"Leni Riefensthal: testo e contesto. Nazismo, irrazionalismo, revisionismo nella vicenda europea" incontro-dibattito organizzato dal Partito della Rifondazione Comunista presso il Centro Congressi Cavour

Credo che si è acceso il microfono
Vi ringraziamo per aver accettato il nostro invito
Le direi Fest al testo il contesto nazismo irrazionalismo e revisionismo nella vicenda europea il tema del dibattito di questa sera
Il giudizio che il nostro partito a livello romano ma anche a livello nazionale perché coloro che se ne sono occupati sulla mostra
Della lenire restare ampiamente noto
è stato molto duro il giudizio che abbiamo Espresso e anche la critica che abbiamo ora presentato immediatamente appena noto siamo venuti a conoscenza della mostra che si sarebbe tenuto a Roma al palazzo dell'esposizione
La critica dicevo che abbiamo Espresso all'assessore al Comune di Roma Gianni Borgna peraltro abbiamo invitato qui ai nostri lavori mi ha fatto pervenire una sua lettera che vi leggerò per esprimere un saluto essendo lui impossibilitato avvenire
Mi ha pregato di farlo
E quindi Dom ne do lettura
Pure essendo impossibilitato ad essere fisicamente presente ci tengo a non far mancare il mio saluto alla vostra iniziativa
Colgo anche questa occasione per chiarire che molta della polemica che si è accesa nelle scorse settimane sulla mostra di Leni Riefenstahl è dipesa da alcuni equivoci ed alcuni le certezze
La mostra non è stata né pensata né prodotta dal Comune di Roma ma semplicemente ospitata dal Palazzo delle Esposizioni
Dopo il grande successo ottenuto a Milano grande successo non solo di pubblico ma anche di critica testimoniato tra l'altro dall'accoglienza positiva della stampa di ogni tendenza è solo alla luce di questo che il Palazzo delle Esposizioni coerentemente alla sua linea di documentare tutte le tendenze delle arti contemporanee decise di ospitare la mostra
In questo non vi era alcun intento celebrativo ma solo appunto la volontà di informare sull'opera di un artista che persone che pur se negli anni Trenta vicino agli ambienti del nazismo accertamento uno spessore culturale di assoluto rilievo
E di mettere in risalto questa complessa e drammatica contraddizione tanto ciò è vero che a differenza di molte altre occasioni e diversamente da quanto asserito da alcuni organi di stampa
Il Comune di Roma non ha organizzato ricevimenti o incontri di sorta se non quello dell'artista con i giornalisti il giorno dell'inaugurazione questi fatti
Naturalmente la materia era ed è talmente delicata che il dibattito che ne è scaturito con toni talvolta anche esasperati e comunque indice di passione civile lo considero un sintomo della forza della nostra democrazia
Quanto a me e vorrei che fosse ben chiaro che ferma restando la necessità di approfondire l'analisi storiche culturali dei fenomeni il giudizio che io do del fascismo e del nazismo è quello di sempre e cioè di aperta e inappellabile condanna Gianni Borgna
Dalla letterale a me pare che scaturisca comunque una diversità di opinioni che permane e mi pare che giustamente a proposito iniziativa di oggi si situa dentro a questa necessità
Da parte nostra di esprimere ancora critiche ma soprattutto di offrire un'occasione a tutti voi e a tutti noi anche al di qui del tavolo di un ragionamento in avanti
Anche perché vogliamo contribuire lo abbiamo detto in più occasioni mi preme qui ripeterlo ancora estende erede amplificare la critica quello che viene chiamato revisionismo storico assumerla insomma come una dimensione importante della politica del pensiero e della pratica politica
Invitare a Roma benché Borgna dice nella lettera non ufficialmente in Campidoglio ma insomma l'inaugurazione della mostra
Questa è regista che io ancora amo chiamare la regista del nazismo per onore alla storia c'è sembrato un gesto in sintonia con quanti si adoperavano ad oscurare le ragioni della storia antifascista e della resistenza
E in nome a me sembra di una riconciliazione nazionale dentro a questa operazione di dietro a tutti questi episodi episodi si cela appunto la riabilitazione della destra e quindi per così dire permettetemi di dirlo con uno slogan che mi sembra efficace
Di un'élite di una vittoria del pensiero e unico di tutte quelle politiche neoliberiste e quindi neo autoritarie
Un'operazione molto pericolosa
Favorita in me sempre più frequentemente anche da parte della sinistra
Così come anche da importanti esponenti istituzionali mi riferisco in particolar modo alle dichiarazioni anche recenti del presidente della Camera Luciano Violante
Peraltro la campagna politica che accompagna questo provvedimento di legge il disegno di legge di cui oggi già la stampa mi dà notizia per il rientro dei Savoia benché medicato dispetto
All'operazione originaria a me pare davvero essere parte integrante di questo più complessivo disegno
Svolgiamo oggi qui a Roma questa iniziativa come ricordava il presidente Cossutta in una giornata di sole forse non sia del tutto positiva per iniziative di questo tipo la giornata ma anche in concomitanza di un iniziativa di manifestazione popolare
Per chiedere la fine della fase dell'emergenza e per l'indulto
Ma anche dicevo alla vigilia di un'importante scadenza quelle elettorale domani si voterà in importanti città per il ballottaggio di sindaci Milano e Torino mi sono fatti emblematici
E noi anche in quest'occasione delle recenti amministrative abbiamo scelto dovunque là dove vi erano le condizioni per praticarlo
Di lavorare e di operare per non far vincere le destre per costruire schieramenti e programmi capaci di rappresentare le ragioni le istanze democratiche
In taluni casi come è del tutto evidente è successo a Milano
Questo intento c'è stato precluso
Vedremo come si dispiegherà il voto in queste ore domani
Ma certo e che è dovunque noi saremo continueremo a lottare per tenere alto il distinguo con le forze del Polo
E di impedire ogni forma di cancellazione delle radici e dei valori di riferimento di quelli che si richiamano all'idealità della sinistra alle forze del progresso
E quindi anche per offrire la voglio dire così motivazioni valide per gli elettori per andare a votare
Anche perché mi pare che una volta oscurate le ragioni del distinguo cade anche la partecipazione democratica e proprio la demotivazione del voto vieni a distendersi una disaffezione alla pratica democratica alla partecipazione civile
Anche a Roma noi siamo ormai per così dire entrati in campagna elettorale anche se le elezioni a Roma si svolgeranno a novembre
E da tempo abbiamo posto pubblicamente le condizioni che ci appaiono necessarie per favorire un accordo politico elettorale tra le forze del centrosinistra e Rifondazione Comunista
Tra i punti di snodo abbiamo chiesto interventi immediati e non solo programmatici per riqualificare le periferie e anche per estendere occasioni di nuovi lavori il nuovo lavoro stabile garantito dal punto di vista anche della sicurezza sociale
Ma vi è una questione più di fondo per così dire che attiene insomma il carattere culturale l'impronta della coalizione che dovrebbe candidarsi al governo della città
Una connotazione che merita di essere messa in discussione perché a me pare che prima di ogni altro intervento programmatico e definizioni di linee di orientamento
Occorra anche per una coalizione amministrativa ridefinire ispirazione ideale insomma la cifra culturale che sappia si raccoglie le istanze di cambiamento per un vivere migliore
Ma anche capace di indirizzare il proprio governo al rispetto del pluralismo e nel contempo capace di far lievitare proprio quelle forme della democrazia partecipata rimettendo nel circuito politico sous sociale tutte quelle ricche esperienze che a Roma sono forti della tradizione antifascista
Poco dopo occorre a mio parere superare mi dispiace ma lo faremo di nuovo
Questa questo passaggio alla stessa amministrazione mi dispiace dicevo che Borgna non sia presente ai nostri lavori perché a me pare che vada messa in discussione proprio quel tratto ondivago che ha connotato l'attuale Giunta capitolina
Come quando è riuscita a proporre
L'intitolazione di una via al gerarca fascista Bottai e magari subito dopo farsi parte civile al processo contro Priebke quando ha dimenticato come quest'anno il venticinque aprile
Di essere protagonista di una giornata importante come quella della giornata è la festa della Liberazione
E al dimenticato di invitare le associazioni partigiane alla cerimonia alle mitiche ignoto e poi magari dopo soli due giorni
Va a commemorare il sessantesimo anniversario della morte di Gramsci o ancora appunto per restare al tema la mostra della Riefenstahl e poi la presentazione di Operazione via Rasella di Bentivegna
Punto un atteggiamento senza bussola un atteggiamento che mi pare che debba essere preso davvero sul serio
Per cercare di lavorare tutti insieme per produrre dei cambiamenti anche da questo aspetto perché sono stati assai preoccupanti che meritano davvero immediatamente una correzione una disamina perché noi pensiamo che serva davvero un approccio critico per rivendicare anche a una coalizione di governo una solida cultura di riferimento insomma un discrimine nelle scelte e nella capacità di governo
Ma c'è un allarme più generale che anche con l'iniziativa di questa sera noi vogliamo contribuire a lanciare che è quello verso una più generale ignoranza della storia contemporanea e non solo delle giovani generazioni
Sulla quale è più facile a mio parere che cresca la mistificazione revisionista e la sua semplificazione strumentale
Si richiede quindi un grande impegno e anche un grande slancio a favore di una riforma anche scolastica ma ciò che avanza non è davvero promettente da questo punto di vista noi siamo lottando mobilitando impegnando tutte le nostre energie per fare avanzare qualcosa di più adeguato ai tempi
Noi ci impegniamo ancora e da qui oggi cominciamo con questa iniziativa dal conto anche di Fucci che a questo proposito si sono già levate e daremo qui anche conto di queste critiche di questi osservazioni di queste elaborazioni
Abbiamo pensato quindi questa iniziativa conclusa dal Presidente che seduto qui accanto a me e del partito Armando Cossutta con tanti nomi di Esperti di
Di coloro che sono qui invitati che hanno raccolto il nostro invito a cui daremo la parola
Coordinerà questi lavori la compagnia Roberta Martinelli
Che darà e do subito la parola per introdurre nello specifico il tema della discussione alla compagna Elettra Deiana che la responsabile del settore cultura della nostra federazione romana
Parto dalla biografia esistenziale e politica di Leni Riefenstahl
Perché a a me sembra che questa biografia stia a significare con particolare molto pregnante emblematici ITA un aspetto particolare e non ancora sufficientemente indagato
Della vicenda europea del Novecento
Cioè quell'aspetto che riguarda i rapporti tra le donne tra la parte femminile della società e nazismo
Sottolineo questo lato del problema perché sono convinta che l'analisi di genere cioè l'attivazione di meccanismi di comprensione che rendano evidente
Percepibile interpretabile l'esistenza di rapporti sociali
E simbolici tra i sessi cioè l'attivazione di questa analisi
E a mio avviso essenziale per capire appieno le vicende storiche politiche più generali
Le donne furono vittime della nazismo come anche del fascismo
Ma tra le donne ci furono anche quelle che del nazismo si resero complici
E spesso furono complici convinte e consapevoli
è risaputo anche grazie soprattutto quasi esclusivamente Gazzi a studi fatti da studiosi femministe
è risaputo che le organizzazioni femminili tedesche
Attive negli anni Venti
Organizzazioni laiche confessione o confessionali politiche o professionali si avvicinarono via via al nazismo
Senza subire particolari atti di condizionamento o di prepotenza da parte del nazismo si avvicinarono spontaneamente
Un fenomeno analogo si manifestò anche in Italia e costituisce uno dei punti appunto meno indagati meno chiari di tutta la vicenda di questi regimi in Europa
Molte donne aderirono in Germania al partito nazionalsocialista pur sapendo pure essendo assolutamente consapevoli che la dottrina hitleriana negava loro gli stessi diritti degli uomini
La notifica azione della società tedesca
Significò per le donne ariane per lo più una ghettizzazione nella sfera privata e domestica
Per le donne ebree gli orrori dell'emarginazione della persecuzione c'è la sperimentazione eugenetica dello sterminio
Durante il nazismo come ammesso io particolarmente in chiaro
Lo studio condotto da uno studio USA non statunitense che si chiama Claudio a Koons
Ed è intitolato donne del Terzo Reich durante il nazismo dicevo fu impossibile per le donne che avevano aderito al partito
Nazionalsocialista esercitare la benché minima influenza sulle scelte politiche dei campi e delle gerarchie del partito
Ma alloro morta queste donne donne all'ARSIAL mente e ideologicamente Idone
Un potere lo esercitarono
Perché occupavano un gradino intermedio tra i maschi ariani dominanti e gli emarginati per ragioni razziali
A me pare che la più idonea razionalmente e ideologicamente fu proprio Leni Riefenstahl
Complice consapevole del regime nazista al punto di essere un tutt'uno con esso
L'occhio della macchina da presa che celebrò i fasti
Del partito nazista ma non solo l'occhio della macchina da presa anche una mente
Brillante in grado di recepire e divi concepire
Quel processo di auto significazione della volontà di potenza che il nazismo affermò in Germania in tutta Europa e che è molto significativamente è rappresentato nel film appunto la il trionfo della volontà
Mi sembra di poter parlare in una sorta di orrore artistico per riecheggiare il titolo del libro fortunato di Viviane Forrester L'orrore economico sono stata molto sgradevolmente colpita dal titolo della mostra organizzata qui al Palazzo dell'esposizione
Il titolo è il ritmo di uno sguardo
Ed è un titolo allusivo e intrigante che ha la forza incantatrice di cancellare d'un colpo il contesto all'interno del quale Riefenstahl AG
Non un contesto qualsiasi ma quel contesto il contesto più orribile tragico di tutta la notte di tutta la vicenda del Novecento
Cancellare il contesto e di conseguenza a consegnare al distratto pubblico postmoderno di oggi
La regista Riefenstahl liberata del suo orrore e professionalmente dedita alla sua opera dietro la macchina da presa
è un meccanismo tipico della vicenda revisionista oggi dominante una scelta politica
Agita consapevolmente Riefenstahl regista fa il paio a mio modo di vedere con Gramsci italiano
Cioè la cancellazione del contesto che dà senso in misura dirompente al testo al corpo mente di quella donna Riefenstahl non di una donna qualsiasi
In un conto anche in quel drammatico contesto ma di quella donna la Riefenstahl in quel contesto e di quell'uomo Antonio Gramsci nella vicenda
Del comunismo italiano internazionale che cosa sarebbe stata Riefenstahl senza la due alla sua adesione al nazismo che cosa sarebbe stato Gramsci senza il la sua capacità di progettazione e di adesione alla sua impresa
Io mi auguro e soprattutto spero che si riesca a fare in modo che novecento da insegnare nelle scuole a cui costantemente fa riferimento il ministro Berlinguer
Non sia ridotto alla sua banalizzazioni alla sua dei contestualizzazione Hannah Arendt c'è stata una grande pensa attrice ebrea della vicenda nazista
Appuntamenti analizzato il lato più oscuro e inquietante del nazismo
Cioè la sua capacità di Presa capillare e diffusa nel corpo sociale
Ha spiegato Arendt che tale impresa avvenne per un processo di accettazione banalizzando te del male
L'orrore non era più tale era la grigie e indistinta quieta accettazione quotidiana delle cose così come le cose avvenivano la chiamato questo processo questo fenomeno banalità del male ecco a me pare che la banalizzazione della vicenda novecentesca sia oggi il contesto con cui fare radicalmente i conti
Come dicevo prima si chiama revisionismo storico Pintor ora ha usato un'espressione efficace dei giorni scorsi polemizzando con la scelta del governo col decreto con la col disegno di legge
Di cancellazione di modifiche di modificazione della disposizione
Tredicesima della Costituzione
Quella che praticamente permetterà se verrà approvata la legge in Parlamento
La il rientro dei discendenti dei Savoia in Italia ha parlato di un invio alla rottamazione della della storia
Cioè io credo che stiamo dentro un fenomeno di rottamazione di cancellazione mistificazione e mandata al macero
Della storia c'è un tentativo continuo fatto di tantissimi episodi di riscrittura della storia di costante de contestualizzazione delle vicende
Che mettono mettendo sullo stesso piano scelti opzioni vicende come se fosse stato storicamente del Novecento la stessa cosa stare da una parte e dall'altra e a tutto ciò fa da supporto la cultura postmoderna pensiero debole la cultura della scheggia del frammento
Appunto nel caso di Riefenstahl non quel grumo Complesso tragico
Sul piano esistenziale politico che è stata la vicenda di questa donna ma tutto ridotto alla Ritmo appunto del suo sguardo dietro la macchina da presa Borgna nella risposta che ha dato a alle dichiarazioni del capogruppo di Rifondazione al Comune Stefano Tozzi ha detto che ad ha addotto come giustificazione della sua scelta il fatto che l'opera di Riefenstahl
Ha avuto una ecco positiva i giudizi lusinghieri anche in ambienti di sinistra
Io credo che la responsabilità della sinistra cioè quello che ha detto Borgna non fa che confermare un elemento centrale di tutta questa vicenda del revisionismo storico la responsabilità della sinistra è stata grandissima dentro questa Processo di riscrittura della storia senza questa queste scelte che sono state tra l'altro particolarmente pregnanti
Nel primo anno della di questa legislatura per bocche per iniziativa di autorevoli personaggi del centro sinistra senza questa responsabilità dicevo il revisionismo non
Sarebbe dilagato come è stato e non rappresenterebbe il segno connotativo di questa fase perché il segno connotativo e la mancanza di critiche di alternative appunto alla cultura e alla riscrittura revisioni in chiave divisionista
Della storia
Credo che nella vicenda storica complessivamente ci siano però vicende irriducibili a qualsiasi intenzione e intenzionalità
Credo che la vicenda del nazismo nel suo complesso sia tra queste vicende irriducibile a ogni intenzione di pacificazione e di superamento acritico
Della storia io credo che la pace di pacificazione superamento si possa parlare e che pacificazione superamento ci possa essere possono essere tali
Solo avendo una vivida memoria e una capacità continua di giudizio critico sulla storia che abbiamo alle spalle e che continua a essere il contesto dell'esistenza storica di questa fase della nostra civiltà io credo che questo sia sostanzialmente debba essere sia l'impegno di Rifondazione Comunista e anche il senso per quello che può essere questo convegno appunto l'appuntamento che abbiamo costruito per oggi
Diceva Elettra rivalutazione del frammento dei contestualizzazione dell'opera e quindi rivalutazione positivo
Appunto di artisti nazisti senza ricostruire il contesto e senza quindi poter dare un giudizio politico e morale su di loro
Proprio per questo pensavamo in questo incontro dibattito di invece cercare di ricostruire questo contesto di farlo
Essere centrale in tutta la nostra discussione che poi essenzialmente politica e per questo abbiamo invitato Esperti ed esperte sia a livello cinematografico che estetico
Sia storici proprio per cercare appunto di contrastare questa logica del del frammento della rivalutazione critica e frammentaria come purtroppo sempre più spesso stiamo vedendo
Abbiamo invitato in ad intervenire Roberto Alemanno che è docente all'Accademia di regia cinematografica
E a Luís vorremmo porre diciamo anche un una domanda appunto diceva Borgna nella lettera in cui spiegava per perché non era possibile per lui essere qui presente che la Riefenstahl
è una un artista di spessore culturale di altissimo rilievo e quindi questa è stata una delle giustificazioni
Su come non su perché diciamo sia stata fatta la proiezione la mostra che è più che legittimo ma su come poi è stata portata avanti maniera punta critica facendo festeggiamenti alla regista senza appunto chiederle che cosa pensava del del nazismo senza metterà di fronte a un dibattito di questo tipo e quindi diciamo il ma chiediamo a Roberto Alemanno anche un contributo proprio sulla sul punto al punto di vista estetico
E in particolare l'UI e ci presentammo un intervento con il titolo estremamente significativo il nazismo dal molto estetico Roberto Almagno
Secco scusate della lettura ma preferisco certe occasioni preparare prima
Certi discorsi
Dunque si sente forse non finiranno tanto presto i festeggiamenti per la bella signora del cinema nazista Leni Riefenstahl
Ce ne ha sta vivendo te e ben conservata che oggi vorrei ricordare soprattutto come autrice di spot pubblicitari a favore per la gloria del Terzo Reich
C'è da sottolineare che il suo potere imprenditoriale ancora forte e convincente se pensiamo che il trionfo della volontà e Olimpia oggi in cassetta cura dell'Espresso
Considerati senza equivoci rispettivamente una delle più potenti ricostruzioni storiche di tutti i tempi è un capolavoro del cinema di ogni tempo si fregiano del copywriter Riefenstahl
Se pensiamo ancora che l'Assessorato alle politiche culturali del Comune di Roma ha dedicato al Riefenstahl una mostra accogliendola così tra le righe come un martire del nazismo e del fascismo
Una santa del cinema
Del documentario e della pure ricerca estetica formale che andrebbe ammirata al di là di ogni condizionamento ideologico
Infine il fascino di quelle motivazioni artistiche che furono alla base del suo lavoro dici le aste di fotografa come ha avuto modo di affermare imprudentemente un docente universitario citato con entusiasmo da Gianni Borgna sarà stato ancora così determinante
