Intervento del ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick ad un incontro internazionale sulle attività di lotta alla criminalità organizzata sulla base dei mandati conferiti dall'Assemblea generale dell'ONU organizzato dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone

Desidero prima di tutto
A nome del governo italiano
E a nome del mio personale
Ringraziare la Fondazione Falcone per aver assunto l'iniziativa per questo incontro internazionale
Desidero ringraziarli autorità palermitane siciliane per la partecipazione il segretariato delle Nazioni Unite la divisione diretta dall'amico Vetere tutti i partecipanti per l'attenzione prestata a questo tema delle attività di lotta alla criminalità organizzata sulla base dei mandati conferiti dall'Assemblea generale
Sono molto spiacente
Ti non aver potuto essere presente domenica all'apertura dei lavori e di non averli potuti seguire con l'interesse particolare che io come ministro della Giustizia italiano come cittadino e come studioso a questo tipo Beattie
Posso solo dirvi che domenica
Ero impegnato a Napoli alla chiusura per il congresso internazionale dei giudici minorili
Che aveva come tema lo sfruttamento dei minori da parte della criminalità organizzata
Considero ciò che dirò la prosecuzione ideale del discorso fatto
Domenica mattina qui dal mio collega ministro degli interni Napolitano e da me nella sede Dima
Sono convinto
Per
Gli elementi che mi sono stati dati dalla delegazione del mio ministero che ha seguito i lavori
Che il dibattito di questi tre giorni sarà di notevole utilità
Quando il tema verrà discusso alla prossima sessione della commissione delle Nazioni Unite sulla prevenzione del crimine e della giustizia penale a Vienna
Alla fine di aprile nel mille novecentonovantaquattro ed è stata ricordata un'analoga riunione che si tenne qui a Palermo in preparazione della conferenza ministeriale delle Nazioni Unite sul crimine organizzato
I contributi
Che allora maturarono a Palermo furono essenziali per gli esiti dell'incontro di Napoli
Certamente la dichiarazione politica e il piano di azione di Napoli contro la criminalità organizzata hanno rappresentato un momento di passaggio significativo
Nell'azione della comunità internazionale contro una criminalità organizzata sempre più preoccupante per le sue dimensioni economiche sociale e internazionale
Certamente a Napoli sia passato
Dalla fase della sensibilizzazione della percezione del tema
Per riconoscimento della sua rilevanza nei programmi delle Nazioni Unite
Alla base della programmazione e dell'attuazione di misure di cooperazione internazionale
A due anni di distanza da Napoli prendendo atto con soddisfazione di questo passaggio
Vieta domandarsi se però non si debba spingere ancora di più ed essere un po'meno prudente dall'ultima risoluzione dell'Assemblea generale
Dalla disponibilità a discutere il progetto elaborato
Dalla
Dalla commissione polacca dalla buona disposizione delle delegazioni qui presenti a dibattere un tema che presenta tuttora divergenze
Ma che presenta alcuni punti fondamentali di contatto
Io traggo dei buoni auspici
Il governo italiano lo ha già detto il ministro Napolitano e lo ribadisco nella mia qualità di ministro della giustizia
Vuole sostenere con il massimo impegno di risorse e con spirito costruttivo i lavori della commissione di Vienna
Dal punto di vista specifico delle competenze del mio ministero
Intendo ribadire vi è un'espressione italiana che dice non abbassare la guardia
Intendo ribadire l'intenzione del governo italiano di non abbassare la guardia e di alzarla anzi per il raggiungimento di forme concrete e avanzate di cooperazione internazionale
Certamente
La conferenza di Napoli
Ha dato una serie di stimoli molto positivi all'incremento di iniziative regionali o di altri enti internazionali multilaterali e ne ha favorito lo sviluppo
Vorrei ricordare soltanto al cammino che abbiamo percorso in sede di Unione europea o alle quaranta raccomandazioni del G7 ghiotto
Si tratta sempre di ambiti ristretti perché regionali e parziali
E che possono come tali
Essere considerati insufficienti nel quadro Pitti una più generale e necessaria strategia complessiva da adottare contro la criminalità organizzata
Consentitemi di ricordare
L'approccio globale di cui si parlò nel mille novecentonovantaquattro
Nella Conferenza di un altro ente legato alle Nazioni Unite lista
Approccio globale anche se il termine può sembrare nella lotta alla criminalità organizzata un termine ambiguo per la sua onnicomprensività e però profondamente significativo io credo che la globalità voglia dire sia un profilo di spazio tutti i Paesi devono essere impegnati
