Si apre a Essen il prossimo vertice dell'Unione Europea che conclude il semestre di Presidenza tedesca (Essen, 9-XII-94); Il vertice della CSCE riunitosi a Budapest ha registrato l'ennesimo fallimento per una soluzione della guerra in Bosnia

Radio radicale non sarà per il cancelliere Helmut Kohl un vertice un vertice facile quello che incomincia domani adesso è una conclusione del semestre della presidenza tedesca dell'Unione Europea che dal primo gennaio passa nelle mani francesi sarà un vertice su quale peserà inevitabilmente il tragico fallimento della recente cooperazione dello sviluppo di Budapest nella questione della Bosnia di questa sconfitta e sulle sue conseguenze i capi di Stato e di governo dell'Unione europea non potranno fare certo a meno di parlare un consiglio quindi che si annuncia tutt'altro che trionfale nonostante la volontà europea
Della Germania e malgrado si sia alla vigilia della data storica dal primo gennaio prossimo del passaggio dell'Unione da dodici a quindici Paesi per parlare di questo difficile momento dell'unione europea siamo in collegamento con Sergio Romano già ambasciatore italiano a Mosca giornalista autore di numerosi liberi di politica storici di politica internazionale allora ambasciatore
L'Europa si trova ad un bivio dei veri devi scegliere quale qual è la sua strada si sta trasformando l'Unione europea secondo quello che dicono alcuni osservatori non grande gigante d'argilla
Ma certamente l'Europa sta affrontando insieme due problemi che sarebbe stato preferibile affrontare separatamente
Il problema dell'approfondimento quello dell'allargamento
L'approfondimento perché a Maastricht nel mille novecentonovantadue è stato deciso di creare prima della fine del secolo l'unione economico monetaria l'allargamento perché nel nel frattempo l'indipendente dalla neo indipendenza dei paesi che già appartenevano al blocco sovietico apposto all'Europa un problema immediato urgente che cosa fare della Polonia della Repubblica Ceca della Slovacchia per l'Ungheria
E un po'brilla naturalmente anche per la Romania e della Bulgaria ecco sarebbe stato preferibile affrontare questi problemi separatamente non lo si è potuto fare per circostanze storiche occorre affrontarli insieme e naturalmente questo
Crea grandi difficoltà perché un'Europa allargata e nel frattempo è stata allargata anche all'Austria lasci la via e alla Stecca non può essere governata come l'Europa di ieri soprattutto se si vuole procedere verso quelle tappe di maggiore integrazione che sono iscritte nel trattato di Mastrecchia questo è fondamentalmente uno dei problemi
Che occorrerà trattare al vertice di esserne verranno indubbiamente trattati anche nei vertici successivi
Senta si parla molto del del comanda come a lei ha sostenuto anche dell'allargamento del dell'unione europea che è avvenuto
Ma questo allargamento non è avvenuto in maniera troppo veloce e non si poteva aspettare anche per la condizione in cui vivono i paesi i Paesi dell'Est che rimangono ancora fuori da questa da questa unione
E il problema fondamentale è quello dell'atteggiamento tedesco la Germania ha ritenuto non senza ragione
Che sarebbe stato pericoloso lasciare questi Paesi in una specie di terra di nessuno in una fase molto critica molto difficile in cui non hanno ancora un economia consolidata e in cui sono ancora alla ricerca di un sistema politico democratico stabile
La Germania anche per considerazioni di carattere nazionale
Ha ritenuto che occorresse dare loro una prospettiva subito immediatamente una prospettiva doveva per l'appunto essere quella dell'integrati non è nell'Unione Europea nella convenzione questa era l'idea tedesca che se questi Paesi avessero saputo sin d'ora
Che all'orizzonte vi era una scadenza più sta per entrare nell'Unione europea questo avrebbe enormemente facilitato il processo di consolidamento dell'economia e consolidamento del regime democratico
