"Rimettere in moto l'Italia. Mobilita', mercato, solidarieta'" convegno promosso dalla Confindustria

Di un
Comunque il nuovo
Di proposte da Dahrendorf sulla disoccupazione come di conseguenza
Del processo del progresso tecnologico della Global
O
Lavoro
Importanti
Non solo Genoa
A fare dura voterà uno
Baratto pentito risulta
Nuovo
Però
Con la bici grazie saluto rinforzato Giustino ora entriamo nel merito del convegno con la relazione introduttiva di Pietro Marzotto consigliere incaricato del centro studi della Confindustria
A me è stato affidato il messaggio il compito non non semplice di portare la sintesi di molti lavori infatti in un anno di ricerca età
Accadde invece studiosi di prima di prima grandezza sul sugli aspetti della cambiamento della modernità e della mobilità
Sicuramente c'è un grande fenomeno di flessibilità nella società italiana che è quella del del ritardo con cui convegni si sviluppano l'abbiamo iniziato con mezz'ora di ritardo
Io avrei dovuto già sì nella mia relazione quindi scusatemi cercherò di essere breve salterò molte delle cose scritte nella relazione per abbreviare
Però il tema non è semplice
Da un ventennio Confindustria organizza da quasi un ventennio
Ogni due anni un grande convegno sugli aspetti fondamentali che ritiene fondamentali che riteniamo fondamentali dei temi di dibattito che debbano fare emergere le dinamiche e le esigenze profonde della realtà economica sociale e produttivo del Paese
Che debbano prospettare necessità per il nostro Paese di revisioni sostanziali nell'ambito istituzionale normativo ma anche in quello culturale e comportamentale
I questa volta abbiamo scelto un anno fa e l'abbiamo affidato alle cure di molteplici studiosi i temi della mobilità del cambiamento
Della mobilità nel duplice nella duplice accezione di opportunità per il cittadino per la persona e di pre requisito al pieno dispiegarsi delle potenzialità di sviluppo
Del Paese
In questo
In questi anni novanta abbiamo avvertito tutti l'esigenza che si realizzasse in Italia
L'attitudine ad uscire da una società troppo burocratizzata
Che limita libertà individuali soffoca al mercato per andare verso la piena valorizzazione invece delle risorse umane dei valori e delle capacità che le risorse umane sanno esprimere possiamo ricordare alcune parole di Benedetto Croce visto che siamo anche a Napoli diceva fiaccare l'individualità e disegno da stolto e nella misura in cui riesce e cosa perniciosa
Se si guarda allo scenario internazionale
Vi è la diffusa convinzione che di fronte alla sfida della globalizzazione dei mercati le economie dei Paesi europei non riescono ad esprimere pienamente il loro potenziale di sviluppo e faticano a tenere il passo con altre aree
Noi abbiamo voluto approfondire i temi della mobilità del cambiamento perché avevamo la percezione un anno fa quando abbiamo deciso questo tema
Confindustria che l'eccessivo ingessamento delle società
Fosse un'importante causa forse una concausa ma molto importante dei più alti livelli di disoccupazione che caratterizzano il nostro continente rispetto ad altre grandi aree industrializzate
Ci pareva in particolare che in Italia una diffusa mentalità collettiva
Che vive il cambiamento più come sofferenza che come opportunità avesse ispirato nel tempo normative sempre più rivolte alla tutela dell'esistenza dell'esistente
Queste normative avevano loro volta consolidato una cultura ostile al cambiamento
In altro modo una cultura poco favorevole al cambiamento addetti innescato normative
Che hanno facilitato la conservazione dell'esistente i due fenomeni hanno interagito tra loro bloccando ingessando la società del paese
Tale situazione nell'era delle grandi trasformazioni tecnologiche e della globalizzazione dei mercati ci sembra incompatibile con l'obiettivo di vincere le sfide competitive poste dal confronto internazionale
Nelle ricerche che oggi presentiamo come due volumi pubblicati e discutiamo in questo convegno ci siamo chiesti se nell'economia italiana omissioni impedimento allo sviluppo
Proprio da ricondurre al deficit istituzionale e culturale di mobilità
Da un lato infatti
Lo sviluppo dell'economia italiana ha raggiunto risultati di rilievo specialmente per quanto attiene alla di livello della crescita dall'altro però appaiono evidenti gli squilibri di natura settoriale e dimensionale territoriale di questo sviluppo il modello di sviluppo rimane in qualche modo incompleto ma al fermo perché ancora non pienamente radicato nelle regole del mercato e nell'abitudine alla concorrenza
L'economia di mercato ormai nessuno più lo mette in dubbio e la condizione base non solo per continuare a partecipare al progresso di interazione di integrazione europea ma soprattutto per rispondere ai bisogni di una società avanzata e in rapida trasformazione
Come più volte Confindustria sostenuto il mercato non è di destra come una vecchia cultura continua a credere continua a credere così come non è di sinistra la gestione di servizi sociali
La gestione sociale dei servizi pubblici e l'assistenza ai bisognosi
Sono gli eccessi di dirigismo di spesa pubblica clientelare spacciata come spesa sociale
E discrezionalità burocratica che impediscono di rispondere ai bisogni di una società aperta mobile e flessibile verso cui tutti vogliamo e dobbiamo tende ma quanto davvero aperte mobili flessibili sono oggi la società e l'economia italiana e questo l'interrogativo che sta alla base dell'ampia riflessione cui hanno contribuito con il loro lavoro scientifico e in piena autonomia valenti studiosi appartenenti a numerose università e centri di ricerca
Queste analisi che come ho detto sono pubblicate nei due volumi curati da Paolo Galli per il centro studi di Confindustria conferma la nostra intuizione empirica di una bassa mobilità
Dell'economia e della società italiana che si focalizza sulle tre grandi tematiche mobilità territoriale mobilità sociale e mobilità occupazionale
Su questi tre aspetti mi soffermerò brevemente per illustrare quali sono i punti critici
Per quanto riguarda il primo punto la mobilità territoriale emerge con grande forza che l'Italia è uno dei Paesi con la più bassa mobilità territoriale non solo rispetto ai Paesi anglosassoni tradizionalmente molto mobili ma anche rispetto agli altri Paesi europei
La quota di abitanti che hanno cambiato residenza negli ultimi cinque anni e pari al quarantacinque quarantotto per cento negli Stati Uniti in Canada Nuova Zelanda Australia al trentasei per cento in Svizzera al ventitré in Giappone che non è un Paese molto mobile al venti in Austria in Italia questa quote al diciassette per cento
Al netto mi scuso dei numeri ma credo che siano essenziali per dare rendere l'idea al netto dei cambiamenti all'interno dello stesso Comune di spostamenti di residenza sono Italia attorno al due per cento all'anno
Quindi fuori dallo stesso Comune
Questa percentuale compresa tra il due dieci nella generalità dei paesi europee in Germania sono intorno al due i solo spostamenti tra lender diverse
Alcuni fattori generali hanno determinato l'ultimo quarto di secolo una riduzione di un terzo della mobilità territoriale
Questi sono l'invecchiamento della popolazione la diminuzione del numero medio dei componenti della famiglia l'aumento dell'occupazione della quota di famiglie con più di un occupato all'allungamento dei percorsi formativi
L'aumento della proporzione di famiglie convocato in proprietà
La distorsione nella politica abitativa quanto il doppio quale quale doppio mercato dell'affitto e la tremenda tassazione i passaggi di proprietà
Non tutti questi elementi sono negativi però insomma questo è quello che ha determinato una fatto in Italia una determinata una determinante cruciale della mobilità territoriale il possesso dell'abitazione
è significativo al riguardo che nel trentuno quando solo il sedici per cento delle abitazioni
Era di proprietà dell'occupante i tassi di mobilità erano attorno al venti per cento incorpora vilmente più elevati di quelli odierni compiuto il sessantatré per cento delle abitazioni
Occupate dal proprietario
E altrettanto significativo che a causa della vent'virtuale sparizione del mercato dell'affitto
L'Italia sia uno dei Paesi con la più alta percentuale di abitazioni protetta questi dati danno conto degli effetti gravissimi della disciplina di vincolistica degli affitti
Il blocco l'equo canone
Dell'elevato prelievo fiscale sulla compravendita della casa
Tale normativa ingessato il mercato obbligato quasi due terzi degli italiani a questa rubrica l'abitazione ha costretto all'immobilità quasi l'intera popolazione
L'evoluzione più recente mostra segnali di ripresa nella mobilità territoriale specie a corto raggio e ciò fa pensare che essa torni a seguire percorsi di più efficiente allocazione delle risorse umane dimostra una maggiore reattività rispetto ai tradizionali fattori di attrazione e repulsione legati rispettivamente ai livelli del reddito
E della disoccupazione tuttavia lo studio parte del lavoro del compito di lavori complessivi svolto da perché guidata da Galli mostra che ci sono o forse sbaglio non è matura ma insomma mostra che ci sono province contigue che hanno disoccupazione Torino dell'oltre il dieci per cento con Cuneo elastiche le ha al quattro per cento o Savona Imperia o sapone Carrara che le hanno no oltre al dodici come Reggio e Palma che le hanno anch'essi A tre A quattro quindi
Questi fenomeni anche di mobilità tra
Province molto contigue sono limitati
Il secondo aspetto riguarda la mobilità sociale
Su quale vorremmo notare che nel dopoguerra abbiamo conosciuto un diffuso processo di mobilità per mobilità sociale intendiamo la la fattualità che i cittadini si muovono verso l'alto e verso il basso della scala dei redditi dei ceti sociali
Allora nel dopoguerra abbiamo assistito a un diffuso processo di mobilità ascendente essenzialmente legato alla trasformazione della nostra società da Società agricola a società industriale e di servizi
Due italiani su tre appartengono c'è una categoria occupazionale riversa e più alta di quella dei loro padri quando però si confrontano le chance relative delle diverse categorie esistenti a di pervenire ai vertici della piramide di carriera si scopre che è massimo il peso dell'ereditarietà e quindi il rischio di
In mobilità intergenerazionali nelle posizioni sulla subalterna e qui si parla di una mobilità tra padri e figli
In Italia i figli appartenenti alla categoria occupazionale più elevata
Hanno diciassette hanno possibilità diciassette volte superiore
A quelle i soggetti di ogni altra appare provenienza di non perdere la loro posizione sociale contro le dieci della Francia alle nove la Polonia stile cinque sei degli altri Paesi esaminati
Viceversa per la classe più bassa diciamo ingiunge era quella più elevata sono solo di quattordici volte sono beni di quattordici volte inferiori rispetto a quelle di ogni altra classe
Quindi il confronto con i Paesi socialmente più mobili come gli Stati Uniti suggerisce che per comprendere pienamente le determinanti della mobilità sociale non si può prescindere dagli incentivi generati dalla distribuzione del reddito e dei costi di accesso al sistema di formazione del capitale umano
Negli Stati Uniti l'effetto positivo determinato dalla forte diseguaglianza delle retribuzioni compensa largamente l'effetto disincentivante
Del costo dell'arco scolarità rispetto a quello nostro dando luogo a una maggiore mobilità occupazionale ascendente
In Italia in altri termini in Italia la comprensione la compressione aiuti finanziari retributivi da un lato disincentiva l'investimento in capitale umano la scuola volto a favorire l'ascesa sociale
E dall'altro riduce l'entità delle perdite di benessere generate da una discesa verso classi di reddito inferiore c'è meno competizione tra uomini in sostanza quando la distribuzione del reddito e molte qualità aria non vale più la pena di fare grandi sforzi per eccellere meglio accontentarsi del poco che sia perché premio della propria fatica sarebbe modesto
Questi dati inducono a ritenere che in Italia siano forti versetto dei particolarismi presenti nei processi di selezione
Dell'occupazione e quelli dei vincoli operanti nel mercato del lavoro l'elevato grado di protezione del posto di lavoro goduto dei lavoratori dipendenti
La burocratizzazione delle carriere e le spinte per lungo tempo perseguite alle guerre qualità lirismo dei trattamenti retributivi si sono tradotti nella massima ineguaglianza
Delle opportunità di chiarire e nella minime efficienza dei meccanismi di Feletto selezione in base a competenze e di impegno
Tutto questo a rallentato l'impossibile sviluppo del paese e vengo al terzo punto quello del mercato del lavoro
Le analisi condotte tracciano un quadro che mostra segni di cambiamento
Peraltro insufficienti a ribaltare le condizioni di rigidità che tradizionalmente lo ha contraddistinto qualche risultato di flessibilità si è ottenuto negli orari di lavoro comincia emerge anche qualche elemento di flessibilità nel costo del lavoro qualche maggiore elemento
Per la verità
Prima dalla guerra dopo la guerra i cottimi spesso cottimi veramente legati alla prestazione del personale ha presentato nei termini percentuale sulla retribuzione
A lorda e netta mensile gli operai più di quello che la presenti no oggi ma io ricordo quando negli anni settanta la rivendicazione sindacale era che il cottimo fosse uguale per tutti
Allora questa non era un elemento di flessibilità di premio
Quindi qualche elemento emerge ma i differenziali territoriali sono molto contenuti non riflettono ancora le differenze nelle condizioni locali del mercato del lavoro
Anzi è probabile che in termini reali le retribuzioni siano più elevate in alcune aree del Mezzogiorno dove sicuramente più basso il costo della vita specie se si considera il prezzo delle abitazioni
Così come assai piatto differenziale di guadagno netto annuale tra gli assidui al lavoro e i grandi assenteisti l'economia italiana
Continua a soffrire gli effetti di una normativa quanto mai vincolistica non solo per quanto attiene al costo ma anche alla durata e alle condizioni del contratto di lavoro
Dall'elaborazione e effettuate sui dati del Bureau nostra lego statistiche degli Stati Uniti risulta che l'Italia è il paese in cui e più difficile sia per vedere che trovare un posto di lavoro
Nella media del decennio ottantatré novantatré
Il tasso nostro disoccupazione in senso stretto cioè dato da coloro che hanno lasciato il posto di lavoro che non riescono a riprenderlo è stato dell'uno virgola uno per cento all'anno
Contro valori compresi tra il quattro e il sette nella generalità degli altri paesi
Il paese che più si avvicina l'Italia in Giappone che a lume mentre che peraltro ha un tasso com'è noto disoccupazione complessivo dell'ordine del tre due tre tre per cento ha detto che si alza
Specularmente più alte in Italia che in tutti gli altri Paesi la disoccupazione fra i nuovi entranti nel mondo del lavoro per lo più i giovani
E le donne nel Mezzogiorno
Le rigidità istituzionali si sommano e interagiscono con la do do Lezzi occupazionali di alcuni segmenti della forza di lavoro ad esempio le difficoltà occupazionale della donne tendono a ridurre le disponibilità complessiva la mobilità le coppie in cui entrambi i coniugi sono occupati di fronte l'opportunità di uno spostamento geografico si trovano a fronteggiare non facile alternative di scelta quali l'abbandono l'occupazione da parte di uno dei due la rinuncia al trasferimento la rottura di fatto del nucleo familiare
Il problema è aggravato in Italia dalla carenza di servizi pubblici rivolti all'infanzia dalla scarsa compatibilità
E dalla scarsa
L'incompatibilità trattai lavorativo l'organizzazione di servizi pubblici e privati
A parziale correzione di una figlio nel mercato del lavoro totalmente ingessato possano essere invocate analisi svolte sulla base degli attivi invece le quali mostrano quote significative di lavoratori dipendenti che lasciano un lavoro per iniziarne un altro
Si tratta comunque i dati
Appunto presi dall'archivio INPS che altri nostri ricerche particolare quella di Meldolesi come quella di chi non se non sbaglio
Mettono in dubbio sulla attendibilità diciamo sulla completezza dei dati dell'INPS a rispondere a tale quesito il fatto che negli ultimi quindici anni il divario nei tassi di disoccupazione fra centro nord mezzogiorno sia cresciuto di quasi dieci punti
Nonostante sostanzialmente i postini Sordi lavoro ci ha cresciuti non lo stesso numero dimostra che il mercato del lavoro e della casa sono bloccati Mezzogiorno è cresciuto molto la popolazione che trattato alle forze di lavoro in questi anni
Ma è anche vero che i giovani del Sud sono riluttanti a lasciare la propria terra perché l'aumento del reddito disponibile mettere famiglie meridionali in condizione di offrire una rete di protezione ai figli disoccupati
Inoltre una certa mentalità di protezione in suggerisce alle ferite meridionali non lasciare andare i figli a lavorare se non in un posto di lavoro a tempo indeterminato possibilmente statale non a rischio
Come si legge nei nostri studi sono i figli del modesto benessere meridionale che hanno spinto il saggio ufficiale disoccupazione Mezzogiorno al massimo storico
Non meno importante e sostegno che proviene dalla diffusione del sommerso
Perché la possibilità di svolgere un lavoro precario o in nero riduce gli incentivi ad occupa ad accettare un'occupazione regolare specie se questo comporta un cambiamento di residenza
Non vi è dubbio che molte persone occupate inattività irregolari si dichiarino disoccupati in questo il saggio di nel due mesi molto interessante
Perché un saggio sul territorio un saggio
In Italia solo due disoccupati su dieci sono disposti ad accettare un lavoro ovunque esso vengo offerto
E quattro disoccupati su dieci accetterebbe un lavoro solo al proprio Comune
Quasi la metà dei disoccupati dichiara di essere
