Tribuna referendaria di Radio Rai Uno: il referendum sulla golden share

Finora nel referendum a cura della testata crimine servizi parlamentari direttore Angela Buttiglione
E di turno un confronto sul referendum numero uno noto come il referendum sulla privatizzazione in due parole se lo Stato volesse potrebbe opporsi a una privatizzazione c'è una legge che consente a un ministro del testo o di farlo e c'è chi vuole cancellare questa legge stamane a invitarci a votare sì per abrogarla c'è Benedetto Della Vedova segretario del movimento Pannella Riformatori a convincerci che invece è giusta la norma che impieghi che quindi bisogna votare no interviene il professor Augusto Graziani ordinario di Economia politica alla Università della Samp senza Bongiorno a tutte e due prima di dar loro la parola ecco un breve profilo di chiarimento per coloro che voteranno
Referendum popolare numero uno privatizzazione con la scheda di colore giallo l'elettore è chiamato ad esprimere come sì o con uno il proprio paniere sull'abolizione dei poteri speciali riservati al ministero del Tesoro delle aziende privatizzate con questo referendum i promotori chiedono l'abrogazione dell'articolo due della legge trenta luglio mille novecentonovantaquattro numero quattrocentosettantaquattro
Una norma che permette ad un azionista anche di minoranza e in possesso di un'esigua pacchetto di titoli di esercitare il diritto di veto ottimo intervento sulle decisioni prese dai nuovi acquirenti della società ceduta
Questo meccanismo chiamato anche il punto di scena cioè azione d'oro è stato introdotto per la prima volta nel novantadue con il pro missione delle aziende a partecipazione statale
Fino ad oggi lo Stato non han mai applicato la golden share in nessuna delle privatizzazioni effettuate né in quelle bancarie come minimi Comit Credit metti in quelle assicurative come IVA
Chi intende cancellare questi poteri speciali ministro del tesoro delle aziende privatizzate tra c'era una croce sul sito chi invece vuole mantenere l'attuale normativa traccerà una croce sul dopo
Cardinali doveva chiediamo che cosa e che si teme di questa legge il settore pubblico turba il mercato viola concorrenza e prepotente si teme innanzitutto noi termina
Mi ama innanzitutto l'invadenza dei partiti attraverso gli organi dello Stato nella gestione dell'economia con questa legge noi consegnamo ai partiti e agli esponenti ai nominati dai partiti la possibilità di continuare a gestire ad avere un ruolo importante perfino nelle aziende che vengono completamente cedute ai privati al mercato questo è secondo noi un modo per inquinare il mercato per inquinare la concorrenza per inserire interessi propri dei partiti anziché proprio dal mercato dalla concorrenza e dei consumatori lo Stato dovrebbe fare altro lo Stato dovrebbe controlla il mercato dovrebbe fare l'Antitrust impedire le concentrazione impedire i monopoli ma quando è lo Stato che attraverso questi meccanismi anche della golden share esso stesso fa monopolio fa concentrazione finanziaria tutto si sfascia e chi paga le conseguenze sono i consumatori al professor Graziani chiediamo perché questo potere di veto questa azione do
Euro la golden share rappresenta una garanzia secondo
Tutti ci rendiamo conto che sempre possibile che l'azione del governo sia come vogliamo dire inquinata dall'intervento dei partiti riteniamo però che questo sia debba essere oggetto di una battaglia politica per una conduzione de Mock attica e limpida dell'azione governativa d'altra parte noi riteniamo che il Paese il nostro anzitutto ma qualunque Paese abbia bisogno di una politica industriale seria condotta con obiettivi chiari e perseguiti con determinazione e questo non può essere lasciato al mercato perché il mercato molte volte è semplicemente il risultato di concertazioni fra grandi gruppi finanziari nazionali e internazionali che non perseguono come obiettivo lo sviluppo produttivo del Paese ma perseguono soltanto l'obiettivo della massimizzazione dei loro profitti ottenuti in qualunque parte del mondo sappiamo che al giorno d'oggi capitali finanziari Cisp possano con grandissima facilità senza alcun riguardo per gli interessi di particolari territori
L'esperienza storica ci mostra che i Paesi che hanno percorso più rapidamente la via dello sviluppo hanno anche appiccato politiche industriali band terminate e non vediamo perché nel nostro Paese si debba rinunciare a questo strumento sentiamo cosa obietta Benedetto Della Vedova obietto che stiamo dicono
Tra due impostazioni radicalmente differenti da una parte c'è chi ritiene che lo Stato che i partiti che la politica sia la mano migliore per guidare l'economia sia il modo per ottenere i risultati migliori noi invece crediamo che lo Stato che la politica che i partiti debbano occuparsi di verificare che le regole vengano rispettate ma non debbano gestire in proprio l'economia le aziende eccetera io credo che i consumatori degli Stati Uniti o chi ci ascolta se mai lo è stato negli Stati Uniti vede quanto costa e quanto è facile te del con are potendo scegliere vede quanto costa e quanto è facile scegliere tra i fornitori di energia elettrica come magari succede
