"Bosnia tra guerra e pace. Il difficile ruolo dell'informazione" dibattito organizzato dalla Regione Toscana nell'ambito della Mostra internazionale di artigianato presso la Fortezza da Basso

Noi inizieremo questa questo dibattito questo incontro nel suo
Io sono Fabio Mazzanti lavoro qui alla saggezza e che la società che organizza questa questa fiera questa manifestazione e vorremmo iniziare questo dibattito sul ruolo della stampa
In questa occasione particolarissime terribile che c'è stata la vicenda della la vicenda della Bosnia io soltanto due parole per dire perché questa iniziativa all'interno della Mostra internazionale dell'artigianato e di motivi molto brevemente sono soltanto due il primo perché la nostra regione come istituzione come Società Civile
Lavora insieme all'istituzione regionale per collaborare su tutti i temi su tutte le questioni legate ricostruzione di Mostar
E in modo particolare questo avviene attraverso la ricostruzione del tessuto economico
Quindi in un rapporto con quelle piccole e microimprese che si stanno riformando dopo questa terribile vicenda in quella città in quel territorio
E allora abbiamo voluto dare in quest'occasione anche una possibilità di presentare i propri prodotti la propria volontà di ricominciare a vivere attraverso la produzione delle cose all'interno del nostro paese del nostro mondo in questo tipo di occasione l'altro motivo e che credo che la produzione artigiana sia qualcosa storicamente socialmente di molto vicino a la scelta di un uomo che produce per vivere ma con una creatività diversa da quella che conosciamo nelle nostre produzioni industriali o nelle diffuso produzioni industriali la nostra realtà alla nostra Regione nostra città è molto forte in Italia e in Europa in questo tipo di produzione Lia mostra andando abbiamo trovato tantissime persone che con questo cercano di ricostruire la propria vita la propria città per questo motivo abbiamo ritenuto che questa potesse essere l'occasione giusta adesso noi proietteremo in questi video un intervista
Che presenta una serie di e idee un'intervista fatta di Viano soffrire nella quale lui esprime una serie di suoi pareti una serie di sue Edison intorno a questa intorno a questa questione
Dopodiché inizieremo questa tavola rotonda questo dibattito condotto dalla vicepresidente della Regione Toscana
Dottoressa marea Marcucci
E tantissimi nomi della stampa che voi avete visto nel nell'invito che poi vi presenteremo di volta in volta quindi se la regia intanto fa partire il filmato ringrazio
Tutto novantatré alla domanda sul perché andassi in Bosnia in genere me la sono cavata con un
Battuta
Che però corrispondeva abbastanza bene credo che sentivo e pensa e cioè che la domanda più naturale per me sarebbe stata come mai non sei andato in Bosnia prima parte per ragioni per cui non sono andato in Bosnia prima pur avendo uno spasmodico desiderio di andarci era che ero coinvolto in un notorio processo molto ingombrante per me
Desideravano mescolare la storia la vicenda di questo processo con un viaggio che avrebbe rischiato di fare chiasso comunque che era rischioso eccetera
Che avrebbe potuto fare equivocare sulla mia intenzione dunque prima del viaggio in Bosnia e io ho viaggiato per così dire ai bordi di quella tragedia Vanda ripetutamente croate slovene
Ci sono andato immediatamente dopo essere stato assolto in quel processo credendo di avere riconquistato diciamo la libertà di disporre di me del mio corpo della mi affaccio e così via
Poi a volte ci sono andato ci sono rimasto molto a lungo
Ma che comunque ha rappresentato e rappresenta avvertenza questo è stato il paziente assai
Sì io credo che quasi tutte le persone che si sono così appassionatamente legate alla
Martirio di questo Paese di questa terra e poi delle persone
Hanno in qualche modo scelto sono stati adottati così da una città da un paese da un villaggio magari da un piccolo villaggio in cui portavano aiuti e diventavano coi familiari degli abitanti nuovo da una grande città
Sarajevo era per me è una circa fatale per così dire molto prima della Rex perché lei voleva che diventasse ex Jugoslavia l'avevo conosciuta gran parte della storia della mia stessa storia familiare mia madre usava ricostruire la propria biografia a partire dal notizie statale sull'attentato di Sarajevo e come eravamo piccoli ascoltiamo questa storia del modo in cui lei bambina aveva saputo da sua madre e suo padre che avevano accorpato Franz Ferdinand a Sarajevo
Dunque avevo una avevo studiato l'attentato di Brindisi Sarajevo e così via volevo un arretrato in questo senso
Altre persone hanno scelto altre città per il loro cuore e per i loro viaggi
Sarajevo era per me qualcosa di bimbi molto somigliante quello che per tutte le persone che si sono intensamente occupate del destino del mondo in questa in questa ultima parte del secolo insomma
Senza fare paragoni con un sentimento non dissimile da quello che è stato così
Profondo per il Papa che ha visto il secolo chiuso fatalmente quasi superstiziosa mentre nel suo modo di parlarne palpabile due date che coinvolgono Sarajevo la prima strada che evolve il peso della fine del secolo
Oggi rispetto a quello che succede
Adesso io da da tempo non intorno a Sarajevo ma ho l'impressione che
Ho l'impressione che siano che si accorge situazione stiamo muta particolarmente molto
In modo ambivalente
Ma forse Sarajevo per vera per così dire il il
Primato di Città di passione e di Cittadella
Dell'incrocio e della convivenza fra tante culture che ha avuto finora
Forse che
Il centro di questa operazione si sposterà fumosità
è un po'ridicolo ma le persone che andavano lì si sono trovate persino di essere gelose a rivaleggiare contrapponendo vediamo l'importanza della propria città e per la festa degli altri volontari che negli altri giornalisti che sono degli altri aiutanti
Tutto questo era fin troppo umano e anche un poco poco comico però che cosa succedeva che Sarajevo era una città assediata
Ma che nella conca in cui vivevano i suoi sopravvissuti e i suoi resistenti per la bellissima popolazione civile era una città dopo tutto che conservava la sua unità
E conservava il suo pregio magari tramutato indovina il suo pregio essenziale che era quello di questa assoluta mescolanza di questa assoluta adiacenza per esempio come come tutti ripetono dei templi di tutte le religioni no della Chiesa cattolica campate la ortodossa nelle bellissime moschea accanto alla sinagoga
La geografia dimostrerà una geografia assolutamente opposta insomma mostra una città in cui il confine passa dentro e addirittura il viale principale della città più ancora che fiume in boulevard
E le due popolazioni De Micheli non erano i serbi ma i croati contro i musulmani sono separate geograficamente dalla parte esterna dalla parte ovest
Dunque mentre a Sarajevo quello che sta avvenendo molto tristemente e una trasformazione sempre più spinta della città in una città
Puramente uso questo termine agghiacciante musulmana
A Mostar quello che sta avvenendo e che la contrapposizione tra queste due parti non sono non cessa mai la scintilla più grave di una possibile ripresa di intenzioni violente diciamo che la situazione ambivalente perché io non dimentico mai quale gigantesco gigantesca differenza c'è fra una situazione in cui non si viene bombardati
Fucilati dalla mattina alla sera massacrati umiliati dalla mattina alla sera e una in cui questo succedeva cosa che moltissimi osservatori rischiamo di dimenticare scusa una specie di consta sia come
Penso che sia molto forte questa nostalgiche soprattutto forte anche in in chi non ci andava
Penso che i nuovi turisti di Sarajevo lo dico con scarsa esperienza ma ogni tanto leggo ascolto pensieri di questo genere
Penso che i nuovi turisti di Sarajevo in questa specie di cosa a metà fra la guerra e la pace insomma ma comunque di tregua di normalizzazione non entusiasmante di oggi
Hanno molto nostalgica della Sarajevo in cui non si comanda se ci fosse un attimo non avrebbero nessuna nostalgie se non il rimpianto per i alle persone con cui si è sofferto che soffrivano e chiunque può avere persino per il vomito più atroci della storia insomma
Non si può dire un visitatore ad altri non può dire di sentire Nostalgia viaggi bene no però Sarajevo è una città che per con il nome
Individua concezione elettrica del mondo opera difendere la propria mi ama esattamente globale ai tempi della Seconda guerra mondiale se resisterà perché voleva preservare dobbiamo bancario posta S.p.A. degli amici questo è vero ed è anche un po'un avvenimento
Sarajevo resisterà perché voleva preservare la vita e non il proprio modo di vita quell'abito era quel modo di vita per la stragrande maggioranza dei sarà invece rimasti lì molti erano andati via molti arrivavano da altri posti comodi diritto del tutto differenti il ricambio dell'acqua in cui nuotano è stata invece è stato superiore alla metà della vecchia popolazione dunque il cambiamento è assoluto
No io dico questo perché si rischia di immaginare che la posta di quella resistenza e di tutti gli sforzi fatti per far finire il massacro
Forse molto più alta che la fine del massacro la posta era altissima perché alla fine del massacro ma non andava molto al di là il PC capisco arrivino vivono questa prerogativa dalla quindi pensare o non è stata una sconfitta tanto ma una vittoria senza
Non userei il termine una vittoria perché la città e salva diciamo il l'obbligo di dire la stessa cosa al contrario insomma mezza città è stato ammazzata l'altra metà è sopravvissuto un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto
Non c'è dubbio che rispetto a quello che è sembrato possibile a un certo punto è addirittura imminente cioè la distruzione radicale di Sarajevo la sua cancellazione dalla faccia della terra e anche della sua popolazione
Questa cosa è stata preservata ed è straordinariamente importante
Allora cosacco quando scusandosi voglio dire che quando devo Sarajevo nei momenti più disperati cui anch'io discutevamo anzi
Sarebbe sì non pensavo neanche più se fossero disperati o no ma è ridicolo scusa se ti interrompo mi ricordo che dice e di consiglio cantine tipo oggi se è immaginabile sessantenne ma che magari che è stato comandante sempre detto diversamente d'altra parte lui e sarà di questo è che questo tipo di assedio conoscendo trasversale aperta esperienza diretto da questo punto di vista si salva su si si è salvata voglio dire che era chiaro a chi sperava che si salvasse
Che quello che sarebbe tornato che quello che si cercava di ripristinare di restaurare era la vita normale
Il traffico automobilistico l'inquinamento da scarichi delle auto le risse fra automobilisti nervosi decise cioè che troppe belle chiacchiere sulla Sarajevo delle culture conviventi e così via sono da un lato assolutamente giusta e necessaria sacrosante ci servono anche per vivere altrove diciamo dall'altra parte rischiano di far dimenticare qual era il problema lì qual era il problema vouchers qual era il problema in qualunque luogo in cui venga pregiudicata la condizione minima dell'esistenza umana
