Le proposte di Pannella per una cogestione italo-vaticana dell'area metropolitana di Roma in vista dell'Anno Santo del 2000, da realizzarsi subito dopo le elezioni amministrative del novembre '93

Radio radicale il prossimo turno a Roma ci saranno le elezioni amministrative
Marco Pannella torna attorno a proporre per la capitale d'Italia e la sua area metropolitana a distanza di quattro anni dalle ultime consultazioni amministrative l'ipotesi di un'amministrazione comune tra l'Italia e lo Stato del Vaticano in vista del prossimo Anno Santo del Duemila
La proposta di Marco Pannella non ha mancato di suscitare numerose polemiche per entrare meglio nel problema e comprendere questa idea di Roman Valley Authority
Abbiamo posto alcune domande a Sergio Romano già ambasciatore italiano a Mosca e oggi collaboratore della stampa e di numerose riviste specializzate in relazioni internazionali
Signor ambasciatore qual è il suo giudizio su questa proposta e quali veglia suggerito
Però che mi ha fatto pensare
Arrivò l'ambasciatore Quaroni gli
Che il governo italiano in più
Cina comunista
Chiedono che cosa lui pensava della cosa
Nel cuore ma chiede il rigore che la Cina ci voglia dico
Faccio la stessa domanda siamo sicuri nella migliore delle ipotesi cioè nell'ipotesi che questa proposta
Sia fondata e ragionevole
La Santa Sede voglia tosta responsabilità cioè voglia ritornare in
Obblighi e responsabilità che erano tipici per certi aspetti potere temporale
Tensione
Il tempo passato le abbia insegnato che si può governa
Le responsabilità e quindi diciamo lei
Pensa che diciamo sarebbe una responsabilità in più che metterebbe sotto un'altra luce il rapporto della Chiesa con lo Stato diciamo guardi io non lo credo che la cosa
Temi piacere se lei me lo dovete chiedere cercherei di rispondere naturalmente ma mi chiedo semplicemente e a non realistica cioè sia fondata e per essere fondata naturalmente occorre che l'altra parte in questo caso la Santa Sede abbia l'intenzione di assumersi questa responsabilità oramai sembra che nel corso di queste ultime generazioni l'attività imparato
Si governa meglio per interposta persona
Resta degli obblighi che sono onerosi complicato iter
Ci dica governare
Assumerci questi obblighi quando in qualche modo cerchi
E si possono egualmente da chi esatta contare che quando Lucky
L'esercito molto male l'obbligo di governare un territorio aveva un'amministrazione adesso non avrebbe un'amministrazione non sarebbe cioè in grado di fornire all'altro nato il condominio una contributo gli amministratori di tecnici io operatori già questo renda la proposta difficilmente realizzabile
Ambasciatore Gerusalemme la città simbolo della cristianità
E il Vaticano ne ha sempre chiesto la gestione internazionale perché questo discorso non è mai stato affrontato per quanto riguarda la situazione di Roma che anche se considerata come una città simbolo dei cristiani e del mondo cattolico
Bisogna dire il nuovo portale
Il mio la Chiesa ha cercato di realizzare per Gerusalemme
Rivedremo alla conclusione anche in questo caso che la proposta di Pannella non è realizzabile perché e che la Chiesa a Gerusalemme non vuole che io sappia
Degli obblighi cogestione con un qualsiasi governo la Chiesa corrette un'autorità
The internazionale credo che le sarebbe andata benissimo l'organizzazione delle Nazioni del resto in questo senso si era espresso del mille novecentoquarantotto
E all'interno di questa struttura internazionale garantita da un prefetto diciamo così della comunità internazionale ogni istituzione religiosa e in particolare naturalmente la chiesa cattolica avesse la possibilità di gestire autonomamente
I propri luoghi santi e soprattutto perché in questo modo la gestione della città sarebbe stata sottratta allo Stato ebraico
E questa mi sembra essere per Gerusalemme o è per
Prato raggiungerebbe il criterio della chiesa naturalmente pannello propone altre cose ho capito senta volevo chiederle una cosa lei prima parlava di
La chiede da aveva detto che la chiesa si accorge che meglio governare per interposta persona questo tipo di governo per interposta persona persone in Italia c'è stato tramite attraverso la chiesa de per quanto riguarda lo stato italiano secondo lei
Certamente da Chiesa nei confronti dello Stato italiano è passato attraverso un
I falsi in una prima fase come sappiamo prova dato lo ha respinto sulla fase per non expedit poi quando invece si accorse che non era possibile voltare le spalle a una realtà che comunque a quel punto esisteva
Certo di utilizzare in qualche modo le energie cattoliche presenti nel Paese
Candidati cattolici
