essendo Stress & onesta atto di questa vicenda un osservatore esterno nel corso dell'ultimo periodo
Il punto curiosa è che la Sicilia si è trovata all'avanguardia un passo avanti perfino due tre passi avanti tra poi un certo punto si è trovato un passo persino due passi tre passi indietro
Ma è possibile che non si possa mai andare diciamo al passo giusto
Cioè il bipolarismo questo il punto di fondo è una necessità per il Mezzogiorno in generale dove l'unanimismo meridionalistica già da Salvemini veniva considerato come un grandissimo male ma una necessità strategica
Per l'economia non per la politica per la società non per i partiti
Senza bipolarismo senza un sistema vero dell'alternanza noi non cambieremo perché nei comuni c'è stata questa grande ventata di rinnovamento perché nei comuni c'era un sistema bipolare
E al cittadino si avrà la possibilità di scegliere
Limitando non già il potere dei partiti queste sono finzioni
Ma mettendo in discussione con la forma di reticolo pesantissimo che implicava la società e che era era il sistema delle preferenze multiple ricordiamo le campagne elettorali del novanta del novantuno l'eterna le quaterna eh
Quando le elezioni erano lo diciamo truccate ma c'era un venti per cento di voti liberi
Un venticinque per cento di voti
Il bipolarismo ha liberato possibilità enormi questo bipolarismo non si è compiuto non importa di chi è la colpa di chi è la colpa non sia compiuto l'interrogativo il quesito è questo si può compiere questo piccolo bipolarismo
Certo se per compera di moralismo noi dobbiamo fare la marmellata facciamo una cosa
Ci contraddiciamo mi pare
Da noi per fare il bipolarismo bisogna tenere ben distinte i ruoli e penso che ci sono Progetti ipotesi
Linee che sono diverse
Fra i due grandi poli che si confrontano anche a livello nazionale che sono molto diverso
E tuttavia si può lanciare una sfida come quella che Angela lancia è stata in parte raccolta degli interventi dei rappresentanti del Polo che quello parlato dall'onorevole Granata vedono nel
Fra i due grandi poli che si confrontano anche a livello nazionale che sono molto diverso
E tuttavia si può lanciare una sfida come quella che Angela lanciata è stata in parte raccolta degli interventi dei rappresentanti del Polo che quella parlato dell'onorevole Granata bietole dell'onorevole Miccichè una sfida perché ci si sia un processo costituente anche in Sicilia e questo processo costituente lavori per il bipolarismo e in questa sfida si ridefinisca dei rapporti fra la Sicilia e lo Stato nazione alé perché federalismo vuol dire sedusse Federacciai Patti e in questi patti noi dobbiamo sapere che cosa abbiamo e che cosa diamo e la Sicilia deve sapere che cosa da e che cosa ha
Allora io credo che il vero problema sia quello di superare un conservatorismo un'inezia no marmellata che rischia ritorna
Area spargersi a spalmare assi sull'intera vita politica impedendo alla gente di appassionarsi a un confronto al bipolarismo e anche andare Albare potresti schierare per l'Ulivo per il Polo anche insultando sì
Come si fa un po'fra i tifosi una squadra di calcio ma senza mettere invece al primo posto vizio che cosa mi dà e Caio che cosa mi dà che interessa però stando con lui o con l'altro e magari Luigi cambiamo uno due tre quattro cinque sei partiti questo trasformismo queste trasmigrazione i politica fermo rispettando l'assoluta libertà di Scelta di ciascuno e la nobiltà che non almeno come intento di partenza
Che non si nega a nessuno ma rischia di dare un'immagine della politica come di qualcosa vuoto privo di intenti privo di valori privo di prospettive e allora noi dobbiamo rilanciare forte questa sfida e devo farlo anche rispetto alle
Di comunali dove noi ci misureremo molto probabilmente rapidamente a Catania Agrigento in altre realtà con le elezioni nella prossima in questa primavera e poi nella autunno successivo in tante altre città avremo comunque in Italia tra i due turni elettorali più di venti milioni di arrivi di elettori che andranno a votare ora io voglio dire agli amici della Rete che su questo punto sono intervenuti non preoccupatevi noi non intendiamo sparare addosso a nessun sindaco
Il problema non è isolare i sindaci
Il problema e far vincere l'Ulivo nella chiarezza e l'Ulivo è una coalizione di forze politiche ciascuna delle quali ha una storia e a una dignità
