"La Quercia e l'Ulivo" org. c/o la Sala Conferenze della Cassa di Risparmio - Via Castiglione, 10 - incontro nazionale promosso dai sostenitori degli emendamenti presentati al recente Congresso del PDS

Un benvenuto a tutti i partecipanti
Come sapete quest'incontro e promosso dai sostenitori degli emendamenti
Comunemente noti ha ragione in base al nome del primo firmatario che il compagno Barbera gli emendamenti presentati al recente congresso del PDS
Allora dopo la introduzione che come sapete verrà svolta la compagna Claudio Petruccioli poi concorderemo l'organizzazione dei nostri lavori
Io penso che senza ulteriori formalità possiamo dare inizio anche perché siamo di notevole ritardo impreciso che una delle ragioni di questo ritardo e che siccome come vi sarà giunta voce bloccata l'autostrada molti ci hanno segnalato che sono in arrivo in macchina otto forzatamente in ritardo tuttavia crediamo che a questo punto non ci possano essere ulteriori indugi
Quindi la parola al compagno Claudio Petruccioli per l'introduzione
Pasquino smentita allora care compagne e compagni io
Leggerò un diciamo di assunto di un testo che poi perso anche più ampio ma anche più disordinato che poi verrà distribuito
E verrà reso disponibile che è un materiale
Per illustrare i punti sui quali penso che dobbiamo concentrarci
Questo mia questa mia introduzione questo mio contributo
E segnato anche in maniera molto cercato ugualmente di far riferimento alla nostra comune esperienza e anche alle idee sulle quali abbiamo più volte misurato
Una convergenza una confluenza mai mo'è frutto per i tanti lavori che in questo periodo ci sono
Compagni già impegnato in Bicamerale il decreto il documento aveva di programmazione di politica economica e finanziaria
Insomma non c'è stata molta possibilità di approfondire e di confrontate vede soprattutto quali sono alcuni
Fatti che sono recentissimi per esempio io mi hanno detto che c'è un'intervista di D'Alema io parlo senza averla letta voi potete capire che che si ritiri
E non non non è non ho neanche fatto a tempo a guardare i giornali comunque sia
Io credo che noi dobbiamo essere soprattutto concentrati sul significato di questo incontro che un incontro per
Riprendere un lavoro comune che abbiamo fatto e per dargli una prospettiva insieme quelli che siamo qui abbiamo iniziato nell'ottobre del mille novecentonovantasei con il contributo al Consiglio nazionale che convocava il congresso
Prima c'era stato un incontro a luglio che aveva visto la presenza di non molti poi il congresso con le relative polemiche e anche con molti fraintendimenti i nostri atti quelli compiuti e quelli non compiuti sono stati spesso interpretati secondo logiche che non trovo altro modo per definire se non di potere mozione uno mozione cosa significano gli emendamenti contarsi o non contarsi e altre storie di questo genere
Comode estate Starvaggi ne abbiamo continuato a fare quello che ci interessa che poi semplicissimo
Cercare e promuovere un chiarimento su questioni che non ci sembrano chiare su problemi non risolti
Evidentemente non erano nostre finissime se quegli argomenti hanno dominato la discussione congressuale dopo il congresso hanno acquistato anche ancora più rilievo
Almeno nella individuazione delle domande qualcosa di utile e l'abbiamo fatto
Oggi ci incontriamo di nuovo perché sentiamo la necessità di continuare a lavorare pensiamo sia utile farlo insieme
Vogliamo promuovere precisare ulteriormente la ricerca l'approfondimento dell'innovazione con il massimo di libertà impegno e di confronto
C'è inoltre una ragione particolarissima che ci ha spinto qui e che ci spinge a rimboccarci ancora le maniche
La necessità di ridurre se possibile eliminare il deficit di democrazia di cui soffriamo noi e di cui soffre il PDS
E che dopo il congresso mi sembra non si è ridotto ma forse si aspetta fino a cresciuto
C'è stata dopo il congresso una novità formalmente rilevante promossa dal segretario
Per la prima volta l'organismo di direzione più ristretto il comitato politico è stato formato sulla base i rappresentanti ufficiali delle componenti come è stato detto per noi ne fa parte Claudia Mancina
Le componenti divengono così i fattori di buon funzionamento del processo democratico e dei meccanismi decisionali darsi un minimo di ordine di riconoscibilità prima ancora che un diritto diventa dunque un dovere se non assolve sì ma questo dovere dovremo rassegnarci e la stabilizzazione di una costituzione materiale con qualche inclinazione autocratica
Vogliamo per quanto ci riguarda e per quanto possiamo creare le condizioni per una rapida e netta correzione di questo stato di cose
Il criterio fondamentale che abbiamo assunto nel lavoro fatto negli ultimi mesi è come ho già detto la disponibilità alle innovazioni la spinta la sollecitazione verso una innovazione
La convinzione che la innovazione culturale e programmatica organizzativa e per la sinistra assolutamente vitale il progetto del PDS noi lo vediamo esattamente come un progetto d'innovazione della sinistra e come tale di ampio respiro e di non breve durata
A quattro mesi dal Congresso il quadro che si presenta molto sinteticamente mi sembra questo il governo è più solido ma i processi politici ristagna non mostrano segni di regresso se non di vera e propria restaurazione
Il distacco la sfiducia di parti consistenti degli italiani dalla politica e dallo Stato non si riducono ma si accentuano
Con Sync tomi che indicano la possibilità e il pericolo che si passi da una critica a una insoddisfazione per e e da da una critica e da una insoddisfazione passive ad una ripulsa attiva a favore del governo giocano diversi fattori e soprattutto l'evoluzione della scena europea in vista dell'appuntamento con la Domenica In con la moneta unica della prossima primavera
I risultati delle elezioni inglesi e francesi con il ritorno al governo della sinistra ha migliorato complessivamente per l'Italia l'atmosfera politica
Il senso di precarietà che ha pesato nei primi dieci dodici mesi di vita del Governo sia ridotto fin quasi a dissolversi il mutamento è abbastanza netto diffuso tanto negli ambienti che contano quanto nel sentire comune
Le aspettative
Le previsioni si sono spostate dall'incertezza alla stabilità è un fattore molto positivo una chance di cui i governi soprattutto in Italia dispongono raramente
Se la congiuntura politica e caratterizzata da questi dati positivi l'andamento dei fattori più profondi più impegnativi è piuttosto è piuttosto in direzione opposta
Non mi riferisco solo a quello che avviene dentro la Bicamerale ma anche a quello che avviene intorno che si tratti di giustizia o si tratti di federalismo
Fanno sentire tutto il loro peso particolarismi e corporativismi si moltiplicano diffidenze accuse reciproche magistrati e politici regioni e Stato Comuni e Regioni
La divergenza sembra prevalere sulla convergenza buona parte della classe dirigente sembra incapace o che stia a rispondere alla necessità di interventi in profondità
Con molti va azioni robuste compro finiti appare rassegnata o intenzionata a battere le vie degli aggiustamenti e degli accomodamenti
Riprendono forza e baldanza settori e ambienti che non hanno capito il senso la consistenza dei cambiamenti intervenuti in questo Paese negli ultimi dieci anni e comunque non li hanno mai accettati
Questi settori sono più estesi di quanto possa apparire
Per interessi per cultura per Psicologia per legami per conoscenze connivenze interpretano la poderosa inerzia della continuità la lunga e multiforme esperienza di cui dispongono ha fornito loro la capacità l'avvertenza di adattarsi all'onda del cambiamento sappiamo bene come il giunco che asseconda il vento in attesa del momento propizio per sassi di nuovo
Di fatto in Italia da qualche anno in conseguenza degli sconvolgimenti nazionali e mondiali dell'ultimo decennio
Scusate ho di fatto in Italia da qualche anno in conseguenza degli degli ultimi degli sconvolgimenti nazionale in un e mondiali dell'ultimo decennio siamo senza una Costituzione se ne deve fare una nuova tutta la seconda parte gli ordinamenti che non è davvero poca cosa aveva senso ed era capace di funzionare in rapporto al sistema dei partiti alla proporzionale e alla centralità del parlamento
Qualunque giudizio se ne via l'ordinamento della Costituzione del quarantotto era forte e coerente incardinato appunto sulla centralità del parlamento con il Parlamento che contemporaneamente il sovrano e un potere sovrano prima ancora e credo si possa dire più ancora che potere
Un Parlamento sovrano in questo senso non può che essere rigorosamente proporzionale solo alla condizione di rispecchiare esattamente il popolo il titolare primo della sovranità può esso stesso proporsi ed essere accettato come sovrano
Un sistema maggioritario un sistema nel quale il Parlamento sia già manipolato per esprimere sostenere un governo secondo le indicazioni prevalente del corpo elettorale
Non può più essere sovrano non può più aspirare alla centralità nel senso previsto è garantito dalla Costituzione del quarantotto ecco dunque la questione cruciale da dirimere alla quale offrire una risposta limpida e rigorosa
Quali sono le conseguenze costituzionali che si vogliono trarre dal passaggio
Dal metodo proporzionale al metodo maggioritario nelle elezioni del Parlamento se si rispondesse che non si devono trarre conseguenze che anzi pur nel nuovo assetto il Parlamento può e deve mantenere i compiti e le prerogative che gli deve derivano dal continuare ad essere sovrano nel senso suddetto
Che deve mantenere la funzione di centralità rispetto all'insieme dei poteri e degli organi dello Stato secondo quanto previsto dalla Costituzione del quarantotto si farebbe un'affermazione che configura una vera e propria truffa costituzionale
La sovranità che si sottrae al Parlamento con il passaggio dal principio proporzionale a quello maggioritario deve essere riconsegnata i cittadini che ne sono i depositari perché la eserciti no in modo diverso da quello consentito e previsto precedentemente in modo più pregnante
Per premiare una Costituzione nuova si devono definire i modi attraverso cui cittadini applicano usano la quota di sovranità di cui s'disporranno direttamente
Per quanto si possa articolare in una situazione come quella italiana odierna
Caratterizzata da un alto numero di forze politiche e soprattutto in questa fase da un'accentuata fluidità e perfino l'abilità delle aggregazioni e delle collocazioni politiche
Conseguente alla crisi e la dissoluzione di un sistema fortemente strutturato il rigido durato per mezzo secolo
La possibilità che gli elettori scelgano col voto l'indirizzo del Governo senza che questo indirizzo venga manipolato e alterato e infine vanificato coincide con la Scelta democratica e diretta della leadership
La scelta della leadership consente infatti di valutare e scegliere con il voto un indirizzo complessivo di governo a confronto con altri indirizzi complessivi
Nei sistemi pluri partitici o comunque in assenza di un bipartitismo ben strutturato se si vuole assegnare ai cittadini il potere di decisione sul governo è necessario mettere nelle mani degli elettori la scelta della leadership
Dove infatti bipartitismo è consolidato la scelta della leadership della maggioranza per il governo coincidono con la scelta stessa del partito e non c'è la necessità di particolari accorgimenti di carattere istituzionale o elettorale
E superficiale se non sintomo di mala fede l'argomento che contrasta ogni forma di Scelta dirette democratica della leadership in nome del fatto che in Italia non c'è il bipartitismo quando vale l'argomento esattamente opposto
Tentare di conciliare il potere di decisione diretta degli elettori sul governo sul suo di Indirizzo e sulla sua leadership con la mediazione partitica e con la sopravvivenza della centralità e sovranità del Parlamento come previste nell'attuale costruzione e un'illusione un inganno
Quando il potere sul governo esercitato dei cittadini con il voto il Parlamento è depositario di poteri e svolge funzioni molto importanti fiducia e sfiducia controllo inchiesta legislazione eccetera
Ma tra queste non c'è più la sovranità totale sul governo
In questo caso la sovranità si limita e deve limitarsi a certificare la fine del rapporto fiduciario fra il governo i leader la maggioranza
Accanto al potere di scelta del governo affidata agli elettori il federalismo e secondo noi l'altro pilastro che un disegno di riforma della Costituzione convincente deve edificare
Per sostituire quell'unico Pilone la centralità del parlamento che reggeva la Costituzione del quarantotto
La redistribuzione a favore dei cittadini dell'esercizio della sovranità comporta
L'esercizio di poteri amministrativi fiscali ordinamentali in modo più diretto e pregnante e quindi inevitabilmente su una scala più piccola di quella unificata e uniforme dello Stato nazionale come si è storicamente configurato
Si pongono in capo ad ogni cittadino una quantità di diritti e di poteri riconosciuti e sanciti a livelli istituzionali diversi in riferimento a comunità di diverse dimensioni quindi su scale territoriali di diversa ampiezza
Questi poteri compatibilmente con le esigenze di funzionalità vanno collocati al livello più prossimo al cittadino in modo che questi possa esercitare il massimo possibile di conoscenza di controllo intervento di responsabilità
I diversi ambiti di potere le diverse istituzioni adesso i corrispondenti non sono evidentemente ordinati in modo gerarchico ciascuno ha un suo autonomo fondamento una sua autosufficienza funzionale quindi anche una sua sovranità nessuno dipende dall'altro il rapporto fra questi diversi poteri e creativi ambiti istituzionali non è dunque un rapporto che debba essere ricondotto alla unità imposta dalla concezione classica tradizionale dello Stato
è un rapporto fra poteri equivalenti che può dunque essere definito appunto di tipo federale
La questione della Camera delle Regioni a me sembra di lana caprina
Mi sembra che la scelta giusta sia l'abolizione del del bicameralismo quindi al posto di Camera e Senato ci dovrebbe essere una sola Assemblea
Un'eventuale seconda camera che si ispiri al modello tedesco a quello spagnolo a mio personale parere può essere posta in Costituzione ed essere attuata nel tempo dopo il congresso il concreto avvio della riforma federalista
La cosiddetta Camera delle garanzie che poi ha ottenuto la prevalenza nella Commissione bicamerale eletta a suffragio universale
E comunque su base politica mi sembra qualcosa di molto lontano da quello che è auspicabile va bicamerale non mi sembra che si sia misurato in modo limpido impegnativo con queste questioni anzi dato l'impressione di far di tutto per tenersene alla larga
Lo dimostra anche il voto recentissimo che ha bocciato devo dire anche
Su impulso del presidente la cosiddetta soluzione mista per il Senato avanzata da ultimo dai gruppi della sinistra democratica
Una soluzione tutt'altro che brillante e convincente ma certo un po'più potabile di quella provata
Che unisce al centralismo del Senato delle garanzie la complicazione di una commissione speciale delle regioni la commissione Lidia che diventa quasi una terza camera
Ma in particolare batte già amento della Bicamerale i suoi problemi dimostrare dimostrata in modo clamoroso dalla vicenda clou quella sulla forma del Governo
Si trattava e si tratta di fare una scelta di attribuire ai cittadini il potere e la responsabilità di decidere con il voto per il governo come ho detto il suo indirizzo della sua maggioranza e della sua leadership
Ma hanno prevalso anche a sinistra l'opportunismo la reticenza ad assumere questa scelta come asse strategico entro un programma di Rifondazione irrobustimento della democrazia italiana
Il voto che ha visto nella Bicamerale soccombere la ipotesi del premierato il cui successo nella migliore delle ipotesi era affidato un margine di pochissimi voti
Richiamo in modo brusco alla debolezza di una posizione di una condotta che ha cercato e cerca di tenere il piede il piede nelle due stanze della innovazione della restaurazione
Quella proposta di premierato e affondata perché non aveva le condizioni minime per galleggiare metà la sostenevano perché alludeva al potere dei cittadini nel decidere il governo
E l'altra metà perché sembrava garantire sempre sulla stessa materia il potere dei partiti
è prevalsa del via rocambolesche strumentali ma pur sempre con un voto democratico la ipotesi semi presidenziale anch'essa a certe condizioni
Poteva e può garantire con la scelta democratica della leadership il potere di decisione dei cittadini sul governo ma immediatamente come abbiamo visto i vincitori di quel voto hanno manifestato il loro più costernato di SAP
E hanno cominciato le manovre per svuotare completamente il senso del modello che era prevalso da quel che sembra si dice che si sente il nuovo presidente della Repubblica
Che gli italiani eleggeranno a suffragio universale avrà meno poteri di quelli che gli affida la Costituzione in vigore costituenti questi a me sembrano piuttosto dei Magliari
In questa fase finale dei lavori della Bicamerale si capisce se non altro che la vera questione non è premierato o presidenzialismo è se deve essere affidato più potere ai cittadini o se i partiti devono conservare quello che hanno e recuperare quello che sono stati costretti a cedere negli ultimi anni
Da quel che posso giudicare la barocca costruzione elettorale che si sta mettendo su ha gli stessi effetti chi avrebbe e la stessa logica della legge proporzionale con il premio di maggioranza che aveva proposto De Mita quindici anni fa
La stabilità il vincolo di mandato non scherziamo
La cosa chiara cadetta Clemente Mastella la ricordata nell'editoriale di domenica scorsa Eugenio Scalfari virgolette girata in come volete purché il nostro potere di veto sia garantito
Sintesi ineccepibile di quel pensiero di quella Costituzione che io chiamo partiti insomma
Dedico la citazione a chi quando uso questa espressione alza il sopracciglio e mi chiede sussidi Seguso ma che cosa è il partiti istmo ecco che corse e quello che dice Mastella
La rivendicazione per i partiti e assimilati di andare in giro sempre armati come nel far West prima dell'arrivo della legge per poter sparare a piacimento
Non sarà certo un premio di maggioranza a sottomettere gli istinti di tipo mastelliano ai vincoli nei confronti di una maggioranza anzi
Se si pone a coronamento di un'elezione sostanzialmente partitica cioè su un mandato elettorale che va ai partiti il premio di maggioranza anziché affievolire il potere di veto può renderlo più incisivo e aggressivo che in un sistema integralmente proporzionale
In quel sistema infatti il potere di ricatto di veto che dir si voglia dispone solo di argomenti quantitativi
Attento perché io ti tolgo i numeri necessari per governare e a quali argomento si può a quell'argomento si può sempre rispondere può provarci e io proverò a sostituirli i voti che tu mi togli
Invece con il mandato di maggioranza che si sovrappone al mandato i partiti il ricatto sì arricchita di un argomento qualitativo se io me ne vado non ti mancano solo i numeri
Il che potrebbe anche non essere vero si potrebbe rimediare ti succede molto di peggio cade la legittimazione del mandato ecco cosa succede a confondere logiche diverso
In componibili per assicurare comunque non come si dice la esistenza e la libertà degli partiti ma il loro poteri succede che il mandato degli elettori che dovrebbe vincolare tutti si trasforma in arma totale e distruttiva nelle mani della più piccola frazione che confluisca in una coalizione la quale diviene lei depositarie padrona del mandato maggioritario e può in ogni momento e secondo i propri calcoli di convenienza a denunciarne la fine
Si compie così uno splendido capolavoro
Quello che doveva nascere che doveva essere un potere nelle mani dei cittadini si capovolge nel più assoluto potere dei partiti delle fazioni delle frazioni e dei loro come di fronte a un raggiro se di questo si tratta così offensivo irridente di fronte a un esproprio così gigantesco e clamoroso io cittadino non posso che dire no
Meglio sarebbe un limpido onesto ritorno alla proporzionale
Mi garantirebbe di più mi consentirebbe di vedere capire valutare meglio come si comportano i partiti mi darebbe anche maggior potere
Una postilla
Ci si dice che ci sarebbe ancora incertezza se adottare la legge elettorale della Camera o quella del Senato bene io accetto scommesse cento a uno se Lazio soluzione di cui si parla prevarrà
La legge elettorale sarà sicuramente quella della Camera per una ragione semplicissima la restaurazione partitocratica bisogno che i cittadini votino per i partiti
Questo con la legge elettorale del Senato segnata non a caso dal peccato originale del referendum non è possibile quindi traete voi le conclusioni
Per quanto riguarda il PDS io penso che l'atteggiamento da assumere sull'intera materia della riforma costituzionale sia questione di tale rilievo da consigliare dopo che la Commissione avrà depositato le sue conclusioni la convocazione dell'assemblea congressuale prevista dall'articolo ventidue dello Statuto
Penso che non ci saranno obiezioni a questa necessità evidente e penso che comunque noi facciamo bene a chiederlo
I sintomi che possa prendere ora il sopravvento se non lo spirito di restaurazione una spinta involutiva sono consistenti
Non credo tuttavia
Che questo spirito abbia la possibilità di risolvere sia pure in modo hanno e non gradito la crisi italiana le manifestazioni di distacco e di rifiuto nei tempi più recenti sono fatte di più diffuse e frequenti e preoccupanti
Solo chi non conosce e non frequenta il Nord può sottrarsi a un senso acuto di allarme
Non è detto che il carattere cronico del malessere meridionale non provochi altroché rassegnazione depressione quanto accade nella galassia largamente ignota delle giovani generazioni è un mistero ma non sembra né saggio né verosimile
Escludere che qualcosa avvenga prima o poi anche di lì e non ci sarebbe da meravigliarsi se non ne venissero manifestazioni tutte costruttive cooperative e fiduciose
A me sembra folle il responsabile in questa situazione pensare che con le istituzioni le procedure ma anche con i soggetti della politica di cui disponiamo
Appesantiti dalla sclerosi
Obsoleti o in condizioni estreme dieci dita e di consunzione sia possibile accompagnare l'ingresso dell'Italia in Europa sia possibile garantire che le decisioni pubbliche abbiano la efficace la rapidità richieste
Sia possibile offrire alle Regioni alle aree sociali agli interessi esposti a tentazioni dissociativo è verso lo Stato e perfino verso la nazione nuovi e sufficienti motivi occasioni di protagonismo e di integrazione la innovazione la riforma della politica e dunque il banco di prova decisivo per qualsivoglia formazione un soggetto politico rispetto a tutti individui gruppi sociali compagine nazionale rispetto al presente e rispetto al futuro
Noi abbiamo questa convinzione questa ispirazione che è la sostanza stessa per noi della svolta che è iscritta nelle origini del PDS
Se oggi
Dopo l'esperienza che abbiamo fatto nella preparazione e nello svolgimento del congresso sentiamo il bisogno vediamo l'utilità di tracciare un altro tratto del nostro cammino comune e perché avvertiamo la caduta dell'attenzione innovatrice la ripresa delle spinte restauratrice
Fin dall'inizio del nostro impegno comune abbiamo considerato centrale il problema della costruzione del soggetto politico nuovo
Si discute di partito socialdemocratico il Partito Democratico un liberale addirittura
Ma il nuovo soggetto politico questa è la mia e credo nostra convinzione deve definirsi innanzitutto ed essenzialmente per il compito che ha e per il contesto istituzionale nel quale vuole operare se il contesto è quello della competizione bipolare maggioritaria per il governo
Questo soggetto devi avere l'ha portata che lo rende adatto e credibile a sostenere la competizione per il governo la portata da tutti i punti di vista dalla capacità di raccolta numerica elettorale
Alla capacità di rappresentare comporre un ampio spettro di interessi fino alla capacità di formare e selezionare una classe dirigente
In un articolo uscito su unita all'incirca un mese fa Umberto Ranieri ha affrontato questa questione cito test lo cito Umberto Ranieri perché non fa parte di noi
I supposizioni con le quali talvolta abbiamo ho polemizzato che talvolta hanno polemizzato con me ma questa volta non c'è polemica c'è perfetta coincidenza cito
La tesi di una sinistra che per preservare la propria integrità radicale lo spunto è una polemica con una sua proposta
Bene vediamo da altri la rappresentanza delle opinioni e degli interessi essenziali per vincere è la condanna la minorità politica e l'accettazione di un destino subalterno
Ma è anche un ostacolo per far vincere la coalizione
Una sinistra che rinunciasse a competere direttamente per la conquista dell'elettorato moderato perché gelosa della sua identità radicale
Verrebbe percepita come un'oggettiva minaccia dai moderati costituirebbe uno scoraggiamento delle possibilità di espansione della coalizione tra le quote di elettorato che determinano l'esito della competizione
La scommessa del rinnovamento avviato IATA dalla nascita del PDS
E nel perseguire l'obiettivo di un funzionamento della dialettica politica analogo a quello proprio delle democrazie avanzate in cui la sinistra possa porsi come fanno in Europa tutti i partiti socialisti e socialdemocratici
Il problema della rappresentanza diretta della quota di società che fa vincere senza l'assurda preoccupazione che ciò determini uno snaturamento
Non si tratta di rinunciare al bipolarismo perché fonte di pericolo per la continuità delle alleanze attuali nel centrosinistra ma al contrario di perseguire con determinazione la prospettiva di una riforma nella direzione del bipolarismo che obblighi la competizione politica in Italia ad un salto di qualità
E metta finalmente la sinistra italiana in condizione di competere per la conquista del centro senza alcun alibi residuo occulto delle anomalie
Fin qui Ranieri sui caratteri e la sinistra dico qualcosa più avanti qui mi importa sottolineare l'accordo totale nella definizione del carattere della funzione del soggetto politico che dobbiamo costruire
Esattamente la stessa cosa che intendo io quando auspicò la costruzione di un soggetto che abbia la portata necessaria per competere per il governo
Spero che in futuro discuteremo a partire dall'accordo convinto su questo punto decisivo ed è questione essenziale o si afferma un soggetto politico che abbia in sé tutte le risorse e la capacità l'ha portata
Per sostenere e vincere la competizione per il governo in un sistema bipolare nel quale i cittadini fanno col voto direttamente la scelta del governo o inevitabilmente prende il sopravvento il partitissima vince la restaurazione
Se davvero si può tentare di dare alla sinistra italiana
La funzione che hanno le grandi forze dura Sinistra Europea si deve fare uno sforzo eccezionale di rinnovamento culturale e programmatico organizzativo come di fronte a qualunque progetto veramente nuovo che oggi si voglia mettere in atto
A me viene da ridere quando sento contrapporre per la verità sempre meno il Progetto della Cosa due al Progetto di rafforzamento e consolidamento dell'alleanza dell'Ulivo
Con l'argomento che il primo sarebbe lì a portata di mano praticamente offerto dalle cose mentre il secondo sarebbe null'altro che non un astruserie a senza fondamento e senza riscontro nella realtà
Penso che l'uno e l'altro se sono davvero progetti innovatori
E se soprattutto Milano a costruire in Italia un soggetto capace di sostenere la proposta di governo nella competizione bipolare richiede uno sforzo e un lungo cammino perché la pigrizia culturale la illusione burocratica il continuismo politico sono nemici mortali sia dell'uno che dell'altro
Il programma di aggregazione delle forze già oggi disponibili a saldarsi con il PDS
Deve ormai concludersi se ne parla da troppo tempo e ogni giorno che passa si indebolisce lo slancio che pure non è mai stato travolgente comunque tutte le aggregazioni sono positive anche questa
Sbrighiamo sì dunque a farla questa cosa due di cui sono ormai definiti caratteri e limiti sarà chiaro a tutti credo che non è il nuovo soggetto politico ma un passaggio che ne rende più evidente la necessità noi abbiamo detto che l'Ulivo l'alleanza che poco più di un anno fa ha consentito agli italiani della sinistra e a quelle di orientamento democratico e progressista disposti a unirsi con quelli della sinistra
Di vincere per la prima volta la competizione del Governo è tra quelle disponibili e conosciute l'esperienza più vicina
A quell'ambito che si deve raccogliere in un soggetto politico che abbia la funzione che ho appena sottolineato che posso cioè proporsi alla valutazione la decisione degli elettori per governare con la capacità e la possibilità di governare
Per questa ragione siamo stati e siamo definiti ulivisti il che come ha detto bene Claudia Mancina non ci dispiace
Il fatto è che nella vulgata e nella polemica si aggiunge
Che siamo ulivisti perché consideriamo l'Ulivo un partito o peggio il partito nuovo saremmo insomma nuovi stili intossicati da dosi troppo alte di svolti Isma'il nuovismo
Alle quali facemmo ricorso intorno ai tempi dell'ottantanove frequentando gli amici gli amici porti referendari
Eppure avremmo potuto rendercene facilmente conto che stavamo eccedendo bastava guardare a quel che capitava intorno a noi ha tante brave persone noi ma le quali assumendo le stesse sostanze indossi assai più leggera e di venivano preda di fortissimi mali di pancia
Come ricordiamo
In una recente cortese intervista noi dedicata Folena ci ha definiti provinciali
Ma nelle democrazie fuori che non si convince confini in quelle che funzionano meglio non operano soggetti che dicono i cittadini segni dalla maggioranza io poi sono in grado di governare il punto per noi cruciale questo e non riesca a vederci nulla di provincia
Dell'Ulivo non siamo cultori o tifosi pensiamo che partire di lì o anche di lo ripeto sia utile per andare nella direzione che a noi sembra giusto
E non sia invece giusto utile mostrare diffidenza il fastidio verso l'Ulivo
Pensare o lasciar credere che il suo indebolimento e la sua dissoluzione sia addirittura auspicabile perché così la scena sarà di nuovo libera per la recita dei protagonisti veri quelli che contano
Il PDS non è stato immune da questo peccato e noi non siamo d'accordo
Ma gli stessi motivi che ci fanno convinti di ciò ci fanno vedere e ci inducono a dire chiaramente i limiti e le contraddizioni che pesano sull'Ulivo
Che gli impediscono di sprigionare la forza innovativa che pure gli elettori gli hanno riconosciuto gli hanno attribuito e che continuano ad attribuirgli limiti che hanno ridotto fin quasi a soffocare la funzione che l'Ulivo potrebbe avere la funzione cioè di movimento sì esattamente di movimento quindi tutt'altra cosa da un partito e anche ancor più da un soggetto politico definito è strutturato un movimento per la riforma della politica per più forti poteri politici dei cittadini per la costruzione del soggetto politico del bipolarismo
Questi difetti e contraddizioni risalgono essi stessi a mio avviso alla perdurante presenza nell'Ulivo di virus partitici un virus e nascessi molti negli ultimi tempi ha manifestato una rinnovata aggressività
Senza che né l'Ulivo stesso si sprigiona Mino anticorpi sufficientemente forti ciò risulta evidente risultato evidentissima al seminario di Gargonza che fu appunto la sagra del partitissima in barba gli emendamenti accolti e documenti approvati nel congresso del PDS svoltosi quindici giorni prima
Di più
Le diverse tradizioni le diverse culture politiche che confluiscono nell'Ulivo usano spesso l'acqua la coabitazione non tanto per sottoporsi alle necessarie verifiche critiche che si fanno meglio coinvolgendo anche altri
Non tanto per innovarsi per garantirsi non tanto per innovarsi ma per garantirsi ad assicurarsi reciprocamente
Con l'acume che le è proprio e le K lo ha capito giovedì le sue signore intelligentissima come sono intelligentissimo e gli abitanti del mondo di al TAR si sono incontrati sul supplemento del Corriere della Sera sette
Hanno prestato pensate un po'la loro attenzione annui
E la prima dice nasce la corrente ulivista del PDS e l'altra visto che dell'Ulivo non sono riusciti a farlo bisogna medita è detto
Massimo De Angelis in un recente articolo dedicato alle questioni delle quali ci stiamo occupando oggi auspicato una Bardo Hotel sberle ecco che coinvolga tutti coloro che confluiscono nell'Ulivo
Per dire che tutti devono ripensare la propria identità culturale e politica
Dare risposta a quelle domande che sono sempre state illuse in passato e che in molti in troppi cercano di evitare anche oggi proprio riparandosi all'ombra dell'Ulivo
Io sono d'accordo con lui con De Angelis e ne sono contento avendo noi condiviso momenti fra i più aspri e difficili negli anni del nostro cambiamento
Anche le questioni che ci vengono dall'azione di Rifondazione Comunista a me sembrano connesse con questo nodo problematico non penso infatti che con Rifondazione noi siamo chiamati a misurarci nume della sinistra dei suoi compiti e la sua cultura della sua unità
La sinistra come noi siamo e ancor più come vogliamo essere è del tutto diversa da Rifondazione
è chiaro che con Rifondazione si devono cercare e costruire accordi quando i rapporti di forza e finché i rapporti di forza le norme elettorali lo richiedo
Ciò non scalfisce minimamente né l'autonomia per nostra come del resto quella Rifondazione nella legittimazione legittimità e la chiarezza del nostro intento di creare le condizioni per portare la nostra forza a livello dell'autosufficienza
Non ignoriamo scelto l'esistenza di Rifondazione ma non ci sentiamo fratelli separati non facciamo dipendere da Rifondazione dei rapporti con Rifondazione il nostro futuro e quello che la sinistra
Accordi fin quando sono necessarie quando sono possibili per il resto nessuna sfida nessuna gara per vedere a chi la storia darà ragione ma un confronto è un dialogo attento e rispettoso come con tutti
Dove con Rifondazione e aperta invece una battaglia politica cruciale è attualissima non è sulle sorti sui caratteri della sinistra ma sul sistema politico istituzionale sulla concezione sul funzionamento della politica
Sul ruolo dei partiti e conseguentemente sui poteri dei cittadini
Rifondazione sostiene con una determinazione e una coerenza prive di poi delle ipocrisie di cui si ammantano altri un punto di vista nettamente partitico
Questa posizione è lungi dall'isolarla le offre l'occasione per rapporti e alleanze molteplici e varie
La forza strategica di Rifondazione non è il comunismo è il partiti insomma
è una forza molto consistente perché è largamente diffusa nei partiti nei gruppi dirigenti nella loro cultura e soddisfa molte aspirazioni interessi qui davvero se vince Rifondazione perdiamo nuovi almeno noi che siamo dentro questa sale credo
Noi non è saltiamo la società civile rispetto alla politica vediamo la necessità di una politica nuova e diversa rispetto a una politica vecchia ripetitiva stanca
Che non ha più gli strumenti e la spinta per coinvolgere i cittadini per stimolare nella mobilitazione per agevolarne la partecipazione quello che in una società molto più arretrata da ogni punto di vista molto meno differenziata è stato un sistema politico che ha promosso la partecipazione ha rappresentato anche un fattore di modernizzazione
Adesso svolge la funzione opposte
Cosa possono essere oggi i partiti i partiti nuovi di cui c'è bisogno
Che cosa può essere oggi la politica nuova io credo si possa abbozzare un'idea di politica adeguata alle possibilità e alle attese di oggi delle Società di oggi dei cittadini di oggi soprattutto i nuovi cittadini più giovani
La politica deve essere intesa credo soprattutto come una risorsa stessa della suscita tanto più diffusa ricca vitale sarà questa risorsa tanto maggiori saranno i vantaggi che la società anni ottiene non solo nel funzionamento della vita pubblica propriamente detta ma in tutti i campi
Il solo latte proporsi di affermare una questa concezione della politica costituisce un programma di lunga lena e caratterizza in modo netto la posizione di coloro che intendono farsene portatori Interpreti
Nel mondo contemporaneo anche nelle esperienze più democratiche la politica è stata considerata esclusivamente o prevalentemente comune attività specialistica separata dalla società e dalla vita civile comune
Il cittadino comune nonostante sappia che la politica è un suo diritto la percepisce piuttosto come un dovere e non sempre gradevole
Non si è pensato e non si è operata a sufficienza in modo che la politica possa essere possa diventare una risorsa per la società e per i singoli dico la politica più libera più pulita pluralistica più aperta più disponibile
La politica come costruzioni diffusione consolidamento di relazioni come uso e valorizzazione delle relazioni
Soprattutto la società di oggi sempre più integrate complessa ma sempre più esposta al rischio di atomizzazione della disperazione dell'isolamento è sempre più chiamata a gestire a praticare a produrre qualità
Deve considerare importanza essenziale della risorsa politica una gran quantità di obiettivi di carattere sociale amministrativo economico
Possono essere raggiunti con maggiore o al contrario con minore facilità secondo la consistenza e la vitalità della risorsa politica
Oltre a far vivere e crescere questa risorsa la politica deve ovviamente l'ho già detto assegnare i cittadini il potere di scegliere e di decidere
Deve accrescere le occasioni le procedure le sedi le questioni di rilevanza pubblica sulle quali il cittadino è chiamata a pronunciarsi in forme tali che le sue decisioni abbiamo immediati e precisi affetti operativi
Il che deve avvenire innanzitutto nella scelta dei governi nazionali comunali e regionali nella scelta delle persone alle quali affidare il mandato di governare o di controllare chi chi governa quindi dei componenti delle assemblee e della leadership ma la stessa cosa può avvenire su una gran quantità di altre questioni di diversa consistenza di diversa incidenza il coinvolgimento diretto dei resti dei cittadini come responsabili di decisioni al di là dei momenti elettorali per il parlamento e per le assemblee regionali e locali viene previsto solo in caso di referendum ma dove è scritto che questo sia giusto e inevitabile
Non voglio scimmiottare un'esperienza così diversa come quella statunitense
E non mi metto quindi astrologa are sull'elezione del titolare della pubblica accusa o dello sceriffo
Ma ad esempio proprio a partire da un'esperienza mostra sarebbe così strambo eversivo immaginare che i cittadini eletti hanno i presidenti delle USL
Io credo che sarebbero elezioni che hanno più senso e che sollevano più interesse e partecipazione di quello per le Province tanto per fare un esempio
I partiti così come li abbiamo conosciuti riconosciamo non vanno più bene perché registrano un deficit politica producono pacca politica offre ai cittadini pacca politica e poche occasioni di politica
E soprattutto producono con la politica di bassa qualità di modello antiquato che non corrisponde più alle domande e alle attese di oggi
Che non coglie non mette a frutto non valorizza le quantità più elevate le qualità più elevate sofisticata delle persone i loro bis ogni le loro disponibilità più qualificati la qualità delle relazioni che si instaurano e che sono disponibili
E intenzionati vista volare i modelli e le pratiche di partito sono stati per un intero periodo poderosi strumenti di partecipazione di Moby intenzione di educazione di massi hanno anche contribuito come ho ricordato alla modernizzazione del Paese oggi e già da un po'di tempo quel modello di partito da mezzo di partecipazione di massa
Tende a trasformarsi in uno strumento per riprodurre ristretti gruppi dirigenti per garantire il loro potere
Da fattori di modernizzazione diventano cause di sclerosi nel Paese
Un dato dobbiamo guardare in faccia
Oggi non si può parlare di sinistra usare il termine sinistra senza impegnarsi contemporaneamente a definirla
A indicarmi fondamenti analitici riferimenti culturali la concezione della persona della società della politica che si intende
Non si può proporre la sinistra il giudizio alla fiducia dei nostri contemporanei soprattutto se i giovani evitando di cimentarci con questo lavoro
Voglio essere chiaro e sincero nella misura massima di cui sono capace
Perché so che su questo fra noi non ci sono opinioni tutte convergenti come è bene che sia peraltro
Io sono legato alle tradizioni della sinistra della sinistra emanata dal movimento operaio il mio legame non è solo conseguenza del fatto che in quella sinistra ho trascorso tutta la mia vita politica e gran parte Della niente
Ha origini personali familiari e un legame che non riguarda solo la politica ma riguarda il mio intelletto le mie idee i miei sentimenti il mio modo di pensare e di sentire il mio essere umano
Sono divenuto progressivamente consapevole degli errori teorici e pratici degli equivoci delle illusioni dei crimini di cui la sinistra è responsabile
Di cui sono responsabili persone che hanno agito in funzione a vantaggio della sinistra con assoluta convinzione è limpida buona fede mi sono messo progressivamente conto che errori inclusioni e crimini sono scaturiti non solo da interpretazioni settarie Odessa spiegazioni soggettive
Ma sono derivati necessariamente dai da propositi che la sinistra negli ultimi due secoli ha posto a fondamento della propria azione della sua stessa ragion d'essere
Sono oggi convinto che non si possano correggere errori dissipare illusioni condannare crimini se non si sottopongono a critica sincera e severa le premesse teoriche e culturali i vizi del pensiero le arroganze della volontà solo a seguito di questa raggiunta è dichiarata consapevolezza sento che mi è possibile sottolinea
Costruzioni per conquistare a milioni di persone escluse dominante livelli di dignità di tranquillità e di sicurezza che rendono accettabile la vita i sottolineare tutto il contributo alle conquiste di libertà alla Resistenza contro odiose forme di barbarie l'apporto al progredire e all'arricchimento della civilizzazione umana
L'impulso vivificato ore a non rassegnarsi di fronte a limiti a vincoli a soggezione che impoverisca no un mirino gli uomini e le donne anche un solo uomo una sola donna
Allora considerare come leggi fisiche inevitabili come la legge di gravità
I meccanismi le relazioni che generano diseguaglianze soggezione hanno rinunciare mai e lo sforzo di pensare situazioni migliori di quelle in cui ci troviamo e non abbandonare mai l'impegno per cercare di realizzare
Anche tutto questo di buono è stata la sinistra nella quale io tutti noi siamo stati
Tutto questo da corpo e senso alla tradizione della sinistra in Italia in Europa
In quella tradizione nella quale oggi sono siamo voglio esserne io ho faticato anche per potermi trovare dico la tradizione che si esprime oggi nell'Internazionale socialista di cui il PDS partecipe nel Partito del socialismo europeo di cui il PDS cofondatore ne sono contento mi rassicura mi rafforza
E mi ripaga anche delle amarezze delle incomprensioni che certa o meno di altri più esposti più autorevoli anche io ho conosciuto quando il lavoro per realizzare questo obiettivo era più ingrato e meno apprezzato
Senza questa tradizione che si estende per oltre in su un secolo non sarebbe neppure possibile oggi né parlare di sinistra immaginare la sinistra i tutto ciò sono consapevole convinto e soddisfatto
Ugualmente senza con ciò sentirmi in contraddizioni se passo al vaglio in passato se guardo il presente e cerco di progettare per il domani
Qualcosa che mi appaia fondato e credibile penso che la sinistra non abbia futuro se non si presenta e non ragiona come un'altra sinistra rispetto a quella passata e anche in buona parte rispetto a quella presente
Le finalità generali le ultime della sinistra vanno ricollocate in un nuovo universo concettuale dentro nuovi modelli razionali
Non credo che possa avere un futuro e abbia una qualche capacità di attrazione è una sinistra che affidi la propria capacità critica a una logica sistemica
Per cui l'accettazione il rifiuto comprende riguarda sistemi nel loro insieme nella loro interezza nella loro globalità
O che mantenga il classismo lo statalismo fra i suoi fondamenti che resti legata a una concezione del pub della politica del partito del MIUR circa onnipotente calata su cittadini dall'esterno perché fondata su livelli di coscienza che non sono alla portata di tutti
Ma che richiedono una lite una iniziazione una conquista
Che vagheggia il primato della politica sulla Società Civile guardata con diffidenza e distacco
Non credo che il riferimento l'apprezzamento per la tradizione della sinistra europea e anche italiana i Bisca il distacco la critica più decisa verso queste posizioni queste idee che pure sono stati capisaldi essenziali nella storia e nella costruzione di quella stessa tradizione
Se le due cose fossero dichiarate
Ho risultassero nei patti incompatibili io ne sarei molto mortificato e deluso soprattutto perché sarai convinto che la sinistra non non riuscirebbe ad aprirsi la strada verso il futuro
Quando abbiamo deciso di dar vita ad una nuova formazione politica della sinistra abbiamo scelto per identificarsi di riferirci alla democrazia Partito democratico della sinistra la ragione più importante direi essenziale era ed è mi sembra che la democrazia non va considerata come per lungo tempo e da molte parti della sinistra non solo da quelle in quelle di ispirazione comunista sia inteso non va considerato uno stadio apprezzabile apprezzabile
Essenziale se si vuole dell'emancipazione della liberazione delle persone tuttavia incompiuto da completare con qualcos'altro che la democrazia stessa non può dare
La sinistra è stata a lungo convinta e forse in parte lo è ancora o lo è una sua parte che con la sola risorsa democratica si può arrivare solo fino a un certo punto per andare oltre ci vuole qualcos'altro
Scegliere la democrazia per identificarsi per una forza della sinistra significa affermare che la democrazia è la risorsa della liberazione dell'emancipazione del miglioramento della vita delle persone in tutti i suoi aspetti
Che non ci sono traguardi di libertà e di dignità umana che non siano raggiungibili con la democrazia attraverso la democrazia e grazie alla democrazia
Quando da sinistra si ritiene che ci sia qualcosa alla quale viene attribuito valore che non si può chiedere alla democrazia
La cui conquista non può essere affidata alla democrazia il limite l'errore non è né la democrazia ma nel modo in cui da sinistra si pensa che si raggiunta
Scegliere la democrazia per identificarsi per una forza della sinistra vuol dire assumere la democrazia anche come metro di misura della validità dell'appropriazione
Vuol dire affermare una concezione è una pratica della politica non ogni potente e quindi non autoritaria e ancor meno ovviamente totalitaria