Probabilmente la Germania ha agito secondo il proprio interesse nazionale non c'è dubbio non voleva essere
Esposta per così dire al causa all'Anarchia proveniente da paesi potenzialmente in disordine
Ma questo interesse nazionale tedesco non è un interesse antieuropeo noi abbiamo dovuto accettarlo perché pur facendo il proprio interesse la Germania faceva anche in una prospettiva allargata l'interesse dell'Europa
Senta lei che è stato ambasciatore a me a Mosca e conosce molto bene i Paesi problemi che il Paese anche dei paesi del dell'est e come giudica la decisione che fu presa nel mille novecentottantanove
Di ciò gli Equilio organismi economici che tenevano insieme ai Paesi dell'Est come il come con alla luce di quello che sta avvenendo in questi che in questi ultimi mesi e del disordine economico in cui sembrano avanzare alcuni Paesi dell'Est fu una decisione sbagliata secondo lei
Sarebbe stato preferibile non prenderla ma poteva a Mosca l'Unione Sovietica tenere in vita degli organismi
Che ormai erano ingovernabili incontrollabili non bisogna dimenticare che la ragione fondamentale per cui quegli organismi furono soppressi
è che l'Unione Sovietica attraversava essa stessa una grossa crisi aveva perso il controllo della propria periferia all'interno del proprio stato non riusciva più a dirigere la propria economia e quindi a maggior ragione aveva grosse difficoltà
A dirigere quel quell'economia coordinata che in qualche modo era emerso dal come con senza contare che il come con era fondato sulla ripartizione di compiti
Ad ogni Paese socialista veniva affidato un l'espletamento di un compito economico il tal paese si specialità per l'industria bellica
Quell'altro l'industria meccanica quell'altro in prodotti agricoli e fondamentalmente l'Unione Sovietica offriva questi Paesi due cose un mercato in cui collocare i loro prodotti
Energia a poco prezzo a partire dal mille novecentottantanove novanta
L'Unione Sovietica non era più in grado di offrire nel mercato Nene regia
Senta il recente in vertice dei Tea tutti i paesi europei anche quelli che non fanno parte dell'Unione Europea della conferenza per lo sviluppo e la cooperazione europea di Budapest ha visto il tragico fallimento nel nel riuscirà a prendere un una decisione comune sulla sulla Bosnia sono emerse delle delle divergenze
è mai possibile che l'Europa la grande Europa che sa costruire un grande mercato non riesca a intervenire adeguatamente in in Bosnia il il precedente di Sarajevo del mille novecentoquattordici dovrebbe far ridere alla luce di quello che sta succedendo lì non crede Lollo lo credo perché
E credo che fra i due episodi Sarajevo mille novecentoquattordici di Sarajevo mille novecentonovantuno novantadue novantatré novantaquattro
Vi sia una grossa differenza le quattordici la guerra scoppio perché tutte le potenze intorno alla sterpi intorno alla Bosnia Erzegovina che era loro una provincia dell'impero austriaco
Erano pronte a gettarsi sulla preda o o soprattutto erano timorose che altre potenze potessero approfittare della situazione in altre parole la guerra scoppio perché vi era una fondamentale diffidenza fra le grandi potenze europee ciascuna temeva che l'altra avrebbe approfittato della crisi per trarne vantaggio per mettere in difficoltà l'avversario
Questo non è assolutamente ciò che sta accadendo ora se vi è un dato caratteristico della crisi jugoslava di questi ultimi anni è che nessuno vuole approfittarne
O entro limiti molto piccoli casomai perché non c'è veramente una potenza che sia deride rosa di sfruttare la situazione fino al punto di rischiare il conflitto e così che inevitabilmente creato intorno alla Jugoslavia
O per meglio dire in questo caso intorno alla Bosnia una specie di cordone sanitario che nessuno veramente a voglia è interesse di scavalcare di contrasti ci sono stati fra le posizioni degli uni e degli altri ma nessuno di questi contratti ha mai raggiunto il livello di guardia
