"Fine pena mai" convegno organizzato da Antigone Romana - Collettivo di Giurisprudenza presso l'Aula Calasso della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi "La Sapienza" nota: il convegno è stato registrato solo in parte

Possiamo iniziare
La pomeridiana di questa giornata dedicata
Da Antigone
All'abolizione delle dell'ergastolo e problemi
E ai problemi del carcere e come sapete questa mattina c'è stata una proiezione del film la mia generazione ed un incontro cui ha partecipato non
Il gol
Questo pomeriggio è stato dedicato al e delicato
A una discussione sul sull'ergastolo
Come sapete l'ergastolo e un istituto ancora
Vigente nel nostro nel nostro ordinamento pur tra tante contraddizioni e Antigone in Java qualche anno ha dedicato una parte del suo impegno punto all'abolizione dell'ergastolo
Io voglio solo ricordare che nelle novantadue con il patrocinio
Della presidente della Camera Nilde Iotti ritenemmo appunto alla Camera un convegno sulle sul tema dell'abolizione dell'ergastolo i cui atti peraltro interessassero sono in un fascicolo di documentazione che e in distribuzione anche qui oggi
E da qualche mese anzi ormai quasi da un anno in discussione al Senato un disegno di legge
Per l'abolizione dell'ergastolo e quindi appunto abbiamo inteso rilanciare questa questa campagna e abolizionista
Queste è un'occasione appunto di discussione che abbiamo avuto promuovere perché appunto ci sembra che questa l'iniziativa dell'abolizione dell'ergastolo che a molti pare una iniziativa meramente simboliche forse insignificante politicamente dal nostro punto di vista invece ha un grande significato perché dice molto sulla concezione dell'appena sulla funzione sulla funzione del carcere e più in generale sulla idea della democrazia nel nostro Paese ecco queste sono le motivazioni che ci spingono appunto a dedicare un impegno a questo tema dell'abolizione dell'ergastolo e io vorrei diciamo apertura facendo soltanto da da moderatore appunto dare la parola a
Ma l'incidente di ieri e poi a Michele Leonardi che faranno due brevi introduzioni a nome dell'associazione sulle sull'ergastolo nel nostro nel nostro ordinamento il sud i rapporti tra l'ergastolo e le norme costituzionali sulla pena e poi tra gli altri sono previsti negli interventi
Di Maurizio Bartolucci del presidente la Commissione affari sociali del Comune di Roma in cui Antigone a una collaborazione ormai avanti da qualche anno della senatrice Salvato e vicepresidente del Senato ed è anche la prima firmataria dei disegni di legge per l'abolizione dell'ergastolo e poi ancora tanti altri da cui Nicola Valentino che è un nostro amico che ha scritto
Una testimonianza diciamo
Del sulla pena dell'ergastolo che è una pena diciamo da lui vissuta in prima persona e poi daremo anche la parola in conclusione a a Luigi Ferrajoli che gli Antinori presidente del comitato scientifico appunto per tirare le somme della nostra discussione ovviamente diciamo dopo questi dopo i primi due interventi introduttivi la discussione sarà aperta gli interventi di chiunque tra i presenti potesse e volesse intervenire io darei subito la parola ma in genere le terre il primo intervento sulle l'ergastolo nel nostro ordinamento
Allora io svolgerò brevemente questo compito
Ricordando di ci troviamo di fronte
Come spesso accade chi si occupa di diritto penale a delle norme
Che sono di epoca fascista
Quindi partiamo proprio dall'articolo poi l'articolo ventidue del codice del mille novecentotrenta che appunto prevede questa pena che il massimo della pena nel nostro ordinamento giuridico
L'articolo ventidue ancora vigente stabilisce che la pena dell'ergastolo e perpetua ed è scontato immobili stabilimento triestino aveva questa non vedremo subito dopo
è una disposizione abrogata colloquio nel lavoro e con l'isolamento notturno il condannato che abbiamo proposto a me stavano perfetto ecco da queste da queste brevi note si capisce qual è la Lazio di afflittiva prevalente cioè essenzialmente afflittiva originariamente ancora oggi come Gastone
La la la la li abbiamo accolti scontava in appositi istituti almeno fino alla riforma del mille novecentosettantacinque
Che fino a uno punto gastronomie
Quindi questa questa norma che deriva dal Codice Zanardelli del mille ottocento a ovviamente
Incontrollato o no al momento dell'entrata in vigore nella Costituzione
Una porte fu diciamo di sbarramento questo fuoco di sbarramento non riuscirono tuttavia a a far saltare l'istituto in quanto tale ma ci sono state delle correzioni che via via nel corso del tempo fino a oggi titolo fare io pare un attimo o a a fare ordine temporale in questa breve in in produzione
Ricordandovi che il concetto di carcere a vita praticamente appoggiavano dalla quello di lavoro forzato
Per cui la mozione di ergastolo e quella di lavoro forzato erano associate solo che assieme al lavoro forzato c'erano modelle
Gravi limitazioni ovviamente
Che hanno fatto hanno individuava questa vena come morte civile
Che significa
Praticamente il l'ergastolano però è considerato qualche sempre questa
Anche nella mia esposizione c'è questo Eva e no perché ci sono delle delle norme che in qualche modo di carattere premiale che adesso anticiperò e di cui si parlerà insomma attengono ovviamente il rigore a persone come nel mille novecentotrenta né dopo il mille novecentoquarantacinque
Tuttavia ecco c'è anche questa difficoltà era e no una norma di di perpetua per cui il l'ergastolano era diciamo doveva lavorare solo che doveva stare in isolamento
Per reale originariamente era per sette anni il periodo di isolamento e quando l'ha messa al lavoro con gli altri avevano l'obbligo addirittura diffidente
Per non parlare poi degli effetti civili effetti civili significava anche il l'ergastolano perderò ogni diritto civile
E quindi se avevamo fatto un testamento queste era nullo
Ovviamente non potevate stare perdeva la perdeva la potestà sui figli all'inizio nel mille euro ottocento addirittura anche l'autorità cosiddetta maritale
Questa se questa era la situazione nel mille novecentosessantadue
La legge mille seicentotrentaquattro ha introdotto delle innovazioni è quell'innovazione importante sicuramente
Quello di ammettere alla liberazione condizionale
Anche gli organi stonare qualora avessero effettivamente scontato ventotto anni di carcere
Questa disposizione del Polesine
Fu modificata da una fitta successiva del legge dell'ottantasei
Che abbassò questo limite di ventotto anni a ventisei successivamente ancora la a leggere che ha disciplinato ridisciplinare all'ordinamento penitenziario
Del mille novecentosettantacinque apportato ancora alcune alcune alcune miglioramenti chiamiamoli così per quelli che sono miglioramenti
Nella condizione degli ergastolani perduto venivano aboliti i cosiddetti andiamo asserì che gli aveva anticipato sono i luoghi in cui gli ergastolani istituti di pena appositi dovevano scontare la loro pena
Per cui dal mille centosettantacinque chi è condannato all'ergastolo sconta la pena i normali istituti di detenzione come gli altri
Condannati e niente e poi venivano anche in virtù di questo anche di raccomandazioni sia dell'uno che dalla commissione europea del Consiglio d'Europa il lavoro penitenziario perdeva il suo carattere di afflittivo per entrare nella logica finalmente costituzionale
Di rieducazione quindi lavoro come rieducazione e quindi il lavoro che doveva essere anche regolarmente remunerate anche per gli ergastolani
Io sto esaminando le leggi ordinarie che si sono succedute avviamenti sono succedute non per miracolo ma perché l'articolo ventisette della Costituzione cui poi parlerà il collega a a fianco prevedeva al terzo comma che le pene non dovevano avere carattere afflittivo e e che comunque devono tendere alla rieducazione del condannato e del del condannato
Quindi l'isolamento notturno non sempre nel nel settantacinque con la a legge relativa al nuovo ordinamento penitenziario veniva a cadere
è e veniva anche a cadere
La nullità della del testamento effettuato antecedentemente alla condanna da parte del dell'ergastolano
Certo rimangono ancora gli effetti civili ma questi esteti non sono speciali diciamo cioè non valgono solo per gli ergastolani
Ma a si rifanno a una disposizione di carattere generale civilistica che l'articolo quattrocentoventiquattro del codice civile che prevede l'interdizione per chi sia stato condannato a pene superiori a cinque anni quindi è una disposizione che vale per tutti i condannati ergastolani o no
Toglie è molto importante
Molto importante la previsione della legge mille novecentotrentatré ottantasei numerose centosessantatré perché ha ammesso Robin una lunga polemica il condannato all'ergastolo regime di semilibertà
E però il problema era soprattutto di carattere teorico perché si ci il condannato può essere messo a tre a questo regime di semilibertà dopo che abbia scontato metà della pena capirete
