Chiesa e Dc org. dal Circolo romano Maritain, dall'Istituto Sturzo e da Persona -comunita'-ambiente (c/o l'Istituto Sturzo - via Coppelle)

Allora col vostro permesso considererei avverto questo seminario di studio sul cardinal dell'acqua ringrazio intanto gli gli intervenuti quelli che interverranno e ovviamente relatori e
Gli amici che hanno accettato di portare una testimonianza su questo
Sull'argomento che ci proponiamo oggi
La memoria come diceva Sant'Agostino è il ventre dello spirito
La memoria che ne vogliamo dare qui oggi del cardinale Dell'Acqua vicario di Roma è prima in cura
Sostituto di della Segreteria di Stato vaticana
E qualcosa di più di una rievocazione di una volevo rievocazione gli eventi affidati e libri d'altra parte molti libri molti prodotti multimediali
Eppure di inchieste di vario genere tipo
D'altro canto la storia di quegli anni la storia del Sessantotto italiano la storia del nostro Sessantotto
Ma l'obiettivo di questo seminario di studi speriamo di riuscirci
Non è tanto quello di rielaborare scientificamente dati
Ma di ricordare
Di fornire quindi materiali ancora sufficientemente freschi
Per arricchire un archivio storico
Che è di tutti dei giusti e degli ingiusti
In Italia abbiamo vissuto e patito la più lunga guerra fredda tra quante ne sono state combattute al mondo
Una guerra fredda lunga e insidiosa subdola
E c'è ancora chi vive di questo
Anche il nostro sessantotto è stato più lungo di tutti gli altri
Forse perché con ricominciato in in ritardo su quello francese su quello americano squillo dell'Est
E però in Francia il Sessantotto era scoppiato in una società come si disse allora che si annoiava profondamente
In Italia è arrivato in
In una società
Che era in crescita che aveva una straordinaria stagione
Diversità di creatività l'espansione
Una stagione positiva insomma per certi versi
E alla fine degli anni sessanta si proietta in Italia una una storia tutt'affatto diversa il momento come si dirà
La stagione dei diritti
Che Mammano riduce guida di doveri
E il tempo in cui dice di no
è una pratica progressista
E il dissenso è una categoria dello spirito
Chi non dissente non è sì esiste se si dice di no
Quella del cardinal della quell'Italia della campagna per il divorzio
E degli equilibri più avanzati
E l'Italia della scelta di classe delle ACLI
E dei Cristiani per il Socialismo
E l'Italia dei fatti di Reggio Calabria
E della strategia della tensione
L'Italia delle stragi di Milano e di Brescia
E l'Italia del delitto Calabresi
Evitare del centrosinistra di organico di Emilio Colombo del primo governo di Giulio Andreotti
Quella del cardinal dell'acqua e la chiesa del post Concilio ed è anche la chiesa del caso di don Milani
Neanche l'Italia che festeggia
Il suo appena primo centenario di Unità d'Italia il venti settembre del mille novecentosettanta
E quel giorno
Di settembre il cardinale celebrerà la messa
Sul luogo della breccia a Porta Pia
Davanti ai bersaglieri le artiglierie commenta
Con soddisfazione che la Chiesa sollevata dal potere temporale
Ha potuto più chiaramente esprimere la missione evangelica conferitagli da Cristo ed esplicare il modo più agile la sua missione di salvezza tra gli uomini
Senza il sospetto di ingerenze politiche
Ecco quel giorno in cui il primo di settembre il Tevere più largo
Poi verrà il referendum sul divorzio
E come osservato Giovagnoli in in un libro che abbiamo letto molti molti di noi hanno letto con piacere il Tevere si stringerà nuovamente
In quel settembre del settanta però dell'acqua si poteva credere
Da ingerenze politiche sono in calo
Ed anche il cordone ombelicale che qualcuno sostiene
Forse anche a ragione teneva stretto il Vaticano alla Curia di Roma
L'ente non fino a spezzarsi
Ma si allenta
E di questo si deve dare atto credo al cardinal della
Anche a capire
E credo gli si deve dare anche atto di un'altra iniziativa che andrà lontano chi fino ad arrivare alla al Convegno sui mali di Roma
L'apertura al suo successore Poletti
Mi riferisco all'inchiesta sulla religiosità dei romani che del sessantanove
E che credo sia la prima fotografia senza Belletti
Di quella che la secolarizzazione della nostra società
Avremo quindi questa riflessione su quel periodo
Pensando a una
A un invito che le Goff fa a proposito del Medioevo e che cioè il Medioevo non può essere vicino a noi in quanto passato
Ecco così è per questa stagione qui ci riferiamo e se c'è di Cina proprio in quanto è passata
Deve essere del tutto passata con i suoi polemiche con le sue pressioni con le sue divisioni
A meno di non voler fare come lo si fa al cinema quando si è a corto di idee si fanno dei miei dei rifacimenti di firme importanti oppure in politica quando si fanno delle sì tenta di ripetere delle cose che sono passate definitivamente e irrimediabilmente
Va sottolineato evidentemente prima
Iniziare seminario
Un aspetto non trascurabile
Di queste nostre iniziative che cioè che non chiamare un'assemblea per noi per non incorrere in uno dei tanti luoghi comuni che era finito del sessantotto quindi nostra rimedi non si la chiamiamo molto stiramenti seminario in un'Assemblea anche perché non lo è
Ma devo dire che la visione acquisto a questa questo convegno è stata spontanea e sincera sentita da parte di di vari ambienti e e questo lo consideriamo un altro dato di cui dobbiamo in qualche misura rendere merito al cardinale della
E se questa riunione ha un senso
Chissà
Potremmo darle un seguito
Anche perché rimo bene il diritto
Di difendere lo spazio di una ricerca storiografica che non si è piegata
A mode interessi di parte
Quattro unità di trazione dovremo contare sul fatto che il segreto di Stato si è tolto a tutti ma proprio tutti i documenti che servono a ricostruire un'epoca
Non soltanto quelli che fanno comodo
Per una ricostruzione storica completa Serina dei nostri anni del dopoguerra
Per non sbandare in continuazione tra damnatio memoriae
E cancellazioni di quanto non fa comodo
Tra le molte novità di questi amici anche queste
Che abbiamo ribaltato il problema uno dei problemi più antichi della storia dell'uomo che gommosi porta con sé del dalla sua nascita
Oggi abbiamo paura più del nostro passato
Di quanto non sentiamo l'angoscia del nostro futuro
Io credo che
Dovremo cercare di liberarci di questa paura del passato per tornare alle fiducie del nostro futuro
Chiederei a Michele Manzo
Di
Inizia la sua relazione sull'eredità giù di Giovanni ventitreesimo e del Concilio a Roma
Grazie
Bene buona sera
Quando Angelo Giuseppe Roncalli viene eletto pontefice nel tardo pomeriggio dal ventotto ottobre del mille novecentocinquantotto la Roma cristiana già cominciato a rendersi conto della crisi di un decennio di monoliti Isma'capitoli
La gente denuncia al vicariato il parroco del Divino Amore don Umberto Terenzi oggigiorno non ci ascolta più
O perché non viene nemmeno alle nostre prediche o perché non se ne persuade affatto
Dal caloroso omaggio della città più dodicesimo reso all'indomani della liberazione dai tedeschi nel quarantaquattro di tempo ne è passato molto si diffondono ormai l'uso della televisione dell'automobile
Si rincorrono i primi miti del benessere offerto dal modello consumistico di vita impazza l'attività cinematografica
è un vero e proprio passaggio di civiltà che non può non contenere in sé anche dei riflessi sul piano delle abitudini e delle convinzioni religiose
Il parroco di Ognissanti sulla via Appia costata durante le missioni volute dal Papa nel cinquantotto che la massa è indifferente di fronte ai problemi della vita spirituale
Anche se frequenta ancora la chiesa e forse qualche volta l'anno i sacramenti
E questa paralisi spirituale va sempre più diffondendosi specie né i ceti medi
Eppure il Progetto Pace gli hanno di fare di Roma una città sacra ha conosciuto molteplici tentativi di realizzazione dall'Anno Santo del cinquanta quello Mariano il cinquantaquattro dalla crociata della bontà al mondo migliore
è lo stesso Pio dodicesimo da mettere al termine del decennio in un celebre discorso ai parroci romani nel febbraio dello stesso cinquantotto
Che anche Roma alle sue zone d'ombra le sue isole veri angeli Zare quasi terra di missione
La diocesi è stata attraversata nel corso di questi anni da continue richieste di mobilitazione provenienti Nonda al proprio interno ma dallo stesso Pontefice per mezzo del noto microfono di Dio il gesuita padre Riccardo Lombardi
Il Centro diocesano debole e diviso ha vissuto con stizza questi ripetuti sconfinamenti
Vicario dal cinquantuno e l'anziano cardinal Clemente Micara di origine aristocratica e di esperienza diplomatica per il quale Roma equivale ad un qualsiasi dicastero vaticano
L'opposto di quanto dei desideri di più dodici
Sono noti infatti i suoi dissidi con padre Lombardi il quale più volte ne ha chiesto al Papa la destituzione per palese insufficienza
Alle mancanze del vicario compensa in parte il vicegerente monsignor Luigi Traglia romano uomo del diritto e allo stesso tempo del buonsenso
Egli rappresenta un po'la continuità con il precedente vicario da cui fu chiamato a ricoprire la carica di vice gerente già dal trentasei
Del cardinal Marchetti ha ereditato la prossimità con la rete parrocchiale di cui funge da unico punto di riferimento
Dal cinquantatré Pio dodicesimo gli affiancato quale secondo vicegerente con disappunto Di Traglia monsignor Ettore Cuni al ex parroco di Santa Lucia
Che non riesce tuttavia ad esprimere con efficacia una propria funzione nell'organismo dirigente della diocesi
A latere si svolge l'attività di monsignor Fiorenzo Angelini vescovo delegato l'assistenza spirituale negli ospedali e nelle cliniche
Accanto a questo nutrito gruppo episcopale scarsamente legato al suo interno sta il dinamico segretario del vicariato monsignor Carlo Maccari ex parroco di Casal Bertone anch'egli come Traglia erede del cardinal Marchetti
Fin troppo ci fin troppo deciso per verità
Nei rapporti con il clero da cui è un po'ottenuto per la severità
Il gruppo dirigente del vicariato pare in difficoltà rispetto alle esigenze di una città che conta ormai quasi due milioni di abitanti di cui mezzo milione immigrato solo nell'ultimo decennio con una crescita continua e incontrollabile
Solo la rete parrocchiale sembra abbastanza sviluppata passata dalle centoventi parrocchie del cinquanta alle centosettantacinque del cinquantotto
La scarsità di vocazioni tuttavia fa sì che più della metà di esse risultino affidate al clero religioso con molteplici problemi di raccordo tra gli ordini e la diocesi
Più di mille i fatti sono gli istituti religiosi che hanno la loro sede cominciare nazionali ed internazionali a Roma assumendo una posizione del tutto autonoma ed a volte conflittuale rispetto la vita diocesana
Sono una vera parrocchia nella parrocchia lamenta il parroco di Ognissanti riferendosi religiosi
Di fronte a questa complessa realtà il vicariato soffre per mancanza di autonomia essendo spesso considerato come semplice cassa di risonanza delle decisioni maturata in Vaticano
Il clero a sua volta soffre per mancanza di diocesani tra ancora non è possibile parlare di Roma come di una chiesa locale con un volto ben delineato
Il mito della città sacra oscura una realtà diocesana dagli orizzonti ben più limitati
Da un Pirlo Scarinzi noto sacerdote romano di cui si sta concludendo la causa di beatificazione richiesto di un parere sulla scarsità di vocazioni risponde riservatamente al sostituto Montini nel cinquantatré
Che i principali motivi sono attribuibili ai parroci religiosi i quali a Vigliano le eventuali vocazioni ai propri istituti e ai pochi alunni del seminario i quali non sentono la diocesi romana e sembra che non Lanino come diocesi
Perciò sono pronti a disperdersi negli uffici curiali o in carriere non apprezzando il ministero parrocchiale
La sera stessa della sua elezione al pontificato Giovanni ventitreesimo rivela monsignor Tardini mi propongo di dare accentuazione al primo servizio cui il Signore mi ha chiamato
Di fatto son papà quater Luxe episcopus Rommel
Roncalli manifesta immediatamente la sua intenzione di svolgere il compito di vescovo di Roma la città appare associata nella sua mente a ruolo episcopale
Siamo di fronte ad una novità un papà che intende fare il vescovo
La decisione pare incomprensibile se disgiunta dalla sua premessa storico teologica
Egli vuole indicare un preciso fondamento delle sue funzioni radicato nella storia della Chiesa dei primi secoli ed accettabile anche dalle Chiese orientali nella tradizione cristiana della Chiesa primitiva infatti e il compito di vescovo di Roma a determinare quello di successore di Pietro a capo del collegio apostolico non viceversa
Non è una intuizione improvvisa quello che lo spinge a rivendicare le funzioni episcopali bensì una convinzione profonda maturata in tanti anni di ministero di studi di esperienze
Si apre così una dimensione totalmente nuova del rapporto tra un pontefice e Roma quella dell'episcopio e all'Italia
La determinazione di Giovanni ventitreesimo di riappropriarsi della propria responsabilità come vescovo di Roma a forma afferma Nabisco non a caso Giuseppe Alberigo
Non rappresenta pertanto un elemento folkloristico ma un atto consapevole di ritorno innovativo a un'antica tradizione
I termini di questo programma si delineano nettamente già nel volgere dei primi cento giorni di episcopato tra l'intenzione rivelata Tardini e lo storico annuncio del venticinque gennaio a San Paolo
Il sette novembre egli rivolge un messaggio al caro popolo romano i semplici fedeli coloro che ci chiamano col dolce nome di vescovo ai quali egli sente il dovere primo fra i primi e pacato fra i più cari
Di esprimere il proprio compiacimento più vivo
Che la propria profonda benevolenza
Il primo incontro ufficiale con la diocesi e del ventitré novembre domenica mattina giustificato dalla presa di possesso della Basilica lateranense dimenticata cattedrale di Roma
I predecessori avevano compiuto il gesto con formalità piuttosto ridotte e livelli egli vuole invece di valorizzarlo per ripristinare l'antico senso
Della più solenne investitura del supremo potere nel governo ecclesiastico da Roma nel mondo intero
Il discorso di Giovanni imperniato sul tema classico del libero e del calice
Anche qui come già durante la cerimonia di incoronazione egli si presenta soprattutto come Pastore
Durante il percorso in automobile
Dal Vaticano laterale ritorno le manifestazioni di simpatia della folla sono tanto calorosa e da spingere alla commozione il cardinal Pizzato che gli siede accanto Rocca Roncalli annota la sera sul suo diario
Uno dei giorni più belli della mia vita
Torna la terranno pochi giorni più tardi di giovedì ventisette novembre per visitare il seminario romano
Ambiente nel quale aveva studiato da giovane
E per partecipare all'apertura dell'anno accademico della di recente ateneo lateranense in entrambi gli incontri al di là dei ricordi personali è presente il tema del Buon Pastore
L'esserci subito presentati ai nostri figli di Roma sotto le sembianze del Buon Pastore rivela nel discorso di inaugurazione dell'anno accademico
Ci infonde nel cuore un grande sentimento di sicurezza e di coraggio
Dopo aver visitato in pochi giorni alcuni tra i riferimenti principali di ogni diocesi cattedrale seminario università giovani incontra i parroci
L'udienza avviene in Vaticano nella Sala del Concistoro lunedì ventidue dicembre
Ai parroci sottoposti per anni ha una visione drammatica dei rapporti tra Chiesa e città e gli chiede semplicemente la fedeltà all'insegnamento antico
Nonché la capacità di saper cogliere prontamente e con ordine quanto i nuovi tempi suggeriscono di più largo di più pratico
Ad essi confida anche l'intenzione di recarsi in qualche modo nelle singole parrocchie e distante compiere altre uscite nella città non per ricerca della singolarità ma per attuare qualcuna delle più ordinarie opere della Misericordia
Il giorno di Natale e quello di Santo Stefano infatti si svolgono le visite tra le più note dell'immagine pubblica di Giovanni ventitreesimo
Quella via Mela ammalia agli ammalati degli ospedali del Santo Spirito e del Bambin Gesù quella ai carcerati di Regina Coeli
Grazie a questi gesti di immediata presa popolare rientranti tuttavia nell'attività spiccatamente episcopale Giovanni riesce ad accreditarsi nella veste di pastore distinguendosi dalla precedente immagine di pontefice
E attraverso la Chiesa di Roma come vescovo della diocesi afferma Andrea Riccardi che Giovanni entra nella città
Lo storico annuncio dato da Giovanni ventitreesimo i cardinali presenti nell'aula capitolare del monastero di San Paolo fuori le Mura il venticinque gennaio mille novecentocinquantanove
Contiene anche un Progetto direttamente rivolto alla diocesi di Roma il Sinodo
Il primo sinodo posto Tridentino