Ok
Quindi sarà oltre a una città ideale è sempre stata Massa
Se perché c'è una Sarajevo simbolica che molto molto importante la più importante del città del nostro secolo senz'altro in questa parte del mondo anche papà si ricorda di dire era il destino dell'Europa e sono forse per contarli questo il destino del mondo ma comunque c'è una Sarajevo simbolica in cui la forza del simbolo per effetto proprio dalla forza materiale del per le sofferenze degli tutti delle offese inflitte questo popolo alle sue stesse pietre
Si si sono accostate molto insomma la forza del simbolo il condizione reale per tutto questo e e però un disastro no quando il simbolo si avvicina così tanto
Gerusalemme insomma dire a Gerusalemme un'altra Gerusalemme la Gerusalemme del nostro tempo
Entusiasmante dal punto di vista della forza del singolo ma naturalmente ecco ancora singola pianta organica
Strada
Soprattutto quando dalle stragi si passa
Al definizione simbolica come successo sarebbe allora fare se concreto per terrorista è una sopravvivenza basta fornire boh bisogna lasciarla
Io non so rispondere a questa domanda non avrei saputo neanche se non mi trovassi
Non
Posto miserabile con una galera
Che che sono molto pessimista da questo punto di vista cioè paradossalmente io ho sempre creduto che si potesse fare smettere il massacro
Ma proprio per questo sono sempre stato molto meno ottimista su cosa si potesse ottenere in tempi non lentissimi dall'argine del massacro
A me pare che
La finzione ipocrita ma spesso l'ipocrisia giusta insomma aiutare cose poi a sistemarsi
La finzione ipocrita di delitto sulla possibilità di conservare
Una convivenza multietnica come si usa dire questo brutta parola
Fosse troppo una finzione
Cioè che fosse inevitabile
Data la forza che che è stata lasciata ai contendenti ai peggiori tra loro e alle peggiori fazioni tra quelle in contesa che fosse inediti inevitabile che procedesse anche sotto questa pseudo pace sotto sotto questa tregua
Quella la ripulitura etnica dei territori
La cacciata delle minoranze dato da dai territori per questo dico che mostrare una città oggi così decisiva perché a Sarajevo queste praticamente già avvenuto
Quasi tutta la popolazione una popolazione musulmana
E la parte che prevale oggi a Sarajevo è la parte più o rigidamente spesso ottusamente
E mo'musulmana nel senso politico
A mostrare
Questa cosa non è possibile che avvenga in maniera indolore né possibile che avvenga con un con un'altra vaso diciamo o con spostamenti che semplicemente incrementi alla popolazione covata a svantaggio di quella musulmana
A Mostar la composizione fisica della città rende inevitabile o una convivenza in qualche modo controllata con lo scontro
Quello che è successo in febbraio con questo scontro anche dei simboli sono quando i poliziotti croati simbolico le due parti da una parte ci sono poliziotti croati dall'altra parte ci sono Pellegrini che alla fine del Ramadan vanno a visitare il loro cimitero per
Si trova dal si trova dall'altro lato del fiume e vengono presi a fucilate ammazzati feriti e così via rischia di essere il il
Insomma l'annuncio principale del
Del disastro che si può compiere di per questo dico che forse classe si sposterà verso questa comprensione che vedevi dice o ministri croati e cattolici dell'Erzegovina in prima fila
E non più per il momento in serbo bosniaci anche perché le cose più importanti di questo periodo sono successe a Belgrado in genere gli accordi come quello di Benito sono pazzeschi o utili
Non possono che essere pazzeschi perché la storia del mondo diventa pazzesca
Hanno un'unica cosa per la loro l'eventualità che succedono cose e gli accordi non hanno né previsto né potuto prevedere ma che riempiano di un senso un po'meno pazzesco per esempio ha detto nessuno avrebbe immaginato che gli studenti di Belgrado si sarebbero messi in piazza
E avrebbero indebolito il regime nazional comunista primi dodici dodici ecco cose come queste cioè il tempo e le cose impreviste dagli umani possono forse
Migliorare la situazione in Bosnia e anche negli altri paesi coinvolti naturalmente possono succedere anche cose che la peggiore in una situazione ecco qualcosa si può fare da qui paritaria stato sparato dopo nostro sta cosa sono vada impedire che a Monza sessione sia nel senso che c'è un altro oggetto di di una nuova spartizione della Bosnia inquilini in qui costa nei verbale del dottor sottoposta sardo storta pittoresco per non perdere impedire comunque non
Sia
Niente per impedirle se
Se avverrà avverrà e nessuno lo impedirà si poteva impedire di continuare a bombardare fucilare con dei bombardamenti aerei e si è tardato a farlo lo si può fare niente attraverso forze internazionali le armate nel Pacifico e per impedire che si compia una cosa così
Barbara
Si può certamente ostacolare una cosa del genere e questo mi pare che stia venendo possa avvenire le condizioni per per ostacolarla sono molte io ne vedo due essenzialmente la prima che rimanga un'attenzione e un'informazione molto forte su questi problemi e non è facile
La seconda è quella di continuare ad aiutare le persone di sapendo scegliere che aiutare mi pare che la Toscana l'abbia fatto venne non sia stata reticente non si sia tirato indietro sapendo anche per scegliere come aiutare conosco poco le cose mal quello che ho sentito di questo Progetto integrato che riguarda in particolare stessi nelle confezioni
Che viene affidato in particolare a donne che coinvolge addirittura mille o due mila lavoratrici donne tutte le appartenenze religiose
E nazionali a mostrare nei dintorni di mostrarsi è una cosa bellissima pensa che non so quanto sia corrisponda alla realtà però la cosa più bella che abbia sentito
Cioè non si tratta di una scuola un ospedale e così via si tratta di una attività condotta in rapporto non so comprato con le nostre stoffe con i nostri amministratori e così via addirittura con più regioni italiane che però è un'attività effettivamente produttiva effettivamente commerciale che viene condotta da donne governato da donne
Di la vera alternativa in Bosnia voi non solo in Bosnia sono le donne naturalmente
Questo spesso significa che non c'è alternativa perché non ce la fanno però
Quella più bella notizia di cui abbiamo sentito negli ultimi tempi mentre l'asset
Solidarietà Spagna Santa compatta
Negli anni novanta portare la solidarietà a Boffo Ignazio data occorre istintivo appunto procedura aiuti per sviluppare il proprio economia cose e cambia qualcosa no cambia qualcosa nel mondo è una situazione completamente diversa
Sì la domanda rimane e e delle più intelligenti perché ha a che fare con una questione assolutamente essenziale per il destino del mondo è cambiato qualcosa in noi in particolare noi in questa parte del mondo
è cambiato moltissimo nel mondo
Io ho fatto ripetutamente il paragone fra volontari che andavano a battersi per la Repubblica in Spagna che i volontari inermi che andavano non solo a soccorrere ma a intervenire dalle popolazioni nell'ex Jugoslavia in particolare in Bosnia
Paragone che anche numericamente TM per la prima volta in Bosnia questo avvento di volontari non ha riguardato persone rare eccezionali specializzate ma una un flusso enorme di persone comuni si dice dieci mila tessere nessuno Galliani sì sì sì sì volontari italiani sono stati pare circa dieci
Ora questo significa però un'altra cosa per me essenziale e cioè che i volontari anche non volontari devono capire che intanto questa differenza
Con Valeri e può pensare praticamente in quanto gli esercizi tradizionali o una parte ingente delle degli eserciti tradizionali cioè della forza armata monopolizzata dagli Stati e soprattutto dalle organizzazioni internazionali non solo cessino di essere esercizi fatti per farsi la guerra ma funzionino come una forza che impedisce di fare la guerra ai civili
E cioè che quello che una volta si faceva andando a fare o si pensava di fare andando a fare i volontari armati in un luogo in Siam matto da una guerra civile
Ancora di recente D'Alema ha detto di aver fatto un viaggio in Vietnam proponendo che i comunisti italiani andassero a battersi con le armi mi sono meravigliato e non mi ricordavo questo dettaglio però noi eravamo pronti a partire per il Vietnam
O per qualunque altro luogo del mondo con con le armi in pugno insomma
Per fortuna ci diceva non rimane più niente
E poi a un certo punto in poi abbiamo deciso noi di rimanere lì occuparci di casa nostra ora
Quello che succede che quel modello di solidarietà internazionalista si diceva allora
Umana umanitaria planetaria come qualunque parola sincerità per definirla si è per così dire sdoppiata e guai a perdere una parte di questo sdoppiamento
I volontari inermi e non armati hanno bisogno che ci sia una legittima forza armata non ne hanno bisogno loro e hanno bisogno le popolazioni che bisogna soccorrere
E viceversa una legittima forza armata internazionale che non faccia dell'impiego dei volontari civili il centro della sua azione cioè che non faccia semplicemente da garante e tutrice insomma della della buona volontà del mondo destinata a diventare inevitabilmente militarista prepotente repressiva ottusa e così via questo il punto speranza solidarietà e tu sei andata in Cecenia senta Cercelletta L'Espresso trattasse andata perché faceva parte dell'itinerario Polonia post c'è
Ancor prima vittima in questo modo investe cercherà d'accordo in questo momento sei se è stato accusato da eredità da un soldato russo yes praticamente cedere attento di
Del fotografo abilitato ad Amman Mauro Vergari
Insomma DTT al
Il grande attrice geograficamente prima tendenzialmente di avere comunque volontà basta oggi come cioè vorrei che i raggi X
No ma io non devo reagire a questa cosa quando lei fece scrivono che io sono solo capo del terrorismo principale teorico del terrorismo internazionale non solo o cose del genere io non non posso reagire perché lei si veste a non solo copiato quello che dicono le sentenze italiane nei miei confronti dunque non avrei nessuna hanno tutto il diritto di dire frasi del genere
L'assurdità di tutto questo è assolutamente parallela alla sordità di quello che scrivono i giudici della Cassazione italiana che non sono neanche membri del servizio segreto russo quindi sono ancora meno plausibili
Quello che inaudito in questa storia e gravissimo e che nessuno ha rilevato e che il risalto dato a queste calunnie aberranti coinvolge persone cecene
C'è per pura amicizia
Per le nostre richieste per le nostre insistenze come li conosco dico le mie personali per ragioni di amicizia di solidarietà eccetera ma anche quelle del delle autorità italiane