Problema fondamentale che cosa posso fare l'Europa per evitare che le popolazioni della vecchia Jugoslavia continuino a combattersi e qui debbo dire che il problema è molto difficile che sarebbe anche ingiusto
Valutare l'efficienza della politica estera europea sulla base di uno scopo così difficilmente raggiungibile
Così come è assurdo imporre a un atleta un record irraggiungibile e poi giudicarlo perché non è riuscito a saltare cinque metri credo che sia altrettanto ingiusto valutare la politica estera europea sulla base di un teste così difficile e questa non è una guerra fra potente schierate l'una contro l'altra è un un insieme di guerre civili che si combattono all'interno di un territorio
In cui le etnie sono per così dire distribuite a macchia di leopardo molto probabilmente se l'Europa lo volesse
Potrebbe certamente intervenire con la forza e in qualche modo interrompere le ostilità ma a quel punto nascerebbe il problema fondamentale del del regime politico dell'ordine politico che occorrerebbe istaurare perché quella tregua
Diventasse pace altrimenti interrompere le ostilità senza un disegno politico da applicare alla Regione significa assumere sulle proprie spalle
Il compito di tardi la polizia la polizia militare per un periodo indefinito e questo non credo che
Le opinioni pubbliche europee sarebbero disposti a tollerarlo quindi lei non neanche del rispolverare una vecchia istituzione come il mandato potrebbe essere utile
Il mandato può funzionare quando vi sono circostanze tipiche dei Paesi sottosviluppati dei paesi in via di sviluppo
Nel caso della vecchia Jugoslavia no esiste un un alto livello di di Civita di cultura di tecnologia anche per certi aspetti di sviluppo economico
Ripeto occorrerebbe restaurare una sorta di regime militare di polizia chi è disposto a farlo chi è disposto soprattutto correre il rischio di lasciare sul territorio per un numero di indefinito di anni una forza di occupazione
Che sarebbe soggetta poi all'Aler della guerriglia la leva del terrorismo no credo che il problema sia non facilmente solubile non certamente solubile con questi mezzi e credo soprattutto che una delle ragioni per cui l'Europa è stata valutata sulla base di questo criterio sono le eccessive speranze che l'opinione pubblica in qualche modo intrattenuto su questa faccenda
L'opinione pubblica è stata molto contraddittoria non mancherebbe di esserlo del resto
Se vi fosse un maggiore impegno militare quando vede la gente morire in televisione chiede l'intervento il giorno in cui dovessero morire i suoi soldati chiedere per ritiro
Senta lei crede che con questo cambiamento di presidenza del dell'unione europea dalla Germania alla Francia i contras che all'interno del dell'istituzione dell'Unione europea aumenteranno la Germania voleva l'entrata di questi Paesi del Nord Europa nel nell'Unione Europea per spostare come si dice il baricentro dell'Europa verso verso nord dove ci sono i suoi maggiori interessa c'è una un blocco di Paesi che vuole una politica mediterranea per l'Europa naturalmente senza allargarla alla al Maghreb ci sarà questo dualismo si farà sentire nei prossimi
Nei prossimi anni che contrasto ci sarà con la Germania su questo secondo alla sua visione sarebbe anzitutto il contrasto tra Francia e Germania dipende fondamentalmente da un fattore che ancora non conosciamo le elezioni francesi
Sì della prossima primavera conosciamo la politica tedesca anche e soprattutto perché vi sono state le elezioni in Germania ha vinto il partito cristiano democratico sia pure di misura Colle nuovamente cancelliere salvo imprevisti
Sappiamo chi governerà la Germania nei prossimi quattro anni
Anche se è stato indebolì mi scusi anche se è stato indebolito molto da queste elezioni certo è stato indebolito ma quello che conta soprattutto la chiarezza