Se l'Assessore alla cultura non ha esitato ad accettare che si realizzasse della coscienza del pubblico
Quel montaggio virtuale e inevitabile fra le belle immagini di esaltazione del regime nazista e dei suoi Gangster per usare la nota metafora brechtiana
E altre immagini filmiche indelebili ed eterne che appartengono anche se la memoria collettiva dell'umanità intera
Quelle dei cadaveri ammucchiati nelle fosse comuni dei campi di sterminio
In altre parole si è voluto rendere omaggio a chi e saltava con il cinema quella violenza e quella barbarie che avevano prodotto quell'orrore infinito che resta probabilmente il crimine più osceno
Che sia stato concepito contro l'umanità
Ammesso che sia possibile farlo e intollerabile che si possa considerare artistica una sequenza del Trionfo della volontà accanto ad altre immagini che ha la memoria storica ormai sigillato in sei commi documenti più atroci della storia umana
è incommensurabile
L'abisso che separa un solo fotogramma
Del paesaggio di Auschwitz all'intera produzione di una Riefenstahl che qualcuno ha tentato persino di paragonare agli esistenti
Anche anziché avverto fra devo dire in tempi un po'passati in questo caso il revisionismo storico si trasforma in una risibile tragicommedia
In ultima istanza il fantasma di essere riappare pimpante in tutta la sua positiva e legittima rappresentazione accanto alle immagini dei forni crematori
Ogni discorso sul cinema della Riefenstahl si conclude sempre con una scissione provocatoria
Avremmo il dovere noi che veniamo dal paradiso della fine delle ideologie
Di ammirare soltanto la bellezza eritemi
E le posizioni delle sue trenta macchine da presa
Insomma il suo cinema
Senta soffermarci su considerazioni di carattere politico ideologica
Anche perché il trionfo della volontà sarebbe comunque un documento veritiero e tragico di un'epoca quasi un saggio ante litteram
Di cinema verità
Ma si tratterrà di un'allucinazione intellettuale indotta dalle stesse convinzioni che Riefenstahl ha del suo lavoro della sua professione che lei ha sempre considerata sacra
Ma la sacralità della su arte non era altro che la sacralità della stessa missione nazista non era stato forse Goebel s'ad amare la sacralità della bellezza degli sguardi diritti sotto gli elmetti d'acciaio
Tuttavia non saremmo troppo lontani dal vero se affermassimo tranquillamente che questa saturazione della bellezza
Questo è estetismo cantato dalla Riefenstahl e ammirato oggi non solo non sono altro che vuote forme prive di quel contenuto documentaristico che dovrebbe produrre soprattutto conoscenza paradossalmente conoscenza del nazismo stesso
Sarà proprio il formalismo esasperato il mistico del cinema della Riefenstahl in particolare del trionfo le libertà
Dette il trionfo della Dedalo volontà scusate a renderci ciechi di fronte alle radici politiche culturali e storiche di un fenomeno che non si esauriva negli imponenti e John metrici movimenti di massa
Nei rituali ginnici
E nei percorsi scenografici disegnati da Albert Speer per il piacere dell'occhio
Leni Riefenstahl
Pure aderendo allo spirito del nazismo
Ci offre un'immagine geniale e istintuale di un nazismo non storico ma come se di frange Eva nei suoi occhi velati e resi quasi ciechi da un incontenibile esaltazione estetica
Il nazismo in sommo ridotto appura forme esteriore
Generatrice di vitale bellezza ma sommamente evasiva
Oggi proprio questa positività estetica da sempre perseguita dalla Riefenstahl
Sembra i luminari gli esegeti contemporanei i quali tuttavia si sono assunti il compito ingrato di di trasfigurare l'astratta soggettività di uno sguardo in una produttiva ricerca di significati in questo senso il trionfo della volontà ci appare davvero come un mega spot pubblicitario
Dove l'estetismo dell'autrice travalica ogni velleità contenutistica
Se dunque la Renault festanti
Finisce per isolare il prodotto cinematografico dal suo contesto determinato elaborando una propria visione a tal punto che si potrebbe perfino definire il trionfo della volontà non certo un documentario ma una ma una fiction
I suoi fans dell'ultima ora credono di elaborare un nuovo giudizio critico positivo
Sulla non pentita autrice nazista isolando la sua opera nel limbo formalistico di un cinema che sarebbe persino in grado di restituirci il senso profondo del regime nazista
Gli ebbe il spesso che non amava certo affermazioni di verità e libertà affermava che il potere che riposa sui fucili non basta
Credo che va al bar che valga la pena di citare in proposito alcuni brani apparsi in documentario e realtà di John Grierson
Un testo classico di teoria del documentario in polemica con il cinema sinfonico ed estetizzante di Walter rottama
Di Berlino Sinfonia detti una grande città che del ventisette anche se mirabilmente un orchestrate in sinfonia
Le piccole cose d'ogni giorno non sono sufficienti per toccare le vette più alte dell'arte occorre innalzarsi oltre il fatto il procedimento mediante il quale il fatto accade innalzarsi fino alla creazione alla luce di questa distinzione creazione non significa creazione di cose ma creazione di valori
I Symphony 'sti proseguiva Grierson sono in uscita coordina le ettari Ibra anni di realtà comune in sequenze piacevolissima
Servendosi del ritmo e delle cadenze sfruttando abbondantemente gli effetti particolari
E si appagano la vista e solleticato la fantasia allo stesso modo di un tatuaggio o di una parata militare
Dietro le note di quella lugubre maggio ma gioiosa per la Riefenstahl Sinfonia eroico militare che ricompresso le partito nazista
Quasi maniacale l'estremo scrupolo di riprendere ogni cosa i corpi le masse e suoi spostamenti coreografici primi piani
Si addensa un'oscurità dissenso e il vuoto di uno spaesamento storico che finisce per esseri l'immagine di una tragica allucinazione
L'irrazionalismo dal volto estetico della Riefenstahl elabora lo spettacolo di una messa nera
Dove brillano nella perfetta cromaticità del bianconero le svastiche sulle bandiere al vento illuminate nella notte dal fuoco delle fiaccole
Quello che potrei definire il caso Riefenstahl ha avuto modo di prodursi attraverso un'assidua pratica di tette contestualizzazione storica in un certo senso speculare alla stessa poetica dell'autrice
Ma in particolare il il revisionismo critico con tutte le sue devianze viene da lontano
Il suo iter tocca momenti significativi che potremmo individuare Comuna catene di atteggiamenti culturali
Che tendono a sottovalutare o addirittura a mettere fra parentesi il momento valutativo ideologico del ricerca critica Fortini l'aveva definita come la crisi storica della critica della cultura
Che iniziava proprio con la moto con la moda dello strutturalismo
Come chiave per la sospensione di ogni giudizio sul merito
Sui contenuti sul senso delle cose
Rompendo così quel rapporto dialettico tra forma e contenuto che è stato e sarà credo un momento irrinunciabile di un'estetica marxista
Sarebbe forse il caso di ricordare perché illumina in qualche misura la nascita del caso Riefenstahl
Che l'aspetto più Terri o della crisi antica del cinema italiano
Era stato la moda del revival
In pratica in teoria che in termini per così dire culturali significa significava esaltazione della popolarità piccolo borghese positiva che sarebbe appartenuta al cinema fascista di Matarazzo
Il nome di un Gramsci scambiato per teorico delle forme popolari del fegato
E ancora sembrava in fondo naturale che di fronte alla crisi del cinema nazionale
La nostra vecchia e Giove le culture in agonia di vivesse il sogno in sogno il suo passato
Il cinema italiano degli anni Settanta subiva il fascino dell'era fascista
Del vecchio e del nuovo fascismo ecco come ogni discorso sul fascismo ferì finiva per innalzarsi può abbassarsi al di sopra o al di sotto del contesto storico del regime
Recuperando così tutti i luoghi comuni non del fascismo quotidiano
Ma di quell'immagine ludica e istrionica istrionica del fascismo
Che il potere dell'industria culturale voleva che si moltiplicarsi all'infinito
Mentre l'antifascismo reale si voleva che scomparisse dalla storia
Grazie amo Roberto Alemanno per il suo intervento e abbiamo poi invitato la critica d'arte Francesca Pasini
Proprio per per discutere su questo punto che era presente anche nell'intervento di Alemanno
Cioè l'affermazione appunto della Riefenstahl come artista malgrado nonostante il nazismo mentre invece nel suo caso diciamo lei è tutt'uno con il nazismo stesse sono è convinta espressione riesce a creare diciamo a contribuire alla creazione del linguaggio estatico del nazismo e proprio questo tentativo che abbiamo visto più volte di distinguere fra estetica e politica è uno dei punti su cui invitiamo Francesca Pasini a parlare
Sì questo credo che sia un nodo molto incandescente quello che lega il problema
Dell'artisticità della libertà che sempre associamo all'idea di un'opera d'arte è riuscita e invece il cadere
Dentro poco le trappole individuate o meno di un regime
Allora io ho sempre guardato Leni Riefenstahl
Tenendo la un po'a distanza da me
Perché è spinoso affrontare appunto questo problema che poi a monte di tutto eh affrontare il nodo su cui si fonda credo tutti in buona parte anche della cultura occidentale rispetto all'idea del bello rispetto all'idea di un'eccellenza dell'arte
Che in quanto tale neutra
Allora riagganciandomi anche a quello che diceva prima Elettra Deiana secondo me il problema centrale è appunto questo un artista non solo si dichiara neutro ma noi tendiamo a interpretarlo come neutro e nello stesso momento in cui dico questa frase appare che il neutra un neutro declinato al maschile
Questo la diciamo la storia la il pensiero la politica delle donne lo ha messo molto alla ribalta ma non è un caso che mentre questo nodo de la non neutralità dell'espressione rispetto agli esseri umani
C'è uomini e donne eh abbatte
è emerso con più anticipo e con più precisione per quanto riguarda l'espressione letteraria è ancora molto complicato e spinoso poter leggere questo di fronte a un'opera d'arte visiva
Dove ancor più forte è la suggestione il desiderio
Che quest'opera visto che parla a tutti nonna abbia bisogno di nominarsi rispetto a chi la fa quindi neanche chi la vede ha più bisogno di nominarsi
Può intendersi osservatore astratto al di fuori della propria vita al di fuori quindi anche delle proprie percezioni che sono si percezioni culturali ma certamente fondamentalmente percezioni imbottite
Cioè quelle che fondano quella conoscenza emotiva
Che poi è parte integrante della costruzione di un'identità
E l'area relazione e interazione con l'arte e con l'artisticità
Sappiamo bene che è fondamentale per tutti per individuare una propria espressione indipendentemente dal fatto che siano artisti o meno cioè ogni essere vivente ha una forte non ho desiderio capacità delle volte delle volte no ma comunque c'è in fondo a questo questa spinta a creare qualcosa per sé da poter comunicare
Volta situazioni più allargate
Allora il nodo credo che Riefenstahl rappresenta in modo
Cruciale è proprio questo
Lei stessa il e cito Claudia Koons in questo bel libro citato anche da Elettra Deiana
Le donne il Terzo Reich
Lei stessa diciamo non chiedete scusanti per la suo ad essere appartenuta al nazismo ma in quanto artista e quindi è qui il punto nevralgico
Allora quello che ha fatto lei mi Riefenstahl secondo me è sicuramente arte se no noi non avremmo questo problema perché ahimè sappiamo che molto spesso quando quella libertà che credo che se in realtà c'è dentro ogni opera d'arte o quanto meno la spinta di chi la fa si associa in maniera troppo indiretta a un'immaginazione di un potere è amaro che resistano queste immagini vanno dentro in quella forma il generale che rappresenta certo noi oggi lo chiameremmo il logo di un regime lo chiameremo non sono la si chiama la propaganda ma qualcosa di più è proprio quel segno inconfondibile
E non è frequente trovare in queste situazioni esempi clamorosi di individualità mentre AN la Riefenstahl lo è è per questo che è ancora più complicato presentare una mostra che che ha transitato da Milano a Roma io l'ho vista a Milano
Sono andata anche alla inaugurazione proprio perché volevo vedere questa donna che è anche abbastanza un fenomeno perché a novantacinque anni e ancora si immerge fra queste straordinarie fotografie degli abissi insomma cioè c'è qualche cosa attorno a lei c'è un'aura abbastanza al turbante no anche per la resistenza
E era alta oltremodo turbante questa presentazione a Milano dove certamente c'era a l'Assessore alla cultura di Milano ma c'era anche buona parte dell'establishment editoriale milanese
L'accordo era che non si dovevano fare domande la Riefenstahl che riguardassero la sua appartenenza al Terzo Reich
Cosa che del resto chiunque tentava di fare lei era abilissima nel o schivare la domanda
Cioè io non no non l'ho intervistata perché non era interessata intervistarla interessava vedere che cosa presentava non mi interessava anche proprio sì umanamente vedere questa donna che che indubbiamente un crocevia quasi impossibile da un certo punto di vista da reggere
Quindi ho sentito però qualcuno che le ha chiesto qualcosa
Lei ha detto che non ne voleva parlare
Perché quella storia le aveva fatto troppo male quando io ho recensito la mostra sul Secolo decimo nono ore ho riportato questa voce dicendo che forse aveva fatto molto più male a tanti altri che all'evento
Però per ritornare a quindi questo per dire che
è vero che c'è una specie di Re dovuti riduzione forte no anche quando si parla di revisionismo invece che tirar fuori delle contraddizioni che potremmo interpretare anche con altri info anche con altri criteri
C'è quasi una semplificazione che viaggia molto velocemente allora questa mostra il cui catalogo io ho portato quello di Milano speravo che qualcuno avesse quello di Roma credo che sia i denti
Se l'assessore Borgna si fida dei giudizi e di alcuni giornali che poi non penso che fossero tutti
Nell'accettare una mostra questo non è credibile cioè nel senso che è un un un progetto che probabilmente era stato fatto per tempo eccetera
Probabilmente
Cioè c'è stata appunto questa semplificazione in cui si pensa che si può parlare di cose così
Drammatiche anche per l'interpretazione che se ne voglia dare senza creargli attorno una struttura forte di lettura e di contrasto è magari anche perché no andiamo anche a un faccia a faccia vero con chi ritiene con chi può avere un'idea de quell'arte proprio perché rappresentava quella cosa lì
Oppure che ci posso esprimere i suoi pareri invece accettare di nascondersi dietro questa cartina di tornasole che era lei stessa che avrebbe sarebbe venuta solo a patto che
Non le fossero fatte domande cosa per cui ha accettato anche delle interviste alla televisione non non non italiana mi pare inglese anche tedesca in cui lei non accetta di parlare di questo e questo può essere una sua Scelta che non non toglie hanno il problema di interpretarla
Ecco allora questo sì è un'operazione secondo me di un di revisionismo
Che invece non mostra la sua faccia perché è di nuovo un inno a quell'idea dell'immagine dell'arte
Che in quanto tale possa presentarsi comunque e poi su una assoluta secondo me precarietà
Del di una struttura culturali di promozione culturale a livello di istituzioni pubbliche perché qui noi parliamo di una mostra che è transitata tra il Comune di Milano il Comune di Roma cioè non c'è nessun tipo di
Non dico di professionalità non c'è nessun ragionamento io sarei interessata anche a sentire un ragionamento che non condivido ma che mi dice che quella città vuol fare questo tipo di programmazione culturale per quanto riguarda le arti visive
è addirittura drammaticamente assente per cui questi continui corti Circuiti tra un'immagine e in qualche modo un potere che lo la rappresenta l'accoglie la diffonde cessi nei confronti della Riefenstahl e ci provoca tutti questi problemi però c'è anche se l'assessore Borgna fosse quelli gliene avrei chiesto quando alla Quadriennale di Roma in me c'è stato questa coincidenza significativa molto
Così
Da un lato drammatica da un lato sembra quasi una barzelletta perché io ho ricevuto ben due inviti alla presentazione di questa quadriennale in cui in ordine con tutte le autorità della città di Roma presentare la mostra c'era anche Lorenzo Necci
Peccato che Lorenzo Necci fosse in galera da una settimana
E peccato ancora che nonostante fosse in galera da una settimana abbiano rimandato l'invito perché il Presidente della Repubblica aveva modificato il suo gioco il il suo orario di arrivo al Palazzo delle Esposizioni
E nel modificare questo invito quindi ristampato
Non hanno tolto il nome di Lorenzo Necci
Che da un certo punto di vista uno può anche dire va bene una indagato non è eccetera comunque di fatto sta che di nuovo abbiamo qualcosa che non funziona
Cioè se c'è un rapporto di integrazione tra una situazione pubblica culturale e individuazioni di valori artistici bisogna che in qualche modo ci sia anche un dibattito anche teso ma aperto ma che sia lì
Nonché funzioni perché allora questa mostrava qui io ottengo un certo tipo di con un senso poi io mi fido perché se la prende a Roma la prende anche Milano se non c'è la Riefenstahl i giornali non parlano perché poiché se andiamo purtroppo c'è anche un atteggiamento molto povero ecco tutto questo
Ha radici sulla incapacità di programmare un rapporto con la cultura in nel modo particolare con la cultura visiva che ha bisogno di spazi pubblici che ha avuto sempre la sua storia
Una relazione stretta con il committente e raramente il committente è un committente privato mentre quando io scrivo un libro posso avere un committente privato una casa editrice privata che me lo pubblica ma è difficile
M è meno facile che ci sia un committente privato che magari commissiona una grande opera se invece che Hitler a commissionare questo questo documentario fosse stato magari un sostenitore di Hitler più privato
Un grande industriale tedesco e la Riefenstahl avesse ottenuto di poter partecipare
Al congresso di Norimberga e fare il trionfo della volontà magari le cose sarebbero state diverse
No
Ma questo non era possibile non era possibile perché i mezzi per fare quella cosa in quel momento erano tali che non c'era nessuno che gli veniva in mente questo ma l'arte della Riefenstahl non è stata solo da un punto di vista formale
Anche se è vero che ha inventato lei questo eccesso di formalismo
Ma l'averlo inventato una maniera così precisa ha fatto sì che dall'altra parte
Il la l'invenzione comunicativa del sistema hitleriano abbia intravisto in in Riefenstahl il passaggio fulminante
La sintesi fulminea con cui poteva programmare un'immagine della proprio costruzione del consenso
Allora è vero quello che diceva Alemanno che nel vedere adesso queste immagini
Possono sembrare quasi uno spot pubblicitario però nello stesso tempo se usciamo anche noi da questa cosa e cimenti siamo più liberi io quando le ho viste non pensavo certo
A a uno spot pubblicitario che giustificasse il nazismo cioè dipende anche l'occhio di chi guarda per me è stato uno choc spaventoso perché quella immagine in cui sia nel Trionfo della volontà con lo scudo con questa strategia militare disegna attivissima certamente anche da Sperto certamente eccetera che è rimasta nella nostra mente nella nostra proprio percezione è un'immagine che nessuno può togliersi dagli occhi ma anche quella di Olimpia quando vediamo le fiaccole le fiamme che si alzano c'è c'è qualche cosa che veramente raggelante
E in questo io lo dico raggelante oggi ma certamente bisogna intendere che invece nel legame tra Riefenstahl
E Hitler stesso perché poi le documentazioni ci sono
Insomma magari mediate dal dall'alter di Amburgo Juniors
Scratch c'era
Stray che si si pronuncia cioè di cui ci sono parecchie lettere di scambio tra lei tra luglio e la Riefenstahl certamente dicevo la cosa
Che riguarda che lega questa questione è la scelta di affidare a questa donna un'immagine da cui tutto il nazismo attratto e moltiplicato fonti enormi di espressione però questa immagine della Riefenstahl non nasce su nulla ha in mente non nasce solo sul nazismo nasce su qualcosa che sta a monte che sta a monte di un'immagine certamente che lei distorce in una certa direzione
Anche se con grande perfezione e con grandissima ambiguità che in quel momento storico non era oggi proprio il più facile decodificare la comunque nasce dall'immagine appunto di un corpo che nella sua eroi cita è un corpo virile no cioè da questo lei è attratta
Dal lì il il rappresentare la figura umana attraverso un corpo virile in cui si sottrae completamente quella al appunto non possibile neutralità per cui non cito non ci troviamo più di fronte all'immagine della specie vivente fatta di e di uomini e donne ma di quest'uomo
Che affonda non a caso le sue radici nella nell'arte greca nel disco Polo nei curo rischia in tutta la statuaria soprattutto non dico il Kursk e sono anticipati
Ma quella appunto del quinto secolo cioè le grandi opere
Della nascita quella che si chiama la culla della civiltà dell'Occidente
In cui sì in qualche maniera questo rapporto tra un logo Sandro pratico
E l'immagine di un dell'uomo pronte da per Marilyn poi gli uomini immortali definiscono la specie ma Mammano accanto a questo scorre anche una parte visiva
Che sono appunto le grandi nudi maschili che non per moltissimo tempo non sono rappresentati anche i nudi femminili il nudo femminile verrà rappresentato quando la polizia avrà completamente affermato
Io una struttura di pensiero patriarcale in cui le donne comunque diventano dei soggetti a intermedi tra una società no la polis la civiltà della polis in cui loro non hanno gli stessi diritti dei cittadini maschi hanno dei diritti che devono essere mediati dalla figura del padre
Non sono a livello degli schiavi ma non hanno autonomia giuridica
