"Tribuna del referendum" trasmissione radiofonica trasmessa da Rai Uno dedicata al referendum n. 5 (ordine dei giornalisti), sul referendum n. 8 (abolizione del Ministero delle risorse agricole alimentari e forestali) e sul referendum n. 6 (incarichi extragiudiziari dei magistrati

In una del referendum a cura della testata crimine servizi parlamentari direttore Angela Buttiglione
Poco meno di trentacinque anni fa nel sessantatré fu istituito all'ordine nazionale dei giornalisti oggi questa legge è contestata da un referendum numero cinque scheda rossa
Contestata la tv vuole abolire tale ordine professionale sì voterà sì ed abbiamo qui in studio un rappresentanti tali schieramento Benedetto Della Vedova del Movimento Riformatori ospite di queste di buone già altre volte chi voterà si ritira è che abolire l'ordine dei giornalisti sia una misura di liberalizzazione e di giustizia chi voterà no e invitare a farlo cioè il collega Alessandro Cardullo i più volte lento negli organismi la rappresenta tiri della stampa italiana che potevano sostiene che è necessario dare regole per settantaquattro mila giornalisti ecco quindi uno loro breve dibattito per sette minuti complessivi cominciamo la della Renault
Due motivi fondamentali anzi tre
Il primo motivo quello che bisogna votare sì a questo referendum perché bisogna votare sì ai referendum che ci saranno il quindici di giugno e quindi perché bisogna innanzitutto andare a votare utili dare questa possibilità che ci hanno lasciato per contare per decidere su qualcosa noi avremmo cercato di chiamarvi e di chiamarci un po'tutti anche su cose più importanti che ci hanno tolto il va bene lo stesso ci sono questi referendum siamo li andiamo a votare votiamo sì per l'abolizione dell'ordine dei giornalisti ad esempio perché è una cosa che esiste solo in Italia
Perché bisogna affermare il diritto di tutti noi di organizzarsi e fare un giornale senza necessariamente avere chi lo dirige iscritto all'ordine dei giornalisti e perché bisogna liberalizzare il mercato dell'editoria e bisogna liberalizzare la CEI sola professione di giornalista oggi decine di migliaia di giovani lavorano invero perché non sono iscritti all'ordine e quindi l'editore con questa scusa o con questa ragione non gli fa il contratto come negli Stati Uniti come in Inghilterra nei grandi Paesi Ding André tradizione democratica di libertà e di libertà di stampa aboliamo l'ordine lasciamo il mercato sentiamo Cardullo è è proprio questo il punto dolente quando
O si dice oggi c'è il lavoro nero se noi vogliamo l'ordine di fatto aboliamo la professione del giornalista
E cioè questo Paese diventa un Paese di santi gli eroi e navigatori e dei giornalisti
E quando tutti sono giornalisti significa che nessuno e giornalista questo è un dato della storia cioè con tutti fanno una cosa vuol dire che nessuno la fa
E stata nessuno ma perché una diva dovrebbe fare un contratto prendere di un signore di cui lui si fida e di far scrivere quello che vuole editore e l'altro argomento che di cui sedici ma perché c'è un direttore perché perché ci sono una serie di fatti che vengono scritti che non sono reati non sono perseguibili ma che un giornalista non può fare noi abbiamo la carta dei principi ne leggo solo uno il giornalista non può accetta e privilegi favori o incarichi che possono condizionare la sua autonomia la sua credibilità professionale questo è la trasparenza e la correttezza che interessa non solo i giornali ma interessa il cittadino che ha bisogno di informazioni ecco perché serve un ordine non così come ora ma riformato che abbia come suo punto fondamentale l'autogoverno e la tutela dei cittadini che la vedeva sì vinceranno le sue tesi cioè il sì alla abolizione
Nessuno potrà più con un esame stabilire chi è giornalista basterà allora avere solo un contratto per fare questo lavoro io credo che si vede cargo lei ha parlato della Carta dei principi io credo che quelli dell'ordine dei giornalisti
Come quelli tantissime altre cose in questo Paese siano solo principi che restano sulla carta io credo che l'abolizione dell'ordine dei giornalisti non vorrà dire che poi uno si sveglia la mattina e fa il giornalista non lo vorrà dire come non lo vuole dire oggi o almeno lo sarà nella stessa misura abolire l'ordine dei giornalisti significa che chi ha lo status di giornalista per esempio gli scontri treni e sugli aerei non sarà chi al tesserino dell'ordine e poi magari fa l'ufficio stampa di un'azienda quindi figuriamoci l'obietti vita di quel giornalista cosa fanno lo penalizzano tutte le volte i tutori dell'Olanda fatte nei guai noi aderiamo un'altra le è un'altra cosa per gli uffici sta oggi cosa succede però è già alle dieci nella gelosia che fanno i giornalisti quelli che dovrebbero essere bravi buoni obiettivi eccetera magari fanno legittimamente ci manca beh altro l'ufficio stampa di un'azienda quindi la cosa più faziosa indirizzata senza ordine farebbero bene e va bene che sia così farebbero Benali noi crediamo che abolendo l'ordine e la tutela della qualità della stampa e chi ci ascolta sa se la qualità della star bah scritta e radiotelevisiva sia buona o no in questo in questo Paese la qualità e la stampa sarà garantita dall'editore che non fa scrivere o parlare i cretini dal settore che se vede scritto male o sente un cretino che parla cambia canale o cambia giornale e dalla magistrati pura per i reati e in più si darebbe libertà i giovani di competere di diventare giornalisti ecco Cardoli rispondi a questa non bastano le leggi del mercato spesso l'editore a garantire il rispetto delle norme come sta dicendo Della Vedova perché c'è bisogno dell'ordine dei giornali
