C'è una spaccatura tra il governo dell'Ulivo e l'apparato produttivo? I referendum promossi dai Club Pannella-Riformatori interviste raccolte in margine al Convegno dei Giovani Imprenditori della Confindustria

Uno due tre onorevole Martini
Professionali parla l'intervista
Sono
Martino questo convegno dei giovani industriali ha sancito una grossa spaccatura tra forze produttivo e maggioranza e governo ecco dove ha sbagliato il governo in questo ma questa spaccatura
Nei limiti in cui effettiva e risulta arduo prevedibile dell'azione del governo perché c'è un governo che ha dichiarato guerra all'economia italiana è un Governo che intende perseguire il risanamento per le scadenze europee attraverso artifici contabili e aumenti indiscriminati di imposte che in un momento di ristagno come questo significano l'avvio potenziale di una fase recessiva non stupisce quindi che si è riusciti a scontentare non solo i sindacati che peraltro si riteneva dovessero essere favorevoli all'azione del governo ma anche gli imprenditori i commercianti le categorie produttive c'è un governo che ha dichiarato guerra all'economia italiana senta lei è stato l'unico che durante un dibattito finora citati referendum di Marco Pannella possiamo dire che in mezzo a un mare di chiacchiere Pannella risparmi soltanto essere uno dei pochi vincitori in questo dibattito politico in quanto a ad azione propositiva non c'è alcun dubbio sia da un punto di vista di contenuti e ora dirò qualcosa su quello che soprattutto da un punto di vista di metodologia perché ma perché le grandi riforme costituzionali devono coinvolti ore in un dibattito l'opinione pubblica perché le costituzioni non vivono sulla carta le costruzioni vivono nella mente e nel cuore di coloro i quali devono farle rispetta devono rispettarle e quindi impensabile che si possa fare una riforma istituzionale lasciando fuori i protagonisti cioè in pubblico i referendum sono una strada per ottenere questo risultato quindi referendum meritino di essere appoggia io ho fatto accenno al referendum l'ammissione del venticinque per cento di proporzionale
Che va appoggiato ho dimenticato di dire ma non è che dimenticare che c'era poco tempo per dire che se questi signori qui presenti mettessero mano al portafoglio e aiutassero concretamente una cosa che loro vogliono probabilmente quella cosa si realizzerebbe quant'e voi ai contenuti e il referendum siamo in presenza di ieri più completo programma di Rivoluzione liberale liberista e civile che io abbia visto in discusso in questo Paese negli ultimi cinquant'anni ecco un'ultima considerazione sei mi ha sbagliato a considerare la la battaglia del novantatré come una battaglia avvinta il suo è stato un presupposto sbagliato il maggioritario nel nostro Paese ancora non c'è no lui in realtà non è che l'ha considerata una battaglia vinta lo che diceva che la gente ha voluto in quel referendum solo dare una spallata al vecchio sistema manchi indicare quella che doveva essere la soluzione c'è il passaggio al maggioritario che poi sia stato tradito dalla classe politica questo è un fatto che non è certamente è imputabile agli elettori che votare una stragrande maggioranza a favore del maggioritario fondatissima considerazione nel novantatré segni si appoggiò al PDS vinse oggi per l'Assemblea costituente si appoggia ad Alleanza a nazionale questo in un certo senso rivaluta l'azione politica di Pannella che ha proseguito da solo sulla battaglia referendaria vede per ciò che riguarda la battaglia di segni sulla Costituente ferme restando tutte le critiche possibili alla Costituente perché fra l'altro Pannella
Più volte fatto e quindi non c'è bisogno di ripetere c'è da dire una cosa che le la motivazione di Segni eravamo riedizione giusta cioè li vuole coinvolgere i cittadini gli elettori nella fase di revisione costituzionale quella stessa identica idea dei referendum soltanto che mentre i referendum sulla via praticabile perché non partitocratica la Costituente presenta grosse difficoltà le difficoltà di cui diceva Pannella
Senatore Franco Debenedetti allora questo convegno dei giovani industriali ha sancito una spaccatura forte tra mondo produttivo e governo della delusione
è stata tanta ne
Ne siete consapevoli in qualche modo
Ma però vuol dire monsieur tempio che io non sono un imprenditore con un politico e quindi apolidi novità
Pare che ci sia ferrovie gli applausi che sono stati dati a Bassanini mi sembra che siano un riconoscimento di quello che il suo il progetto di legge che ha avuto l'approvazione al Senato giovedì perché evita si tratta di un