Il fatto che la Germania in qualche modo si sia espressa che colti cui conosciamo la politica ci è stato confermato con un voto di fiducia al posto di cancelliere poiché la Costituzione tedesca prevede che il cancelliere venga sfiduciato soltanto in presenza di un voto di sfiducia costruttivo cioè in presenza di un ricambio di una soluzione alternativa è molto probabile che per un certo periodo almeno cool continuerà a reggere le sorti della Germania e quindi conosciamo la politica tedesca la politica tedesca non è più un'incognita all'interno dell'equazione europea
Rimane un'altra incognita invece ed è quella della politica francese e quella si scioglierà soltanto quando dalla prossima primavera
Sapremo se il Presidente della Repubblica francese tarato giacque loro oppure Jacques Chirac o oppure dall'alto i loro oppure qualche altro candidato che lungo la strada potranno manifestarsi
L'ultima Rotella incisi dai problemi sul problema per l'allargamento spesso il nord est e verso l'estero
La Francia non è stata contraria alla politica che abbiamo perseguito finora quello che la Francia probabilmente cercherà di fare cercherà di farlo con l'aiuto dell'Italia
E con l'aiuto della Spagna è equilibrare questo allargamento verso Est con una politica di assistenza verso il sud su questo credo che occorrerà sostenerla
Perché in particolare interesse noto che questo si faccia non possiamo certamente per il momento mettere all'ordine del giorno l'ingresso dei Paesi nordafricani nella comunità o lo status di associati ma quello che occorre certamente fare dare loro un segno di di assistenza di solidarietà anche per evitare di subire poi contraccolpi per le loro crisi economico sociali problema è che le risorse sono molto limitate e che non sarà facile trovare soldi per l'unico e per gli altri
Quindi il problema non sarà tanto di scontro tra filosofie credo che fondamentalmente tutti siamo d'accordo per fare il possibile il problema sarà di reperimento delle risorse e questo è molto più difficile da risolvere
Senta un'ultima domanda ambasciatore per concludere questa intervista questo vertice DS ma sarà anche l'ultimo di Jacques Delors come presidente della Commissione europea
Come giudica lei questo questo suo mandato di presidente della della commissione ricordando che durante questi ultimi anni
L'Europa su ha avuto il cammino dell'Unione europea ha avuto dei degli stop clamorosi ma e anche avanzata molto un un giudizio su su dell'ora
Tenete complessivamente molto positivo Dell'Oro è stato uno straordinario presidente di Commissione ha avuto un grande disegno strategico e lo ha in gran parte realizzato se siamo arrivati al Trattato di Maastricht
Sì abbiamo avuto il mercato unico è successivamente in prospettiva l'unione economico monetaria lo dobbiamo a Dell'Oro il quale oltre a tutto anche depositato agli atti per così dire prima di uscire di scena
Un documento molto discutibile molto discusso il libro bianco che è un modo di concepire dello sviluppo dell'Europa nei prossimi anni
Per tener conto anche dei suoi aspetti sociali particolare quello dell'occupazione
Dell'ora subito una crosta battuta di l'arresto un freno a partire dalla dalla primavera estate del mille novecento
Novantadue con il referendum ma danese e da quel momento indubbiamente la sua capacità di realizzare il disegno strategico che si era proposto è stata in qualche modo indebolita
Senza contare che come si diceva prima il fatto dovere contemporaneamente affrontare il problema dell'allargamento e quello dell'allora quello della dell'approfondimento a complicato la vita tutti in particolare a lui che aveva le maggiori responsabilità
Al vertice della Commissione ma non credo che con questo si possa dire che due loro ha fallito occhi dei loro è un uomo esausto spremuto no il fatto stesso che sia uno dei possibili candidati alla presidenza della Repubblica francese dimostra che per loro è ancora parecchie vite non sette forse ma parecchie
Va bene ambasciatore noi la ringraziamo ringraziamo Sergio romano per aver discusso con noi del del vertice di SN che chiude la il semestre di presidenza dell'Unione europea da parte della Germania la ringraziamo