La sinistra in queste coalizioni a Palermo come altrove ci vuole espandere in quanto tale anche superando alcuni limiti che avuto carta
Se altri non ci vogliono stare o pensano che la coalizione dell'Ulivo un altro nome sia funziona
Alla al proprio ruolo se ne prendano la responsabilità loro noi non pagheremo l'Ulivo
Non lontano diremo questo spirito nel centrosinistra e questo metodo
Allora io credo che con questo spirito lo dobbiamo vedere anche il nostro impegno nella lotta contro la mafia perché vedete questo punto Angelo è stata molto chiara
Siamo preoccupati seriamente preoccupati per fenomeni di ripresa e di riorganizzazione di cui ci hanno parlato recentemente anche magistrati la procura antimafia di Palermo pigliare altri in altre audizioni in commissione
Che fanno parlare a qualcuno di una Cosa Nostra segretissima di un nuovo livello organizzativo di una nuova capacità aggressiva nel territorio
Non bisogna mollare il fronte sul terreno delle leggi e soprattutto di quel micidiale combinato disposto fra quattrocentosedici bis collaboratore di giustizia quarantuno bis che ha permesso in questi anni di dare dei colpi molto seri ma c'è anche
Problema di responsabilità della politica
E il problema rosa ritarda la politica non è non può voler dire in nessun modo per una forza come la nostra che in altre epoche ha rifiutato ogni equazione DCE quale Mariapia
Di sostituirla con la parola democrazia cristiana la parola la sigla di altri partiti queste sono sciocchezze massimalisti sono forme di propaganda che possono servire per prendere un applauso ma non servono per lottare contro la mafia il vero tema e se no ogni parte Cosa Nostra incontrerà una impermeabilità e voglio dire nostro avversario l'ombelico ma avversario politico Gianfranco Miccichè che il PDS non si mette a fare esami
Vi a nessuno ciascuno fa gli esami a se spesso e si occupa di rinnovare la propria forza politica e sulla base della coerenza del proprio rinnovamento sa di mettere in campo una linea di chi impermeabilità
Quando Cosa Nostra la mafia e le organizzazioni connesse sapranno di non poter penetrare nessuna parte del mondo politico anche grazie a un controllo reciproco tipico del bipolarismo allora non dico che la macchina sarà ben
L'altra ma la mafia saranno ridotta più un fenomeno criminale invece la mafia nella zona grigia la mafia dalla marmellata la macchia di tutti nel tutti siamo uguali trova veramente la sua il suo ambiente natura allora il bip
Benissimo e anche una condizione precipua in questa terra perché la lotta contro la mafia vada fino in fondo e perché la mafia non sia un soggetto politico come è stato purtroppo della Prima Repubblica e questo sia detto
Con pacatezza anche rispetto al fatto che quando si fanno alcune affermazioni come si è sentito fare questi giorni da parte di chi ricopre cariche Stilo
Tali per cui collaboratori di giustizia diventano delatori prezzolati ci si assume purtroppo la responsabilità politica grata che la voglio dire senza a mo'ore di polemica lo voglio dire con la convinzione che la legge sui collaboratori può e deve essere cambiata e che la vigilanza il rigore devono essere Massimo ma deve essere chiaro il messaggio che noi diamo alla gente di questa terra e messa a
Cioè che il nostro nemico e la mafia e non chi ha deciso magari solo per Porta convenienza personale di uscire dalla mafia di rompere con la
L'ultima battuta la voglio fare scusandomi per la lunghezza di questo intervento sui e noi sulla sinistra perché vedete Norberto Bobbio c'è interrogato qualche settimana fa in modo abbastanza crudo interrogato il PDS in rogatorie forse intellettuali della sinistra a proposito di una certa reticenza che vi sarebbe alla fine di questo secolo attorno all'idea del socialismo
Cioè ci ha chiesto di fare un bilancio di dire nominiamo la questa parola non consideriamola qualcosa di dimenticato solo perché c'è stata la tragedia del socialismo reale o solo perché c'è stata Tangentopoli
Ebbene io credo che questa sia una domanda cui bisogna veramente risponde io do la mia personalissima risposto alla fine di questo secolo dell'idea di socialismo c'è una cosa che è morta è una cosa che è viva la cosa che è morta è un idealista