Che molto difficile stabilire quale sia la metà della pena per un ergastolano perché è già stato condannato all'ergastolo
Per legge è stato stabilito appunto in base a questa legge che metà della pena significa vent'anni per qui dopo vent'anni l'ergastolano può essere ammessa a questo regime
Ancora più importante sempre per questa allentarla seicentosessantatré l'ottantasei e la disposizione dell'articolo diciotto di questa legge che consente all'ergastolano qualora però abbia dato prova di riadattato sì alla a da dato buona prova Agliardi a riadattamento sociale e di ottenere una detrazione semestrale di pena quindi questa che la relazione semestrale e ovviamente subordinata e importante ai fini della liberazione condizionale per cui il termine di ventott'anni poi ridotta a ventisei se si e se si comprende la possibilità di intervenire a questa a riduzione ulteriore semestrale di pena ecco che e si arriva a alla possibilità per il condannato all'ergastolo
Di accedere alla liberazione condizionale intorno ai venti ventidue anni se tutto va bene ora il problema è che quindi e quindi capirete che in base a queste leggi la situazione dell'ergastolano in molto diversa rispetto a quella di venti trent'anni fa attualmente chi è condannato all'ergastolo praticamente però se dà prova di riadattamento sociale questi il punto quindi se si attiene alle determinate regole che vigono nel carcere su queste insomma è questo il punto di cui dovremo parlare a a può anche accedere a a a istituti premiali quindi può uscire praticamente e dopo ventidue anni venti ventidue anni
Se questo o è sufficiente per aggirare una a una disposizione costituzionale così precisa come l'articolo ventisette
O no questo l'oggetto del dibattito e che adesso approfondirà il collega
Bene le motivazioni con le quali sosteniamo tuttora l'illegittimità costituzionale dell'ergastolo
L'articolo ventisette appunto come diceva Mario prevede il fine rieducativo della pena
A questo nonostante ancora continuavano anche i nostri docenti dell'università ainsi Serena funzione retributiva della pena è così causando un un continuo paradosso tranne D'Alema
Il codice penale della Costituzione e ordinamento giudiziario nonostante questo il fine unico e prevista dalla costituzione rimane sempre dall'educazione
Dall'educazione prevede che il reinserimento il tentativo di reinserimento e risocializzazione del detenuto nella collettività e ancor prima la sua famiglia nella collettività
E ovviamente questo può essere ha messo è accettabile solo per una persona che ha una pena temporanea perciò dovrà scontare un certo numero di anni in cui potrà crescere
E allora la personalità maturare proprio Errori se ritiene di averli fatti e così avere in delle nuove possibilità per il futuro grazie al lavoro all'interno all'istruzione che l'amministrazione evenienza dovrebbero garantire per diciamo aiutare il detenuto a avere maggiori possibilità
Mentre per una questo di una pena temporanea di una terapia una pena perpetua tutto questo inammissibile un assenso perché se qua in vivo il detenuto dovrebbe migliorare del poi continua a rimanere in carcere questo grande paradosso nel settantaquattro la Corte costituzionale
Tentò di risolverlo
E appunto come diceva Mario
Prendere in considerazione del fatto che la legge mille seicentotrentaquattro il sessantadue prevedeva l'ammissione al beneficio dalla liberazione condizionale solo però per chi come per evitare il beneficio
Partecipa attivamente al al trattamento previdenziale è proprio questo il problema allora che cosa si intende partecipazione tra Trento Benedetto evidenziare
Tutto ciò che riguarda la valutazione della partecipazione al trattamento penitenziario è in mano esclusivamente alla magistratura di sorveglianza a gli agenti di custodia all'agli operatori penitenziari già tutti coloro che con una discrezionalità quasi assoluta
Intervengono nella vita del detenuto
Attraverso relazione attraverso rapporti disciplinari tutto questo invadendo così il la possibilità invadendo deve tutto io i rapporti del detenuto la propria famiglia con con la collettività e facendo di sottostare a questo benestare delle dell'amministrazione finanziaria
Purtroppo questa discrezionalità è forse il punto di svolta del del del nostro problema sull'ergastolo perché a differenza tra un detenuto che è una pena temporanea differenza da chi ha una pena perpetua sta proprio nel fatto che chiama almeno temporanea alla possibilità di scelta c'è la possibilità se sceglie di accettare questo trattamento anche in modo ipocrita oppure anche io spero sempre in una una reale emenda forse queste sono cose ormai in cui crederci un po'vicino alle favole però accettare questo pure scontare la propria pena chi sconta la propria a
Fare una scelta di dignità e perciò vedi coerenza se diviene violare sbagliamo se deve ancora di continuavano a percorribile la strada ha fatto precedentemente mentre invece per un ergastolano questo non è possibile perché non gli si dà la possibilità di scontare la pena o di
O di accettare un trattamento penitenziario taglia Solano ha davanti
La morte civile
E il trattamento densa tra davanti alla pena perpetua o il trattamento previdenziale e in questo modo si ferisce la personalità dignità dell'uomo che costretto necessariamente accettare un trattamento senza condividerlo
Che è costretto a a cercare tutte le le possibilità e tutte le agevolazioni per arrivare poi a quella fatidica liberazione condizionale che tre venti ventisei anni a secondo nella persona e leader alla libertà rivelare dettagli nuovi però vent'anni ha accettato delle cose in cui non crede perciò di Roma che ha forzato la propria Grace parlava riuscirà morale proprio
L'operazione
Questo questo discorso
Questo discorso sulla premialità sui danni carnalità può fare la persona
Va ampliato
Non solo la persona stessa ma anche a tutta la famiglia perché tutto così togliamo spesso in situazioni in cui un ergastolano prevediamo abbiano distruggere
In tutti i rapporti familiari con non vede crescere i figli oppure ogni caso li vede in un modo così così limitato come possiamo mettere sarebbe intervenuto al con l'area verde in cui una volta al mese possono esporre periodi dal poligono dei bambini
Purtroppo l'affettività che tema su cui si dibatte in questi giorni è un problema reale nel nostro carcere un problema in cui il detenuto accetta qualunque condizione qualunque
Punto comunque trattamento previdenziale o furbi arrivare a poter rivivere quelle sensazioni quelle emozioni di affettività che viveva inizialmente
Tutto questo concludo con questo discorso di una vita tutto questo Grasso l'anno
E molto più sentito perché l'ergastolano in ogni caso non ha mai una data altrui da cui ricominciare a vivere prega strana solo davanti a sé la discrezionalità del magistrato di sorveglianza la discrezionalità di un operatore penitenziario
E era speranza che qualcuno nel frattempo faccio una buona proposta di legge vere
Per eliminare l'ergastolo
Ma dopo queste
Introduzioni ieri venti appunto
Inizierei con gli interventi che avevamo programmato
Il seguendo l'argomentazione di che quindici io chiederei governative se vuole intervenire subito il ventidue luglio insomma c'è il riferimento
Il fuori ruolo vissuto in cui virgola non scritte in questo in questo libro due mila sei Grasso forse vorrebbe estendere stravolgere il proprio come primo intervento quello quello appunto di
Stufi del
Fumo
Ma lei due interventi va be'io
Sono da diciotto anni all'ergastolo
E a un certo punto mi sono e chiesto che tipo di esperienza umana stavo facendo cioè Kittin che tipo di anche di implicazioni l'esperienza umana che io stavo vivendo aveva sul al mio corpo arriva sulla mia
Sul mio pensiero aveva sulle stava venti aveva sulle relazioni
Col mondo che eh ma ma non si andavano affievolendo
Questa è la domanda che a un certo punto della mia storia detentiva mi sono fattori alla quale ho cercato in qualche modo di rispondere più che di rispondere di interrogarmi i attraverso una ricerca una riflessione che poi raccolto in questo libro Castoro che non è un libro diciamo autobiografico nel senso che io li non racconto la mia esperienza soggettiva singolare ma cerco di capire che tipo di esperienza sto facendo io
Con la condanna all'ergastolo attraverso anche le parole e le testimonianze di altri che come mi oggi e nella storia sono stati hanno attraversato e hanno vissuto questa stessa
Condizione
Persone quindi che io ho conosciuto miei compagni
E di prigionia ma anche e persone che hanno subito questa condanna come Settembrini in patriota che è stato condannato all'ergastolo e che ha scritto una testimonianza molto acuta molto intensa su questa su questa esperienza o come Dostoevskij che ha visto lui condannato a quattro anni di lavori forzati ha visto come vivevano e quale anche era l'arte di vivere
