Le privatizzazioni e le ripercussioni sull'economia nazionale

Radio radicale questa mattina il Corriere della Sera ha pubblicato un editoriale a firma di Francesco Giavazzi in cui si critica duramente la strategia dell'Ulivo della coalizione di governo in merito all'economia e all'industria pubblica in merito alle cosiddette privatizzazioni in buona sostanza l'argomentazione di fondo dell'editoriale del Corriere la sera che se non si cambia profondamente l'economia attualmente nelle ma anni del dello stato del settore pubblico se non si privatizza e liberalizzare ad idealmente tutto questo ampio settore dell'economia italiana ne ha anche il capitalismo privato italiano riuscirà a trasformarsi a riformarsi e a cambiare ma sembrare secondo sempre in questo editoriale e l'azionista per così dire di riferimento dell'industria pubblica italiana attualmente ovvero sia l'Ulivo la coalizione al
Non sta per niente procedendo a quelle privatizzazioni e liberali ogni forti per così dire di cui invece si avrebbe bisogno abbiamo dei nostri microfoni Benedetto Della Vedova del movimento che Pannella Riformatori Benedetto lo ricordiamo aveva sollevato già da diverso tempo al momento che Pannella Riformatori aveva sollevato già da diverso tempo proprio la questione volete voi è uno di quelli che sono stati subito denominati nuovi Mattei nuovi boiardi di Stato insomma mi pare Benedetto che la sostanza del problema sia i nuovi Ménez ritornello cioè dell'industria pubblica in via più o meno di privatizzazione nominati dall'Ulivo si stanno dando un gran da fare legni entra nel settore delle décolleté le comunicazioni Lane nel
Fa lo stesso legno a sua volta entra anche nel settore dell'energia insomma stanno in realtà i vertici di questi enti particolare ENI ENEL Telecom Italia ristrutturando sì e ampliando la loro sfera di azione ecco Benedetto una domanda provocatoria subito ma insomma questi manager delle imprese pubbliche anche per vendere meglio le imprese pubbliche alla fin fine lo fanno il loro dovere a migliorare ristrutturare
Nane ampliare le imprese di cui sono amministratori delegati al nono fanno il loro dovere il problema che come tu dicevi noi abbiamo sollevato da mesi che Giavazzi oggi affronta con lucidità
E che si sta creando
Nei fatti un formidabile tra tre economico finanziario con potenzialità finanziarie industriali enormi gigantesche per quanto riguarda l'economia italiana città creando un grande Trust che agisce con strategie industriali aggressive con sinergie
Industriali e finanziarie e che se proseguirà su questa via di fatto assumerà un ruolo di totale predominanza nel settore economico Italia contrasta
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Di proprietà pubblica ecco io credo che tratto Terna Guido Rossi si muovano in questa logica cioè nella logica della valorizzazione massima delle proprie aziende e dei profitti delle proprie aziende e anche sfruttando tutte le sinergie possibili il problema è che sono pubblici ebbe che sono monopolisti dei rispettivi settori
Noi riteniamo io ritengo che questo sia un modo sbagliato di affrontare la ristrutturazione o il preparare il futuro dell'economia italiana badando tutto di nuovo su un forte intervento statale
Probabilmente con delle caratteristiche per molti aspetti
Di gestione manageriale migliore rispetto al passato ma anche con una potenzialità di per l'occasione di condizionamento del resto l'economia a
Con il maggiore di quello cui abbiamo assistito credo che questo non sia il pene dell'economia di questo Paese ecco ma cerchiamo un po'di vedere un po'
Ho i termini i termini da questo neanche per chiarezza nei confronti dei nostri ascoltatori legni è ormai arrivata alla tradizione alla terza tranche di privatizzazioni del suo capitale ormai se lo stesso mi superministro del dell'economia Ciampi ha detto che si scende al di sotto del cinquantuno per cento e
In via di Forte privatizzazione lei oppure no ma nei fatti no perché è chiaro che se tu
Innanzitutto non è una privatizzazione hanno con
Locato il quarantanove per cento del proprio capitale sul mercato è uno scambio evidente i titoli dell'ENI sono titoli che hanno un rischio a bassissimo l'elevata profittabilità additività Lanny è comunque a un colosso dell'energia settore petrolifero a a vista di mercato insomma Periodo medio e probabilmente anche lungo è un settore solidissimo che non teme quello del petrolio non teme non teme crisi magari le crisi potranno esserci sul mercato aumenti di prezzo eccetera ma ciò non comporterà
Mediamente crisi per le aziende pretorile grandi avverrebbe Troisi oltretutto l'ENI è uno dei grandi produttori mondiali di gas naturale né di metano che proprio a una fonte energetica idrocarburo
Del suo futuro a tutti gli effetti più ricco può è una provincia voglio dire lei manca ci mancherebbe altro però questo nella privatizzazione questa è un rastrellamento di risparmio il risparmio pubblico di risparmio privato perché viene utilizzato da un'azienda pubblica se vogliamo paradossalmente aumenta il tasso di
Del tasso di pubblicità dell'economia perché un altro la bella fetta di risparmio viene sottratta a impieghi eventuali
Nel settore privato poi troppo diretti questo concorrente quattro importanti eccellenze sembra che sia quello che lo stia succedendo gli italiani lasciano Ibo
Ottemperano dei titoli delle azioni delle aziende comunque rimettono i posti i propri risparmi vari dello Stato le aziende monopoliste Leni poi vedremo ma anche se scendesse sotto il cinquantun per cento certo questo avrebbe un impatto simbolico fortissimo mano