Certo alle elezioni purché naturalmente
E però assicura il più
Avrebbero rispettato interessi fondamentali della Chiesa in campo morale
Per dire anche che i fedeli votassero per candidati non cattolici pur qui e qui candidati
Gli obblighi
Però le stesse assicurazioni poiché ne don Sturzo e nei confronti del costrutto la Chiesa ebbe un atteggiamento molto molto prudente molto riservato tutto sommato alla Democrazia cristiana di don Sturzo che rischiava alti
Coinvolto nella chiesa in questioni politiche io credo che la Chiesa abbia preferito il compromesso storico con il fascismo impatti laterali sì del mille novecentoventinove sono tutto sommato quello che in una certa fase la Chiesa ha trovato più conforme ai propri interessi e poi arrivato il mille novecentoquarantacinque l'Italia sconfitta lo Stato risorgimentale a pezzi la Democrazia Cristiana la possibilità i utilizzare la Democrazia Cristiana molto più di quanto don Sturzo non si sarebbe lasciato utilizzare dall'inizio degli anni Venti
Relativa al governo aprono pretese periodo scorsa io ho letto un recente libro di Francesco Di Francesco Malgeri sulla sulla vita di don Sturzo che uscito recentemente e ricordo che don Sturzo era molto contrario vorrà un'ipotesi di unità dei dei cattolici il Vaticano mi sembra che lo ostacolo molto in questo diciamo naturale proprio per questo credo
E io ho pensato
Che alla Democrazia cristiana di don Sturzo al Partito popolare la Chiesa abbia preferito il compromesso storico dei Patti lateranensi dal tuttora troppo libero troppo autonomo troppo fedele al cospetto di una democratica cristiana chi ma non partito dei cattolici e questo alla Chiesa
Non piacque mai
Vecchia con la Democrazia Cristiana la chimica mi sembra avere realizzato almeno per una parte degli ultimi quarantacinque anni quella massimo di controllo possibile non dico con questo che la Chiesa abbia Bernardo l'Italia né credo che ce lo proponga come obiettivo ma certamente il massimo di controllo possibili
Compatibile con la realtà senta lei voglio fare una domanda molto più diretta ma questa ipotesi a lei piacerebbe ma io
Continua a rispondere indirettamente sinistra ipotesi
Porterebbe acqua al mulino di posti perché a questo punto molti lombardi anche quelli che non sono
Direbbero per ritenere molto allettante
L'idea di una Repubblica del Nord diciamo così fra virgolette perché debbo dirle la verità che potrà vivere Milano quattro rinnovo a Genova o nel Veneto
Rendersi conto di come una tale prospettiva cioè condominio flirtato ricchi su una larga parte del Lazio
Sia considerata come abbastanza innaturale il raggio contrarie a quelle che sono le tradizioni della Società carica nelle nelle province settentrionali
Ho capito senta e per quanto riguarda mettiamo caso che questa ipotesi si dovesse dovessero essere realizzate e implicasse anche una modifica una modi sia degli accordi che ci sono stati nel mille novecento ottantaquattro con tra lo Stato italiano e la Chiesa la Chiesa come potrebbe potrebbe uscirne in questa prospettiva rafforzata nel qual è e quale sarebbe ecco il il futuro della Chiesa dopo
Una sinistra di Enza Pannella pensa veramente
Ha una specie di
Condominio lo Stato chiesa su una parte del territorio italiano Roma una parte della fino a Viterbo per in questo caso allora bisogna riff per quella parte d'Italia almeno i rapporti fra lo Stato e la Chiesa i quali non possono più essere concordatari perché dopo tutto il il concordato
I due inchini rimangono nettamente distinti nel condominio incerto distinti lo sono ma con obblighi comuni responsabilità comuni
Gestita di costituire quindi anch'io organi congiunti ho l'impressione che il Concordato andrebbe certamente
Riscritto almeno per quella parte d'Italia non sono però del tutto
Ho vinto sette per la verità ma questo è un processo alle intenzioni e forse non è nemmeno giusto farlo si che Pannella pensi davvero a questo credo che sia sfondiamo la la la sua proposta
Da quelle che possono essere gli aspetti
Fra l'utopistico e il provocatorio e qui il problema è un altro e questo si è un problema reale il problema è che non mi sembra che si possa veramente governare Roma senza stabilire un rapporto operativo con maggiore utente della città e questo rapporto operativo fa in qualche modo disegnato inventato
Per questo sì
Direi che è fondamentale non lo si è mai fatto in passato perché perché il rapporto Stato Chiesa ed è stato in una prima fase fortemente contenzioso epilettico in questa ultima fase intendo gli ultimi quarantacinque mi fortemente sbilanciato dall'altra parte non vi è mai stato un momento un'occasione per approfondire il problema e andare veramente a esaminare in concreto quale poteva essere la collaborazione dello Stato italiano e della sua maggiore città con il suo maggiore utente però allora debbo dire