Vuol dire collocarsi in una visione laica ragionevole non finalistica o ideologica della storia per cui gli uomini e le donne sono sì capaci di progettare e realizzare i miglioramenti anche grandi nella loro condizione ma sanno anche che questi miglioramenti sono conquiste faticose e reversibili
E che sono fondate sull'esercizio di una responsabilità delle persone individuale e collettiva
Questa è la ragione e la della scelta di essere un partito democratico della sinistra
Dobbiamo dire inoltre in quali termini la sinistra deve cambiare
Bondi cerca cercare le risposte
Io qui dico alcune prime mi parzialissime approssimazione da discutere da verificare ma non sono i contenuti e le risposte ma il carattere e l'ha obbligato vietate la domanda che io qui propongo io penso ad esempio che si tratti di spostare l'attenzione e la cultura la politica i programmi le idee della sinistra
In modo da renderle vive consistenti anche senza affondarle ovviamente suo riferimento a un sistema sociale altroché separato
Mi sembra che la sola via che consente di raggiungere questo risultato e assumere come riferimento essenziale detto tutto quello che ho detto sulla tradizione
Assumere come riferimento essenziale l'individuo la persona
Se ci sono altre risposte cerchiamo l'insieme migliori è un cambiamento fondamentale se è così anche nelle correnti e nelle versioni che hanno respinto che non hanno respinto né sottovalutato i principi e i valori della libertà e delle libertà nel corso di questo secolo la sinistra così come state come l'abbiamo conosciuta
Non ha mai assunto l'individuo la persona come riferimento decisivo nella propria visione nella propria azione l'individuo la persona nella sostanza non è mai stato per la sinistra il protagonista il soggetto poteva essere il beneficiario in termini materiali della trasformazione perseguita dalla sinistra ma non era il motore altri sono stati per la sinistra i motori dei cambiamenti i soggetti e le risorse che si dovevano attivare e tutti tali da trascendere l'individuo la classe il partito lo Stato io credo che la discontinuità culturale e programmatica organizzativa che la sinistra
Deve cercare di analizzare riguardi esattamente questo punto l'individuo la persona devono essere assunti tanto come riferimento teorico quanto come soggetto nella politica come metro di misura e come protagonista dei cambiamenti della loro realizzazione del giudizio su perché su di essi si deve dare dopo il crollo del Muro e dei regimi comunisti si è aperta nella sinistra almeno in Italia
Dove eravamo più il ritardo da questo punto di vista una discussione una ricerca intorno ai rapporti con il liberalismo
Il rapporto con il liberalismo pone alla sinistra la questione più impegnativa perché tocca il punto sul quale il socialismo a le carte meno in regola il punto che considera l'individuo come principio il riferimento della libertà delle libertà
Il socialismo si è fondato su una critica e sul rifiuto di questo cardine del federalismo la liberazione indicata promesse perseguita dal socialismo che pure riguarda individui non può tuttavia essere raggiunte costruita in un'ottica individuale
Con gli individui come protagonisti anzi in questa ottica non può neppure essere percepita perché venga percepita è necessario abbandonare il punto di vista individuale per assumerne uno diverso quello che la classe o della sto la condizione degli individui quindi anche la loro libertà e determinata da strutture le strutture si compongono in sistemi la libertà dunque una conseguenza delle strutture dei sistemi l'azione politica per essere efficace deve mirare alla modifica delle strutture dei sistemi deve essere elaborata e condotta attraverso organizzazioni che esse stesse siano strutturate orientate in modo da poter incidere sulle strutture e sui sistemi la politica non può assumere l'individuo come maître giudice perché se facesse questo perderebbe la capacità di vedere e a maggior ragione di perseguire l'obiettivo vero importante e decisi
Due cose dobbiamo dire e dirci la prima che le aporie nelle quali si è cacciato su questo punto il pensiero socialista si sono rivelate insuperabili
Se si sono voluti mantenere fermi i pilastri di questa concezione si è cancellata la libertà
Se alla libertà si è reso omaggio sia nella teoria che nella pratica si sono dovuti abbandonare quella concezione i pilastri sui quali esse fondato vale a dire una concezione della società una concezione della storia una concezione della politica
Spesso si è trattato di un abbandono di fatto senza fare i conti con le verifiche le correzioni che esso comportava e comporta
Quindi qualcosa di opportunistico che ha continuato a tenere in vita stereotipi culturali e concettuali formule definizioni identificazioni alle quali non corrisponde più una teoria il pensiero che ne giustifica e da loro senso
La seconda cosa è una domanda e una risposta
è vero che a partire dall'individuo e dalla sua libertà assumendo l'individuo come risorsa e soggetto è impossibile per la sinistra progettare e percorrere impropri itinerario
O non si hanno invece oggi in condizioni oggettive e soggettive per con gli obiettivi della sinistra possono finalmente essere pensati e realizzati a partire dagli io dico dai suoi bisogni dalle sue capacità dalle sue aspirazioni e affidandosi al suo giudizio alle sue scelte alle sue decisioni
Io credo sia così
E se è così allora non solo la democrazia ma anche il liberalismo non sono dimensioni non dico non congeniali ostiche per la sinistra alla sinistra non deve né censura Sinners maturarsi
Per essere partecipe dell'una e dell'altro
Non ci sarà più una posizione la destra che salterà l'assoluto individuale e un'altra la sinistra che salterà l'assoluto sociale
Il riferimento essenziali in termini sociali e politici della libertà e della politica sarà per tutti gli individui individui le persone e ci sa
Un modo di destra di pensare e di sentire l'individuo
Di sentirsi individui ci sarà un modo di sinistra e a questi corrispondono modi diversi di ragionare culture diverse e modi diversi di intendere i vantaggi e svantaggi diverse priorità diversi funzionamenti della società
In base a questa valutazione delle possibilità che si offrono oggi deve occasioni consentita dalla crescita delle conoscenze e delle comunicazioni della disponibilità di beni materiali e di servizi di quello che Marx definiva lo sviluppo delle forze produttive
Possiamo identificare la democrazia e liberalismo come riferimenti comuni di una civiltà condivisa
Sulla base dei principi condivisi del liberalismo e della democrazia
E sulla base del livello di civilizzazione che ne deriva la competizione tra destra e sinistra non solo non è destinata ad evaporare o ad esercitarsi su margini distretti è poco rilevante
Ma può assumere assumerà sempre di più evidenza importanza grandi per le conseguenze che ne derivano
In quanto le scelte si esercitano su alternative che di volta in volta si presentano e che devono avvenire la piena responsabilità di su tutti i cittadini
Mai nella storia umana credo si possa dire è questa la nostra maggiore responsabilità
Sono esistite condizioni tanto favorevoli per rendere possibili decisioni rilevanti da parte della generalità o di una grandissima maggioranza delle persone
Non sono vere le due che qui equazioni destra uguali individua i suoi interessi egoistici sinistra uguale Società e bene comune l'alternativa non è
Fra queste due false o comunque troppo rigide e unidimensionale di equazioni una sinistra che l'accettasse una subisse sarebbe liquidata
L'alternativa che dobbiamo pensare costruire fra un modo di destra di considerare l'individuo
Selezione competizione assoluta egoismo isolamento mors tua vita mea gioco a somma zero e uno di sinistra la convenienza della cooperazione l'importanza delle relazioni gioco a somma positiva
La sinistra per caratterizzarsi non deve affatto mostrarsi restie a vedere nell'individuo il punto di riferimento il criteri di misura di programmi di cambiamento economico sociale e culturale e dell'azione politica deve fare esattamente l'opposto
Deve saltare il valore degli individui consapevole del fatto che già oggi questo valore e a un livello tale per cui far leva su di esso consente anzi impone di fissare raggiungere traguardi molto impegnativi
Di realizzare conquiste molto complesse tanto nel campo dei diritti quanto in quello della crescita
Consapevole inoltre che il numero di individui che sono ad un alto livello qualitativo non è scarso ma è già grande tende a crescere molto rapidamente
Consapevole infine che la sua stessa azione a fra i suoi obiettivi più importanti e permanenti quello di accrescere tanto il numero degli individui in condizione di attingere ad alti livelli di qualità
Quanto il punto al quale si trovano questi stessi livelli soprattutto la sinistra deve guardare all'insieme delle capacità di cui effettivamente gli individui dispongono conoscenze e informazioni sentimenti desideri aspirazioni abilità naturali o acquisite e soprattutto relazioni questo le relazioni cioè i rapporti
So concludendo
Con gli altri individui di qualunque tipo è il punto sul quale la sinistra deve concentrare particolarmente la sua attenzione la destra propende infatti per una concezione dell'individuo che spesso viene definita assoluta
Cioè sottratta da un ad ogni vincolo e fra i vincoli si considerano anche i rapporti con gli altri individui e in fin dei conti di altri individui in se stessi
Non è vero che qualunque relazione di per sé rappresenterebbe un condizionamento e quindi una violazione delle idea assoluta di individuo questa teoria
Giustamente viene considerata congeniale alla destra e niente affatto congeniale alla sinistra ma non ha alcun fondamento la pretesa di ricondurre a questa concezione il liberalismo tutto interno
Nulla infatti autorizzato considerare le relazioni con altri individui un vincolo e non una ricchezza per l'individuo stesso
Più coi che una concezione assoluta questa appare a me una concezione autistica dell'individuo un modo per comprimere bloccare chiudere l'individuo non per valorizzarlo per promuoverne ed esaltarne la espansione
C'è intanto una parte grande del pensiero liberale del passato e anche del presente
Dahrendorf per esempio con la sua teoria delle opportunità Habermas con la sua teoria dell'agire comunicativo ma sono solo gli esempi più a portata di mano di una lunga ricchissima tradizione di una di un amplissimo Panorama odierno
Tantissimi sono coloro che da liberali
Lavorano intorno alle relazioni nelle quali sono coinvolti gli individui e che lo fanno convinti che in esse si identifichino gli ambiti di libertà o al contrario di soggezione di arricchimento o di impoverimento dell'individuo stesso
Ecco io penso che questo debba essere considerato un filone di pensiero non a fianco della sinistra ma partecipe a pieno titolo costitutivo della sinistra c'è poi il pensiero sociale politico di ispirazione cattolica mi riferisco alla persona all'implicazione della persona come centro dell'interesse come fonte di risorse di energia
Chi mai potrebbe sostenere che usare il termine persona per parlare dei diritti delle libertà del valore degli uomini e delle donne
Sia riduttivo rispetto all'uso del termine individuo ma con la parola persona senza perdere nulla della irriducibile sul singolarità di ciascuno
Senza minimamente intaccare il riferimento essenziale all'individuo ci si apre a considerare le relazioni dell'individuo e fra gli individui tanto che si può dire che con persona si intende l'individuo in relazione con altri
Relazioni che a loro volta definiscono ambiti un insieme di persone di individui che sono collegati fra loro definiscono comunità
Non è proprio un caso che alla comunità prestano attenzioni greco le correnti del pensiero di pensiero che valorizzano con l'individuo le sue relazioni si tratti di correnti liberali
Vedi il panorama statunitense o di quelle cattoliche anche questa è credo una componente della sinistra a pieno titolo
Noi intendiamo porre apertamente il problema i cattolici e anche i popolari dell'Ulivo dove fate risiede nella vostra specificità la vostra originalità il vostro apporto non è forse qui nella originalità e nella vitalità di una cultura di questa cultura Marini ha ripetuto più volte anche a Gargonza
Che non vuole morire socialdemocratico e perché mai dovrebbe capitati quando la sua cultura e la sua tradizione sono altri sono tutt'altre che saudite caduche
Piuttosto mi sembra che Marini cada poi in contraddizione palese quando si mette ad esaltare
E a fare il tifo per il partito socialdemocratico fatto da altri allora a me viene il dubbio
Che la questione per Marini sia quella comunque di garantire a se stesso e fra se stesso e da altri con cui pure oggi collabora
Una insormontabile divisione distinzione che è poi divisioni
Dice di non voler morire socialdemocratico perché vuole morire mi sembra abbarbicato allo schema partitico a costo anche di sacrificare di non rendere fruttuoso
Quanto potrebbe un ricchissimo battaglie bagaglio di idee e di esperienza c'è poi la tradizione la cultura più specificamente socialista propria del movimento operaio
Questa tradizione questa cultura ed esperienze che ne sono scaturiti hanno messo al centro dell'attenzione dello studio dell'intervento i rapporti sociali
Una volta che ci si liberi dallo schematismo struttura visti questi stemmi come si eliminino le conseguenti rigidità si tratta di un accumulo straordinariamente fecondo
La conoscenza
Lo studio delle relazioni fra gli individui la valutazione dei meccanismi gerarchici e di dominio la critica di tali meccanismi
La ricerca di nuovo difforme istituti innovazione culturale per modificarli e renderli permeabili ai principi di libertà di eguaglianza
Della dignità che la sinistra di ispirazione socialista il movimento operaio a Namur ammassato nel corso dei decenni in questo campo costituisce un patrimonio straordinario
Che una volta disincagliata dei vincoli ideologici può offrire un ricchissimo materiale e un grande impulso all'innovazione della sinistra
Infine una cosa pur brevissima sulle componenti e le correnti della sinistra che non hanno un'ispirazione un'ascendenza operaie socialisti Ca'
In fondo a guardar bene sono più di trent'anni dagli anni sessanta e comunque dal sessantotto che nella sinistra agiscono raggruppamenti riviste e movimenti che hanno altre culture altre logiche rispetto a quelle del movimento operaio del socialismo
Una parte grande dei giovani da trent'anni in qua che quindi oggi diciamo sono dai sessanta in giù
Non sono più giovane
Si sono affacciati alla partecipazione alla lotta politica hanno fatto le loro come si dice prime esperienze attraverso quei canali e quelle occasioni
Ne hanno condiviso valori e culture de anche se poi sono entrati nell'alto e spesso anche le organizzazioni politiche e sindacali
Dell'associazionismo nella sinistra tradizionale e lo hanno fatto senza dimenticare i rifiuti rifiutare quelle prime esperienze
La più strutturata politicamente l'esperienza ecologista che ha confini più ampi e diramazioni più ricche e varie di quelli che si identificano oggi negli ma ce ne sono molte altre a cominciare ovviamente da quella femminista di gran lunga più importante per profondità e conseguenze tutte queste esperienze hanno questo voglio dire un denominatore comune
Fanno riferimento agli individui alle persone
E soprattutto concentrano l'attenzione sulle relazioni che si instaurano fra di loro uscendo dagli schemi strutturali e sistemici del socialismo della sua teoria della sua pratica dei suoi stereotipi e delle sue priorità
L'attenzione
All'individuazione civici vale la loro condizione della loro esperienza le relazioni che si instaurano alla volontà che esprimono e alla capacità che dimostrano di assumerne la responsabilità
Per governarlo ed essere il più possibile padrone può fare un eccellente punto di orientamento per ripensare anche lo stato sociale
Enrico Morando che è in ritardo proprio per i compiti del suo ufficio in quanto aveva una in quindi attiva riunione questa mattina sul documento di politica economica e finanziaria mi ha promesso impegnato che dirà poi con precisione competenza assai maggiori di quelli di cui posso disporre io su questa materia
Su cui mi limito a qualche suggestione per sottolineare quanto anche qui ci sia da innovare né i fatti e nelle idee
La sinistra ha elaborato e definito il concetto di sicurezza in una fase in cui la società era molto rigida e standardizzata molto più di quanto lo siano
Quando i dati oggettivi e la percezione soggettiva della sicurezza erano del tutto diversi da quelli che si incontrano circolano oggi per affrontare il tema dello stato sociale in tutte le implicazioni oltre a commetterlo con la spesa pubblica nel suo insieme dobbiamo riferirlo al lavoro e la sua organizzazione alla sua distribuzione a questo fine dovremo affrontare questioni di frontiera e tuttavia cruciali negli anni nei decenni futuri con ogni probabilità le persone un numero crescente di persone comporranno il loro reddito complessivo attraverso più redditi parziali provenienti da attività diverse
Il lavoro non saranno e l'esperienza di una persona sempre uguale a se stesso cambierà nella vita più di una volta
E i lavori Diversi sia che li si svolga contemporaneamente che sia che si passi nel tempo dall'uno all'altro avranno con ogni probabilità anche caratteri e segni sociali diversi potranno essere lavori dipendenti lavori autonomi lavori misti
Anche per questi motivi le politiche volte a creare nuove occasioni di lavoro non possono più ispirarsi a criteri uniformi standardizzati e rigidi
I parametri classici di classificazione identificazione sociale diventeranno sempre meno significativi lo su un stanno già diventando e non solo in virtù di influenze culturali
Ma in conseguenza didattiche secondo categorie tradizionali potremmo definire strutturali
Per questo motivo penso che noi dobbiamo proporci anche facendo ricorso agli strumenti statutari previsti per le Autonomie tematiche
Di conoscere e di dare evidenza e rappresentanza a tutte le forme oggi largamente trascurate addirittura sconosciute
Di lavoro nuovo di lavoro autonomo il lavoro misto
Nel quale cioè non è possibile tracciare con nettezza il confine fra lavoro autonomo il lavoro dipendente fra professionalità e imprenditorialità
La fornitura di servizi finalizzati alla sicurezza deve diventare elastica deve differenziarsi per adattarsi alle domande all'aspettativa aspettative le più diverso in continuo mutamento
La sicurezza deve predisporsi per Inter pervenire soprattutto nei passaggi nei momenti critici della vita delle persone
Quando diciamo lavoro non parliamo soltanto di riforma delle politiche sociali riferite alla spesa pubblica o alla sicurezza garantita dalla mano pubblica gestita è garantita dallo Stato dobbiamo pensare anche alle politiche concrete che fa il sindacato
Quali sono i parametri contrattuali cosa si compra oggi
Oggi l'Unità contrattuale fondamentale ancora in termini culturali prima ancora che
Specificamente sindacali il salario hanno un salario triennali il salario di una vita questa il fondamento della contrattazione che viene intesa come quella vera
Boy si contatta anche su ambiti più delimitati ma quando ciò avviene sia la percezione di perdere forza potere incidenza ma questa sempre meno visconte una realtà dei lavori delle relazioni e delle spie tattile che li accompagna nel caratterizzano il pilastro essenziale e strategico di decenni di politica contrattuale
E di cultura di azione sindacale è stato la stabilità e la continuità del posto di lavoro
Su questo si è costruito il sindacato il potere contrattuale gli istituti e le forme della contrattazione oltre che i binari sui quali sono avanzate le politiche della sicurezza sociale oggi tutto questo c'è sempre meno e soprattutto viene sempre meno riconosciuto come un valore
Quale o quali devono essere quindi le nuove unità di contrattazione non dico che si debba passare come a Silicon Valley dal contrattare il salario del triennio a contrattare quello dell'ora ma siamo proprio convinti che non si possono identificare unità di lavoro da contrattare che non siano quelle del salario della vita
Vogliamo promuovere un confronto con persone che hanno esperienza sindacale a tutti i livelli e su di esse riflettono
Composizioni anche diverso ovviamente dalle nostre da venire importante che lavoriamo con tutti quelli che vedono anche in questo campo la necessità dell'innovazione
Perché l'innovazione non è un lusso una divagazione che si può concedere all'azione politica mentre l'azione sociale obbligata la continuità
Alla iterazione innovazione necessaria sull'uno e sull'altro terreno e anzi l'una e condizione
E sostegno dell'altra c'è a sinistra una cultura solidissima radicati in modo profondo quasi un habitus ma secondo me ormai definitivamente obsoleta questa cultura considerai configura le alleanze attraverso una lettura della Società statica a blocchi si dice ad esempio che le alleanze politiche devono corrispondere a una convergenza sociale è giusto fra impresa lavoro intelligenza ma penso che questo obiettivo non viene raggiunto se ci si muove con un'idea della società articolata in insediamenti sociali stabile a classe operaia gli imprenditori gli intellettuali la politica delle alleanze non funziona più comunicazione di grandi eserciti strutturati o strutturali quella è una visione statico corporativa
L'alleanza fra impresa lavoro intelligenza è assolutamente necessaria ma la si attiva sulla base delle scelte delle linee programmatiche e i criteri che vengono assunti per valorizzare una risorsa piuttosto di un'altra
Delle procedure delle strade che vengono individuate delle volontà e delle risorse che vengono stimolate per raggiungere questo o quell'obiettivo
C'è un modo di concepire di organizzare la sicurezza sociale che unifica lavoro dipendente lavoro Antonucci Ovadia anziano uomo e donna ci invece un altro modo sicuramente oggi prevalente che mantiene divisi questi stessi interessi
Che non possono far altro che contrapporsi in modo corporativo si può dire
Io ho stato ti garantisco l'Astico sicurezza ovvero io stato ti aiuto a costruire terrà o la garantisco ad alcuni e a tutti fino a questo punto e poi li aiuto a proseguire nel costruire
Si può lavorare agire utilizzare le risorse pubbliche in modo che si riduca sempre di più l'area che ha bisogno di una sicurezza garantite concessa dall'esterno
E invece si accresca sempre di più l'aria di coloro che sono in condizioni di costruirsi sulla base terminati aiuti lady di determinate certezze
La loro sicurezza la stessa riflessione
Possiamo cominciare a pensare di ridurre bonificare la burocrazia attraverso il trasferimento alla società e alla società organizzata per esempio le professioni
Di alcune funzioni fin qui attribuite in maniera indiscutibile dogmatica allo Stato la domanda investe moltissime attività e moltissimi aspetti della vita quotidiana dei cittadini si può persino applicare
E l'ultimissima cosa che voglio dire perfino alla scuola che pure è un ambito nel quale devono esser considerati aspetti di qualità sicuramente molto delicati e impegnativi
Ma aspetti specifici di qualità si pongono in tutti i servizi e in tutti i casi nei quali devono essere garantiti determinati standard fosse anche soltanto quello della universalità la domanda di istruzione crescerà enormemente
Noi stessi ci proponiamo di farla crescere nel modo più rapido e intenso
Per una gran quantità di motivi che vanno dall'affermazione di un diritto fondamentale alle prospettive dello sviluppo economico alla capacità di competere sui mercati mondiali a livello di civilizzazioni
è una domanda che crescerà dovrà crescere vogliamo che cresca in termini quantitativi e qualitativi
L'offerta dovrà dunque non solo aumentare ma affinarsi differenziarsi articolarsi in compiti corporale una grande capacità di innovazione di aggiornamento dei servizi che è in grado di fornire non credo si possa far fronte ad una crescita quantitativa e qualitativa della domanda e dell'offerta di servizi per l'istruzione
Quale quella che ipotizziamo e dobbiamo comunque promuovere senza creare le condizioni per cui si mobilitino in questo settore altre risorse oltre quelle dello Stato
E non penso solo a quelle della Chiesa o degli industriali pensò un modo di guardare a questa questione per cui attivare un'impresa che fornisce servizi per l'istruzione diventi normale come attivare qualunque altra impresa
Dovranno esserci evidentemente regole procedure e garanzie specifiche ne pensa ad una forma idiota di privatizzazione dell'istruzione
Penso invece che come in altri servizi anche per i servizi di istruzione si debba arrivare ad una distinzione la fornitura hard
La danza in uno spot sicuramente prevalentemente lo Stato che garantisce comunque livello l'omogeneità del servizio l'offerta sorte d'articolare secondo esigenze che cambiano crescono
Che non sono strutturate in modo permanente standardizzato ed è affidato ad un altro la pluralità di soggetti sono domande questioni che non a caso definito di frontiera ma se vogliamo davvero impegnarci per innovare le politiche sociali affrontarle diventa a mio avviso obbligatorio
Mi scuso e vi ringrazio per la pazienza termino dando soltanto una brevissima informazione
Su che cosa intendiamo fare per darci quel minimo di struttura organizzata della quale abbiamo bisogno
Pensiamo di costituire un centro d'iniziativa per l'innovazione
Della politica e della sinistra
I termini sono contenuti anche in una dichiarazione che all'inizio della seduta del pomeriggio vi distribuiremo e che si propone venga approvata come atto conclusivo di quest'incontro
Ci doteremo inoltre dobbiamo coordinarci soltanto di strumenti funzionali di
Comunicazione e di coordinamento
Abbiamo progettato un agenzia telematica settimanale disponibile sia via internet sia stampa
E abbiamo pensato di poter ricorrere oggi c'è anche già in distribuzione un volumetto che raccoglie il lavoro che abbiamo prodotto in questo ultimo anno
Dei Quaderni che due o tre volte l'anno escano quando abbiamo qualcosa da dire e pensiamo che l'abbiamo fatto abbiamo elaborato qualche idea in un modo decente
Dal punto di vista diciamo così operativo uno snello coordinamento esclusivamente funzionale diciamo con una parte compagni quel Cini e De Chiara che si occupa di questi strumenti della comunicazione e dell'informazione e per gli affari diciamo più generali
Il compagno Maurizio Chiocchetti con funzione di vero e proprio coordinatore e io te li darò una mano insieme con i compagni mancina e Morando che fanno parte degli organismi ho chiesto al compagno Matteoli
Di integrare non mi ha dato ancora risposta
Comunque la funzione necessaria
Spero che sia lui se non sarà Luís vedremo a chi altro poterlo proporre a o Polo proposto di aggiunge sia in questo gruppo operativo per assicurare i contatti tra tutta la gran quantità di se istanze cogli riviste occasioni interlocutori che diversi da noi tuttavia hanno esigenze e propositi conciliabili o convergenti
Per quanto riguarda diciamo il modo di funzionare politicamente pensiamo di non dover costruire alcunché
Pensiamo di procedere come abbiamo proceduto fin qui quando sentiamo il bisogno la necessità di discutere approfondire qualche argomento di verificare qualcosa in talento politico lo facciamo sapere a tutti i compagni della direzione
E laddove esistono forze che con noi hanno che con questo diciamo programma di ricerca che con questo intento di lavoro hanno un rapporto non episodico ci si unisce si fissa il giorno e il luogo si stabilisce l'ordine del giorno e poi chi è interessato viene questo non soltanto per rispettare la realtà delle cose e per non gonfiare ac rischiando di far la fine della rana esotica ma anche per una convenzione profonda
La convinzione cioè che fra i tanti caratteri essenziali
Del rinnovamento della politica e dell'organizzazione della politica deve esserci il carattere
Del federalismo
Che la struttura politica nuova di cui in questo Paese va avviata la costruzione debba a vere appunto una articolazione caratterizzata da piene autonomie e responsabilità di carattere federato
Che ringrazio ancora e speriamo che la vostra noia non sia stata eccessiva
Allora noi facciamo queste proposte per quanto riguarda lo svolgimento dei lavori cominciare ovviamente subito la discussione fare un breve intervallo dalle tredici e quindici alle quattordici e trenta riprende le quattordici e trenta per terminare la discussione alle diciassette e quindici al massimo diciassette venti stante che viene un orario tassativo delle diciassette e trenta per quanto riguarda la tavola rotonda che come sapete costituisce la parte ultima dei nostri lavori per la durata degli interventi noi proponiamo dieci minuti questo perché vorremmo che tutti coloro che hanno chiesto chiederanno la parola possano parlare
E le iscrizioni a parlare e Gianni abbiamo numerose coloro che non si sono ancora iscritti intendono farlo troveranno presso la segreteria un apposito modulo
Quindi ciò premesso credo possiamo cominciare subito esita parlare i compagni Erminio Quartiani dopo di lui parlerà Gianfranco Pasquino
Raccomando a tutti il rispetto dei tempi perché sollecitare gli parlai una cosa orribile sei subito
Parlo coi giornalisti
Quando ci si impegna a condividere un percorso comune
è necessario garantire condizioni minime perché agli intenti
Possono seguire atti conseguenti illeggibili nel senso di una disponibilità di tutti al confronto senza pregiudizi ora il percorso comune che abbiamo intrapreso
Sappiamo che origina per molti di noi da condizioni che hanno caratterizzato e segnato
La nascita del PDS e ci hanno accomunato come da altre occasioni battaglie referendarie per l'adozione del sistema maggioritario nelle quali è prevalsa diciamo così la sintonia
E non la diversità degli approcci che pure erano evidenti tra di noi
L'ultimo congresso è stato un passaggio che ci ha offerto la possibilità di compiere un salto di qualità un salto in avanti
Lo abbiamo fatto confrontandoci apertamente su una serie di emendamenti
Condivisi in toto o in parte
Che hanno contribuito a determinare gli esiti finali del congresso del partito
Ora si tratta di capire se questo percorso comune
E questa base comune raggiunta nel corso del congresso fossero una coincidenza
Un momento di incontro o di o di convergenza quasi casuale
E credo che anche l'assemblea di oggi serve a dare una risposta a tutto ciò
Cioè a dire se ci sono le condizioni per continuare a lavorare a proporre a elaborare
Facendo l'insieme utilmente per il partito e per la sinistra italiana oppure se non sia meglio sciogliere diciamo così un'associazione tra sodali che proprio perché nessuno ci ha imposto Necci ha costretto ci costringe a farla sopravvivere a se stessa per vivere deve rinvenire il senso la direttrice di marcia farci riconoscere l'utilità e la possibilità di sostenere posizioni comuni su alcune questioni nodali che richiamava anche Petruccioli nel suo intervento introduttivo proprio per dare compimento alla transizione democratica e alla modernizzazione del nostro Paese ora credo che anche costituendo cin con Ponente questa deve essere aperta e libera da vincoli e da pregiudizi
Per sapere invece riconoscere e valorizzare le diversità che vivono questa anche nella determinazione nelle determinazioni che ne segnano pubblicamente l'immagine o ne coordinano di iniziativa
Io credo che la pluralità di vedute e di culture che caratterizzano quest'area del partito solo il punto di partenza un valore non l'ostacolo da rimuovere proprio perché confluiscano in modo aperto verso una visione condivisa che ci consenta di agire sulle grandi questioni strategiche
Sul quadro delle convenienze politiche date per contribuire insomma dare un segno profondo di innovazione nella cultura e nell'operare della Sinistra democratica
E allora occorre chiarirci su un punto che è spesso usato anche dai nostri detrattori
In questa componente non è appena
Una partita alla fine della quale il risultato dirà se ha vinto il riferimento alla socialdemocrazia o al socialismo liberale oppure il liberalismo democratico e di sinistra
Se così fosse
Si opererebbe una cesura culturalmente pericolosa
Non siamo noi a dover a definire quale debba essere la missione la missione che abbiamo assegnato al PDS il quale è già parte costitutiva lo diceva anche Petruccioli dalla grande famiglia dell'Internazionale socialista questo riferimento è alla base del fatto che noi agiamo ci proponiamo di lavorare come componente di un partito che così è percepito dallo mi dall'opinione pubblica
Loro stanno i credo ridiscutere questa scelta stanno invece delineare una proposta che possa far svolgerà PDS un ruolo che sia all'altezza di questa missione
Che possa fare del PDS uno spazio aperto da cui muove una nuova sinistra protagonista nell'Ulivo di una profonda riforma della politica e dello Stato
E nell'essere propositivi
Per una compiuta la trasformazione del PDS in partito della sinistra di governo che guarda al di là dell'esigenza di confermare la propria esistenza o la propria rappresentanza che si motiva la funzione di una componente come la nostra
Il cui DNA e quello non della contrapposizione ma quello della proposta ed è la proiezione esterna oltre i confini della stessa sinistra così come sino ad oggi l'abbiamo conosciuta
Quella sinistra che ha sempre vissuto più di alterità che di responsabilità
E che soffre nel suo corpo vivo e nel suo pensare ancora vinto di incrostazioni talora populistiche
Talora giustizialiste
Ma l'altra organici mistiche
Quella sinistra che più
Che
Al più sa produrre
Nell'impatto con la responsabilità di governo un impasto di moderatismo e gradualismo non sufficiente a delineare una credibile fisionomia di agente dell'innovazione di sistema
Invece la nuova sinistra può essere il soggetto dell'alternanza si misura la propria utilità
Sul dispiegarsi di un nuovo rapporto tra libertà e Poteri tra libertà e diritti tra libertà emeriti tra libertà e doveri verso la collettività ed è questo credo l'orizzonte entro cui si inscrive la ricerca anche di un nuovo riformismo per la sinistra italiana
Ed è qui la sfida con la destra quella di una sinistra delle libertà
Che sa mettere in campo un credibile progetto modernizzatore che offre sbocchi a quel protagonismo sociale e individuale culturale e produttivo
Che sino a oggi si è orientato maggioritariamente dobbiamo ricordarlo verso la destra verso la destra liberista o verso suggestioni identitarie basate sulla risorsa territoriale contrapposta a quella nazionale
è qui che si gioca il consenso per governare e insieme innovare
Non so se questo per fare questo sia sufficiente un riferimento all'Ulivo certo questa è la base di partenza alla quale dobbiamo guardare so tuttavia che dobbiamo partire da da questa sinistra
Per darle una nuova dimensione e so che questa componente può contribuire ad attivare risorse competenze relazioni sociali e politiche
Per dare fisionomia realizzabilità anzitutto a un radicale progetto d'innovazione della struttura pubblica
Nel segno di una profonda liberalizzazione del mercato
Di un nuovo sistema di welfare che accompagni la crescita di una più compiuta cittadinanza di un nuovo sistema istituzionale che prevede l'autogoverno insieme delle comunità locali e dei corpi sociali organizzati
E allora il riformismo del due mila delle su questi punti assumere carattere di radicalità
Deve essere cioè il liberale in economia federalista nelle istituzioni e solidale nella società
E questo è anche il terreno su cui si può innestare l'innovazione della tradizione del movimento socialista europeo
Per dare nuovo scope sviluppo la democrazia i diritti alle aspirazioni delle persone per dare nuovo sbocco
Alle politiche di inclusione e di riduzione delle diseguaglianze che non sono solo tra individui ma anche tra territori e tra gruppi sociali
E in questo senso penso possa valere la pena di far vivere una componente per la quali risulta evidente che è questi che solo queste le finalità che la riconducono
O di spazi da ricavare all'interno del partito
Non si tratta cioè di rivendicare spazi ma di contribuire anche con il nostro lavoro il nostro organizzarci a crearne di spazi a disposizione di tutti coloro che non ricerca non nella politica e nei partiti
La soddisfazione di interessi che passano ormai tutti possono ormai trovare soddisfazioni in altre innumerevoli forme organizzate
Ma ricerca nel luogo in cui idee competenze possono tradursi in potere a disposizione dei singoli per la realizzazione di un progetto di governo della cosa pubblica
Ed è questa penso d'ispirazione che ci può e ci deve guidare anche nell'avviare l'esperienza di questa nuova componente nella quale ci unisce il comune è un tema intento
Di fare correva e l'innovazione più velocemente di quanto sino ad oggi il PDS abbia saputo fare
Allora ad essa la parola Gianfranco Pasquino Olmetto la dizione della scheda offre lo stesso anche perché apparirà sì perfetto Roland Hanna Giuliana
La relazione di Claudio Petruccioli che è stata mio modo di vedere ottima io l'ho già detto per sin troppo buona gli ho detto nel senso che c'è ci sono moltissime cose originali
Moltissime cose utili e moltissime cose che sono controverse giustamente controverse e che quindi a aprono grandi spazi alla discussione
Dire subito che sono perfettamente d'accordo su tutta la parte istituzionale della relazione di Petruccioli che ha fatto benissimo e credo che abbia in mente posto sulle spalle degli ulivisti in Commissione bicamerale un peso tremendo perché se accettano quello che Petruccioli ha detto dovrebbero la fine votare contro
I documenti che sono stati li presentati mi auguro che abbiano non soltanto il coraggio per farlo ma anche la possibilità tecnica per farlo perché temo che alla fine ci sarà una cosa un po'come dire garibaldina al momento dell'approvazione
E non intervengo sulla parte istituzionale perché per l'appunto Claudio è stato bravissimo io condivido e quindi non dico nulla tranne che ricordo che la la come dire il il percorso istituzionale non finisce in quella Commissione e quindi si apre poi tutto lo spazio parlamentare e eventualmente per riuscire a recuperare quello che si fosse perso che si è perso nel dibattito in Commissione internet intervento invece sul sopra vero e proprio dell'Ulivo e quindi dell'Ulivo e degli ulivisti per così dire tanto per cominciare e credo che sia giusto quello che che Claudio sottolineato verbalmente
E cioè che l'Ulivo deve essere concepito come un movimento e io traduco questo quindi come qualcosa che deve essere ancora fatto cioè che l'esperienza elettorale dell'Ulivo dell'aprile novantasei
Era un momento di coagulo necessario largamente difensivo e che in realtà non ha avuto uno sbocco costi come dire costitutivo uno sbocco efficace e poi nel momento invece in cui si deve fare politica e credo che l'indicazione del movimento significa che noi dobbiamo riprendere da quell'esperienza da quel punto e portarla molto più avanti
Molto più avanti in due direzioni
Una direzione che riguarda io sono iscritto al PDS una direzione che che riguarda il PDS cioè credo che noi dobbiamo continuare a premere non solo per avere spazi perché può essere importante non solo per avere posti che è importante
E ma per avere invece influenza sulle politiche e quindi credo che ci sia uno spazio che dobbiamo aprirci all'interno del PDS per incidere efficacemente sulla sedi politiche
Ricordando fra l'altro che il segretario molto spesso al almeno come dire dal punto di vista della sua enunciazione generale accetta alcune nostre politiche e dopodiché se ne va allegramente in direzioni che non sono necessariamente congruenti con la sua citazione
Ha accettato
La l'emendamento grande sul sull'Ulivo e dopodiché non ha fatto seguire azioni concrete
Accettato in sede di congresso l'emendamento sulle riforme istituzionali Barbera ed altri dopodiché si sta comportando in Commissione bicamerale contraddicendo
Il senso e la portata di quell'emendamento ha sostanzialmente capovolto la posizione della sua della sua corrente la chiamo per proprio chiamano così sul welfare e ha però quest'anno e quindi accettando largamente quello che dicevamo noi ma non vedo ancora gli esiti di queste di questi capovolgimenti
E credo che dobbiamo essere molto attenti e molto incisivi per spostare la linea complessiva del partito in questa direzione
Ma quello che mi interessa di più
Riguarda gli altri componenti dell'Ulivo cioè le altre componente dolori e cioè i Verdi IPO corali e in prima battuta e poi naturalmente a quello che sta intorno all'attuale coalizione di governo
Credo che e ci siamo di fronte certo a una ripresa partitica in qualche modo sotto puntate forme ha un'impresa anche peggiore perché da un lato c'è una come dire una componente partitica ma dall'alto c'è un tentativo di riportare la politica italiana verso il centro
Il centro dello schieramento il centro paludoso dello schieramento come direbbe
Divergere e questo sarebbe esiziale per qualsiasi tipo di attività e per qualsiasi tipo di mutamento se il centro di dente luogo della politica non possiamo aspettarci ovviamente nessuna innovazione
Possiamo aspettarci qualche tentativo di restaurazione ma certamente non cambiamento né istituzionale e politico trovo che questo è il pericolo più grande di quello che sta avvenendo attualmente ed è il pericolo più grande che per timore di perdere gli alleati forse forse necessari sia il Polo che l'Ulivo non siano in grado di chiamare il bluff di coloro che vogliono questa politica richiamerò puramente e semplicemente neo centrista
Credo anche che ci sia un problema aperto con Rifondazione che forse il punto sul quale non sono d'accordo con con Claudio perché penso che con Rifondazione bisogna anche qui stabilire chiaramente quali sono le regole del gioco e quindi che attestava dire che ci sono momenti di alleanza necessaria ma ci sono momenti di conflitto che sono molto più frequenti e che debbono essere chiariti fino in fondo per fare emergere accuratamente quali sono le strategiche
Dei due dei due come dire i due attori fondamentali nell'ambito della sinistra e quali sono gli sbocchi che ci prefiggiamo cioè bisogna che si sappia che Rifondazione difende posizioni largamente conservatrici e che è assolutamente contraria quasi tempo di espansione del dell'Ulivo come movimento nel senso che le dava Petruccioli
Qui si apre il problema delle della cultura politica
Io credo che possiamo anche discutere di questo mi pare una discussione complicata e che certamente Claudio ha fatto bene a inserire il suo discorso ma credo che bisogna anche qui chierici che non siamo tutti diventati liberali
Ed io continuo a ritenermi fondamentalmente quello che nella nella scheda che avevo proposto dove si chiede provenienza avevo detto azionismo torinese che trovo che sia una componente culturale della si mi sta per quanto minoritaria certamente significativa e credo che però dobbiamo fare un passo avanti cioè non possiamo pensare che l'Ulivo sia una pura e semplice somma di culture politiche
E non una pura e semplice somma di identità politiche
Ma deve essere qualche cosa che va be'inoltre ricerche crea produce una nuova cultura politica perché soltanto facendo questo si rinnova sia il socialismo che liberalismo e produce il una identità poi GA diversa rispetto al passato perché non ha più radici in senso specifico partitiche ma invece radici sostanzialmente programmatiche se vogliamo possiamo dire ideali e programmatiche
Credo che questo sia il punto cruciale cioè non c'è problema cioè si può anche cercare di recuperare di rilanciare un'esperienza socialdemocratica
Si può cercare di utilizzare un'esperienza ecologista
Si può utilizzare il pensiero sociale cattolico purché tutto questo non significhi che dietro ci stanno dei partiti che negoziano fra di loro e non ci stanno invece dei progetti che nel corso del tempo si confrontano e di volta in volta esprimono delle sintesi più alte
Io non ho niente contro coloro che vogliono morire democristiani purché lo facciano subito adesso di morire
Moglie
Il che e nonché per essere precisi perché vorrei che morissero subito come democristiani per risorgere
Per qua affrontare il compito che ci siamo posti
Cioè solo se muoiono democristiani adesso possono affrontare il compito che noi chiediamo si accuccia le per rinnovare la politica e le istituzioni di questo Paese e cioè per risorgere come noi tutti dovremmo risorgere e cioè bipolari ulivisti e maggioritari grazie
Allora Giulia Rodano dopodiché si parlerà compagno Ugo Mazza della sinistra del partito ora anche io devo dire considera la relazione di Petruccioli ottima la cosa non è rituale Petruccioli diversa perché non è di appena sempre quindi
Quindi e la considerò ottima e da questo punto di vista è anche difficile intervenire per la verità
Nel senso che diciamo è difficile scegliere la cosa su cui parla io volevo tornare su un punto che adesso vedo sul quale anche Adornato Pasquino che è la questione dell'Ulivo nel senso che il punto credo che noi dobbiamo riflette un solo perché ci hanno chiamato cosa che non ci dispiace ulivisti ma credo che qui ci sia ancora un punto da approfondire quando la nostra vicenda è cominciata
Noi siamo stati ci siamo spesso interrogati e siamo stati spesso interrogati anche dai giornalisti sul fatto se il nostro impegno per una riforma realmente bipolare eccetera eccetera
Non contrastasse con la nostra volontà ulivista credo che tutti ricorderete l'ironia di D'Alema che diceva i veri nemici dell'Ulivo sono gli ulivisti perché in realtà propongono una riforma elettorale che i primi a non volere sono gli alleati dell'Ulivo ora voi tra l'altro
Io credo che questa cosa
Fosse dentro una concezione della coalizione
Che come dire considerava la coalizione una formazione un'alleanza di forze politiche in concorrenza ed in competizione tra loro Tellini capacità di immaginare un'altra idea di Ulivo
Anche alta condotto a la diciamo così è stato uno degli elementi che ha condotto al fallimento perché io di questo parlo perché lo considero un fallimento del lavoro nella Bicamerale
Io credo cioè che invece che il lavoro e la Bicamerale aver messo in discussione la qualità Simone
è stato non aver pensato ad una quali alla possibilità dello sviluppo di una coalizione come soggetto politico
Che alla fine si è rovesciato pesantemente sui lavori della Bicamerale io direi con una battuta chiusi questo genere mestieri Pasquino quindi Ketty bipartitismo ferisce bipartitismo perisce
Questo credo che a noi sia in una qualche misura Successo
Nel senso che si è detto che il rischio sarebbe stato se noi avessimo costruito diciamo l'ha lavorato su un'idea della costruzione della di una per di una coalizione come soggetto politico
E quindi dell'idea delle forze della coalizione che si mettevano tutte in discussione e ognuna mettere in discussione il palo patrimonio tentando di costruire un nuovo patrimonio comune
