I rapporti tra l'Italia e la Repubblica Federale di Jugoslavia

Radio radicale
L'Italia si avvicina buoni rapporti con la Repubblica federale di Jugoslavia in questi giorni è in visita in Italia il il ministro degli esteri il collega jugoslavo Milan Milutinović che nel corso di un incontro che si è svolto a Roma Espresso insieme alle ministro degli Esteri italiano l'auspicio che i rapporti tra i due Paesi sì normali Tino per parlare di questo siamo in collegamento con il senatore Livio o capo tutto di forza Italia allora questo processo di normalizzazione tra l'Italia e la Federazione jugoslava come possiamo
Boh considerarlo alla luce degli accordi di pace di Dayton troppo frettoloso come assolutamente no
è uno delle rare occasioni in cui io mi trovo perfettamente in sintonia con il Governo anche perché questo passo unicamente il coronamento di una politica che possiamo chiamare by partisan che il centrodestra di cui io facevo parte come sottosegretario alla Farnesina a Hosseini copiato che il governo Dini ha poi seguito che il governo Prodi ha portato alle logiche conclusioni dopo il reciproco riconoscimento tra croati
Federazione Jugoslavia cioè tra i due nemici storici
L'assoluto se
L'Unione Europea e in particolare l'Italia che con la Serbia ha sempre avuto dei buoni rapporti si comportassero diversamente e quindi a anche tenuto conto proprio di quei nostri interessi economici di che di cui si parla nel nel comunicato finale
è bene che l'Italia prenda l'iniziativa di a a tutte le
Aree la procedura di normalizzazione altrimenti questa pace rimarrà tempo è solo sulla carta io ricordo che quando c'erano le sanzioni contro la Jugoslavia
Chiesto Comunità economica italiana ah mi aveva chiesto se poteva mantenere dei contratti i contatti informali con Belgrado io risposi siti nei limiti delle sanzioni andate pure ai limiti massimi Tolle e dalle sanzioni perché a dopo uno oggi viene un domani e in questo domani noi dobbiamo essere in grado di vivi e i denti nella ricostruzione piccola che è una
Io prurito arretrata d'Europa ecco per quanto riguarda i rapporti tra il
La politica estera del governo Berlusconi la sede ecco Martino era stato in qualche modo
C'era stata qualche discussione sul fatto che fosse pratica su una politica filo filo serba era una favola vera no non era un a Pavona nel senso che noi abbiamo sempre in qualche
Di momento della della guerra detto che
Bisognava al mantenere un certo equilibrio tra le parti come ha scritto l'Economist
Al di là di quel confine non ci sono buoni e cattivi che secolo cattivi e tecniche vogliamo essere
Dirla proprio tutta e fosse in quel momento i serbi erano i pessimi ma dall'altra parte non è che ci fossero proprio dei santi quindi volendo otto rare apre una normalizzazione bisognava mantenere comunque a Berti canali con Belgrado io stesso sono stato a Belgrado in visita o incontrando non solo il ministro degli esteri che allora era Jovanovic ma anche gli esponenti dell'opposizione e perché
Temevamo che poi un giorno la cosa sarebbe finita e e che
E sia allora dimostravano un maggiore equilibrio probabilmente avrebbe potuto da un maggiore contributo alla normalizzazione sì ecco l'Unione europea
A a
In alla stessa alla stessa posizione dell'Italia in questo ho momento potrebbero sorgere delle differenziazioni tra la posizione dell'Italia quella Bellini europea su alcuni aspetti ancora irrisolti e si deve sugli strascichi della guerra come non so il tribunale internazionale per i crimini no guardi tribunale
Grazie ai crimini di guerra
La va benissimo apparsa a patto che cammini tutti i crimini di guerra come mi pare che si stia facendo cioè i cammini quelli orrendi dei serbi ma quelli non meno Randy dei croati in Krajina ecco e queste cose vanno bene sono bilanciate se non tendono a criminalizzare soltanto una parte quando tutte e due le parti hanno le loro responsabilità cioè non bisogna a fare finta che in questa specie di nuove edizioni no Norimberga ci sia imputata una parte sola sono imputate un po'tutte le fa
