"Il mio sangue ricadrà su di loro. Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle BR" presentazione del libro di Sergio Flamigni, edizioni Kaos organizzata presso la Sala delle Capriate di Palazzo San Macuto

Buona sera
Io sono Rizzo De Luca sono un giornalista
Con grande piacere
Modera un dibattito nel quale vi sarà molto da apprendere poco da moderare
L'occasione
è questo importante e prezioso libro
Di Sergio Flamigni
Parlamentare
E cronista vorrei dire da giornalista
Nel senso più alto di questa parola importante
E che da tempo con la sua attività di parlamentare all'interno delle commissioni d'inchiesta
E poi con la sua attività
Di saggista e narratori e ricostruttori
Rappresenta certamente uno dei costruttori più intensi più attivi
Più bravi
Di una memoria della comunità che assolutamente preziosa e importante
A parlare di questo
Il libro così importante
Raniero la Valle Stefano Rodotà
Avrebbe dovuto esserci anche il presidente della Camera Luciano Violante
Ma proprio pochi minuti fa ci ha comunicato che non poteva lasciar Laura dove è in corso una riunione di Montecitorio e poco fa è stata votata la fiducia al governo che era stata posta a conclusione della vicenda delle quote latte
Il titolo
Del
Libero di Sergio Flamigni il mio sangue ricadrà su di loro fa entrare immediatamente nella importantissima raccolta che Flamigni accurato della raccolta per gli scritti di Aldo Moro durante la sua prigionia il rapimento e prima dell'assassinio nelle mani delle Brigate Rosse
Una semplice notazione l'importanza della memoria diceva
C'è stato un episodio nei giorni scorsi e lo voglio ricordare proprio come giornalista in un processo un finanziere finito sul banco degli imputati Fiorini
A raccontato ricostruendo gli affari del stasera e i rapporti con una banca di Novara il rapporto di amicizia e solidarietà anche non solo amichevole che lega Mario Barone con Giulio Andreotti
Immediata è arrivata la replica da parte di Giulio Andreotti che quel Barone è soltanto una persona di cui ha apprezzato
Lo l'attività e le capacità professionali e nient'altro
Ebbene io credo che sono scorrendo anche le cose scritte indicate da Aldo Moro
Per io credo che sulla base della memoria e dei rapporti che la sono descritti con precisione
è quella precisazione avrebbe
Avuto un esito diverso da quel che ha avuto invece sui giornali dove a criticamente è stata riportata quasi fosse un segno di ferita
In realtà cozzava completamente con la ricostruzione approfondita che nel suo memoriale ma anche nelle carte del processo Sindona verrebbe da dire quella amicizie quel rapporto viene descritto
Questo l'ho detto
Mi preme anche come giornalista sottolinearlo
Poi che credo che senza pregiudizio la memoria però di una comunità debba basarsi sui fatti che realmente sono avvenuti non attribuendo invece o ricostruendo una realtà diverso da quel chiesta
Credo che inconsueta
Certamente anche il luogo nel quale importante nel quale si parla di un libro così prezioso e credo che sia giusta come sottolineatura
Inconsueta ma importante preziosa che ad aprire questo nostro incontro sia una grande attrice
Civilmente così impegnata come Franca Rame
Che prima ancora per il confronto delle idee e della discussione attorno a questa opera di Sergio Flamigni terrà vettura di una delle lettere di Aldo Moro
Perché
Queste
Era che abbiamo scelto l'ultima lettera che Aldo Moro in via alla famiglia invia alla moglie
Mia dolcissima Loretta dopo un momento di Risi Lissi l'ottimismo dovuto forse ad un mio equivoco circa quel che mi si venire dicendo siano ormai credo al momento conclusivo
Non mi pare il caso di discutere della cosa in sede in credibilità di una sanzione che cade sulla mia mitezza
E la mia moderazione certo ho sbagliato il fin di bene nel definire l'indirizzo della mia vita ma ormai non si può più cambiare resta solo di riconoscere che tu avevi ragione si possono dire che forse saremmo stati in altro modo puniti
Noi e nostri piccoli
Vorrei restasse ben chiara la piena responsabilità della DC connesso assoluti ed incredibile comportamento
Essa responsabilità va detto con fermezza così come si vede rifiutare eventuale medaglie che si suol dare in questa occasione
E poi vedo che moltissimi amici ma non si è non ne conosco i nomi o ingannati dall'idea che il parlare Milani Jhansi o preoccupati dalla loro personale posizione non si sono mossi con avrebbero dovuto cento
Solo cento firme raccolte avrebbero costretto a trattare e questo è tutto per il passato
Per il futuro c'è in questo momento una tenerezza infinita per voi
Il ricordo di tutti e di ciascuno un amore grande grande carico di ricordi apparentemente insignificanti in realtà preziosi
Uniti nel mio ricordo di detti insiemi mi pareva di essere fra voi perché a detta di reti in un'unica casa anche non sì è possibile épater le cose ha buoni e siate gentili vogliate bene gli amici
E ringrazio atelier tanto per le vostre esigenze
Bacia e carezza per me tutti volto per furto occhi però chi cappelli per capelli a ciascuno Noemi eminenza tenerezza che passa per le tue mani
Sì forte mia dolcissima in questa proprio assurda incomprensibile
Sono le vie del Signore ricordini a tutti i parenti ed amici con immenso affetto e da te e tutti un caldissimo abbraccio pegno di un amore eterno vorrei capire con i miei piccoli occhi mortali come si vedrà
Dutroux
Si fosse Lucci
Sarebbe bellissimo amore mio sentirmi sempre con te e che mi stretto bacia e carezza finita Demi Luca tanto tanto Lucca annonario il piccolo nato Agnese Giovanni sono tanto grato per quello che hanno fatto
Tutto inutile quando non si vuole aprire la porta il Papa ha fatto pochino forse ne avrà scrupolo
Beh noi
Ringraziamo molto
Franca Rame
Ha raccontato Carletto
Qualcosa
Che nella coscienza di noi tutti e che fa parte della nostra storia di comunità e qualcosa
Il vecchio forse ma ancora attuale non antico
Venti anni quasi ci separano da quei giorni
Ma la ricostruzione di Sergio Flamigni
Lo dimostrano testimonia percorse da conoscere sono ancora molte e l'attualità soprattutto e quelli eventi è ancora presente nel nostro procedere ti sto ed io credo che proprio di questo e del merito che Sergio Flamigni ha avuto nel ricostruire con tale la decisione ed esattezza il procedere anche nella scoperta nella pubblicazione nell'intrecciarsi delle parti rimaste
Segreti voi invece diventate pubbliche degli scritti di Aldo Moro nella prigione delle Brigate Rosse ha compiuto quella che Raniero la Valle prima che iniziassimo questo nostro incontro sottolineava come l'aspetto forse più importante di questo libro davvero ridato bucce ad Aldo Moro
Ed è di questo che chiedo a Raniero la Valle d approfondire come tema iniziale in questo nostro controllo
Sì naturalmente questo è un libro di cui non se ne può parlare a cuor leggero
Non si parla con leggero di un chi di un libro che ha questo titolo
Quando poi questo titolo e la citazione testuale di una frase scritta da un uomo prossimo alla morte
E quando poi quel sangue è stato veramente versato
Quindi se ne parla con una certa diciamo ritrosia ma anche però come un dovere mi sembra che abbiamo il dovere di prendere in mano questo libro e di confrontarci con il problema che ancora una volta apre
E io vorrei dire subito
Che per me
Questo libro e per questo io ringrazio Flammini che l'ha fatto
Questo libro e soprattutto un atto di riparazione
è un atto di riparazione che interviene su un punto cruciale che è stato determinante in tutta la vicenda del sequestro Moro
E vale dire la tesi che Moro nelle sue lettere dal carcere non fosse attendibile
Il libro fa giustizia di questa tesi
Operando quella che io direi la restituzione di Moro a Moro
Infatti dalle Brigate Rosse Moro era stato imprigionato
Ma dalla DC e dall'intero sistema politico era stato espropriato
L'identità del prigioniero è stata la prima grande questione implicata nella vicenda del sequestro