Succede in Inghilterra ecco tutte queste cose qui sono state realizzate grazie al fatto che si è creato una netta separazione tra lo Stato i partiti che non devono giocare a fare gli industriali coi soldi dei contribuenti e il mercato e gli imprenditori lo Stato si deve garantire la concorrenza oggi il principale gruppo economico finanziario è quello dello Stato che fa capo al Tesoro con i telefoni l'energia elettrica le banche eccetera e il rappresentante della
Sorride ha qualche cosa da obiettare lo Stato d'accordo deve garantire la concorrenza ma se vogliamo restare nell'esempio negli Stati Uniti quando è stato storicamente che gli stati del Sud nell'ambito degli Stati Uniti e sono usciti dalla loro struttura agricola e ritardatari a qua avendo vi è stato un governo che ha volutamente deliberatamente trasferito negli Stati del Sud di grandi centri di ricerca è anche di produzione di armamenti industria pesante e questo è stato alla io dello sviluppo economico dei grandi Stati del Sud quindi l'esperienza storica non è contro una politica industriale contorta direttamente dallo Stato del qui non si tratta però di
Valutare differenti esperienze storiche qui si tratta di capire se i telefoni in Italia devono avere a che fare con i partiti oppure no se è sufficiente che i partiti il Parlamento le leggi le leggi italiane le leggi europee che già prevedono tutta una serie di garanzie per i cittadini per i consumatori siano sufficienti oppure se dobbiamo continuare a vivere in un Paese in cui il presidente della società dei telefoni e della società dell'energia lo nomina D'Alema piuttosto che Bertinotti piuttosto che un altro politico io credo che sarebbe meglio l'emissione
Replica del professor Graziani poi chiudiamo con Della Vedova è una battaglia politica noi vogliamo che l'azione del governo sia condotta come azione dello Stato e non come azione dei partiti
Io credo e spero che gli ascoltatori abbiamo capito che il referendum anche questo referendum è facile importante e volevo poi ricordare a tutti coloro che ci ascoltano che oggi sabato alle diciassette e quindici ci sarà un comizio di Pannella fantasma per spiegare questo referendum e gli altri la via del Corso in largo dei Lombardi e domenica domani domenica primo giugno alle undici e quarantacinque inviata alla fattore angolo via dalla panetteria Fontana
Di Trevi sempre a Roma secondo comizio di Pannella fantasma il nostro tempo termina qui il nostro spazio e di turno un altro referendum di cui parleremo fra poco non c'è altro da Ferruccio albanese
Buongiorno secondo appuntamento di oggi parliamo di giustizia precisamente di quel referendum che chiede la cancellazione di quella legge in vigore oggi secondo cui immagini altri possono avanzare della carriera semplicemente col passare del tempo Pato che ci sia un giudizio positivo degli organismi di governo della magistratura ne parliamo con Marco Pannella buongiorno buongiorno che inviterà tale se e come suo interlocutore abbiamo il dottor Mario Cicala magistrato Buongiorno cominciamo con il solito discorso illustrativo per gli elettori
Referendum popolare numero quattro carriere dei magistrati con una scheda di colore grigio le letture e chiama a Todi esprimere Colussi opportuno il proprio parere sulla punizione dell'attuale sistema di progressione delle carriere dei ma
I promotori del referendum chiedono siano abrogate le leggi venticinque luglio mille novecentosessantasei centosettanta dei venti dicembre mille novecentosettanta numero ottocentotrentuno queste norme permettono ai magistrati automatici avanzamenti di carriera basati sull'anzianità è il Consiglio superiore della magistratura cioè l'organo di autogoverno
Scegliere il passaggio
In base ad un pub al capo dell'ufficio
E dal Consiglio giudiziario per
Cancellare l'attuale sistema di progressione delle carriere una
Le mantenere la quale normativa traccerà una croce sul no
Marco Pannella perché è giusto secondo lei abolire questa legge
Perché innanzitutto in questo modo riuscì dare la forza di una riforma che nel suo insieme e nella
Direzione parlo della direzione di marcia l'Associazione nazionale magistrati a più riprese in più congressi a sostenuto essere necessaria cioè riconoscendo che la legge attuale la legge punto vigente quella illustrata ci fu un momento fa non è soddisfacente rispetto alla situazione storica e culturale di oggi come si potrebbe cambiarla di conseguenza di conseguenza siamo molto lieti di avere preso questa iniziativa perché immaginiamo anzi siamo certi che finalmente parlamento e partiti anche forse utile hanno interessi conservatori come ovunque succede si troverà invece costretti dal sì a passare poi a quelle riforme nella direzione dei concorsi nella deviazione del premio del merito ed ha preso in considerazione del merito affidato non solo al giudizio come dire della