E se così si mantiene questi mantengono questi equilibri tribunali svolge una funzione utile se non altro però da un esempio a al per più valido per il futuro per quel che riguarda a contrasti che possono so all'interno dell'Unione Europea e difficile
Joni chiarito fino a quando non ci sarà una politica estera e di sicurezza comune e inevitabile di ogni Paese per segua un po'iniziò a Inter e
Qualche differenziazione emergerà comunque è importante che e in questo caso
Nessuno abbia
Ha avuto da ridire
A sul sugli accordi tra Zagabria e Belgrado che mi sembrano peraltro molto equilibrati e che tutti lavorino per la pace e l'unica cosa su cui mi permetto di esprimere qualche dubbio riguardo a questi con l'ho qui e l'ottimismo manifestato Moray guardo a delle il quattordici settembre
Toni
Va soltanto una lontana che la pensiamo che le le le le ironizza ossia non Ponto castana no che tutto con aggiustino tutto in questo caso il robot tutto se i profughi non avranno veramente la possibilità di tornare a votare nei luoghi d'origine come tutto sembra indicare
Ora non è edito un po'dubbio io sono del è un po'ma eterodosso se vogliamo che tentare ricostruire una Bosnia multietnica dove tutti vivono in capace in fraternità con i loro vicini
Non è un'impresa così facile sono accumulati troppi rancori troppe troppe vendette e un po'di separazione per il momento poste l'assoluzione
Magari in niente non giusta ma che gara
Che io
Buona una pace che una coabitazione ok troppo stretta forse
Non potrebbe assicurare senta una riflessione la Croazia e la Federazione jugoslava non possono definirsi due democrazie
Complete e mature ci sono oggettive difficoltà definirle in questo moto ecco non si stanno forse comprende compiendo dei passi affrettati
Su questo considerando che la guerra è finita per un accordo sottobanco per la spartizione della Krajina dell'avvoltoio vuol dire sì ben come fine Ayalon
Se la sono ripresa
Erano abbozzato come mi sembra che abbiano abbozzato anche sul problema della lavora mio Orient che tornata alla covata
Ora che il si sostenesse vuole rivendicate cioè che Belgrado sostenesse le rivendicazioni dei serbi locali che attorno
Gabriela sono delle democrazie nel senso che intendiamo noi
Sono i governi che abbiamo con loro dobbiamo misurarci dal momento che abbiamo deciso finalmente di intervenire in questo in questo conflitto per il momento non possiamo che e che trattare con loro poi de questo non ci
Idea che non dobbiamo augurarci che
Evidente Tudjman
La smetta di voler il il padre padrone
Sofocle
Le opposizioni che l'apparato comunista che tuttora sostiene Milone De Vito subisca un'evoluzione pari al lei la quella di altri partiti comunisti verso sicuramente dobbiamo farlo ma la politica
Ma in questi casi è l'arte del possibile bisogna e quindi cerchiamo di reintegrare
Questi due paesi accontenta generale proibiti influire sulla loro evoluzione senta un'ultima un'ultima considerazione che riguarda la
La politica estera italiana perché negli ultimi anni i ministri degli esteri sono in qualche modo legati al mondo al mondo finanziario al mondo dell'economia cosa si credeva di fare con un ministro che
Ebbene agganciato al mondo finanziario che ne socie ma guardi non vedo bene
Diciamo un disegno occulto in queste sicuramente il fatto che la signora Agnelli fosse ministro degli esteri era un po'ornavano malìa anche perché
Conflitto di interessi possibile
Il suo caso era abbastanza plateale ma fatto che Dini venga ad ambienti economici mi sembra attivamente casuale non so ce lo hanno messo alla Farnesina per quell'opera che negli equilibri dell'Ulivo conveniva fare così Martino certo non era un uomo legato a ai Fo ai poteri forti e probabilmente neanche Nino Andrea
Accanto