Questi sono i dati che provengono da da dei censimenti di non essere disposto ad accettare un lavoro per meno di un milione e mezzo netto al mese pochissime accetterebbe un contratto a tempo determinato
Ma non è solo il mercato del lavoro che stato ingessa uno dei casi più eclatanti anche con i mercati finanziari
Sì accettato per molti anni anche se la situazione oggi è migliorato uno stato di inefficienza degli intermediari chi ha poche uguali che non che non ha favorito lo sviluppo di un moderno mercato del controllo riprese anche per questo motivo pesa ancora in modo notevole
L'origine sociale l'impresa e che in un anno subiscono trasferimenti di controllo familiare all'interno la famiglia o di mercato sono appena due e mezzo per cento e per quelle medio piccole quasi la metà dei casi siano esaurisce nell'ambito della famiglia
L'impressione somma complessiva e che le regole abbiano privilegiato gli insider coloro che sono già dentro
Quelle regolano posto una barriera all'entrata di nuovi arrivati sia che si trattasse di giovani inoccupati sia che si trattasse di chi cercava casa o voleva ampliare o avviare una attività imprenditoriale ne sono
Chiara manifestazione anche gli aspetti relativi alla licenza commerciale
Ma ci sono ostacoli culturali istruzioni istituzionali alla mobilità
A questo deficit di e mail mobilità
Si accompagna con un forte blocco di tipo culturale il sistema educativo e formativo è molto lontano da una cultura della imprenditorialità non accetto facilitato lo sviluppo nei giovani delle caratteristiche tipiche dell'imprenditore anche dell'imprenditore di se stesso io non abituato i giovani a contare su se stessi
Una formazione moderna deve puntare allo sviluppo delle capacità logiche della creatività sulle competenze trasversali linguistiche e informatiche e metodologiche capacità di sviluppare progetti risolve problemi di lavorare in gruppo
Il rafforzamento del sistema formativo è un passaggio obbligato per porre le persone in condizioni di pari opportunità iniziali e di favorire quindi la mobilità sociale
Poi il blocco normativo e istituzionale si è andato consolidando un sistema di tipo dualistico fatto da una legislazione rigida mirata alla protezione delle categorie corpi professioni con un pregiudizio favorevole al sistema pubblico e dall'altro lato da un'Amministrazione che premia le garanzie formali e non mi risulta
Il nostro paese ha un fardello prodotto da questi fattori istituzionali costituito da centotrenta a centocinquanta mila leggi vigenti contro pare le sette mila della Francia della Germania e da dieci quindici giorni che ogni italiano dedica annualmente ha rapporti con i pubblici uffici con un costo sociale ed economico e aggiungerei umano uniforme
I cittadini singoli con le famiglie incontro grandi vincoli alla mobilità vincoli che sono di natura legislativa via amministrativa tra i primi come accennavo la difficoltà di trovare un'abitazione in affitto
La scarsa diffusione del lavoro a tempo determinato la disciplina per l'accesso alle professioni dalla quale deriva una rigida segmentazione anche territoriale di questo particolare mercato del lavoro tra i secondi quelli amministrativi la scelta della residenza l'esecuzione degli sfratti l'iscrizione ad albi professionali validi su scala provinciale
Anche ripresi incontrò ostacoli legislativi amministrativi e la mobilità interi complessi normativi assegno tolgono riprese la possibilità di operare in un determinato settore o territorio
Vorrei parlare però per chiudere ancora tre quattro minuti degli elementi cambiamenti in corso le ricerche hanno individuato anche
Gli elementi di cambiamento nell'ultimo decennio accanto a quelli di rigidità
Molte cose sono cambiate già negli anni ottanta anzitutto la grande industria dove le politiche di mantenimento dell'occupazione ci sono di Twitter politiche volte a rilanciare la competitività anche attraverso processi di ristrutturazione
è cambiata in qualche caso la fisionomia della media industria una classe di dirigenti una classe di dirigenti Menaggio e dotati di alta proprio professionalità va sempre più affiancando la figura tradizionale del proprietario amministratore si afferma la distinzione tipica nella media la grande industria in tutti i Paesi più avanzati tra azionista che investe consiglio d'amministrazione che controlla i manager che amministra
E controllato e può essere sostituito
Fenomeno di grande rilievo è stata anche l'affermazione della micro industria
E con essa di una classe sociale
Che ha forti attese corre notevoli rischi il fatto che i dati sul turnover del lavoro dipendenti in Italia non sono molto distanti da quelle di altri Paesi lo si deve in primo luogo la forte presenza di piccoli prese
Che nascono crescono si confrontano con le regole di mercati concorrenziali ma anche falliscono
Centinaia di migliaia di piccoli imprenditori e milioni di lavoratori autonomi hanno garantito sviluppo competitività l'Italia interagendo in maniera del tutto diverso dal passato con i propri dipendenti
In questi dati ci sono fatti positivi reali ci sono fatti negativi lo studio di Meldolesi indica anche nel lavoro nero nella oppure nella
Cessazione riprese che per qualche ragione chiudono oggi per riaprire domani con gli stessi imprenditori con le stesse maestranze questo in questo senso contesta anche il lavoro di conti Kipling lavoro di tetti che deriva dai dati Inps
Sulla quel campo apparente mobilità dei dipendenti
Comunque sul piano territoriale i dati censuari mostrano che si sta attivando in particolare al Sud un un processo di sviluppo industriale largamente endogena ossia basato più sulla formazione di nuovi prese guidato dall'azione di forze locale
Che da spostamenti di capitale e in questo senso eh
Egli Oggiono
De da alterare e non è vero che i fenomeni di fusione coinvolgono solo i settori del made in Italy ma si estendono uno spettro molto ampio di produzione che sono la base del generale fenomeno di retribuzione territoriale del redistribuzione territoriale industria
Altra innovazione importante è stato lo sviluppo di nuovi monitor organizzare la produzione e i servizi
Resi possibili dalla rivoluzione elettronica informatica che tendono a fornire una classe di lavoratori assai diverse tra le classi operaie impiegatizia prevalenti fino a venti o trent'anni fa
Ci sono così affermate nuove realtà sociali
E con esse nuovi lavori aspiratore valori e aspirazioni in gran parte incompatibili col contatto sociale tradizionale basato su altre garanzia e bassa mobilità
Pinocchio teme di rimettere in moto l'Italia è io credo noi crediamo che la domanda di nuovo con la quale il nostro Paese si confronta oggi possa fare affidamento su energie competenze immaginazione capacità di sacrificio ampiamente sufficienti per gli aggiustamenti che ancora si rendono necessari
In Italia però c'è stato un mercato Zoppo fino ad oggi non solo perché ampia parte del sistema produttivo e finanziario è stato direttamente ed è direttamente e indirettamente controllato nel settore pubblico
Il mercato è stato incompleto anche per una ragione più profonda
Perché i cittadini non avevano che a mio giudizio non hanno interiorizzato i principi del mercato
Quelli della competenza
Del merito della responsabilità dell'autonomia della valutazione dei risultati della flessibilità
Abbiamo ricordato che sono in atto significativi cambiamenti
Non sarà semplice imprimere loro la successiva necessaria accelerazione e consolidare anche perché molti italiani lavoratori e imprenditori pensano ancora che sia possibile ottenere i benefici del mercato in termini maggiore efficienza benessere e lavoro senza pagare i costi in termini
Di apertura rischio e di mobilità
Più elevati livelli di mobilità del lavoro e di flessibilità salariale non sono di per sé è un sinonimo di maggiore diseguaglianza nella distribuzione dei redditi o di maggiore incidenza dell'area della povertà e delle maggiori emarginazione
Al contrario l'Italia uno dei Paesi europei in cui più sensibili sono ossia la rigidità del mercato che lavoro sia la diseguaglianza dei redditi e quindi questo sembrerebbe contraddire l'equazione modalità uguale diseguaglianze suggerire anzi i nessi causali possono essere in direzione opposta
La maggiore diseguaglianza dei redditi rispetto agli altri Paesi europei
E in larga misura riconducibile alla persistenza dei vistosi dualismi del nostro sistema economico sociali primato tutto quello territoriale tra Centro-Nord Mezzogiorno
Ritengo che in questi ultimi anni contraddistinti dalla crisi dell'intervento sta denari e si sia fatta strada nel Sud una nuova consapevolezza l'ho percepito anche l'anno scorso il nostro convegno di Catania
L'assistenza pubblica soprattutto quando riguarda i comportamenti dell'impresa non favorisce il perseguimento dell'efficienza deresponsabilizza l'imprenditore impedisce nei fatti il raggiungimento di una piena autonomia di mercato da parte dell'impresa non esistono formule magiche né ricette facili per riprendere la via del riequilibrio territoriale
Ma è evidente che occorre introdurre forme contrattuali flessibile modificare il sistema di internazionali determinazione delle retribuzioni che conduceva troppo un'infermità gli ha scarso legame con la produttività con i risultati
Rivedere le regole di ingresso e di uscita dal mercato del lavoro
Occorre osservare rafforzare i meccanismi di informazione e di formazione finalizzati alla mobilità è un fatto culturale
Va abolito l'assurdo istituto del monopolio pubblico del collocamento occorre una mobilità fondata sulla possibilità gente di lavoratore di riconvertirsi
L'attitudine al cambiamento è il requisito più importante per l'imprenditore che voglia vincere la sfida della produzione sensibile della qualità dell'organizzazione ed è essenziale per confrontarsi su mercati aperti e fortemente concorrenziale molta strada dobbiamo ancora percorre in questa direzione impresa devono essere incoraggiate a crescere rafforzarsi patrimonialmente a investire in innovazione ricerca ciò significa ancora una volta a rafforzare il mercato e smantellare le troppe barriere alla concorrenza che esistono nel nostro Paese privatizzazioni liberalizzazioni rafforzamento degli organismi di tutela della concorrenza sono la via maestra per aprire il mercato
Solo un mercato forte può ricomporre naturali dualismi del mondo imprenditoriale il dualismo tra grandi e piccoli prese tra imprese del Sud Corea del Nord tra imprese che esportano imprese che lavorano sul mercato interno per lo Stato
Tra imprese che lavoro su commesso per il magazzino tra impresa forte intensità di lavoro a forte intensità dica capitale e via elencando
Il più il mercato sarà forte più i dualismi si potranno ricomporre in una politica per l'impresa che consenta di valorizzare ogni aziende efficiente e Kia al suo
Come suo presupposto la competizione
Scrive Eugenio Montale uomo nuovo nasce per eredità ancora troppo vecchio per poter sopportare il nuovo mondo
Le attuali condizioni di vita non hanno ancora cancellato le tracce del passato si corre troppo
Ma si sta ancora troppo fermi uomo l'uomo è
In altre parole in fase sperimentale DNA risultanze cifre
I traguardi fino secco e ormai assai vicino impone a tutti noi imprenditori lavoratori uomini di governo e di cultura i superare incertezze delle scelte e delle sperimentazioni
Di valorizzare respinte portare dalla Società italiana e di puntare con decisione al rafforzamento della crescita economica e civile
Del nostro Paese ringrazio il miscuglio se sostato più lungo del tempo che mi ero segnato
Grazie a monte
Allora
Ci sarà un'introduzione affidata al professor Schizzarotto e poi gli altri che sono qui al tavolo parteciperanno alla tavola rotonda di discussione sul tema mobilità sociale diritti ci arriva Santorso Schizzarotto
Beh io in questo intervento concentrerò l'attenzione su alcuni aspetti
Sei processi di mobilità occupazionale
Collegando le con il tema dei diritti di cittadinanza e mi consenta però sulla mobilità occupazionale per la buona ragione che rappresenta uno degli indicatori più sintetici e nello stesso tempo più affidabili denigrato di dinamicità e di apertura di una società industriale
E appena ricordato adesso il dottor Marzotto che il qual era il tasso di mobilità intergenerazionale assoluta registrato nel nostro Paese
Io devo solo ricco mi limito a ricordare che si tratta di una proporzione di individui immobili che colloca l'Italia in una posizione intermedia
Tra le nazioni industriali sia europei sia extraeuropei e che sembrerebbe quindi un dato apparentemente tranquillizzante al quale sottostanno però due motivi di preoccupazione
Il primo è che si assiste nel tempo ad un declino ancorché lieve di questi tassi di mobilità intergenerazionale cioè sembrerebbe che negli ultimi trent'anni l'Italia abbia rallentato questi flussi di scambio tra posizione sociale e il secondo motivo di preoccupazione è che le disuguaglianze nelle possibilità relative di mobilità interna intergenerazionale cioè nel disparità nelle chance di movimento queste invece rimangono costanti nel tempo e erano sono i vantaggi che ha oggi l'essere figlio di dirigente di libero professionista di impiegato eccetera per permanere nelle posizioni di vertice annoti lo stesso peso che avevano circa cinquant'anni orsono e appunto come ha ricordato prima il dottor Marzotto si tratta di disparità
Di non lieve entità i dati li ha già ricordato Luís è inutile che io mi di lunghi su quelli mi limito semplicemente a dire ad aggiungere che le disparità nelle possibilità relative di mobilità intergenerazionale in Italia non sono sono più basse
Di quelle che ci sono in altri Paesi ad economia di mercato già non solo negli Stati Uniti ma anche per esempio della Svezia che ha conosciuto una lunga esperienza di governo pro labour e che ha un tuttora una forte sistema di welfare decisamente cospicua
E questo panorama quindi poco felice preoccupante diciamo per il nostro Paese si oscura ulteriormente se noi consideriamo la mobilità di carriera cioè quello che succede nel corso della vita lavorativa di una persona
E qui la maggioranza quello che accade che la maggioranza degli italiani rimane per tutta la vita nella stessa categoria occupazionale ancorché come si diceva non nella stessa mansione o nella stessa impresa rimane la stessa categoria nella stessa categoria occupazionale dicevo per la quale ha fatto il suo ingresso nel mondo del lavoro e a questo elevato livello di mobilità intra generazionale di carriera assoluta si accompagna a elevatissime disparità ancora una volta nelle possibilità relative la faccia Embraer medico che gli squilibri Cellini uguaglianze nelle chance di mobilità di carriera del nostro Paese sono seconde solo a quelle dell'Ungheria vengono un po'prima di quelle della Polonia ma sicuramente sono maggiori di tutta la generalità
Dei Paesi vuoi ad economia di mercato
Abbia ad economia di mercato sia questa o meno temperata da sistemi di welfare variamente
Niente
Quindi io vi credo che si possa affermare con ragionevole margini d'incertezza che l'Italia costituisca uno dei paesi che maggiormente si allontanano da una situazione di pari opportunità nella competizione l'accesso alle varie posizioni occupazionali e dunque anche alle varie posizione sociale i motivi che dello stato di cose che ho sommariamente descritto sono ovviamente molteplici e vorrei che mi consentisse di soffermarmi brevemente sui moti su su due al su due elementi sui modi nei quali il nostro Paese a istituzionalmente regolato
Le modalità di funzionamento del sistema formativo e ha regolato il mercato del lavoro si tratta di due da due elementi che sono notoriamente cruciali per la strutturazione delle chance di mobilità e quindi direi che vale la pena di soffermarsi su quello comincerà i della scuola e qui va fatto notare che pur essendo rimasti non essendo riusciti ancora ad estendere l'obbligo scolastico al di là dei quattordici anni si è comunque agito in modo da garantire formalmente quelle che sembravano le massime possibilità di uguaglianza entro tra soggetti di diversa provenienza sociale degli esiti formativi e quindi di accesso alle varie posizione nel mondo del lavoro in particolare sono state fortemente omogeneizzate gli indirizzi della secondaria superiore la formazione universitaria è stata lasciata presso che indifferenziata
Tranne recenti interventi interni di livelli di preparazione fornite sì è trascurata e si continua a trascurare la formazione professionale sia scambiata la gratuita o quasi del servizio scolastico post obbligo per una vera politica attiva del diritto allo studio e l'esito di questo tipo di regolazione istituzionale dei processi formativi è stato fortemente negativo
Permangono considerevole disparità nelle disuguaglianze nelle chance di considerevoli disparità nelle chance d'accesso alla formazione secondaria superiore e universitaria in funzione delle origini sociali dei singoli e queste disuguaglianze anche queste sono stabili riforma della dell'obbligo e quant'altro non ha cambiato nulla dal punto di vista disuguaglianza relative
Ciononostante produciamo pochi soggetti in possesso di una formazione superiore molto meno di quanto se ne producono nella generalità dei paesi ad economiche industrializzati e malgrado ciò a causa delle rigido Craven finalismo che opera nel nostro mercato del lavoro
Secondo il quale dove è più importante il titolo di studio che ciò che si sa e a causa delle forti protezioni poste a tutela del posto di lavoro di chi è già occupato diplomati laureati sono destinati come è noto a lunghe lunghissime attese prima di trovare la loro prima occupazione
E a causa dell'assenza di ragionevoli politiche di formazione professionale hanno buon gioco caratteristiche di stampo particolaristico le appartenenze familiari le reti amicali e via discorrendo anziché le capacità e le abilità degli individui nel determinare a parità di titolo le posizione d'ingresso
Nel mondo dello