Hanno fatto di tutto per aiutare i partiti italiani nella circostanza in cui io ero stato di in questa circostanza si sono esposte e oggi vengono presentate pubblicamente in Russia in un modo che mette a repentaglio la loro vita è quella delle loro famiglie
Non ho altro da aggiungere
Assessore alla cultura comunicazione alla realtà scarna di chi di voi legge il giornale toscani è toscano sacche sulla mia presenza questa a questo incontro a questo dibattito è stata presentata un'interpellanza in consiglio perché non si ritiene opportuno per il vicepresidente la Regione Toscana
Di apparire in un luogo pubblico laddove Adriano Sofri viene intervistato io voglio dire che dalla dall'intervista si capisce il perché
Sia stato chiesto e ritenuto opportuno chiamarla partecipare
E indipendentemente da qualsiasi giudizio di merito rispetto alla sua vicenda personale ritengo che uno dei valori fondamentali che l'Italia sempre salvaguardato eh comunque e sempre la possibilità dell'uomo di intervenire di partecipare quindi in questo senso credo che la l'interpellanza sia del tutto inopportuno bene veniamo alla al nostro incontro di oggi
La Regione Toscana commenta lo stesso soffrì ha sottolineato è da anni impegnata sulla la questione bosniaca ha scelto Mostar come la città sulla quale impegnarsi ritenendo che qualsiasi attività a qualsiasi ripresa di attività qualsiasi capacità di influire sulla pacificazione della città dimostrerà è fondamentale per l'intera area
Abbiamo un Progetto importante un progetto integrato che prevede varie azioni ed interventi diretti in Bosnia in collaborazione con varie associazioni l'assessorato alle riforme istituzionali alla pace l'assessore siriani si è fatto coordinatore di tutto quanto dalla Toscana può partire
Per Mostar e in questo contesto ci facciamo anche carico laddove possibile di tenere alta l'attenzione rispetto a un luogo che purtroppo qualche volta può pot insomma h come qualche volta accade nel momento in cui le cose
Si calmano diventano silenziose non ci sono fatti eclatanti rischia di non essere più al centro dell'informazione invece tutti sappiamo quanto sia fondamentale poter procedere tenendo alto il livello di attenzione di tutti io partirei da Demetrio Volcic eccolo e con un suo primo intervento abbiamo ci diamo una regolata una regola che può essere pochi minuti di intervento senza quantificarle ma soprattutto cercare anche di interagire di interagire tra di noi dico forse questo è opportuno tutti i partecipanti al al nostro incontro e poi demenza cedere la parola allora Demetrio Volcic l'abbiamo detto Federico Bugno Renzo Foa erri De Luca Zlatko Dietz di dare miccia
Che è la rappresenta l'informazione da a Sarajevo
Stefano Marcelli nostro toscano dei Re tre tutti lo conosciamo Gigi Riva Sandro Damiani gode credo Gault corna
E che anche l'autore dell'intervista ad Adriano Sofri e Mauro Montali
Demetrio
Sto pensando da che parte cominciare nel suo secondo ricordino personale temo di essere stato colui che ha portato per caso soffrì a Sarajevo un giorno ci incontriamo per la partenza del presidente Pertini noi tutti belli con la crepati nelle cantine vediamo un ragazzotto con un pullover norvegese con una borsa di corda
E ci dicono questo è l'ospite personale del presidente Pertini
Abbiamo toccato in quel viaggio anche Sarajevo mi ricordo che la sua spasmodica attenzione quando siamo andati sul posto dove c'erano nell'asfalto ancora le orme di Gavrilo Princip
Perché quel giorno per l'arrivo dell'arciduca hanno asfaltato le strade e dunque lui era nervoso e ha lasciato le orme che adesso sono sparite e mi ricordo anche la tensione
La concentrazione quasi sovraumana di Adriano quando si è messo nelle orme e guardava
Fare sul punto dove avrebbe dovuto passare la carrozza imperiale
Ecco questo ricordo personale per quanto riguarda questa scelta di Mostar come
Tutto su cui si misurerà il successo della pacificazione
Certo già Adriano ha detto di essere pessimista io credo effettivamente che l'unico punto di ottimismo
Può essere quel vestito da sposa il fatto dalle donne dimostrare musulmane e croate
Vestito fatto insieme così come altri modelli perché e sparita corto anche che saranno avranno un ruolo non dico decisivo
Ma un ruolo importante le donne ma e e evidentemente come dice anche Sofri poi le donne saranno anche sconfitte perché in realtà non si vedono grandi possibilità di una pacificazione da quelle parti non sei già a corto di tetto
E è un accordo assurdo perché il mondo è assurdo decesso soli però in realtà
Sono state fatte tutte le cose che un manuale di relazioni internazionali insegna vale a dire
Prima c'è stato raggiunto un equilibrio sul campo di battaglia
Poi c'è stata la diplomazia della navetta dello Shuttle
Con questo al broker viaggiava tarde città poi hanno messo insieme i protagonisti in un luogo chiuso senza lasciarli uscire finché il l'accordo non è stato raggiunto
L'accordo raggiunto e quello che fa sì
Che una volta il territorio etnicamente omogeneo era il cinque per cento del territorio di cui discutiamo e oggi è l'ottanta per cento ed è molto improbabile che le proporzioni possono essere rovesciate
Abbiamo visto instaurarsi
Un a regime
Mossul umano
Anche questo mi sembra non non non non
Corrispondente non all'altezza della situazione per
A riportare la situazione verso qualche dialogo Salvatore nere presente che gli altri due che puntano alla spartizione sono ben peggio
Mi sembra che la situazione dopo la sparizione dell'Unione Sovietica della Jugoslavia sono nati ventitré stati nuovi presenti all'inizio col un regime postcomunista tre con un regime anticomunista poi la proporzione è cambiata ma il rapporto con la stampa e con l'informazione e i denti corsia
Quasi e chiunque chiunque sia al potere in questi paesi
Il primo ministro Klaus Cecco dice che la stampa e il nemico del genere umano
Il direttore della televisione slovacca afferma che la tv non può essere usata per offendere la nazione
E queste sono soltanto due frasi credo che chiunque che sia postcomunista anticomunista
Ha pronunciato queste frasi perché in realtà il lo spazio destrutturato dopo la scomparsa di questi regimi assolutamente non si presta
Alla esperienza di una stampa libera ed è un deficit forte di democrazia ed è probabilmente una delle ragioni per cui per cui poi le cose sono difficili
Benché non vada esagerata la dimensione e l'importanza di una televisione qualcuno oggi a Sarajevo propone addirittura che tra le misure che le autorità
Possano adottare rientri anche un controllo sulla televisione e la proibizione dell'odio sue sono un po'troppo lungo forse no
E che questo forse potrebbe essere una delle misure nel modo come si è fatto nelle quarantacinque in Germania questo potrebbe essere forse un uno strumento per cambiare la situazione se è vero che la televisione in questo
Subentrare l'odio nella ex-Jugoslavia
Abbia avuto una ruolo così importante altri saranno di di di pareri diversi ma questo comunque è una proposta che nasce per quanto riguarda Mostar certamente
Il il il il problema è molto difficile mi sembra che ognuno sta parlando la propria lingua sempre parlando la stessa lingua i bambini quando vanno sul greto del fiume nel pomeriggio poi parlano lo stesso dialetto
Però i bambini musulmani non vengono accolti nelle scuole colata in quanto dicono non parlano la nostra lingua
Ho letto un articolo interessante in cui dice che perfino la parola così diffusa nei Balcani come il caffè
Che una volta tutti quanti dagli sloveni ai montenegrini dicevano Caffa che ormai si dice a Zagabria cava a Belgrado è rimasta Caffa è a Sarajevo dove mettono molte h il mezzo è diventata Cafu va e che questo riguarda poi questo problema semantico della divisione delle lingue è uno degli ulteriori elementi che stanno complicando il fatto che il bosniaco non viene ha colto nell'ospedale colato e abbiamo già sentito delle sparatorie contro i mussulmani che sono andati al cimitero mi non mi sembra che la situazione presenti
Eccessive speranze S un amministratore così raccolto com'era il sindaco socialdemocratico tedesco cosa Nick abbia abbandonato
La battaglia
Essendo arrivato a Mostar carico di soldi essendo stata Mostar scelta come città simbolo appunto su cui costruire qualcosa di diverso ebbe e questa amministrazione
Sotto leggi da europea in qualche modo non ha fatto molti passi in avanti ecco io direi che questo potrebbe essere un primo intervento e e prestiti a
Grazie ad emettere proseguiamo con Federico Borgna
Sente
Anch'io vorrei portare qui un ricordo personale molto quotidiano della quotidianità di Adriano Sofia Sarajevo
Io vedevo tutti i giorni abbiano senso per un certo periodo l'ultimo periodo in cui siamo stati ci siamo visti insieme lì noi abitavamo anche nella stessa casa in località nel quartiere turco in cima un'erta vicino a un cimitero ma i cimiteri sono molto diffusi nella città di Sarajevo
E io ricordo lui che tutte le mattine con la sua brava telecamera in una borsetta usciva attraversava la strada insieme andavano prende il caffè da Gigio che era uno dei nostri più cari amici di Sarajevo il quale si sarebbe offeso se la mattina non fossimo passati a lui a prendere il caffè per unica ferma spezza una spesa notevole in quei periodi a Sarajevo
Però c'era questa comunanza questo buon vicinato che anche noi abitanti provvisori della casa di fronte dove hanno osservare rispettare poi Adriano si dirigeva verso la città con la sua telecamera si fermava era curioso parlava anche quando le lingue la lingua era un ostacolo riusciva però a superare questi ostacoli e molti di noi credo abbiamo visto poi i prodotti di questi incontri di queste cose nei filmati che sono stati trasmessi dalla televisione italiana il suo rapporto era grande fortissimo con i bambini nella grande forte anche con gli altri cittadini di Sarajevo uomini donne anziani
Portava i fiori alle ragazze dalla posta quasi tutti i giorni quando lui perché lui andava lì tutti i giorni e veniva ha colto come un fratello lo si faceva passare avanti per telefonare cose di questo genere
E quindi sarà Adriano era a Sarajevo
Una persona di casa una persona con cui si poteva tranquillamente s'dividere il pane e anche qualche altra cosa succede
Tanto è vero che l'altra attuale situazione Adriano è stata molto sentita nella città di Sarajevo noi abbiamo avuto degli incontri ci sono alcuni cittadini di Sarajevo tra cui il vice comandante generale dell'Armata bosniaca il serbo
Di di Attilio Pantigliate che era però uno dei difensori di Sarajevo dagli altri serbi ci siamo visti a Venezia parlare appunto di questo rapporto tra Adriano e quella città Sarajevo il giorno prima
Della visita del Papa
Si è raccolta in un teatro in una sala per parlare di Adriano in quell'occasione e spero che nel nel futuro sarà possibile prossimo futuro sarà possibile attuarlo
è stato deciso che una delegazione di cittadini di Sarajevo andranno a Pisa a trovarlo per manifestare testimoniare la loro solidarietà di ex carcerati tra virgolette con incarcerato
