Il ruolo della piccola impresa nella riforma dello Stato sociale

Radio radicale siamo collegati telefonicamente con Giancarlo Sangalli segretario della CN a una delle associazioni
Imprenditoriale degli artigiani perché in questi giorni stanno trattando con il governo sulla riforma dell'welfare State proprio da questo vogliamo iniziare con Sangalli perché da parte della Cina e anche da parte di altre associazioni ci sono state delle proteste sul metodo scelto dal governo per iniziare queste trattative cos'è che non va Sangalli
Ma non va a il fatto che si è assunto a un atteggiamento di tipo secondo noi ormai abbastanza inattuale
Il Governo ha incontrato prima incontrare le categorie dell'artigianato e della piccola impresa la grande industria e i sindacati
E inattuale questo perché grande industria sindacati non hanno più rispetto alle questioni dell'occupazione del mercato del lavoro e dello sviluppo del Paese a ruolo avevano anni fa
Ostinarsi in una nel mantenere due tavoli separati trattativa vuole dire discutere di cose preliminarmente ricordi importanti con chi non farà un nuovo posto di lavoro
E poi a quelli che faranno i nuovi posti di lavoro farli discutere e sui tavoli tecnici ma abbiamo detto che troviamo che il mondo dell'impresa debba essere tutto assieme a trattare con i sindacati di governo devo dire per la verità che quando diamo assolto quello che abbiamo proposto questo tipo di eccezione il governo ci ha dato ragione ci ha garantito che il prossimi gli ho sparato avori unificati sia tecnici che politici
E quindi saranno le organizzazioni almeno del mondo dell'impresa coinvolte alla pari
Se non altro prendendo atto del della realtà di fatto cioè che il mondo del lavoro è cambiato profondamente che l'impresa che fa posti di lavoro per la piccola
Che i bisogni di politiche sono né ce ne sono necessariamente rivolte anche nel Mezzogiorno soprattutto la piccola dimensione d'impresa quindi bisogna trattare con le piccole imprese
Senta al durante la trattativa sullo Stato sociale se già cominciato a parlare anche di reazione fiscale è venuta fuori questa proposta del riccometro un altro nome un po'brutto per
Spiegare come il governo vorrebbe affrontare il problema dell'evasione fiscale lei cosa pensa di questa misura ma guardi io trovo che e questa non è una delle solite trovate
Come Ferretti ha riferito fate tante insomma in questa materia
Una trovata prescrivendo somme consiliatura caldo se invece è una cosa seria vuole dire che dovrebbe voler voleva essere uno strumento per valutare nel caso in cui un cittadino
Di chiede delle prestazioni sociali cioè chi dà delle prestazioni dello Stato sociale e valutare il
Sua indice sui personale indice di ricchezza vedere quanto deve contribuire lunga quelle prestazioni quanto invece deve intervenire lo Stato
Detto in questi termini mi pare che sia una cosa un po'difficile da realizzare però se vi fossero gli strumenti noi non siamo contrari a un'idea di questo tipo a condizione che questo non derivi da da una da una pregiudiziale e cioè che quando si parla di lavoro dipendente stiamo parlando di persone delle quali ci fidiamo
Per definizione quando si parla di lavoro tutto non siamo parlando di persone delle quali diffidiamo altrettanto per definizione
Se invece come mi è parso sia la proposta si tratta di vedere città i cittadini rispetto allo stato sociale quindi tutte le categorie posto sullo stesso piano non abbiamo parti
Rari contrarietà se non contrarietà sull'operatività di uno strumento di questo genere sono preoccupazioni sono solo appunto l'operatività di questo strumento che venisse per alto meglio chiarito
Devo far notare peraltro che noi stiamo lavorando perché malato organizzazioni intensamente con il ministro delle finanze queste conifere finanze precedenti per fare la riforma fiscale
Per cui questo strumento non può essere in contraddizione con nella linea chiusa perseguendo di mutamento dalla struttura del del sistema fiscale del nostro Paese
Che dovrebbe partire dagli studi di settore cioè da una predeterminazione dei ricavi da cui derivano i redditi strumento molto più attuale molto più europeo per affrontare il tema del reddito delle persone e del reddito dell'impresa