Delle persone condannate all'ergastolo ai suoi tempi
La l'interrogazione che io mi son fatto sull'esperienza che stavo facendo
In qualche modo e in sintonia con l'introduzione che veniva prima fatta
Comunemente si ritiene che da quando le persone condannate all'ergastolo possono usufruire delle beneficio della condizionale poi successivamente dei benefici della legge di riforma penitenziaria quindi semilibertà articolo ventuno permessi premio eccetera da quando agli ergastolani si apre questa porta comunemente si ritiene alcuni ritengono che non c'è
Sfuma la differenza fra una persona condannata all'ergastolo ed è una persona condannata ad una pena temporale
Questo non è assolutamente vero
Non è assolutamente vero perché in questo senso riprendo una cosa messa a fuoco dalla la relazione precedente non è assolutamente vero perché una persona condannato ad una pena attente orale
Qualunque cosa accada può sempre dire il giorno X
Io uscito alla persona condannato ad una pena temporale la libertà e riconosciuta ancora come un diritto
Quella persona comunque una volta scontata la sua pena il diritto alla libertà
Il condannato all'ergastolo non può fare questa operazione cioè non ha davanti a sé una data certa una data di orientamento in riferimento alla quale può dire quel giorno io uscito questo non è possibile non è possibile a Terni e per quelli come me i condannati all'ergastolo questo costituisce la specificità
Della condanna dell'all'ergastolo e costituisce anche la specificità dell'esperienza la diversità dell'esperienza che io faccio quindi un esperienza la mia diversa da quella di una persona che è condannata a vent'anni o a trent'anni
Quindi diversa la condanna diversa l'istituzione repulsiva anche se stiamo nella stessa cella
Diversa l'esperienza umana ma che esperienza umana e
Ecco con quale nome dobbiamo chiama e secondo me il il modo migliore per qualificare questo tipo di esperienza e anche per aiutare la battaglia per l'abolizione dell'ergastolo ad avere sbocchi positivi
E quello di definire l'ergastolo una pena di schiavitù
In questo senso noi recuperiamo anche nello spirito con cui l'ergastolo fu proposto nel mille settecento
Sessanta mila settecentosessantaquattro dal Beccaria del Castoro entrato negli ordinamenti ed è stato proposto proprio come pena di schiavitù
In che senso oggi è
Non è piena di schiavitù perché legata ai lavori forzati ma è pena di schiavitù comunque quindi è cambiata la forma ma non è cambiata la sostanza della pena dell'ergastolo
L'ergastolo è ancora una piena di schiavitù perché la mia vita e la vita di quelli come me è nelle mani
Di un magistrato di sorveglianza è nelle mani del personale penitenziario è nelle mani delle giuridiche del direttore del carcere
Nel momento in cui la mia vita è nelle mani di un altro io vivo il rapporto con l'istituzione un rapporto di schiavitù
Questa è la caratteristica dell'esperienza e questa secondo me è la caratteristica dell'istituzione
In questo senso la società moderna e deve interrogarsi se ancora necessario se è ancora valido tenere in piedi un istituto arcaico come un istituto di schiavitù
Poi quindi è questa la caratteristica che ha delle ripercussioni profonde sulla esperienza che le persone fanno neanche sulle sulla sessualità sul
Su prove sulla percezione del tempo sull'esperienza relativa allo spazio su tutta una serie di
Le trasformazioni e del corpo e della coscienza delle persone che a questa piscina vengono sottoposte e che nel lungo tempo distruggono
La persona che all'ergastolo e condannata
Nel testo che io propongo Ra ho raccolto molte testimonianze di persone condannate all'ergastolo quindi lungo internate nell'istituzione dell'ergastolo che dopo molti anni
Riescono sono riuscite ad uscire dopo venti dopo trent'anni dopo i canonici
Che non so voi ma il ventisei anni di libertà relativi alla libertà condizionale o che pure prima erano la possibilità della grazia
Molte di queste persone dopo un lungo internamento all'ergastolo quando escono muoiono
Muoiono perché nella condizione del lungo internamento all'ergastolo ad un certo punto si verifica la situazione per la quale l'ergastolo e l'istitutore consivo diventa la casa
La casa della persona la persona individua in quell'ambiente in quel mondo in quello spazio relazionale l'unico mondo possibile i suoi rapporti col mondo e con la società si sono definitivamente sfilacciati e strappati e quel luogo quel mondo è l'unico mondo nel quale si sente divide quando questa persona viene messa fuori non ha più possibilità di vita e molte di queste persone appunto dopo pochi mesi o dopo pochi anni dei di scarcerazione si spengono in qualche modo vi ruberò ancora un po'di tempo per e cercare di mettere a fuoco quelle che sono le
Torsioni principali
Che è una persona sottoposta all'ergastolo diteci subisce di innanzitutto la condanna quando ad una persona viene detto viene sente viene annunciata viene decretata la condanna in aula
La persona precipita in una situazione di smarrimenti o c'è una passione una frase molto belle molto bella di
Di Ingrao perché e in qualche modo qualifica in qualche modo fa capire il tipo di esperienza che la persona reclusa l'ergastolo fa nel varcare la soglia Ingrao dice io sono contro l'ergastolo perché non riesco ad immaginare
L'ergastolo infatti una situazione
Una persona condannato a una pena temporale a un orientamento
Che in qualche modo lo guida il vent'anni che gli hanno dati e quindi può dire
Dopo qui vent'anni o qualcosa posso di costruire o quel riferimento la persona condannata all'ergastolo precipita in una situazione ignota di totale smarrimento questo è quello che si verifica nel varcare la soglia
Della sì della dell'istituzione dell'ergastolo e quindi nel varcare questa soglia si hanno le reazioni più disparate
Molte persone si uccidono molte altre inventa hanno qualcosa per superare questa soglia dell'ignoto
Il testo che
E la ricerca che io ho fatto in qualche modo si pone anche la domanda di come fanno le persone condannati all'ergastolo a non morire immediatamente
Immediatamente quando questa condanna
E viene loro data e e quindi esco occitano inventa hanno scavano dentro loro stessi pesca hanno in risorse anche impensate risorse vitali per tenersi in vita e ristrutturare in qualche modo la situazione nuova e ignota nella quale si trovano le persone vengono aiutate
Noi abbiamo le religioni che ci aiutano nell'affrontare la morte ma la religione di fronte ad una condanna come l'ergastolo non da strumenti culturali
Per poterla affrontare quindi chi vi precipita si trova in una situazione di totale smarrimento
Varcata la soglia le all'ergastolano resta impressa sulla pelle un marchio il marchio prima veniva letteralmente impresso al fuoco sulla pelle dell'ergastolano i primi ergastolani avevano
All'origine l'istituto dell'ergastolo
Aveva questo tipo di di disegno questo tipo di Codice custodi portava anche questo tipo di Codice oggi il marchio che l'ergastolano si porta è il mai sulla cartella sul certificato penale sul sulla sua cartella sulla sua cartella penale e questo marchio però ha anche la a differenza delle pene temporali
Per l'ergastolo c'è il marchio di infamia nel senso che l'ergastolo e l'unica pena per la quale è prevista in sentenza il decreto di pubblicità
Quando io sono stato condannato all'ergastolo
Al nel comune della città di residenza nel Comune dove io avevo subito la condanna è stato affisso pubblicamente la condanna che io avevo subito quindi l'ergastolo
è una pena che come suggerisce
Ferraioli in alcuni
è una pena che ha queste caratteristiche delle pene capitali
Quindi è una a le caratteristiche che lo differenziano profondamente dalle pene reclusive da qualunque altra pena reclusi da superato il marchio l'ergastolano deve fare i conti con un rapporto strano bizzarro inverosimile con il tempo
Settembrini a un ha scritto delle frasi bellissime sulla su cosa è l'esperienza dell'ergastolo in rapporto con il tempo
Ogni giorno uguali a se stesso per tutta la vita o per non si sa quanto tempo nel senso che la fine di questa
Riproduzione identica delle giornate non etici di bile da parte dell'ergastolano non non c'è un fine pena che la può far cessare
Per reagire a questa identità ripetitiva del tempo questo tempo
Questo presente infinitamente uguale ci sono delle etnie che non sopporta nel carcere come gli aborigeni australiani come gli indiani di America che non sopportava nel carcere proprio perché il carcere
Proprio perché percepivano che quel giorno sarebbe stato in eterno così
Per l'ergastolano quel giorno e in eterno così
Come fa a superare questa percezione questa torsione del rapporto col tempo Vergassola hanno infetti inventa in tutti i modi