O Adriano
Pensiamo di fare un pullman di portarne una quarantina almeno ci sarà difficile
Contenere il numero nel senso che serve molto di più quelli che vorrebbero venire e farli stare fare falli venire a Pisa verso la fine del mese di maggio
Detto questo come testimonianza di questo rapporto che ne avevamo a Sarajevo
Volevo anche ricordare due o tre cose due cose che riguarda la bottiglia è una che riguarda Mostar vale così rimaniamo nel se esattamente nel tema
Io ho sostenuto l'ho sostenuto anche a Sarajevo al Circolo novantanove poi con articoli pubblicati dal diretta il settimanale di cui è direttore oggi tratto di stare insieme ho sempre sostenuto ho sostenuto che la situazione oggi è diversa da quella di alcuni anni fa oggi secondo me la Bosnia io ho scritto è un paese di cui il mondo può fare a meno
è una cosa che è stata accolta con molta vivacità devo dire anche perché è stato sentito come quasi un attacco non voleva essere un attacco era soltanto la constatazione del fatto che essi essi prosegue di una politica imposta in parte dalle stelle voluta in parte dall'interno che ci porti a una divisione del Paese Bologna in ghetti etnici a quel punto la Bosnia non esisterà più almeno quella bolgia di cui ha parlato anche Adriano
E però a quel punto dovremmo prendere atto del fatto che era il mondo può fare bene a membri stima meno di quella Boldi e si accontenterà di questa altra cosa che non è più Bosnia chiederà costruita
In quella che prima era appunto il territorio bosniaco
La seconda cosa che volevo dire che bisogna stare anche molto attenti a un'altra
Cosa che la storia ci ha tramandato la storia ci ha tramandato dei Balcani sono la polveriera d'Europa
Non è più vero i Balcani non sono più la polveriera d'Europa oggi Banca dei dei Balcani e lo abbiamo visto dal novantuno a oggi ci possono essere guerre eccetera ma nessun Paese euro europeo
è disponibile a farsi la guerra per i Balcani potranno esserci guerre commerciali c'era ma non ci sono più copre il quattordici o come ancora nel trentanove quaranta paesi che dello sbocco al mare debba avere in Montenegro o per un altro motivo di geopolitica sono disponibili a farsi la guerra
Nei Balcani
Accolgo l'invito della nostra moderatrice cercherò di essere breve parlerò di Mostar mostrerà situazione oggi più grave della Bosnia Erzegovina la situazione in assoluto
Dove possono succedere grossi in crisi anche sanguinose dove possono
S dove può esserci davvero un difetto di democrazia sostanziale
Però io non dimentico che la colpa di che mostra per oltre un anno è stata amministrata dall'Unione Europea
Ricordavamo prima il sindaco tedesco poi è venuto uno spagnolo e però la durante il tempo in cui l'Unione europea si è occupato di mostrarlo di non europea non ha fatto altro che aumentare o se volete di stabilizzare de divisioni presenti nella città
A costo a costruito ricostruito la scuola per i croati ha costruito ricostruito la scuola per i musulmani e così per l'ospedale e così per altre costi non solo anche cose che non avrebbero dovuto vedere impegnati grossi capitali sono state poi il sono state poi fatte valere anche in durante lo l'amministrazione europea ad esempio è assurdo ma a Mostar titolo sa ci sono due
Francobolli DiVersi secondo se si spedisce una lettera a Mostar Est sul o da Mostar Ovest ci sono due sistemi telefonici da Mostar Est e non si può telefonare a Mostar ovest ma dà mostra ove si può tranquillamente chiamare Zagabria
Cioè anche in queste cose che punto solo urticanti e dove l'Unione europea avrebbe potuto intervenire
Con decisione accetta non si è illecito a fare nulla
Oggi la situazione si è incancrenita la sparatoria di febbraio è stata ricordata e la situazione adesso è il punto forse dove è più pericoloso
Dove c'è più pericolo per la pace in cui la Regione
Io mi fermo qui se mai gli sprinter però dopo su altri argomenti volevo soltanto dire
Prendendo spunto da una
Frase di da un pensiero di Adriano che è vero che si assiste a una sorta di islamizzazione
Della città di Sarajevo da parte del partito al potere che LSD al partito musulmano
Ma io non vedo in questa in questo processo
Non ci vedo uno retroterra fondamentalisti go o almeno fortemente fondamentalisti che io credo soltanto che si tratti di un gatto anche P. Dunga democratico cioè nessuno di questi Paesi ha capito ha saputo capire oscuro Uto capire che cos'è la democrazia nel momento in cui vanno al potere occupato lo Stato lo fanno i croati cattolici a Zagabria lo
Quindi non è un fatto di fondamentalismo religioso o almeno non è solo quello quest'oggi è presente in minima parte è soltanto un fatto di incapacità democratica ed elezioni che ci sono state sono state un avallo a questa situazione perché non è vero che dove ci sono energie dove si fanno lezione dice la democrazia la Bosnia e se volete domani l'Albania così introduco una TAC proprio il testimone hanno proprio questo questo questa verità grazie
Prima di
Prima di passare sente no ancora viva
La parola razza fa faccio un piccolo intermezzo pubblicitario nei banconi quindi è però si possono dai banconi anzi vi inviterei inviterei tutti noia a spedire cartoline
Al sindaco di Mostar invitandolo con frase concrete a portare avanti in questo processo di pacificazione sono importanti perché sono messaggi
Che possono aiutare dal forzato un processo nel sempre delle stesse banconi invece possiamo acquistare anzi dovremmo acquistare prodotti proprio di quelle mille donne
Che insieme stanno lavorando nel settore tessile quindi daremo in questo modo un un aiuto concreto un impulso alla loro attività produttiva Renzo Foa Silio
Vorrei partire da
Da un altro punto di partenza non vorrei parlare aggiungere
Nulla quanto detto Demetrio Volcic Federico Bugno a su mostrata sul pericolo l'aveva già accennato nella sua intervista nella sua intervista soffrì condivido pienamente tutti gli allarmi che ci sono e condivido anche il fatto che bisogna in continuazione porre l'accento su su questi allarme perché è vero che le guerre finiscono ma poi comincia sempre qualche cosa che è diverso dalla pace che ci si aspettava qualche cosa di diverso da quello che era la pace prima io ripartire da un po'da noi no quando mi è stato è chiesto divenire mi è stato posto un tema che era noi e la Bosnia l'informazione e la Bosnia e mi sono un po'chiesto da dove si potesse che cosa si potesse dire di che cosa si dovesse si dovesse parlare e in realtà forse quando si parla di noi Dino italiani e la Bosnia
Forse un primo punto di partenza non è non può essere informazione ma è un'altra un'altra parola che abbiamo prima sentito nel video di Sofri e che e che è stata molto importante che quella del che suona volontariato non lo dico perché c'è accanto a me Erri De Luca che è stato un'infinità di volte guidare incamminano fino al camion carichi di aiuti
Fino a mostra ma perché credo che prima ancora dell'informazione ciò che ha stabilito un ponte tra la resistenza della bocca tra la guerra del in Bosnia e l'Italia è stato il volontariato è stato un qualche cosa di
Di inedito che si è mosso in Italia non conoscevo la cifra che è stata data dieci mila dieci mila persone che sono andate lì una cifra è una cifra enorme inattesa e qualche cosa che ha mobilitato organizzazioni non governative volontariato laico volontariato cattolico c'è stata una una prima diciamo assunzione di responsabilità nella società civile questo io credo che sia stato ciò che è venuto in primo luogo dall'Italia verso verso la Bosnia forse è stata la cosa più importante solo dopo io credo e che si possa mettere che si possa mettere l'informazione
L'informazione io credo che sia stata per per l'informazione europea e quindi anche per l'Italia un fatto molto importante la la guerra in Bosnia non per il modo in cui è è stata seguita
Perché qui i giudizi possono essere molto molto diversi ma perché per la prima volta l'informazione europea si è misurata con un problema drammatico di quella portata alle soglie di casa e soprattutto nel momento in cui era l'informazione a svolgerà un ruolo un ruolo più importante del potere politico ecco questo è stato forse il un punto importante un punto importante per la carta stampata per la televisione
Latte l'informazione è arrivata prima non soltanto delle grandi organizzazioni internazionali forse arrivata soltanto insieme all'unico organizzazione internazionale si è mosso subito credo sia stato l'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati
Ma si è mosso certamente prima delle punto delle degli interventi politici delle delle delle delle Nazioni Unite prima degli interventi dell'Unione europea prima degli interventi della conferenza sulla sicurezza in Europa e soprattutto prima molto prima molti anni prima purtroppo anche dell'intervento risolutivo che poi è stato quello dell'alleanza dell'alleanza atlantica cioè l'informazione è arrivata seconda ben prima degli altri grandi poteri che dovrebbero regolare questo mondo e questo è stato un fatto è stato un fatto credo molto importante
Per l'informazione italiana quanto poi peserà nel futuro dell'informazione italiana questo qui è un discorso qui è una domanda a cui non si può dare risposta oggi l'altra domanda la domanda e di oggi è stata posta qui anche dal presidente Marcucci che cosa che cosa si può fare oggi no questa disattenzione questa sfumata l'attenzione dell'informazione credo che sia è vero l'informazione ha le sue regole sfuma però il problema forse fondamentale e quello di di come vengono rimossi i problemi della guerra in Bosnia
Ecco cioè la guerra in Bosnia c'ha scaricato dei problemi che non pensavamo essere dei problemi del del nostro mondo pensavamo di esserci lasciati indietro di cinquant'anni almeno oppure di vederli in aree molto più lontane
Dall'Europa e da noi questi problemi oggi sono abbastanza rimosse
Sono non riaffiorano neanche non Soria affiorati neanche davanti ad altri ad altri drammi che hanno che stanno turbando diciamo il mondo il il problema del del nazionalismo dell'etnocentrismo così come si è manifestato della cancellazione di un'esperienza come quella appunto dalla società bosniaca ed è un problema che noi oggi qui non ci poniamo più io credo e non ci poniamo più non perché lì quella guerra cancellato il problema ma non ce lo poniamo perché come è successo in per altre guerre per altre vicende laceranti e probabilmente chiusa l'emergenza torniamo torniamo un po'a pensare ai guai di casa nostra in fondo ricordiamo che la guerra in Bosnia scoppio scoppio nel nella primavera del mille novecentonovantadue quando in Italia credo che se ne sia parlato si arrivata sulle prime pagine dei giornali dopo diverse settimane perché eravamo alle prese con i guai di casa nostra
Ecco io non non so se vi scoppierà lì i nelle forme che abbiamo visto la guerra certamente quel problema è un problema il problema di quella divisione il problema di quella pace
