"Speciale Referendum" trasmissione televisiva sulla consultazione referendaria del 15 giugno trasmessa da Rai 3 con i gruppi parlamentari

Compagni di gioco
Buona sera cominciamo questa sera un nuovo ciclo di trasmissioni sui tre referendum di domenica prossima quattro i temi in discussione questa sera che affrontiamo con i gruppi parlamentari
Dopo la serie di appuntamenti dedicati ai rappresentanti dei comitati del sì e del no quindi questa sera e la volta delle forze politiche che sono chiamata a pronunciarsi a definire le proprie posizioni a qualche giorno dal voto appunto riprendiamo
Vediamo chi sono sotto immediatamente chi sono i nostri ospiti alla mia destra l'onorevole Salvatore Cardinale del CCD
Il senatore Francesco Bortolotto per i Verdi
L'onorevole Mauro Cutrufo per il Partito popolare italiano alla mia sinistra l'onorevole Fulvia Bandoli per la sinistra democratica e l'onorevole Antonio Marzano di forza Italia Benvenuti a tutti
A stimolarli sui temi ci saranno due colleghi in studio di due colleghi di quotidiani diciamo particolarmente esperti dei temi che andremo a trattare sono Raimondo Bultrini di Repubblica e Marco Magrini della Sole ventiquattro ore
Spettatori e stasera tornano e gli studenti dell'Istituto Calamandrei sicuramente incuriositi ha forse anche interessati ai temi referendari Klose in tireremo a dopo la trasmissione glielo chiederemo quali sono i temi discussione questa sera privatizzazioni obiezione di coscienza caccia ed eliminazione del ministero dell'agricoltura
Diamo la precedenza proprio a questo ministero perché oggi pomeriggio infatti la Corte di Cassazione ha deciso di mantenere in vita il quesito anche se con una formulazione diversa in pratica e cosa è successo come è noto le regioni avevano chiesto
L'abolizione del ministero delle risorse agricole alimentari e forestali per trasferire alle stesse Regioni le competenze del governo in materia di agricoltura il quattro giugno però entrati in vigore una legge che trasforma il ministero delle risorse agricole INA ministero delle politiche agricole e affida molte competenza alle regioni si pensava a questo punto che il referendum potesse sarebbe decaduto ma oggi la Cassazione ha deciso di fare esprimere comunque i cittadini su tale questione
La Cassazione ha spiegato infatti che se rimane in piedi il ministero rimane in piedi anche la richiesta di abolirlo
Oggetto della referendum o quindi sarà l'abolizione di questo nuovo ministero denominato appunto ministero delle politiche agricole
Una ministero che non esiste però ancora una questione abbastanza controverso dunque sulla quale cominciamo ad ascoltare i nostri ospiti
Onorevole Cardinale quindi una ulteriore in segno di complicazione su questa prova a me pare molto corretta l'ha deciso la Corte di Cassazione le regioni nel proporre il referendum volevano l'abolizione del ministro all'Agricoltura
Comunque si chiami o comunque si chiamerà in avvenire aveva ragione vogliamo tutte le competenze
Questo non significa che come partito noi siamo d'accordo che accettiamo questa soluzione noi siamo perché ci sia un ministero e comunque un organismo unico nazionale che coordina le politiche comunitarie dobbiamo aiutare la rissa delle regioni anche perché sarebbe la guerra tra poveri perché poi le quote latte le quote per gli agrumi le quote per la cerealicoltura tutti questi sono problemi che emergerebbero e scoppia avrebbero e scoprirebbero a danno del nostro Paese quindi non siamo per votare Nino
Diamo questa indicazione nostri elettori senatore Bortolotto lei è d'accordo su questa impostazione
Beh la sentenza della Cassazione conferma una opinione che aveva avuto vedendo la bozza del decreto
Qui buona parte delle competenze che dovrebbero essere delegate alle Regioni in realtà rimangono
Allo Stato centrale
Ad esempio gli alberi genealogici del bestiame c'è competenza proprio amministrative la dichiarazione di eccezionali avversità atmosferiche
Che comporta poi la necessità di intervenire in aiuto degli agricoltori evidentemente se l'intervento è vicino ai agli agricoltori cosa che la Regione garantisce più dello Stato è meglio quindi mi pare che effettivamente il tentativo fatto col decreto legislativo non vada nella direzione richiesta
Io però sarei al contrario di quanto ha sentito
Favorevole alla richiesta delle regioni di abrogare questo ministero perché le competenze di diciamo di livello nazionale di rapporti con la comunità europea
Non richieda tutto l'apparato di un ministero con i relativi costi
Tutte le competenze amministrative e di supporto all'agricoltura vanno decentrate e le competenze di livello internazionale possono essere tenute da una struttura molto più agile come un sottosegretariato alla presidenza del Consiglio
O anche un ministro senza portafoglio ma certamente non si vuole un intero ministero per questo
Onorevole Cutrufo un vecchio nuovo problema come lo affrontati voi come lo vedete voi popolari
Ma
Anch'io mi aggiungono la voce dei colleghi ritengo che la Cassazione abbia in fondo ha ragione
Mi preoccupa come uscito questo dispositivo e se il titolo del referendum dovesse rimanere come è previsto nel dispositivo
Della Cassazione l'elettore non siamo qui per agevolare il voto di domenica per pubblicizzare
Il referendum e qui il recita volete voi che sia abrogato il decreto legislativo quattro giugno novantasette numero centoquarantatré è già qui
Gli elettori dovrebbero andarsi a cercare il decreto conferimento alle Regioni delle funzioni amministrative in materia di agricoltura che Peace che e riorganizzazione della distrazione centrale cioè praticamente
Si sottopone
Agli elettori che l'altra volta hanno votato sì il contrario di ciò che hanno votato e quindi quelli che hanno votato sì l'ha travolta
Seguendo queste indicazioni dovrebbero votare no cioè il contrario di quello che pensa allora intanto io fare uno sforzo per chiarire che cosa
Si sta dicendo cosa la Cassazione vuole dire poi vorrei aggiungere che comunque un coordinamento di fronte alla comunità europea
Delle dell'agricoltura italiana è necessario è una necessità
Una coralità di voci diverse è solo confusione si può migliorare quel decreto ma bisogna stare a una organizzazione dello Stato che possa essere chiaro nei confronti d'Europa
Proprio le Bandoli un primo giudizio questo il suo sul sulla questione si un primo giudizio chiaviche sentendo i colleghi mi mi sentirei di esprimersi questo mondo anche da questa prima Pati discussione viene fuori che su su un insieme di questi referendum proprio perché sono tanti perché uno arriva l'altro pare che se ne stia per andare e poi invece di torna
C'è una notevole sconcerto da parte dell'elettorato molte persone in questi giorni io le ho incontrate pensa anche Dini non recarsi a votare perché si chiedono come mai
