"Mezzogiorno, è tempo di giovani" forum dei giovani di sinistra

Pongo anch'io l'occasione per salutare il dottor Caselli non si tratta allora di costruire un Paese normale una città normale o un Mezzogiorno ancora parola ancora più terribile per il Mezzogiorno un Mezzogiorno normale
Ma accettare la sfida della modernizzazione
Nel Mezzogiorno la sinistra vince può vincere se ha un Progetto di modernità
Non quindi quanto sviluppo
Quante risorse da redistribuire
Ma quale sviluppo e in quali settori intendiamo investita oggi si tratta di avere dunque un'idea che consenta
Una formazione effettiva di un ragazzo di una ragazza e o di una ragazza
Che cittadino di questo continente
E che parla già il linguaggio diverso delle lingue diverse che si parlano nel continente quanti sono oggi i ragazzi e le ragazze
Che oltre a parlare la propria lingua conoscono Ciara piccoli molto prima di altre generazioni che hanno conosciuto altre lingue conoscono altre lingue straniere
Allora il problema della formazione investire in formazione significa preparare un ragazzo e una ragazza dando
Di questa parte del Paese
Essere predisposti
Ad imparare più lingue più professioni a essere predisposti a cambiare più mestieri nel corso alla propria vita
Dobbiamo porci l'obiettivo di come produrre la ricchezza costruendo una nuova diffuso è diffusa economia della produzione e non c'è affetto di come redistribuire la ricchezza l'Europa per il Mezzogiorno non può essere vissuta solo come un pericolo io avverto in tutta la discussione sull'integrazione europea sull'integrazione monetaria dell'Europa cerca pericoli ce ne sono ma avverto
Che possono prevalere i timori la paura
Quasi che l'integrazione in qualche modo escluda e non il fatto che oggi la
Frammentazione la disgregazione è un elemento questo sì l'esclusione per il Mezzogiorno e per le città del Mezzogiorno
Dicevo l'Europa per il Mezzogiorno non può essere vissuta solo come un pericolo di esclusione od ulteriore marginali marginalizzazione e invece una chance per fare delle nostre città
Sì cari compagni perché in questo nuovo Mezzogiorno ci sono oggi tante città le tante città che hanno conosciuto la rivolta civile le tante città che hanno conosciuto le lezioni di nuovi amministratori le tante città che hanno conosciuto finalmente il coraggio di chi operando nel nel proprio territorio nel proprio comune accetta la sfida del governo come una sfida
Io qui voglio ricordare per tutti un esempio fino a qualche anno fa Corleone
Era solo il simbolo di Totò Riina e della mafia oggi Corleone è anche il simbolo di Giuseppe Cipriani ed al sindaco di Corleone
Ecco perché
In questo mio saluto questo mio benvenuto ai tanti giovani che sono qui oggi a Palermo
Dico che noi stiamo vivendo un tempo in cui quello che sarà il domani delle città dipende dal coraggio che avremo ad investire su quello che già oggi siamo in questo l'esperienza straordinaria che stanno facendo e che sta facendo Antonio Bassolino a Napoli così come Giuseppe Cipriani a Corleone un modello di riferimento per tutti
Romperemo il circolo vizioso del Mezzogiorno come metafora dell'arretratezza se noi sapremo cogliere la grande occasione che con l'integrazione europea saremo chiamati a dimostrare
Se costruiremo undici circolo virtuoso del modernità esistenti
La politica all'impresa alla cultura
Devono sapere accettare questa sfida investire sul positiva investire su ciò che siamo non su quello che vorremmo che fosse quella come questa parte del nostro Paese
E qui investiti e su ciò che siamo
E investire su ciò che siamo e su ciò che potranno essere le nuove generazioni rispetta innanzitutto alle nuove generazioni
Avere il dovere di proporre a tutti noi
A tutti noi classe dirigente diffusa delle tante città del Mezzogiorno la sfida a guardare al domani e non fermarci alloggi
Grazie Antonello Cracolici passo la parola a me che la carriera
Pesa sulla cultura siciliana
Un giudizio durissimo
Che si può estendere per le ragioni per cui è stato
Cominciato a tutto il Mezzogiorno
Un giudizio durissimo
Di cui è autore come sapete
Lo scrittore siciliano che negli ultimi cinquant'anni avuto un peso notevole nella vita culturale italiana
Il giudizio e di Sciascia
La l'aggettivo è irredimibile
Non è
Su questo argomento voglio dire su questo tema delle Ebridi Maggie divide e-mail rivedibilità della Sicilia e del Meridione in generale si è fatto un gran chiasso
E si è fatto spesso di Sciascia una specie di difensore della diciamo della relazione del non nella non modificazione
Nella denuncia
Ma io vorrei ricordare che il giudizio
Sulle cose sulla realtà
Non deve essere
Cercato nelle opere letterarie artistica in generale
Come un giudizio di immediato uso
Il giudizio forte negativo nei confronti dell'esistente della realtà nella quale simile
E una delle componenti diciamo essenziali della storia dell'arte
E in particolare anche della storia della letteratura
Mentre sono molto diffusi
Gli elementi i giudizi le arti diciamo molto elogiativi enti sono state semmai vicini al tiranno e sono state semmai attente a non permettere qualsiasi modificazione
Ma il vero problema della redini verità non è dunque
Nella
Nella nel giudizio severo sull'esistenza sulla distanza che in ognuno di noi in qualsiasi parte del mondo c'è tra insistenza che viviamo è quella che potremmo vincere tra immaginazione e la realtà
Ma il giudizio della credibilità che più ci interessa è quello storico
è quello delle azioni immediate e concrete
E quello che fa la differenza
Ed è questo l'ambito della colpa della Sicilia
E del Mezzogiorno in generale
L'ambito in cui il Mezzogiorno ha perso e la cultura del Mezzogiorno in particolare ha perso spesso
Il penso spesso la possibilità di inserirsi nelle vicende concrete che via via il tempo
Manifestata
In altre parole sono i la colpa sostanziale della cultura meridionale consiste in gran parte nell'anno aver avuto un rapporto diretto con la storia
Cioè avuto grandissima capacità di analizzare le profonde qualità più o meno eterne della dimensione dell'esistenza
Ma ha avuto oltre fondamentali nel non testimoniare in modo diretto è immediato
Anche la responsabilità dell'errore che prevede la storia
Poiché la storia prevede anche questa responsabilità essenziale come capacità di rispondere oggi subito
Alle provocazioni che ci vengono dal tempo
E rispetto a queste provocazioni la storia prevede degli atteggiamenti delle scelte di cui ogni coscienza responsabile porta volentieri anche nel tempo perfino la ferita dell'errore
Quindi quando vogliamo parlare della possibilità che la cultura in prospettiva che la cultura del Meridione
Offra non soltanto responsabilità all'intero processo di sviluppo dei veri del meridione anche la possibilità di
Identificare il lavoro culturale il modo in cui la cultura si trasforma in lavoro effettivamente utile ed effettivamente modificando è la realtà
Dobbiamo per prima cosa ricordarci
Che la responsabilità che ci è data la responsabilità alla quale si accomodi chiamati in primo luogo è
Sapere
Che dipende danno che dipende da ciascuno di noi
Come e in che modo questa lotta per la i manici fazione profonda si possa effettivamente realizzare e ci sono due cose che sono le pregiudiziali fondamentali
La prima è che è dato al Mezzogiorno un'occasione straordinaria
Terrà diciamo di tante tragedie ha oggi la possibilità di rispondere in maniera diciamo vitale straordinariamente vitale alle provocazioni del tempo dell'epoca nella quale viviamo
Perché non dovete aspettarvi da questa epoca il miracolo economico
Non vi dovete aspettare che siamo negli anni Cinquanta non vi dovete aspettare che questa società che la logica di questa società perché la logica del Mezzogiorno come voi sapete è anche collegata in maniera profonda alle logiche dell'intero universo
E spesso le logiche perverse delle zone emarginate non sono nient'altro che l'immondezzaio del mondo
Cioè il luogo in cui il centro sfoga manifesta la propria coscienza sporca
Allora
In primo luogo noi dobbiamo sapere che non ci dobbiamo aspettare un miracolo economico perché il mondo in questo momento a un'angoscia fondamentale dei la penuria che lo minacciano tutte le parti
Non dobbiamo aspettarci la possibilità che il nostro la nostra realtà meridionale possa effettivamente modificarsi il meglio soltanto seguendo il modello del Nord tragica
Tragico errore che perfino la sinistra e la cultura di sinistra e la cultura meridionale più spesso più seguita ha fatto in passato
Poiché non ci sono le condizioni per cui perché questo avvenga
Dobbiamo aspettarci invece
Di poter contribuire in un momento in cui e dato al Sud l'occasione di
Guidare di riprendere in mano il proprio destino dobbiamo polo aspettarci l'occasione straordinaria di mettere insieme
Lavoro e libertà
Possibilità di dare una gli averi di trovare mai identità positiva al lavoro e possibilità di dare al lavoro con la dimensione morale una dimensione etica che in gran parte ha perduto
Così come in gran parte angosciato il lavoro dico
Dalla mercificazione diffusa
Se tre premesse sono vere cioè se è vero che la cultura deve con il pericolo in un certo senso un doppio salto
Primo di dare una riconoscibilità moderna alla propria dimensione Secondo di attribuire a questa riconoscibilità moderna una capacità di migliorare la qualità nella vita
E se come altra premessa poniamo che il Sud che pure ha tantissime colpe verso se stesso e prima di tutto la colpa di non avere mai abbastanza rischiato di non averne mai di non essersi mai assunto responsabilità molto forti sul piano storico
Ecco dicevo l'altra cosa importante e che il Sud è in debito con lo Stato
Quando si dice che suda indebito non lo Stato si deve dire prima credo quello che ho detto io adesso e prima di tutto il Sud è in debito con se stesso
Ma dopo aver detto questo abbiamo il diritto di dire
Che c'è un sistema mafioso ha di fatto per anni retto la
La realtà
La società la cultura
Siciliana meridionale in generale questo si deve anche al fatto che come è noto ormai questo sistema era perfettamente spesso diciamo aderente alle esigenze il potere centrali o almeno di parte in questo potere centrale
In altri termini la Sicilia non è soltanto non sono mancati strutture sane perché non se n'è saputo e creare ma manca di strutture Sarmi e perché lo Stato non le ha sufficientemente create allora occorre questa necessaria collaborazione fondamentali
Da una parte lo Stato deve riempire questo contenuto vuoto di attesi
Dico contenuto vuoto perché finché noi parliamo delle buone intenzioni e delle belle speranze noi purtroppo rischiamo di parlare di nulla
Perché occorre inserire in Sicilia tutto una serie di strutture tutta una serie di referenti stabiliti che sono qualità di uno Stato che funzioni
E in questo senso lo Stato deve colmare questa misura
E lo deve colmare innanzitutto nelle università
Lo deve colmare sterili gran parte nelle strutture amministrative e organizzative dello Stato
Nelle strutture burocratiche e lo deve colmare anche in tutte le i settori della cultura dell'arte che possono in qualche modo contribuire alle ad una ad un prospettico ad una prospettiva di rinnovamento
E di mutamento
Voglio lei avvertirvi e avvertirmi di una cosa sostanziale
Che nell'epoca di cui stiamo parlando
Nell'epoca in cui ci chiediamo che fare del Mezzogiorno
L'intero mondo responsabile auto cosciente si sta chiedendo che cosa fare del mondo
Si sta chiedendo Chauvet come è possibile
Mettere insieme nell'epoca come la nostra una eticità
Una coscienza profonda con il galoppare di una dimensione economica di una dimensione ecologica di una dimensione psicologica che tende alla distruzione della coscienza
Come fare cioè a dare profonda elasticità la coscienza ad accertare ancora una volta il senso della propria vita
Sentite qualche anno fa qualche decennio fa era straordinariamente importante la cultura l'arte che in qualche modo diffondeva il non senso proprio perché manifestata
Il non senso nascosto di una civiltà piena di illusioni di senso
Ma il fenomeno che oggi abbiamo e che il non senso e diventato il dominatore del mondo questo lo dicono i più grandi economisti il più grande sociologi i più grandi studiosi della realtà sociale contemporaneo
Allora una delle cose che dobbiamo fare per restituire forza mai valori i quali è possibile credere oggi
E questo significa voglio spiegare questo e poi rapidamente
Mi si dice che devo fermare
Questo è proprio questo il senso di quello che voglio dire
Noi nel Meridione abbiamo la possibilità di dare inizio ad una ad un lavoro che metta insieme la capacità di dare una risposta positiva spirituale diciamo agli interrogativi della società contemporanea e nello stesso tempo trovare reali concrete possibilità di lavoro
Perché qui al Sud abbiamo la possibilità di occuparci dell'energia solare
Abbiamo la possibilità di occuparci del rapporto che c'è tra l'abilità il tra la vita del lavoro della società e il tempo libero abbiamo e la quella prossimità gli occuparci degli a Perugia cioè della memoria abbiamo la possibilità di occuparci di tutte le ricerche scientifiche
Che si possono avviare in una situazione in cui il prima una certa tradizione una certa diciamo un certo atteggiamento verso la cultura che ha origini antichissime ci possono permettere di fare allora io voglio dire che il Meridione all'occasione
Di costituire uno dei punti di riferimento di una realtà sociale che cerca i suoi obiettivi di lavoro nei suoi stessi obiettivi spirituali
Bisognerebbe cioè bisogna cioè fare in modo che in qualche modo i sudditi diventi produttore concreto di spiritualità in un'epoca in che questa spiritualità Neva di questa spiritualità va perdendo continuamente le scorie
Ricordatevi che tutte le apparizioni della del di madonne tutte le apparizioni tutte le manifestazioni più o meno clamorose degli cronaca nera tutte le apparizioni più o meno clamoroso di una di una seduzione del tutto i paga instabile eccetera lo stesso la stessa appassionato eroismo di magistrati della e e della situazione che stiamo vivendo non sono che il sintomo che esiste una malattia mortale e prende dentro la società nel suo interno
Questa malattia non le possiamo curare cercando strutture posti organismi di lavoro che affrontano proprio questi temi per esempio
Lavoro nell'articolo nell'archeologia che assicura la memoria spirituale lavoro nella nel turismo che impiega il tempo in modo culturale in modo non sciocco come spesso avviene il turismo diffuso
La lavoro nelle strutture cioè permettono un'adeguata responsabilità del tempo libero lavoro in tutte le situazioni in cui diciamo i soldi può dare non soltanto un po'non soltanto risolto il problema del occupazione ma risolvere il problema della qualità dell'occupazione noi abbiamo questa responsabilità
Questa responsabilità soprattutto diventa concreta attraverso l'apporto dei giovani ed è questo che ci aspettiamo
Grazie amica carriera passo subito velocemente dare la parola al professor Airoldi
Interverrà sulla professionalità recupero urbano
Ma vogliamo signor presidente il Consiglio conferma in fondo
Posso sì
Io farò un intervento molto specifico forse mi scuserete se sono un intervento di questa natura perché penso che sia corretto che la al mio diciamo la violazione che Pindaro al questo intervento sia un'angolazione visto da un punto di vista molto specifico
Antonello Cracolici e non se n'è ancora andato a me piacerebbe avere la stessa speranze lo stesso ottimismo che lo ha manifestato inventa il suo intervento però sinceramente io sono un po'meno sicuro del delle questioni che lui trattava la questione fondamentale che mi è stato chiesto di trattare è la questione della di una grande trasformazione che c'è oggi
Nella nostra cultura architettonica urbanistica che ha portato a una radicale messa in discussione del del nostro modo di intendere la città Palermo in particolare
In cui città in cui io vivo in segno su cui però in in dettaglio un campo chiaramente diciamo interessato da questo grande rinnovamento
Oggi la nostra non solo la nostra cultura ma diciamo l'atteggiamento di tutta la la la anche dell'opinione pubblica si rivolge alla città soprattutto in termini di recupero
In termini di trasformazione dell'esistente come più o meno tutti sappiamo per averlo letto e sentito per averne discusso in continuazione però questo è la prima domanda che bisogna fare ci siamo preparati a una trasformazione di questa natura siamo in grado di aderire a una radicale trasformazione di questa natura le nostre amministrazione il nostro partito i nostri iscritti sono preparati a una trasformazione di questa natura che comporta chiaramente un modo completamente diverso di guardare alla realtà
Io credo che questo sia avvenuto soltanto in minima parte è questo un campo di lunga trasformazione che bisogna che noi riusciamo ad affrontare però c'è un'altra questione che vorrei trattare su cui credo che sia importante riflettere che la la seguente noi
Sì Antonello Cracolici che Michele per vivere in modo diverso hanno parlato di modernità
E giustamente hanno auspicato al una trasformazione in senso moderno della nostra città della nostra cultura del nostro atteggiamento
Però bisogna riflettere una cosa che secondo me molto è sostanziale nel ragionamento che voglio fare la nostra cultura architettonica e urbanistica innata all'insegna della radicale trasformazione della città
Di una città completamente nuova di una città così fatta su una tabula rasa della città preesistente
E su questo ha fondato la sua crescita la crescita del nostro mestiere negli ultimi almeno ottant'anni avvenuta su questo tema su questa radicale trasformazione
è oggi diciamo ci rendiamo conto che questa che questa grande utopia perché si trattava di una grande utopia terrebbe cambiato radicalmente la nostra lettura della città non non più ragione di essere perché sono cambiate radicalmente le condizioni di riferimento ma su questa su questa caduta di utopia su questa caduta di questa idea generale di trasformazione del territorio della città e degli uomini che la dovevano abitare noi non siamo ancora stati in grado di sostituire con chiarezza una sostanziale trasformazione del nostro atteggiamento
Partendo da un'altra questione che secondo me importante che non e non può essere sottovalutata in in questa città dopodomani alla ai Cantieri culturali della Zisa lunedì pomeriggio si apre una grande mostra su Berlino su un progetto di trasformazione di un luogo centrale di Berlino
Berlino ha completamente cambiato la sua veste
Cambiando radicalmente il centro della città perché come tutti sappiamo Berlino come Palermo è l'unica città europea in cui la distruzione del centro sono tali sono state e sono tali da richiedere un progetto di
Trasformazione
Del centro di Progetto incisivo sul centro dalla città
Vedrete io penso che sia una mostra di straordinaria importanza
Di grande interesse con disegni e plastici di grande bellezza perché essi in in un dimostra un modo di intervenire sulla città che sicuramente pone molti problemi pone molte questioni e ci fa riflettere a quello che il Palermo e su questo io vorrei centrare
Il la il uno dei punti centrali del mio intervento che sarà molto breve Palermo in realtà non ha conosciuto la modernità la modernità di cui parliamo Palermo non l'ha mai conosciuta
El ma conosciuto della modernità soltanto alcuni frammenti alcuni frammenti in senso negativo
La modernità della architettura dell'urbanistica europei soprattutto Palermo la soltanto sfiorate l'ha sfiorato in modo negativo ne ha conosciuto soltanto gli elementi deteriori
La modernità di Palermo è di asciutti via Lazio
Che tutti sappiamo come sono state costrette a a a seguito di quali ragionamenti
E di quale azioni sono state costruite a Palermo il quartiere ZEN straordinario esempio di modernità disegnata di diciamo cultura architettonica del del nord della nostra epoca e come tutti sappiamo
Un quartiere su cui nessun quasi nessuno di noi
Penserebbe di spendere una parola in senso positivo e questo è una questione di estrema gravità perché diciamo questa città ha bisogno di una come dire di una trasformazione
Che non debba che non deve ricalcare naturalmente
Schemi Esterni schemi preconcetti schemi trovati al all'esterno della sua cultura ma deve trovare una sua forma di modernità che ancora non ha trovato perché diciamo