E vorrei appunto venire brevemente al mercato del lavoro anche qui lo diceva appunto anche prima il dottor Marzotto
Il le la logica di governo seguita e consistita sostanzialmente nel tentativo di massimizzare massimizzare l'eguaglianza
Dei livelli di tutela di chi è inserito nel mercato del lavoro in questo senso per lo meno credo che vada interpretato l'elevato grado di protezione del posto goduto per i lavoratori dipendenti in questo senso credo che possa essere lette le spinte per lungo tempo perseguite verso una burocratizzazione un controllo burocratico delle carriere e verso le quali amento dei trattamenti retributivi e tutte queste forme di regolazione hanno trascritte a mente ridotto le possibilità di selezionare positivamente
Le persone in base a competenze d'impegno nell'esercizio del proprio ruolo professionale
E per conto hanno prodotto deficit motivazionali riduzione delle spinte a voler progettare autonomamente i propri destini lavorativi e anche formati
E come ho detto prima permangono forti fortissime situazione di disuguaglianza cioè l'esito di questi interventi è stato di far permanere forte situazione diseguaglianze io con questo ripete non voglio negare che i vincoli normativi che hanno irrigidito Terrizzi visto nel mercato del lavoro
E che solo adesso iniziano timidamente ad essere attenuati non abbiano svolto e non possono svolgere in termini di principio importanti funzioni di tutte e neppure non voglio negare che queste misure normative così come i provvedimenti assunti in materia formativa non derivassero delle legittima preoccupazione di garantire alcuni fondamentali diritti di cittadinanza sociale e di cittadinanza economica
Quello che intendo riaffermare che questi diritti di cittadinanza sono stati declinati nomi in termini di uguaglianza di opportunità ma in termini di uguaglianza di questa seconda interpretazione parrebbe a prima vista le più vicine a criteri di equità in realtà come dimostra l'esperienza storica italiana e quella di altri Paesi se questo principio se questo modo di intendere i diritti di cittadinanza sociale e eccidi che ed economica
Vengono applicati a tutti viene applicata a tutte le sfere della disuguaglianza e viene applicata nello stesso modo a soggetti composizione distorcente riforme questa concezione rischia di mascherare preesistenti situazioni di privilegio e di crearne anzi di nuove rischia di limitare in misura eccessiva il principio della libera progettazione dei vestiti dei destini individuali e rischia di irrigidire così fortemente i meccanismi selettivi da ingenerare inefficienza del sistema economico e crisi di legittimità nel sistema di welfare la via d'uscita al paradosso dal paradosso italiano dal paradosso cioè per cui gli sforzi di garantire la massima uguaglianza degli esiti si sono tradotti nella Massimino uguaglianza delle opportunità formative di carriera e più in generale sociale non consiste dunque nell'abolizione del sistema di welfare o nella negazione dei diritti di cittadine
Tali prevalenti nel Paese
Qualche segno in questa direzione come incentrate perse
Ma molta strada credo resta da percorrere in particolare mi sembra che occorra suscitare o risuscitare forse
La convenzione la convinzione della necessità di differenziare gli interventi del sistema due di welfare indipendenza dalle situazioni dei singoli che sia necessario riaffermare l'esigenza di sottoporre questi interventi
A valutazioni di efficacia e di efficienza e infine che sia necessario convincere la gente delle legittimità
Dell'assunzione di procedure selettive una volta che si sia garantita ragionevoli condizioni pari opportunità di Turner
Grazie presso Schizzarotto allora abbiamo circa un'ora
Io credo che più che relazione sia opportuno faccio un po'di domande cerchiamo di aprire un dibattito fermo restando che non cercheremo di non imitare dibattiti televisivi elettorale di questi giorni quindi siete anche liberi di intervenire tra di voi io vorrei partire con la signora Bonino anche perché il suo onomastico anti chiederle che cosa vuol dire garanzia dell'uguaglianza dei punti di partenza appena finito di dire questo Spitzer otto qual è il punto di equilibrio tra all'opera di deregulation ma che mi pare sia venuta fuori come necessaria e diciamo la difesa dei diritti di di di di cittadinanza sia in termini inteso in termini sociali che economici
E se lei mi consentirà forse prima di risponderle su questo di fare forse due osservazioni solamente la prima riagganciandomi ad alcune cose dette dal format sotto che m'hanno molto non non dico colpita perché le
Però certamente mi inducono a qualche riflessione a me sembra forse perché io vengo da una stranissima famiglia di contadini poveri Piemonte poveri Toma piemontesi liberali quindi erano assoluta stranezza in questa piccola cittadina di brave lo assicuro
In più provincia bianca e dove davvero dichiararsi liberale in più con questo tipo di formazione erano ancora considerati veramente un dato di stranezze la l'osservazione che faccio è questa mi pare che molto timidamente forse troppo timidamente stiamo uscendo da ad una situazione ed affermando riproducendo alcune parole
Che negli anni Settanta o anche dopo certamente parte della mia generazione riteneva de delle parolacce per esempio mercato
Per esempio la meritocrazia
Per esempio responsabilità individuale
Per esempio senso del rischio
Tutte un serie di parole di concetti
Che credo nel nostro Paese almeno dal punto di vista diciamo politico voglio dire o nell'ambiente politico
E non hanno mai avuto grande cittadinanza e forse ha ragione lei quando dice forse non si è ancora interiorizzato bene il senso o i vari sensi della parola mercato
Che non ha nulla a che vedere con la giungla perché persino al mercato alle sue regole
E credo che con molta fatica credo questo tipo di concetto dico a livello politico al vostro nel vostro ambito credo fosse più normale forse da sempre
Questi tipi di concetti cominciano ad assumere una cittadinanza chi è stata secondo me negata per molto tempo
Le ragioni sono varie ma è indubbio che noi abbiamo vissuto una situazione culturale che era una situazione culturale di massa o cattolica o diciamo di sinistra ma dove l'individuo la sua responsabilità
Il suo assenso anche del merito del rischio del rischio d'impresa persino di impresa individuale c'è il rischio di vivere sostanzialmente la famiglia è una micro impresa
Anche beh tutto questo ha avuto scarsa cittadinanza che io non so risponderle se un sistema culturale che poi ha influito un sistema politico e quindi poi un sistema legislativo o se non è per caso l'inverso devo dire anche che forse oggi non è forse è questo che mi interessa quello che interessa di capire rispetto ad un dato di globalizzazione rispetto ad un dato di futuro che cosa quali lacci lacciuoli lasciare cadere
Ma che vuol dire quali anche tipi di rischi individuali di responsabilità ce la cultura liberale
è una cultura di responsabilità non è affatto una cultura media Anarchia e tanto meno una cultura lassista esattamente il contrario certamente una cultura di grande responsabilità individuali
Allora il problema che si pone non non tanto perché non voglio tornare su quello dell'uovo e della gallina è indubbio che Elastic conferma la la ricerca in modo molto più approfondito lo conferma però
Al mio paesello agli inizi degli anni sessanta passò il concetto che invece di fare i piccoli contadini delle Langhe era molto meglio andare a lavorare nell'indotto FIAT perché l'indotto FIAT comunque garantiva il al ventisette del mese eccetera
Questo ha avuto tutta una serie di conseguenze anche culturali
E anche di doppio lavoro per esempio e anche di certi abbandoni e anche del fatto che il figlio dell'operaio non può tornare a fare il contadino deve fare perlomeno il figlio dell'operaio anzi per la verità deve fare l'impiegato e poi passò che oltre quel a oltre a andare a lavorare nell'indotto FIAT con stipendio al ventisette passo che il meglio in assoluto per i nostri figli anzi per i figli dei miei genitori era di fare l'impiegato statale
Perché quella rara proprio la garanzia assoluta di inamovibilità sostanziale
Da tutti i punti di vista
Indipendentemente da dove la parola merito non esiste proprio per sua natura e per suo concetto e dove peraltro anche la altamente o di carriera interne ha avuto sempre come criterio quasi unico sempre per non dire il più importante quello dell'anzianità sostanzialmente uscire da questo che sta che abbiamo così interiorizzato credo e uscire da questo che poi ha avuto risvolti normativi o primo o è stato causa non lo so è certamente una necessità anche se è un processo molto difficile
Ora
Garanzia di eguaglianza in realtà garanzie di opportunità
Opportunità ma che vuole anche dire situati agli inizi degli alla vigilia dell'anni due mila per esempio nel concetto dell'educazione permanente da tutti i punti di vista
Dove per educazione non s'intende la terza media o o o la laurea o solo le cose standardizzate ma è un modo di vedere evidentemente la vita e le poco costo opportunità di nessuno di di di ciascuno escono ultima battuta prima di passare la parola ad altri
Proprio dalla mia esperienza europea
Ero convinta che ci fosse poco mobile mobilità in termini europei scopro che c'è poca mobilità anche all'interno del proprio comune la cosa certamente non aiuta ma se c'è una cosa che non abbiamo interiorizzato sicuramente è il senso dell'Europa come patria comune e certamente la nostra e certamente l'idea di studiare europeo lavorare europeo
Delibere europeo
Ho il senso che laurearsi a Roma o piuttosto che a Danimarca non vuol dire all'estero
Quindi una dimensione di una patria sostanzialmente c'è una grande opportunità per tutti
Certamente e chiudo questo a una motivazione
E che forse ha si è sbagliato forse sono sicura sia sbagliato nel fare dell'Europa un puro dato monetario sostanzialmente senza la spinta politica di una unità politica di una patria politica di una opportunità
Politica per cui
Scenica non Schengen sta di fatto che andare a Parigi lo sentiamo ancora come andare alle all'estero che tutti i programmi di studiare in Europa sono quelli da noi nel nostro Paese tutte queste potenzialità sono le meno meno meno sfruttate
Che mandare un figlio a Londra sembra ancora un'avventura manco fossimo non so
E che tutti i programmi di formazione permanente di formazione europea appunto di opportunità siamo il paese che li sfrutta Obie vivamente di meno perché credo e in termini nazionali o comunali come mi avete dimostrato magari nella stessa strada
Certamente in ambito europeo questo senso dell'Europa
Cittadinanza più ampia che diritti ma non che io non ho mai conosciuto diritti senza doveri non so bene che cosa siano francamente beh tutto questo io credo che una svolta culturale poi anche e politica che sarà molto mi sembra molto difficile e che si sta forse tentando a fare i primi passi adesso
Maurizio
Abbiamo smesso allora diciamo questo
Lei ha sentito prima nelle relazioni ci sono alcuni dati francamente impressionante cento solo centoquarantaquattro mila tra i disoccupati si dichiarano disposti a lavorare ovunque tempo parziale con un contratto a tempo determinato soltanto il venti per cento si dichiara disposta accettare un lavoro ovunque in Italia
Mentre un milione e mezzo mentre CBS la metà disoccupati dice di voler guadagnare almeno un milione e mezzo e ben trecentosettantacinque mila dicono di volevo trovare lavoro nell'ambito del comune di residenza
Poi nel calcolare disoccupati c'è un'indicazione e cioè su quelli che sono disoccupati in senso stretto cioè che hanno perso un posto di lavoro vengono calcolati nell'uno virgola uno per cento una percentuale nettamente inferiore a quella di tanti altri Paesi in distretti industrializzati
Mi domando se questa ingessatura del mercato del lavoro e dentro il mercato del lavoro di questa ingessatura il sindacato si senta e in che misura responsabile e che cosa propone il sindacato per superare questa condizione
Vaccino assoluta iniziò con una confessione personale delle volte ho partecipato a moltissime tavole rotonde con fermissimamente interessante in ogni circostanza uno cerca di dire nel limite delle sue possibilità
Cosa intelligente soprattutto comprensibili però subito dopo si chiede dopo che succede
Ecco io senza rispondere direttamente alla domanda che mi è stato posto a Cecchi Gori affronta un tema che le attraversa tutte compresa la questione della mobilità
Qui è stato negato un tema
Debbo dire per la prima volta per lo meno di quello che è a mia conoscenza
In una riunione dalla massima cessazione degli imprenditori italiani Confindustria
Che è quello delle condizioni delle famiglie delle persone
Con il concetto di pari opportunità
Quando è fondamentale diritto di cittadinanza delle persone e vogliono crescere progredire
Se noi passiamo da l'analisi della cellula familiare ne segnava il concetto di pari opportunità
Ad un Paese industriale un Paese evoluzione un Paese grande tradizione come
Il nostro
Io credo che tutti dobbiamo trarre delle conseguenze siccome lo stiamo per non è una convegno di educande
Ma siamo soggetti sociali organizzate e onestamente siamo anche un potere politico non quello che ci attribuiscono
Non potere partitico ma potere politico per le vicende economiche sociale della nostra società all'arido se questo è il concetto base che io condivido totalmente la vediamo qual è il suo aspetto nel sistema Paese quale conseguenze trarre
Il principio della pari opportunità
Che peraltro è un concetto che membri a cui sono estremamente affezionato visto che danni che ne parlo perlomeno all'interno la mia organizzazione porta ad una conseguenza estremamente semplici nel nostro Paese
Il dualismo che tende ad allargarsi economico sociale e di organizzazione della vita civile
E anche il derivato di una scelta
La prima e dal la guerra cioè l'assenza del principio dalla Paro porto unità
Cioè a meno che qualcuno non dica ve lo dimostri che il Mezzogiorno d'Italia e popolato da cittadini incapaci poco colti svogliati eccetera eccetera eccetera qualcuno deve risponde alla domanda perché oggi l'Italia è una condizione che non ha uguale in nessuna parte d'Europa non c'era più la Spagna meno che nella Germania
Si trova con un Paese profondamente diviso in termini di di capacità economica infermi di organizzazione sociale e ha diritto all'organizzazione alla vita civile
La risposta che io ho dato e credo si possa documentare e proprio questa non è stato mai applicato il principio della pari opportunità oggi non è applicabile come concetto di partenza ma credo che sia applicabile anche in corso d'opera
Qualcuno deve spiegare proprio sul principio dalla baro portualità un imprenditore
Del mezzogiorno o che investe nel Mezzogiorno
Se ha le stesse condizioni non impedito polemiche mesta nel centro nord dell'Italia sì alle stesse condizioni al sistema dei trasporti su strada o su gomma
Sì alle stesse condizioni il sistema delle telecomunicazioni sì alle stesse condizione nell'organizzazione dei servizi sì alle stesse condizione nel costo del denaro e nell'erogazione del credito ecco qualcuno deve rispondere se esistono le stesse condizione il principe e la pari opportunità e realizzate evidentemente ci sono altre analisi da fare ma se queste condizioni non esistono
Se la disponibilità dalla rete ferroviaria tra il Mezzogiorno e il nord e di uno ma tre e mezzo se la disponibilità dalla strada dei trasporti su bombe di una quattro eccetera eccetera eccetera compreso il sistema delle telecomunicazioni
E allora lo dobbiamo dire che un imprenditore che veste del mezzogiorno o uno che non è del Mezzogiorno italiano sta e lo dice che investe in questo territorio
Carte parte con un handicappato consistente che attraverso tutti settore attraverso i quali l'imprenditoria si organizza e si sviluppa
Se questa è la condizione e questa è la condizione
Il principio della pari opportunità che c'è il sicuramente riguardo a cielo a familiari sicuramente riguarda le persone
Sicuramente da noi mantiene quella tradizione culturale che addirittura ci fa sembrare una società organizzata per censo tutto questo vero tutto questo esaminare ma c'è una questione una
Se la scelta dell'unificazione economica sociale e civile del Paese
E una scelta di primario interesse nazionale oppure servì serva da cuochi addetti
Non più nemmeno i vecchi meridionalisti mai nuovi economisti che hanno capito il valore anche ai fini europei di questa unificazione estratto nel tema del Mezzogiorno come se fosse una questione geografica localizzata
Ecco da riunione come lei sa se il sistema che non è solo sociale ma è soprattutto economica e civile
E questo
Se e il principio dall'avaro portone da ha una valenza generale che supera di gran lunga la questione che pure esistono all'interno delle famiglie
E allora da riunione come queste continua a dire non essendo assemblee dei educande
Ma di persone ogni guardia responsabilità precise che può esercitare allora io mi chiedo
Se è possibile trarre anche per le conseguenze
Però io rispondono anche alle domande poste
Sulla mobilità sulla flessibilità per accettato risponde secondo un principio ce ne guardiamo l'esigenza e la produzione del diritto del lavoro e quindi il problema della mobilità che deve andare incontro al lavoro come se fossero anche qua un problema di impresa e di persone
Dimenticando che nel nostro Paese c'è anche un problema nel territorio non a caso la formazione è stato citato nel dopoguerra gli effetti del nomadismo e della migrazione nello risposte se ne possono dare tante si possono dare danze risposte anche all'indagine sociologica e sono state fatte sulla disponibilità al lavoro sulla voglia di lavoro io do una risposta a una domanda
Che la Confindustria pone da sempre ad esempio quella dalle condizioni attraverso le quali si può rispondere
Al bisogno lavoro anche incentivando lo sviluppo e le imprese cioè questa è la flessibilità
Io l'ho detto lo ripeto in ogni sede
