I risultati delle elezioni in Albania confermano il successo del Partito Socialista e la sconfitta del Partito Democratico; La regolarità del voto; La politica italiana verso i Balcani

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni sottosegretario agli Esteri Piero Fassino i risultati delle elezioni albanesi ormai esso no pressoché ufficiali hanno vinto i partiti di sinistra il partito socialista è stato sconfitto il presidente Berisha il suo partito il Partito Democratico
Onorevole Fassino loro innanzitutto qual è il suo giudizio su queste elezioni ma sul loro di superare di via vinta una sfida importante cioè quella di fare in modo che le elezioni fossero regolari
Qualunque sia l'esito di queste elezioni che non è una questione su cui governo italiano ad esprimere valutazioni sono gli albanesi che sono stati chiamati alle urne hanno votato ciascuno votato come voleva ma
Non era affatto scontato che il passaggio elettorale sarebbe stato
Così regolare ordinato tant'è vero che ancora nei giorni
Precedenti qualcuno aveva detto che c'erano
Timoria ambientato quotare era troppo presto e invece mi pare che la prova si sia superata brillantemente è stato un voto ordinato regolare con un'alta affluenza alle urne gli osservatori internazionali hanno ho accertato la regolarità del voto mi pare che questo sia un passo importanti in avanti è che è finita la crisi al Veneto e lo sappiamo tutti
Però certamente questo andamento io robusti molto l'azione
Di ricostruzione di una condizione di normalità in Albania e favorisce il prosieguo dell'azione di sostegno che la comunità internazionale ha messo in campo ecco a fianco delle elezioni c'è stato anche il referendum istituzionale qui tutto regolare Santo
Mi pare che la gente che va a votare ha votato condurrà che remano nello stesso momento quindi la regolarità mi pare la territoriale inerente Armin generali era sottoposto a ogni cittadino albanese un quesito di tipo istituzionale ogni cittadino ha votato scegliendo Kiefer lavora Chieti per la Repubblica
Anche su questo punto l'atteggiamento italiano è assolutamente
Neutrale noi ai ai abbiamo aiutato aiutiamo aiuteremo l'Albania quale che sia la forma istituzionale che risveglia senta il presidente Berisha ha riconosciuto la sconfitta elettorale però non ha
Annunciato le dimissioni in che giudizio ora
Di questo non ho nessun giudizio da dare il presidente delle c'è un presidente in carica che lui abbia riconosciuto la la
La la sconfitta mi pare
Come dire o segno evidente della sensibilità democratica del presidente
Dopodiché ogni altra decisione rimessa una sua valutazione non spetta ad altri decida senta il Partito Socialista annunciato il leader del partito socialista che fra un governo
Non di coalizione con il partito democratico in questo modo
No si consolida la transizione democratica sul processo democratico secondo lei ma guardi io penso che una delle cose più importanti di questi quattro mesi
Che abbiamo alle spalle ritardo l'esperienza del governo di unità nazionale importante perché ha sollecitato fra tutte le forze politiche albanesi a un un'assunzione di comuni responsabilità
Quale governo fare adesso è cosa che compete l'un quei partiti albanesi quindi ciascuno decida la propria collocazione che noi ne prenderemo atto ma una cosa certamente non deve andare disperso Cellos il diritto di solidarietà lo spirito di cooperazione lo spirito di responsabilità comune di questi quattro mesi perché in ogni caso per uscire dalla crisi dell'Albania necessari uno o so che veda una solidarietà forte tra tutti i protagonisti della vita albanese chi ha vinto ad
Aver la bacchetta di amministrare bene la propria vittoria e chi ha perso non deve sentirsi marginalizzato occorre uno sforzo di comune responsabilità una sorta di accordo costituente diciamo che accordò per continua a lavorare insieme a portare l'Albania fuori dalla crisi ed è possibile quale che sia la collocazione che ciascuno sceglierà senta sottosegretario quali sono a questo punto