Galli detto governo ma fondato su appunto i concorsi sicuramente è importante anche che vi siano poi le valutazione
Come dire sulla operosità le valutazione
Sulla dirigenti
Questo è molto importante sicuramente ma diciamo quindi che doppia fare un salto di qualità nella direzione giusta
Perché un sì al referendum questo sicuramente finalmente consentirebbe o costringerebbe il Parlamento a compiute quello che in tanti auspichiamo quindi abolita questa legge sarà poi il Parlamento fanno
Ho voluto circa concluso nel trarre no ancora non so se condividere l'ottimismo ho qualche riserva su alcune parole usate dall'onorevole Pannella come concorso bisognerebbe spiegarsi in tempi molto più lunghi di quelli che abbiamo a disposizione
O quasi che perplessità sull'ottimismo dell'onorevole Pannella cioè a voler sei sì prevalgono scompaiono tutte le valutazioni sia pure non soddisfacenti che sono punteggiano la carriera l'attività del magistrato e non è ha fatto sicuro è sperabile è auspicabile che il Parlamento sostituisca queste leggi con altre leggi migliori salvo poi discutere il contenuto di queste leggi poi potrebbe accadere quel che è accaduto con la settima disposizione transitoria della Costituzione che già nel quarantotto prescrivere il nuovo ordinamento giudiziario non c'è quel che è accaduto dopo la legge del settantatré quella di chi si vuole abrogare che si disse adesso però bisogna completare il sistema riscriverlo e non è accaduto e in questo caso ci troveremo mo'in una situazione diciamo di un ancora minore controllo sulla professionalità dei magistrati senza una sostituzione quindi secondo il dottor circa
La vittoria del sì potrebbe causare
Nel senso di leggere qui c'è una difficoltà che onorevole Pannella certamente riconosce anche perché non è sua ma del del del del sistema referendari italiano che solo abrogativo passando la easy scompare un certo meccanismo che tutti diciamo insufficiente insoddisfacente marrone nasce un altro
Potrebbe in teoria restare tutto così popolare potrebbe invece a cadere e questo è l'auspicio dell'onorevole Pannella e l'auspicio che non so se l'aspettavano Giada danni
Gianni questa riforma e non solo adesso noti invece che si consoli intervento a regalargli sembra con Pannella Citizen
Ora sintomatico oltre ad essere meritevole del fatto che l'Associazione nazionale magistrati nei confronti di questa nostra proposta referendaria non ha assunto quella che aveva assunto nei confronti di altre nostre iniziative nel settore giudiziario cioè già sintomatico nel senso che per esempio sulla responsabilità civile del magistrato su altro
Ho avuto una opposizione quanto meno rigorosa calcolato erano solidarietà Leonio ancora isolato diciamo pure che dopo un semplice perché vedo
Non c'è bisogno di Gorga di evocare l'onestà intellettuale di nessuno altrimenti qui quella che c'è pre assolutamente no è indubbio che il
Sì rafforza la capacità e la volontà di e la rapidità della riforma noi abbiamo già avuto una prima dimostrazione dell'efficacia del referendum Sergio che esplicitamente il ministro Flick ha detto di avere potuto accelerare no e fatto a celare il dibattito parlamentare in modo non sufficiente anche perché vi era questa scadenza referendaria allora il
Sicuramente sicuramente consentirà di se volete accentuare gli aspetti positivi per Nord
Proposta governativa o delle proposte riformatrici e sicuramente la vittoria del no o soprattutto il vero rischio il mondo della conservazione di tutto in Italia
Cerca di impedirgli di andare a votare di non fare di andare a votare il quindici giugno se il quindici giugno dovesse mancare il quorum o dovesse prevalere no io credo presidente Cicala possiamo dire tranquillamente che sicuramente in questo caso non vi sarebbe un maggiore aiuto tra aree al compimento della riforma
Ha battuto nucleari probabile entrambi desideriamo che la generazione che ha avuto al pacchetto Flick che non sia stato proprio non finisca il quindici giugno passeggeri no di sicuro se Chelsea lei sa che invece a questo particolare con De Gasperi e speriamo che via affetto sia di accelerare quella riforma su cui contenuti comma le
Troppi sono alcuna divergenza d'opinioni abbiamo anche verificato sotto alcuni profili ma che credo vada discussa in buona fede ed onestà intellettuale da parte di tutti bene abbiamo sentito le
Ragioni del sei da parte di Marco Pannella e poi un parere discorde però sempre rivolto alla necessità di una riforma della magistratura da parte del dottor Cicala non sul patto termina qui appuntamento per le tribune a lunedì è tutto da Sandro Forlani
Abbiamo trasmessa limonene referendum