Quest'anno sette referendum il prossimo anno trentacinque ne sono annunciati insomma siamo di fronte a un logoramento dello siccome ci troviamo prende più tabù così per la sua ristrutturazione sei coltura è è un po'paradossale questo decreto che viene sottoposto a referendum è stato fatto tom dieci giorni fa anzi cinque giorni fa
E in parte risolveva alcuni problemi perché delega alle Regioni
Molte cose forse non abbastanza abolirlo adesso totalmente significherebbe abolire anche con lo sforzo di delega alle Regioni che il decreto tentava di fare quindi
Io direi che avendo visto solo adesso la sentenza mi esprimerei per un parere negativo
Onorevole Marzano
Ma questo è un referendum che impone problemi di segno diverso contrapposto controllato c'è l'esigenza legittima e giustificata anche sulla base della Costituzione che siano le Regioni
A occuparsi di agricoltura
Dall'altra parte c'è l'esigenza soprattutto a Brussel dove l'Italia deve fronteggiare altri paesi in materia agricola e finora non è che ne sia sempre uscita bene l'Italia diciamo di un minimo di coordinamento
Quindi su questo specifico tema Forza Italia lascia di fronte alle esigenze contrapposte che esistono lascia agli elettori di scegliere libertà libertà riceve tanto più che poi è sopravvenuta questa complicazione questa è una confederazione cioè sotto il referendum ma ci troviamo con un decreto recente e con una sentenza ancora più recente di lasciarlo agli elettori formazioni dei autonomamente di votare secondo coscienza
Ecco
Quindi è chiaro che è un ulteriore segno di complicazione nella cosa anche nella nella diffusione ha ormai a pochi giorni eccetera certamente troveremo tempo per tornare su questo che sia sul problema generale dei referendum che ci vuole abrogare il ministero deve votare sì
Questa indubbiamente l'informazione ai cittadini
Il lei quindi dare il messaggio e creste del del sì benissimo
E veniamo al referendum numero uno riguardante il che le cosiddette privatizzazioni sicuramente il più difficile dal momento che bisogna spiegare anche un termine inglese che quello del golden share
Si identifica questo referendum o con la scheda gialla leggiamo adesso la formulazione del quesito sulla grande schermo ecco referendum numero uno privatizzazione referendum per l'abolizione di poteri speciali riservati al ministro del Tesoro nelle aziende private
Bene chi è che attrezzato diciamo così apporre il problema è il collega Marco Magrini che comincia un po'il fuoco di fila sul sugli interlocutori al più a far
Sì il referendum sulla golden share sulla cosiddetta golden share che poi possiamo svelare che vuol dire semplicemente azione d'oro consiste nel fatto che il Tesoro e lo Stato in generale si servano dei diritti di controllo sulle società da privatizzare
In misura e in maniera diversa ora il problema è che questo referendum si profila come un vero e proprio referendum sulla sulle privatizzazioni italiano soltanto perché va a toccare la legge
Chiave in materia che la quattro sette quattro del novantaquattro è ma perché apre delimita un nuovo scenario in German scusate implicato in Francia in Inghilterra la golden share è stata largamente usata ma in Italia è una situazione un po'diversa perché l'Italia non ha mai brillato quanto a spinta verso la privatizzazione la liberalizzazione
Per questo aspetto che la golden share possa servire per mantenere il controllo dello Stato sulle aziende privatizzate e peraltro legittimo
Quindi ecco ci alla domanda siccome Ulivo e Polo non non è chiaro esattamente la la posizione dei rispettivi alleati ventidue schieramenti di opposizione e di maggioranza volevo chiedere a senatori gli onorevoli presenti di spiegare chiaramente e sottolineo chiaramente la loro posizione su su questo tema a poi farei subito una posso va bene una seconda domanda facciamo una risposta e poi una seconda sette
Ma io appartengo ad un partito che si muovano la politica del Polo che tuttavia non come dire vuole instaurare questo Paese dei monopoli
Per cui la golden share per esempio su alcuni settori per esempio Lerna anche se si dovesse privatizzare
Sarebbe un ottimo strumento per evitare il monopolio privato sulle per l'energia elettrica poi merende un regime di monopolio ricadrebbe pesantemente sui sui cittadini
E tuttavia aveva sappiamo che la golden share limita il movimento di mercato è chiaro che quando un cittadino un operatore economico piccolo medio grande deve investire vuole investire in piena libertà deve poter entrare ed uscire agevolmente
Con le azioni dal mercato
E quindi c'è questa contraddizione in termini quindi noi saremmo per una legge da portare in Parlamento che limiti la possibilità di applicazione bella della del principio che vuole la golden share solo a quei settori di vitale importanza per il Paese perché perché nel nostro Paese oggettivamente poi per le prime privatizzazione non si è usata la golden share quindi c'è anche questa consapevolezza
Per questa ragione per questa contraddizione in termini nuovi lasciamo liberi i nostri elettori di votare
Come ritengono di dovere votare tuttavia con il nostro impegno di tornare in Parlamento e regime andava meglio la materia in prima posizione libertà di di voto
Bene Magrini può passare all'altro alla la risposta al collega quale la sua posizione quale così la posizione sulla golden share di votare no perché il l'Italia
è un Paese che ha un forte debito che costa molto
Era lo Stato possiede molte aziende che per la verità in buona parte rendono poco allora può essere opportuno vendere le aziende in modo da ridurre il debito ed avere un beneficio generale per tutti
Quindi la logica del operazione esiste della privatizzazione però alcune di queste aziende sono delle aziende che gestiscono i servizi assolutamente essenziali
Per esempio l'ENEL la corrente elettrica ma anche altre allora potrebbe darsi il caso che privatizzando queste aziende
Risultasse conveniente per il nuovo proprietario dismettere quote di
Mercato poco produttive per esempio per l'ENEL i piccoli comunica magari consumano poca energia elettrica
Allora potrebbe scorporare una società che detiene questi piccoli comuni e poi lasciano andare in deperimento non finanziarla e così privare addirittura d'energia elettrica alla questo va assolutamente evitato quindi è indispensabile che lo Stato mantenga la possibilità incidere in modo pregnante su queste società che vengono privatizzate il fatto poi che la golden share che già in vigore non sia mai stata usata fino ad oggi dimostra che lo Stato non ha alcune intenzione di abusarne quindi ne siamo per votare no con grande tranquillità
Non Cutrufo
Sì io molto semplicemente non essendo un economista né un esperto
Del settore ma in questo caso però è un esperto politico attuazione Canosa però che si vuole una professionalità precisa