E che stenta a a ad affermarsi il problema dei tempi in cui la società civile nei centottanta ne ha accennato prima
Volti e cioè sta facendo la sua evoluzione come sta è accaduto sta accadendo a Belgrado ecco i tempi del completamento e della soluzione del problema lì sul terreno del completamento di un processo di pace della soluzione
Del problema di sul terreno però sono anche i tempi della nostra attenzione verso questo problema ecco ed è un'attenzione che ci riguarda direttamente io credo che l'assenza che c'è stata nella discussione culturale insomma Sofri è stato l'unico intellettuale italiano
A a impegnarsi ad avvertire
E l'unico aventi ad avvertire il peso il pericolo e che gravava su di noi da quella guerra ecco io credo che diciamo la la lontananza di quel problema e oggi forse un problema e forse un pericolo più per noi ecco e poi dopo per la Bosnia che altri pericoli grazie
Grazie
Grazie alle riprese delle introdotto il tema fondamentale soprattutto insomma
Parlare del perché questa informazione
Ci aiuta a dimenticare ovviamente non fa che fotografare ciò che in tutti noi la volontà alla fine di dimenticare
Non ci aiuta certo invece a continuare battaglie iniziate vediamo
D'altra parte dell'informazione
Ma dunque io appartenendo a alla radio televisione di Capote vista mi trovavo mi trovo in un osservatorio molto particolare
Devo dire che anche l'informazione italiana rispetto alle vicende jugoslave ex-Jugoslavia come lo vogliamo chiamare
Aveva un'occasione favolosa che nessun altro Paese avvisa disponeva cioè dei mezzi d'informazione di lingua italiana fino al novantadue ricordano Teresa Potenza si vedeva su tutta l'Italia Radio Capodistria la si sente ancora oggi basta sintonizzarsi sulle onde medie
Secondo me al contrario di ciò che ha detto il collega Foa
La stampa italiana si salveranno siano cinque testate quindici giornalisti ha toppato in pieno e vi leggo subito pochi esempi Sabato dodici aprile del novantasette ieri la Repubblica articolo di Marco Politi volitivo non ha mai smesso di pensare a questo viaggio speciale a Sanremo da quando tre anni fa i conflitti tra le fazioni bosniache
Poi perciò dopo l'iniziale errore di un riconoscimento troppo precipitoso della secessione di Slovenia e Croazia Giovanni Paolo secondo si è schierato per l'integrità della Bosnia
Domenica tredici aprile novantasette il Manifesto Filippo Gentiloni
Ricordiamo tutti con quanta fretta ed esultanza il Vaticano si era precipitata riconoscere l'indipendenza della Croazia della Slovenia cattoliche dando il via ad un tragico processo di disgregazione dei Balcani ora siamo di di fronte a delle sotto il profilo intellettuale ovviamente Adele mascalzonata eh
E io ho seguito novanta persone sono vanta due qui dentro che mi spieghi perché è scoppiata la guerra non lo sa perché la stampa italiana non ha informato non ha detto assolutamente nulla io qui ancora
Il il paginone di epoca di tre anni fa titolone
Vi spieghiamo perché non è possibile intervenire in Bosnia il grande consigliere di epoca il famoso ambasciatore Sergio Romano
Hanno toppato in pieno i giornalisti italiani salvo quei pochi tra l'altro sono presenti e e ne mancano altre quattro cinque o sei
Per il resto voi direte aveva venti giornalisti son tanti sì ho capito ma l'Italia tra telegiornali e giornali radio e carta stampata Cia come reato di testata ha toppato assolutamente impieghi cioè queste ignoranza è stata una cosa tremenda
Oggi le guerre in Europa ma compresa partiamo dalla guerra del Vietnam non la si vince solo con le armi no la guerra del Vietnam non hanno vinto i vietcong con le armi russe e cinesi danno vinta grazie all'opinione pubblica che ha mobilitato e ha disarmato gli Stati Uniti
Qui la mobilitazione dell'opinione pubblica a parte i volontari eccetera eccetera non c'è stata perché non c'è stata informazione c'è stato un falso spaventoso
Allora bisogna partire da da questo concetto per parlare
E qui ho parlato di alcune falsità badate bene non sono falsità sul piano dello non è una questione di opinione sicuramente qui pur essendo tutti diciamo così schierati
Però la storia è storia qui parliamo di ignoranza sui fatti non sono valutazioni differenti e ignoranza sui fatti se non si tiene conto che cosa significa nazionalismi contrapposti ma Milosevic al potere dal mille novecentottantatré
E al potere della Repubblica Expedia
Nata della Jugoslavia che aveva l'esercito la burocrazia la polizia in tutta la Jugoslavia
Ha disarmato le milizie territoriali di tutte le altre repubbliche dell'ex Jugoslavia per poterla aggredire ma andiamo avanti lasciamo perdere il passato parliamo del presente sulla Stampa democratica di Sarajevo si è di Zagabria di Belgrado da venti giorni a questa parte
Si parla tanto delle provocazioni o meglio dello delle operazioni di indebolimento dell'Albania fin dal mille novecentonovanta con un milione di dollari
Che sono poca cosa in Occidente ma sono tanto per quella parte di mondo o milioni di dollari all'anno per destabilizzare l'Albania che alcune delle finanziarie piramidali
Le famose sono in mano ad amici di Milosevic con sede a Cipro o in Grecia
Destabilizzare perché nel novanta prima che scoppiasse la guerra nella ex Jugoslavia ma ovviamente per poter lasciare soli gli albanesi del Kosovo eventualmente Massa crearli poi non gli è riuscito ad ha dovuto prima massacrare gli altri se e si è bloccato
Ma a fronte di questa ignoranza
Quindi sa ricominciare tutto da capo
Per ora mi fermo qui grazie
Grazie io no passerei ma nella parola mentre De Luca
Comincia ad andare in Bosnia perché me l'hanno chiesto
Avevo scritto un articolo sulla all'indomani della caduta del Ponto dimostra su un giornale cattolico
All'indomani della distruzione di questo antico manufatto d'Europa
Che aveva diverse centinaia di anni
E che
Il ponte la e l'edificio e l'opera edilizia più cordiale che si è che
Della specie umana
Fatta per tenere unite due sponde
Bene all'indomani del crollo dell'abbattimento di questo antico cittadino d'Europa e l'ho scritto un articolo
Sul punto di Mostar dei cattolici che già andavano a Mostar portando i loro viveri loro generi di prima necessità mostra
Mi hanno invitato ad andare con loro visto che
Avevano visto qualcuno che si interessava dello dire di loro di quel posto quindi sono stato Fatah mostra semplicemente perché mi hanno chiamato sono stato chiamato e obbedito ci sono degli inviti che sono più forti degli ordini
Ho continuato andare con loro
Perché ho visto come lavoravano come distribuiva
La loro cura nelle cercare di raggiungere direttamente i bisognosi e non solo i bisognosi della sponda da cui provengono insomma dalla sponda religiosa qui appartengono loro i croati ma molto di più
La sponda più bisognosa di quel conflitto e in particolare della città di Mostar quella veste di musulmani
Ho fatto viaggi con loro perché loro avevano come primo obiettivo di rifocillati e rifornire i musulmani
Che avevano come criterio la distribuzione capillare e personale senza passare attraverso alcuna magazzino ma solo attraverso delle liste di sul posto formate sul posto ecco per tutti quelli che il mondo ha la possibilità oggi di intervenire sulle sulle bici sui bisogni sulle emergenze delle popolazioni ecco per tutti quelli che possono farlo
Io ho un testo di riferimento molto importante che vorrei che potessero essere diffuso insomma è conosciuto vede il capitolo sedici del libro che noi chiamiamo esodo che gli ebrei che sono titolari della della dalla storia originale chiamano nomi nel capitolo sedici del libro dell'esito si parla dei criteri con cui Dio stabilisce la somministrazione la fornitura della mamma
La mamma è il più grande esempio di soccorso
Alimentare si svolge nel corso di quarant'anni quindi care tutti i giorni e per seicento mila persone al giorno
Le sente più grandioso e quindi per quello va tenuto come punto di riferimento ovvio si preoccupa di prima di tutto della distribuzione e poi della in del rendere impossibile il valore d'uso il valore di scambio scusate valore di scambio di quella merce chi lo lo detiene lo deve consumare subito ecco
L'importanza della della distribuzione è stata appresa non potendo in quegli nostri amici cattolici non potevano giurare sul fatto che i bisognosi non riprendessero in giro quello che loro aveva credo a quello che loro davano su questo non si può
Pretendere di Coelho il controllo anche sì
Il bisogno era talmente forte da far escludere che si potesse fare commercio di quell'indispensabile
Ma certamente hanno dato molta attenzione alla distribuzione del per questo per quel motivo per cui sono andato con loro
Io ho continuato andare con loro che continua andare con loro ancora ultimamente siamo andati a dalle parti di Grecia Nizza dove sono
Ah sembrate assemblate le vedova di Srebrenica
Bene che cosa ho visto in Bosnia ho visto gli italiani
Ho visto gli italiani massicciamente presenti su quel territorio italiani volontari senza nessun mandato individualmente mossi dalla loro s'piccola buona volontà Comunisti Italiani numerosi non li ho contati non ci sono non so se si possono fare delle statistiche ma tanti
Tanti che sono stati non un'agenzia di aiuti presso un sicché che pure era utile insomma che ci sono stati sono state da parte di altre nazioni agenzie di aiuti da quelle parti lo sono stati popolo a fianco a un altro popolo sono stati da questo punto di vista la supplenza di Europa
Io sono stato orgoglioso in Bosnia di essere cittadino di questo Paese perché ho conosciuto gli italiani lancia che avevo dimenticato
Specialmente gli italiani del Nord
Io credo che loro sono stati la nostra politica estera
Loro sono stati da sempre italiani che vanno in giro fuori sono nostra politica estera dalle migrazioni in poi
Loro sono stati il
Motivo per cui si può essere orgogliosi di questo nome
Non
Non credo che abbiano la forza di oggi quel jet quei gesti insomma di pareggiare
Il il disastro che abbiamo combinato nel canale di Otranto di pareggiare quella infamia
Però dei essere contrappeso faccia di contrappeso di quella infamia
Noi non abbiamo una politica estera non abbiamo mai avuto
Penso alla nostra politica estera è sempre stata una società a responsabilità limitata
Dipendente dalla ad altre politiche estere ed altri politiche estere più importanti per esempio da quelle degli Stati Uniti che sono stati i nostri che hanno usato il nostro territorio con un pied à terre della loro guerra nel Mediterraneo insomma come base della loro Potenza nel Mediterraneo dalla potenza della predella della NATO nel Mediterraneo in particolare vengo da una città quella di Napoli che è stata detenuta dagli americani fino molto a lungo
Non abbiamo avuto politica estera la nostra politica estera sono stati questi cittadini questi soldati semplici
Allora tra questi soldati semplici io vorrei ricordare che in questi viaggi con me e con questi cattolici è venuto anche Ovidio Bompressi molte volte ha mostrato per esempio molte volte mostra siamo stati insieme a guidare questi con mogli