Sia un profilo di contenuti perché la lotta alla criminalità organizzata
Deve essere condotta a tutto campo attraverso un discorso per il quale non è sufficiente la repressione in senso classico
Ma occorre agganciarla a forme di intervento nell'ambito dell'economia
Certo mi sembra di cogliere due tipi di domande fondamentali in relazione al discorso di questi giorni
Quella sulla fattibilità e sulla utilità di uno strumento normativo potenzialmente mondiale come la convenzione di cui si discute
Quella sulla individuazione e sulla estensione dei suoi contenuti
Sono rassicurato dal fatto che a quanto ho potuto verificare dalle indicazioni che mi sono state date
Il dibattito ha chiarito che anche le critiche che potevano apparire più radicali non pongono in dubbio l'utilità e la realizzabilità che questo strumento
Mi riferisco in particolare alla possibilità di prevedere una sorta di separazione tra le tematiche del crimine organizzato e del terrorismo
Affidando queste ultime agli organi che il New Yorker che già le stanno trattando e consentendo alla commissione di Vienna di occuparsi più speditamente sul tema della criminalità organizzata
Mi rendo conto lo sperimentato anche in altre sedi
Della difficoltà di una definizione del crimine organizzato
Però mi rassicura il verificare che questo che avrebbe in ostacoli nel passato potuto rappresentare un ostacolo quasi assoluto alla fattibilità del nuovo strumento di convenzione
Può oggi essere a affrontato e risolto in una prospettiva positiva
Attraverso una chiara intesa sulle finalità di questa definizione
Credo che tutti possiamo riconoscere della comunità internazionale ha da tempo maturato una comune coscienza degli elementi strutturali tipici del crimine organizzato non li ripeto
Visto che
Il piano di Napoli e lo stesso articolo uno del progetto polacco indicano chiaramente mi pare di capire che questo possa dirci che abbiamo un sostanziale accordo sulla descrizione criminologica del crimine organizzato
Il problema ma forse potrebbe non essere un problema è quello non tanto di dare una ricognizione comune del fenomeno
Ma di accordarsi sugli scopi della definizione comune che intendiamo adottare domanda di fondo
E mi interessa molto come cittadino come studioso e come ministro e quella di comprendere se vogliamo creare una descrizione di reato da imporre alle leggi nazionali penali
Oppure se la definizione e uno strumento essenziale per individuare il campo delle misure di cooperazione internazionale che verranno predisposte nella convenzione
Certamente la portata mondiale che si prospetta lo strumento nuovo della convenzione
Suggerisce di non eccedere in uno sforzo di armonizzazione del diritto penale scheggia tanto difficile anche nel quadro degli ambienti regionali
Immagino che la convenzione non imporrà alcuna forma specifica di reato associativo direttamente derivata dagli schemi legali dell'uno o dell'altro ordinamento nazionale
Ma e qui mi rifaccio all'esperienza italiana
Penso che la convenzione non dovrebbe forse trascurare l'obbligo per gli stati di trattare sfitti strumenti normativi e di reati che con sufficiente ampiezza coprano gli aspetti associativi della criminalità organizzata
Mi rifaccio qui all'esperienza italiana Inessa la criminalizzazione delle associazioni per fini criminali costituisce la pietra angolare per l'intervento di repressione penale
E determina in modo fondamentale tutte le prospettive dell'azione di contratto
E d'altronde è questo l'oggetto di specifiche raccomandazioni del piano di Napoli e immagino non dovrebbe essere smentita dai lavori della nuova convenzione
Mi domando e vi domando
Se
Non si può pensare che la commissione di Vienna
Guardi con attenzione ai più recenti sviluppi che abbiamo raggiunto nell'ambito dell'unione europea per una previsione comune del reato associativo
Nell'ambito europeo questo riferimento posto che le stesse leggi nazionali europee sono ampiamente disomogenee su questo punto
Questo riferimento ricevo non dovrebbe optare la suscettibilità di nessuno
Le soluzioni tecnico-giuridiche adottate a Bruxelles forse possono funzionare come ipotesi di lavoro anche se non di modello leggi sviluppi della convenzione
Vorrei anche a questo proposito sottolineare un altro aspetto dei provvedimenti adottati in sede di Unione europea
Che può essere interessante analizzare per i lavori delle Nazioni Unite