Le BR detenevano Moro
Non come una persona privata
Ma come presidente della Democrazia cristiana e come cuore dello Stato
Che avevano scelto bene
Con molta lucidità
Anzi le Brigate Rosse attribuivano a Moro muovono ancora più determinante di quello che Moro stesso si riconosceva
Al contrario il mondo politico faceva un'operazione esattamente contraria
Il Moro prigioniero non era il presidente della DC il presidente della DC era altrove era in un al di là non meglio precisato da cui non poteva nuocere
Moro nelle mani delle BR non era Moro le lettere non erano su due le sue parole non erano all'Hui attribuibili
Alla prima lettera dal carcere prima di ogni possibile verifica veniva operato questo sdoppiamento
E da quel momento cessava il problema politico del presidente della DC in mano alle Brigate Rosse cioè del rovesciamento che per questa via si stava imponendo la politica italiana
E nasceva un altro problema nasceva il problema umanitario
Di un falso Moro che era sotto sequestro che era un uomo come tutti gli altri che rientrava nella norma comune e a cui il massimo di risposta da dare era una risposta di tipo umanitario
Senza l'assunzione di alcuna responsabilità politica che non fosse quella del rifiuto di ogni trattativa
In questo sdoppiamento ed esproprio della personalità di Moro
La DC attuava in modo rovesciato la parola evangelica che dice potranno impadronirsi del vostro corpo ma non potranno possedere la vostra anima la DC lasciava il corpo di Moro ai carcerieri ma sequestrava l'anima
Decideva lei che cosa fosse come dovesse essere come dovesse parlare l'anima di Moro
E siccome questa finzione non poteva durare troppo a lungo Man mano che si succedevano le lettere di Moro e che Moro stesso rivendicava la propria autenticità
Me questa operazione era più lungo credibile finché venisse condotta da un corpo politico che come tale non so nulla dell'anima
Ecco che alla fine su consiglio di un esperto americano vengono fatti scendere in campo gli amici di Moro
Quelli che venivano dalla sua stessa esperienza della Fuci e dei laureati cattolici che lo conoscevano bene
E che Moro rimprovera era con amarezza per nome uno per uno veronese Scaglia monsignor Zanda
E questi come gli amici di Giobbe che intervengono maldestramente nella disputa intorno alle colpe di Giobbe per il male che lo ha colpito
Scriveranno il ventisei aprile che Aldo Moro non è presente nelle lettere scritte a Zaccagnini
Ora e questa di lacerazione e questa rottura che oggi viene ricomposta da questo libro che restituisce a Moro le sue parole gli riconosce la sua anima
Ma perché
La DC
Sostenuta da tutto il mondo politico ha fatto questo per azione di disconoscimento del Moro prigioniero delle BR in ciò e proprio in ciò senza ricorrere a dietrologie consumando l'uccisione del padre
La DC ha fatto questo per azione di disconoscimento
Perché immaginando una sindrome di Stoccolma dipingendo un moro che scrivesse sotto dettatura delle Brigate Rosse in realtà non parlava di Moro parlava di se stessi
Non era Moro che non esprimeva la sua verità era la DC che non era in grado di reggere alla prova della verità
E la verità e l'altra grande questione implicata nella tragedia del sequestro
Moro pone esplicitamente la questione della verità in una lettera a Misasi
Che con la sua accuratezza filologica Flamigni data al trenta aprile
Lettera che però come molte altre non fu recapitata segno che Moro subiva un'altra ci misura la censura delle Brigate Rosse
Che intercettavano i nove capitano determinati messaggi oltre poi l'appunto alla censura
Al momento del dell'arrivo di sui messaggi
Allora in questa lettera Misasi Moro scrive
Quello che io chiedo al partito
E uno sforzo di riflessione in spirito di verità
Perché la verità cari amici
E più grande di qualsiasi tornaconto
Datemi e il capo di un partito che parla
Datemi da una parte milioni di voti e toglietemi dall'altra parte un atto modi verità e io sarò comunque perdente
Io so che le elezioni pesa ma in relazione alla limpidi tali obiettiva di giù e obiettività dei giudizi che il politico è chiamato a formulare
Ma la verità e la verità
Qui Moro pone un problema cruciale
Uno dei tanti problemi molto fondi che pone in tutto il corso delle sue lettere poi nel suo memoriale
Problema che qui Moro pone e il rapporto tra il potere e la verità
Il potere è la verità non abitano su Monti vicini
La verità critica il potere e il potere troppo spesso è incompatibile con la verità non dura con la verità
Per questo non si dovrebbe stare troppo a lungo al potere
Perché non troppo lungo il potere può convivere con la verità e può sopravvivere all'abilità io credo che qui ci sia una delle ragioni profonde per cui Moro suggeriva al figlio di non intraprendere la carriera politica
E bisogna dire che molto spesso
All'origine di grandi svolte di grandi scelte fatte dal potere c'è una menzogna
La guerra del Vietnam fu motivata con la menzogna
Rivelata poi dai Pentagono papers
Dell'attacco vietnamita del golfo del Tonchino
La guerra del Golfo fu motivata con la menzogna che Saddam non volesse in alcun modo trattare il ritiro dal quei
E la menzogna come si sa e molto spesso omicida
Quindi c'è questo problema di rapporto tra la verità e il potere tra la menzogna e il potere
E Moro appellandosi alle origini cristiane del partito Acqui apparteneva lo sfida alla verità lo convince alla verità lo convoca la verità
Ma qual è la verità che Moro propone al suo partito
La verità che Moro rivendica non è solo quella che lo riguarda personalmente
Quella che permetterebbe alla DC di riconoscere che si può trattare per la sua liberazione come si è fatto in molti altri casi analoghi sia in Italia che all'estero
E che la ragion di Stato non è un impedimento per questa trattativa
Ma non è solo questa la verità che incessantemente Moro rivendica questa questa durezza della DC questa intransigenza della DC dice Moro e solo la punta dell'iceberg c'è un'altra verità più generale
E la verità il generale riguarda l'intera prospettiva politica della Democrazia cristiana e da anche conto del suo fallimento
Scrive Moro a Zaccagnini
Quasi in un bilancio di fine corsa perché ormai siamo alle ultime battute del dramma
Il sequestro ormai si sta per concludere tragicamente sono passate già molte settimane
Dal prelevamento di Moro
Scrive Moro riflettuto molto in queste settimane si riflette guardando forme nuove
La verità è che parliamo di rinnovamento e non rinnoviamo niente la verità è che ci illudiamo di essere originali e creativi e non lo siamo
La verità è che pensiamo di fare evolvere la situazione con nuove alleanze
Ma siamo sempre lì con il nostro vecchio modo di essere e di fare nell'illusione che cambiati gli altri l'insieme cambi e cambia anche il Paese commesso certamente chiede di cambiare
Ebbene caro Segretario si rivolge Zaccagnini non è così
Perché qualche cosa cambi dobbiamo cambiare anche noi
E a parte il fatto che davvero altri socialisti ieri comunisti oggi siano in grado di realizzare una svolta in accordo con noi il che possiamo augurarci e sperare
La DC e ancora una così gran parte del Paese che nulla può cambiare sì anche essa non cambia
E per cambiare non intendo la moralizzazione l'apertura del partito nuovi e più aperti indirizzi politici
Si tratta di capire ciò chi agita nel profondo la nostra società
Una società che non accetti di adattarsi a strategie altrui
Ma ne voglia una propria in un limpido disegno di giustizia di eguaglianza di indipendenza di autentico servizio dell'uomo
Ecco tutto
Qui finisce la citazione
E allora qui Moro esprimendo poche parole l'uomo delle alleanze l'uomo del compromesso l'uomo della tessitura di rapporti politici
In poche parole esprimono folgorante verità il problema non sono le alleanze neanche i comunisti ci salveranno
Se la DC non cambia