Però ecco da cittadino posso rispondere ecco cittadino di buonsenso di fronte a questo quesito a mio avviso probabilmente voterebbe no se valuta appunto all'importanza strategica di aziende che vengono messe sul mercato per l'interesse pubblico d'altronde si mettono sul mercato per una migliore gestione per una migliore finalizzazione ma
La difesa dell'interesse pubblico deve rimanere non dico prevalente ma l'attenta all'interno di queste aziende d'altronde l'esperienza degli altri Paesi porta a pensare che questa soluzione era soluzioni di quelli
Solo le bambole si la golden share fu introdotta da Margaret Thatcher nei primi anni Ottanta Inghilterra proprio per favorire un processo di privatizzazione che trovava resistenze in quel Paese
E quindi io dubito che possa essere un ostacolo alle privatizzazioni se guardiamo alla sua origine del resto non vale in tutti i settori c'è stato detto valenze tori particolarmente strategici particolarmente importanti telecomunicazioni difesa fonti energetiche
Io vorrei dire questo non è un modo con il quale lo Stato continua a mantenere il controllo è un modo con il quale lo Stato continua attenere sotto controllo che è un'altra cosa
Le principali aziende produttrici servizi interesse nazionale del resto è una normativa che c'è in tutti i Paesi europei quindi per queste ragioni noi diamo indicazione di votare no e vorrei ricordare che tra l'altro non solo l'Inghilterra Francia e molti altri Paesi hanno questa modalità ma per esempio
In alcuni questi paesi è stata introdotta anche un'altra ulteriore che può essere considerato una limitazione ma che il venti non più del ventotto ventinove per cento delle azioni possono essere estere
Nelle privatizzazioni di grandi industrie imprese nazionali
Questo perché questo per impedire diciamo che su servizi strategici un Paese posso andare in difficoltà o si possono creare monopoli privati fusioni
Scissione di imprese strategiche e e lo Stato quel caso non sarebbe più in grado di avere alcun controllo quindi non diciamo uno stato pesante sulle privatizzazioni ma uno stato che dice Sunseri strategici vorrei poter dire una parola
Ma parola Doro una parola pesante una parola di indirizzo ma questo è il compito lo Stato non gestire ma indirizzare
Passiamo all'altro una voce dell'altro schieramento almeno in Parlamento onorevole Marzano condivide questa sta motivazione queste è uno di quei referendum in cui noi diamo un'indicazione
A gli elettori perché un referendum che ha un contenuto economico e politico molto importante
Secondo voi
Bisogna votare sì
Cioè bisogna evitare l'introduzione e l'uso della golden share in questo Paese
Diciamo questo sulla base di alcuni argomenti di un ragionamento
Primo vero che la signora Thatcher
O
Penso alla golden share cioè a a riservare allo Stato alcuni diritti nelle aziende che andava a privatizzare ma ricordiamoci che la privatizzazione fu proprio avviata dalla signora Thatcher e quindi era in una fase in cui era bene controllare come sarebbe andata
Andò bene tutte le aziende privatizzate ormai in Inghilterra non hanno il controllo dello Stato hanno fatto grandi progressi
E i prezzi dei servizi sono calati a beneficio di tutti
Qui in Italia è diverso in Italia c'è
Intanto una tradizione molto particolare perché si dice nuovamente il controllo dello Stato
Ci dice l'interesse pubblico
Ma qui sono i partiti che non devono più occuparsi delle impresa e le imprese vanno distinte dagli imprenditori
I partiti devono fare un passo indietro non è questione di Stato e questo è ripartito non è questione di interesse generale questo interesse dei partiti noi vogliamo che i partiti non si occupano più di cose di cui si devono occupare gli imprenditori
E l'esperienza è stata negativa in Italia i partiti si sono ingeriti in queste imprese
E poi che le nomine politiche che si stanno facendo in questo momento in Italia dimostrano ancora una volta un interesse dei partiti in questa impresa se pensiamo che in Italia
L'adolescente sia il modo surrettizio per i partiti di rientrare
Nelle imprese
Per queste ragioni siamo assolutamente contrari alla golden share e quindi diciamo agli elettori votante sì per abolirla
Quanto agli altri argomenti sono i servizi essenziali per la collettività ma anche il pane essenziale
Ma nessuno promettere vetture proporrebbe una pena una panetteria pubblica per domande LNG eletti ma il Parma in base più sporca ben nove all'Energia Elettrica nessuno pensa a fare la fanteria pubblica o le macellerie pubbliche
Eppure c'è bisogno essenzialmente di carne di pane sono argomenti secondarie l'argomento politico e quello che dicevo i partiti non debbono occuparsi di imprese compresa la Fininvest
Immagina
Compreso la fine queste malattie no su un testo che a volte i partiti diventando imprese le imprese diventando partiti poi si occupano della gestione delle loro io non glielo auguro arrivi questo lascia un costo inferiore
Ma quali sono i e qui servizi in cui c'è una obiettiva opportunità di di mantenere questo principio su
Noi non la vediamo sono imprese che producono e possono produrre secondo i criteri economici se non lo fanno sì per il secondo i criteri economici la conseguenza che lo Stato deve intervenire per ripianare le perdite
E quindi altro che il beneficio per i cittadini dovranno pagare imposte con cui lo Stato ripiana le perdite di un'impresa gestita con criteri politici e non ecco no Magrini la seconda domanda che aveva ecco è stato detto adesso che
L'Italia non ha mai fatto ricorso la golden share che non è esatto perché nello statuto dell'ENI società che fra poco procede alla terza fase la sua privatizzazione la golden share è prevista e sarà anche prevista entro breve nello statuto della stette dove c'è un problema concreto un po'perché viene chiamata la madre di tutte le pratiche le privatizzazioni per via dalla sua importanza
Al problema che nello statuto è stata introdotta la golden share senza grande chiarezza sulla sua durata quindi voglio dire lo stato italiano già sta intervenendo in questo senso ma facendo i confronti con l'Europa
Che sono ancor più legittimi visto che ci muoviamo verso la moneta unica recentemente da Bruxelles è uscito il Codice europeo per le privatizzazioni che testualmente dice ritiene inammissibile l'appello all'interesse nazionale
Quindi in questa formula vaga c'è dentro naturalmente anche la golden share quindi la mia domanda è non è che il referendum di domenica prossima rischia in questo senso di essere un po'antistorico e in generale di muoversi nella direzione opposta a quella di questo qui si muove la l'Unione Europea
Si regola il
Ma
Cioè questo questo rischio c'è anzi questa certezza noi ci muoviamo non in sincronia con con il resto d'Europa anche se qui viene detto giustamente che la golden share