Da un lato l'obbligo di criminalizzare le associazioni di persone per fini criminali ha valore in sé per il necessario rafforzamento dei sistemi nazionali
Dall'altro tuttavia si possono ipotizzare casi in cui il riavvicinamento delle legislazioni penali nazionali sia finalizzato per agevolare la cooperazione tra gli Stati in alternativa alla rimozione del requisito della doppia incriminati Rita
E la soluzione cui siamo pervenuti in sede di Unione europea
Di proporre l'alternativa tra l'introduzione dei sistemi nazionali di fattispecie omogenei o la deroga ai fini della reciproca collaborazione al principio della doppia incriminazione
E di una modalità che è stata adottata per categorie
Criminali di particolare rilievo come razzismo la xenofobia la tratta dei bambini mi domando se non potrebbe essere un'ipotesi di lavoro da seguire per
I lavori di via
Vorrei però sottolineare e mi avvio alla conclusione vorrei però sottolineare ancora due punti io credo che la criminalizzazione dei reati associativi e l'armonizzazione delle fattispecie penali
Per favorire la cooperazione Inter statuale non esauriscono il tema dei reati di cui debba occuparsi una convenzione con un obiettivo così ambizioso
Credo che ci si dovrebbe occupare a fondo anche del tema del riciclaggio e del tema della corruzione tematiche e forme criminali entrambe strettamente collegate al crimine organizzato della sua azione tipi trazione nell'economia lecita
Io credo che dobbiamo ricordare tutti la dimensione economica finanziaria imprenditoriale della criminalità organizzata e dobbiamo porla al centro di qualunque azione di contralto
E vero che ciò da più tempo e in più segreti viene ripetuto e costituisce patrimonio di conoscenza comune
Ma dobbiamo riconoscere che ciò non significa ancora purtroppo che distanti si siano forniti dei mezzi necessarie per porre in essere questa azione
Pur riconoscendo lavori e i risultati portati avanti da alcuni organismi internazionali penso al Grassi
Il governo italiano intende impegnarsi per chiedere alle Nazioni Unite di contribuire con strumenti di cooperazione internazionale in questo campo a partire dalla convenzione di cui terremo
Io credo che la giusta pretesa di questa convenzione
Di porsi come strumento onnicomprensivo e globale della lotta al crimine organizzato e la premessa necessaria per affrontare il problema della economia illecita nei suoi giusti termini
Mentre troppo spesso fino ad ora questo tema è stato trattato in sede internazionale attraverso visioni settoriali e parziale
Penso ad esempio che non è più possibile guardare al riciclaggio come singolo atto di separazione di un bene dalla sua origine delittuosa
Non è più sufficiente confinare le tematiche della lotta al riciclaggio nella sola prospettiva di scoprire le operazioni finanziarie sospette credo occorra ben altro e credo che gli interventi repressivi e preventivi del diritto penale debbano essere associati a interventi del diritto civile
E del diritto amministrativo e debbano essere associate a un'azione comune internazionale in quest'ambito
E da chiedersi ad esempio se le forme di riciclaggio previste dalla convenzione del mille novecentottantotto non possano essere applicate a tutti i proventi di crimine organizzato provvedendo a questo nell'ambito della convenzione in discussione
Ed è chiedersi sul piano delle sanzioni se la confisca non debba ricevere nella convenzione si va studiando anche ai fini delle misure nazionali un trattamento più dettagliato di quello previsto nel progetto originario
Quanto meno adeguato a livello di precisione riscontrabile nella convenzione di Vienna dell'ottantotto
Vi è da chiedersi se non si debba provvedere a forme di cooperazione internazionale più specifica per l'esecuzione della confisca e mi richiamo qui a un tema che è stato dibattuto può essere stato dibattuto nella prima giornata
Vi è da chiedersi se sia ancora tollerabile che il segreto bancario Possa costituire ostacolo alle investigazioni e alla mutua assistenza internazionale
Sono convinto che una convenzione globale come questa non potrà non tener conto di questo problema
Sul piano delle misure amministrative o del diritto civile a monte di quelle penali
Io vedrei con favore l'adozione di previsioni internazionali che impongano o quanto meno favoriscano l'adozione di misure di trasparenza degli assetti proprietari di società
E di misure di protezione contro infiltrazione delle organizzazioni criminali
Secondo la nostra esperienza in Italia la lotta al crimine organizzato comincia anche e proprio dalla difesa dell'economia Lecce il rafforzamento dell'etica delle istituzioni finanziarie