Dopo soli tre mesi di episcopato appena preso contatto con la città senza aver consultato preventivamente i responsabili del vicariato Giovanni presenta l'iniziativa di un sinodo che non si svolge da cinque secoli
L'idea mi proviene da un colloquio con monsignor Angelo Dell'Acqua sostituto alla Segreteria di Stato vaticana e già noto a Roncalli per precedenti comuni esperienza
Il suggerimento è dettato dalla rapida crescita della città bisognosa di un adeguamento dell'organismo ecclesiale
Nel discorso di San Paolo è infatti la tesi dei bisogni immediati di Roma a sostenere l'annuncio del Sinodo
Nel breve volgere di una settimana si consuma il destino della gestione dell'iniziativa
Il giorno successivo all'annuncio infatti il Cardinal Micara manda un messaggio al Papa in cui comunica la propria disponibilità senza citare mai espressamente il Sinodo
La risposta è affidata a un telegramma della Segreteria di Stato in cui si comunica mica era l'auspicio del Pontefice per l'adeguata preparazione e la più fruttuosa celebrazione dell'annunziato sinodo
Al telegramma segue un incontro personale tra Roncalli e Micara
Dalla bozza di lettera successiva all'incontro preparata da Giovanni per chiarire il rapporto tra pagata cardinal vicario Commissione sinodale si comprende come di fronte alle perplessità presentate da Micara
Giovanni abbia tratto la decisione di assumere direttamente la responsabilità dell'iniziativa emarginando del tutto quindi il cardinal vicario
Il due febbraio Giovanni si rivolge infatti direttamente al popolo romano affermando
Alcuno potrebbe forse ritenere meno necessaria l'opera di un sinodo per quest'alma città città santa per antonomasia
Noi tuttavia dobbiamo far riflettere che Roma anch'essa come diocesi i suoi problemi specifici e perciò ha bisogno di norme concrete
L'indizione del Sinodo insomma rappresenta l'occasione per una chiarificazione circa l'effettivo esercizio del compito episcopale ma anche circa le diverse concezioni di Roma
La resistenza al piano Giovanni è un si giustifica attraverso il tema classico della città sacra
E godendo ogni confronto con la città reale
Giovanni invece ne riafferma la natura di diocesi e quindi il proprio ruolo di vescovo
Il compito di dirigere i lavori della commissione viene così affidato al vicegerente monsignor Traglia cui si affianca il segretario del vicariato monsignor Maccari
E il gruppo è il gruppo Traglia Maccari offerto ci quale punto di riferimento del Pontefice nell'incerta struttura diocesana a gestire infatti l'intera iniziativa sinodale
La lista dei quattordici membri della commissione centrale viene pubblicata il diciotto febbraio del cinquantanove vi fanno parte oltre il presidente Traglia il segretario Maccari
Il secondo vicegerente Cuni al il vicario della Città del Vaticano Vallière bene
Due parroci Gregorini e canestri
Due giuristi collaboratori del vicariato Mattioli e l'io
Due esperti della Curia vaticana Dante Berardo due canonici delle basiliche patriarcali Civardi Petrelli due religiosi
Il gesuita padre Capello e L'Abate di San Paolo monsignor D'Amato
Complessivamente sono quattro vescovi sette sacerdoti e tre religiosi
Il dosaggio dei vertici è assicurato lasciando prevalere nettamente la Roma curiale sulla Roma parrocchiale
L'impressione è che sia una lista già orientata per svolgerla un lavoro ben preciso che è quello di redigere con la maggior competenza possibile il testo delle costituzioni indetta continuità con la produzione sinodale della fase o scopi chalet
Non certo quello di confrontarsi con la città
I lavori preparatori durano quasi un anno
Articolandosi in tre fasi
Quella della elaborazione degli articoli da parte delle otto su Kiko otto otto sottocommissioni quella della consultazione della Roma ecclesiastica sulla base della bozza di articoli già prodotti
Quella della redazione finale a cura della Commissione centrale
Si formano le sottocommissioni impegnando complessivamente circa quaranta ecclesiastici
Ciascuna su una parte della materia
Le persone la predicazione la liturgia i sacramenti le organizzazioni cattoliche i giovani i beni ecclesiastici la carità
Nel frattempo prende avvio il coinvolgimento dell'intera diocesi
In maggio viene distribuito un questionario ai parroci per raccoglierne le indicazioni
In settembre la prima stesura del testo è sottoposta all'esame delle diverse rappresentanze del mondo ecclesiastico
Una commissione di dieci parroci un gruppo di consultori gli ordini religiosi
I membri del Collegio cardinalizio residenti a Roma le congregazioni vaticane
I pareri per lo più critici
Provenienti da questa ampia ampia consultazione cui solo i laici non partecipano
Sono poi raccolti e discussi dalla Commissione centrale ad essa spetta il compito non senza difficoltà e tensioni interne di consegnare il testo completo delle costituzioni per dicembre
Tra Giovanni i principali responsabili del Sinodo tra gli e Maccari si stabilisce gradualmente una certa convergenza intorno a un elemento che rappresenta il dato centrale intorno a cui ruotano tutte le norme sinodali
Il primato della diocesi nell'azione pastorale relativa alla città di Roma
Il dato apparente in apparentemente incontrovertibile implica tuttavia la restituzione al vicariato
Delle funzioni di guida e di coordinamento che questi aveva perso nel tempo a favore delle altre autorità ecclesiastiche presenti a Roma
Soprattutto gli ordini religiosi e le congregazioni vaticane
Sono queste infatti le principali forze oppositrice del piano giovane o di centralità della diocesi
Ed è dall'attacco di tali forze che Tradema cari devono difendere il Sinodo durante la preparazione
Giovanni ventitreesimo partecipa in qualche modo a tutte le fasi sia incontrando personalmente i membri delle commissioni per tre volte sia seguendo i lavori attraverso le udienze mensili contraria
Legge e corregge diverse volte inoltre il testo delle costituzioni
Non drammatizza il lavoro di redazione del testo ma invita i commissari ad agire con fiducia e autonomia
Saper fare e lasciar fare e saper dar da fare dice loro
è interessato a quanto si dà producendo ma sembra puntare soprattutto al senso complessivo che risulta da tutta l'iniziativa
Il Sinodo viene celebrato nel gennaio del sessanta durante la settimana che va dalla cerimonia di inaugurazione del ventiquattro a cura di chiusura del trentuno
Le costituzioni finali si possono ritenere come un buon lavoro di composizione delle fonti giuridiche già esistenti sul quale si innesta una produzione in qualche parte originale e dotata di una certa autonomia
Si è partiti da i testi per giungere a un altro testo
Un modo di procedere comune a tutti sino di pre conciliari in continuità con la produzione sinodale italiana della seconda metà degli anni Cinquanta
è mancato tuttavia l'auspicato confronto con la città
Il bisogno di rafforzare la struttura diocesana ha fatto cadere in secondo piano lo sforzo per l'aggiornamento pastorale
Il suo significato positivo osserva Oscar Biot so è costituito essenzialmente nel mettere in luce il carattere di vescovo di Roma del Papa
E la natura autenticamente diocesana della Chiesa di Roma
Due dati ovvi ma che sembravano usciti la memoria della chiesa
La diocesi esce parzialmente mutata dall'evento sinodale
Nonostante la mancanza di un apposito capitolo nel testo delle costituzioni la struttura dirigente della diocesi riceve un impulso tale da costringerlo a trovare un nuovo equilibrio
La convergenza tra Roncaglie Traglia intorno al dato della centralità della diocesi corrisponde all'emarginazione di Micara dal processo di rafforzamento del vicariato
Nel marzo del sessanta appena celebrato il Sinodo Traglia viene nominato pro vicario ed elevato al cardinalato
è il premio per la fedeltà e la collaborazione dimostrate durante l'iniziativa sinodale
Assicurandogli una collocazione più idonea nella struttura diocesana insieme a contemporaneo ridimensionamento del ruolo di Micara qui Roma qui rimane ormai solo una funzione onorifica
Un anno più tardi all'inizio dell'estate sessantuno Giovanni completa l'intervento di modifica della dirigenza del vicariato premiando anche Maccari e nominando due nuovi vescovi
Maccari riceve la consacrazione episcopale e lascia il vicariato per passare alla segreteria dell'Azione cattolica
Quindi viene contemporaneamente presidente il cardinal Traglia
In vicariato invece aggiungono due nuovi vescovi monsignor Filippo Poggi presidente dell'opera per le vocazioni ecclesiastiche il monsignore Giovanni canestri parroco di Santa Maria della Consolazione e direttore spirituale del Seminario Romano
Si tratta di un di un ulteriore rinforzo che la struttura di Cesana riceve da Giovanni ventitreesimo evidentemente giudicata troppo debole per sostenere il De il compito di raggiungere la città
Non è ancora tuttavia l'attuazione del Progetto di divisione della diocesi in settori sul modello della diocesi di Parigi di cui si era parlato durante i lavori del Sinodo
Pur disponendo ormai di sei vescovi infatti l'organismo dirigente del vicariato non sembra ancora organizzato in modo sufficiente per affrontare le esigenze della città
Manca soprattutto un progetto di distinzione razionale dei compiti che solo per monsignor Angelini sono chiari
Le difficoltà della struttura diocesana di fronte alla elaborazione di una pastorale all'altezza della città e palpabile nell'occasione della preparazione all'evento conciliare
Che rappresenta in l'indubbio obiettivo principale del pontificato giovane
La fase preparatoria prende avvio il diciassette febbraio del sessantadue appena fissata l'apertura dell'assise per l'undici ottobre successivo
Con l'istituzione di un'apposita commissione composta complessivamente di otto membri
La presidenza è affidata al vicegerente monsignor comuni al che non ha mai avuto grandi responsabilità in precedenti iniziative
E la segreteria monsignor aragonesi impiegato dell'organismo diocesano
Gli altri membri del Vaticano gli altri membri sono tre funzionari del vicariato Caselli Musante Venier
Uno del Vaticano monsignor Carbone e due parroci romani unirli Camerlengo e padre Zambetti della parrocchia di Cristo Re
L'otto aprile a Giovanni ventitreesimo ad intervenire direttamente sull'argomento attraverso una lettera ai fedeli contenente un appello alla coerenza con la tradizione cristiana nell'approssimarsi del Concilio
Nonostante il tema conciliare ritorni già in tutti i suoi incontri con la città degli ultimi mesi e nonostante l'esistenza della commissione egli ritiene di dover sollecitare ulteriormente la diocesi
In maggio decollano finalmente le iniziative del vicariato e delle parrocchie
Conferenze ridurli concorsi a premi novene offerte di oggetti in oro da parte dei politici locali
Non sono organizzati convegni di laici o assemblee di sacerdoti per discutere i temi conciliare
Una preparazione insomma non dissimile da quelle tanto in voga negli anni Cinquanta fondate sulle manifestazioni esterne sul numero
E probabilmente vero quanto affermato in una sintesi storica redatta in occasione del recente Sinodo del novantatré che il messaggio del Concilio arrivo alla realtà diocesana non tanto tramite i filtri ecclesiastici
Quanto attraverso le suggestioni dei mass media
La forma più suggestiva di partecipazione della città è individuabile probabilmente nella fiaccolata notturna in piazza San Pietro
La sera dell'inaugurazione del Concilio quando Giovanni affacciatosi alla finestra del suo studio rivolge la folla è noto discorso della luna
La città salterà di più dodicesimo dunque e divenuta essenzialmente diocesi con Giovanni ventitreesimo
Il quinquennio di episcopato giovane o si caratterizza per un pacato ma deciso processo di diocesani d'azione
Essenziale in tutto ciò è stata la convinzione ai giovani di esserne vescovo
Di qui le uscite dal Vaticano per le opere della Misericordia il Sinodo le visite quali segnali alle parrocchie
La cura per il seminario l'attenzione al tema della predicazione il trasferimento del vicariato alla terra
Sono tutte realizzazioni di un unico intento quello di contribuire ad avviare la costruzione di una chiesa locali a Roma dotandola di autonomia e di distensione con le altre gomme quelle di portata nazionale ed internazionale
La città si è accorta della novità
Tra Giovanni e la popolazione si instaura un rapporto di simpatia
Le visite alle parrocchie per i riti penitenziali della Quaresima ad esempio si trasferì si trasformano in feste popolari
Giancarlo Zizola rammenta che malgrado l'assoluta mancanza di pubblicità la gente accorreva
La spontaneità dell'afflusso la portava persino a inseguire il corteo papale a bloccarlo per strada a sconvolgere le muraglie erette dai tutori del protocollo
Emilio Radius aggiunge la domenica mattina mezzogiorno era così familiare
Era la migliore delle udienze collettive
I vetturini agli autisti avevano lasciato le loro vetture per unirsi alla folla anche i conducenti degli autobus quando Giovanni si staccava dalla finestra per rientrare nelle sue stanze un concertone di trombe di automobili e di clacson
Cade la clausura dei patti iniziata con la breccia di Porta Pia e si restaura un rapporto di vicinanza con la città
Altrettanto forse non si può dire che accada con l'organismo diocesano
Ha ben ragione il prospetto storico redatto in occasione del recente Sinodo afferma
L'azione di Papa Giovanni a Roma
Non è quella di un riformatore incisivo nelle strutture diocesane
E come sarebbe stato possibile del resto in un così breve pontificato
Ma come quella di un vescovo che traccia le dimensioni pastorali e locali della sua chiesa
Al termine dell'episcopato giovane o infatti pur tra tante positività rimangono ancora aperte diverse questioni
Tra le maggiori probabilmente spiccano quelle della riorganizzazione della struttura diocesana e del ricambio del personale ecclesiastico dirigente
La diocesi non sembra ancora adeguata alle mutate esigenze di una città di due milioni di abitanti ormai quasi metropoli
Mancano o sono poco valorizzati gli organi intermedi che potrebbero avvicinare l'una all'altra
Favorendo la formazione di un senso di appartenenza e la maturazione di una identità in seno alla comunità ecclesiale
Le parrocchie pur continuando a crescere di numero sono troppo distanti dal vicariato fisicamente e Pastura almeno il clero si sente isolato nelle parrocchie senza aiuto da parte della diocesi
La divisione della città in settori sul modello parigino pure emersa nei lavori sinodali risulta per il momento accantonata e assente un progetto di distinzione dei compiti tra i sei i vescovi a disposizione della diocesi
Legata a questa è la questione del ricambio della classe dirigente
La scelta di emarginare Micara affiancandogli Traglia e poi quella di inserire nuove energie con porci e canestri
Sono certo dei segnali interessanti ma non risolutivi
Proprio perché non inseriti in un progetto riformatore manca soprattutto la discontinuità con il precedente ceto dirigente non vi è alcune ecclesiastico in vicariato dal sentire giovane
Tra Libia
Non rappresenta certo una novità
Ma solo una continuità con il predecessore di Micara il cardinal Marchetti Selvaggiani
Durante il Concilio è noto del resto lo schieramento di Traglia con il cardinale Ottaviani tra i maggiori critici dell'azione giovannea
Mica era poi nonostante tutto è sempre lì con la sua perenne infermità
Le realizzi le relazioni interni al ceto dirigente
Essendo cariche delle ricche rivalità e delle tensioni assorbite nel passato non sembrano consentire al vicariato di produrre l'efficacia richiesta all'azione pastorale nel suo complesso
Giovanni non riesce ad inserire gli edito nella farina come accade invece nel Concilio con personaggi come Beha sui l'udienza Lercaro
A Giovanni rimane il merito di aver indicato nuove prospettive pur senza forzare i tempi di movimento e di comprensione dell'intera compagine ecclesiale
Il suo episcopato rappresenta un crocevia essenziale nella costruzione della Chiesa locale e né i suoi rapporti con la città avviando né la specifica considerazione pastorale
Roma gli è debitrice di una svolta che conosceva i suoi sviluppi più maturi solo nell'età Montigny Anna ma che affonda le sue radici in questa fase di transizione
Giovanni stesso del resto incontrando i commissari sinodali nel marzo del cinquantanove aveva loro confidato che guardando al futuro sinodo e alla complessità dei problemi collegati con esso
Non poteva non sentire la difficoltà dell'impresa
Ma sì rasserenata nella considerazione che il Padre celeste mettendo mano all'opera della creazione non aveva fatto tutte le cose in un sol giorno
Adesso la parola d'Agostino Giovagnoli
è una relazione sulle chiese la Ricci il caso romano
Grazie
Grazie
Io dico subito che purtroppo a causa del breve tempo in cui ho potuto preparare questo contributo è anche a causa della dell'impossibilità per me di consultare
Necessari punti archivistiche il il mio intervento non sarà specificamente sulla Chiesa