Comunque non
C'è da parte nostra alcuna levata di scudi rispetto uno strumento di cui ancora bene non conosciamo i contenuti ma ci pare che non parto da un pregiudizio se non parte da un pregiudizio siamo disposti a provare Sangalli parlava di lavoro nero vogliamo discutere un po'di questo aspetto credo che proprio le Sienna
Recentemente si è occupata a fondo di questo problema secondo lei le misure del Governo in particolare quelle contenute nel pacchetto Treu rispondono un po'all'esigenza di fare emergere questo lavoro nero a guardi le misure del pacchetto Treu o no misure
Importanti probabilmente utili anche sul versante del lavoro nero ma certamente non sono sicure non sono misure che attaccano
La sostanza del problema noi abbiamo DC denunciato dopo aver svolto un'accurata ricerca
In tante parti del Paese che in Italia almeno cinquecento mila miliardi del prodotto interno lordo sono non fanno parte della contabilità nazionale e che almeno quattro milioni di persone lavorano stabilmente cioè continuativamente in una condizione di sommerso
E che questo sommerso non è un semplice non è un semplice lavoro
Sostitutivo di accompagnamento del lavoro normale che lavora emerso è strutturalmente fisiologicamente presente nel sistema economico del nostro Paese vi sono zone del Paese in cui l'economia sommersa e molto più abbondante che non l'economia emersa cioè dove si produce più ricchezza sommersa di quanto si produca ricchezza emersa sono zone circoscritte nelle quali però vi sono delle vere e proprie filiere produttive integralmente nel sommerso noi riteniamo che con cinquecento mila miglia
Di tolte la contabilità nazionale con almeno quattro milioni stabilmente nel sommerso che diventano otto se guardiamo quelli che fanno un doppio lavoro lavoro precario lavoro nero qualche volta eccetera
Criptati di questo tipo mente sono necessariamente dati che debbono pensare al tavolo della riforma dello stato sociale
Ti distolgono tali quantità di risorse settanta fatto dalla popolazione al di fuori di ogni regola è inutile parlare di riforma dello stato sociale senza proposti un obiettivo straordinario di emersione
Noi proponiamo una legislazione di emergenza per l'emersione che vuole dire che nelle zone nelle quali è strutturale l'economia sommersa bisogna dare condizioni
E opportunità perché l'economia sommersa possa emergere c'è posta a venire fuori il pacchetto Treu introduce misure di flessibilità del mercato del lavoro
Ma non bastano perché la la flessibilità del sommerso è totale
Chi vive nel sommerso non ha alcuna regola acustiche sono ridotti almeno del sessanta settanta per cento del costo del lavoro rispetto a chi è emerso bisogna quindi fare una un intervento che sia l'intervento di tipo straordinario ecco perché la legislazione di emergenza che deve agire per delle aree specifiche con l'accordo tra le parti sociali e che serve ad abbassare drasticamente i costi per favorire le imprese sommerse ad emergere
Ed emergenza anche perché deve durare un paio di tempo limitato avendo appunto un un obiettivo l'emersione e avendo un monitoraggio costante ed l'andamento della degli interventi legislativi la proposta nostra la proposta di defiscalizzazione da un lato di sanatoria del pregresso dall'altro
E di riduzione di tutta una serie di vincoli dettati dalla diritto del lavoro che è un diritto del lavoro cresciuto nelle grandi fabbriche o nella pubblica amministrazione
Ridurre tutta una serie di vincoli tali per cui le imprese sommerse possono trovare conveniente l'emersione
Fanelli il parlava di flessibilità del mercato del lavoro diceva che proprio tra Urbani un po'in questa direzione si sono però molti elementi come dire che fanno parlare del mercato del lavoro italiano come di quello più rigido in Europa non c'è paragone ovviamente rispetto agli Stati Uniti
Anche da parte della sinistra proprio di questi tempi c'è un certo ripensamento sulle eccessive rigidità del nostro mercato del lavoro addirittura c'è una proposta
Della senatore Debenedetti di abolire l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori o comunque di modificarlo sostanzialmente quello che riguarda i licenziamenti individuali lei cosa pensa di questo dibattito si sta andando nella direzione giusta ci sono anche dei referendum promossi da Pannella