La contemporaneamente nascono le grandiose opere d'arte del nostro Occidente che sono le le statue di di Fidia e e di tutta la la i grandi scultori del
Quinto quarto secolo e la tragedia spessa
Quindi questi immagine del
L'idea di che l'artista possa non dichiarare prima di tutto chi è si è un uomo si è una donna e che chi guarda le opere d'arte si è indifferente che esprima la sua sensibilità in quanto uomo in quanto donna
Non solo ha una radice lontanissima ma una radice molto gloriosa
Di grandiose invenzioni
E io vedo in Riefenstahl portato alle estreme conseguenze queste certamente in una treccia molto significativa rispetto al nazismo perché Hitler stesso
Che aveva potenziato questo aspetto maschile
Omosessuale maschile si troverà poi a dover eliminare le nella famosa notte dei lunghi coltelli del trenta maggio mille novecentotrentaquattro le S.A. proprio perché avevano portato a un eccesso no
Questa è o comunque non era più funzionale alla creazione di un consenso un modello così omosessuale omofobico homo all'interno di doveva preoccuparsi di un consenso maggiore
Allora Claudia Koons in questo libro donne e Terzo Reich rileva un passaggio interessante che Hitler così come aveva quindi da un lato puntato su un'immagine della razza ariana maschile
Poco contava e in cui era necessari Simo che fosse evidente un patto tra maschi quando il patto tra maschi diventa troppo imbarazzante soprattutto perché non serve più e bisogna costruire un patto tra maschi e femmine
Individua appunto una grande artista che gli propone qualche cosa che è proporre un patto tra maschi e femmine dove
Da le il
Femmine non ci sono dove c'è di nuovo le il peana di questo però è bianco no possibilmente atletico
Possibilmente di ascendenza greca e quindi in questa situazione io credo che la
Che Leni Riefenstahl ha compiuto un'opera d'arte che indica esattamente questo
Poi lei dice io non ho mai fatto parte del nazismo
Questo secondo me è secondario cioè un'opera d'arte ha comunque un messaggio e ha comunque una comunicazione e pur resiste perché il crea continui rapporti di scambio con chi la guarda allora noi che ci troviamo a guardarla oggi
E non possiamo che ognuno di noi anche se lei fosse costata così Don't ha da fare tutto ciò senza sapere dove era cosa assolutamente difficile da credere
Però comunque non potrebbe succedere altro che ognuno di noi vedrebbe in quelle immagini quella sintesi
Con cui lei ha in qualche modo messo insieme un aspetto virili distico di tipo anche non so di ascendenze
Folchi dice appunto di questo no substrato che c'era e che sempre in tre rase bene in forme diverse dentro l'immagine di famosi film di montagna che vengono però da quei gruppi di giovani che subito che invece appunto avevano nel primo dopoguerra
E prima della prima guerra mondiale organizzato un rapporto con la natura che voleva dire partecipazione poi i film di montagna che negli dagli anni Venti fino ai più fino a circa i trenta invece esaltano il rapporto del singolo uomo
Del singolo scalatore che si trova ha in qualche maniera a conquistare la vetta a conquistare qualche cosa che è un dominio della natura in un'ascesi solitaria allora dall'ascesi solitaria mostrare invece un'ascesi certamente no che non era affatto solitaria se guardiamo il trionfo della volontà ma che secondo me a se questa capacità di unione che indica esattamente quella temperatura allora se poi Leni Riefenstahl fosse qui e mi dicesse io non ho mai aderito al partito nazista
Potrei dire va be'posso prenderla in parola
Quello che invece fa sì che Leni Riefenstahl aderisca totalmente al partito nazista
E perché comunque quelle sue immagini hanno dato parola espressione ha un contenuto una percezione diffusa che era quella su cui si è fondato il nazismo e in più
C'è stata una forte integrazione tra la parte creativa di Leni Riefenstahl e pur tra le migliaia di virgolette la parte creativa della struttura comunicativa del sistema hitleriano
Che ha visto nei film nei cinema in questo modo di comunicazione le il grande passo per diffondere un consenso quindi io credo che il problema
Non è quello che dice lei ma è quello che dicono le sue opere
Ringraziamo Francesca Pasini per il suo intervento volevo mi ha suscitato anche questa questa piccola aggiunta vedendo la mossa del Palazzo delle Esposizioni
Le foto che appartengono al periodo molto successivo quelle recenti insomma sull'Africa
Fanno colpo d'occhio in particolare una in cui c'è questo corpo nudo appunto l'esaltazione del corpo virile visto di spalle
In cui appunto il corpo nero africano viene saltato che così improvvisamente senza pensarci appare praticamente identico a una stato del Foro Italico e comunque diciamo è è strettamente legato al linguaggio che lei aveva durante il nazismo c'è questo per dire quanto poi appunto questa cultura fosse la sua quanto le credesse fosse quindi dentro questo tipo di estetica e d'immagine suoi meccanismi di fascinazione sulla diciamo gli elementi mistici razionalisti sulla cultura medievale gotica abbiamo chiesto in particolare un contributo proprio su questa creazione del mito di Hitler come divinità che appunto i film della Riefenstahl esaltano
A Giorgio Galli politologo editorialista di cui ricordiamo fra l'altro libro Hitler e il nazismo magico che anche contro
Da quello stesso
Ringrazio per l'invito
Questa iniziativa ha proposto dalla mostra di Leni Riefenstahl mi fa riflettere su una caratteristica che ha avuto diciamo negli ultimi quindici anni da quando si è che delineato quello fenomeno di analisi critica definito revisionismo quella che è stata la situazione in parte ricordata anche vere tra Deiana cioè la cultura diciamo di sinistra marxista se vogliamo perché lo è progressista ha sempre giocato di rimessa come anche in questo caso però se non ci fosse stata un'iniziativa quella della quale ha parlato anche Francesca Pasini venuta da Milano a Roma non ci sarebbe stato la risposta
è positivo ovviamente che ci sia una risposta ma si pone il problema se donne non siano possibili ricerche iniziative proposte che non giochino
Di rimessa ma che propongano approcci in grado di esercitare un'influenza culturale che non sia queste Visco la ripetizione
Delle immagini semplificate che si sono avute nei primi anni del dopoguerra io già all'inizio di questa vicenda esattamente con spesa sei o sette anni fa ho avuto in un convegno per esempio a Firenze nel novanta il primo confronto con Nolte che verrà il il più autorevoli più importante degli storici
Revisionisti che ho reincontrato proprio invece fa in un dibattito all'Università Cattolica su un fenomeno che ha preceduto il nazismo della cosiddetta rivoluzione conservatrice
E
Nolte sostanzialmente avviato un discorso
Ricco di apporti storiografici precisi Marche se controbatteva una semplificazione storiografica anche se certi aspetti pensando ad Auschwitz si può pensare che sia così
Del dire il nazismo è il male assoluto e quindi identificato lo col male assoluto
è inutile rifletterci ulteriormente
Naturalmente note sostiene che il razzismo non è un male assoluto io credo invece che anche il male e anche nell'ipotesi del resto non da scartare che il nazismo possa essere il male assoluto
E di tante tradizioni culturali la grande lotta tra la luce e le tenebre traumi sia rimane occorre studiarlo
Più in profondità di quanto certamente non è avvenuto da parte dalla storiografia diciamo progressista del primo decennio del dopoguerra anche cogliendone aspetti particolari
Che possano contribuire a riprendere l'iniziativa culturale non a giocare di rimessa replicando che certamente doveroso fare ma non è sufficiente tanto che anche per tanti contingenze
Politiche generali sulle quali non mi soffermo tanto che la storiografia revisionista ha finito con l'imporsi massicciamente
Ricevendo lo ricordava anche Elettra Deiana ricevendo anche qualche tipo di avallo da parte della storiografia e della cultura di sinistra perché la premessa generale
Deve che qui c'è un grande lavoro da fare in vista proprio del terzo millennio che consiste nell'analizzare più in profondità
Il fenomeno del nazionalsocialismo in generale di quella che è stata la destra europea in questo secolo
Che ci può dare molti insegnamenti anche perché
Parte della fenomenologia
Che ha prodotto quelle iniziative e quei movimenti politici in qualche misura è ancora presente pensiamo i drammi dell'esprit siamo i problemi dell'immigrazione pensiamo la cosiddetta globalizzazione o mondializzazione quindi in un analisi più in profondità
Che non accetti più le semplificazioni del primo decennio del dopoguerra e che
Con tenda la ripresa dell'iniziativa culturale che non sia semplicemente una risposta alla delinea antesi prevalenza e prevalenza della storiografia revisionista ora io cercavo
Cercato di riflettere
Su questo aspetto
E
Ho scritto anche un paio di libri che indico perché è facile dire
Bisognerebbe fare qualche altra cosa poi se lo si fa serve poco di rete bisognerebbe farlo avrà cercato di cogliere quelli che mi sembrano due aspetti abbastanza significativi di quella che può essere una ripresa di iniziativa culturale
Primo saggio che ospite del dell'ottantanove lei sì poi per coincidenza era anche
L'anno
Della caduta del muro di Berlino e anti l'anno nascita perché hai ricordato quel novembre del mille novecentottantanove l'anno diversi appunto anche di Rifondazione ora Hitler e il nazismo magico vedo qui annuncia che una delle caratteristiche non solo in questo convegno ma in generale
Con le quali è stata individuata questa temperie culturale è stata la definizione di irrazionalismo infatti il nazismo irrazionalismo revisionismo nella vicenda europea cerato di condurre invece uno studio specifico
Perché il termine irrazionalismo e molto generico si tratta di individuare cosa è stato quali componenti ha avuto e perché
è stato un fenomeno significativo il contatto di una parte dell'élite nazista e che ha tra l'altro spiega il viaggio di essi Inghilterra quel teschio diceva
Elettra Deiana ricompare anche lui è stato quello di uno degli enigmi rimasti insoluti della storiografia di questo secolo
E cinque la componente che può essere definito il razionalista me io direi di legami di una parte dell'élite dirigente nazista colla tradizione magari deviata dell'esoterismo con la tradizione dell'occultismo che il famoso viaggio di Hess
Fu programmato da astrologi come viaggio dice anche abbastanza bene
Anche se ovviamente non raggiunse gli obiettivi policiclici proponeva ma per questo rimando al libero
Allora il il punto dal quale partire il seguente la storiografia della quale noi disponiamo spiega al novanta per cento le ragioni del successo politico del nazionalsocialismo
La crisi del mille novecentoventinove decisiva
Nelle elezioni del meno che centoventotto il partito nazionalsocialista pure eccellentemente organizzata come partito d'élite non era certo il partito che poteva permettersi il trionfo dalla volontà del mille novecentotrentaquattro
Due virgola otto per cento dei voti
Vince una coalizione che si potrebbe chiamare di centrosinistra un cancelliere socialdemocratico miglior quindi poi con la crisi del ventinove leggervi due anni il primo balzo oltre il diciassette per cento e poi tanta spaventato e trentasette per cento quindi crisi economica sei milioni di disoccupati elemento decisivo tra l'altro questa era una
Una delle peggiori del dibattito con Nolte a proposito del e lì
Dell'assenza in questa sua teoria della guerra civile europea e mondiale dell'assenza della cultura liberale e delle strutture capitalistiche perché è la guerra civile europea non comincia nel mille novecentodiciassette a Pietroburgo
Comincerebbe non centoquattordici quando ovviamente il nazismo non c'era e quando il i bolscevichi erano i pochi compagni di lividi Lenin esule a Zurigo e così pure la crisi del ventinove non matura nel contrasto
Tra il il debolissimo partito nazista e il più forte ma relativamente non determinante Partito comunista tedesco
Entrambi avevano poco più del dieci per cento dei voti matura per in una crisi economica che si inserisce tutta
Nel sistema e nelle strutture liberaldemocratiche quindi questo è era una delle ragioni perduranti del confronto che ho tentato di stabilire condor prima ragione seconda regioni gravissimi errori della sinistra questo le sedi nella quale tutto cioè notissimo il periodo staliniano nel computer la politica interna tra socialisti e comunisti sono sorti sulla socia al fascismo
Che si inserisce nelle debolezze istituzionali della Repubblica di Weimar
E e nel riemergere delle frustrazioni della sconfitta della prima guerra mondiale erano state superate nella seconda metà degli anni Venti
Perché l'inflazione di prima la seconda metà degli anni Venti la Germania conosce una ripresa poi arriva la crisi del ventinove
Quindi
Questo è il quattro il contesto nel quale di di ripeto il novanta per cento
Del fenomeno nazionalsocialista e spiegate spiegato dalla storiografia marxista è spiegato dalla storiografia liberal però c'è un dieci per cento che secondo me
Va approfondito cito solo due fatti
La folgorante carriera politica di Hitler
Cinque che era un personaggio quasi incredibile una sorta come dice uno psicologo austro americano una sorta di tipi un vagabondo
Anche sembrava psichicamente molto fragile della prima guerra mondiale
Un personaggio che fu un combattente coraggioso portava sempre la croce di ferro come unica decorazione ma che allorché proprio per la carneficina che fu la prima guerra mondiale di erano rapidissime carriere politiche non riuscì neanche a essere promosso sottufficiale perché dice il rapporto che respingeva la proposta mancava delle doti di comando
Purtroppo poi dimostra invece di avere le misure elevatissima quindi un personaggio che se sembrava assolutamente poco indicato diventare quello che poi divenne quindi questo è un elemento da chiarire quali ambienti quali situazioni e secondo me sì si indaga sulla storia
Della cultura occulta e delle società marginali ma presenti nella storia tedesca si riesce a capire meglio questa questo problema che fa parte secondo me del dieci per cento ancora non spiegato
E l'altro
L'altro aspetto interessante collegato appunto al viaggio di esse al tentativo di ottenere una sorta di inno tradita inglese mentre si prepara detta preparava l'attacco all'Unione Sovietica la tragedia finale fortunatamente del nazionalsocialismo che
Pensa di
Pesa di invade le di conquistare il del sarà uno spazio vitale se non la linea Arcangelo Astra cani poi invece trova la resistenza Rooney sovietico e Mosca Stalingrado e così ecco Hitler aveva sempre detto che mai l'ha scritto decine di volte mai avrebbe impegnato la Germania in una guerra su due fronti che le era stata fatta nella prima guerra mondiale e secondo me avevo letto molte storie militare la maggiore da tutore o da quella di Flaubert non sono ancora chiare le ragioni per le quali percorre in chiaro il gravissimo rischio
Di aprire un fronte orientale mentre l'Inghilterra è ancora in grado di combattere e mentre ha messo a punto un'arma aerea che già allora
Già nel maggio giugno del mille novecentoquarantuno è in grado di colpire duramente le città tedesche cosa che Guerin diceva
Non sarebbe mai avvenuto alla Luftwaffe l'avrebbe sempre impedito la fortezza Europa è inattaccabile e Radio Londra poi diceva la fortezza Europa però non aspetto quindi ci sono alcuni aspetti che
Di quel dieci per cento che va ancora spiegato è questo significa anche riprendere un'iniziativa culturale
Approcciare la storia e anche i problemi storici ancora aperti in termini diversi da quelli della storiografia
Revisionista quindi
C'è ancora da indagare c'è da indagare e riprendendo l'iniziativa con approcci nuovi originali altrimenti appunto sarà sempre un gioco di rimessa doveroso ma probabilmente insufficiente poi
Altra Proteo
Cercando di approfondire questo discorso poi raccolto questo
Riceve il nazismo album Better fra i due ci sono molte immagini e voglio
Qui ho tentato di
Affrontare un altro problema molto importante dalla storiografia e del modo di fare storia famosa vicenda della storia che non si fa con i se
Però ha tentato una proposta culturale un approccio diverso in grado di far riprendere iniziativa allora non si tratta di fare la storia con i se si tratta di vedere se
La nostra storiografia storiografi occidentale ha preso per modello le scienze fisica la storiografia come tutte le scienze sociali la fisica da Newton in poi la grande
Scienza forte bisogna prenderne i modelli individuare le leggi
E
La storiografia lavora ancora sostanzialmente coi criteri ereditati dalla fisica newtoniana ma la fisica di questo secolo alla fisica dei trent'anni che sconvolsero la fisica la Lanca Istat è andata oltre la fiscali ogni anno e non a caso
La
Fisica oggi egemone
Anche se non è detto
Possa essere oltrepassato i superata in futuro alla definizione di quanto probabilistica il concetto di probabilità determinante la fisica di oggi la fisica e ci ha permesso il laser la televisione internet
Non è la fisica delle ginocchia Leo Valiani è la fisica basata sulla probabilità che determinati eventi si verifichino e non solo la certezza che questo avviene in tutto il mondo subatomica tra l'altro c'è se ne parla parecchio qui a proposito di questa
Per le invenzioni di Chiti di una sorta di resistenza interni ma in realtà l'adesione al nazionalsocialismo l'ha raccontato anche tra Liliana mi pare
Del meglio della cultura tedesca fu quasi totale e anche questo è un freno da indagare non c'è solo il discorso di anche a Friburgo che cambi idea un anno dopo non c'è solo ben che poi verrà criticato nella centotrentasette tutte storie da riscrivere
Ma c'è una partecipazione forte e quasi generale della cultura tedesca allora chiedersi perché questa così ricca cultura spontaneamente in molti casi perché King non accettava poteva andarsene Thomas Mann che pure nel corso di scorso dell'impolitico diede un certo contributo a impostazioni che Hitler avrebbe ripreso eviterò e gozzo il bello critico durissima mente
Dicevo Heisenberg
L'inventore del principio di indeterminazione uno dei punti chiave della fisica contemporanea
Tentò poi disse che non non aveva questa intenzione ma se avesse seguito la strada giusta cosa che non fece poi non aveva risorse sufficienti lavoro perché la Germania potesse arrivare
Alla compatta un po'
Anche di Heisenberg allora la moglie ha sete non è quasi quasi divertente il resistente antinazista diciamo c'è tutta tutto questo inquadramento allora approccio storiografico
Se la storiografia
Che ha preso come modello la legge newtoniana per spiegare la storia quando la fisica era soltanto io Tognana è ancora newtoniana ovviamente per i macrofenomeni un perirono eccetera mi son fatta amici
Non dovrei prende la stantia polemica della storia che non si fa con i se ma USA lo strumento tendenziale delle leggi di probabilità come approccio forse può capire il meglio alcuni fenomeni ho fatto un piccolo esempio che vi leggo per concludere dopo avervi segnalato la difficoltà di di un lavoro di questo genere ubriaco in questo libro
L'unità ne ha parlato positivamente quando è uscito rammaricandosi che però lo sento fare un riferimento prima che da Alemanno che
Non vi fossero le tragiche immagini di Auschwitz
E
In realtà non era proprio così perché ho preferito delle immagini lei non notte
Perché la ripetizione continua io credo che si ci sono molti esperti di arti visive le repliche continue forse non giovano molto e allora per il grande materiale che con l'ufficio c'è statistico per la vittoria numero
Per la quale l'altro lavora ancora con lavoravo allora ho preferito due foto un po'diverse
Questo altri si vede nascere quando la gente a vedere una foto quasi normale
E sembra più ma soprattutto l'ultima eccome sembrava fosse abbastanza interessante da vedersi perché è un processo di Norimberga
Però non è il celebrò il processo nel quale siedono punto è essa Ribbentrop grading e così via no è una foto molto più rara sono i dirigenti della Farben
Che indicano un altro e diverso e meno noto ma decisivo aspetto
Di che cosa di una parte della storia che ha favorito il successo del nazionalsocialismo perché da un lato indagare più a fondo componenti culturali i rapporti con la cultura occulta ma dall'altro non dimenticare mai quali sono state le strutture economiche portanti e decisive tra l'altro ha proposto dalla notte del trenta giugno
Non c'era solo la questione che ha sottolineato Francesca Pasini che era un grosso problema per il nazionalsocialismo partito d'ordine dello Stato la famiglia la moralità pubblica e una notevole diffusione della omosessualità nel suo braccio armato questa era senza dubbio
Un problema grave ma c'era anche l'altro problema che e concerne
L'aspirazione del gruppo dirigente del Messia corre a una sorta di secondo ondata che avrebbe dovuto ah sì trasformare le cellule di fabbrica nazional socialiste in una sorta di organo di cogestione
E i signori della far bene ovviamente non ero d'accordo ero d'accordo corruppe tutti gli altri
Che poi avete visto nel film di Visconti di Visconti che esasperato a questo aspetto l'omosessualità ma lasciava intravedere anche gli altri e poi trasformare le stesse se ha in un esercito
Popolare che nella che doveva condizionare la futura struttura della Wehrmacht allora si chiamava trace e il piccolo esercito professionale dice Into mila uomini che però era deserto di quadri
I tre arrivato al potere fai fretta mettere insieme cento divisioni nel giro di qualche anno con quali sesto dei quadri che però ora con la tradizionale lesse a volevano assorbire pace
Facendo venire meno con questi due progetti le cellule di fatica che col gestiscono lesse a che sostituiscono stato maggiore prussiano due elementi decisivi
De di delle forze che avevano portato i tre al potere e allora non solo per la questione pure importante dell'omosessualità che comprometteva quest'immagine di di ordine di regolarità di famiglia ma anche per lei pretese populiste del pelle S.A.