E la DC a Roma come invece forse sarebbe stato senz'altro auspicabile iniziativa come questa dedicati a canna dell'acqua io mi propongo più immediatamente di richiamare qualche elemento di questo rapporto fra Chiesa democrazie che tiene in quegli anni
Con particolare attenzione naturalmente anche alla spetta ad alcuni aspetti che riguardano la DC a Roma ma soltanto privilegiando in modo particolare
Alcuni elementi alcuni aspetti in particolare le posizioni che facevano capo all'epoca al dall'onorevole Andreotti che qui mi scuso di trattare come oggetto di storia ma dopo tornerà come testimone e quindi interprete di se stessi in prima persona per un momento di come dire di filiera o la allora per cercherò di rappresentarlo spero come dire in modo abbastanza fedele ecco parlare di chiese democrazia cristiana a partire dalla mille novecentosessantotto ecco prima appunto veniva richiamata questa data
Enzo Carra appunto con tutto quello che ha significato parla di chiediamo che il segretario fatti al sessantotto significa inevitabilmente toccare un tema più ampio e cioè la democrazia cristiana nel nuovo contesto post conciliare
Il Vaticano secondo infatti sia pure spesso in modo indiretto introdusse molte novità nella politica italiana naturalmente anzitutto per quanto riguarda la DC
E i leader se di questo partito cominciano a rendersene conto piuttosto presto direi subito dopo l'apertura del del Concilio forse in modo particolarmente chiaro dopo le elezioni politiche del mille novecentosessantatré
Il risultato negativo di quella consultazione elettorale negativo per la DC che come noto Andreotti aveva anche assunto il carattere di un referendum pro o contro il centrosinistra pose radici molti problemi di difficile soluzione
Allora i leader del partito entro la percezione che si stesse avviando un certo esaurimento di quella sicura rendita elettorale
Rappresentata dall'appoggio cattolico più specificamente dal fa quello che molti a mare l'anticomunismo cattolico di quel partito aveva certamente beneficiato fino a quel momento
Molti di loro però sia pure con diverse sfumature continuavano a ritenere l'anticomunismo l'elemento irrinunciabile della politica della DC
Di qui l'esigenza di atta ad un consenso in qualche modo più laico verso la politica del partito verso alcuni aspetti della politica del partito senza però naturalmente perdere i contatti con la Chiesa e con il mondo cattolico
In quel momento particolarmente sensibili ad aperture sul piano sociale internazionale
Nel luglio del mille novecentosessantatré per fare un esempio Fanfani parla esplicitamente di una rapida evoluzione della situazione politica italiana
E gli dissi il nuovo respiro di ecumenici da spaziale spirituale della Chiesa accresce e dai doveri di coerenza di quanti si dicono cristiani ma certamente attenuerà la partecipazione alle mischie politiche di quanti sono direttamente impegnati nell'apostolato
L'evoluzione della situazione internazionali gli aggiungeva metterà a dura prova come già fa certe impostazioni che nella lotta al comunismo in passato furono e sembrano efficaci insomma prevedeva Fanfani
Un partito come il nostro sta per perdere qualche aiuto indiretto e diretto di denominazione di situazione di persona
Prendendo sentieri conto dei mutamenti in corso in quella stessa occasione
Giulio Andreotti ribadire anzitutto che per lui comunismo continuava a significare tout-court dittatura e aggiungeva
Quando non la Chiesa ma i cattolici italiani gerarchie fedeli si impegnano per l'Unità la più ampia possibile del voto non compiono opera difforme dal senso di comicità
E si difendono la libertà dei cattolici contro l'attacco marxista la libera uscita elettorale si riferiva appunto a lezione sessantatré e quindi un errore è anche un atto di indisciplina rispetto al pensiero della Conferenza episcopale
Ulteriori novità come noto vengono dall'elezione di Paolo sesto papa Montini particolarmente vicina classe dirigente cattolica si impegnò a fondo per sostenere la DC
In quel momento impegnata nel centrosinistra organico di Moro intervenne anche per aiutare la segreteria democristiana guidata allora dormo
Al tempo stesso però Montini mo'stava rispetto per l'autonomia dei politici le questo atteggiamento influenzò anche la CEI incomincia in quegli anni assumersi nuove responsabilità nella situazione italiana tuttavia l'atteggiamento del Papa non esauriva e molti fermenti che agitavano il mondo cattolico post conciliare
E a partire dal mille novecentosessantasette una questione grave comincia a insinuarsi rapporti perché sedici la questione del divorzio mentre crescevano le spinte per rimettere in discussione il concordato
Dagli effetti del dibattito post conciliare su sulle mollezze galiziana particolare rilievo ebbe la discussione sull'unità politica ricatto né i cattolici i problemi emersi nell'assemblea generale della CEI dell'aprile sessantasette
Ma di vescovi segnalarono con l'allarme che molti cattolici italiani stavano mettendo in discussione questa unità
In quell'Assemblea la conferma dell'unità politica dei cattolici si rivelò ancor
Tra i vescovi e altri sollevare il problema dell'opportunità di pronunciamenti episcopali in politica il presidente della Cei urbani segnalò la probabilità di avere tre o quattro partiti cattolici e gli disse che magari si appellano autorità del Concilio
Queste tendenze preoccupavano anche i leaders politici democristiani qualcuno parlò di estremismo anarcoide di mentalità protestatari e che si insinua un al mondo cattolico
In questo clima si tenne a Lucca il convegno sui cattolici nei tempi nuovi della cristianità
In risposta a una lettera scritta da cinque intellettuali Gabriele De Rosa Sergio Cotta Cornelio Fabro Vittorino Veronese Vittore Branca che denunciavano lo scadimento dei valori culturali nella vita pubblica in particolare nell'azione dei partiti
Pur confermando la loro fiducia nel ruolo sul insostituibile di questi cioè dei partiti
Iniziative non piacque da alcuni settori del mondo cattolico contrario almeno critici verso l'unità politica dei cattolici una sorta di conto convegno venne organizzato gli stessi giorni alcune riviste mentre emergevano molti segni della crescente contrapposizione del dissenso cattolico alla democrazia cristiana
Inoltre a Lucca per la prima volta emersero almeno così mi sembra quelli che in seguito sarebbero stati chiamati gli esterni alla DC Esterni per un lungo periodo di Tosto interni in realtà la cui presenza caratterizzato appunto tutta la storia successiva del partito qui quanti avanzate esplicitamente l'ipotesi un secondo partito cattolico che non sarebbe però dovuto nascere come si era pensato in precedenza a destra della DC ma alla sua sinistra ne parlò appunto Livio Labor
E fu e l'idea fu discussa e rifiutata
Soprattutto da esponenti della sinistra democristiana per ovvi motivi più sensibili a ciò che si agitavano i reati
Da allora l'ipotesi il problema o la speranza di rinnovamento o della rifondazione della DC o in alternativa della costituzione di un secondo partito cattolico avrebbe accompagnato costantemente la storia democristiana
A Lucca gran parte la discussione si gettò sul problema del confessionali Isma'della DC
Nella sua relazione introduttiva Gabriele De Rosa
E i propositi cita mente il modello della confessione alita praticato dal Partito popolare
Mente lascio in Ombre caratteri specifici dell'esperienza politica dei cattolici nel secondo dopoguerra in particolare il problema allora cruciale dei rapporti fra Chiesa e dici
E il dibattito che seguirà sua relazione di De Rosa
Cominciò emerge la tesi di una superiorità del Partito popolare rispetto a quella di De Gasperi fisica Guagnano nel tempo sempre maggiori consensi soprattutto sul piano della laicità ci fu anche chi lancio l'idea poi di corrente successivamente di tornare appunto al nome di partito popolare ma Gianluca se ne parla
La maggior confeziona età della DC rispetto al Partito popolare di Sturzo sembrano in contraddizione con le prospettive proposte dal Concilio molti intervennero per insistere sulla necessità di diminuire il tasso di confessione lirismo del partito
A Lucca
Alle otto si mosse controcorrente rispetto ad alcune tendenze del momento
Gli misero esempi in guardia verso la riduzione della dottrina sociale cristiana l'ultima enciclica che era allora la Populorum Progressio o verso affermazioni come quella che la Chiesa carismatica annullato la concezione di Società giuridica gerarchica disciplinata
Egli vede è piuttosto il Vaticano secondo come un rischio calcolato nel tentativo di prevenire riforme dall'esterno come quella poté stante del sedicesimo secolo né attuazione del Concilio in Italia inoltre occorreva procedere con gradualità come del resto raccomandare in quegli anni papa Paolo sesto
Secondo Andreotti cattolicesimo italiano era meno preparato di alti ad accogliere novità conciliari ciò si spiegava con la prossimità alla Santa Sede in particolare con l'eredità lasciata dalla questione del potere temporale
Oggi possiamo dire che dopo le fasi dell'arruolamento impeditivo e dei permessi della libera uscita i cattolici italiani sono stati posti giuridicamente Dalla Chiesa in congedo assoluto sono parole di Andreotti
Il congedo assoluto è un fatto definitivo e irreversibile nel prendere coscienza sentiamo la gioia del congedato
Ma pensiamo anche pateticamente con qualche perplessità a momenti drammatici via crisi delicate toccanti che per quasi cento anni contrassegnano la vita del nostro Paese
Insomma andiamo Pinorì negava l'alto tasso di confessionali Isma'della precedente politica democristiana pur prendendo atto che i tempi richiedevano mutamenti
E comunque negava che la Chiesa avesse fermato il proprio disimpegno o il proprio disinteresse dalla politica
E difendeva la conformità della DC al quadro tracciato dal Concilio occorreva
E rebus sic stantibus occorre in Italia una grande forza democratica nazionale a sfondo cristiano aperta la solidarietà europea e mondiale capace di guidare lo sviluppo culturale ed economico del popolo italiano
E qualcosa di molto più ampi diverso dalla proiezione politica del cattolicesimo italiano
La riflessione andreottiane sul pool sui problemi che si ponevano nel nuovo contesto post conciliare proseguì per sessantotto e il settantadue per esempio apprezzo le pagine di concretezza
La rivista esprimevo in in genere un atteggiamento abbastanza diffusa mi pare il mondo cattolico di alloro si faceva cioè portavoce di una sensibilità più larga non nascondendo perplessità e anche critiche verso alcune tendenze post conciliari considerate estreme o esasperate pur senza rifiutare a priori il Concilio o senza legittimare Nostalgia anti conciliari
Andate stesso scrive esplicitamente è un posto Min accettabile quella di considerare abusive le novità stimando immodificabili le regole del passato
Ma subito dopo aggiungeva
Giovanni ventitreesimo nel sinodo romano non solo un non tolse Chierici l'obbligo dell'abito talare della tonsura Maria fermò il dovere di non girare per le strade a capo scoperto
Che poi a quel giorno i cappellai ecclesiastici consoli romani abbiamo lavorato meno di prima e purtroppo cattivo segno dei tempi
Concretezza esprimeva sconcerto anche verso altri cattivi segni dei tempi perplessità verso il post Concilio si manifestano ad esempio nel vivace e effettivamente un po'confuso dibattito teologico di quegli anni
La rivista dichiarava di assume il punto di vista dei cristiano medio quello verso il quale si rivolge l'ansia pastorale della Chiesa che aveva perso il senso della parola teme di vivere in mezzo spentosi equivoci terminologiche stiano meglio
Ha perso anche il conto delle parole perché vedo una quantità di libri forse troppi tutti Complessi tutti che si rivolgono al popolo senza farsi comprendere davanti al punto di vista è che stiano medio
Venivano fatti passare elaborazioni complesse come quella di Teilhard de Chardin su cui prudentemente si sospendeva il giudizio la Chiesa è cauta perché non lo saremo noi si reggeva su concretezza invece novità femministe come quella di Adriana Zarri in criticate con una certa severità
E l'atteggiamento verso la ricezione post-conciliare del Vaticano secondo influiva molto una sensibilità che non è solo religiosa e che faceva tutt'uno con un forte senso della tradizione a proposito di una conferenza dell'abate primate dei Benedettini Rambert lui grande la conferenza tenuta proprio in questa sala nel sessantotto il commentatore annotava
Cominciavano a serpeggiare mi per l'astina brividi sordi al pensiero dello squallido gelido essenziali ISMU liturgico a cui la Chiesa sarà un giorno ridotta mi innanzi una chiesa futuribile dei lineamenti riconoscibili
Mi sono sospese a sperare di campare ancora abbastanza Dante da non vedere Comi occhi massime trasformazione
E aggiungeva con una punta di rimpianto ma forse il vecchio latino il vecchio gregoriano i vecchi segni rituali tutti uguali in tutto il mondo per tutti i Paesi per tutte le culture il vecchio incenso oggi tanto disprezzato i paramenti colori ciclici
Forse che non erano e non sono tuttora anche segni di quell'unità di fede e di speranza di quel punto comunitario che antico quanto la chiesa e la sua millenaria liturgia
Le maggiori critiche si concentravano sulla contestazione sui suoi affetti
Novità novità tutto è messo in discussione tutto deve essere in crisi con queste parole Paolo sesto indicato la sostanza della contestazione che dilaga
Come in una corrente resistibile almeno all'apparenza e aggiunto si parla sempre di rivoluzione si solleva in ogni campo la contestazione senza sporche spesso ne sia giustificato nel motivo nello scopo
Sessantotto tra l'altro come è noto segnò una netta presa di posizione proprio di Paolo sesto nella preoccupazione di riaffermare la alcune certezze fondamentali della fede cattolica
Tali conseguenze più preoccupanti la contestazione ottava sempre concretezza c'erano nuove tendenze che riguardano in particolare l'autorità il suo esercizio
Il problema apparire infatti centrali in una crisi globale che non investiva solo la chiesa
Malauguratamente si leggeva il mondo contemporaneo sta attraversando una terribile crisi in tutti i tempi della morale dell'educazione della religiosità dell'economia della politica del diritto dell'ordine dell'autorità
Contro le tendenze emergenti ci si preoccupava di ribadire che la Chiesa cattolica definita come nei termini tradizionali società giuridicamente perfetta era anzitutto una soci e persino i quali s'Grande attenzione si manifestava verso la nota brevi esplicativa della Lumen Gentium considerato una chiave di lettura DC Siva per inquadrare in modo corretto l'intera ecclesiologia conciliare
Articoli specifici vennero dedicati alla fondazione della giuridicità della chiesa e cioè l'affermazione delle rinunce abilità la sua compagine azione secondo precise norme di diritto
Particolare attenzione venne indicata alzino il sessantanove rivista Pubblico integralmente l'Inter la famosa intervista finanza con una nota che esprimeva cauta perplessità
Invece i risultati del Sinodo vennero commentati in modo positivo soprattutto per quanto riguardava il nodo cruciale dei rapporti fra primato e collegialità primato del Papa e collegialità tedesco
Si scriveva la chiara non è stata fatta a fette Bocconi e distribuita fra i vescovi come tanta parte del mondo giornalistico avevo sperato temuto un primato uscito non solo illeso intatto
Ma rafforzato nella stessa misura in cui anche la collegialità nel uscita meglio chiarita
Però va detto che la preoccupazione per l'autorità non esauriva i motivi dell'attenzione della rivista romane verso il ruolo del Papa nella chiesa post-conciliare
Spesso infatti emergevano temi atteggiamenti espressivi di un ceto medio cattolico sensibile a quella candela Riccardi ha chiamato l'ideologia del Cupolone
Ma concretezza poteva definizione umana non so se era stampata Roma Marina Cosi questa diciamo appunto imprinting romano anche in un senso più ampio e forse questo è l'aspetto a mio avviso più originale più interessante
Molti problemi avvenimenti non solo ecclesiastici venivano affrontati con particolare considerazione per il ruolo del Papa e di Roma nella chiesa cattolica e in qualche modo anche nel mondo
A Roma e alla romanità concretezza dedico molti articoli in quegli anni che ripercorreva in certo modo i i topo i luoghi più classici di una consolidata letteratura ecclesiastica o più genericamente cattolica
In una recensione al volume del padre Mona Chino si lamentava dei sempre che dopo il mille ottocentosettanta il tradizionale primato della carità nella città del Papa fosse entrato in una fase di decadenza
Ma quest'ottica romana suggeriva anche prospettive
Piuttosto originali come quella dotata per interpretare le inquietudini post conciliari che la Chiesa olandese