Nasce il né Inghilterra e viene praticata anche in Francia la nostra opinione
Ma comunque è un'opinione da confrontare in Parlamento avendo deciso di lasciare liberi i nostri elettori e che per alcuni servizi essenziali che vengono erogati da una sola autorità in un Paese come il nostro
E qui c'è anche una democrazia molto fragile assegnare a gruppi privati in regime di monopolio questo servizio sia un fatto assai rischioso
Si parlava delle macellerie del del dei forni mi permetto di dire per carità senza volere
Entrare in polemica con l'onorevole Marzano che in buona sostanza ci sono tante macellerie Tandy forme ma per le nel ci sarebbe una sola centrale il rischio di un monopolio che ricava pesantemente sui cittadini è un rischio che noi non possiamo questa la mia opinione evidentemente poi
Si tratta di un'opinione finale che nasconde o anche un'esigenza
A una direttiva tre è una relativa ripartito mensa abbiamo ascoltato per i nostri ascoltatori per radio e l'onorevole Cardinale del CCD sentiamo ora il parere del senatore Bortolotto per i Verdi
Beh evidentemente l'Italia deve rispettare le disposizioni comunitarie e quindi tutto quanto dovrà essere fatto per la golden share per armonizzare la nostra legislazione disposizioni comunitarie verrà fatto con legge eventualmente successive
Qualora il referendum dovesse avere successo o anche qualora dovesse prevalere i no come io mi auguro se ci saranno gli sposi azioni comunitarie a cui aderire noi sicuramente lavoreremo in questa direzione
Ma non credo proprio che la comunità europea voglia togliere ai governi la possibilità di garantire e tutti i cittadini lo stesso trattamento gli stessi diritti cittadini hanno diritto ad avere un'abitazione confortevole con l'acqua la corrente elettrica il telefono
Non vorrei che privatizzando
Togliendo ogni possibilità allo Stato di intervenire su società che potrebbero essere private che gestiranno questi servizi rilasciamo alla gente senza questi servizi
E quindi è indispensabile la possibilità dello Stato di intervenire e non credo proprio che il codice europeo per le privatizzazioni lo vieterà
Onorevole Cutrufo per i popolari vista la vostra vocazione per l'Europa trovarsi è una motivazione forte della quella espressa data Magrini
Ma indubbiamente per carità se ci fossero delle indicazioni in questo senso ma io sono con il mio collega che mi ha preceduto
Per fare una specificazione non credo che l'Europa dopo oltre tutto l'esperienza inglese francese come diceva oggi una dichiarazione ministro Bersani
E che è d'accordo per la golden share per un breve Periodo e per alcune specifiche cose
D'altronde appunto come diceva poco fa
Lanna governo Marzano in lettere in Francia adesso queste imprese sono sono libere cioè senza la presenza del Fal ma dopo un periodo evidentemente di esperimento con l'inserimento del pubblico voglio anche ricordare che il pane e la carne sono anche loro prodotti al contrario sottoposti ad una vigilanza precisa in questo caso dei comuni
Che appunto pensa al pensano alla difesa alla salute pubblica ancorché questi prodotti da in prese privati Centro carni sono lì a testimoniarlo a a garantire che la carne ad esempio non è carne proveniente in questo caso purtroppo dall'Inghilterra e quindi affetta dalla nota mucca pazza una istituzione pubblica che preserva un diritto della popolazione che funziona a fianco dei privati
Il centro carni e pubblico il consorzio tra i predoni private
Abbiamo spiegato fino a tanti aspetti importanti della privatizzazione forse il caso anche davanti ai nostri giovani telespettatori ascoltatori dispiegare onorevole Bandoli cosa significa Golden c'è questa quota particolare quota d'Oro che significa in pratica impegnati affinché anche il ministero del Tesoro no
Chiede e però voglio sottolineare così intanto rispondo anche alla domanda chiede di potersi riservare dal momento che l'Italia è alla vigilia delle più importanti privatizzazioni quindi di poterlo fare
Solo in un momento transitorio finanche il sistema sarà a regime di potersi riservare una sorta di azione Doro più importante delle altre
Non più importante quantitativamente ma per la qualità dei poteri che a questa azione
Per controllare che il processo di privatizzazione avvenga in un certo modo ma soprattutto per evitare che cosa lo dicevo già prima per esempio che
Due soci privati per esempio che hanno comprato molte azioni tra loro mettiamo privatizzazione dell'ENEL vengono acquistate le azioni da tre quattro soci privati due di questi soci privati
Si mettono insieme insieme possono fare la maggioranza delle azioni dell'ENEL e decidere di staccare metà dell'ENEL e di associarsi a una a un'altra società ecco inni all'inizio della fase di privatizzazione quando il servizio nazionale elettrica completamente da ristrutturare un'operazione di questo genere mette a rischio
Un servizio fondamentale come quello elettrico a livello di prezzi di produzione di tutela degli utenti perché può essere che in una regione energia a costi e in un certo modo in un'altra in un altro modo
Ecco la golden share serve a questo a controllare che il processo venga fatto in modo equilibrato è uguale per tutti i cittadini quindi da questo punto di vista secondo me è anche una garanzia non è soltanto io non sono tra quelle persone che dicono
Tutto quello che privato va bene tutto quello che il pubblico va male la ritengo questo una divisione che spesso serve alla politica per farsi capire ma non è vera nella realtà delle cose
Onorevole Marzano le mi pare del tutto non convintamente non sono fasi operative almeno perché una sua conclusivamente queste intanto che l'Europa la commissione ha già espresso un diritto su questo argomento e ha detto che è contraria alla golden share cioè l'Europa
Non gradisce la presenza surrettizia dei partiti
In questi istituti
Inoltre non è possibile che due o tre soci d'accordo o quattro si mettono d'accordo per decisioni di quel tipo perché basta porre e normalmente si può dove un limite altre azioni che possono essere possedute dai singoli soci questo si sa terzo
Il controllo a cui si faceva riferimento
Per il pane per la Cadorna spetta un'Authority qui invece in questo Paese cibo glielo metto da fare alle Authority
Che appunto hanno il controllo sulla qualità sul fatto che venga assicurata la qualità del servizio poi ci mette anche la golden share insomma tutto questo significa fare delle falsa privatizzazione
Siccome noi abbiamo avuto esperienza in questo Paese delle interferenze dei partiti
In queste imprese pubblica siamo fermamente contraria che questa interferenza Possa eventualmente continuare e diciamo agli elettori che questo importante dei Forel non politico ed economico e li invitiamo a votare sì