Sono del quaranta assolutamente no non bastano per come non bastano per per altri settori c'è uno dei punti fondamentali da democrazia nel nostro Paese è che
C'è esiste l'auto-governo di importanti settori professionalità di professionismo non basta una legge ho fatto faccio un altro esempio un giornalista che dice delle cose per esempio scrive un articolo sono
Una mano pur non commettendo un reato uno come tendo reato popolare magari prende un bel regalo questo lo fa da trent'anni non un'ora me lo sappiamo noi interveniamo e Lord
è intervenuto per ottanta casi solo nei trent'anni no no che in trent'anni sono negli ultimi tempi è intervenuto per ottanta casi e si prevede la sospensione
L'avvertimento la radiazione c'è è l'autogoverno dei problemi di etica dove
Centodieci come la stampa destra sta per informazione deve essere indipendente non ci può esser qualcun
Uno che decide per per i giornalisti tantomeno l'editore che tra i suoi testi Della Vedova ma io credo che chi ci ascolta deve capire una cosa se ci sono delle regole deve esserci chi controlla chi controlla non può essere ad un è un po'controllato e controlla l'auto-governo mi meraviglio che voi radicali o riformatori che ve li chiama democratico-liberale avevano ignorato e che era una cosa Perale ignorava l'autogoverno che è fatto di regole che valgono per certi e che devono essere spettante le corporazioni cioè i notai che fanno che organizzano i notai giornalisti chiedo organizzano i giornalisti appartengono a un'altra concezione dello Stato
Per i cittadini per chi ascolta la televisione per chi legge i giornali bisogna affermare la libertà di leggere di scrive
E anche e soprattutto per chi oggi non ci riesce di lavorare di questa referendum parleremo ancora ci saranno altri dibattiti in programma e intanto diamo la parola ad altre schede ad altri referendum uno spazio infinito non c'è altro da Ferruccio albanese
Va soppresso il ministero delle Risorse agricole alimentari e forestali sarà questo un altro sì o un altro no da esprimere votando uno dei sette referendum il numero otto Scheda celeste a rappresenta aree il no in questo confronto per radio non si è presentata alcuna persone parlerà quindi un unico propagandista quello per il sì che l'ingegner Giancarlo Morandi presidente del comitato promotore per il referendum nonché presidente del Consiglio regione Ale della Lombardia con il quale siamo collegati Poggio buongiorno ingegnere prima di dare la parola lui trasmettiamo un breve profilo d'informazione per coloro che voteranno il quindici giugno referendum popolare
Tre numero otto ministero delle Risorse agricole alimentari e forestali con la Scheda di colore celeste l'elettore è chiamato ad esprimere Colussi o con un no il proprio parere sulla soppressione del Ministero per i se agricole alimentari e forestali
Con questo referendum i promotori chiedono l'abrogazione della legge quattro dicembre mille novecentonovantatré numero quattrocentonovantuno la norma attualmente in vigore prevede che il ministero delle risorse agricole alimentari e forestali abbia il compito di coordina relatori Tica del settore tra le regioni e l'Unione europea e di gestire la politica agricola comune
Intende cancellare il ministero delle risorse agricole alimentari e forestali traccerà una croce sul sì chi invece vuole mantenere l'attuale normativa tra c'era una croce sul no
Con l'eventuale caduta di questa legge sarà possibile ingegnere assicurare un coordinamento centrale tra le diverse produzioni agricole ma
Che dobbiamo ricordarci tutti quanti una questione che l'agricoltura fatta da imprenditori da imprenditori capacità imprenditori informati e che coordinamento di queste produzioni e lo fa hanno le esigenze del mercato cioè non è una programmazione che può venire da Roma o che può venire anche da un coordinamento regionali che può far decidere che cosa allevare quali piante fallare e che tipo Tibet di usare per per i nostri imprenditori che si definiscono agricoltura io credo che il miglioramento e che ha detto scusate coordinamento l'unico possibile lei ero è giusto è come lo è anche oggi quello del mercato e il mercato farà sì che i nostri agricoltori produrranno le cose che si devono produrre naturalmente poi all'interno degli accordi internazionali all'interno delle direttive generali che daranno gli stati come presenti
Di fronte all'Unione Europea senza più il ministero che volete abolire chi rappresenterà unitariamente le esigenze di venti Regioni ecco e capiamo e capire una cosa che le regioni