Questo avrebbe messo in difficoltà la politica del governo dopo un anno voi dobbiamo dire che non è questa la realtà
Ma appunto alla realtà l'altra avverte in seguito per un anno come dice Pasquino dopo aver assunto formalmente un emendamento averlo negato nella pratica politica
Ha portato di fatto alla ripresa del partiti in Smoke e la ripresa del partito Isma'porta al fallimento della Bicamerale
Credo che questa che noi abbiamo avuto avevamo colto diciamo all'inizio questo tema tant'è vero che avevamo proposto addirittura a giusto un anno fa
Che si cominciasse con una grande convenzione dell'Ulivo sulle riforme costituzionali tentando di trovare lei un canale di dibattito e anche di confronto se si vuole di scontro politico ma che ci aiutasse appunto a far fare alla coalizione
Quel salto in avanti che gli consentiva di diventare protagonista anche delle riforme delle riforme istituzionali
Tanto vero questo io da questo punto di vista sono molto d'accordo con il giudizio dato da Petruccioli sul risultato di quello che sembra essere il risultato dei lavori della Bicamerale come sono d'accordo sulla richiesta della convocazione dell'assemblea congressuale
E penso anche che se il voto sull'emendamento della Sinistra democratica sul doppio turno
Si traduce sull'emendamento sul doppio turno si traduce fa la stessa fine dell'emendamento sulla Camera delle Regioni così in Senato misto io credo che un problema di come dare il voto finale mi dispiace ma i nostri compagni che siedono la Bicamerale se lo dovrebbero porre avete voi ognuno è libero
I parlamentari non hanno vincoli di mandato figuriamoci se hanno un vincolo di corrente tuttavia io dico che sarei in grande difficoltà
Ad approvare una simile un simile risultato peraltro un risultato che ha dietro la grande incognita della riforma elettorale di cui si sanno notizie e quelle che si sanno sono anche meno diciamo confortanti di quelle che non si conoscono
Lo dico perché non a caso la soluzione della riforma elettorale sembra voi ci pensate bene
Il posta attizza la coalizione così come è fatta apposta per maliziosi partiti insiste
E peraltro tende a rafforzare enormemente i poteri di quali azioni e io sono consigliere regionale governo ahimè una Regione e so che il rischio di quel tipo di quali Fazio uniche sono coalizioni blindate perché c'è il premio di maggioranza il mandato elettorale ma rissosi perché c'è dentro tutto l'elemento partiti è stato la paralisi
Non è neanche il rischio del ribaltone Mael non paralisi la contrattazione continua noi siamo la regione Lazio la maggioranza di centrosinistra regione Lazio sta operando una verifica tema la prima Repubblica da due mesi
è di questa verifica nun se vede invitato non si vede la fine si concluderà con una redistribuzione dei posti in giunta
Se questua deve essere il risultato della riforma elettorale B pensiamoci bene perché poi noi fra tre anni dovremo rispondere agli elettori
Che una fiducia nel presidente eletto direttamente ce l'avevano messa avevano considerato che fosse in grado di governare e di decidere
Quindi io credo che abbia ragione Petruccioli l'ultima e la seconda cosa che vorrei dire emerge la questione della costruzione del soggetto politico
E forse separare i due processi è stata un'illusione
Perché l'inesistenza del soggetto politico anche in realtà alla fine bloccato le riforme guarda e non è un caso che le uniche riforme si son fatte per referendum
Non è un caso l'esistenza di un soggetto ha di fatto bloccato le riforme
E allora credo che abbia molto ragione Petruccioli noi dobbiamo riflettere sul ruolo e sulla funzione del soggetto politico
Credo che qui si sia il rapporto anche nella relazione leggo almeno qui in rapporto anche nell'azione di Petruccioli e nella nostra ipotesi
Da ciò che diciamo sull'Ulivo lo sviluppo il soggetto politico il suo vizio d'origine i virus partiti istituzioni per eccetera tutto il ragionamento che si faceva sulla sulla sul fatto che o la sinistra innova o muore come direbbe Blair ma insomma
O la sinistra innovava oppure non era in grado di rispondere alle sfide che abbiamo di fronte è vero l'esperienza dell'Ulivo all'esperienza più vicina a quell'idea di competitore elettorale
Più vicine in Italia a quell'idea di competitore elettorale di cui non ci facciamo di cui non ci facciamo portatori ed è vero anche che ivi ruspanti tristi stanno distruggendo anche l'Ulivo per cui noi rischiamo alla fine di trovarci senza riforme e senza coalizione
Io credo che non sia come non vedere che c'è un processo involutivo nel PPI
E non avviene soltanto nella sulle questioni della della legge elettorale ma penso le dosi e della giustizia penso ai mille attivo lo vedo anche nel nel io non so cosa è successo nel resto d'Italia ma nel Lazio presentare le liste le coalizioni elettorali nei comuni è stata una fatica
Un'enorme fatica e allora e pure l'uscita dall'unità politica dei cattolici era stato uno degli elementi che aveva assegnato
Le novità positive della transizione italiana era uno degli elementi che dava speranza al fatto che non morisse soltanto democristiano Marini ma che Cimoli sicuro anche noi democristiani
Ecco io credo che quindi la questione del vedere che l'idea del recupero di un'identità Rivalta all'indietro rivolta solo alla comunque ero delle proprie radici sia un'idea di costruzione dell'identità e per la sinistra
E per gli altri
Che ci può portare in realtà a come dire
Commettere un peccato contro negli stessi invece che ad andare in che ad andare avanti ed è questo che io vedo diciamo il limite di un'idea del riferimento alla socialdemocrazia non nel senso che io non riconosco il valore della socialdemocrazia
Ma perché sento in questo richiamo un richiamo che ha rivolto più al passato che non all'avvenire dopodiché togliamo possiamo diciamo parte come il richiamo al popolarismo cristiano o al cattolicesimo democratico rischia anche lui di avere un riferimento più al passato che non all'avvenire
Questa credo che sia la questione quindi dobbiamo come non vedere per esempio che sulle questioni dello stato sociale anche nella sinistra noi di fatto ci dividiamo tratti lo vuole toccare di più e chi lo vuole toccare di meno quello che emerge nella discussione Blair Jospin eccetera è che vuole difendere di più e chi vuole difendere di meno io non credo che noi possiamo muoverci su questo fronte
Perché su questo fronte vincono gli altri finiamo per essere perdenti
E quindi credo che abbia ragione Petruccioli a porci quel tipo di ragionamento io l'unica cosa elevare Borghi un interrogativo
Perché io ora e ragionamento sull'individuo e affascinante
Io sento che dentro il proprio giuramento della sinistra però c'è anche un ragionamento sul lavorare perché si evitino scomposizioni corporative frammentazioni per la democrazia noi abbiamo anche il problema di come ricostruiamo un idea di bene comune di interesse generale non so chiamiamolo un po'chiamammo chiamiamolo come volete
Perché ci insomma è sempre vero che la sinistra pensa al futuro pensa alle generazioni che vengono dopo al fatto che come si dice abbiamo in prestito il mondo dai nostri figli e non l'abbiamo ereditato dai nostri padri
E che questo prestito glielo dobbiamo consegnare quindi questo non so se la sola nozione dell'individuo c'è sufficiente
Ma quella con la questione che vorrei porre però è più di metodo
Noi siamo impegnati in questa ricerca rischiamo di essere io ho la sensazione ma noi in questa ricerca non siamo nel soli nei in pochi io credo però quelli che siamo impegnati ovunque in questa ricerca sulle nostre dei insufficienze reciproche
E sulla necessità del del fatto che nell'incontro che possiamo tentare di superare queste insufficienze oggi non cessa di dei
E allora mi domando se noi non dobbiamo affidare alla nostra piccola componente pur senza consigliarci come la famosa rana e rischiare di scoppiare oltre all'incarico al compito di una battaglia politica dentro il PDS dentro la sinistra e dentro l'Ulivo
Anche il compito di diventare la sede ognuna delle sedi di di questo confronto di questa io la chiamo contaminazione anche se il tema non piace il termine non piace
Di questa ricerca comune può diventare forse uno dei contributi più utili che noi possiamo dare all'idea dell'Ulivo come soggetto politico e quindi a non ritrovarci appunto alle prossime elezioni senza riforme e senza quali azione senza soggetto politico
Adesso all'agronomo Ugo Mazza poi parlerà mammelle Macaluso
Ho ascoltato con attenzione
La parte diciamo più teorica della Pane Petruccioli ritengo sia stata di grande interesse anche se ovviamente non nel nome mio intendimento entra nel merito di questa considerazione di questo appare
Credo però che una considerazione vorrei farla poté perché mi pare che sia doveroso ingiustamente lo ha fatto Petruccioli tentare anche di avviare nel PDS non sono nel PDS
Un confronto che abbia anche lo spessore teorico per la costruzione di una sinistra
Durante diciamo nel nostro Paese per rinnovare la sinistra senza
Però nasconderci la realtà
Io credo che ci sia un punto in più che vorrei solo sotto porosa riflessione su questo tema la globalità del mercato di cui si parla di cui si vive ormai la sua realizzazione
Chiede se come la sinistra di battersi per la globalizzazione dei diritti sociali e civili
Così è stato nei mercati distretti cui dovrebbe esserne mercati globali per l'appunto
Mi pare ci sia un conflitto lacerante tra questa possibilità e l'attuale struttura dello stack chitarristiche
Può darsi l'esasperazione esageri questa cosa ma credo che noi non possiamo lasciare al Papa soltanto la critica al sta capitalistica
è un tema su una che deve restare al centro del dibattito della nostra prospettiva in questo senso quindi ho apprezzato moltissimo le coste Monnet conserve fatte da Petruccioli ma su questo punto
E dobbiamo assieme discute con ulteriormente comunque desidero spendo più al merito diciamo un intervento ringraziare impegni invito rivolto all'area di sinistra il PDS e che io qui rappresento perché mi è stato chiesto di fare
Io trovò nel nuovo ulivista una qualche bizzarria ma come è stato detto è un nome costruito più nella nel tempo
Perché appunto come a a me succede di essere parte del movimento ulivisti dell'Ulivo del momento dell'Ulivo senza troppo pensare questo debba trasformarsi in un partito come molti pensano non tutti ma come molto intenso
Come Ingo però comunque decisamente con voi sul ruolo decisivo ma non autosufficiente che oggi assume la qualità dell'Ulivo e mi auguro che la nuova fase dell'esperienza di governo tragga forza dall'intesa con il sindacato sulla riforma dello Stato sociale
Non vedo infatti sostanziali alternative per il futuro di questa coalizione a questo
La riforma dello Stato sociale senza l'accordo con il sindacato toglie ogni prospettiva un'esperienza di governo che oggi si muove in Europa sostanzialmente diversa da quella della sua nascita
Nelle elezioni inglesi e francesi hanno cambiati parla di guida discussione sulle questioni economiche e sociali come le stesse prospettive del processo di unificazione europea
Forse lo stesso congresso il PDS aveva avuto un andamento diverso se fosse avvenuto in questa nuova fase politica europea o forse questo ottimismo
Ciascuno valuti Presidente Prodi comunque diversamente da altri compagni dalla maggioranza ha già più volte dimostrato una forte capacità politica
E non farsi travolgere dagli eventi e dalle pressioni di quinta indichi intendeva liberarsi di una parte della sua maggioranza
Mi Rifondazione comunista e confido che anche questa volta sappia Ports portare sempre più la discussione sulla realtà del nostro Paese sulle sue reali contraddizioni
E prima di ogni altra cosa bisognerebbe ricordarsi il processo di riforma iniziato con l'accordo con il governo Dini e oggi nessuno può dimenticarsene pensando di ripartire da zero
Così come nessuno può pensare di avviare un processo di riforma senza analizzare l'andamento dei redditi delle ricchezze e dei patrimoni che negli ultimi anni passati sono accumulati in aree sociali precisa il nostro Paese
La riforma è stato sociale deve trovare quindi origini in una chiara senta democratica di giustizia dire qual è e progressiva distribuzione dei pesi del risanamento economico del Paese tra le varie aree sociali
Ed è una e queste ben altro quella proposta conservatrici
è una cosa che non è mai stata fatta nel nostro Paese è una proposta di profonda trasformazione
I lavoratori dovranno ancora dare il loro contributo al risanamento del paese ma è cosa ben diversa farlo e chiedono di fare in una logica di questo genere
Il premier certo anche quello di qualificare la spesa crescendo i benefici per i cittadini
Ma certo questo non può basarsi come qualcuno pensa sull'emarginazione dell'intervento pubblica sulla prevalenza dell'intervento privato
Questo rischia di essere solo una scelta ideologica molte volte con effetti perversi sulla qualità e sulla finalità della stessa spesa sociale
Ma un conto in maniera uscire dalla logica politica nel passato ha dominato lo scenario italiano secondo cui l'evasione elusione fiscale erano funzionali all'ottenimento del consenso politico delle aree sociali del centro e ceti medi cosiddetti in altri termini
Credo che sarebbe suicida per l'attuale coalizione di governo accedere su questo punto e illudersi che tale prassi vigente nel passato possa essere riconvertita a vantaggio politica ed elettorale per l'attuale coalizione
Credo che anche e credo che anche il collegamento tra queste quanto sta avvenendo in ipotesi di Rinascita della DC non sia poi così avventate ma trovi riscontro nelle difficoltà ad avviare un processo realmente riformatore nel nostro Paese
Non si è data di proporre scelte draconiani ma di porre al centro in mischia del governo dell'accordo sullo stato sociale la lotta all'evasione fiscale la modifica di legge norme che facilitano l'illusione
Alleggerendo così il peso su quanti non possono eludere e tanto meno evadere le tasse ridefinendo così le basi economiche il nuovo stato sociale che non potrà essere realizzato sulla riduzione della spesa oggi certamente al di sotto della media da spesa europea
La riforma lo stato sociale richiede la rottura del patto politico perverso che ha minato la democrazia nel del nostro Paese
Questo l'obiettivo politico che dovrebbe essere raggiunto al di là delle diversità di opinione che pure abbiamo tra di noi e sono presenti in una coalizione di governo sulle modalità della riforma stessa
Il PDS può restare in attesa degli accordi PDS non può restare in atti degli accordi tra governo e sindacati comunque e altre parti sociali
Deve assumere io credo un'iniziativa politica che renda chiara chiari gli obiettivi di equità e di giustizia che ci si attenga a tale processo di riforma per la tua di e futura generazione senza assurde contrapposizioni ma ridefinendo le coordinate di un nuovo patto democratico colleziona generazioni spesso
Non convince a me la tesi espressa tempo fa da D'Alema secondo cui il PDS non dovrebbe intervenire su tali questioni per poi sostenere con decisione l'eventuale accordo tra governo e sindacati
Ma senta di fare prevalere la funzione di mediazione di sostegni pure importanti ma non sufficienti
Assegna il PDS un certe in mano a un incerto futuro perché appare con un partito senza proposte o che rifiuta di farle per calcolo politico che agli occhi di tanti ancora peggio
Mortificando così le energie le aspettative politiche culturali che sono presenti al suo interno
Credo che l'esperienza la Bicamerale insegni che per le strade e pericolosa per il PDS per la sinistra e per l'intero Paese
Senza tornare sulle ragioni del nostro disaccordo sull'assunzione della presidenza della Bicamerale da parte del sei per il PDS che ancor di più oggi riteniamo un errore politico delle conclusioni a cui sembra stia giungendo a discussioni in Bicamerale evidenzino e la mancanza di una discussione aperti approfondite sui principi fondamentali e sulle proposte ispiratrici di una ipotesi di Previti di revisione istituzionale per una moderna avanzata democrazia
E sfonda il nostro partito e la sinistra un esito contraddittorio veramente difficile da accettare
Il voto sul presidenzialismo così come la strumentalità della lega era trasversi vita del voto che lo avrebbe reso possibile
Evidente quando confusa fosse la situazione e come sia stato fallace il calcolo di abbassare i toni del confronto nel Paese sul futuro istituzionale e democratico per fare prevalere la manovra confidando sull'abilità del manovratore
Ma qual è l'idea del democrazia che noi esprimiamo doveva pur dirlo agli elettori che saranno chiamati a rettificare o meno con il referendum l'esito di un confronto parlamentare che si presenta sempre più difficile e confuso aperta a nuovi colpi di mano e dall'esito non certo chiaro e scontato
La nostra preoccupazione confermata da quanto si è appreso dal della famosa cena in casa letta
Ed alcuni emendamenti presentati anche da parti della coalizione dell'Ulivo che mettono in discussione principi rilevanti contenuti la prima parte della Costituzione andando al di là del mandato spesso nella Bicamerale
La congestione che esce da quegli emendamenti età e la sua stravolgere appare almeno in rapporto a quelle che sono le funzioni pubbliche della collettività è quelli che attengono iniziativa privata
Che si unisse tale eventualità alle questioni dello stato sociale della formazione scolastica e culturale dei servizi alla collettività
Con il prevalere di un concetto di federalismo che sempre più sta perdendo l'obiettivo del suo essere solidali in uno Stato unitario credo che anche la questione politica dell'unità nazionale rischia di essere travolta in uno spezzatino di proposte che difficilmente si tengono tra loro assieme
L'attesa tensione mai sopita sui problemi della giustizia
Evidenzia che i giochi non sono ancora conclusi in Bicamerale perché nella testa di qualcuno alla possibile conclusione positiva dalla Bicamerale stessa e ancora sotto condizione condizioni che non attengono ai temi istituzionali
Moda tutto questo e la stessa possibile conclusione che inquiete che porterà inevitabilmente a un confronto parlamentare serrato a cui è possibile che la senta il PDS presenterà propri emendamenti anche in accordo con altre posizioni parlamentari
Nessun auspicava di giungere a tale eventualità
Ma la metodologia seguita ai contenuti pasticciate pericolosi che si vanno delineando invitano ad assumere precise responsabilità
Ma è davvero possibile mi domando che si rinunci a un al ruolo fondamentale del Parlamento alla sua funzione di rappresentanza non tanto per garantire la governabilità
Cosa discutibile ma ma necessaria ma per la serie spazio all'ipotesi liederistica proposta dalla destra cedendo solo dei punti di forza di una democrazia avanzata che già contenuta nei principi della prima parte la Costituzione
Come si è potuto sostenere in pari tempo che primariato e presenzialismo pari sono e che la legge elettorale deve comunque risistemato le cose
Queste due soluzioni non sono eguali e se al momento non opportuno rimettere in discussione la conclude la Bicamerale
E comunque incerto che la soluzione che si va profilando sul piano elettorale
Porterà inevitabilmente a riaprire la discussione in Parlamento per la approvare un sistema equilibrato di potere tra presidente della Repubblica Presidente del Consiglio Parlamento e quale sia il governo
Ovviamente
è scontato
E qualcuno sosterrà che queste critiche sono le solite espressioni di quanti hanno mal di pancia di fronte ai cambiamenti ma non è questo quello che io penso che non è questo che io credo di dire e comunque potrei risponde l'altrettanto seccamente
Quello che invece a tutti noi spetti per il bene a sinistra il nostro Paese guardare oltre la punta del proprio naso e accettare fino a che siamo in tempo un confronto serrato per contrasto attribuire al con il dibattito parlamentare
A rimettere a posto i tanti pasticci si stanno profilando
Convengo quindi con Petruccioli
Per questo obiettivo e decisivo un sussulto nella vita democratica il PDS la proposta l'ha convocato l'assemblea congressuale mi pare corrisponda a questo obiettivo
Senza ridursi quindi alla ridotta ha ridotto ritto del solo esercizio del voto
Il cui esito forse sarebbe scontato ma per aprire veramente una discussione prima di ogni ulteriore decisione e come prassi indispensabile per un per dare un futuro hai un senza un partito che riconosce nella diversità il suo la sua stessa ragione di essere grazie
Grazie al compagno Massa per questo suo contributo adesso la parola al compagno Emanuele Macaluso dopo di lui parlerà Mauro Moruzzi e in chiusura come ultimo intervento Augusto Barbera
Compaio
Come compagni sanno
Non ho firmato emendamento sull'Ulivo
Ho firmato l'emendamento sulle riforme istituzionale sulla giustizia
E ascoltato con interesse la relazione
Ricca
E stimolante di Petruccioli
E considero un errore
Di Rocco
Perché interverrò proprio su questo punto un errore
Nel momento in cui si costituisce questa componente fare un riferimento all'unico
E parto da qui
Parto dal fatto importante che io considero straordinario decisivo forse per
Non solo per il partito del fatto che si costituiscano finalmente le componenti nel partito
Ho salutato con favore il fatto che la sinistra abbia costituito la sua componente avevo salutato con favore che il segretario e gli amici del segretario costituissero una componente poi non si è capito più che cosa sia successo
Ritengo di grande fa un grande fatto rilevante il che si costituisca oggi questa componente
Perché trovo contraddittoria
La articolazione del partito che considero positiva con i riferimenti all'Ulivo o ad altro
Perché ritengo che il fallimento perché di questo si tratta non si tratta di chiudono in fretta come dice Claudio
Della Cosa due
E il fallimento della prospettiva ulivista
Vanno le contorte allora fatto che di che cosa e il il PDS
Che non è in grado né di fare la politica dell'Ulivo né di fare la politica dico satura
L'articolazione quindi diventa essenziale ai fini anche di una competizione all'interno del partito
Per delineare delle politiche per aggregare della forza per aggregare dell'Air Force
Cioè mentre io considero impossibile che il PDS così come
Con la struttura che si è dato con il modo di agire che ha
Ossa
Sviluppare un'iniziativa in grado quindi allargare la sua forza e la sua influenza o in direzione dell'Ulivo in direzione dell'area laico socialista ritengo che invece è una articolazione possa colleghi con le varie componenti possa
Operare proprio in questa di in questa direzione
Se non partiamo da qui
Quindi se non guardiamo quindi da questo punto di vista cioè che cosa deve essere questo un partito oggi
Senza se non si parte da questa articolazione io guardo anche all'esperienza che fece la ricostituzione del partito Franci
Con le componenti che resistettero anche statutariamente per un lungo periodo approva infine dell'aggregazione di forze di destra e di forze cattoliche di forze socialdemocratiche e di forza ed è alla sinistra diciamo così
L'esperienza di Chevènement
Io penso che il partito debba rissoso riorganizzarsi proprio su questa su su questo modello
E cioè da lasciare all'interno del partito la possibilità di aggregare
Attraverso le componenti forze esterne al partito
Che si prende perché si sentono più vicini più affidabile come parte più affidabile rispetta una politica di una
Perché se se se se non faremo questo
Io ritengo che noi pestiamo l'acqua nel mortale
I riferimenti che ha fatto qui il compagno Petrucci ove sulla situazione dell'Ulivo sono tutta sta sono interessante ma sono tutta sta
L'Ulivo non esiste non c'è lui dice giustamente dovrebbe essere un movimento
Ma noi vediamo che
Le parti diciamo così il gruppo e dirigenti dell'Ulivo
Il Partito popolare i veri e il PDS nella bicamerale si sono mosse nella direzione opposta e cioè per disarticolare l'unico
Pensare di costruire o un movimento
Contrapposto a queste forze rivendicando l'Ulivo fatto da queste forze
è una cosa interessante ma a me pare Astra
Per questo io penso che invece bisogna partire dal PDS
è partire dall'artista all'articolazione del PDS per rilanciare delle politiche
è per ristabilire dei collegamenti con forze che erano nell'Ulivo con forze socialiste socialdemocratiche quelle che dovevano essere nella nella cosiddetta del Forum e nella col coro Cosa due che non ci sono e che non ci sono o che la sinistra per quel che riguarda anche la sinistra tutta una parte dei comunisti
Unitari e di altre e diarchia forze della sinistra perché attraverso queste braccia il PDS può fare politica Serra vuole fare come tale i fatti ci hanno detto che non né affidabile perché la la storia stessa di come il partito è nato vedono tutti un movimento un avuto iniziative che vanno vanno verso la cooptazione di altre cooptazione di personalità complicazione di forze rispetto a una omogeneità del PDS omogeneità che in definitiva non c'è quindi io per concludere questa parte ritengo che se vogliamo appunto superare l'attuale situazione
L'attuale situazione può essere superata dando vita a questa a questa articolazione
E animando una battaglia politica su una serie di contenuti
Quindi io sono molto d'accordo poi invece sulla parte della riforma istituzionale così come alla impostate Claudio Petruccioli totalmente raccolta
E dobbiamo dire che si sono mosse e il il dirigente del PDS si sono mossi su una Lidia del tutto diversa che Bach verso una ricomposizione norme partitica
Perché anche qui questa formula a me non mi persuade
Non è che e partitica
Io ritengo che il modo come si stai Gento non li mette in piedi i partiti perché rimettere in piedi i partiti significa la capacità di ricollegarsi con un moto di opinione pubblica e con sensibilità dell'opinione pubblica che questo non avvenne quindi non è un rivalutare il partito al TT semmai e in modo per non riproporre i partiti perché la democrazia esiste in quanto esistono i partiti
Quindi si tratta di sapere quali parti questo io ho detto insisto molto su questa questione della articolazione la chiamerei anzi disarticolazione del PD per avere una un un quadro di riferimento e rivalutare il la funzione del partito invece appunto perché sono Cuesta può essere oggi la funzione è il il ruolo del partito quindi la battaglia per la riforme così come è stata delegata Petruccioli e non mi non mi soffermai perché sono pienamente d'accordo una delle battaglie
La seconda questione riguarda la questione dello dello stato sociale delle riforme in questo campo
Io trovo interessando anche qui alcuni spunti di Petruccioli tuttavia non vorrei che dalla ideologizzazione
Delle classe andiamo al marito ideologizzazione dell'individuo
Come come come motore della dall'hard dallo sviluppo della società
Io so bene che la nostra storia la nostra tradizione
Ha sottovalutato tutta una serie di battaglie civili
Appunto per questa concezione basti pensare al divorzio
Basti pensare alla boxe
Basti pensare ai temi della giustizia in cui ancora oggi in questo congresso che si è fatto abbiamo visto quale è ho avuto tutta la battaglia per la giustizia
Se non in forme strumentali e di volta in volta per motivi che che sono che sono a volte no oscuri una battaglia coerente di principio che metta la persona appunto l'uomo vinti vitigni
Come rapporto allo Stato e quindi anche in rapporto alla giustizia estraneo alla alla nostra cultura almeno alla cultura di una gran parte di quella che è stata la nostra la nostra storia
Quindi io sono dovrebbe sono d'accordo che questa e la strada che noi dobbiamo percorrere ma questo non può negare un altro fatto
Il fatto e concludo che noi ci troviamo di fronte a una nuova questione sociale
Una nuova diversa questione sociale
Che è la cosiddetta globalizzazione l'informatizzazione il modo come si pone oggi il problema discuterla del da lì del rapporto tra il l'individuo e il lavoro l'individuo è la previdenza l'individuo e quindi la quello che era lo stato sociale
Ripropone propone alla sinistra la stressa lo stesso compito che ebbe nel al all'inizio delle del secolo e cioè quale Stato sociale
E la sua è questa sfida è una sfida che noi dobbiamo dobbiamo lanciare dobbiamo gialla punto con con con delle proposte anche qui a me pare invece in adeguata tutto all'elaborazione delle delle del PDS
Dico subito che le ragioni per cui e concludo veramente le ragioni per cui io ritengo bisogna tenere bisogna tenersi agganciati alla storia della sinistra a quella che è stata la sinistra in Europa va in questa di Valdo va ricercata questa ragione in nell'attualità Dio Ucci
E cioè il fatto che sia stata la sinistra
E lo ha fatto certo in maniera diversa che in Italia qui e non sarebbe lungo spiegarne le ragioni perché qui in Italia la sinistra come tale non ha mai governato da solo e non ha potuto avere un suo progetto di stato sociale come lo ebbe in Inghilterra come lo ebbe in in Germania tuttavia la radice quella radice e necessaria e indispensabile
Per potere da quella radice riproporre in termini nuove alla vigilia del due mila quali sono oggi i termini
Distratti nella sinistra socialista nel socialismo quello che è stato appunto non terre forme di Nostalgia o perde un modo d'essere
Vede per mettere un cappello ad unna
A ad un progetto quindi questa queste ha ragione e mi pare che siano tali da potere anche sviluppare una discussione un dibattito all'interno stesso della della della della componente in modo che si Vianini il dibattito nel partito e io penso che queste solo questa è la forma con cui possiamo rianimare il dibattito nel partito che altrimenti viene sviluppato solo sulle battute del segretario del partito stesso
Adesso alla parola Mauro Moruzzi dopo di lui per l'ultimo intervento Augusto Barbera
Ma anch'io volevo portare un contributo questa discussione
E dico subito che costituisce un fatto indubbiamente innovativo nella politica italiana
La costituzione di questa mattina a Bologna
Di una componente organizzato del PDS
E di un centro di iniziativa
Politica nazionale previsti entrambi da quello Statuto che è stato oggetto di battaglia politica all'ultimo congresso una battaglia non formale così mi sono fatto innovativo perché la riforma dei partiti e della politica in particolare della sinistra italiana e dell'Ulivo passa soprattutto io qui voglio riprendere un concetto appena espresso da Macaluso passa soprattutto attraverso un modo diverso di organizzarsi di far politica del PDS
Condivido quel passo dell'intervento di Macaluso
Del suo modo di far politica di stare nella condizione di riconoscere pienamente sul piano sostanziale dell'agire politico e non solo su quello formale il pluralismo interno organizzato come elemento costitutivo della partecipazione politica
Se affermiamo come ha fatto Claudio Petruccioli nella nell'importantissimo contributo
In cui è stata aperta questa Assemblea che la nuova cultura politica della sinistra non può più contrapporre i bisogni
Le necessità del partito delle forme sociali organizzate a quelle del cittadino dell'individuo allora vengono definitivamente meno i presupposti per contrapporre come si è fatto per un secolo nella sinistra italiana
La ragione di partito a quella dei singoli militanti degli aderenti degli individui che con la loro personalità politica con i loro individuali problemi bisogni con le loro differenze con le loro differenze
Costituiscono il tessuto politico del partito e della sua politica
Se prima la differenza in particolare l'individuale potevano apparire come un potenziale pericolo con un nemico per l'unità del partito della sinistra
Ma sappiamo dalla storia del movimento operaio internazionale che questa era anche il frutto di un grave limite della cultura democratica di della sinistra internazionale
Dicevo se tutto questo è vero oggi queste differenze questo particolare questi pluralità devono essere riconosciute con me una ricchezza e non sono una ricchezza un presupposto irrinunciabile dell'agire politico della sinistra in democrazia
Questa riforma del soggetto partito del PDS della cultura politica in generale condizione irrinunciabile per un nuovo rapporto tra le forze politiche e il soggetto politico della coalizione che vogliamo costituire dell'Ulivo
Se non vogliamo come d'altronde mi pare non vogliamo che il nuovo soggetto politico sia formato da un consiglio di amministrazione di partiti più o meno tradizionali
E necessario che nel PDS e tra le forze politiche presenti nell'area del centro sinistra si realizza un livello di fluidità politica
Per questo mi ha molto interessato quella parte dell'intervento di Macaluso perché ha centrato questo trema la loro dove lui propone una certa disarticolazione
Dello stesso PDS dicevo si realizza un livello di fluidità politica di interscambio di con terminazione culturale diverso dal passato che costituisce il presupposto per costituire questo soggetto politico
Il primo soggetto che deve essere investito da questa riforma e appunto il PDS come partito storico della sinistra italiana come l'unico soggetto che oggi in grado e ha la forza per portare a termine questo operazione
Ma la seconda considerazione che vorrei fare
Riguarda invece i contenuti specifici di questa politica e che sono stati in parte riproposti nella relazione di Apple di apertura
Ebbene io penso che detto questo noi dobbiamo scegliere alcuni pilastri fondamentali di quel dal punto di vista contenutistico che erano già d'altronde presenti negli emendamenti che a norma all'ONU e a nome di Barbera ed altri erano stati presentati al congresso nazionale
Beh la riforma della politica che la nostra componente deve promuovere si deve coniugarsi con alcuni temi di fondo di cui io vedo come primo tema la questione del federalismo
Perché dico il federalismo
Non solo come opzione istituzionale se venisse intesa solo come opzione istituzionale il federalismo sarebbe uno dei tanti temi dei tanti contenuti che possono riempire questo agire politico nuovo che noi proponiamo
Ma intendo il federalismo lo riprendeva anche Quartiani nel suo intervento non solo come opzioni istituzionale ma economica sociale e politica culturale
Gli emendamenti che abbiamo presentato dei nostri iniziative come componente ulivista hanno sottolineato la necessità le cose ricordate da Petruccioli dalla riforma del sistema dei dei partiti della costituzione di un nuovo soggetto politico
Partendo dall'esperienza dell'Ulivo voi abbiamo sollecitato un chiarimento per questo dei rapporti a sinistra abbiamo sottolineato tutta una serie di cose che in gran parte si potrebbe dire costituisco sono all'interno di un'idea federalista
Dalla prospettiva federalista vengono risposte
A tutta una serie di problemi che noi abbiamo posto come problemi fondanti di questa esperienze politiche risponde da questa prospettiva viene una risposta non solo alle riforme di tipo istituzionali
Non solo alle riforme in senso liberale e democratico ma i grandi problemi della destra attualizzazione della deregolamentazione della vita per burocratica e dello stato della delegiferare azione
Ai grandi temi delle privatizzazioni e quindi di un nuovo modo di concepire anche la politica economica la politica sociale sul territorio nazionale diverso da quella che appunto poteva portare avanti un'idea statalista della sinistra un'idea di una sinistra centralizzata che era diverso appunto da quella che noi proponiamo c'è una sinistra che riscopre individuo ma nello stesso tempo ponga fine anche a un periodo che è stato quello della sinistra in Italia e l'Europa di tipo statalista
Infine l'ultima questione e vado poi alle conclusioni
Non v'è dubbio è stato sollevato in diversi interventi
Si avverte una sostanziale contraddizione
Tra la presenza di un governo dell'Ulivo
Fatto di un presidente di Consiglio di ministri che interviene attivamente sul piano nazionale ed internazionale ottenendo anche significativi risultati
La debolezza del soggetto politico
Che noi riproponiamo continuamente dei nostri dibattiti ma comunque qualcuno ci dice ormai non esiste quasi più che appunto l'Ulivo come coalizione
Anzi qualcuno potrebbe chiedersi se può a lungo durare una situazione in cui il governo bene o male a una certa tenuta politica ottiene dei risultati
Pensiamo a quella i risultati che sono stati ottenuti sul terreno economico di lotta all'inflazione
E invece un soggetto politico che dopo aver sviluppato una campagna elettorale eccetera eccetera sempre più scompare e si ritira in un alveo tradizionale che quello dei partiti che non sono più i partiti della Prima Repubblica
Sono partiti Diversi parti anche il PDS come partito tradizionale è sostanzialmente un partito in crisi immaginiamoci tutti gli altri partiti che in qualche modo danno il supporto al centrosinistra e all'azione del governo cioè c'è una contraddizione che va esaminata appunto tra questa tenuta del governo tra l'agire del Governo
E la coalizione elettorale come soggetto politico che dovrebbe in qualche modo definire le strategie del futuro da Russo un supporto strategico all'azione del governo
Prendiamo ad esempio l'operazione che è stata fatta in Inghilterra dopo di Blair
Bettoni Blair si è mosso in un in modo opposto rispetto a quello che è accaduto in Italia
Che prima è stata fatta una certa operazione politica
Situazione della Bur parti delle forze alla sinistra che si sono riorganizzate dopo la grave crisi nella quale erano piombati cuore Politi e di destra è in Gran Bretagna e dopo aver compiuto quest'operazione si è proposto come forza di governo
E quindi ha dato un supporto a tutto una strategia che oggi dovrebbe essere quella la strategia del governo laburista che governerà nei prossimi anni la grande l'esperienza del governo Prodi invece a una si presenta in modo assai diverso cioè quello di un Governo che tiene i risultati di indubbio interesse
In una situazione certo difficile confusa
Ottenendo questi risultati mette in luce anche i limiti di una cultura di governo che rischia di essere poi quella la fine della miglior democrazia cristiana della parte sinistra della democrazia cristiana non era nella sezione della coalizione nell'azione del soggetto che è venuto meno che doveva essere il soggetto dell'Ulivo non può trarre quelle ragioni
La tesi che possono permettere appunto al governo non solo di ottenere risultati immediati non solo di galleggiare rispetto una situazione di Pete
Cioè ma di avere una prospettiva strategica le bene proprio per questo
Credo che sia importante l'azione che noi possiamo condurre che è un'azione di ricostituzione di un soggetto politico per dare alla stessa iniziativa all'esperienza storica importantissima fondamentale che non può essere assolutamente sottovalutate che per prime la prima volta alla sinistra si trova a governare in Italia per dare a questa esperienza del governo dell'Ulivo una prospettiva strategica e allora l'ultima osservazione veramente perché ormai terminano i dieci minuti e qui si pone il problema di come costruire questo soggetto io credo che è stato dato già nella redazione di questa mattina un contributo non indifferente questo tema
Soprattutto dove Petruccioli ha sottolineato il passaggio
Della costituzione della Cosa due che alla fine non farebbe che mettere sempre più in evidenza la necessità di questo soggetto della costruzione di questo soggetto politico
O come dicevo prima dallo stesso intervento di Macaluso laddove dice la disarticolazione del PDS la costituzione di componenti all'interno del partito posso creare di nuovo una situazione di riaggregazione di queste forze condizione nella costruzione di questo soggetto politico da qui che dobbiamo partire
Dobbiamo partire da questo dicendo innanzitutto che la critica al modello socio dal democratico una critica che secondo me va fatta
è una critica a un modello della sinistra storica e in Europa che viene criticato all'interno degli stessi grandi partiti socialdemocratici europee e la critica al modello della sinistra statalista oggi non c'è il pericolo secondo me di una ricostituzione dei partiti della Prima Repubblica ne accennava anche proprio nel suo intervento oggi c'è il pericolo di una ripresa delle politiche stataliste secondo un modello classico
Che è stato portato avanti nel nostro paese questo il pericolo vero che noi avvertiamo di fronte a tutti i nodi strategici delle scelte di governo che vengono effettuate allora se questo è vero
Il modello socialdemocratico sostanzialmente statalista il sindacalismo di vecchio stampo che difende interessi legati a quel modello non può assolutamente essere riproposto per un soggetto politico che all'Inter l'ambizione di guidare una fase del governo dell'Ulivo quella fase che ci spingerà oltre due Duemila è che la fase fondamentale del cambiamento nel nostro Paese bisogna pensare a un'altra cosa questa cosa va pensata mettendo assieme tutti questi soggetti
Beh io
E ho finito o veramente l'ambizione l'impressione l'opinione che noi costituendo questa componente ponendo questi problemi all'interno del grande del più grande partito della sinistra del partito storico della sinistra che il PDS stiamo partendo col piede giusto cioè stiamo dando un contributo decisivo verso la costituzione di questo nuovo soggetto politico grazie
Allora adesso arroganti ma intervento alla parallela campagna Augusto Barbera
Ma io condivido tanta parte
Della relazione di Claudio Petruccioli anche l'accento che apposto sull'individuo sulle relazione tra le persone
Anche se mi rendo conto che su questo punto occorre ancora approfondire scavare che si tratta di questioni sulle quali una prova definitiva non può esser detta
Abbiamo bisogno di vedere tanti presupposti tanto i fondamenti della cultura politica della sinistra ma io credo che su un punto bisogna invece restare fermi
Cioè la concezione della politica come fattore T trasformazione della società attenzione non la politica intesa in senso totalizzante
Non alla maniera giacobina come le chiavi della storia in mano a un a degli Illuminati un partito mentre tu alle collettivo
Che e in grado di indirizzare e sovrapporsi il movimento della società
Ma la politica come uno dei fattori di trasformazioni la società accanto alla al gli altri fattori trasformazione della società
Come l'arte e la religione la letteratura il progresso scientifico e culturale le relazioni comunitarie e sociali quindi una visione della politica che non si sovrappone alla società ma è in grado di muoversi in sintonia con lo si sta stessa però assecondando il movimento cercando di
Indirizzare in un senso o nell'altro il movimento stesso e credo che questo sia ancora valido
Nel momento in cui di fronte i processi di globalizzazione dell'economia assistiamo addirittura al venir meno del fondamento stesso dalla politica moderna che è stato poi lo Stato nazionali
Se così è però se la politica deve essere mantenuto come fu
Fattore di trasformazione della società gli strumenti che la politica finora si è data sono fortemente messo in discussione sono sollecitati in vario modo
In primo luogo i partiti politici così come sono state intesi tradizionalmente i partiti politici in fondo come una forma alta direi la più alta di organizzazione della politica questo secco è riuscito a costruire sono messi in discussione perché sono messi in discussione perché perché significa
Ci dobbiamo fare una riflessione critica sul modo come rilanciarli
Sono messi in discussione perché le forme della politica si sono rette Directa
Pericle in poi dalla ancora in poi dalla piazza come istituzione politica dal Città di Atene tra cacciata di Ippia in poi si sorrette su una comunicazione orizzontale
La piazza era il luogo in cui si incontravano si scontravano in modo dialogico cittadini presupposti uguali o finte uguali uguali in alcuni casi tutto questo si è retto anche nel momento in cui sono date altre forme di organizzazione politica perché i partiti si reggono su questo
Su un rapporto dialogico tra soggetti che partecipano nello stesso modo a un'impresa collettiva all'impresa collettiva anche il sindacato si è costruito in questo modo
Fatti scendere in piazza diventata un un'espressione del sindacato ecco da
Trenta quarant'anni forse anche meno secondo i vari Paesi sta cambiando tutto perché la comunicazione più orizzontale tra soggetti ma diventa verticale non c'entra nulla Berlusconi
Prima ancora che venisse fuori Berlusconi la televisione la video politica il fatto di poter utilizzare la televisione come strumento di comunicazione verticale non tra soggetti che comunico no orizzontalmente tra di loro ma tra persone che hanno accesso ai mezzi televisivi e possono poi comunicare col Paese sta cambiando le forme stesse della democrazia politica per capirci io capisco quando D'Alema invece vive a perdere tempo in presterà rapidi in una federazione di provincia ritiene che sia più utile andare a un talk show e il potere parlare ai militanti questo cambia le forme di organizzazione della politica se così è allora ci vuole uno sforzo un colpo di reni per moltiplicare tutte le sedi in cui si possono riconquistare i momenti di comunicazione orizzontale ecco perché anche il la Costituzione di centro iniziativa di componenti sono viste come possono essere viste come lo strumento che consentono di moltiplicare le sedi
Del dibattito proprio per salvare i partiti di cui almeno ancora per qualche decennio abbiamo bisogno perché l'alternativa ai partiti oggi non sono i movimenti non sono le organizzazioni spontanee della società ma le alternative i partiti sono le lobbies sono i gruppi di potere sono le logge sono le organizzazioni non democraticamente controllata
E si devono preoccupare anche alcune decisioni che del partito si tendono ad avere io ho trovato molto interessante ad esempio il discorso di una doppia G sul partito azienda in quel partito azienda non è solo il partito di Berlusconi ma cui rito aziende è anche Rifondazione Comunista intendendo un partito azienda con un partito che ritiene come proprio compito quello di massimizzare al massimo i troppi volti ecco questo è il partito azienda cioè il partito non che cerca di portare avanti un'idea un progetto
Che cerca di far crescere un
La democrazia ma cerca di massimizzare i propri voti per cui tutte le occasioni diventano importante dall'Albania fino al alla difesa del di un certo setto sociale e così via
Ecco perché sono preoccupato per la scarsità non dico che Buso espressione classica mancanza di democrazia però scarse occasioni di dibattito che ci sono nel partito democratico della sinistra io voglio citare un punto soltanto un punto soltanto abbiamo lanciato un'idea epocale che era il federalismo
Dopo averlo esorcizzato
L'abbiamo adesso praticamente ritirata perché voglio vedere nel programma di UCI oggi pomeriggio voglio vedere cosa è rimasto di federalismo in quel Progetto anzi
Non voglio togliere argomenti e spazio Marinucci che poi non voglio torno a me stesso ma io dico afferma
In piena coscienza
E trattandosi di diritto regionale anche in piena scienza che il testo che uscito dalla Bicamerale fa fare passi indietro a regioni lo rispetto al testo attuale della Costituzione
Rispetto al Titolo quinto della Costituzione potrei dire il perché ma ci penserà Marinucci ma passi indietro indietro