Di un passo importante sul piano pratico certamente non risolve tutti i problemi mi sembra invece che fosse più significativa la l'ultima l'ultima domanda che è stata fatta poco poco poco fa cioè
Riguardo alla venticinque per cento proporzionale nel sistema nella legge lettere siete favorevoli e contrari a mantenerla questa data la domanda metta questa domanda netta hanno risposto che liberticida perché dopo tre Murder se Napolitano ricorda che il la risposta di Antonio Martino è stato assolutamente metta Bassanini si è trincerato di fronte al fatto che come ministro del governo non può prendere posizioni quindi ha passato la palla via Amico bianco ha detto anche lui di lady assolutamente abolire il venticinque per cento Bassanini si è limitato ad applaudire ecco
Però le esigenze che sono apparse da questo convegno dei giovani industriali sono due una la ricordata lei appena adesso l'altra meno pubblico e più privato ieri ci sono stati grandi applausi quando la Marcegaglia ha ricordato che bisogna abolire la Gold in share però non ha citati referendum antiche Marco Pannella che comunque è stato citato oggi da Martino ecco la sua battaglia referendaria viene rivalutata durante questa due giorni dei giovani imprenditori
Sulla golden share io ho parlato più volte nelle mi sembra che la golden share sia un esempio
Di quello che in termini più generi
Ali diceva Adornato poco fa
Cioè ci sono questo Paese parliamo delle grandi riforme per carità non che la golden share sia poco importante ma comunque diciamo un aspetto particolare settoriale il generale le grandi riforme istituzionali
E ventisei a
Che se ne perché se ne parlava ce ne parla per le forze politiche erano poi sostanzialmente d'accordo che però non succedeva niente la cosa che ha sbloccato la situazione è stato il referendum e noi ci troviamo in molti casi recitavo primo momento fa correre il venticinque per cento sempre che ci sono delle situazioni che sembra veramente che non si possono sblocca altro che con il sistema referendario e quindi io ritengo che dove siamo arrivati adesso alla vigilia dei temi che deve tratta la Bicamerale visitare siamo arrivati veramente a uno di questi noi vogliamo o non vogliamo vogliamo come Paese le forze politiche sanno raccogliere quello che indubbiamente al di là di ogni di ogni dubbio di ogni possibile equivoco è l'aspirazione e desiderio del Paese lo sanno interpretare e tradurre questo vino un progetto più articolato che non quello del semplice quesito si no che pone il referente canta la golden share e un altro caso sempre diciamo in un caso particolare chiedo che tutti insomma parla di Goldoni c'è e non trovo nessuno che sia a favore dalla golden share e poi però praticamente la golden share finale sì va be c'è Bertinotti d'accordo ma insomma dico stavo sono Clemente assolutamente minoritaria la grande maggioranza Atlanta così con colleghi con Pauline tutti d'accordo le varie che non si leva
Perché non si può utilizzare
Allora in questi casi secondo me non c'è veramente nient'altro allora se non riuscite a mettervi d'accordo vi diciamo che cosa fare in questo senso ritengo che il ricorso al referendum sia in alcuni casi veramente si è dimostrato resta in alcuni casi dubbi luglio l'unica soluzione poi dopo il sequestro sia Jules sia politicamente giusto o sbagliato avere un così grande numero di referendum l'inflazione referendari eccetera questo attiene non al principio ma tiene piuttosto alla gestione politica del della cosa e io su questo o qualche perplessità che sia poi
Politicamente giusto politicamente conveniente più più giusto un così grande numero di lettere ma ripeto si tratta di casomai dei distinguo
Sulla contingenza politica piuttosto che sui principi fatto questo noi siamo con tutte le scelte dalla quale il Paese sembra avete già deciso
Le forze e si richiude registra quindi un ritardo
Delle forze politiche nel tradurre questo il articolati
Senta
La scorsa primavera quando ci furono le elezioni politiche Marco Pannella infischiandosene degli schieramenti la sostenne per la campagna elettorale ecco quello che noi le chiediamo adesso superando anche una logica di schieramento che non esiste per il referendum e di sostenere economicamente la battaglia del comitato promotore per il per i referendum lei è disposto a farlo pubblicamente e così come fece trent'anni fa per il partito radicale
Sì perché tra sono assolutamente accordo a sostenere pubblicamente credo che poi anche lei dice ed economicamente ecco lei De camminano coi hanno bisogno di gambe non è non è giusto che le idee debbano camminare a piedi nudi hanno anche loro abituali di scarpe in questo caso di speriamo non gli stivali delle sette leghe e quindi io