Vanno in questo senso TT giudizio io penso questo che un mercato del lavoro flessibile e contemporaneamente un mercato vero poiché il che vuol dire mercato vero e l'unica possibilità che
Sia per creare condizioni maggiori di occupazione in assenza di un mercato succede che quelli che sono occupati stabilmente occupati che sono i lavoratori delle grandi fabbriche i lavoratori della pubblica amministrazione
Costruiscono barriere protettive sempre più elevate
Sempre più altri steccati alla loro condizione lavorativa steccati che li separano da quanti non hanno una condizione lavorativa cioè
Da quanti sono fuori dal mercato del lavoro esiste una rigidità perché queste rigidità è dato dal fatto che in assenza di di domanda di lavoro chi occupato cerca di proteggersi
Questo meccanismo dell'iper protezione di chi lavora che impedisce il licenziamento anche in casi eclatanti che non che che introduce vincoli drammatici tetra induce l'impresa sopra tutto alle piccole ai vitale le assunzioni a evitare le assunzioni perché esse non danno alcun tipo di flessibilità di gestione della flessibilità
E vede il in Italia c'è un mercato del lavoro che è talmente scrive lottizzato che impedisce c'è un lavoratore di poter avere l'unica arma contrattuale verso il datore di lavoro che sarebbe utile cioè poter avere un altro offerta di lavoro da mettere in campo quando tratta le sue condizioni con il suo datore di lavoro il c'è un mercato del lavoro che attualmente monopolistico gestito dai soltanto dal Collocamento e cioè da una struttura statale monopolistica Dubini dove non c'è concorrenza tra le strutture che possono mettere il raccordo domanda e offerta di lavoro che talmente monopolistico che non non è che e che rappresenta e questo dunque tuttora prevedono esse stesse un vincolo un blocco un impedimento al mercato del lavoro flessibilità non vuol dire libertà di licenziare persone a qualunque Girardi fronda vuole dire però vorrei vuole molto meno rigide perché con queste regole sintattiche che i chi assume un dipendente fa una cosa che e almeno equiparabile a un matrimonio vede adesso sposarsi può il uno alla via d'uscita del divorzio se assumo dipendente non può divorziare molto più vincolistico e quindi è una piccola impresa si doveva una coltre di crescita dei
Delle commesse avrei bisogno di personale magari potrebbe fare una dislocazione del Mezzogiorno potrebbe dare lavoro per un periodo che poi potrebbe diventare lavoro stabile ma non lo fa perché rimane talmente vincolata da tutto che non azzarda l'investimento lavoro
Allora tutto questo deve essere visto in una con un'ottica diversa vede ci sono forze conservatrici che stanno impedendo e si realizza un mercato del lavoro sono forze conservatrici che sono i sindacati dei lavoratori sono la grande industria sulla pubblica amministrazione
Sono forte che vogliono mantenere uno status quo mentre invece adesso per creare lavoro bisogna avere molto più dinamismo e meno protezioni per chi lavora chi lavora deve semplicemente poter contare sulla propria capacità di lavoro
Mi pare che sia questo francamente un periodo in cui è giusto che l'attività fatta questa riflessione perché non vorrei che si trovasse improvvisamente cosa che cita trovano gran parte dietro dalla parte dei conservatori mi fa ciò
Lo scenario è questo un parlamento che ha molta difficoltà ad approvare provvedimenti legislativi si psico basti pensare all'Inter e che ha avuto il pacchetto Treu che ha rischiato di essere molto peggio di quello che poi è uscito il certo punto del suo percorso c'è un altro provvedimento che riguarda direttamente voi insieme alle altre associazioni di piccoli e medi imprenditori quello sulle sub forniture che è in discussione proprio in questi giorni in Parlamento anche questo però ha avuto una forte ostilità a un certo punto del suo passaggio secondo lei nel in Parlamento e nel Paese sono di più i conservatori o i riformatori