Sicuramente
Non esiste ed è un caso di straordinaria gravità sulla sul quale noi non possiamo non non pensare non ragionare perciò io penso che l'intervento di Antonello Cracolici poco fa fosse troppo ottimista desse una lettura troppo positiva delle trasformazioni che esercita che ci sono che devono essere estremamente utilizzate e da noi diciamo Chieti considerate in modo estremamente positivo però sapendo che non ci muoviamo all'interno di una condizione di straordinaria e di estrema gravità
Su questo tanto che addirittura il piano regolatore come come sa sicuramente al giorno per perché qua prevedeva Arlav demolizione d'una parte dello Zen
è mai possibile questa città può mancare
Sino a questo punto di una idea di trasformazione di una sua progettualità tanto da prevedere che l'unico elemento moderno reale che c'è il Palermo venga demolito è mai possibile
Noi dobbiamo diciamo sostanziare la nostra attività
E gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione
Entro i quali secondo me va fatto un ragionamento in positivo e non in negativo ma dobbiamo sostanziare questi strumenti di una progettualità che secondo me c'è soltanto in parte il nostro uno dei nostri compiti deve essere quello secondo me di dotare di sostanziare questa attività di trasformazione della città di una progettualità che deve su una progettualità radicalmente nuova noi abbiamo non possiamo parlare solo di conservazione la con la quantità di degrado a Palermo nel centro storico nell'intero territorio è talmente alta che è un'ipotesi di pura conservazione non è naturalmente possibile
Ma dobbiamo anche renderci conto che qualunque intervento anche di di intervento di puro restauro è un intervento di trasformazione perché qualunque intervento trasforma le condizioni diciamo dell'edificio della parte del territorio a cui si riferisce
E quindi fa fu fatto un ragionamento di profonda trasformazione della nostra nel nostro atteggiamento nei confronti di questa città
Forse ho parlato molto non so quanto tempo ancora a disposizione però vorrei soltanto fare un accenno al secondo
Corno del problema che mi è stato chiesto di affrontare che il tema della nuova professionalità
Per è per dire ha subito questo e questo diciamo è anche qua il centro della del discorso che voglio fare ora per me
Nel nella mia nel mio modo di di stare all'università e di diciamo di vedere questo problema
Il tema della nuova progettualità non significa Teramo professionalità non significa certamente inventare
Dei modi nuovi di dice organizzare il nostro mestiere non si tratta di trovare nuovi sbocchi per il nostro mestiere nuove possibilità per noi si tratta anche di questo ma non è questo il punto centrale
Io penso che il punto centrale su questo concludo perché fra poco sono il presidente mi toglie la parola il punto centrale è quello che secco secondo me che l'università deve avere al centro del proprio del proprio ruolo del proprio obiettivo
E in particolare per l'ad del nostro campo perché quello che conosco soprattutto la messa a punto chiara di regole
Di insegnamento di un mestiere
E quindi partire da questo per trovare poi tutte nere relazioni con l'esterno rendere capace il diciamolo dallo studente universitario di riformarsi
Con chiarezza e con coerenza sulle proprie regole per trovare la possibilità di dialogare l'università nel suo complesso con le amministrazioni con lo Stato e con tutto diciamo la struttura pubblica che dovrebbe chiederne al massimo la diciamo la dovrebbe chiederne le competenze ora tutto questo accade diciamo questa test questo bisogno esiste perché l'università per per molto tempo nel diciamo tener conto giustamente delle condizioni mutate a per certi versi modificato radicalmente
Una struttura che ai ai ai tempi in cui ero studente era soprattutto legata a un modo assolutamente a critico di fare la professione ha modificato questa ha tentato di creare un modo diverso di essere professioniste quindi una nuova professionalità però rischiando e questo è successo molto spesso rischiando di perdere però il centro del proprio interesse Luigi Colajanni stamattina ci parlava della possibilità di un politecnico anche questo è un tema che stiamo però discutendo anche il Politecnico è un un obiettivo che l'Università di Palermo si sta dando però sapendo bene che che che anche il Politecnico così come la struttura diciamo attuale dell'università e un Progetto ottocentesco
Anche il Politecnico è un progetto di cultura di tipo ottocentesco il la eventuale organizzazione di un di un tema di questo genere non potrà che muoversi
In termini diversi perché oggi nessuno sarebbe capace di riproporre un Politecnico di tipo tradizionale che in tutte le
Le diciamo le università in cui questo sistema funzionerà non è sicuramente non ha sicuramente oggi il ruolo che aveva nel momento in cui in in cui è nato ecco questo era quello che volevo dire dò soprattutto diciamo
Emergono soprattutto dei problemi e non delle soluzioni e vi ringrazio
Grazie proprio all'aerobica do subito la parola al professore Carlo Borgomeo presente alla Società per l'imprenditoria giovanile
Presidente allora procedo
Grazie
Allora ringrazio per l'invito limito l'intervento naturalmente alle questioni del lavoro
Nel Mezzogiorno ponendo subito la questione
Sono state dette molte cose giuste dei condivide quindi non le ripeto vorrei fare comodo lo sforzo per tentare di isolare tentare di capire meglio quali sono le condizioni che oggi rendono difficile e complesso
Ma immediatamente mi schiero non impossibile
E non disperato l'operazione per lo sviluppo del lavoro
Le due grandi questioni che c'abbiamo davanti nel Mezzogiorno solo ora di carattere generale e cioè che è saltata una equazione tradizionale alla quale tutti eravamo abituati e cioè che Allo sviluppo seguiva in eguale misura l'incremento dell'occupazione
Attenzione a non innamorarsi delle stupidaggini che pure ogni tanto girano e cioè c'è qualcuno che dice che più sviluppo cioè più disoccupazione c'è questo è falso e tuttavia vero che se c'è un incremento del prodotto interno lordo del tre per cento noi non avremo un incremento dei posti di lavoro del tre per cento
Questa è una conseguenza che propri prenderò rapidamente verso la fine e cioè dobbiamo metterci d'accordo su quali sono gli obiettivi possibili nella battaglia per il lavoro
Quindi l'incremento dello sviluppo determina un non eguale incremento quantitativo dell'occupazione tradizionalmente intesa
Determina UNI tuttavia un incremento dello dell'occupazione tradizionalmente intesa ma anche e questo è un dato assai importante e non è un dato consolatorio andato realistico determina una nuova qualità delle opportunità di lavoro
Che dobbiamo imparare a misurare a rappresentare in modo diverso
La seconda specificità questo non ha una specificità è un dato generale con il quale come è noto fare fanno i conti tutte le realtà industrializzato fra i conti tutta l'Europa e il mondo e cioè il grande enorme tema del lavoro dipendente la seconda grande questione invece tutta meridionale e che noi siamo ancora vincolati nella nostra testa nei nostri comportamenti mi permetto di dire in molti atteggiamenti della classe dirigente
Ad una cultura dello sviluppo vecchia che ha caratterizzato profondamente lo sviluppo del Mezzogiorno
Lo sviluppo per il Mezzogiorno è stato vissuto sostanzialmente come un evento e non con un processo
Lo sviluppo del Mezzogiorno era una grande fabbrica che doveva arrivare era una strada che si doveva fare
Era una richiesta importante da presentare a Roma perché questa avrebbe cambiato
Un territorio questi sono trent'anni di intervento straordinario
E quindi interi paesi che hanno litigato per avere un ponte una delega una fabbrica
E questa che adesso io richiamo banalmente questa cultura dello sviluppo come lento e non come processo ha determinato grandi danni
Ha determinato una assoluta
Indifferenza a temi importantissimi quali la manutenzione
E devo dire che ci mettiamo a piangere che non sappiamo dei veri monumenti eccetera era una cosa non importante non serviva
Il consenso lo sviluppo si giocava intorno alle inaugurazioni alle cose nuove arriva una cosa nuova
Questa cultura dello sviluppo come evento ha determinato una classe dirigente lungamente strabica che piuttosto che rappresentare gli interessi locali
Sì è legittimata per molto tempo attraverso un meccanismo fortissimo che era quello di rappresentare i guai
Di andare a Roma a rivendicare una quota di risorse quindi di potere e di gestire il trasferimento delle risorse dal centro alla periferia in tal modo realizzando un meccanismo centripeta Comelico strabico verso Roma dove c'erano le grandi risorse
Che ha fortemente indebolito la capacità dei soggetti locali a fare sviluppo a programmare lo sviluppo
E ha messo in campo questo bisogna dirlo
Percorsi che tuttavia che tuttora vediamo percepiamo di diffusa dello spazio abilitazione una classe dirigente che si legittima
Gridando di più che le cose non vanno è una classe dirigente che va spazzata via non va bene
Io nella mia memoria alcune riunioni di presidenti di regioni meridionali per i quali la peggiore offesa che si poteva dire era che la sua regione stanno andando un po'meglio
Se no finisce la casa ragiona stava andando un po'meglio sarebbero scattati questi centri di ripartizione dei fondi dalla Cassa del Mezzogiorno che avrebbero penalizzato quella regione
Può apparire una banalità è importantissimo perché questo ha creato una fortissima
Questione che la questione della rappresentazione del Mezzogiorno vero perché la questione vorrei dire se mesoregione tutto disperato le zone della pelle di leopardo eccetera no
La questione è capire che proprio in questa fase dello sviluppo non italiano ma mondiale ci deve essere un'attenzione diversa ai protagonismi locali ai soggetti locali non sono chiacchiere sono fatti veri
Si potrebbe fare moltissimi diciamo ragionamenti su questi ma è chiarissimo che nel momento in cui la comunicazione
Non è più appannaggio dei grandi gruppi dei grandi soggetti ma è diffuso sul territorio sono chiamati a giocare un ruolo più forte tutti i soggetti
Allora questi sono i due grandi vincoli che abbiamo sulla questione del lavoro dello sviluppo che dobbiamo rimuovere io vorrei fare un'osservazione rapidissima
Per dire che c'è uno scarto evidente tra tutto quello che è cambiato nel mondo del lavoro
E la risposta che tutti insieme sappiamo dare per governare questi cambiamenti
Sempre schematicamente
Il mondo del lavoro il cambiare in maniera clamorosa lo vediamo c'è bisogno neanche di dirlo chi nega che sia cambiato lo fa perché c'è in testa degli schemi ideologici e quindi nega la realtà per difendere gli schemi ma credo che non ci interessi molto questo
Di fronte a un mondo del lavoro che è profondamente cambiato io dico che siamo stati abbastanza capaci anche se il ragionamento va concluso va approfondito va migliorato di far modificare l'atteggiamento di chi cerca lavoro rispetto al lavoro
Io giudico straordinariamente importante che il governo abbia autorizzato alla mia società a stampare un modulo in cui c'è scritto non a sfatare un posto propone il tuo lavoro
E tutto il Sud gira dello Stato che manda questo messaggio stiamo predico continuando a predicare basta con la cultura del posto il lavoro che ti aspetta non è lavoro
Come era abituata a considerare la mia generazione con una specie di matrimonio mi preparo quel giorno incontro il lavoro della mia vita ero lasciano quando all'invenzione non è più così ormai si sa
C'è da approfondire questa riflessione c'è da convincere le famiglie che se c'è un giovare se un figlio la casa e diceva ma mi son messa con altri tre amici per fare la cooperativa nel parco delle Madonie
Non si deve più sentire dire dal padre non perdere tempo a Petra sistemati cosa che classica delle nostre famiglie meridionale deve sentirsi incoraggiato attentare di mettersi in proprio darsi da fare
Così come c'è da fare un enorme lavoro nella scuola ma tuttavia voglio dire
Che il la loro per coinvolgere i giovani rispetto a un modello di lavoro di impiego di opportunità di occupazione diverso e avviato io trovo che siamo abbastanza indietro sull'offerta di strumenti
L'offerta di strumenti per questo perché questo diventi vero
Perché questo mondo del lavoro sia governato in modo più moderno l'offerta di strumenti tarda ad arrivare io voglio ottima richiamano solo quattro questioni che secondo me bisognerebbe affrontare con maggiore
Prima il segretario anzi va al segretario del PDS dalla Sicilia ha chiesto e giù un po'di radicalità
Io non sono giovane però su alcune voci combo di radicalità lavora i vetrai ieri in campo
Prima questione le regole istituzionale che governo nel mercato del lavoro
Allora su questo
Noi stiamo parlando di altre cose rispetto ai temi dell'occupazione
Sales cosa abbiamo discusso tante volte io penso che gli uffici di collocamento vanno chiusi
Non servono niente
Nella migliore delle ipotesi nella migliore delle ipotesi non servono a niente
Io penso che il sistema della formazione professionale così oggi impostato nelle regioni meridionali non è riformabile
Ma no perché se uno che è un po'più ladro dell'altro copre no il meccanismo è totalmente bloccato
Perché sappiamo tutti che da anni si fa finta di interrogarsi sulla domanda potenziale di lavoro si fanno i convegni gli osservatori e le star lei sulle dinamiche della domanda di lavoro quando l'Assessore chiunque esso sia deve fare il programma di formazione professionale lo fa in base ai docenti che entra
Non può fare altro un sistema così noi riformatori annovera
Sia Brera
Mi pare radicale io penso che se uno scandalo che la somma belli Debesi risorse spesse nelle regioni meridionali per la formazione professionale regionale praticamente esuberi il migliaia di miliardi alla e noi dobbiamo sentire dire e non possiamo di replicare
L'ultima volta l'avete la Banca d'Italia non risolta all'anno
Che tutte ci sono alcune aziende che cercano manodopera qualificata e non la trova
Certo che è un fatto marginale quantitativamente ma la credibilità sia non era all'ordine del giorno è solo quando parliamo di disoccupazione al nord sei Torrisi ributta in faccia che non sono capaci di preparare quei pochi giovani che potrebbero lavorare
Vedete io mi arrabbio e quindi rivendico radicalità perché non possiamo parlarne non è altra cosa rispetto al tema del lavoro non arriva più l'Asia stiamo festeggiando la nientepopodimeno che duecentodieci assunzioni a Melfi duecentodieci tra la botta più grande nei prossimi tre anni in una grande industria quel lavoro lì non c'è più dobbiamo guardare con durezza alle questioni aperte
La formazione professionale azzerare
Il lavoro interinale si deve fare cioè rispetto ai cambiamenti le regole istituzionali che il governo del mercato del lavoro l'hanno cambiata rapidamente secondo capitolo
Nel capitolo del quale mi occupo direttamente questo del mettersi in proprio io ho colto in un paio di interventi un passaggio che rispetto moltissimo salvo precisare
Prestito d'onore
Certo
è una cosa difficile vogliamo fare che quello che ne conosce le maggiori difficoltà sono io voglio gestire o so tutto su tutto
E ciò anche il grande peso di una speranza il tris
Vorrei però fare due osservazioni a diventare nel merito del prestito d'onore una cosa dalla quale si parla estrarre parlassi
Manifesteremo atteggiamento furbesco
Attenzione sul lavoro
Impariamo sulle cose che si possono fare la disoccupazione in pari a una distinzione fondamentale impariamo
Che ce l'ha vista e differenza tra cose decisive e cose inutili
Io non ne posso più lavoro sul Mezzogiorno prima da sindacalista poi gestendola quarantaquattro da dodici tredici anni non mi piacciono al più quelli che dicono questa cosa non serve perché non risolve non mi piacciono
Tracce che c'è uno elegge due leggi tre leggi che risolvano lo sappiamo tutti che niente da solo risolvere ma questo è stato un alibi troppo lungo troppo faticoso troppo doloroso
Vediamo perché si facciano le prove gli esperimenti quand'è nata la quarantaquattro dieci anni fa ero assordato dall'ironia dalle risate dal sarcasmo adesso è una cosa piccola quasi solo dodici mila posti di lavoro
Ci sono settecento imprese meridionali
Il lavoro autonomo per la verità questa volta ho sostato nell'ironia molte preoccupazioni va bene in ogni però non è un'obiezione dire che il prestito non lo risolve non credo che nessun uomo di governo ha detto risolve però vediamo che succede
E succedono due cose
La prima cosa
Voi non potete capire la mia gioia a guardare alle proposte che arrivano
Ci si è messa a ridere saranno domande per idraulica elettricista se qualcuno ce ne ma c'è un mezzogiorno incredibile
Straordinari pieno di idee alcune sono un po'folli dominare i miei soldi non è successo niente ma ce ne sono tante realistiche Modena di gente che si vuole confrontare che vuole investire sul suo futuro
C'è una straordinaria per esempio di tanto perché c'è Veltroni che ha una particolare diciamo attitudine a questi temi interessa acquisite c'è una straordinaria capacità di percepire come la comunicazione ormai è un'impresa è un'opportunità ripresa
Decine e decine centinaia di proposte in questo settore
Perciò è importante perché viene fuori secondo importante perché parleremo secondo me da adesso in poi di un Mezzogiorno diverso perché ci sono il nome il cognome della gente che vuole fare quelle cose cioè l'Indirizzo
E questi signori chiedono nientepopodimeno che trenta milioni tanto costerà allo Stato trenta milioni
Per risolvere o per tentare di risolvere loro questione del lavoro perciò importante si è parlato che le risorse sono poche io mi fido del Governo ovviamente
è stato detto che sarà rifinanziato è importante che sia rifinanziato non perché e differente finanziarne
Tre mila o semi dal primo anno ma perché se non è rifinanziato va in crisi il meccanismo di attuazione che si basa sull'ordine cronologico e quindi sarebbe stato un imbroglio affidare la gestione di questo meccanismo all'ordine cronologico
Il Segretario alla Camera del lavoro regionale
Ha fatto l'osservazione sulla informazione beh devo dire la respingono
Sono un po'scostumata quell'osservazione non esiste
Io sfido qualcuno di voi a raccontarmi un'esperienza in Europa in una struttura pubblica fa un'operazione di promozione come abbiamo fatto con il prestito d'onore
Un milione e quattrocento mila moduli distribuiti tutti i Comuni ieri è stata allegata tutti i quotidiani venduti assoluto
C'è un numero verde che nonostante una distrazione del ministro del lavoro Maurizio Costanzo SOSE dimentica di dire che c'era il numero verde ha ieri sera avuto quarantadue mila chiamate in meno di un mese
Il motore fatte in modo e voi potete apprezzarlo questo
E fatti in modo che lo potete fare da soli e se anzi qualcuno si offrì di aiutarvi dovete sentirvi offesi non c'è bisogno di consulenti padrini consiglieri amici niente lo fate da soli
Non si paga
Beh un'operazione di promozione così io penso che più di questo
è difficile fare la questione non dell'informazione e la promozione e dire alla gente che lo faccia chi prove perché è una grande opportunità
Quindi seconda questione adesso vado molto più in fretta seconda questione incentivare il fai da te
Ma c'abbiamo la quarantaquattro che continua la duecentotrentasei che come sapete riguarda beni culturali turismo manutenzione ambiente innovazione tecnologica che incomincia a dare i suoi primi risultati
Anche nei beni culturali comincia la riva dei progetti di grandi massimo interesse
C'è questa storia del prestito d'onore vorrei richiamare la vostra attenzione perché siano in Sicilia
Ah non distrarmi sulle leggi regionali che promuovano la imprenditorialità giovanile perché la Sicilia Cia una tradizione di stanziamenti su questo versante enorme
Gli stanziamenti della Regione Sicilia su questo versante sono enormi per detta delle autorità siciliane non mi faccio
Gli affari degli altri perdette deroga siciliano i risultati sono piuttosto deludenti e quindi c'è da investire su questo perché sono opportunità
Di grande momento
Un terzo capitolo è quello dell'impresa sociale