Devo dire
Posso farlo solo a livello personale nel limite delle molte modeste
Possibilità personali però rivolgo attraverso voi un appello vivere a un certo punto pensare che si parla tanto di finanziamento della politica il abbiamo conosciuto
Sì più o squallide del finanziamento alla politica vediamo di fare una certa mi rivolgo pubblicamente a tanti
Imprenditori professionisti raccolse condividete prestiti se ritenete che ci siano dei minori che solo lo strumento referendario può sciogliere indipendentemente dalle simpatie o antipatie
Dato una mano
Per Radio Radicale Ferdinando Adornato allora qual è quale figura fatto la politica in questo convegno dei giovani in ogni sistema politico dà l'impressione di non avere la capacità la forza di di cambiare d'accordo con questa impostazione bene
Anni che il sistema politico dimostra questa incapacità ci son volute tante scosse e scossoni da parte dei cittadini la speranza è che ci sia qualcuno nella classe dirigente che incontri finalmente fu una folgorazione sulla via di Damasco riesca a incontrare la volontà popolare la necessità del Paese ricostruirsi e delle ordinanze certo il pessimismo abbastanza d'obbligo bisognerà aspettare qualche tempo per vedere se questo risveglio il riscatto della politica è possibile altrimenti bisognerà ritornare a pensare con quali strumenti cittadini possano prendere in mano i destini del Paese riforma che cosa si riferisce in particolare ai referendum passa ai referendum li ho firmati bisogna vedere se la Corte costituzionale li li rende possibile e no mi riferisco a un ragionamento di molte persone di diversa estrazione politica culturale che capiscano che il caso di di di oltrepassare i poli così come si sono attualmente configurati che non sono coalizioni omogenee non è in grado di assicurare stabilità al Paese nasca un grande movimento di riforma nuovo perché probabilmente il processo di trasformazione la politica non è ancora termine attorno ci siamo illusi che centotré che abbiam raggiunto già centrodestra e centrosinistra probabilmente si tratta di ridefinire i confini delle culture politiche soprattutto alla luce della loro disponibilità a riformare il Paese
Farlo diventare un Paese moderno ecco parlare di culture politiche non è un po'antiquato quando le le le alle azioni dei due schieramenti dovrebbero essere orientati verso la programma il programma e non verso le le
Pure che sono un'altra cosa no no io parlo di culture politiche parlo di politica e voglio pronunciare la politica come forma più alto dell'espressione del cittadino invece persone come Di Pietro o i leader dei partiti che non riescono a riformare il Paese si collocano in un'altra dimensione che è quello dell'antipolitica e nell'antipolitica oggi chi a atteggiamenti di disprezzo per le regole della democrazia ed è antipolitica chi tradisce la politica non rendendola incapace di governare il Paese di fare le riforme necessarie senta questa classe politica ricorda quella francese e la Quarta Repubblica a suo giudizio quella prima di
Non non non non voglio essere così cattivo con la classe politica che ha preceduto del gol
Radio radicale Innocenzo Cipolletta direttore generale di Confindustria questo convegno dei giovani industriali ha visto rinnovate ancor più criticamente delle gli appunti mossi nei confronti della classe politica italiana l'anno scorso l'interrogativo era se l'Italia era al passo con l'Europa oggi
Indi giovani industriali si interrogano a che punto sono le riforme un passo indietro che condanna in un certo senso anche la classe politica italiana ma soprattutto noi
I chiediamo che ci sia un processo continuo sicuro in termini di cambiamento del sistema economico e quindi anche del sistema politico dei passi in avanti sono stati fatti nelle non lo neghiamo sembra tuttavia che ma anche dell'attenzione per poter continuare sia nel campo delle privatizzazioni che nel campo della liberalizzazione di questo Paese che rimane ancora abbastanza contro la
Assiste monopolistici ecco lei quando parla di sistemi monopolistici a chi si riferisce in particolare alla all'azione dello Stato che non
Si decida di smettere e alla presenza della golden share sicuramente ma la presenza fortissima dello stato sia in termini