La possibilità l'invenzione di mettere un punto a questo tempo ci sono ergastolani che diventano abilissimi nei conteggi allora io prenderò la semilibertà dopo dopo Totti tempo la condizionale dopo quest'altro tempo fra questo
L'ergastolano diventa abile nell'immaginare
Che nell'immaginarsi in un tempo che abbia un punto cioè quindi nel superare la dimensione metà storica del tempo che con l'ergastolo viene proposta e invece nel costruire perlomeno nella sua immaginazione nella sua mente un tempo che abbia una sua storia una sua storicità
Che quindi a un certo punto finisca la sua condizione
A
Favorire la possibilità di sopravvivenza delle persone condannate all'ergastolo c'è quello che
A detrimento degli ergastolani viene detto l'orticello una volta gli ergastolani gli ergastolani negli ergastoli che ora sono aboliti
Tutti gli ergastolani di Venaria diventavano dei coltivatori di orticelli ma alla Porto Azzurro diveniva affidato un piccolo spazio di terra dove l'ergastolano passava il suo tempo coltivando degli ortaggi
Ecco quello è simbolicamente un modo che alla persona condannata all'ergastolo per poter resistere ad una condanna di schiavitù
Le la persona condannata all'ergastolo può sopravvivere se ha la possibilità di dive almeno in questo io sono vite
Quindi per alcuni è l'orticello per altri sono gli studi per altri ancora è la pittura è il ingegnarsi e lo scoprire dentro tesi se stessi delle risorse e dei talenti che prima erano imprevisti e inaspettati
Quindi per sopravvivere l'ergastolano costruisce questo orticello che è il suo spazio di libertà il suo spazio di indipendenza e di autonomia decisionale rispetto a una condanna
Che vuole che la sua vita sia nelle mani di un altro la torsione poi ancora più profonda alla quale l'ergastolano deve far fronte e la torsione della sua identità sessuale
L'ergastolano si trova di fronte ad un
A nulla vero e proprio tradimento di specie
Cioè c'è una persona alla quale la Società dice tu non appartieni a questo consorzio umano e quindi tu come tale non hai diritto a procreare c'è stato negli anni scorsi un contenzioso che probabilmente si riprodurrà anche nei prossimi nei prossimi giorni un contenzioso fra una persona condannata all'ergastolo come Raffaele Cutolo e l'ex direttore degli Istituti di prevenzione e pena Amato un contenzioso sui giornali
Dove Cutolo chiedeva la possibilità anche attraverso l'inseminazione artificiale e di procreare
A questa richiesta venne la discussione che c'è stata sulla stampa il direttore degli Istituti di prevenzione e pena rispose che
Cutolo chiedeva qualcosa che
Implicitamente nella condanna non era possibile
Cioè non c'è scritto nella condanna che una persona non può procreare ma implicitamente nella condanna viene sancita questa cosa ecco quindi per le persone che hanno questo tipo di di condanna all'ergastolo c'è l'esperienza di un vero e proprio tradimento di specie
Cioè persone alle quali viene negata la possibilità se non in modo premiale attraverso l'utilizzo dei benefici che la legge Guccini prevede di quando meno fantasticare
Sulla possibilità di essere al pari di altri di poter immaginare di figli e una frana
Ecco questa è diciamo sono in qualche modo le torsioni che la condanna all'ergastolo porta per l'esperienza che chi in questo i in questo istitutore consivo finisce è costretto a fare le possiamo dire che se con la condanna a morte le sullo stato toglie la vita è una persona con la pena dell'ergastolo lo Stato se la prende
Che hanno più immediata urgenza
Forse Lorenzo Balducci doveva
In a seconda delle necessità se ha articolo è che era in
Vediamo subito la parola
Io
Vi ringrazio dell'invito
Peraltro
Una riflessione molto breve mi sembra soprattutto importante che il Comune di Roma
Attraverso la mia persona attraverso la Commissione politiche sociali sia qui oggi pomeriggio
Io a dire la verità avevo espresso a agli amici di Antigone a a Mauro Palma in particolare la necessità di costruire un'iniziativa su larga assistono
Proprio perché sentivo che questo tema
Una volta affrontato OSCE avrebbe avverto degli spazi
Non tanto su questo argomento perché come voi capite del comune
Un comune è un ente locale non ha compiti istituzionali ma quanto perché in una città come la nostra questo tema avrebbe riaperto la discussione sulla concezione della pena
E di conseguenza anche sulla sull'intervento
Dell'ente locale
Sulle questioni del carcere
Ora Mauro Palma mi ha detto che voi stavate lavorando a questa iniziativa io sono ben felice di essere qui ad esprimere brevemente il mio pensiero
Io credo che su sulla riga sto lo sulla pena dell'ergastolo in quanto tale dopo aver sentito Nicola ci sia ben poco da dire
M'interessa molto il discorso che riguarda la concezione della pena come voi sapete meglio di me abbiamo due grandi teorie di pensiero
Da una parte l'annullamento dell'uomo e dall'altra
La riflessione sulle possibilità est del reinserimento di chi ha commesso
Dei crimini nella nella società ecco io credo e che nessuno nessuno Stato possa negare la possibilità di recuperare e dire inserirsi e un ente locale credo debba inserirsi in questo in questo in questa riflessione anche mettendo a disposizione degli strumenti
Per un comune anche per quello di Roma stato ed è difficilissimo entrare in contatto con le istituzioni penitenziaria
Credo che sui temi della in de diciamo della della della pena all'interno degli istituti
I tentativi che noi abbiamo fatto sulle questioni che riguardano i diritti la salute il lavoro ci abbiano consentito di aprire dei primi discorsi
Ma ancora non siamo riusciti a collaborare
Non siamo riusciti ancora a mettere a disposizione
Alcune idee
Alcuni interventi pratici che consentano diciamo al Comune di dare un contributo in questa direzione e non sappiamo all'interno degli istituti invece quale importanza la salute
Quale importanza
La difesa dei diritti e quale importanza io dico soprattutto tutta la vicenda del lavoro la possibilità di sentirsi utili per ricostruire una professionalità un'identità attraverso il lavoro
Ecco tutto questo è difficilissimo ed è difficile anche
Quel discorso sul reinserimento sul sulla sociale sul quale apparentemente i Comuni avrebbero invece una possibilità di intervento maggiore
Questo naturalmente per una carenza legislativa io credo soprattutto per una carenza culturale
Nessuno nella città
O per lo meno poche persone poche forze sociali e politiche
Intervengono su questo tema cercando di realizzare dei progetti cercando di spostare risorse in questa direzione
L'intervento è ancora molto molto residuale quindi noi dobbiamo cercare di invertire questa tendenza
Io concludo dicendo una cosa noi arriviamo tra qualche settimana a dibattere in consiglio comunale la istituzione di una Consulta sui problemi del carcere
Abbiamo voluto che ci fosse uno strumento che ci aiutasse a fare tutte le cose che io ho detto per nove sono difficilissimi da di è difficilissimo fare
E quindi una consulta che vede al suo interno le rappresentanze istituzionali ma soprattutto le associazioni
Le associazioni di volontariato un'associazione di difesa dei diritti che sono poi quelle che ci hanno aiutato moltissimo a fare le cose che abbiamo fatto e anche a comprendere questa realtà così difficile appare
Lontano dalla città
E la città che fa finta di non vederla a volte non vuole vederla io credo che sia compito di delle forze democratiche vari invece in modo che la il la città si riappropri del carcere da una parte del suo territorio con una parte del suo vivere e anche delle sue sofferenze ecco noi
Non è tanto importante lo strumento della Consulta sul carcere quanto importante che dentro le aule del Campidoglio si parli di questo non se n'è mai parlato in termini diciamo di dibattito politico e discenti
Si è dato forse a qualche assessorato il compito così asfittico e così residuale di fare quelle poche cose che si potevano fare ma la città con i suoi massimi organi di discussione democratica non si è mai occupato di questa grande questione io spero che l'occasione l'approvazione di questa consulta ci consenta di aprire nella città questo dibattito e pregherei la senatrice Salvato di rimanere in contatto anche con noi perché vogliamo dare anche sulla ergastolo un piccolo segnale una mozione firmata dei consiglieri comunali
E la richiesta al Parlamento di inserire nella disputa di avviare la discussione su questo provvedimento questi che è un provvedimento importantissimo
Rinviato per tanti e tanti anni sul quale magari se le forze locali le forze democratiche avessero creduto di più probabilmente avrebbe dato agli estensori del della proposta di legge una forza ringrazio dell'invito
La favola controllato salvato
Eppure vorrei ricordare allora Maurizio Martusciello
La prima firmataria di questo disegno di legge sull'abolizione dell'ergastolo che discussione