Non senza acutezza concretezza scriveva che accanto ai fenomeni contestazione restava valido quello che sempre più caratteristico del cattolicesimo dei Paesi Bassi una grande affezione alla Santa Sede
Un'osservazione acuta ma appunto anche originale mi pare rispetto a un'immagine del cattolicesimo rendesse fortemente contestatrice verso Roma
Poi ci sono continuava rivista ciò può ad e alcuni sembrare strano
Ma nell'atteggiamento aggressivo nei confronti di Roma che cattolici nere neerlandese talvolta mostrano cioè come base un grande interesse che la suprema direzione cioè appunto Roma mostri di comprendere la problematica moderna
E sia in grado di dare impulsi conformemente alla sua posizione all'interno dell'episcopato mondiale
Riferimento a Roma Paria fondamentale anche per quanto riguardava i rapporti tra la Chiesa e la politica
Ciò sembrava evidente nelle relazioni con gli Stati le società nazionali a proposito dell'incontro di Uppsala promosso dalle Chiese evangeliche si notava
Che le Chiese separate da Roma hanno sempre subito un fortissimo condizionamento politico da parte delle nazioni in cui sono impiantate solo chiese solo locali o al più nazionali del resto anche le Chiese locali la cattolicità hanno subito nel corso dei secoli stesse tentazioni limitazioni sicché possiamo dire che solo il papato ha potuto salvarle da una totale subordinazione alla politica nazionale
Anche recentemente nel concilio ecumenico Vaticano secondo abbiamo assistito raggruppamenti
Coalizioni fra gruppi episcopali che finivano per tentare un deleterio condizionamento particolaristico i nazionalistico sui lavori della Grande Assemblea cattolica
L'ottica romana suggeriva anche impegnativi excursus di carattere storico
Per tutto il mille novecentosessantanove Enia innocenti ripercorse la vicenda del potere temporale a partire dalle sue origini cioè dalla scelta di Roma quale sede del papato
La Regione che a noi sembra determinante di questa scelta gli scriveva
E la stessa che alla fine spiega lo storico perché proprio a Roma il cristianesimo doveva incantarsi definitivamente vittoriosamente costruttivamente esemplarmente la ragione e la romanità della Chiesa di Roma
E spiegava che qui cioè a Roma la chiesa era diventata romana entrarne in case dove c'è una grande cura della tradizione un grande senso della storia un alto concetto della moralità della politica della civiltà
Una copiosa abbondanza di beni una cultura solida e talvolta raffinata
Un indiscutibile competenza giuridica di governo un vasto ventaglio di amicizia la Chiesa carismatica insomma la Chiesa carismatica di Gerusalemme diventava la Chiesa cattolica ed istituzionale proprio a Roma
Si ribadiva dunque che la romanità della Chiesa costituiva la radice storica della peculiare configurazione istituzionale del cattolicesimo così segnata in modo particolare proprio dalla figura del papato
A questi eretici veniva poi collegata alla successiva nascita del potere temporale della Chiesa fatta risalire a Gregorio Magno mirabile figura di consumi deride fa un solo Defensor Urbis erede del mondo classico e campione della fede cristiana
Citando Panfilo Gentile si indicano nel potere temporale un indispensabile presidio l'esercizio del potere spirituale ma anche l'inizio di qualcosa che a torto si attribuiva solo al Vaticano secondo e cioè l'impegno dei credenti a favore della Società terrena
Già da tempo infatti la Chiesa assira posto l'obiettivo della fermentazione dell'ordine temporale insomma la Chiesa non ha aspettato il Vaticano secondo per interessare la pastorale alle scienze sociali
In questo modo la romanità della Chiesa diventava anche preparazione del moderno impegno politico dei cattolici tale nota di romanità era poi ulteriormente esaltata nel caso italiano dal particolare rapporto tra la Santa Sede l'Italia
Tutto ciò faceva da sfondo al tentativo di rifondare l'impegno politico dei cattolici e ruote radici su basi tradizionali maltempo stesso adeguate al nuovo contesto post-conciliare
Concretezza non si fermava lì rivisitazione della storia passata né guardava solo la sfera religiosa il riferimento a Roma veniva presentato anche come garanzia per un'azione politica dei cattolici di grande slancio sul piano internazionale
Sulla rivista è possibile cogliere i segni di una grande sintonia con la visione con l'azione di Paolo sesto in campo internazionale per promuovere la pace e la giustizia
Il viaggio di Paolo sesto in Colombia veniva appositamente positivamente commentato da un cronista d'eccezione lo stesso Giulio Andreotti anche le inziative di nuovi organismi vaticani come giustizia e PACS trovavano una illustrazione molto favorevole
Su questo terreno
Veniva semmai se venivano se mentre viste scusate problemi su questo terreno venivano semmai imprevisti su un altro versante quello ecumenico
La lista notava infatti in più occasioni che l'intenso impegno ecumenico della Chiesa post-conciliare aveva o poteva avere complessi risvolti politici
Per quanto riguardava il rapporto con il comunismo sovietico per via dei nuovi contatti con l'ortodossia russa o nei confronti di Tivoli e pratiche rivoluzionari difesi dei credenti per esempio in America Latina
A proposito della già citata Conferenza di Uppsala si notava che i delegati delle chiese convocata dopo sola si trovano a dover decidere se la rivoluzione fosse niente meno la prova dell'azione di Dio nella storia umana e si commentava
Tra le come unica non cattolico a Roma intercorrono ma intensi rapporti sia sul piano pastorale sia sul piano giuridico e canonico né ormai chiaro che un altro piano polarizzati dialogo ecumenico un piano assai connesso con la strategia politica mondiale
Su concretezza la dimensione della romanità investiva anche il rapporto con la politica italiana
Su questo terreno come era già emerso a Lucca il nuovo clima post conciliare pone un problema di fondo di un ripensamento dell'impegno politico di cattolici in Italia e sembrava mette in discussione l'esistenza stessa della DC
Già nei primi mesi del sessantotto andiamo ti ripresa riflessione avviata Lucca sui tre tempi del rapporto tra Chiesa e politica in Italia e sul disagio creato dal congedo assoluto in cui erano stati posti i cattolici in virtù delle tendenze conciliari
Alla vigilia delle elezioni politiche del sessantotto accadeva qualcosa che non era del tutto scontato nel clima dell'epoca e cioè i vescovi prendevano esplicitamente posizione vedendo come dire a contraddire delle attese che si erano diffuse
Naturalmente andiamo difese il diritto della cioè intervenire ma si chiese anche con una certa ironia come in Quad eremo l'odierno documento dei vescovi forse potremmo pensare a un quarto tempo
Una sorta di valori misti tutelati dei cattolici in comune in qualche modo come accade per le associazioni d'arma su cui si fa affidamento per il San occulto di un'intelligente patriottismo l'associazione di militanti cattolici in congedo
Al di là della battuta
Il discorso cercava soprattutto di lo stare che la DC continuava svolgerà un ruolo utile per la chiesa anche in quel frangente storico
A poco e se il comunismo ad esempio si osservava non è un visionario che avverte dei notevoli mutamenti tattici negli indirizzi della politica della Chiesa confrontando la netta intransigenza diventi e meno anni fa
La Chiesa certamente libera di mutare signor l'opinione metodo nei rapporti ad esempio con il Patriarcato ortodosso russo a maggior ragione è necessario che in Italia le istituzioni democratiche siano fortissime e non consentono i comunisti e qui perché confusioni
Proprio mutamenti di indirizzo della Chiesa universale legati soprattutto a motivi religiosi e pastorali richiedevano insomma la prosecuzione di un fermo impegno politico dei cattolici in Italia quale garanzia della libertà della Santa Sede e della chiesa
L'impegno politico dei cattolici appariva concretezza motivato anche da altri assalti che lo riguardavano tanto la Santa Sede quanto la Chiesa in Italia
E che richiedevano ugualmente la mobilitazione politica dei cattolici continua infatti ad essere attivo anche un altro fronte i tradizionali avversari la Chiesi laici a Polito da scuola privata la rivista denunciava che laici poiché non l'hanno potuto non la possono la potranno sopprimere per la ferma opposizione della DC e soprattutto perché le impediscono precise norme costituzionali
Hanno pensato di soffocarla scuola prevale privata proibendo ogni sussidio statale
Un esempio ancora più eclatante di offensiva laicista appariva naturalmente la battaglia per il divorzio entrata allora in una fase incandescente dopo l'elezione di un Parlamento a maggioranza divorzista
Su questo terreno la rivista giungeva nel sessantanove ad accusare non solo parte della DC ma anche settori della Chiesa di una certa debolezza
In questa situazione
La Chiesa italiana non dà segni di allarme anzi esorta alla calma
A forza di ripetere che non ci sentiamo nemici di alcuno finiamo per dimenticare che ne abbiamo sempre avuti come li abbiamo tuttora il disfattismo fra cattolici e generale si dà per scontato che purtroppo si arriverà al divorzio è che uno sforzo inane resistergli
Le ragioni di questa bruciante sconfitta novello solo politica ma anche che si auspica
Gerarchie non essere non userebbe si ipotizzava scendere in campo per timore di non essere eseguita o di non o di essere smentita dei fatti il timore di apparire senza prestigio sarebbe nata parole più forte di quello di vedersi concretamente battuti
Mentre la stampa cattolica subiva un fortissimo influsso da parte delle correnti di di tipo Balducci hanno si scriverà protese a un dialogo a tutti i costi le chiese italiane hanno scendeva in campo come avrebbe dovuto tuttavia mi pare di notare che Andreotti se anticipasse in qualche modo i collaboratori della sua rivista che sì si facevano sostenitori di queste posizioni di queste denunce guardando già alle fasi successive problemi che avrebbero potuto sorgere proprio intorno alla complessa e delicata questione del divorzio
Alcune sue posizioni emersero presente al congresso anticipato che si tenne a Roma congresso democrazie cristiane che si tenne a Roma a fine giugno sessantanove nettamente prima si era tenuto a Torino il congresso delle ACLI ve la state ribadite la fine del collateralismo la scelta socialista il presente la borsina dimesso per dedicarsi interamente organismo di studi sociali politici la Paul e in prospettiva pre animare un movimento politico concorrenziale alla DC
La questione delle a chi è stato oggetto di preoccupata attenzione da parte del Papa Gino basta discussioni tra i vescovi l'evento naturalmente ebbe Risonanze anche nel congresso democristiano
Nella relazione di apertura piccoli manifesto stupore riprovazione per quella che sembrava un'insubordinazione dei LEA che nei confronti della DC
Bodrato Colombo Scotti ed altri sottolineano che la svolta dei reati era solo il sintomo di un fenomeno più vasto i vivaci risveglio del mondo sindacale tornato d'impegnarsi in modo molto più intenso del passato
Oltre alla limitazione di manifestazioni rivendicazioni era infatti già in atto molto intenso unitaria fra CGIL CISL e UIL e di lì a qualche mese sarebbe scoppiato l'autunno caldo
Ha gli occhi contrasto l'idea che la svolta delle Akira presentarsi il segnale di un generale spostamento a sinistra dei cattolici
Ripercorrendo ancora una volta ricorrendo ancora una volta un linguaggio come dire militare ma da tempi di pace egli sia quello che non fosse appunto quello delle acque in congedo assoluto ma solo una libera uscita dalla DC
Rilevo nella sinistra cattolica un certo furore iconoclasta è una sorta di ribaltamento speculare delle posizioni cattolica tradizionali manifestando il timore di una serie di operazioni Sturzo così le chiamo tutte a sinistra
Molte sue preoccupazioni sembrano rivolte in quel momento evitare commistioni troppo strette tra sfera religiosa e sfera politica egli insistette abbia ad esempio in quel congresso perché la questione il divorzio venisse risolto in Parlamento
Mostra perplessità verso lo strumento del referendum che comunque abrogare una legge approvata dalle due Camere temo stava l'esistenza di una differenza nel valutare le cose tra Paese legale e paese reale
Già allora Andreotti insomma osservava che avrebbe potuto e essere estremamente rischioso fare ricorso al referendum portando nelle piazze così si espresse lo scontro fra l'integralismo e non integralismo ma nel sessantanove
Erano forse ancora relativamente lontani alcuni rischi che egli vedeva e i rapporti tra Chiesa e Dc sembrano ancora piuttosto buoni non come poi sarebbe accaduto negli anni successivi se pochi giorni dopo Paolo sesto ricevendo il nuovo ambasciatore italiana presso la Santa Sede
Dal palco Pompei gli disse di papà al nuovo ambasciatore di confidare molto nella saggezza degli uomini politici a cui sono affidate le sorti vitali grazie
Chiudiamo questa parte del nostro seminario con la reazione di Marco Impagliazzo sul cardinal Angelo Dell'Acqua e la gli altri la diocesi di Roma sessantotto settantadue
Il cardinale dell'acqua era per noi un fratello un amico un collaboratore veramente meritevoli di godere la fiducia dovuta a un proprio vicario
Con queste parole Paolo sesto ricordava la figura del cardinal vicario Angelo Dell'Acqua appena scomparso durante un pellegrinaggio a Lourdes il ventotto agosto del settantadue lo stesso Papa presiedeva il funerale del cardinal vicario nella Basilica Cattedrale di Roma
Alla presenza del clero romano e dei fedeli di una città il cardinal dell'acqua era stato nominato vicario di Roma da Paolo sesto proprio per dare la diocesi
Un impulso nel senso della ricezione del Vaticano secondo Paolo sesto all'atto della nomina aveva sottolineato il significato della missione
Le affidiamo dice il Papa ciò che abbiamo di più nostro di più caro di più degno Roma Cattolica
Queste espressioni d'occasione erano però venate dalla consapevolezza che la vita religiosa di Roma era carica di problemi che venivano dalla sua complessa storia novecentesca
L'occasione del Vaticano secondo poteva essere momento di costruire nuove basi per la vita diocesana di Roma
Paolo sesto infatti nel suo saluto al nuovo cardinale vicario parlava di Roma nelle sue certezze nelle sue inquietudini nelle sue realizzazioni e nelle sue attese nelle sue luci e nelle sue ombre
Del resto Paolo sesto conosceva bene la situazione religiosa di Roma
Per essere stato giovane sacerdote della diocesi attivo con gli universitari poi per aver seguito da vicino le vicende romane come sostituto della Segreteria di Stato compio undici e più dodici
Roma presentava numerosi problemi
La città era cresciuta con la popolazione immigrata dal Sud negli anni sessantotto settanta il trentatré per cento degli abitanti della capitale
Erano originari del Mezzogiorno io mani non erano una realtà particolarmente omogenea da un punto di vista sociale
Non si poteva contare su una tradizione religiosa forte nel mondo ecclesiastico si parlava di Roma e dei romani con espressioni di maniera ma forse sfuggiva la vera realtà dei romani
Nella prospettiva di conoscere meglio la mentalità degli abitanti di di Roma il cardine dell'acqua promosso un'inchiesta sulla loro religiosità
I problemi religiosi di una grande città si univano a fermenti attenzioni tipiche della stagione post conciliare
Lo mandava governata in maniera nuova ma tradizionalmente il mondo ecclesiastico della Curia come ci ha detto prima Michele Manzo esercitava un controllo fa forte su varie istituzioni religiose della città
Andava realizzata con fermezza una nuova prospettiva di governo per la diocesi
Giovanni ventitreesimo aveva voluto fino al sessantadue avviare il Progetto di trasferimento degli uffici del vicariato presso il Palazzo lateranense nel tentativo di rendere autonoma dalla Curia la pastorale l'amministrazione diocesana
Il progetto sarebbe giunto a conclusione soltanto nella Pasqua del sessantasette a partire da questa data
Gli uffici diocesani e la stessa abitazione del cardinal vicario hanno sede nel palazzo del Laterano
Per Paolo sesto a Roma c'era una crisi religiosa da affrontare in maniera coerente
Non era la stessa sensibilità del cardinal Traglia per cui una buona gestione del vicariato avrebbe garantito la vita diocesana
I fatti al momento del commiato trattante parole miti e bonarie come lo stile cardinal Traglia
Che il cardinale rivolge al clero non manca una sottolineatura di qualche rilievo per lui a Roma non c'è crisi
Dichiara infatti
Quando penso alla frequenza la Chiesa che si constata qui a Roma la frequenza la Santa Messa sacramenti alla vita religiosa che pulsa in ogni angolo della città io credo che si atto ingiusto troppo severo quasi calunnioso il giudizio riportato da un giornale che definiva Roma la diocesi più religiosamente depressa
Questo non è vero