Con una battuta soltanto ne siamo di fronte a un'operazione interessante ma secondo me parziale per cui di fronte alla crisi diciamo del capitalismo
C'è un certo interesse a mio modesto avviso un po'troppo diffuso ad animare il settore del non profit per usare una battuta un po'volgare ma così facciamo più in fretta perché il tempo è poco mi pare che ci sia in giro qualche volontà di fare un bel recinto degli sfigati visto che non c'è posto per tutto facciamo lavora un po'i poveracci no operazione da fare un'altra l'operazione da fare quella di comprendere che in questa straordinaria esperienza del volontariato delle imprese sociali lo Stato può intervenire non per togliere la caratterizzazione di queste persone le motivazioni a queste persone ma per assicurare quell'accompagnamento che le rende non meno sociali ma rende pure impresa
E lei tiene lontana la Circuiti assistenzialistici che ne passava determinate anche degenerazioni ribassista iniziale vi è un grande lavoro da fare come insegna tante esperienze in altri Paesi avanzati e infine in una logica in cui si vuole governare quello che c'è è stato detto prima con grandissima lucidità quello che c'è e non quello che ci piacerebbe
Che fosse lo fece
Beh secondo me bisogna affrontare il il il la questione del sommerso in maniera molto più coraggiosa e di stamattina una proposta di un'organizzazione sindacale di diciamo per certi versi generalizzare la logica del contratto di rientro del contratto scalino convogliavano i tessili
Io penso che questa sia una cosa sulla quale discutere va bensì che bisogna avere il coraggio di fare un'operazione più complessa
Secondo me il sommerso non viene fuori ed emerge solo in base alle questioni del costo del lavoro
Qual è la barriera del sommerso come dimostrano una serie di esperienze la barriera finanziaria
La gente non emerge dal sommerso perché molte volte sommersa causa degli usurai
E allora ci riusciamo a fare delle operazioni sperimentali in qualche territorio in cui prendendo atto di quello che c'è
Facciamo l'operazione di accompagnamento verso l'emersione giocando sul versante contrattuale finanziario contrattuale intendo del costo del lavoro posto lavoro finanziario e anche fiscale
Io credo che questo sia un dovere perché mi pare abbastanza diciamo inutile abbastanza sbagliato
Continuare a negare l'esistenza del sommessa criminalizzano tutto facciamo un errore lo regaliamo tutto ha una dimensione non al legale se così si potesse dire ma illegale e criminale progressivamente lo lo respingiamo tutto invece bisognerebbe avere la capacità di fare delle proposte che consentano di filtrare dentro queste
Realtà
Concludo per fare queste operazioni siamo chiamati tutti a fare delle riflessioni molto importanti su grandi scelte su grandi questioni io vorrei
Fare presenta a voi che siete
Giovani più di una forza di sinistra
Che quando si parla di radicalità
Bisogna sapere
Che se non si gestisce coraggiosamente un processo di cambiamento
Anche su questioni che sembravano intoccabili
Quando io dico il collocamento so che c'è una grande carica di tradizione
Ma guardate che se l'innovazione deve passare e se non la gestisce la forza di cambiamento la gestiscono gli altri innovazione passerà queste onde un dato che io avverto drammaticamente
Alcune regole stanno scoppiando bisogna cambiare e bisogna fare uno sforzo
Tenendo conto di di una cosa assai importante immagino per una forza democratica
E cioè bisogna capire che questi cambiamenti hanno un effetto terribile
Muta la gerarchia delle garanzie
Alcune cose che qualche anno fa erano diritti che apparivano intoccabile giustamente intoccabili oggi diventeranno più facilmente dei privilegi odiosi per chi è fuori dal castello
Su questo bisogna era grande coraggio bisogna avere grande disponibilità alla sperimentazione bisogna anche avere il coraggio di sapere che allargare la rappresentanza
Allargare dare voce a più soggetti significa anche modificare
La centralità di alcune voci
Per essere molto chiari non si può fare battaglie di cambiamento solo attorno ad alcuni grandi valori della tradizione operaia soprattutto nel Mezzogiorno
Bisogna dal più voci bisogna avere la capacità di mettere in discussione alcune alcuni diritti cosiddetti acquisiti la cui persistenza e rischia di andare in rotta di collisione con alcune aspirazioni che non si riesce ha capito
Concludo dicendo una cosa se c'è un grande dibattito su questa storia che io ho cercato così disordinatamente di richiamare del protagonismo dei soggetti locali dalla dimensione locale dello sviluppo eccetera
Non vorrei che questo venisse scambiato come la filosofia
Che pure giretti nel Mezzogiorno si deve arrangiare
Oppure questo voto che gestisce la quarantaquattro il prestito d'onore euro del partito del fare arrangiatevi che non ce ne frega niente fare da soli finito queste un errore gravissimo difatti sembra battute che chi dice a queste posizioni bisognerebbe organizzare un soggiorno obbligato in Germania far vedere loro in quel Paesi dell'Europa centrale come vengono aiutate le piccole imprese le aree
In via di sviluppo
Quindi la questione non è in ossequio chi sa quali mode antimeridionali di abbandonare di intervento pubblico per le aree depresse
La questione è cambiare l'intervento pubblico è stato depresso da uno stato erogatore
Da uno stato distributore da uno Stato che strizza l'occhio da uno Stato che scambia scambia con i soggetti a uno stato amico a uno Stato che ti accompagna che richiede che tu ti metta in gioco sul serio che tu ti assumi le tue responsabilità e che ti accompagna come fa un amico e non come fa un protettore
Ringrazio il Borromeo e do la parola al sottosegretario Isaia Sales
Io credo che se dovessimo caratterizzare con una parola la fase che attraversiamo nel Mezzogiorno
Potrebbe essere questa
è finita l'epoca dell'imbarazzo
E finita l'epoca di un lungo imbarazzo dove parlare di Mezzogiorno di questione meridionale
Voleva dire parlare di niente
Il Sud sta venendo fuori dalla lunga afasia
Il Sud torna a parlare e per fortuna torna a fare buona opinione
Io credo che questo non era un risultato scontato
E quando all'inizio degli anni novanta si è discusso in maniera animata anche a sinistra
Sulla fine dell'intervento straordinario le previsioni erano il crollo totale del Mezzogiorno
E della questione meridionale come questione nazionale
Io credo che il trauma sia stato positivo
E rivendico alla sinistra al PDS il coraggio di aver fatto la battaglia contro l'intervento straordinario
E solo nei traumi che vengono fuori l'energia migliori e così è avvenuto nel Mezzogiorno
E il cambiamento attenzione sta avvenendo in luoghi tradizionalmente poco praticati dalla sinistra
Il crollo della classe dirigente del Mezzogiorno e del sistema economico di riferimento perché queste la singolarità sono crollati insieme
E avvenuto a vantaggio di una nuova classe dirigente che a livello locale si è affermata grazie ad una innovazione istituzionale cioè la nuova legge di elezione dei sindaci
E si è creata insieme sviluppata una nuova classe dirigente
Questo da ragione nel filone meridionalisti cosa l'addizionale a coloro che avevano parlato del rinnovamento dalla classe dirigente come l'unica possibilità il cambiamento nel Mezzogiorno
E credo che anche a sinistra noi oltre che richiamare gran uscì forse dovremo richiamare una persona come Guido dorso che in un'epoca difficile del Mezzogiorno parlò di rinnovamento della classe dirigente come l'unico occasione di campioni
Che cosa ha comportato questo cambiamento di classe dirigente che oggi la credibilità del Mezzogiorno avviene attraverso alcuni sindaci una cosa incredibile è impossibile solo alcuni anni fa
Oggi nel Mezzogiorno c'erano nuova classe dirigente di sindaci che compete anche con molti amministratori del Nord e soprattutto con molti amministratori leghisti nel buon governo delle loro città
Se il Mezzogiorno per un periodo era rappresentato da figure come Gava Pomicino e Ciancimino oggi sono alcuni sindaci di grandi città del Mezzogiorno ad essere gli ambasciatori del Mezzogiorno e l'opinione pubblica nazionale
Dunque malgrado tutte le previsioni il Mezzogiorno attenuto
E ha tenuto anche perché forse si sta sviluppando nel Mezzogiorno un sistema di impresa e piccole e medie forse nel sommerso che ci sta sfuggendo
E che forse la tradizione sindacale italiana e la tradizione della sinistra italiana non è adeguata accoglienza
All'inizio degli anni novanta tutti gli studiosi del Mezzogiorno avevano decretato la fine del mezzogiorno in quanto questione nazionale e il crollo della sua economia
Attenzione non sto dicendo che questo pericolo non ci sia però vedo che i cambiamenti del Mezzogiorno la rilegittimazione della questione meridionale sta avvenendo per strade inedite e fuori dalla nostra tradizione
Ecco questo è il punto su cui dobbiamo lavorare c'è bisogno di un cambiamento culturale ancora più forte perché una che economico nel Mezzogiorno
Cioè il Sud e in questo momento in una situazione di forza politica e di debolezza economica il nord del Paese e in un periodo di forza economica e di sotto rappresentazione politica
Noi dobbiamo fare in modo che la forza politica del Mezzogiorno cioè questo rinnovamento delle classi dirigenti possa essere utile anche al suo sviluppo economico
Cioè paradossalmente noi dobbiamo fare l'investimento dal basso nel Mezzogiorno non possiamo ripetono l'errore tradizionale che gridando al lupo del Mezzogiorno
Si è rimesso in moto un meccanismo di spesa pubblica di assistenza che ha depotenziato né del Gia migliori del Mezzogiorno
Ecco perché io credo che il nuovo meridionalismo deve partire dal basso deve puntare sullo sviluppo locale deve accompagnare aiutare le nuove classi dirigenti locali
Deve fare in modo che le classi dirigenti locali dei nuovi amministratori facciano squadra nel Mezzogiorno schiera una forza positiva del Mezzogiorno
E siano l'immagine positiva nel Mezzogiorno perché senza un'immagine positiva del mezzogiorno vero ce la faremo
E invito tutti coloro che dicono di amare il Mezzogiorno di smetterla con questa descrizione di un Mezzogiorno allo sfascio
Perché dire che nel Mezzogiorno c'è il record della disoccupazione dire che nel Mezzogiorno c'è il record tutti i guai che questo mondo non ci vuole una straordinaria capacità la vera novità è andare a individuare i punti positivi svilupparli accompagnarli aiutarli farli crescere noi dobbiamo puntare su questi
Ricordiamoci che questi nuovi amministratori sono stati vincenti
Perché non si sono lamentati non hanno detto aiutateci perché noi da soli non ce la facciamo si sono rimboccate le maniche si sono messi a lavorare e hanno chiamato i loro cittadini al principio di responsabilità che è una parola sconosciuta nella tradizione delle classi dirigenti del Mezzogiorno
E aggiungo
Che noi dobbiamo sviluppare sul terreno mi permetto di dire anche economico il grande peso del movimento antimafia
Non dimentichiamo un punto che nel Mezzogiorno il movimento antimafia è stato l'unico movimento civile nella storia degli ultimi cinquanta
è che il Mezzogiorno Rocco Lo Sciuto straordinarie battaglie sociali e sindacali come il centro nord ma conosciuto solo battaglie civili
E con le battaglie civili dimostrano una cosa
Che il Mezzogiorno per dire che era contro la mafia ha dovuto dimostrando in piazza cosa che non avviene in America o in altri Paesi pur con i problemi di mafia perché il Mezzogiorno ha dovuto differenziare se stesso da quella cultura
Ecco perché io ritengo che questo è il momento di dimostrare
Che
C'è anche un ottimismo della legalità
Perché la tradizione Dinoi meridionali
E che gli ottimisti erano coloro che facevano illegalità e i pessimisti erano coloro che volevano legalità
è venuto il tempo dell'ottimismo della legalità che alla legalità paga sviluppa tre occasioni crea opportunità crea consenso questo è il punto su cui dobbiamo lavorare
Perciò investiamo nella speranza nel Mezzogiorno diamo l'immagine di noi positiva che ci stiamo dando da fare che ce la mettiamo tutta che vogliamo essere aiutati in questo sforzo
Di fare dando a voi
Ma dobbiamo fare da lui dobbiamo dare quest'immagine
Di noi stessi quindi smettiamola con il meridionalismo dell'allarme col meridionalismo dello Stato che ci abbandona
Ecco io ritengo che il Periodo è il momento
Del meridionalismo di un intervento pubblico che accompagna sostenga rafforza il suo movimento dal basso che pure c'è stato nel Mezzogiorno sapendo tutti quanti noi che questo sommovimento e precario
E debole e instabile può essere messo in discussione però ripeto l'unico grande patrimonio l'unico grande capitale che il Sud a disposizione in questo momento
E allora mai più interventi dall'alto mai più lo Stato risolutore di tutti i problemi mai più la spesa pubblica come unico
Criterio economico mai più intervento dall'esterno
Aiutare il sud a fare Dassi credo che questa debba essere la nostra politica consolidare le classi dirigenti locali riaffermare usano localismo economico ricollocare il frutto nell'economia italiana e internazionale
Ecco dunque
La Periodo il il la competizione di lungo periodo da questo punto di vista io ritengo che tutte le politiche pubbliche a debbono andare in questa direzione e naturalmente dobbiamo sapere che oggi nel Mezzogiorno se accettiamo questa visione
Che la questione giovanile non è il dramma del pensi del Mezzogiorno la questione giovanile può essere la grande opportunità del Mezzogiorno
Questo è il modo da di capovolgere la situazione perché noi nel Mezzogiorno avremo nei prossimi anni il principale capitale umano dell'Italia
E nella competizione europea questo grande capitale acculturato può essere un patrimonio straordinario
Soltanto e con l'abbiamo isolato disperso spesso non un punto su cui si fa uno straordinario investimenti e allora insisto su questo il principale
La principale cosa che dobbiamo fare e investire sulla speranza sulla fiducia e mi auguro che la Sinistra giovanile
Abbia questa ambizione di rappresentare la sinistra del fare non del lamento la sinistra
Della competizione non solo quella dell'abbandono dello Stato la sinistra che con orgoglio chiede perché sa fare chiede per essere aiutato a fare
E vengo qui
E mi avvio a concludere anche a quello che il nostro governo sta tentando di fare per il Mezzogiorno
Naturalmente mi rivolgo innanzitutto al nostro vicepresidente Veltroni
Perché discutendo poi con molti di quelli che ci chiedono che state facendo noi forse abbiamo un grandissimo difetto di comunicazione in questo momento ci sono industriali italiani
Che fanno finta di non di non sapere oppure veramente non sanno il che è più grave quello che noi stiamo facendo per il Mezzogiorno
Io voglio ricordare a noi stessi e agli altri
I sette mesi dal governo Berlusconi per il Mezzogiorno ai nostri sette mesi di governo così vi dico delle cifre poi si potrà
Giudicare
Nei sette mesi di governo Berlusconi furono presi due provvedimenti
Ad agosto del mille novecentonovantaquattro fu decisa la fine della fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese del Mezzogiorno
Fu al luglio
Approvata la legge Tremonti che ha rappresentato il vero traino per una parte l'economia del Centro-Nord non ho avuto niente a che fare con l'economia meridionale questi sono gli unici provvedimenti economici che prese il proprio il Governo Berlusconi
Il Governo Prodi
Che cosa ha fatto
Prima questione ha ripristinato uno stanziamento annuo di dieci mila miliardi a disposizione del Mezzogiorno oggi il Mezzogiorno a disposizione dieci mila miliardi per investimenti due ha portato la fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese al sei per cento cioè un imprenditore del Mezzogiorno risparmio un milione otto per ogni dipendente un milione e otto per ogni dipendente
Tre approvati i patti territoriali precedenti quattro ha dato vita al prestito d'onore cinque c'è la fiscalizzazione totale per tutti i nuovi assunti che saranno assunti appunto nel Mezzogiorno
Sei
Ha inventato i contratti d'aria con tutti i problemi che ci stanno e presidente
Sette ha formulato una legge sulla riprogrammazione dei fondi comunitari per cui se le Regioni non impegnano i fondi entro il trentuno dicembre novantasei gli verranno tolti riprogrammati e se non li spendo Nendo il trentuno dicembre novantasette gli verranno tolti e saranno riprogrammati
Ha presentato un disegno di legge che istituisce l'apprendistato fino a quattro anni nel Mezzogiorno il contratto di formazione da due a tre anni
Il lavoro interinale e
Il part-time e la riduzione dell'orario di lavoro con gravi con cui Rossi incentivi fiscali e infine ha inventato il credito di imposta per gli imprenditori del mezzogiorno
Che avvieranno un'attività sotto i trentadue anni un quell'imposta di cinque milioni per i primi cinque anni di attività
E voi Vencato le cose
Più significative del nostro governo quindi può darsi che non dico sfottò televisivi ma da qualche parte non le cose lo dobbiamo dire almeno il confronto con quel governo è assolutamente improponibile però abbiamo sempre gli industriali italiani che dicono non basta non è sufficiente ci vuole dell'altro e qui ha ragione Carlo Borgomeo non ci lasciamo spaventare da questo anche nel Mezzogiorno la cultura dei piccoli passi è fondamentale
La cultura del processo e anche della fatica per raggiungere dei risultati e importanti non come diceva Borgomeo quella dell'evento e ricordiamo infine un altro record della pubblica amministrazione italiana che gli imprenditori che hanno chiesto incentivi sulle nuove norme che riguardano il Mezzogiorno
Hanno saputo in sei mesi se la loro domanda era stata colto meno riceveranno un anticipo quando con l'ex Agenzia per il Mezzogiorno si sono stati imprenditori che hanno atteso quindici anni per avere un contributo e il ministro dell'industria si è impegnato a farlo la prossima
Graduatoria in tre mesi
Ecco
E voglio adesso mi avvio veramente a chiudere dire le tre quattro cose più significative almeno di quelle che ho elencato
Il prestito d'onore
Anche qui io mi inviterei la sinistra giovanile noi naturalmente abbiamo scelto una strada ufficiale seria abbiamo di fatto distribuire i motivi attraverso i comuni e attraverso i giornali del Mezzogiorno
Quattrocento mila moduli inizialmente sono tutti esauriti sono arrivate finora dieci mila domande
Di questi dieci mila domande i due terzi sono laureati
Noi abbiamo fatto la fotografia del Mezzogiorno che vuole fare da sì
Cinque anni fa tante domande sarebbero state impossibili il prestito d'onore ha fotografato nel sud in trasformazione
E guardate che quei dieci mila che hanno fatto subito la domanda sono quelli più dinamici del Mezzogiorno che senza questa opportunità prima o poi sarebbero emigrati avremmo avuto una perdita netta del Mezzogiorno
Ora io ritengo che c'è uno straordinario e capitale umano professionale nel recinto
Noi dobbiamo aiutare col presso dolore ma non sarà sufficiente dobbiamo comprendere che lì c'è questo straordinario patrimonio
Dobbiamo vedere come lo aiutiamo a fare da semmai in prospettiva
Io credo che noi su questi giovani meritano devo fare un grandissimo investimento per esempio gradirei che nel Mezzogiorno ci fossero punti universitari eccellenti università dove viene gente del Nord a studiare non solo gente che dal sud o a studiare al nord
Centro di formazione professionale centri di formazione della pubblica amministrazione che fatti nel Mezzogiorno per dimostrare che questi possono ci possono essere punti di eccellenza e mi augurerei naturalmente anche nel campo sanitario
E in altri e in altri campi ma ha ragione Colajanni
Per esempio perché in Sicilia in Puglia non si fanno istituti universitari per il bacino del Mediterraneo cominciamo ad avere questa grande ambizione di essere noi interlocutori nel bacino del Mediterraneo
Perché se il nostro confronto sarà solo con il Nord Europa non ce la faremo a reggere noi abbiamo una straordinaria opportunità di dialogo con i paesi mediterranei a partire dalla formazione della loro classe dirigente come c'è in grandissimo problema di fare della Sicilia lì sono al centro del Mediterraneo ma questo non è un fatto geografica è un fatto istruttore di approdi diario porti di comunicazioni
Se noi vogliamo ecco essere al centro di rapporti che nel futuro possono ridurre il gatto della distanza geografica dai mercati