Tra l'espressione teorica quasi problematiche intorno ai sacri principi
Dell'intangibilità della retribuzione
Fatti su uno che lavora e una cosa fatto c'è uno che non ha un lavoro e sta perdendo la speranza di averlo è una cosa completamente diversa
Io non faccio l'esercitazione dogmatiche solo bisogno faccio esercitazione pratica se ci riesco sulle condizioni per lo sviluppo che producono lavoro
Se è una delle condizione fra le tante che ho indicato ma una è quella di facilitare l'avvio dell'impresa mediante una flessibilità sul salario contrattata e temporanea
La mia organizzazione nona e situazione ne manco per un nemmeno per un secondo a sedersi intorno al tavolo
A discutere le condizioni di flessibilità se questa produce investimento lavoro aggiuntivo va be'poi lo confermo ora all'Örebro dopodomani
Ma non credo che sia solo questo il punto confermando questa disponibilità che ripeto risponde ad un bisogno reale è il tema che qui è stato sollevato non è un altro e connesso a questo poteva assai più interessante
E diventa un sistema che può pesare nelle vicende politiche del nostro Paese soprattutto se da un un'enunciazione teorica si è basso ad un progetto
E senza commistione delle responsabilità e dei ruoli ma secondo un principio degli interessi comuni per lo sviluppo beh questo progetto può avere eseguito nel nostro Paese non ce ne siamo convinti
Maffettone va be'quale taglia prevale quella che chiede alla politica alle istituzioni di assecondare la mobilità o quella in cui la mentalità della conservazione e più diffusa e radicata rispetto alla mentalità del cambia la cultura del cambiamento
Risposta immediata che probabilmente dalla seconda il problema naturalmente vedere perché prima cercare di rispondere in maniera generale astratta di questo capace mi sia consentita una brevissima inutile proprio mentre il pubblico ma utile per me premesso io sono un filosofo per giunta meridionale addirittura napoletano questo comporta due conseguenze
Una piacevole per me come meno piacevole come le barzellette comincio dalla prima
Io sono molto contento di dalla prole dagli studi di stare in questo teatro dalla parte è la prima volta sola questo lato del del teatro cioè dalla parte della per la scena e dato che sono estremamente stonato
Poco incline alla danza era l'unico modo quindi ringrazio particolarmente Confindustria per avermi dato l'opportunità non esserci mio nonno sarebbe molto orgoglioso di me
Questo
Ma secondo il suo
La verità
La seconda c'entra molto con le tre parole che stanno scritte là dietro diciamo così ecco il mercato ha che io ho sempre avuto molto interesse per il mercato il problema è stato l'inverso ciò che il mercato scarso interesse quello che io faccio quindi questo è un problema che le procure
Qualche difficoltà
Con la mobilità
Porre solo in i problemi un collega di un qualche prestigio
La
A proposito io presente pensato che intellettuale della Magna Grecia sia un complimento un tal Aristotele
Sosteneva che il moto imperfezione e la quiete e perfezione quindi tutto quello che va in direzione movimento detta la napoletana fa un po'schifo quindi la faccia caro di capire più possibile il tema della mobilità ma qualche sforzo ho dovuto fare per questo tipo di formazione
Ora passa l'ultimo tema della solidarietà su questo punto con i dotti dove sono molto dotato perlomeno a parole va la mia solidarietà la soprattutto Giampaolo Galli che ha molto faticato
In generale per mettere insieme diciannove ricerche cosa che diciamo la verità la cura non auguro a nessuno ma in particolare per cercare di capire quello che volevo nella parte della ricerca coordinata spesso vengo alla risposta scusandomi dei parlare non tanto a tavola rotonda anche perché con tutto l'immaginazione immaginare questa parola come rotonda del faticoso
Allora io su quattro punti per rispondere alla domanda sostanzialmente che in breve sono questi uno è il problema il problema è trovare la tesi dominante la tesi dominante e quella citata in maniera chiara e Pispico davvero Marzotto per cui virgolette in Italia c'è una cultura poco favorevole al cambiamento chiuse le virgolette che è stata ripresa la domanda Cisnetto
Il mio problema è che parlare di cultura poco farlo in favorevole al cambiamento è una sorta di scatola nera sì e che cosa vuol dire che c'è una cultura
Poco favorevole al cambiamento messa in questi termini sembra che sono tutti fessi nessuno si può muovere basterebbe fare cento chilometri s felici
Evidentemente ci desse qualche problema in questo la parte della ricerca che è coordinato si sforza di dimostrare che non è razionale certe volte spostarsi non è razionale non secondo i principi dell'economia in senso stretto ma secondo nozione allargata di cultura che include anche la tradizione la cultura in senso antropologico e così via i costi della mobilità sono superiori a quelle come si immagina questo il punto eco per farlo e la gente bisogna che ci siano incentivi selettivi opportuni che cioè il facciano ridiventare razionale morsi
Il secondo punto consisteva tesi teorica la tesi teorica e né di natura filosofica e introduce variabili di natura morale del modello esplicativo sostanzialmente nel capire cosa stiamo parlando a mio avviso non bastano
Non basta un'indagine delle cause dei motivi che generano questa cultura poco favoriva la cambiamento e opportuno insistere anche sugli aspetti morali sull'equità del cambiamento
Ora io
Sono partito tre postulati che sarebbe qui contro compresso anzi un possibile argomentare un postulato di efficienza un postulato di equità è un postulato di emancipazione del lavoratore quest'ultimo è stato introdotto per proteggere per così dire le variabili più deboli mobilità o di mobilità delle persone e delle imprese sia dal punto di vista la domanda con l'offerta di lavoro quindi ma la Claude naturalmente la mobilità del lavoratore invero la parte più debole guardarti asimmetrie come si dice comunemente nel modelle quindi a mio avviso va complicato il modello moda inserire anche questa emancipazione del lavoratore
Questo dà luogo a tesi natura normativa dove normative non vuol dire giuridica o dell'etica
Per cui
Per realizzare quella pari opportunità di cui parlavamo onorevole Bonino e Piero Del Piero Rizza prima va
Considerato che il lavoratore deve essere informato quanto più possibile
E
Deve partecipare ai processi decisionale nella maniera sempre possibile il terzo punto riguarda una sorta di ipotesi lavora che questo molto generale naturalmente una specie di direzione in cui si potrebbe andare
Per fare qualcosa dato questo problema insomma quello che io propongo una sorta di tre Dosso come si dice con neologismo americano
Sarebbe a dire di scambio da una parte più informazione partecipazione al lavoro dall'altra più mobilità
Questo coinvolge ovviamente sindacato della nostra ricerca si presenta una prospettiva di sindacato dei diritti che a me pare molto interessante e proficua
Ma coinvolge naturalmente anche imprenditori le loro associazioni quindi sostanzialmente a mio avviso nel rapporto tra impresa e lavoro
Maggiore trasparenza maggiore comunicazione vuol dire maggiore emancipazione della lavoratore e quindi più facili ma Brita
Dopotutto nonostante i consigli di Aristotele io uomo oltre molti non si muovono molto perché perché sostanzialmente decidiamo dove andare ora è chiaro che un'impresa questo non sempre è possibile rendo conto nonostante le mie competenze in materia ma tuttavia bisogna fare il possibile per realizzarlo
Quarto e ultimo punto un tentativo di applicare questo modello
Alla vita delle imprese ora
Non rappresenta tutto quello che si può fare a Predazzo una minima parte però secondo me è una parte cospicua intelligente nuova e che va seguito si tratta di introdurre nel Codice etico delle imprese
Delle norme che favoriscono la trasparenza e la comunicazione sostanzialmente di far partecipare tutti gli stakeholders cioè tutte quelle che hanno a che fare con l'impresa dalla dirigenza lavoro alle decisioni dell'impresa cosa sempre a misura di cui è possibile ovviamente
Questo mi sembra l'altra parte della medaglia cioè se vogliamo più mobilità se consideriamo la nostra cultura
Come sofferente per scarsa mobilità dobbiamo realizzare delle condizioni che rendono dei bei la mobilità più praticabile una di queste condizioni un codice etico che allarghi l'area di responsabilità nell'ambito dell'impresa ora tre anni fa o di piacere di là di lavorare per un progetto di codice etico che per Confindustria io credo che in quell'occasione Luigi Abete soci ponete siamo stati molto coraggiosa e dare la stura un movimento complicato intelligente
L'abbiamo lavorato più di un anno su questo codice etico è una specie di cattedrale gotica cioè troppo complicato per essere applicata infatti non è stata implementata tuttora mi permetto di augurare al Giorgio Fossa che quindi poter continuare a lavorare su questo codice etico e secondo me rappresenta un elemento importante della democratizzazione dell'impresa
Serve a redistribuire le responsabilità al suo interno e quindi a rendere tutti più immobili nella misura del possibile
Grazie Maffettone che è stato brillante anche se non ha cantato
Franco perduto lei rappresenta l'Italia che si è già messo in moto da sola se non sbaglio faceva l'archeologo poi usufruendo della legge quarantaquattro avviato un'impresa che produce mozzarella
Ci spieghi come si fa a mettersi in moto la soglia
Io è la prima volta che partecipò ad un convegno così importante non sono abituato come la pizza
Quindi mi chiedo scusa anche per l'emozione poi personaggi così storici
In un ambiente così storico dell'economia mi dà qualche problema
Ecco ma prima di rispondere alla domanda
Vorrei dire che io produco mozzarelle
Faccio bufale mala quarantaquattro non è una buffa
Ecco noi siamo
Nuovi imprenditori
Rappresentiamo le impresse inquinante con l'ausilio della legge quarantaquattro meglio forse conosciuta legge De Vito legge che nell'ottantasei approvata in un contesto parlamentare irripetibile secondo noi da allora
Son passati dieci anni e ha prodotto qualche cosa è vero e ci siamo messi in moto Tassone
Un po'abbiamo ascoltato quella canzone di De Gregorio che dice l'Italia che si muove ecco noi siamo sette mila soci nelle nostre aziende
Abbiamo
Mille e cento progetti approvati ottocento imprese
Mille ottocento miliardi di investimento
Mille cinquecento miliardi di fatturato sono numeri che forse fanno sorridere nel contesto generale dell'economia nazionale
E abbiamo non proprio ancora mare Jimmy avremmo ventidue mila dipendenti poco ma un contributo l'abbiamo dato
Ecco
Un unico
Siamo stati probabilmente qualcuno lo ha già detto un miracolo
Perché la legge
Ci ha messo a disposizione sia uno strumento ma abbiamo inventato noi le idee
Noi abbiamo utilizzato una forma uno strumento tecnico
Oggi le nostre imprese tra tante difficoltà esistono veramente e qualcuno ne dubita tanto che in giro quando vado come l'altra domenica a Venezia comune voleva toccare severamente il Mezzogiorno ha creato imprenditori sei esistiamo
Ecco ma vorrei anche
Rispondere un poco il tema che ci ha visto qui decidere così intensamente impegnati la mobilità e per un'attività sociale e non solo noi ma di solito si intende il passaggio di un singolo o di un gruppo di individui da una condizione economica da uno status ad un'altra più elevate in meno prestigiosa
Trovo Bogotà sinistro da confrontando la posizione di un individuo o di un gruppo con quell'occupate dei genitori dalla generazione precedente
Seduti nei loro il gruppo considerato trasmigrare in una fascia di reddito ovvero di un'occupazione diversa da quella cui appartenevano i genitori si parla quindi di mobilità sociale più o meno accentuata viceversa a bassa mobilità sociale quando i soggetti permangono nella stessa fascia di reddito nella medesima occupazione troppo finzione sociale dei genitori
Una elevata mobilità sociale caratterizza la cosiddetta Società aperta
Una ridotta mobilità sociale e al contrario tipica di una società bloccate
Ovvero come anche si dice di una società dominata da Castelli e da corporazione
E i fattori che influenzano la mobilità sociale sono molteplici stabilire se fosse il più rilevante il sistema formativo cioè l'istruzione e la formazione post scolastica nelle società in cui chi merita un po'accedere facilmente alle scuole di ogni ordine e grado la mobilità sociale accentuata e il figlio di un operaio che abbia talento e volontà
Di apprendere oppure diplomarsi laurearsi e quindi aspirare ad un impiego il proprio di Krizia ad una posizione più elevati
Un altro fattore che agevola oppure ostacolo alla mobilità precostituito dalla mancanza o dalla presenza di accentuate regolamentazioni per l'accesso alle professioni
Quando l'esercizio di una professione è fortemente regolamentato è assai probabile che i figli se è buono le orme dei genitori e dei parenti
E per sette perché godono delle relazioni col dei genitori o con l'ambiente professionale che ha potuto stabilire la fame
Così l'accesso e l'esercizio di una professione liberale che richiedono un severo esame di ammissione
è un prolungato genocidio favoriranno i figli e nipoti di coloro che già esercitano quella professione
E poi
Penso che dovrò anche accorciare il mio intervento però ritengo una cosa molto importante
E
La dico
Oggi si discute molto di riforma dello stato sociale
In alcuni casi si richiede visto ridimensionamento
Apprendiamo dalla Rizzo che è disposto a discutere di questo quindi mettiamoci attorno a un tavolo per creare nuove condizioni per il Paese
Io ritengo anche
Che il problema dei problemi
E proprio nel creare impressa
La partita ancora una volta si gioca sul tavolo delle piccole e medie imprese e tutti in generale
Ne conoscono come l'ossatura della struttura occupazionale
L'orario in cui è possibile far nascere nuovi posti di lavoro
Noi siamo disponibili
A creare lavoro e raccogliere mobilità da altre parti del settore occupazionale
Ma abbiamo bisogno anche in questo di aiuti perché le nostre professioni io per esempio faccio l'allevatore necessita di competenze e di qualificazione
Ecco allora io concludo innanzitutto quinti cosa chiedere al nostro governo al nostro Paese
Modernizzare il contesto tra le altre cose modernizzare nel contesto normativo e legislativo semplificando rendendolo più adeguate alle esigenze delle imprese
Per portare io direi definitivamente alla crescita economica e civile di tutto attenzione dietro a tutto il nostro Paese
Grazie tenuto l'abbiamo con una decina di minuti io volevo tornare a Larizza e chiederle non le sembra che il sindacato rischia di rimanere schiacciato da un lato tra l'Italia che si è messa in moto e dall'altro da coloro che stanno fuori dal processo produttivo che quindi sono tagliati fuori dal sistema delle garanzie so che per esempio si stanno cominciando a formare non dico dei sindacati regala parole eccessiva ma sono dei dei movimenti che rappresentano coloro che stanno fuori
La soglia prego
Amanda
Nell'esposizione cioè a me pare che quello che tu hai detto gli si pari opportunità però vediamo nord e sud per esempio intermedi trasporti infrastrutture cioè non c'è per l'impresa pari opportunità oppure ci sono costi che sono aggiunti e per esattamente però io le ho richiamate su questo hanno un po'ad un problema non è che stiamo discuta intendo anche chi crede nel mercato eccedenze in assenza o perché si pone Conidi un'assenza dell'intervento del Governo dello Stato
Possiamo discutere delle modalità nell'intervento per esempio sulle infrastrutture di un potere centrale o regionale che che dir si voglia larghi voglia dire che volevo solo sottolineare che anche chi crede nel mercato è nelle regole del mercato non preconizza l'assenza totale di una intervento dello Stato discutendo di quale intervento dello Stato
Ora non è molto utile tornare forse indietro e dire ma l'intervento dello Stato nel suo del Mezzogiorno c'è stata
C'è stato da molti molti anni risultati non sono eccellenti ma non è che è stato virgolette nell'abbandono nell'oblio
Allora tutto questo è che sulle pari opportunità è probabile che oggi non ci sono il problema è quali meccanismi coinvolgendo anche il potere centrale o quello regionale
Possiamo mettere in moto perché le pari opportunità per l'impresa e per il bar Perec il lavoro si sviluppino ma tutto questo lo si può fare se partiamo dal concetto che concorrenza mercato eccetera sono una aspetto positivo e per il lavoro soprattutto per il lavoro per i lavoratori vista la carica che storico
Ma credo che non ci siano dubbi che io non è che faccio una teoria dello stato
Asfissiante totalizzante in alternativa al mercato l'impresa assolutamente no anzi ho posto il problema
Della responsabilità collettiva
Perché are condizioni che facilitano insediamenti all'impresa quando parlavo di pari opportunità che quando parlo di impresa parla il lavoro che Generali impresa
Bene io parlavo di una cosa che credo non c'è bisogno Marco deve leggere i testi scolastici se nel nostro Paese c'è una tale un tale esausto
Di condizione ai fini dello sviluppo non è nato per caso è stata una scelta politica che è stato operato nel nostro Paese in tempi antichi forse necessaria perché lo sviluppo del sistema infrastrutturale al Nord rispondeva Acid Jazz dell'unica zona del Paese che a monte sull'industriale non c'è problema però
Siccome stiamo parlando
Della parte non sfruttata la chiamo così dello sviluppo possibile
E siccome si parla del principio delle pari opportunità che riguarda le persone le famiglie ma feste quella che è l'ossatura
Che produce non so di Chiesa cioè l'impresa allora la parola portoni ma oggi in Italia vuole dire assumere la questione
Dell'attrezzatura del Mezzogiorno come questione di primario interesse nazionale nella logica risponde questa la logica del mercato sia il mercato significa regole che lo rendono libera e competizione secondo regole trasparenti e questa competizione non può essere fatta da uno che c'ha una gamba legata di un altro che certo le gambe