E non cambia non negli strati superficiali laddove anche si parla di moralizzazione ma nel profondo che per un grande partito politico vuol dire capire la società vuol dire mettersi in sintonia con la società sottrarla a strategie stranieri e realizzare il progetto suo proprio
Che in quella descrizione che fa Moro è chiaro e il progetto costituzionale
La libertà la giustizia l'eguaglianza indipendenza
Questa verità la DC poteva reggerla
La DC sapeva di non poter essere questo
E dunque riconoscere questa verità voleva ricchi dire riconoscere il proprio insuccesso storico e quindi in fondo la propria fine ciò che poi infatti sarebbe avvenuto
C'è dunque una ragione precisa per cui istintivamente fin dal primo istante non solo Andreotti ma l'intera classe dirigente democristiana compresi gli amici tranne naturalmente alcune eccezioni
Tolse a Moro la parola negandone l'autenticità
Perché nonostante il costo che ciò comportava il costo dell'ascoltarlo era infinitamente maggiore
E non solo per la persona svilita degli argomenti a favore dello scambio tra i prigionieri e dello stato di necessità che erano inoppugnabili
Ma perché ascoltarlo voleva dire rimettere in discussioni l'intero sistema di potere voleva dire rimettere in discussione se stessi
E quella che ormai era diventata per una sorta di mutazione genetica la cultura della DC
Che era la cultura di un partito che si era fatto stato e che quindi non poteva più nemmeno vedere nella sua autonomia la ragion di Stato perché ad essa si era ormai sovrapposta la ragion di partito
E se l'identificazione tra ragion di partito e ragion di Stato la salvezza il Paese la difesa al comunismo e tutto questo
Se questa identificazione aveva funzionato per una lunga fase ormai non funzionava più
Ma Moro ormai non parlava più da democristiano o almeno non parlava più comuni democristiano parlava in pubblico ciò comportava la necessità di una conversione profonda e la DC non la poteva fare
Dicendo che Moro non era Moro la DC non parlava di Moro parlava disse
E anche i comunisti parlavano disse
Nella tradizione politica del PC c'era tutto il realismo politico necessario per capire il messaggio di Moro e consentire a una trattativa
Ma il PC aveva un problema maggiore di quello di salvare Moro
Aveva il problema della propria legittimazione il problema di rimarcare la propria assoluta alterità dai terroristi
La definizione dei brigatisti rossi come di compagni che sbagliano era stata fatale
Il Partito comunista doveva dimostrare che non solo sbagliavano ma che non erano compagni
La questione non era solo di non avere niente a che fare con le loro armi ma di non avere niente a che fare con la loro ideologia
E bisognava farlo in modo radicale
Si avvicinava il tempo in cui al pc non sarebbe bastato più cambiare se stesso come voleva Berlinguer
Ma sarebbe sembrato necessario separarsi dalle proprie radici e perfino dal proprio nome
Come poi avverrà nell'ottantanove
La durezza comunista che Moro rimproverava nella lettera recapitata piccoli ventinove aprile era il prezzo pagato alla futura duttilità
Noi qui amici
Che siamo riuniti intorno a questa memoria
Sappiamo che il nostro Paese vive una grave crisi di identità
C'è una crisi di identità della nostra Repubblica così grave che addirittura è sotto attacco L'Unità d'Italia ed è sotto attacco la Costituzione
Per non parlare del debito che ci toglie ogni libertà di decisione politica
E il passato che ancora esercita il proprio potere su di noi
E il passato che domina su di noi più di quanto pensiamo e di quanto sarebbe giusto
Questo passato lo abbiamo non vinto ma rimosso
Il libro di Flamigni ha il merito di consegnarci una storia ancora da padroneggiare restituendo Cicconi Moro uno dei suoi maggiori protagonisti
Esso ci permetti altresì
Di comprendere meglio
Che genere di delitto sia stato il delitto Moro
Io penso che in questo delitto vadano scomposto i due fattori
C'è stato ovviamente un delitto politico
E c'è stata una offerta diciamo sacrificale
Riguardo al delitto politico ci sono molte cose che ancora non sappiamo
Per esempio c'è ormai un luogo comune
Che dice che sia d'Occidente
Sia l'Unione Sovietica erano interessati a bloccare il corso della politica italiana e quindi affermare Moro
Anche Flamigni accetta questa opinioni ed è la sola cosa su cui mi piacerebbe discutere con lui
Perché mentre ci sono indizi e riscontri riguardo agli Stati Uniti e l'Occidente non dico adesso punto ricorrendo alle liturgie che fosse rimandata ma certamente c'era un interesse Espresso negli Stati Uniti e degli alleati occidentali a che essi e interrompesse i la politica di Moro
Invece a mio parere almeno quanto a me risulti questo luogo comune non ha alcun riscontro riguardo all'Unione Sovietica
Sì lo so anch'io che bello da un punto di vista simmetrico poter dire che la destra e la sinistra e il blocco orientale quello occidentale tutti e due con giuravano contro la libertà l'autonomia della politica italiana contro il cambiamento del Partito comunista eccetera
Questo è uno schema però bisogna trovare dei riscontri ora io credo non so forse i comunisti di allora ce ne hanno ma io non vedo indizi e riscontri che ci fosse una iniziativa che ci fosse un'attitudine attiva dell'Unione Sovietica rivolta a bloccare rovesciare il corso
Della politica italiana
A ogni modo
Stando alle sole cose che si sanno lasciando perciò tutte le domande aperte e rinunciando ad ogni dietrologia noi possiamo dire che il delitto politico
Mirando a interrompere e a rovesciare il corso della politica italiana
A conseguito il suo obiettivo ha avuto successo su questo non c'è discussione quel delitto politico per per la ragione la finalità per cui era stato architettato e pensato e riuscì
Ha raggiunto il suo fine
Invece al contrario secondo me
L'offerta sacrificale è fallito
Moro parla più volte nelle sue lettere di sacrificio
Ed è questo a cui allude il titolo quando parla di un sangue che continuerà a gridare molto oltre dopo la sua morte
Moro parla di un sacrificio ne parla non diciamo in modo retorico letterario ne parla in un modo preciso
Io non so anzi non credo che Moro avesse letto i libri di girare che come sapete è stato il grande diciamo ricercatore sistema attore dell'ideologia sacrificale
E quindi poi mentre lui non aveva letto il libro sul capro espiatorio non aveva letto le tesi di girasoli ideologia sacrificale
Ma in ogni caso Moro parlava di sacrificio nel senso preciso di un innocente chi viene fatto morire perché attraverso la sua sofferenza vicaria ne venga un maggior bene per tutti
Nel meccanismo sacrificale la morte dell'innocente servì a concentrare in uno solo separato e isolato dal gruppo tutta la violenza che si scatena in un certo momento in una società
In modo che la crisi si risolva la violenza sia vinta e la società si ricomponga nella pace queste la funzione del capro espiatorio del sacrificio
Come ricomposizione diciamo della pace sociale dopo una crisi di violenza
Ma perché il meccanismo sacrificati funzioni perché cessi possa scaricare sulla testa di una sola persona tutto il male di una società tutte le colpe perciò tutta tutto il patimento tutta la la
La sanzione
Occorre che questo meccanismo resti nascosto che non sia svelato come tale che non sia dichiarato
Occorre che non se ne denunci l'arbitrarietà che nessuno dica che profondamente ingiusto che un innocente muoia per il popolo moglie per tutti
E occorre che la vittima sia in qualche modo consenziente
In qualche modo ammettendo la sua colpa
Ma quando l'innocente grida la sua innocenza e invoca la verità il meccanismo si rompe non funziona più
L'archetipo di questa rottura come è noto e quello rappresentato da Gesù
Anche Moro rompe il meccanismo non accetta di essere vittima e questo è il vero conflitto
Che l'oppormi a quelli che stanno al di là del carcere dell'impiego