La nomina a dire l'acqua è una rottura con la tradizione cardinali ricavi di origine romana oppure o provenienti dagli antichi Stati pontifici
Dell'acqua è un lombardo di Sesto Calende di famiglia operaia che ha passato la vita nel servizio diplomatico pontificio e in Segreteria di Stato
La sua nomina prima con una serie di cardinali vicari tutti di origine settentrionale come novarese Hugo Ball Poletti e reggiano Camillo Ruini
Nel sessantotto appare una rottura con gli ambienti romani non solo ecclesiastici va ricordato che appena il sessantasette Paolo sesto aveva voluto una visita pastorale della diocesi tutt'altro che conclusa al momento della sostituzione Di Traglia
Tuttavia dell'acqua una personalità ecclesiastica di grande rilievo e di grande esperienza e già cardinale responsabile della Prefettura degli Affari economici quando il Papa lo destina al vicariato
A differenza dei suoi successori non riceve infatti la creazione cardinalizia dopo la nomina di cariato con la sua esperienza degli affari ecclesiastici il nuovo vicario poche a rizzare a Roma la ricezione del Vaticano secondo
Angelo Dell'Acqua era stato uomo di fiducia di Giovanni ventitreesimo in Segreteria di Stato papa Roncalli lo conosceva fin da quando il giovane sacerdote lombardo aveva lavorato con lui ad Istanbul come segretario dalla delegazione apostolica
Monsignor Dell'Acqua rappresenta con monsignor Capovilla il gruppo di ecclesiastici che collabora più da vicino con Papa Giovanni in un quadro di rapporti con la Curia non sempre facile
Il Nunzio ad Ankara durante il pontificato di Roncalli monsignor Ardone che aveva un canale diretto con il Papa rivela in una sua missiva Papa Giovanni mi confidava non ho che monsignor Dell'Acqua e don Loris
Capovilla
Montini conosceva dell'acqua fin dal trentuno attraverso la Fuci quando l'aveva invitato a parlare all'associazione all'epoca lo chiamava dall'acqua non conosceva bene il cognome
Nel cinquantatré quando monsignor Montini ha nominato pro Segretario di Stato dopo la rinunzia sua di Tardini alla creazione cardinalizia monsignor Dell'Acqua accanto al futuro Paolo sesto nella sezione per gli affari ordinari come sostituto
Il sedici febbraio cinquantatré il prosegue Dario Montini scrive al nostro a al nuovo sostituto chiamandolo mio collaboratore tanto apprezzato e Valente
Tra Dell'Acqua e Montini si stabilisce un rapporto di grande intimità tanto che il proseguire tali o si confida sul clima difficile che si va creando in Vaticano in quell'estate cinquantaquattro che precede il suo trasferimento a Milano
In una lettera un po'drammatica Montini scrive abbiamo trascorso un anno pieno di affanni e di pene la malattia del Papa la crisi di alcune opere danno eseguite l'atteggiamento irriguardoso verso di noi da persone care stimate
E verso di noi tanto irriguardose le condizioni gravi gravissime di molti settori del campo nostro senza dire l'imminente minaccia di Mani presenti hanno reso questi mesi tanto pesanti e a Frigenti
Qui le cose procedono more solito
Queste sono le parole di Montini a Dell'Acqua alla fine del cinquantaquattro però Monzio Montini lascia la segreteria di Stato per l'arcivescovato di un di Milano
E noto come questa promozione fosse vista da Montini in maniera molto preoccupata e ormai appare documentato come frutto dell'impegno di quel partito romano
Di cui ha scritto Andrea Riccardi da questo momento in una segreteria di Stato senza segretario come quella di più dodici
Dell'Acqua e uno stretto collaboratore del Papa per gli affari ordinari accanto a monsignor Tardini che resta pro segretario per gli Affari straordinari
Dal mille novecentocinquantacinque dell'acqua per Montini un confidenziale riferimento nel mondo vaticano
L'arcivescovo gli domanda appena giunto a Milano
Ad ogni tentazione di chiederle molte cose tanto l'animo mio non può staccarsi dalle immagini care grandi dico testi luoghi e contesti lavori nonostante le occupazioni incessanti impegnino ormai qui tutta la mia attività
Mi limito a chiedere notizie della salute del Santo Padre il suo ricordo non mi abbandona mai
Le sarò grato se vorrà tenermi informato e se saprà trovare l'occasione per presentare la sua Santità IMI i miei migliori devotissimo ossequi ed auguri
La storia del rapporto tra Montini e dell'acqua conosce una nuova stagione con l'elezione di Giovanni ventitresimo e la nomina cardinalizia dell'arcivescovo di Milano nella nel primo Concistoro di questo Papa Picabia Montini appare più finisce più fiducioso e non più isolato come fino al cinquantotto tuttavia il rapporto con il sostituto canta continua in maniera molto intensa
Montini ora molto più forte la stessa posizione l'amico dell'acqua e assai più influente che negli anni di più dodici egli è l'uomo di fiducia del Papa in Segreteria di Stato
Dell'acqua e attento e suggerimenti che spesso giungono da Milano dall'autorevole amico milanese ma difende la linea assunta dal pontificato il Papa si lamentava per esempio
Che lascerei non era guidata sufficientemente bene come invece mi avrebbe sperato
Spesso Montini si lamenta in alcune missive che adesso non posso citare per brevità della condizione la Conferenza episcopale guidata dal cardinal Siri Dell'Acqua attente suggerimenti dell'autorevole amico milanese dicevo ma difende comunque sempre la linea assunta dal pontificato anzi
Alle volte dà qualche consiglio di prudenza a Montini
Dice per esempio un'espressione che vostra Eminenza avrebbe detto all'arcivescovo di Perugia
L'espressione sarebbe il clero milanese la massima parte di sinistra ha fatto il giro della Curia
Negli anni di papa Giovanni Paolo sesto insiste presso dell'acqua perché da Roma si governi di più
E consapevole che Giovanni ventitreesimo ha proposto un nuovo modello di Pastore Lita ma tale modello non passa in un episcopato abituato ad ordini e direttive precise
Paolo sesto dopo la sua elezione e la conclusione del Vaticano secondo continuerà a muoversi in questa stessa prospettiva Roma deve autorevolmente autorevolmente guidare la ricezione del concilio
In questa linea e decisivo per il Papa il rinnovamento della Curia romana a cui il sostituto dell'acqua collabora da vicino e che porta alla reggini anch'esso universi alla Costituzione riformatrice dell'amministrazione centrale della Chiesa
Infatti dell'acque al fianco di Paolo sesto dal sessantatré al sessantasette come responsabile sezione affari ordinari della Segreteria di Stato e quella sezione che vede rafforzate le sue competenze acquistando una posizione centrale dalla riforma Montini Anna
L'amicizia di Dell'Acqua e significativa per le lezioni di Montini nel difficile conclave del sessantatré che vede la minoranza conciliare
Molto più rappresentata in conclave che al Vaticano secondo decisa sbarrare l'accesso al soglio pontificio di quel Montini che era stato allontanato da Roma per Milano
L'impegno di Dell'Acqua guadagna Montino alcuni consensi di cardinali legati a Giovanni ventitreesimo come è il caso del cardinal Testa
Nel sessantasette dell'acqua elevato alla porpora cardinalizia all'età di sessantaquattro anni gli succede in Segreteria di Stato monsignor Benelli che rappresenta la figura di un sostituto particolarmente forte ed efficiente
Il cardinale e destinati invece a presiedere la commissione cardinalizia per la Prefettura degli Affari economici un ruolo che considera transitorio
Infatti egli è tra i candidati più accreditati alla successione del cardinale Amleto Cicognani come Segretario di Stato ma Paolo sesto pensa per questo posto ad un francese il cardinale diciamo Billo Daloui chiamato in Curia
è un progetto che si inquadra non tanto in una logica di carattere efficienti strigo
Quanto nella scelta di internazionalizzare la Curia romana la nomina di Dell'Acqua il vicariato
Di Roma nel gennaio del sessantotto esclude ogni ulteriore possibilità di succedere all'anziano cardinale Amleto Cicognani in un posto in cui con tutta evidenza Paolo sesto ha già destinato il cardinal Gillo
Dell'Acqua dunque fa il suo ingresso nella difficilissima nella difficile situazione ecclesiastica di Roma con il pieno appoggio del Papa e consapevole che la sua nomina rappresenta una qualche rottura nella tradizione ecclesiastica dei cardinali di cari
Non sarei sincero dice nel primo saluto alla diocesi se tacessi la mia confusione trepidazione nell'assumere un incarico tanto importante quanto complesso e delicato
Mi sento come smarrito pensando ai miei predecessori illustri per non comuni doti di mente e di cuore
So soprattutto di non avere una qualità che facilitò il loro ministero non sono romano tuttavia se non d'origine sento di poter affermare di essere romano d'adozione
Il nuovo cardinale vicario si presenta come vescovo
Vuole prendere immediatamente contatto con tutte le categorie di cittadini e nei primi mesi la sua attività è frenetica
Il cardinale visita non solo le parrocchie ma ospedali fabbriche scuole per dell'acqua Roma è anche capitali d'Italia lo sottolinea molto spesso fino all'inizio vi sia il presidente della Repubblica Sagat e quello del Consiglio Moro sembra che il nuovo vicario intende caratterizzare il suo profilo episcopale con un certo orientamento giovane
Considerate mi dice come uno di voi come primus inter pares
Dice preti romani aiutatemi voi vostri consigli assistente Nicola vostra preghiera vogliate compatire le mie lacune sappiate però che il mio cuore già fin da oggi pulsa per voi vediamo intensamente nel Signore
Il suo programma viene riassunto in questa espressione operare in semplicità con fede e guidato dalla carità
Tuttavia egli sottolinea ed è un atto di qualche rilievo che Roma deve essere all'avanguardia nella fedele attuazione del Concilio ecumenico Vaticano secondo così da apparire a tutte le diocesi di esempio
Il cardinal dell'acqua mostra la sua visione di Roma come una diocesi il fatto non era certo mai stato negato nei decenni precedenti tuttavia l'autonomia e l'identità della Chiesa romana si erano fortemente appiattite sulla Curia
Il programma del nuovo vicario come già nel pontificato con Caliano è quello di costruire a Roma una chiesa locale solida attorno al Papa
Egli dice nel saluto al preromano Roma e la diocesi del Papa siete voi dice ai preti la vera Diocesi di Roma voi che lavorate in trincea spesso in un lavoro duro faticoso talvolta mortificante
Forse non sempre apprezzato ma con un cuore ardente
Voi siete il cuore della diocesi
Nel clima augurale del primo incontro con il clero non manca qualche accento
Toh realistico sulla situazione concreta di Roma e sull'indole del clero romano se ne fa carico al segretario del vicariato monsignor Guglielmo Giaquinta
Che ricorda come nuovo vicario non è entrato in una diocesi tranquilla ma in una città tormentata e ancora sistemata trincea Paolo sesto
Aveva già iniziato a promuove alcuni cambiamenti nella vita diocesana di Roma tra cui la già citata visita pastorale apertasi nel sessantasette e continuata da Dell'Acqua fino al settanta
Nel sessantasei il Papa aveva diviso la diocesi con in moto proprio romane Urbis in cinque settori
Uno rappresentato al centro storico e le altre quattro secondo i punti cardinali come è noto era una divisione che negli anni post conciliari sarebbe stata attuata in molte grandi diocesi europee
I capi naviga vicario otto trova il suo ingresso un gruppo di vescovi ausiliari già formato lo guida monsignor Betori pugni al viceré vicegerente oltre oltre che responsabile del settore centro
Il vicegerente di Roma è una figura equiparabile la Curia romana quella del segretario di congregazione
Tuttavia monsignor no Musio alcuni anni e sessantanove
A monsignor vie viene a monsignor coniando il sessantanove viene affittarsi anche ad un altro vice gerente monsignor Poletti con una funzione specifica come meglio vedremo in seguito
Più dodici aveva scelto monsignor Angelini un ecclesiastico proveniente da Azione Cattolica di Gedda come responsabile del settore ospedaliero un ruolo che continua ad occupare fino a che continuava occupare fino a tempi recenti
C'era pure un vescovo delegato per le confraternite monsignor Pascoli già rettore del Seminario Maggiore romano
Altri vescovi ausiliari erano monsignor porci proveniente dalla famiglia dell'aristocrazia laziale tradizionalmente legata al Vaticano monsignor Giovanni canestri e monsignor tre Dino tra Barzini notti parroci romani e monsignor Zanella un religioso
Il segretario del vicariato era monsignor Giaquinta e suo sostituto monsignor agonisti destinato a succedergli il gruppo episcopale quindi alla testa il vicariato era molto nutrito ma necessitava secondo la visione del Papa di una guida ferma e rinnovata la visita pastorale era stata voluta dal Papa per prendere coscienza della realtà di Roma e dei suoi problemi di cui il vicariato non era secondo Paolo sesto del tutto consapevole
Fin dai primi passi della visita pastorale la situazione romana si era profilata come non facile
Nel sessantotto si viene a determinare la coscienza di una crisi della Chiesa nel Consiglio presbiterale allo romano del sette maggio sessantotto il gesuita padre Carlo Boyer prospetta una situazione sta estremamente difficile
Una relazione sulle parrocchie romane tenuta da qui presente don don Di Liegro
Un sacerdote appunto Romano destinato ad avere un ruolo notevole nella vita diocesana nei decenni successivi insiste sulle difficoltà del clero in cura d'anime talvolta incapace di collaborazione per Di Liegro diverse parrocchie romane sono ripiegate su se stesse
Riottose alla nuova missione voluta dal Vaticano secondo
Dall'intervento di divieto
Emerge come la riduce a parrocchiale sia ancora lontana dalla prospettiva del Vaticano secondo ma soprattutto la parrocchia romana si presenta da questi primi rilievi del periodo post conciliare come una realtà non facilmente governabile dal centro cioè dal vicariato
Il prete romano lotta nella sua situazione concreta aveva ricordato Giaquinta mano facilmente aderisce realizza le direttive che vengono dal vicariato una cui ha considerato un po'no un po'lontana dalla normale vita ecclesiastica
Un altro problema notevole nella gestione organica la vita diocesane rappresentato dal fatto che la maggioranza alle parrocchie romane sessantotto e gestita dal clero religioso
Su duecentotrentaquattro parrocchie ben centoventinove sono affidate religiosi mentre centocinque sono curate da Claudio Cisano
I religiosi in cura d'anime spesso non sono inseriti nel mondo ecclesiastico romano
Il controllo delle parrocchie religiose rappresenta un problema di lungo periodo della vita religiosa di Roma la creazione dei settori guidati da un vescovo ausiliare aveva espresso la volontà di accordare la vita religiosa locale con le dimensioni diocesane
Al momento della nomina di Dell'Acqua in corso anche l'organizzazione di unità pastorali comprendenti varie parrocchie attorno alla figura del parroco prefetto
Questo programma alla cui realizzazione però particolarmente Di Liegro andava di pari passo con l'attuazione del decentramento del Comune di Roma
Che stava creando le circoscrizioni le prefetture nuove unità pastorali tendevano a creare una coscienza di appartenenza le diocesi è una maggiore organicità nell'azione c'era un problema di governo della diocesi ma bisognava pure nota Di Liegro avvicinare la base al desco queste la duplice prospettiva che anima i primi passi del cardinal dell'acqua nella diocesi
Egli intraprende un'azione di presenza pubblica sconosciuta ai suoi predecessori se negli ambienti diocesani che in quelli politici ed economici della città l'esame dell'impegno del cardinale pubblicati sulla rivista diocesana il Sessantotto dà la misura della sua attività
Il club romano si presenta piuttosto individualista il nuovo vicario che non è romano deve avvicinare i paletti e guadagnarne il consenso
è un fatto inedito
Frutto dei tempi e delle scelte nell'esercizio dell'autorità del responsabile diocesano
D'altra parte il cardinal vicario diviene una personalità pubblica nella vita di Roma
Nel febbraio sessantotto visita al Policlinico Umberto primo il più grande ospedale di Roma il sedici dello stesso mese giunge inaspettata nella parrocchia di Santa Maria in Traspontina mentre si celebra la Giornata delle vocazioni
Per la sua prima Pasqua Roma come cardinale vicario celebra la messa nel carcere di Regina Coeli
Sembra che il nuovo vicario voglio uscire dagli ambienti ecclesiastici ed essere presente la vita sociale di Roma in questo senso si sta si spiega anche la sua presenza allo stadio Olimpico
Che desta un certo scalpore in un mondo abituata a vedere questa figura molto interna la vita della Chiesa
Prego
Separare il cardinal dell'acqua dice allo stadio che la Chiesa non è estranea al mondo dello sport e a tutte le attività della città
I giornali romani parlano di questa inconsueta visita nell'aprire sessantotto addirittura della Queen augura una nuova montagna russa costruita al Luna Park dell'EUR naturalmente non mancano i contatti con la classe politica sia locale che nazionale