Il tempo ci costringe a passare a un secondo referendum controverso anch'esso quello che riguarda l'obiezione di coscienza referendum numero due scheda arancione leggiamo il testo nella scheda
Referendum per l'abolizione dei limiti per essere ammessi al servizio civile in luogo per il servizio militare a stimolare in questa nuova tornata e il collega Bultrini a te la parola cominciamo con l'onorevole
Cardinale o solito un giro perché la precetto disciplinatamente
Sì avevo cardinale
A nome del CCD dirà che c'è lascia libertà di voto saluto Aglietta pappe non abbiamo scoperto che abbiamo scoperto niente faceva
Però le motivazioni Teresa ecco per il perché lasciare libertà di voto su un tema così delicato soprattutto tenendo conto di una di alcuni dati che io vorrei dire in premessa
Dal settantadue ad oggi sono state ben sette modifiche la Corte costituzionale su questa legge e sono stati più di trecento mila i giovani che hanno richiesto obiezione di coscienza e nel novantasei addirittura cinquanta mila che hanno fatto richiesta obiezione di coscienza ora il punto è proprio questo il è un diritto fare ore essere obiettori di coscienza oppure come adesso il bisogna passare per l'autorizzazione attraverso il sì del ministero della difesa che lo stesso che poi gestisce l'esercito per cui è come se datori di lavoro dicesse il
Non so ai suoi dipendenti non poteva andare in ferie oppure non so se ecco in qualche modo
è un delitto che dovessero esteso
Io sono d'accordo con lei che forse dovremmo tutti dire votiamo sì per questo referendum tuttavia se avessimo una garanzia che domani Parlamento decide di organizzare i flussi verso il servizio civile o verso il servizio militare
Così come stanno le cose rischio di ingolfare tutto diventare ingovernabile questa sorta di chiamata per il servizio civile e per il servizio militare con la caduta
Di alcune prescrizioni che sono fondamentali è un rischio che a noi appare molto forte per queste ragioni vogliamo che ci sia una riflessione non siamo detentori della verità atti che noi stiamo riflettendo vogliamo che
Riflettano tutti
Casomai questo referendum questo referendum è la prova che in fonto questa messe molto larga di domanda referendari per i finisce col ferire alla democrazia cioè voglio dire io vorrei votare sì potrei votare sì o accetto sostanzialmente di allargare la possibilità di ricorrere all'obiezione di coscienza ma ho limite che non può essere superato corsie col no ci vuole una legge il Parlamento deve riappropriarsi della sua sonorità in questo senso
E non è verso senatore Bortolotto verde immagino a verità viaggino verso una mi sono sempre stati a favore dell'obiezione di coscienza ma non solo i vede c'è una
Decisione della Commissione per i diritti umani dell'uomo che dice che l'obiezione di coscienza è un diritto e che va nella direzione
Della pace mondiale che non posso passare che attraverso l'abolizione progressiva degli eserciti quindi l'obiezione di coscienza è una grande scelta di civiltà che va nella direzione giusta per per il nostro pianeta
Se vogliamo andare verso l'abolizione della guerra il problema che viene posto però dalla dal referendum affronta una questione che non è quella di consentire all'esercente del di avere un numero sufficiente di persone che vanno a fare il militare
Il problema è di garantire ai giovani che sono obiettori di coscienza cioè che per ragioni di coscienza non possono impugnare delle armi andare ad ammazzare della gente o esercitarsi per questo
I garanti di questo diritto quindi non può essere utilizzata la commissione che oggi è prevista per sottolineare rovina la difesa uno per cento domanda è stato rigettato quindi cinquecentosettantotto domande respinte l'anno scorso quindi mi l'uno per mille per la verità
Uno per Milla nuovamente cinquanta mila cinquecentosettantotto lo scorso anno però queste cinquecentosettantotto a persone che hanno fatto domanda di obiezione di coscienza e che secondo la commissione del ministero della difesa
Non sarebbero obiettori sinceri
Sono persone che possono essere messe in carcere se si rifiuta di indossare la divisa e questo continua a succedere quando è stata approvata nel settantadue questa legge
C'è sempre stata una quota di obiettori di coscienza che e sono stati qui domani è stata respinta e che sono stati messi in carcere perché in rifiutarono di indossare la divisa allora i cittadini ritengono anche è meglio che un giovane
Spinto da forti ideali
Svolgono servizio a favore degli handicappati a favore degli anziani a favore dell'ambiente in un servizio civile utile per il Paese che non venga messo in carcere con ulteriori costi tra l'altro per la collettività o ancora meglio che venga impegnato in operazioni internazionali di pace
Come ad esempio è accaduto anche nella recente guerra della
Jugoslavia dove gli obiettori di coscienza sono andati a ad aiutare le popolazioni a rischio della loro vita abbia avuto purtroppo anche dei morti
Ma tutto questo non era consentito dalla legge
E io credo che se queste operazioni di pace fossero state fatte degli obiettori di coscienza e non dai militari della Folgore non avremmo avuto quei casi dittature che sono stati recentemente denunciati
Quindi la nostra richiesta di un voto sì a questo referendum bisogna andare a votare e votare sì perché è una scelta di civiltà e noi non possiamo tollerare che l'ostruzionismo in corso alla Camera di Alleanza Nazionale che impedisce l'approvazione della legge trovi un'ulteriore conferma nel fatto che i cittadini non vanno a votare
Motivazione voto dei popolare onorevole Cutrufo a io molto brevemente su questo argomento anche se storicamente anche i popolari si sono battuti per l'obiezione di coscienza
Debbo dire quindi che il voto che proponiamo è usi
Aggiungendo che comunque stiamo lavorando azzerato già e pronto e alla Camera sta lavorando su una rideterminazione della legge
Che debba mettere ordine in tutto questo
Argomento ma certamente per noi questa è una conquista di carattere culturale sociale che difendiamo
Comunque lei ritiene che questo preferendo uno fosse opportuno farlo così sembra un referendum ma lei ha detto che di questo parliamo in coda operoso sono state vorrei materiale questo era un tema che polizia e penisola qui ci ritorniamo onorevole Bandoli Sinistra democratica
Sì
Ma io vorrei dire questo li terrà di questa legge estratto contrasta altissima difficile però dal ventisette gennaio la Camera aveva un testo licenziato al Senato che aveva avuto il voto favorevole delle delle forze dell'Ulivo di Forza Italia e CCD CDU tranne Alleanza Nazionale
Nessuno si era opposta queste leggi incredibilmente quando questa legge arrivata alla Camera è stata bloccata due mila emendamenti di Alleanza Nazionale
Che non ha consentito di fare la legge per evitare il referendum ora