Arriva la notte dei lunghi coltelli come è stata definita quella del trenta giugno quindi Farben a oltranza così
E allora
Ringrazia Roseto Veltroni ringraziandolo per lo spazio che aveva dato spiegando che del perché aveva preferito queste queste foto
Ad altre ma dicendo che invece mi sarebbe è piaciuto sentire la sua opinione errata su questo tentativo di proporre un approccio storiografico anche legato alla scienza più avanzata questa esaminare cosa vuol dire per uno storico
Affrontare i problemi storici nel momento nel quale l'approccio della fisica più avanzata non è della legge della sicurezza ma è la legge della probabilità
Mi pare che il tipo di approccio che appunto fa fa assumere un'iniziativa culturale
E non non ebbe risposta perché poi invece facevo un esempio specifico di come e parlava infatti della polemica sul revisionismo avevo messo dentro un foglietto che però nel frattempo
Fitto
Se lo ritrova
Dicevo che la possibile applicazione pratica
Dicevo
Oggi il perseguimento dello stesso modello della fisica se il catetere conto della fisica più avanzata quella che si basa sul principio di indeterminazione dovuto proprio parlare sembra che il geniale fisico e matematico che poi ha lavorato eccetera
Se la storia adottarla moderni leggo perché per essere sintetico adotta la modellistica del non si sente niente esso si sente
Se si adotta la modellistica della fisica quanto probabilistiche il principio di indeterminazione il problema che affrontiamo della continuità tra il nazismo e la storia tedesca può essere posta in questi termini
I precedenti della storia tedesca e la situazione dell'Europa dei fascismi storici tra gli anni venti e trenta rendeva probabile uno sbocco autoritario dalla crisi di Weimar cioè tenuto conto di tutti i fattori lo sbocco più probabile
Per le debolezze della democrazia di Weimar e anche per le o più posti errori di impostazione dei socialdemocratici
Troppo attenti a a costruire coalizioni di centro sinistra per così dire e del partito comunista Thelma legato alla tematica Salini ha una perla quali socialdemocratici erano salvo fascicoli c'erano queste debolezze di fondo che rendevano più probabile uno sbocco per il taglio ma che questo sbocco
Assumessi connotati specifici del Terzo Reich era una eventualità che si collocava accanto qua durò tre altre possibili
Per esempio
Una utilizzazione in senso autoritario della stessa Costituzione di Weimar
Col suo Presidente eletto dal popolo
Con ampia autonomia nella designazione del cancelliere tra l'altro questa era la via che suggeriva Carl Schmitt
Un altro studioso di grande valore diventato grande Grammauta e tra l'altro rilanciati in Italia anche da autorevoli simili che io apprezzo molto studiosi anche dalla sinistra un certo momento quasi estrema come Mario Tronti
Quindi l'idea era prima probabilità non occorre Hitler sì
Rafforza in senso autoritario la Costituzione di Weimar che già con l'elezione diretta di un po'di un presidente con ampi poteri offriva occasioni in questo senso non c'è nessun riferimento all'attualità
The potevano
Ancora
Si poteva pensare una respirazione mo'monarchica ventilata negli anni della crisi a un cancellierato di un rappresentante del raìs perché contasse più sul prestigio dell'istituzione militare
Che sull'omogeneità di una maggioranza parlamentare fu il tentativo che precedette immediatamente l'avvento di Hitler con il cancellierato di fons laica
Nessuna di queste posizioni di queste soluzioni poté eticamente configurabile si affermò vinse invece il nazionalsocialismo e poi cerco di spiegare del perché secondo me tra le varie probabilità
Quella proposta dai fare era la Force petardi
Prevalse sulle altre dicevo concettualmente teoricamente possibili
Perché era soprattutto e qui si
Ci si collega concludendo proprio al non tanta Leni Riefenstahl quanto a ciò che li rivista significa e che
Il nazismo sempre organizzare il consenso cosa che gli altri esposti bis soluzione in me
Quella monarchica ipotetica
Nei il rafforzamento dell'autorità presidenziale
Narrare
Ne quella di un cancellierato come si tenta di fare affidato un prestigioso generale tra i tracciati sullo stato maggiore prussiano
Allunga il preciso nessuna di queste soluzioni però poteva disporre di quella grande capacità di organizzazione del consenso certo profittando della crisi ma lo stesso fu un'impresa su questa la stenografia tutta la documentazione
Il ma poi soprattutto Goebbels erano veramente geniali nell'organizzazione della della propaganda nel velocizzare la presenza ovunque nell'utilizzare moltissimo la radio in piazzale moltissimo il cinema allora quando vediamo che tratti fattori che favoriscono questa soluzione evidentemente quella che porta alle conseguenze più tragiche le altre tre sarebbero stati soluzioni autoritarie ma probabilmente delle presumibilmente non avrebbero portato ad Auschwitz perché altri si spiega solo con una logica particolare non solo razzista a soprattutto razzista ma di questo rapporto
Di una parte dell'élite nazista con la cultura dei poteri occulti tutto questo modo di vedere la storia come una storia drammatica di mal di che tre di fare sesso si considerava una sorta di veggente quindi altre soluzioni sarebbero state autoritarie ma probabilmente non così
Tarda ad arrivare all'orrore di Auschwitz
Prevalse questo soluzione proprio perché il nazismo seppe organizzare degli efficaci strumenti di consenso
Più validi dei suoi potenziali competitori qualità indicato prima ed è la costruzione di questo consesso Leni Riefenstahl è stato una protagonista di primissimo piano allori inquadrato in questo in questo discorso
è un sì e
Si può arrivare a una conclusione che applicando
Alcuni tentativi di innovazione metodologica ci possano consentire di affrontare come dice il titolo di questo incontro al di là del testo del quale ha parlato penisole vanno il con il testo testo e contesta ecco in questo consiste il contesto se pensiamo che l'organizzazione del consenso è stato probabilmente il fattore decisivo
Del successe dell'affermarsi del nazionalsocialismo anche in questa fase diamo contraendo Sarcinella problemi fece un processo
Direi legale nei confronti di Dimitrov ancora nel trentaquattro l'incendio del Reichstag attribuito questo giovani squinternato Landis che fu decapitato Martins Vendée Globe ma la situazione era ancora tale che dopo aver accusato di metro per la terza internazionale
Prima delle elezioni del marzo trentaquattro di aver organizzato l'incendio
Dovettero fare un processo sostanzialmente a regolare la stampa di Lippi in tutta la Samp Roppi avidi che Dini troppo mettili distacco gathering ministro dell'interno della del della Prussia quindi nel trentaquattro il nazismo aveva ancora un problema
Ferdinando ricordava la frase del Governo si governa solo coi fucili bisognava governare ulteriormente organizzando un consenso che poteva essere transitorio dopotutto ricordo in queste elezioni trionfali Hitler ebbe il quarantaquattro per cento dei voti Fung finché il voto fu relativamente libero nonostante lei se ha nonostante il controllo subito dopo il trenta gennaio
Trentatré della Polito della della polizia ufficiale affidata appunto a Goering iter non ottenne mai la maggioranza assoluta tocco il marzo del quarantaquattro per cento soprattutto non lo tenne a Berlino città che li odiava ma amo Monaco quindi e del trentaquattro c'era ancora un problema
Di
Garantire il potere appena conquistato la notte dei lunghi coltelli che era un fatto di poco misura allora il fatto che in questa situazione attraverso una perfetta convergenza Leni Riefenstahl o il trionfo la pronta diventa la protagonista di questo operazioni decisiva per l'affermarsi del nazismo è il contesto che tranquillamente poteva essere
Doveva siccome essere ricordato anche se poi si vuol dire
Che vi è un problema più ampio quello che ha ricordato anche Francesca Pasini che il problema della neutralità dell'artista del suo identificarsi o meno deve essere favorito meno dal potere dell'identificarsi con un logo Sandro centri comma scrive
è un problema bene anteriore a Hitler
E quindi si può ampliare la riflessione ma senza dubbio quello che andava fatto le nebbie novecentotrentaquattro viene fatto questo film in questo momento con questo scopo consolidare attorno al nazionalsocialismo un consenso che c'era ma non era ancora tale da assicurare al regime la piena tranquillità e la continuità e la durata
I tre e lei erano perfettamente concordi nel fare questa operazione il resto appartiene a riflessioni sulle stipendio sentite due brigatisti che
Ringraziamo Giorgio Galli
Il suo intervento abbiamo invitato questa sera al dibattito un esperto cinematografico un critico cinematografico
A cui chiediamo diciamo sempre di approfondire questo tema del modo di utilizzare il cinema da parte del nazismo ma anche un'opinione su come diciamo
E quindi diamo la parola a Minas sentieri
Ma ai fini della Riefenstahl mi hanno suggerito
Un parallelo un parallelo con un vecchio vecchio un vecchio film di un grande maestro del cinema
E mi riferisco alla nascita di una porzione di Griffith
Uno dei padri proprio del del cinema
Ora nella storia del cinema diciamo
Più di una volta in più casi e avvertibile un'accentuata antinomia tra ricerca linguistico formale e poi diciamo assunto messaggio contenuto se vogliamo usare questo termine di un film
Così proprio da creare dei piani contrastanti e delle linee tendenziali
Diametralmente opposte all'interno di una stessa operazione creativa
E direi che punto uno dei casi più clamorosi
Sia proprio quello della nascita in un'azione di Griffith
Che indubbiamente segna una tappa nell'evoluzione del linguaggio cinematografico
E indubbiamente diciamo sotto questo aspetto sotto questo profilo si colloca all'avanguardia diciamo nei processi di elaborazione formale
Ma che al tempo stesso invece poi si sia ancora proprio si vincola a contenuti culturali contenuti ideologici più che per i primi
E nascita di una nazione ricordi Strollo ricordo periodico lo sottolineo soprattutto
Perché i non abbia avuto occasione di di di vedere questo film eh era un film diciamo inequivocabilmente razzista
Era un film che esaltava il Ku Klux Klan
E non era solamente un film che raccontando una storia ambientata nel periodo della guerra civile
Diciamo era schierata dalla parte dei sudisti no era qualcosa di più garba un film che voleva poteva essere un monumento alcune Blues Club
Naturalmente questo film fu stigmatizzato diciamo dall'opinione pubblica democratica che arrivò addirittura a chiederne il ritiro
Dalla circolazione europei ovviamente fu condannato dalle associazioni per il progresso e per i diritti delle minoranze cosiddette cosiddette di colore
Però
Tra il Griffith Nascita di una nazione
E la Riefenstahl e al mio a mio parere c'è una differenza sostanziale una differenza profonda
Che diciamo nel film dei film della regista tedesca
Non si produce alcuna contraddizione tra i due piani di cui abbiamo parlato anzi anzi e avvertibile invece una perfetta coerenza una assoluta omogeneità diciamo tra questi piani
Ora io con questo non voglio negare una qualità estetica a ai fini della Riefenstahl perché questa qualità a mio parere c'è non è neanche Ural qualità così modesta e
Però ecco io non credo nemmeno che si possa ridurre il ruolo della Riefenstahl a quella di al quello di una cronista
Che si sarebbe limitata a registrare uno dei tanti episodi di estetizzazione della politica e magari è un po'la strada che sembra e imboccare in questo dibattito in questa polemica Puglia o Kezich
Sul supplemento illustrato diciamo del Corriere della Sera quando tende a riconosce diciamo come vero autore del film
Non tanto la Riefenstahl quanto l'orchestratore effettivo Della ritorna Z-Star che è stato filmato a Norimberga
Io
Certamente diciamo
Credo che questo scuro questo questo aspetto della presenza cioè di un altro regista debba essere tenuto presente in questo caso e sempre e comunque
Però io non bisogna dimenticare diciamo che in circostanze del genere io sì o a quando una società un potere che uno Stato si mettono in scena e sì auto rappresentano attraverso esibizioni collettive attraverso una a una liturgia
Il regista cinematografico soprattutto quello che fa quelli che vengono forse anche impropriamente definiti documentari lavora su dei materiali preordinati lavora su dei materiali organizzati da un'altra mente
Da un'altra mente ordinatrice però attenzione a proposito proprio della richiesta
E della sua scrittura riscrittura
Di un evento corale
è da riconoscere che c'è una identificazione assoluta piena diciamo con i moduli espressivi dell'evento
Riferito al quale ovviamente non è estraneo il suo buon regista sommosse Nogara Folsom coreografo che è spero Albers bene
Però diciamo la Riefenstahl diciamo non fa che abbracciare non fa che condividere non fa che sposare diciamo i registri basilari della manifestazione preparata
A cui diciamo aderisce
Renato aderendo diciamo proprio allo spirito che animato il raduno nazista e quello che il raduno nazista a voluto simboleggiare e incarnare incarnare diciamo anche con una con una sua vibrazione
Con un suo patto su
E non solo la Riefenstahl diciamo così accoglie
Senza alcun filtro critico nel quale si immergere nel quale si tuffa e nel quale nel quale riconosce riconosce l'animo l'animo su e io direi che proprio in virtù di queste identificazione consapevole
E della mancanza di elementi contraddittori in questa operazione estetica
E difficile se non impossibile parlare dei film della Riefenstahl scindendo diciamo per usare una formula convenzionale la forma dal contenuto accettarne lunga e respingerli e respinge nell'altro
Quel che irrita veramente nella Riefenstahl è la sua disonestà non non voglio dire morale perché non non mi interessa diciamo questo questo questo colpi
La sua disonestà intellettuale
Cioè la sua reticenza in merito alla propria alla partecipazione al Analysis ora tutto questo ha già una sua storia che è cominciata davanti ai tribunali e alle autorità incaricate di dei dei nazi ficcare la Germania ed è poi proseguita
Finché sfociata diciamo in una famosa intervista
Della Riefenstahl a una rivista francese Sonica ieri du Cinéma una rivista che risale al mille novecento sessantacinque pubblicata nel numero cento settanta è in questa rivista che è la richiesta comincia a imbrogliare le carte perché lei sostiene che il suo sarebbe un puro film storico anzi cito testualmente un film dei Rita
Riflette l'abilità per quello che allora nel mille novecentotrentaquattro dice la signora Riefenstahl era la storia eh dunque un documento
Non un film di propaganda e e qui e qui in Happy Piccio analogici camiciole fissa e questa ci sta & endo ci vuole prendere per fessi
E si dimentica tra l'altro ma parla parlano il film che questa tesi viene smentita diciamo da dai film suoi diciamo
Ma tra l'altro lei stessa lei stessa
Aveva invece dato diciamo una interpretazioni una lettura completamente diversa nel mille novecento
Trentacinque in un Piccolo libro intitolato in margine al film sul congresso del partito nazionalsocialista
Edito edizioni dal edizioni centrali del partito nazionalsocialista lei stesso invece aveva ha messo a punto di avere fatto punto un film che voleva soprattutto soprattutto diciamo
Tradurre appunto un movimento sinfonico uno slancio uno slancio eroico e poi così larghe Java in in in aggettivazioni
Più o meno di di più o meno di questo di questo di questo tipo
Quindi io direi che solo a patto diciamo di valersi di un comodo artifizio
Si può discutere della Riefenstahl e dei suoi film ignorandone un estetismo chi però è organicamente connesso a una visione del mondo permeata di irrazionalismo di culto della forza di culto della potenza della perfezione fisica della disciplina passiva e dell'obbedienza e della spersonalizzazione umana
Il trionfo della volontà è un grande spettacolo proprio sul sul motivo della spersonalizzazione degli esseri degli esseri umani
Ecco quello che il sorprendente e e a mio parere dovrebbe invece invitare a riflettere e l'indifferenza con cui almeno sino all'appuntamento romano
La personale della richiesta è stata accolto
Almeno diciamo a Roma una reazione e avvenuta una reazione c'è stato però attenzione che nessun segnale di reattività
Si è mai avuto da mesi ed anni
E durante i quali le edicole sono venute riempiendo sì di videocassette
Che il racconto descrivono analizzano la seconda guerra mondiale gli anni venti e trenta senza che mai nessuno si sia occupato di questi film documentari
Documenti e divulgativi sono tutti i film di montaggio appositamente realizzati per una diffusione capillare e mai giunti sul grande sul grande sul grande schermo
Su questa produzione che e che è copiosa
Cioè pronto l'ignoranza più più completa sia
In
Sotto l'aspetto dell'informazione sia sotto l'aspetto punto del della valutazione e critica diciamo di dieci di questa produzione
Beh ripeto io insisto molto su questo
Particolare cioè non si tratta così di qualche fatto episodico di qualche e sporadico esemplare ma si tratta di serie di numerosi di numerose serie
In cui appunto si rivisita l'Italia del ventennio fascista la Germania dal trenta alla figlioletta la Repubblica di Salò
E si rievocano le battaglie della Seconda conflagrazione mondiale giorni fa mi è capitato di imbattermi i in un'edicola
In piazzale della Provincia addirittura in un medaglione
Del rexista belga dei greci
E
C'è una collana addirittura intitolata il cinema l'arma più forte
E in cui c'è proprio ritagliato il testone del Duce il ritorno dotata a sua firma che ospita film come vecchia guardia squadrone bianco Luciano Serra Pilota Uomini sul fondo Giarabub la nave bianca al Spataro L'assedio dell'Alcazar ora io non vorrei essere equivocato cioè io non vorrei che che si equivocasse cioè io non so invocando interventi censori nei confronti di queste videocassette però perché non credo non credo e non posso credere nessun democratico nessun progressista nessun uomo di sinistra può credere in una pedagogia del non conosce l'abbiamo sempre combattuta quindi la combattiamo anche quando si tratti ci troviamo di fronte a materiali
Che possiamo studiare ma nei quali ovviamente non ci possiamo identificare quindi tutto va conosciuto That tutto deve essere riconosciuto anzi io l'avvento che in Italia non esista
Caldi
Di mi mi conforti o oppure mi smentisca un'edizione critica del Mein Kampf
Chi vuole leggere il Mein Kampf deve accontentarsi di qualche edizione divide dite di qualche piccola casa simil piratesca fascista
Pur quasi clandestino o giù di lì perché non esiste un'edizione critica del mancato ecco e ai campeggi al testo che il pacco frutto perché qualcosa ha poi ha finito per produrre occulta grazie sedi terribile
Cioè
Cioè è fuori discussione sì certa ora io ecco quello che punto noi vogliamo e punto che ogni atto conoscitivo sia accompagnato da un'adeguata riflessione critica e questa Emma è mancata a anche a Roma dove una reazione e avvenuto
E diciamo quel poco di sensibile che si è ride è stato
Poi in fondo ha visto mobilitate diciamo non molte presenze non molte testimonianze diciamo in questa in questa dicendo
Mi avvio a concludere
Si è trattato di una disattenzione casuale a me non sembra non era più a sud
C'è stato una disattenzione che oramai diventata frequente
E quasi sistematica e che è un sintomo che propone a noi tutti un problema culturale che però è un problema politico
Noi da molto tempo stiamo assistendo a due fenomeni che sembrano apparentemente opposti però o forse non lo so cioè da un lato c'è una crescente appunto indifferenza soprattutto nell'ambito dei grandi mezzi di composizioni Massa di fronte al tema della memoria storica del suo appannarsi progressivo del suo
Dissolversi sono per lo meno il rischio della risoluzione c'è il rischio di una lenta cancellazione
E comunque non c'è più rischio ma già siamo
Nel in un ordine fattuale beh il confinamento della memoria storica nel novero delle tante specializzazioni
Del sapere e delle materie che sempre più marginalmente non sempre bene spesso male si studi o male nel senso di poco si studiano nella scuola e nell'università
Io mi sentirei anche di aggiungere diciamo che c'è una svalutazione propiziata anche da correnti culturali e da metodologie rispettabili
Che anche nel campo delle arti e nello stesso settore del cinema
è incrinano sempre più a scindere i legami e in essi esistenti tra la storia e i processi e i processi della creazione artistica però noi dall'altra parte dall'altro lato assistiamo anche alla riscrittura di una storiografia e di una pubblicistica