Si è detto delle sue visite a Saragat ma visita anche Amintore Fanfani ospedale incontra Giulio Andreotti ministro delle finanze in varie occasioni ufficiali
Presenze al cinquantesimo della Liberazione di Trento e Trieste celebra nella Cappella del Palazzo Senatorio in Campidoglio per il Natale di Roma
Non mancano gli incontri con i giovani nelle scuole cattoliche in quelle pubbliche si vede insomma fin dai primi passi che scardina Dell'Acqua intenzioni di tessere un rapporto cordiale con il clero con i fedeli romani con la base come auspicava di Diego
Voci insistenti e testimonianze orali concordano con la tesi che il nuovo cardinale vicario
Abbia fatto scomparire un sistema di controllo del clero funzionante nel periodo precedente affidato ad alcuni elementi laici che svolgeva le indagini su situazioni difficili di preti
Se la decisione non può essere documentata e sicuramente plausibile nel quadro delle nuove relazioni tra vicario e preti
Il nuovo vicario si colloca con una personalità cittadine insomma nel quadro della vita civile di Roma
Di fatto vuole fare il vescovo e non solo amministrare gli affari
Prima del Sessantotto portano con sé una forte spinta anti istituzionale che rimette in discussione la prassi consolidata di rapporti intra ecclesiali
Da una parte si stona crescente coste Conte contestazione dell'autorità è una diffusa mentalità antiautoritaria che si interroga sui sistemi di governo della Chiesa
Tanta attività da parte del cardinal vicario serve ad affermare che la vita diocesani a un cento il vicariato è una figura di riferimento il cardinal vicario
Gli anni di governo di disdire l'acqua nonostante questo suo impegno insistente sono però contrassegnati dalla crescente divaricazione di diversi ambienti cattolici diocesani che spesso giunge a livello di forte tensione solo il convegno del febbraio settantaquattro dal titolo la responsabilità dei cristiani di fronte alla teste di carità e giustizia nella diocesi di Roma solo questo convegno realizzato al cardinal Poletti ma preparato da Dell'Acqua
E dalle elemosine Ria pontificia
Guidata da monsignor tra via
Rappresenta un momento di ricomposizione del cattolicesimo romano attorno ai problemi della città e alla prospettiva dell'impegno della Chiesa in essa fin dal sessantotto il problema della creazione di un orizzonte comune diocesano sembra presiederà l'attività di Dell'Acqua
La visita si era posta l'obiettivo di conoscere meglio il cattolicesimo di Roma esisteva un tradizionale atomismo delle istituzioni romane tuttavia accanto a questa realtà sorgevano nuove spinte che appariva dal vicariato come talvolta centrifughe
Si trattava dei gruppi che si erano formati sulla scia del Vaticano secondo aspiravano in qualche maniera un rinnovamento della vita della Chiesa Dell'Acqua sente che bisogna tessere un plesso di nuove relazioni tra questi ambienti e il vicariato
Dal sessantanove Dell'Acqua aveva creato il centro di documentazione pastorale ha rafforzato l'ufficio pastorale la personalità cardine questi di inziative e di nuovo Luigi Di Liegro
Che aveva vissuto l'esperienza dei movimenti sociali e della gioca se non vado errato
Il Centro documentazione intendeva raccogliere le differenti esperienze pastorali suggerire nuove vie fornire sussidi raccogliere materiale
Questa istituzione con l'Ufficio pastorale intendevano essere il centro motore di una nuova conoscenza della realtà religiosa di Roma e di rinnovate iniziative pastorali
In questa prospettiva viene promosso un'indagine sulla religiosità dei romani realizzata un'inchiesta tra il sessantanove e settanta e affidata la facoltà di scienze sociali della Gregoriana
Il gesuita Emil pena
è l'animatore di questa ricerca contemporaneamente anche nel quadro le celebrazioni di Roma Capitale i gesuiti da gregoriani in particolari il patito voler Martinetto fari pubblica un importante testo sulla vita religiosa di Roma torna al mille ottocentosettanta
Il volume sfata il mito di una crisi religiosa indotta a Roma dal nuovo governo ed è provvedimenti disse con Larizza azione ma tende pure individuare alcune caratteristiche della religiosità dei romani nel momento del trapasso tra lo Stato Pontificio d'Italia
Ma chi erano i romani cent'anni dopo da un punto di vista religioso
In questa prospettiva si sviluppa l'inchiesta sulla religiosità dei romani che Kadima vicario consiglio lo strumento per privilegiato per conoscere Roma
L'inchiesta viene pubblicata nel settantacinque dopo la morte del cardinale ma questi la conosce in precedenza già nel settanta né da una sua lettura
Roma è ancora sostanzialmente una città cattolica dove si vive in quel clima clericale che gli hanno notava con una caratteristica del primo decennio della Repubblica ma questo clima è in forte cambiamento
Bisognava individuare la crisi e non occultarla in questa prospettiva del il cardinal vicario legge i dati dell'inchiesta e li commenta al convegno pastorale diocesano del settanta innanzitutto nota
I grandi contrasti tipici della religiosità romana la frequenza domenicale alla messa e del trentacinque per cento fatto da lui definito insospettato mentre molto alta la prova la pratica di riti di passaggio
Il paragone con Milano Parigi Bruxelles Barcellona e in tutto favorevole a Roma qui la pratica religiosa ancora la fine degli anni Sessanta resta alta tuttavia la frequenza la comunione domenicale molto bassa circa il trenta per cento dei partecipanti come scarsa la partecipazione attiva alla liturgia
I cardinali insiste anche sul contrasto tra la generale accettazione dei valori cristiani e la sua scarsa pratiche rilevanza nella vita individuale
Secondo lui la religiosità dei romani è sostanzialmente tradizionale utilitaristica individualistica periferica cioè irrilevante nella vita concreta
Per i romani c'è un rapporto di stima per le istituzioni ecclesiastiche ma anche di dipendenza da un punto di vista assistenziale
Per larghi strati della popolazione l'ha chiesta in un mediatore sociale importante nel disagio nell'assenza di assistenza nelle difficoltà abitative nello sforzo per sopravvivere
La risposta a questa situazione sta per il vicario nell'evangelizzazione una delle parole chiave della Chiesa e della Shay tra gli anni Sessanta negli anni settanta si propone quindi un piano di evangelizzazione
Che abbia su punto qualificante nel contatto con i tanti romani che chiedono la Chiesa i sacramenti
La risposta
E quella di una maggiore coscienza di un più forte senso comunitario
La situazione religiosa dei romani comincia così a chiarirsi non è quella serena e senza problemi che taluni prospettavano non è nemmeno una catastrofe ma occorre far presto e trasformare la Chiesa in senso missionario
Quale parte del mondo cattolico romano era disponibile a farsi carico del Progetto del vicario e condividere la sua analisi
I preti romani o quelli attivi nella città si presentavano piuttosto divisi e con un relativo senso di appartenenza ad una realtà unitaria
Nel clero no non nel quadro del clero non va sottovalutata la resistenza dell'ala conservatrice che si sentiva tradizionalmente romana e che deteneva importanti posti di responsabilità nella vita diocesana
Parroci e clero potevano quasi ignorare le prospettive del cardinal vicario che non avevano nulla di precettivo e continuare sui binari della loro tradizionale attività
Del resto il vicario non aveva mai prodotto progetti particolari di questo tipo tipo in vicariato si andava da parte del clero per risolvere problemi concreti per trattare le questioni da parrocchia per ottenere permessi trasferimenti
D'altra parte
La relazione di Dell'Acqua del settanta segnala l'orizzonte un altro problema della diocesi che viene definito genericamente come quello di gruppi spontanei
Sotto questo titolo si indica il mondo del rinnovamento associative parrocchiale che dava luogo con grande frequenza ad un processo molecolare di creazione di realtà associate con impegno sociale con finalità religiose o scoprì tu dici
Questo mondo non si identificava ma era connesso con quello del dissenso secondo i dati offerti al cardinale il dieci per cento degli intervistati giovani tra i quindici e vent'anni afferma di partecipare a questi gruppi spontanei si tratta di un mondo fluido ma rilevante
La società giovanile degli anni Sessanta è fortemente caratterizzata dall'esperienza del gruppo il problema di gruppi spontanei riguarda spesso la parrocchia e credo si trova a fare i conti con i giovani che vogliono tentare autonomamente esperienze associative
E lì dell'atto osserva a proposito di questi gruppi spontanei noi perciò non dobbiamo guardare ai gruppi con diffidenza dobbiamo però sta per vedere ciò che inizi c'è di buono incoraggiarli i pericoli dei gruppi sono due dobbiamo metterne in guardia i giovani e sono il settarismo e il classismo
Il mondo dei gruppi spontanea parrebbe magmatiche quando taluni emergono con un profilo più netto spesso nascono tensioni con le istituzioni ecclesiastiche
La loro estraneità la direzione diocesana viene definita settarismo e Cardinale invece parla di classismo a proposito dell'origine sociale omogenea
Dei membri
C'è un episodio significativo
Della atteggiamento il cardinale dell'acqua che riguarda un esperimento liturgico condotto al collegio Mariani che ebbe molta popolarità tra i giovani quello della cosiddetta messa beat l'esperienza suscita interesse e stupore
Per l'introduzione di strumenti musicali inconsueti come la chitarra e gli strumenti a percussione in genere simboli della Beat Generation si tratta di un episodio inserito nella fase di sperimentazione della nuova liturgia la messa beat
Suscita forti polemiche viene considerata dissacrante dell'acqua si rende conto di persona della celebrazione sembra secondo testimonianze orali che ne sia rimasto positivamente toccato
Questo atteggiamento
Si inquadra nella sua volontà di via lega dialogare con la nuova mentalità dei giovani in questa prospettiva poter vorrebbe tenere a San Giovanni laterano una manifestazione di musica beat
I pare una riconciliazione dalla Beat Generation e la Chiesa proprio nella cattedrale di Roma ne scrive al Papa illustra il progetto
Ma Paolo sesto
Risponde in maniera fredda direi negando il permesso a dell'acqua a questi istanza di aprire la terranno la musica bitte
C'è una lunga lettera di Paolo sesto di cui citerò soltanto alcune righe
Il Papa esprime apprezzamento per l'opera di recupero della gioventù che Dell'Acqua conduce ma tale il plauso si accompagna ad un netto rifiuto
Vorremmo tuttavia che la comprendesse come non sarebbe stata cosa buona approvare la scelta della Basilicata lateranense quale sede la manifestazione progettata
Ha fatto vizio né come ella sa la prevista esecuzione di musica profana il luogo di tanta Saccà dignità
Domus mea ricordiamo anche Gesù è stato geloso e severo per la sacralità del tempio e la difesa perfino con violenza insolita la sua mitezza
La concessione desiderata avrebbe potuto essere nociva agli stessi giovani quasi un'equivoca tolleranza di cui essi avrebbero potuto farsi inseguire istruito o critici o fautori
E avrebbe destato non buona meraviglia noi pensiamo nel credo della Basilica della cui e della città nonché nei fedeli di Roma è al di fuori specialmente dopo le recenti disposizioni della Cei
E fors'anche nell'opinione pubblica esigente più che non si creda di autenticità religiosa e di coerenza ecclesiastica
è un episodio minore che rivela però come il Governo al cardinal vicario debba essere consapevole del limite esistente per la stretta connessione tra Roma e la Chiesa universale
La linea di Dell'Acqua verso il mondo dello spontaneismo è quella del recupero e non della contrapposizione il che è continuato dopo il settantadue dal cardinal Poletti pure in tempi e circostanze mutate
In Segreteria di Stato invece specie nel periodo in cui il sostituto Benelli segue direttamente le questioni italiane romane domina la preoccupazione di arginare le difficoltà e le critiche nascenti spesso l'interrogativo sulla posizione del Papa
Per un'importante personalità ecclesiastico come dell'acqua l'eccessivo interessamento della segreteria di Benelli era considerato inutile e fastidioso
Tuttavia per le cosiddette questioni del dissenso l'impegno diretto della Segreteria di Stato su Roma e notevole
è un limite all'azione Cardinal Vicario monsignor Benelli aveva seguito da vicino il caso dell'isolotto a Firenze si dovevano evitare proprio a Roma casi come l'isolotto favoriti magari dal troppo rigore o dalla troppa indulgenza ma i gruppi spontanei erano l'inizio del dissenso cattolico il panorama romano era molto variegato il movimento molecolare del rinnovamento riguardava soprattutto i settori giovanili
Il clima anti istituzionale spontanei istigò del sessantotto si sposa con una crescente politicizzazione
A Roma le contraddizioni sociali sono particolarmente forti una parte la città è povera le periferie mancano i servizi sociali almeno cento mila persone vivono in baracca la casa è un grande problema
Un grande problema anche quello da proprietà fondiaria della chiesa
Che è una delle questioni più dibattute dal dissenso e difficile tracciare i confini del mondo del cattolicissimo spontanea distico ogni parrocchie sui gruppi che talvolta fuoriescono istituzioni
E hanno una loro parabola c'è poi un movimento di attenzione gli studenti cattolici verso le periferie le borgate in questo movimento con importante l'attività di doposcuola o scuola il testo di riferimento fondamentale lettere una professoressa di don Milani
Pubblicato nel sessantasette questi gruppi cattolici impegnati borgate si incontrano con tutti i problemi sociali da quello della casa quello della donna spesso in un atteggiamento di rifiuto delle soluzioni prefabbricate
Vanno anche ricordati i gruppi legati alle sperimentazioni liturgici liturgiche come nel caso la messa beat o dell'omelia del di allega di allogata o dei canti e difficile addentrarsi in questo il CIP arcipelago
Va da sé che si tratta di un fenomeno dalle proporzioni notevoli ed è difficile anche tracciarne l'agiografia
Tra il sessantotto e il sessantanove il mondo dei gruppi spontanei inizia ad operare alcuni collegamenti al suo interno e si crea questo centro di collegamento romano
In questa prospettiva si succedono forme di collegamento che privilegia il rapporto assembleare dei vari membri
Prima sorgeva assemblea dei gruppi ecclesiali romani poi l'Assemblea Cres aveva umana che si vogliono espressioni rinnovate di vita cristiana estranea ad ogni burocratici Isma'
L'Assemblea si proponeva come luogo di promozione di rinnovati rapporti della Chiesa
Le lotte politiche quelle sindacali caratteristica sessantotto costituivano un primo problema i gruppi cattolici dovevano mantenere una loro identità separata dei movimenti politico sindacali o dissolversi nessi era questa la questione
Un altro problema era come continuare l'impegno del rinnovamento della Chiesa
Alcune esperienze di base avevano trovato una loro fisionomia alla più nota tra queste la comunità di San Paolo che si ritrovano attorno a don Giovanni Franzoni abate di San Paolo fuori le Mura che per antico privilegio era anche ordinario e quindi membro della Conferenza episcopale italiana
Franzoni in questi anni una figura emblematica del Cat del dissenso romano
E le sue prese di posizione trovano una una larga eco nelle cronache giornalistiche dal sessantotto attorno a ridurci a domenicale della basilica di San Paolo si raduna un gruppo rilasci con la prospettiva di leggere la scrittura nella realtà sociale
Per la comunità di San Paolo c'era una lotta di liberazione da condurre all'interno della chiesa
L'Abate la comunità di San Paolo divengono il punto di riferimento maggiore per il dissenso cattolico romano
Questo fatto non può non suscitare la preoccupazione della Santa Sede anche perché la comunità sedi una basilica patriarcale in zona extra territoriale e sente pure la giurisdizione del vicariato
Infatti nel caso Franzoni si occuperà la Congregazione pontificia dei religiosi
Di altro genere erano quelle esperienze gruppi spontanei che avevano preso la via dell'impegno nel mondo delle baracche romane e delle borgate
Tra esse si notano Brilli rilievo dei protagonisti quello della scuola settecentoventicinque RIM animata dopo Berto Sardelli che vuole essere piuttosto la sua esperienza di preti tre baraccati dell'Acquedotto Felice e quella il salesiano belga padre lutto
A Prato Rotondo quest'ultimo fino al sessantasette comincio un'azione con i baraccati unendo cattolici e comunisti nella lotta per la casa
E sessantanove vicegerente Poletti si recò due volte a Prato Rotondo nel tentativo di calmare la situazione e di evitare un caso isolotto a Roma ma nel settantuno lotte era stato dimesso dalla Congregazione