Dicevo sul prestito d'onore io mi auguro che la Sinistra giovanile posso fare punti l'informazione per esempio in Sicilia è strano stanno arrivando pochissime domande rispetto alla Campania alla Puglia e alla Calabria
Perché questo non avviene c'è poca informazione bisogna farne di più però fatta di questo una bandiera se la ritenete utile e naturalmente io mi assumo questa responsabilità mi auguro che Walter me lo consenta
Di dire che non c'è problema di finanziamenti cioè visto che c'è una domanda così ampia troveremo i soldi per finanziare questo strumento naturalmente ne dobbiamo fare e dobbiamo lavorare su altri i patti territoriali
Anche qui inizialmente c'era
Un'assoluta diffidenza ma che sono questi patti territoriali
E abbiamo visto che innanzitutto ottocento sindaci si sono messi ad elaborare lo sviluppo della loro realtà insieme agli imprenditori ai sindacati alle banche
Ma vi sembra poco che un sindaco al posto di aspettare il politico che da Roma gli dicesse guarda questi sono i finanziamenti Gotter RAI si è messo a immaginare il proprio futuro avrà sbagliato avrà fatto bene
Guardate che in Sicilia è importante che sono state già finanziati patti di Enna e Siracusa sono in dirittura d'arrivo il patto delle Madonie il patto di Palermo città e il patto di Caltanissetta e so che se ne stanno preparando altri ad Alcamo e ad altre realtà
Io credo che se in fisica se in tutto il Mezzogiorno i referenti dello sviluppo diventano gli imprenditori locali
I sindaci del posto le banche del posto noi abbiamo copiato esattamente il modello dello sviluppo locale di altre parti del Paese
E i patti territoriali rispondono a questo suo movimento dal basso a questa voglia dal basso di invertire una tendenza
Io credo che perciò sono fondamentale forse anche altri patti territoriali noi dobbiamo insistere di più ecco perché anche la mia
Personale diffidenza verso i contratti d'area perché io sono nel Mezzogiorno per un sano localismo
Non credo più in strumenti che era a Roma vengono utilizzati per determinare pilotare lo sviluppo è impossibile questo non è più questa la strada che noi dobbiamo seguire
E vengo anche l'altra grande questione oggi sollevata dalla CISL
Io credo che ne dobbiamo prenderne atto cari amici
E la sinistra giovanile ne deve prendere atto insomma noi dobbiamo stanare gli imprenditori italiani
Gli imprenditori italiani vogliono utilizzare il Sud o come grimaldello per
Per su chiudere la partita coi sindacati allora noi non glielo consentiamo perché sappiamo il ruolo equilibratore nella democrazia italiana dei sindacati
Ma se gli imprenditori si dicono se c'è viene consentita maggiore flessibilità noi portiamo l'occupazione andiamo a vedere noi siamo nella situazione in cui dobbiamo andare a vedere
Ma se vogliono utilizzarla per la manodopera che già lavora noi dobbiamo dirgli di no
Cioè sarebbe assurdo oggi mettere in discussione quando prende a un lavoratore nel Mezzogiorno monoreddito
Ma se ci dicono che vogliano utilizzare strumenti nuovi per i nuovi occupati noi dobbiamo dire di figlia dobbiamo andare a vedere
Io credo che noi dobbiamo farlo con coraggio
Senza imbarazzi
Dobbiamo dire loro no alla giungla perché nella giungla non emergerà l'imprenditore migliore
Martedì ad una proposta che posso dimostrare che abbassando il costo del lavoro si crea occupazione è la storia del Mezzogiorno finora non ha dimostrato ciò cioè la storia del Mezzogiorno ha dimostrato che pur avendo un costo del lavoro inferiore
Non si è prodotto grande occupazione ma se ci si dice che salendo questo si fa del Mezzogiorno un'area appetibile per investimenti esteri alla ricerca oggi di luoghi dove andare ad investire competitivi in Europa noi dobbiamo fare questo
Io credo che senza imbarazzi dobbiamo farle le ultime due cose ho finito sul serio riguarda le infrastrutture
Anche qui
Io ritengo che noi non dobbiamo puntare soltanto su infrastrutture tradizionali
è importante ristrutturare chiaro porti del Mezzogiorno
è importante fare la Salerno Reggio Calabria è importante fare la Palermo-Messina importante portare la ferrovia da Palermo fino a Milano in tempi ragionevoli e quindi l'alta velocità fin dove possibile
Bisogna ristrutturare il sistema dei porti in ma dobbiamo saltare su una fase lo sviluppo
Il dramma del Mezzogiorno è anche la distanza geografica non a caso tutta l'arretratezza si concentra nello stivale la parte inferiore dello Stivale ci sarà anche un motivo di ordine giocherà e allora qual è la tecnologia che annulla le distanze
E quella delle telecomunicazioni è quello dell'informatica noi dobbiamo fare del mezzogiorno e la prima tappa di una informatizzazione serie di un cablaggio delle città non solo Palermo Bari e Napoli ma tutte le grandi città del Mezzogiorno
E aggiungo l'edilizia ne parlo per ultimo l'edilizia del Mezzogiorno tutti si dicono se riparte l'edilizia riparte il Mezzogiorno bene
Ma questa volta vogliamo fare in modo che l'edilizia riparta senza fare danni morali e urbanistici sessi bisogna rimettere mano alle città
Bisogna risanare le città del Mezzogiorno immaginate quanto lavoro ci sarebbe se noi costruiamo finalmente un tessuto urbano moderno nel Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno non abbiamo le città abbiamo Città di Castello non abbiamo città con strutture urbane moderne
Quindi investiamo gran parte dei fondi comunitari anche su questo
E parlando di fondi comunitari io sono pienamente d'accordo a utilizzare i fondi comunitari anche per un programma contro la criminalità
Credo che questa è una proposta che è venuto da Confindustria da prendere in considerazione vediamo tutto quello che c'è consentito con i fondi comunitari ai fini della lotta alla criminalità non so se i programmi di recupero sociale programmi di adeguamento delle strutture sicuramente non per gli organici ma si anche questo è un problema che dobbiamo fare
Walter Veltroni ha ricordato più volte a che ora di mettere mano allo stato sociale io credo che questo sia un grande interesse dei giovani meridionali
Qui tra di noi se lo possiamo dire senza imbarazzi e forse per un lungo periodo abbiamo anche lui un po'prosciutto colpevolmente
Lo stato sociale per come si è organizzato in Italia cioè con un peso così forte la previdenza è uno stato sociale antimeridionale contro i giovani del Mezzogiorno
Fino a quando noi avremo uno Stato sociale che punta unicamente sul sulla giusta ricompensa di chi ha già lavorato non ci sarà spazio per misure alternative
Che sono poter assistere un giovane quando è disoccupato perché è fondamentale è incredibile che un giovane senza prospettiva non abbia la possibilità di un minimo salario io credo che in Italia queste l'assurdo
Che porta alla disperazione
E anche l'assistenza per una formazione continua e permanente
Credo che queste due cose uno stato sociale moderno le debba fare quando sei disperato senza lavoro darti un sussidio e poterti accompagnare nei cambiamenti delle tecnologie in grado di poterti
Di poterti fare competere se resta lo stato sociale così come io credo che noi non abbiamo molto da guadagnare quindi io mi auguro che da giovani meridionali dai giovani della sinistra meridionale una spinta a fare in fretta perché cambi questo stato sociale forse è una spinta che dobbiamo darci con più forza e più coraggio
Rilevato Fraia fallisce
Fare ad intervenire Pierfrancesco Majorino
Ma Rino al presidente della Rete studentesca nazionale che non ha niente a che vedere comunque con la Rete più comunemente conosciuto da queste parti
Una premessa che avrei fatto io nessuna malizia ma solo a titolo informativo
Ma io non so se questo tempo nel meridione d'Italia mezzogiorno Italia ma anche nel resto nelle altre parti del Paese sarà il tempo dei giovani
Nel senso che non so se ce la faremo ad imporre oggi qui ed ora nel Mezzogiorno nel Paese il nostro punto di vista e quando parlo di punto di vista non penso tanto dal punto di vista dei giovani di sinistra
Quanto al punto di vista dei giovani e basta con interessi bisogni
Aspirazioni a cui oggi non si danno sufficienti risposte e interessi bisogni
Aspirazioni che non riguardano solo noi come giovani generazioni ma che riguardano gli interessi generali del Paese ancora di più e lo dicevano altri in maniera molto più efficace di quanto sto facendo io adesso
In zone depresse come mezzogiorno Italia
Io però so che dobbiamo provarci proprio perché parliamo
Del futuro
Della società intesa
E lo facciamo non tanto io credo perché dobbiamo sollevare una sorta di guerra tra generazioni
Ma perché lo si diceva introduzioni mi sembra di questa mattina
Un conflitto tra generazioni
Un conflitto fosse di opportunità già c'è
E non solo
Nel Mezzogiorno d'Italia e non solo rispetto alla questione dell'occupazione
E quindi della capacità di lavorare
Io credo che un conflitto ci sia anche rispetto alla costruzione di un senso comune
Rispetto alla costruzione di un senso
E di una cultura del paese
E io credo che noi dovremmo saper riflettere su come
In quanto giovani generazioni riusciamo a fare emergere un protagonismo nostro ci si chiedeva radicalità
è curioso
E questo non è diciamo una critica
Agli organizzatori dell'iniziativa anzi è un'autocritica dobbiamo farci tutti quanti che dobbiamo continuare che continuano che mettiamo gli altri nelle condizioni di continuare faccio chiedere cioè è curioso che ci siano persone che continuino a chiedere da un'altezza generazionale che non è la nostra alle giovani generazioni di essere più radicali fosse quando riusciamo a sciogliere il fatto che essere la contraddizione di questi anni per cui la radicalità si sposa solo con il massimalismo
Quando riusciamo a fare questo allora diciamo a dotarci di una radicalità che intransigenza e che è capacità di non giocare sul terreno delle compatibilità continue il piano dei propri interessi io ho paura se la bandiera della radicalità la lasciamo ai viaggi esotici di qualcuno o questa paura perché
Credo
Che non paghi rispetto a quelle che sono le nostre finalità
Al di là di quello che è il terreno un po'della del gioco politico parlamentare
Ma le nostre finalità i nostri interessi come giovani generazioni che richiedono un lavoro richiedono un lavoro in nell'ambito di un mercato che si va si ristrutturando in maniera estremamente rapida in una dimensione internazionale ma che comunque è un mercato dove ci sono giovani lavoratori che fanno comunque i metalmeccanici che vanno in ogni caso tutelati e garantiti anche se ci sono tanti ragazzi tanti ragazzi che vendono software
E ci sono sono finalità è nostro interesse di giovani che chiedono di poter lavorare pieno di poterlo fare
Vivendo consapevolmente la propria vita il che vuol dire avere strumenti di formazione e di cultura e il che deve poter dire poterli avere in mente emettere essere messi nelle condizioni di potersi aggiornare nel tempo
E quindi da questo punto di vista io credo che dovremmo avere più capacità non soltanto di chiedere la riforma della scuola cosa importantissima figuriamoci tanti di noi su questi sono battuti in questi anni
Non soltanto di chiedere una diversa università ma ad esempio chiede le opportunità di formazione continua
Nella vita di una persona perché ancor di più nell'ambito di una dimensione internazionale come quella che stiamo vivendo
Nell'ambito di un mercato del lavoro e ristrutturazione come quello che stiamo vivendo oggi uscire perdere doveva cambiare lavoro deve voler dire poteva essere messi nelle condizioni di sapere e di conoscere quelle che sono opportunità o possibilità a cui si va in un successivo tempo in conto
Come io credo che noi tutti
Dovremmo batterci di più perché non cali l'attenzione rispetto alla costruzione della cultura della legalità tra le giovani generazioni
Malattia da questo punto di vista un terrore probabilmente dall'accento immagino si capiva sarà dato anche dal fatto che non essendo del Mezzogiorno
Ho vissuto fosse meno questi anni così drammatici appassionanti sul terreno la costruzione del movimento antimafia fosse ne parlo con un maggiore disincanto per questo però il terrore che il dibattito di oggi sulla giustizia
Sì
Non ci permetta di costruire una battaglia forte perché si affermi una cultura delega della legalità tra le giovani generazioni
O meglio parlando di lavoro parlando di formazione lo facciamo ma ne siamo consapevoli diciamo a trasmetterlo cioè riusciamo a fare capire
Alle ragazze e ragazzi
Che contiamo nelle scuole e nelle università
Che la battaglia per il lavoro e la prima battaglia per la legalità la battaglia per la cultura e la prima battaglia per la legalità io credo che a questo mondo è stato ora impegnati anche perché su questo ho l'impressione che stia calando la tensione nel Paese
E questo riguarda secondo me la classe politica i mezzi di informazione
Il senso di ciò che si vive oggi
Voglio concludere citando una cosa che è avvenuta
Alcune settimane fa in una scuola di Crotone
Gli studenti di quella scuola
Stavano decidendo se fare o meno
L'autogestione per discutere del progetto di riforma del ministro Berlinguer
Sono dovuti andare via dalla scuola perché stava per crollare la Scala che dovevano attraversare per portarsi da un gruppo di lavoro all'altro nell'ambito assemblee ora
Che tipo di concezione di democrazia di stato di legalità possono a vere quelle ragazze e quei ragazzi
Che tipo di concezione di opportunità possono avere io credo che dovremmo sapere in terra e provocare
Anche a partire da questi dati quotidiani materiali di più questo governo io credo che dovremmo quindi moltiplicare iniziative come queste prossime settimane avendo un'ambizione che quella di cui parlavo prima di non confondere la radicalità col massimalismo ma di far vivere la nostra nuova intransigenza
Ringrazio dal francese
Invitiamo ad intervenire il dottor Giancarlo Caselli
Grazie
Ringraziarvi davvero
Mi sa
Essere trattati viene fatta c'era tutti
E in certe stagioni fra penseremo da particolare
E questa forse qualche volta una di quelle occasioni
Parlare di legalità e sviluppo
Significa
Prima di tutto cercare di sgombrare il campo da una serie di vita
Da una falsa informazione spesso interesserà
Che rovescia i termini del problema quando l'isola non capovolge la realtà
Io credo
Anche se in questo caso
Trattandosi di un certo tipo uditorio probabilmente significa sfondare porte aperte
Io credo che pur trattandosi magari di sfondare porte aperte sia necessario indispensabile preliminare ricordare
Dire a chiare lettere che la mafia storicamente e attualmente è un fattore criminale che frena lo sviluppo impoverisce il territorio impedisce il funzionamento dei servizi
Impedisce l'efficienza delle istituzioni in definitiva toglie risorse cittadini
Si appropria violentemente della ricchezza sociale
Questa premessa anche se la conosciamo anche se possiamo darla per scontata anche può sembrare
A un certo punto di vista perché questa realtà la vive quotidianamente magari sulla propria pelle
Questa premessa è tuttavia fondamentale
Quanto meno per non avvalorare una falsa interessate interpretazione che vede le attività di repressione delle ma anche come un costo
Un costo quanto meno in termini di minori opportunità di lavoro
Costo che si scaricherebbe proprio sui giovani
Sui cittadini delle città e delle regioni in cui forze l'insediamento criminale
Di fronte
Periodicamente ciclicamente c'è sempre qualcuno che prova a riproporre l'equazione mafiosi arrestati imprese che chiudono lavoratori licenziati
Proviamo a ricordare insieme i primi tempi dell'inchiesta di Mani pulite
Anche allora qualcuno aveva provato intorbidare le acque
Dicendo che le inchieste del pool facevano chiudere le aziende
Rovinavano l'economia paralizzato negli uffici pubblici
Le procedure amministrative in definitiva comportavano gravosi costi sociali
Erano bugie
Dalle gambe corte
Perché almeno dopo un certo tempo è stato agevole per chiunque comprendere
Quanto la corruzione comporti prezzi che ricadono interamente sui cittadini su tutti noi
In termini di lievitazione dei prezzi
In termini di bassa qualità dei servizi
E che proprio il sistema delle tangenti a inquinare le regole di mercato
A rendere le aziende
Non competitive dunque a mettere a rischio posti di lavoro
Che indica cosa vale
Per le mafie
L'immagine di una mafia benefattrice
Che produce redistribuisce ricchezza
Che è più vicina dello Stato i bisogni degli strati più poveri
è un'immagine totalmente falsi
Per tutto improponibile
Se non altro perché e i giovani in particolare è facile comprendere quanto sia in ogni caso infinitamente maggiore la ricchezza sociale che viene sottratta rispetto a quella che viene prodotta
Basta pensare alla strage di giovani prodotta dal narcotraffico
Basta pensare a tante altre realtà di lacerazione del tessuto sociale ed economico l'usura e l'estorsione il caporalato
Basta pensare al sacco le grandi città Catania Palermo Sacco che hanno pagato i cittadini
Mentre i profitti sono finiti inventò che Tusk
Quelle dei mafiosi
E di quelle parti della politica e la finanza che con la mangiano stretto rapporti di composita
Basta pensare alla devastazione ambientale
Un suo bellissimo saccheggiato dalla speculazione edilizia
Pensare allo smaltimento selvaggio dei rifiuti
Le discariche abusive
Fonte di grandi profitti per i criminali e nello stesso tempo pesante sottrazione di ricchezza e di benessere per tutta la popolazione
E infine pensiamo
Rifiuti nocivi almeno la metà viene smaltita illegalmente
Si stima che le ecomafie gestiscano un giro d'affari
Di quattordici mila cinquecento miliardi l'anno insieme all'usura e dopo la droga la voce più consistente nel bilancio mafiose
Solo in campagna sono state censite trecentosedici discariche non autorizzate
Un milione settecentocinquanta mila tonnellate annue di rifiuti scompaiono attraverso questi canali illegali
Secondo l'Eurispes finiscono in gran parte al sud per il sessantuno per cento
Mentre sono in gran parte prodotte nel Centro-Nord
Cosa significa questo
è evidente
Significa che il mezzogiorno già penalizzato da una minore presenza di industrie e conseguentemente da un maggior tasso di disoccupazione
Riceve grazie alla mafia
Molti dei rifiuti nocivi che vengono prodotti in altre regioni
E ciò si traduce in gravi minacce per la salute di tutti
E anche di nuovo in minori possibilità di lavoro
Minor pericolosità dei mari
E grazie a questi inquinamenti controllati diminuzione del turismo dell'attività economiche dal turismo dipendente
Allora pena si riflette sulla realtà vera
Al di là degli slogan al di là della propaganda interessata al di là della Black propaganda interessata
Non dovrebbe essere difficile io ritengo sia facile sfatare i luoghi comuni
Ogni lettura o letteratura dei padrini visti come benefattori della comunità locale
Come riferimento per risolvere problemi il NARS in alternativa uno Stato distratto assenti
Certo tutto ciò che ho provato a dire
Non significa che le istituzioni
Soprattutto nel passato abbiano svolto correttamente sino in fondo i loro doveri e le loro funzioni
Non c'è dubbio che molto a lungo
In molte zone del Mezzogiorno
Lo Stato si è fatto conoscere soltanto dalla sua funzione militare
O nelle sue prerogative fiscali
Questo è accaduto non soltanto per le indiscutibili inefficienza e per un altrettanto indiscutibile malgoverno
Ma anche in una certa misura perché il degrado
E la carenza di opportunità e lo stesso ma al governo erano in una certa misura sono ancora possono ancora essere funzionali agli interessi mafiosi e in modo speciale allo scambio tra parti delle istituzioni e della politica e le organizzazioni criminali
Ecco allora che mantenere il Sud in un rapporto di assistenzialismo improduttivo è servito alla politica corrotta alla quella parte della politica che era corrotta
Per trasformare i diritti i favori
Favorita elargire in cambio di voti consenso
Ed è servito alle mafie per controllare meglio il territorio saccheggiando le risorse
Per speculare sui bisogni
E sulla disperazione di quanti proprio in virtù di quelle politiche si trovavano a dipendere dal boss locale o dal caporale della zona
Se oggi
I tassi di disoccupazione del reggiano intorno a livelli che conoscete e che sono drammatici
Se questo oggi accade