Giornalistico divulgativa
Che strumentalizzano la ricerca che strumentalizzano ogni esigenza naturale diciamo di nuove di nuovi rimedi di nuove meditazioni diciamo di nuove di nuove verifiche subordinando le al dettato proprio della contingenza politica degli obiettivi immediati che gli schieramenti politici
Si propongono per cui io sento fortissimo anzi come non mai proprio questo pericolo di una visione strumentale della ricerca storica
Che ci sta riportando il si dice che stiamo andando avanti così Sari portando Boltro indietro ci sta riportando veramente agli anni nella sostanza più che nella forma agli anni degli scontri frontali agli anni del mondo diviso
In due blocchi e del e della e della a della guerra fretta
Finisco con una abbattuto cioè io penso che a questo stato di cose occorre ribellarsi
Soprattutto in quello che è resta diciamo dalla sinistra di classe dopo le tempeste trasformisti che di questi ultimi venti anni
E riportando proprio al centro dei suoi disegni strategici i problemi i problemi della cultura
Ringraziamo Mino Argentieri Elvis allora devo pregarvi rimanere entro tempi un po'più Brevi una decina di minuti se no non riusciamo più a finire adesso diamo la parola Massimo Sani chi ha registrato Tore studiosa di storia contemporanea
A cui abbiamo chiesto un contributo appunto sulla contesto cinematografico in cui si inserisce dagli sesta
Richiesta Franco
Grazie
Sì è vero è comodo circondo colorito di un guarda con grazie per avermi invitato a questo dibattito su sulla questione Riefenstahl che attendevo veramente da tempo ero rimasto sconcertato dalla da quello che è successo a Roma
E e veramente mi sono chiesto ma questa mostra internazionale deve partire da lontano e e leggendo i giornali le cronache veramente no no trovato questo fonte lontana che ha organizzato la mostra evidentemente sono delle organizzazioni ben precise che Désir ridisporre in campo internazionale
Una rivalutazione di tematiche legate al nazismo per scopi ben precisi
Che noi tutti possiamo ben capire e che anche in questo dibattito sono venuti alla luce io veramente non sarò contento fino che non so chi realmente
A voluto questo rilancio internazionale di un personaggio così ma neanche controverso perché Rita come le riviste Esterna parte il fatto che ovviamente i fin de race festa proprio negli sopporto né mi piacciono ma un personaggio così pericoloso nello Pennella nel quadro storico e culturale contemporaneo
E e veramente opportuno come ha fatto Giaguaro lì per un certo aspetto molto importante il momento della tesi di potere noi soprattutto il momento del re Puccia
è proprio veramente importante ritornare al contesto
Che ha determinato diremo la possibilità che queste regista potesse operare
Con una grande ecco di pubblico e di consensi
E io me ne sono interessato anni fa per un dibattito di carattere scientifico protagonista la sapienza e nel ritenere quegli appunti
Ho voluto riportare qui alcuni argomenti che mi sembrano interessanti nel mille novecentotrentasette
Quattro anni dopo quattro anni dopo la presa di potere di Hitler il cinema tedesco era un cinema interamente asservito al nazismo
L'opposizione politica in campo culturale era stata proprio completamente e totalmente sgominata i registi più noti non dimentichiamolo non dimentichiamo il bellissimo cinema tedesco de la Repubblica di Weimar
I registi più noti erano riuscite a emigrare già nel trentatré Fritz Lang lascia il Paese egli è Orville all'impazzata
Nei trenta
Furono tra i primi l'anche PACS ai più grandi registi tedeschi di tutti i tempi le cui opere sono indimenticabili ma vogliamo paragonare che i Iside Skra over cioè la vittoria della fede e il trionfo della volontà con i film dell'Espressionismo desco
Pietre ha condannato il cinema tedesco più importante di quegli anni
Per valutare quello che lui voleva come cinema Peter ha condannato Francesca Pasini l'arte moderna
Ha bruciato ha fatto bruciare i libri tutti i più grandi artisti dell'arte contemporanea sono stati costretti ad emigrare io ho fatto un film su questo argomento e ho visto da vicino che cosa ha voluto dire per quegli artisti
Quindi la vera arte del momento l'arte e la repubblica di Weimar l'Espressionismo
I postumi dell'Impressionismo sono stati non solo condannati ma perseguitati dai cioè quella era l'arte che c'era a Berlino in Germania a quell'epoca
Tra gli attori certo tra gli attori più numerosi preferirono restare in Germania ad esempio Emilian X Werner Krauss Zara Leander Paola Berselli Olga c'è Cova
E anche addirittura ai ricchi e ordine però
E dico e per citare solo i più noti però nella nell'ambito nel versante degli attori c'erano dei guadagni che convincevano molti a non emigrare perché oltre duecento attori a quell'epoca ottenevano all'anno più di cento mila marchi ed era uno stipendio medio molto elevato allora
Negli sconfinati studi della Ufa di Berlino Babe spetta venne allestita nel trentasei una grande esposizione del cinema tedesco dimenticavo invece che Peter Lorre i famosi interpreti di me orde di assassini di Lang e Nigro nel trentacinque
Quindi queste esposizione cime Tesco del trentasei
Pubblicava il quadro dell'industria cinematografica del momento risultante proprio dai dati reali produzione annua centocinquanta lungometraggi a soggetto
Produzione annua quattrocento documentari culturali e didattici seicento film per la pubblicità industriale quindi proprio in pieno nazismo
Duecento sessanta film di documentari diretti attualità e cinegiornali un circuito e questo è incredibile spento stenti a si stenta a crederlo
Un circuito di settanta mila sale in tutto il mondo convenzionato alla proiezione di film nazisti queste era la politica di Dolores non dimentichiamo investimenti nel cinema in capitale per cinquecento milioni di marchi all'anno una cifra incredibile
Incasso o hanno nei cinema tedeschi verrai Cittalia duecentoventi milioni di marchi spettatori nella sola Berlino cento settanta mila al giorno sono dati che poi su cui bisogna militare a partire dei mesi immediatamente successivi la presa di potere del nazismo io salterebbe se non si stanca mai di stimolare i produttori cinematografici del raìs
Prima e poi dei territori che verranno ammessi poi con queste parole il cinema tedesco ha raggiunto il punto in cui deve compiere il suo dovere verso lo Stato la nazione la cultura deve esercitare un'influenza internazionale deve diventare un leader internazionale del mondo il film tedesco in particolar modo a una missione mondiale
Sono parole tratte dai diari che io possiedo in lingua originale dell'ideatore e responsabile della propaganda nazista cioè dico va da sé è ovvio
Che era stato decima nazista sia tutt'uno con grande manovra attuata dagli dovrebbe spera servire l'Ufa e le altri grandi industrie cinematografiche tedesche qualora Tobias la Bavaria Lanvin fin quando verrà fatto l'Anschluss alle esigenze del partito nazista
Era stato lo stesso Goebbels fin dal mille novecentoventicinque cioè molti anni prima della presa di potere
Il primo esponente nazista di intuire il grande valore del cinema quale medium diremmo oggi di propaganda politica sotto vari spogli
Il primo cortometraggio volute commissionato da Goebbels porta la data dell'aprile mille novecentoventinove e doveva celebrare i quarant'anni di vita cioè comprando il quarantesimo compleanno di tre ed è il titolo di questo cortometraggio Kampf un Berlino lotta per Delfino
Nel documentario naturalmente viene gettato fango sulla Repubblica di Weimar vengono indicate le tesi naziste
E Cantù un Berlino fu proiettato in centinaia di sezione del partito nazista ed ebbe un gran successo ovviamente ne nacque una sezione cinematografica prima del partito e porre il raìs
Considerazioni che divengano dipartimento e questa sezione si ingigantisce con sezioni locali comunali e regionali quindi la dignità di El Greco di Goebbels è indiscutibile
L'organizzazione e l'apparato così scatenati crebbero tanto che fu possibile AdWords non dimentichiamo questi pesato importante
Far ritirare dalla programmazione in Germania il finta ciclista americano di Lewis milestone all'Ovest niente di nuovo due Oscar per la regia e per il mio nuovo miglior film nel mille novecentotrenta
Perché venne ritirato dalla programmazione perché provocava turbativa di ordine pubblico ma questa turbativa era provocatoriamente dai nazisti in quanto il film era un film pacifista
E nella primavera del trentatré e non più di tre mesi dopo la presa di potere di Hitler nel corso di un incontro con produttori tedeschi a Berlino messa Lose nel salone del famoso Tercas se lo fa perdesse lancia un messaggio molto esplicito con queste parole
Non abbiamo intenzione di paralizzare le produzioni ne vogliamo ostacolare l'iniziativa privata
Al contrario esseri ci avrà un grande impulso perché perché il regime vuole andare mano nella mano con il mondo creativo del cinema e percorrere con questo il Comune il cammino comune
E naturalmente qua poi lancia la parola d'ordine Gleichen alto un che significa omologazione curiosamente sotto tutt'altro contesto ovviamente c'era vi sentiamo ripetere oggi questa parola omologazione importante per molti e all'interno di questo quadro diciamo pure all'interno di questa cornice che la giovane ballerina attrice regista Leni Riefenstahl viene chiamata a realizzare i suoi primi lavori di grande impegno politico
Preciso lavori di grande impegno politico tra cui proprio a quel Triumph pestilenza trionfa la volontà con cui è stata rilanciata recentemente qui in Italia sul grande mercato del consumo di massa sul grande mercato perché Home video con L'Espresso abbiate è un grande mercato
Non non sottovalutiamo non sottovalutiamo
Quando Elena Berta a Malindi Riefenstahl così si chiamava realizza il suo Trionfo della volontà al suo attivo
Una già affermata carriera di ballerine di coreografo del balletto moderno per i palcoscenici berlinesi del clima culturale della Berlino della repubblica di Weimar e questo è un fatto che mi turba molto
Favorite addirittura anche dagli entusiastici apprezzamenti del grande regista teatrale Max RAI un incidente sul lavoro con rottura del menisco interrompe l'ascesa del nascente stella del balletto ed è l'anno mille novecentoventitré l'anno in cui a Monaco
Chi realizza il suo tentativo di colpo di Stato dal titolo cioè
Chi resta e che è passato alla storia come il tre pur s'
Dieci anni dopo quel ventitré siamo nell'anno delle pesi potere del nazismo
Nel gennaio trentatré e la richiesta ha al suo attivo anche un'esperienza di regia cinematografica un film veramente incredibile
Un film così detto di montagna eminente mi piace che sia stato parlato di questi film di montagna un Fendi montane con tutte le tematiche ad esse connesse relative dal titolo Das Blaue liste in italiano la bella maledetta
Che ottenne a Venezia una medaglia d'argento nel trentadue
Al neo dittatore del Terzo Reich il film di montagna della Riefenstahl piace molto Kite convocato ragione ballerina attriti registrata a venire su ufficio allora poco più che trentenne e le parla di un suo agognato Progetto
Realizzare un documentario spettacolare sul primo congresso del partito nazista dopo la presa di potere previsto Pin congresso per l'estate di quello stesso trentatré a Norimberga
La Riefenstahl accetta e con questo suo assenso decide di porsi fa i primi giovani rappresentanti del mondo creativo di quel cinema che deve andare mano nella mano
Nel cammino comune verso le mete del partito e del regime come aveva detto Goebbels
Questo film ha un titolo è non è il trionfo dell'onta ma è easy pesca plaude cioè la vittoria della fede vedete questa sacralità la fede la volontà ed è il primo film è il collaudo Pericle di quello che dovrà essere l'anno successivo la grande parata dell'altro congresso del partito con il trionfo della volontà iter ed ebbe Squinzi chiedono di più a Leni Riefenstahl non si non si ferma no ovviamente
E di secondo documentario spettacolare appunto uscirà appena un anno dopo come Triumph Textile sconto dalla scenografia dico del bel se dispendi si MTS di tutti
Emergono a prima vista in questo documentario che fa uso dei più sofisticati ingredienti sto finendo fra un po'ancora
Checché si fa uso dei più sofisticati ingredienti capaci trascinare lo spettatore nella scia del coinvolgimento totale emergono le precedenti esperienze della ritentare sia come coreografa
E danzatrice che ha come interpreti dichiarato della Berlino fai Mariana in questo film estetica della ritenuta e tutta chiarissima semplicissima semplicissima proprio proprio elementare e scaturisce da una profonda convinzione politica nel nulla non è non può essere scisso dalla sua convinzione politica inutili un aggiramento non lo so per dire altri concetti è tutto uno con la sua convinzione politica
Il documentario non vuole essere soltanto una registrazione filmica di avvenimenti all'epoca come lei dirà poi
Non vuole essere solo un documento storico
Ma una sorta di grande affresco sacrale
Qualcosa accomuna spettacolare sacra rappresentazione con tutta la ritualità tanto prediletta da dittatore Hitler di un revival di tematiche romantiche
Legate allo spirito germanico indissolubilmente legato allo spirito germanico più retriever conservatore
Sì potete quasi dire che la ritualità e la sacralità di questo film superano le stesse esigenze del partito vanno oltre quelle esigente del momento
Che di cui Galia ha parlato benissimo della insicurezza del trentaquattro importantissima
Ma supera anche queste stesse esigenze del momento
Il film vuole magnificare le tesi quindi da un certo punto di vista è sbagliato
Il film vuole magnificare le tesi del congresso del partito nel trentaquattro che sancì il completamento di quella lapidazione finalizzata alla conquista totale del potere attraverso la soppressione della libertà
La concentrazione nelle mani di tre delle prerogative legislative ed esecutive già annunciate dal dittatore nel suo discorso di luglio trentatré a Norimberga
Ed è per questo proprio per questo che ai primi di agosto e trentaquattro emendamenti e dopo la proiezione del film in pubblico i tre potrà proclamare al mondo intero il suo fatidico verdetto
Per i prossimi mille anni non avverrà alcuna rivoluzione in Germania
Quindi il film della Riefenstahl doveva essere la spettacolare cassa di risonanza di tale verdetto da diffondersi nel mondo intero potrebbe trattarsi di un brutto film ma concreto e voglio concludere con un paio di annotazioni
La prima era stata la ritenuta la volete conoscere a tutti i costi tre incontro avvenne nel febbraio primo incontro avvenne nel febbraio del trentadue un anno Pisa prima della presa di potere di nazismo al grande comizio nazista
Al Palazzo dello Sport di Berlino luogo che sarà creato dei film della Riefenstahl sui giochi olimpici
It confessò a ragione regista di conoscere il suo film di montagna di apprezzarlo molto e le promise queste precise parole del disse queste precise parole quando avremo preso il potere lei farà un film per me
Seconda notazione nel cinquantanove quando ero corrispondente in Germania di epoca e dei periodici da Arnoldo Mondadori il mio direttore allora di epoca Enzo Biagi mi chiese di intervistare neri di testa che aveva allora cinquantasette anni
Io si è soltanto a parlarle soltanto al telefono la sua voce era Squillante proprio categorica ed altrettanto categorico il suo rifiuto di parlare del passato oggi trent'anni dopo invece ha dichiarato ai giornali
Che la sua disperate ricerche di esprimersi non l'ha mai fatta fermare davanti a nulla e che la sua vita era presente da voi davvero il trionfo della volontà terza ed ultima notazione
Oggi a trent'anni dalle prime tesi revisioniste spesso in Germania da Ernst Nolte
Il revisionismo storico è dilagata in tutto il mondo e come un vero tarlo si insinua anche nelle coscienze dei più insospettabili protagonisti della cultura e della politica nel nostro Paese altrove
Sotto la forma di un innocuo pretesto giustificato da opportunità politiche e da moderni orizzonti culturali è un processo che ha già porgo prodotto le sue operazioni lo ha detto anche Nino
Soprattutto nelle coscienze delle giovani generazioni
Chi si fa portatore di tali innocui pretesti a parer mio dimentica le conseguenze prodotte dalla diffusione di quella sacralità e di quel Pseudo romanticismo tedeschi di cui da Riefenstahl è stata una delle più osannate portavoce e questo di fronte ai bisogna ripeterlo bisogna ripeterlo all'infinito di fronte ai milioni e milioni di morti voluti programmati ottenuti dal nazismo sui fronti di guerra
Centinaia e centinaia di campi di concentramento di prigionia di lavoro forzato di annientamento di sterminio
è un fatto molto grave e inaccettabile una realtà che secondo me dovrebbe molto pesare sulla coscienza
Ringraziamo Massimo Sani attiene alla fine dell'intervento appunto palla però parlava del revisionismo storico
E delle iniziative che la destra sta facendo sempre più forti di ricostruzione del passato su questo abbiamo invitato Francesco Germinario che storico che collabora con l'Associazione Micheletti
Io mi trovo un po'a disagio perché dopo le succosa Errico che relazioni di chi mi ha preceduto avrei poco apre poco avrei poco da dire
Però è già un fatto che
USA si sente se
Io poi durante l'intervento sono tendenzialmente portato ad alzare un po'la voce quindi preferisco all'inizio
Dunque c'è oggi imparare molto indicativo lo diceva già Giorgio Carli prima che noi oggi ci troviamo qui un po'a giocare
Poi giocare di rimessa Asso per quanto riguarda problemi problemi storiografici del genere
Ed è voglio dire è la dimostrazione del fatto che più che di lì a oltre che di revisionismo storico
Io credo si sia enormemente dilatato lo spazio dell'uso pubblico della storia
Uso pubblico in qualcuno di voi ricorderà ad esempio alla fine degli anni Ottanta inizio anni novanta quando cominciava un po'a mostrare le crepe
Il loro il così detto il caffè il sistema di potere craxiano eccetera ad esempio le polemiche che c'erano state sul famoso fallo so della lettera di Togliatti sugli alpini in Russia oppure o il le polemiche sul cosiddetto Triangolo della morte in in Emilia
Quando diciamo uso pubblico della storia dobbiamo tener presenti due concetti acque duplice senso e cioè utilizzare la storia affida la polemica politica contingente il falso della lettera di Togliatti il triangolo della morte eccetera e poi uso pubblico della storia anche
Come tentativo di adeguare la storia al presente cioè
Riscrivere la storia adeguandola al mondo o di essere dello dal presente
Non
Gli antecedenti sono sono remoti ecco so soprattutto per quanto riguarda il primo aspetto cioè utilizzare la storia i fili della polemica politica contingente
Un esempio a un esempio fra i tanti ma proprio enormi
O potrebbe essere che ne so c'è qualcuno di voi ha presente la famosa hit la prima edizione italiana dei famigerati Protocolli dei Savi di Sion e scendi novecentoventuno
Con una prefazione che è tutto un programma di preziosi Giovanni Preziosi il direttore della di una rivista razzista antisemita già all'epoca che poi destinato a cartiera nello durante il regime fascista ecco preziosi utilizzava la storia per questioni politiche di polemica politica presentando ad esempio la rivoluzione russa evoluzione bolscevica come un prodotto dalla cospirazione ebraica dell'ebreo dei massoni eccetera
In Italia
Ho abbiamo anche qualche antecedente vicinissimo non lo so penso alla al dibattito sulle sulle tesi di Nolte che è stato molto un dibattito molto ricco in Italia oppure ad esempio al dibattito sul fascismo
Negli anni Sessanta Settanta quando comincia ad apparire i primi volumi di di Renzo De Felice
Però noi in Italia abbiamo una situazione
Particolare ecco nel senso che
Il nostro revisionismo è molto aggressivo è stato molto aggressivo
E ha trovato grande udienza udienza che non è solo da addebitare alla saldatura fra revisionismo e mass e mass media
Proprio c'è stato un atteggiamento aggressivo della storiografia o se volete dalla pubblicistica o revisionista
Ed è stato detto di tutto due tre esempi per capirci ad esempio sul Giornale di Feltri un ex neonazista secondo me poco pentito allievo di Evola
Enzo erra
Il quale già nel novantatré aveva scritto un libro per dimostrare che le quattro giornate di Napoli non erano mai stati non erano mai state mai esistite