Ricordo qui perché
Si parla della città dimostra nel luglio un concittadino è diventato cittadino adottivo di quella città
Lui stesso ha contribuito alle adozioni di bambini
A distanza
Bene
Noi siamo gente
Ha fatto questa esperienza diciamo in questi anni di Bosnia
Non è stata per noi che venivamo da un'esperienza politica che si chiamava Lotta continua non è stato il proseguimento della militanza questi viaggi in Bosnia ma sono stati il lento apprendimento di del valore di gratuito dei gesti piccoli dei gesti minimi dei gesti di soccorso orizzontale noi abbiamo lentamente imparato
L'esperienza del Volontè di essere volontari e non militanti ma volontari questa questa è la vera lei lo svezzamento per quello che riguarda me
Ovidio Bompressi da Lotta continua non è stato per me diciotto anni di lavoro operaio che ho fatto dopo Lotta continua ma l'esperienza dei viaggi in Bosnia dei molti viaggi in Bosnia
Lei ne abbiamo imparato a essere delle persone
Diversa
Allora quando approfitto di questa circostanza per ribadire la mia buona intenzione di chiedere che Ovidio Bompressi venga rimesso in libertà e perché penso che sia uno spreco per questo Paese non voglio entrare nelle vicende di quella e più di questa storia ma penso che sia uno spreco e per questo Paese che degli uomini come Luigi siano impediti
Sì egli si è impedito di continuare a essere utili allora io sono convinto di aver fatto Del Bene al mio paese andando in Bosnia che sono convinto di fare del bene ancora al mio paese nel chiedere che Ovidio Bompressi possa ritornare a far parte di questa comunità di italiani di cui andiamo silenziosamente orgogliosi grazie
Diamo allora la parola alla nell'ambito se
Traduttore delle parole che stanco come la lunga consuetudine che possano è chiedere di spiegargli di iniziare con proprio nel merito il ruolo dell'informazione che viene da fuori e la capacità ovviamente ad interagire con l'informazione interno
Lato capisce l'italiano già capito tutto quindi
Sì semplicissimo
Quindi via probatoria possibili da lì
è legato a questa
Dice è difficile dire qualcosa sul ruolo dell'informazione durante la guerra perché sono un giornalista io
Primo e sono molto triste a causa di come l'informazione ha trattato questa guerra vasche G. Pascoli Aroldo dei media quando alla che avrete essenziale con un tono Tusken un salvo sostenuti Tusculum punti nome con Marlon
Molti di voi sapranno in Francia auguro a per i pochi che non lo sanno Slavko continua dice perché per quello che è stato fatto dai media è stato essenziale
E ed è stato l'operazione essenziale contro tutto quello che noi pensiamo debba essere l'uomo
Verso il cui quando alla Vieri l'avevo quindici una Lista Sarajevo chi chi offende non travalichi of non tra voi avete Grandini The personale e professionale me male racemo sul posto chi chino Pagani
Molti giornali ci sono stati molti giornalisti che in Bosnia hanno fatto un buon lavoro professionale e però io credo che purtroppo non hanno vinto questi giornalisti Gipo
Ci consola franchi da grandi Keita che nella politica
Dunque Dessì togliendo Sarajevo dispone di una bustier secoli intendo tramite le tracce Edison per villa che
Penso che alla fine di questa guerra accanto la politica e abbiamo perso noi cittadini della Bosnia e gli amici che da fuori sono venuti che sostenevano la nostra stessa idea
Dice quindi più che ex ma dose giorno Alfonso reso in Artic sulla situazione della così secoli specie con Statte nessuno passo non non sono sul viale che in che mondo sta oggi l'EPO l'aria
Ho scritto recentemente un articolo per un giornale francese dove ho ricordato che spesso in questo momento mi ricordo con molta Nostalgia i tempi della guerra
Tu lo compose la che stia un commovente comunque il suo sponsor possibile specie sui fu comunque tempio di Ercole l'aviere termine qui credo che l'ape scegliere due spicchi e tre curve sulle troppo ampi poco ci fosse contro così posto un santo
Molti mi hanno chiesto se sono pazzo ad avere questa idea perché si può preferire un periodo di guerra alla pace di questo i tempi e io vi voglio spiegare il con tre esempi con tre motivi perché sostengo questo
O di quello che era undici giusto al mondo da Kirk Tex nato ad Oria
Passò
Senza a Sarajevo alla post-season tra un sulla Milhaud della possono tra oppresso Antonio Da Rin Panda una nicchia che lei CRI se la servitù
Durante la guerra dove c'è la Posta centrale di Sarajevo di notte qualcuno ha scritto su sul muro questa e Serbia
Usura prego che ho pianto Pontone notturni di CRI di Dio se la posta
Qualche notte dopo qualcun altro ha cancellato questa scritta con un tratto di penna e ha scritto sotto idiota e la posta
Sul Polski Lager a comando se Zac ma a cuore stessa alla che era commossa il pass per la donna insiste lei sono anche un po'se quella post doppi tallero Poro
Le cose se tra esse terrà ripreso anche da serbi USA approvarsi USA SEPA qua e leso perché un panzer sempre no so che lui Flos politiche un po'se quella post sarda
O Oleson pur telefoni e pura vuoi letto oppure
Oppure le le le proprie ammiro piatti che se tre si terrà penso che la guerra sia scoppiata proprio per questo perché in Bosnia c'era qualcuno che pensava che la posta all'ospedale
Piuttosto che tutte le altre tutti tutti gli altri luoghi istituzionali o di convivenza rappresentassero uno Stato c'è la Serbia eccetera e non fossero quello che sono cioè rappresentassero la posta c'è un luogo dove si va a telefonare qua spedite le lettere
L'uso un po'un secchio apre la Carroll apposta degli ancora info alla posta
Nel male racemo la postura proporlo Pita desidera si terrà UCB apre secondo la gara
Apre apprende tragedie entrò in Abruzzo e toujours ad asservirla provarsi U Vineta mutismo eccetera eccetera e poco poco la posto del con come ti Previti
Abbiamo sperato che alla fine della guerra la posta tornasse a essere la posta all'ospedale l'ospedale la rapporto vero porto
E invece abbiamo visto che dopo cinque anni di guerra e dopo il massacro che c'è stato questi luoghi sono rappresentano ancora per qualcuno una parte di un territorio nazionale serbo croato o islamico che dir si voglia
Idee che non dice Ross
Anzi lo situazioni del saltatore venduto due Kathmandu s'usufruito mille saprà tremendo USL usavo false grave Clapper Lager
La situazione sono dice non usano né Xperia in Expo a mi sono un po'sei che per giuri l'ora lasciando la folli ed uso un po'osé che la condotta internazionale già me ne sarà pretendeva de de de nere Julio situazioni con sano realismo sul grey no fu un po'dire sport New Songs diremo dalla poste la posta
E che scrisse P S che la copula le cui reti internazionali Arre quindi lo il le Partanna sia in altri mezzi sostitutivi
La grande differenza tra oggi e il mille novecentonovantadue è che allora avevamo ancora la speranza che un giorno quando tutto
Fosse finito avremmo potuto dire che la posta tornava a essere la posta oggi c'è negata anche questa speranza ma quel che è peggio è che la comunità internazionale ha riconosciuto
Questo stato di cose ha riconosciuto una divisione su base etnica
Lo designa chance ma danno antitetiche che mi indichi il Foro il fuori
Comuni furor ghanese le informazioni o profit
Due tappe
Ci possono avere smontate prendiamo un pochino chance pure organi se le informazioni o Giulio Profilo Arpe accusano Scholes tra Sant'
Lei il secondo motivo la signora ha detto poco fa ci ha chiesto poco fa come si può costruire
Un'informazione approva a vantaggio della pace in favore della pace io credo che non non sia possibile costruire nessun tipo di informazione a favore della pace e vi spiego perché
Pass che ne sono situazioni Sodom Moncler leso Halcyon Carella Kearney sono anche un po'non so da che leso Halcyon Fiona Foetus o profit Lager sontuoso propongo a
Il motivo è molto semplice le persone che hanno cominciato la guerra che hanno voluto questa guerra e che l'hanno fatta combattere sono ancora al potere
Vide grandi Fioraso sì avete detto il Santo tre vendute o giù di lì o sul green Soro e quindi porre con comunità internazionale isola legittimità internazionale e Izzo e la committente lesa internazionale da corale au pouvoir
A differenza di cinque anni fa oltretutto queste persone sono sono al potere grazie alla legittimità che gli è stata fornita dalla comunità internazionale lei medio son contro le tue sul POR fuori
E oppure forse nell'uso anche nel Lager
E i media sono i mass media sono controllati dal potere e al potere da noi ci sono scusate verso la battuta criminali criminale di guerra
Como
Como organizzano informazione gestione del formarsi ancora ex nella riforma sia un professionale
Avec Avec lì sono Kyon se il mondo è fuori Lager la
Della Force e dunque come si può organizzare una informazione giusta professionale corretta quando dall'altra parte ci sono persone che hanno un solo dovere fare la guerra accuse solo sul riuso ancora il fuoco ma con Lager
L'isola produzione durante mi sono da produzioni d'intolleranza non sono la produzione del nazionalismo
Se significa uso volle membro sexies
O o con la via a causa di questo oggi noi abbiamo ancora gli stessi processi che hanno determinato la guerra cioè abbiamo ancora la produzione di odio la produzione di intolleranza e la produzione di disprezzo
Tosio Scholes
Trucco alla fusione dell'esodo di Rick quando alla vi era sito la situazione te Boccuni eccoci urbi
Se ti noto reso pur chi all'Europa con mosse du nouveau
Lo deduco io due dossier io sapevo il dossier l'Opus insicuri il terzo motivo per cui io credo che prima della guerra fosse meglio di oggi riguarda il fatto che l'Europa riappare il dossier su Sarajevo nel modo in cui vado a spiegare
Ci parti si perde perché che se ma dalla Giunta Blue Rondo organi se parla televisioni Franco al Man arte
Misuratore dosi in tardo ronda Berman organi se lo si porrà parte Who is on positiva che sia un po'tre over tre cover
Le che stimo Azzolino ancora capo
Recentemente ho partecipato a un dibattito su arte che la televisione franco tedesca e il giorno successivo partecipato a un convegno organizzato sempre da questa televisione dove è stata posta una domanda assolutamente incredibile
Io son pose la che stiamo e Secret Tullio giornalistiche lettera Sarajevo angustie se come in pendant Lager volete Manipulator
E sì che le sostenuto Murri Pondo anche attorno alla televisione volete organi se preparare
Parler gommoni Platter politica cioè è stato chiesto se è vero che tutti i giornalisti che sono stati a Sarajevo durante la guerra erano stati manipolati da qualche grossa organizzazione di potere
Ho un umore ci sono nel film documentato documenta cui son pose la che stimo e siti la bomba marca alleare insiste cui si scrive Schiele Lijun Aliseo strobo genio un più epocale Cles mai per le