Il Senato appunto che tra mille fatiche
E traversie dovrebbe
A allorché diciamo così
Primo in tempi ciottoli
Ratifica condividere questo augurio anche se sembra che la prossima settimana la Commissione giustizia del Senato dovrebbe riprendere l'iter della legge che si è ormai interrotto da diversi mesi
E soprattutto non riesco ad immaginare un esito positivo Rispetto al disegno di legge nel suo insieme
Possiamo anche trovarsi di fronte a questa situazione che personalmente per me avrebbe del paradossale
E la ripresa la discussione sul disegno di legge di un tentativo di mediazione fatto dal relatore che in realtà almeno per quello che dato di conoscere in questa fase a presenti crebbe ancora di più su soprattutto in termini materiali di rispetto all'entità della pena la questione che davanti a noi
Ma quello che io temo ancora con grande apprensione
E l'atteggiamento anche di colleghi di di di colleghe e non solo dell'Area del Polo ma soprattutto dell'area della sinistra
Che già fin dall'inizio di questa vicenda hanno mostrato perplessità i riluttanza
A discutere nel merito sottraendosi anche ad un dibattito politico culturale questa è la mia opinione
E che appunto potrebbero poi una stretta finale anche ad andare a dei voti contrari tant'è che potremmo avere appunto il paradosso di una legge discussa ma non approvata voglio subito dire che a quel punto io mi avrei anche degli strumenti parlamentari che consentono di portare in aula un testo anche sei nona un voto positivo della Commissione
Vede portare avanti nell'aula del Senato almeno tentare quel chiarimento politico-culturale di cui c'è estremo bisogno non soltanto perché insieme possiamo fare dei passi in avanti ma soprattutto perché ritengo non sopportabile un'ipocrisia di fondo tutti oppure vi è finisco col misurare quotidianamente
Voglio qui ricordare che l'aula del Senato ad esempio è stata sempre molto attenta
Rispetto ad un dato che non è lontano da quello di cui stiamo discutendo che la pena di morte
Nell'aula del Senato sono stati non solo avanzati e strumenti molto efficaci i abbiamo strappato
Ecco la dico proprio così ad un destino che poteva appunto essere quello di in condanna ad una pena capitale un cittadino italiano Pietro Venezia
Abbiamo poi avuto un'importantissima sentenza Corte costituzionale nell'aula del Senato abbiamo lavorato da primi per costruire questo clima
Il Senato è molto impegnato addirittura con delegazioni all'estero siamo stati recentemente a Mosca New York appese sostenere la Campania contro la pena di morte
Quindi con un impegno molto attivo e sono gli stessi senatori le stesse persone in carne ed ossa che quando poi invece si va a discutere ragionare di ergastolo
Usano qui in Italia e gli argomenti che io ho sentito ripetere a Mosca New York pari pari rispetto al fatto che è impossibile abolire la pena di morte
Gli argomenti usati da colleghi parlamentari e da insomma opinionistica personalità sia a Mosca che a New York sono stati gli argomenti che da una parte erano inerenti ad una situazione grave sotto il profilo a loro giudizio sotto il profilo della sicurezza sociale
Ma anche con
Insomma chiarezza
Un argomento tutto politico lo dico tra virgolette da alcuno detto senza reticenza dando centrato da altri nascosto nelle pieghe del discorso e che di fronte ad una società a disaggio
Su problemi fondamentali nella vita quotidiana sul problema della sicurezza la pena di morte era e rimane uno degli strumenti della lotta politica questa con chiarezza a Mosca
Ugualmente ce lo siamo sentiti ripetere a New York anche se appunto con forse qualche insomma ipocrisia ecco in più ma insomma in realtà di questo si trattava di questo si tratta bene gli stessi argomenti io li ho sentiti ripetere in commissione Giustizia al Senato e mi sento ripetere quando appunto dobbiamo parlare trattare delle Gastone
Che c'è
Una opinione pubblica L'Armata che c'è una recrudescenza della ma anche della criminalità organizzata
Che ci sono delitti Dini particolare efferatezza
C'è bisogno di una pena che si sa soltanto simbolica ma soprattutto non tale da costruire una deterrenza inefficacia ma che viene chiesta l'opinione pubblica l'opinione pubblica bisogna dare e che l'unica misura che ora si rimane appunto è questa qui dell'ergastolo
E qui che poi insomma per cortesia smettetela di romperci tra virgolette aggiungo altro perché nei fatti poi la pena dell'ergastolo non c'è
Appunto rifacendosi a quello che qui è stato detto nelle negli interventi che che hanno avuto che mi hanno preceduto soprattutto con una ricostruzione storica molto puntuale
Sugli istituti della libertà condizionale che altri istituti
Dimenticando però di aggiungere che nonostante questo nelle carceri italiane ci sono tanti che l'ergastolo San facendo tutto quanto e che sono forse i soggetti più deboli di questa di questa catena
E aggiungendo e aggiungendo alla fine insomma l'impossibilità di andare a fare delle scelte e che io invece giudico scelte di civiltà voglio fare ancora un'ulteriore riflessione a dispetto appunto a questo iter così faticoso ma più in generale rispetto al dibattito politico culturale che c'è sul tema giustizia nel nostro Paese
Nel reale
Diciamo del Parlamento e fuori dalle Aule del Parlamento dove insomma quotidianamente noi vediamo una divisione che ormai finisce con l'essere quasi manichea tra garantisti e giustizialisti
E che in realtà appunto diventa manichea perché in fondo
Anche tanti in moltissimi che si proclamano garantisti nessuno accetta avesse di essere definito giustizialista tutti si proclamano garantisti
In realtà appunto in tantissimi io non trovo ancora alcuna volontà concreta
Per mettere
Proprio in campo tutti quegli strumenti innanzitutto culturali che consente ad ognuno di noi non solo un'uscita reale da una cultura dell'emergenza
Ma una ricostruzione dei fatti nel quotidiano di quella cultura delle garanzie di cui abbiamo un'estrema necessità io penso che lo stesso dibattito sull'ergastolo
E stretto in questa morsa che finisce poi con l'essere soffocante
E che può impedirci appunto dei fatti disegnare un tassello di civiltà civiltà giuridica ma anche di civiltà democratica
Ecco queste sono le mie le mie preoccupazioni
E i miei affanni Rispetto a all'iter della legge abbiamo anche presentato ulteriori emendamenti per rendere non solo più chiaro il nostro pensiero
Ma anche per tentare di smussare qualche obiezione che viene fatta soprattutto su gli strumenti che sapete essere quali i permessi premio altre cose cioè sto abbiamo tentato attraverso l'operazione io credo molto pulita Dini non soltanto di togliere di mezzo falsi allarmi ma soprattutto di creare le condizioni perché si possa giungere ad una approvazione della legge appunto queste sono le questioni che abbiamo davanti
Non so alla fine che cosa realmente accadrà la prossima settimana tenteremo di capire di più e meglio se ci sono le condizioni per andare appunto ad una stretta ma soprattutto una stretta positiva
Ultimissima cosa voglia aggiunge rispetto al dettato costituzionale
E anche qui di alla straordinaria occasione che il dibattito su questa legge ma appunto la ripresa del dibattito Vergassola ci offre sulla funzione stessa della pena
Perché qui dopo di me il meglio potrà dire ferraioli credo che insomma ognuno di noia soprattutto leggendo i suoi scritti imparato realmente che cos'è un e che cosa nessuna cultura costituzionale
Credo che tutti gli argomenti che vengono usati per dire che in fondo o l'ergastolo non è incostituzionale sono degli argomenti insomma appunto che hanno dentro
Una grande ipocrisia ma anche dentro dato luogo di incultura e diventa tanto più grave quando questo dato l'incultura viene agitato da costituzionalisti ed ora citato dalla stessa corte quando alla fine più che esprimere un giudizio di costituzionalità
Viene espresso un giudizio di opportunità politica io voglio qui dirlo io sono tra coloro che intendono difendere molto se nuovamente alla Corte Costituzionale
E tra l'altro lavorando in Bicamerale sono estremamente preoccupata dispetto
Quello che può cadere e può precipitare sulla busta sia per una serie di compiti che alla corte vogliono affidare che finiranno col politicizzare ancora di più la corte stessa
Ma sia soprattutto rispetto al suo ruolo che deve essere appunto quello di garante della Costituzione certo però quando vengono scritte brutte pagine come quelle che abbiamo potuto leggere sulla incostituzionalità dell'ergastolo insomma
Vengono avanti tanti dubbi e tante amarezze soprattutto credo che dobbiamo nuovamente con pazienza ripartire da lì rintuzzare l'incultura di questo giudizio Lippi e ragionare su quel che invece c'è una incostituzionalità dell'ergastolo che in mi ha preceduto partendo dall'esperienza
