Qual'e' il ruolo dei cattolici nella Seconda Repubblica ? interv. realizzata in occasione della presentazione del libro di S. Fontana "Il destino politico dei cattolici: all'unita' alla diaspora"

Siamo con Sandro Fontana la presentazione del libro il destino politico dei cattolici dall'unità alla diaspora questo libro che è iscritto qual è il ruolo dei cattolici nella Seconda Repubblica un ruolo di mediazione o di scontro come
Maggioritario impone ma il il maggioritario che è stato accettato un po'a criticamente porta allo scontro però il ruolo e la funzione di cattolici naturaliter e di mediazione di composizione di sintesi mi auguro che i cattolici collocati
Sia all'interno di uno schieramento Como all'interno dall'altro possano svolgere questo ruolo non di scontro ma di sintesi soprattutto tra attenere al centro dello schieramento qui Cecchi liberaldemocratici che rischiano di essere catturati dalle posizioni estremiste ma lei che pensa come pensa che l'elettorato giudichi questa questo
Questo rapporto di mediazione che che c'è per esempio quello che è accaduto per quanto riguarda i referendum sì i
Le letture cioè l'elettorato io penso che in tutti anche nei sistemi bipolari
Anche nei sistemi bipolari la rincorsa al centro e quelle che poté terminare la vittoria o la sconfitta di uno schieramento
E allora io mi auguro che venga premiato appunto questa posizione moderata al centro dello schieramento ci sarà la fusione col Partito popolare
Ma adesso vedremo
Ora siamo con l'onorevole Gerardo Bianco segretario dei popolari del gonfalone allora quello che volevo chiederle li incontra oggi è stato incontro con Boselli e condire con i Democratici di che cosa avete e discusso e che cosa prestato il vostro giudizio sulla mediazione sul tentativo di mediazione sui referendum è stato un bene ha danneggiato qualcuno questa trattativa
Il problema duplici noi eravamo favorevoli ad un intenso referendum penso che sia stato un errore non raggiungere un'intesa un accordo per evitarli perché poi poteva venire fuori una buona legge in un clima più sereno quanto riguarda il confronto con
Il Patto dei democratici stiamo cercando di cominciare a definire a delineare un percorso comune che avvicini sempre più delle posizioni che sono
Abbastanza concordanti senta la cultura cattolica essenzialmente una cultura di mediazione nel passaggio dalla prima alla seconda Repubblica questo può causare
Qualche qualche confusione qualche equivoco per quello che ricopre il primo equivoco che ci sia un passaggio dalla prima alla seconda Repubblica
Cultura e i
Lettura storiche che io rifiuto perché io non credo che ci sia questo passaggio
Definirsi passaggi dovrebbero grandi mutamenti istituzionali costituzionali mutamenti profondi classe dirigente rivolo e sociali che non ci sono stati sono elementi di novità è una evoluzione di quello che noi come Remo cristiani par cattolici democratici abbiamo costruito in questo cinquantennio ci sono stati gravi errori elementi diciamo molto pesanti di negatività di corruzione e di altro e tutto questo deve essere ovviamente modificata e corretta però non c'è questo ovviamente
Il passaggio al sistema proporzionale un sistema maggioritario determina densa di determinate certe scene senta lei oggi ha fatto questa dichiarazione sull'otto per mille ai ai partiti pensa che sia giusto che ci sia un'introduzione di questo genere in una dichiarazione dei redditi un paese in cui la sfiducia nei partiti è stata Grossato io credo io credo nei partiti e credo che bisogna combattere la partitocrazia con tutto quello che ne
Conseguito ma i partiti devono vivere io non ho parlato comunque di un otto per cento ma semmai di un quattro per mille però e poi e poi in ogni caso non lo dà se questa sia l'unica soluzione detto c'è bisogno di finanziare i partiti perché è necessario che la vita politica perché ha un suo costo venga limpidamente finanziate grazie
Con l'onorevole Walter
Avevo detto no alla presentazione del libro di Sandro Fontana il destino politico dei cattolici pochi istanti fa lei diceva che la la centralità il centralismo la democrazia cristiana non ha più ragione di esistere però noi nella nella vita politica ci stiamo in questo periodo a dei comportamenti che ricordano nell'antico modo di fare politica della Democrazia cristiana ovvero alla politica della della della mediazione può essere anche così ma che cosa impone il cambiamento della politica che divide in due lo schieramento politiche non accentra più le forze
La storia della democrazia cristiana stasera lo sentiremo cozzando Fontana
Siamo stati i i i sei o sette fondatore del CCD un anno e mezzo fa l'azione della DC è stata largamente segnata dalla guerra fredda che rendeva impossibile un'alternativa di sinistra perché guidata dal Partito comunista filosovietico anziché come nel verso l'Occidente democratico da un partito socialista democratico quindi quella centralità immutabile entro la quale si organizzavano i governi possibile prese non c'è più e non vedo nessuna possibilità perché insorga