Sono tutti d'accordo nella richiesta di questo freddo ancorché che solo numero abbia votato la richiesta e sono d'accordo le regioni del Nord e quelle del Sud quelle governate dal Polo quelle governate dall'Ulivo quelle grandi e quelle piccole
A dimostrare chi non c'è un problema di coordinamento nel senso che noi non rifiutiamo anzi crediamo indispensabile che ci sia ancora un coordinamento dal livello centrale ma crediamo oppure è necessario che questo coordinamento avvenga consultando le Regioni sui fabbisogni della loro che col Tura cosa che oggi non è successa troppo spesso oggi il Governo centrale e dato a rappresentare dei bisogni a livello europeo che non erano gli EP la somma effettiva dei bisogni effettivi delle ventuno regioni italiane quindi in pochissimi secondi Birkin secondo lei risponde di sì ma basta pensare che non si è presentato neanche chi dice che bisogna votare no direi che può arrivare perciò che votare che come d'altra parte gli italiani hanno già fatto tre anni fa a cinque anni fa pausa verde
Scade qui il tempo assegnato a questo referendum spazio lo ripetiamo di cui ha usufruito un solo rappresentante quel del sì e che l'ingegner Giancarlo Morandi lo abbiamo preteso la parola passa ora un altro confronto di referendum
Buongiorno prendo numero sei scheda verde incarichi extra giudiziari di magistrati cosa vuol dire in Italia un magistrato pubblico ministero o giudice può anche svolge altre attività oltre a sono male attività di magistrato può fare l'insegnante può fare il giudice sportivo ci sono delle regole deve fare una richiesta all'organismo dico perno dei magistrati che poi lo autorizza abbiamo ora una referendum che vuole invece abolire questa norma inviterà a votare sì oggi in studio con la e un ospite d'eccezione il commissario europeo agli aiuti umanitari Emma Bonino buongiorno a Mila no commissario Bonino alla luce anche della sua esperienza internazionale come giudica questa situazione nella magistratura italiana perché lei invita gli elettori ad abolire questa norma
Ma il tutto al grande dibattito su giustizia magistratura nel nostro Paese su cui non voglio entrare oggi credo che i cittadini italiani sappiano perfettamente drammi Problemi
E violazioni e devo dire gravissime anche degli ultimi anni
Credo però che questo è un referendum che esprime Tim tipicamente l'incapacità di un Parlamento il pantano sostanziale della vita parlamentare
Tant'è vero che pare che tutti siano d'accordo a abrogare questa legge che peraltro con regio decreto del mille novecentoquarantuno ma poi di fatto questa legge conti ma ad esistere perché siamo di fronte ad un Parlamento che in questo come in altri casi è incapace di legiferare per questo credo che questo referendum come gli altri che non si voleva non fare che sono stati decimati dalla Corte costituzionale su cui si chiede alla gente di andare a votare finalmente in una data più propizia dell'alle gite al mare che non su cui il silenzio è stato rotto solo grazie al fantasma di Pannella questi sono referendum fantasma per due politiche i partiti politici volevano che fossero dei fantasma infatti siccome il silenzio non ha funzionato ed è stato rotto è stato sostituito da un monologo se è vero che non c'è nessuno contrario no si è creato un comitato per il no e quindi oggi per esempio appunto monologo da sola non tanto e non solo per questo referendum ma soprattutto perché i cittadini agli ascoltatori vadano a votare il quindici giugno io credo che referendum non sono mai piaciuti e ai partiti politici nel nostro Paese perché tutte le volte che i cittadini vanno a votare votano contro il volere dei parchi dal finanziamento pubblico in poi magistrato il punto non
No costituito un comitato per il no per conservare questa reciproca penso che ci sia il rischio che questo Natale non porti ad una assenza di leggi e inoltre c'è anche questo fatto non potrebbe su questo referendum un
Una sorta di plebiscito pro o contro la magistratura il genero il lavoro del della giustizia le cucine penso beh se almeno fosse questo credo che si sarebbero attivati a fare un bel comitato per il no e se almeno si riuscisse a far discutere seriamente di giustizia di stato di diritto nel nostro Paese se questo referendum service per questo credo che già sarebbe un enorme servizio per il nostro Paese dove a parte dichiarazioni Pubblico dichiarazione alla stampa del vero problema di giustizia di Stato di diritto nel nostro Paese poco non si discute e molto lo si ricorda per questi motivi proprio perché si vuole annullare l'istituto del referendum per questa occasione per la prossime credo che sia un dovere civile e civico andare a votare il quindici giugno invece di andare al mare quindi un invito Monsanto deciso a va al voto per la riforma della magistratura senta le grandi riforme di questo Paese le avete ottenuto i cittadini con i referendum e addirittura quando poi avete votato contro il finanziamento Piccoli partita hanno pensato bene di povere inserirlo proprio per questo il diritto al voto referendario va difeso bene si chiude qui il nostro spazio ci risentiamo
Lunedì per altre tribune tuttora Sandro Forlani
Abbiamo trasmesso primo una nel referendum