Probabilmente anche non voluti non voluti ma e quando si cominciano a a ad approvare emendamenti alla rinfusa
è chiaro che poi possono venir fuori le cose più disparate tra cui tra le cose più disparate su questo profilo ragione Mazza e venuto fuori un emendamento nell'intento nell'ansia di aprire al società e privati è venuto fuori una norma di questo tipo
A meno che non si possono affidare al privato una determinata funzione
Queste funzioni sono svolte dal Comune dalla Provincia la regione dello Stato dimenticando che anche coloro i quali ritengono che il privato debba avere il massimo spazio ritengono che pur sempre ci debba essere uno spazio per l'ente pubblico per regolare detta le regole non per gestire la per dettare regole in base a quale norma costituzionale se non viene cambiato non si potrebbero detta neanche le regole ma ci rendiamo conto che sono dovute alla fretta queste cose
Ma anche un punto più specifico nel congresso del PDS si era detto il tema della seconda Camera non riusciamo ad affrontarlo perché il Congresso non ce la fa ad affrontare tratto non penso che ha parlato
Quasi niente di federalismo voi ce lo sciame affrontarla ci sarà un'apposita riunione di direzione questa appostare in ogni direzione a meno che non non so sia andato perso l'invito per quanto mi riguarda non c'è stata
Non c'è stata questa rimane direzione quindi il Senato diventato prima un Senato delle garanzie poi sembrava diventare un Senato misto la presenza in Regione adesso è diventato chissà che cosa non lo so non lo so bene l'unico caso mai elemento di critica
Della mia proposta a della mia alla relazione di Petruccioli e il modo come ha trattato
Il problema della presenza del regioni nella seconda camera perché dire monocameralismo cioè lanciare la vecchia prova d'ordine significa significa posso su posizioni massimaliste
Sì
Silvio Pons su conservazione
Ci rimettiamo che dirà Mariuccia
Sul punto ma mi preoccupa che nel dibattito del PDS
Ecco manchino
Anche per colpa di ciascuno di noi perché non è che esiste il Pd e siamo qualcosa di estraneo rispetto a noi anche noi che facciamo parte quindi se ci sono delle manchevolezze
E dei punti deboli anche noi siamo responsabili però questo non ci toglie che dobbiamo denunziare i punti deboli cioè praticamente sì alla Bicamerale ci sono state le oscillazioni batte gli sbandamenti che ci sono stati questi non sono dovuti ad errori tattici
Sì ci sono stati anche gli errori tattici ma sono proprio delle insufficienze delle contraddizioni cultura politica
Delle con tradizioni cultura politica perché
Ha ragione Petruccioli quando dice che quello schema del governo del premier poteva essere letto in due in due modi
Poter essere retto da una metà come il la prosecuzione di una spinta maggioritaria
Il sistema maggioritario deve essere completato con l'elezione diretta del premier ed è una cosa ma poteva essere anche a letto come il tentativo di recuperare sul proporzionale operare il potere delle segreterie dei partiti o dei vertici del partito che avrebbero stretto quel premier magari accompagnandolo con una legge di carattere
Sempre più proporzionale così come per quanto riguarda il federalismo si oscillanti dal centralismo mascherato al federalismo e al municipalismo
Proprio perché per cultura politica ci sono state dei limiti così come io ritengo anche vado rapidissimamente che questo richiederebbe un apposito
Discorso per quanto riguarda la magistratura anche di ci si è mossi senza precisi indirizzi di politica culturale di politica indirizzi politici interessi politici
Perché ci sono due indirizzi diversi uno che può essere quello delle garanzie che veniva prima citato da Macaluso e ci può essere anche un indizio che ritiene che debba essere preminente le difesa sociale il tema della difesa sociale io posso anche essere d'accordo sarei d'accordo per la separazione delle carriere tra
Pubblico ministero e giudice perché questo mi pare una garanzia liberale io non mi sento tutelato se la persona che mi giudica appartiene alla stessa corporazione de la persona che mi accusa ecco però mi chiedo se quelle cose che si sono balbettante per quanto riguarda la giustizia in Commissione rispondessero al bisogno di far prevalere l'una o l'altra linea quella di garanzia quella difesa sociale o non fosse invece l'assecondare un messaggio che si è voluto mandare mascherati strada
I quali magistrati dicono di messaggi perché sappiamo benissimo che Tangentopoli e scoppiata nel febbraio del mille novecentonovantadue dopo che dal paese era venuto messaggio con il referendum e nove giugno novantuno cioè gli italiani non sono andati al mare non vanno al mare vogliono invece vogliono invece una riforma della politica si diceva con un'enfasi
Particolare e questo messaggio è stato colto adesso l'impressione che soltanto sola assecondati dei messaggi negativi alla magistrato
Non voglio continuare su questo punto
Vado secondo argomento entrato soltanto tre ma rapidamente secondo punto
Ulivo o cosa due io credo che questa contrapposizione sia
Fuorviante
Hai ragione Emanuele Emanuele Macaluso quando dice che i partiti che compongono l'Ulivo vogliono che l'Ulivo si un'alleanza e città il PDS città Marini che ha vinto il congresso su questa linea
Città i Verdi e così via
Però è anche vero
Che se i segretari dei tre partiti vogliono plurima sia soltanto un'alleanza fra i partiti gli elettori sempre più ad ogni occasione vogliono che sia un'altra cosa
E sta al successo nel mille novecentonovantasei quando c'è stato quasi un milione di voti che sono andati nel maggioritario nei collegi uninominali e l'Ulivo e che non sono stati raccolti dei partiti che compongono l'IPO accade in ogni consultazione l'accaduto anche nei comuni in cui si è votato quando si è votato il sindaco intendendo per sindaco non la persona o non soltanto la persona ma anche espressione di una coalizione
E allora dobbiamo chiederci se dobbiamo dare una risposta a questa domanda che ci viene dal
Dal paese che ci viene proprio da tanta parte di
Elettori che vogliono far politica senza necessariamente prendo la testa del PDS o dei popolari
Non so neanche se possibile peggiora presso i Popolari
E
La Cosa due ha ragione Petruccioli quando dice e necessaria ma non sufficiente
Perché non si tratta di processi che sono fra loro divergenti
E possibile portare avanti la Cosa due e possibile portare avanti rapidamente perché si è perso troppo tempo questo processo di aggregazione delle forze della sinistra
Ci si riconosceva una tradizione laiche e socialiste contemporaneamente rafforzare l'uditorio credo che sia possibile necessario mettere insieme le due cose
Il
E hai ragione hai ragione hai ragione hai ragione io
Io ripeto per i così rischi l'ho già sentito l'ha detta dello sente cioè dice Macaluso ma in realtà non si fa né l'una né l'altra cosa hai ragione
Noi diciamo invece bisogna fare l'una e l'altra cosa e dire rapidamente almeno per
Per quanto ci è consentito dai processi politici
Perché dico queste passo la terza cosa perché la mancata maturazione dei processi politici di questi processi politici di questi processi di aggregazione ha influito negativamente sulle ultimissime vicende della Bicamerale
Se c'è stata la resistenza dei partiti minori verso il doppio turno nei collegi a che cosa è dovuto se non al fatto che i processi aveva ragione la detto Giulia Rodano schemi processi politici non sono andati avanti
Che l'Ulivo non è diventato un soggetto politico non un partito attenzione sappiamo bene in questa sede
Che il soggetto politico Ulivo non è cresciuto e che quindi anche altri processi di aggregazione che potevano essere avviati nel centrodestra
Per esempio la federazione di centro intesa nel senso originario all'interno di uno schema bipolare anche lì non sono andati avanti e ci siamo ritrovati con
Le questioni che stanno affaticando in questi giorni la Bicamerale se deve essere l'Ulivo soltanto l'alleanza tra partiti ogni partito pensa al proprio utile al proprio vantaggio e si fanno i conti col bilancino e popolani hanno pensato di
Che i loro bile i loro tornaconto dovesse essere quello
Ultimo punto
E ieri Folena inondato tutti i giornali di una sua dichiarazione Pietro Folena lo dico con simpatia
Nei confronti di Pietro l'ha trovato ai non dato tutti i giornali dicendo dici ma come fa barbera a criticare una proposta riforma elettorale che tra virgolette esattamente quella avanzata dallo stesso Barbera qualche settimana sa
Poche settimane fa bene esatto
Molte piste primo troppo presto
Primo io dirò fra poco che non è la stessa e dirò perché non è la stessa
Ma se anche fosse stata la stessa proposta se anche periodo ipotetico del terzo tipo fosse stata la testa spot perché non fu accettata a suo tempo dal PDS all'interno dello schema del governo del premier gli avrebbe potuto essere accettata sembra
Anche dagli altri partiti e viene accettata adesso all'interno di uno schema del semi presidenzialismo in cui
Pare che l'Ulivo sia stato battuto grazie anche alla lega questo l'interrogativo che mi pongo ma non è la stessa proposta ci tengo a dirlo subito immediatamente perso proposta perché valsa propenso posta perché primo la mia proposta era volta ad eleggere il capo del Governo e non ad affiancare l'elezione di un Parlamento a un presidente a Repubblica eletto direttamente prima differenza
Secondo perché io attingevo il premio di maggioranza dalla quota proporzionale ben tre qui particolare non insignificante viene attento dalla quota maggioritaria
E si lasciava la quota proporzionale soltanto i partiti come una proposta Sartori tra l'avevano capacità o volontà di coalizione mentre qui viene preservata per tutti i partiti che quindi contrari contemporaneamente saranno aggregati nei collegi uninominali aggregati nella coalizione ma anche portati nella seconda scheda a diva ricavarsi per affermare la propria identità
Terzo è il terzo importante
Nella mia proposta il ballottaggio avveniva tra candidati premier e non tra coalizioni
Che significa questo significa intanto che il premier ha bevuto avrebbe avuto una forte autorità anche con la possibilità di far balenare l'arma dello scioglimento come si era detto per tenere disciplinata la coalizione
Qui invece c'è una coalizione lo ha detto molto bene Petruccioli in cui ciascuno dei partiti che compongono la coalizione a un'arma potentissima cioè quelle dire se io Mitte Toldo indietro qui si arriva a nuove elezioni una arma potente che viene messa a in mano a tutti i partiti della coalizione
Da Bertinotti a di
Ma io mi chiedo
Io mi chiedo
Ma che senso ha chiamare il Paese
Chiamare per esempio le zone leghiste a scegliere in una seconda tornata in una scheda tra il simbolo del Polo il simbolo dell'Ulivo
Cioè non verrà percepito tutto questo come una scelta forzata non tra persone
O tra schieramenti come i singoli collegi perché i simboli collegi è una scelta tra persone scelgo il meno peggio è una scelta tra partiti ma cui poteva esserci anche un terzo partito che potrebbe essere allegra o chi altro un quarto secondo Sartori
Ho tra candidati premier come nella mia proposta qui si sceglie gli italiani devono scegliere tra il Polo e l'Ulivo a parte il fatto ma queste e molto fazioso da parte mia molto partigiana
Io credo che vincerebbe il Polo almeno in base alle edizione novantasei a simulazione novantasei avrebbe vinto il poco perché nella quota maggioritaria avuto più voti e non potremmo in questa seconda tornata avere tutto il vantaggio che ha dimostrato punto per il fatto che i candidati dell'Ulivo hanno trascinato
Come è stato detto ma a parte questo che molto partigiana
Da parte mia io mi chiedo se bisogna fare questo lega regalo a Bossi
Il quale prenderà a proprio carico tutte le mancate partecipazione al voto della Padania della gente che non vorrei essere chiamata a scegliere tra il simbolo dell'Ulivo è simbolo del del Po
A meno che la B dicono mettiamo anche il candidato alla presidenza ma il significato è il candidato alla presidenza se c'è già un presidente a Repubblica eletto
Di
Direttamente col secondo turno
Io non amo il semipresidenzialismo a differenza di altri compagni della corrente che invece ritengono che si presidenzialismo sia una buona ricetta io penso siano vantaggi e svantaggi più svantaggi che vantaggi comunque ormai scelta quella strada bisogna andare avanti
Su quella strada e però ha ragione
Diverse citato ieri da a Paolo Franchi sul cuore della sera quando dice non si può creare un presidente che fa una campagna elettorale
Sui temi dello sviluppo economico della disoccupazione e della sicurezza della lotta alla criminalità il quale si impegna davanti ai cittadini arriva lì e poi le mani legate e deve lasciar fare un governo e deve lasciar fare un governo
Delle due l'una
O si tratta di una di cittadini che si terranno truffati perché avrebbe letto la persona che priva di potere
Oppure ci sarà un presidente da da Repubblica ed era una spallata
E Fini lo ha detto
Dato che fine direzione direttore presentare pubbliche se intende di più perché loro discutono dal mille novecentocinquanta credo lo ha detto a me non interessano i poteri a mentre essa si eletto direttamente perché tanto poi i poteri si conquista una buona reminiscenza di cultura plebiscitaria da parte di Fini
Pienamente legittimato dalla cena in casa letta però però non credo che noi possiamo tutto questo accettarlo oppure i cittadini si sentono truffati e qui vorrei citare
E chiudo poi perché troppo tardi recitare propriamente la strada bulgara sì si sta seguendo la strada bulgara
Absit iniuria verbis dico bulgara nel senso proprio di della Bulgaria cos'è accaduto in Bulgaria
In Bulgaria è accaduto che hanno
Nel Sud una vicenda complessa hanno scelto il semipresidenzialismo nel novantadue
Hanno pensato che però siccome i degli ex comunisti hanno pensato che siccome sarebbe stato eletto uno candidato l'opposizione era meglio legati le mani e in che modo legarci le mani impedendogli di sciogliere il Parlamento se non in caso di crisi
Siamo i casi fisiche esattamente il contenuto se astenuti dei giornali
Il contenuto de e sentire anche Fini contenuto della mediazione scusi sta pervenendo bene
Nel novembre lo scotto Aubry adesso mi ricordo dello scorso anno
In Bulgaria si è votato per l'elezione del presidente a Repubblica è stato letto tal Stajano
E
è stato eletto da una maggioranza di destra di centro destra
Il quale Presidente da Repubblica speri Cerini burberi da rappresentare tutto il rinnovamento la lotta all'inflazione le privatizzazione tutte le cose che vogliono quei cittadini che hanno massicciamente votato quel presenta Repubblica quando questo si è trovato di fronte al Parlamento che invece ha dominato dai
Socialisti è un Governo che l'espressione dei socialisti questi gli han detto non ci dimettiamo e per quel motivo ci dobbiamo dimetterci io non ti do la controfirma per la e le per lo scioglimento delle Camere hic manebimus optime non se ne volevano andare questo presidente a Repubblica che ha fatto ha sollevato la piazza contro il governo e contro il Parlamento perché forte di legittimazione popolare e la gente è andato in piazza perché riteneva
Di avere diritto ad avere un cambiamento tenuto conto che ha votato per presentare pubblica e questo che vogliamo
E queste che vogliamo quindi se semipresidenzialismo deve essere che lo sia fino in fondo a me pare che il testo Salvi il primo testo Salmi
Posso andar bene posso andar bene perché è stato depurato di elementi pubblicitari tipo il ricorso al referendum da parte del capo dello Stato la così detta di direttive eccetera non vedo perché lo si vuole spennare
Si dice ma questa strada ostriche h no non era stato stretto e non dico perché lo Stato ostrica perché se no
ITGI via sarebbe impaziente sarebbe in pazienti
Ho
Dico soltanto una cosa un'ultimissima cosa
Abbiamo visto che mi interessa fare una proposta politica ben precise una proposta che esca anche da questa Assemblea
Abbiamo visto questo sistema elettorale
Bene
Ci saranno cinquantacinque per cento di collegi uninominali
Poi c'è il recupero del meglio piazzati nei collegi
Poi ci sarà perché si vota l'Ulivo oppure si vota il Polo possono trovare i candidati andando a cercare mi meglio piazzate nei collegi poi c'è la lista
Del vecchio Mattarellum la lista bloccata giustamente bloccata delle vecchie Mattarella il che significa che in moltissimi collegi uninominali non c'è più un vincitore ma ce ne sono due o addirittura tre
Ma il tuo a tre quindi salta il principio del rappresentante nel collegio uninominale ma soprattutto significa che a questo punto basta che si riuniscano
I vertici di ciascun partito e poi facciano tra di loro una una cena ma non in casa letta perché se di partito e l'Ulivo in questo caso roba farla casa di qualcun altro
E allora a quel punto possono possono leggere tutti i deputati tutto il parlamento italiano tutto
Tutto
E allora mi ricordo che D'Alema disse in una riunione della direzione
Il collegio uninominale portare arrendere Zani potentissimo dobbiamo essere contenti perché Zani e di Bologna però mi chiedo se questo è il sistema migliore e allora faccio una proposta e dico
Io spero ancora che passi la linea dell'uninominale a doppio turno nei collegi se la linea degli nominale doppio turno nei collegi dovesse passare prima vi è primarie cioè che siano i cittadini in questo caso per quanto riguarda
I lettori dell'Ulivo
Che siano gli elettori dell'Ulivo a scegliere i candidati a scegliere i candidati senza spartizione senza riesumare i tavoli ne abbiamo già viste tante di tavoli basta grazie
Allora non prossimo anno
Prolungare oltre ma mio margine minimo il tempo della pausa quindi necessariamente dobbiamo trovarci qui alle quattordici e quarantacinque senza deroghe
Iscritti a parlare sono molti trattoria propongo che a questo punto le iscrizioni siano chiusa perché già al TAR non parleranno tutti coloro che sono già iscritti ritenta per chi non l'avesse ascoltata che la ripresa è alle quattordici e al quarantacinque
I ancora una volta di cui abbiamo la necessità di il conte di assolutamente gli interventi il dieci minuti ed il più diciassette il predetto dobbiamo dall'inizio alla tavola rotondo Magda Negri dal punto iscritto a parlare quindi diamo l'apologo l'accompagnava
Allora io volevo intervenire perché ne erano molto sollecitato questa mattina all'Inter la
Diciamo non la l'ascolto ma la lettura perché sono arrivato in ritardo della relazione di Petruccioli il modo con cui interloquito ricompaiono nelle Macaluso che ha posto problemi seri ai quali va tentato di dare una risposta
Dalla lettura del compaio Petruccioli dalla relazione ho riconosciuto diciamo un lavoro lungo rivista di discussione anche di stratificazione se mi consenti questo
Definizione Claudia di documenti che in questi mesi abbiamo Hai di volta in volta prodotto abbiamo di volta in volta ho discusso e quindi la proposta avanzata questa mattina in qualche modo riconosco un percorso di lavoro collettivo
Io credo che lo dobbiamo fare un po'il punto da lavoro che era incominciamo prima del congresso alle decisioni che assumeremo oggi allo spazio politico che ci ha consentito e alle diciamo problemi situazioni nuove che si sono determinate da quando i cominciamo il nostro lavoro comune del congresso ad oggi
A parer mio a il lavoro creeremo incominciato con il Congresso non era un'empietà ambizione genericamente banalmente innovative
Questo è un po'l'accusa che ci muoiono ci muovono per stanchezza culturale
Ma era stato uno sforzo molto serio molto impegnato di concretezza di concretezza e concreta deve essere anche le proposte il taglio che devo uscire dalla riunione di oggi secondo me quelle concrete proposte di innovazione culturale e programmatica e organizzativa
Che noi abbiamo avuto l'ambizione incominciando un po'in quattro gatti senza offendere nessuno fra i quattro gatti c'ero anch'io
Che avevamo avuto l'ambizione di proporre alla discussione della sinistra e del partito
E aveva fatto bene ricordare Claudio come queste sforzo di concretezza fosse stato accolto dai lavori del congresso
Avesse camminato e e stranamente per come è strano ancora questo nostro partito pur avendo ottenuto non tantissimi volte durante il lavoro congressuale anche se molto diversamente
Dislocati questi voti tra il nord centro e sud del Paese quindi nord sud e centro del partito avessimo poi determinato alcune diciamo decisioni organizzative o almeno così determinato alcune decisioni organizzative come la democrazia di mandato all'elezione diretta del segretario avessimo sicuramente cose terminato la decisione poi preso dalla commissione politica sul maggioritario a doppio turno
Se avessimo anche determinato alcuni spostamenti di accento sul welfare sull'antistante il lirismo che erano stati assunti addirittura nel documento congressuale di Dalì
Io voglio dire che secondo me è il fatto nuovo che poi si è ripetuto Man con una certa inerte stanchezza nei congressi regionali quindi su questo bisogna riflettere il fatto nuovo e che è stato io dal partì dal Congresso è nato un centro molto ancora a parer mio confuso e mobile sulla propri pentita una sinistra sociale definite si nuovamente nel partito a quella che è stata da molti chiamati una destra una destra liberista o sociali liberista o questa nuova componente dell'Ulivo videro che ma il termine non piace ma non faccio questioni nominalistiche ma comunque che la il partito ha trovato diciamo un attrito una articolazione di identità di programmi che sono la sua possibilità e la sua ricchezza
E poi cosa è successo
Faticoso più evidente più pesante di quanto noto serissimo supporre
Ed è uno stallo doloroso al di là di come la si pensi tu come la si collochi nella didattica di partito
Perché la difficoltà evidente e clamorosa quasi imbarazzante ormai di costruzione del percorso della forum della Cosa due imbarazzante perché la se l'ha voluta rendere imbarazzante perché si è voluto
Tenere al riparo questa prima parziale ricomposizione dell'area laica e socialista non si tratta nient'altro che di questo ma questo è già un obiettivo ragguardevole bisognoso di meritevole di rispetto
Ma l'aver voluto tenere al riparo questo prima tappa di lavoro
Dalla dibattito politico dal confronto sui nodi del welfare dal ricordo al confronto sulla vita la Bicamerale ha fatto sì che questa tappa importante di riassetto politico di parte della sinistra diventasse una sorte un po'di accademiche riunioni di manifesti programmatici
E lo stallo e anche pesante più del previsto per ciò che riguarda la prospettiva dell'Ulivo in questo senso io per Ulivo intendo la forma attuale possibile del bipolarismo
Così italiano così come si è costituito nell'elezione del novantasei nelle politiche che stanno le spalle
L'Ulivo poi ha trovato espressione in una coalizione di governo ma senza dubbio ragione non so che ne avesse parlato comunque e la mio intendimento è la mia opinione mi pare ne avesse parlato per vera
Di intendere l'Ulivo come movimento per il bipolarismo italiano poi c'è la coalizione poi c'è l'assetto di governo poi ci sono i singoli partiti
Ma l'Ulivo o non la intendiamo in questo come momento politico come massa critica come disponibilità di intelligenza e di culture tenere il popolarismo italiano oppure paradossalmente diciamo Ulivo finiamo per diciamo rifiuto per fare perennemente nella sua staticità l'attuale coalizione di governo questo un primo questione che va fugata a me è chiarissimo che le cose siano così come mi è chiarissimo che abbia ragione Emanuele Macaluso
In discussione che noi avanzammo oppure vi ricordate per cordate la passammo prima del congresso vale a dire la la discussione del partito coalizione Ale che è stata con tanta passione ripresa da compagni compare credo farsi compagna dall'altro Ceccanti sono sicuramente con compaiono a Tonini calabrese ed altri vale a dire sul partito da dalla sinistra cattolica
Che ripercorre un poco il modello che fu nel suo farsi concreto del partito soft socialista francese in un partito che è articolato per componenti per cultura e che mantengono la l'aspro che identità e sviluppo della propria dinamicità possano mettersi in una osmosi effettiva in una sinergia che reciprocamente si alimenta col movimento dell'Ulivo
Ora è così o è una cosa strana o è così o il processo si balla o è così o descriviamo un fatto che non esiste e che auspichiamo
Oppure bariamo no e diciamo Ulivo e pensiamo attuali assetti del Governo
Ma è così
Per i compagni che provenendo da esperienze politiche personali culturali anche diverse hanno misurato se stessi essenzialmente nel compimento della transizione italiana
Il compito nella tema del compimento della riforma istituzionale ed elettorale orientale che su questo punto correrebbe mettere un punto se ci si intende
Può darsi che non ci si intende
Ma letale che sarebbe anche facile intendersi e io devo dire di aver trovato tutte le elaborazioni che ci portarono prima al congresso poi nella elaborazione Clare scrittura nella difesa degli emendamenti abbastanza
Abbastanza abbastanza coerenti in tutto ciò ma il processo reale tutto il processo reale dopo si è arrestato
E lo stop che è avvenuto nel partito stop l'arresto tendenziale che avvenuto nella diciamo movimento dell'Ulivo è molto pensato
Queste o secondo me alimenta facilmente ritorni partiti istinto non nel senso di forza dei partiti ma di rinchiudersi in un vecchie cittadelle vecchie roccaforti
Questo alimenta una sorta di reazione fisiologica che è nel vedere che un processo non va avanti e facile facile ripiegare sul già conosciuto sull'antico
Diceva Petruccioli scrive in un documento prima il fatto che anche a gente come Michele Prospero altri come deporre intervenendo e questo di partito aperto da Asor Rosa pagine altri sul nuovo soggetto politico ripieghi no
Testimonianza non soltanto di altre ipotesi culturali ma di una radiografia oggettiva di un processo che ha difficoltà se questo processo in Balla sin dalla tutto come è evidente come evidente
Sin dalla movimento dell'Ulivo si imballata lo sviluppo della composizione dell'area laica socialista
Sì in Balla lo sviluppo multiculturale del PDS Silva alla possibilità di tenere una massa critica di trasformazione che compie processo bipolare affronti i problemi del riforma del welfare e così via
Ora a me pare che noi dobbiamo tener conto di come sono andati i congressi regionali
Che sono andati in un modo stanco inerte oltre ogni misura
Un'inerzia politica che dovrebbe preoccupare tutti i compagni del partito
E anche il pensiero un attimo come sono andate le elezioni amministrative dove laddove anche se ho vinto io qui ho altro Pignone sullo scarto tra il voto dei sindaci il voto dei partiti non credo che sia la componente unico in questo ma non importa
Però laddove anche se vinto si vede una deperire una non Successo delle liste vecchie e nuove di partito mentre invece si vede una certa ora in forza mentre la forza mento ricomposizione
Riaggregazione per ciò che riguarda il polo di centro destra quindi è sulla concretezza di una dinamica che ci sta alle spalle di fatti politici che si sono determinati ora che noi dobbiamo fondare la ragion d'essere di questa impresa comune per ciò che riguarda alcuni altri parte della relazione di Petruccioli su cui avevo già Mobutu modo di esprimere le mie opinioni
Perché dico ma io penso che una componente una impresa politica
Debba essere laica come laica un partito politico
E questa componente nasce l'avevamo già scritto su un emendamento quale sull'Ulivo che io difendo ma vedo che ho avuto qualche incomprensione in giro nasce come dire dallo reciproco confluire dal reciproco condizionamento da reciproco sviluppo i diversi riformismi
Riformismo che nasce nella cultura liberale della vettura liberalsocialista del riformismi molto interessante che ci sono le cultura religiosa anche sterilizzati dentro il partito
E non poche non nascere anche da cori fornisco d'ispirazione socialista che ha avuto nel PDS nel suo farsi e nessuna Chéret spesso
Una forte identità innovativa
E che oggi si ridetermina
Nell'azione concreta dei governi dei partiti anche i grandi Stati europei
Che si ispirano e che sono anche governati da partiti socialisti in cui la cui evoluzione la cui discussione interna la cui ridiscussione dei paradigmi culturali interni evinti mia profonda
E ovviamente noi a faremmo un'affermazione paradossale se dicessimo che il riformismo socialista in quanto tale e componente minoritaria
In qualche modo avvocato in qualche modo vocata al passato nella diciamo reciproco dialogo delle culture riformiste che e noi non siamo qui per fare affermazioni paradossali
Questo mi sembra un punto di chiarezza io intendo fare chiarezza su questo punto perché è ovvio che una componente che nasce in questo modo è una componente unità nell'individuazione programmatiche che sfida a se stessa al proprio interno nelle rideterminazione culturali
Che non può che nasce dalla concretezza delle forze presenti delle situazioni storiche presenti
C'era una bella intervista un anno fa
Mi pare che fosse a costo di Giuliano Amato
Il quale diceva che in fondo le grandi nuove determinazioni della questione sociale oggi rispondono ancora quei bisogni di affermazione dell'individuo di sicurezza di autonomia
Alle quali nel secolo scorso si dettero alcune risposte
E che con diciamo procedure un forte iniezione di liberalismo possono trovare ancora nella tradizione socialista alcune sarò alcune non tutte esaustive risposte
Per questo peraltro io rimando al bel libro di Michele Salvati che mi ultimo libro Michele Salvati
Che mi pare che teme tizi con molta concretezza alle cose che ci stanno davanti
Per ciò che riguarda altre cose che sono state qui affrontate io esprimo ovviamente il mio consenso con l'analisi che è stato fatto sulle questioni della ridefinizione del welfare
E della problemi istituzionali che ci stanno di fronte voglio dire soltanto una cosa a me non sembra che
Potrà finire davvero così
Io non sono sicura che il dibattito parlamentare la discussione nel Paese il confronto un dialogo di massa
Potrà davvero reggere la soluzione che si profila e il non ritorno su cose che sono già state dette il rischio maggiore delle soluzioni che si profilano non sono solo questo asimmetrico rapporto tra presidenza e Parlamento
Il rischio davvero grande delle soluzioni che si profilano è questa di polarizzazione che può esserci con lo sballo ostaggio di coalizione e con la coalizione che resta nei collegi uninominali
E con il fatto che il presidente viene eletto doppio turno quindi un effetto di bipolarismo c'è bipolarismo forte
Ma certo si ha la sensazione che tutto il discorso sulla coesione sulla ricerca di un nuovo soggetto politico dalla trasformazione dei partiti dalla democrazia del circuito cittadino partiti cittadini partito Stato ossia impostato in qualche modo sequestrato avvocato con un metodo singolare che come dire da alla Società italiana un messaggio preoccupante grate io credo che su questo punto noi dovremo qualificare sempre più precisamente il lavoro di questa componente tenendo conto e voglio ricordare una cosa che va a merito del compagno Petruccioli ma che nacque anche queste da una discussione comune
Che questa non è la componente che difende il governo Todo modo comunque non è la componente del governo
Ma è sostanzialmente la componente dei compagni che da molti anni si sono impegnati per un'ipotesi di riformismo e di Pollari bipolarismo i quali solo limitare quando accadde il grande casino dell'Albania
E quando apparve chiaro che il governo dell'Ulivo non aveva una maggioranza organica e quando apparve chiaro che Rifondazione poteva arrivare al cinismo Polito qua anche di consegnarci umiliando ceduti del Polo sono i compagni che scrissero
Non si deve andare a votare perché dire andiamo a votare una sciocchezza voleva dire vediamo le cose così come ma sì esperimenti anche l'ipotesi di un governo di mai di minoranza o al limite di una coalizione grande transitoria per contiene l'iter istituzionale
E quindi questo testimonia con estrema diciamo come una sorta di carta di identità indelebile
Come il primus diciamo la ragione costitutiva
Di questa componente e nel partito il compimento limpido di questa faticosa e stagnante transizione volevo insistere su queste cose che sono cose diciamo di impostazione di reciproco patto e di identità perché mi sembra che l'atto che viene fatto oggi è di una rilevante importanza per la vita del PDS
Allora chiediamo ancora una volta il rispetto dei dieci minuti Duilio piovuti iscritti dove sono proprio più prospera seguito Luigi D'Agrò
Una battuta di un minuto giusto una sentenza su una delle su uno dei punti che ha
Animato il dibattito di vista mamme tra
L'intervento di Macaluso
Alcune delle considerazioni fatte da Petruccioli e da molti altri che sono intervenuti
Tra quella che potrebbe apparire come una diversa strategia Macaluso l'ha definito un errore
Tra l'altro Macaluso cd propone stiamo all'oggi stiamo alla concretezza la concretezza oggi è la disarticolazione del PDS
La proposta che veniva fatta a cui anche traiamo il nostro nome o attribuito nome di ulivisti di un nuovo soggetto politico verso il quale questa componente vuole lavorare io francamente lo dico a Macaluso ma lo dico anche a me stesso questa contrapposizione non l'affetto
Mi sembra un po'stilizzata nel senso che abbiamo ben presente che c'è un oggi
Che la disarticolazione del PDS cioè fare di questo partito davvero un partito democratico con componenti e con anche linguaggi politici diversi e componenti che parlano a soggetti esterni al PDS ed esterni la tradizione della sinistra
è una sollecitazione una penitenza una uno scenario per un soggetto politico che dia forza politica a quel di più che è stato nel novantasei l'Ulivo
Io credo che le due cose scrivono tranquillamente assieme è vero che oggi la concretezza ci impone di lavorare nel PDS per fare di questo partito quella cosa dobbiamo detto stamattina quindi mi mi piace il termine disarticolare uno
Macaluso ci portava l'esempio francese dice bene mamma comunque in ogni caso di a rafforzare il PDS dando alle componenti al lavoro delle componenti quella quell'agibilità quella pratica abilitante Esterna
Senza però dimenticare che vogliamo un sistema Bip bipolare e in un sistema bipolare opportuno che il polo di centro sinistra rafforzi le proprie caratteristiche politiche
Sì ha mai termiti più fornì una cultura politica che metta assieme quei quei quei pezzi
Che oggi sono troppo parte e troppo parte separata quindi io più una battuta perché secondo me questa
Questa contrapposizione può rischiare di essere ozioso comunque può far perdere a questa componente compagni o culture politiche che io ritengo invece sì o no importanti per questa componente per il merito delle questioni di programma di contenuto sulle quali voglio dire qualcosa
Segue invece la sollecitazione di Petruccioli
E la voglio
Un po'provocatoriamente sviluppare l'individuo
Petruccioli
Si è impegnato in una relazione
Impegnativa nel nel dare
Come dire nel cambiare è l'orizzonte valoriale di una forza di sinistra
Dice Petruccioli il tema non è il bene comune non è più il bene comune ma deve essere il bene dell'individuo
La sua affermazione la sua felicità la sua sicurezza eccetera eccetera
E la sinistra deve liberarsi di alcuni Matching lite alcune montagne pesantissime sulle nostre spalle che si chiamano cito ma naturalmente la citazione inutile Stato partito classe
Io molto modestamente cerco di tirare un una ricca e di tradurre questa questa affermazione cosa significa
Liberarsi di una concezione classista
Cosa significa liberarsi di una concezione statalista
E cosa significa liberarsi di una concezione partitica
Sul partito abbiamo già detto
Mi limito ai primi due punti
Stato e classe
Sullo stato credo che l'elaborazione nostra come componente anche del dibattito congressuale ci sia stata
De statalizzazione
Sburocratizzazione togliere competenze gestionali e funzioni pubbliche da soggetti pubblici statali a soggetti privati privatizzare le funzioni pubbliche non vuol dire naturalmente vendere funzioni gestite dallo Stato soggetti a soggetti privati col può anche voler dire queste uno significa una concezione diverso cioè far crescere soggettività pubblicista e a partire da attuatori prima
Io credo che su questo punto l'elaborazione nostra ci sia stata fa sviluppata ed è opportuno che in quella bozza di documento che è circolata io non trovo
Molto questo passaggio io credo che vada messo
Insistiamo su questo punto insistiamo sul punto della destalinizzazione
Dell'affidare funzioni pubbliche a soggetti privati che possono essere capaci come meglio del pubblico di svolgere quelle funzioni insistiamo io credo sia un punto fa il conto
Un punto che intercetta quel
Quella sensibilità comune a quella quella quella volontà che i cittadini tante volte hanno manifestato di di di sburocratizzare di di di rendere diverso
Il nostro sistema di garanzie così come è stato costruito in questi anni
E anche sul sul sistema e sul macigno classe l'individuo non la classe
Questo il punto difficile
Perché la nostra cultura tutto diverso col governo siedono i sindacati discutono i sindacati discutono della politica economica di tutto il Paese e non solo degli scritti a quelle organizzazioni come sempre
Il valore erga omnes della contrattazione sindacale tra le parti sociali che assunta dallo Stato e vale per tutti i cittadini
Capisco di toccare punti delicati ma bisogna che ci mettiamo ma
E forse oltre ad una discussione sulla seconda parte della Costituzione
Su cui ci siamo fermati in questi mesi opportuno anche a ragionare sulla prima parte della Costituzione
Almeno su quelle parti della prima parte della Costituzione
Che derivanti dalle culture politiche tra democrazie cristiane e del PC
Hanno costruito in alcune parti naturalmente
Fondamenti statalisti e Ford visti molto molto fortemente fornisca a partire dal primo articolo della Costituzione tra l'altro la Repubblica fondata sul lavoro
Cosa vuol dire
Naturalmente sono le mie così alcune affermazioni
Perché ho accettato e accetto il terreno proposto da Petruccioli di individuo
E naturalmente componente dossier se si afferma
Democrazia nel partito
Il fatto che il partito deve essere pluralista ma il pluralismo deve esprimere contenuti
Io credo che lo sforzo principale che dobbiamo fare oltre all'affermazione di esistenza è un contributo di contenuti al PDS
è un contributo di contenuti io credo su questi su questi tre punti che diceva che abbiamo detto e che credo siano punti molto impegnativi è importante che in quel documento
Che il pedigree di questa componente siano contenuti alcuni spunti credo quello più semplice e lo ribadisco perché sull'altro che dicevo il classismo il tema del lavoro forse né più difficile già qualche spunto è contenuto credo che sul tema dello Stato
Chiedo proprio che quella parte venga cambiata del documento ci sia un maggiore leggibilità delle nostre delle nostre proposte che derivano da quell'emendamento congressuale che fu accolto e che andò sotto il titolo di De di De statalizzazione
Luigi daga seguirà Paolo e degli ottimi
Io credo che sia giusto partire da una considerazione
Questo convegno è stato indetto
Per due obiettivi fondamentali
Che appaiono chiaramente dal titolo
Querce all'Ulivo
Prospettiva della sinistra quindi e coalizione di governo
In un sistema bipolare
E non vi è dubbio
Come giustamente diceva questa mattina Petruccioli
Che o la sinistra si muova oppure non ha senso
è necessario quindi riprendere oggi il ragionamento sulla discontinuità che era alla base della svolta sulle istanze di cambiamento sulle aspirazioni dei singoli delle persone dei cittadini
Che devono sempre più diventare soggetti della politica
Protagonisti del Progetto per la sua realizzazione
Che significa realizzazione piena della democrazia
Quindi come è stato giustamente detto
La sinistra deve mettere la persona il cittadino al centro della proprio ogni iniziative del proprio piede
Io credo che è da qui che dobbiamo partire per ricostruire la politica
Perché il vecchio edificio non c'è più e va ricostruita
La politica attribuendo i cittadini più poteri
Quindi la scelta del governo delle maggioranze
Del leader e giustamente come diceva Barbera la scelta anche dei candidati attraverso elezioni primarie
Se è questa la nostra scelta
Io credo che allora noi dobbiamo porre innanzitutto a noi stessi
Una domanda dobbiamo porcela prima di porla agli atti
Se noi ulivisti del PDS poniamo il cittadino al centro della nostra concezione della democrazia
Se nella e congresso abbiamo condotto una battaglia politica su un fronte bipolare maggioritario
Poi io credo che se questo è abbiamo fatto bene
Non possiamo assolutamente andare in Bicamerale e votare soluzioni compromissorie
Che diceva Petruccioli ognuno interpreta a modo suo
Da un lato c'è chi lo interpreta per dare potere partiti
Dall'altro per dare porterei ai cittadini
E quindi sostenere una sorta di premierato debole
Che come ha detto il segretario del PDS deve essere votato
Per non fare un danno al Paese al partito e per la verità giungendo
Per non fare un danno a se stessi
Io credo che invece sia giusto
Accentuare
L'ansia costituente il limite del partito e della maggioranza di governo nella formazione e non lo nello sviluppo di un processo costituente
Così come credo che sia giusto rompere la ripresa del neo consociativismo
Che credo ormai sia sotto gli occhi di tutti
La riforma della Costituzione
Scritta con i condizionamenti contemporanea
Degli interessi televisivi e delle vicende giudiziarie del capo dell'opposizione
Ebbene la contemporaneità dei pronunciamenti del Parlamento su queste materie io non credo che sia un caso
Che questi provvedimenti si discutano contemporaneamente
Non credo che così facendo si fa una riforma costituzionale di alto di alto profilo
E credo che non la si fa nemmeno
Se ritornano gli interessi particolari dei singoli partiti di governo se le sorti del governo e della Bicamerale si legano tra loro
Io credo che c'è ormai il pericolo vero di andare verso il più grande pasticcio della storia democratica italiana moderna
L'unica preoccupazione non può essere quella di approvare qualcosa qualunque essa sia anche la più gattopardesca
E non possiamo assumerci anche noi questa responsabilità
Ma dobbiamo invece assumere il merito storico di aver impedito soluzioni di basso profilo
Petruccioli ha definito questo atteggiamento un atteggiamento
Da Magliari
Io credo che l'atteggiamento conseguente a questo giudizio
Deve assumere una conseguenza nel voto della Bicamerale e al tempo stesso nella richiesta di convocazione dell'assise congressuale
Credo inoltre che se oggi noi dovessimo fare un bilancio a poco più di un anno del venti del vento dal ventuno aprile credo che dovremmo modificare il titolo di questo convegno che certo mondi non dipende da noi
Se facciamo il bilancio di questo anno di attività
Dovremmo dire che non c'è stata né Quercia e né Ulivo
Perché manca una strategia politica di lungo respiro
Nell'anno appena trascorso noi ci eravamo posti due obiettivi la costruzione della Cosa due e lo schieramento dell'Ulivo
La Cosa due sapete a che punto
E così come non è stato fatto il nuovo partito della sinistra così non è decollata alla coalizione dell'Ulivo
Ora io credo che il compito centrale il vostro
Sia di riprendere il cammino nella costruzione dell'Ulivo
Penso che contrariamente a quello che sosteneva questa mattina Macaluso
Ritengo che sia riduttivo per noi pensare solo alla costruzione di una componente di partito
Peraltro con più voci al proprio interno senza porci un obiettivo più alto la nostra componente io credo che ha un senso se serve a spingere il partito verso la costruzione della coalizione e se al tempo stesso opera nella società per la costruzione della coalizione dell'Ulivo
Intesa come movimento a cui appunto questa mattina si faceva riferimento nella relazione
Dobbiamo operare facendo in modo che con le riforme istituzionali si possa affermare finalmente una sistema bipolare quindi oltre i singoli partito partiti bisogna costruire il polo la coalizione che non può essere solo la coalizione dei partiti che si uniscono come sa avvenendo recentemente in un cartello elettorale che il giorno dopo le elezioni viene riposto in un cassetto
L'Ulivo quindi deve diventare la coalizione composta dai partiti che deve ampliarsi a tutte le forze della società ma che è anche la coalizione il Polo che aggrega che unisce anche i cittadini che pur non mi ridando nei partiti si riconoscono nella coalizione
Quel valore aggiunto di cui abbiamo tanto parlato quindi una democrazia dei cittadini
Dove i cittadini sono il soggetto è il partito lo strumento anzi in un sistema bipolare è ovvio che lo strumento oltre ai partiti deve essere la coalizione di cui L'Ulivo è parte fondamentale
Lo sforzo quindi che dobbiamo compiere nuovi e che dobbiamo far compiere ai partiti
Se si vuole tenere in vita la coalizione è determinarne la crescita è quello di fare un passo indietro per servire alla coalizione
Di siederà alla Casa comune una quota della propria sovranità
Non si tratta credo che sia evidente di rinunciare all'esercizio del potere ma di comprendere che le sorti di un partito sono strettamente legate alle sorti dalla coalizione che ogni partito da parte di un ragionamento che deve avere come punto di riferimento il pensiero degli altri e che trova sintesi
Nella coalizione
Se invece si continua ad esaltare il ruolo del singolo partito si rischia di tornare indietro alle vecchie coalizioni litigiose tra loro
Come spesso purtroppo sta accadendo anche ora che si contendono gli stessi lettori e si rischia cosa ancora più grave di ritornare alla consociativismo
D'altronde io
Credo che sia stato proprio questo il pericolo che paventava Enrico Berlinguer con grande Luigi lungimiranza all'inizio degli anni ottanta
E non è forse questa la correzione che dobbiamo apportare per governare meglio il Paese
Il ventuno aprile io credo che noi abbiamo vinto per due ragioni la prima
è dovuta alla lega ma la seconda è che l'Ulivo ha avuto un potere di attrazione che agli atti è andato oltre la somma dei partiti della coalizione
E ciò è potuto avvenire perché numerosi cittadini dentro e fuori comitati Prodi un milione di elettori è stato detto hanno deciso di schierarsi con l'Ulivo pur non appartenendo a nessun partito
Un patrimonio che ora non possiamo disperdere al quale dobbiamo dare una prospettiva intenti impegnandoci noi stessi nella costruzione del movimento per l'Ulivo
Tanto più che la coalizione ha vinto e come sappiamo tutti però non ha raggiunto la maggioranza
Rafforzare ed estendere la forza l'attrazione dell'Ulivo e quindi per noi oggi un passaggio determina
Per queste ragioni dobbiamo costruire la casa comune dove diverse culture la cattolica di sinistra laica liberale ambientalista possono convinte
Un laboratorio da costruire quindi che ci aiuti ad uscire dalla logica
Della pura appartenenza di partito
Lo fa con un richiamo al principe chiedo scusa concludo costruendo la coalizione
E connessa dando forza ai cittadini