Non vedo invece nessuna fine dell'ispirazione cristiano in politica che come tale non è stata sconfitta dalla storia ma contrario forse ha vinto la storia questo ventesimo secolo e nell'ispirazione cristiana c'è da un lato la come per sempre a Stresa tedesche indica la cultura di una democrazia dell'alternanza dall'altro vi è una cultura della mediazione è un è una ricerca dell'intesa che fa parte della ricerca del bene comune se i cristiani riprendono visibilità in in in in
Entrambi gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra la loro cultura bipolare per un verso e di mediazione dall'altro può finire col diventare determinante della vita politica dato che oggi mano del ritorno dalla vecchia DC età ma che deve differenza c'è fra i cartoni
Sì del centrosinistra e quelli del centrodestra l'abbiamo sentito dire da due ottiche ad un cardinali addirittura aveva avuto un ruolo nell'ma nel nell'accordo tra Partito popolare e Forza Italia abbiamo ascoltato adottivi il cardinale Pio laghi aveva avuto un ruolo in questa allora la differenza sta in questo nel ruolo che possono avere le gerarchie ecclesiastiche no
La sinistra dalla storia
A si preoccupa di distribuire la ricchezza e riequilibrare le differenze di classe il centrodestra o la terza si o si preoccupa soprattutto di produrre ricchezza la vera differenza tra il centrodestra e il centrosinistra e centrodestra si si pone come obiettivo per
Ci pare il come produrre e il centrosinistra e come distribuire e quindi da questo mese non mi meraviglio che all'interno della gerarchia cattolica vi siano cambiano le più interessate l'uno altre band risale all'altro eccome capita negli Stati Uniti o l'Inghilterra in Canada la nostra
Via la Chiesa cattolica e a proprio interno divisa tra i due schieramenti senza che questo metta in discussione la verità di fede lo stesso accadrebbe in Italia tra i due schieramenti si caratterizza servono certo verso il centrodestra ecco ma lei ridurrebbe tutto questo al la alla produzione della della ricchezza oppure alla difesa di valori chi lo garantisce meglio queste ma produrre ricchezza di stimoli Chiesa sono entrambi i valori un sistema che abbia solo la produzione non abbia la distribuzione viceversa sarebbe un sistema
Aberrante la forza di di contemperamento di mediazione di moderazione dell'ispirazione cristiana quando è un'ispirazione compiutamente democratica è quella di moderare la tentazione
Tre mista che nel produrre ricchezza può essere verso il profitto come unico fine e nel distribuire ricchezze può essere l'eguaglianza senza i condizionamenti senta ne abbiamo ascoltato oggi la proposta di un
Nato in ex democristiano bianco e militava fino a due anni fa nel suo stesso partito la democrazia chi sei diceva che lo il quattro per mille potrebbe essere una risorsa
Per la rinascita dei partiti economicamente parlando lei che cosa ne pensa di questa proposta di rifinanziamento di l'introduzione del finanziamento pubblico
Dei partiti la mediazione degli ex democristiani significa anche questo io prendo atto del fatto che tutte le democrazie forti dell'Occidente abbia in qualche modo un finanziamento pubblico della vita politica dei partiti Ritella questo finanziamento è caduto per via dei referendum
E allora possiamo reintrodurlo non sotto forma di finanziamento pubblico ma comunque nel segmento privato per così dire fortemente favorito
Consentire all'italiano che nella dichiarazione dei redditi se vuole indica che il quattro per mille delle imposte vadano a finanziare l'insieme dei partiti e poi fondo verrebbe ripartito tra partiti secondo lato la forza diciamo presente in Parlamento è un modo col quale si prende atto che la politica non vive di sola aria che mentre le iniziative anche referendarie possono essere rimesse alla volontà dei singoli la struttura stabile di un partito anche se leggero è una struttura che richiede fondi e non possono
Tutti a essere messi nella generosità nella ritmo men che meno le lobby che possono essere interessato a finanziare quello col partito posso concludere volevo si era già su questo di sentite tutti ex democristiani da questo punto di vista sì perché la lezione di Tangentopoli vorremmo che fosse capitato in
Fondo vi sono state certamente reati commessi da singoli ma in gran parte si è trattato di lecito finanziamento la vedere partiti che non è percepito come reato nel senso pieno del termine si è servito a stampare manifesti organizzare convegni e di partiti e allora un finanziamento non più illegale come era prima ma pienamente trasparente e il modo col quale si esce da Tangentopoli prendendo atto che una politica senza un finanziamento trasparente non è una politica sicura grazie