Ci offre un dato
Semplice nella sua drammaticità
Ambivalente
Perché ci dice contemporanei che due cose primo
Che senza costruire maggiori opportunità di lavoro soprattutto per i giovani non si sconfiggerà mai fino in fondo la mafia
Secondo che questa situazione è anche il prodotto di decenni
Il governo reale delle mafie assunti e le regioni
Dove governo reale delle mafie significa saccheggio dalla ricchezza sociale
Ad opera dei mafiosi e dei loro alleati
Attraverso un sistema di potere corrotto e criminale
Che ha incrinato a lungo economia e istituzioni
Ma
Non dobbiamo
Dimenticarlo mai e anzi quello che ho cercato di dire
A
Così la presunzione di riuscire ad evidenziarlo
Che la mafia
Se è indubbiamente questione criminale di cui si debbono occupare poliziotti carabinieri
Guardia di finanza
E anche se non soprattutto per certi profili per certe componenti
Questione sociale
Bene
Questo significa che l'antimafia della repressione
Deve combinarsi intrecciarsi viaggiare in parallelo contemporaneamente senza
Doppia o tripla velocità con l'antimafia dalla cultura dell'opportunità dei diritti
Questo significa che legalità e sviluppo sono un binomio assolutamente inscindibili
Allora sostenere
Il controllo di legalità cercare di recuperare quanto più possibile la legalità nei territori controllati
Spesso in maniera totalizzante dalle mafie
Significa favorire lo sviluppo di questi territori
Viceversa ostacolare
Inceppare delegittimare
Il controllo di legalità e magari i magistrati gli uffici giudiziari fra esercitano significa ostacolare ritardare bloccare lo sviluppo
Bene
Da Capaci via D'Amelio sono passati quattro anni e mezzo
A maggio e luglio
Sì sì la vera il quinto anniversario
Durante questi quattro anni e mezzo
L'antimafia dalla repressione
Quella che deve occuparsi della mafia come questione criminale quella che è di competenza di poliziotti carabinieri magistrati
Qualche passo avanti lo hai fatto
Credo passi anche abbastanza significativi ed importanti
Invece l'antimafia dell'opportunità dei diritti Cola che dovrebbe viaggiare ripeto intervento Onia in parallelo in contemporanea
Non con diverso a velocità rispetto antimafia dalla repressione
Possiamo anche non ne ha fatti
è rimasta sostanzialmente
Al padre
Di qui la necessità di di spingere sul versante
Dell'adozione di misure che contribuiscano a risolvere la mafia come questione sociale
La città di spingere sul versante dell'opportunità dei diritti del lavoro
Senta
Sta cominciando questa spinta deve crescere questa spinta deve irrobustirsi
Questa spinta deve essere sostenute
Molte volte invece
In fatto di constatare
La spinta ancora insufficiente sul versante sociale
E per contro una spinta
Che va crescendo incomprensibilmente crescendo sul versante della repressione ma non nel senso del potenziamento
Nel senso della assoluta sezione
Nel senso delle difficoltà nel senso delle polemiche nel senso della delegittimazione
Ecco
Non potenziare sempre di più l'intervento sul versante sociale
E addirittura indebolire quel versante di interventi contro la mafia come questione criminale che in questi quattro anni e mezzo magari con scompensi con errori con difficoltà con ostacoli con eccessi non lo so con cose che anche possono essere criticate sottoposte a verifica ma ha funzionato
Cercare di rallentare e cercare di far fare qualche passo indietro su questo versante nel momento in cui ancora non continua ancora un marciapiede non regime
La risposta sul versante sociale ecco a me sembra senza mezzi termini un orientamento miope
Suicida se non addirittura peggio
Certo è l'orientamento giusto tra virgolette giusto
Perché in Sicilia
Ma in tutto il Mezzogiorno
Tornino ad essere
Isolati
E quindi meno efficienti e quindi meno produttivi
Anche coloro
Forze dell'ordine e magistrati che istituzionalmente della repressione debbono occuparsi
Nel momento stesso in cui la loro attenzione
Proprio perché non si combina ancora strettamente non si intreccia ancora in maniera inscindibile con l'Antimafia nella cultura dall'opportunità dei diritti rischia di essere per quanto incisiva sempre insufficiente
Pur sempre mancante di necessari corollari dichiarazioni assolutamente necessarie perché avviliti assoluzione la questione come se avete considerato non soltanto la componente degli ex
Ecco
Io credo
Io ho finito
Che siamo in un momento molto particolare
Che può essere difficile come può
Risolversi anche in positivo
I risultati di questi anni per quanto riguarda la repressione
La necessità sempre più avvertita di combinare con la risposta repressiva risposte sul piano politico economico sociale
Hanno creato
Viviamo una stagione in cui si sono determinate le condizioni perché non solo debba
Come volontà come proposito anche possa concretamente andare avanti
Si tratta di non
Vanificare
Con approssimazioni
Con ulteriori ritardi con superficialità
Le condizioni le potenzialità che oggettivamente a mio avviso in questa fase ci sono
Che quanto occorre quanto quanto è necessario
Quanto rende possibile andare avanti
Quanto rende possibile soprattutto per la prima volta forse combinare
Ripeto l'Antimafia dalle persone con l'Antimafia l'opportunità dei diritti
Far sì che non ci siano due pezzi di Stato che viaggiano separatamente
Senza sapere quel che
Fa l'altro o addirittura muovendosi lungo restando fermo l'altro
Molto davvero molto e non lo dico perché
Mi rivolgo a una platea di giovani e non lo dico per captatio benevolentiae
Molto davvero molto dipende io ne sono assolutamente convinto
Da quanto voi riuscirete ragazzi giovani
Che fare
Come impegno come mobilitazione come pensione
Come presenza
Perché questi problemi non siano affrontati soltanto nel modo tradizionale che necessariamente finisce per avvitarsi su se stesso come accaduto nel passato
Ma siano affrontati in un modo davvero nuovo che significa organico articolato
Capaci di aggredire il fenomeno su tutti i suoi versanti per quanto riguarda tutte le sue partite le sue componenti
Senza far sì che caduto un pezzo altri residui notti magari si irrobustisce Scano consentendo di recuperare anche quello che è accaduto grazie
Io ringrazio il dottor Caselli per il contributo che ogni volta dalle giovani generazioni lo ringrazio di cuore adesso do la parola a la parola a Massimo Dapporto della Basilicata
Chiaramente per me è difficile intervenire dopo del procuratore Caselli
Però cercherò comunque di appunto di essere all'altezza io vorrei subito però chiede di un altro applauso voglio chiedere un applauso per le decine di giovani che sono qui in questa sala che non sono tutti siciliani che non sono tutti di Palermo che sono per la maggior parte meridionali
Questa è un'occasione importante
In questi due giorni
Giovani del Mezzogiorno discuteranno di queste tematiche sono in Regione sono sobbarcati un centinaio di chilometri per essere qui
A discutere di queste cose se ne sobbarcano altri per tornare
Nelle proprie regioni e forse anche da qui anche da questo paesone di Palermo o partire un pezzo di quello che noi stiamo definendo come nuovo protagonismo giovanile come conflitto generazionale
Detto questo insomma io
Parlerò pochissimo ruberò pochissimo tempo
Non so se ne dobbiamo recuperare una radicalità molto probabilmente il modo con cui dobbiamo affrontare i problemi è quello di avere un realismo forse un realismo magico per citare in qualche modo una un filone cinematografico ma comunque una un'ottica di realismo l'ottica propositiva un'ottica di governo delle delle questioni e dei problemi in occasioni come queste dobbiamo riuscire a sfruttare il momento l'occasione che questo Paese vive con la vittoria dell'Ulivo
Con la disponibilità di tante personalità del governo che possono affrontare i problemi che in qualche modo ne abbiamo da tempo sollevato è analizzato
Ma in queste occasioni non dobbiamo semplicemente cercare delle ricette economiche ai problemi la disoccupazione in primo luogo io credo che dovremmo rilanciare una forte iniziativa politica dei giovani dei cittadini io vengo da una regione piccola del Mezzogiorno la Basilicata questa regione del del mezzo nell'unica in cui uno schieramento politico il centrosinistra amministra il centrosinistra al governo io penso che la prima iniziativa la la prima fortezze della politica da fare da parte dice Cesa proprio questo cioè rilanciare El per liberare regioni meridionali
Dal governo del centrodestra questo perché questo perché abbiamo una forte contraddizione rispetto a quello che il quadro per esempio
Delle amministrazioni locali che sono tutte governate dal centrosinistra mentre abbiamo il centrodestra che amministra la Campania e la Calabria la Puglia la Sicilia e che sperperano risorse
è pezzi di futura delle giovani generazioni da qui deve partire comunque un primo passo del del del protagonismo del protagonismo giovanile
Perché appunto le questioni si affrontano anche politicamente non solo cercando gli strumenti tecnici gli strumenti di tipo economicistico ma dobbiamo anche ritrovare quella capacità creativa con la capacità propositiva prove nelle giovani generazioni proprio della nostra organizzazione
Per poter riuscire sempre di più a specificare il nucleare a scendere nel concreto dei problemi con capacità di governo quando abbiamo parlato di flessibilità organizzata di flessibilità regolata
Quando parliamo di prestito d'onore quando parliamo di contratti dare dobbiamo riuscire a riempire questi concetti che potrebbero far rimanere degli slogan con dei contenuti propri di organizzazioni giovanili anche di anche di sinistra
Altrimenti rischiamo di assumere noi lo slogan che in qualche modo sono propri di altri schieramenti di altri schieramenti politici questo per raccogliere anche quella che è la sfida che ci ha lanciato sale specializzato
Borgomeo cioè quella di riuscire a rappresentare un nuovo pezzo di generazione che quella che si avvicina all'auto in prenditi vita per non lasciare questa generazione alla presa da alla presidenza politica che appunto il centrodestra può offrire alle giovani generazioni
Per questo è un cambio di anche di di mentalità che dobbiamo assumere l'ultimo in qualche modo noi dobbiamo come in maniera potremmo definirlo Emea lucidamente visionaria ci resterà Colajanni questa mattina assumere tutte queste nostre analisi
Ai Verdi analisi concreta specifica regione per regione del Mezzogiorno delle risorse effettive su cui calare poi questi nostri strumenti e questi nostri interventi
L'idraulico Randi partiva dall'analisi delle risorse della Sicilia di un tempo e poi collocava queste risorse all'interno di un contesto mediterranea in qualche modo noi dobbiamo fare questo di una per ogni regione del del Mezzogiorno la Basilicata cito ancora la regione da cui provengo
Non solo per appunto il la colorazione politica ma anche perché rappresenta una specificità per altri per altre questioni dove in particolare la prima perché a un insediamento automobilistico come dono della FIAT di Melfi che rappresenta insomma
Un pezzo di produzione giapponese
In Europa in Basilicata in qualche voto e quindi pone problemi di nuova rappresentazione delle giovani generazioni che in questo stabilimento lavorano e quindi pone problemi anche di una nuova identità regionale
In qualche modo dall'altra che la questione pare delle dei giacimenti petroliferi rispetto a questo dobbiamo inserire nella nostra analisi nostro ragionamento
Politico rispetto a The Sunday calibrare quella che è la nostra attività sicuramente anche l'informazione rispetto al prestito d'onore
E quindi far sì che si sviluppino un certo tipo di idee di auto imprenditorialità e quindi riempirle anche di anche di contenuti io ho chiuso con lei sono citare un attimo un siccome in questi giorni ricorre anche il cinquantesimo della morte di un meridionalista come Guido dorso che in qualche modo noi assumiamo ora nella mostra anche la lezione politica pur setoloso prevederà Partito d'Azione dorso nella sua analisi
Delle delle contrazione del Mezzogiorno citava l'abbandono della classe imprenditoriale è dirigente del mezzogiorno e questo patto scellerato tra le classi dirigenti hanno della borghesia agraria del del Sud e diceva che il il sud ha bisogno di cento uomini dalle spalle d'acciaio per poter risorgere io penso che in questa sala ci siamo cento uomini dalle spalle l'acciaio e molti peggiori dalle spalle d'acciaio grazie
Grazie a Massimo e do la parola per il penultimo intervento al segretario nazionale della Sinistra giovanile Giulio Calvisi a seguire ci sarà l'intervento di Walter Veltroni
Due sono caduti i fogli
Io anch'io inizia con dei ringraziamenti innanzitutto ai compagni e le compagne di Palermo che hanno organizzato questa iniziativa
Ai compagni che si sono sobbarcati
Quattordici ore di pullman o dieci ore di traghetto per venire sin qui a Palermo
Per cercare di dare tutti insieme il nostro contributo su come
Noi le istituzioni la sinistra italiana riesce a rompere il silenzio che sembra essere caduto in questi anni nel match sul Mezzogiorno
E trovare anche una sede un luogo per interloquire per avanzare proposte concrete al governo la maggioranza dell'Ulivo come si sforzano di fare le relazioni di Marco
Di Tonino stamattina e provare anche a ad allacciare fra
Ad allacciare fra non si sente
Ma mi avvicino a micro
RAI complicato
Tremendamente pubblicato sì ma non
Sì
Mi pare insomma che noi stiamo cercando di allacciare evitante sud che ci sono nel Mezzogiorno d'Italia le tante condizioni giovanile che noi viviamo ed imparare forse tutti insieme
Non a collegarci in parallelo con Roma come spesso abbiamo fatto e come spesso hanno fatto le classi dirigenti del passato
Ma come ha scritto Cassano a conoscersi a comunicare capire come possibile marciare camminare insieme avere un percorso partendo da nuovi dal conoscerci fra Dinoi fra le diverse realtà del Mezzogiorno
E allora questi due giornate servono a questo
Problemi del Sud alle soglie del terzo millennio quali sono
Forse è il caso di parlare di una nuova idea di sviluppo che deve nascere oppure le ricette del passato sono sempre attuali
E può nascere dopo la fine dell'intervento straordinario i processi di mondializzazione dell'economia e dell'informazione una nuova idea di meridionalismo
E l'idea di meridionalismo che noi avanziamo e la stessa idea di meridionalismo che avanza la destra italiana oppure c'è anche una battaglia politica e culturale da portare avanti
Nel prossimo periodo
E la sinistra rispetto al passato deve compiere anche un'innovazione culturale deve cambiare posizione commessi c'ha militato Borgomeo Sales molti quelli che sono intervenuti a correggere anche orientamenti di un meridionalismo di sinistra del passato
E allora
Il Sud e in particolare la nostra generazione infine a qualche cosa da dire di originale di concreto
Possiamo essere considerati i nuovi quei giovani che affollano gli uffici le liste degli uffici di collocamento non più una palla al piede ma invece una grande risorsa per l'Italia e l'Europa il Mediterraneo come ci diceva Colajanni stamattina
E allora oggi tutti noi siamo stati interessati tutti abbiamo seguito con attenzione quello che ha detto Borgomeo quello che ha detto Sales quello che dirà Veltroni quello che dicono le persone insomma
Che stanno nella stanza dei bottoni
Anche se esiste ed esiste una stanza dei bottoni non lo so comunque che possono decidere
Però io penso che anche noi abbiamo un ruolo anche noi abbiamo possiamo dire qualche cosa di originale ed innovativo
E allora
Secondo me bisogna partire da una situazione da un dato reale
Abbiamo sentito molte soluzioni molte proposte sul lavoro sempre su tre temi lavoro impresa auto-governo scuola la criminalità organizzata
Sono emerse indicazioni interessanti già stamattina nelle due relazioni
E ed è emerso anche uno spirito comune dobbiamo essere più positivi dobbiamo essere più ottimisti dobbiamo avere più speranza
Dobbiamo smetterla con i piagnistei
Devo smetterla con uno studio che riflette sempre solo su se stesso
E dobbiamo guardare lontano sapendo che si può aprire una nuova sparse io so tutto questo son d'accordo figuriamoci l'abbiamo detto l'abbiamo detto in campagna elettorale
Però ha ragione Caselli quando dice l'antimafia della repressione ha fatto passi in avanti e l'antimafia dei diritti delle opportunità in questi anni non ha fatto grandi passi in avanti
E allora io all'ottimismo per l'ottimismo preferisco sempre quella lezione di Gramsci dell'ottimismo
Per la volontà cui si deve contrapporre sempre il pessimismo della ragione guardare le cose come stanno da dove partiamo e le cose come stanno oggi ci dicono che il Mezzogiorno d'Italia è ancora
Adesso la più grande area depressa d'Europa che nello studio risiede il trentasei per cento della popolazione italiana ed è concentrato il cinquanta ci sei per cento della disoccupazione totale
Che la disoccupazione giovanile il cinquantaquattro per cento contro una media nazionale del dodici per cento e che il sessantatré per cento delle ragazze del Sud non lavora
E chi c'è anche cosa che
Non ci ricordiamo spesso che per effetto della riduzione degli sgravi contributivi oggi nel Sud
Il costo del lavoro per unità di prodotto è aumentato di sei punti percentuali e oggi contrariamente a pochi anni fa il costo del lavoro per unità di prodotto al Sud e più alto che al Nord
Il costo del denaro il più alto l'hanno detto molti intervenendo non accenna a diminuire l'incidenza e la diffusione del lavoro nero
E lo si diffondono tutti gli strumenti di flessibilità poi ci torno su questo che ci sono già e che lo Stato già poté Lizzani che gli imprenditori già possono utilizzare per creare nuova occupazione
Il risultato insomma è che è difficile fare impresa difficile creare lavoro difficile creare un mercato legale non protetto difficile fare una battaglia seri incisiva per la legalità e allora qui sta il punto
Qui sta il punto perché guardate io voglio citare una cosa né l'anno scorso abbiamo fatto un convegno
A Bologna perché avevamo registrato una tendenza migratori all'interno del Paese
Avevamo registrato che c'erano dei ragazzi che dalla Sicilia dalla Calabria dalla Puglia dalla Campania prendevano il treno e andavano a Bologna a Modena Reggio Emilia
Per cercare lavoro lavoravano milione ad un milione e tre un milione quattro al mese con contratti formazione lavoro
Abbiamo chiamato quel convegno
Abbiamo dato un titolo che interrogativa quel convegno la sfida era portare i lavoratori al Nord o creare occupazione al Sud
Oggi Alfieri il poco acquistato L'Espresso
E L'Espresso ci dice fatto un'inchiesta bella
Ci dice che
Non solo è in atto una ripresa migratori all'interno del Paese ma molta gente sta prendendo il pullman il torpedone e standard ad emigrare in Germania
Come negli anni sessanta come negli anni cinquanta e sessanta da Paternò da Palma di Montechiaro da Sciacca ogni giovedì dalla Sicilia partono dieci pullman per dormo into Colonia Francoforte
Non è che un'emigrazione che non è rilevata perché si rimane scritta l'Ufficio di Collocamento
All'INPS un'emigrazione part-time come si come la definiva giornalista dell'Espresso
Da cattolica
Era crea emigrato anche un giovane consigliere comunale
Noi un giovane consigliere comunale diamo lettura i Comuni si sta formando una nuova classe dirigente del futuro del Paese e c'è anche qualche consigliere comunale che non ha prospettive e prende il pullman e se ne va in Germana lavorare
In un Paese che a cinque mila abitanti e mille duecento abitanti sono emigrati negli ultimi tre anni mille duecento sui cinque mila
E allora
Cosa sta succedendo in questo Paese cosa sostituisce avendo nella nostra generazione a me pare di cogliere ancora diffuso un animo che dice
Che non si ha tempo per aspettare le politiche di medio periodo o di lungo periodo per rilanciare il il sunto lo sviluppo
E che magari l'unica speranza immediata è quella di partire di trovare una speranza
E cioè
Questo mi dice che quelle speranze che noi abbiamo acceso in campagna elettorale che ha acceso anche questo governo anche qualche atto che ha fatto il Governo ancora non sono diventate diciamo non è un qualche cosa che ha spento quell'ansia di insicurezza di incertezza che c'è in tanti giovani del Mezzogiorno
E molti di questi o emigrano oppure stanno a casa in quello Stato che oscilla fra la noia e la Partia