Perché quello che viene che veniva attribuito e forse viene ancora attribuito la sua debolezza al desiderio di salvare la sua vita questa sua lotta per sopravvivere
Perché la morte sia stornata dell'Ulivo
Questo che viene attribuito la sua debolezza invece in Moro secondo me è un grande atto politico e pubblico
E la protesta e il grido contro tutte le violenze che nella storia si sono mascherate e si mascherano dietro la pretesa salvifica del sacrificio
Moro protesta la sua innocenza ma non vuole che della sua innocenza si faccia un trofeo religioso il mito del democristiano caduto l'emblema della dedizione fino al sacrificio allo Stato e al partito
Per questo non vuole le autorità ai suoi funerali
Dalla sua innocenza egli appella invece alla laicità del diritto appella Beccaria alla oggettività delle garanzie alla stessa costituzione
Questi sono gli argomenti che Moro inforca e in ciò Moro e pienamente moderno e non postmoderno
E pienamente un uomo di fede e non homo religiosus e cristiano e non idolatra
E uomo biblico e non mitologico o di Seul Sico
Cioè riferito a un dio che il dio diciamo del sacrificio
Infatti il sacrificio di Moro non paga
La crisi della società italiana non si arresta anzi si aggrava ed esploderà nel grande scuotimento degli anni novanta e i due protagonisti della fermezza dici e pc usciranno di scena
Lo stesso Paolo sesto che non era riuscito a rompere la gabbia della logica sacrificale anche lui piegandosi come risulta da questo libro a modificare
Il tenore essenziale del suo messaggio alle Brigate Rosse morirà poco dopo la sconfitta
Ma a sopravvivere e a trovare conferma come tutte vere
Saranno proprio le parole del lungo ripensamento ed era lucida profezia di Moro io penso che dobbiamo ringraziare Flamigni per aver ce le restituite
Grazie
Ringraziamento
Naturalmente a Raniero la Valle
Per averci fatti partecipi di questa analisi così importante
E vorrei leggere adesso ma breve lettera che Giovanni Moro ha mandato indirizzandola
Al senatore Sergio Flamigni
Ringraziando per averlo invitato alla
Per aver rinviato il libro caro senatore scrive Giovanni Moro ed è occasione per alcune riflessioni che credo sia giusto che noi tutti si conosca
Caro Senatore le sono molto grato per l'invio del suo ultimo libro che ho veramente apprezzato per la cura nella ricostruzione dei fatti per la volontà di andare al di là delle apparenze e delle affermazioni di comodo
Per lo sforzo di cogliere le corse dei diversi punti di osservazione dalla lettura del libro esce confermata e anzi rafforzata la mia convinzione che sulla vicenda di Aldo Moro si sia ben lontani dalla verità storica politica e giudiziaria
La verità storica innanzitutto
Per dire una parola definitiva sul ruolo di Aldo Moro
Nella storia della democrazia italiana e sul sistema di fattori che concorsero a farsi che avvenisse proprio a suo danno uno dei più gravi atti di terrorismo politico degli ultimi decenni
Nonché per cogliere la portata di tale atto anche in relazione ai suoi effetti i preti medio e lungo periodo
La verità politica poi connessa con le posizioni e i comportamenti delle forze politiche durante e dopo la vicenda
Non solo con riguardo alla strategia e alla stessa persona di Aldo Moro ma anche con riferimento al grande problema della crisi dei partiti di fronte a una società divenuta adulta e autonoma
Chiesi per primo inascoltato fece emergere e tema Tizio
E infine la verità giudiziaria
Che cinque processi non hanno consentito di conseguire e la cui problematicità emerge oltre che da altri processi in corso proprio dalle pagine del suo libro lasciando per ora senza risposta molte cruciali domande
è singolare
Come è ancora in questi giorni la vicenda di Aldo Moro sia un campo di battaglia di controversie tra i reduci dell'epoca senza diventare oggetto di seria discussione riflessione critica e investigazione
Come cittadino di questo Paese oltre che come figlio auspico una netta inversione di tendenza riguardo
La difficile transizione dal vecchio a un nuovo assetto della Repubblica democratica
Rischia infatti di non andare a buon fine se non si chiuderanno i conti con il passato e questo come proprio la vicenda di Aldo Moro dimostra non si può fare senza una seria ricerca della verità
Con l'occasione le invia un cordiale saluto Giovanni Moro
A Stefano Rodotà credo che il compito
Dopo l'analisi di Raniero la Valle sulle parole il ruolo le conseguenze e ai valori
Della vicenda sui silenzi sui segreti sulle cose ancora da chiarire su quel che Giovanni Moro sottolinea con l'efficacia del figlio e con la volontà del cittadino
Ma io non so davvero se debbo essere grato all'implacabile volontà di sapere far sapere
Capire di Sergio Flamigni per avermi riportato con tanta intensità nel cuore di una vicenda
Che alcuni di quelli seduti a questo tavolo spesso Raniero la Valle frequentarlo non solo nei giorni drammatici del sequestro ma poi come partecipi
Di un triste tentativo che fu quello della commissione parlamentare d'inchiesta sul sequestro assume l'assassinio di Aldo Moro
Se io rifletto su quell'esperienza
La trovo lontanissima anzi in contrasto con l'esigenza di verità che qui è stata tante volte evocata alle parole di Aldo Moro alla lettera Di Giovanni
Se voi andate a leggere le deposizioni di autorevolissimi
O presunti tali
Esponenti di quel partito la Democrazia Cristiana davanti a quella Commissione e non faccio una grande fatica
Di confronto
Voi vi renderete immediatamente conto
Come in quella occasione
La verità fu
Falsificate
Le reticenze e
Possiamo usare la parola i depistaggi credo proprio di sì anche in quella occasione si cercò di depistare
Sono evidenti
E basta questo
Per dirci
Qui in quella vicenda
è stato assai più che la vicenda
Umana e politica di Aldo Moro
La memoria la memoria ancora parziale
La documentazione mutilata
L'acribia filologica di Servedio Flaminio credo
Rilettura di tutti
Le sue informazioni da quelle contenute nell'introduzione quella nella parte che segue
I testi veri e propri di Aldo Moro
Dimostrino come quella vicenda rimanga aperta e oscura
Nella lettera
Che qui a letto Franca Rame
Dice Moro di trovare la sua prova assurda e incomprensibile
Assurda incomprensibile perché
Se io devo confrontare questa affermazione amara
E sorretta però poi dal suo riferimento alle vie del Signore
Se la confronto con l'insieme delle sue anali
Lucidissima e spietate come nella citazione che quindi ha fatto Raniero la Valle non potrebbero essere molte
La prova non era né assurda né incomprensioni
Forse in questo viene era
Non dirò la delusione ma la scoperta di Moro di quello che era davvero la democrazia cristiana
La democrazia cristiana che emerge da questo insieme di documenti
Dalla ricostruzione implacabile di vicende in qualche caso apparentemente secondari o minori ma rivelatrici del modo in cui si era venuto costruendo
Quello che è stato chiamato appunto il sistema di potere della DC
Bene tutto questo
Ci mette di fronte
A un dato che io non esito a definire terribile
Su che cosa è stata la Democrazia Cristiana credo che noi dobbiamo riflettere ancora molto
La verità del potere
Chiaramente
Non vorrei apparire scioccamente polemico
Penso che
La restituzione della verità storica deve fare i conti con questo
Moro era stato l'uomo del discorso di grande difesa nell'aula di Montecitorio di una DC che non si sarebbe fatta processare sulle piazze
Ma qual era la DC alla quale guardava in quel momento era la DC a cui attribuiva ancora probabilmente alla capacità di cambiamento
E come tutti i leader politici
Sapeva che i grandi cambiamenti
Non si sanno scusate l'espressione banale perdendo le forze resterà e che ci sono dei momenti in cui la forza della
Toh le forze che sono disponibili
Moro in quel momento scopre che la DC è un'altra cosa
Probabilmente lo sapeva già
Probabilmente aveva anche fatto un atto d'orgoglio nel ritenere di poterla dominare ma vi era riuscita