Che dall'esperienza del comunismo del socialismo reale aveva tragicamente pensato di poter separare le libertà individuali dei grandi diritti sociali ma è anche superata pur diversamente
Perché in qualche modo si è superata anche in positivo un'idea di Stato propria dell'esperienza dell'Uefa propria delle grandi esperienza socialdemocratiche che affidava allo Stato una funzione di redistribuzione ebbene gli
Credo che dobbiamo considerare che di quella vecchia idea non c'è moltissimo da portare
Domani ma c'è qualcosa invece di molto vivo di molto giovani ride il socialismo e l'idea di libertà
Socialismo vuol dire sinistra delle libertà con un'idea
Alta di libertà molto diversa da quella che viene da alcune culture di destra che dicono libertà
è semplicemente individualismo possibilità per ciascuno di potersi afferma
Ma il grande limite di quelle idee il grande limite del liberalismo classico per cui nacque il socialismo già nel secolo
è che l'affermazione di le proprie libertà individuali spesso passava attraverso nuove terribili forme di oppressione di dominio su altri essere umani allora il punto vero è il tema delle libertà delle libertà solida del matrimonio fra libertà e solidarietà grandi questioni che erano già allora nell'orizzonte culturale per la svolta del novantuno ma che noi dobbiamo fino in fondo riportare oggi con un'idea di socialismo di Bert
Dario il socialismo delle libertà e credo che la sinistra debba essere questo non tanto la nuova sinistra una specie di treno per quale attacchiamo successive carrozza in cui può sono entrare gli eredi delle grandi culture tradizioni della sinistra più antica ma anche la sinistra più recente ma invece deve essere un movimento che guarda ai giovani la ragazza al domani sa cioè di poter svolgere un
Polo di poter indicare una frontiera di poter costruire le condizioni di una generazione nuova che oggi è al governo del Paese che domani può riuscire a costruire un'idea di Europa di patria euro Beha una religione civile della legalità dei grandi valori di tolleranza e di rispetto e di lotta per quei popoli e quei Paesi che lottano ancora per loro condizioni materiali che sia un'idea dei
La concreta che cammina sulle gambe io rispetta il compagno Bertinotti quando va dal comandante Marcos a stringergli la mano e anch'io rispetto il comandante Marcos e le sue esigenze la sua battaglia di libertà in un Paese MOL è diverso dal nostro ma dico al compagno Bertinotti io dico ai compagni di Rifondazione Comunista stiamo bene attenti al messaggio che lanciamo alle giovani generazioni in questo Paese sedici a
Amo cioè che il modo per lottare per la libertà e per quali valori è quello di calarsi il passamontagna e non gli diciamo invece che dietro quel passamontagna c'era tragedia della morte della guerra la rinuncia a vivere noi invece vogliamo cambiare le cose stiamo non perché manca l'altro ma stiamo a testa alta in questa internazionale sorge lista in cui finalmente l'altro giorno Shimon Peres ha capito come poteva chiamare Yasser Arafat non più presidente non più fratello non più amico ma compagno perché fanno parte interna
Vide la stessa organizzazione l'Internazionale socialista allora io credo che nella nostra idea di partito nuovo c'è un'idea di politica su questo compagni c'è uno lo scontro politico anche al nostro interno
Non qui in Sicilia non particolarmente qui in Sicilia e non è uno scontro politico riconducibile grandi leader nazionali qua dibattito che c'è
è uno scontro politico fra due idee
Che nei fatti si praticano della politica
Se noi cioè magari diciamo ci riconosciamo e patrimoni per lingua reiteriamo ai congressi gli applausi per Berlinguer ma poi pratichiamo un modo di essere di partito come partito degli eletti
In cui gli uomini delle istituzioni sono di fatto il partito oppure se invece noi cominciamo immaginare un partito in cui gli eletti hanno un ruolo riconosciuto codificato
Con il loro rapporto autonomo
Ma il partito ha una sua autonomia
E non ci sto inciso non cioè il partito degli eletti ma ci sono patrono degli eletti del partito e comunque c'è una nuova forma di rappresentanza sociale
Di volontariato Poli dico che vive nella funzione politica ancora in questo congresso dell'Internazionale Moro qua il Presidente ritrattare socialista raccontava D'Alema la sera dalla conclusione del congresso che era rimasto colpito perché aveva scoperto