Quello Stato che è stato chiamato da qualche giustamente la disoccupazione dal pesa una disoccupazione che c'è ma che si sopporta perché comunque c'è un sistema familiare che garantisce reddito protezione sociale residenza
E allora si rimane inattesa inattesa forse del posto fisso oppure gratta e vinci della Lotteria Italia oppure viene vedi eventi alla Forrest Gump di quelli che ti cambiano la vita e ti rimettono tutto in discussione
E allora se c'è questa situazione può essere la speranza il riscatto la scuola la formazione di sapere la possibilità di usare la cui intelligenza per produrre servizi e beni materiali in una società dove ecco queste cose valgono oro lo diceva prima Borgomeo
Le domande per attuare per utilizzare il prestito d'onore fotografano l'inventiva del sud
Può essere questa la strada investire nella formazione così come abbiamo detto in campo in campagna elettorale per costruire le pari opportunità fra un giovane del Sud o ed un suo coetaneo di Bologna
Quante volte lo abbiamo detto insomma Veltroni eravamo fieri quando Veltroni andai in televisione diceva investiamo nella formazione perché così bisogna fare l'abbiamo detto anche noi tanto tutte le iniziative che abbiamo fatto
Però oggi la formazione italiana è all'altezza oggi di questa sfida
La scuola l'università la formazione professionale
Io penso di no
E allora da qui bisogna partire non solo perché ancora in questo Paese succedono cose come quelle che stanno succedendo che sono successi in questi ultimi anni e che ha registrato la magistratura che hanno registrato i carabinieri all'Università di Messina
Dove hanno fatto le fasce di reddito per passare gli esami duecento mila lire cinquecento mila lire a chi non poteva dare di più due milioni tre milioni a chi magari aveva un reddito consistente comunque l'esame lo si passava così
E allora ci sono limiti però anche ancora più strutturali senza questi esempi di illegalità
Ci sono oggi nel mezzogiorno circa centocinquanta mila giovani tra i diciotto e cinque e i quindici anni che sono privi di qualsiasi titolo di studio
Il tasso di dispersione scolastica negli istituti tecnici professionali dove balla parte più povera dalla popolazione raggiunge punte del trenta per cento ogni anno trenta mila non finiscono le scuole dell'obbligo
A Cagliari c'è un tasso di ripete Enza nelle scuole elementare del venti per cento a Palermo in questa città il sei per cento degli studenti ripete la prima elementare
Il diritto allo studio e negato lo sappiamo l'abbiamo denunciato molte volte
La formazione professionale quello che ha detto Borgomeo e quello che ha detto Borgomeo e c'è una cosa che serve più agli enti che organizzano i corsi che agli allievi che li frequentano
è vero qualche cosa si sta facendo noi abbiamo espresso più di una volta un giudizio positivo sull'operato di Berlinguer
Però io voglio ricordare qui la lezione di Gesualdo Bufalino
Che quando fu interrogato
Sulla presenza dei Vespri sull'operazione Vespri siciliani gli fu chiesto serve l'esercito in Sicilia retto malati sì serve serve un esercito di insegnanti nelle scuole medie scuole superiori perché così si vince la sfida dell'illegalità
Per e per la legalità e allora qui io vengo alle questioni del del Governo rispetto a questa situazione lo diceva Tonino Russo sul lavoro sullo sviluppo sull'occupazione sulla formazione o questo governo ha fatto poco
O si è fatto capire poco
Oppure ci sono tutte e due le cose c'è un mix forse ci sono tutte e due le cose
E allora qui
Siamo per abbiamo chiesto stamattina io lo voglio rinnovare adesso questo delle richieste che abbiamo avanzato a Walter Veltroni cose semplici per carità cosa che sono già state annunciate e che però sarebbe importante
Che nei prossimi mesi il Governo le facesse da subito decollano il Patto per il lavoro si attua il Patto per il lavoro si fa la conferenza per il lavoro quando si fa
Viene finanziato il prestito d'onore lo diceva a bordo Sales prendeva questo impegno ne siamo contenti un risultato importante già di questo convegno abbiamo questa assicurazione possiamo andare avanti possiamo continuare a organizzare quei giovani qui magari abbiamo detto mai al sindacato ma da quella parte va in Comune prendemmo dovute aiutiamo eccetera possiamo non possiamo tornare da loro direi nomi abbiamo illuso continuiamo a lavorare con voi
La terza sfida la flessibilità io sono d'accordo con chi ha detto Borgomeo Sales accettiamo la sfida
Per l'innovazione
Non facciamo battaglie ideologiche
Però attenzione io voglio sottolineare un punto voglio fare un po'l'avvocato del diavolo
Le gabbie salariali cosa che si evince dalla proposta di stamattina della CISL
Sulla riduzione dei minimi contrattuali in qualche modo questo Paese le già conosciute mezzogiorno di tale alla già conosciute nel fino al mille novecentosessantotto nel sud del Paese c'erano le gabbie salariali e non hanno funzionato
Allora io voglio sollevare un altro problema guardate che oggi un imprenditore che vuole investire nel Mezzogiorno
A mille strumenti a molti strumenti a un mito molti strumenti per
Risparmiare sul costo del lavoro cioè l'apprendistato ci sarà il lavoro interinale cioè il contratto di formazione professionale c'è il contratto di riallineamento ci sono i patti territoriali che non pregiudicano la possibilità di incidere sui minimi salariali
C'è il part-time e ci sono i contratti di collaborazione coordinata e continuativa ci sono tanti strumenti vogliamo adottare ulteriori strumenti per la flessibilità benissimo discutiamone andiamo a vedere come diceva Sales però attenzione
Attenzione guardate che parlare di lavoro e di diritti di contributi nel mondo del lavoro
Significa anche parlare di stato sociale
E quando allora parliamo di sanità di più istruzione io voglio capire chi lo finanzia questo stato sociale se nessuno paga i contributi
Se nasce un mercato del lavoro dove nessuno paghe e contributi dove si eroga sono stipendi butta in busta paga queste il punto che è entrata in crisi il sistema pensionistico in Italia perché a un certo punto c'erano dei lavoratori pensa quelli
Ed è assunti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa che erano fuori dal sistema previdenziale pubblico fuori non c'erano lo finanziavano
E allora lo apre giudicavano il loro futuro previdenziale ma metteva in discussione anche futuro previdenziale del dei loro genitori dei loro nonni questo è un punto fondamentale allora forme di lavoro flessibile firma flessibilità regolata e flessibilità regolata e inserita dentro un progetto di riforma dello stato sociale non la flessibilità l'abbassamento dei minimi salariali tout-court in cambio di niente
In cambio di niente queste un punto decisivo culturale che noi non possiamo e su questo secondo me no no e non con non conduciamo una battaglia di retroguardia se diciamo un attimino fermiamoci riflettiamo
Qual è la contropartita con già una battaglia secondo me di avanguardia perché poniamo il problema delle risorse dalla distribuzione delle risorse dello Stato dello stato sociale quindi questo un tema decisivo delicato
Così come decisiva e delicato l'altro temo quella sulla formazione io non vorrei che di scuola si parlasse solo ad autunno
Berlinguer noi gli abbiamo detto più volte è stato bravissimo quest'anno perché insomma questo governo in pochi mesi ha tagliato ottanta mila miliardi
Delinquenti recuperato sa Berlinguer è riuscito ne dobbiamo dare atto hanno fare in modo che ci fosse solito taglio annuale sulla sui fondi per la scuola
Quindi gliene va dato atto va dato atto al ministro va dato atto al governo di essere stato
Deciso in questa situazione però non siamo ancora in presenza di un quel massiccio investimento campagna elettorale abbiamo detto tagliamo dappertutto fa rigore finanziario però sulla scuola investiamo di più
Allora il mille novecentonovantasei è stato l'anno della conservazione io chiedo a Veltroni che il mille novecentonovantasette sia l'anno dell'investimento perché nella scuola bisogna investire soldi altrimenti noi facciamo l'autonomia della miseria noi dobbiamo investire
Molti soldi nella scuola bisogna avere risorse perché senza le risorse non si fanno le riforme questo è un punto decisivo che
Interroga anche la possibilità della scuola italiana di essere di realizzare quegli obiettivi ambiziosi che si è data nei programmi di riforma che il ministro ha fatto il Governo ha fatto che molti studenti hanno condiviso
Un'altra cosa più rivolta non solo non è rivolta solo al governo nel quinquennio mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantanove
Le regioni del Mezzogiorno dovranno spendere trenta mila miliardi provenienti dall'Unione Europea trenta mila miliardi provenienti all'Unione Europea voi direte c'è tempo cinque anni primo poi spendere
Io cito questo dato perché nel quinquennio mille novecento ottantanove mille novecentonovantaquattro
Dieci mila miliardi le regioni del Mezzogiorno non sono riusciti a spenderle
Cioè adesso aveva a disposizione dieci mila miliardi da parte dell'Unione europea non sono stati spesi soldi buttati perché non si non si presentavano i progetti
Allora qui sta la sfida per la classe dirigente del Mezzogiorno secondo me la sfida per il governo la sfida dove se su queste cose concrete
Sì
Compie quel ragionamento che è stato fatto stamattina insomma sul nuovo sviluppo sul sull'autogoverno sull'identità culturale ambientale umana sulla nuova classe dirigente sullo sviluppo endogeno
Sullo sviluppo non importato Sutto quelle tutte quelle cose che ci siamo detti oggi e che secondo me danno un'idea di meridionalismo
Che è diversa dal passato e che è radicalmente diversa dall'idea di meridionalismo che ci propone la destra italiana in questo in questo momento
Cioè insomma noi
Abbiamo una battaglia culturale da condurre contro il populismo alla cito che questi una deriva che possono seguire
Le popolazioni del Mezzogiorno o nuove protettore la tapparella Camera colpito sto chiudendo guardate un un manifesto di Tatarella in campagna elettorale che m'hanno fatto vedere i compagni della Puglia
Lo so che è nera
La Puglia chiama Tatarella risponde c'era lui al telefono te appunto nell'atto di risponde ecco questa è l'idea del vecchio mezzogiorno dove c'è il protettore dove ci sono quelli che hanno bisogno delle risorse dei soldi chiamano il grande protettore che poi agisce io penso che oggi noi in questa giornata di discussione con Veltroni con Consales non abbiamo fatto questo errore non abbiamo chiamato sale se Veltroni
Per rispondere abbiamo chiamato sale se Veltroni per interloquire con noi per riflettere sulla su una prospettiva di sviluppo per capire come una generazione può dare il contributo per lo sviluppo del Sud
Per capire come può essere attivato una vertenza che si concretizza con delle richieste concrete al governo ma capire anche come tutto questo comporta una battaglia culturale politica nello stesso Mezzogiorno una sfida quindi anche a noi stessi
A quello che noi riusciremo a fare
Oggi ci sono tanti giovani in questa sala molti son venuti da fuori grande successo dell'iniziativa
Quanti sono i giovani disoccupati che sono qui dentro
Io spero tanti forse non sono sufficienti sicuramente lo sono tanti giovani che lo incontriamo nelle nostre sezioni che lo incontriamo nei nostri luoghi di militanza
E allora probabilmente quando parliamo di disoccupazione con quanta gente in carne ed ossa chi vive questa condizione noi riusciamo a parlare
E allora guardate è facile portare Sales Veltroni perché ad un convegno di un'iniziativa di giovani un po'perché loro sono sensibile ai problemi dei giovani
Ma anche perché si ha la testa forse anche la stessa tessera di partito in tasca e io penso che questa non deve passare cioè noi dobbiamo portare le nostre istanze
Al governo
Sole mare sollecitazioni però portando un qualche cosa che prescinde dall'appartenenza ad un unico partito all'Ulivo alla dei DS alla sinistra quello che volete voi
Ma che si concretizza della mobilitazione della capacità di attivare energie e risorse che oggi vedo la politica con distacco che stanno fuori da questa sala
E che sono i giovani che fanno la fila all'Ufficio di Collocamento che sono i giovani che non
E difficilmente lo riusciamo incontrare la nostra esperienza di militanza ed impegno ed impegno politico e quindi voi
In un Sud che ancora
Vive una situazione che oscilla fra la rassegnazione e l'impotenza pieno tutta questa situazione del futuro suocero rivolta non svolge la rivolta non lo so cioè neanche il progetto politico
Noi non abbiamo il dovere morale e civile per noi per la nostra funzione della vostra generazione futuro secondo me di sollevarsi porci questo problema e di dire beh noi vogliamo che questa condizione diventi progetto politico diventi progetto politico
Che è la condizione di tradizione del del Mezzogiorno possa avere uno sbocco
Attraverso una un movimento
Dove può nascere secondo voi un movimento che pone la riforma dello Stato sociale che pone la riforma della distribuzione
Delle delle risorse non più solo per alcuni ceti alcune categorie sociali garantite ma anche per verso chi non è garantito se non qui nel Mezzogiorno
Se non qui nel Mezzogiorno e guardate che OLO solleviamo noi in termini di progetto politico o fra qualche anno lo solleverà la destra questo tema
Soprattutto se la destra riprendo un filone giovanilistico che ha nella sua cultura e lo farà lei e lo farà nei fra una destra e allora noi diremo eh va be'si sollevano problemi
Problemi giuste però si danno risposte sbagliate saremo ancora una volta il ritardo noi dobbiamo partire qui io colgo la sfida di Borgomeo sull'inutilità dell'Ufficio di Collocamento bene facciamo i sistemi all'Ufficio di Collocamento cambiano gli Uffici di Collocamento
Perché gli Uffici di Collocamento su una cosa che non è che giudichiamo male perché abbiamo letto qualche libro ma perché effettivamente sulle parliamo con un giovane disoccupato
Sì si vive male l'istituzione dell'Ufficio di Collocamento a che cosa serve a che cosa serve
Allora li attiviamo un movimento nelle università nelle scuole di queste abbiamo bisogno unendo no Massimo ha ragione Majorino nel dire smettiamola con i massimalismi passiamo radicali certo abbiamo bisogno più
Di più radicalità io penso che se tante persone a puntare il coraggio di prendere il pullman trarsi quattordici ore di viaggio venire qui per due giorni
Io penso che noi ce la possiamo fare che noi possiamo portare alla prossima iniziativa con il Governo tanti giovani che oggi non sono dentro lo store partito
E non solo che non si riconoscono l'Ulivo ma tanti giovani che oggi stanno stanno male
Tanti giovani che oggi sono fanno la fila degli Uffici di Collocamento tanti giovani che oggi vivono la realtà del lavoro nero questo se sapremo essere capaci se sapremo essere capaci di comunicare con loro ma gli occhi di una prospettiva alla speranza ce la possiamo fare perché siamo al governo
Quando noi eravamo al governo è la più difficile adesso è più facile e attraverso questa funzione secondo me noi daremo un grande contributo come generazione al Paese ma daremo anche un un grande contributo una grande mano al Governo perché il governo ha bisogno di sollecitazione di forze vive che dicano bene andiamo avanti andate avanti ce la potete fare
Ringrazia Giulio Calvisi a ridare la parola vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni voleva invitare i compagni che sono in piedi ad accomodarsi sopra che ci sono dei posti liberi
La parola a Walter Veltroni
Io sono qui per due ordini di motivi non solo e non tanto perché diciamo cioè come diceva adesso Giulio Tbilisi una comune appartenenza che titolo utile ma non sufficiente diciamo così
Per un altro motivo più di sostanza che vi riguarda direttamente come Sinistra giovanile io la seconda volta in poche settimane che partecipo ad un incontro alla Sinistra giovanile
Sono stato a Bologna qualche settimana fa est oggi sono qui se ne capiteranno altre
E se mi inviterete continuano a venire perché penso che per chi fa il lavoro che io mi trovo in questo momento a fare sia
Fondamentale insomma potremmo portare sul addosso quelle tute che portano i vini e lavoratori dell'Anas con scritto stiamo lavorando per voi perché obiettivamente un governo che abbia un'ambizione riformista
Non può che sostanzialmente investire sulle generazioni che verranno e questo governo ha dentro di sé e noi glielo costituiamo e noi che abbiamo responsabilità così
Impegnative onerose io diciamo solo qualche anno fa mai qualche più di uno insomma ero esattamente nella condizione quale voi siete oggi oggi mi trovo a fare il vicepresidente del Consiglio
Se c'è una cosa che sento vorrei dire come dovere morale prima ancora che come dovere politico
E cercare di cambiare questo mio Paese in modo tale da consegnarlo alle generazioni che verranno molto migliore di come coloro che mi hanno preceduto l'hanno consegnato alla mia generazione
E dunque il primo motivo è questo continuare questo dialogo ascoltare dire le cose che ora dirò
E comunque
Ragionare insieme lavorare insieme e chiedere a voi non di battere le mani al governo
Di farlo quando c'è bisogno
Perché
Naturalmente governare difficile ma si deve sapere che è una sfida contro conservatorismi difficilissimi a morire
Noi da sette mesi stiamo scontrandosi contro resistenze
Di vecchi modi di di di di concepire
Questo Paese il suo sviluppo vecchi poteri e dunque in questa battaglia dura e difficile dobbiamo sentire il sostegno delle forze che hanno
Che hanno fatto vincere la coalizione dell'Ulivo
Ma lo vogliamo anche sentire le critiche le osservazioni rimproveri e le valutazioni che devono essere fatte dunque per questo e questa è la prima ragione per la quale sono qui c'è una seconda ragione per la quale sono e sono qui a Palermo non qui con la Sinistra giovanile qui a Palermo qui in questa città sono qui per questa seconda ragione per dire molto seccamente molto decisamente tre corsi
La prima cosa questo governo personalmente dentro questo governo anch'io come ho avuto modo di dire qualche mese fa
Considero che la battaglia contro la mafia sia una battaglia non con chiusa ancora aperta che deve impegnare tutte le forze sane e vive di questo Paese e oggi possiamo con serenità
Considerare tra le forze sane e vive schierate affianco dalla battaglia che conducono carabinieri
Poliziotti e magistrati contro la mafia oggi si deve sapere io sono qui per dirlo al loro fianco e dalla loro parte c'è il Governo della Repubblica Italy
La seconda cosa che vorrei dire
In assoluta sintonia con quanto ha detto Giancarlo Caselli prima in un intervento che io qui c'è un registratore che si è fermato Lotito ha sofferto per la cronaca recente
In assoluta sintonia con quanto ha detto Giancarlo Caselli prima
Io penso che noi abbiamo da combattere una doppia battaglia contro la mafia e che il governo lavora Combat le vuole combattere tutte e due queste battaglie la prima è appunto la battaglia dell'antimafia che reprime il fenomeno dalla mafia io sono tra quelli che pensano non sono un esperto ma leggo le cose che coloro i quali sono esperti e vivono sul campo l'esperienza tra lotta alla mafia i magistrati in primo luogo ma anche colore lo studio del fenomeno
La mafia subito dei colpi molto forti badate non dobbiamo oscillare dei giudizi
La mafia subito dei colpi molto forti questi colpi molto forti ci dicono anche una verità che quando progressivamente
La politica
Ha sostanzialmente sostanzialmente non sganciato
Un sistema di coperture di tutele e di garanzie di cui il fenomeno mafioso negli anni della sua più forte e più travolgente espansione ha potuto godere
è stato più facile o comunque meno difficile combattere il fenomeno dramma il che vuol dire che quel legame tra mafia e potere politico
Che è uno degli elementi che hanno connaturato il formarsi di questo fenomeno del nostro Paese era un dato della realtà e non un'invenzione letteraria
Al tempo stesso questa battaglia non è finita come dicevo prima