Le serve galvanizza sentire e si chiude campo senso essendo portò un Bossi Hercegovina nette se non falsificati fotomontaggio si traveste tera Edison ovvero la discussione la polemica Portuondo France Kalman
Sulla stessa
è stato anche fatto un film documentario documentario tra virgolette in cui ci si è chiesti se la bomba
Del mercato a Sarajevo davvero era stata sparata dei serbi se non era forse è vero che i giornalisti di Oslo progenie avevano sparato come se fossero degli Sly tristi sulla popolazione serba di verbalizza
Volevo quelli sul suo sponsor molte altre cose così all'altra journalist sui rischi apparti si perdono tardo romantico
A dire Scholes finali mi dà utili Selex di Cassio sulla situazione Sarajevo diviso Greg Barizza chi e te assire ce ne parla il minimo
E alla fine di tutto questo un giornalista svizzero che partecipava al dibattito ha concluso dicendo che graverebbero Rizza cioè il quartiere serbo che si trovava che si trova al centro di Sarajevo era stato assediato dai musulmani o
Ida tondo dell'accordo ONU la partecipazione dalle dalle polemiche confessa o non della Democracy due o non della libertà e dell'Express signora non dell'intellettualismo S tre S terrà
Riesce spedire apre Toussaint le nominations
Adesso sclero si in discussione con saprà Isonzo intellettualismo giusti pentole et al
Cinque processi penali discussione Ponza
Si tratta di RIA a persone pars chiuso il Druhá del savoir che spinge il film che scrisse posse perché specie sui a Sarajevo
Ci chiedono di partecipare in nome della democrazia della libera circolazione di idee a dibattiti come questo io voglio dirvi molto chiaramente che se questi dibattiti
Basati sulle domande che sono state fatte rappresentano una sorta di intellettualismo io non sono un intellettuale voglio continuare a pensare
Le cose che ho pensato che ho visto durante gli anni dell'assedio accuse sono ancora info alla fra giova sugli alle nasca allettando stralci lieto Calò dice posse
Che la cisti Sex List
Il CIPE ha guarda con SIOS allergie Prot
Cresce più resta vino costò il noto il periodo inoltre l'Armir avec Mesa Mirbeau cui decesso morissi
Il CIPE di ricredersi scompare o Choukri lenire le jour che li usano un panzer Endesa mia sarà i commi del San contro le industrie seccato lo sa perché al CIPE del progetto e tre tre
Ma avere smosso per Prodi il le mèches oscuro subito
Per questo tornando a quello che ho detto all'inizio era meglio il tempo della guerra era il tempo ancora io potevo a avere fiducia in quello che vedevano i miei occhi era il tempo in cui io ancora poteva avere la speranza che in un futuro migliore potevo passare delle serate sognando un futuro migliore assieme agli amici di Sarajevo e dell'Italia è fuori di sé avevo molti dei quali sono qui oggi purtroppo tutte queste speranze oggi non le ho più fino al no Boccuzzi Surbo Kudo indice il prossimo del quotidiano soffrì un sette poco
Mi dette Avec Lucca Lusetti o le previsioni e a chi si combattesse combattuti
Pur nu
Giurgevic poste che ne sono desolante scomparso pur ammiccando insomma tecnico no libero e Calestru o Piso
Adriano Sofri era uno dei protagonisti di questi giorni e queste notti ho passato
Molti giorni con lui Luís si è battuto con noi quando noi e l'abbiamo prigionieri e io adesso ho il bisogno di battermi per lui adesso che noi siamo tecnicamente liberi e lui invece prigioniero
è tutto
Grazie
Se n'è che se redatta finalmente un bel macigno assordante suonassero incontra viaggi chiederei ecco Anna
Intervenire io vorrei dire molto brevemente due-tre cose Foresto produttore agire alla tra male cose drammatiche che ha detto l'arco di stare dice che colpiscono molto
E quando lui parla della sconfitta del ruolo che forse il ruolo dell'informazione che forse non era benefico ma anzi forse un po'nel fasto dalla la prima cosa che vorrei dire lì è quella che ripete molto spesso una persona che è stata citata anche nel nell'intervista con Adriano Sofri e che è Marek Edelman che è un signore che ha che è stato il comandante dell'insurrezione nel ghetto di Varsavia nel quarantatré che c'è andato poi credo due o tre volte a Sarajevo
E che ha un'esperienza e quindi molto diretta e molto forte di questo tipo di
Dico di di di situazioni
E lui ama ripetere quando appunto si discute e ma c'è stata una vittoria c'è stata una sconfitta parlando dei degli ideali e dei sogni lui ama sempre ripetere che è la cosa più importante è la vita e quando c'è la vita poi diventa importante la libertà però la libertà può diventare importante solo quando c'è la vita Ceci sacrifica anche la vita per la libertà però il fatto e qui vorrei in qualche modo agganciarmi anche un po'a quell'intervista credo che di quello quello che è successo
A Sarajevo è che ci sono che c'erano due livelli di e scontro due livelli di guerra c'è da un lato c'è stata una guerra come credo la maggior parte delle guerre
Nell'età moderna che non era una guerra c'è saremo ed evidentemente non combatteva per non è non combatteva una guerra etnica la guerra etnica completo la combattevano gli altri Sarajevo probabilmente combatteva lo stesso tipo di guerra che combattevano gli inglesi l'altra seconda guerra mondiale c'è una guerra per i modi di vita è quello che Slavko ha detto prima no perché la posta si apposta e non un posto dei servi
Ora se questo si è riflettuto nell'informazione italiana io credo di sì sinceramente credo di sì e credo che l'informazione sulla Bosnia non è stata peggio nel medio dell'informazione che noi riusciamo a dare su altri temi
C'è se noi volessimo analizzare come e viene data l'informazione su le questioni anche interne italiane sulle beghe ora della Bicamerale
O di qualsiasi altra cosa non credo che la che la che la che l'informazione su Sarajevo fosse peggiore credo anche che fosse migliore
E credo che fosse migliore per un semplice motivo perché a Sarajevo un po'come in altre situazioni tipo l'Europa dell'Est di qui molti di noi qui soprattutto Demetrio Volcic hanno una grande esperienza o in Palestina
I giornalisti onesti poi ci sono anche i giornalisti non stima i giornalisti onesti in genere patteggiano per il più debole c'è cominciano a patteggiare per il più debole per i l'aggredito è una cosa istintiva
In genere uno diventa giornalista perché gli interessano le cose del mondo
E non per fare soldi e quindi e portato quasi spontaneamente a patteggiare per il più debole
Dopodiché comincerà anche a pensare quali sono i a indagare si quali sono le ragioni del più debole finisce per sposare il più debole inevitabilmente anche con schierarsi
Che poi lo schiera lo schierarsi poi credo contribuisca alla fine alla qualità dell'informazione cioè non è vero che non essere schierati aiuta a raccontare bene le cose il contrario e sono da schierati che si raccontano bene le cose
E io credo anche che si stia esagerando un po'non e voglio dilungarmi su questo
Quando si parla dell'hip hop dell'importanza dell'informazione c'è di informazione importante però Sarajevo se è vivace se statico di stare vicino può venire qui
Era contarci il suo sogno di libertà e la sua amarezza per la STET per la sconfitta dei suoi ideali questo dovuto soprattutto ai soldati che hanno difeso Sarajevo non è tanto dovuto ai giornali
E dopo otto in parte anche ai giornali nel senso che e chi è andato a Sarajevo ha fatto il proprio dovere
E non è poco voglio dire e per tornare al punto di dal mio punto di partenza nel ghetto di Varsavia non c'erano giornalisti forse se ci fossero stati
Sarebbe stato più possibile difenderlo forse no forse sto dicendo una sciocchezza
Però il fatto che l'informazione ci sia in questi luoghi in qualche modo non sempre impedisce il massacro ma sono convinto che se ci fossero giornalisti a Srebrenica Srebrenica quel massacro non ci sarebbe stato
In parte forse i giornalisti hanno contribuito alla salvezza fisica proprio di Sarajevo
Tutto qui
Sì sì rinata tradotta
No io so che dopo un'ora che si parla il livello di attenzione cala molto quindi se provi a essere brevissimo
Mi riallaccio al primo intervento quello di Demetrio Volcic Adriano dopo quel viaggio a Sarajevo ne ha fatto un altro è il primo che ha fatto nell'assedio io sono stato il suo accompagnatore insomma siamo ci siamo andati assieme
Era il gennaio del novantaquattro Adriano non venne a Sarajevo prima proprio per i problemi che ha spiegato lui stesso nel video
E arrivato a Sarajevo il primo giorno come né io pensavo che fosse un problema di mancanza di dimestichezza e quei luoghi camminava
Tranquillamente in luoghi che erano inaccessibili per chi avesse una qualche cognizione di dei posti da dove i cecchini sparavano eccetera io continuavo ad avvertirla degli Adriano non andare in quel posto Adriano andare in quell'altro eccetera
E alla fine di questo lui mi disse una cosa raggelante che mi piace ricordare oggi qui
Cioè disse
Tutto quel tempo che operò da vivere d'ora in poi mi è in qualche modo regalato e se anche un cecchino sparasse questo significa che sarebbe morta una persona anziana
Ecco la voglia che sarai che Adriano aveva di vivere
La voglia che Adriano a dividere ma soprattutto quella che esprimeva in quei momenti in cui gli sembrava che questa tormentatissima storia avesse avuto la parola fine eravamo all'indomani del della soluzione del processo di secondo grado
Esprime meglio di tutto quello che lo ha poi lui ha fatto per quella città lui aveva una gran voglia di ritornare al mondo e di ritornare a contare qualcosa per il mondo a far parte di quegli italiani di cui erri De Luca si è sentito fiero di farne parte
Ecco Adriano al pari di Bompressi è una di quelle persone di cui tutti noi dobbiamo andare fieri per quello che ha fatto a Sarajevo e per come si è speso per questa città
Mi sembrava doveroso dire due parole su durino al momento in cui gli è impedito di continuare in questa sua opera a Sarajevo in Cecenia e in qualunque altro luogo del mondo dove c'è qualcuno che soffre
Riguardo invece al dibattito che stiamo al dibattito sull'informazione a me devo essere sincero non appassiona questo dibattito postumo sul ruolo dell'informazione a Sarajevo e ruolo delle formazione a Sarajevo è stato il ruolo dell'informazione
Più o meno in tutti i luoghi dove accadono le guerre e dove succedono delle cose drammatiche io credo che noi che ci siamo andati abbiamo cercato di farlo il meglio possibile vero che abbiamo avuto dei ritardi culturali anche di comprensione nostra di quello che stava succedendo ma che nel complesso abbiamo fornito un'overdose di informazione
In Italia come nel resto d'Europa se fosse buona o cattiva un dibattito che ci potrebbe tener qui sino a domani mattina senza trovare una risposta vera e ognuno può avere la sua io credo una cosa scrisse l'informazione sta mancando invece da quello che mi interessa e oggi e dopo la guerra abbiamo sempre detto che per impedire che succedesse Sarajevo
Ci voleva un'operazione preventiva bisognava essere capaci prima di capire quello che stava succedendo