Ma guardi il provvedimento della subfornitura che lei cita è un esempio per tanto eclatante intanto per gli ascoltatori meglio chiarire di cosa si tratta fornitura è una procedura di fornitura di servizi e di beni che aziende fanno ad altre aziende che sono aziende committenti
Sostanzialmente sono critico sito che vengono precostituire le filiere produttive l'indotto dei industrie o di Apl che commettono lavoro che commissionano lavoro ad altre lavoro prestazione di beni e di servizi
Perché un'azienda committente in Italia non ha alcuna regola nelle non ha alcun obbligo di fare un contratto scritto con il proprio fornitore non ha alcuna tempistica fissata sui tempi di pagamento
Do succede che in tutta Europa mediamente una fornitura di un'impresa all'altra e pagati in sessanta giorni in Italia che la terra delle piccole imprese a un c'è una media che va che è intorno ai novantacinque giorni
Che vuole dire che vi sono aziende che sono pagate a un anno di distanza a centottanta giorni di distanza centoventi giorni tanta se vuole dire normalmente che la piccola impresa finanze alla grande impresa
è una una legge che regolamenti i termini di pagamento è un atto dovuto ad un sistema economico che fatto al novantanove per cento dei imprese sotto i duecento dipendenti e al settantasette per cento dei prevede che sono sotto i nove dipendenti
Questa legge la considerano la legge statalista inversa dei chi si oppone a questa legge si oppone al fatto che il CIPE da una prestazione di lavoro di servizio Codice dei beni debba fare anche da Banca Luigi perché quello che succede
E una situazione quasi di strozzo la grande industria a imponendo i termini di pagamento che ritiene propri quindi fuori da ogni tipo di vincolo avendo di fronte al sei un contraente un'altra parte che è molto più debole può fare il buono e cattivo tempo della grande industria Italia si fosse comportata come la Gran indulti europea cioè avesse ha condito chiedo ad avere semplicemente delle regole generali scritte su una carta di principi e poi avesse avuto un comportamento che io era stabilmente quello che sia sia che ci si aspetta nei rapporti commerciali tra l'impresa e cioè ci fossero utilizzati i termini di pagamento non da da strozzinaggio non sarebbe stato necessario fare una legge anch'io vedo che ogni ogni legge che legittimi il rating impone di regimi ai mercati è una legge che e tendenzialmente conto di per lo scambio che blocca il mercato però il perché qui i primi che ha hanno voluto che ci fosse una legge sono quelli che non hanno rispettato alcuna ittica nel comportamento economico al poi devo dire che questa legge ha avuto un itinerario MOL tu lungo io condivido con lei il fatto che vi è una lunghezza dei termini di produzione liti da parte del Parlamento devo però segnalare che nella precedente legislatura questa legge fu bloccata al Senato
Proprio da interventi prestanti della grande industria che bloccarono addirittura all'inizio del dibattito al Senato non sono mancati nemmeno adesso però mi sembra che poi gli interventi sono stati di nuovo al Senato ma questa volta il Senato mi è parso avere più
Di cui ha saputo resistere ha votato una disegno di legge che apre adesso alla Camera alla Camera si è riaperto il dibattito vede qua ci sono i falchi e le colombe in tutti gli schieramenti politici in tutti gli schieramenti politici sono quelli che quando pensano all'economia per sono pensano sempre al presidente della FIAT e non si sono accorti che l'economia italiana è fatta d'altro
Polacchi condono schivi discreti nota storno e si rendono conto che queste economie fatta di tante piccole imprese organizzate che magari in grado anche di essere pagate con tempi decenti possono competere la sfida dell'innovazione sui mercati globali
Noi speriamo che alla Camera predominio in tutti i gruppi coloro che hanno a cuore le il la vera economia nazionale
Questo non vuole dire che non possiamo trovare delle mediazioni o non possiamo ragionare sulle cose si deve ragionare