Non solo perché la cronaca quotidiana ancora ci riporta per chi abbia una certa idea di che cosa deve essere questo Paese e questo Paese tutto con questo Paese a scacchi o questo Paese diviso a metà ci riporta troppe notizie di persone uccisi penso al vera e propria carneficina o mattanza che a Catania ogni giorno ci porta notizie di persone uccise o anche a fenomeni che ancora investono l'area del palermitano ma al di là del fenomeno dell'omicidio c'è ancora una presenza della mafia
Diciamo nel controllare l'esercitare una funzione di controllo tra società soprattutto di danni economici importanti
E per chi considera che la battaglia contro la mafia non sia una sorta di armistizio per il quale a un certo punto si smette di sparare e il problema è finito ma il problema nella lotta alla mafia sia in primo luogo un problema di liberazione
Della società siciliana e non solo di quella siciliana perché dobbiamo parlare di un fenomeno che per esempio in altre regioni sta prendendo
Penso in Puglia
O in Calabria sta prendendo una conformazione altrettanto inquietante e pericolosa
è una vera e propria liberazione della Società dell'imprenditoria delle dell'intrapresa delle attività commerciali dai condizionamenti che hanno impedito che questa marcia assetto con la velocità con la quale marciava
E ha marciato in altri momenti della storia italiana in altre zone della storia italiana
Quindi questa battaglia va condotta
Sapendo che molti colpi sono stati assestati ma che molto c'è ancora da fare
E che dunque non bisogna come si dice usiamo l'espressione
Rituale usiamola ma in questa ritualità cioè
Come di almeno per quanto mi riguarda lo ha detto Giancarlo Caselli prima non abbassare la guardia nel senso di non pensare che siamo già dall'altra parte abbiamo fatto un gran pezzo di strada
Ma partivamo da così lontano che c'è ancora molta marcia da fare e la facciamo e la faremo insieme utilizzando tutti gli strumenti e siccome non mi piace parlare sotto metafora
Vorrei dire che anche la discussione che è in corso in questi giorni a proposito della questione dei pentiti deve essere affrontata con razionalità con serietà
Con comprensione diciamo degli stati d'animo che si manifestano
Con disponibilità al dialogo ma con alcune convinzioni radicali
Per i quali io siccome sono le mie le voglio le voglio dire mi sembra corretto e onesto dirle qui in questa sede
Io ho ascoltato le cose sono state dette in un'aula di tribunale
E nei confronti di quelle cose non ho il tradizionale dispetto che vorrei pure vedere che non ci fosse nei confronti di una persona che ha subito indolore che quella donna ha subito ma c'è qualcosa di più
In quelle parole c'è un pezzo di una storia italiana che ci ha travolto
E c'è un pezzo di una storia nella quale persone che facevano
Il lavoro di difendere le istituzioni lo Stato venivano uccise e fatte saltare per aria
Da persone che spesso trovavano connivenze e protezioni dentro quello stato che poliziotti carabinieri e magistrati sentivano di dover difendere questa è stata la tragica assurdità di un Paese che ha conosciuto quello che noi abbiamo conosciuto
E dunque le parole di quella donna sono parole importanti sono parole che nascono da dentro questo dolore
E pongo anche dei problemi reali
Ma vedete esce in Italia una certa tendenza a buttarsi su questi problemi con una qualche leggerezza è un po'assecondando mode e e dibattiti diciamo che dal punto di vista
Degli intellettuali o degli osservatori che scrivono da casa loro
Sono un conto dal punto di vista delle persone che vivono direttamente o perché hanno conosciuto appunto il dramma del dolore o perché si trovano a combattere in prima fila sono un altro conto
Io penso che i pentiti abbiano consentito
Nel corso di questi anni
O meglio non i pentiti ma il lavoro che la magistratura ha fatto utilizzando anche lo strumento dei pentiti che è cosa diversa
Abbia consentito nel corso di questi anni di evitare alti stragi altri omicidi
Altre cose che
Potessero produrre un carico di dolore e di disperazione tale e quale abbiamo sentito appunto in questi giorni con una con manifestazioni che ripeto non solo rispettiamo ma capiamo e per una parte condividiamo
Sarebbe aziende era la prima cosa che abbiamo detto e cioè che la lotta alla mafia non è finita
è vero ed è ed era anche l'altra parte cioè che abbiamo dato dei colpi lo Stato ha dato dei colpi importanti
Allora bisogna continuare su questa via perché il problema c'è ancora e perché gli strumenti che sono stati utilizzati sono evidentemente strumenti utili Cannes abbisogna continuare questa battaglia
Dopodiché si potrà vedere correggere ci sono distorsioni ci sono aspetti che non funzionano ci sono clamorose ingiustizie chi sono
Famiglie come appunto quelle delle quali si parla in questi giorni nei confronti dei quali lo stufato è stato assente o non ha avuto la necessaria capacità di di di comprensione di risposta per il per il prezzo pagato bisogna duramente correggere tutto questo e dall'altra parte ci sono trattamenti correggeremo anche questo mal di pirata azione di fondo
Per la quale anche anche lo strumento dei pentiti è uno degli strumenti con i quali noi combatte la mafia questa ispirazione credo
Che non avrebbe senso se fosse messa in discussione
C'è poi il terzo fronte
Che è quello di cui ha parlato Caselli l'altra antimafia quella che in Italia non c'è stata
E cioè l'antimafia dello sviluppo
Quell'antimafia che parte da un principio da una convinzione da una regola che si sa e cioè che la mafia arretratezza e la legalità e sviluppo cioè esattamente il contrario del luogo comune
Con il quale per molto tempo si è accompagnata all'idea che laddove c'era la mafia poi in fondo le cose crescevano l'economia c'era e i soldi giravano
Perché purtroppo i dati non solo la convinzione morale di ciascuno di noi ma i dati dicono cose molto diverse le province siciliane che sono più fortemente de industrializzata negli ultimi quindici anni sono proprio quelle a
L'elevata densità mafiosa
E non vi è indagine un sondaggio tra gli imprenditori meridionali o fra imprenditori del Nord e di altri Paesi alla ricerca di localizzazioni per i loro investimenti
Nella quale i condizionamenti ambientali non vengano indicati come il principale ostacolo alle iniziative del settore privato in Sicilia e nel Mezzogiorno
La credibilità e l'efficacia della lotta queste forme di soffocamento dalla società civile e dunque per noi la prima condizione per lo sviluppo e per l'occupazione
La lotta alla mafia come condizione dello sviluppo e della modernizzazione della Sicilia
Ecco che cos'è un po'il messaggio che io volevo mandare qui da voi da qui oggi
Questo messaggio di un Governo che considera che questa battaglia è ancora aperta
Che considera che questa battaglia sia fatta di attività repressive e al tempo stesso sia fatta di un'altra parte che noi mettiamo in campo
Vorrei dire per la prima volta si mette in campo e cioè l'idea di fronteggiare
La condizione drammatica
Di emergenza sociale che c'è in tanta parte del Mezzogiorno in Sicilia attraverso politiche
Di sviluppo di ripresa ispirate ad un principio fondamentale e cioè che appunto la legalità è la condizione dell'efficienza e la condizione dello sviluppo e la condizione della modernizzazione del Sud e della Sicilia
E mi colpiva anche un'altra cosa voi avete raccolto Giancarlo Caselli con un grande applauso noi abbiamo accolto con un grande applauso Giancarlo Caselli
Giancarlo Caselli fa mestiere difficile palme stile del magistrato
E io credo sia importante che
Per voi per noi
Un magistrato magistrato impegnato in questo caso una battaglia così dure difficili impegnato in prima persona
Lo si consideri come così importante per come dire il nostro sistema di valori per
Per le ragioni morali prima ancora che politica che ci hanno spinto a fare qualcosa o a pensare di fare qualcosa di utile per il nostro Paese per la nostra società
La generazione mia è cresciuta avendoli confronti tra magistratura un altro atteggiamento
Un po'perché la magistratura era diverso e questo non va dimenticato si fanno tanti discorsi ma non c'è dubbio che non abbiamo conosciuta una magistratura nel corso di questi ultimi anni
Molto più capace di interpretare il desiderio di legalità che c'è nella
Come dire nella cultura dalla parte migliore del Paese quando dico parte migliore del Paese non dico una parte politica dico a parte sana che sta a destra al centro a sinistra che è qualcosa che attiene più alla sfera della moralità
Della e del radicamento dei dei dei principi e delle commissioni individuali piuttosto che poi alle opzioni programmatico anche alle grandi scelte ideali
C'è qualcosa di importante qualcosa che è successo qualcosa che è successo
E che però questa è la considerazione che vorrei fare diciamo andando un po'in dissolvenza rispetto a questa prima parte del considerazioni tecniche stavo svolgendo
E che però si deve fare ragionare dunque per tutti noi la legalità
è diventato un valore con la v maiuscola quella che dovremmo ritenere d'essere una regola del gioco e dunque non un obiettivo da raggiungere ma una certezza acquisita non so se in Inghilterra o o
Un altri paesi si considera che la legalità sia un grande obiettivo da raggiungere un valore
Penso che venga considerata
La normalità da noi purtroppo non è una normalità è un obiettivo da raggiungere e tutti coloro i quali si impegno in questa battaglia sono considerati importanti per il Paese così è stato e così sarà
Finché questa normalità non sarà raggiunto
Ma questa normalità deve essere ancora la Giunta non è acquisita io non sono tra coloro i quali considerano che siccome l'Ulivo ha vinto le elezioni i problemi sono risolti
L'Ulivo ha vinto le elezioni ma transizione italiana continua
La transizione italiana continua
In un Paese che ha
Dietro di sé un periodo di spaventosa turbolenza politica
E quando dico politica dico politica con la P maiuscola
E che ha però a un grande bisogno di ritrovare la politica e quando dico politica dico la politica con la P maiuscola
E cioè quella politica
Chi nutre
Di due cose fondamentalmente sì ruteni programmi di attuazione concreta
Concreta
E poi si nutre però di un'altra cosa che è importante tanto quanto i programmi l'azione concreta e cioè il valori
I valori
E se io dovessi dire da uomo di sinistra
Dobbiamo guardare il panorama del dibattito politico italiano e doveva vedere un difetto anche nostro
Dovrei dire che forse mentre siamo impegnati e ne parleremo nella prima parte anche perché come dire la storia del Paese ci ha consegnato l'obbligo di fare i conti con la prima parte
Io sento che noi dobbiamo
Come dire riaprire un po'i polmoni fare entrare un po'più di ossigeno per ciò che riguarda la seconda parte
Io sono una persona di sinistra laica
E tuttavia per me e per la mia formazione politica culturale del per i miei dubbi per le mie incertezze per i miei desideri di ragionare per per i miei viaggi viaggi individuali sono importante testimonianza che vengono anche ovviamente da altre culture
Per esempio si sa non è una novità
Io leggo con grande attenzione con grande passione lo leggo come può leggere una persona che non ha
Federighi Giosa mai naturalmente attraversate con ecco come tutti noi dubito incertezze da una ricerca mai compiutamente conclusa nessuno di noi credo possa dire di aver risolto tutti i suoi problemi né in un senso né nell'altro da questo punto di vista io però posso dire che per esempio
Ciò che il cardinal Martini scrive dice pensa e per me nutrimento particolarmente importante
E mi ha colpito nel discorso che ha fatto
Il sette di dicembre prima di Sant'Ambrogio a Milano
Mi ha colpito questa forte sollecitazione che aveva un valore che andava oltre un valore diciamo di carattere pastorale
Alla necessità di alimentare di sogni
La vita collettiva di un Paese come questo laddove del sogno ovviamente non parliamo della del dell'irrealtà parliamo di quella dimensione dei sogni diciamo
Praticabili che poi sono quelli che alimentano la ragione di una di una vita politica di un impegno politico di una scelta politica
E paradossalmente nel corso di questi anni si sono costruiti molti Crocevia
Nei quali i valori e l'identità si sono costantemente messi in ricerca definendo dei campi comuni e definendo delle zone di neutralità
Io devo dire per esempio sinceramente che penso che la politica moderna dovrà essere meno inclusiva di quanto sia stato nel passato
Che ci sono delle aree che attengono alla coscienza degli individui anche degli individui chiamati a responsabilità politica che dovranno essere sottratti alla deliberazione politica io
Quando ci sono in gioco grandi questioni che riguardano la vita e la morte
Francamente non solo disponibile a vedere una votate in una votazione prevalere un sì e un no è un informarmi a quel sia quel non sono disponibile per tutto il resto
Ma per le cose che attengono alle grandi scelte di valori su quelle no su quelle la politica deve ritrarsi e deve lasciare che sia la coscienza ad arginare
Se si vota sulla bioetica io non guardo in Parlamento come gira il pollice dal segretario del gruppo
Io guardo dentro e poi voterò e in Parlamento mi auguro che verrà il tempo in cui su materie come queste
Si formeranno maggioranze più o meno omogenee ma saranno considerate una zona neutrale se consideriamo neutrale la zona istituzionale tanto più vorremmo considerare
Neutrale la sfera che interviene direttamente sui grandi valori come la vita e la morte delle persone sulle quali ripeto l'idea di marciare come se fossero
Un emendamento alla finanziaria mi appare abbastanza ridicolo grottesco ma allora se questo è
Se questo è vero dobbiamo alimentare la politica di valori di significati alti di ispirazione ideale dobbiamo ridare lo dico soprattutto per le nuove generazioni di questo Paese
Che guardano al dibattito politico tutto lo vedono fermo
E noi entriamo in un tempo che era sarà inevitabilmente un tempo di grandi dubbi di grandi incertezze di grandi ricerche che è la fine di un secolo la fine di un millennio
Nel quale ho anche la sinistra sarà in grado di dare risposte alte
Oppure altre culture riusciranno a prevalere
Oppure non prevarrà nessuna cultura ma prevarrà una sorta di ordine sparso nel quale in una specie di come si può dire di di di
Di edonismo diciamo o peggio di di di catastrofismo di di autodistruzione quei ragazzi che tirano i sassi dai cavalcavia cioè distruggono ma anche si autodistruggono
Perché si uccide ed è assurdo che si uccida buttando un sasso ma è anche assurdo immaginare o pensare di poter passare trent'anni in galera perché si è buttato un sasso sono assurde tutte e due le cose c'è una sorta di autodistruzione
Che può essere una forma di risposta se la politica si
Come dire perde valori e significati altri impegni
Ma è per questo allora che è importante anche l'esperienza che non stiamo facendo e se permettete io oggi vorrei Q nero preparato l'intervento da bravo ministro ma poiché
Diciamolo abbandonato lo lascerò per gli atti perché così non dovete fare la trascrizione ma
Ma io vorrei prendere l'esperienza che sto facendo che stiamo facendo tutti noi insomma
Che siamo ora al governo vorrei prenderla da un altro punto di vista rispetto a quello tradizionale
Io
Si fa tanta fatica sia molto esposti
E naturalmente noi che abbiamo responsabilità di governo siamo più esposti di ogni altro in questo momento è la destra giustamente a destra ma anche un certo come dire
Anche una certa frivolezza diciamo così di certo dibattito politico culturale si diverte con noi battuto bene fa parte delle regole del gioco e del mestiere che appunto temporaneamente abbiamo scelto di fare o ci è stato chiesto di fare
Però io sento una
Come dire adesso uso una parola forte ma insomma capite su che cosa voglio dire mi auguro che non ci debbano essere commenti facezie ma insomma sento davvero che dobbiamo in qualche misura corrispondere ad una missione
Che c'è stata segnata dagli elettori e in qualche misura civile assegnata dal dalla condizione la quale paese di
Io mi sento in questo momento come i miei compagni e colleghi di governo
E come presidente del consiglio come tutti noi oggi abbiamo punto queste responsabilità
Investito di una grandissima sfida
Considero la cosa più bella
Si possono essere molti modi di governare
Ma noi per esempio serissimo governato come un governo tecnico diciamo così ma probabilmente saremmo stati accompagnati da Fiori e ovazioni
O se avessimo peggio ancora diciamo
Lavorato come lavoravano i governi di di tanti anni fa
Che rimandavano i problemi e che pensavano che in fondo siccome il mondo era diviso grazie al muro di Berlino si poteva da questa parte del muro a fare qualsiasi cosa tanto il fatto che c'erano gli altri giustificava che si facesse qualsiasi
Noi siamo il primo governo politico perché
Non che rimuova il il governo Berlusconi ma il governo Berlusconi è stata
Un momento dalla vita italiana particolarmente drammatico
E per gli esiti del Paese particolarmente catastrofico
Noi siamo però il primo governo politico che non dico a conclusione scelto anzi ad un passaggio tra i più difficili tra transizione si trova di fronte la responsabilità di governare il Paese di fare delle scelte
Lo abbiamo fatto
E oggi io veramente dopo sette mesi
Certo
Certe volte io mi sento fare dei discorsi
In base ai quali viene da dire che non ci voleva appunto un il governo ha ci voleva un
Sono un gruppo di fantasisti per per fare le cose che si immaginava si potesse qualcuno immaginava si potessero fare nel giro di pochi mesi e lavora duro e difficile lungo
E ripeto è tanto più duro tanto più difficile tanto più lungo perché ci sono tanti ostacoli tante resistenze e tanti conservatorismi diversamente annidati perché ci sono i conservatorismi
Ai quali si pensa quando si immagina i conservatori e poi ci sono anche i conservatorismi di altro segno che ogni tanto spuntano di tipo sociale e politico istituzionale culturale ne conosciamo di diversa natura
E per un governo e per uno schieramento autenticamente riformista come noi siamo la battaglia più dura e più difficile
Ci si mette più fatica
Noi abbiamo capovolto gli indicatori dell'economia italiana capovolti in sette mesi e io questo lo dico in primo luogo a nuovi alla sinistra
Berlusconi uno degli argomenti con i quali ha messo paura agli italiani nel novantaquattro ragazzi arrivavamo noi al governo
I capitalisti scappavano è l'economia sarebbe andata in ginocchio
Siamo arrivati noi al governo è arrivata la sinistra al governo e che cosa è successo che i capitalisti che erano scappati quando governava lui sono tornati adesso perché governa la sinistra
è che tutti gli indicatori dell'economia italiana sono passati dal rosso al verde
E noi non posso dire che ci divertiamo perché l'ultimo diciamo sensazione che che proviamo in MM i tempi che che ci tocca di vivere
Ma quando abbiamo detto a giugno dell'anno scorso un mese dopo che eravamo arrivati a Palazzo Chigi abbiamo detto l'inflazione al due cinque
Classe risate di editoriali e e i soliti diciamo anche sul piano politico l'opposizione
Tutti a dire ma cosa dicono questi l'opposizione due cinque non ci sarà mai l'opposizione scusate l'inflazione opposizione al due cinque ci stanno lavorando ma
Con che pare che ballano fortissimo ai Caraibi in Brasile sono imbattibili noi che ci occupiamo invece dell'Italia abbiamo davvero fatto credo una cosa immensa di portare l'inflazione al due cinque
Abbassare i tassi di interesse io Carlo Azeglio Ciampi c'è una persona straordinaria gira sempre con un foglietto in tasca ogni giorno ieri però glielo ha preso ieri sera e gli ho detto che sono da evitare perché questa sempre questo foglietto con i titoli di Stato
E fa sempre vedere in effetti però è abbastanza straordinario per appunto il Governo che doveva far fuggire
A gennaio del novantasei botta avevano
Gli interessi al dieci e zero cinque oggi c'erano al sei e quarantuno e badate questi sono segni di salute
Sono segni di salute perché quello era il dieci e zero cinque con il cinque per cento l'inflazione questo il sei quarantuno con il due cinque l'inflazione
Quindi siamo entrati in un circolo virtuoso
E ci siamo entrati grazie ad uno sforzo
Molto duro e molto difficile noi abbiamo caricato sullo stesso palco manovre economiche per ottanta mila miliardi e adesso l'Europa sta lì
è una prospettiva visibile un traguardo raggiungibile
Quell'Europa che sembrava
Atlantide solo otto mesi fa adesso è un obiettivo raggiungibile intanto abbiamo fatto il primo passo siamo rientrati nello SME a ottobre in Europa