Le prospettive dell'Italia in Albania insomma ancora per quanto tempo durerà ancora la missione multinazionale guidata dall'Italia e che cosa farà successivamente il nostro paese intanto io penso che vada registrato come un successo tutto quello che è stato fatto quando noi ci siamo assunti prima per
Sono alla responsabilità di guidare l'aiuto della comunità internazionale unitari in Albania e abbiamo fatto una scommessa molto alta per un po'non tradizionalmente abituato a guidare missioni internazionali mi pare che questi quattro metri abbiamo onorato per bene questo impegno ad una livello adeguato e che internazionalmente riconosciuto se tutto procederà come il voto di domenica cioè come la stessa regolarità io penso che i tempi previsti per il rientro Della Porta multinazionale di protezione potranno essere rispettati
Che non significa però l'esaurimento né dell'intera comunità internazionale né tanto meno dell'impegno dell'Italia che sarà concentrato ancora di più sull'aiuto all'assistenza civile cioè l'aiuto a consolidare ulteriormente le strutture dello Stato albanese l'aiuto a favorire la ricostruzione di un tessuto economico l'aiuto a consolidare la tradizione democratica senta
La politica italiana si sta sviluppando anche per Songs su iniziativa la politica italiana Gresta chiamata la piccola Ostpolitik italiana e quali sono in questo senso le prospettive tanto non è piccola politico verdetto di lire perché Nicola rispetta la Granda spondilite vibrante fatto
Paragonare lo sa sembra come dire molto azzardati
Politica una formula che hanno inventato diciamo dei giornali io la trovo felice perché in una parola fa capire bene quello che vogliamo fare si tratta di una proiezione perché l'Italia ha perso quell'enorme area che va dal Baltico a Sofia all'Albania cioè l'Europa centrale l'Europa sudorientale o balcanica
E nella quale sono in gioco questioni che tutte hanno vitale interesse per l'Italia quell'area fratelli ma per qualche sì stabilità e sicurezza in Europa quell'area sarà interessata tra poco dall'allargamento della NATO e dell'Unione Europea già in quell'area le l'Italia ha una presenza economica e commerciale di grande rilievo sul piano culturale abbiamo rapporti antichi più tempi molto stretti una vicenda come quella libanese dimostra che qualsiasi cosa accade lì si ribalta immediatamente sul nostro Paese quindi no Ostpolitik italiana tende a
Radicare una forte presenza politica in un'area che di interesse strategico e vitale per il nostro Paese per l'Europa quindi il per l'intanto continuano a chiedere come italiani non solo con Italia che Slovenia Romania entrino nella NATO non c'è dubbio perché noi consideriamo che l'allargamento della
Lo deve conseguire con l'obiettivo di stabilità e di sicurezza ed è giusto lo abbiamo sempre detto allargare a Polonia Repubblica Ceca Ungheria non v'è dubbio che ragioni di stabilità di sicurezza rendono Slovenia Romania due Paesi altrettanto importanti per l'allargamento dall'Anas senza un'ultimissima non
Se riutilizzo romani per i rapporti con l'ex jugoslavi anzitutto come sono ma mi pare che l'Italia nel Paese che ha la maggiore intensità di relazioni con tutti gli Stati che sono nati dalla dissoluzione della Jugoslavia siamo con la Slovenia partner privilegiato come Evita
Sente siamo diventati da circa un anno il primo partner economico e commerciale di gran lunga in Croazia siamo il primo partner economico e commerciale della Bosnia
Siamo il primo partner economico commerciale della Federazione jugoslava e della marito qui tutte le Repubbliche nate dall'ex Jugoslavia hanno nell'Italia un partner economico importante ma è una politico importante perché noi con tutte queste capitali abbiamo relazioni strette ricordo soltanto che negli ultimi metri c'è stata un'integrità divisi per reciproche a Zagabria Belgrado a scoprire e viceversa