Il famoso discorso ai gruppi parlamentari in un momento e in uno studio snodo decisivo
Del tentato rinnovamento per la vita politica italiana e va probabilmente rafforzato in questa condizione
Ed egli sapeva che
Senza il passaggio della democrazia cristiana in quell'altra dimensione il rinnovamento della politica italiana per le condizioni che l'avvolgeva non sarebbe stato possibile
La scoperta della DC per quella che era non va ridotta come in generosamente hanno fatto molti
Alla viltà di chi non riuscì neanche a raccogliere cento file
Lì non era l'occasione che rendeva pavidi era una natura che emerge
Ha detto giustamente
Raniero la Valle Moro non parlava più da Democrazia Cristiana
Perché scopriva che la democrazia cristiana non era più lo strumento per quel Progetto
Se ne distacca
Credo per questa ragione più che peraltro
Aggiungo poi che le motivazioni personali non credo che possano essere
Ritenute
Il differenti
Quando è in gioco la vita di una persona
E dunque una democrazia cristiana che prigioniera di questa sua Locci
Più forte dei tentativi di rinnovamento che l'uomo suo più lucido aveva
Cercato di provocare
Moro non vedeva
In modo sbagliato
è già stato detto la crisi della quale ancora siamo in molto Ghirardi a misura prigionieri e la lunghissima transizione che viviamo da quelle giornate comincia proprio lì
Si può essere o no d'accordo
Sul Progetto che è andato sotto il nome di compromesso storico
Che era ciò che si cercava di avviare in quel periodo
Personalmente devo dire nulla che
Io non abbia nella mia modesti ha già detto quindi l'autocitazione
Può essere sgradevole ma ognuno deve dire escono sincerità quello che è stato ed è di fronte a fatti di questo genere
Io non condivisi mai quel tipo di Progetto
Ma
Riconobbi allora io riconosco fosse in maggiore misura oggi che era un grande progetto così
E che dopo di allora progetti di quella ambiziose
Sulla scena non ce ne sono state
Questo è il Grande Punto e quindi la intuizione la percezione fisica di Moro che colui quella grande ipotesi politica
Finita
Amaro
Ma rivelatore quello che scrive
Molti auguri anche all'onorevole Berlinguer
Che avrà un partner versatile in ogni politica e di grande valore
Pensi che per poco soltanto rischiava di inaugurare una nuova fase politica lasciando andare a morte last lo stratega dell'attenzione al Partito Comunista con l'anticipo di anni
E il realizzatore unico di un'intesa tra democristiani e comunisti che si suole chiamare una maggioranza programmatica parlamentare riconosciuta e contrattata
Per gli inventori di formule sarà in avvenire preferibile essere prudenti nel pensare alle cose
Vedeva bene
Non era soltanto una sorta di identificazione personale con un Progetto e quindi una sorta di orgoglio luciferino scomparso io altro non sarà possibile era un'analisi spietata della natura dei rapporti che la Democrazia cristiana era in grado di instaurato
Su questo
E su questa riflessione
Credo che si debba poi
Innestare
Un'altra valutazione
I soggetti di quella vicenda
E sono almeno tre
Brevissimamente
Le forze politiche
I servizi segreti
Le Brigate Rosse
Le forze politiche non tornerò su le forze politiche perché ciò che
Manifestarono con i diversi atteggiamenti li ha analizzati Raniero la Valle
Le valutazioni possono anche divergere ma non è questo il fu
In quelle giornate
Fu avviata un'altra grande falsificazione
E cioè questo
Che il rifiuto della trattativa significava anche nel clima che si cercava di creare
Il passaggio a una fase in cui non tutto sarebbe stato più negoziabile
Il rigore avrebbe vinto
Su ogni tentativo
Di appannamento delle regole altre della politica e dunque da quel sacrificio sarebbe nata una politica diverso
Così non è avvenuto
Questo è un altro dato che noi dobbiamo ricordate
Tutto è restato completamente negoziabile
Con un'accelerazione impressionante
Che è stata poi
La vicenda identificata ancora solo parzialmente della grande corruzione Chiabotto questo Paese
Il rigore non è tratto
Nei comportamenti delle maggioranze politica la politica si è ulteriormente contro
La mancanza di Grandi Progetti voleva appunto dire quando dico la politica si corrompe abbandona
Le grande idea che devono guidare
Se volete le utopie che possono sorregge
Alla grande menzogna si aggiunge la grande mistificazione
Di nuovo implacabilmente Sergio Flamigni ritorna apporre l'accento lo ha fatto tante altre volte
E fa bene a continuare a insistere
Apportare nuovi dati
Sul ruolo dei servizi di sicura
Sarebbe da sciocchi
Attribuire tutto e solo a tranne oscure
Ma io mi son sentito dire mille volte
Che il rapimento proprio nel giorno in cui andava a presentarsi il governo in Parlamento non poteva essere considerato frutto di un disegno politico
Con mille e sottili argomenti confesso che a distanza di tanti anni non sono convinto
Il contesto internazionale
I condizionamenti politici
Gli interessi in gioco
La progressiva autonomizzazione dei servizi segreti che non significa distacco dai mondi dalla politica
Attenzione
Noi in questi anni abbiamo di nuovo vissuto
Una grande menzogna
Che era quella accreditata da troppe parti bisogna dirlo maggioranza e opposizione dei servizi segreti degli atti dei servizi segreti che una riforma aveva privato di occhi e orecchie davanti alla nostra Commissione di inchiesta sfilarono
Per settimane e settimane capi dei servizi questori capi della polizia che venivano lì e imputavano tutto quello che era avvenuto alla riforma dei servizi segreti e al Sessantotto andate a leggere
L'incredibile utenza questo è tutto consegnato ai verbali della Commissione parlamentare di inchiesta quando noi sappiamo
Che i servizi avevano continuato a operare a infiltrare sapete hanno
E che bastò adesso non voglio entrare nella questione del
Memoriale
E del ritrovamento di via Monte nevoso
E che bastò l'arrivo di un efficiente poliziotto qual era il generale Dalla Chiesa che si presentano davanti a quella Commissione con molta modestia devo dire
Dicendo che lui aveva chiesto poche cose
Per fare quello che poi fece
E dunque
Noi ci siamo trovati di fronte a quest'altro tanto che confermato negli anni successivi del ruolo ancora abbiamo avuto ieri se così si può dire l'ultima ripulitura dei servizi segreti
Le scoperte quasi nelle discariche dei documento
Vicende che attendono ancora di essere chiari
E quando io dicevo autonomia dei servizi
Protagonisti di una propria vicenda e di una propria azione politica questo voleva dire usò un'espressione che ha ancora una sua validità
E che per per quegli anni è uno strumento analitico dal quale non si può prescindere e cioè quella della creazione di un doppio Stato
L'autonomia dei servizi non significava affatto che i servizi erano essi protagonisti di una vicenda politica contro la quale la politica ufficiale si ergeva edere allo stesso tempo Vitti era semplicemente invece la creazione di un altro circuito politico
Profondamente radicato in quello ufficiale
E il cui modo di operare concreto aveva bisogno di quell'autonomia dei servizi che significava
Loro sottrazione ogni controllo e abdicazione da parte dei responsabili formali di ogni responsabilità responsabilità politica per quei comportamenti
Questo è
Quindi la vicenda dei servizi segreti che poi minutamente rivelata da presenze in via Fani dalla storia di una macchina fotocopiatrice
Che sono gli indizi minuti ma chi è cultore di paradigmi
Viziare i che voi sapete sono poi gli strumenti per fare non solo microstoria ma per intendere le grandi vicende storiche sa quanto sono importanti questi elementi bene su questo punto
Lei ma ancora
Lascio da sciogliere nel senso della individuazione dei percorsi delle responsabilità individuali dei rapporti intrattenuti non certo per il ruolo complessivo
Così come l'ambiguità che circonda le Brigate Rosse
Che di nuovo Sergio Flamigni mette in evidenza