Ecco questa operazione preventiva non l'abbiamo fatta e ci siamo trovati a rincorrere gli avvenimenti nell'emergenza io credo che la mancanza di attenzione su quello che sta succedendo nel dopoguerra
è molto più preoccupante dell'informazione che c'è stata durante la guerra seguono continueremo a raccontare quello che sta succedendo nel silenzio dei media
Le con la pulizia etnica che continua la presa del potere pressoché totale da parte di questi gruppi abbiamo sempre detto
Che una grande colpa per quello che è successo stava nelle leadership al potere ebbene queste leadership al potere stanno continuando pressoché nel silenzio a combinare cose che sono peggiori di quelli che sono successe prima della guerra
Ed è il nostro silenzio oggi che mi spaventa molto di più grazie
Stefano Marcelli
Io vorrei dire intanto che stasera siamo qui a ricordare tre colleghi della RAI morti forse per caso a Mostar uccisi
Enorme
The ingenuità e le conseguenze son quelle che abbiamo visto ma io credo che in questo dibattito emerge un'inadeguatezza che va al di là del sistema dell'informazione ed è quello che dovrebbe starle subito dietro attorno e cioè la cultura il momento dove si cerca di capire perché volano inizi perché muoiono i bambini e quello non lo si può forse nemmeno chiedere a chi sta lì in piedi sotto le bombe rischia la vita per fare il problema che poi come si diceva ora finiscono i missili e non c'è mai lo spazio per dire cerchiamo di capire quello no non c'è mai a un'angoscia credo di chiunque prova ad andare e rischia anche la vita per raccontare queste cose non c'è mai lo spazio e allora per questo io come giornalista ringrazio gli organizzatori e Wlodek che stasera hanno aperto questa iniziativa con l'intervista Adriano Sofri io non sono non faccio parte del partito degli amici di Sofri quando avevamo i capelli scuri abbiamo avuto solo scontri e ma incontri ma debbo dire che quando sono andato là giù proprio il nostro amico Anne Geri dell'ONU che è uno di quelli che credo chiunque andato là ha incontrato mi raccontava come questo piccolo uomo ormai sconosciuto perché Sofri se lo ricordava solo che aveva ho avuto una certa età ed era compromesso in vicende politiche la popolarità che che era riuscito ad avere per le strade in mezzo al e gente comune di Sarajevo e qual era la forza di Adriano Sofri che io non so e non mi interessa se colpevole innocente dentro quella storia così antica che è stato uno dei pochi intellettuali europea insieme mi sembra Bernard aprile di un altro sempre di di quegli orientamenti che in mezzo al lago R. ha voluto andare a a a sfidare le bombe per cercare di capire per cercare di vedere per cercare di di mettere un contatto tra questi mondi e molti altri nomi francamente è difficile trovarli da mettere in fila in quella fase io credo che questo sia un problema grave e qui finisco perché ci sono personaggi molto più Autoreiv di di me che possono ragionare di queste cose voglio solo dire che qui in Toscana tra le iniziative specifiche che la Regione sta portando avanti anche a Mostar le donne le imprese che vanno il tentativo di far dialogare il sindaco croato come dice il sindaco musulmano un'impresa che ha degli aspetti persino grotteschi come sa bene l'assessore siriani che ogni tanto va e cerca di fargli firmare i documenti comuni che quando porta lì le iniziative delle imprese della regione Toscana qui in Toscana
Jeune la federazione dell'AST la Park ciliati i giornalisti del Gruppo di Fiesole hanno decido di dar vita a un osservatorio internazionale sulle violazioni ai diritti all'informazione perché un problema di cui oggi per esempio non si parla si parla poco della ex-Jugoslavia e che non esistono stentano a vivere dei media indipendenti che il potere il controllo sui mezzi di informazione veniva accenna nato prima dai colleghi e ancora in mano al potere ancora un elemento di scontro e di grande difficoltà ci sono violazioni abbiamo vista anche in Albania che i giornali sono stati la prima piccola forma di democrazia di quel Paese a scomparire appena è scoppiata questa non so se si può chiamare guerra civile e quindi c'è un bisogno intanto si tratta di mobilitare lei conoscenza delle istituzioni su questo diritto fondamentale sempre annunciato ma che nel mondo di oggi e anche messo fortemente a repentaglio un giornalista che va a raccontare una situazione in un altro Paese la capisce meglio se trova dei colleghi di Liberi che gliela possono raccontare e una democrazia se ricostruisce consentendo a delle voci libere di poter resistere allora nascerà atto Torno alla Regione questo osservatorio che pubblicherà un rapporto annuale su queste violazioni e una volta l'anno lancerà delle denunce circostanziate e nascerà anche un'associazione dei giornalisti sì che possono essere essi stessi uno strumento di denuncia su questo fronte qui quando abbiamo fatto la prima iniziative ma con la regione di costruzione di questo percorso per l'osservatore abbiamo ospitato dei colleghi della ex Jugoslavia uno di loro il di cui il direttore di una televisione indipendente di Sarajevo ci raccontava che tra le mille difficoltà compresa la corrente elettrica che gli viene tolta
Continuamente idea per far funzionare questo piccolo mezzo di di informazione sarai boh ha due alternative di fronte da una parte gli americani che gli regalano le puntate di Santa Barbara e dall'altra gli iraniani che li regalano dei corsi per computer dove si dice che il tasto miracolose solo per far funzionare i computer e quello che dice Allah è grande e lui mi diceva io sono europeo io sono di Sarajevo non sono né di Teheran né di rose ingegnere s'è possibile che la televisione italiana non abbia dei programmi culturali europee da regalare per fare una televisione europea delle delle de delle delle opere liriche delle cose e delle dei programmi di informazione eccetera e possibile che la cultura europea un posto a ricostruire quel ponte che qualcuno ha buttato giù con una bomba a mossa io credo che ci sia questo
Passo dietro il mondo dell'informazione questo ci riguarda ma riguarda qualcosa di più anche un Paese così maleducato e così provinciale forse dove le più alte cariche dello Stato da presa dente della Repubblica in giù quando vanno in visita nei paesi stranieri invece di parlare di quello che fanno di quello che stanno discutendo con i loro colleghi di rispondano alle polemiche quotidiane della della campagna elettorale o della cosa italiana forse andare in Europa vuol dire anche crescere un pochino imparare un po'di lingua e quello che succede intorno al nove
Costava il Marcello rischierà ma continua coro tranne che avere programmi alla RAI rischiamo di avere Carra
Verrà ecumenica in permette voi Guai rientrare abbiamo pochi minuti
Pochissime battute ma forse poi qualcuno potrebbe che concludere in modo decente cioè mi sembra che oggi il dibattito si è avviato su fare i binari siamo stati un po'distratte dal fortissima intervista di Sofri pertanto forse abbiamo perduto un po'di vista il era quella dell'informazione però su questo binario c'hanno riportato prima il collega della televisione di Capodistria e e poi il stare vicini infine questa proposta per un osservatorio sui giornalisti certo il problema della stampa esistere noi sappiamo che la nostra stampa evidentemente
Non è eccellente
Forse però non è tanto peggio delle altre ma anche i nostri giornali di qualità si comportano come fossero giornali popolari nel senso che non sono orientati verso il processo ma sono orientati sull'evento questo significa che noi di un fatto perdiamo
Dei fattori lo piglia amo nel momento in cui e allora culmine e dopo tre giorni abbiamo già abbandonato il problema e questo è la questione a cui ha accennato il collega Riva che oggi nessuno sa più nulla della Jugoslavia in quanto
Non ci sono più fatti molto drammatici e nessuno se ne occupa più così
Non sappiamo di altri fatti che stanno scuotendo il mondo mentre i giornali di qualità in altri Paesi parlano dello Zaire che cosa sappiamo noi oggi te lo Zahir è stato scomparendo un mezzo continente e non sappiamo nulla questo tra parentesi saremmo una caccia saremo dei cattivi cittadini di Maastricht perché abbiamo una tiratura dei Joy quella del trentotto cinque mila i partiti e ottocento mila copie e abbiamo una televisione che per ragioni che è inutile spiegare ma che sono soprattutto del audience commerciali non informa abbastanza tanto e si esiste un problema nello stesso tempo però e dunque esiste la necessità di a vere qualcuno che pungo lì che ricordi continuamente che bisogna parlare di questi fatti non abbandonare libri nel momento in cui cioè siano io capisco perfettamente la nostra regia che può avvenire il collega di stare dice per avere quei momenti e posso capire anche i problemi del collega di Capodistria però evidentemente non si può pretendere cioè anch'
Piccolo egocentrismo di chi soffre di chi sta dentro e che pensa che il do disinteresse permanentemente dei suoi fatti così purtroppo non è noi sappiamo benissimo che metà dei diplomatici del mondo affermano che la il riconoscimento del relatore la Croazia poi ha portato la guerra in Bosnia sappiamo che la Jugoslavia probabilmente comunque se ne sarebbe andata a partire dall'ottantanove ma nell'ottantanove nessuno ancora definitiva i sintomi del
Disgregazione del
Ecco questi sono fatti di cui bisogna tenere conto credo quante volte ne abbiamo parlato anche con Anna io dico alle riceva i giornali ed era piuttosto perplesso della però anche chi e se mezzo alla tragedia o chi è più vicino anche lui a ai tesi il dovere diritto dovere non soltanto di coltivare la nostra regia dei tempi in cui si sognava e cui si sperava che questo sogno potesse realizzarsi ma anche di impegnarsi ancora nella battaglia per far parlare i problemi in mezzo a cui
Si è trovato a vivere
Grazie Demetrio alla tua siamo siamo veramente in chiusura la tua osservazione sull'andamento del dell'incontro di oggi vorrei rispondere e dare anche come conclusione di questo incontro che vedi la Toscana sta promuovendo questa serie di iniziative l'argomento del nostro incontro era il ruolo dell'informazione
In un processo di pace no non volevamo e non avevamo un obiettivo preciso e una volontà di chiudere l'incontro su l'argomento per arrivare a dire qualche cosa o a sostenere qualche cosa vogliamo soltanto sensibilizzare per come possiamo tutti quanti a continua are a prestare attenzione aiutarci ad evitare di essere inutili con i nostri interventi con le nostre attività con la nostra volontà di credere perché fino in fondo che come dunque un processo di pacificazione attraverso dei piccoli contributi concreti impariamo una volta tanto dal volontariato sia possibile
Ringrazio tutti o prima che andiate da ricordare da chiedere a voi tutti quante di se possibile spedire fermarvi e spedire la cartolina
Eppure ma per l'la