Tale principio la pala opportunità
Risponde a questa logica per quanto riguarda l'altra questione del lavoro
Sì io so perfettamente che ci stanno
Mi dicono non riconosca ancora movimento di giovani che si stanno organizzando
Che addirittura propongono loro
Il problema di accesso al lavoro in condizione di diritto ridotte rispetto a quelle che lavorano già attualmente io mi auguro che non si arrivi mai a una condizione nella quale il sindacato
Accetta di discutere della flessibilità perché il mondo giovanile si è posto quattro passi avanti a Luís
E se posto quattro vanta vanta lo a quel punto per bisogno disperazione
Noi invece dobbiamo farlo per scienza razionale
Garantendo i diritti duraturi e creando le flessibilità transitorie che facilitò l'insediamento dell'impresa e quindi del loro lavoro queste e la mia disponibilità che avevo e che confermino ogni sede sarà impopolare
Non risponderà ai sacri principi del di una certa concezione polizia la tutto quello che si vuole io credo di rispondere a un bisogno reale che il sindacato deve anticipare non subire
Grazie
Io chiedo di concludere qui questo prima tavola rotonda ringrazio quindi svizzero otto Bonino Larizza Maffettone perduto e chiamo purtroppo il tempo è tiranno gli antichi è chiaro
Pare che manchi
Professor Cassese
Ci siamo persi casse
Neanche Benedini
Cassese c'è più utile subito perché deve fare la relazione introduttiva
Esatto la relazione introduttiva alla seconda secondo tema di questa prima giornata di lavori che riguarda la mobilità e la pubblica amministrazione a lei professor
Chi doveva cominciare
Diciamo come imprenditore commerciante un'attività economica agli inizi del secolo aveva bisogno di do più di due potrei autorizzazioni
Moggi e questo numero va moltiplicato per cinque Berselli
Amedeo nasali Rocca
Un dipendente pubblico che lasciò la sua attività lavorativa alle dipendenze dello Stato fra il primo secondo decennio del secolo di questo nostro secolo con dopo trentanove anni di lavoro aveva lavorato in diciassette province appartenenti a dieci regioni diverse d'Italia oggi non è difficile
è difficile trasferire un dipendente pubblico da un quartiere all'altro della stessa città
Quello che io ritengo l'artefice della ammodernamento dell'Italia
Giovanni Giolitti fu presidente del Consiglio a lungo agli inizi del secolo quando
Come diciamo noi oggi scese in campo lui aveva un alto concetto dello Stato lei non avrebbe mai adoperato un'espressione così plebea dicevo quando scese in campo all'età di quarant'anni vede dedicandosi all'attività politica aveva svolto la sua attività lavorativa in quattro apparati diversi svolgendo quattro mansioni completamente diverse tra di loro oggi un dipendente pubblico come dire nasce e muore nello stesso ministero meglio ancora della stessa direzione generale perché in un secolo sono tantomeno usati i vincoli alla alle in prese ed è tanto diminuita la mobilità territoriale e professionale come si è visto da questi tre esempi perché si è ossificato questo nostro paese io non vi posso dare tutte le spiegazioni ma vi vorrei fornire alcuni dati che spiegano più di tante elaborazioni abbiamo una cinquantina di albi e ordini professionali
Una trentina di settori economici che sono interamente riservati allo Stato
Un centinaio tra autorizzazioni licenze nulla osta permessi una decina di concessione di permessi che sono legati all'urbanistica e all'usato il territorio
Una legislazione vincolistica sulla casa di cui ha già parlato molto bene Marzotto ma che voglio ricordare il più che risale quasi senza interruzione alla prima guerra mondiale una disciplina del lavoro che di regola a tempo indeterminato
Una sempre più rigida separazione tra il lavoro e quella che chiamiamo la pensione
Per non parlare del coordinamento ad alveare della pubblica amministrazione
Aggiungete a tutto questo l'inerzia amministrativa
Inerzia amministrativa di cui voglio darvi soltanto un esempio il ministero dei beni culturali ha avuto il coraggio di pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale un Regolamento del quale determinati in giorni seicentosettanta il tempo per rilasciare nientepopodimeno che un'autorizzazione ad associazioni e fondazioni ad accettare lasciti archivistici
Insomma lo Stato è un tale produttore di vincoli che noi abbiamo una situazione che paradossale nel mondo e cioè che metà dell'attività dell'autorità garante della concorrenza e del mercato creata dallo Stato si rivolge nei confronti dello Stato non nei confronti dell'impresa perché è rivolta ad abusi di posizione dominante che sono derivanti da esclusive determinate dallo Stato
E così quindi le Riserve diventano dei Monopoli le garanzie che vengono dei privilegi le procedure si tramutano in balzelli
Ora questa situazione di cui ho cercato di tratteggiare brevemente la Borsa solo oggi via per così dire le cause è caratterizzata da due paradossi che vorrei illustrare brevemente
Primo paradosso chi si dichiara per la mobilità e la liberalizzazione non manca nello stesso tempo in cui si dichiara a favore della mobilità di darsi da fare per conservare i vincoli se servono a proteggere una nicchia nella quale sta voglio fare solo un esempio
La federazione dei pubblici esercenti all'aumentato per tre mesi l'eccesso dei vincoli sul commercio si è affrettata però ad impugnare ai giudici amministrativi la civilissima norma che impone alle Pubbliche amministrazioni di pronunciarsi entro un termine determinato decorso il quale il silenzio l'inerzia della pubblica amministrazione vuol dire
Consenso
E cosa ancora più grave il giudice amministrativo il TAR del Lazio ha dato ragione a questa richiesta smentendo così tanto per cambiare
Il fratello maggiore il Consiglio di Stato che aveva espresso un parere ampiamente favorevole a quella liberalizzazione all'accesso dall'aria dal commercio e come dire contando così sulla somma da un lato delle provvedimento Espresso e dall'altro dell'inerzia della pubblica amministrazione per proteggere una nicchia conquistata a favore di chi c'è e a sfavore di chi vorrebbe entrare
Secondo paradosso quello sul quale se già trattenuto Marzotto nella sua relazione e che questo motore non è poi così immobile e cioè che
Tutti questi vincoli non producono una immobilità ma per così dire rendono difficile e costosa la mobilità per cui da queste analisi che abbiamo fatto emerge sostanza che il Paese non è immobile si muove più lentamente di altri paesi ma si muove il problema e che si muove con un costo altissimo quindi una mobilità conquistata a caro prezzo che si ottiene paté pagando alti costi di transazione subendo i tempi lunghi e spesso lunghissimi delle istituzioni quando non si cerca di aggirarli e negoziarli di qui una conseguenza è un ulteriore paradosso di questa mobilità costosa che è costituita dal fatto che produce diseguaglianze perché è evidente che chi ha le spalle robuste può sopportare questi costi chi le spalle robuste non ce l'ha soccombe e allora come livellare il campo di gioco cioè che cosa fare per introdurre maggiore mobilità io
Ci sono mille proposte in questi due volumi immane mi vorrei limitare a farne qui tre
La prima proposta vogliamo lavorare a piano di rientro dall'inflazione legislativa
Per lavorarci occorrerebbe che ogni nuova legge abrogassimo assorbisse
Almeno altre cinquanta legge
Secondo un calcolo che io ho fatto
Si otterrebbe così una riduzione dell'inflazione legislativa in termini paragonabili a quelli dei Paesi con i quali ci paragoniamo in anni venti quindi questo futuro programma di riduzione dell'inflazione si dovrebbe protrarre per venti anni per permetterci di raggiungere lo stato della Francia dell'Inghilterra della Germania oggi secondo bisogna ridurre barriere alle tra
Mi potreste dire ma c'è l'Autorità garante della concorrenza e del mercato e io vi dico che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato oggi due vincoli essenziali il primo è quello costituito dalle leggi e che cosa fa quando c'è una legge davanti l'Autorità garante della concorrenza e del mercato manda una segnalazione che è una pia aspirazione che viene come dire finisce in un cestino dei del dimore di Palazzo Madama un luogo di Montecitorio
E dall'altra parte
Possiamo pensare che ogni decisione all'Autorità garante della concorrenza e del mercato sia sottoposto ad un giudice del tribunale amministrativo di Roma con il risultato paradossale che abbiamo costituito un'autorità per governare la concorrenza voi sapete che l'alternativa che si presentava a quell'epoca era via Figo affidare il giudizio sulla concorrenza al giudice però nello stesso tempo poi è il giudice che deve giudicare l'Autorità garante della concorrenza e quindi con un costo altissimo per le imprese sottoposte al giudizio e con un costo altissimo per l'autorità che deve fare un lavoro che viene rifatto completamente e spesso disfatto completamente dal giudice amministrativo questo il motivo per il quale io penso che bisognerebbe riflettere sull'opportunità che l'autorità ossa rinviare le leggi alla corte costituzionale come i giudici oppure Possa non vedersi oggetti i propri giudizi le proprie decisioni ai giudici come i giudici
La terza proposta e di riscoprire un articolo dimenticato dalla Costituzione e quell'articolo ventotto che dice più o meno che i funzionari e dipendenti dello Stato degli enti pubblici sono direttamente responsabili secondo le leggi civili e amministrative degli atti compiuti in violazione dei diritti e che aggiunge che in tali casi la responsabilità civile si estende lo Stato gli enti pubblici questo perché perché l'unico modo con il quale si riuscirà un giorno a contenere
Come dire l'azione e l'attenzione del giudice penale che ad opera uno strumento troppo come dire robusto troppo pesante nei confronti della pubblica amministrazione
E quello di rendere la stessa amministrazione responsabile civilmente
Cioè in altre parole di trasformare una responsabilità che tende a diventare sempre più penale in una responsabilità civile va dal bene c'era scritto nella Costituzione e non ce ne siamo accorti questo è uno dei due o tre articoli della Costituzione che non hanno mai trovato attuazione
Io vorrei concludere auspicando come dire programmi di governo sinceri
Visto che tra poco avremo si spera un Governo perché vedete noi abbiamo sentito parlare nel novantaquattro e nel novantacinque come non mai di semplificazione e di delegificazione ma chi di noi si interessa da vicino dei conti dei rendimenti effettivi dei governi
Uomo
Misurare questi rendimenti e si accorge che il governo in carica nel mille novecentonovantaquattro adottato ottantasette misure di semplificazione ma nello stesso tempo adottato duecentododici misure che complicava hanno ulteriormente l'azione amministrativa e la vita degli amministrati impresa concittadini
Che il governo che era incarico nel mille novecentonovantacinque adottato centoventinove misure di semplificazione mani adottate duecentotrentacinque che complicava hanno invece ulteriormente la vita dell'amministrazione dell'impresa e del cittadino
E quindi le misure che pongono nuovi intralci sono state tre volte e due volte rispettivamente più numerose di quelle di semplificazione
Parlavo prima della semplificazione ma anche della delegificazione
Sono rimasto sempre stupito verissimo parlasse tanto della delegificazione e dei testi unici e in televisione da parte di tutti gli uomini politici nell'agosto del novantaquattro ebbene quel governo
A questo record il ventidue per cento degli atti adottati da quel governo
Sono stati atti di tipo legislativo comparati al sedici per cento di quelli del Governo Amato
Dunque vedete il mio consiglio è questo si parli di semplificazione
Si parli di delegificazione si parli di accelerazione si parli di mobilità ma che questi non siano dei meri proclami non siano delle prime promesse non mantenute
Grazie
Ha dato i numeri ma sono numeri impressionante
Vorrei iniziare da Paolo tomba con Benito Benedini e vorrei chiedere a lei portarci l'esempio di un è imprenditore
Per quanto riguarda il ruolo e la pubblica amministrazione ha quanti sono e quali sono i vincoli che la pubblica amministrazione pone alla mobilità del dell'impresa persino per la concessione edilizia per la creazione e lo spostamento di un di un impianto produttivo Balelli terra
Prima di rispondere a sua domanda forse smetto mi permetta consentono sono azione
Che voglio fare il professor Cassese con poco rispetto protesse già parlato di paradossi e io trovo paradossale quanto scritto il
Nel documento dove si parla di sintesi istituito incostituzionale mobilità e cito tra virgolette
Il sistema risulterebbe completamente bloccato sulle conseguenze dei fattori di rigidità elencati non fossero attenuate dalla prevalenza per la disciplina comunitaria su quello nazionale ancora bene dall'estesa possibilità di deroghe dall'applicazione negoziato e delle leggi dall'evasione normativa dall'aggiramento della legge dell'amministrazione che tuttavia spesso alimenta illegalità e corruzione
Vede io come imprenditore bresciano che Confindustria proprio la parte sa imprenditore non mi ci riconosco in questa affermazione perché un imprenditore non vogliamo certamente deroghe dalla applicazioni negoziata delle leggi non vogliamo invasione normativa non vogliamo sicuramente
Illegalità e corruzione noi imprenditori vogliamo invece regole certe regole semplici noi vogliamo velocità di decisioni noi vogliamo di questa velocità perché per l'impresa velocità significa cambiamento
E mobilità
Perché muoversi per le imprese significa sempre più velocemente entrare uscire dei mercati innovare i propri prodotti propri processi
Crescere insieme ad altre imprese soprattutto quelle estere diffondersi sul territorio come queste è stato ben dimostrato dalla ricerca promossa dal Centro studi di Confindustria
E più le imprese italiane se cercano di muoversi più sentono i sintomi di soffocamento
Perché mobilita per l'impresa in quelli sempre significa abbandonare produzione siti vecchi per aprire nuovi impianti spesso i nuovi luoghi e qui le imprese italiane sentono di essere incatenati
Perché perché non si permette in realtà di raddoppiare la capacità d'un impianto perché si fa di tutto per non concedere nuove licenze edilizie
Per un nuovo sito industriale o o addirittura l'autorizzazione per un nuovo prodotto
E per soprano possiate confermare ho trovato ben poco nei programmi elettorali sia da una parte che dall'altra sulla necessità di snellire le procedure riformare la pubblica amministrazione
Non ho mai sentito qualche leader in queste settimane impegnarsi pubblicamente su questi temi
Forse perché non portano voti
Forse ancora peggio perché qualcuno pensa che parlare di semplificazione
O di semplificare la legislazione attuale e orientare la pubblica amministrazione i voti si perda
Qui noi diciamo rimettere in moto l'Italia
è nostro titolo il titolo di questo convegno
Io penso che l'industria italiana gli imprenditori italiani non si siano mai fermato
Non si sono mai fermati perché hanno più dei loro colleghi stranieri un grande un grandissimo coraggio e questo signor Licci riconosciuto soprattutto all'estero
Forse ha dedicato una copertina
Sono avvenuti diversi articoli favorevole a noi eccola grazie sì articoli favorevole a noi non c'eravamo messi d'accordo
Favorevole a noi sull'Economist addirittura e Mayer presidente della Bundestag ha avuto espressioni favorevole all'Italia quindi l'industria io ritengo non si è mai fermata proprio perché tutti hanno avuto il coraggio di rischiare e più di prima
L'imprenditore senza dubbio
Ma allo stesso modo i lavoratori dell'impresa accettando regole nuove
E nuove motivazione legate risultati al mio fianco D'Antoni lo lo sa benissimo che nei contratti nazionali di lavoro che abbiamo rinnovato da poco abbiamo introdotto sicuramente dei momenti di innovazione dei concetti innovativi neri ma io mi riferisco in particolare al premio di partecipazione mi riferisco al premio del del risultato che per la stessa cosa ma chiamato in modi diversi che sono per le industrie chimiche per illustra metalmeccanica
E
Attraverso questi premi abbiamo voluto superare la vecchia diciamo il vecchio sistema del premio di produzione fisso per portare un premio di produzione variabile legato non solo dal punto di vita ma anche alla redditività d'impresa quindi questa dote che ci siamo dati siano imprenditori che lavoratori è una dote dell'Italia del suo capitalismo e deve essere salvaguardata e stimolante
Ecco qui bisogna fare qualcosa bisogna fare qualcosa perché l'imprenditore italiano non perda il suo amore per il rischio altrimenti rischiamo di perdere l'Italia andiamo verso la deindustrializzazione il rischio c'è ed è grave ed è molto più grave di quello che spegnersi
Non si può pensare infatti che qualcuno continua a rischiare qui rispondo precisamente la sua domanda quando in Italia per una concessione edilizia di un impianto ci vogliono quindici pronunce della pubblica amministrazione due denunce con la competenza di dieci autorità diverse
Non sono cosa teoriche son tutte raccolti in questo volume fatti concreti di aziende di imprenditori che hanno denunciato in un libro che ha blu non lo chiamiamo nero
E quindi vi voglio far vedere prego per favore lucido
Ecco dico son fatto le nostre catene
Forse la Giunone potete vedere non ha importanza anche qui da noi non riusciamo comprendono completamente
Questo però è quanto deve fare un imprenditore ora per un impianto
L'abbiamo voluto far vedere in un grafico
Quindi sono catene che iniziano a stringere avvenne cerchiamo di muoverci di cambiare appena ci torna la voglia di fare l'imprenditore fino in fondo
Vincoli che si creano problemi alla grande impresa bloccano sicuramente la medio-piccola si danneggiano al nord penalizzano al sud tolgono sul nascere quella gran voglia di industria e di rinnovamento del Mezzogiorno