L'operazione censoria
Che non può essere imputata una strategia della comunicazione questo libro e molto eloquente e mi ha fatto molto riflettere
Passato appunto
Il fastidio di essere se posso usare questa parola di essere di nuovo confrontato con questa realtà terribile sulla parola fastidio intendete interno
Non è una strategia di comunicazione
Perché e le inventarmi strategie di comunicazione volontà di trarre veramente tutto il profitto politico dalla vicenda
Intenzione di arrivare effettivamente a una trattativa di spuntare il risultato avrebbero indotto a un uso completamente diverso
Non è soltanto la discrepanza tra le dichiarazioni renderemo tutto pubblico e l'occultamento che viene realizzata
E devo dire che nella strategia dell'occulto del doppio Stato dei due livelli al di là di quelle che possono essere le nostre valutazioni sui singoli le Brigate Rosse ci stanno in piedi questo è l'altro dato non è ne è un momento di rifiuto non è un momento di rifiuto
Le Brigate Rosse mettono la loro logica al servizio di questo tipo
Di organizzazione politica
Sono parte
Del livello oscurò nella polis
I chiarimenti che sono venuti o presunti dalla memorialistica abbondante che si è stratificata in questi anni le con belle confessioni le interviste
Che Sergio Flamigni tiene bene d'occhio
Non hanno chiarita assolutamente dunque
E dunque il terzo soggetto politico accanto
Ai partiti ai servizi segreti l'organizzazione delle Brigate Rosse rimanere prigioniera rimane prigioniero questo soggetto di quelle
Dicevo prima che li comincia una crisi della transizione continua non sarò così sciocco dal concludere dicendo che di quelle logiche siamo ancora prigionieri
Molte cose sono cambiate
Ma il fatto che ancora
La forza delle grandi idee
Non riesca a manifestarsi con tutta la necessità che pure sarebbe auspicabile nei momenti di crisi è questo ciò che voglio dire non
Ci dice
Che di quella vicenda
Non dirò non ci siamo libera
Macché di quella crisi non siamo ancora pienamente fuori
Perché nella politica
Dalle crisi si esce quando
Un grande disegno indica un approccio
Poteva non piacere l'approdo indicato alla società italiana attraverso il compromesso storico
L'ho già detto ma era comunque a questo tentativo oggi noi vediamo che cosa
Nient'altro che il proseguire di ciò che abbiamo avuto nel passato io non metto un accento polemico sull'oggi rifletto su quella che è stata la storia politica di questo Paese dal dal mille novecentosettantotto
Una filiale molto a vista
Un cercare approdi che nessuno però intravvedere età
E il dire che servivano tempi ulteriori transizioni aggiustamenti strumenti
E tutto questo ha lasciata deperire grandi disegni che erano poi
Anche a mancanza di tutto questo il segno che la società non era stata e non è stata indica all'indagata fino in fondo
Le sorprese
Che la società ha riservato al mondo politico sono state molte
Moro rivendicarono in queste lettere la sua capacità anche di analista sociale attenzione
Credo che ha questo ruolo i politici di oggi dovrebbero non dirò essere richiamati perché sarebbe presunzione ma dovrebbero stare molto attento
Naturalmente il ringraziamento a Stefano Rodotà per gli elementi riflessione
Che naturalmente spingono a chiedere a Sergio Flamigni
Oppure già tra i dati gli atti
Di qui il Tela del ragno chi arriva permesso una ricostruzione approfondite per documenti della vicenda Moro perché
Ha sentito la necessità di raccogliere e di dare questo slancio andò a conoscenza di questa vicenda attraverso il mio sangue ricadrà su di loro
Questo libro
A origine
Che è dovuto ad un ad una richiesta d'uno stimolo
Proveniente
Dai giudici di Palermo
I quali dovendo processare
Il senatore Andreotti
Volevano sapere esattamente
Il contenuto
Della memoriale di Moro
Delle lettere degli iscritti nella prigione
E volevano che fosse evidenziato
Ogni riferimento
Al senatore Andreotti da parte
Tel onorevole Moro
Volevano oltre essi
Direi una perizia
Tecnica
Per essere
Sicuri
Che il memoriale
Fosse integro
Oppure
Volevano sapere se anche dopo il secondo un rinvenimento
Il memoriale era mancante di alcune parti
Poi volevano un raffronto tra quanto rinvenuto nel mille novecento settantotto e il rinvenimento del mille novecentonovanta
Poi che i giornali avevano scritto di questo lavoro tecnico chi ha detto presentato
E l'editore
La causa edizioni mi
Chiedeva di poterlo pubblicare ma
Un lavoro di carattere tecnico per essere pubblicato deriso comprensibile aveva bisogno poi di essere accompagnato dalla pubblicazione di tutte le lettere di tutti gli iscritti
E quindi anche di un commento
Ciò che io ho cercato ti fa
Ma
Lavorando
Ho teso a ricostruire
Gli iscritti di Moro secondo la cronologia di scrittura
Perché quando è avvenuto il rinvenimento dei mongoli dei manoscritti nel mille novecentonovanta sono stati trovati in un ordine
Che distingueva
La parte recapitata alla parte già pubblicata da una parte che era rimasta occulta
Quindi
Sono riuscito credo di esserci riuscito con uno studio meticoloso a ricostruire la cronologia di scrittura
E questo porta
Anche a ricostruire i cinquantacinque giorni della prigionia
E Nissen barra
Che vedo qui sostituto procuratore istruttore Marini voglio proprio sottolineare
Quella che mi è sembrata fino adesso una mancanza nei vari procedessimo
Nella pay che trascura questa documentazioni importantissima
Come un attestato che fornisce elementi molto importanti e ricchi proprio per ricostruire quei cinquantacinque giorni della prigionia
è una documentazione questa importanti sul piano storico sul piano politico e anche sul piano giudiziario
Io faccio innesca
Ho detto che gli iscritti trovati nel mille novecentonovanta sì di
Configuravano Ross
Si distingueva hanno
Perché
I fogli erano raggruppati tra quelli Giannotti
E quelli non ancora noti ci sono quattro blocchi esaminando attentamente e ho visto ho studiato parecchio quel verbale per cui
Ma mano che uniscono i fogli dal nascondiglio vengono catalogati
E allora stando
A quel verbale
Si capisce con chiarezza
Che i fogli di
Sono raggruppati in questa maniera da pagina uno a pagina cinquantasei
Si tratta di dodici lettere di Moro Giannotte già pubblicati
E di un brano del memoriale Salifu Rizzitelli memoriale
Ore
Tutte le lettere tutti quel brutto disco iscritti sono già è vero Sinner rinvenimento del mille novecentosettantotto scialbo
Le sei paginette di Teti cattiva da mentre gli occhi
Quelle non comparirono nel mille novecento settantotto inevitabilmente mi si pone una donna
Perché
Come mai
Che questi fogli rientrano in mezzo a quelli già tutti notti eppure
Questi sono rimasti nascosti
Io allora
Ho ricordato una frase che mi è sempre rimasta impressa di un colloquio avuto
Con Mario Moretti nel carcere di Novara nell'inverno del mille novecentonovantacinque quando volevo sapere del memoriale delle lettere
Lo perseguitava o con una serie di domande
Mi rispose ma fondamentalmente
Sono già stati pubblica quello che ha pubblicato Repubblica quello che ha pubblicato L'Espresso sono più e meno
I risultati dell'interrogatorio Timor o meno una parte che è stata impostata dai servizi segreti
Testuali parole su due
Allora
Nel mille novecento settantotto nel ritrovamento del memoriale noi avremmo dovuto a bere
Tutto l'interrogatorio
Ci accorgiamo nel mille novecentonovanta che effettivamente ce n'è una parte mancante
Questa parte tratta di morte
Ho detto su tratta di Andreotti Moro parla di Andreotti in termini
Molto critici
Circa il modo tutti gestire il potere
La sua spregiudicatezza
Il suo metodo
Per cui poi Moro svilupperà
In altre parti del memoriale quell'esigenza di rinnovamento e quando parla di rinnovamento ci vuole proprio riferite a un cambio di rotta inglese in
In relazione appunto a questi metodi scippare giudicati di direzione che prevalevano nella Democrazia cristiana ad opera di Ian di Andrea
Ci sono altri blocchi