Che l'autista che inglobava accompagnato in macchina per cinque giorni era un nostro iscritto chi si era preso le ferie ieri e volontariamente per cinque giorni aveva fatto l'autista e così tutti quelli che accompagnavano le centinaia di delegazioni a questo congresso e tutti gli interpreti personale che lavorava ebbene io credo che questo valore del volontariato politico sia qualcosa di straordinariamente moderno che accanto al volontariato civico volontariato sociale all'altre forme di partecipazione noi dobbiamo saper far vivere da questa idea di partito
Secondo in cui possono pesare anche tutte queste forme non credo dobbiamo pensare e dovevo pensarci con la convinzione ecco che qui in Sicilia lo dico con particolare
Come posso dire ragione politica ma anche con quei sentimenti che mi legano sentimenti di affetto profondo che mi legano ancora forse perfino più di prima a questa terra
E alla sua lotta di emancipazione di riscatto io credo che questa terra abbia bisogno di una sinistra democratica siciliana autodromo forte antimafiosa pulita capace di indicare una prospettiva non stupidamente massimalista che dice quanto è cattivo il mondo ma capace di cambiare le cose di cambiarla qui e di cambiare Paese una grande sinistra di governo una sinistra
Giovane una sinistra del futuro una sinistra che come slogan c'ha la capacità di pensare positivo e noi oggi dobbiamo saper pensare positivo
Allora delegati e ai
Compagni ci sono alcuni andando adempimenti da svolge
Poi ci sono
Ci sono da eleggere
Le commissioni e
Approvare l'ordine dei lavori
Troppo
Libri e
Allora
Sei Siviglia posso dove diamo diamo mai a fare gli ultimi adempimenti alla serata
Post
Allora copia no
Mi rivolgo ai delegati se in qualche maniera così non
Che saluti cose va be'io passa all'ora alla a scusate che si può stare
Alla ora
Io
Dobbiamo
Ha
Chiamato la massa
Allora si riprende la seduta
Sperando che
E delegati le delegate la per il primo elemento è l'approvazione dell'ordine dei lavori
Scusate chi vuole sentire gli ultimi avvenimenti compresi
Lo fa già
E e
Non
Ci sono
Invito i delegati a sedersi
Spesso
Allora prima di dare la parola per
Quest'ultimissima intervento che sarà Breve ma solo perché
Scusate però scusate e via Dio se c'è qualcuno che non vuole e is Caro non c'è bisogno che stazioni a Lhasa
è
è chiaro
E anche la presidenza scusate
Anche i componenti e la presidenza diano un minimo di
Ok allora
L'ordine dei lavori è questo
Quello di stasera mi pare che lo abbiamo di fatto
Condotto ora ci sarà l'elezione delle commissioni e se rimane per
Amo nella
I sabato prevede il dibattito a partire dalle ore nove sa sono previsti anche nell'ambito del dibattito due interventi
In particolare che sono quelli del segretario generale alla CGIL Sergio Cofferati e del ministro Anna Finocchiaro il dibattito si chiuderà alle tredici poi proseguirà alle ore quindici fino alle diciassette cioè alle cinque come ho
Alle cinque e mezzo vi sarà una tavola rotonda sul futuro della Sicilia nell'integrazione e cooperazione euromediterranea
Che ha per cui parteciperanno anche diciamo ospiti di delegazioni esterni
Domenica alle ore nove
Proseguirà il dibattito e alle dodici e prenda sono previste il vedovo scusi Ivo di Roberto Guerzoni sì di Roberto Guerzoni alla fine nell'ambito della giornata e domenica mattina è previsto anche l'intervento del sindaco di Catania onorevole
E in uso bianco alla fine delle intervento conclusivo di Guerzoni sono previste l'approvazione documenti che saranno portati all'attenzione del congresso e l'elezione dei delegati al congresso nazionale
Poi
E noi proponiamo che fino a domani alle ore dodici si raccolgano le is lezioni a parlare che già è un termine mi pare abbastanza ampio ma già anche da stasera si può ovviamente farlo c'è una proposta che è quella di fare interna di in dieci minuti che mi per esempio anche questo un tempo congruo in Vilardi compagna prepararsi a predisposti per questo tipo di interventi anche perché evidentemente
è importante che posso intervenire maggior numero possibile di delegati delegati al nostro congresso detto questo se no ci sono
Se non ci sono interventi sull'ordine del giorno si passa alla votazione dell'ordine del giorno che è un adempimento congressuale diciamo sono stato richiamato
Dell'ordine della e va be'tu sei più esperto di me allora chi afro
Allora