La conferenza stampa annuale del presidente della Corte Costituzionale Mauro Ferri

Radio radicale questa mattina si è svolta la conferenza annuale del presidente della Corte costituzionale Mauro Ferri per fare il bilancio della consulta per il mille novecento novantacinque l'anno scorso le decisioni della Corte sono state cinquecentoquarantuno di cui trecento otto sentenze duecentotré trentatré ordinanze con le quali sono stati definiti novecentosettantatré provvedimenti dei quali ottocentoventisette in giudizi in via incidentale ottanta quattro in giudizio in via principale trentanove conflitti di attribuzione Trenti sette conflitti di attribuzione fra poteri e sedici giudizi di ammissibilità di referendum si è parlato anche di referendum durante questa conferenza stampa ma le preoccupazioni di Mauro Ferri presidente della Consulta sono soprattutto per l'elezione dei
I tre giudici della Consulta che il Parlamento deve ancora eleggere ecco quali sono state le preoccupazioni del presidente della Consulta su questo argomento non sono stati dunque reintegrati i posti lasciati fuori dal vicepresidente Ugo Spagnoli dal preside
Ente Francesco Paolo Casavola dal presidente Vincenzo Caianiello tutti e tre i nominati dal Parlamento Parlamento che ancora
Tutt'oggi non è riuscito ad eleggere questi tre giudici di sua competenza ripercussioni di questo ritardo
Rappresenta un reale problema per la corte costretta negli ultimi mesi a lavorare con appena dodici giudici quindi al limite del quorum legale per la validità del collegio e io sento per cui visto il dovere di rivolgere un pressante appello al Parlamento affinché quanto prima si metta in condizione di assolvere l'incombenza che la Costituzione gli demanda
Perché occorre un funzionamento giù giusto ed equilibrato anche sotto il profilo della diversa fonte di nomina dei giudici del supremo organo di garanzia
Mauro Ferri è intervenuto anche sui referendum in particolare su quello elettorale che è stato presentato dalla corte all'inizio dell'anno quello che riguarda l'il tour no unico ecco che cosa ha detto il presidente Mauro o Ferri su una delle tredici sentenze emesse lo scorso anno sull'ammissibilità dei referendum che erano stati presentati tra l'altro anche dai Club Pannella tra le tredici sentenze emesse
E nel novantacinque sull'ammissibilità di ben sedici richieste di referendum vacui ricordate per l'importanza del tema oggetto del quesito alla sentenza cinque con cui è stata dichiarata inammissibile la richiesta del dente alla trasformazione in sistema maggioritario puro del sistema elettorale misto per l'elezione della Camera e del Senato la corte ribadendo il principio generale più volte in precedenza a fare malato secondo cui gli organi costituzionali o di rilevanza costituzionale non possono essere esposti alla eventualità che soltanto teorica di paralisi di funzionamento
Ha in particolare sottolineato con riferimento al Parlamento l'assoluta indefettibili Rita di un sistema elettorale permanentemente efficiente in guisa che in qualsiasi momento della vita dello Stato sia garantita la vita di rinnovamento delle Camere esigenza fondamentale di funzionamento dell'ordinamento democratico rappresentativo non tollera soluzioni di continuità dell'operatività del sistema elettorale per cui una richiesta di referendum che esponga l'ordinamento a un tale rischio non può che essere dichiarata inammissibile
Mauro Ferri è intervenuto anche sulle riforme istituzionali ecco che cosa ha detto sul dibattito che c'è in corso nel Paese lo possa entrare nel vivo del dibattito sempre acceso una sorta di pretesa delle
GP Manzione oggi della carta del quarantotto ma da questa quarantennale esperienza sento di poter l'argomentare sulla complessiva robustezza di questa carta
Non giustifica il Certamen
Furori icona plastici oggi di moda
Ma certamente ammette interventi parziali di
Visione nel rispetto dei limiti e dei procedimenti previsti dalla stessa Costituzione grazie
Mauro Ferri ha risposto anche alle domande dei giornalisti per quanto riguarda il caso Mancuso anche se la sentenza che riguarda questo caso è del mille novecentonovantasei Mauro Ferri presidente della Consulta è intervenuto anche su questo argomento ecco che cosa ha detto senza venir meno al dovere di rispetto per la segretezza da
La camera di consiglio ma i colleghi me lo hanno espressamente consentito io devo assolutamente smentire non risponde assolutamente a verità che la decisione della Corte sia stata assunta a parità di voti e quindi con la prevalenza del voto del Presidente