E questa è un'ulteriore riprova diciamo delusi dell'inutilità di certi referendum a pioggia perché anche se facciamo il referendum
Poi all'indomani l'indomani mattina dovremo fare la legge cioè dopo il referendum dovremo fare comunque la legge per senza la legge non tuteleremo
Quindi ritto soggettivo ecco per rispondere alla sua domanda l'obiezione di coscienza secondo me è un diritto soggettivo libero che nessuno può sindacare e quindi io sono d'accordo che non ci deve essere una commissione che decide perché veramente medievale una contesa in questo genere Agasso fa domanda vice io vorrei fare l'obiettore di coscienza e una commissione esamina stesso desiderio è veramente autentico chissà in base a quali informazioni in base a quali
Parametri morali cioè si lede il diritto di un cittadino libero di scegliere soggettivamente invece il servizio in armi militari di fare il servizio civile quindi nel merito noi come Partito Democratico della Sinistra Sinistra Democratica Sinistra giovanile abbiamo dato indicazione di voto sei però è un altro di quei referendum
Un po'inutili perché all'indomani noi dovremo convertire tutto ciò in una legge che si poteva già essere fatta
Due settimane fa per l'esattezza la Camera dei deputati come come al Senato che l'aveva già fatta in gennaio concludiamo il primo giro di risposte con l'onorevole Marzano Forza Italia
Io indie-rock poco perché mi pare quasi che per definizione il problema dell'obiezione di coscienza sia un problema di coscienza e quindi lasciamo alle coscienze dei cittadini esprimere
Il loro giudizio
Anche perché abbiamo il più assoluto rispetto sia per i giovani che abbiano da esercitare un'obiezione di coscienza sia per i giovani che ritengono che sia dovere loro cioè non ritengono di prestare il proprio servizio a difesa del Paese l'interesse complessivo del Paese essendo quindi degno di rispetto entrambe le posizioni non lasciamo alla coscienza degli elettori di decidere e questo secondo noi il fatto che così spesso anche nella nostro incontro di oggi ci siano state delle rimesse alla coscienza
Di le persone dimostra l'importanza del referendum dell'istituto del referendum
Perché ci sono questioni in cui la politica non deve necessariamente entrare in cui la politica non ha la parola definitiva da dire e quindi è bene che i cittadini al di fuori anche dei riti della politica dei Pietrini della politica
Esprimono indiretta questo è il bello della diretta
La propria posizione utili mi pare che ci sono molti punti e dico in convergenza assieme ci sono anche delle divisioni e infatti vorrei fare un po'la parte la prova il diavolo a questo punto non è seconda domanda perché e poi tra l'altro non non capisco diciamo il il meccanismo però io manca il contrario quindi AN Alleanza Nazionale in questo contesto perché il sarà da domare godono tutti rappresentati quindi voglio dire che loro sostengono Alleanza Nazionale e il movimento sociale
Che diciamo l'Italia come tutti i Paesi insomma in qualche modo comunque a rischio oggi perché la pace purtroppo non c'è ancora hanno bisogno di un esercito
Ora c'è un esercito professionale che si sta attrezzando però ancora non c'è questo esce professionale per cui come dire l'obiezione l'altra parte che si sguarniscono le caserme e presente appunto interventi anche di pace come in Albania inusuali a non possano esser fatti senza questo
Tipo di ecco nel su questo punto che forse più delicato degli Oasis onorevole Cardinale Angelo al possibilità ai ragazzi che
Obiettano in coscienza di non potere prendere le armi di starsene a casa all'ora sarebbe comprensibile però chi non ma nell'esercito va a fare un servizio presso
Dalle organizzazioni umanitarie presso le associazioni di volontariato quindi per il tempo
In cui sarebbe stato impiegato nell'esercito Fava un servizio che fosse anche il più onerose più pesante
Quindi non veda lei il rischio di una diserzione bassa che sarebbe la motivazione per la quale Alleanza Nazionale staff cento come dire in qualche modo delle delle dell'ostruzionismo con la riserva
Dei sguarnite o di potere sguarnito dal nostro esercito e allora ecco siccome si tratta di un problema di coscienza condotto giustamente poco favorevole Marzano lasciamo ai cittadini in coscienza
Di poter decidere di potere votare sì o no e tuttavia rilevando che non basta undici e un nuovo soprattutto in ragione dell'interesse che abbiamo per questi giovani
Se essi
Non ci sarà la possibilità di regolamentare se non con una legge
Del Parlamento senno e la stessa cosa quindi facciamo la legge facciamo subito
La parola ancora i Verdi senatore Bortolotto
Sì intanto il problema oggi non si pone perché ogni anno esistono dei forti esuberi di
Giovani di leva che vengano lasciati a casa perché il numero complessivo che sarebbe disponibile non non può entrare nelle caserme perché non c'è spazio
E quindi il problema come viene posto oggi proprio non si pone
Un'altra questione che sempre più l'esercito italiano non deve essere vista come uno strumento di offesa o e neanche di difesa dei confini da una nemico che oggi non si vede più all'orizzonte
Ma deve essere impiegato in operazioni di pace saprà lesiva delle Nazioni Unite o di organismi internazionali e in queste missioni di pace come già detto prima l'utilità degli obiettori di coscienza può essere
Una una cosa ancora migliore di quella dell'esercito e quindi in questo modo una difesa non armata
Può essere migliore di una difesa armata
Poi i va detto che anche nelle caserme dove oggi abbiamo i nostri giovani a fare il servizio di leva si fanno tanti lavori inutili e si perde tanto tempo in maniera assolutamente dequalificata e quindi una riduzione del dei giovani che vanno a fare il servizio di leva c'avevo spicca delle anche per loro perché possono fare qualcosa di meglio ed utilizzare meglio il loro tempo
Infine il concetto di difesa della patria che viene proposto da questa idea di Alleanza Nazionale è un concetto superato certo che andava bene quando c'erano le le piccoli Stati in guerra tra loro oggi si va verso una globalizzazione dell'economia ma anche delle genti e stirare verso un ordine mondiale che deve essere sempre di più di tipo nuovo in cui non si guarda in cagnesco l'austriaco perché è di un altro Paese ma c'è un'amicizia tra i popoli e quindi il concetto di patria è un po'cambiato la mia patria non sono tutte le persone del mio Paese e tutti gli altri sono degli avversari da combattere la mia tata e sono gli ultimi quelli che hanno bisogno di maggiore aiuto quelli che proprio servizio civile degli obiettori di coscienza può aiutare non regole Cutrufo le già esaurito il suo Magalli doppio tempo prima ossessiva tornare io uso una battaglia una precisa sereno che l'obiezione di coscienza