Che vi aderisca e credo che noi dobbiamo essere i protagonisti principali di questo movimento
Anche se oggi nelle PDS si avverte ancora una ritardo un deficit di strategia e al tempo stesso di democrazia
Perché spesso chi sostiene queste cose anche all'interno del PD essere spesso è combattuto se non visto come una persona non solo quindi deficit di strategia ma anche di democrazia
Perché è bene ricordare quest'ultimo passaggio che faceva Petruccioli il partito è ormai spesso in molte parti strumento in mano a gruppi ristretti di potere un lavoro impegnativo quindici attende ma dobbiamo avere la consapevolezza che vale la pena combattere questa battaglia per l'innovazione
Chiesto di parlare
Prima del prima di Paolo valide ghiotti per ragioni di tempo Marina Magistrelli del coordinamento nazionale del movimento coordinatrice nazionale del Movimento per l'Ulivo quindi diamo la parola Marina Magistrelli seguirà Paolo anch'io
Sì il mio sarà più che altro un intervento informativo visto che qui di Ulivo e di movimento già questa mattina si è parlato volevo portare un pochino a vostra conoscenza
Di quello che il movimento per l'Ulivo sta facendo voi sapete che il movimento per l'Ulivo è nato in continuità con l'esperienza dei comitati per l'Italia che vogliamo
E praticamente questo nuovo soggetto politico è sorto nel settembre ottobre scorso dopo la vittoria Della Campa seguito della campagna elettorale
E ha cercato di darsi una organizzazione propria
Si è data quindi una carta organizzativa una Carta dei principi e in qualche modo questo movimento per l'Ulivo intende essere da una parte nuovo di coordinamento tra i partiti in qualche modo in questi mesi abbiamo cercato di esercitare anche questo ruolo che c'è stato riconosciuto anche dai partiti della coalizione
Dall'altra parte vuole essere anche un luogo di incontro nel senso che intende rappresentare anche le aree culturali che insieme vogliono stare che stanno che hanno costruito un ulivo
Quindi il movimento per l'Ulivo come nuovo di coordinamento tra i partiti
è un'esperienza che ormai va avanti da alcuni mesi
Si è costituito a livello nazionale un coordinamento politico organizzativo
Stiamo cercando di costituire questo coordinamento anche nei livelli locali e principalmente nei livelli regionali e provinciali
Voi sapete che noi non intendiamo essere in alcun modo né un partitino ne è un po'partitone un partitone
Vogliamo solamente cercare di portare unità all'interno dell'Ulivo
In questo momento
Credo che l'esperienza di coordinamento sia l'unico luogo politico dove si costruisce l'unità dell'Ulivo
In questo coordinamento politico organizzativo quindi in questo coordinamento che tenta di portare unità all'interno dell'Ulivo
Sono varie le esperienze che stiamo cercando di di portare avanti esperienze anche devo dire molto interessante sempre questo nell'ottica di dare vita e visibilità all'Ulivo
Abbiamo costituito una commissione per gli enti locali per non ripetere l'esperienza della prime Scott dell'aprile scorso con le campagne elettorali per le amministrative
Dicevo quindi che questa Commissione degli enti locali è incaricata di monitorare
Appunto le realtà locali per fare in modo che si perfezioni d'ulivo anche sul territorio e questo soprattutto in vista dell'appuntamento amministrativo di novembre
Ancora abbiamo insediato nel mese di aprile scorso questo è un fatto molto importante
Una commissione per stabilire quali potranno quali dovranno essere le regole per un'adesione di dell'intera coalizione
Cioè si è sentita l'esigenza con i partiti con il movimento con le associazioni che vengono rappresentate all'interno di questo coordinamento di darsi anche una struttura di tipo unitario
E allora e si è insediata questa commissione appunto per verificare quale possibilità di adesioni ci sarà all'Ulivo da proporre all'intero paese alla fine del novantasette i primi del novantotto
E naturalmente una volta progettata una volta perfezionata questo schema di adesione dovremmo darci anche delle regole che rappresentino l'intera coalizione
E quello che stiamo cercando di fare è di darci una rappresentanza che non sia solamente per critica
Altro gruppo di lavoro su cui stiamo lavorando e per darci una strategia politica sulla questione settentrionale
Si è riunito a Roma esiste si è ormai perfezionata anche una commissione un gruppo di lavoro permanente formata dai partiti che fanno parte della coalizione dell'Ulivo più i rappresentanti del movimento per affrontare il problema del della lega della secessione
Non vuole essere questo solo un modo di opporsi al fenomeno lega vuole in qualche modo creare anche un servizio non solo di tipo organizzativo ma anche di tipo culturale per aiutare la coalizione a presentare l'Ulivo in senso positivo
Per respingere in qualche modo la strategia politica proposta dalla lega
è per questo che mi informo sin d'ora perché in qualche modo è stata assunta come decisione
Sta lavorando a questo gruppo di lavoro per cercare di appunto di studiare
Questo fenomeno ma non vorremmo fermarci solo alla fase dell'analisi dello studio vorremmo porre in essere anche un laboratorio politico relativo alla questione settentrionale
Proprio per perfezionare la formula dell'Ulivo anche anche al Nord
In settembre ci sarà una campagna
Pubblicitaria in senso non proprio del termine
Per spiegare il fenomeno della secessione sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista politico che dal punto di vista giuridico
Con questo intendiamo
Essere di aiuto anche in questo senso a far sì che le forze politiche che fanno parte della coalizione studino un percorso politico unitario anche per il nord e non solo per il Nord naturalmente
Dicevo poiché il movimento per l'Ulivo intende rappresentare le aree culturali che che vogliono stare insieme che hanno scelto di stare insieme sotto un unico quindi vuole essere anche un luogo di incontro
Vorremmo o in qualche modo abbiamo l'ambizione di
Di volerti nel paese cresca la cultura dell'Ulivo
E non dovrebbe essere solo non cercare quali sono le compatibilità che ci uniscono all'interno della coalizione
Ma come veniva accennato stamattina vorremmo far crescere l'Ulivo proprio dal punto di vista culturale che diventa anche poi
Una strategia politica per noi
Alcuni vorrebbero che ci limitassimo rappresentanti quanti non si sentono rappresentati da un partito
Altri Volver vorrebbero che svolge Simo solo ruolo di coordinamento
Quello che stiamo cercando di fare con molta fatica non lo nego ma i motivi e non mi dilungo le avete verificati un pochino voi stessi stamattina cerchiamo di rappresentare una cultura ulivista che c'è nel Paese ma che forse non è ancora sufficientemente rappresentata quindi un ringraziamento questo tipo di iniziative e quello che chiediamo a nome del Movimento per l'Ulivo e di lavorare insieme grazie
Allarga Iotti seguirà Giulio quel cinque
Sono anch'io sostanzialmente d'accordo con la relazione di stamattina di Claudio Petruccioli
Tanto d'accordo da che avrei potuto esimermi dall'intervenire se non fosse che alcune considerazioni vorrei fare le vorrei mettere sotto il segno di un punto di vista forse molto soggettivo molto parziale ma che sento il dovere di richiamare qui per dare anche il senso di questa nostra iniziativa per quanto riguarda me e proprio per fedeltà alle ragioni per cui sono entrata al momento della svolta nel partito democratico della sinistra
Che io non posso oggi non sentirmi più vicina all'Ulivo che alla Quercia
Spero che nessuno consideri questa un'affermazione provocatoria
è una coerenza fra due disegni entrambi rimasti incompiuti ma la cui incompiutezza rimanda alle stesse ragioni e che non si compiono che in qualche modo insieme io credo che l'incompiutezza della costruzione del PDS a questo punto difficilmente si scioglie e si risolve fuori del disegno compiuto del soggetto politico del bipolarismo
Difficilmente può essere uno obiettivo che lo precede ok si distingue dal secondo
Qual era la grande forza innovativa della la grande novità del della costruzione del PDS era quella di voi di avere giocato insieme la carta della riforma del sistema istituzionale e dalla costruzione del nuovo soggetto politico dell'alternativa
E questo è il disegno incompiuto e questo disegno e solo questo può compiere in qualche modo il disegno della svolta
In un certo senso ha ragione Macaluso in un senso diverso forse per quello che intendeva Lulli e che io ritengo che si debba dire mi dispiace dover dire
Che la responsabilità principale di questo ma l'insufficienza della transizione stando il soggetto che l'aveva vista più lucidamente all'inizio e non negli altri partitini
Cioè in qualche modo è stato il non avere compiuto la svolta d'essere rimasto fermo del disegno del nel disegno della nuova forma partito
E se si è attardato che anni legittima e ridato spazio alle componenti Lori partitica del sistema politico italiano alle tentazioni della frammentazione
è stato in qualche modo e
Ci sono certamente le responsabilità dei minori ma sono responsabilità
Che il PDS porta perché ha preferito l'egemonia della continuità rispetto alla gente egemonia dell'innovazione nell'ultima fase di questa di questa transizione io sono convinta che i due ruoli si giocano insieme
E si giocano con reading il ridisegno della funzione dei partiti che mi pare il grande rimorso della riforma istituzionale e che oggi in qualche modo rappresenta ipoteca gravissima su un fallimento della riforma istituzionale che avrebbe comunque rappresentato anche una riforma istituzionale Pozzi positiva avrebbe potuto restando il sistema politico quello che era in qualche modo svuotare gli aspetti innovativi positivi della riforma istituzionale ma che tanto peggio lo fa nel caso in cui vada avanti il Progetto il cui disegno ci accusi bene chiarito ulteriormente stamattina barbe
Sentimenti col ruolo del professionismo politico
In qualche modo qualcosa che indebolisce le ragioni degli uni e dell'altro
Nessuno nega la funzione dei partiti in una democrazia moderna
E io personalmente non ho mai demonizzato come il vero nemico il professionismo politico
C'è un professionismo politico che è strumento fondamentale dalla partecipazione diffusa di cittadini c'è un professionismo politico che tende fondamentalmente a garantire se stesso
Il nesso fra un ruolo dei partiti
Sostanzialmente di conservazione
è un professionismo politico che tende a garantire se stesso è il punto chiave che purtroppo è questo uno degli aspetti negativi della superstizione ha fatto scuola anche a tutti i nuovi tentativi che nel corso della transizione sono andati costituendo
Non vorrei essere cattiva elencando nella Rete Alleanza democratica il Bari tattica perfino forse lo stesso Ulivo
Eppure c'è un dato di fondo sul quale tutti parliamo ma su cui tutti chi siamo
Noi dobbiamo sfidare il dato di un paese di centrodestra
Il problema della sinistra è certamente l'innovazione della sua cultura politica ma anche sfidare il dato di un paese di centrodestra la contraddizione di un paese di centrodestra con un governo di centrosinistra
Cioè tra destra che fatto di egoismo sociale di paura e comprensibili di ricerche di vecchie sicurezze di rifiuto della politica quei sta la funzione dei partiti
La funzione in qualche modo di modificare la cultura di un Paese introdurre nella cultura di un Paese quegli input Case dono isoli uno di egoismo sociale
Recuperiamo in chiave innovativa alle paure del nuovo per cercare di costruire le nuove sicurezze possibili in una nuova società riscoprire la funzione della politica
E questo questa esigenza è tanto più vera questa esigenza di un recupero della funzione di animazione sociale che fu all'origine la grandezza della storia dei partiti la storia dei partiti particolari grandi partiti alla sua grandezza anche quello che diceva stamattina ma la comunicazione rito un tale Barbera andava nello Stato
Alla fine del secolo agli inizi alle fin dal secolo passato agli inizi di questo secolo perché hanno modificato l'incultura diffusa come si poteva l'orario paese largamente Arafat età quindi con un uso dell'ideologia degli schemi concettuali se volete ma queste è la grande la grandezza storica dei partiti e diventa questo tanto più importante se è vero quello che diceva Petruccioli stamattina evidentemente io lo condivido
Che il problema non è più governare dal centro dall'occupazione dello Stato attraverso i grandi strumenti dell'intervento politico mai governare le creare le condizioni perché una società sappia governarsi da soli
Sappia inventare da soli sabbia costruire nuove garanzie per tutti da sola cioè puntare sul ruolo fondamentale delle persone questo non riduce il ruolo dei prestiti
Lo esalta come funzione di introduzione di input culturali nella società
Il problema che ha posto Petruccioli quello degli individui la centralità dell'individuo io confesso sento meno il bisogno di enfatizzare il tema individua anche nel senso di persona forse perché fa parte della mia tradizione cultura originaria
E piuttosto sento il peso delle sfide aperte e irrisolte che rappresenta questo problema del rischio di astrattezza che può esserci anche dietro questo richiamo e certamente il problema delle strategie politiche comincia dove nulla la enunciato comincia dopo problema delle condizioni che fanno crescere la libertà personale ne favoriscono un esercizio capace di farsi carico anche delle libertà altrui la crescita di una convenienza materiale delle solidarietà di una bella consapevolezza delle basi anche materiali della solidarietà questa è la grande sfida ma è una sfida che si si vince soltanto nella misura in cui i partiti sono altro da quello che sono che sono ci e certamente questo nodo oggi arriva al pettine proprio intorno alla questione delle riforme istituzionali io credo in primo luogo che noi dobbiamo da cui uscire
Accogliendo nettamente la proposta di una assemblea congressuale da svolgersi fra bicamerale e a una tre le vicende della Bicamerale e la vicenda del quali che ne possano essere gli esiti finali voglio dire senza preoccuparci dei numeri senza preoccuparci se li saremo vincenti o saremo perdenti e perché
Perché la battaglia contro i pastrocchi
O per limitarli
O per creare antidoti contro l'evoluzione naturale del sistema politico che ne nascerebbe
Sta insieme cioè ne possiamo riuscire non credo
Introdurre degli elementi correttivi sullo schema che sta venendo fuori
Ma in ogni caso una battaglia va condotta e va condotta dentro il PDS proprio perché quel ruolo di responsabilità massima che il PDS ha del governo della transizione perché intorno a questa battaglia che si deve costruire quel minimo di possibilità di ridisegno del sistema politico
Quindi la battaglia nel nel PDS come una battaglia che parla fuori del PDS che si gioca dentro
Ma che deve avere una funzione di riaggregazione intorno al no a una ipotesi arretrata se questa sarà ipotesi che esce dalla Bicamerale questo il giudizio che poi esprimeremo dal momento che avremo i testi definitivi io
Parlo sulla base delle cose che abbiamo detto finora
Perché è l'unica strada e l'unico modo per fare ancora politica
Noi dobbiamo ridare forza e fiato a quelle componenti del paese e io per in particolare penso alla galassia cattolica
Che furono protagonista del referendum e chi ora sono spezzate dai contrapposti e concorrenti tentativi di rifare la DC
Noi dobbiamo denunciare in termini politici
Questo paradosso popolare dei popolari che dopo aver rifiutato il prime Gatto forte
Accettano una ipotesi in contrasto con tutto il loro elettorato e con i loro prezzi deposizione
Cioè quelli del semipresidenzialismo soltanto perché alla sua ombra può crescere meglio il ritorno alla vecchia partitocrazia
Badate che in questa ipotesi il trenta catastrofe che io temo di più non è la ricostituzione del grande centro credo che qui su De Mita
De Mita si muove in una linea di eterogenesi dei fini inconsapevole
La rinasce dalla democrazia cristiana al massimo di questi tre restituirà a un piccolo ceto politico la funzione che fu dei social democratici e dei liberali nella Prima Repubblica cioè un forte potere di coalizione
L'elettorato democratico cristiano quello idealmente motivato quello dalla presenza dei grandi interessi si è già schierato da una parte o dall'altra non si sposterà ulteriormente
La catastrofe la catastrofe di un Paese ingovernabile di un Paese che si è si avvicina all'Europa senza darsi istituzioni forti e istituzioni serie rigorosa ma su questo
Io credo che noi dovremmo fare qualcosa di più parlare al Paese parlare anch'a quelle aree di
Di tradizione diverso cattolica laica che si sono arroccate in difesa della Costituzione
Contro un eccesso di innovazione ma non in funzione di una difesa partitocratica piuttosto indifesa di alcuni grandi principi e che sono oggi doppiamente sbeffeggiati dalla soluzione della bicamerale
Proprio nel momento in cui il Cine seguito all'intervento di Gianfranco servilismo
Ma io voglio
Voglio il cervello su tre punti la Bicamerale l'Ulivo il soggetto politico
Le questioni di cultura della sinistra che accusa tu Riccioni sulla Bicamerale è aggiunto la migliore forte contrarietà all'ipotesi che sembra si profili bicamerale a quella che ha già detto prima solo io rispetto a Petruccioli vorrei aggiungere una cosa
E peggio
Che non una restaurazione partitica
Perché più
Vie l'introduzione attraverso questo presidente della Repubblica senza poteri essenziali espulso abilità ma con una fortissima legittimazione perché eletto dal popolo vie ventuno giugno
Nell'eseguire delle istituzioni democratiche italiane di virus antidemocratico plebiscitario che non avevamo mai riconosciuto
Vorrei dire che il partito attinte da prima Repubblica
Ramo partitocratiche ma erano anche se sono sempre stati difficili rispetto al fondamentale equilibrio democratico delle istituzioni questi pur di mantenere gli elementi di quindi o partitico info www anche quest'ufficio è uscito assai pericoloso
Le nostre istituzioni perché è stato possibile
Che la Bicamerale si stia profilando una conclusione voglio dire speriamo su questo terreno
Qui forse c'è un punto lo poneva con grande lucidità come suo solito Macaluso insomma
E cioè noi forse abbiamo sottovalutato tutti
Il fatto che i partiti italiani usciti da quella bufera e quindi profondamente trasformati che è stato tutto il periodo novantuno novantaquattro sono ancora partiti non maturi non proprio cinque non capaci non solo a promuovere ma nemmeno a gestire le conseguenze di un'effettiva democrazia dell'alternanza all'effettiva democrazia bipolare perché democrazia dell'alternanza comporta meno potere
Ai partiti e più potere ai cittadini e più potere ai governi questo meno potere ai partiti cioè meno autonomia meno sovranità assoluta di ogni singola grande o piccolo piccolissimo formazione politica i partiti italiani ripeto quelli pur usciti dalla bufera che abbiamo conosciuto non sono in grado di non solo promuoverlo ma neppure gestirlo evidentemente a ragionare così c'è dice di sperare
Famoso dilemma del prigioniero
Il riformatore è quello che deve essere riformato il partito e quindi non ha la voglia di farsi riformare in politica naturalmente non è consentito disperare o deprecare occorre agire domandarsi cosa fare
A mio avviso si possono fare due cose una immediata e una di più lungo periodo
Quella immediata è
Ragionare sui dati reali della situazione
La partita riformatrice non si chiude con la Bicamerale si chiuda nel futuro anno anno e mezzo di lavoro parlamentare
Allora in questo anno bisogna provare noi per la nostra piccola parte ma con energie che ci sono a far tornare in campo
Quella parte di cittadini di opinione pubblica di cultura democratica giuridica costituzionale
Perché risulti il più possibile gravoso concludere i lavori del Parlamento come si si sta concludendo la Bicamerale
Cercando di farsi che attraverso un movimento dalla società italiana e dall'opinione pubblica democratica
Si cambino in Parlamento le decisioni delle della Bicamerale perché altrimenti ci troveremmo a un bivio drammatico
Questa posizione
Il referendum il no al referendum come solo modo
Per impedire il passaggio questa questa posizione e sarebbe un bivio drammatico perché quel no diventerebbe il no contro i partiti contro la politica e quindi un elemento
Per impedire questo bisogna che in questo anno dal Paese venga una spinta che costringa il Parlamento a cambiare le linee su cui la Bicamerale si sta chiudendo
A mio avviso ce ne sono le condizioni io dicevo non bisogna disperare leggendo i giornali fra ieri l'altro ieri e oggi mi vien da dire non ce la fanno
A reggere su quella posizione di fronte al Paese
Durante un anno per un anno di confronto non ce la fanno di fronte al Paese
Corriere della Sera stampare nell'opinione pubblica e così via ce la faremo appello
Di fronte a referendum come no
La seconda cosa da fare però
E anche qui c'è un elemento di in cui cento come dire molto stimolanti le le le cose che diceva Macaluso
La seconda cosa da fare secondo me e tornare a lavorare oltre
Che sulle riforme costituzionali ed elettorali sui soggetti politici dentro le culture e le forme politiche di questo Paese
Non averlo fatto e non averlo fatto come PDS negli ultimi anni
Aver pensato cioè che il ciclone che aveva terremotato il lavoro manca natura politica italiana dal novantuno al novantaquattro bastasse anzi secondo alcuni avanzasse fosse fin troppo
è stato un errore politico capitale rischia di pagarne il prezzo non questo o quello schieramento ma un equilibrio democratico fondamentale
Esposto ancora una volta adesso agli incursioni
Di tipo secessionista populista demagogico e così via non Phèdre eccesso ma per difetto di innovazione politica
Con buona pace del mio amico Beppe Vacca che ha scritto un libro per dire invece che i guai che c'abbiamo di fronte sono tutti perché c'è stato un eccesso di volontà d'innovazione politica in quegli anni
Lavorare sulle riforme lavorare oltre che sulle riforme costituzionali anche sui soggetti e le culture politiche è stata una delle ragioni fondanti
Che il mettersi insieme di quelli che siamo oggi in questa sala durante dibattito congressuale
Allora l'abbiamo detta nei termini di lavorare a fare dell'Ulivo il soggetto politico
Avuto sufficiente a governare in una democrazia bipolare dell'alternanza io voglio dirlo con chiarezza
Oggi questo discorso a mio avviso non basta
Non possiamo dire soltanto riprendiamo le potenzialità originarie
Dell'ufficio l'Ulivo è stato ciò che di più
Vicino approssimato a quello che noi intendevamo è riuscito ad essere per il modo come dire ha vinto le elezioni per la la lo scontro bipolare in cui quelle elezioni ci sono configurarsi
Ma oggi l'Ulivo questo potenziale soggetto politico lo è meno di un anno fa meno di quando andammo a giudizio
è la responsabilità io son d'accordo con la compagna Caglioti gli ha detto adesso questa responsabilità elusione dei partiti minori e così via ma dobbiamo
Noi dobbiamo parlare di noi stessi credo
è responsabilità del fatto che dopo quelle elezioni il Partito democratico della sinistra ha scelto un'altra strada un'altra via politica che non comprendeva dentro di sé l'idea cioè l'Ulivo potesse sviluppare le proprie potenzialità fino ad essere non un partito ma il soggetto politico dell'alternanza e da qui
Se no poi forse nel popolari sarebbero maturate altre scelte il fondo ha perso il congresso un non notissimo esponente del Partito popolare che nonostante questo e nonostante che la linea pulita il pidiessino spingesse in ogni modo a fare del Partito popolare un partito
Geloso della propria autonomia di partito cattolico di centro avvinto poi
Nonostante questo o quell'esponente no Castagnetti ha perso il complesso con quaranta sette e mezzo per cento dei voti voglio dire no quindi noi abbiamo e io dicevo la la cosa di Macaluso mi interessa
Perché non c'è dubbio che oggi noi abbiamo il compito oggi tornare a lavorare sul PDS
Sulle culture politiche sulla forma partito perché finché il PDS verrà inteso e qualche volta magari come dire esibito dal nostro segretario con arroganza
Vana ma anche infondata perché in fondo un partito del venti per cento del ventuno per cento né no ma grande forza della socialdemocrazia al trentacinque quaranta per cento
Finché il PDS verrà inteso come un
Una cosa che è lì e che è quella che e le altre forze devono difendersi nell'allearsi a quei sta perché sono più piccole finché sarà così non si farà nessuna
Part dobbiamo tornare a lavorare sul PDS e qui dico
Rapidamente la mia sulla questione cultura politica della sinistra e così
La convinzione mia
So bene anch'io che su questo punto anche fra quelli che siamo qui questa componente ci sono pareri diversi
La condizione mio la seguente
Che una sinistra autosufficiente a governare
Uno dei soggetti stabili abbiamo detto dell'alternativa dell'alternanza non può che essere una sinistra liberarsi
Tale riferimento esclusivo o prevalente alle tradizioni del movimento operaio non solo comunista ma socialista e socialista democrazie
Liberata dal riferimento esclusivo prevalente adesso dalle tradizioni in movimento
Questo concordo con molte delle cose che ha detto per Lucio
Quando dico questo sento l'esigenza di fare subito
Tre premesse rapidissime la prima
Lo scontro fra comunisti e socialisti che ha segnato il Novecento si è concluso il comunismo ha fallito il socialismo ha vinto in gran parte degli obiettivi politici si era dato sembra ovvia è doverosa
Per un partito come il PDS nel quale
I due terzi degli iscritti provengono dal pc
I nove decimi dei dirigenti provengono dal pc
E doverosa questa affermazione
La seconda una sinistra liberata da riferimento esclusivo o prevalente aria tradizioni del movimento operaio socialista socialdemocratico oltre che comunista
Si colloca naturalmente nell'Internazionale socialista
E si batte in quella sede perché l'Internazionale Partito Socialismo europeo si aprano sempre di più come già stanno facendo a culture ed esperienze diverse
Da quelli delle proprie radici e delle proprie tradizione
La terza premessa è che a mio avviso una sinistra italiana liberata come ho detto da riferimento esclusivo o prevalente eccetera
E che quindi comprenda grosso modo le culture politiche le tradizioni oggi raccolte nell'Ulivo terre continuare a chiamarsi sinistra
Perché il riferimento al termine democratico democrazia è un riferimento che almeno in Italia e in Europa non è usabile perché in Italia in Europa a differenza che negli Stati Uniti
Sì è conosciuta utilizzati a loro il comunismo e il fascismo e quindi il termine democrazia ha una valenza
Più estesa al limite totalizzanti di tutti quelli né comunisti né fascisti rispetto alla tradizione americana che non ha mai conosciuto né comunismo né fascismo
Perché sinistra nel corso dei due secoli che ci stanno alle spalle due secoli duecento anni è una mozione
Che viene di più lontano rispetto a quella di socialismo che ha un secolo non poco di storia
Ed è soprattutto una nozione più ricca in questi due secoli sono stati di sinistra
O sono stati chiamati di sinistra i liberali i repubblicani i democratici i socialisti i cristiani i comunisti gli ambientalisti più recentemente le femministe cioè
Sinistra contiene una mantiene una valenza simbolica ed identitaria estesa potenzialmente estesa in grado di essere ancora un punto un frutto un punto di riferimento assai significati
Le ragioni di una sinistra
Che non faccia riferimento alle tradizioni per modo prevalente l'esclusiva in Regione il movimento operaio
Non sono quelle di catturare
In modo come dire policistico la benevolenza di altri interlocutori ma è una necessità che deriva dal fatto che i pilastri di quelle tradizioni
Culture
Ed esperienze
I pilastri di quelle tradizioni non reggono più alla prova dei processi reali
La sinistra deve allargare i propri confini storici
Perché solo così può ancora provare ad afferrare la realtà che se non gli scappa di mano l'afferra la destra con ben altri risulta non voglio farla lunga ma per dire poi i pilastri che non reggono più badate non sono gli arredi sono le fondamenta
L'idea della classe di un soggetto sociale collettivo muratore
Del cambiamento sociale
L'idea di un po'del partito dell'organizzazione del partito operaio popolare di massa come strumento
L'idea della nazione quale ambito sostanziale quasi esclusivo della cambiamento
L'idea dello Stato quale strumento privilegiato del cambiamento
E quello che forse regge tutti gli altri reggeva a tutti gli altri
Una visione della storia un'ideologia del progresso
Che lo dissi pagava i sacrifici e le lotte immediati di milioni e milioni di donne e di uomini il nome oggi una meta finale civiltà diverso e migliore socialismo comunismo
O comunque di una direzione garantita assicurata progressiva della storia questi che sono tutti insieme i pilastri della grande edificio che è stato il socialismo europeo nel corso di un secolo non reggono più non sono più in grado di afferrare russo anche solo di afferrare la realtà quale si fa evolvendo non sto a dire
E a dimostrare queste ma voglio dire finisco
Che sembra ci uniamo consigli
Il vocabolario ingressi dico
Della sinistra quella che io ho detto ma sinistra liberata dalle riferimento esclusivo che il cambio non più il concetto di sfruttamento ma di esclusione non il potere ma i diritti
La cittadinanza non l'uguaglianza sostanziale dei punti d'arrivo ma le pari opportunità
Non lo stato sociale costruito su un lavoratore dipendente maschio a tempo pieno ma una rete di protezione
Per tutti donne e uomini dipendenti autonomi
Lavoratori dipendenti e lavoratori donne occupati e disoccupati e così via e per scendere ancora fino al concreto non la riduzione generale delle generalizzata dell'orario di lavoro che è l'ultima ridotta
Della purissimo
Del del della cultura laburista aggressivo che si vuol mantenere in vita
Ma il reddito universale di cittadinanza che garantisca appunto quella Rete viva di protezioni a lavori flessibili a passaggi continui fra lavoro istruzione e così via
Non il mercato come male in qualche modo inevitabile ma il mercato come uno dei luoghi della libertà degli individui questo noi dobbiamo dobbiamo dirlo perché è una lezione nella storia e che quarta al futuro il mercato come uno dei luoghi della libertà dell'individuo e quindi da proteggere da tutelare da coltivare il mercato come uno dei luoghi della libertà e quindi dal regolare di avvisare quando rischia di essere ucciso dal suo nemico del mercato che non ero stato
Ma che ha il monopolio pay cioè la fine della concorrenza nemico che nasce dal di dentro del mercato e quindi noi abbiamo il compito di poter perché è uno dei uno dei luoghi della libertà degli individui non un male con cui comunque convinte
Non è finisco
L'idea giacobina della sovranità popolare Petruccioli ci attrici lo accennava come una sovranità unica
Che deriva dal popolo e che misteriosamente si trasferisce l'incarnazione dei cristiani insomma si trasferisce in un Parlamento non si sa non si è mai capito come avviene questo trasferimento
Ma la convivenza sovranità plurime
Ecco il federalismo
Il principio di sussidiarietà non c'è una sovranità da cui gerarchicamente del oggi discendono le altre decentramento i consiglieri che la sovranità unica trasferisce a diversi livelli c'è
Ci sono tante sovranità che possono convivere
Federalismo ma l'Europa per tanti aspetti diritti umani le Nazioni Unite e così la sovranità che si divide e quindi la separazione dei poteri e la magistratura la stampa io son d'accordo con l'istanza DDT della libertà dell'individuo di fronte alla magistratura stiamo attenti però
La sopra l'autonomia e l'indipendenza attende la magistratura dalla stampa sono pilastri di una concezione liberale della democrazia
Che non possono essere come dire attaccate con tanta superficiale facilissima come è avvenuto e stabilendo in questo Paese
In questo per il da questo punto di vista la sovranità che simili ha concluso a me continua a piacere il più il semipresidenzialismo
Del premierato
Perché il premierato o non funziona è un inganno e tutto il potere ancora al Parlamento e ai partiti oppure corre il rischio comunque di essere un elemento di compressione troppo forti dell'autonomia del Parlamento
Ma il semipresidenzialismo purché sia il semipresidenzialismo
Cioè purché sia un presidente governante e un Parlamento forti perché fortemente più polarizzato che può collaborare col presidente se c'è la stessa maggioranza oppure competere con il presidente se ne vada senno se è questo
Del presidenzialismo alla bulgara compagno daremo lo definirà la ciociara
E non so come riuscivamo può farlo questo semipresidenzialismo alla ciociara che conclusivamente esce dai lavoratori dai lavori della pergamena
Concludo qui credo di aver fatto capire quello che volevo dire ringrazia
Allora il richiamo il nuovo rispetto del tempo dieci minuti e credo che non riusciranno a parlare tutti mi pare iscritti comunque la parola Gianfranco servire noti Napoli una campagna di una
Seguirà Luigi Mariotti
Io ringrazio i compagni della possibilità che mi offrono di breve intervento voglio fare solamente due piccole osservazioni
Io credo che la relazione di Petruccioli sia straordinariamente adeguata a ciò che la natura di questo incontro chiedeva
La relazione abbraccia l'intero spettro delle questioni che oggi devono guidare l'azione alla riflessione politica di quella parte del partito
Che si propone di portare a compimento in buona sostanza tutte le potenzialità implicite del movimento dello sconfitto Quindío diciamo già condividendo pienamente l'impostazione di Petruccioli insomma salto osservazioni nel merito
Però quello che mi colpisce di più
E per questo la ritengo fondamentale nell'impostazione del dibattito per che quella relazione ha avuto la capacità di presentare queste questioni non come temi in qualche modo giustapposti
L'uno all'altro diciamo e che quindi definiscono un'immagine un collage di un'identità politica ma come pezzi di un unico intreccio cioè come interrogazioni che nel loro riferimento reciproco portano in luce la natura unitaria di una posizione politica di un orientamento dell'agire politico io credo che questo sia stato le il grande merito della riduzione dei Claudio Petruccioli
Perché il tema dell'innovazione dell'identità e delle funzioni della sinistra
Il tema dell'innovazione dei modi o della struttura della politica e poi delle forme e delle articolazioni dello Stato
Così come sono stati considerati così aggrediti nella loro necessità più iniziale
Definiscono e io credo in maniera efficiente il territorio di un senso e nell'ambito di un compito che quello che ha assegnato a questa componente quel compito semplice fondamentale che credo e ad alcune loro della svolta
Gli portare ad una visibilità e ad una necessitano in Europa
In questo evo della nostra storia la motilità essenziale di una tradizione culturale di una prassi politica che come diceva Petruccioli sono antiche
E allora egli ornato che diciamo la il carattere di questo dibattito segna che comunque ancora molto vivace da è ancora ragione di entusiasmo
Quella capacità innovativa che è propria dell'atto da cui tutti noi traiamo ispirazione
Però proprio in relazione a questo compito che emergeva dalla relazioni Petruccioli io solleva un'altra piccole osservazioni io sono rimasto molto colpito dagli interventi dei compagni che
Il prendevano il fatto che
Il comportamento insomma del nostro segretario nazionale
Che assumo in via teorica posizioni e contributi di riflessione ad esempio nella tutto il dibattito sugli emendamenti
E poi puntualmente li rinnega nel concreto insomma dell'agire politico quotidiano questa mi sembrava che era l'osservazione che emergeva dai compagni allora io
Sollevato questa questione per dire che
Nori
Rischiamo di non percepire fino in fondo
La gravità e la dimensione delle vicende
Che insomma i compagni riassumevano nella lotta tra partiti Isma'nell'affermazione piena della democrazia in tutta questa vicenda è la Bicamerale della riforma costituzionale dello Stato
Perché io credo che la sinistra che governa dopo Tangentopoli la sinistra che assunto su di sé l'onere di gestire la crisi del Paese nella sua fase più acuta
La sinistra che ha deciso di traghettare il Paese sulla sponda di ammodernamento della storia repubblicana
Io credo che deve assumere innanzitutto in una meditazione profonda la consapevolezza di quella distanza crescente che il grande dramma di grande cura della crisi nel nostro Paese
Tra ciò che si anima nelle dinamiche del Paese reale e ciò che impegna e caratterizza il dibattito politico insomma io vorrei dirla con una battuta che nella sua semplificazione
Rischia di non dire però
Spero che almeno possa indicare una cosa io credo che la cronaca nera di questi giorni
E non parlo solo perché vengono a Napoli ma la la cronaca nera quella episodica quella che descrive ciò che avviene nel cuore più scuro del nostro Paese dica di più
Della cronaca politica sullo stato del Paese che noi dobbiamo gestire in qualche modo
E allora lo sfondo di questa crisi storia di questa dimensione
Della nostra democrazia io credo che renda l'idea della giusta proporzione del peso delle responsabilità che il partito che la sinistra ma che ognuno di noi si assume in questi tempi delle scelte che va a compimento
E quindi io credo che acquista sensibilità quest'area del partito
Per la sua stessa natura per la nessun processo costitutivo si affida ad un altro compito cioè il compito di raccogliere la preoccupazione sincera di quella generazione che erediterà il frutto di questo lavoro di trapasso di trasformazione che erediterà in qualche modo il nuovo Stato la nuova condizione che andiamo a definire nelle operazioni politiche di questi tempi e credo che alla luce di questa preoccupazione che è una preoccupazione che ci riallaccia che riporta l'agire politico alla sua dimensione storica
Io credo che debba recuperare
Penso importanza un ragionamento anche
Gli strumenti di cui concretamente noi ci dotiamo per conquistare spazi di iniziative di realizzazione politica
Per dare cioè un corpo perché voi in sostanza è questo e qui concludo il grande tema che noi dovremmo sviluppare insieme all'approfondimento teorico che era contenuti in nuce nelle necessità indicate da Vernuccio
Grande prima il grande compito di dare un corpo c'è il corpo della fattività operante a quel senso che è già avvenuto il Duce nel nostro percorso costitutivo grazie
La parola Luigi Marinucci segue Carlo Rognoni
Una volta tanto a me
Piacerebbe parlare d'altro
Ma
E e raccogliere gli gli spunti più
E raccoglie gli spunti più profondi dell'intervento di Claudio Petruccioli questa mattina
Penso al tema del della funzione della politica dei partiti
Della sinistra nell'epoca cosiddetto apposta fordista
Penso a questo tema del modo in cui una sinistra moderna
Delle rileggere il rapporto tra l'individuo e gli altri li individua la società
Penso al tema della rappresentanza sociale della rappresentanza sindacale
Di cui peraltro io mi sono occupato per anni nella mia vita vengo
Ieri da una discussione a Roma con Gino Giugni e gli altri ed altri
Sul su su questo tema perché
Mentre si discute dei lineamenti istituzionali della seconda Repubblica
E del tutto assente dalla scena
Un ragionamento sul ruolo delle rappresentanze sociali della rideterminazione delle rappresentanze sociali in questa nuova fase
Tuttavia siccome
Va be'era questa mattina richiamato un mio intervento sul tema del federalismo e siccome Claudio Petruccioli mi ha nominato l'interprete autentico se il suo pensiero
Concetto il mio intervento su questo
E cioè su una valutazione di che cosa pare che stia uscendo dalla commissione bicamerale
E sulle iniziative politiche che devono essere presi a riguardo
Qui diversi compagni Augusto Barbera per il primo anno già ampiamente argomentato
Quello che sta uscendo dalla commissione bicamerale a quanto risulta
è una soluzione per usare un eufemismo di di basso profilo
Per usare un'espressione più cruda
è una soluzione
All'italiana
Intesa nel senso peggiore di questo termine
Penso intanto alla questione della forma di governo
C'è stato un voto
Maggioritario
Caso quale e persino involontaria sul semipresidenzialismo
A partire da quella voto
Si sta costruendo
Un modello di cosiddetto semipresidenzialismo all'italiana
In cui sono puntualmente cancellate tutte le virtù dell'unico modello semi presidenzialista funzionante a questo mondo che si conosca che è il modello francese
Basti guardare una cosa
Si sta lavorando al indebolimento delle funzioni del presidente della Repubblica
Così che avremmo un presidente della Repubblica di debole di funzioni politiche
Ma forte di una legittimazione politica popolare che potrebbe rovesciare contro il Parlamento
Allo stesso tempo si sta lavorando alla costruzione di un governo
Parlamentare debole
Costruito attraverso l'affidamento alle
Coalizioni di partito del potere di condizionamento sulla funzione di governo
Tutto questo è avvenuto e questo è davvero paradossale con un richiamo al modello francese
Quando in Francia è avvenuto esattamente il contrario
Perché in Francia nel mille novecentocinquantotto la prima cosa che fece dei gol fumo rafforzare il governo introdurre il doppio turno buon per lei il pluri patetismo dalla Quinta Repubblica e solo quattro anni dopo
De Gaulle e chiese io ottenne l'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Perché avviene tutto questo
Io ho capito la il senso dalla proposta di Augusto Barbera questa mattina
Facciamo le primarie
Alla proposta di Barbera e paradossale
Perché le primarie non le faremo per la stessa esatta la ragione per cui hanno scelto quel tipo di sistema
Perché quel tipo di sistema e costruito a misura per dare in mano alle oligarchie politiche
Ai gruppi dirigenti nazionali dei partiti il potere di selezione della classe dirigente
Quindi capisco il senso di quella proposta ma è una proposta illusoria perché tanto varrebbe dire cerchiamo di rovesciare quel sistema che si fonda esattamente su quella regione
Dall'altro lato
Ciò che viene dalla Bicamerale
è
Un modello di cosiddetto segni federalismo
Anzi di sede Uto federalismo naturalmente sempre all'italiana
Ma nelle ultime settimane in particolare lascio stare tutta la vicenda precedente ma nelle ultime settimane in particolare è accaduta una cosa
Assolutamente paradossale e sconcertante
Voi ricordate non più di due tre settimane fa
Siamo partiti dalla pubblicazione di D'Onofrio la bozza D'Onofrio
Che diceva allo Stato centrale sei sette potevi al massimo tutto il resto alle regioni
Con gli statuti speciali il modello Catalogna moltiplicato per venti
Io sono rimasto esterrefatto nel leggere ad esempio su ventiquattro ore
L'intervista un autorevole rappresentante del PDS nella Bicamerale tanto per non fare nomi il senatore Massimo villone
Che gridava Viva viva quella proposta
Quella proposta da alle regioni molto di più di quello che chiedono
Ma il senatore Villone evidentemente pensa che le Regioni i governi regionali siano stupidi
Ma noi non siamo stupidi
Sappiamo ciò di cui parliamo gli abbiamo capito fin dall'inizio che quella provocazione cosiddetta provocazione sarebbe finita nel nulla
E dov'è finita la bozza D'Onofrio il modello spagnolo catalano il federalismo self-service con le regioni che si prendono il potere di come e quando vogliono con gli statuti
è finita con una diventa azione
Delle materie riservate alla potestà legislativa esclusiva dello Stato che ha ragione Barberi non come politico
Ma come possessore di diritto regionale è peggiorativa rispetto all'attuale ordinamento costituzionale
Basta citare tre cioè materia le politiche sociali
La sanità la tutela dell'ambiente
Ora su queste materie l'attuale ordinamento costituzionale dice che le Regioni hanno una potestà legislativa piena Salvo le norme di principio di principio fissate dalla legge nazionale lasciamo stare che quella Costituzione sia stata facoltà nei fatti questo è l'attuale schema costituzionale
Lo schema attuale è peggiorativo
Perché riserva lo Stato invece su quelle materie non una legislazione di principio
Ma una legislazione prescrittiva
Per di più attribuendo e qui stiamo allo schema Dentamaro sul Parlamento sempre allo Stato una riserva di intervento
Praticamente in bianco la possibilità comunque di esercitare i cosiddetti poteri impliciti della legislazione statale a tutela degli interessi nazionali
Questa è una prima Perna
Il testo votato l'altro giorno è peggiorativo rispetto all'attuale Costituzione della Repubblica
Una seconda perla
Della serie Linneo Dana ossa et dona Ferente ex
Il modo in cui è stata costruita l'autonomia delle regioni dal punto di vista statutario e della disciplina della legge elettorale regionale
Le regioni avevano chiesto nella nostra nella nella loro proposta e non a caso e non a caso le due seguenti cose
Che la materia della legge elettorale regionale fosse affidata a regime all'autonomia dei consigli regionali i quali in materia dovevano decidere a maggioranza assoluta dei loro componenti
Ma con una norma transitoria
Si chiedeva anche che la potestà legislativa regionale in questo campo si esercitasse dopo la prima elezione a seguito dell'entrata in vigore della nuova Costituzione
Perché noi siamo perfettamente consapevoli che gli attuali Consigli regionali eletti in base al Tatarellum del mille novecento
I giornali non saranno in grado di riformare le leggi elettorali bene su questo punto non solo sia data alle visioni questa finta autonomia ma se previsto lo sbarramento del due dei due terzi sapete cosa significa questo questo significa la costituzionalizzazione del Tatarellum
Perché nessun consiglio regionale sarà in grado di riformare la propria legge elettorale con quelle a maggioranza il Friuli la Regione Friuli Venezia Giulia che appunto questa regola scritta in Statuto
Da cinque anni a questa parte non riesce a cambiare la propria legge elettorale
In Friuli sessanta Consiglieri regionali producono quindici gruppi politici
Hanno cambiato cinque giunte in quattro anni
E questa sarebbe appunto la valorizzazione delle autonomie regionali
Terzo punto io ho visto ho seguito il dibattito sul federalismo fiscale
Apprezzo il lavoro che Salvati ha fatto in questa materia
Apprezzo quella norma ma devo dire che quella norma così come l'altra formulazione alternativa di Tremonti non mi cambia assolutamente nulla
Perché se c'è una norma della Costituzione vigente che tutto sommato era accettabile e appunto l'articolo centodiciannove della Costituzione
Non serve a nulla dichiarare i principi dell'autonomia tributaria dell'autonomia finanziaria dalla compartecipazione ai tributi erariali se non si decide chi decide quelle cose
E qui arriviamo all'ultima questione dirimente
Che cosa ci propone la commissione bicamerale la riproduzione di una cupola politica solo apposta ai poteri regionali e locali
Uno bicameralismo specializzato ma fondato sulla costituzione di una rappresentanza politico partitico nazionale che decide a nome di con l'aggiunta di una ridicola commissione consultiva composta da senatori Regioni e autonomie e la Giunta Coni di una perla che io trovo incredibile