Restava Prato Rotondo per animare la lotta dei baraccati fino all'ottenimento di seicento appartamenti
Nel
Popolare quartiere della Magliana la fine dell'anno
All'Acquedotto Felice invece un prete romano don Sardelli a guidare una scuola per i ragazzi la baraccopoli e forse l'esperienza più nota delle scuole di borgata sul modello di quelle di Barbiana ma fatta in contesto delle baracche romane e del mondo gli emigrati meridionali
Don Sardelli di stancando si dà una visione della Chiesa della città che considera lontana al mondo gli emarginati scrive nella sua prefazione al suo libro romano ha chiesto alla città scrive divo nel mondo la periferia romana sono diventato un periferico tre periferici
Semplicemente ho voluto dar voce alla nostra condizione da questo punto di osservazione unico insostituibile è nata la mia visione della città di Roma
Nel rapporto col cardinale si ha la sensazione che sia in gioco l'esercizio dell'autorità sul clero nel sessantanove serve all'intendeva indirizzata al sindaco di Roma una lettera sul problema della casa redatta con i suoi ragazzi venne chiamato in vicariato dal cardinale che li contesto l'iniziativa dicendogli
Faccio il sacerdote piuttosto per Sardelli sacerdote Natale seccante diseredati e rifiutava che il cardinal vicario gestisse rapporti col Comune
Tu dell'acqua in ogni caso indulgente con Sardelli ma il problema resta aperto
Nel marzo settantuno si realizza una mobilitazione in favore di lutto perché fosse accolto dal per disponibilità di Romano e perché si rivedesse i legami tra Chiesa e mondo economico
Proprio il sedici aprile settantuno il cardinale rivolge una lettera i preti romani invitandoli a restare fedeli alla spiritualità sacerdotale
C'è quindi una grande situazioni di tensione e la mentalità democratica che si diffondeva nella chiesa richiedeva modi nuovi modi di esercizio dell'autorità se si volevano evitare rotture
Aperte e pubblica per questo giunge la nomina di monsignor Poletti assecondo vicegerente il nuovo prelato incaricato di tenere i contatti con il clero e intervieni numerose situazioni di tensione come apparato rotondo il vicegerente vuole decisivo nella creazione del consiglio presbiteriale considerato importante organo di raccordo tra il Cairo e il Centro diocesano
Il suo impegno con il clero suo capacità amministrative ne fanno una figura sempre più rilevante della vita diocesana e nelle riunioni ecclesiastiche nonostante sia il secondo vicegerente
Alla morte dell'acqua il settantadue Nunzio Poletti ormai il fulcro dell'attività del vicariato dopo aver intessuto diretti rapporti diretti e personali con il clero ever seguito direttamente questioni rilevanti diocesani ma anche amministrative
La linea del cardinal vicario si mostrava flessibile nell'incontro attento lo sviluppo di luoghi di confronto nella chiesa ma afferma ne respinge la democratizzazione il dibattito pubblico
Dal mondo dei gruppi spontanei del dissenso proveniva invece un invito a dibattere pubblicamente sulla Chiesa di Roma e sul suo rapporto con il potere politico economico ne nasceva la cosiddetta lettera dei tredici preti
Pubblicata nel febbraio settantadue il testo era una severa critica la gestione comunale democristiana
I sindaci di questa città dice il testo
Da venticinque anni si presentano annui sacerdoti come cristiani
Il giudizio sull'amministrazioni democristiane particolarmente duro nonostante l'appoggio della chiesa non ha risolto la grave questione delle baracche c'è una totale identificazione con questo problema
I tredici preti intendevano aprire un dibattito sulla Chiesa romana le sue scelte
Di fronte a un dibattito pubblico sia il vicario monsignor Poletti rispondono severamente
Ma perché dichiara Dell'Acqua il consiglio presbiteriale del maggio settantadue non mi non mettere in chiaro quello che ha fatto il Papa nelle parrocchie per i baraccati questi sono fatti i fatti concreti e non solo parole
Infatti l'impegno nella costruzione nuove chiese
è un impegno in cui dell'acqua si collocano con una certa continuità rispetto alla politica la Chiesa di Roma fino a Marchetti Selvaggiani durante il suo breve governo vengono costruite ventitré nuove chiese erette dieci nuove parrocchie
Tuttavia i rapporti tra la Chiesa del gruppo dirigente democristiano romano non erano così facili nella visione di Paolo sesto era maturata l'esigenza di un distacco da un gruppo dirigente che fin dai tempi di De Gasperi rappresentavano reca una realtà particolare nel partito
Nella prospettiva Montini Ana questo processo doveva essere condotto con gradualità
Non doveva trasformarsi in un movimento generalizzata critica e la sua gestione doveva restare piuttosto nei vertici tuttavia in Vaticano si pensava che la città la sua cintura di miseria meritasse un'amministrazione più sollecita efficiente Paolo sesto è consapevole che la Chiesa può essere accusata di complicità con il malgoverno capitolina
C'è una tensione con la Giunta capitolina che emerge nei vari incontri annuali del Papa con il sindaco
Ad esempio il ventuno gennaio sessantanove ricevendo la giunta guidata dal sindaco Santini per gli auguri per il nuovo anno Paolo sesto afferma
La vostra visita c'è molto gradita quasi a sgombrare il cielo dalle nubi che ne avevano con qualche dubbioso presagio all'in la limpida serenità una domanda verrebbe spontaneo le nostre labbra che ne sarà di questa vostra e nostra Roma
Un caso emblematico la visse Paolo sesto per il Natale sessantanove le quasi mille baracche del quartiere periferico Prenestino nella parrocchia di Sant'Agapito
Il vicariato proponeva di andare per l'occasione il quartiere per periferico di Spinaceto dove la parrocchia utilizzava come chiesto un vasto prefabbricato il papà decide invece di sottolineare l'evento recandosi tra i più poveri baraccati romani
è un gesto che vuole mostrare la solidarietà della chiesa con le fasce emarginate della popolazione romana
In una giornata quella di Natale in cui solenni me solitamente le cerimonie pontificie si svolgono nel quadro della basilica vaticana
Il Papa desidera che il sindaco non sia presente ma ugualmente questi presenzia alla cerimonia al ritorno dalla visita Polo sesso scrive a Dalida
Un un inconsueto messaggio sulla mente vuole problema di baraccati si scendi si cerchi di portarvi quella soluzione che la coscienza umana e cristiana impongono una sorgente gravità
Glielo chiediamo nel Natale di Cristo Gesù ricevendo qualche giorno dopo la Giunta comunale chiede inflessibile coraggio per la soluzione del problema dei baraccati
Nel settanta nel quadro delle visite alle parrocchie il Papa si reca nel quartiere popolare di Acilia l'occasione straordinaria perché si tratta la messa di Pasqua qui Paolo sesto avrebbe dato un segno della sua partecipazione al problema della casa offrendo la somma per la costruzione di alcuni edifici per baraccati le cosiddette case del Papa
Nel settantuno il Papa interviene presso il sindaco sulla questione baraccati
Difficile definendo sì avvocato di questi diseredati Paolo sesto intende riformare le elemosine aria pontificia per aggiornarmi metodi ormai datati non mancavano problemi anche le istituzioni assistenziali gestiti da Chiesa
E nomina monsignor tra via a alla testa della elemosine Ria pontificia monsignor tra via che esso antico collaboratore in Segreteria di Stato si tratta di un processo
Di lunga preparazione che produce il convegno al febbraio settantaquattro così detto sui mali di Roma il cardinale per Dell'Acqua però muore nell'agosto settantadue quando il progetto è ancora i primi passi
Il suo breve governo si conclude così in un clima difficile grazie
Come da programma per procediamo le testimonianze di chi Leandro tipi monsignor Di Liegro
Indire le parole Andreotti
Io tranquillizzo subito perché ritengo che qui abbiamo toccato
Siamo grati ai relatori per la profondità con cui hanno preparato le loro relazioni abbiamo toccato due problemi che sono enormi e mi sembra che
Con esattezza Carra che ha promosso poi questo seminario all'inizio ha detto che e oggi una poi chiamiamola come interesse vero serve ma e una prima meditazione che noi facciamo su questi temi senza finalizzazione occultato particolare ma e io i due filoni sono da un lato quello di che cosa ha significato per la Chiesa romana
La
Profonda trasformazione che è avvenuta per una crescita di popolazione che non ha eguali in nessun'altra città italiana e che naturalmente a cambiato alcune rende benissimo quello che qui è stato detto che quando la proporzione tra parrocchie affidata clero secolare quelle affidata al clero regolare comincio a cambiarsi c'era una legittima preoccupazione ma non per una diffidenza verso il tenero regolare ma perché si pensava che venisse meno
Quella caratteristiche unitaria io ragazzo ricordo i parroci di Roma che erano sessantanove allora che tutti i giovedì di ottobre andavano a fare una gita insieme
Non per viva Carter voluta fare ognuno per conto suo ma proprio perché era il significato di del collegio dei parroci di Roma
Naturalmente la città è cresciuta molto alla qualche volta si è un poco il gioco del cerino e i politici di clonare la Chiesa potrebbe fare di più la Chiesa dissi politici potrebbero fare di meno e certamente sono tutte posizioni che sono anche comprensibili che sono anche giuste però naturalmente gli uni e gli altri si trovano a dover fare i conti con le cose possibili
Io non credo che ci sia stato nessun sindaco di Roma che godeva di lasciare le baracche naturalmente
Qualche volta si prendevano le circostanze straordinarie tipo il villaggio olimpico che la combinazione delle Olimpiadi portò a togliere quelle centro di baraccati a creare un quartiere normale molte volte
Questo non è facile voglio con questo dire che non si poteva fare di più per carità tutti a livello governativo a livello provincia comunali nell'individuale perché qualche volta non dobbiamo poi dimenticare che certi problemi se ognuno se li assumesse anche per una piccolissima quota personale e familiare perché si parla tanto del privato oggi si dice bisogna privatizzare bisogna che il potere pubblico voglio sgombri il campo da molte cose però questo comporta però io credo che su questo si potrà fare un convegno ad hoc naturalmente che credo che porti e e l'altro spetterà gradi dell'acqua su cui dirò semplicemente pochissime cose qual è la caratteristica secondo me
Di Dell'Acqua anche se non proveniva dall'Accademia che una volta si chiama che aveva dei nobili ecclesiastici insomma il ragazzino ricorda andava a prendere perché facevo il chierichetto a Santa Maria in Aquiro andava a prendere qualche volta l'Accademia un ricchissimo Vesco presidente monsignor Zuppi per portarlo a piedi perché allora se andava a piedi
Non c'erano i problemi alla circolazione però nessuno credo che
Veda con Nostalgia sotto questo aspetto quel determinato momento e mica ad una frase mi è rimasta impressa accompagnato il piccolo tratto da Piazza della Minerva piazza Caprera e mi disse una frase
Dicevo un giorno capirai la differenza
Che qui
Noi forniamo
I diplomatici della Santa Sede mi disse non sono dei diplomatici che dicono alla messa ma sono dei sacerdoti che hanno anche un attività diplomatica
Se dovessimo dare una definizione di Dell'Acqua che non veniva però dall'accademia secondo mesi attanaglia benissimo questa era un sacerdote che fece benissimo
In Segreteria di Stato ha fatto bene prima il suo servizio periferico della Santa Sede fece molto bene il suo lavoro di il vicario
Portandoci le sue caratteristiche ognuno Andrea di riversa certamente io credo che però dobbiamo scavando un momento lo faccio solo per tracce più che sintetica
Ancora adesso a venticinque anni dalla morte troviamo molte generazioni di ragazzi che hanno studiato al collegio San Giuseppe di Piazza di Spagna che ricordano la guida spirituale
Di don del latte e poi di monsignor Dell'Acqua che per moltissimi anni fra l'altro questa è una ricchezza che c'è in moltissimi
Elementi della Curia
Si conoscono non si conosca
Katia Casaroli continua ad andare accurati i ragazzi che hanno bisogno di rieducazione tutte queste cose non ci si fa giustamente della pubblicità e oltre l'aspetto non conosciuto
Dell'Acqua aveva coi suoi lo dico perché si come si dice sempre male dei servizi famosi i servizi segreti che poi sono segreti per modo di dire ma se vi si è mai libero ed è un fatto invece positivo quando il Papa andò a Bombay c'era una grossa preoccupazione dell'Iper di sicurezza allora nostri servizi organizzarlo
Una assistenza particolare e qualcuno forse ricorda se o se si prendono le fotografie si rivede nell'ovale a Bombay
C'è il Papa che porta la croce dietro soltanto uno mio che non il cireneo perché farsi alla portata solo di talmente minori il capo dei servizi italiani già evidenziati che in quell'occasione prese contatto con un mondo religioso che credo lui non conosceva
Non molto tempo dopo sia malato e l'amicizia che aveva fatti in quell'occasione con Dell'Arco francesi che il sacerdote Angelo Dell'Acqua lo assistesse in questo momento drammatico della fine
Molto immatura di una vita tenevano cito solo per dire che molte cose le potete voi storici ricostruire
Da dalle carte da Lecco ma molte cose non si conosca ed è forse la ricchezza poiché c'è nella carattere sacerdotale di un uomo che quando morì sua madre rispondeva ad una lettera di solidarietà dicendo
Che era grato per essersi associati alle sue preoccupazioni che sono quelle di un figlio sacerdote per sua madre il cui dopo Dio devo la mia vocazione tra queste delicatezza anche di sentimenti
Cito solo e non la leggo un'intervista importante che il cardinale a Mario Missiroli personaggio straordinario di un eclettismo inaudito sarebbe pubblicata
Nel in questa rivista che non era normalmente una fonte di psicoanalista quattro soldi che ero questa rivista che di un grandissimo interesse di penetrazione
Tutta una realtà del mondo economiche invece questa una bellissima validità di cui un passo e questo
Dice non è mia abitudine dipingere a tinte fosche la situazione religiosa tanto meno fare pronostici pessimistici
Io nonostante le apparenze che nel gruppo e vedo che nel mondo d'oggi Dio sia presente negli uomini non meno che nei secoli passati
E poi la provocazione Missiroli doveva fare apparire come un uomo di sinistra con queste catalogazione non servire come soffre qualche volta anche questo come se occulto tutto occupandosi
Della caritas non dovesse sentire più di altri i problemi e di un mondo dei poveri c'è una bellissima di diritto che qui per brevità non ne sto alle e poi c'è una costatazione che importante
Che dice così come
La struttura non produzione netta anzi un giudizio critico più ampio dice bisogna rivedere non solo qui danno ma proprio che cos'è la parrocchia che così la diocesi che cos'è la regione con il cioè veramente una sensibilizzazione
Qui è stato parlato molto del Sinodo
Sono
Pesa Parioli ringrazio molto preso Giovagnoli che mi ha fatto una commemorazione da vivo non andranno notevolissima ricordandomi anche tutta una serie
Di momenti di ventidue anni di una rivista alla quale abbiamo cercato così di dire
Qualche cosa ma
Il caviale ecco ricordiamo queste ricordiamo la lettera in cui dice non si nobilita la Chiesa adeguandosi agli andarsi alle mode ai sistemi dei tempi credendo di rendersi piacevoli e interessanti dimenticando
Per il il gusto delle cronache momentanei il senso sacro storico del messaggio della salvezza che la Chiesa deve portare molte volte nella penultima cosa che dico
Poi nutrimento a mente per però io pure per iscritto sipari si dovesse pubblicare
Qualcosa su questa nostra serata e mille caviale
Ebbene la intuizione veramente che bisognava preparare il centenario di Roma capitale in un clima veramente diverso era stato facilitato perché era stato facilitato
Da Paolo sesto che ancora prima diventa Papi in Campidoglio va detto con la benedizione di Dio che non abbiamo più il potere temporale so che creò qualche problema nell'associazione
Dei reduci delle delle famiglie dei reduci degli zuavi che continuano a riunirsi ogni anno in Belgio insomma che ad ammettere di non essere una pensione di via da perché sono morti ammazzati
Proprio a Roma i nostri antenati e qui naturalmente de de la mia conclusione ecco forse bisogna
E qualche volta andare un po'cauti nel dare delle etichettature
Il Concilio Vaticano secondo e il Concilio Vaticano secondo è quello che risulta dagli atti del concilio Vaticano secondo
Non sono le cronache giornalistiche o certe provocazioni di molti esperti o comunque sono viceversa delle critiche ingiuste dei lefebvriani a quella che è stata un evoluzione
Della Chiesa e e ed
Qui
E con Roma sotto quest'aspetto
Deve mantenere questo suo carattere di equilibrio
Una volta lo disse a Spadolini guarda che il Tevere sarà qualche volta più largo perché volta meno largo ma guarda che il Tevere scorre
