La nota di politica estera

Chi vota oggi in auge Yassin per via di una campagna elettorale con parecchi limiti censura per la stampa e la tv e difficoltà di accesso ai media per una serie di Perotti sullo sfondo regole costituzionali fatte approvare dal regime attraverso un referendum ma ugualmente minato dallo stato d'emergenza
Regole che ti ho dato ridimensionano gravemente il potere dell'Assemblea popolare attribuendo un diritto di veto alla Camera Alta controllata dal presidente del Perù al ma assai più che non gli stretti binari imposti alla consultazione da un regime necessariamente hanno pesato sulla preparazione al voto e gli attentati agli innumerevoli la lunga deprimente dolorosa la scia di sangue del Gia i commandos integralisti islamici che hanno dichiarato guerra al loro popolo agli algerini in nome della guerra santa da Cherie e scatenato una strategia del terrore che ha fatto piombare il Paese ormai da anni nell'angoscia di un pericolo continuo di un lugubre il ricatto nei confronti di quanti non vogliano piegare la al fanatismo religioso si capisce allora che il presidente del Perù alla abbia voluto introdurre nella Costituzione il divieto di esistere per partiti religiosi o anche etnici ci si può domandare elezioni così come il precedente referendum siano davvero democratiche
E la presenza dei circa duecento osservatori internazionali più o meno il numero previsto dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa per monitorare le lezioni in Albania del ventinove giugno sia sufficiente a garantire la regolarità del voto si possono condividere preoccupazioni distinguo del presidente della Commissione senato Migone eppure si tratta pur sempre di un passo dice
Dice quanto si vuole ambiguo controverso ma è un passo verso una normalizzazione democratica verso la restituzione all'Algeria di una legittimità istituzione pare che in questi anni di terrorismo instancabile per quanto definito residuale dal regime costituì c'è l'unico baluardo giuridico contro lo scivolamento nella natia e nella guerra civile conclamata un discorso analogo vale cambiando continente ma restando e tema di elezioni per l'Albania dove non si può certo parlare di regolarità del voto a dispetto della presenza dei femminile passa militari di Alba non può essere irregolare il voto in un Paese controllato in vaste zone dalle bande armate Conforti è variato le carni con i locali Comitato di salute pubblica con frammenti di polizia segreta che conducono anche i una strategia del terrore non si capisce bene funzionale a chi e a quale partito a quale capo a quale Paese Raniero per certi aspetti si può dire che sia quasi più regolare il contesto di voto in Algeria che non in Albania eppure in entrambi i casi le elezioni sono indispensabili vanno celebrata comunque e vanno protette anche se il voto non sarà del tutto libero o responsabile come usa dire da noi ritratta pur sempre di una consultazione che serve a con lire un potere illegittimo in Paesi che non possono restare sempre guide istituzionale pena la catastrofe e come in Algeria la facciata di legittimità è offerto dalla presenza degli islamici moderati in Albania la legittimità e fondata sul contratto politico tra il partito democratico del presidente Berisha e i partiti dell'opposizione guidati dell'opposizione guidata dai socialisti di Fatos Nano il bipolarismo o la sua partenza rendere credibili almeno formalmente queste elezioni lo strumento elettorale democratico serve quantomeno a offrire un modo di esprimersi a chi e quanto ai nostri tanto non rappresentati dal sistema ma non meno importante il contesto internazionale il cambio laburista della guardia nel governo francese non piace al regime diseguale e non dovrebbe piacere neppure al presidente albanese Berisha poter
Chi vota ad Algeri e comunque vada sarà un altro passo importante anche se non decisivo verso una democrazia possibile