Di a Lubiana e viceversa di dirigenti dell'iter delle pubbliche in Italia io mi pare che l'Italia sta svolgendo appunto un ruolo importante che vuole favorire
Un processo di stabilizzazione dell'area e di consolidamento della tradizione sia al mercato sia la democrazia di ognuno
Gli stati nuovi che è nato in modo tale che ciascuno sia forte libero di scegliere il proprio futuro insomma abbiamo rubato un po'il primo posta la Germania prima quando
Vorrei essere io a questa domanda rispondo che per questa domanda non appena suo le rispondo in questo modo quando noi ci occupiamo del Mediterraneo va be'sono edite a valutare al proprio facendo la con tra alla Francia alla Spagna che giustamente come noi hanno interessi al Mediterraneo e così guardando adesso noi ci occupiamo di un'area che per noi è vitale aumentano i tedeschi perché ci sono tre ed europei Germania Austria e Italia che per ovvie ragioni geopolitiche hanno un interesse strategico verso est maggiore di altri il decoro tant'è che sia con l'Austria sia con la Germania abbiamo una consultazione permanente rispetto alla politica verso est stiamo lavorando insieme molto bene quindi lo
L'Ostpolitik italiana e in cooperazione con quelle politiche perché dal punto di vista politico noi abbiamo il perché interessi che hanno tedeschi austriaci e altri paesi cioè integrare il Europa centrale balcanica dell'istituzione
L'antica e consolidare la transizione al mercato democrazia non c'è diversità di interessi politici abbiamo gli stessi obiettivi poiché è una naturale competizione economica ma questa naturale competitore di un'economia di mercato ormai mondiale
Ieri in Europa centrale ci sono i tedeschi gli italiani francesi spagnoli ci sono i giapponesi sono i coreani che sorrida merito
Camion ci stiamo in preda che loro Trotta è ovvio perché è un gigantesco cantiere in grande in grande
Trasformazione ma questo diciamo è la naturale competizione che c'è un'economia di mercato che non interferisce con sfratti
Le politiche che in realtà dal punto di vista degli obiettivi politici sono convergenti senta sottosegretario punto lei ha detto relazioni anche con Belgrado con la Fed
La federazione della chiamiamola dalla piccola di posare a terra distinguerla dalla Jugoslavia dalla Jugoslavia storica ma lì vi sono anche pesanti responsabilità di questo regime nei confronti della tragedia della Bosnia non idoneo ecco
Insomma questi rapporti con Milosevic cioè sono entrambi di concrete noi l'abbiamo scelto una strada che è quella di cercare di favorire in ogni modo un'evoluzione democratica in Serbia e inoltre
Un'evoluzione democratica che ha uno stadio assolutamente più arretrato rispetto quella degli altri Paesi della regione perché lo sappiamo tutti ora qual è la strategia più utile noi non pensiamo che sia quello dell'isola me
Perché l'isolamento irrigidisce sempre posizione e invece una linea di dialogo è una linea di cooperazione una linea di rapporto aperto che può favorire un'evoluzione in fondo
E un parente viene isolato e si rende più difficile a quel paese anche di sviluppare una dialettica politica vera obiettano e tutti vengono messi in difficoltà anche coloro che si oppongono invece una linea di apertura è una linea che può favorire via via l'assunzione di quegli standard democratici europei tipici che sono essenziali qualsiasi Paese mi sembra un po'
Stessi presenta la stessa contraddizione anche della linea degli accordi di Dayton si fanno gli accordi con i responsabili del genocidio comunque vanno via Cordenons avere quando si fa la pelle io le rispondo in modo molto presente quando si fa la pace la pace si
Ma con quelli che fanno la guerra però non se ne parla va
Bene la ringraziamo ringraziamo Piero Fassino sottosegretario di stato agli Esteri del governo Prodi buon ascolto come sempre da radio radicale