Aveva poi scritto sul giornale che ne so che la guerra era stata dichiarata non non da Hitler ma era stata innescata dagli inglesi dagli inglesi dei francesi eccetera
E io ne cito solo un passo che però non è di o di questo pubblicista neonazista
Gli italiani sono brava gente lo erano anche negli anni Venti e dintorni si sta parlando di Mussolini
Ecco perché non ostacolarono anzi favorirono l'ascesa di Mussolini
Un ragazzo che ci sapeva fare voleva ripristinare un po'd'ordine nel Paese scosso dagli scioperi dalla rabbia dei reduci della Grande Guerra e quali tornati dal fronte abbiamo scoperto di essere rimasti disoccupati punto
Il nostro era un paese senza guida ingovernabile in miseria senza prospettive
In quel marasma Benito sette muoversi pensate la chicca con notevole abilità e ora arriva il bello mettendo d'accordo la piccola borghesia con i proprietari terrieri gli operai con i contadini
Viene fuori una specie di Mussolini curato di campagna pacioso un bel buon curato ecco un'immagine del genere
Chi scrive questo è Vittorio Feltri fascismo antifascismo Rizzoli Milano mille novecentoquarantaquattro pagina sessantacinque quindi non allora falsificò niente non per proprio citazioni oneri citazione testuale
Viene fuori un'immagine dicevo di Mussolini da curato di campagna un po'parrocchiale l'immagine che già re aveva accreditato certo fascismo Mussolini figlio del fabbro e dalla maestra eccetera
Però qui
Al in questa visione un posto da Paesana del fascismo un po'rurale se volete c'è tutta l'ideologia italiana dalla cultura di destra passata e presente compreso il mito dell'italiano brava gente
Cioè buono bravo padre di famiglia buono affabile agli eroi atteggiamenti razzisti più o meno
All'italiano che viene fuori dalla famigerata intervista di quel dei giorni scorsi di Vittorio Emanuele di Savoia per cui anche quando gli italiani hanno fatto
Hanno come dire scimmie optato ma la storiografia non accetta più un'azione del genere hanno inteso scimmiottare i nazisti sull'antisemitismo massi hanno fatto le leggi antisemite però oppure non le hanno applicate
Noi i questori fascisti i prefetti chiudevano un occhio ma tutte e due gli occhi
Ora e inutile dire che
Questi io vi faccio che gli ho fatto l'esempio di fare altri ma ce ne sono anche altri l'utile dire che non sono storici o sono cattivi storici ed è inutile anche dire
Se ci salviamo la coscienza dicendo che scrivono FAS falsità non verificabili euro io credo che un punto fermo della storiografia
Che bisogna sempre tener presente quando si studia la storia dell'Italia del Novecento e che bene o male che lo si voglia o no l'Italia crea il fascismo come forma politica il fascismo arriva al potere è un come dire un esempio
è una verità ovvia però molte volte si dimentica e cioè che l'Italia ha creato il fascismo e che facilmente il nazismo dura dodici anni fascismo ne dura venti cioè un quinto dal del secolo cronologico non del secolo breve
Perché il fascismo bene o male giusta analisi di Gobetti
Prima che come una come soluzione come dire è anche un sintomo un sintomo che detta è che definisce che tali dea di una di una nazione profondamente malata per quanto concerne il funzionamento di una democrazia delle istituzioni anche liberali o liberali dell'epoca
Ora noi abbiamo la necessità fermo restando di Polito che questi non sono storici di mestiere alcuni di loro però altri lo sono
Abbiamo la necessità di analizzare il paradigma
Vedete Sionismo storico ha un obiettivo dichiarato quello di dimostrare a chi di destra non esce che è esistita una cultura di destra ma e questo lo sappiamo proprio in questi giorni ed è apparso nelle librerie lo diceva
Ma che non sono certo un testo di sinistra sappiamo che nella cultura del Novecento c'è stato un periodo in cui Thomas Mann
Diciamo non è stato un democratico la scriveva contro Lassini Lisa si on di dal fratello che era invece un democratico schierato su posizioni di democrazia sappiamo che ci sono stati
I vari gentile ci stato Ugo Spirito eccetera questo lo sappiamo è stato assodato dalla storiografica
Ma l'vero obiettivo qui un altro uno riorganizzare la memoria storica secondo il revisionismo ha lavorato e lavora e badate revisionismo ha trovato amplificazione a partire dagli anni ottanta
Ma se si vede un po'la cultura della destra
In Europa ed eri sionismo comincia a lavorare fin dal mille novecentoquarantacinque nel mille novecentoquarantasette Maurice Burt esce che non era un cretino era uno dei maggiori studiosi di Baviera ed è rimasto lì maggiori studiosi di Balzac
Un accademico etc cognato di Brasilia uno scrittore francese antisemita fucilato fino almeno le centoquaranta cioè quando quarantasette o
Gori sbanda esce comincia a sfornare una serie di titoli per una casa editrice fondata dallo stesso in cui comincia a minimizzare o
I i campi di sterminio comincia come dire a cercare di
Primo organizzare l'anemone dalla destra prima che dalla
Prima di come dire lanciare all'assalto la destra così la cultura di destra così come c'è stato con il revisionismo più recente il revisionismo di destra a quest'altro obiettivo
Restituire dignità teorica politica culturale
A regimi che
La memoria storica popolare la memoria storica comune ha identificato con lo sterminio l'imperialismo e il o o razzismo
Per quanto concerne nel caso nazionale io direi che l'aumento del di quello che si può definire ripeto l'uso pubblico della storia è stato provocato
Dalla crisi dei primi cinquanta nella nostra repubblica la fine degli anni alla fine degli anni ottanta sotto certi aspetti in Italia negli anni novanta si è recuperato il tempo il tempo perduto
E ha visto questa operazione è stata secondo me è gestita in gran parte ha visto comunque l'impegno della cultura di della cultura di sì di della cultura di destra cioè mi spiego meglio la cultura di destra ha cercato di spiegare
Dal proprio punto di vista naturalmente i motivi della crisi di quella che viene è stata poi comunemente definita la Prima Repubblica e cosa ha detto la cultura di destra
Che la vecchia cultura politica era superata sorpassata classista produttrice di ore diedi divisioni specie della divisione fra fascisti e o antifascisti
In sostanza
La cultura di destra la fine degli anni ottanta apre un vero e proprio processo all'antifascismo e la Resistenza a mio avviso c'è stato un salto do salto di paradigma fra la cultura della destra precedente alla fine degli anni Ottanta la cultura della destra successiva agli anni Ottanta
Tanto per intenderci anche a livello storiografico puoi prima si discuteva di fascismo negli anni settanta si discuteva se il fascismo aveva avuto meno in consenso di massa eccetera
Ma alla fine degli anni ottanta con gli anni novanta con la crisi della della Prima Repubblica si tenta di delegittimare la o resistenza conversanti molto articolati
Ora qualcuno lo accennava prima di me
Las certi settori dalla cultura di sinistra si illudono che la memoria storica e superata eccetera
Che la cultura spero che la memoria storica della Prima Repubblica fondata sull'antifascismo sulla resistenza eccetera sia superata
Lo dicono loro però su una cosa si può star sicuri che la cultura di destra non pare molto pentita malgrado Fiuggi
Se qualcuno di voi legge percussioni per un per motivi politici o di ricerca di studio la pagina culturale del secolo di le pagine culturali dal Secolo d'Italia anche un po'farraginosa e per la verità
Viene fuori questo
Discutevano di Evola discutono di Evola discutevano di Gentile discutono di Gentile discutevano di Spirit lotta di Ugo Spirito discutono di o Ugo Spirito è stato però dato appunto
Come dire l'appiglio
Da parte dalla cultura di sinistra su parecchie questioni
La questione cosiddetta guerra civile la questione dei ragazzi di Salò
Cioè combattenti in buona fede anche loro per l'onore la pacchia è la famosa parola data o all'alleato ma come l'ha utilizzato oppure la cultura di destra questo appiglio
Lo sto facendo assolutamente processo Violante in questo momento proprio cioè no no no cioè sto proprio analizzando come dire se volete mi lascia un po'a trascinare però vi garantisco che cerco di essere sine ira et studio ecco cioè si è detto cioè la cultura di destra ha detto va bene c'è stata la guerra civile c'erano pure i ragazzi di Salò bene siccome il quarantacinque non ce l'avete dato concedete ci vorrà l'onore delle armi
Date l'onore delle armi agli sconfitti eravamo erano tutti uguali un buona fede delle pubbliche il partigiano borghese Graziani parli al Longo Amendola Pietro Secchia
Per cui è chiaro che poi diventano uguali una regista nazista e chi come Thomas Mann in passa un più di dieci anni do in esilio
A che cosa è servita l'operazione del genere già dallo dal gene dalla destra anni legittimare ad rilegittimarsi cioè noi come cultura di destra e come movimenti politici di destra
Come aree elettorali chiamatela come volete abbiamo diritto all'esistenza politica in quanto eredi di quella parte politica
Della quale ora col concetto di guerra civile dei ragazzi di Salò eccetera voi riconoscete la legittimazione è mi sembra che sotto questo aspetto che abbiano tratto conseguenze poeticamente molto logiche rispetto all'apertura dei ragazzi di Salò
A parte il fatto che qui ci sono state pesante strumentalizzazione da parte la cultura di destra perché perché fino a prova contraria lo storico che ha parlato di guerra civile
Pavone oltre che uno storico di sinistra è stato anche un partigiano ex partigiano con il passato politico intellettuale di di tutto rispetto lo stesso Renzo De Felice io vorrei ricordare che per quanto demonizzato soprattutto nel suo ultimo libro per la verità non dei migliori anzi il peggiore Cillo il rosso e il nero proprio nel Rosso e nero riconosce grande valore storie grande valore storico la resistenza
Come lo utilizza però la destra ora questo la cultura di destra questo appiglio
La Resistenza se la Resistenza è stata la causa della repubblica dei partiti e dalla corruzione
Cioè quel tipo di resistenza fondato sui partiti politici sulla democrazia eccetera non poteva altro che produrre corruzione partitocrazia eccetera e di sostanza
Viene stabilito un rapporto implicito ma in alcuni articoli esempio penso ad una una rivista chiusa però molto importante per la corte lo Stura cultura di destra tipo Italia settimanale
Viene stabilito proprio implicitamente ma ripeto qualcuno si spinge anche a a scriverlo
Papale papale proprio c'è un rapporto fra parodia Longo e Mario Chiesa e Craxi cioè Mario Chiesa Craxi non sono sbucati dal nulla sono radicati bene o male nella o
Nella Resistenza nella Resistenza antifascista cioè come a dire che l'aspetto storico di costituzione dalla Repubblica porta la cancrena dalla corruzione porta cioè l'appalto tra partitocrazia all'uso partitico e strutture statuali eccetera
Che il discorso appunto al superamento del fascismo e dal dell'antifascismo
Questa cosa del superamento del fascismo e l'antifascismo ci sarebbe molto da discutere io però ci vedo solo una cosa tra l'altro tradisce una visione molto organici Istica è molto di destra della nazione cioè si vede proprio l'imprimatur della destra
Perché perché viene presentata la nazione dove dobbiamo essere tutti fratelli tutti amici una visione proprio organi cisti cala me la comunità
Il folklore pronto non nel senso più piste ed esco però una versione un po'italiana c'è la comunità che non deve presentare divisioni politico ideologica cominciare quella quella fra che e antifascista e chi invece si bene o male si riconosce nello né al fascismo ora questo progetto sia inserito il tatto in sostanza di processare la Resistenza per questo la cultura di destra anche per questo
è diventata molto agguerrita soprattutto la pubblicistica di destra diventata molto agguerrita dopo Tangentopoli Tangentopoli ripeto è stata letta come il risultato cui non poteva risultato inequivocabile impossibile da evitare di un processo iniziato cinquant'anni prima con la Resistenza la Repubblica questa è la destra come dire scamiciata populista
Se volete la destra sociale come dicono ora però c'è anche un'altra destra quelle liberal conservatori facciamo i nomi quelli tipo liberale oppure la destra
O alla alla i di archiviazione la rivista berlusconiana tanto per intenderci possiamo chiamarla per comodità nostra in questo momento senza utilizzare grosse terminologie scientifiche
Quella del pensiero liberal conservatore pure loro la processarlo resistenza ha perché la processa dalla storia fascismo antifascismo eccetera no
Questa cultura di destra liberal conservatrice a mio avviso è molto consapevole e fortemente consapevole
Dal fatto che c'est la Resistenza è stata una rottura nella storia d'Italia
Perché ha provocato è stata soggetto portatore è stata portatrice di una concezione della democrazia
Come partecipazione attiva delle masse alla politica non con una concezione diciamo così
Liberale classica giolittiana crociana eccetera di sostanza per per utilizzare uno slogan però l'isola Savona capirsi meglio questa destra è consapevole che per noi la Resistenza è stata un po'la rivoluzione francese d'Italia
Quello che è stata la rivoluzione francese Infant già c'è una rottura storica epocale il mille novecentoquarantacinque come il nostro mille settecento ottantanove
E liberal conservatori su questo non ci stanno ma non perché sono contro i diritti dell'uomo la rivoluzione francese eccetera eccetera non ci stanno
Perché questo pensiero liberale di fine millennio cosiddetto pensiero unico io vi cito una definizione del pensiero il pensiero concetto di pensiero unico né di sinistra e di destra
La utilizzato per primo il maggior pensatore dalla destra di fin e secolo il francese Alain de Benoist secondo lo il pensiero unico e si può essere pure tranquillamente d'accordo il pensiero unico e quella cosa per cui c'è un'unica soluzione tecnica a problemi che sono di natura politica
Ora evitando liberali di fine se e non a caso tirarlo fuori von Hayek eccetera per loro
Allora non va giù questa concezione dalla politica che viene fuori dal sistema questa concezione attivisti fare la politica per loro la politica e gestione del potere confronto interno alla classe politica
Molto autoreferenziale confronto interno proprio una visione politica politicante direbbero Hilti studiosi francesi per cui se ci deve essere un'unica soluzione ai problemi è questa soluzione deve essere sempre di natura tecnica e specialistica mai politica questo vi spiega ad esempio per cui essa per questo
Ma il lato se volete un po'filosofico della questione dal delle elezioni Minali milanesi consiste nel fatto che ambedue i candidati sono industriali tecnici per antonomasia
Loro offrono soluzioni tecniche a questioni allo politiche
Per cui per il liberal-conservatore la politica deve essere demandata delegata agli specialisti la partecipazione delle masse
Quando c'è crea disordine violenza rivoluzione eccessi demagogici
Il liberale e il tardo liberale in sostanze liberale di fin e secolo non è d'accordo con questa visione dalla politica che viene fuori dall'esistenza perché legge il Novecento come l'epoca dell'irrazionalità
Perché le masse hanno partecipato alla politica in forma organizzata le masse non devono partecipare la politica le masse devono essere governate la resistenza invece per loro per loro sfortuna è stata intendente ha una forte partecipazione delle masse alla politica
è un poi è stato un po'la traduzione italiana della critica al giacobinismo e dal dibattito sulla Rivoluzione francese il pensiero liberale dell'Ottocento di fine Settecento a partire da parte eccetera area aveva utilizzato alcune di o di queste categorie per cui la resistenza stringi stringi diventa un no liberalismo perché ha dato la parola a milioni di masse che poi si sono organizzate e attraversa i partiti politici sindacati operazioni Massaro continuato anche dopo il quarantacinque a far politica in sostanza e concludo
La Resistenza è stata ettari liberal-conservatore di fin e secolo
Pensate un Buttiglione ad esempio no no no pensate a un Buttiglione perché a il migliore allievo non a caso il migliore allievo di di Del Noce la Resistenza è stata la ma una maledizione perché per la prima volta in messo le masse dalla storia di vita
Concludo dicendo che scusate se sono stato molto confuso et del prossimo futuro ce lo giochiamo su due ipotesi di leggere la resistenza di rapportarci alla Resistenza e quindi anche una questione di memoria storica
Da un lato il pensiero della Destra dalla cultura di destra che vuole come dire chiudere con questa visione attivisti cade la resistenza dall'altro chi come la cultura di sinistra presumo anche Borgna presumo voglio crederlo credo
E invece vorrà trasformare la resistenza nella nostra religione civile e se l'hanno la se la Resistenza è stata la nostra rivoluzione francese
E noi dobbiamo intanto cominciare proprio a festeggiarlo in maniera popolare come si è fatto finora così come fanno i francesi il quattordici luglio
Ringraziamo l'intervento di Francesco Germinario e volevo pregare ai due le due persone che sono iscritti a parlare sono Luca Telese Rina Gagliardi di poterla fare interventi un po'simpatici per rimanere nei tempi la parola Luca Telese
Roma mille novecentotrentasei immaginato una fitta sequenza di montaggio un aereo con le insegne tedesche l'atterraggio Ciampino Suma terapie sulle divise sui fregi sui volti scende una donna raccontata pochi fulmine fotogrammi entra in una berlina nera
E un lungo piano sequenza via dei Fori Imperiali Palazzo Venezia le Camacho le camicie nere che scattano sull'attenti passi attutiti da morbidi pesanti tappeti si aprono dei portali e a quel punto all'interno e quindi di questo stanzone c'è un ospite che si alza c'è un un personaggio si alza per salutare l'ospite solo a quel punto Benito Mussolini invita la regista del Führer a servizi
Dunque scusate mi intanto è chiaramente il meno autorevole di tutti il mio intervento
Io sono un giovane giornalista che per motivi di lavoro avuto però che fare quattro volte in questi anni con Leni Riefenstahl
E quindi vi ringrazio e dalle opportunità di parlare e parto da questo episodio reale ambientato diciamo così cinematograficamente per una parodia ma vero è importante cioè l'incontro i reni Riefenstahl con Benito Mussolini nel mille novecentotrentasei perché parto d'acqua
Perché beh Leni Riefenstahl non è assolutamente Gian altre reazioni
Lo hanno messo in evidenza l'agnellino
Che vorrebbe far credere che vorrebbero credere alcuni dei nostri dirigenti quindi quando lei nella sua biografia stretta nel tempo con documento straordinario anche di falsificazione di auto falsificazione cita questo episodio non lo fa a caso
Lei sente il bisogno di raccontare da testimone oculare non certo da regista in pensione il nodo cruciale del sei con l'Europa stretta dalle Due Guerre dalla tempesta di Torrita Deidda è tutta dei totalitarismi
Lei è lì si racconta geniale e ambigua belle ambiziosa spregiudicate cambia trasgressive contiguo al potere insomma una degna protagoniste quella terribile stagione ha subito la fascinazione di Hitler le avance maldestre di Joseph Goebbels che lei riferisce nei dettagli cito una frase lei deve essere mia dice Goebel strappi ITO si era inginocchiato ai miei piedi parlava con la voce rotta dai singhiozzi
Attrezzato l'occhio Kering che aveva molto simpatico lui ha sorriso a dir la verità questo durante la la regia di Olimpia ha detto di no Mussolini che improvvisamente sempre in questo incontro a Palazzo Venezia immaginate lo affacciato al balcone si gira verso direi che dice vorrei che lei girasse un documentario per me è un film sulle paludi pontine che sto facendo bonificare
E anche qui c'è una bella differenza fra nazismo ma immaginate congresso di Norimberga che fucina di demoni che e il film sulle sulla bonifica delle paludi pontine
E dunque ma era giustamente come ha ricordato qualcuno da ballerina che aveva fatto impazzire chiude in uno di questi film famosi di montagna la montagna dell'amore per l'appunto
E dunque c'è questo racconto cioè questa trasfigurazione così estetica e pure per tutto quello che posso fare dire o scrivere Leni Riefenstahl è davvero scritto stretta nel tempo più di quanto lei stessa mi immagini e iter poi alla fine il vero protagonista della sua biografia appare e scompare nella vita la regista così con un potere veramente taumaturgico Galli sa che nei suoi libri lo ha messo in evidenza scopre il talento con i sintomi domante