I ragazzi che optano per questa scelta siano una risorsa per lo Stato italiano e per il prossimo
Per tutta la gente nel suo insieme
Perché sono ragazzi che fare una scelta sui valori sui valori di base della nostra società del nostro consigliere civile e purtroppo invece potrà non sono molti qui ragazzi che credendo a questi valori
Come si diceva poco fa rischiano la galera o comunque denunciano questa scelta e vanno a servizio presso altre istituzioni è un valore
Di civiltà di cultura che dobbiamo preservare però io dico attraverso una legge la nota di scetticismo non le bambole come replica
No io credo che siano due questioni abbastanza diversi tra loro quelli che venivano poste alla domanda perché è un dobbiamo fare chiarezza sul tipo di esercito che vogliamo altere però consapevoli che siamo alle soglie del Duemila che non ci serve più un esercito come certi militari purtroppo anche nel nostro Paese hanno in mente
E le armate
I battaglioni e le certi tipi di esercitazioni totalmente assurde che vengono fatte ai militari di leva
Quello che ci serve è un esercito sempre più integrato anche con gli altri Paesi d'Europa stiamo andando anche qui verso l'Europa
E poi ci servono tante persone spendibili in quelle operazioni di pace solidarietà cooperazione internazionale che purtroppo a volte facciamo male
Perché le facciamo con i militari invece che con delle forze di solidarietà internazionale che non abbiamo a questo punto l'obiezione di coscienza secondo me
è veramente una risorsa per un Paese che voglia dare risposte pensiamo si discute tanto di riforma del welfare e dello stato sociale
Tutti questi obiettori lavorano spesso in settori di questo genere assistenza agli anziani
All'handicap a tossicodipendenza in strutture pubbliche di un certo tipo o a fianco delle amministrazioni comunali quelli che svolgono un lavoro preziosissimo invece molto spesso dai militari vengono vissuti come beh quelle sono quelli renitenti alla leva sono quelli che non hanno il senso della patria è qua e questa cultura un po'troppo militarista che secondo me un punto di vista andrebbe più andrebbe tolta insomma dal vocabolario moderno
Abbiamo parlato ancora della referendum sulla caccia per cui prego onorevole Marzano di essere sintetico uno Barrichello prima il rispetto per gli obiettori di coscienza rispetto anche per i giovani che invece ritengono di dedicare quel tempo
Alla sicurezza del Paese devo anche aggiungere che purtroppo mi piacerebbe che attorno all'Italia e ci fosse
Una pace totale ma insomma quello che vedo è che ancora non siamo in queste condizioni vi sono pericoli un po'dappertutto è unico speech quindi io rispetto CIA pediatri
Di prestare le proprie energie il proprio tempo altri difesa del Paese allora passiamo al terzo ed ultimo referendum in discussione questa sera quello della caccia vediamo
Referendum numero tre Scheda blu leggiamo il testo sulla scheda
Referendum per l'abolizione della possibilità per il cacciatore di entrare liberamente nel fondo altrui Bultrini ancora la parola mi pare che hai scritto in questi giorni anche di questo tema partirei da un paradosso cioè
Il fatto che con una macchina Forlan cresta ho detto in questi giorni con la macchina fotografica si può entrare nel campo di un contadino in una preda
E che
Cioè non si può entrare con la macchina fotografica qualcosa e con un fucile si ecco questo è un valore assoluto forte dei sostenitori inviterei a diciamo a dirimere in questa
Onorevole Cardinale vedo che esista una buona legge che disciplina l'attività venatoria nel nostro paese è che distingue come dire
Aree dare c'è quella che viene protetta credo che vada dal venti al trenta per cento
Le aree
Che comprende sono quelle dei parchi delle ore si delle riserve tanto vale poi c'è un'area del quindici per cento che verrà riservata alla iniziativa privata delle aziende Fauno venatorie in cui è possibile esercitava la caccia a certe condizioni
Associazioni
Gruppi si mettono insieme pagano anche parecchi soldi ed esercitano una caccia come vogliono entro ambiti territoriali precisi e poi c'è la caccia libera quella che viene come dire gestita e governata dalle amministrazioni provinciali in ambiti quindi provinciale o sub provinciali che
Viene affidata alle Regioni che viene autogestita con i fondi prevalentemente con le fonti dei cacciatori e in quest'area di solito esercitano la caccia i meno abbienti cioè coloro i quali hanno come dire
Una vocazione per questo sport
Vogliono andare a caccia contrariamente a quanto si può pensare
Hanno interesse quasi in termini Guicciardini a nell'interesse per la fa una per l'interesse personale quindi la proteggono lato il popolano
Ci sono anche con condizioni di vigilanza molto rigide ora se passa questo preferendo ma noi siamo per votare decisamente no la caccia viene inibita ai meno abbienti e sarà uno sport per ricchi
Perché potrà essere esercitato senza una legge e anche qui bisogna fare ricorso al Parlamento il Senato ha già approvato una modifica dalla centocinquantasette del novantadue la cavalla lo dovrebbe fare senza una legge che possa disciplinata la materia se passa questo referendum sulla caccia sarà esercitata da una piccola élite di cittadini italiani debbo dire subito
Anche perché sono conosciuto come cacciatore credo questo traspare che io sono anche comproprietario di un azienda Paolo venatoria questo
Nella ipotesi che passi questo non ho alcun interesse però un buon assolutamente alcun interesse personale Lazzi posso poi invitare qualche solo una battuta insomma se c'è questa attività se viene ben disciplinata
Se non lei ha dato alcuno neanche proprio dalle fonti perché è un luogo comune
Ingiusto facilmente superabile quello che fa riferimento a al all'interesse del proprietario il quale ha già la possibilità di opporsi ma se ci sono delle colture pendenti in atto il cacciatore non può entrare quindi nessun danno può essere arrecato car
Nessun danno questa arrecato alle colture casomai è in alcune aree del Paese questo si verifica cioè il danno che arrecano selvaggina
C'è questo vanno tant'è che poi è prevista anche una remunerazione da parte di questi organismi che gestiscono gli ambiti territoriali senatore Bortolotto per i Verdi
Be'
è vero che la legge attuale sulla caccia non è che sia proprio la buona legge ma insomma era una soluzione di compromesso tra le esigenze dei cacciatori e le esigenze
Di tutela dell'ambiente è purtroppo vero che non è stata applicata in Italia perché buona parte delle regioni non hanno affatto indiani faunistici venatori e quindi non hanno protette il venti trenta per cento del territorio come doveva essere fatto
Altre regioni che hanno fatto i piani hanno inserito nelle aree protette le superfici dei laghi