Ne prendo uno per brevità
Che la par che che rimane anch'essa
O diciamo
Occulta per un frammento soltanto
Cioè la gran parte del memoriale è uscito già nel mille novecento settantotto in via Monte nevoso
Contiene moltissime lettere
Tutti i brani del memoriale
Ma in cui Borrani del memoriale vi sono
Altre quattro pagine
Che mancava
Ci accorgiamo nel novanta che vi erano dai manoscritti
Che vi erano quelle quattro pagine e anche quelle quattro pagine riguardano
Andreotti
I suoi rapporti con la CIA
Se nelle prime pagine dire direi il testo più forte
Più critico nei riguardi di Andreotti
Si parla dello scandalo dell'Italgas il dei rapporti con Baroni etc
E dalla funzione di Caltagirone nella nomina del direttore generale dell'Italia casse e c'è tra
Qua si parla dei rapporti di Andreotti con l'accidia
Se ne parla anche
Ma
Tutti i due brani restano
Oppure
Ecco che cosa è stato
è stato operato
Dei servizi segreti cioè dire dirà stata l'integrale trascrizione del memoriale
E poi qualcuno ci ha messo le mani quando nel settantotto
Venne
Scuote aperto in via Monte nevoso a seguito del blitz sa di dalla Chiesa
Oppure sono stati i brigatisti che ci sono auto censura arrostisce censurati per
Fare un favore ad Andreotti
è un problema
Che in merito a una risposta
C'è un dato di fatto
Quel testo quelle sei pagine
Che sono sottratte che non c'erano nel mille novecentosettantotto
Riguardano
L'ultima parte dell'interrogatorio abbiamo questa coincidenza ricco ho detto ricostruendo cronologicamente gli iscritti di Moro
Sia accorgiamo
Che l'ultimo scritto e poi termina l'interrogatorio
Poi esce il comunicato della condanna a morte di Moro l'ultimo scritto e dedicato ad Andreotti
E quel pezzo
Che avrebbe avuto se pubblicato senza dubbio una conseguenza dirompente nella situazione politica
Perché in svolgimento
L'inchiesta sullo scandalo dell'Ital cachet e Moro
Punta il dito su questo problema non si capisse perché i brigatisti rinuncino alla pubblicazione di quello scritto
Hanno pubblicato la lettera sul Taviani
Taviani è un uomo finito politicamente non è più ministro ha dei trascorsi sì ma non ha più nessun incarico
Mentre invece il Moro parla dell'uomo più potente
Andreotti Presidente del Consiglio
Lo denuncia come implicato
In corruttele gravissime
Per i teppisti non gli danno a nessuno importa
Concludono il processo dicendo non c'è niente da rilevare non ci sono segreti da diffondere
Vengono meno all'impegno che avevano assumendo di pubblicare tutto quanto sarebbe emerso dall'interrogatorio di Moro tutto sarà reso noto al popolo
Coincidenza vuole i magistrati romani
Hanno messo in evidenza che vi è stato anche un interessamento della mafia
Nel caso Moro inizialmente la cupola di Palermo qualcuno della cupola sì mette in moto per cercare la liberazione di Moro Buscetta vieni interessato eccetera
Poi tutto si ferma
Intervengono i Boston c'è una riunione della cupola si dice
Non ci si ne deve interessare perché gli stessi dirigenti della Democrazia cristiana lo vorrebbero morto
Ecco i magistrati hanno appurato che questo disinteressamento della mafia Atm il dieci di aprile
Cioè il dieci di aprile e il giorno in cui c'è l'ordine da parte di Franco Coppola eccetera
Che del caso Moro
Non ci se ne deve interessare anzi
Franco Po la DC quell'uomo vede morire quando gli si chiede ma perché quel Bossi che aveva messo in moto Buscetta eccetera ma perché perché quell'uomo Teder morire
E pene anche le Brigate Rosse quello stesso giorno decidono quell'uomo deve morire si conclude l'interrogatorio non si dà più importanza nessuna pagina dei suoi iscritti
Pochi giorni dopo avviene
Il comunicato della condanna a morte
E dopo la scrittura di quel brano
La gestione del caso Moro entra in una nuova fascia
Una fase che va perso le conclusioni drammatiche una fase
Che è quella fra l'altro
Perché ricostruendo secondo le date la cronologia abbiamo tutto un periodo in cui Moro non scrive nulla
Dal dieci agli utenti di aprile moto scrive soltanto
Il giorno in cui legge i grandi titoli di dei giornali
Che danno notizia della sua condanna a morte danno anche una notizia che è successo un incidente ferroviario e ci sono stati
Una quarantina di morti e Moro scrive che vorrebbe essere rassicurato
Dalla sua famiglia che nessuno dei suoi e coinvolto in quella strage
Ecco soltanto quattro righe
Scrive Moro
Dal dieci al venti di aprile poi il venti di aprile si riprende Chamot nella nuova in una nuova fase nella fase
In cui si preme per vedere di arrivare ad una trattativa e poi dopo l'ultima fase trenta
Di aprile
Tutto è concluso la famosa telefonata Moro
Abbiamo già deciso
Deve essere Pucci
Gli ultimi giorni
Dal trenta di aprile
Al cinque di maggio
Sushi si susseguono una serie di lettere di iscritti per rimarranno
Rimarranno ignoti
Non appariranno nel mille novecentosettantotto
Se ne avranno tizia soltanto nel mille novecentonovanta e leggendo le interessanti perché si capisce che solo allora Moro
Polemici i giornali
Prima invece era un uomo ma di fatto della conoscenza della realtà
Si accorge della situazione
Dell'atteggiamento del Vaticano dell'Osservatore Romano
Il giorno in cui vede leggi re il messaggio della sua famiglia e nel risvolto del giornale c'è un comunicato sulla posizione riassunto fatica o meglio c'è un rendiconto chili in un articolo pubblicato dall'Osservatore Romano
Dal quale scritto Moro capisce che vi è un atteggiamento intransigenza anche da parte dei fatti
Mentre invece lui aveva riposto le sue speranze proprio sul Vaticano raggiungere ad una soluzione del suo problema
Già nella prima lettera è possibile quella che lui pensava sarebbe rimasta segreta
Consigliato di rivolgersi al Vaticano
Come tramite
Moro aveva conoscenza anche delle correnti interne al Vaticano e quindi scelgono una serie di lettere
Per consigliare la moglie di come muoversi per riuscire a fare in modo che il Vaticano assolve esce alla sua funzione
Tenendo conto che Moro era ministro degli esteri quando Cisco si svolse il caso Sossi e sapeva bene che allora il pratica hanno abilità ha giocato un ruolo importantissimo
E proprio per le posizioni del Vaticano ossia arrivò ad una conclusioni incruenta di quella vicenda
E pensava che si dovesse ripetere
Quell'esperienza
Ebbene
Succede invece che proprio tutti i tentativi di Moro vengono bloccati
Tutte le sue lettere che mirano a questo le lettere alla moglie con i consigli per suo quali gerarchie vaticane intervenire le lettere a don Mennini via
La lettera don Virgilio Levi per cambiare orientamento agli scritti dell'Osservatore Romano e perfino la lettera a Paolo sesto
Vengono dai brigatisti censura
E qui c'è un mistero
Nel senso che Moretti a ripetutamente
Attribuito
Alla lettera prima scritta quella scritta tra l'otto e il nove di di aprile
La lettera personale all'amico Dorval
Tom Montini
All'amico
A Paolo sesto
All'assistente spirituale della Fuci ricordando le esperienze se fatte sotto il nazismo l'intervento di Paolo Pio dodicesimo per salvare Vassalli e quindi l'invocazione che il Papa
Potesse intervenire in sua difesa è una lettera del tutto personale e a quella lettera temi viene censurato che non per verrà impartita
Almeno le gerarchie vaticane hanno sempre smentito che quella lettera sia arrivata noi abbiamo invece una dichiarazione fra ripetute dichiarazioni di Moretti
Che attribuiscono la paternità dell'appello del Papa per salvare Moro a quella lettera non a quella giunta Casalmoro il venti di aprile trasmessa tramite don Mannini
Al cardinale Poletti è consegnata dal cardinale Poletti a Paolo sesto che determinò quell'appello
Uomini delle Brigate Rosse di scongiuro vi prego in ginocchio liberate Moro
Scienza condizione frasi che esce conto questi sogni collaboratore stretto di morte sarebbe stata aggiunta ha seguito che una pressione che per volta di Andreotti
Ecco
Moretti deve chiarire