Ha detto secondo me parole molto coinvolgenti su cose voi quotidianamente nella vita di un ergastolano questa cancellazione della misura del tempo e ma al insieme a questo olio credo che c'è anche soprattutto altro questa idea della pena come vendetta perché non non si tratterà soltanto di un della funzione retributiva
O di un intento risarcitorio secondo me al fondo CEE e rimane in molti un'idea proprio della pena come vendetta per cui se colpevoli di questo reato io ti cancello io ti cancello
E lì non è che con la pena di morte si toglie la vita
E con la lega solo lo Stato si prende la vita io credo che con la pena di morte e con l'ergastolo si toglie sempre la vita e forse e non è un paradosso in un modo più crudele la si toglie con l'ergastolo
Tanti dicono questo secondo me in larga misura questo è vero
E la Corte tesi resa responso ma non certa misura corresponsabili anche di questo che non è più un residuo di idea della giustizia come appunto un luogo di vendetta degli uno su gli altri
E in questo Paese noi dovremmo tutti quanti lavorare per costruire condizioni di coesione sociale
E anche sulla sicurezza ragionare in termini di equilibrio tra libertà e diritti dell'individuo ed esigenze della collettività sapendo e per me questa è una scelta vuole dirla proprio così se non suonassero retoriche queste parole
Di vita prima ancora che una scelta politica
Sapendo che le libertà e i diritti dei singoli fanno sempre il premio sugli altri interessi che sono quelli della collettività
Certo dobbiamo ragionare con equilibrio ma per invece innanzitutto questo bene la libertà le garanzie e i diritti dei singoli e beh quando si accetta che la la pena
La giustizia
Quella regolazione dei conflitti che ci sono e possono esserci quel costruire e appunto un tessuto sociale che sia fatto nomi disgregazione ma anche solidarietà e di coesione
Possa passare attraverso quel cuneo molto stretto cioè la vendetta sociale dei tanti sull'uno solo che rimane lì sottoposto a quella vendetta e che non ha e sul modo di sottrarsi a quella vendetta
Io credo che in un certa misura noi siamo ad elementi di barbarie siamo elementi di barba ora credo che su questo dovremmo tornare a ragionare scavando anche nelle coscienze di tanti dei tanti che sono rispetto a questo tema così drammatico molto sottinteso e nel senso che sanno di tranquille come se fosse un tema all'apre che in fondo non li riguarda
E e tentando non solo di porre nuovamente non enti di ognuna e di ognuno dubbi e inquietudini puzzle settanta soprattutto la costruzione di altra cultura
Certa dovremo poi sul terreno legislativo anche costruire le mediazioni utili e necessarie ma anche qui voglio dirlo concludendo se alla fine
Paradossalmente cancelliamo del gas a Bergamo l'ergastolo eversiva alla pena che arriva e trentacinque trentasette anni beh abbiamo fatto qualche cosa che grida vendetta insomma dobbiamo anche avere il senso della misura rispetto alle questioni che vogliamo e che dobbiamo e possiamo fare
Da una parte cancellare l'ergastolo sapendo che nei fatti certo per tanti non c'è e per alcuni ancora c'è e non è sopportabile che per alcuni ancora ci sia però allo stesso tempo al momento in cui scriviamo dobbiamo i ecco in mezzo a noi stabilire a quale deve essere il massimo di questa pena ventiquattro anni se ci sono le aggravanti arriviamo a trenta ma io credo che non possiamo andare oltre altrimenti anche qui segniamo un inciviltà
Chiudo realmente dicendo ringraziando
Consigliere comunale che ci ha ha parlato di questa straordinaria esperienza che voglia mettere in campo quella Consulta sul carcere
Questa scissione che c'è tra istituzioni ma soprattutto tra società e carcere da una parte tra quanti se ne occupano in modo molto forte un volontariato
E invece chi ero se ne occupa si dovrebbe occuparsi principalmente anch'essa insomma è perdente noi abbiamo bisogno di costruire queste relazioni e questa interazione soprattutto abbiamo bisogno di guardare a questo panorama carcere
In modo vero
Posso esprimermi così
Dicendo che in fondo la disillusione che c'è in ognuno di noi rispetto a stagioni di alcuni anni fa
Quando grandi utopie sul terreno del carcere pensavamo di poter concretizzare e poi sono state cancellate dall'istituzione certo significa anche amarezza
Ma non significa sconfitta terra che possiamo mettere guardare a questa stagione che avverta su cui possiamo lavorare con occhi molto rigidi e molto attenti e con gli occhi di quelli che realmente pensano che anche attraverso scelte di civiltà come queste si può ridare un senso e una sostanza alla nostra democrazia
In seguito
Il figlio e istanze segnato inerzia di Napoli che
Tra i relatori in quel convegno di studi Vincenzo introducendo il convegno appunto con viene simboleggiata dal novantadue postmoderna rilanciano
C'è
Delusione diffusa
Delusione continua disillusione sul
Grande intende
Facili diritti
Successi
La CIA
Prenderci
Non devono portarci ad arrenderci su seduto in un momento così complicato e difficile come questo in cui il tutto tornare a essere rinegoziato
Viene rinegoziata l'intera Costituzione ma
Non si parla mai delle forme di in attuazione della Costituzione delle forme di negazione stante l'identità la Costituzione riconosce
Vedete
C'è anche un aspetto di comunicazione politica in questo periodo continua a insistere soprattutto defilato questo problema ma come comunichiamo sulla sui diritti come comunichiamo sulle libertà fondamentali
Ma comunicano in modo un po'nichilisti consenso che tutte queste cose sono derogabili bisogna avere la forza nella Costanza di riproporre con pazienza alcune inderogabili alcuni diritti che non possono essere messi sul tappeto della negoziazione perché devono essere sottratti a qualsiasi argomento ad hoc
Ricordava simile a un attimo fa qual è stato il ruolo dalla Corte costituzionale è stato un ruolo dell'eterno anche se poi nel complesso il giudizio sulla Corte costituzionale non dovesse così negativo
Ma rispetto a questi temi è stata la sanzione di una forma che oggi ci ritroviamo pericolosamente
Ed è stata la soluzione del fatto che non bisogna preoccuparsi della gara soltanto nei fatti larga sono non c'è
Perché appena vita viene ridotta un certo numero di anni ci sono forme diverse
Agire sull'ordinamento penitenziario in sostanza l'ergastolo
Questo è un argomento più pericoloso di tutti gli altri perché non prende di petto la questione la decontestualizzata priva di sostanza
E nello stesso tempo non è vera perché non soltanto un argomento ad hoc ma non è vero che l'ergastolo nuova sia stato punito
Non soltanto nelle statistiche giudiziarie ma nella vita concreta delle istituzioni penitenziarie l'ergastolo c'è pesa quinta i suoi effetti dentro
Ma che cos'è questo ergastolo perché bisogna oggi ancora una volta ritornare su questo al mento di inderogabilità dei diritti e delle libertà che rendono caso incostituzionale ma la contrarietà alla regola costituzionale evidente nonostante i costituzionalisti facciano gli equilibrismi su questo non c'è sembra che si possa definire una pena che si socializza o se rieducativa appena che
Riattaccare la spina se poi non appena aperte
Non soltanto la regola
Costituzionale relativa alla pena minima la Costituzione ci parla anche della vignetta delle persone
Della dovere di tutelarle in tutte le formazioni sociali ebbe e lo sappiamo tutti che il carcere anche una formazione sociale quindi non può essere il luogo
In cui la dignità della persona negare Tanzi ma poi gli argomenti costituzionali sono tanti sono tutti molto profondi
Ma la contrarietà soprattutto bisogna ribadirlo in tutti i dibattiti difficili che vanno fatti in sede politica democratica
Culturale la contrarietà è forte rispetto ad una idea
Dei principi
Diritto penale
Rito penale moderno Luigi su questo scrittore pagine indimenticabili è un diritto che o funziona con una separazione netta fra quello che uno ha fatto è quello che uno e oppure è un diritto che tornerà sempre a perdere la propria identità
Tornerà a essere a confondersi con la morale da una parte con la religione dall'altra ci riporterà ad una idea del tutto medievale di confusione fra crimine è peccato fra delitto peccato o fra peccato elemento di male che fra appena peccato
Cioè fra diritto e religione questa idea dalla confusione un'idea insopportabile pre moderna nessun diritto penale potrà sopravvivere se continuerà a lavorare in questo
L'arroganza di questa appena e anche la sua contro finalità lo diceva benissimo Nicola avanti c'è un potere
Di definire qual è il tempo della vita c'è un potere di confondere quello che uno ha fatto in un attimo e di destinare quello che uno ha fatto in un attimo per tutto il tempo della vite si confonde il fare una cosa in un attimo con l'essere per tutta la vita
Ora basterebbe un normale trattato di psicologica senza scomodare
Il nella vecchiette staffetta di Musatti per raccontarci che quello