La loro collaborazione in ordine alle singole transazioni voi siete Ricardo lunga con successo non bastano
Credo che occorra cominciare ad affrontare anche il tema del controllo della partecipazione agli appalti dei codici di condotta per imprese e professionisti
Della repressione della frode fiscale che dovranno o prima o dopo diventare materia di discussione internazionale vorrei solo ricordare
Che il tema dei centri off-shore o delle sale Corporation costituisce oggetto specifico su richiesta italiana di valutazione nell'ambito dell'unione europea
E credo potrebbe costituire oggetto di riflessione
Anche nell'ambito delle Nazioni
L'altro tema che accanto alla economica credo vada affrontato per i suoi stretti rapporti con la criminalità organizzata e quello della corruzione anche qui ve li faccio all'esperienza italiana
Alla doppia valenza della corruzione come espressione di criminalità organizzata non solo per lo strumento per l'acquisizione di episodici vantaggi economici
Ma come strumento di penetrazione ET inquinamento dell'economia legge sul piano internazionale
E mi rifaccio qui all'esperienza italiana ancora una volta si sente il bisogno di procedure di mutua assistenza adeguate alle investigazioni finanziarie ed economiche estremamente complicate necessaria in quest'ambito
E in relazione al problema della reciprocità della punizione della corruzione
Il governo italiano intende già dalla prossima sessione della Commissione farsi promotore della richiesti ad un'incisiva azione delle Nazioni Unite a questo riguardo
Compatibile con quanto allo studio in altri organismi concludendo
Lo scenario degli strumenti lotta internazionale al crimine organizzato
Mi sembra si stia allargando ben al di là della cooperazione giudiziaria tradizionale e della vera previsione di reati consistenti il tratteggio illegittimo
Spetterà alla Commissione decidere sì questi temi
Io citato come la corruzione e come il riciclaggio possano debbano essere inseriti come io mi auguro nell'ambito della convenzione o se possano trovare
Accoglimento indicazione separata
L'appello che vorrei concludere in cui vorrei concludere e quello che se non affrontiamo questi temi per usare un'altra espressione tipicamente italiana continueremo a giocare di rimessa
Continueremo a inseguire una criminalità organizzata sempre più efficiente con strumenti che saranno sempre in ritardo e sempre meno efficienti
La sesta che il Governo italiano intende fare sta cercando di fare e si impegna a fare di una concretezza nella lotta alla criminalità organizzata
E di una ricerca di efficienza
Nasce proprio dalla testimonianza di efficienza e di concretezza che a questi profili di lotta ha notato uomini come Giovanni Falcone e come Paolo Borsellino consentitemi di ricordare come mia esperienza personale
Che i primi spunti di discussione sul rapporto tra economica e criminalità organizzata ho avuto l'onore e il piacere di averli con Giovanni Falcone
Molti anni è dietro quando di economia e di criminalità organizzata solo pochi iniziati parlavano a livello teorico o solo pochi valorosi servitori dello Stato operavano in termini concreti
Allora io credo che la testimonianza e vi ringrazio di avermi consentito di esprimerla a nome dell'Italia la testimonianza che l'Italia può dare e proprio questa la richiesta che tenendo conto di un'esperienza che abbiamo verificato e stiamo verificando
La lotta alla criminalità organizzata accanto al piano sostanziale di un regime sanzionatorio particolarmente rigoroso
Accanto al piano processuale di un iter particolare per questo tipo di processi attraverso uffici specializzati nel perseguimento dei relativi delitti
Attraverso la non rinunzia a strumenti essenziali di indagine
Come i collaboratori di giustizia o al contrario come il regime carcerario che impedisca agli appartenenti a queste associazioni criminose di avere contatti con l'esterno
Accanto a tutto questo consentitemi di esprimere l'impegno e l'augurio che la lotta alla criminalità organizzata consentirmi anche su questo versante e un impegno e lo ripeto ricollegandomi ciò che dicevo domenica a Napoli
Che dobbiamo prendere anche e prima di tutto verso i nostri ragazzi e con questo impegno
Verso i ragazzi che costituiscono i bambini
Che costituiscono una delle espressioni più vistose dello sfruttamento da parte della criminalità organizzata
E con questo impegno e con questo augurio che esprimo a tutti voi il ringraziamento mio personale del governo italiano e l'augurio di successo ai nostri lavori grazie