Perché altrimenti a me è sempre avendo lui insistito ripetutamente anche nell'ultimo libero
Se essendo in corso in questo grossolano errore
Mi suscita il sospetto che allora nella prigione a fare questo lavoro di censura ci fosse qualche d'un altro
Moretti dice addirittura che a seguito dell'appello del Papa che aveva Peluso
Moro stesso
Perché attirava favorisce frase liberato no senza condizione alcuna
Ebbene
Questo
è la dimostrazione
Che è avvenuto a seguito di quella lettera del venti perché l'appello del Papa e del ventidue la lettera precedente del venti di aprile
Non si può confondere con una lettera scritta
L'otto il nove aprile dopo stessi eletto che Moro Alletto sul risvolto del giorno la notizia l'atteggiamento
Dell'Osservatore Romano e in quella lettera pappa Montini Moro sottolinea proprio di aver letto di essersi preoccupato per questa posizioni
Dell'organo del Vaticano
De L'Osservatore Romano quindi ci sono riferimenti precisi non si può scambiare
Non si possono scambiare l'età
Ma poi diamo un altro elemento
Quando Moro parla dell'uscita in via
Due di Gladio
Parla della guerriglia e controguerriglia
Della NATO
Se
Un riferimento preciso
Alla domanda che gli viene posta
Lo dico perché Moretti ieri brigatisti hanno sempre dichiarato di non avere capito quando gli si è detto ma come Moro aveva rivelato
Cose così importanti segreto di Stato già allora voi non avete pubblicato niente lo sapremo nel mille novecentonovanta soltanto con i tanti anni di ritardo
Ebbene la difesa e che loro non avevano capito
Che il modo di parlare di Moro era comprensibile
Ebbene non si può assolutamente
Sostenere una posizione del genere
Proprio perché
Moro scrive a proposito della strategia antiguerriglia della NATO la domanda a cui si risponde
Tende a prospettare un'evoluzione della NATO che tenderebbe a molti russi verso una strategia antiguerriglia quindi colui che gli ha posto la domanda Jacques dove vuole arrivare
Vuol conoscere il sistema antiguerriglia la strategia antiguerriglia della NATO e ha già una sua opinione qual è la tendenza e voi essere
Vuole venire a conoscenza
Da parte di Nuoro picconi stanno le cose allora anche questo è un altro elemento che mi dice ma allora chi interrogavamo
Quella domanda agli alla fatta Moretti è farina del suo sacco
Sono i brigatisti ovvie qualchedun altro invece che ha partecipato all'interrogatorio di Moro o ha preparato le domande che dovevano essere poste a Moro
Altro elemento che dimostra che per raggiungere la verità giudiziaria c'è
Lavoro da compiere e questo tu materiali scritto da Moro può fornire indicazioni importantissimi per questa ricerca della verità
Ma questa documentazione non ha soltanto un'importanza sul piano giudiziario
Ne ha molta sul piano della storia
Moro qui s'ride facendo un esame del trentennio Repubblica
Fa un esame autocritico
Del potere della Democrazia cristiana e credo che qualsiasi storico
Che volesse affrontare una storia del potere in Italia
Non può prescindere da queste riflessioni importantissime di Moro perché vengono dall'interno del sistema di potere raccontano nei primi capitoli del memoriale che qua
Che sono la prima
Pare poi quell'autocritica per chiedere quello
Mento che è fondamentale che vede
Come necessario per salvare la Repubblica
E oltre ad essere importare che questa documentazione oltre che sul piano
Viziati io lascio il piano storico importantissimi sono questi scritti sul piano politico perché a mio avviso contengono un
Il testamento è questa la parte su cui ci si è meno riflettuto Raniero alle ci ha
Fatto alcuni richiami importanti a questi contenuti è un dato di fatto che Moro Abb perché il partito della Democrazia Cristiana ma parla un po'a tutto il sistema giusto quando affronta il problema della questione morale quant'
O in quello scritto sui finanziamenti dice già dei rinuncia il sistema di Tangentopoli common
Anticipo rispetto a
Quelli che sarà
Lui risultati intesi dei giudici di Mani pulite e dice che bisogna tagliare corto usare la scure fa alla fine quelle parole sono rimaste inascoltate certo Moro
In quel suo atteggiamento critico Stato
Tesa che
Molto deciso dimostrava quello
Non è
Il la
Porto al rispetto del principio di verità
Che dice a sì loro e quello che è anche detto la verità ci rende coraggio uccisi
Ecco
La verità non ne colui non si sono voluti fare i conti con quella verità che loro dei
Celato
E di conseguenza l'Italia paga un sistema dei partiti ha pagato
Tangentopoli la crisi
La Seconda Repubblica ma come diceva Rodotà
è mancato un disegno strategico è mancato il coraggio
Di
Quindi progetti come aveva bisogno il nostro Paese
Moro ha pagato perché era artefice Kyung
Grande Progetto
Certo non ci sono gli elementi
Per mettere sullo stesso piano Unione Sovietica e gli Stati Uniti d'America io convengo
Molti sono i riscontri concreti che ci sono dell'intervento degli Stati Uniti l'uno o l'ha portato recentemente generale Maletti Michelle
Che alcune settimane fra alla Commissione stragi da
In Sudafrica ha in
Dato il generale che fu il capo dell'ufficio di del Sindh dice capo del SISMI del sindaco
E questi ha riferito una cosa importante che agli effetti della storia del terrorismo in Italia
Ha detto ok negli anni se
All'inizio degli anni settanta quando
Occorre alle Brigate Rosse non ha grande forza ed era possibile fa
Mente debellarlo intervengono
Di agenti dei servizi segreti americani per impedire che ciò si facesse
Cioè gli è stato
Entro un Paul Dutto
Che dell'Intelligence statunitense che comma
Che i servizi segreti italiani
E sia in un posto che non sia agisse per dare le Brigate Rosse perché invece di top devono esistere in quanto servivano per
Creare una
Ma
Di tensione
Direi che
Viene ho una visione complessiva del terrorismo nero avete il terrorismo rosso in merito a quella era la strategia
Che mirava alla destabilizzazione del nostro Paese ecco però ci sono
Enti Raniero per quanto attiene
E io otto
Moro c'è Andreotti che riferisce in un suo diario che Moro dopo quegli incidenti del mille novecentosettantasette dopo i fatti di Bolloré
Po'i fatti di Torino no dove ormai si usano le armi come facilità vada Andreotti a lamentarsi lo scrive lo riferisce Andreotti che Moro
è molto preoccupato perché
Luini
Vede dice non ha
Non ha elementi prove concrete però si lamenta l'impressionismo intuisce che hanno sovietici ad americani rivolgo
Un'azione congiunta per impedire l'euro comunismo sono
Rossi gli iscritti le testimonianze
Che si riferiscono di questo lo stesso
Dobbiamo ricordare quando venne davanti alla nostra Commissione ebbe a riferire che il giorno dell'uccisi ne del magistrato
Do Giovanni Lo Inter Papa su questo fatto
Mente importanti
Anche e Moro disse che a lui capitava quello che capitava Berlinguer Berlinguer contestato per la sua politica dalla varesine eccetera
Moro era contestato d'Italia americani addirittura si dice che un certo patto militare ha ben
Finalità vi impedire
Uno svolgimento della situazione politica italiana Chegdani
Ambito degli accordi internazionali una posizione più elastiche Hutter di
Dire L'Unità delle forse
Delle forze popolari il perché questo era il disegno di Moro salvare il Paese e superare la crisi economica eccetera mediante il concorso di tutte le forze popolari
Ed è per questo disegno che mo'
Però ha pagato ed è stato ucciso
Dopo anche queste ultime cose dette con la par
No e infaticabile è stato definito ancor prima che parlasse da Sergio Flamigni ci sono anch'spazio per domande o altre questioni se così non è credo che sia giusto e opportuno ringraziare naturalmente Flamigni per la sua fatica ringraziare moltissimo Raniero la Valle resti fra Nord
Per gli elementi che hanno portato a noi tutti di riflessione in questa occasione offerta dal libro di Sergio e naturalmente ringraziare voi per cioè credo ad essersi arricchiti anche come cittadini dal confronto di questa sera grazie
Le