Attenzione noi non vogliamo ridurre con questi controlli e le garanzie sotto il profilo ambientale la sicurezza e la salute vogliamo che i controlli e garanzie sicure efficienti ed efficaci
Che oltre a controllare garantire la pubblica amministrazione divenga fattore di promozione dello sviluppo industriale ed è qua e su questo tema che va ristrutturata la pubblica amministrazione
Quindi la nostra proposta è molto semplice
è una proposta di promozione dell'attività industriale
E questa proposta deve diventare interesse pubblico primario dello Stato delle ragioni delle delle regioni degli enti locali
Ci siamo domandato domandiamoci se al di là dell'agevolazione trasferimento la pubblica amministrazione abbia mai nel Mezzogiorno considerato come suo compito la promozione dell'attività industriale
La risposta è no perché la Loggia che è sempre stata quella del controllo del divieto
Quindi semplificare l'azione alzare tutto il procedimento è un'impresa complicatissima e condividiamo l'azione intrapresa a suo tempo dal professor Cassese e che il ministro Frattini ha cercato di portare avanti
Di semplificazione generale riordino di tutta l'istruzione pubblica tutto ciò ha comunque creato tempo crea tempi lunghi molto lunghi e l'impresa non ha tempo per aspettare
Ho finito
Qua e là gliela faccio dire dopo aveva fatto dire dopo volevo che che su questo filone si si inserisse anche l'altro imprenditore Giovanni Vietri e ci portasse l'esperienza della prima più specifica della piccola industria problema siamo ad Antonio ma se dopo dopo quello che ha detto Benedini io potrei
Solamente aggiungere che se tutto quello che avete visto che ne abbiamo viste o incontra la la grande impresa la piccola
E sono massacrata sul piano della rapporto con la pubblica amministrazione se vogliamo solo per il minor potere contrattuale che ai quindi se trova la condizione di grande svantaggio ma visto che qui parliamo della piccola io vorrei innanzitutto
Premettere alcuni punti fondamentali visto che oltretutto di piccole imprese se ne parla negli ultimi tempi molto però poi si lavora poco per Latella piccoli presta il il nostro credo che sia veramente uno dei pochi Paesi europea in veramente costituito da piccole imprese
Nove aziende su dieci hanno nemmeno i duecento dipendenti del nostro Paese che è una percentuale elevatissima è un Paese credo veramente industriale perché se andiamo a leggere i dati del PIL pro capite ci rendiamo conto che di quelli che ci riguardano solo o al di sopra della media europea sono molto più vicini e quelle di in Francia e Germania molto più distanti da quelli di Grecia di Portogallo che verso i quali in qualche modo i nostri sistemi nostro sistema economico si avvicina in più e un Paese come si evince anche della ricerca un paese dove la mobilità e la vitalità delle piccole e medie imprese un dato è un dato di fatto nelle ventiquattro ore quindi devo dire compreso le ore notturne in questo Paese nascono circa quarantacinque imprese anche se ne muoiono parecchi anche se il tasso di mortalità e ancora troppo alto se questo è il il contesto di riferimento delle piccole e se andiamo a vedere invece il contesto di riferimento del sistema competitivo del Paese è tale che è certamente più ostativo rispetto a quello degli altri Paesi europei per una serie di svantaggi competitivi quali alti costi energetici più alti costi energetici un costo del denaro certamente più alto un sistema di infrastrutture e potrei dire un sistema del servizio alle imprese molto più penalizzante rispetto a quelle nostre concorrenti europei allora possiamo facilmente capire che chi fa la differenza effettivamente la piccola e media impresa e e questo è un dato lo sul quale riflettiamo poco sul quale forse se ne parla troppo e si lavora poco e che significa per la piccola impresa dopo quello che ha detto Benedini
Rimettere in moto la PEC la la l'Italia il nostro il nostro Paese innanzitutto rimettere in moto la pubblica amministrazione perché credo che la pubblica amministrazione Danovi forse non non è mai partita le imprese credo le grandi come le piccole hanno e sviluppato negli ultimi decenni veramente una capacità incredibile per districarsi in circa duecento mila leggi e procedure che fissano le regole
E assorbendo così risorse dell'impresa servendo anche il tempo dell'imprenditore e tutto questo ha fatto fiorire un grande bis in esse che quello come dire della consulenza l'interpretazione delle norme della consulenza
Al chiarimento di quello che normalmente dovrebbe essere già chiaro e che a sua volta produce gravi rendite e gravi iniquità e gravi e gravi rispedita c'è una una veramente un'aria di consulenza che assorbe distrugge solamente ricchezza questo si è creato secondo me ma mi fa piacere che poi messo chiaramente l'ha detto anche Cassese ha messo la sua ricerca perché il nostro è fondamentalmente un sistema non c'è stima duale un sistema rigido sul piano istituzionale ma alcuni poi fa riscontro una Grande di immensa negoziabilità di tutto quindi una una grave contrapposizione fra quello che dovrebbe essere estremamente facile invece estremamente rigido e invece poi quello che non dovrebbe essere facilmente trattabile che diventa tutto molto più trattabile
E il nostro Paese credo è stretto da molti anni fra un numero crescente di esperti che cerca di di suggerire soluzioni per rimettere in moto la pubblica amministrazione e quelle che poi invece sono le inefficienze quotidiane con cui le imprese ma credo anche i cittadini poi si trovano a combattere il ovviamente la mia è una esperienza di piccolo imprenditore
Di colui Ping che in qualche modo pur senza perdere di vista il progetto dello sviluppo della crescita comunque si confronta
Molto spesso con i problemi quotidiani e quindi un'abitudine ha ragione solo soluzioni sui sistemi di soluzione non soltanto sui modelli dissimulazione
Per rimettere in moto il nostro Paese secondo nuovi il meccanismo è un tantino forse è più semplice di quello che si possa immaginare io sono fermamente convinto che l'unica via possibile come troppo spesso sento dire
Possibile per rimettere in moto la pubblica amministrazione e quindi il Paese si è quella di produrre nuove leggi e nuovi nuove riconversioni l'ha detto che se se c'è una inflazione legislativa estremamente alta mi ha fatto piacere sentirlo perché è una via che noi da troppi anni stiamo seguendo sul piano politico totalmente inefficiente totalmente sbagliata
Con questo non voglio dire che non sia come dire importante innovare che non sia importante produrre cambiamenti ecco non avere mobilità in questo senso ma voglio dire che quello che già c'è quello che è il nuovo quello che è in grado di rimettere in moto la pubblica amministrazione quello che è in grado di produrre di far produrre già risultati
Ma azionato e va
Come dire messo in moto subito o è impensabile che secondo il vecchio concetto cambiamo i turni nulla cambia tutto per non cambiare nulla si continuità a proporre formule nuove
Senza invece poi procedere all'attuazione anche la sperimentazione di piccoli sistemi già esistente che siano in grado di mettere in moto un meccanismo specie e su questo credo che che ci siamo già come dire degli elementi su cui già discutere valutare io non so quanti di noi quanti nel nostro Paese quanti in questo teatro già sanno che la pubblica amministrazione già oggi può procedere per obiettivi
Non so quanti di noi già sanno che la pubblica amministrazione ha già tutte lei le regole
Già tutte le strutture al proprio interno sul piano normativo ovviamente per assicurare un'azione certa snella un'azione motivata un'azione veloce soprattutto ancora non so quanti di noi sanno che già da oggi la pubblica amministrazione dovrebbe seguire delle regole e che vedano l'aggregazione delle risorse interne per aree omogenee che tra le diverse unità interne ci debba essere una grande Conti la comunicazione finché ogni volta di imprese e cittadini non siano tenuti a dimostrare i loro diritti e dimostrare quello che normalmente già dice tanto le leggi questo non lo si fa noi non riusciamo a capire perché tutto questo è scritto in tre leggi è scritto nella centoquarantadue mila due quattro uno del novanta novanta parliamo e dall'ultimo decreto legislativo il due nove uno del novantatré non si riesce a capire perché tutto questo non parte se non si riesce a capire perché anche in termini di comunicazione l'ha detto Maffettone le informazioni anche su questo è un elemento che lo Stato non produce e che ovviamente consolida l'area di rendita della pubblica amministrazione non non non comprendiamo perché sulla legge sulla trasparenza sulla due quattro uno che e a partita già da tempo totalmente comunque inattuata sia stata fatta una piccola campagna informativa quando invece dovrebbe essere una campagna una campagna continua quindi su questo credo che le piccole ma d'impresa e dal prossimo governo visto che ci auguriamo di averlo fra poco si aspetta un'azione e non soltanto la risposto non soltanto l'ennesima commissione
Grazie
Mi piacerebbe che alle domande fatte da Vietri adesso regole per introdurre l'efficienza e la pubblica amministrazione e ci sono ma rimangono lettera morta rispondesse D'Antoni anche perché
Segretario del sindacato che d'incontro adesioni nel mondo del lavoro alla pubblica amministrazione
Anzi io penso che proverò a dare una mia risposta una risposta di parte
Però credo una risposta che che il tema merita come sono convinto che
Siamo in una fase giudizi molto movimento se io posso dare una nota critica non all'iniziativa che io trovo di grande interesse mal buttato all'iniziativa rimettere in moto dentali
Lo dice Marzotto nell'introduzione al al lavoro alla ricerca l'Italia è in movimento venti bisogna proseguire questo movimento indirizzarlo fargli affrontare cosa che non
Non vanno
Perché io penso che quello che noi abbiamo fatto negli ultimi quattro anni sia senza precedenti
E con un'azione che un'azione non solo meritoria ma
Che può essere il presupposto per proseguire sia nel metodo che nei contenuti
Noi abbiamo rimesso in moto l'Italia queste parti sociali hanno rimesso in moto vita
In un momento in cui la politica probabilmente essendo confusa essendo strana ha potuto ascoltare di più le parti sociali
E quindi queste parti sono riusciti a rimetterlo in moto
Non è un caso che abbiamo dei risultati che io giudico risultati di grande importanza tormento del prodotto interno lordo più alto di tutti i Paesi dell'OCSE che non mi pare una cosa seconda cioè tutta una serie di questioni che qui sarebbe lungo boh voglio restare al tema tutta una serie di questioni che limitare quest'immagine negativa che qui è tutto fermo che al è sbagliato
E contro quello che abbiamo fatto in questi anni dura e difficile ma di grande spessore di grande determinazione
Vediamo come dell'utilizzo degli impianti settantanove ore settimanali che non ha nessuno in Germania sessanta ore la media europea e sessantaquattro cioè quindi e questo si è fatto in un'azione coordinata concordata senza scontro sociale nella sostanza difatti abbiamo l'indice di sciopero più basso d'Europa cioè in una condizione che è una condizione in cui dovremmo partire da qui per determinare poi quello che aveva fatto negli altri campi abbiamo un grande tema uno ne parlate di più non in questa tavola rotonda ma in generale cioè la questione del lavoro la questione del del del rapporto tra nord-sud del lavoro dove ci sono i disoccupati alla grande questione appunto una pubblica amministrazione che invece nostalgie tasso di questo tipo di mi impegno a dire messa in moto di questi tagli nostra passo per per perché ha più bisogno dalla politica
Perché la politica non riesce a decidere il suo rapporto con con la pubblica amministrazione
E non ancora luogo ancora deciso era ora noi tutti speriamo che si apre una fase nuova domani dopodomani e che quindi da lì si possa riaprire questo che resta il tema di fondo
Qual è il rapporto alla politica la pubblica amministrazione è un rapporto di programmazione indirizzo e di controllo
E la gestione va affidata ad un assetto manageriale per pubblico è questa come tutti dicono e scrivono e voglio vedere sale questa quindi se sarà questa si aprirà anche per noi un'interlocuzione perché noi siamo gli stessi che fanno nel privato con le cose
è spire Rebora farà nel problema esattamente la stessa cosa se non riescono a farle perché hanno la controparte che fa dell'altro
Ho controparte tra virgolette un interlocutore che non è in grado di stabilire questo tipo di Papa e quando lo troviamo quelle poche volte che lo troviamo i risultati si vedono quindi stiamo anche lui in movimento
Allora bisogna scegliere questo sciogliere questo questa è la politica decide che quello è il suo compito e la politica alta va beh qui appunto abbiamo parlato recentemente in un convegno dei giovani imprenditori sugli assetti istituzionali a politica alta quella che quella che tutti vorremmo da una parte o dall'altra parte un assetto manageriale un assetto di competenze di chi dirige richiede legge dichiaro al della responsabilità dalla gestione per cui alla fine sarebbe no per i alla fine sarai premiato e se hai mala parata alla fine sarà Ippolito una regola normalissima che applica chiunque ma che inapplicabile in un assetto pubblico
E in cui il vertice nel momento in cui si pratica sir privatizzare il rapporto di lavoro pubblicò il vertice pestava Publicis Simo e quindi il responsabile
E tutto questo senza che nessuno ponga la questione senza che nessuno ma se c'è una cosa che va messa che val dove la meritocrazia il punto fondamentale come tutti voi
Insegnate è bella è il punto di vertice per cui io ti posso alla fine giudicare ma come come ti giudico se per cui alla fine cosa resta arrestare evento
Se c'è l'evento tutti si mobilitano le cose si fanno se non c'è l'evento tutto diventa tran-tran tranquillità
Qui siamo in una città in cui c'è stato un evento e la città avviato la svolta
C'è stato il G7 il tre mesi sono fatte cose che non si facevano da vent'anni perché c'è stato il G7
Ma Torino allo stesso e parliamo di mezzogiorno altri lo stesso che ha visto Torino di recente sa che si sono fatte a Torino nelle piazzole Torino cosa è che non si facevano da vent'anni perché c'è stato il vertice dei capi di Stato europei
Quindi io dico una prima proposta concreta è un voto un vertice per ogni città italiana perché questo darebbe l'evento a tutti se fosse possibile il Papa ha fatto il Giubileo per Roma già questo sarà un grande passa non sono e cosa possiamo organizzare querele Volga l'abete se ci prendiamo un Giubileo del lavoro dell'impresa
Per ogni città e allora potremmo cercare di innescare delle cose che che che poi si faranno in tre mesi in due mesi e venti giorni si fanno quindi le deroghe quindi tutto quel meccanismo i quarantadue permessi che qui Benedini diceva crollano tutti lui all'esperienza c'è un'esperienza di porti turistici che cinquantanove passaggio dalla cosa solo dei malati di mente vera la curare hanno potuto inventare percorso di quella natura voi tutti questi avevano una scusa prima
Dicevano più controlli ci sono meno otto e più controlli più garanzia così gestendo più garanzia dei controlli è chiaro che c'è meno opportunità del rubare sia devastato l'esatto contrario perché più passaggi ci sono più controllo e ci sono più occasione ci sono varrebbe la pena di averne o una chiara secca cioè esplicita ora noi questo ha ha bisogno proprio di una lavoro quotidiano di manutenzione
Di azione di privatizzazione e qui casse esprime stasera ha detto una cosa importantissima questa la responsabilità civile ma la questione della del dell'uso civile cioè delle regole civile andrebbe estesa proprio perché non c'è questa
Differenza proprio perché bisogna applicarle sulle questioni dei dipendenti sulle questioni generali del modo come si svolge il funzionamento pubblico uscire da questa logica
Purtroppo bisogna fare i conti con chi hai davanti ma qui nessuno misurarsi con questi temi è faticoso e difficile è impopolare
Non voglio fare qui cose la par condicio però perché si vota dopodomani e qui sembra siamo attaccati per favore schierate non si possono già ma il ministro uscente dalla funzione pubblica che era scatenata dalla ricerca di telefonini che non ha mai trovato però comunque cercava telefonini comparazione
Ha avuto sul suono sul suo tavolo sette mila settecento domande di mobilità volontaria di dipendenti che vogliono spostarsi
Non le ha spostato nessuno
Perché trovare telefonini significa andare in televisione e sui giornali spostare le persone non sa
Non fa notizia
E quindi e quindi io credo che questo sia il passaggio decisivo uscire da queste regole uscire da queste condizioni parla di una cosa che è sempre stata complicata per noi le Poste
E da quando finalmente si è avviato un processo di vera privatizzazione speriamo presto anche di società per azioni che possa andare sul mercato e che speriamo anche presto più attrezzarsi
Finalmente noi abbiamo delle cose cinquanta mila dipendenti in meno senza un'ora di sciopero
Una flessibilità nel lavoro che non è insisteva si lavora anche la domenica chi vi parla ha avuto una polemica con i vescovi per questa ragione cioè si è determinato un nuovo clima e qui si possono fare questione di tale movimento ci vuole un'assunzione di responsabilità piena perché è questo tipo di movimento sia presso nelle mani giuste responsabile qui noi abbiamo noi le parti hanno una grande responsabilità non possono cedere il campo ad un potere che non arriva va coordinato con la politica ma la politica deve governare con una concertazione continua e costante con le parti sociali perché la sola non ce la fa da sola fa questo tipo di condizione
Che noi crediamo e perché tutto questo va aiutato