Tanto più su una materia come questa che una materia che deve come dire richiede anche competente e quindi anche una predisposizione all'ascolto delle problematiche dell'altro che sia consono alla cultura di un Paese industriale avanzato noi siamo assolutamente pronti a sostenere sia con la Commissione della Camera il dibattito necessario che i anche con la stessa Confindustria confronto necessario per migliorare la legge però deve essere una lei jack che parte dall'idea che non vivono non c'è uno il grande industriale la grande industria può fare il buono e cattivo tempo e l'altro che deve subire tu deve essere una una una legge che pone un quadro una cornice nella quale gli scambi economici siano minimamente regolamentati
E quindi non c'è nessun vincolo a mercato si tratta di una regolamentazione analoga a quella di altri Paesi europei mi pare che non possa che produrre del positivi dei positivi effetti sull'economia nazionale ecco del chiudere Sangalli le faccio un'ultima domanda proprio
Riagganciandomi a questo argomento el a si ha l'impressione che come dire i milioni di piccoli medi imprenditori che ci sono nel Paese se dovessero decidere loro magari della politica economica del paese darebbero giudizi molto più drastici anche molto più netti di quelli che poi vengono fuori dal dibattito parlamentare dello strumento referendario in materia di economia referendum che mirano a a cancellare il monopolio pubblico del collocamento a liberalizzare il mercato del lavoro a liberalizzare il il lavoro interinale che giudizio dà pensa che sia uno strumento riguardo pensa che sia uno strumento troppo secco e quindi che bisogna necessariamente per passare per la mediazione parlamentare che però appunto poi così lunga
Guardi io personalmente penso che il lo strumento referendario debba essere uno strumento fonda è uno strumento fondamentale su su grandi questioni di principio nelle quali c'è un coinvolgimento quando si parla di referendum nazionali di tutto e di tutta la popolazione che tocco tutta la popolazione
E sulle quali inopportune dovrebbe essere addirittura vietato lo schieramento da parte dei partiti politici
Le grandi questioni che attengono alla coscienza al comportamento collettivo all'etica che attengono alla al quindi rapporto che ogni persona con con le con le con il problema spesso lo strumento è uno strumento di decisione di orientamento
Di di di soppressione che è stato nel nostro paese assolutamente importante chiama i casi poi riqualifica fermato lo strumento vi sono dei dei casi invece sui quali il numero degli di coloro che sono interessati che sono a conoscenza delle materie che sono essendo interessati hanno anche competenza risk e tra le materie come sarebbe in un caso come quello della regolazione per esempio dei rapporti di subfornitura e capire che ci sarebbero i fornitori committenti dare a vi sarebbe escluso tutto il resto del Paese quale potrebbe entrare in una disputa che però è una disputa che è una disputa tra interessi il bando la dispute fra interessi è opportuno che gli interessi si e Spizzichino e vi sia qualche d'uno che delegato dal popolo assuma decisioni il raccordo con l'interesse generale
E in questo per le questioni economiche e io devo dire che preferisco l'affare della concertazione
Cioè la strada che fu fissata nell'accordo di luglio del novantatré per la quale le forze economiche alla pari discutono con il governo prima che il governo presenti le leggi di politica economica al Parlamento
Mi pare un buon metodo per raccogliere gli interessi che sono però interessi sta CPC quelli che io rappresento sono interessi degli artigiani e dei piccoli imprenditori non io non rappresento l'interesse generale del Paese sta presente interessi dell'impresa e delle piccole imprese in particolare
Però neanche Cofferati rappresenta l'interesse generale del Paese rappresenta i tre i lavoratori dipendenti
Ecco questi interessi sì confronto uno con un parlamento e un governo nella piena legittimità dei loro potevi rappresentante poteri di governo e poteri legislativo né e secondo me li poi c'è la responsabilità delle decisioni sulle ma Suma che e che sono di confronto di conflitto tra interessi ritengo più opportuno che le cose vadano così perché fare entrare in campo gente che deve su quegli interessi e disinteressata
Diventa insomma chiamare ad arbitro di una competizione un popolo sovrano che non può esercitare per incompetenza la propria sovranità era era Giancarlo Sangalli segretario della CN