E le propone di eterna e nazismo in celluloide quando lei sono giovane promessa che ha fatto un unico miserrimo firma la va a trovare addirittura in ospedale nel momento in cui sopraffatta
Da una sede gravissime coliche li rivela i suoi poteri tra maturi Gigi ma è importante anche se adulterata la testimonianza di festa che dice
Racconta che iter entro dice ma cosa mi combina esclamò porgendo un mazzo di fiori quando uscì dalla stanza il suo ottimismo mi ha dato un nuovo energia vitale mi ha dato nuova speranza
Ecco questa è la stessa persona che dice non avere molto a che fare col nazismo lo stesso carisma Hitler lo esercita su chiunque l'avvicina collaboratore sottoposto amico
Certo lei mi sa centellinare con sapienza Little pubblico a quello privato cioè l'uomo che nei primi incontri però ad abbracciare quando lei si richiama cioè un tentativo di seduzione esclama
Rapito non potrò mai amare una donna finché la mia missione non sarà compiuta pensate il treno così ce lo scaltro diplomatiche prima di invadere l'Austria e questo era il senso la sua missione altro che regista la manda a Roma come sua ambasciatrice Mussolini queste nel carteggio nella sua biografia
E lei dice vedi un po'che cosa intende fare Mussolini ha visto che va lì per questo incontro diplomatico cioè personaggio malinconico sempre in questa biografia che la sera di Capodanno solo senza famiglia accompagnato Sotis e non mostrerà darà conto quasi dickensiano attraversa Berlino cioè dittatore che al crepuscolo da disfatta si confida con lei per rivelare la stizza la stima che nutro per Mussolini siamo negli anni quaranta i tre non si perdona errore viene stimato l'Italia all'altezza del Duce c'è sempre questo prelato razzismo anche tutte le sue doti diceva sono molto al di sopra di quelle della media degli italiani esordisce Little
Cioè capo militare del Reich ancora che nel trentanove poco prima del patto Molotov Ribbentrop questo interesserà i cineasti
Visiona i cinegiornali con Stalin con lei esclamando quest'uomo ha una faccia da buono non dovrebbe essere difficile allearsi con lui ha dunque non tenerezza dei dittatori lei unica testimone questo idillio
Totalitario osserva sono convinta l'improvvisa decisione di Hitler di negoziare con Stalin fosse nata guardando i primi piani di quel cinegiornale
Comunque dunque io vi ho riferito questi episodi soltanto per riferire come dire il continuo bisogno di menzogna presento lei pane viaggi in America poi torna improvvisamente schiena sua biografia dov'erano finiti i miei artisti tedeschi Clem Mark Beckman collo Vito tutti la l'arte astratta cancellate in sei mesi dalla faccia della terra
E la cosa impressionante e qui mi ricollego solo per dare dei supplementi di cronaca
Che collegano la presentazione di Roman quella di Milano in una luce inquietante come la regia fosse perfetto in tutti i dettagli
E insomma qui Gianni Borgna ci si preoccupa di fare l'introduzione di uno storico edifici col trentacinque la Riefenstahl non ha più niente a che fare con il nazismo e nella conferenza stampa cosa incredibile la frase testuale della Riefenstahl eh
Quando gli chiedono un commento sull'arco Fosse Ardeatine si irrigidisce Comuna maschera di pietra e dice no commenta
E a fianco riportate solo da Liberazione a dir la verità c'è ci sono quattro frasi di chiosa di Borgna memorabili io spero inconsapevoli che dice ci furono violenze da entrambe le parti
Testuale ma su gli altri giornali non andato nemmeno sul manifesto che ospitava invece hanno scritto estatico di Ghezzi che essendo innamorato
Ha fatto un peana ecco questa la gravità di queste affermazioni ecco a alla parete proiezione lo stesso Borgna se riportato Caracciolo e ha detto con grande senso dice scusate uno spazio personale ma io con grande amarezza devo riferire di un corsivo che mi ha colpito sul libero Alcyone personalmente era un sacrosanto corsivo di Anna Maria Rodari su Liberazione che scusate sperma è stato liberatorio diceva caro Gianni Borgna sei un verme ecco
Tolto di questo io devo rapidamente tagliare
Perché lei continua a essere nazista anche chi ha visto le foto la mostra quel catalogo identico anche quando va a fotografare gli africani
Lei rimane una razzista straordinaria un razzismo che si evolve si nobilita
Lei fra le tribù dell'Africa ovviamente non va a fotografare i Pigmei mai Couture si quegli alti statuali cioè c'è una ricerca estetica di micro razzismo e questo non era alieno nazismo e persino nei campi di concentramento aveva le sue classificazione se sotto classificazioni quindi capo
I Sottocapo i poemi meglio degli ucraini i cittadini del Reich del Reich allargato
E lei riferì stavo io purtroppo dovuto dirlo quattro volte trionfo la punta una prima volta nell'ottantanove al Dipartimento di storia facendo un gioco con gli altri studenti
E su trentasette primi piani che compaiono di nel documentario trentacinque sono biondi con gli occhi azzurri
Cioè questo voglio dire quando poi si dice la trasfigurazione artistica io non sono sempre sicuro capisco il senso di di quando si parla di io lo leggo come un documento storico sano deformazione ma non so sicura trasfigurazione artistica ma in qualche modo sono esattamente è sicuro che l'estetica il trionfo della volontà è l'estetica del nazismo e la cosa incredibile rivedendo loro al Palazzo delle Esposizioni e che l'estetica del nazismo eh il nazismo
Cioè non c'è uno spazio in mezzo veramente incredibile è una susseguirsi di appelli centurioni Ischia Hitler spesso Es
E per chi non ha visto il film che importanti cui si dà per presupposto tutti lo vedono
Poi i discorsi di Hitler sempre più Stone temi ci Sempre più ispirati sempre inseriti in diversi contesti coreografici ma l'estetica nazismo e nazismo il fascismo una complessità culturale incredibile vedere i trenta discorsi dei gerarchi che si sono studiati sui libri
Nel Congo con nel congresso di Norimberga incredibile veramente una sequenza di appelli sennò gli appelli elettorali per la mancanza di un assoluto riferimento e anche discorsi di Hitler
Perché lì sono riprodotti discorsi importantissimi non c'è nulla c'è semplicemente questa sublimazione allora per una proprietà transitiva
Se Leni Riefenstahl io credo che sia così è la rappresentazione esatta della serie nazismo e se il nazismo è solamente estetica come tranne le sue organi propaggini tecnico militari organizzative però diciamo a livello di fondamento culturale Leni Riefenstahl e il nazismo e secondo me continua ad esserlo
Ultima cosa veramente non vi tedio secondo me perché ne parliamo adesso e perché altri hanno collegato e se episodi le Fosse Ardeatine il processo e la soluzione del boia Priebke la santificazione del gerarca piazza Bottai
La riabilitazione dell'imbecillità il ritorno dei Savoia e poi Leni Riefenstahl la Santini accende l'arte nazista quindi la santificazione indiani di casa
Io credo che sia episodi diversi che vanno a sotto variante mi passerebbe il vocabolo che non è il revisionismo che ritengono ancora ancora è un processo serio Nolte ma voglio dire persino Irving lavorò su documenti inventò documento ma qui siamo al re di buonismo che è una purtroppo è una specie deteriore
Il re Virgo Nismo è una sorta di revisione storia condotta mezzo solo non vorrei che questa parola però apparisse indolore inoffensiva vuota l'abrogazione va precisata il re il buonismo un processo di revisione non convenzionale
Che si sviluppa al di fuori delle normali canali storiografici ed è per questo è più pericoloso la conferenza stampa sostituisce il convegno il festival sostituisce il dibattito la dichiarazione estemporanea permanentemente casuale di un politico e che diventa sostituisce la polemica all'evento l'immagine sostituisco la pubblicazione storiografica un po'il processo volatile impercettibile mondano ma penetrante perché dopo cambiamo le coscienza veramente gli opuscoli di pubblicizzazione del della che si terreni Riefenstahl erano quello e concludo la cosa veramente inquietante il re di buonismo o revisionismo coglie pubblicistico ed a volte ormai condotto da esponenti della ceto politico culturale di sinistra questa è la tragedia il punto su cui bisogna interrogarsi io
Cioè mi fa piacere quando per lavoro in contro l'onorevole Cossutta nei corridoi di Montecitorio respiro sempre sul ballo la sua giacca credo lo abbia anche oggi
Il distintivo dell'ampi perché effettivamente una giusta e ostentata contrapposizione fra coloro che invece a sinistra hanno abdicato e qui bisognerebbe chiedersi perché di questo quasi patologica tendenza si tenta di superare le categorie il giudizio storico con un processo di semplificazione e di banalizzazione
Si esalta l'inconsapevolezza Leni Riefenstahl non sapeva dei campi di sterminio e si esalta la bontà sì è vero partecipata però è stata tanto buona presente ho sentito dire aiutato la moglie
Ebrea di un suo aiuto regista si fanno quindi due categorie strategiche come se la bontà e tutto questo chiunque abbia letto vedo qui e cervello Perugia mi fa molto piacere
Tutta la sterminata pubblicisti alle cose scritte a Primo levi seconde categorie ma no assolutamente isolati
Perché seviziato la il caso umano se inizia a trovare adorano tempo per legge o matto isolato la pagina stupenda edita Sereni che fa questo libro col comandante dell'hacker di Treblinka
è una cosa incredibile del processo e però ci aiuta a capire come si salva Leni Riefenstahl era che il stando al era assolutamente veramente e sinceramente indignato quando processo li si ricordava che aveva sparato su alcune persone che uscivano dai vagoni
è andato direttamente nel tubo non è neanche concentramento era sterminio in dieci minuti erano tutti fumo attraverso i cammini e stanche indignate diceva ma io non ho mai sparato su queste persone
E e sottraendo come dire dal l'ovvia considerazione che dieci minuti dopo per il comando il come e il campo che l'UE organizzare voleva che fosse efficiente quelle persone assolutamente risolte e quinta serie incida un elemento molto utile che dice
E Diso nel giudicare non per quello che si è fatto o non si è fatto ma per quello che si era stando il era un ma pianificatore dello sterminio
La Leni Riefenstahl era una come dire propaga Trichet dell'idea razzista ultima quindi non ho molto molto altro da dire l'ultime cose spero che il completi Cossutta su questa ideologia della pacificazione
E che secondo me è dovuto a un bisogno scusate qui nell'ultima abrogazione e chiudo un bisogno di questi quarantenni secondo me edipico i quarantenni di sinistra di
Ora che si sentono classe dirigente di liberarsi del fardello del peso psicologico le generazioni dei giganti che hanno avuto dietro
Hanno avuto quelli che hanno costruito la democrazia hanno avuto quelli che hanno costruito la Repubblica adesso sono a stanze bottoni e voglio dire no qui comanda e per quindi e per questo si vedono le cose patologie come e senza nessuna motivazione proprio gratuite Veltroni che parla gli fanno un'intervista sulla Stampa sull'incendio la Fenice si sente in dovere di dire
Bottai come se se i miei predecessori non sono all'altezza e Bottai ma che ne sa ma come si permette di dirlo ecco questo è questo bisogno patologico di legittimarsi edipica mente uccidendo la classe di ridire edita ideale ormai la classe dirigente che hanno sostituito e il vero tarlo che secondo me è alla base del Gianni Borgna ISMU del veltronismo e di tutte le varianti
Di questa ignobile categorie revisionisti
Ringraziamo Luca Telese adesso la parola Aldina Gagliardi responsabile della rivista Rifondazione responsabile
Di questa rivista e qui è presente il direttore io mi sono solo condirettore
Insomma data allora io sarò davvero molto breve e parto anzi cerco di rispondere rapidamente a una domanda che è stata credo presente negli ultimi interventi
La domanda è la seguente questo tema del revisionismo storico che quello che poi realmente dal punto di vista sia politico che politico culturale ci interessa profondamente perché c'è questa ormai evidente specie esplicitate continuata subalternità della sinistra della sinistra moderata a questo perché noi potremmo certamente avere un atteggiamento meno preoccupato e meno allarmato se questa vicenda non avesse immediatamente come ha invece una precipitazione politica ormai pressoché quotidiane arriva come noto fino ad atti di governo e a manifestazioni le più importanti le anni le dichiarazioni estemporanei come diceva giustamente Luca Telese Telese poco fa di importanti esponenti istituzionali della nostra Repubblica
Non siamo ancora naturalmente ha una a una costruzione sistematica non non è stata ancora elaborata in questo senso una teoria revisionista da parte per esempio del PDS ma certamente per esempio da parte della di alcune giunte come quella di Roma giunte progressiste
è stata perseguita in questi anni una politica culturale che ha una costante di revisionismo storico da piazza Bottai alla riscoperta costante di filoni di filoni di pensiero del come quello di Gentile trattati con la stessa solennità importanza agli atti a criticità
Dei clasti di che che Siri che essi che riferisce ai grandi classici del Novecento
Allora io credo che questa subalternità della sinistra è la cosa che ci debba fare il ci debba più preoccupare allarmare e che ha radici profonde nella nel progetto politico che oggi in qualche modo in costruzione quindi è un tema ripeto nella mia riflessione fortemente deliberatamente politico
Ed è un tema sia anche in qualche misura fa riferimento all'intera costruzione
Del novecento che oggi assunto come il secolo
Dal quale non solo uscire ma e il secolo da dimenticare le grandi discriminanti del delle sia storiche il fascismo
Le grandi discriminanti culturali il comunismo politico-culturale il comunismo i grandi eventi come il fascismo e la resistenza solo tutti oggi assunti come momenti di cui liberarsi
Per per per una ragione che è funzionale alla costruzione di una chiamiamola Seconda Repubblica chiamiamola nuova repubblica diciamo così un nuovo rapporto tra politica e masse popolari
E nel quale alcune discriminanti fondative dell'ultimo mezzo secolo non ci sono più scompaiono vengono cancellate
Qui vado proprio rapidamente e mi riferisco tra l'altro ha un agli interventi che mi hanno preceduto che sono tutti mi pare che convergono in questa direzione e in particolare l'intervento di Francesco Germinario
L'antifascismo oggi è negato ed è assunto come un elemento da Asso
Che è pare che diventa pari che diventa neutro rispettabile quanto il fascismo semplicemente perché l'antifascismo è stato il fondamento politico della costruzione di questa Repubblica per costruire un progetto diverso bisogna liberarsi di questa discriminante bisogna trovare dei collanti di tipo diverso bisogna andare a un patto fondativo tra le forze politiche che questo collante non lo può contenere io credo che in questo senso se questo questa considerazione esatta e per la stessa ragione si può dire appunto che i ragazzi di Salò e i e i e quelli che hanno ai partigiani che hanno fatto la Resistenza sono da mettere sullo stesso piano
E una un tipo di esito che non è poi così dissimile dalle dal da quello a cui arriva per esempio Walter Veltroni quando considera non più solo la parola comunismo non più solo la parola chavismo ma un concetto
Che hanno imparino è sempre parso molto moderato come quello di socialdemocrazia come qualche cosa da di cui anche qui da liberare siccome una nozione forte di cui liberarsi per il perché in qualche misura queste esperienze fondative sia del Novecento sia poi della seconda metà del Novecento per quello che attiene una nuova idea un'idea liberatoria della politica
Devono finire in una in un patchwork in un patchwork culturale e non avere più appunto una forza di definizione una forza discriminante fondativa e quindi in qualche misura dentro questa io che cosa voglio dire con queste brevi e sommarie considerazioni che dentro la subalternità della sinistra
Di alcuni perdi una parte della sinistra revisionismo storico c'è scritta in modo molto preciso
Un destino di estinzione della si vide l'idea stessa di sinistra
Ed è qui che noi dobbiamo sa dobbiamo sapere che c'è un pericolo ricco di carattere culturale politico generale cioè un problema politico e politico culturale più generali
Seconda considerazione tutto questo proviene
Nel contesto che ricordavamo
Nel quale
L'elemento dove siamo in epoca di sessantesimo anniversario della morte di Gramsci e quindi è giusto ricordo ricordare no questa mozione fondamentale di egemonia
Noi viviamo in un'epoca nella quale in una fase nella quale l'egemonia culturale
Nonostante che siamo con un governo di centro sinistra
Con una rottura addirittura storica rispetto all'ingresso di forze di sinistra il governo italiano bene l'egemonia su alcun sul alcuni valori di fondo che determinano il senso comune io credo che sia della destra
E quando dico destra
Forse dico ma dico sia certamente una cosa inesatta perché è più corretto parlare di destra
C'è una rivista qui ne sono state citate molte che si chiama amare Carmela mostro prende una rivista io trovo di grande interesse tutti noi dovremmo leggere di più
Che cosa matura anche su questo piano nelle teste non faccio naturalmente propaganda penso che siamo tutti capaci di assumere di assumere questi elementi come in modo critico B
C'è un revisionismo di destra molto forte che come sapete verso con la faccio molto lunga che ai suoi riferimenti molto precisi ai suoi autori
Allora i suoi santi a
Ed è capace in un'ottica complessiva di superamento della discriminante fascismo antifascismo in una ripresa di tematica radicale anche dal punto di vista culturale di riscoperta
Degli autori che qui città dal primo numero i buoni liberi di Ezra Pound Marinetti gentile vico Schmitt Del Noce sta dai Spengler e così via questi sono gli autori sulle quali si determina questo revisionismo di destra che che assume però il superamento persino come sapete della della della contraddizione storica tra fascismo e comunismo come sua come sua carta identificazione nuova ed è questa una base di consenso
Molto precisa e molto forte anche anche di questo dobbiamo preoccuparci perché io parlo quindi una rivista ma noi deve essere chiaro che questa è un una rivista che fa riferimento a una forza come Alleanza nazionale chi ha poi ottiene in città rilevanti come Roma e come certamente il centro sud un consenso non piccolo
Dentro questo quadro cito semplicemente questo un mondo sto lavorando come evidente su su questi temi
E una delle esponenti più note di di Roma di Alleanza nazionale che è una eurodeputata che si chiama Roberta Angelilli le ho chiesto se sinceramente lei è in grado di Schopp come si definisce perché è una delle dei test più interessanti questo tipo di esponenti di AN ed era nuova e di una destra diciamo che ha questa ambizione anche culturale chiedetegli come si definiscono gli ho chiesto lei si definisce antifascista e lei ha detto no assolutamente non può essere questa la mia cifra dico lei si definisce anticomunista no non è questa la mia
La mia identità e mi ha spiegato in modo devo dire anche molto pedagogico che
Questa AFIS questa in parte ciò questo tipo di domande che io le facevo anche un po'un tentativo di capire
Che cosa ci che cosa c'è dentro questo tipo di cultura nascono da un nostro complessivo attardarsi
Sono identità e hanno si sono consumate l'antifascismo e l'anticomunismo così come il fascismo e il comunismo lei così mi ha spiegato sono identità ormai archiviate che oggi al presente non non parlano più non possono più essere usate per identificare una cultura politica una linea una e mi ha detto mentre ci salutavamo ironicamente che i giovani che nelle borgate di Roma votano Alleanza Nazionale non sono appunto né i fascisti
Ne antifascisti e nemmeno anticomunisti ma qualche cosa che cerca oggi delle risposte
Di tipo nuovo di tipo che vanno al di là della modernità che vanno al di là della e che quindi e infatti alla fine di questa conversazione la sua identità più ESP più l'unica che si sentiva di dire era quella di post moderno
Io ho trovato interessante questo interviste vela riferisco perché anche su anche di questo anche questo credo che debba essere oggetto di indagine c'abbiamo un problema vero la cultura questa cultura fondativa della della Prima Repubblica e la l'antifascismo come cultura attiva io
Credo che abbiamo una difficoltà forte di comunicazione trasmissione con le nuove generazioni e soprattutto con le nuove generazioni delle grandi aree del private marginalizzate del Paese le grandezze Lele i giovani delle periferie delle metropoli i giovani del Sud