Ne condizionerebbe certo o ne metterebbe a repentaglio il fatto che la gestione del controllo sia saldamente nelle mani nelle mani pubbliche finché non si scende sotto quarantotto trentacinque per cento quindi creando effettivamente delle prossime Rita ad altri soggetti requisì nel controllo ma e nel tetto i beni sono tre soggetti monopolistici l'aspetto probabilmente quello che avrà più difficoltà in futuro ma prima che ci sia una vera concorrenza che ne metta a rischio rare di che vita passeranno passeranno molti anni sono titoli sicuri su cui è è facile investire il problema è che questo la cosa che non si sta modificando assolutamente nell'era dell'Ulivo è che non aumentar il tasso di libera liberalizzazione dei mercati al tasso di privatizzazione per l'economia anzi caso mai aumentano le società pubbliche come nel caso delle telecomunicazioni in particolare per la cordata e nel è vero che anche l'ENI è presente ma la cordata Mediaset il terzo gestore telefonini ma in un ruolo certo c'è ma in un ruolo quanto meno subalterno Lehner invece sarebbe il protagonista e anche delle TLC questo Eur è una questione di igiene non mi interessa se lei nel contatto va bene io dico ci mancherebbe altro hanno semplicemente venuto al mente
Ispirato una situazione di dignità rispetto alle situazioni precedenti ma questa non è la liberalizzazione del mercato non è la privatizzazione dell'economia che a mio avviso sarebbe necessaria
Per una questione se vogliamo anche ideologica cioè di sottrarre potere ai ai partiti perché di questo si tratta la poi anche per una ragione pratica di creare meccanismi di competitività di liberalizzazione complessiva dell'economia che sono quei meccanismi che servono in prospettiva a rafforzare le possibilità di resistenza dell'economia italiana entro le
L'eventuale euro e poi anche in ambito di competizione globale mai che cosa dovrebbero fare i manager dell'industria pubblica in via più o meno di privatizzazione insomma dovrebbero lasciar perdere i miglioramenti ammodernamenti inattesa di collocare l'intero pacchetto azionario sul mercato il problema ovviamente non è dei manager mai per gli azionisti e quindi era il Tesoro e quindi diciamo
Ciampi sta costruendo lo ripeto per l'ennesima volta con Draghi e con la supervisione di D'Alema ultrà formidabile e questo si ripercuote in due si ripercuote in due in due modi il primo è che fintanto che in questo tratto non verrà sottratto all'influenza dei partiti dello Stato ma sostanzialmente dei partiti crea un elemento di potere non responsabile democraticamente e potenzialmente inquinante l'intera economia politica la vita civile democratica come ben sappiamo è successo in Italia anche a fronte di esempi altrettanto fulgidi di capacità imprenditoriali e mi riferisco alleni all'ENI di Mattei
E quindi questo è un primo aspetto e poi occupa l'economia impedisce che si sviluppino sempre più ambiti di concorrenza di mercato nell'economia italiana in importanti settori come le telecomunicazioni energia che sono sicuramente settori che avranno un qualche futuro secondariamente a mio avviso l'ingresso in tre più complesso e difficile il processo di privatizzazione perché si arriva da aziende sempre più grosse delle conglomerate sempre più grosse che trovano difficilmente collocato non voglio qui entrare nel merito dalla diatriba tra spezzatino e vendita
Identità beh sembra però che vendere le tre che le azioni ENI trovino facilmente il loro il mercato per ora almeno fare solo e senza bisogno di consegnarle a
Anzi con un meccanismo tra l'altro che penalizza in modo eccessivo a mio avviso l'assunzione di partecipazioni rilevanti e anche questo meccanismo che a mio avviso andrebbe rivisto ma comunque sia non voglio entrare in questa diatriba però sicuramente questo in più rende è vero nel caso dell'ENI ma ci sono delle modalità che spiegano il risparmio diffuso eccetera rende anche più complesso il futuro della privatizzazione perché poi a un certo punto la capacità di assorbimento in termini di investimento finanziario come sta succedendo oggi e limitata e la possibilità di avere degli investitori industriali come nel caso della STET eccetera diventa più difficile tanto quanto più le aziende le aziende sono realtà il problema è questo cioè noi dobbiamo l'azionista pubblico che Ciampi in questo caso deve decidere se la strategia dell'Ulivo è quella di una progressiva e formidabile occupazione da parte dello Stato dei partiti dell'economia oppure se si pensa a un ritiro questa è la prima cosa su cui bisogna decidere
Oggi uno guarda stai fatti e vede a partire da ENI e nell'aspetto che non si privatizza si tiene la golden share anzi si fanno nuove società potenti sì me pregressi perché non avranno concorrente dell'ENEL entra nelle TLC ci scordiamo che emergano soggetti privati italiani o che arrivino soggetti stranieri se non pilotati ma quindi qui ci resta sempre nell'ambito di un governo statale dei meccanismi della concorrenza e quindi di una non concorrenza
Si pensi per esempio all'Alitalia dove si fa un piano che finalmente anche questo noi lo dicevamo da ottobre che si trattava di un piano di aiuti di Stato non di un piano di ricapitalizzazione si spendono due mila mi gli atti dei contribuenti per mantenere l'Alitalia nessuno mai se la comprerà perché è un'azienda che ha bisogno di due mila miliardi di aiuti di Stato che non trova aiuti sul mercato magari fra cinque anni ci penserà che va privatizzata ma non ci riuscirà bisognava fare un'operazione che aveva le caratteristiche o della privatizzazione o della liquidazione sicuramente non quella degli aiuti di Stato questore il mio questo il mio mio pensiero quanto meno quindici va nella direzione di una nuova occupazione dello Stato nell'economia e soprattutto nei settori nei settori più ricchi che sono i settori delle telecomunicazioni e delle
G mentre prima quantomeno c'era l'acquisizione i settori precotti che poteva essere considerato un ammortizzatore sociale bene ti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova della segreteria del momento che Pannella Riformatori