Diretto perché ancora oggi il settanta per cento delle banche sono pubbliche queste sono strutture importanti sia quella privatizzazione anche di altre imprese come le public utilities lei nel Telecom se non abbiamo un sistema di banche private allusiva privatizzare queste grandi imprese si rischia di doverle per forza di cose rende delle banche pubbliche questo non va bene come sistema abbiamo ancora uno stato che regolamenta troppo in tutti i campi prendiamo quello del lavoro qui campi sosta del monopolista nel campo del collocamento del lavoro cosa che addirittura la comunità ci ha condannato ma noi continuiamo avere questi sistemi e si potrebbe continuare abbiamo ancora un'ingerenza dello Stato che è enorme ingenti lo Stato quelli serata soprattutto dal fatto che in questo Paese ciascuno di noi deve dare perlomeno la metà di quello che guadagna lo Stato quello stato io lo ridà al lui stesso magari anche di più perché lo Stato il disavanzo la significa che i nostri guadagni erano stravinta non dipendono dalle nostre scelte e da quello che facciamo ma dipendono dalle decisioni del Parlamento i ministri del ministero
Di una burocrazia più che dalle nostre circa e questo credo che sia del tutto sbagliato eccone dovremmo sottoporci di più al controllo dello dello dell'Unione europea della Comunità europea sappiamo che c'è un'indagine corso da parte della Commissione europea nei confronti della della presenza dello Stato nell'economia per la golden share sarà questa la nostra via di salvezza basti quest'
Cosa c'era importante ma credo che sia non così determinante perché c'erano anche altri Paesi sicuramente un errore mettere il sistema ricordo c'è per lungo tempo io credo per grosse il problema che i cittadini sentono è proprio questa che lo però quello che guadagnano irrealtà lo pagano allo Stato e poi lo devono richiedere allo Stato stesso attraverso la burocrazia quindi
Si cela golden share e quant'altro ma la cosa principale è portarle il prelievo pubblico a sotto il trenta trentacinque per cento che è una cifra già elevatissima ivi
Uno un perde un terzo della sua libertà ma non più della vita come oggi senta lei li critica il mamma ma al sistema creditizio italiano le rivolge alle fondazioni o alle grandi
No alle grandi banche che monopolizza nel nostro paese ecco sul Banco di Napoli che giudizio complessivo dato per la prima parte della privatizzazione che è stata approvata dalla Camera ma io non critico le le
Le banche in singole o le fondazioni critico il fatto che ci sia una presenza pubblica del sistema bancario e questo riguarda piccole e grandi banche villani era indistinta
La presenza pubblica è tale che appunto nella vicenda del Banco di Napoli invece di procedere ad una privatizzazione immediatamente quando si è vista la situazione terribile Los data dovuto rimetterci rientro dei capitali per fortuna adesso dopo le missioni questi capitali si parla di privatizzazione io spero che questa venga e avvenga senza che il Banco di Napoli sia poi ceduto a banche pubbliche perché se no torniamo alla situazione di prima se in questa operazione necessario fare entrare banche straniere io credo che sia il momento opportuno fa entra
Anche banche straniere grosse banche italiane ecco un'ultima considerazione sul governo in questi giorni non c'è stata la necessaria chiarezza sulle misure del Governo nei confronti di della finanziaria sulla Finanziaria ecco la mancanza di questa chiarezza che cosa è stata da un da al al modo con cui si è mosso il ministro delle finanze Visco Achille appunta queste critiche sulle sulle polemiche che ci sono stati in questi giorni ma io credo che non sia che tanto i ministri quanto una maggioranza composita
Che evidentemente cerca di tirare la palla coperta uno o una volta da una parte nota dall'altra in questa operazione soprattutto Rifondazione Comunista sta giocando nel senso di cercare di imporre sempre sul condizionamento in qualsiasi atto il governo così facendo genera in buona parte degli italiani il sospetto e poi la Poli di dal governo sia rivolta a penalizzare questa o quella categoria proprio perché questo partito ha come obiettivo suo principale quello di penalizzare specifiche categorie e non si può vi in un paese dove ci sia una maggioranza che si pone come obiettivo quello di penalizzare qualche giorno si tratta a tutti quanti
Anche se c'è da fare i sacrifici nessuno si sottrae ma il sacrificio non deve essere la penalizzazione di un soggetto essere proporzionale a ciascuno alle proprie capacità di contribuzione assoluta essere evitato questa caccia al soggetto da penalizzare e questo da imputare più appunto a Rifondazione Comunista all'interno e questa maggioranza che al Governo alla vigilanza stesse
Che