Entrare in quell'ordine etico
Sì dovette cioè immaginare
Una discussione realistica e concreta con la Santa Sede come utente della città allora io non sono sicuro che basti avere un sindaco di Roma dall'altra parte del tavolo ho l'impressione che non abbia torto rompe quando dice che occorre un governatore
No ho capito quindi diciamo una uno stravolgimento amministrativo di di proporzioni ma senta lei per la prima dei leghisti ma in uno Stato federale un'ipotesi di questo genere sarebbe facilitata secondo lei io credo
Uno Stato federale non me
Collegato alla proposta Pannella mi sento che potremmo sì sì no no su questo siamo d'accordo però ecco desiderare quel tipo di prospettiva
Che quel tipo di proposta io però continuo a pensare abbastanza utopica volutamente provocatoria
Sequestrate andasse avanti inevitabilmente si rafforzerebbe l'attende va in altre parti d'Italia verso il più perché non è immaginabile che improvvisamente in merito all'Italia sorga un un mostro lo dico in senso non aria benché negativo ma un mostro giuridico costituzionale senza che anche in altre parti del Paese
Non si immaginino forme di piena autonomia
Significa particolare addirittura più per verso uno Stato Federale rischieremmo di andare verso uno Stato a a geometria variabile cioè in cui ogni regione immagina forme il condominio conformi alla sua storia alla sua cultura nato a parole potremo anche avere un dice di volere il condominio con l'Austria
Ho capito senta ma per quanto riguarda il rapporto tra laici e cattolici
Questa proposta non avrebbe forse il merito di diciamo appianare dei contrasti che ci sono stati storicamente dalla diciamo dalla dalla nascita del Regno d'Italia ad oggi è creare una collaborazione democratica in un in un esempio di di cogestione per un avvenimento importante come quello che potrebbe essere l'Anno Santo mi sembra che Pannella non parli di un di una di ambio amministrazione congiunta stabile mandi un di un esperimento in vista di un è un grande evento per la cristianità ecco
Se si trattasse semplicemente coordinare e programmare questo avvenimento credo che la cosa andrebbe certamente studiata varrebbe la pena studiarla
Però io ricordo un altro avvilimento molto importante che fu l'Anno Santo del mille novecentocinquanta e l'Anno Santo del mille novecentocinquanta carte più o meno all'inizio di quella fase di cui parlavamo prima cioè la fase in cui la circa cattolica governava per interposta persona
Le chiedo soltanto una cosa che a Roma per strada non ci si poteva passare
E che cosa la Chiesa
Direbbe al partner italiano per collaborare con lui in funzione di questo avvenimento inevitabilmente la Chiesa avrebbe tedeschi metterebbe sul tavolo Friedrich sarebbero tutte accettabili qui
Bargone forse si altra potrebbe anche essere fondamentalmente contrarie non soltanto lo spirito
Alle prerogative dello Stato ma forse anche alla formazione culturale di Pannella
Ambasciatore qual è il suo giudizio per quanto riguarda l'accordo tra l'Italia e la Chiesa cattolica nel mille novecento ottantaquattro come giudica questo trattato che ha ridefinito dirà porti tra l'Italia e il la e la chiesa cattolica italiana attraverso l'accordo che è stato raggiunto tra Bettino Craxi e il segretario di Stato Casaroli
Ma vede io parto dal principio che tutti concordati sono cattivi
Che non andrebbero fatti mai
Perché dire dal punto di vista
Sia dello Stato che per la Chiesa io penso come in un regime in cui non vi sono contratti dall'uno fra l'altro dovrebbe essere
Il rispetto del reciproche di competenza noi però potevamo naturalmente da un dato di fatto cioè dalla situazione italiana quale è stata negli ultimi quarantacinque anni attraverso quindi con una forma molto rilevata molto evidente di presentate la Chiesa nella società italiana è perché tutta un concordato che esisteva che quello del mille novecento
Ventinove con per di più l'approvazione dei Patti lateranensi da parte della Costituzione
E i propri
Comunque le premesse
E non si poteva certamente immaginare di buttare tutto all'aria da questo punto di vista il Concordato del mille novecentottantaquattro ha migliorato indubbiamente la situazione
E con questa considerazione finale ringraziamo Sergio Romano ex ambasciatore italiano a Mosca e collaboratore della stampa per le considerazioni che ha fatto sulle proposte di Marco Pannella per quanto riguarda Roma e i rapporti tra l'Italia e il Vaticano