Grazie al lavoro che abbiamo fatto in questi mesi i cittadini italiani per l'accordo di Schengen è che finalmente è stato ratificato
Perché ci siamo messi in condizione di farlo potranno viaggiare senza passaporto l'Europa è più vicina oggi e badate questo è la sfida che vale una generazione
Per questo dicevo stiamo lavorando per voi
Perché oggi ci prendiamo Gisbert Tuccia menti perché abbiamo dovuto fare la manovra da ottanta mila miliardi
Ma se non avessimo fatto la manovra ottanta mila miliardi se non continuassimo come continueremo la politica di rigore perché non è finita il trentuno dicembre del mille centonovantasei
Per la rigenerazione vostra noi decreti avemmo una grande sconfitta storica perché diremmo
Che in paese nel quale voi di Prete crescete e di affermerete sarà un Paese non europeo e invece stiamo lavorando esattamente per il contrario e credo che oggi siamo nelle condizioni di raggiungere questo obiettivo
Ma non è solo questo che pure è importante perché era la sfida più difficile la sinistra fa crescere l'economia e non è poca cosa
Ma poiché l'altra parte
Le riforme vedete qualcuno ha detto ma lo scontro con l'opposizione durante la finanziaria è stato
Troppo duro o darsi può darsi sono stati errori limiti non è questo in discussione riguarda tra l'altro è la prima volta che facciamo questa esperienza per cui soprattutto nei primi mesi figurarsi se non ci sono state imprecisioni difetti eccetera
Anche di comunicazione però anche qui scusatemi se dico una cosa io voglio dire molto sinceramente
Affronteremo il problema comunicazione
Due mesi prima delle elezioni
Io non ne posso più
Di una politica chi viaggia
Con l'incubo di sapere come i giornali e i telegiornali diranno i sondaggi di opinione noi dobbiamo lavorare con un'altra ispirazione dobbiamo anche sapere scontare che ci sono periodi più difficili
Ma il nostro obiettivo e che alla fine di questi cinque anni questo Paese sia diverso se lo sarà
E lo sarà solo se non avremo guardate i sondaggi di opinione che poi spingono ad essere conservatori perché ti dicono quello che pensa la maggioranza e non sempre la maggioranza disposta alla prima risposta cambiare se noi non ci libereremo da questa idea della politica come immagine come spettacolo e come pura conquista del consenso quotidiano
Noi perderemo la nostra battaglia riformista bisogna avere respiro un po'più lungo e anche la capacità vorrei dire il coraggio la pazienza
Proprio nei Vespri siciliani e sono stato sentire l'altra sera al Teatro dell'Opera si dice che la pazienza e l'arma fondamentale del successo ed è una frase che chissà come mai mi è rimasta impressa diciamo pensando a questi a questi giorni a queste settimane
Quindi sicuramente ci potranno essere stati dei difetti ma qual è stato lo scontro tra noi e la destra sulla Finanziaria
Semplice la destra voleva che la Finanziaria fosse solo tagli e tasse ne volevamo ci fossero le riforme
Questa battaglia l'abbiamo vinta credo anche perché abbiamo tenuto conto dell'esigenza di creare un clima soprattutto nella fase finale di maggiore disponibilità e abbiamo persino raggiunto con l'accordo del quale si è parlato
Però oggi noi possiamo affrontare veramente quella che abbiamo chiamato la fase due ma non la fase due perché
Sostituisce la fase uno perché si accompagna alla fase una fase una permanente rigore la fase due però è la fase nella quale il paese torna ad avere fiducia in se stessa che stamattina sono andato a Livorno
Forse diciamo Livorno e Palermo sono proprio due posti vicini debba combinare la stessa giornata tuttavia sono stato a Livorno stamattina Albaro tra l'altro l'esperienza non ho mai vissuto e partitamente emozionante per la ragione che dirò di una nave
Di una petroliera costruita in un anno
Dai lavoratori del cantiere navale di Livorno
Dico dai lavoratori non perché in questo caso come dire consideri che la produzione solo di coloro i quali ci mettono le mani ma per una ragione filologicamente corretta e cioè perché questi lavoratori un anno fa
Erano sull'orlo del licenziamento
Hanno deciso di fare da soli si sono costituiti in cooperativa hanno preso in gestione hanno ora commesse fino al due mila oggi hanno varato quella nave ed è stato veramente un momento straordinario commovente
Perché dopo tanti anni
Perché dopo tanti anni nei quali a Livorno si faceva il conto delle cose che chiudevano quella nave che partiva con migliaia di persone sul sul molo era in qualche modo il segno di un cammino che riprendeva e questo è il messaggio che vogliamo mandare al Paese
Vorrei dire lo ha detto Isaia Sales lo ha detto Borgomeo anche un Paese che abbia di e e lo dico anche per la sinistra la cui cultura è stata per lungo tempo inevitabilmente più una cultura come dire volta a mettere in luce
Come dire gli elementi di di di di crisi di di e che oggi non deve sostituire a questo siccome governa una sorta di tutto va ben madama la marchesa che sarebbe grottesco a cultura critica è scritta nel nostro DNA per fortuna è quello che in qualche misura ci rende
Rende la nostra esperienza politica umana particolarmente viva
Però noi dobbiamo anche vedere i segni di un'inversione di tendenza l'economia sta cambiando adesso noi abbiamo messo a punto una serie di incentivi che sono incentivi per le auto
Quelli che consentiranno a chi vuole comprare una macchina nuova di avere tre milioni o quattro milioni di sconto
E che avranno effetti sull'occupazione inevitabilmente assolutamente però uno ha detto Borgomeo
Attenzione alle alle due stupidaggini perché non è vero certo che lo lo sviluppo generata solo occupazione uguale in termini percentuali a ritmo di incremento di sviluppo
Ma non è neanche vero l'assurdità totale per la quale lo sviluppo senza occupazione lo sviluppo comporta c'è un delta diciamo così che è più largo del passato ma che sicuramente c'è
Tra il l'incremento in termini di produzione e l'occupazione duecentosettanta posti di lavoro a Melfi sono
E la revoca dalla cassa integrazione sono poco ma come si dice sono meglio di un cazzotto in testa perché sempre come direbbe avrebbe detto catalano è sempre meglio dal nostro punto di vista e ci siano duecentosettanta persone che hanno il lavoro piuttosto che duecentosettanta persone che perdono il lavoro è qui
Se si riesce a raggiungere questo obiettivo è è meglio per tutti
Abbiamo stabilito gli incentivi per la piccola e media impresa per gli artigiani
Abbiamo avviato quelle norme che possono consentire la ripresa dell'attività nel settore edilizio
Dimezzando l'IVA e stabilendo anche la possibilità di defiscalizzazione fino a cinque milioni e dei mutui impegnati per la ristrutturazione edilizia
Stiamo facendo una politica in particolare e io questo non vorrei ricordare stiamo facendo una politica
Rivolta al problema della occupazioni in particolare dell'occupazione giovanile di cui il Patto per il lavoro è stata l'accordo sul che abbiamo fatto tra sindacati e forze sociali è stata la cosa più importante ma ci sono tante altre cose del quale l'ho parlato anche qui Sales e Borgomeo
Abbiamo sbloccato l'attuazione della legge quattrocentottantotto per gli incentivi alle imprese Mittel meridionali con il decreto di fine anni abbiamo reintrodotto forme di fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese del Mezzogiorno una misura del sei per cento i termini economici sono quelle che sono stati ricordati
Con la delibera CIPE di luglio abbiamo sbloccato dieci mila miliardi di spesa pubblica per investimenti
Con le decisioni sembra abbiamo ripartito tre mila miliardi questa spesa fra amministrazioni centrali e regionali
Abbiamo la riprogrammazione del Quadro comunitario di sostegno il tentativo di velocizzare l'impegno e contributi comunitari
E tante altre cose e tante altre cose che sono il segno di cui il prestito d'onore per il quale vale anche qui c'è il prestito d'onore c'è un impegno d'onore perché il governo si è impegnato in campagna elettorale a sostenere questa misura e lo farà e la reazione che c'è stata la risposta che c'è stata è una cosa particolarmente importante massiccia che ci dice appunto e questo assolutamente vero che il mezzogiorno e la Sicilia per la sua parte
Non sono solo la cronaca delle devastazioni ma sono anche un grande tessuto
Di capacità produttiva guardate che alla fine di questo anno a maggio del mille centonovantasette noi avremo portato a termine buona parte del programma che ci eravamo proposti
Martedì nove presenteremo
All'opinione pubblica Romano Prodi Luigi Berlinguer e Dio presenteremo il progetto di riforma dei corsi scolastici con quello che ci eravamo impegnati a fare cioè l'elevamento dell'obbligo
Stiamo costituendo diciamolo la proposta per un altro grande impegno abbiamo preso a campagne tra le per il quale anche lì c'erano grandi risate quando abbiamo posto il problema dei computer nelle scuole
Tutti a ridere noi presenteremo un piano per l'informatizzazione delle scuole italiane in tre tranche da
Cinque mila scuole per volta con l'obiettivo
Con l'obiettivo di favorire quella elevamento della qualità della formazione che sta scritto nella impostazione programmatica dell'Ulivo
Per la cultura stiamo facendo come avete visto moltissime cose io martedì presenterò ad esempio i dati di questa iniziativa che abbiamo fatto per il cinema a metà prezzo che sono dati assolutamente straordinari e poi si rammenta insomma il tema della cultura che è sempre stato del tutto marginale è tornato in primo piano e questo Paese comincia a investire sulla cultura
Tanto quanto ha fatto sulla scuola perché badate è una scelta quest'ottanta mila miliardi di manovra però noi non abbiamo tagliato nessuna scuola né sulla cultura avevamo detto che avremmo fatto così in campagna elettorale e così abbiamo fatto
Presenteremo la prossima settimana il progetto di riforma del servizio di leva già con la Finanziaria abbiamo introdotto il principio dei cento chilometri di distanza dalla riduzione del tempo di leva andiamo verso l'opzione tra servizio di leva il servizio civile
Abbiamo affrontato
Abbiamo affrontato con un pacchetto di misure i problemi della giustizia deleterio
Nel passato grazie nel passato si sono fatti maldestri tentativi io mi ricordo il governo Berlusconi provo il disegno di legge Biondi la notte di Italia Bulgaria
Quelli c'era racchiuso tutto il governo Berlusconi l'idea che
Pose un Paese
Come dire di di Judith vitelloni di Giorgioni visti come tavola per Italia Bulgaria non s'accorgevano che nel frattempo Tangentopoli veniva cancellata con un colpo di spugna
Lo abbiamo fatto una cosa molto diverso ci siamo caricati sulle spalle hanno potuto benissimo fare spallucce come
In tanti casi si è fatto ci siamo caricati sulle spalle contabilità abbiamo presentato qui c'è Pietro Folena che diciamo ha segue per il partito tutta questa vicenda
Abbiamo presentato un pacchetto di misure di riforma della giustizia non per affrontare il problema di Tangentopoli no di riforma della giustizia perché purtroppo
Un cittadino che vuole avere giustizia in questo Paese nel civile come nel penale perfetta troppe un magistrato che vuole dare giustizia a troppe difficoltà nell'esercizio delle sue funzioni e quindi abbiamo presentato un pacchetto di proposte di riforma
E così stiamo facendo in tutti i campi c'è un'azione riformista di cui il cuore
Se io dovessi dire qual è la prima cosa la più importante sarà la delega Bassanini come si chiama
E cioè l'autentica rivoluzione della pubblica amministrazione che è il vero problema è il vero dramma di questo paese chi vuol fare innovazione bisogna cambiare la pubblica amministrazione di questo fare
E poi e poi
Affronteremo ma qui ed è l'ultima cosa che voglio dire qui c'è la frontiera comune che dobbiamo prendere badate quando io parlavo di conservatorismi
E dicevo che sono annidati ovunque voglio dire che sono anche annidati in ciascuno di noi dentro pezzi di noi stessi ogni tanto come se stesse come faceva il dottor Stranamore quando ogni tanto gli partiva la mano nel saluto
Attivata ogni tanto dentro di noi scopriamo un angolo di conservazione che che che Cile pelle poi razionalmente e badate però che nella sinistra ci sono
Ci sono molti atteggiamenti conservatori voglio fare due esempi concreti primo esempio
Questo riguarda non la sinistra riguarda più in generale a vita politica italiana
Noi stiamo facendo un grande sforzo per far partire la commissione bicamerale
Tutti l'Ulivo è molto impegnato molto determinato e molto unito
Il PDS è stato protagonista di questo impegno
La commissione bicamerale perché perché è il modo più rapido per fare riforme per i fondi Raffaele la commissione bicamerale il modo più rapido nonché del mi spieghi quali sono modi altrettanto rapidi centotrentotto che pure sarà lo strumento al quale dovremmo ricorrere se la Bicamerale non dovesse prendere le mosse uno strumento sicuramente più lento
Il meccanismo che ha immaginato Cossiga
E con lui Fini adesso non so poi vedremo martedì la posizione sulla quale vorrei dire però una cosa
è un meccanismo grottesco
Per il quale si immagina di sottoporre a settembre al referendum una legge il cui valore è scaduto a giugno è il massimo diciamo della assurdità
Il Polo ha votato la commissione bicamerale due mesi fa e adesso non sa cosa fare
E diviso Cossiga e Fini da una parte Buttiglione e Casini dall'altra Berlusconi si attende diciamo le Tour de dei Caraibi quale sia la sua lassù l'opinione maturata mi auguro diciamo senza quelle foto che ci hanno
Anche se hanno come dire intrattenuto durante l'anno l'anno passato insomma ecco
Mi auguro che vengono a posizione chiara sarebbe grottesco se il Polo che ha votato due mesi fa non votasse più impedisse non la commissione bicamerale ma impedisse quella innovazione istituzionale di cui l'Italia a un drammatico bis
Dopodiché e qui è un tema di discussione dopodiché ci dobbiamo mettere d'accordo su che cosa significa innovazione istituzionale
Perché sotto questa parola si può essere di tutto
Tutti possono presentare come innovazione qualcosa che magari anche il ritorno al passato
Il ritorno alla proporzionale
Il ritorno al tempo in cui per il quale io non ho nessuna Nostalgia
E che penso che riaffiorato all'orizzonte della vita italiana sarebbe l'anticamera della catastrofe perché noi quando si faceva la spesa pubblica l'allegra potevamo anche permetterci realtà no ma insomma facciamo per dire
Un tema politico nel quale i governi duravano anche dieci giorni venti giorni
C'è qualcuno a Palazzo Chigi che essa fa i conti ogni giorno che passa di qual è il livello ogni tanto viene diciamo abbiamo superato sessantaquattro governi o o trentasei governi non so quanti perché ci sono stati in Italia i governi che duravano stagionali come i vestiti
Adesso ne dobbiamo andare in Europa ad Lotito giustamente Turani qualche giorno fa su Repubblica chiunque immaginasse
Fin qui i cambiamenti sostituzioni non solo di questo governo ma immaginarsi in prospettiva il ritorno al sistema in cui l'onorevole Altissimo si svegliava con la luna di traverso mettere in crisi il governo
Ciò significherebbe davvero mettere l'Italia in condizioni di uscire dalla possibilità di essere quel grande Paese che cerchiamo di costruire
Poi l'innovazione italiana l'innovazione italiana è la democrazia dell'alternanza
è il bipolarismo
è una logica democratica nella quale gli elettori votano ed eleggono un Governo quel governo per cinque anni attua il programma che è stato oggetto del suo patto con gli elettori e chi sta all'opposizione si prepara in quei cinque anni a sostituirlo alle elezioni successive quello della democrazia che dobbiamo costruire
Perché altrimenti non ci troveremmo in una condizione nella quale ripiomba eremo
I meccanismi complicati
Chi interamente allontanano la modernizzazione del Paese per noi per la sinistra italiana questo è chiaro non so se sia chiaro per la destra di questo Paese
E mi auguro che questa sfida siccome sento tante cose dette da Buttiglione da Casini da tanta gente che ha nostalgica di un tempo andato mi auguro che questa poi dopodiché le soluzioni o poi sto al governo non posso dare soluzioni di merito non è mia intenzione né mio compito darle ma il problema è capire quali sulla sostanza della scelta dell'innovazione democrazia dell'alternanza e bipolarismo
E la seconda questione però che altrettanto importante è la questione dello Stato sociale
Ecco dove invece lo spirito conservatore dalla sinistra
O di pezzi della sinistra
Venendo a parlare a Palermo i giovani che cosa devo dire se non dire
Che l'orizzonte al quale pensiamo immaginando la riforma dello Stato sociale che così come non tiene più
è la costruzione di uno stato sociale più giusto e più equo nei confronti delle nuove generazioni oggi lo Stato sociale italiano è squilibrato
è molto capace di garantire
Diciamo coloro i quali sono stati i lavoratori occupati dopodiché magari le condizioni di reddito sono quelle che conosciamo ma è assolutamente è una coperta diciamo tirata tutta da una parte ciò che ha coperto sono i ragazzi in cerca di prima occupazione
E io l'ho detto a Bologna lo ripeto non considero dal mio punto di vista di uomo di sinistra che sia equo un sistema nel quale c'è chi va in pensione
Ragazzi che restano disoccupati senza un sussidio fino a trentacinque anni ha trentacinque anni
L'ambizione e questo investimento sul futuro questo investimento sul futuro deve immaginare prefigurare
Non c'è
Dato fondato sul principio dell'equità e della solidarietà
Nel due mila ed è per questo che noi vogliamo fare oggi
Diciamo tutto il lavoro preparatorio ad una riforma dello Stato sociale che non sia un intervento di soldi come sia un disegno di insiste sia un disegno d'insieme
Nel quale anche lo dico anche questo Giulio ci sia la consapevolezza della necessità come ha detto Borgomeo prima di reinventare il rapporto che anche una mutazione come si può dire antropologica
Delle cognizioni della relazione tra l'uomo e il suo tempo il rapporto tra
I giovani e il lavoro non ci sarà più il lavoro ma ci saranno i lavori e quando si parla delle gabbie salariali è vero quello che tu dici però oggi c'è
Una gabbia ancora più odiosa e cioè che al Nord c'è il lavoro e che al sud non c'è lavoro e questa è la gabbia che bisogna
Sono le cose sulle quali il nostro dialogo e il nostro lavoro andrà
Anzi
Ti
Sapendo tutti quanti noi che probabilmente un giorno sui libri di storia si leggerà che questa è stata la prima volta che la sinistra governato questo Paese
Ed è da questa considerazione che dobbiamo costantemente a vere che discendono
Due cose importanti primo
Il rifiuto di ogni trasformismo
Non è che perché governiamo noi diventiamo diversi da quello che
Eravamo nella sostanza del nostro DNA prima secondo è un'espressione che è tornata in questa discussione ne ha parlato anche Majorino del suo intervento alla radicali
Che non un proclama ma sono le cose la rivoluzione della pubblica amministrazione o quella della scuola sono manifestazioni di radicalità
L'Ulivo è un soggetto importare
Te dentro il quale ci sono le diverse identità dei partiti e delle formazioni politiche ed è bene che quest'identità ci siano essi vedano
E io penso che il giorno in cui dovesse entrare in contraddizione l'Ulivo con le identità dei partiti o in un senso o nell'altro sarà un brutto giorno per la sinistra e per le forze democratiche di questo Paese sono due cose importanti i partiti
Con la loro identità
I programmi di valori e questa gran
Esperienza comune che abbiamo fatto che non è solo la somma dei partiti ma è qualcosa di più perché ci sono migliaia di persone in particolare di ragazzi che con l'Ulivo hanno fatto la loro prima esperienza politica in quella casa COMU
Una diciamo dei democratici
Che è fondata sulla presenza dei partiti è però anche sulla presenza di tante persone o associazioni o organizzazioni che arrivavano
Ciascuno venendo da casa propria e non venendo da da un'altra realtà
Questo siamo stati
Questo ci ha consentito di vincere elezioni e questo ci consente di governare questo Paese io credo che lavorando insieme con concretezza con radicalità e però essendo guidati da un sistema di valori di riferimenti ideali forti
Io credo che davvero noi vorrei dire noi per voi possiamo cambiare questo Paese