Nella grande questione che questo Paese ha voi nella ricerca giustamente si una fa una grande un rapporto tra questo e il deficit formativo che questo Paese ha perché uno dei suoi punti vero da mettere in in movimento perché il livello della della dalla formazione al nostro Paese così basso che e che noi dobbiamo cercare in tutte le maniere mobilità pubblica amministrazione significa soprattutto avere il testo che funzionano le stesse per funzionare debbono studiare che la questione fondamentale ma ormai tutto questo cioè fresco una delle cose centrali centrali cioè io non non ce l'ho con il professor universitario lo dico perché perché avesse professore esteri sono bravi rientra l'abbiamo anche di di gloriosi valorose di di di importante significative e come vediamo ci spiegano sempre tutto
Ci spiegano tutto come funziona lo Stato le istituzioni il sindacato l'impresa sembra tutto l'unica cosa che non ci spiegava come deve funzionare università
Che è l'azienda più efficiente d'Italia perché ha una selezione per cui ogni cento che se scrivono se ne laureano trenta cioè la cosa più efficiente del mondo e questo non ce lo spiega nessuno e Totti sono bravi a spiegare quello che devono fare gli altri
E questo è ho finito l'etica dalla responsabilità dobbiamo cominciare che ciascuno spieghi come deve funzionare come deve funzionare
Se stesso e si comporta di conseguenza perché noi l'abbiamo fatto anche andando incontro all'impopolarità e continueremo a farlo lo chiediamo a tutti gli altri e lo chiediamo a chi deve misurarsi con tutti questi temi l'ho detto in un'altra occasione
Quella che c'è stata una un episodio molto simpatico però importante significativo perché noi siamo in movimento bisogna cogliere questo movimento impositivo per trasformarlo affrontare questioni che finora l'abbiamo risolto è sicuramente la pubblica amministrazione è il Mezzogiorno sono due di queste benissimo c'è stato lo scontro in Francia
Nel mese di novembre e di dicembre uno scontro duro che poi alla fine si è concluso con un nulla di fatto cioè con la vittoria corporazioni quindi alla fine in un Paese che ha istituzioni fortissime i il risultato è stato il blocco cioè non sono andati nell'attinente elettronico parliamo tanto male dell'Italia dovremmo anche capire che cosa succede altrove
E lì durante quelle giornate Turenne in televisione sociologo come dichiaravano nel primo che passava spiego ai francesi che dovevano comportarsi come si erano comportati gli italiani
Eppure non è come dire erano decorati perché spiegare francese di comportarsi come gli italiani ci vuole un coraggio beh io vado in giro cercando italiani che spiegano agli italiani come si debbano comportare cioè come gli italiani grazie
Grazie
C'è un altro soggetto nel sistema bancario e finanziario ora a un collaboratore della pubblica amministrazione come il presidente del Mediocredito voglio chiedere se il sistema bancario il sistema finanziario
Hanno aiutato la mobilità o sono state un fattore di blocco
E devo dirti che ho avuto un po'di imbarazzo a capire perché Galli ma messo in questa tavola rotonda la prima risposta che mi sono dato del che Abete considera la le banche pubblica amministrazione per cui ha detto vediamo un attimo di mettere in Predolin questa situazione vediamo come se la cava queste navi mentre Pietro ricordato la seconda invece è intesa come un po'con complimento
Essendo Mediocredito Centrale una banca che si è trasformata da poco tempo da agenzia di politica industriale a una società per azioni e avendo triplicato l'utile
Avendo messo in moto un meccanismo di mobilità lo considerato questo un altro tipo di valutazione ma a parte i motivi per cui Galli ma messo in questa tavola rotonda ritengo che davanti a un titolo quali quello rimettere in moto l'Italia il sistema bancario comunque non poteva tirarsi fuori da questa vicenda e quindi non considera affatto retorico dal godimento se la finanza o no ho fatto Remo dell'Italia risposta immediata e chi mi conosce non manco mai all'appuntamento con la Confindustria e che la finanza e fattore di mobilità anzi mai dato modo di di approfondire questo concetto che avevo inconsapevolmente ma mi è venuto fuori in modo più esplicito seguano
Ecco è soltanto un piccolo passaggio chiarire anche a me stesso che non è facile questo concetto di finanza come mobilità no io la considero è tale sia indenni orizzontali mi consente una se immobilità un'allocazione efficiente delle risorse e quindi consente all'impresa e distribuiti sul territorio in modo efficiente e verticale che consente al alle imprese di crescere adeguando le risorse ma è strutturale Itema che pochi giorni fa Agnelli ora riproposto quello del corpo di governance è classico argomento e la finanza può essere strumento di rigidità uno strumento di mobilità e guardiamo un attimo il nostro capitalismo familiare
Credo che secondo me se non passa un capitalismo manageriale
A un capitalismo intermediari finanziari no non è strumento di mobilità il cui sistema bancario
Deve essere protagonista di iniezioni di finanza per consentire che il corpo del governance possa rappresentare veramente lo strumento con cui si rialloca la proprietà e il controllo dei prossimi anni che è il grande strumento di mobilità che ne segna un nuovo sistema di capitalismo dove prendendo forza le nostre radici le candeline Farina italiano a cui dobbiamo tanto no lo accompagniamo verso un passaggio di tipo diverso
Credo è questo
Credo che sia il più semplice possibile
Dove lui diceva il sistema bancario non puoi essere soltanto puro intermediario di flussi finanziari
Ma devi essere un soggetto protagonista dello sviluppo di evitare potere d'acquisto all'imprenditore se voi S un soggetto che svolge il tuo
Mestiere e chiaro su questo terreno vediamo come ci sia da parte del sistema bancario internazionali ma attenzione a crescere in termini di maggiori intermediazione invece da parte e se la banca italiano a essere un po'più delitti dito sul rincorrere in margine di d'interesse e la polemica di questi giorni che di nuovo si è scatenata i tassi d'interesse
è una polemica e continuerà a vita entroterra mai soluzione perché comunque ci sarà sempre
Una bomba di mezzo accusa attenderemo di basso rialzo e quindi tassi sarà un palleggiamento continuo perché il mercato mondiale
Te li fissa di avere coraggio siano dove volete che io sia voi imprenditori di andare su un terreno diverso che e quello che la banca di sviluppo della banca che opera un perimetro soltanto ma la banca che rischia insieme agli altri e facendo in questo modo
La polemica sui tassi di interesse sia bassa perché si sposta l'argomento dal margine d'interesse a Magenta mediazione certamente Resta da sempre la funzione di maggior interesse non scomparirà
La gestione delle banche ma se vediamo il ruolo che in questi giorni sta svolgendo dodici banche in Italia non voglio farle esterofilo va bene a Napoli ho visto fresco vedi lungo la via Dolci banche nemico uscito perché è un argomento presente e vivace ha completamente spostato
La sua attenzione sul corpo tre fa Finance dove ha ridotto il ruolo di puro intermediario da spostato da un intermediario fra un risparmio sempre più cartolarizzato a scapito dei depositi
E impieghi che non sono più che inedite di tradizionali ma sono commercial papers sono zero coupon Bones e e quant'altro è un sistema di cartolarizzazione
Cartolarizzare vuol dire che il sistema bancario passa da un ruolo Min bancocentrico cioè un sistema di rigidità a un sistema bancario mercato scientifico
Che è un sistema di mobilità in quanto ex bancario non rinuncia al suo ruolo qua diventa leader del mercato dei capitali questo è la finanza come strumento di mobilità altrimenti se resta la finanza una vecchia impostazione è uno strumento di rigidità
Io Molinari da alcuni dati di una ricerca di pochi giorni fa ne abbiamo grande osservatorio recentemente Jinja in paese ogni tanto leciti andiamo a vedere cosa succede in alcuni e acume spetti cioè i soggetti che hanno subito una maggiore cacciano circa l'azionamento del che gli ho questi ultimi tempi il dado è sconcertante
Le aziende che hanno avuto più azionamento del credito sono quello nord est e quindi immaginate che andava a colpire delle imprese più in tiro l'impresa importa crescita e l'impresa è fortemente innovative
Invece le imprese che hanno subito minori razionamento fra imprese meridionali questo è il frutto di quella simmetria dei sistemi informativi tra banca e impresa che è l'argomento della rigidità occorre carichiamo questa meccanica per Dario Fo dita eh ai rapporti ecco a questo punto it si può dire ma lei che passato da una agenzia dello Stato ad una banca di sviluppo
Tesa alla capitalizzazione all'internazionalizzazione la finanza di progetto
Ma come ha visto sul campo in questo anno e mezzo l'en e il tempo è e breve ma comunque posso dare dei risultati come se si è attenti allo sviluppo se riesce a essere strumento di di di di di di mobilitare la finanza un ruolo fondamentali operoso elencarli
L'attività dei consultori e di consolidamento che abbiamo sviluppato in quattro mila obbligazioni per due mila cinquecento miliardi ha rimesso in moto il mercato abbiamo mosso è stato da Breda a medio le situazioni e questo è un'occasione di mobilità e agli avviato nei limiti in cui essa cime possono aveva verificato questo meccanismo i prestiti partecipativi iniziò a partire e le azioni financing spesso per quanto riguarda il Macro occasione abbiamo deciso di investire ottocento miliardi nel capitale di rischio delle infrastrutture e Mezzogiorno
Credo sia un gesto coraggioso non devi fare i finanziamenti per il ventotto investire nel capitale di rischio convinti come siamo che le piccole e medie va sotto del nostro Paese sono occasione di sviluppo mi riferisco all'inceneritore e mi riferisco ai porti e interporti o centri minacce ai parcheggi
Quello che volete all'ossatura che a Parma la Confindustria ha tirato fuori e stava bene meglio che da allora podestà argomento tenuto la ribalta
Ebbene vigili continuità Dionisi iniziamo a ricevere sindaci assessori presidenti di regione che ci sottopongono progetti non vi dico il lavoro medico difficoltà ma comunque è un è un un un modo di una banca di impegnarsi per fare in modo che ci sia uno sviluppo nel campo delle infrastrutture questo è mobilità questo è atteggiamento di ordine positivo
Per quanto riguarda i fondi strutturali siamo impegnati in questa direzione ebbene noi abbiamo già delle sovvenzioni globali d'accordo fatte con la crosta collaborazione della Confindustria abbiamo arie no stop chiese d'inizio ma aver accelerato il processo della utilizzazione dei fondi strutturali e non è cosa da da poco conto abbiamo fatto in modo che inserite per la Confindustria inserire nella Finanziaria
Principalmente miliardi di progettualità che l'argomento fondamentale la finanza non pare a suo agio ha progetti ebbene i posso assicurare che i sindaci sono di casa e questo è un dato significativo patimento importante che va incoraggiato e in ultimo elemento abbiamo ritenuto di costituire con la prima agenzia di rating in Italia è uno strumento deve valutare il debito dell'impresa e inizia ad arrivare aziende che vogliono essere sottoposta a rating questo ITT inserisce una argomento di competitività e sistema bancario perché e con un rating si può anche bypassare in qualche modo io non voglio danneggiare Sami ambiente mia categoria perché sono sicuro che la richiesta con un discorso di questo tipo non la impoveriscono e che diventa centrale di un mercato di capitali e non centrale il canto dei flussi credo che bastino questi deve poter dire come la finanza è una argomento di competitività un argomento che può dare mobilita i capitali eccome
E usa la leva finanziaria non in modo statico qua in un modo dinamico per poter creare sviluppo crescita e anche occupazione perché noi non siamo a ravvisare in questa direzione questo tipo di opportunità
Benedini Cassese prima ha detto che ci vogliono vent'anni per debellare l'inflazione legislativa industria disponibile aspettare tanto
Non è che l'industria sia disponibile ad aspettare tanto e che non può aspettare tanto
Loro possono aspettare mesi figuriamoci sugli anziani
Ho detto prima che il mondo ormai si muove
Ad altissima velocità e quindi anche le decisioni vanno prese ad alta velocità se io devo fare un investimento devo avere devo sapere i tempi in cui posso fare questo investimento
E come ho detto prima va da diciotto mesi a sette anni
La diciamo così quando la decisione o la risposta da parte della pubblica amministrazione per oltre un impianto
E allora l'impianto lo si può fare in Francia dove ci vogliono sessanta giorni dolce lo sportello unico o una mia esperienza personale al riguardo
In un comune dell'hinterland milanese dopo dodici mesi di attese abbiamo deciso di andare a fare investimenti in Francia infatti mi hanno dato la risposta di sessanta giorni quindi quindi queste sono le verità e naturalmente questa è la critica però la critica sola non basta dolci sul retro criticava
Corroborata anche da un progetto abbiamo presentato un disegno di legge
Con Confindustria stiamo portando avanti preghiamo cioè ricostruisce regge ne vogliamo accorpare queste decisioni che avete visto prima in quel famoso lucido accorparle in quattro procedimenti che si chiama urbanistica ambiente sanità e sicurezza
E e vogliamo che gli affini le istruttorie sono affidate ad organi cioè decentrati
Con me la con con la competenza primaria delle regioni ecco attraverso questo sistema molto semplice non non va diciamo così
Non richiede effettivamente se si ha la volontà politica di farlo naturalmente non richiede assolutamente tempi lunghi né crediamo che attraverso alla realizzazione di questo sì posso sicuramente accelerare il processo o autorizzativo in Italia
Una piccola se lei mi permette visto che prima sondato un pochino fuori tempo nessun cedimento di più lo stesso
D'Antoni diceva prima ho preso atto che c'è un nuovo clima le relazioni industriali questo incerto abbiamo realizzato molte cose buone sicuramente m'ha fatto piacere sentire che le privatizzazioni vanno nel verso giusto e quindi sicuramente il privato almeno in questa fase è meglio del pubblico e quindi come tale da dà sicurezza
Diciamo così all'investimento da sicurezza quindi ai lavoratori ecco non molto capito o creduto di capire che tutto ciò che è negativo nella Poule stazione si occupò della politica
Ecco io su questo non sarei tanto d'accordo cioè credo che nel passato sulla rigidità sulle assunzioni sulla sulla non mobilità ci sia anche una grossa responsabilità del sindacato parlo naturalmente del passato o meno questa
La mia versione o quanto io intendo
Risposta dei pantaloni sei tre monitorare la facile vedi quanta saggezza e aveva cede diceva bene tanto c'erano altre nel passato terza evasione dalla dalla diceva no no no no no più recente no ma e difficile ma quando in qualunque posto ci si ritrovi tu devi fare un compito suo computer fare
Un compito responsabile sindacale forti adeguato poi avere una controparte che ti scavalca che ti offro di più che di Schiaccianoci gli dicevano ascoltato lo che poi ci penso io cioè io sfido chiunque io sfido chiunque ci proprio fatto scommesse sono pronto
Cioè a a in quelle condizioni e in particolare in quelle situazioni a trovare come dire una un percorso diverso non è per rifiutare alla responsabilità e per riportarla per quello che sono per riportarlo per quello che so
Cioè nel senso che quando ci sono grandi processi di questa natura nessuno si può sottrarre quando ci sono vicenda come quelle che abbiamo vissuto nessuno può essere immacolato anzi però ora c'è la ricerca
Debito pubblico di chi è la colpa ad altri capi sempre del sapere qualche altro e cioè il mondo io penso che quando succedono Earth responsabilità siano un po'di tutti cioè che tutti abbiamo penso anche del del del privato cioè una qualche per lunghi anni ha trascurato non gliene fregava niente se la pubblica amministrazione funzionavano funzionale per una cosa d'altri era proprio un elemento di di di di su un binario morto cioè il problema quindi è diverso e mettersi in una logica costruttiva determinare una assunzione di responsabilità che sia tale da coordinare gli interventi d'avere le linee da portare insisto e qui la politica nel suo versante perché questo è un elemento fondamentale per la gestione del pubblico perché altra strada non non c'è almeno di quel pubblico che comunque qualunque privatizzazione faremo c'è una parte che pubblica resterà tale cioè e quindi non non potremo pensare che possa caro quindi dovremo cambiare il pubblico dovrà More renderlo efficiente è possibile
Dobbiamo io sul resto convinto che c'è un terreno ai risultati ci sono anche negli ultimi anni di di di grande impegno di grande dinamismo di grande responsabilità quindi si tratta di farlo avanzare ETD
Di determinare sempre di più questo tipo di di condizione d'altra parte e io sono veramente convinto che le nostre grandi questioni quelle che abbiamo davanti
Il lavoro Libezzo giorno appunto un funziona poi si tengono abbastanza tutto un funzionamento effettiva pubblica amministrazione sono tali da sfidare una classe dirigente vera del Paese quindi e siccome noi abbiamo dato prova a queste parti hanno dato prova di essere classe dirigente vera io penso che debbano misurarsi in maniera per questo io parlo per ora di un nuovo luglio dopo il luglio del novantatré un nuovo a luglio per il lavoro cioè un nuovo luglio Girl i lanci questo tipo di priorità che tutti insieme dobbiamo essere in grado di affrontare e di portare avanti a prendo col primo luglio determinato una certa fase di un certa avanzamento che ha funzionato ma quando che farete luglio nella pubblica amministrazione
Bella Gatto è legato a quello aveva quella questo qui perché anche lì è cominciata il parlato alla privatizzazione del rapporto di lavoro ho parlato del fatto che si è avviato una fase contrattuale totalmente nuova e diversa
Si avverte una fase in cui anche nel pubblico il salario si lega alle risultanze di produttività