Perché le vicende
Dell'identità sono vicende che cambiano nel tempo che quello che noi siamo ieri o un attimo fa è una cosa diversa da quello che siamo oggi
Che c'è una prepotenza molto forte nel fissare l'identità di un individuo a quello che ha fatto molti anni prima
Ed è una cultura queste che oltre ad essere arrogante anche stupida
Perché nega se stessa rapporti la possibilità sistema sociale di sopravvivere una forma di consenso ad una forma di solidarietà che sono meno angoscia
E meno angosciante che cosa succede oggi
Io sono preoccupato da una sorta di
Ritorno di una contrattazione segreta discrezionale lontana dagli sguardi che avviene nel chiuso del carcere è ancora possibile a mio parere la critica di sinistra del si
Perché questa critica di sinistra della Guzzi ma è una critica che che verrà in mente discrezionalità che sono di discrezionalità senza appello discrezionalità che formano meccanismi di potere molto squilibrato e che avvengono nel chiuso di una decisione dove contano forme
Stratificato e molto forte chi ha il potere e chi non ce l'ha
E soprattutto credo che bisogna guardare con un certo sospetto
Tutto quello che il pare possa avvenire con l'estrema facilità
Lo dico francamente anche da persona vicina
I soggetti che si sono fatti portatori di queste di queste riforme ma pensate per
Tubolare un diritto fondamentale alla sessualità nel carcere basta una circolare
è successo l'altro giorno io sono da un po'di tempo mi fido molto delle mie emozioni sono rimasto un po'scosso ma come basta una circolare
Qual è l'imbroglio e l'imbroglio perché i i diritti per i diritti per attuare i diritti non basta come dire cancellare un comma di una di un regolamento ministeriale beh condivisione riattivare una cultura molto forte
Sa molto come dire di recupero di tempo perduto proprio in un attimo cosa tenute non va bene il principio è giusto ma bisogna renderlo effettivo valido farlo diventare la linea portante di una grande riforma
Che ampia come intento fondamentale l'esistenza di alcune inderogabilità diritti per questo io credo che la battaglia sull'ergastolo con tutte le contrattazioni di cui ci ha parlato adesso Ersilia Salvato debba essere una battaglie grazie alla quale riprendere l'idea di che cos'è la pena oggi perché riparlare del problema la pena oggi di quanto appena nel tempo della penna
Significa
Riparlare delle basi
Giuridiche e morali
Società Italia
Grazie di tutto il resto violazione la parola AFORP ovazioni che è uno dei degli sceneggiatori del film la mia generazione è stato proiettato questa mattina appunto c'aveva
Chiesto promessa di intervenire in questa in questa sede
Considero
Io continuo pochissime cose credo perché
Pensavamo di fare un dibattito stamattina qualche una serie di motivi
Il dibattito non c'è stata e quindi il tema nel chiesa racchiuso dentro la storia che noi abbiamo tentato di portare sotto forma di linguaggio cinematografico
In questo momento non non ce l'abbiamo sotto mano non ce l'abbiamo
Per cui ecco rispetto alla questione il rally questioni che nel ponevamo
Dentro la storia dalla mia generazione che erano molto relative a una realtà
Viva in un periodo che è molto lontano
Eccome
L'interpretazione che se ne dava all'epoca
E quindi negli anni ai primi anni ottanta del mille novecentottantuno ottantadue un tentativo appunto di raffigurare i valori che noi pensavamo ci fossero in quel momento rispetto alle questioni che erano poste in gioco in uno in uno scontro tra generazioni su temi fondamentale della società civile
Che riguardavano anche l'esistenza del carcere in quanto istituzione nota totale con una il pensiero critico che negli anni settanta aveva attraversato tutto alle tematiche delle istituzioni totali
Fare oggi probabilmente una riflessione sulla situazione attuale quindi con tutta questa distanza non solo dagli anni ottanta ma addirittura dagli anni Settanta e hanno segnato appunto il i punti di cambiamento che hanno introdotto elementi di cambiamento che poi hanno portato per esempio alla alla riforma la stessa legge Gozzini
Rifletterci oggi significa però capire quanto
Il tempo non solo il tempo della pena delle generazioni di persone so che hanno attraversato
L'universo del carcere il tempo oggi non è un non segna un elemento positivo secondo me rispetto alla situazione attuale in relazione a quella che è appunto una maturazione di tutti questi ragionamenti atteggiamenti e passioni che nella nostra nel corso appunto dalla nostra storia noi abbiamo vissuto probabilmente la situazione ecco io dico così lo dico in maniera molto banale la situazione mi sembra peggiorata culturalmente anche parecchio
E credo che oggi si stia attraversando appunto un periodo in cui non è difficile fare questi discorsi appieno
Praticando le appunto nell'attuale coscienza critica che c'è nella nella società credo che stiamo attraversando un periodo molto buio da questo punto di vista e quindi riuscire a tenere in piedi a seguire una linea continua a tenere in piedi una linea continua diciamo di sinistra comunque legata ai valori che per me sono qui quindi i valori che si radicano in quegli anni se negli anni settanta e che da allora
Oscillando nelle varie fasi ne viene anche drammatiche ci sono state rimangono appunto come filo continuo di critica a un un un'istituzione che appunto sì è considerato allora io credo si debba considerare ancora oggi in qualche maniera un'istituzione da era di nuovo lì nel suo complesso concettualmente da rimuovere
Sì sì di DDT su queste tematiche poi si scende sul problema
Della pena del significato della pena del valore indica in particolare di questa parola ergastolo cioè De la Pena totale
Pensando appunto a quanto noi abbiamo immaginato forse sognato storicamente queste che questa parola si potesse cancellare dalla nostra
Civiltà giuridica e rendendosi conto invece che nonostante
Un enorme come dire in coscienza sia salda Prisa oggi però
Anche molti passi indietro sono stati fatti da un punto di vista culturale rispetto a queste qui non non sono
Non mi danno una persona pessimista credo che però appunto
Si tratta di una parte di tener duro e di raccogliere del PdL forse organizzarle in qualche maniera per arrivare a dirle a degli obiettivi io qui credo che appunto non ho seguito il dibattito precedente ma credo che uno dei punti che noi continuamente sottolinea e anche
Con l'uscita del del film che siamo riusciti a
A scrivere poi a produrre abbiamo sempre sottolineato in tutte le occasioni che ci è stato possibile è quello di sicuramente di arrivare a una soluzione
A una soluzione di libertà per tutti coloro che appunto
Della nostra generazione che ancora sono imprigionati questa è una maniera io credo concreta al suono di tentare di fare in modo che il pensiero critico non solo in seguito si è ancora vivo su questo aspetto specifico dalla nostra storia
E che da questo e accanto a questo appunto si ricostruisca una cultura delle libertà una cultura delle delle individualità e di la forza che vede delle comunità che esprimono queste culture
Che si tenti in in qualche maniera di costruire anche un pensiero quindi forte di sinistra su queste tematiche e però anche capendo io qui non ho gli elementi per poterlo fare che dire in poche parole però capendo come questo
Tentativo di ricostruire in un'altra forma perché probabilmente sicuramente le forme che molti di noi
In tante maniere
Hanno cercato di mettere in atto nel corso degli anni delle nostre lotte e poi le nostre critiche alla società
Carceraria probabilmente non era se non è sufficiente anzi sicuramente sì sta parlando di qualche cosa che va visto in una anche in un'ottica diversa
Nell'ottica appunto di un'epoca che si chiude e di un'altra che ci appare come un qualche cosa ancora di enigmatico rispetto alla a alle culture che stanno sopravvivendo in questo momento che non mi sembra affatto culture in questo momento
Di che diano grandi speranze di libertà
Ecco io adesso non
Mi fermo un attimo qui voglio dire che credo che noi ci impegneremo ancora e sempre su su questo tema però tentando appunto un attraversamento forse un po'diverso
Con un altro tipo di maturazione che riguarda non solo noi appunto della generazione che
Attraversato il carcere io in parte ovviamente minima rispetto ai tanti compagni che ancora ci stanno e quindi che sono latitanti che hanno problemi enormi rispetto alla propria esistenza
Però comunque un grande consapevolezza che questa questione è una questione che ci riguarda
Seppur con tante sfumature tante differenze ci riguarda ci appartiene
E dobbiamo in qualche maniera a fare in modo che si addicono conclusione una soluzione positiva e di libertà e dentro questa io penso che ne possiamo appunto ripeto