Cioè si costituisce una commissione in cui ci stanno le regioni i rappresentanti delle Autonomie e i senatori che fa una proposta questa proposta viene rifiutata dalla Cam ai deputati e guarda guarda alle regioni
Solo però se la metà più uno dei consigli regionali voto lo di conseguenza si dà il diritto di ricorrere alla Corte costituzionale
Ma questo diritto non ce l'abbiamo già
Le leggi finanziarie vengono puntualmente impugnate alla corte costituzionale da parte delle regioni
Allora qual è il punto per la nostra discussione di oggi vedete
Se fossimo arrivati a questo esito
Dopo che il nostro partito il PDS avesse nei mesi scorsi speso
Su questa materia
Una visione strategica
Un pensiero costituente un disegno alla fine fossimo stati costretti ad arrivare a questo perché è noto che le riforme si fanno con gli altri
E siccome gli altri non si chiamano Dossetti Degan Asqeri nuovo montati ma si chiamano Berlusconi Fini Mastella dobbiamo fare i compromessi che siamo arrivati a questo punto non è così
Siamo arrivati a questo punto perché è mancato nel PDS è un pensiero su questa materia è mancato un pensiero anzi si è fatto il contrario di quello che si diceva di voler fare
E adesso farò alcuni richiami testuali
In polemica precise e diretta con il segretario del nostro partito
Però il tempo per batte New
UE qualche minuto abbiamo scritto nei programmi elettorali alcune cose
Abbiamo scritto nei documenti congressuali alcune cose ne abbiamo fatte altre
La verità compagne che su questa materia nel nostro partito ci sono due linee
Due linee
C'è una linea che si sta costruendo e delineando autenticamente federalista
Che ha inteso e l'unico modo per tenere assieme questo Paese e riorganizzare i poteri in chiave federale
Ma soprattutto di formare in chiave federale la classe politica
Questo è il senso fortemente simbolico dell'idea del di una seconda Camera federale questa linea è foltissima nel PDS
Nel nove il Lombardia e in Piemonte in Veneto in Emilia se il Milan avesse il coraggio di esplicita la fino in fondo in Toscana e anche in importanti strutture del PDS meridionale
C'è un'altra linea invece Carey di risultato a prevalente in Commissione bicamerale per cui per garantire l'unità nazionale la rappresentanza unitaria di questo Paese bisogna mantenere un rappresentanza politica centralistica di matrice partitica
Di questo avremmo dovuto discutere al congresso
Ci hanno impedito di farlo
Quando il Comitato federaliste del PDS
Un gruppo di compagni delle regioni Nolte accento del Sud ha proposto un ordine del giorno
Ci hanno detto persino che quell'ordine del giorno era improponibile sul piano formale perché c'era una critica ai gruppi parlamentari
Ci hanno impedito di fare questa discussione in nome di che cosa
Il nome della parola d'ordine non disturbiamo il manovratore
Non disturbiamo il Grande Timoniere
Ma la mia domanda è questa dove è il Grande Timoniere
Il Grande Timoniere negli ultimi quattro mesi su questo tema non lecito altri ha fatto le seguenti affermazioni settembre mille novecentonovantasei conclusioni del seminario della Consulta riforme del PDS
è evidente che si deve fare un Senato delle Regioni poi vedremo se metterci qualche sindaco
Secondo passaggio a una riunione al Senato
La soluzione migliore è l'elezione diretta del Senato però con l'aggancio politico alle elezioni regionali l'emendamento Morando non solo la contestualità ma l'aggancio politico alle elezioni regionali
Terza affermazione alla direzione nazionale credo di due tre settimane fa si fa una camera mista
Ormai è la soluzione più ovvia Fabio Mussi è venuto alla Sala della Lupa un incontro con i consigli regionali dicendo faremo la Camera mista parte l'elezione diretta parte dei presidenti Regione parte di sindaci
Due giorni fa in commissione bicamerale
Il presidente della Commissione bicamerale ha detto la soluzione preferibile e lavorare sulla proposta in via
Allora è appunto dalla mancanza di questo pensiero costituente che nasce l'esito
E questo vale su questo tema ma anche su altro
E allora che cosa fare io dico questo uscire dal Complesso
Dell'esistenza di un grande timoniere
E lo dice uno che non essendo venuto dal piscine della FIGC de avendo dedicato un libro appena scritto al segretario del PDS
Non ha motivi se non politici per formulare questa critica
E si tratta quindi di fare battaglia politica si tratta di fare battaglia politica
Nel Paese
Nel parlamento nel partito
Ed è il battito
Perché non si è mai visto
Un federalismo o quasi e non si è mai vista una riforma federale in un soggetto politico partitico concessa dall'alto
Io quindi apprezzo la proposta che tradotto Ciccioli ha fatto questa mattina
Apprezzo questa proposta e credo che debba essere formalizzata in questa sede
Questo tema
Il tema complessivo del disegno costituente istituzionale esige la riconvocazione della Assemblea congressuale del PDS c'è scritto
Se non facciamo questo se non ci muoviamo in questa direzione no onoriamo la nostra funzione e non è quella di essere una corrente rigidamente organizzata nell'essere appunto una Pomponi niente
Che si muove in funzione dell'apertura di una vera dialettica politica dentro il PDS secondo quelle osservazioni che io condivido che faceva Macaluso questa mattina
Ed è proprio a questo fine riesce a far sfumare il PDS in un soggetto politico capace aggregare altre forze e di agire per la riforma politica di questo Paese
Allora dobbiamo un attimo fa di punti dei nostri lavori perché alle diciassette e trenta con puntualità deve iniziare la tavola rotonda appunto tra poco arriveranno gli oratori che sono previsti per la tavola rotonda
Abbiamo purtroppo molti iscritti ancora ci sono ancora undici iscritti a parlare
E inoltre volevo informare che abbiamo qui a disposizione una borsa di appello conclusivo che dispose alcuni l'hanno già preso comunque a disposizione dei partecipanti vi pregheremmo di ritirarlo anche di far seguire eventuali osservazioni perché costituita da un testo diciamo conclusivo dei lavori nostra Assemblea
Appena s'ecco grazie
Diciamo io per evitare di perdere ulteriore tempo sottratto al dibattito provvederemo alla distribuzione di quest'appello volevo informarvi che rispetto al testo che avete avuto sono già arrivate anche delle osservazioni ecco quindi il testo verrà poi emendato con il diverso osservazioni
Quindi
Io darei subito intanto la parola a Carlo Rognoni seguirà Giovanni Matteo
Cercherò di fare tre telegrammi così
Tanto non voglio rubare il mestiere del giornalista escluso dall'unione io puro conclude dicendo di fare un invito proprio al massimo ammissibile avendo non mi hai ascoltato no
Faccio tre telegrammi non trasformando mi mio pretendendo di fare il giornalista o il cronista ma mi pare che le notizie di oggi siano tre
E su questi tre notizie fra un telegramma è nata una componente Nuova del PDS si chiama Centro per l'innovazione politica
E della sinistra
Seconda notizia
Gli ulivisti appena nati chiedono la convocazione di un'assemblea congressuale vista l'importanza e la questione del riforme costituzionali visto allo stato dell'arte quello che sta uscendo in termini informazioni
Confuse dalla bicamerale
Con grandi preoccupazioni abbiamo sentito e condiviso credo
Quasi tutto quanto è stato detto a questo proposito terza notizia su un rilancio dell'Ulivo come Movimento per la costruzione di un nuovo soggetto politico pesa l'accusa di astrattezza formulata da Macaluso
Questa mattina ebbene primo punto
Non ho molto da dire faccio parte di quel piccolo gruppo
Che ha incominciato già un anno fa a introdurre secondo me molto positivamente devo dire ringrazio
Petruccioli per la relazione di stamattina non non fa parte dei nel nelle Indie rituali e ringraziare mai ma devo dire che la reazione di questa mattina così ampia denota uno sforzo e un impegno utile proprio perché dimostra come questa componente continui a pensare e a far pensare e costringa il partito a riflettere e credo che lo sforzo e la ragione vera di questo centro d'iniziativa stia proprio in questo
Secondo punto
Condividendo anche tutto quello che è stato detto sulla parte delle riforme beh qui diciamoci francamente la necessità di questa assemblea congressuale se le cose vanno come sembra non è soltanto perché andrebbe contro gli orientamenti espressi dal Congresso e già probabilmente basterebbe ma c'è molto di più cioè ci sono molti dei punti toccati dalla relazione di Petruccioli c'è l'idea di politica stessa oggi c'è l'idea della come esteri organizzare lo Stato cioè ci sono i fondamenti per cui noi stiamo facendo politica
Quindi sono stati già dette parecchie cose che condivido non le aggiungo proprio per stare nei telegrammi il terzo punto mi pare molto delicato perché Macaluso ha detto qualcosa che pensiamo tutti in fondo al cuore sappiamo
Che nel momento in cui qualcuno ci ha chiamato ulivisti eravamo in fondo contenti perché nessuno ci chiamava più cristiani nel senso che e ha un nome che qualcuno ci aveva attribuito forse ci dovremmo chiamare innovatori almeno noi vorremmo anche perché come centro per l'innovazione se ci chiamassero cominciassero a chiamarci innovatore ci piacerebbe di più però detto questo è vero che c'è stata da parte nostra dice
Proprio nei termini in cui stamattina Petruccioli l'ha spiegata molto bene
Un'attenzione e una voglia di far capire come nell'episodio di un nuovo soggetto politico L'Ulivo oggi rappresenti la strada che più si potrebbe avvicinare a sapendo che è un'alleanza piena di contraddizioni sapendo che gli stessi soggetti forti
Dell'Ulivo in realtà sono i primi a far soffrire l'Ulivo e il arrivando quindi alla conclusione che oggi se c'è qualcosa di concreto non di astratto che si chiama Ulivo il governo
Però guardare questo non è poco
Perché questo governo si è andato rafforzando nel medesimo stamattina è stato sul sottolineato la Bicamerale di ha fatto bene
Nel senso che ha assorbito l'attenzione dei grandi leader ha tolto la tensione che c'era sul governo
Questo ha tolto l'attenzione da parte di tutte le forze dell'opposizione sulla quotidianità questo governo era un governo che sembrava dovesse cadere ogni giorno
Si è rafforzato ha portato a casa dei risultati io direi che si è rafforzato più per questo che non perdona
Il fatto che la Bicamerale ha tolto l'attenzione ha portato a casa dei risultati l'infrazione che è diminuita e tassi di interesse
L'avvicinamento all'Europa il contesto internazionale sta cambiando e favorendo ecco io direi che questo è un fatto Kelis rispetto ad alcuni mesi fa hanno voi non avevamo sottomano in termini così chiari
Ed ecco che si apre in realtà la grande contraddizione perché siamo perfettamente coscienti che la difficoltà politica di questo momento sta nel vedere a scadenza di due fatti straordinari per una classe dirigente politica o no che sia la necessità di avviare il processo di riforma dello stato sociale la necessità contemporanea di fare delle autentiche riforme della Costituzione in senso bipolare in senso di riforma dello Stato federale
Pennetta
L'Ulivo che oggi è solo il governo
Di fronte a queste due scadenze se queste due scadenze vengono perseguite contemporaneamente vanno in tilt
Nel senso che non è pensabile da parte nostra non affrontare la riforma dello Stato sociale con questa maggioranza
E con questo Ulivo perché credo che sia indispensabile riuscire a fare la riforma dello Stato sociale avviarla entrare un Europa con questo governo e quindi rafforzato ancora e godere del fatto che si è rafforzato
Nello stesso tempo visto anche il risultato che sta uscendo dalla Bicamerale sappiamo che se non c'è un'iniziativa
Benissimo la nostra assemblea congressuale
Ma se non c'è un'iniziativa forte che renda fattibile una riforma forte del sistema costituzionale beh questo Governo di fronte all'ipotesi di una riforma forte
Del sistema costituzionale rischia di andare in tilt perché le forze politiche che fanno parte di questa maggioranza non reggono la grande riforma è questa è la difficoltà
Che poi dobbiamo superare questo io credo che noi dobbiamo dircelo nel senso che non è che che cogliamo
Per non pensiamo Macaluso che non sia in qualche modo un'astrattezza ma altrettanto astratto pensare che invece è un altro modo sia più concreto perché in realtà non lo è ancora quindi l'astrattezza in questo senso
Non vale vale il fatto che noi ci crediamo abbiamo creduto e crediamo che il movimento
Per l'Ulivo sia una possibile strada perché l'obiettivo di fondo è la nascita di un nuovo soggetto politico
Ecco io ai oggi non l'abbiamo visto altro sappiamo che però facciamo i conti con questo situazione non dircelo secondo me vorrebbe dire nasconderci un pezzo di verità
E nella quale Giovanni Matteoli seguirà l'intervento di Enrico Morando
Credo che il problema di fondo che abbiamo di fronte
E insieme l'ordito che stava dietro la relazione di Petruccioli
Sia quello di quale uscita si profila per la crisi
Del nostro Paese di quale è l'esito di una transizione che sembra interminabile
Dall'inizio degli anni Novanta con vari tentativi vari governi vari profili sia cercata di portare al fine a compimento una fase difficile e complessa di transizione e oggi dobbiamo lanciare un grido d'allarme
Un grido d'allarme perché si profila il rischio di una soluzione vecchia e di basso profili e a questo noi siamo di talmente interessati
Perché la nostra componente lo ricordava stamane Petruccioli si è caratterizzata come una forza che coerentemente persegue un disegno di innovazione e di trasformazione profonda dell'assetto politico e istituzionale del nostro Paese
Stamane Quartiani ricordava come al congresso del PDS si è verificata su una serie di emendamenti una sorta di fusione fredda tra due pezzi
Un pezzo che proveniva dall'esperienza dell'area riformista
è un pezzo che si era raccolto attorno alla segretario Achille Occhetto questi due pezzi che cos'hanno trovato di comune nella battaglia congressuale io credo che hanno trovato proprio una coerenza nell'innovazione per la sinistra per il Paese e questa divisione tra una prospettiva di prova profonda innovazione e una prospettiva dire edulcorare lento dell'esistente
è una divisione che noi troviamo all'interno delle file della sinistra europea nei partiti socialisti e socialdemocratici non credo che riferirsi a questo ambito patrimonio comune del partito democratico della sinistra debba per forza implicare un guardare al passato International Herald Tribune
Parlando delle elezioni francesi diceva che era un qualche modo un progresso verso il passato
Io credo invece che la discussione il confronto in atto possono essere le basi per un passo deciso verso il futuro
In breve noi abbiamo in primo luogo una divisione profonda su linee di ricerca all'interno della sinistra europea
Basti pensare a quello che accade all'interno della socialdemocrazia tedesca tra coloro che guardano a una figura come Schreber e alle istanze di innovazione che impersona e quelli che invece si riferiscono alla fonte
Abbiamo una divisione tra esperienze diverse nei paesi
Come quella che è in corso per esempio nel partito socialista francese dopo la recente vittoria elettorale e quella che si è esplicitata nella vittoria della Bur pare abbiamo il dibattito in corso proprio in questi giorni all'interno del partito socialista spagnolo
In secondo luogo abbiamo diverse forme e modalità di rapporti tra questi partiti e loro paesi e le situazioni locali basti pensare il caso strano e di cui nessuno si occupa che sulla stessa piattaforma di innovazione della tradizione socialista e sulla base di serie risultati il partito laburista vince in Inghilterra e perde in Irlanda
E in terzo luogo abbiamo una ricerca seria e nuova
Sultani come la revisione dello Stato sociale la flessibilità del lavoro il rifiuto di misure stataliste
Una radicale riassetto del bilancio dello Stato che attraversato e sia realizzato in Paesi di lunga esperienza e tradizione socialdemocratica come la Svezia come l'Olanda come la Danimarca
Io che lavoro in una rivista che non a caso si intitola le ragioni del socialismo non credo che guardare a questo orizzonte sia di per sé è una difesa del vecchio ma che possa invece essere terreno fertile per andare avanti verso nuovi liti e verso nuove prospettive
A mio parere il problema e noi dobbiamo affrontare su cui riflettere su un cui ancora lavora è qual è il soggetto politico della competizione bipolare che sia in grado di concorrere in italiano nel nostro Paese per il Governo senza un aiuto esterno senza fare riferimenti a dei pezzi a delle altre gare
Può essere l'Ulivo
L'elemento cardine di questa prospettiva
Io devo dire con grande franchezza che ho molti dubbi a questo riguardo
E non mi riferisco tanto a un peccato di origine di questo partito a una contaminazione partitocratica
Non mi riferisco a problemi a carenze di leadership o a una mancanza di linea politica mi riferisco a una questione a mio parere più essenziale
Qual è stato il ruolo nella situazione politica italiana nel processo di transizione dell'Ulivo è stato un ruolo di propulsivo o è stato un ruolo di conservazione
Questo bozzolo ha permesso che si liberasse una nuova farfalla ostacola prendo il rischio di soffocarlo il bello
L'Ulivo a mio parere sulle riforme si è comportato in un modo schizofrenico ha taciuto
Di fronte ai problemi sul tappeto
Oppure ha favorito posizioni conservatrici il nome di un nobile ideale quello della Difesa del governo ma senza riuscire a mettere sul tappeto una carica di trasformazione e questo invece è il punto fondamentale che noi dobbiamo affrontare ecco perché è a mio parere l'invito di stamattina di Macaluso a riflettere sul partito sul PDS sulle strutture della sinistra deve essere raccolto e portato avanti con un supplemento di istruttori
Basti pensare al tema cruciale e il secondo punto che voleva affrontare delle riforme istituzionali
Le resistenze del centro e dei piccoli partiti la contraddizione tra una priorità per la difesa del governo e il cammino delle riforme hanno portato a una situazione quale quella attuale non mi ricordo se Rebuffa Calderisi hanno detto in una loro intervista che non si può chiedere ai tacchini di preparare il pranzo di Natale
Verissimo
Ma non si può nemmeno chiedere ai commensali di rinunciare al pranzo il problema vero è cosa si riesce a imbandire la pietanza attuale mi lascia sinceramente esterrefatto io ho letto stamane l'intervista di D'Alema L'Unità
Dove sulla questione del semipresidenzialismo egli afferma che le direttivo essenziale dell'elezione diretta è quello di conferire prestigio a questa carica
Beh come obiettivo di alto profilo del cammino delle riforme a me pare proprio poco
Io penso che abbia ragione che è lì quando su Corriere della Sera sulla stampa indicava come questa riforma rischia di ridursi a una finta
E condivido l'obiettivo proposto da Claudio Petruccioli di convocare un'Assemblea nazionale
Bene
Facciamolo apertamente è francamente io non vorrei che dall'esperienza del socialismo noi eredità Assimoco quell'aspetto deteriore che ha un massimalismo teorico e propagandistico spesso univa nella pratica politica una conduzione opportunistica
Io sono tra coloro inoltre che vedono un rischio ovvero di molte manovre che nella Virenque bicamerale fuori si compiano sul terreno delle riforme sulla scena politica
Il rischio cioè di un ritorno ad un partito di centro
Non solo un partito unico ma un partito di qua e di là un partito sempre presenti al governo e all'opposizione e non contrastato perché ognuno ne vuole trarre profitto
Oggi sui giornali c'era la notizia che la Democrazia Cristiana celebrava a Roma un congresso virtuali aria unendo tutti gli ex delegati degli ultimi congressi democristiani
Bene io credo che il vero congresso non virtuale della Democrazia Cristiana sia quello che sta avvenendo in altre sei da altre parti
Di cui parlava oggi Donativo
In una sua dichiarazione a mio parere limpida che mi permetto di leggersi i protagonisti dice D'Onofrio i grandi vincitori di questa riforma siamo noi alla fine vedrete che ci metteremo insieme
Per restare divisi non c'è più ragione basta guardare a quello che sta succedendo
La riforma federale la Fabio Massimo quella della forma di governo De Mita
Quella elettorale Marini e Mattarella quella della giustizia Zecchino e quella del Parlamento la Dentamaro alla fine si può star sicuri che il ritorno della Democrazia Cristiana
Vicino io non so quanto sia vicino questo ritorno e io sono invece per combattere una battaglia per un effettivo sistema bipolare nel nostro Paese
Certo che se Marini non vuole morire socialdemocratico io non vorrei morire democristiano o in un nuovo centrismo para consociativo
Infine sulla questione del coordinamento di io Espresso anche adesso con onestà alle mie opinioni che non sono tutte convergenti con quelle di altri compagni
Opinioni a volte divergenti da quelle di Petruccioli opinioni su cui credo possa andare avanti un confronto e affrontare un dibattito una ricerca comune
Questo sequestro come io credo non osta io sono disponibile a un cammino e a uno sforzo insieme e infine un'ultima battuta soltanto ho visto molto rapidamente in questi ultimi attimi il documento proposto io farei solo un breve appello
Il documento sinceramente mi pare un po'lungo e un po'contorto
Se posso se fosse possibile averne un testo breve e chiaro capace di lanciare un segnale un richiamo un messaggio più un letto al Paese io sarei più felice
Prima di dare la parola dico Morando ma il riferimento al proposte nazioni si sta appunto anche scrivendo un ordine del giorno che dopo leggeremo
Verrà proposto dal simile io volevo innanzitutto ringraziare radio radicale perché ha seguito fin Denisi indiretto tutti i nostri lavori credo abbia dato un contributo non significativo l'informazione quel
Poi volevo ringraziare Diversi
Compagni si erano iscritti e che non possono dovuto parlare però che inviterei già qualcuno l'ha fatto a consegnarci
Un breve testo scritto dell'intervento anche perché è nostra intenzione dare rapidamente andare rapidamente una pubblicazione di questi lavori della prima assemblea nazionale della componente gli iscritti erano sono già plateau
Piero De Chiara
Donato Nigro
Aldo Amati Antonello Falomi Morris
Paolo Rio Gianfranco Polillo Gabri Passaglia ecco di questi inviterei a consegnare d'intervento scritto Enrico Morando
Care compagne
Cari compagni
Il segretario del nostro partito che come voi sapete molto abile
Nell'uso del sarcasmo nel corso di questi giorni
A più riprese
Nelle riunioni del gruppo della Bicamerale rivolgendosi prevalentemente a me qualche volta alla compagna Mancina
C'ha chiesto ma voi si può sapere che ulivisti siete
Che avanzate sistematicamente delle proposte
In campo di riforma distinte ma di riforma istituzionale che se venissero accolte avrebbero un solo sicurissimo e incerto Effetto
Sfasciare ebbero immediatamente l'Ulivo
La battuta ha un suo fondamento perché non noi ci siamo battuti
Punto per punto suo obiettivi di riforma istituzionale
Volti ad un'accelerazione del processo di bipolari trazione e all'assegnazione ai cittadini sulla base dell'offerta politica organizzata dalle forze politiche
Del potere di scegliere il governo che indubitabilmente
Sono molto lontane dalle proposte dagli atteggiamenti che hanno ispirato una parte importante dello schieramento dell'Ulivo
Poi io spesso quando io esco dalla Bicamerale spesso qualche volta appena posso siccome siamo molto amici vado a parlare con Macaluso
Quindi cado nelle grinfie di Macaluso che sono più amichevoli ma non meno pungenti di quello che il segretario del partito
E giorno per giorno Macaluso mi chiede di solito il colloquio comincia così ma questo Ulivo è da perdente poi si trova parlato stamattina non vado avanti perché lo sapete
Che cosa dice che cosa c'è dietro questa domanda
Per dimostrare da parte di Macaluso la distanza tra la realtà dell'Ulivo
La nostra prospettiva la funzione politica che in altri Paesi svolgono i grandi partiti del socialismo democratico del i laburisti
Ora io vorrei in questo intervento cercare di affrontare la questione che ci viene proposta nidi e ne proposta ma credo che venga proposta tutti noi diciamo da queste due scherzosa e serie domande
Per rispondere però bisogna per rispondere se correttamente dal mio punto di vista bisogna farcene subito altre due
Che cosa a nostro avviso vede diventare L'Ulivo o potrebbe essere l'Ulivo
Che cosa è oggi in realtà L'Ulivo
Volendo rispettare i termini di tempo che ci siamo proposti io risponderei molto semplicemente per noi L'Ulivo
Deve diventare il soggetto politico di centro sinistra dell'alternanza di governo in un sistema politico costituzionale che vogliamo bipolare con politiche magari rimangono rimarranno per lungo tempo pluri partitici a di cui personalmente preferirei un'evoluzione in senso più nettamente bipartitico
Paoli che possono rimanere per lungo tempo naturalmente pluri partitici ma debbono essere saldamente organizzati e diretti
Attorno ad una forza politica riformista vocata al governo
La quale sia in grado naturalmente di sviluppare anche una sua politica delle alleanze
Ma sia in grado come tale in quanto forza politica dotata di un suo profilo riformista e di una sua identità di forza di governo sia in grado come tale di candidarsi credibilmente alla al governo del Paese in alternativa allo schieramento al allo schieramento conservatore in un sistema politico costituzionale in cui la scelta dei del Governo e in mano una volta che le forze politiche organizzano una Offerta politica un programma un leader un insieme di forze un sistema politico istituzionale in cui i cittadini hanno in mano sulla base di questo offerta politica la scelta del governo
Poiché oggi in Italia non c'è nuove questo soggetto politico
Non è questo sistema politico
Noi ecco la nostra funzione per come io la vedo
No voi lavoriamo per costruire entrambi
Il soggetto politico dell'alternanza e il sistema politico costituzionale delle alternative di governo sapendo però che le due azioni quella sul versante della costruzione del soggetto politico e quella sul versante della costruzione del sistema politico costituzionale si influenzano reciprocamente non possono essere condotte per vie contraddittorie
Non arriverai mai in altri termini al soggetto politico dell'alternanza di governo concepito come io l'ho descritto
Se le forze che vuoi raccogliere in questo soggetto non lavorano per una riforma costituzionale di tipo sistemico che abbia all'interno una sua fondamentale coerenza
E contemporaneamente non arriverai mai alla riforma costituzionale bipolare
Coi cittadini che scelgono il Governo e le cose che ho detto prima se non costruisci nel campo del centrosinistra un coagulo di forze che sia in grado di candidarsi all'esercizio della funzione di governo in questo contesto
Di cui
Allora si deduce che
Se si fa una riforma costituzionale ecco perché il nostro giudizio negativo su quello che sembra emergere dai lavori della Bicamerale se si fa una riforma costituzionale apertamente contraddittoria con questo sbocco
Significa naturalmente questo automaticamente rinviare nel tempo forse rende impossibile
La costruzione di un soggetto politico che abbia quelle caratteristica sul versante del centrosinistra per la verità vuol dire la stessa cosa anche sul centrodestra ma adesso per fortuna noia
Del centro destra possiamo anche non occuparcene per quanto un sistema politico
Coerentemente organizzato attorno a due grandi poli che evolve verso il bipartitismo debba proporre un un provo e proponga concretamente un problema di compartecipazione alla definizione delle regole e di mutuo intervento per cambiare e legittimare rispettivamente il suo l'altro su oggetto dell'alternativa per fare in modo che questo disegno vada importo e in fondo nell'elaborazione politica del PDS in quanto tale non soltanto nostro su questo terreno della reciproca legittimazione e della a questo scopo necessaria compartecipazione alla definizione delle regole abbiamo detto cose molto significative che io continuo a considerare giuste
E vorrei dire ai compagni che qui hanno detto ma non dobbiamo fare la riforma con Berlusconi perché c'ha le televisioni con quell'altro eccetera ma scusate la riforma nel nel nel nella direzione dell'evoluzione bipolare del sistema politico costituzionale italiano e nel senso della costruzione dei soggetti politici che l'alternativa di governo la riforma si fa con ogni interlocutore che gli italiani si sono scelti non con quelli che ci sia il PCC andiamo noi da soli perché sarebbe un po'troppo facile anche se come è ovvio largamente improduttivo ora il problema
Che abbiamo di fronte e quindi in buona sostanza questo se le forze del soggetto politico a cui noi lavoriamo si collocano su una linea di resistenza
Alla innovazione politico costituzionale che vada nella direzione che noi vogliamo non c'è dubbio il soggetto politico
A cui noi lavoriamo non nasce e se aveva cominciato a nascere deperisce rapidamente ed è destinato alla morte
L'Ulivo sessi per dirla più chiaramente l'Ulivo o a un soprassalto sotto il profilo della sua capacità di iniziativa sul versante dell'innovazione politico costituzionale o nonna una prospettiva dobbiamo pensare a costruire qualcosa di diverso nella prospettiva a medio lunga perché non perché è del tutto evidente che non ci può essere la con la contraddizione che si sta proponendo
Tra l'Ulivo e all'innovazione politica cospicuo di culturale per cui noi lavoriamo ecco allora la risposta a D'Alema
E alla sua osservazione ma che ulivisti siete se tutto quello che dite sfasciare per Ulivo domani mattina se venisse applicato Novissima mossi per l'Ulivo
Ma per un Ulivo che abbia queste caratteristiche
E se le forze dell'Ulivo si collocano su posizioni conservatrici L'Ulivo è spacciato comunque non è che siamo noi a salvarlo con un altro atteggiamento è spacciato comunque
E per questo noi che lo vogliamo salvare che vogliamo salvare la prospettiva dell'organizzazione di questo campo di forze come soggetto dell'alternativa di governo noi ci battiamo per spostare in avanti i suoi orientamenti attraverso una esplicita battaglia politica che deve avere per teatro il PDS come qui è stato detto certamente ma ancor di più e più urgentemente
Il deve avere come teatro le forze dell'Ulivo perché se non casi cambiali non c'è speranza per la nostra posizione non c'è dubbio su questo punto
Aveva ragione Matteoli adesso a richiamare la dichiarazione di D'Onofrio quella dichiarazione per chi si batte per l'innovazione politico costituzionale è un epitaffio
Perché io penso che questa sia la nostra funzione
Batterci nel PDS e nell'Ulivo per la innovazione
Un'innovazione naturalmente non fine a se stessa ma ispirata ad un quadro di valori e a obiettivi politicamente apprezzabili adesso politicamente apprezzabili in questa fase sul terreno della innovazione sociale sul terreno dell'innovazione istituzionale sul terreno della innovazione dei sistemi di partito del sistema di partito che c'è in Italia
Di qui
La scelta che noi abbiamo fatto che io condivido per il nome del nostro centro il nome che ci diamo noi non quello che ci danno gli altri poi lo so che useranno l'altro per carità
Ma noi abbiamo scelto di chiamarci di dar vita a un centro per l'innovazione perché questa è la funzione che vogliamo svolge nel PDS e nell'Ulivo
Bene
Allora
Cento continueranno a chiamarci ulivisti ma almeno non debbono stupirsi se poi ci riprovano concretamente su delle posizioni che sono polemiche nei confronti di forze essenziali e fondamentali dell'Ulivo
Perché noi non perseguiamo astrattamente
Al di fuori degli obiettivi concreti di innovazione politico costituzionale di innovazione del modo di essere dello Stato l'obiettivo di dar vita a un nuovo soggetto politico li perseguiamo questi obiettivi
I diciamo naturalmente ritenendo che il campo di forza a cui rivolgerci sia quello che oggi è organizzato organizzato nell'Ulivo ma se dal Partito popolare per fare all'inizio per fare un esempio molto concreto e purtroppo molto attuale
Viene in questo momento l'iniziativa fondamentale
Per incrociare il semipresidenzialismo e premierato
In un sistema che perde a mio parere i vantaggi dell'uno e dell'altro senza diciamo superare né i limiti che ci sono sia nell'una che nell'altra soluzione noi diciamo di no e diamo una battaglia politica conseguente nei confronti delle forze che si sono mosse lungo questo lungo questo obiettivo tra l'altro a questo proposito volevo dedicare ad altro il mio intervento ma diciamo per quello che riguarda la Bicamerale io sinceramente penso che noi dobbiamo porre anche un problema si è detto il PDS vota non non ritira anzi andrà al voto sull'emendamento sul doppio turno uninominale maggioritario nei collegi e io sono completamente d'accordo
Con questa posizione considero che questa posizione sia molto rilevante politicamente
Perché la battaglia non finisce il trenta giugno e bisogna offrire un riferimento a questa battaglia che lo faccia tutto il PDS presentando quell'emendamento pretendendo di votarla sottoponendolo al voto mi pare una cosa giusta
Ma sollevo qui il problema che coerenza c'è tra la scelta di votare quel esiste su quel bus per la costituzionalizzazione di questa soluzione dal punto di questo principio per quello che riguarda il sistema elettorale
E la scelta di essere corrivi rispetto a un ridimensionamento dei poteri del Presidente della Repubblica rispetto alla bozza Salvi
Noi abbiamo detto giustamente secondo me
All'interno del sistema semipresidenziale la fonte di legittimazione sarebbe meglio dire la forza della legittimazione del presidente deve essere pari se non vogliamo squilibrare l'intero sistema deve essere pari a quella del Parlamento
Questo si ottiene in un solo modo avendo un Parlamento che con il sistema uninominale maggioritario a doppio turno porta ad eleggere il a la maggioranza del popolo ad eleggere il presidente
E la maggioranza del popolo ad emergere ogni singolo parlamentare
Al secondo turno vince chi ha la maggioranza di quelli che sono andati a votare
Se la forza della legittimazione si squilibri a in una direzione o nell'altra si dà vita ad un sistema secondo me squilibrati
In cui ci può essere un Parlamento dedito al trasformismo e con una minore legittimazione e un presidente che va a cercare diciamo nella delegittimazione del Parlamento i poteri che la Costituzione non gli dà più
Oppure viceversa un parlamento diciamo che Forte della propria sostanziale del proprio sostanziale predominio nei confronti di un presidente spossessato di poteri reali di intervento e di governo naturalmente finisce per introdurre anche una un depotenziamento della innovazione certamente significativa data sì dall'elezione del presidente della Repubblica a suffragio universale diretto in ogni caso un sistema squilibrato
Semipresidenzialismo si secondo il modello Salvi
Sistema elettorale uninominale maggioritario a doppio turno perché solo questa fonte di legittimazione questa forza della legittimazione popolare in grado di corrispondere correttamente a quel sistema le altre soluzioni sono indubbiamente soluzioni che io considero pasticciato
Ora per tornare all'Ulivo ecco io vorrei dire al compagno Macaluso
In definitiva se si ragiona così si vede che noi pensiamo ad un ulivo
Non lo vogliamo chiamare così chiamiamolo in un altro modo ma ad un soggetto politico che svolga in Italia sulla base della tradizione politica di questo Paese non di quella della Germania o dell'Inghilterra o della Francia ad un soggetto politico che svolga in Italia esattamente la spesso a funzione politica che negli altri Paesi europei e svolgono i grandi partiti di sinistra socialista laburista e socialdemocratica
Che di questo si parla quando si dice il soggetto politico dell'alternanza lastre di uno schieramento di governo riformista bloccato appunto all'esercizio della funzione il governo quindi programmaticamente vocato alla conquista dei consensi del centro della società non del sistema politico
Allora se si tratta di questo e io penso che si tratti di questo il problema che ci dobbiamo porre la sinistra italiana oggi così come poiché sono d'accordo con quel cd a proposito del fatto che di forza di sinistra si deve trattare
Allora la sinistra italiana così come anche ove essa si riunisse lei riuscisse a riunire tutte le famiglie che fanno riferimento al movimento operaio di ispirazione socialista oggi è in grado di svolgere questa funzione no non lo è esattamente per la ragione che ci propone la storia della sinistra italiana assolutamente peculiare la diversa rispetto a quella delle altre forze del degli altri paesi europei allora se vogliamo costruire in Italia
Una forza politica che io penso trovi oggi il suo riferimento nel campo delle forze dell'Ulivo che abbia la stessa funzione che svolgono negli altri Paesi grandi partiti socialisti socialdemocratici e laburisti
Allora dobbiamo pensare ad un'operazione costituente più ampia che certe pienamente assegni ruolo che hanno alle forze che vengono dalla tradizione socialista e del movimento operaio ma si allarghi verso espressioni
Che cerchi di comporre una materia sotto il profilo delle tradizioni politico-culturali che è certamente altra e di più rispetto a quella del movimento operaio di ispirazione socialista
Da qui secondo me nasce la valutazione sui limiti oggettivi dell'operazione Cosa due che cerco è utile di cui a cui dobbiamo dare uno sbocco dignitoso importante ma che non è esaustiva dell'operazione politica che noi abbiamo in mente e che vogliamo realizzare per realizzare questo progetto
C'è bisogno a mio avviso di organizzare gli innovatori più conseguenti nel PDS e nell'Ulivo
Ce ne sarebbe tanto bisogno anche nelle altre forze politiche dell'Ulivo è questo un limite che ha avuto la nostra la nostra iniziativa nel corso cioè l'iniziativa di tutti coloro che hanno pensato alla costruzione dell'Ulivo come soggetto politico non c'è dubbio
Noi con difetti con per carità con un limite di forze che evidente a tutti essendo però una tensione dentro il PDS in questa direzione l'abbiamo aperta
Non c'è dubbio che nelle altre formazioni politiche questo è avvenuto assai di meno è una delle ragioni per cui si ci troviamo in presenza di tanta difficoltà nella costruzione dell'Ulivo come soggetto dell'alternanza di governo secondo me esattamente questo
Come si fa a fare emergere queste forze mai al congresso abbiamo dato una battaglia per indicazioni anche precise dopo il congresso forse anche noi ci siamo un po'fermati su questo punto
Ma bisogna riprendere vorrei dire alla coordinatrice dell'Ulivo non so se c'è ancora che non mi convincono le soluzioni organizzative che prescindono dall'indirizzo politico e io ho ascoltato con attenzione ma il problema è l'in i Rizzo politico dell'Ulivo se vogliamo radicarlo sul territorio fare i comitati fare emergere questo come un soggetto che abbia una sua identità tutto ciò è necessario ma è necessario dare una battaglia politica perché l'Ulivo assuma effettivamente effettivamente questo questo profilo in questo quadro io penso che noi abbiamo avuto un limite quello di insistere e non lo abbiamo fatto ancora abbastanza sulla questione istituzionale
E forse di non presentare un quadro altrettanto certa solido sotto il profilo dei riferimenti politico-culturali alla innovazione nel campo dello stato sociale e più in generale diciamo nel rapporto tra Stato e società
Qui secondo me sono abbiamo detto cose significative dei primi nostri atti anche nella relazione che ho letto questa mattina di Petruccioli forse su questo punto dobbiamo proporci di essere anche a questo proposito voglio dire quel polo di riferimento diciamo per una tensione verso l'innovazione che certamente abbiamo saputo essere in campo istituzionale di ringrazia
Da questo punto di dare e lettura di un ordine del giorno finale che viene sottoposto ai partecipanti la questa Assemblea l'incontro
I partecipanti all'incontro nazionale la Quercia Ulivo innovare la politica la sinistra e lo Stato considerata l'importanza delle proposte di riforma in via di definizione alla Commissione bicamerale denuncio ritenuto necessario un esame e una discussione appropriati
Approfonditi sulle determinazioni conclusive alcune delle quali
Sussistono forti preoccupazioni chiedono alla direzione del PDS di convocare
Quando la commissione la commissione avrà terminato avrà provato i testi conclusivi l'assemblea congressuale a norma dell'articolo ventidue dello Statuto
Questo era stato un po'anche richiesto nel corso delle discussioni con un ordine del giorno appunto preciso riferito la convocazione dell'assemblea congressuale rispetto a questo ordine del giorno ci sono delle osservazioni
L'articolo ventidue dello Statuto presume sia quello che fa riferimento al
Nell'assemblea
No no no no no no
L'articolo ventidue con l'articolo che stabilisce che il congresso dal congresso all'altro senta platea congressuale e si può farne convocazione anche fuori dai congressi per discutere ordine del giorno anche tematici definiti
No no no no no no abbiamo l'articolo ventidue
C'erano delle osservazioni
Allora se non ci sono osservazioni riteniamo approvato l'ordine del giorno
Invece al testo che vi è stato del documento che vi è stato presentato sono già arrivate diverso osservazioni Petruccioli nella sua relazione d'apertura indicato un gruppo di lavoro di coordinamento che avrà il compito punto non solo di raccogliere queste osservazioni ma di predisporre poi il testo conclusivo del documento che tenendo conto anche dei lavori della nostra assemblea
A questo punto
A questo punto faremo un'interruzione brevissima Jodie può
Recidiva parlare sì noi le compagno Morucci ha fatto gesti a riferimento a questo gruppetto di coordinamento funzionale che peggiora prodotta stamani io intervengo perché mi per tu di chiede alla compagna Giglia Tedesco che non è stata proposta in questo gruppo perché essendo uno dei presidenti presidente del partito il suo scrupolo
Gli fa dire di non essere in quanto presidente anche nel coordinamento Terranostra componente io mi permetto di sottoporre alla compagna tedesco l'invito a superare questo scoglio
Di far parte
In questo
Mi pare che la proposta di Guccini possano senz'altra acqua
Quindi questo gruppo di coordinamento al quale parteciperà anche la compagna Silvia Tedesco aveva il compito di definire la stesura del documento conclusivo anche raccogliendo ulteriori osservazioni che voi potete inviarci direttamente voglio dire che i partecipanti alla tavola rotonda stanno pagavo alcuni sono già arrivati alcuni stanno arrivando proprio a minuti hanno già annunciato nessun stanno arrivando in macchina e quindi credo di non abbandonare la sala facciamo solo un minuto di Interval
Cerco di assolvere in qualche modo utile questa funzione di
Di primo intervento di proposizione di temi
Per
I nostri ospiti che naturalmente ringrazio moltissimo della partecipazione della vera accertato
L'invito che abbiamo loro rivolto credo che il modo migliore spero di non di non sbagliare
Che il modo migliore di
Proporre questioni a questa tavola rotonda che obiettivamente conclude
La nostra discussione di oggi sia di di
Mettere sul tavolo avanzare
Le questioni che maggiormente ci hanno coinvolto nella discussione di questa giornale
E io ne estraggo due tra tutte quelle che abbiamo trattato una selezione arbitraria spero di
Cogliere nel segno
Penso anche di sì
Sono abbastanza
Rassicuro perché il nostro dibattito di oggi ha avuto un asse di riferimento piuttosto forte un stato calamitato da alcune questioni
Che hanno concentrato l'attenzione la prima la riassumerei così ed è quella
Che è anche più strettamente connessa
Ai giorni e alle settimane che stiamo attraversando e ovviamente ai lavori della commissione tarda parlamentare bicamerale che e si sta avviando alla propria
Conclusione
E il tema allora è questo avendo a mente tenendo fermo il
Il punto di partenza è il punto di orientamento
Che a cominciare dalla dei referendum del novantatré
Sia guidato ha gridato il PDS
Nell'individuare un percorso di trasformazione del sistema politico istituzionale costituzionale del nostro del nostro Paese e cioè avendo a riferimento alla volontà di rideterminare il nostro sistema politico costituzionale sulla base di uno spostamento di potere
Verso il la il corpo elettorale verso il popolo sovrano avendo a mente di passare da un sistema politico fondato sulla selezione di rappresentanti cui delegare consegnare il potere di formazione del governo
Ad un sistema nel quale nelle mani dei cittadini venisse la possibilità di scegliere decidere
Il governo sulla base di
Una competizione tra programmi di governo alternativi e quindi l'opzione di un sistema politico progressivamente be polarizzato e tenendo fermo questo tenendo fermo questo differimento
Quale valutazione questa è un po'il tema che propongo a i partecipanti alla nostra tavola rotonda quale valutazione dell'esito verso il quale sta andando il lavoro della commissione bicamerale
Non nascondendo naturalmente che nella nostra discussione nella giornata di oggi c'è stata
Molta preoccupazione
Sottolineatura di accanto ad elementi di preoccupazione anche di dissenso di non convinzione circa il profilo che si va
Disegnando
Al punto che
Poco fa abbiamo approvato una al opzione un ordine del giorno
Nel quale traduciamo questa nostra valutazione in una iniziativa politica e proponiamo che a norma dell'articolo ventidue dello statuto del PDS
Si proceda ad una convocazione all'indomani della conclusione dei lavori della commissione bicamerale
E quindi della disponibilità dei materiali che la commissione bicamerale aveva prodotto
Una convocazione dell'assemblea congressuale del potere in quella sede la più autorevole della quale il PDS dispone sulla base dell'innovazione statutaria introdotta all'ultimo congresso potere avere un
Confronto circa la fase del lavoro e della discussione parlamentari
E l'altro tema che voglio proporvi che è connesso a questo poi finisco lasso
A voi la parola l'altro tema che vorrei proporre che connesso riguarda dentro questa opzione dentro questo processo
Che
Vogliamo vorremmo avanzare nel senso avanzasse in senso di
Consolidamento e svolgimento bipolare del sistema politico con le conseguenze necessarie sul terreno della selezione della rappresentanza dell'ordinamento della Repubblica della
Della setto quindi costituzionale
Quale il soggetto
Dell'alternanza dell'alternativa Program delle alternative programmatiche dall'ATO nostro
Dal lato della sinistra e del campo
Di forze che si raccoglie sotto il segno del dell'Ulivo
Questione che anche ci ha appassionato molto l'ultimo intervento che si è svolto quello di di Morando esattamente
Sì esattamente assunto il compito di chiarire come non sia vero che il nostro esseri ulivisti sia un essere ulivisti Malgara è l'Ulivo
E come le due cose si tengano necessariamente assieme almeno secondo
Le convinzioni che hanno animato in larga parte la nostra la nostra discussione e quindi forse
A oltre che la Quercia e l'Ulivo forse si potrebbe anche dire e la cosa non riguarda soltanto i militanti e dirigenti del PDS che cosa si può pensare che il PDS possa fare per l'Ulivo cioè per il rafforzamento di un soggetto politico