Basta leggersi questi testi che in queste giornate si stanno facendo si è avviata una fase nella quale finalmente come dire il giudizio sulla spostando sulla sempre di più sul risultato è sempre di meno sulla procedura certo però ci vorrà molto antico cioè c'è un gran lavoro da fare perché tutto questo presuppone assetti dirigenziali presuppone alcun rapporto la politica di cui ho parlato presuppone una capacità di introduzione di metodi di organizzativi e di lavoro che tutsi debbano con questa io credo che però ha finalmente siamo sulla strada giusta cioè che dare giudizi
Lui general generici e universali è proprio sbagliato cioè non siamo in un classico paese a macchia di leopardo che ha condizioni di funzionalità è conditio proprio per questo ci dobbiamo concentrare di più nelle cose che non funzionano appunto invece di offrire sempre questo terreno general generico che io trovo devastante
Proprio per che poi alla fine non si valorizzano risultati dal ministero parte per ottenerne Dino
Grazie ultimissima battuta convenuto per darvi metri Socrem eccetera a denunciare ubicare simili ma l'amministrazione particolare si vivono nel Mezzogiorno campane rinvenuto ma che
Mi dica se ne avremmo ne avremo tanti io vorrei
Fissare però due due punti il primo che tipo di rapporto deve esserci secondo noi tra pubblica amministrazione e piccole e medie imprese e secondo punto la gestione del tempo tra risorsa tempo
Dobbiamo essere tutti convinti tutte le parti sociali quindi anche il sindacato che le risorse delle imprese vanno vanno utilizzate per produrre ricchezza per produrre occupazione non è possibile disperdere una lira di risorse prodotte dalle imprese per pietire atteggiamenti della pubblica amministrazione per ottenere licenze per ottenere autorizzazioni
Se questo è chiaro è se questo è chiaro a tutti la scelta della pubblica amministrazione dell'indirizzo politico sulla pubblica istruzione non può che essere nella direzione degli sportelli unici
Lo sportello unico proprio uno sportello unico che si è competente per il rilascio di tutte le autorizzazioni che al suo interno poi come dire faccia propria la l'opera di individuazione dei diversi centri è uno strumento facilissimo
Semplicissimo con la telematica attuabili stimo
Nessuno ci farà capire perché abbiamo dovuto attendere quarantacinque anni per avere registrò l'impresa per evitare che un'impresa si trovasse a depositare la stessa documentazione in quattro uffici diversi facendo il triplo del lavoro perdendo il quadro con il tempo quarantacinque anni per una cosa banalissima il problema tempo proprio a tempo eh veramente un aspetto che richiede un grande salto di qualità sia sul livello politico che sul livello burocratico è impensabile che tra l'emanazione di un provvedimento della sua attuazioni quindi affinché il provvedimento possa generare poi delle dei risultati utili e quindi delle efficienze trascorra un tempo un tempo infinito questo è un danno molto grave per le imprese perché tutti sappiamo che le imprese lo costrette anticipare i tempi a prevedere i cambiamenti quindi in qualche modo non a inseguirli non arrivare in seconda battuta negli esempi come Cisnetto mi sollecitava da dire ce ne sarebbero tantissimi
E io voglio ricordare uno perché mi sembra molto molto emblematico probabilmente cercare di far uscire anche una proposta noi abbiamo avuto qui un Progetto Rete ex che porta una data che nel novantatré partito nel novantaquattro nel novantacinque è stata completata l'istruttoria quindi le imprese hanno in qualche modo chiuso l'iter burocratico lo la documentazione la Regione la trasmette al Ministero per inoltrarla
All'asta comunità c'era un problema di uniformazione di una uniformazione delle di tutte le regioni del paese per trasmettere questa documentazione quindi ulteriore ritardo sciolto questo problema siamo arrivati il come dice nel novantacinque per comunicare le imprese il l'approvazione dei progetti
C'è il trasferimento delle risorse finanziarie il ministero adesso siamo in attesa dell'antimafia dopo l'Antimafia arriveremo dalla Ragioneria arriveremo nel novantasette Allo è un progetto nel novantatré si chiude nel novantasette un altro stato nostro concorrente quale la Spagna in un anno e mezzo lo ha chiuso Massimo in un anno e mezzo lo ha chiuso noi quattro anni
Abbiamo un legge regionale che devo dire positivamente il sui Confidi ovviamente sull'abbattimento dei tassi
Di interesse attraverso i confidi che la l'organo politico recepito come stanze dell'impresa a varato una legge sono due anni che grazie come dire alla burocrazia il problema è totalmente inattuato poi parliamo di usura di accesso al credito di velocità del credito
Allora su questo visto che D'Antoni prima diceva che Napoleone delle città che ha ospitato un evento e quindi qualche modo si è rimessa in moto è verissimo è strano che se così ma questo è un Paese che forse procede solo per strada procede solo per strappi non certamente per per progettazioni allora cerchiamo di di capire se anche su questo da da questa Regione possano Posta perché uno spunto io lo dico Rastrelli che non vedo forse si sarà allontanato lo dico a te finché tu possa raccomanda Arci con i tuoi uomini locale ma perché non vederci subito da lunedì dopo ovviamente risultati elettorali però dico da lunedì e non per fare l'ennesima commissione per vedere dove sono le strozzature i colli di bottiglia quelli ormai li sapete voi li sappiamo noi
Lei sa il presidente Rastrelli cerchiamo di vedere quello che è già attuabile quello che già azionabile per creare un risultato diletto piccolo ma che sia l'inizio di una cinghia di trasmissione
Se questo riusciremo a farlo se su questo troveremo poi un consenso unanime probabilmente riusciremo a far capire a tutti che deve essere considerata chiusa la fase come dire dei comportamenti più utile per alcuni dobbiamo cominciare a capire che occorrono comportamenti più giuste per tutti non soltanto per l'acconto
Grazie che erano a Carlo Callieri di concludere la prima parte per lavori da questo come
Lo spaccio
Io devo difendere il titolo di questo convegno rimettere in moto l'Italia non è un'Italia che si muove quella che risulta dalle ricerche del nostro centro studi la condizione di immobilità
Di rischi che questo in mobilità genera sono rilevanti
Anche se ci sono tutti i dati positivi
Che tutti noi conosciamo in termini di dinamismo dell'economia dinamismo delle imprese
Ma non è
Una capacità organizzata di sistema e di paese
E non coinvolge tutto il Paese
Riguarda realtà specifiche
L'Italia del Nord Ovest l'Italia del nord est
La costiera adriatica
Le organizzazioni dei distretti che sono pure presenti anche al sud
Si tratta di situazioni specifiche che si muovono a macchia di leopardo che non fanno sistema se tutto ciò è riuscito a produrre e gli incrementi
Di reddito gli incrementi di prodotto interno lordo gli incrementi di crescita di posizionamento del nostro sistema economico nel commercio mondiale muovendosi in ordine sparso
Dobbiamo chiederci quale il potenziale del nostro Paese
Laddove riuscissimo esprimerci in modo sistemico
Laddove i valori di mobilità e flessibilità ai principi del mercato
Fossero largamente presente largamente diffusi in tutti i comparti della nostra vita da quella privata a quella pubblica alla pubblica amministrazione alla politica
E allora certamente dobbiamo riconoscere che interventi che le parti sociali hanno sviluppato e condotto insieme con i governi peraltro quale più quale meno in questi quattro anni hanno avuto la capacità di costruire una rete alternativa a quella mancante di sistema
è stato una Rete e di obiettivi di intenzioni di regole di buona volontà anche che hanno consentito comunque di andare avanti
Ma che non possono assolutamente supplire a una mancanza di politica che registriamo ormai da quattro anni nel nostro Paese
Due sei mila cifratura
Quattro governi
Responsabilità bassissima risultati bassissimi
Il ritorno alla politica è sicuramente un problema ed è sicuramente un obiettivo da perseguire auguriamoci tutti che dalle elezioni di domenica avvenga fuori risultati netti che consentano una gestione stabile responsabile del Paese laddove non fosse certamente sulle parti sociali si scaricheranno oneri responsabilità impropria comunque di tenuto a fronte comunque dell'esigenza da ripetere da reclamare con forza che regole di responsabilità vengano e di stabilità vengono al più presto introdotte per alzare il ruolo della politica al di là dell'immediato contingente
Ma se la fotografia dell'Italia e comunque e quella che emerge in modo qualitativo non quantitativo dalle ricerche del centro studi cosa e prioritario fare cosa è possibile fare
Io credo che sia inaccettabile un quadro
Di una società che non ha dinamismo al suo interno e che non consente
Di premiare il merito e non consente di scegliere i migliori di far crescere i migliori prescindendo dalle loro condizioni di nascita
Questo è una situazione ed è una prospettiva che non è assolutamente accettabile per il nostro Paese
L il rilancio del merito in tutti i campi dell'attività organizzata è fondamentale il rilancio del merito in particolare nel mondo e la pubblica amministrazione nel sistema pubblica amministrazione essere richiamato con grandissima forza
E vero
Che i contratti collettivi di lavoro del settore pubblico riconoscono quote oggi abbastanza importanti di collegamento ai risultati delle retribuzioni degli incrementi di retribuzione e programmati
Però è anche vero che la responsabilità di risultati rimane del tutto teorica è anche vero che la mobilità e mi dispiace per par condicio devo contraddire D'Antoni devo difendere Frattini non perché appartengono a parte politico all'altra
Che ci sono state sette mila ottocento domande immobilità sul tavolo del ministro
Ma queste domande di mobilità erano tutte per il rientro al Sud in situazioni di sopra organico si Sergio queste sono cose e queste sono cose perché spesso e volentieri avete difeso tutelato e generato voi stessi la mobilità della pubblica amministrazione è una mobilità non dove
Fa verso dove fa comodo al lavoratore
La mobilitare la pubblica amministrazione deve essere mobilità verso dove c'è bisogno di personale questo è ciò che da considera
Imposti libera il frutto di un bando
Sta dicendo una cosa non era non è mia chi voglia è frutto di un bando era la la ministero Canaletto questi a vicenza Ricci sono questi posti fatta la domanda era già andava fatto la domanda le hanno spostato
Non è come dice due come l'avvocato non avrei citato la la la comunque era una grande l'altra figura della stragrande la logica la mobilità nella pubblica amministrazione nella conosciamo molto bene e mobilità del ritorno al Paese d'origine
E novecento mobilità verso le condizioni delle cooperative di necessità
Mobilità
E un valore fondamentale perché
La società esprima dinamismo perché l'economia esprima tutti i suoi potenziali di sviluppo
Che la cultura della mobilità nel mondo moderno e molto diversa dalla cultura la mobilità che conosciamo per le nostre tradizioni
La mobilità così come la conosciamo è rappresentata dai grandi traumi del passaggio dalla società agricola la società industriale e rappresentare le grandi traumi dell'emigrazione partendo da condizioni di disperazione
La mobilità che oggi serve la mobilità che oggi è funzionale alla crescita della sociali de de de della società e dell'economia ero pulita di tipo selettivo e una mobilità per marginalità è una mobilità che feconda attraverso l'incontro di opportunità e attraverso l'incontro di culture i potenziali di crescita della società
In un mondo in cui le tecnologie fanno sì che il capitale finanziario e le idee si muovono senza vincoli di spazio e di tempo in cui i possibili ritorni di queste tecnologie sono anche nel senso di portare il lavoro vicino alla casa ma non so non certamente nel senso di costituire di ogni casa di ogni campanile la possibile fabbrica possibile impianto produttivo
E però la mobilità la straordinaria delle idee dei capitali non può prescindere dalla creazione di condizioni vantaggiose perché le idee e gli uomini che le portano perché idee camminano sulle gambe degli uomini posso muoversi circolare su fili ma poi si concretano nell'uomo e nelle sue capacità di fare perché le idee capitali si stabiliscano o nelle condizioni necessarie
Ci sono con larga parte del Paese in cui le condizioni operative non attraggono nell'intelligenza nel capitale
L'intelligenza non può nella nelle persone fisiche non può stabilirsi laddove esistano condizioni di degrado laddove esistono costrizioni degrado le intelligenze fuggono
I capitali non possono dirigersi laddove non ci siano condizioni di convenienza operative e laddove l'intelligenza non posso seguirle
E questo è uno dei grandi problemi di molte delle nostre aree in ritardo di sviluppo o in condizioni di debolezza ebbe il grande problema che affligge il nostro Mezzogiorno se non si riesce a intervenire in modo fortemente selettivo
E fortemente utilizzando le crescite le spinte di crescita dal basso che si sentono forti come non mai in queste aree assecondando le e generando intorno ad essi condizioni di convenienza perché intelligenze capitati concorrono arrivino e concorrono allo sviluppo economico della di queste zone non si rimettono in moto processi di sviluppo e si rimane incontri il degrado rispetto ai quali il taglio dei vecchi bene canali assistenziale che conseguenza inevitabile dei il delle esigenze e di riduzione del deficit del deficit e del debito pubblico generando condizioni insopportabili
Questo io credo è il grande problema che abbiamo di fronte questo è il tema e io ritengo debba essere al centro della nostra attenzione nei giorni immediatamente successivi alla
Alle elezioni e alla formazione auguriamoci di un governo autorevole stabile d'Antoni lo definisce il nuovo luglio lo definisce un patto per l'occupazione io vorrei definirlo come l'abbiamo sempre definito un patto per il sud perché il problema oggi nel nostro Paese
Riavvicinare il Mezzogiorno al resto dell'Italia perché l'Italia posso
Armonicamente confluire in Europa unità
Un'Italia che si muove e non Italia diverse una delle quali si muove e l'altra resta indietro e perché questo posso esser fatto è necessario da una parte tra noi
Creare condizioni di convenienza
Dall'altra insieme noi parti sociali preme con forza su governo su Parlamento su responsabilità locali perché il sistema decisionale sì a livello politico sia a livello amministrativo oggi sostanzialmente bloccato superino le sue isteresi sui ritardi la dispersione del confronto delle competenze e così come si è visto di far
The all'eccezionalità di eventi legati al ai fatti internazionali e alle vanità connessi all'esigenza di
Presentarsi con la faccia pulita connessa con questi eventi internazionali ripeto l'eccezionalità di soluzioni Bossa diventare normalità
Per cui autorità locali appieno finalmente la responsabilità di risultati abbiano la responsabilità di opera e in trasparenza rispetto a questi risultati ma senza la necessità di seguire cinquanta passaggi e i vari step autorizzativi che rendono impossibile e parificano quassù qualsiasi tensione nei risultati
L'avanzamento di questo processo per favorire
La crescita lo sviluppo dal basso delle nostre aree svantaggiate in particolare nel Mezzogiorno si trova ostacoli
Di vario tipo
Un ostacolo apodittico che abbiamo subito e non certamente favorito è parso è sembrato anche l'assenza di governo fosse o l'assenza di governo come posso dire pienezza di funzioni o chiarezza di prospettive telefono quindi
Lunga proiezione temporale fosse un ostacolo fondamentale almeno per alcuni
Osservo
Che in quattro anni di mandato ho visto quattro governi
Per ciascuno di questi governi la pienezza di mandato forse avrà riguardato sei mesi
Non è detto
Io mi auguro che così sia ma non è detto perché il governo che è scaturita da questa fase elettorale abbia prospettive lunghissime
E quindi occorre comunque pensare che il governo è necessario ma occorre comunque operare nell'ambito del legittimo l'autonomia
Occorre pensare di coinvolgere le autorità locali che sono quelle che poi sui problemi e concreti possono più efficacemente intervenire
Ettari il massimo risalto il massimo sviluppo possibile l'autonomia contrattuale e in questa autonomia contrattuale non possono esserci tabù non possono esserci riserve
Se le situazioni da affrontare sono situazioni eccezionali
Non si vede perché
Le regole contrattuali non possono subire deroghe
Contrattate liberamente liberamente controllate
E temporali questo riguarda tutte le condizioni di impiego e di utilizzo del lavoro ivi compresi i cosiddetti minimi retributivi contrattuali
I minimi retributivi non possono essere un tabù ringrazio intangibile in condizioni in cui il lavoro altrimenti non arriva
E
Dare vitalità riforma a un patto sa di questo tipo non è sicuramente una diminuzione della valenza dei contratti
Ma è un rafforzamento la valenza dei contratti come strumenti non soltanto per la gestione
Del lavoro che c'è
Ma per la creazione e di lavoro che non c'è che credo la finalità fondamentale perché le parti sociali devono insieme attribuirsi
Mi auguro quindi sentiremo domani le reazioni Cofferati immagino che dirà che l'intangibilità dei minimi contrattuali insuperabile risentiremo le stesse musiche che abbiam sentito altre volte comunque ormai è ora di finire
Con le trattative infatti attraverso i giornali attraverso i convegni mi auguro che subito dopo le elezioni ci si posso sedere si possono e si debba arrivare su questo fondamentale problema assoluzione grazie
Consentitemi di chiudere i lavori di questa prima giornata citando un filosofo tedesco nel Settecento quando diceva
Non sono sicuro che la situazione sarà migliore quando sarà cambiata ma sono sicuro che deve cambiare perché diventi migliore ricordo che domani il convegno riprende alle nove e trenta grazie
Altro quindi e la
La la la
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