E quindi se tu non hai questo modo anche di valutare e devo dire che dobbiamo essere grati Spadoni che ha pubblicato anche cose
Che prima non si conosceva per esempio la morte stupenda cristiani Vittorio Manuele secondo con il figlio Umberto primo che candela accesa la manovra ricevere il sacramento
Sulle scale del Quirinale ecco il perché allora sì sì certamente
Ecco o dell'acqua dobbiamo politicamente a seguito con molta serietà un indirizzo
Giorno poiché si sedeva ritrova per dire per vedere un po'i paralleli otto ogni non paralleli
Cammini della democrazia cristiana o della Chiesa approfondiremo anche questo discorso per mio conto c'è stato in un lungo periodo una convergenza
Di obiettivi e vedere una competente era la difesa
Della Chiesa nei confronti di una persecuzione in atto che si sarebbe certamente
Attuati in Italia se delle cose avessero preso l'orientamento che hanno preso in tutti gli altri Paesi
è un'offesa dire da noi sarebbe stato diverso è un'offesa ai comunisti bulgari ai comunisti cecoslovacchi che non credo volessero la dittatura ma hanno poi dovuto subire da noi attraverso questa convergenza di posizioni difendendo degli interessi legittimi
Da una parte e dall'altra poi quando questo non serve più auguriamoci che poi le cose possano svolgersi diversamente però sappiamo anche che la
In un momento storico e su questo non ci piove scusate in modo molto romano riparlare
E in un momento storico se non ci fosse stata questa forza
Certamente sostenuta anche dalla convergente illogica posizione della chiesa come del del nostro Paese sarebbe scivolato in una situazione di cui poi tutti visto quello che è accaduto negli altri Paesi e oggi lo dica no sono necessitati a riconoscere il carattere profondamente negativo per questo io credo che
Deve essere mantenuto tutti gli stimoli che devono essere
Messi in atto sono sempre giusti perché non ci si deve mai addormentare la collaborazione deve essere giusta qualche volta anche della maternità estera abbiamo prese tutti
Io ho dovuto veramente sentire con grande amarezza il giorno che arrivarono qui ventisei mila albanesi la prima volta
Noi cerchiamo di fare quello che si poteva ma certamente non fatti imprevisti una lavati destra dall'Osservatore Romano terribile fra noi
Dovrebbe ce la siamo presa perché un certo stima naturale e e ho finito veramente leggere l'osservatore e molto istruttivo quando l'osservatore dell'altro ieri per noi che cerchiamo veramente
In una il comunismo ampio cerchiamo il dialogo tra le religioni e ci crediamo anche se qualche volta
E poi fraintesi e vedere osservatore che dedica una pagina intera con tre fotografie al nuovo ambasciatore dell'Iran presso la Santa Sede e veramente dimostra che
Ecco se proprio chi essendo ottimo sacerdote o un insieme di ottimi sacerdoti sa però fare molto bene anche la diplomazia
Diamo affidiamo anche le conclusioni e monsignor Di Liegro ma io non vorrei disturbare con il mio intervento che vi prometto brevissimo
Questa Assemblea questa riflessione storica
Certamente svolta da persone che hanno studiato quell'epoca
E hanno un'esperienza tale da operare ecco anche alcune lignee di considerazione e forse anche ligneo di sintesi sufficiente per descrivere quel quella figura di del cardinal dell'acqua che direi che è stato cardinal vicario per pochi anni quattro anni
Nel non ha raggiunto neanche illustro
Io vorrei semplicemente dire che sono stato un suo collaboratore non ho nessuna presunzione di dire che i suoi gesti più importanti gli abbia in qualche maniera determinate sottoscritta ero direttore del l'ufficio pastorale
E appena lui arrivò fu nominato cardinale vicario ecco mi chiese certamente documentazione sulla situazione di Roma per poter impostare dopo una pastorale che fosse rispondente ai nuovi bisogni di una città come Roma che si trovava a vivere un momento anche tormentoso se non altro perché
La situazione allora era piuttosto bollente se si tiene conto della contestazione
Che aveva Roma un fervore del tutto particolare una contestazione non solo nella società ma anche nella Chiesa
è vero che ci sono state resistenze al Concilio ma a Roma e sia pure in una forma un po'catacombale ha partecipato ai lavori del del Concilio soprattutto attraverso quelle persone più sensibili sacerdoti religiose
Laici in modo particolare i gruppi giovanili hanno partecipato con grande interesse naturalmente subendo non è anche una trasformazione culturale
E che ha provocato in loro non solo la visione alcune istanze che il Concilio manifestato non purista teologico dal punto di vista anche di testimonianza da offrire alla società
Ma anche per quanto si riferisce alla missione da esercitare nella città come un deposito di valori da non tenersi per sé ma trasferirli nella società
E diciamo che il Concilio avuto anche in questo il grande merito di far nascere nella chiesa una dimensione sociale e politica
Che certamente no non non è una improvvisazione perché sempre nella chiese negli ultimi anni anche prima del Concilio c'era questa preoccupazione soprattutto questa grande sensibilità e né i laici ecco di essere al servizio della società basti ricordare i due grandi i convegni internazionali della i cadeaux che ci furono prima del Concilio
E che svilupparono Radiologia della ricavato che il Concilio certamente ha utilizzato per dare questa prospettiva
Di servizio al mondo soprattutto nelle sue attese le sue speranze le sue sofferenze
Il cardinale dell'acqua voglio dire ripete voglia essere brevissimo perché molte cose già sono state date sono state dette calde le altre dell'acqua ha voluto portare a Roma un senso di aria fresca
Era una affermazione che faceva spessissimo il lo stesso Papa Giovanni ventitreesimo quando dicendo che cos'è il Concilio ci apriamo le finestre facciano entrare un po'd'aria buona
Lui aveva questa convinzione che a Roma bisogna aprire in qualche maniera le finestre perché si erano tenuto troppe troppo chiuse e che quindi non lasciavano entrare tutta quell'aria peraltro promossa fomentata dallo Spirito Santo
Che era necessario a respirare e per fare della chiesa una risposta a quelli che sono le aspirazioni quelli che sono i drammi della società
Questa apertura lui l'ha portato soprattutto in di cariato ha fatto il tentativo il chiudere per esempio
L'ufficio disciplina del clero come è stato già evocato è stato un atto molto coraggioso avuto la protesta un po'di tutta la burocrazia ecco del Vicariato e dalla Segreteria di Stato
Trasformandolo in ufficio degli Affari riservati
La stessa denominazione potrebbe sembrare un po'diplomatico ma dell'acqua non era un diplomatico e dietro c'era questa preoccupazione ecco di aiutare il clero a capire
Che più che la disciplina quello che conta la fede e la gioia di sentirsi sacerdoti quindi pastori delle anime e affezionati attaccati alla proprio ministeri associando Zawinul momento non bisogna dimenticare piuttosto difficile per il credito
Perché da una parte era finito il tempo in cui i i preti del collegio dei pare uscì si sentivano so tutto sommato i i soggetti privilegiati della missione della Chiesa
Quell'epoca era chiuso con tutta la sofferenza di monsignor Terenzi e di altri emozione Ruffini quanti erano cioè affezionati al Collegio dei parroci
Come con il suo Camerlengo come quasi depositario e o la sintesi di tutte le responsabilità pastorali e concilia aveva un po'ribaltato questo concerto
E porre riservando ai parroci nella parrocchia delle responsabilità specifiche però è tutta la comunità cristiane che diventa soggetto ecco di responsabilità di ministero
Per ripeto tutto questa aveva messo in crisi molti preti
Delle ed è su questo che Dell'Acqua insisteva nel dire che siccome i preti sono un po'i soggetti primari della vita e della missione Della Chiesa
E bisogna che noi diamo al clero il massimo di serenità
E per quanto è possibile una risposta alle loro problematiche lui che ha rilanciato il consiglio presbiterale
Non con le una sorta di con come si può dire di riunione del clero per l'esame
E dei casi Pasque dicasi morali come avveniva nel passato ma un luogo proprio in cui il clero si potesse sentire
Corresponsabile con il vescovo della missione della Chiesa sentirsi soggetti attivi in questa missione
Stato questo un atto di grande fiducia di grande apertura ripagato
Reputo almeno abbondantemente perché mi ricordo
Che lui aveva impostato il rapporto con il clero
Tentando per quanto è possibile di avere sempre una porta aperta
Per un'epoca in cui se un prete voleva andare a parlare con il cardinal vicario non doveva fare le file e ne chiede l'appuntamento e mi pare che questo allora fu un evento veramente che ha ha dato al clero questa tranquillità di sentirsi amati dal pastore a propose l'apertura io credo che
A proposito della messa beat di quest'avvenimento che c'è stata che avevamo preparato a San Giovanni in laterano prima esperienza era un po'della preoccupazione del cardinale di aprire le porte della chiesa
Andò bene perché non dovevamo a vere nessun han permesso da parte dei canonici quando nel settembre del mille centosettanta in occasione del centenario di Roma Capitale lui aprì le chiese per i concerti
O li tiene per sé
Di mette a disposizione sia pure tenendo conto che era aperta a tutti venivano non solo quelli che sanno pregare quelle che partecipano a Melissa venivano tanti giovani che probabilmente erano senza fede che abbiano rotto con la Chiesa
Ma già ecco il prospettare loro che c'è una chiesa che apre ecco il suo il suo messaggio di salvezza attraverso l'arte attraverso la musica a quanti fanno fatica ad appartenere alla vita chiesto questa mi pare che era un cesto significativo
Si possono dire tante cose a proposito della inchiesta che lui fece sulla il gesuita dei romani però venne fuori
Tutto sommato una risposta una sua preoccupazione quella di dire come facciamo noi a parlare se non sappiamo come stanno le cose quali sono i problemi quali sono le attese
E affido
Questo compito a un istituto di ricerche che era in quel momento certamente molto attrezzato
Aveva fatto molte esperienze nel mondo sempre sul nel campo della ricerca socio religiosa
Devo dire che se questa inchiesta l'avesse la Rella resiste consigliato al cardinal Poletti Calia Polita avrebbe avuto molte perplessità
Tenuto conto che anche questa inchiesta ebbe molte contrarietà nella cucina devo dire che quando nel settantacinque nove l'abbiamo pubblicato in una settimana è scomparsa
Cioè il rapporto non si è trovato più forse perché
C'è stato molto attesa e ricerca da parte di coloro che intendevano approfondire questo rapporto oppure c'è stata una preoccupazione che andava al di là di questa ricerca di questo studio e di questa tesi
Ecco il potrei dire altre cose perché i ricordi sono tanti e intensi a proposito del convegno
Febbraio ottantaquattro
Non non voglio parlare del convegno perché non ha celebrato il cardinale dell'acqua però è stato già detto e queste mi pare ormai appartiene anche alla storia di questo periodo
E che lui l'ha voluto
L'ha voluta in un momento difficile forse molti di voi ricorderanno che nel settantuno ci fu da parte dei carabinieri e forze di polizia guardia di finanza un'invasione addirittura alle quattro e mezza alle cinque del mattino degli istituti assistenziali della Chiesa
Per vedere verificare quali erano le condizioni dell'assistenza che loro svolge e questo crea o molta sofferenza molto dolore
Nel cardinal vicario ma soprattutto ecco nella comunità ecclesiale aveva creato un certo sbando
Di istituti religiosi che svolgevano attività caritative o educative solo dei confronti del giovane furono messi sotto inchieste sotto accusa lui in quell'epoca con ripeto che stamattina la lettera che aveva fatto a questi i superiore dirle case religiose che svolgevano ricorsi servizi educativi assistenziali venticinque febbraio settantuno
In via una lettera in cui esprime solidarietà per le vostre attuali sofferenze aggiunge è certo motivo di vivo rammarico constatare come spesso Monti con sorprendente superficialità
Dimenticando l'opera generose della Chiesa per la tutela fisica e morale della gioventù
Ne potranno essere eventuali singoli episodi e qui aggiunge ed elevare la frase un po'più importante
Oltre quella della solidarietà che lui esprimeva
Con un queste sofferenze abbastanza diffuse profonde cinque episodi Santer e dolorosi
E da deplorare fermamente
Perché furono così rilevanti veramente delle situazione piuttosto scandalose che preoccupanti
Allora lui mi chiamò
E mi disse che cosa noi possiamo fare per evitare ecco che distingue religiosi che svolgono iniziative assistenziali
Continuano a dimenticare che siamo in un'epoca diversa da quella del passato
C'era stato il decreto seicentosedici
Con la delega delle politiche assistenziali agli enti locali i quali diventavano responsabili della programmazione e in molti casi anche della gestione Desy alcuni servizi
E c'era poi direi l'organizzazione dei partiti di sinistra che certamente per immettere in questione anche un po'il potere del partito cattolica al potere avevano è saltato diciamo enfatizzato queste situazioni
Che comunque andavano decorate come dice il cardinale di scarsa aderenza alla nuova cultura che andava emergente in ordine alla politica sociale e assistenziale della chiesa
E devo dire che lì e nato a questa proposta che avevamo maturato
Quelle di dire che prima di dare e fare una riforma detta di queste organizzazioni assistenziali ci dobbiamo porre il problema anche da un punto di vista teologico
Se queste sono espressioni della testimonianza di carità della Chiesa
E queste opere devono essere trasparenti per far trasparire cioè il grande valore della carità e che non può essere compromessa
Da interessi meno nobili e probabilmente da resistenze
A culture ormai che andavano affermandosi in ordine ai diritti dei cittadini le responsabilità dello Stato e del pluralismo che pure va difeso e promosso in questo settore così il delicato
Nacque così allora l'idea di iniziare a pensare a indagare qui siccome fa piacere vedere monsignor strade
Ecco il cardinale dell'acqua chiese aiuto per una ricerca a tappeto in tutto il territorio della diocesi si costituirono cinque Commissioni e con la presenza di assistenti sociali ed esperti l'assistente sociale che aveva dato in prestito alla diocesi l'ufficio assistenziale si chiamava così sì diamo tuttora ufficio assistenziale dalla Santa Sede
Che portato un notevole contributo al dibattito e alla ricerca anche qui credo che il cardinal Dell'Acqua aveva un po'anticipato e quell'impegno che oggi alla Chiesa ha esaltato a Palermo
Promuovendo il cosiddetto discernimento comunitario
Per una nuova cultura
Andiamo a vedere dentro la realtà che cosa c'è
Quali sono i segni che portano la comunità cristiana ad assumere una responsabilità pastorale che tenga conto della realtà che va letta
L'aveva letta fatta leggere dal Cineas per la religiosità ecco il cardinale ha voluto che si facesse la stessa cosa per quanto si riferisce alla cosiddetta pastorale
Dell'assistenza
Ritenendo che lo Stato a certamente una responsabilità in questo settore il fatto che questa responsabilità se ne assume un fatto positivo
Ma rimane ugualmente una responsabilità della Chiesa di essere diffusione del Vangelo attraverso la testimonianza della carità
E anche qui questo discernimento che iniziato attraverso questa ricerca tappeto che non era soltanto ricerca di dati ma era già un dibattito che si iniziava per poter poi dare così dei fondamenti obiettivi a un convegno che dovesse celebrare poi quando erano mature
E le realtà che si dovevano in qualche maniera visitare e leggere un convegno sulle responsabilità il titolo già l'aveva dato luce
Sulle responsabilità dei cristiani in ordine ai problemi della giustizia della carità
Ecco in un non dobbiamo dimenticare che era un momento difficile
Momento compresso dove c'erano molti fermenti nella diocesi soprattutto nelle comunità di base
E dire che tutto questo poi ha creato ovviamente delle conseguenze che hanno potuto dal momento in cui poi il convegno in stato celebrato a vivere febbraio settantaquattro
Potuto poi creare anche delle dei risvolti diciamo così
E non sempre facilmente comprensibile non dico questo per giustificare il mille novecentosettanta che non ha bisogno di giustificazioni ha bisogno forse di discernimento e ancora questo non è stato fatto
Ma mi preme sottolineare l'importanza di questo metodo del cardinal dell'acqua di questo spirito molto realista andiamo a leggere quello che succede
Vedendo le cause ovviamente le conseguenze le situazioni per potere entrare nella storia e li svolge re quella Evangelizzazione che significa
E annuncia di una buona notizia che quella della giustizia della carità e della libertà
Vediamo per gli oneri ringraziamo i presenti rimedi