In modo da ridurre la superficie effettivamente protetta di una buona quota e di tutto si fa per allargare il più possibile da parte delle regioni il possibilità di andare a caccia recentemente dovuta intervenire una circolare statale per vietare la caccia ai passeri che sono degli uccellini piccolissimi che chiunque si può rendere conto della opportunità che vengano protetti che non siano oggetto di caccia
E questo ha suscitato le proteste dei Cacciatori delle regioni perché grazie parare anche i passaggi si spara i c'è Annesi si spara ai caprioli allora
Nove i possiamo comprendere che ci siano delle persone che hanno questa passione che sia una cosa un retaggio del passato che non si può bloccare improvvisamente ma insomma qualche passo avanti vogliamo che venga fatto era stato tentato referendum già nel novanta
Voto allora il quarantuno per cento dei cittadini di questi però il novantadue per cento si pronunciò per sì
Ma ne erano per lo meno non sono andata a votare accordo male perché essere insieme no non sarebbe stato possibile riproporre il referendum invece siccome non ci fu il numero legale il referendum è stato riproposto
Questa volta bisogna che il numero legale venga raggiunto bisogna che vinca sì anche perché questo discorso che la caccia sarebbe uno sport non non va bene perché non si possono ammazzare degli esseri viventi d'asporto
Un conto è per il fabbisogno alimentare di intere fasce di popolazione allora c'è una esigenza diciamo fondamentale di vita matta sporta non è morale uccidere degli animali concluda ha concluso senatore
Onorevole Cutrufo per i popolari
Sì va noi sul
Su questa vicenda ci limitiamo a fare delle osservazioni un po'discutendo appunto con i cittadini
Esiste già una legge come ha citato poco fa il mio collega rappresentate dei Verdi che in qualche modo era un compromesso io non vorrei che con questo referendum surrettiziamente si volesse fare un referendum per l'abolizione della caccia nei fatti
Io non sono un cacciatore però
Agevolando la soluzione per indizi di
Alla risposta questo referendum in qualche modo noi impegniamo di cacciare addita fasciata la popolazione
Dei cacciatori più debole preservando invece coloro i quali hanno la possibilità di frequentare le riserve questa possibilità oggettivamente vero è un'osservazione
Logica
Se immaginate che la media proprietà dei fondi in Italia di circa dieci quindici ettari allora se noi impediamo l'accesso ai cacciatori ancorché con le regole previste dalla legge vigente
Impediamo l'accesso a questi fondi impediamo sostanzialmente di cacciare a il novanta per cento degli appassionati allora affrontiamo il problema in modo diverso affrontiamo il problema dei Bleus asporto Sports come dicono gli inglesi che è un'altra cosa ecco la caccia inseriamo anche la pesca e rivediamo questa normativa le sue ansie ma lo utilizziamo una forma surrettizia per aggiungere questo propone bando rito mantenersi in un minuto
Non lo so perché questo è il referendum per noi perché il portiere umbro procedeva più che più importante diciamo
La caccia in Europa esiste in tutti i Paesi d'Europa ed è regolata collegi anche a volte meno restrittive di quelle tali noi in Italia abbiamo una buona legge sulla carta si continua a riproporre referendum che interferiscono sulla caccia dicendo che sarebbero contro la caccia io vorrei spendere questo minuto per dire una semplicissima cosa con questo referendum non si abolisce la caccia con questo referendum si cambia la caccia da quella che abbiamo oggi
Diciamo una caccia al più popolare gestita socialmente si passa ad una caccia privatistiche mercantile e cioè e e perché perché quel proprietario di fondo che lei citava prima
Se passasse questo referendum può chiudere il suo fondo all'ingresso libero dei cacciatori e l'indomani tabella il suo territorio
Scrive riserva di caccia e appagamento entrano tutti cacciatori che lui decide appagamento forse fa entrare anche quella sua amica con la macchina fotografica ma sempre appagamento
Non liberamente allora io penso che sia se vuole se vuole anche liberamente ma non si sa mai se uno ci prende gusto diciamo e vede che è un buon affare le riserve di caccia indubbiamente lo sono può decidere che insomma per entrare nel suo fondo si propaga allora il referendum non è a favore o contro la caccia e per cambiare la caccia
Siccome i nuovi come il PDS non siamo stati mai contro la caccia
Ma siamo per una caccia regolata ambientalmente sostenibile a redigendo cinquantasette la fornisce questo tipo di caccia noi su questo referendum diamo indicazione di votare no ma diciamo anche qualcosa di più
Che oggi un ennesimo referendum sui presente a caccia è un voler radicalizzare un problema che si era già ricomposto questa il referendum che cede più perplessi e comprendiamo bene
Coloro e sono tanti che stanno pensando di non ritirare questa scheda di non dar nuovo ad un altro ennesimo confronto inutile
Sulle questioni cacce sì caccia no quando non in questa messa in discussione onorevole Marzano non abbiamo molto tempo no essere no apre Forza Italia ritiene che questo sia un altro tema in cui gli elettori devono farsi una propria opinione votare liberamente però a questo aggiungo
Che bisogna andare a votare che vi sono Paesi in cui c'è gente che per ottenere il diritto di voto libero così fa imprigionare ci sono prigionieri politici che si battono in questo perché ci sono stati almeno cinquecento mila italiani mezzo milione italiani che hanno de dato il via a questo referendum e non si può sbattere avessi la porta in faccia e perché un vuoto e più importante di un bagno ammazziamo ai in conclusione posso concedere ai nostri ospiti un sì o un no
Sì deve andare a votare o no onorevole cardinale
Sì
Sì
Senatore Bortolotto sì su questo punto ha ragione Marzano
Bene allora vuole Cutrufo direi proprio di sì siamo sempre stati per il voto sempre pericoloso e quindi è un messaggio contraria quella di andare al mare onorevole Bandoli sì anch'io nonostante le forzature che ha cercato di fare il mio pensiero
E l'onorevole Marzano io dico che a votare si deve andare però poi come politico come persona che fa politica posso dire che a volte chiamiamo i cittadini a votare su dei referendum insensati
Questo lo posso niente sarebbe questo argomento vede un'altra trasmissione ci dobbiamo fermare qui ricordiamo che abbiamo parlato di quattro referendum
Cioè dell'abolizione del ministero dell'agricoltura delle privatizzazioni l'obiezione di coscienza e la caccia si sono confrontati con me l'onorevole Cardinale il senatore Bortolotti
I Verdi l'onorevole Cutrufo per il Partito popolare l'onorevole Fulvia Bandoli da sinistra democratica infine l'
O le ore Antonio Marzano per Forza Italia chiudiamo qui la nostra trasmissione ci diamo appuntamento per domani sera alla stessa ora grazie buon proseguimento di serata