Protagonista della alternativa programmatica del bipolarismo verso il quale vogliamo andare e qui davvero concludo richiamando a alla nostra attenzione proponendolo alla alla vostra i partecipanti alla tavola rotonda un elemento che non è nuovo nella nella nostra discussione ma che Claudio Petruccioli ha molto sottolineato nel nel suo intervento introduttivo questa mattina
E cioè l'ampiezza nella costruzione di un soggetto dal lato della sinistra della per l'alternativa l'ampiezza del campo che può essere raggiunto
Quando la sinistra assuma come sta assumendo che come mi pare nella nostra discussione emerso con forza noi riteniamo debba sempre più assumere un punto di vista anche radicalmente innovato rispetto alla propria tradizione
Un punto di vista che mette
Che intanto naturalmente assume fino in fondo
Il valore dell'individuo della libertà individuale della persona ma assume mette al centro la società emette la Società prima che lo Stato oppure detto in altri termini
Assume lo Stato produttore di regole piuttosto che lo Stato macchina lo Stato intervento lo Stato azione amministrativa dire
Ecco queste a me sembrano le due questioni che più noi abbiamo discusso
Ci siamo anche occupati naturalmente non voglio far torto a noi stessi di un'altra importantissima vicenda che si sta svolgendo e che tiene il campo del confronto e della discussione politica in questi stesso periodo persino in questi stessi giorni cioè le questioni della riorganizzazione per l'appunto dello stato sociale temi del welfare ma non credo di sbagliare di tradire il senso della discussione se dico che li abbiamo un po'affrontati dal lato delle radici e non ci siamo misurati ampiamente con le questioni più immediatamente politiche ma questo è il carattere che ha avuto oggi la nostra discussione non c'è da nulla togliere nulla modificare va bene l'ho tenuta sin troppo lunga naturalmente nella libertà com'è ovvio di chi partecipa a questa discussione spero in questo di essere stato in qualche misura utile di scegliere tra i temi che ho cercato di proporre l'approccio e il punto che è meglio desidera approfondire comincerei dando la parola a Claudia Mancino
Funzioni
Dunque io comincerò dal secondo dei temi che La Forgia poneva in rilievo
Cioè quello del dell'Ulivo se l'Ulivo sia possa essere considerato il soggetto adeguato per un vero bipolarismo
Comincio riterrei ferendo mi anch'io alle all'intervento conclusivo di Morando che mi pare abbia dato una risposta molto equilibrata molto giusta molto compiuta a una una piccola polemica comunque differenziazione di giudizio che c'è anche fra Dinoi sulla denominazione di ulivisti
Che non abbiamo scelto che ci è stata data dalla stampa che tuttavia alcuni di noi hanno accettato e altri invece tendono un po'a respingerla
Io credo che Morando abbia chiarito che noi non siamo appunto ulivisti nel senso di
Come dire di considerare l'Ulivo così ricco così come con i limiti che sono ben chiari a tutti noi come il punto d'arrivo di un percorso di evoluzione dei soggetti politici e quindi come il soggetto del vero bipolarismo
Cosa che invece talvolta ci viene ci viene addebitata a tal punto da pensare che noi vogliamo fare un partito dell'Ulivo non si tratta di questo è stato chiaro in tutto era in realtà in tutto il dibattito di oggi che noi consideriamo l'Ulivo come un campo di organizzazione nuova diversa delle forze politiche che de forze politiche della tradizione italiana
Come un un elemento con una una fase una fase una prospettiva direi meglio di evoluzione del sistema del sistema politico
è importante questa distinzione perché ci consente di connettere appunto come ben diceva Morando
La la convinzione che l'Ulivo sia la prospettiva giusta in cui muoversi di connettere però questa prospettiva questa convinzione con la compirà altrettanto ferma convinzione della necessità dell'innovazione
C'è stato nel paese c'est nel dibattito politico c'è stata per una fase una contrapposizione tra le ragioni del governo e quindi le ragioni della maggioranza e quindi le ragioni dell'Ulivo e le ragioni delle riforme e dell'innovazione
Noi abbiamo sempre rifiutato questa contrapposizione
Crediamo invece che le due cose vadano Luna connessa con l'altra cioè che non ci sia l'Ulivo senza l'innovazione e che non ci sia peraltro innovazione soprattutto nel campo istituzionale ma non solo senza la formazione di un soggetto politico autenticamente bipolare e mi pare che quello che sta succedendo in questa fase lo dimostra
E mi riferisco alla Bicamerale ma non solo anche tutta la vicenda del governo lo dimostra perché la difficoltà di perseguire con e nettezza con decisione una strada di riforme anche nel campo dello stato sociale credo che sia evidentemente collegata proprio alle divisioni interne che ci sono nell'Ulivo o alla insulti all'insufficiente forza dell'Ulivo come quali lezioni e quindi al suo bisogno di appoggiarsi per fare maggioranza a Rifondazione
Io vorrei ricordare brevemente quest'anno un po'più di un anno ormai dalla dalle lezioni dalla vittoria elettorale
è stato un anno nel quale noi avremmo voluto che si costruisse l'Ulivo per l'appunto come soggetto del bipolarismo non come partito con un soggetto pluri partito
Però come un soggetto un soggetto vuol dire è un'entità che ha delle sue forme delle sue dei le sue sedi di organizzazione e di elaborazione sì perché parliamo di un soggetto politico
In quest'anno invece
Non c'è stato nessun passo avanti in questa direzione
Direi invece che perfino da un certo punto di vista ci sono stati dei passi indietro cioè non c'è stata nessuna aggregazione
Ci sono stati addirittura delle ulteriori frammentazioni a livello per esempio di gruppi parlamentari e questo non è un discorso che riguarda soltanto il PDS è un discorso che riguarda anche le altre zone degli altri
Ambiti che sono nell'Ulivo per esempio anche al centro non c'è stata nessuna aggregazione come pure c'era si poteva in qualche modo aspettarsi si sono invece manifestate ulteriori spinte di alla frammentazione
Questo io credo sia un un fatto negativo e una un fatto che non può non condizionare la stessa capacità
Di di azione politica del governo
C'è stato una sotto sottolineatura da parte di molte forze sia del PDS da una parte col progetto di Cosa due sul quale tornerò più avanti ma anche da parte
Beh dei Popolari per esempio una sottolineatura del tema dell'identità così anche i Verdi devo dire
Il tema dell'identità inteso come appunto una quasi un patrimonio da custodire da custodire gelosamente anche da sviluppare ma deve sviluppare non nella direzione della costruzione di una coalizione
Come dobbiamo valutare questo che è avvenuto in questo periodo
Qualcuno dice che l'Ulivo è finito anche anche in questa discussione qualcuno le ha detto che l'Ulivo non esiste
Oppure invece vuol dire che
Bisogna andare oltre bisogna riproporre la necessità di andare oltre un legame di pura alleanza
Un legame di pura alleanza che verrebbe che verrebbe garantito ma anche esaurito dal governo come tali
Noi non pensiamo che un legame di semplice alleanza possa bastare
Per tenere in piedi questa qua edizione e neanche infine in fondo per tenere in piedi il governo cioè pensiamo che il governo per fortuna stabile e anzi mi pare che nell'umile ultimi tempi come di sottolinea anche Petruccioli nell'introduzione di stamattina
Ha superato perfino quelli pressioni di precarietà che in una fase ha dato però pensiamo che questa stabilità Cossa non possano essere garantita semplicemente da un legame di alleanza ma debba necessariamente richiedere un di un di più
Tutto il nostro lavoro il lavoro che noi abbiamo fatto la battaglia che non abbiamo fatto nel PDS intorno al congresso del PDS ma che anche altri hanno fatto fuori del PDS
Si fonda sulla convinzione che un vero bipolarismo richiede non una semplice alleanza ma un vero e proprio soggetto politico
Non è una questione di parole
Una semplice alleanza
è provvisoria può essere concepita come provvisoria e come strumentale rispetto appunto alle i alle identità delle forze che la stringono
Cioè può essere revocata se le condizioni cambiano
Comunque la sola idea che esista la possibilità di di una revoca farsi che i rapporti tra queste forze siano sempre esposti a una a una fragilità a un'instabilità
Il soggetto un soggetto politico evidentemente una cosa diversa
In se stesso una prospettiva di evoluzione del sistema politico
E quindi si lega a una corrispondenza tra soggetto e forme istituzionali
Ed è qui il carattere di innovazione che deve essere proprio dell'Ulivo
L'Ulivo non è cresciuto esattamente perché il nesso sono prevalse almeno finora spinte conservative rispetto rispetto a quelle spinte innovative che invece sembravano essere all'inizio la promessa dell'Ulivo
E quando dico questo voglio sottolineare che non mi riferisco ad alcune forze politiche piuttosto che ad altre ma in tutte le forze politiche costituiscono l'Ulivo sono prevalse forze conservative piuttosto che forse di innovazione
E qui vengo al tema della Bicamerale per l'appunto
Io ho una grandissima preoccupazione per ciò che sta avvenendo in Bicamerale condivido la preoccupazione che è stata espressa nella giornata di oggi anche se forse ci sono stati alcuni toni un po'forse un po'troppo concitati
La volontà di innovazione su cui la Bicamerale si era fondata sembra in questo momento essersi infranta
Sta maturando una soluzione che il noi non possiamo non considerare insoddisfacente non possiamo non considerare debole
Io non ritorno sotto per tutto il giorno sono state illustrate le ragioni per cui consideriamo debole questa soluzione sia la soluzione che riguarda la forma di governo senza in senso stretto sia
La
Il progetto di legge elettorale
Quello che voglio sottolineare che si tratta di una soluzione che privilegia la ricostituzione delle identità delle identità frammentate senza dar loro un quadro forte di unità Manzi ponendoli in una condizione nel nella quale sono spinte a una competizione fra di loro
Ora io credo che questo è il punto che voglio sottolineare che questa scelta sia tragicamente sbagliata
Non è una scelta che non ci piace perché contraddice le nostre le nostre convinzioni semplicemente ma è una scelta che tragicamente sbagliata perché interrompe un processo di evoluzione del paese un processo di uscita
Positiva del dalla transizione sbagliata certamente per il PDS
Che cade in una illusione clamorosa se pensa di poter costruire una sinistra in antagonismo o in alternativa rispetto alla prospettiva di centrosinistra
Cioè se il PDS pensasse
Di revocare in qualche modo comunque di depotenziare la prospettiva dell'Ulivo intesa come prospettiva di un'alleanza strategica di centro sinistra
Io credo che il PDS farebbe un errore clamoroso perché si metterebbe in una strada che non è produttiva
Ma non minore mi permetto di dire e l'illusione del Partito popolare
Che oggi può sentirsi gratificato nel suo orgoglio dal ruolo di mediatore assunto nella Bicamerale
Ma chi rischia di perdere le ragioni della sua scelta politica coraggiosa importante che è stata la sua scelta politica di stare a sinistra
Io credo che ci si ci potrebbe essere se la soluzione è quella che ci viene illustrata ci potrebbe essere per l'appunto un un errore di previsione delle dei movimenti
Politici in questo Paese un errore di provviste di previsione compiuto sia del PDS che del PPI e che potrebbe essere pagato da questi due partiti nel
Nell'avvenire ancora più fragile naturalmente la prospettiva di gruppi minori che collocandosi stabilmente in una posizione marginale
Certo finiscono fruiscono della rendita che ciò comporta ma nello stesso tempo rinunciano a portare le loro ragioni e le loro culture dentro un soggetto più grande dentro una prospettiva di sviluppo del Paese
Che cosa invece potrebbe essere dovrebbe essere l'Ulivo anche questo è stato detto ampiamente restano nella nella discussione di oggi
Potrebbe e dovrebbe essere il luogo di elaborazione di una politica nuova e diversa
Quella politica nuova e diversa di cui il nostro Paese ha bisogno che non è una fantasia nuovista ma è un bisogno che è stato Espresso in molti modi
Una politica diversa che superi i limiti propri sia della tradizione comunista così come quelli della tradizione cattolico democratica e delle altre che compongono l'arcipelago del centrosinistra
E che superando queste tradizioni India vita a un soggetto politico appunto di carattere nuovo
Che ci porti ad allinearci con le democrazie europee
Questo Paese ha bisogno di dosi massicce di innovazione in misura corrispondente alla lunga stagnazione politica che ha vissuto per più di un ventennio
Chi sta al governo sa bene cosa vuol dire questo cosa vuol dire il bisogno di innovazione in tutti i campi non soltanto né in campo istituzionale ma in qualunque campo dal teatro
Alle banche in tutti i campi della vita di questo Paese è necessario svolgere una profonda attività di riforme di innovazione
La misura di questa innovazione richiede una trasformazione culturale
Non richiede soltanto
Un un piccolo cabotaggio politico richiede una vera e propria trasformazione culturale anche questo è stato detto ampiamente superare lo statalismo
Superare il dirigismo che è stato proprio di tutte le nostre tradizioni non solo come troppo spesso si dice la tradizione di sinistra ma altrettanto della tradizione cattolica in questo Paese
Questa trasformazione culturale così ampia può essere compiuta in modo efficace e non da una sola forza
Neanche da tutte queste da da tutte le varie forze nella loro Singh singolarità può essere compiuta da una in una ricerca comune richiede una ricerca comune Giulia Rodano ama la parola con contaminazione io l'amo meno ma credo che anche nel nostro linguaggio politico questa parola esprima quello che voglio dire in un rapporto comuni in una critica comuni in una ricerca comune in un reciproco scambio che si può dare
Origine a una trasformazione culturale così profonda come quella di cui abbiamo bisogno in questo Paese
Quella Baggot ad esperti dell'Ulivo che qualcuno ha invocato deve essere compiuta da tutte le forze dell'Ulivo in un lavoro comune altrimenti inevitabile un ripiegamento su forme
Magari ritoccate ma su forme che appartengono al passato e temo che sia quello che sta avvenendo
Qualcuno fra di noi e credo appunto non solo il PDS ma anche in altre forse qualcuno forse può essere tentato di credere che sia passata una certa fase una fase di terremoto del sistema politico che si possa che le acque si possano richiudere sopra
Il paesaggio dissestato della nostra recente transizione e quindi tornare a un passato o o a qualcosa di molto simile al passato
Ma non è così io credo che noi i il tra l'altro rivolgiamo sempre un accorato appello a comprendere che non è così
è vero invece che la domanda di una nuova politica è una domanda vera radicata e in mancanza di risposte cercherà altre strade di espressioni strane che possono essere anche sbagliate e tortuosa
E quando io dico una nuova politica non intendo ripeto ancora un'idea nuovista della politica non intendo un'idea anti partitica non intendo l'idea di una mitologica società civile che si mette al posto della politica intendo invece precisamente la politica di una democrazia europea matura
Intendo la democrazia dell'alternanza intendo la trasparenza delle decisioni politiche il potere dei cittadini nella scelta del governo e la responsabilità di questo di fronte agli elettori intendo la scelta di programmi e responsabilità di chi governa rispetto alla realizzazione di quei programmi
Sono cose a dirle molto semplici ma farle in questo Paese molto complicata nuova politica vuol dire questo e questo naturalmente porta con sé anche più partecipazione
Perché è chiaro che una politica
Prima di trasparenza e priva di responsabilità e che non offre capacità di decisione e anche una politica che non invitata a partecipare e questo
Anche questa è un'esperienza che noi troppo ampiamente abbiamo fatto per potere avere dei dubbi su questo
La funzione della politica e dare risposte e formulare progetti
Per questo noi abbiamo messo in piedi l'Ulivo credo non soltanto per vincere le elezioni cosa che comunque importantissima
Ma se vogliamo continuare a vincere le elezioni dobbiamo mettere in atto Progetti mette in campo Progetti mettere in campo soluzioni forti alle domande difficili vengono rivolte
Le soluzioni affacciate nella Bicamerale non mi sembrano soluzioni forti
Non aprono prospettive di sviluppo civile democratico al nostro Paese appaiono piuttosto il tentativo di distorcere questo sviluppo per ricostituire posizioni del passato superate inadeguato
Ciò vale per i contenuti
Un sistema a due motori è un sistema che non realizza veramente il potere dei cittadini di scegliere il governo
Ma anzi da questo potere una torsione plebiscitaria ed è quindi un sistema pericoloso è stato detto ampiamente questo
E inoltre la legge elettorale che si configura non ha molto a che vedere non ha niente a che vedere con la proposta Barbera ma rischia di dar vita ad una conflittualità acutissima tra le forze della coalizione
E quindi rende impossibile costruire l'Ulivo nel senso che dicevo finora
Ma c'è anche un quadro politico di queste che sta dietro a queste proposte da cui si originano queste proposte ed è un quadro politico che a me sembra preoccupante
C'è un asse Berlusconi e Marini Mastella
Mi chiedo se questo asse col può essere la base di una riforma veramente avanzata veramente di polarizzante
Oppure se non si avvia come vorrei Garboli realmente si dice è un processo di riaggregazione della ex dici
Questa è una domanda che mi pongo con grande preoccupazione e che giro qui in questa sede alletta naturalmente ma anche a Veltroni
Perché mi chiedo se sicuro se di questo si trattasse se questo non ha Effetti non avrebbe effetti anche sul governo non avrebbe effetti sulla prospettiva che abbiamo di fronte
E c'è un altro un altro punto e concludo
Che è quello appunto della Cosa due
Nella discussione di oggi si è detto io ne sono contenta si è detto con chiarezza che non c'è una contrapposizione di per sé tra la Cosa due e l'Ulivo
Si tratta di due prospettive che sono perfettamente integrabili che sarebbero perfettamente integrato
Io peraltro aggiungerei che se in una fase iniziale
Mi pare indubbio
Qualcuno di sentiranno a mi pare indubbio che la proposta della Cosa due la proposta di un partito sulla e democratico è stata messa in campo con una evidente intenzione antagonista rispetto all'Ulivo
Io dico però che questa impostazione iniziale è stata poi corretta e che in particolare nel nostro congresso con la relazione di Minniti e con le conclusioni di D'Alema
C'è stata invece una netta questo questa possibile contrapposizioni è stata nettamente sciolta in modo positivo
Io non credo che sia utile discettare sulla differenza tra la prospettiva di un partito socialdemocratico a quella di un partito democratico
Perché ritengo che ci sia una obiettiva evoluzioni della sinistra europea che porta tutti i partiti della sinistra europea a essere un po'meno socialdemocratici e un po'più democratici
Che ci ritengo che ci sia indi evidente una ricerca della sinistra europea che che punta a superare quei limiti della che lei politiche e la cultura politica della socialdemocrazia hanno manifestato in questo secolo quindi non è questo il punto il punto è e quello delle prospettive politiche in Italia nel nostro Paese noi pensiamo che si possa costruire un soggetto politico dell'alternanza
Soggetto politico del bipolarismo facendo capo
Alle tradizioni che della sinistra soltanto oppure riteniamo che questo soggetto politico si possa costruire nel campo del centrosinistra quindi facendo riferimento all'insieme delle tradizioni
Che in italiano appartenuto alla spalla sinistra ma nel passato anche al centro e che appunto in una prospettiva bipolare si sono collocate di dislocate diversamente
Ecco io non avrei dubbi nel rispondere a questa domanda evidentemente nella seconda maniera e credo che sarebbe un grave errore dimenticare questa articolazione cioè sarebbe in grave errore dimenticare che come diceva poco fa Morando proprio nella nelle caratteristiche storiche della politica italiana c'è un impossibilità di ritagliare il soggetto del bipolarismo soltanto nell'area della sinistra questo mi sembra che sia un dato puramente fattuale per così dire però certo le scelte che noi facciamo sono fondamentali per spingere in una direzione o nell'altro
E per questo io credo che sia opportuno e necessario concludere il rapidamente e produttivamente il Progetto della Cosa due
Ma credo anche che dobbiamo avere la consapevolezza che questa non è il punto d'arrivo della costruzione il soggetto della sinistra ma è una fase di semplificazione e di aggregazione positiva quanto si vuole positiva evidentemente
Ma che deve puntare a sua volta ad un'aggregazione più larga questa evidentemente una questione che nella sede attuale giro in particolare ma non solo e Minniti e a Spini
Sono tutte questioni connesse evidentemente non faccio una distinzione sono questioni connesse sono questioni sulle quali io credo dobbiamo avere il coraggio di prendere posizioni chiare e di chiedere a tutti noi tra una forza e l'altra dell'Ulivo
La il coraggio di metterci in gioco di innovare e quindi di cambiare noi stessi
Ci siamo messi d'accordo così Enrico Letta adesso che sono preferisce parlare dal
Io ringrazio innanzitutto dell'invito che ho accolto con molto piacere
Perché non considero la mia presenza qui stasera un fatto semplicemente di cortesia ma credo che sì anche un po'la conseguenza di un un po'di lavoro comune che abbiamo cominciato
A fare in questi ultimi mesi
Credo che le moto col dovuto cominciare anche un po'prima
Però meglio tardi che mai credo che sia comunque un fatto positivo
Che noi cominciamo a riflettere sulle cose
Cominciamo a scambiarci le idee
Su molte cose vi sono valutazioni comune su altre
Vi è discussione dialettica gli abiti dialettica anche tra di voi so che oggi appunto un po'di valutazioni diverso ci sono state e quindi in questo filone quindi con grande franchezza sia sulle cose
Di concordanza sulle sulle cose di discordanza Minsk prova inserirmi anch'io dando per scontato che viene un sostrato comune che quindi spero mi faccia Possa evitarmi dover fare passaggi formali credo abbastanza inutile prova perché vuole usare invece il tempo a disposizione che evidentemente non è molto però per entrare nel concreto di alcuni dei nodi e in particolare dei due noti che la Forgia metteva alla nostra attenzione e anch'io seguire l'ordine
è usato la Claudia cioè partendo dal secondo Corpo e arrivare a al primo
Ah mi ha colpito molto delle ultime elezioni amministrative anzi forse la cosa che più mi ha colpito è un dato ed è il dato del comportamento degli elettori di Milano quel dato per cui gli ho detto di Milano per un terzo non sono andati a votare per un terzo si sono limitati a mettere una croce di scelta tra Albertini Fumagalli e per il restante ed il restante terzo degli elettori di Milano
Hanno fatto un voto completa ci hanno votato coi anche le liste di partito
Oltre ad aver votato i candidati sindaci perché questo è un dato che è rimasto un po'nascosto invece secondo me ha un significato enorme molto importante soprattutto in questo momento se non non capiamo
Qual è il senso
Del rapporto tra i cittadini e le istituzioni il momento elettorale il voto le coalizioni candidati e credo che questo dato
Ci possa orientare abbastanza difficilmente non riusciremo a trovare la chiave per uscire da questo labirinto istituzionale in modo che questo serva veramente
La seconda questione che poneva La Forgia io parto un po'da lontano non spaventatevi ma arrivo velocemente alla
Al nodo di questo passaggio
Io credo abbastanza singolare che lo dica io qui ma insomma credo che noi
Abbiamo lo spirito del tempo che ci sospinge dietro di noi
Per spirito del tempo dico i
Mi diciamo cerco di pensare a quanto sta succedendo in questo periodi in Europa e cerco di dare una lettura degli ultimi avvenimenti
In particolare del voto francese del voto inglese
Come avvenimenti che sono diciamo una conseguente
A un connotato simile al motivo per cui in Italia
è nata la destra che nata e ha è nato l'Ulivo e ha vinto L'Ulivo
Però non nel senso di dire permettetemi soltanto che la sinistra in quei Paesi è cambiata e ha vinto ma io lo dico perché diciamo per esperienza vissuta
Perché queste elezioni di questi due Paesi hanno secondo me decretato la fine
Di un'idea di modello politico in Europa che era leader sostanzialmente dei tedeschi dei cristianodemocratici tedeschi che era l'idea di provare a esportare in tutta Europa
A livello di Parlamento europeo a livello di Stati nazionali un'idea di bipolarismo
Tra la socialdemocrazia da un lato e un pollo diciamo di centro destra che fosse guidato in qualche modo dai vittoria
Legate alle tradizioni cristiano democratiche ma che poi riuscisse a prendere i voti un po'di tutti
Questo è quello che ancora oggi accade in Germania
Questo è il modello con il quale si è cercato
Lo dico rispetto per esperienza vissuta nel senso che dentro il Partito popolare europeo
La battaglia le difficoltà che un'esperienza di che un tentativo di imporre questa logica da parte dei tedeschi ha portato questo è uno dei motivi per i quali anche tante difficoltà ha avuto il partito popolare italiano nell'intraprendere la strada che ha intrapreso questo è uno schema che è fallito
Perché non ha capito
Che in Europa e noi in Italia l'abbiamo sperimentato prima degli altri
è nata per motivi sociali e culturali una destra
Che non è più la destra delle estreme d'ispirazione fascista ma è una destra
Molto egoista come tipo di per capirci lo dico in due parole come tipo di riferimenti culturali e di comportamenti molto poche europeista tra l'altro molto euroscettica
Che è nata trasversalmente un po'in tutti i Paesi europei
E che ha fatto saltare questo schema perché questa destra non si è fatta rappresentare dai democristiani
Non si è fatto rappresentare da politici
Arrivati alla politica in tutti i Paesi europei comunque con
Una approccio alla politica non legato al tipico approccio conservatore della determinazione dei modi con i quali riuscire a dare soluzione a interessi precisi
Questo schema ha fatto saltare questo è uno dei motivi di quello che è successo in Italia
Questo schema essa credo abbastanza similmente sta avanzando un po'in tutta Europa
Questo è uno schema che
Credo modificherà un po'la geografia europea
Ma questo è uno schema che in qualche modo aiuta anche noi
Nelle idee che noi abbiamo fu come organizzare il bipolarismo italiana
Perché questo schema
Fa finire definitivamente ma in Italia era già morta ma anche per chi potesse immaginare di averlo ancora in testa l'idea che
Diciamo il centro destra in Italia possa essere guidato da altri che non siano le linee politiche i filoni i personaggi tipiche lo guidano oggi
Questo è il dato perché credo che l'elettorato del semplice entro destra oggi dall'elettorato di destra oggi in Italia sia un elettorato che chiede per motivi proprio di DNA di codice genetico quel tipo di leadership è questo che mi fa essere abbastanza tranquillo Claudio nel senso tranquillo di immaginare che non c'è altro futuro per il Partito Popolare Italiano che non quello della strada alla quale ci siamo dimessi e che antichi immaginasse che c'è un altro futuro si scontra contro questo che io chiamo brutalmente spirito del tempo ma che il motivo di base per il quale che non è problema di astratte concezioni io credo sia un problema proprio di organizzazione della società di modelli consumistici
E credo che questo punto di partenza ma dobbiamo tenerlo sconto perché è il punto di partenza dal quale poi dobbiamo immaginare anche la costruzione del nostro del nostro soggetto del bipolarismo sapendo che il bipolarismo credo sarà sempre di più un bipolarismo di questo tipo noi in qualche modo abbiamo anticipato un processo che è un processo
Di tipo continentale
Di tipo continentale
E non credo che sarebbe a assolutamente errato immaginare che in Francia ha vinto Jospin quindi la sua Soldano l'assessore la socialdemocrazia a un futuro perché sospenda il fondo e il l'ortodossia socialdemocratica Rispetto attesi
Dell'Oriani eccetera perché in Francia
Secondo me ha perso la testa non è che abbia vinto la sinistra mi interessa di più quello che è accaduto in Gran Bretagna
E svolto come tutto questa culminato con l'elezione ieri di un leader del partito conservatore britannico
Che è leader tipo di di quella di quel modello che dicevo prima fra il leader del partito euroscettico attento agli interessi che niente a che vedere con personaggi che anche nel partito conservatore britannico c'erano di altro tipo dando l'idea che
Si va verso un bipolarismo di questo genere che ripeto lo ridico per immaginare che classi dirigenti
Di formazione cattolico democratica
Possano pensare di poter avere ruoli di direzione di quell'elettorato è una cosa fuori dalla storia oggi fuori dalla storia del nostro paese del nostro continente rispetto a questo
Forse è vero che c'è stato qualche passo indietro dal momento della vittoria delle elezioni
Però c'è stato un passo avanti fondamentale
A favore dell'Ulivo
E il passo avanti e a favore di chi crede si è il momento delle elezioni la nascita della coalizione non è stato un momento
Eccezionale nel quale bisognava per far passare un attimo di difficoltà per poi tornare agli usi di prima
Il risultato che io considero il risultato più importante che doveva essere il più importante e che è la condizione perché si vada su una strada che io penso in tante ospitiamo
Ne che il governo vince
Oggi il Governo dell'Ulivo sta vincendo la partita e questo è un dato che a me in questo momento se dovessi barattare uno con formule organizzative eccetera interessa di più
Perché io considero che questa sia la condizione necessaria per riuscire a far sì che l'idea diciamo l'idea del soggetto
Della del bipolarismo del centrodestra e centrosinistra sia l'Ulivo organizzato poi come decideremo di organizzarlo è passata la verso questa condizione
Se non ci fosse questa condizione se si fosse se ci fossero state crisi di governo se ci fossero difficoltà se ci fossero accadute
Tutti i nostri discorsi sarebbero discorsi che non hanno nessuna possibilità concreta né di realizzazione né di anche di un minimo di afflato
Questo è invece il dato nuovo diciamo la verità perché quando la partita è iniziata subito dopo le elezioni con la situazione europea che c'era in una situazione che cedeva in difficoltà con
Gli squilli di tromba di Bertinotti con il Polo così caldo con gli industriali contro
Io credo che difficilmente sarebbe scommesso innanzitutto del fatto che arrivammo a giugno novantasette
Immaginando di avere davanti invece la situazione di stabilizzazioni immaginando di avere gli industriali che oggi cominciano io stamattina era a vicenza mi ha colpito moltissimo sentire il Presidente degli USA di licenze in un incontro che diceva pubblicamente
Presidente mi sa di Vicenza non né popolare né ulivista tutt'altro ovviamente
Che cominciava a dire a questo governo sta portando in Europa sta facendo questo sta facendo quest'altro eccetera dando l'idea che qualcosa che li sta cambiando
Ma soprattutto una serie di risultati che io considero risultati che lasciano immaginare poi per carità non lo diciamo noi lo le cose le facciamo invece dirle che essi che si che ci sia una prospettiva che i risultati che abbiamo messo davanti come priorità attraverso i quali può riuscire a costruire
I passaggi successivi si possono realizzare
Ecco io credo che questo io lo considero passo avanti importante importante che tra l'altro è il passo avanti
Sì
Fa cadere fa cadere né i fatti anche qui nel nello spirito normale chi si mette ragione di queste cose soltanto in modo astratto attraverso le congiunzioni astrali io credo che vincerà in questo Paese anche su come organizzare il centrosinistra chi sarà in grado di spiegare che il centro sinistra sarà in grado di dare un futuro migliore agli italiani
Un futuro migliore passa attraverso la capacità di governare questo Paese bene di dargli un futuro di sviluppo e di benessere un passaggi delicatissimi quali sono quelle che abbiamo oggi chi riesce in questa sfida son convinto riesce anche nella sfida politica
Noi ci stiamo riuscendo io credo che questo sia un passo che noi dobbiamo assolutamente tener di conto e lo considero molto importante sul modello organizzativo di questo soggetto io ripeto
Una cosa già detta mi scuso per la ripetizione
L'ho detto a Gargonza ma secondo me è una immagine che efficace noi dobbiamo stare attenti a non cascare ovviamente nella nell'Errore sarebbe un errore
Di dire che noi dobbiamo che noi crediamo che oggi si possa organizzare un partito unico del centrosinistra questo
Credo sia una cosa che oggi non ha senso così come ha ragione Claudia Mancina non basta una semplice alleanza tra partiti diversi che mantengono la loro identità alla loro non è così che abbiamo vinto le elezioni assolutamente io credo che noi dobbiamo avere un'idea del rapporto tra l'Ulivo e i partiti
Che è un lì lei ha un'idea simile a rapporto che c'è passatemi la metafora
Tra gli Stati nazionali e l'Unione europea un rapporto per il quale entrambi si integrano a vicenda trovano entrambi a vicenda ricchezza l'uno non può esistere senza l'altro perché ma c'è l'Italia che si è staccato di uno euro per una cosa che non esiste e così come immaginare uno dei partiti della coalizione che decide di staccarsi sono un'altra cosa è una cosa che non esiste
E questo mix di sovranazionalità intergovernativi ITA deve essere la forza
Della nostra immaginando di questo è un processo
è un processo però evidentemente e qui un po'di responsabilità ce l'abbiamo e dobbiamo assumerla più fortemente sapendo che per fare questo ci vuole un po'più di sovranazionalità forse oggi cioè c'è bisogno oggi di capire che quando noi abbiamo avuto difficoltà tra di noi in questo anno di governo le difficoltà sono state perché c'è stato poco Ulivo
Quando ci sono state difficoltà al disbrigo Thaci sono state perché abbiamo affrontato temi sui quali ognuno ha rialzato il suo stendardo
Ed è partito in quarta col suo stendardo senza capire che ovviamente questo faceva sì che anche gli altri rialzarsi dello stendardo in abbastanza vuote disquisizioni ideologiche che poi come come si è anche visto si sono anche subito arenate la forza dell'Ulivo io lo ridico perché ci crede in questo prima delle elezioni è stata la capacità di mettersi ai tavoli di discutere
Sui temi più scottanti
Di trovare la capacità di comprendere le tesi altrui e di trovare a quei tavoli delle soluzioni che potessero unire e non dividere e di presentare poi queste soluzioni sapendo che queste soluzioni sono il modo per dopo le elezioni questo l'abbiamo fatto poco dobbiamo riprenderlo perché secondo me questo il fatto importante e credo che questo sia un un messaggio che noi dobbiamo spero che esca anche da questa vostra riunione di oggi cioè la capacità di spingere i partiti della coalizione gruppi poi parlamentare le associazioni movimenti a farsi che vi sia questa osmosi questa discussione continua perché altrimenti credo che vengo alla seconda questione
Oggi venendo in macchina da vicenza sentivo la radio
E quando si sente si spicciola sulla radio normalmente sia in macchina o si prendono o si sentono i telegiornali oppure si ascolta musica meno io raramente ascolto altro e per caso mi è capitata
Una voce che stava parlando non era un telegiornale non era musica stato tentato di saltare subito positivo tre quattro parole ha detto mica ho continuato a sentire il Caspio a questo dice esattamente le cose che penso io Sonata avanti
Poi non non era tutto quello che pensavo io comunque non hanno riconosciuto la voce di Augusto Barbera che parlava nel vostro convegni anche stamattina poi dopo lo capisco alla fine dell'intervento
Però ecco a parte il fatto che mi ha colpito appunto dal completa sintonia di tante valutazioni tante riflessioni ma siccome alcune cose qua non sono completamente d'accordo però ecco io credo se non avessimo dovuto ragionare in termini reali di sistema ideale non avremmo dovuto prendere pari pari il sistema Barbera
Il non averlo fatto l'essere arrivati al modo in cui siamo arrivati alla fine eccetera credo che sia stato forse dovuto alle circostanze a alla Bicamerale a alla lega a valutazioni poco approfondite non lo so però io insomma credo che quello sarebbe stato lo dico anche col senno di poi rispetto a quello che è venuto fuori sarebbe stato sicuramente una cosa
Coerente e importante
Però ecco su questa questione sulla prima questione così vado a concludere
Io sono continua a essere legato a una riflessione di partenza le tensioni partenze che
La Bicamerale
è una strada che non abbiamo scelto l'abbiamo scelta
Rispetto a quella dell'Assemblea costituente che a me non convince
Io continuo a essere convinto del fatto che quindi non abbiamo la responsabilità di fargli uscire questo processo riformatore questa è una responsabilità che a tutto il sistema politico
Quindi questo secondo me è un primo punto dal quale non non possiamo prescindere
Bisogna che la Bicamerale riesca ecco perché io trovo
Utile comunque sia utili lavoro che è stato fatto fino a oggi e trovo anche utile lavoro che di mediazione che è stato fatto lavoro di mediazione che ha fatto anche Marini lo trovo utile perché la Mac la Bicamerale deve riuscire non abbiamo questo primo punto la Bicamerale deve riuscire poi si può non essere d'accordo si può dire che era meglio l'assemblea costituente io non sono d'accordo però son tesi evidentemente diverso però oggi non abbiamo questo problema quindi credo che questo sia un punto sul quale noi dobbiamo
Riflettere
Ho discusso diverse volte con con Claudio Petruccioli sulla sul modello che lui preferisce io non credo che il semipresidenzialismo il doppio turno siano la soluzione utile per il nostro Paese
Credo che il voto della lega sia stato dato apposta per rendere più complesso il cammino della Bicamerale ma voglio dire qui oltre a questioni sistemiche sul fatto che non mi sembra il sistema migliore io faccio una riflessione in più sul doppio turno
Il doppio turno oggi se non loro applichiamo all'Italia di oggi
Mi faccio riflettere su un altro dato uscito dalle elezioni amministrative
Dovunque l'allegria
è arrivata al secondo turno
La lega poi ha vinto
La mia impressione
è che un doppio turno poi per carità non bisogna mai ragionare di sistema elettorale avendo in testa quello che c'è oggi e basta però siccome io credo che il sistema elettorale debba garantire stabilità ai governi e debba garantire governi che abbiano maggioranze la mia impressione è che se non è astrattamente oggi applicassimo il doppio turno alla situazione italiana noi avremmo il rischio fortissimo una situazione cui Polo e Ulivo si fronteggiano e la lega fa da ago della bilancia vero
Perché credo che come il doppio turno la lega avrebbe la possibilità di vincere in molti collegi del Nord
Perché ripeto quello che è successo alle amministrative dimostra che l'elettorato del Polo e dell'Ulivo piuttosto che votare Polo Ulivo finisce per premiare il terzo incomodo e quindi rischia di fare eleggere in tanti collegi la lega al nord
Lascio a voi questa riflessione però secondo me questo è un tema sul quale un po'di riflessione andrebbe fatto su questi su questi ragionamenti oggi abbiamo questo modello davanti oggi abbiamo questo modello davanti modello sul quale so che vi sono state e anche nel discorso di Claudia c'erano tutta una serie di valutazioni critiche
Io credo che sicuramente una cosa di questo modello non mi convince
Non mi convince il fatto che si voti la lista
Dette ai maggioranza in un secondo turno rispetto arresto io su questo ho dei dubbi molto forti
Cioè ho dubbi legati al fatto mi sembrava che Augusto dicesse oggi nel suo intervento ho dubbi legati al fatto che vi possano essere comportamenti un po'schizofrenici l'elettorato
Che possano in qualche modo ribaltare anche i risultati
Avendo premiato magari troppo da una parte al primo turno o comportamenti di un elettorato che magari vota solo in parte al secondo turno perché non c'è il suo riferimento perché non c'è la lega non c'è Rifondazione non c'è dalla finisce per dare risultati al secondo turno un po'strani
Io credo che la cosa avrebbe una sua logica se tutto fosse accorpato in un unico turno se quindi il premio di maggioranza che io ritengo ad un fatto invece importante per la coalizione non lo ritengo un fatto negativo lo ritengo fatto importante piano di maggioranza
è un qualcosa che se ci fosse stato questa volta ci avrebbe consentito
Io credo di avere ancora più forza e più facilità nell'azione di governo che comunque è stata condizionata in questi mesi da un rapporto da una maggioranza che era non completa alla alla camera
Per il resto questo sistema che ha che ho sentito avere molte critiche da parte vostra è un camion sistema però che da sicuramente stabilità alle coalizioni di governo uno due non ci vedo rischi
Di ritorni neo centristi questo sistema lo dico risposte rispondo a quello che chiedeva Claudia Mancina non vedo come in questo sistema possano nascere terze coalizioni
Questo è un sistema fatto per il confronto tra Polo e Ulivo
Il problema è che questo sistema
Su quei rispetta questo sistema lo dobbiamo ragionare su come si organizzano le due coalizioni al loro interno
Qui vengono i problemi e qui voglio dire una cosa
Io credo che noi dobbiamo
è una battaglia sulla quale io sono dispostissimo credo sono vi deve essere una un impegno forte lo dico in particolare a Walter sapendo che questo lo lo lo voglio dire che un altro dei passi avanti dell'Ulivo è stato il considerare che in questo periodo
Prodi e Veltroni
Sono riusciti a diventare dico soprattutto Walter perché ovviamente il punto di partenza lontani punti di riferimento al di là dei loro partiti di provenienza
Questo secondo me è la dimostrazione del fatto che passi avanti ne sono stati fatti da questo punto di vista evidentemente questo è la necessità impone la necessità anche di assumere responsabilità di andare avanti su questo io dico che il sistema nel momento nel quale noi facciamo una battaglia seria per dire
I partiti hanno la piena responsabilità nella in quello in tutto quello che la lista di premio di maggioranza e le liste proporzionali dopodiché però c'è un impegno tra tutti noi perché i candidati nei collegi uninominali si facciano attraverso le primari
Io credo che se noi riuscissimo
Tra di noi e avere un'intesa di questo genere
E a riuscire a far passare questo meccanismo che è un meccanismo che secondo me a vantaggio la capacità poi di vincere nei collegi
Io credo che noi renderemo questo sistema innanzitutto alieno da qualsiasi rischio
Di di nessun genere ma io credo che riusciremmo a dare attraverso un meccanismo anche utile di sussidiarietà una forma di partecipazione periferica e che io considero importante dei riusciremmo anche a dare più forza
Al soggetto complessivo della coalizione so benissimo che è una cosa complessa difficile però credo che questo sia la sfida perché ne abbiamo anche soprattutto credo che su queste cose non dobbiamo misurarci capire se c'è la volontà la forza di andare su queste su queste strade termina dicendo a Claudia che se ci fosse un asse Marini Berlusconi
Come del Mastella effettivi non ci sarebbe in questo lo dico ma anche se ci fosse questa assenza a parte il fatto che non ci sarei cosa che non cambierebbe granché
Io credo che non ci sarebbe partivo polare
Non ci sarebbe per le ragioni che ho detto prima non ci sarebbe per quello che è successo non ci sarebbe perché la coalizione ha funzionato in questi in questi mesi
Non ci sarebbe anche per un altro aspetto al congresso del Partito popolare stato guardato da tutti con un congresso una certa attenzione addio adesso
Si ricomincia si ricomincia
Se io dovessi dire di questi mesi
Io ho visto un una dirigenza del partito popolare impegnata a sostenere il governo Prodi
Pancia a terra
Pancia a terra senza immaginare altre soluzioni ho visto una sede del partito popolare che ha respinto
In modo anche abbastanza netto impegnato le avances di Buttiglione di Mastella di Casini di fare il fronte comune della sopravvivenza del l'ex democristiani credo che questo sia un fatto che c'è davanti agli occhi di tutti io apprezzo Marini per questa scelta ovviamente la scelta che io non avrei condiviso ma la Scelta
Invece di fare un altro tipo di di di ragionamenti e credo che sia un fatto positivo ecco io credo che oggi la situazione del Partito popolare non sia una situazione preoccupante
Così come non vedo niente di male se il Partito popolare presente emendamenti insieme al Polo su alcune cose credo che se anche giusto lo fanno tutte le forze la coalizione PDS compreso non vedo perché non lo posso fare
Il Partito popolare su singole cose quindi questo non mi scandalizza assolutamente quello che mi interessa la prospettiva ecco io credo che in questo momento la prospettiva sia una prospettiva unitaria una prospettiva interessante credo soprattutto che la nostra forza vera sia questa Successo reale vero dell'azione di governo del nostro governo che sta facendo un qualcosa di grande per i Paesi dove questo dobbiamo cominciare anche noi a essere un pochino più orgogliosi di quanto stiamo facendo per il paese è un pochino meno negativi capire che abbiamo in qualche modo scompaginato le carte di cantina
Siamo riusciti a fare un qualcosa di importante ecco adesso abbiamo tutti insieme la responsabilità di portarlo fine avanti credo che anche riflessioni come quelle di oggi soprattutto se sono riflessioni che hanno un futuro e non rimangono
A una chiacchierata serale bolognese ma se continuiamo a portarla avanti nel concreto la nostra azione sono sicuramente cose che ci aiuteranno oltremodo nel avere questi risultati ci faranno essere ancora più orgogliosi dei risultati del governo dell'Ulivo
Marco Minniti gli chiedo scusa se sono di strangolare l'intervento per però per ragioni di trasporti
Io vi chiedo scusa se sarò costretto ad andare via purtroppo i ritardi e gli hanno messo quasi meglio sull'altro che qui alle diciannove e cinquantacinque su un volo per Catania
E quindi vi chiedo scusa se finito questo breve intervento andrò via vi chiedo scusa anche se italiano un po'le cose con l'accetta non farò grandi ragionamenti intorno alle cose che dico
Da questo punto di vista vi chiedo comprensione
Io invece siccome sono un po'più disciplinato seguirlo dettagliatamente la scaletta che ci ha proposto Antonio la Forgia
Guardate noi siamo ad un passaggio abbastanza dedicato della transizione italiana
Abbiamo la possibilità di cogliere un primo risultato
Un primo risultato che naturalmente non scioglie enti quanti nodi che abbiamo davanti
Che ripropone un percorso di un'azione parlamentare impegnativa difficile complessa
Sulla quale dovremmo tutti quanti saper lavorare
Io penso che sia giusto
Cogliere questo dato e se mi consentite io sarei un po'meno pessimista rispetto all'approdo che si fa configurando