Non posso evidentemente dare notizie precise ma mi è consentito di Vieri risponde invece a ferita che la decisione è stata assunta a grande maggioranza dei componenti del collegio detto questo la sentenza deve essere attentamente studiata ed essere risolta in modo incontrovertibile che la Corte ha ritenuto di doversi però Ciarelli punto espanse nuziale della questione che c'era sottoposta era se nel nostro ordinamento costituzionale l'istituto della sfiducia un singolo ministro che non è espressamente previsto
è legittimo cioè dalle ritenersi implicito in tutto il sistema del rapporto Governo Parlamento oppure oppure è un istituto al di fuori della Costituzione che quindi non avrebbe potuto avere gli affetti che vi sono stati altri lui ti col decreto del Presidente della Repubblica su proposta del con Presidente del Consiglio che ha sostituito il ministro Mancuso la risposta della Corte è stata sì cioè la corte ha detto dall'esame della carta costituì orale della lettura combinata degli articoli relativi al rapporto Governo Parlamento novantadue novantaquattro e novantacinque in particolare si evince che è implicita anche la possibilità di esprimere la sfiducia al singolo ministro derivando essenzialmente del principio che il ministro è individualmente responsabile del dicastero cui è preposto e a responsabilità politica non può che corrispondere il tipo di censura che la Costituzione prevede su è la sfiducia la Corte si è limitata esaminare
Il caso che aveva davanti quindi ha ritenuto legittimo istitutore il voto di sfiducia e legittimo l'intervento del Presidente della Repubblica su costo del Presidente del Consiglio in quanto al voto di sfiducia e non erano seguite le dimissioni che devono essere considerate obbligatori ai sensi della Costituzione stessa questo abbiamo detto senza effettuare nessuna Creed sicché
E al a de al Governo perché la questione non era stata risolta in seno al governo si è preso atto che questa soluzione non c'era stata altrimenti non sarebbe stato necessario il voto di sfiducia senza effettuare alcuna critico al un giudizio sull'operato del ministro Mancuso che evidentemente non è rientrata i compiti della corte valutare perché la mozione di sfiducia nelle sue ragioni nella sua finalità e atto politico del Parlamento in quest'do caso del Senato che sfugge completamente a qualsiasi sindacato dalla corte se una qualche critica si vuol ricavare dalla sentenza nei confronti delle Mancuso è soltanto quella che dopo il voto di sfiducia avrebbe dovuto di Terzo evidentemente egli non era convinto di questa lettura della Costituzione per questo ha fatto il ha sollevato il conflitto dei attribuzione davanti alla Corte conflitto che la Corte ha ritenuto ammissibile che ha risolto nel modo do che Sapri circa il problema è che lei mi solleva se esista o meno indipendentemente dal voto di sfiducia un potere di revoca del singolo ministro da parte del Presidente della Repubblica su proposta del presidente del consiglio la corte non do vengo a risolvere questo problema anche in questo caso la Corte non è che decidere negli stretti limiti del caso che egli ha sottoposto dove abbiamo detto in seguito al voto di sfiducia non essendoci state le dimissioni che erano obbligatorie del mini era legittimo e doveroso che il Presidente del Consiglio effettuasse al Capo dello Stato la proposta di sostituzione carica o dello Stato l'adottasse ma l'altro è un problema che non abbiamo affrontato che quindi resta impregiudicato dalla nostra gente
Infine Mauro Ferri è intervenuto nuovamente sui referendum ecco che cosa ha detto rispondendo a una alla domanda di un giornalista ho parlato del referendum nella relazione perché ci siamo trovati a decidere se un venti referenti
E sì altri sono sedici erano quelli della della del gennaio scorso
E venti se ne annunciano per il prossimo gennaio chi vi parla insieme con altri due colleghi non farà parte della corte a quella data
Quindi sarà la Corte nella formazione io mi auguro debitamente completata che esaminerà il problema certo la corte sensibile a a all'evoluzione degli istituti questo istituto del referendum drogati vivo partito in un certo modo con I referendum verso posti su grandi questioni ci ricordiamo tutti quale fu il primo referendum divorzio signor divorziano è andato Mammano trasformandosi non visti tutto che attraverso quesiti formulati non più su partiva articoli di legge ma addirittura su parole su piccole su come finisce per avere un efficace anziché abrogativa di modi riga delle leggi
La corte ha è stata allarga le ha detto giustamente nella sua evoluzione giurisprudenziale nell'ammettere i referendum è sempre per il principio immanente della sovranità popolare esaminerà in questi suoi sviluppi come questi si presenteranno e naturalmente manterrà modificherà evolverà la propria giurisprudenza seconda delle fattispecie che si presenterà al momento attuale lei comprende benissimo che io non posso dare un'altra risposta