Esprimere il nostro pensiero critico totale verso un'istituzione che riteniamo appunto appartenga non ci debba appartenere nei confronti appunto se prendiamo i valori della civiltà giuridica come valori che vanno emancipati anche rispetto al tempo che non è solo tempo di pene quindi riguarda la sensazione di indirizzo ma che devono diventare
Barumini evoluzione in trasformazione si appunto che anche la pena non è una un valore di fissità non debba essere non debba avere un valore di fissità evidentemente questa cosa va ripresa con forza
Fino appunto a poter arrivare a di finire appunto quanti che tipo di valori di importanza di barriere appunto la questione delle libertà libertà degli individui rispetto a un'istituzione di questo genere ecco io per il momento mi fermo quindi ringrazio chi questi dibattiti avrebbero fatti molti di più magari pensarci con maggiore energie e risorse siamo disponibili stamattina parlando appunto Moro farmaci chiedeva anche ci stimola Anna a prendere contatti a seguire la la questa realtà di antico e Romano siamo disponibili con le energie poche che c'abbiamo ma comunque ce l'abbia e quindi ecco un augurio una speranza che si possa riprendere anche in questo clima difficile questo Fo discorso in maniera forte crederci e appassionarci siccome siamo sempre stati
Distribuito io non ho
Altri gli iscritti a parlare non so se qualcuno del pubblico due video qualcosa altrimenti o
Luigi ferraioli appunto
Darete apporla Luigi ferraioli per
Trarre le conclusioni di questo nostro dibattito e più in generale aggiunto della giornata dedicato a questi questi argomenti da Antigone qui oggi
Ma la conclusione e che
Dobbiamo molto vergognarci cristiano difendo appunto in una situazione vergognosa vergogna non soltanto desistenze
Dell'ergastolano
Ma anche il fatto che nel provvedimento che avrebbe richiesto una settimana
Dal primo governo punto di sinistre nella storia della repubblica si trascina come ci ha raccontato Ersilia Salvato come sappiamo purtroppo per perseguito questa penosa vicenda
In questo anno in parlamento senza a arrivare alla fine anche per l'opposizione per le resistenze
Di molti esponenti della sinistra
E a me pare che siano vergognosi anche gli argomenti che ci ha riferito
Il re si sia salvato che sono peraltro
I soliti appunto che sempre vengono opposti anche contro chi di sostiene l'abolizione della pena di morte
E cioè il la diffida sociale il principio della sicurezza e poi l'argomento di fondo che poi il più importante l'idea in altre parole che l'opinione pubblica e a favore delle carta ecco io voglio innanzitutto dire una cosa su questo punto io non so se l'opinione pubblica e a favore delle Castro probabilmente lo è
Probabilmente anche a favore della pena di morte
Detto questo io credo che sia una responsabilità politica e aggiungere immorale
Della classe politica una classe di governo proprio per questo abolite Perca su questioni di diritti su questioni di garanzie bisogna avere il coraggio di andare contro il senso comune
Anche perché il senso comune e in gran parte formato dal diritto e dalle leggi
Su queste questioni il senso comune è un prodotto artificiale della civiltà della cultura e cioè del diritto che la cultura è un prodotto
Se due secoli fa avessimo ci fosse stato un referendum sul dei delitti e delle pene
Il volumetto Beccaria che oggi è considerato il manifesto del liberalismo e dello stato di diritto moderno praticamente dal dall'intera cultura
Mondiale avrebbe ricevuto il voto di dieci persone cioè Beccarini e di qualche suo amico
Tant'è vero che i delitti e delle pene è stato immediatamente messo all'indice
I diritti e le garanzie sono anche contro la maggioranza sono contro il senso comune
Sono clausole che vengono convenute proprio perché a tutela dei deboli a tutela di chi si trova potenzialmente contro tutti
E dunque è una responsabilità del classe politica del Parlamento del governo
Affermare diritti e garanzie indipendentemente dall'impopolarità che questo contingentemente può comportare io credo che questo debba essere un principio di deontologia politica che non ha nulla a che fare perché spesso viene mascherato come democrazia viceversa il voler riflettere il senso comune il volevano rappresentare nelle sue forme e anche nei suoi aspetti spesso più regressiva
I su questioni di diritti su questioni di garanzie è responsabilità della politica costruire senso comune anche contro appunto l'opinione della maggioranza ammesso e non concesso che su questa questione la maggioranza abbia una posizione forcaiola
L'ergastolo a che fare fatti con diciamo uno l'insieme dei diritti fondamentali è la mediazione di tutti i diritti della persona è un poco alla pena di morte e appunto la morte civile come ricordava Nicola Valentina è una morte civile e che rivale a una riduzione in schiavitù una riduzione in schiavitù appunto così la definì bene sono in costante costante che pure sosteneva la pena di morte per questi liberali erano anche molto molto violenti era tuttavia contro l'ergastolo perché l'ergastolano rappresenta una riduzione in schiavitù
Propria delle epoche più rotte
E
Era talmente diciamo confermarla opposizione all'ergastolo
Che pure fu introdotto nei primi codice settecenteschi che la rivoluzione francese
L'Assemblea costituente nel novantuno
Mentre mantenne la pena di morte a voi l'ergastolo ritenendo più grave
Della stessa pena di morte
E infatti nella scala delle pene subito dopo la pena di morte è prevista la pena di ventiquattr'anni di fare certamente allora
L'esecuzione penale era molto più penosa nel senso che ventiquattr'anni fare lavori forzati erano senz'altro molto più afflitti della reclusione odierna e tuttavia era assolutamente chiaro a tutti a certamente avventa ma costante ai costituenti francesi che l'ergastolo è una piscina più afflittive più grave della morte
E con lo stesso argomento l'ergastolo proprio perché molto afflittivo furore introdotto nel Codice Napoleone nel mille ottocentodieci
Proprio con lo stesso argomento perché più fitti usavano
Ecco oggi noi ci troviamo con questa vergogna perché in altri Paesi l'ergastolo a un cenno cent'anni anche in Francia in altri Paesi la pena della reclusione è appunto al massimo a vent'anni
A quindici sono i livelli delle pene appunto ormai europei e noi abbiamo l'ergastolo e i trent'anni di pena massima
E questa pena lo hanno detto che relazioni introduttive è chiaramente incostituzionale perché contrasta con l'insieme dei diritti fondamentali
Contrasta con i seguenti fondamentali che si disse gli assumono appunto in quella dignità delle persone ricordato Eligio Resta che rappresenta il fondamento diciamo costituzionale del
Dello stato di diritto finalizzato appunto alla a valorizzazione della persona che viceversa viene negata da questa sorta di morte civile
E c'è una contraddizione ovvia è evidente tra il principio il divieto di i trattamenti contrari al senso di umanità e questa tortura psicologica che l'eliminazione appunto del tempo proprio vedere grafico
C'è la contraddizione ecco un
La finalità di rieducazione della pena qualunque cosa noi pensiamo di questa finalità perché evidentemente l'ergastolo non può o non è compatibile con la post con l'idea di inserimento sociale che rappresenta lo scopo delle prime indicato dalla Costituzione
Ed è assurdo
Che si possa sostenere come ha sostenuto la Corte costituzionale che l'ergastolo è costituzionale perché
Di fatto non esiste di fatto possono essere spesi concessi benefici della Gozzini benefici della
Della legge penitenziaria del settantacinque e questo è un paradosso è un sofisma è un'assurdità
è come dire che la la pena perpetua è illegittima perché di fatto non è perpetua è una contraddizione in termini
E la pena perpetua illegittima perché esiste solo nelle norme ma la Corte costituzionale non è che deve eliminare i fatti d'eliminare per l'appunto delle norme e la contraddizione esiste tra le norme e la Costituzione ed è del tutto irrilevante anche se ci fosse un solo Castorama
La Corte Costituzionale come il Parlamento è chiamato a eliminare una norma e non è incidere sulla realtà ovviamente con la conseguenza che inciderebbe sulla realtà l'argomento che di fatto
Gli sette hanno
Ne condiziona
Non esiste per anni quindi si stempera
Conseguente discrimina assolutamente ingiustificati
Possibilità di
I benefici dipenda elementi del tutto casuale
Le estrinseci che quindi si dissolvono in pesante
Anche se fosse vero
Mente cioè fino all'anno
Vorrebbe dire che l'arte
Giudiziaria
Da non essere quindi
Oggi dice fra una settimana
Tra queste discussione
Credo
Nella con
Nel senso comune ricostituire
A questo comunità
Vorrei comunità
Perché si costituì
Nel secolo scorso
Tutti eccetera finché
E di morte questo Comit
Per lo stesso titolo
Sì
E questa
Parliamo di di prendere come
Riprendere
Essendo
Preso diciamo no
Discussione
Gli esiti impegna
Verificare
Consentitemi di
Si può salire