Io credo che non sia non non funzioni più una capacità da parte nostra di trasmettere l'antifascismo come valore e come valore
Costitutivo e come collante di un patto nazionale
E quindi questo se io propongo alla nostra riflessione ma poi anche la nostra riflessione politica consegno anche adesso le conclusioni del compagno Cossutta un problema che in qualche misura ci spetta interamente che fa interamente parte della dell'agenda politica quindi io credo che abbiamo fatto molto bene a fare questa iniziativa al di là del fatto che poi i limiti i nostri limiti di coinvolgimento e soprattutto la nostra capacità di costringere alcuni interlocutori a venire a spiegare qui le ragioni sono scelte si scontrano forse con qualche limite tuttavia io concludo dicendo che oggi
Quando ragioniamo di queste di queste operazioni
E credo che soltanto no a partire dal dal a partire da un
Dai problemi della progettazione politica del futuro noi possiamo Inca in qualche modo rimettere appunto anche questo tipo di riflessioni
Insomma la separazione tra politica e cultura è oggi è stato e continua ad essere una delle ragioni della della della conquista da parte degli avversari della dell'egemonia e quindi io credo che abbiamo davvero una battaglia di grande impegno e difficoltà scusate
Ringraziamo Rina Gagliardi e prima di ieri iniziare le conclusioni volevamo ricordare una grande regista italiano che non ha niente a che fare con l'argomento del dibattito di questa sera Marco Ferreri che è morto ieri
E di cui appunto ricordiamo pur la grandezza come artista la sua radicalità e l'indiscutibile onestà intellettuale di Marco Ferreri
E adesso diamo la parola per le conclusioni al presidente del partito che ringraziamo della sua presenza soprattutto del contributo al dibattito la parola Armando Cossutta contributo non so effettivamente quanto potrebbe essere
Apprezzato perché la discussione che qui si è svolta credo di dire una cosa che e condivisa da tutti quanti hanno seguito il dibattito la discussione che qui si è svolta talmente ricca talmente seria impegnata da non dovere richiedere mi pare
Ulteriori aggiunte ulteriori considerazioni ulteriori commenti
Credo che come è stato adesso detto Darina Gagliardi sia stato molto bene tenere questo incontro questo questa riunione cauto quasi un carattere di tipo seminariale
Non so se sia possibile si si chiede troppo ma io chiedo a alla compagnia Sentinelli alla compagna Martinelli che hanno promosso organizzato questo incontro e mi sono e sono loro molto grato se riusciranno a chiedere a quanti hanno preso la parola
Lo sforzo di volere scrivere il testo dell'hotel alcuni ho visto che avevo degli appunti piuttosto ampi altri invece hanno parlato quasi interamente a braccio perché perché non non è non è retorica non è formalismo è la verità il contributo che ci hanno dato è davvero molto grande ed è un peccato che debba restare soltanto tra di noi
E che quindi si possa fare un fascicolo lo si possa distribuire non soltanto a Roma ma anche nelle diverse città italiane perché e tema su cui vale la pena effettivamente di riflettere
E l'iniziativa che è stata qui promossa e che ha avuto questo questo importante significativo contributo di persone ti persone bene anche dirlo che sono persone della sinistra in alcuni casi di una sinistra distinta da Rifondazione comunista o addirittura di un mondo democratico ancora più vasto di quanto non possa essere racchiuso nel termine di sinistra
Bene questi contributi oggi rappresentano rappresentano un impegno uno sforzo non solo molto meritevole ma che e coraggioso
Coraggioso
Ed è per questo ancora più apprezzato perché in qualche modo va va controcorrente contro quella corrente o quel modo di pensare quella moda di cui
Nostra critica la nostra e la nostra riflessione
Non è tema nuovo intendiamoci il rapporto fra arte politica su neutralità o meno dell'arte e quindi non è che io ma soltanto che in questo momento emerge emerge con tinte con toni tal tu drammatici come sono quelli ai quali si riferiscono le vicende della storia
Che il il lavoro i lavori della fotografa della regista dell'artista ora Riefenstahl hanno messo hanno messo a fuoco e tema non nuovo tema persino antico ma che e può trovare trova in questo momento una sua collocazione da tutt'altra parte già detto mi scuso di dovere ripetere cose che altri hanno detto
Forse più compiutamente di quanto riesca a fare io sono cose sono questioni che si inseriscono si inquadrò in una in una situazione politica in una situazione che Carat che Rizzato non da oggi da tempo a tempo sarebbe bene anche trattare riuscire a storicizzare questa questa deriva in una situazione di vera e propria revisione dei valori dei principi e della stessa verità della verità storica
Io credo che è stato detto molto bene e sul piano ho estetico e sul piano storico e sul piano culturale generale come debba essere possa essere il tre prestata criticamente criticamente questa vicenda non ci sono anatemi non ci debbono essere ma quando appunto un Comune di Milano prima il Comune di Roma poi l'assessore Borgna oppure ha una storia un
Storia di persona che ha combattuto che combatte per perché i valori che sono valori certamente di progresso di rinnovamento immagino fortemente ancorati a quella cultura della resistenza e dell'antifascismo di cui qui sentiamo fortemente la necessità ma quando si arriva queste manifestazioni beh è chiaro che ci si trova in qualche modo in dovere di reagire siamo in pochi a farlo lo abbiamo fatto sin dal primo momento suscitando anche qualche risposta stizzita ma probabilmente stizzita proprio perché la nostra critica la nostra protesta aveva colpito più direttamente nel segno e mi dispiace che Borgna abbia inviato semplicemente questa questa lettera che non non mi pare opportuno e di buon gusto giudicare in sua assenza ma che il mi dispiace che non sia venuto con noi qui a confrontarsi e a confrontarsi liberamente come siamo abituati a discutere liberamente in ogni consesso democratico comunque quando queste queste riunioni queste discussioni sono promosse da una forza come la nostra che vuole andare a fondo semplicemente della verità della realtà tenendo conto di tutto ma senza guardare troppo in faccia alle convenzioni e soprattutto ai pregiudizi io non pretendo da da Borgna che si faccia quello che altri hanno fatto in ci mancherebbe a altro in certi momenti critici siamo in tempo di pace non siamo in tempo di guerra in tempo di pace
Il minimo che si possa chiedere una riflessione critica un prendere le distanze un dissociarsi un polemizzare
Un criticare appunto non chiedo che si faccia quello che fece con mano ferma coraggiosa all'operaio fiorentino che non esito però fine del Partito Comunista Italiano ad uccidere durante la guerra un grande corruttore delle coscienze che era pure un grande intellettuale mi riferisco al Giovanni Gentile
Occorre avere questa consapevolezza che l'arte che la cultura che il la la capacità intellettuale sono non autore sono armi esse stesse è stato detto stato detto in modo splendido tuta uno dei primissimi interventi quello di Francesca Pasini come
Come
La suggestione appunto di quelle immagini abbia in se stessa quelle immagini abbiano in se stesse in loro stesse proprio una forza una forza
Politica ideologica e in quanto tali abbiamo il dovere di abbiamo il dovere di di valutare e di contrastare io credo che la la
La posizione che è stata assunta in questa circostanza dall'assessore generale Dalla Mini trazione comunale sia effettivamente una di quelle espressioni di quelle manifestazioni del cedimento del cedimento culturale dell'assecondare nell'assecondare e questo nuovo
Questo modo di pensare chi si che si è affermato parlo vado al di là magari anche delle migliori intenzioni riconosco la buona fede che conosco da tempo Gianni Borgna ne ho apprezzato anche l'entusiasmo pure la capacità creativa onesta in perfetta buona fede ma ci
Oggi sono ciò non ci esime da dire come abbiamo detto e abbiamo detto con con franchezza con con lealtà quello che noi pensiamo e che
La vicenda ci costringe a dovere ridire perché l'espressione di un di una di una deriva complessiva preoccupante molto preoccupante
Di una di una deriva storiografica innanzitutto che ha però una motivazione politica la previsione è stato detto giustamente alla revisione la revisione storica è un fatto da apprezzare tutto deve essere ridiscusso tutto deve essere riesaminato tutto deve essere come si usa dire rivisitato da e e se occorre correggere modificare i giudizi tutto questo
è utile al all'approfondimento alla conoscenza al confronto alla alla dialettica culturale ma qui c'è dietro a questa
Revisione revisione storica un disegno un disegno politico che sarebbe
Cosa colpevole non registrare non criticare non contrastare fortemente e per questo che ripeto
Nono quasi nulla da aggiungere rispetto a quello che è stato detto che già è stato detto così egregiamente se non con parole che certamente sono meno adeguate di quanto ho sentito dire abbiamo sentito dire
Dei carissimi illustri ospiti che ci hanno aiutato in questo nostro dibattito
Soltanto qualche considerazione perché questo questo revisionismo di cui ho detto appunto
Il significato l'intento politico e e tanto più grave e perché perché parte perché parte perché si manifesta anche e negli ultimi tempi soprattutto all'interno delle forze te la sinistra per questo che è più grave perché che la destra commerciale ci ha illustrato adesso Rina Gagliardi o come altri ci hanno detto come come come a Argentieri CIA Argentieri S. anice
Hanno ci hanno fatto conoscere fatto sapere che che la destra abbia ovviamente interessa e di di di di di riprendere i fili ricalcare
Antiche orme di fare re e esaltare situazioni che chi che noi abbiamo contrastato bene tutto questo è normale grave quando questo si verifica da parte delle forze della sinistra
è grave che transiterà tra i protagonisti di questo processo ci sia una delle personalità più imminenti della democrazia questa nostra Repubblica che il Presidente della Camera molto gravi molto grave e non credo che possa essere imputata non conoscenza il suo
Credo che sono gentile in questa espressione il suo scivolone quando ha parlato dei ragazzi di Salò non può non avere conoscenza
Non può non avere conoscenze appunto perciò è grave quello che dice si può anche ignorare si possono non conoscere episodio momenti ma come si può parlare del coraggio dei ragazzi di Salò te le ragazze di San chi ha all'età e quindi ha vissuto più direttamente quelle quelle vicende chi le ha specchiate le ha lette o le ha sentite dai protagonisti Isacco alle compresa com'è stata
Qual è la realtà i ragazzi di Salò sono andati sotto le armi non ha fatto per manifestare il loro coraggio
Ci sono erano dei codardi io non esito a dire questo
Perché c'erano i manifesti affissi sui muri erano sui muri della mia città di Milano i manifesti dei tedeschi e dei repubblichini che imponevano la partenza per le armi per chi si era faceva parte delle classi richiamate le armi e Tirano non soltanto coloro che già erano stati nell'esercito ma coloro che appunto del venti quattro del venticinque dei primi scaglioni del De ti sei ci dovevano rispondere all'appello fatturato
E c'era la pena di morte e c'era la deportazione in Germania e quindi si può capire ci può capire voglio
Dire giustificare ma non mai esaltare il fatto che chi di fronte a quel richiamo abbia non abbia avuto il coraggio di seguire l'altra strada ben più pericolosa chi era sotto le ali
Mi aveva la divisa aveva le armi aveva un letto aveva in affitto aveva la protezione chi rifiutava quei proclami rischiamo Allawi ha rischiato la vita ed era in condizioni tutt'affatto diverso come può come si può anche nel momento in cui si voglia fare una valutazione e la storia degli avvenimenti dei momenti di quella storia dimenticare trascurare tutto questo eppure c'erano anche altri giovani che lo facevano questi sì e lo facevano perché erano pensavano di essere coerenti coerenti con con
Con con certi valori o concerti principio perché essi stessi o perché i loro padri avevano avuto questi questi questi principi questi rifiuti erano fascisti
Erano fascisti quindici perché questa rivalutazione che cosa c'è di cioè di di da da esaltare in quel chi in quel comportamento io mi ricordo di un episodio e non dimenticherò mai lavori eravamo qua ormai alla vigilia del la rivelazione rock per fortuna uscito dal carcere che e bussò alla alla mia porta ero mezzo clandestino andavo e venivo da casa mia
Momenti per credere salutare la famiglia e via dicendo bussò alla mia porta un giovane mio coetaneo della mia stessa età che l'avvio compagno di classe
Nel liceo e che io mi trovo dinanzi vestito con la divisa della decima Mas e questo era a e a avete non era obbliga nato ad andare sotto le armi perché come me apparteneva all'ultimo trimestre del mille novecentoventisei che non era ancora stato chiamato sotto le armi e quindi l'aveva fatto per una scelta per una scelta
Che era una scelta flash
Si sta ecco a tutti ma non ma non per questo è una scelta giusta ed è una scelta apprezzabile e ci volle soltanto la la grande infinita pazienza e bontà di mia madre a impedire che io usassi rafforzano i con pronti di quel mio caro compagno di scuola ma che era mio nemico
E che sicuramente se ci fossimo trova atti non davanti alla porta di casa mia mi avrebbe sparato armato com'era nella divisa della decima Mas
Cito episodi come questi o momenti come questi per dire l'assurdità ma di una certa incerto intento di revisione di revisione storica per poi giungere all'estremo quello è per quanto riguarda la repubblichino adesso
Un provvedimento del governo che rasenta perse parlo dei Savoia persino il ridicolo io a me non importa un granché non credo ora che si che si debba dedicare una grande attenzione al fatto che questi gli eredi dei Savoia possono mettere i piedi sul suolo della Repubblica adesso poi si fa un provvedimento col quale si consente loro di rientrare
E non gli si consente di avere i diritti civili arriviamo
Al sono cose da democristiani di un tempo non sono cose che possono essere
Intesa da da un da un governo che un Governo che pure ha anche tanti altri pregi tanti meriti che comunque più giusto sostenere in questa fase della nostra vicenda vicenda nazionale e dunque
Mai calate e e grave Chiara ognuno di noi può sopportare tanto poco di questi signori è grave perché dietro appunto questa decisione c'è la stessa cosa la stessa cosa quelli come si vuole riabilitare una delle pagine più oscure della storia italiana che quella del tradimento della
Il pubblichino al servizio dello straniero e la si ammanta di di eroismi io o di valori che non
Che non aveva mai allo stesso modo del suo si vuole rimettere in auge la
La Casa Savoia perché poi di questo si tratta e senza sei
Sa senza spiegare senza chiarire qual è la la enorme responsabilità ma non ho bisogno di dirlo di dirlo in questa sede prima
Dalla prima guerra mondiale poi dopo e poi col fascismo e poi durante la guerra e poi con il razzismo e via dicendo ma perché ecco il punto perché è stato posto il tema
E questo è il tema e c'è una ragione politica
Ha ragione politica e che appunto la cultura della Resistenza la cultura dell'antifascismo è la cultura che spinge che spinge inevitabilmente o se volete oggettivamente a un la politica di rinnovamento di progresso di avanzata rimettere in discussione o o o mettere sullo stesso piano l'una e l'altra l'uno e l'altro aspetto vuol dire appunto abbandonare ogni prospettiva di rinnovamento democratico dalla nostra società paragonare la resistenza alla rivoluzione francese seducente questa questa questa immagine ma ma ma certamente così come dalla rivoluzione francese c'è un l'inizio di un'epoca diversa con tutte le sue contraddizioni tenta la resistenza che c'è
L'avvio l'inizio di un'epoca diversa si vuole cancellare questo e tutto ciò è politicamente molto grave appunto con con quel buonismo veltroniano o alla Borgna con quel volersi bene con quel porta
Are in effetti alla cosiddetta normalità e non ci si accorge che nel momento stesso in cui si parla di normalità si compie l'atto più reazione io che sia culturalmente possibile perché che cosa è la normalità se non la stasi se non la stagnazione se non la fine del conflitto e quindi la fine stessa del dello sviluppo e del progresso
La storia è la storia dei conflitti mica pretendo che si dia un'interpretazione marxiana della storia neppure una interpretazione materialistica senza bisogno di ricorrere appunto all'altro alla valutazione marxiana della storia ma una una visione realistica un'interpretazione realistica della storia ma da che c'è il mondo Astoria Milena Maria e la storia che va avanti che procede avanti e indietro ma sempre sulla base del conflitto di un conflitto ideale di un conflitto politico più un conflitto sociale quando si vuole pensare di di di potere portare la normalità e cioè espungere il conflitto dalla dalla realtà alla realtà politica e come inutile parlare adesso di questi temi
Perché mi parrebbe di dovere abbassare il livello del nostro dibattito addirittura al piano istituzionale espungere il conflitto dalle istituzioni attraverso la minima azione la la emarginazione delle for forse che che sono espressione di una visione antagonistica della società rispetto al cosiddetto pensiero comune questo è e il tentativo tentativo questo è quello che è in atto questa è l'azione che si sta sviluppano do che quindi ha in questo episodio in questo avvenimento una una sua significazione profonda e le cose che ha sono sinceri Simo le cose che ha che ho sentito mi hanno fortemente colpito impressionato
Perché effettivamente dietro quella critica quella critica immediata che i compagni di Romano rivolto all'assessore per per per il modo come organizzato la vicenda di cui stiamo parlando de quella Creek Ka così immediata è però il frutto di una di una meditazione di una riflessione di un approfondimento grande di cui voi quelli che hanno parlato ci hanno dato testimonianza
Essere essere neutrali ecco quei
Tale questa è la è e la e la filosofia e la concezione essere
O essere indifferenti
Io ringrazio ringrazio di tutto cuore come presidente di questo partito i giovani comunisti che hanno voluto in un fascicoletto riprendere alcuni scritti di Antonio Gramsci cui ricorre appunto anniversario del della morte nei giorni scorsi ma ho riletto riletto eh ho rivissuto tutta la forza di queste poche parole che che Gramsci diceva giovane siamo nel mille
L'undici febbraio del diciassette non c'era ancora stata la Rivoluzione d'ottobre quando Gramsci appunto dice queste parole stupende io credo che vivere vuol dire essere partigiani non possono e si there i solamente uomini gli estranei alla città chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano indifferenza e Apulia che parassitismo e vigliaccheria non evita
Perciò io Odio gli indifferenti l'indifferenza e il peso morto della storia
E la palla di piombo per il nuovo e la materia in e per te in cui a fuoco uno spesso gli entusiasmi più splendenti e la palude che le cinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde meglio dei tetti dei suoi guerriglieri perché inghiottito cilicio Igor limousine gli assalitori edite Cimarelli scorra e qualche volta li fa desistere dall'impresa eroica e continua odio gli indifferenti e mi dà noia il loro pianiste e io piagnisteo chi eterni innocenti domando conto tu in uno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto egli pone quotidianamente di ciò che ha fatto e speciali e di ciò che non ha fatto io sono partigiano dico sento nelle cosciente virili coscienza e virili dalla mia parte già pulsare l'attività della Città futura che la mia parte sta costruendo e nel essa la catena sociale non pesa su pochi Inessa ogni cosa che succede non è dovuta al caso alla fatalità ma intelligente opera dei cittadini non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare
Mentre i pochi si sacrificano si sedevano nel sacrificio e colui che sta alla finestra in agguato voglia usufruire del poco bene che l'attività di pochi procura
E sfoghi la sua delusione di tutelando il sacrificato lo sventato perché non è riuscito nel suo intento io vivo sono partigiano e con queste parole possiamo chiusa
Grazie
Che adesso io qui organolettica letterario no no no no no letteraria