Vedo molto meno ombre nel domani
Vedo anzi significativamente alcuni spiragli di
Perché è un passaggio delicato perché la transizione italiana
Arriva ad essere affrontata
E su questo sono d'accordo con diciamo la posizione storica di Claudio Petruccioli arriva ad essere affrontata con Rita grande ritardo
Noi abbiamo
Un capacità di guardare a queste questioni nel momento in cui
Di fronte ai processi di straordinaria scomposizione che sono avvenuti
All'inizio degli anni Novanta non ci troviamo più di fronte una situazione apertamente scomposte
In questi anni ci sono stati processi di ricomposizione
In parte spontanea in parte positiva in parte disordine
Noi ci troviamo cioè a dover trovare una protrazione teneva sapendo che non siamo dentro e sopra quella tavoletta di cera totalmente piatta nella quale ognuno può incominciare a fare il disegno migliore possibile
Perché quella tavoletta di cera une più piatta la tavoletta in cui molti hanno lavorato inciso e questa è una realtà
Questo è il Paese reale
I rapporti di forza reali nel Paese di cui noi non possiamo non tener conto
Il secondo elemento
E che noi abbiamo affrontato questo passaggio pone invece un obiettivo che ai più sembrava impossibile
Mantenere aperta la strada delle innovazioni istituzionali
E garantire la stabilità nell'azione di governo
Noi eravamo interessate entrambe ricordate quante volte ci hanno chiesto
Rispetto a questi due obiettivi voi quale scegliete alla fine sarete costretti a scegliere
Guardate io penso che oggi non siamo nelle condizioni di poter dire che noi possiamo aver trovato una strada che ci consente di aprire tenere aperta l'innovazione istituzionale garantendo un'azione di governo
Che non soltanto ha trovato ma troverà stabilità Anna l'esito di questa situazione
Siamo cioè riuscendo io mi auguro che ce la faremo a cambiare le ruote della macchina mentre la macchina continua a camminare
Cosa difficile
Cosa molto oggi
E penso anche
Che in questo scenario sarebbe sciocco se non non guardasse ed un altro elemento
Che la vicenda istituzionale politica la tenuta democratica del nostro Paese inteso nel senso delimitati questo mezzo
è questione non ininfluente rispetto a quello di cui stiamo discutendo
Io penso per esempio c'è un nulla di fatto sul terreno dei lavori della Bicamerale c'è uno scarto che venisse fuori dalla Bicamerale riaprirebbe una grande questione
Riaprirebbe cioè l'idea che questo Paese vive una sorta di impossibilità connaturata riforme di profondo
E riaprire ebbe una grande questione da ad una carta straordinari in mano a chi sta giocando oggi la partita con cinismo della dimissione della rottura del Paese
Guardate io penso che nessuno sia sfuggito che allega un ennesimo presidenzialista né per il premierato
E datario a votare per cercare di avere la soluzione che più allontanasse la possibilità di una riforma di questo Paese
Non c'è dubbio alcuno da questo punto di vista
In questo quadro
Io penso che noi dobbiamo muoverci con la consapevolezza che io ho letto in un bell'articolo oggi sul Sole ventiquattro di Michele Salvati
L'idea cioè che noi siamo di fronte nei mutua avara come dire diciamo le immagini Dahrendorf il triangolo impossibile siamo di fronte a Capri situazione
Abbiamo scelto questa nostra scelta di andare avanti sul terreno dell'approfondimento di un modello semi presidenzialista che non era quello che noi volevamo ma abbiamo preso atto di una maggioranza per quanto avventurosa che si è formata dentro la commissione bicamerale abbiamo posto e poniamo con forza c'è un modello limpido
Il più limpido e più coerente possibile di modello si presidenzialista è quello collegato a doppio turno
E dico questo non c'è dubbio alcunché a questo punto sta naturalmente noi siamo una forza politica
Abbiamo in testa un modello sappiamo che quella soluzione più alta ma non possiamo non tener conto di quello che si discute si discuta seriamente tra le forze politiche in questo Paese
Le riforme non si fanno da soli siamo parti addirittura dicendo che le riforme o le poteva fare nemmeno soltanto la maggioranza di governo figuriamoci se le può fare da solo il Partito democratico della sinistra
Siamo discutendo
Di un compromesso che io non considero un pasticcio
Di un compromesso che sulla una sua dinamicità che mi pare utile ma che soprattutto ci consente di mantenere quello che io considero un sostanziale passo in avanti sul terreno delle riforme in questo Paese
Facciamo un passo in avanti sulla forma di Stato
Sul federalismo
Affrontiamo seriamente per la prima volta queste questioni attualmente anche qui l'esito può essere non del tutto sufficiente discuteremo in Parlamento ma c'è un passo in avanti in dubbio
Affrontiamo anche il tema della forma di governo introducendo elementi che a mio significa mio Parisi abbia preso significativamente impegnativi
Lavoriamo cioè intorno all'efficace alla stabilità dell'azione di governo
Interveniamo su un principio nel quale per lungo tempo la democrazia italiana si è mai sfiorata dimostrata impotenti
Interveniamo
Con un profilo particolarmente impegnativo su questioni relative alla riforma della giustizia
Tutto questo
Interrompo un processo
Senza un circuito positivo un circolo virtuoso che si stava costruendo no
Non la vedo così io non vedevo dinamicamente spontaneamente un circolo virtuoso che stava portando all'esito positivo no è un passo può essere un passo in avanti
Che spinge
Esposto alla transizione italiana non verso un approdo come dire tra virgolette
Dal punto di vista del modello totalmente esaustivo ma
Che dà un segnale forte sulla strada impegnative delle riforme lavoreremo in Parlamento
Però è importante che ci sia un punto particolarmente significative serio di approdo
Infine una battuta anche qui apodittica sulla legge elettorale io voglio vederla bene questa legge lettura si discute molto insomma sono soltanto delle anticipazioni
Però se ho capito bene quello che viene proposto
Guardate io non penso che quella sia una legge elettorale confliggente con il bipolarismo di coalizione
Anzi
Anzi è una legge che ripropone fino in fondo un dato che a mio avviso è ormai ineludibile
Italia e approdata
Io su questo mi sento di essere molto netto e approdata Italia ad un'idea bipolare del sistema politico
Quella idea bipolare non può essere cancellata
Io voglio dirlo chiunque pensa io sono tranquillo quanto letta non perché diciamo soltanto celletta reti partivo con la rete mi tranquillizza ma io penso che l'idea di ricostruire la grande forza di centri questo Paese sia del tutto inattuale
Sia in attuale politicamente
è contro lo spirito del tempo nello stesso tempo non sarebbe in ogni caso favorita da questa legge elettorale ma io la metto per l'ultima questa notizia
Infine e concludo su questo
Io penso che la legge elettorale debba garantire stabilità e rappresentatività
La mia idea e che questa leggi può vanno viste i particolari
Perché nei particolari che si sceglieranno gli elementi di maggiori complicatezza mai il profilo geniali questa legge garantisce stabilità e rappresentati
Infine e concludo su questo
Qui è stata posta una questione e io non voglio chiuderla
è chiaro che la conclusione dalla commissione bicamerale e Porro a un grande un grande tema una grande questione al Paese e al nostro partito
E giusto ok intorno alla propria la commissione bicamerale si apre una discussione esplicite
Nel rapporto con la gente ci accompagni lavoro parlamentare ma che anche investa direttamente nostro partito per questo dico per esempio
Che per quanto riguarda la richiesta di una convocazione l'assemblea congressuale che possa valutare tutti quanti gli elementi posti alla conclusione la Bicamerale e che sia in grado di affrontare questi grandi temi che abbiamo di fronte non soltanto
Mi sento di condividere una posso prendere qui formalmente impegno questa Assemblea sarà tenuta
Sarà tenuta con il profilo il respiro di quegli ai grandi appuntamenti ai quali è chiamata per sua natura è per suo diciamo come dire distintivo impegno statutario l'assemblea congressuale cioè intorno a questi grandi temi giusto anche chiamare convoca surreale
Infine una battuta sul Ulivo la coalizione
Guardate
Io penso che l'approdo della commissione bicamerale
Riproponga il tema della coalizione dell'Ulivo
Non soltanto non lo metta sullo sfondo ma lo riproponga fortemente
Lo riproponga fortemente
Io ho sempre pensato e che l'approdo che noi abbiamo raggiunto al Congresso fosse un approdo politicamente sedici
L'Ulivo l'ha detto Claudia Mancina io condivido questo suo giudizio
Insieme
Un processo unitario che fondato attraverso contributi autonomi ed originali
L'Ulivo alla sua prospettiva nella capacità di coniugare questi due termini unità e contributo originale e auto
Nel medio periodo questo sarà e dovrà essere l'Ulivo
Da questa coalizione non soltanto non facciamo un passo indietro ma noi non possiamo farne a meno di questa produzione
Sappiamo ragionare come strutturarci
Dobbiamo ragionare come fare convivere questa unità è questa diversità dobbiamo ragionare come
Fare radicare questa coalizione
Enrico non è più un problema grande di radicamento di questa condizione
L'elezione mi sa dire ce l'ha detto una cosa che non è vero che l'Ulivo resiste l'Ulivo e sistemi l'Ulivo si è presentato in quasi tutti i Comuni d'Italia altum amministrativo nell'armadio Ranza dei quali ha vinto le elezioni
Noi abbiamo un problema però
Che questa coalizione oggi deve radicarsi
Deve radicarsi per una capacità di adattamento per una capacità di contribuzione che può venire da un rafforzamento della sinistra dentro questo progetto
Idea di una grande unitaria forse la sinistra italiana
Sta dentro lo scenario dell'unico
Sta dentro questo progetto politico serve a dare più forza più linfa a questo progetto politico
Io penso che insieme senza divisioni di campo noi dobbiamo porci l'obiettivo di rafforzare una capacità di radicamento e l'Ulivo dentro il versante moderato dello schieramento elettorali italiano
Che rimane una questione appesi
Se questo è
E concludo
Noi abbiamo dato vita ad un percorso e costituente per dar vita ad una formazione unitaria della sinistra italiana
Questo progetto ha incontrato difficoltà
A Botto incomprensioni alla fine siamo riusciti a calibrare lo per il giusto verso e cioè come un rapporto che vuole parlare alcune ore
Del popolo italiano cioè non vuole essere una somma soltanto gli stati maggiori ma un progetto capace di mettere l'azioni culture politiche differenti la sinistra questo obiettivo
Rimane un obiettivo verso il quale dobbiamo tenta
Io penso che noi dobbiamo mantenere l'appuntamento che ci siamo dati in autunno gli stati generali a sinistra
Gli stati generali la sinistra come un primo approvo naturalmente
Di un processo aperto
Guardate un grande progetto non si costruisce stabilendo quale l'ora ultima si lavora si raggiungono dei risultati positivi parte ugualmente
Se voi mi dite ma quale sarà la conclusione di questo progetto nel lungo periodo e possibile pensare ad un partito unico grande di tutto il centrosinistra
Io in questo momento pur non considerando questo obiettivo oggi all'ordine del giorno non mi sento di escluderlo
Se devo dirvi la verità
Penso che questo progetto possa essere addirittura incoraggiato dall'esito della transizione italiana e dagli obiettivi così come si leggono con figure
Valdo Spini
Ma io ringrazio in modo non formale dell'invito a questo dibattito perché da tempo mi ripromettevo di avere un dibattito un confronto più ravvicinato contesi che magari sono sembrate nel passato molto distanti
Ma che invece non lo sono se si guarda ad una reale di unità di volontà riformatrice
Del resto per i cultori non so se della storia della cronaca
Credo che qualcuno si ricorderà che proprio con Augusto Barbera cercammo di fare anni fa un documento di deputati dell'allora consigliere allora PC per stimolare su questa strada probabilmente un po'in avanti con i tempi
Ma questo afflato riformatore penso ci sia e penso che sia in Comune
E penso altresì per andare al concreto che se si fosse parlato più direttamente
Probabilmente intanto una cosa si faceva
E cioè che se i semi presidenzialisti convinti votavano semipresidenzialismo quella famosa mattina
Oggi non staremmo a parlare di voto determinante della lega non saremmo a parlare di voto Corsaro e forse iniziativa per indispensabile mediazione la prenderà quella parte dell'Ulivo che ha lavorato semi presidenzialista e non la prendeva i l'amico Marini peraltro rispettabilissimo che certamente su questo dato non s'è trovato d'accordo
Ecco allora perché in qualche modo dobbiamo cercare di lavorare e di confrontarci un po'più direttamente perché io ho questa impressione
Non certamente non si può ogni dente mente dare un giudizio fino a che tutti i testi non sono
Elaborati e non si può dare un giudizio definitivo però l'impressione e naturalmente un dibattito magari forse altri erano altra
Che il punto forse più innovativo che sta venendo fuori una Bicamerale si trovi il voto sul semi presidenzialismo non mi sembra che il federalismo abbia poi questa rivoluzione enorme non mi sembra che altri punti la giustizia o che abbiano coi questa rivoluzione enorme certo una cosa emerge chiara nostro dibattito nostra riflessione
Che in Italia poi anche sembrava che nessuno dovesse farlo poi anche trangugiare l'elezione diretta del presidente La Repubblica può è anche trangugiare il premio di maggioranza per la Camera ma una cosa non riesce a fare ridurre i partiti al numero fisiologico tipo sei sette che non mi sembra poi del tutto partiti CIDA una cosa non riesce a fare Sire a danno del sistema politico italiano una sette o un po'meno frammentato ma non per il gusto di non avere frammentazione per carità il pluralismo è nelle mie viscere c'è io sono minoritario al quadrato dal punto di vista non solo politico quindi non ho che è un problema di reductio ad unum
Ma perché la frammentazione partitica poi produce un sistema politico dalle difficoltà di decisione che noi abbiamo io non voglio qui purtroppo essere lungo ma ci sono uomini governo autorevolissimi ma sbaglio o quando si va in politica estera così fatti ricorse ai voti dell'opposizione o non si passa vi sembra una cosa normale questa
è quindi dico il problema è la frammentazione problema il dato so che magari questo non è oggi la nostra preoccupazione ma se guardiamo le cose a livello un po'globale mondiale certamente questo dato ce l'ha
E allora che cosa io penso si possa fare certe evidente a questo punto che si sia ulivisti o comunque di ulivisti ulivisti siamo tutti
O più così visti e mi sembra che oggi così visti più o meno sono tutti sia pure con varie cose questa battaglia di fronte al Paese di fronte al Paese
Cioè oggi abbiamo detto che foto si sia pure dice come fate intermedio è transitorio per carità una cosa la dura poco ma insomma si può fare io capito questo forse ho capito male sia pure come fate intermedio ma transitoria si può fare che si sia ulivisti o si sia così visti due
Io penso che questa battaglia non perché sia automaticamente vincente ma per chiarire le cose al Paese questa battaglia sul doppio turno la si debba fare nella Bicamerale e nel Parlamento
E la si debba fare insieme chiarendo al Paese che cosa vuol dire questo e chiarendo quindi anche il progetto politico che c'è dietro queste e qui le due domande della mancina
E sarò breve perché ormai il terribile diciamo gli orologi occorre si e di la Forgia credo che si uniscano
Che è poi questo aspetto
Noi dobbiamo dire perché il doppio turno non perché e questo è un punto importante il PDS si voglia mangiare gli altri ma perché il doppio turno significa una ristrutturazione delle forze politiche perché significa
Qualcosa di nuovo è avvenuto e qualcosa di nuovo è avvenuto a livello internazionale lo dico in particolare a Veltroni che sta in questo momento chiacchierando perché l'ho detto in una sede non politica ma glielo voglio dire una sede politica
Che cosa è avvenuto di nuovo che in buona fede si è ritenuto da molte parti che ripartendo dall'Idi socialisti o laburisti o socialdemocratici non si potesse riguadagnare il governo dei paesi europei
E invece avvenuto un'altra cosa cioè che rinnovandosi ma senza bisogno di abiurare cambiare i nomi o cambiare cosa si può conquistare il governo e paesi europei come l'Inghilterra la Francia anzi la Gran Bretagna la Francia non mi sembra una novità da poco rispetto al posto di Buddy Vattimo congressuale e sbaglierebbe chi pensasse che voi dovete fare un dibattito come se si fosse prima della vittoria laburista o della vittoria francese
Perché questo significa una cosa fra le tante che il satellite giustamente anche da letta ad altri ma io darò una mia interpretazione il ciclo politico liberale liberista
Si è esaurito
Il ciclo politico in cui si è guardato con speranza che una ricetta liberista potesse liberare le energie compresse nella società nell'economia portare maggiore benessere è un ciclo che si è allenato oggi e bisogna essere onesti con noi stessi anche al di là delle nostre lavorazioni io parlo intenzioni solo per delle nostre lavorazioni programmatiche anche al di là di quello che convincente mente siamo riusciti a lavorare che non è probabilmente ancora adeguato né probabilmente ancora all'altezza
E bisogna ammetterlo questo ma anche al di là delle nostre lavorazioni
Celle doppioni pubblica dei nostri Paesi una richiesta per una ricetta diversa cioè a dire che sappia coniugare quello che ha detto Tony Blair così rucola citazione a qualcuno
Una e con un certo che la globalizzazione implica un'economia competitiva ma viva Dio la gente vorrebbe che questa economia competitiva si muovesse all'interno di una società che col termine inglese forse abbastanza chiaro fosse socialmente decente e non indecente come quella dei liberal liberisti
Questo ciclo è indubbiamente cambiate modificato e allora io penso che siccome questo elemento europeo si condizione perché non c'è dubbio che oggi il governo si trova meglio quando Jospin ha detto senza l'Italia la Spagna io non parto elemento mica malvagi
Ok si è cominciato a tentare di porre anche problemi che erano per carità siamo ai primi dal detti
Ma insomma forse libro bianco di via l'orlo si toglie un po'dalla polvere si comincia un po'a parlarmene di nei vertici europei cioè a dire si pone problemi di occupazione
I problemi di una competizione che non è solo Monica rivista problemi che sarebbe bene porsi anche in Italia quando si parla del governo perché secondo me non si è fino in fondo misurato
Che cosa significa per la società italiana la rinuncia alla svaluta azione che è sempre stata il modo di uscita italiano dalle crisi cosa significa in termini di competitività reale dell'economia della società secondo me questo discorso
Non sono ancora fatto ma ne faccio grazia visti i tempi torno al discorso principale sì l'orizzonte europeo mi sembra che il discorso sia abbastanza chiaro
Si tratta ma questo mi sembra anche che Morando l'abbia detto sì non vorrà interpretare male per carità mi sembra che abbia detto
Si tratta di vedere chi è come quali forse ci stanno a fare anche in Italia qualcosa che si colleghi si collochi in questo ambito
Guai a che dicesse vengo anch'io notturno cioè a dire questa è una cosa solo per ex comunisti ex socialisti ex repubblicani non so cos'altro mi sembra che debba essere e lo dico io per primo estremamente aperti
E più aperto e più e più ampio è meglio è potrei dire che l'hanno l'altro giorno stavo in una dibattito con l'amico Giorgio Merlo a Pinerolo un dibattito moderato da un prete di dirige un giornale di forte Fortunato localmente il quale diceva che bella cosa ah che bella cosa
Abbiamo Martine Aubry che cattoliche rapide donò vicepresidente del del del governo francese è un segnale che sta nascendo cervice
Voglio dire più ce ne e meglio è
Però il punto che io vorrei modestamente rilievi oggi è quello che ho cercato di dire al congresso del PDS
Ma se non vi è una disponibilità in questa direzione dalle forze politico da risate popolari così se alla fine poi a Prodi di si chiede di fare il capolista al proporzionale Paddy popolare con esiti peraltro incerti come abbiamo visto l'ultima elezione
Può la sinistra puoi PDS fermarsi inatteso di queste o deve invece comunque procedere a un rinnovamento anche avviamento a una riforma questo è vero punto interrogativo
Guai a chi fosse così settario da dire questa è una cosa per la sinistra tradizionale e basta però guai a chi non dicesse che poi questa cosa si colloca a livello europeo in quello schieramento
Cioè a dire dello schieramento socialista socialdemocratico e laburisti
Guai a chi fosse così settaria dire questa è una cosa delle vecchie tradizioni perdere poi non interverrò interesserebbe nemmeno i giovani però credo che non si possa su questo fermare perché diciamo la verità
Io sono venuta una piccola Rosellina per dare un po'di trucco di Russo al verso Vivoli eccetera
Ma nella vicenda della bicamerale l'Ulivo può la Quercia lampo soffoca perché diciamo la verità tutti sapevano che il PDS avrebbe voluto porre semipresidenzialismo e doppio turno e se non lo ha fatto lo ha fatto credo ma potrà risponde di padre col mento di me per un senso di responsabilità nei confronti degli alleati solo che questo senso di responsabilità nei confronti di alleati e quello che forse oggi da alcune soluzioni che non ci sembrano soddisfacenti perché non ci ha dato come dicevo prima la possibilità di potere essere al centro l'elemento dirimente di questa riforma della politica allora io penso questo diciamo così cercando di trarre alcune conclusioni un primo punto è che noi dobbiamo utilizzare gli spazi che ancora ci sono in questi giorni di bicamerale e poi gli spazi parlamentari che ci sono per un sistema coerente e il sistema coerente non c'è dubbio quello che vede ha copiato assegni presidenzialismo doppio turno si può anche soccombere e io spero di no ma si può anche soccombere ma al Paese un messaggio va lanciato cioè che non dipende da noi sì ci sarà questa frammentazione e questo difficoltà di grossi da superare una vecchia condizioni una vecchia situazioni poi non credo comunque che si debba buttare via il bambino con l'acqua sporca
Cioè non credo che questo risultato che oggi sembra banale a Lipsia incassato il semipresidenzialismo attenzioni diverse diete presenterà il pubblico scusa attenzione giorni fa sembrava che si apriva la crisi di governo che ci sarebbe stato crisi di coscienza di qui di là di su di giù oggi sembra tutto sommato se ne discute con una certa tranquillità
Peso per svuotarlo magari ma questa specie di demone per cui elezioni dirette al presidente La Repubblica avrebbe significato la rottura del quadro politico io non l'ho vista può darsi che ci io
Quindi dico questo non è un elemento che non va evidentemente disperso su cui al però bisogna da questo punto anche cominciare attrezzarsi
E cioè cominciare a dire quel presidente La Repubblica cosa dovrebbe fare quale sarebbe il suo ruolo e se non debba essere esso il fulcro della ricostruzione di uno Stato che cade a pezzi da forze armate giustizia e così e così perché sarà questo probabilmente la sua vocazione istituzionale e il suo ruolo nell'ambito dei poteri che Verano disegnati dal presidente La Repubblica governo e in Parlamento
E anche su questi
E anche su questo
Cerchiamo di far tesoro dal passato non ci facciamo prendere di sorpresa non ci facciamo prendere da altri ma credo che noi dobbiamo sapere portare avanti anche per tempo una elaborazione ecco perché dicevo io non da lei oggi un giudizio definitivo per il giudizio va dato sui documenti sulla battaglia che sarà fatta in Parlamento e sulla battaglia che verrà fatta nel Paese
Voi sapete che personalmente non avrei seguito un'elezione diretta del primo ministro per motivi opposti cioè perché mi sembrava pericolosa sembra strano ma mentre in Francia se Chirac esagera il Paese di volta pagina in Israele di Netanyahu non ci si può liberare se non facendo una crisi del Parlamento che mi sembra estremamente improbabile
Quindi io credo che anche da questo punto di vista sia stato saggio non buttarsi in un premierato virgolette duro usa dire così che a mio parere sarebbe stato pericoloso però oggi io credo che noi dobbiamo raccoglie le forze per una battaglia in positivo di riforma della politica di riforma delle istituzioni riforma dei partiti
Uscendo da delle condizionamenti o dei ritardi che oggi non hanno più necessità e bisogno di essere e quindi proponendo anche questo tema fra quelli su cui si qualifica e si costruisce una forza politica realmente nuova che anche sui temi istituzionali elettorali deve proporsi all'avanguardia nel dibattito politico e non farsi risucchiare da votazione di occasione
Walter Veltroni
Quando Claudio Petruccioli mi ha invitato a questa tavola rotonda io ho accettato con
Con interesse
Per la doppia dimensione di questo colloquio
è un pezzo importante del partito democratico della sinistra che si riunisce per discutere e gli interlocutori sono gli interlocutori li abbiamo sentiti
Importanti per la coalizione e per il lavoro dell'Ulivo
Voglio subito dire dello già detto a
Colleghi giornalisti che hanno telefonato
Mentre arrivavo qui che per un certo verso possono chiudere i loro bloc notes nel senso che non farò sulla questione della commissione bicamerale alcuna clamorosa affermazione per un semplice motivo che
Che vorrei aspettare di vedere cosa come finisce vorrei aspettare di vedere quali saranno gli esiti finali del lavoro della commissione bicamerale
Accompagnandola con l'auspicio che naturalmente abbia un esito la commissione bicamerale perché anch'io come è stato detto anche da Enrico Letta considerò che un fallimento della Bicamerale sarebbe molto pericoloso per la situazione da quando il paese si trova
E quindi non non entro nel merito perché come è giusto che sia e anche perché mi pare che soprattutto in questo momento sia corretto che il Governo abbia chi ha responsabilità di governo abbia questo atteggiamento attendiamo di vedere l'esito finale e le cose scritte potranno mutare cambiare ancora mi pare sulla base di quello che ascolto in maniera significativa
Dico solo che
A me è capitato di intervenire in questi mesi su questa vicenda due volte
Una volta per dire quando c'erano state le audizioni alla Camera alla commissione bicamerale di diciamo gli e Sperti tra virgolette per dire che la proposta che era stata li formulata dal professor Barbera
Era una proposta che mi pare mi pareva mi pare corrispondesse ai due obiettivi che almeno a me stanno a cuore da molto tempo
Che sono due obiettivi molto più cioè molto meno
Universali di quanto sembra nel senso che sono quelle parole che possono essere utilizzate in mille modi diversi ma che invece hanno una utilizzazione possibile
E cioè stabilità e bipolarismo
Queste due parole possono essere utilizzate in mille modi per me sono la chiave di lettura sulla base della quale non si potrà che valutare gli esiti della Commissione bicamerale mi sembrava che la proposta di Barbera fosse corrispondente a questo la seconda volta che sono intervenuto al per
E sul voto che c'è stato alla alla commissione bicamerale
è del tutto evidente che nessuno talmente fesso da proporre un azzeramento come posso dire legale diciamo così del valore di quel voto quello che mi capitava di suggerire in quel momento era che piuttosto che considerare quel voto come l'espressione di lo ha detto Marco Minniti prima
Come l'espressione di una volontà autenticamente semi presidenzialista tra maggio
Sa del della commissione bicamerale lo si leggesse per quello che cioè un voto in cui l'elemento determinante era stato introdotto da una propensione alla rottura del sistema da parte della lega piuttosto che ad un convinto e aderente convincimento circa il sistema semipresidenziale ho letto su un giornale che per aver usato questo e per aver detto aggiungo
Che non si fanno le riforme istituzionali a colpi di strappi voti TV uno di due di tre euro o tanto più una circostanza che abbiamo detto ma si fa con una grande intesa tra tutte
Forse politico un'intesa alta impegnativa e e che avvenga su quel tema non su altri temi e poi su quello ma su quel tema perché il tema fondamentale diciamo costituente questo Berlusconi ha detto che io ho una singolare concezione della democrazia ora io lasciamo stare voglio solo ricordare questo che quando ci fu il famoso ribaltone
Bossi voto per la costituzione di un nuovo governo che era il governo Dini
Per tutto il tempo del governo Dini per i mesi precedenti e poi per tutta la campagna elettorale Berlusconi sostenne che bisognava sciogliere le Camere andare lezioni eccetera quindi
Da questo punto di vista Berlusconi rimprovera a me qualcosa che noi combattemmo non sul piano della legittimità democratica ma sul piano politico
E per Rusconi ebbe nei confronti di quel voto che la Lega che era allora lasciamo stare poi però alla fine dire una cosa sulla lega che mi sta parzialmente a porre non poco tempo
Ebbe diciamo un atteggiamento assai più pesante di quello che io abbia avuto dando un giudizio che a tutti appare evidente circa la natura di quel voto in Commissione bicamerale Sisters tuttavia se io devo dire
La transizione italiana si concluderà positivamente quando dissi noi avremo la garanzia
Che gli elettori votano la dico proprio nel modo più semplici elettori votano scelgono un Governo quel governo governa per cinque anni dopo cinque anni ci si conto questa è la cosa che sta diciamo a cuore a me alla quale si accompagna al secondo che scelgano tra due schieramenti non tra ventisei partiti
Non tra trentasei posizioni diciamoci la verità anche abbiate pazienza perché ogni tanto sento delle cose che mi lasciano perplesso quando nella Prima Repubblica c'erano i partiti e ce n'erano tanti in Italia quei partiti avevano delle radici nella storia italiana molto profonde
Essere repubblicani era diverso da essere socialdemocratici essere socialisti era diverso da essere comunisti
Ora qualcuno mi deve spiegare quali sono le radici
Che affondano la storia italiana che fanno differire il CCD dal CDU
Se qualcuno in grado di spiegarmi o gli stringo la mano e mi arrendo
Voglio sapere se noi non dobbiamo lavorare compiutamente perché la transizione di questo nostro Paese porte ad uno schema poi verrò la discussione sul carattere il bipolarismo bipartitismo eccetera debba portare ad uno schema io
Pardo al problema italiano se volete questo anche viziato dall'esperienza di governo in cui l'elemento di apprezzamento della stabilità è stata una una grande risorsa una grande carta per l'Italia nel corso di questo anno pur nella stabilità incompiute in per retta della quale tutti quanti abbiamo contezza del nostro Paese tuttavia il fatto che ci sia in Italia lo stesso Governo da un anno e un mese viene considerato dei nostri partner politici e economico finanziari una condizione di tale novità da garantire diciamo condizioni favorevoli di investimento politico e finanziari subita allora
Io dico questo la commissione bicamerale deve chiudere il suo lavoro nel modo migliore possibile il suo fallimento sarebbe un errore sarebbe un disastro per per il Paese la conclusione la qualità della conclusione sarà data dal mio punto di vista del raggiungimento di questi due obiettivi e degli strumenti che a questo fine sono più adatti
Aggiungo un'altra cosa appunto i colleghi che hanno chiamato detto che potevano chiudere block notes per un altro motivo ma forse per questo invece vale la pena di tenerlo aperto
Perché
Per quanto riguarda l'altro tema che Antonio la Forgia ci ha suggerito che Claudia soprattutto Claudio nella sua relazione che ho avuto modo di solamente di consultare
Hanno proposto io devo dire sinceramente che non ho cambiato opinione nel corso di questi anni
Avevo un'opinione quando è nato il PDS
Ho la stessa opinione oggi
In questo c'è una sorta di come posso dire
Di affezionata gelosia a un convincimento politico ha un'ispirazione che sarà giusto sarà sbagliata e però la stessa da molti anni non è cambiata
E per quanto mi riguarda parlo personalmente costituisce una sorta di come possibile di timoni di di anzi di rotta nonché il più che di film
La mia opinione è molto semplice e l'ho detto mille mille volte
Quale sarà l'evoluzione della sinistra italiana
Facciamo un attimo un passo indietro come nei migliori romanzi classici
Quando nacque il Partito democratico della sinistra
Non ci trovammo di fronte ad un problema molto serio
Che era il problema della denominazione di questo partito
Che racchiudeva dentro di sé un problema di identità di questo partito non è che noi stavamo discutendo di qual era il nome migliore dal punto di vista del marketing
Ecco stavamo discutendo di un problema di identità politica di questa forza
E fu espressione appassionante mi ricordo che a un certo punto venne qualcuno dicendoci Claudio se lo ricorderà ma perché non lo chiamiamo Partito comunista per il socialismo democratico
Questo era diciamo la combinazione eh va be'lasciamo
è la pretesa del marketing sarebbe stato ma lì dentro c'era un'idea lì dentro c'era un'idea l'idea qual era questa è la strada da questa strada non ha senso muoversi su questa strada ci sono questi due asfalti
O stai dell'uno o sta nell'altro se poi sei proprio dotato come nel caso in specie di ardita fantasia potenza restare in tutto il la nostra quell'altro la scelta che abbiamo fatto nel mio centottantanove che c'è costata anche la rottura
Con Rifondazione Comunista abbiamo pagato dei prezzi perché è chiaro che sarebbe andato in un altro modo probabilmente tutto quanto se invece di provocare provoca arsi meglio la rottura si fosse andati ma altri meccanismi dei quali anche in quel periodo si discute se in tante colline romane allora scegliemmo una identità e questa identità era l'idea di costruire un partito democratico della sinistra
Che dunque nella sua denominazione che era la sua identità fosse qualcosa di più e di diverso nella pretesa di non costituire un modello di più e di diverso perché in qualche misura già quello che noi avevamo fatto aveva messo dentro
Delle culture delle suggestioni dei punti di riferimento che ci consentivano di guardare a questo obiettivo questo partito abbiamo fatto amicizia ottantanove
Allora
Per me
Queste espirazione un'ispirazione importante
Sono d'accordo con Claudio quando dice la sua relazione io non sono per importare i nomi a proposito intona Blair sono da configurarsi
E dice sono mi interessano di più le idee Dahrendorf eccetera sono d'accordo anch'io però a me piace anche quando le idee diventano realtà
Che è qualcosa che sta diciamo più in profondità dei nomi quando le idee diventano esperienza di governo diventano cose viste non affermazioni
E allora si può misurare il grado di simmetria di vicinanza di
Come dire di di di
Partecipazione ad un progetto ad una ispirazione ad una idea politica
Io l'ho detto molte volte e lo voglio ripetere anche qui insisto con una certa tetra con continuità la sinistra che verrà
Sarà una sinistra che cento lo voglio dire perché vorrei con Valdo forse su questo e su questo non c'è
Da parte mia almeno una infantile voglia di distruggere i padri di quella storia siamo tutti figli siamo tutti i tipi in un pezzo un l'altro abbiamo percorso i suoi errori le sue grandezze abbiamo conosciuto i suoi eroi e i suoi diciamo disastri quindi figurarsi se non possiamo guardare con rispetto a quella tradizione italiana
Europea mondiale eccetera quello che io mi sento di poter dire e che quando si dice come
Mi pare sia giusto dire che la sinistra del due mila sarà una sinistra chiamiamola così liberale cioè sarà una sinistra che metterà dentro di sé il suggestioni esperienze e culture che non vengono e non sono tutte riassunta nel fino tradizionale della della socialdemocrazia europea
Si dice qualcosa che corrisponde non ad un appunto impulso puramente nuovista per usare un'espressione che però diciamo andrebbe un pochino riequilibrata nel giudizio storico perché forse grazie a qualche nuovismo siamo arrivati dove siamo
In questo momento ma
è un'altra cosa e io guardate non cambio opinione in ragione di si sospende in ci offende
Perché allora vuol dire se Jospin ha vinto vuol dire analogie sono democratici se ha vinto Blair vuol dire che non hanno ragioni socialdemocrazia io faccio un altro da gioco Enzo si è una cosa infantile di modelli perché che che ne sappiamo se avrebbe vinto un sospendo inglese o non avrebbe vinto un un Tony Blair il francese non e difficile da diversi io guardo a noi guardo all'Italia e guardo la sinistra che mi pare stia maturando in termini di idee perché pal conteranno le idee e programmi
Di idee e di programmi di valori di messaggi di parola e vedo che tutto quello che declina è qualcosa di più e di diverso dalla tradizione ci sono democratica del Novecento e aggiungo vorrei che noi potessimo fare una sinistra nella quale non ci si cimenta più con l'ex o il posto
In cui nessuno è ex comunista postcomunista ex socialista posso socialista e dobbiamo tutti definirci ragioni di identità le quali sono state per larga parte alcune ingiustamente altre giustamente attraversate dagli eventi dell'ottantanove quello che mi pare e ripeto almeno per quanto mi riguarda questa convinzione è talmente radicata che non si riusciva a rimuoverla neanche a cannonate
Per quanto mi riguarda la sinistra che si andrà costruendo e questa sinistra che è anche e questo lo voglio dire
L'unica sinistra che può essere radicale dei suoi comportamenti perché non avendo legittimazioni da dover rivendicare sul piano della propria appartenenza post sempre ante eccetera
è una sinistra che può essere molto radicale nei comportamenti di governo e se si guarda alla storia concreta di questi cinquant'anni si vedrà che quando emerse questa sinistra che è radicale nelle azioni di governo radicale con la R maiuscola ovviamente
E cioè introduce delle accelerazioni di cambiamento piuttosto che è è storia vissuta da tutti voi perché guardate che se noi prendessimo i programmi e i comportamenti parlamentari del Partito Comunista Italiano
Probabilmente rivedremo molta meno radicalità di quanto potremmo vedere nei comportamenti di forze come oggi PDS e altre in evoluzione le quali proprio perché non hanno bisogno di dimostrare di essere bravi buoni e tranquillo possono andare con grande
Tranquillità
Io lo dico anche guardando alla nostra esperienza di governo sulla quale mi permetto di fare una semplice riflessione che queste
All'inizio sembrava che questo fosse il governo debole no quello che stava in piedi con disfunzioni da parte di di Dini
Diciamo Esterna poi si è visto che nel corso di questo anno perché per un governo riformatore il tempo necessario
Un governicchio può anche durare quattro mesi fa bene fa male papà un po'd'immagine non lo so un governo riformatore ha bisogno del tempo per fare
E guardate io adesso lo dico veramente per un attimo spogliandomi espressione con questo caldo viene voglia di considerare meno metaforicamente di quanto si possa intendere spogliandomi la mia funzione dico veramente
Guardando ma oggi è una costatazione abbastanza obiettiva insomma da da da Tronchetti Provera che tre mesi fa diceva una cosa avesse dice un'altra
Ai sondaggi di opinione ai quali bisogna attribuire sappiamo quale peso relativo allo stato d'animo del nostro mondo è cambiata la situazione
Si vede che non solo si è fatto un miracolo sul piano economico che rimarrà nella storia di questo Paese
Smentendo le previsioni catastrofiche sulla sinistra che arrivava in mercati tutte quelle cose che abbiamo conosciuto ma si sono messi in campo delle riforme di assoluta radicalità
Perché scuola pubblica amministrazione servizio di leva immigrazione sono tutte robe che probabilmente un Governo di solidarietà nazionale o un governo non avrebbe fatto questo governo lo può fare
E quello che dice Enrico letta ha un valore al quale io vorrei che fosse data attenzione nonché il governo è un progetto politico perché non lo ha detto Letta sarebbe sbagliato dire questo ma il Governo e l'ha confermato la validità dell'UDC
E la riuscita del governo e la conferma la validità dell'Ulivo perché lì dentro ci sta creando Prodi parlò incapace cioè di un mito
Château cioè di una contaminazione allora uso in questo caso l'espressione di Giulio contaminazione di linguaggi ed esperienze di cultura di punti di vista
Che fa sì che nel nell'azione del Governo le differenze siano difficilmente registrati
Ma se questo è vero io voglio dire una cosa a proposito dell'Ulivo c'è una definizione dell'Ulivo alla quale mi sono personalmente sempre ribellare
Che il coronamento del sogno di Moro Berlinguer
L'Ulivo non è il coronamento del sogno dimore di Berlinguer bisogna dirlo una volta per tutte
Perché è un'altra fase della storia
E se noi oggi pensassimo di fare la caricatura di quella fase della storia ho voluto anche dal la più ampia articolata e e meravigliosa clonazione sbaglierebbe l'Ulivo ha valore sì è quella cosa che dicevamo cioè il luogo nel quale la Geometria di esperienze politiche tra di loro diverse per provenienza ma molto vicina dal punto di vista della sensibilità dei programmi dei va Lori si intersecano e intersecando si moltiplicano se stesse perché badate quegli ottocento mila voti in più che ha preso l'Ulivo rispetto alle liste di partiti non sono un accidente
Sono il prodotto del fatto che dietro l'idea dell'Ulivo c'era per molti elettori come per tanti ragazzi che hanno fatto la campagna elettorale e che poi purtroppo sono spariti perché non hanno più trovato i luoghi nei quali potersi ritrovare c'era l'idea di un grande contenitore dentro il quale non riconoscendosi più loro nella geometria delle differenze voi prendete lo spettro delle forze dell'Ulivo oggi
Si è rifatto un arcobaleno di forze che per distinguere le le posizioni dell'uno dall'altro bisogna avere la la lente d'ingrandimento quell'ottocento mila voti e quei ragazzi si riconoscevano in questa grande sintesi in questa idea unitaria in questa cultura comune in questa spinta di di centro sinistra che diventava dall'essere quando abbiamo usato per la prima volta la parola centrosinistra ce lo sai subito corretti lo dice bisogna usare alla sinistra centro secondo quella discussione sul trattino che ha animato la sinistra
Per molti tempi
L'idea del centrosinistra è un'idea quando perché anche questo va detto Valdo tu parli Tony Blair come se fosse
Come posso dire un partito socialista tradizionale Tony Blair quando parla di se stesso
Parla di centro sinistra in qualche caso parla di parla di centro no ma parla di del suo partito Valdo Valdo parla del suo partito
Parla del suo partito come di un partito di centro sinistra in qualche caso persino di centro radicale
Per dirti come dentro la gli Internazionali socialista ormai ci siano delle dinamiche delle evoluzioni dei movimenti
Che conviene a tutti noi registrare se vogliamo salvaguardare valorizzare quell'esperienza e se soprattutto vogliamo fare in modo che è questo il problema
Voi in questo caso per lui sinistra se vogliamo fare in modo di aiutare la prospettiva dell'unico la prospettiva dell'Ulivo l'aiutiamo non se trincee diamo la sinistra in una fortezza definita ma se costruiamo una sinistra al limite più preoccupa
Tante per i popolari perché più capace di invadere territori di loro pertinenza diciamo così ma una sinistra capace per la ricchezza
Della sua cultura politica delle sue culture politiche di essere protagonista di un processo di aggregazione quale quello quale quello dell'Ulivo aggiungo centrosinistra una definizione che non attiene solo la sfera della politica
Centrosinistra anche un'idea sociale
Centrosinistra è un'idea di un'aggregazione di tipo sociale del tutto nuova che non può essere più come nel Novecento come da tradizione sua democratica la classe operaia più i ceti medi più non so chi altro è un'altra idea
è un'altra cosa un'altra sintesi
Allora
Io credo che lo dobbiamo partire da qui
Dobbiamo partire da riconoscimento di tutto questo
E dobbiamo partire dal fatto che l'Ulivo deve sviluppare se stesso cercando di attribuirsi questa funzione e questa identità dopo di che non sarà un partito certo è chiaro che non sarà un partito in questo questa fase la solitaria non sarà un partito ma
Il problema è questo diciamo la brutalmente c'è oggi qualcuno in Italia che pensa che l'Ulivo sia un autobus
Dal quale si scende ad un certo punto de la corsa non mi pare
Io sto o una se volete una un po'Bertoldi Ana concezione tra politiche cioè credo nelle cose che si dicono e si è poi le cose saranno diverse ciascuno si misurerà di conseguenza L'Ulivo è una scelta strategica per tutti
Tutti lo hanno dichiarato popolare il PDS tutti quanti e quindi L'Ulivo è il futuro non è
Diciamo una componente io non so come voi abbia discusso appunto oggi ho visto che c'era un riferimento all'intervento di Claudio l'Ulivo è la scelta strategica di tutto il PDS sancita congresso in maniera inequivoca
Inequivoca nel documento persuade nella relazione a congresso nelle conclusioni a congresso
La Cosa due è un un pezzo di questo processo io non ho nulla contro Cosa due diciamo così mi interessa anziché
Non è da molti anni lavoriamo insieme Valdo Giorgio Ruffolo diciamo siamo già la stessa carne avrei difficoltà distinguerci ecco
Aggiungo una cosa occhio perché quando si dimentica molto fortemente l'identità dei partiti
Bisogna sapere una cosa che i partiti sono tutti quanti attraversati da profonde
Come dire articolazioni programmatiche politiche io stando al governo lo vedo di più degli altri
Perché quando tu prendi una posizione su quel tema programmatico dentro il PDS dentro il PPI dentro ci sono state posizioni diverse
Un tempo l'identità di partito comprimeva tutto questo e consentiva oggi non è più così oggi sullo stato sociale nel mio partito ci sono
Almeno cinque a bugie diversi ieri ho sentito un autorevole deputato che proponeva che ringrazio al documento che invece ho letto sul giornale che era stato apprezzato al segretario del partito poi c'è una componente di sinistra che cioè
è tutto un pochino più complicato adesso per questo la sintesi della coalizione è un luogo privilegiato importante ed è un organismo talmente delicato che se lo si sciupa poi rischia di non ritirarsi Peace
E per questo che io credo sia importante quello che il congresso del PDS ha sancito quello che si dice e si ripete giustamente che io condivido cioè
La crescita dell'Ulivo vorrei dire quale che sia il sistema elettorale
Perché quello che mi è chiaro da quello che ho capito e che comunque non ci sarà un sistema elettorale che consentirà ad una sinistra che in questo momento al ventuno per cento di voi riprendere il cinquantuno questo mi pare di non aver visto nelle varie ipotesi un meccanismo di questo tipo quindi se non c'è questo meccanismo c'è una sola soluzione
La soluzione che abbiamo scelto sovranamente al congresso del PDS che la Cosa due diciamo così dentro al processo di rafforzamento dell'udito
L'ultima cosa che voglio dire poi concludono perché ho promesso a Callieri faceva prendere il treno è questa la lega io sono tra quelli più preoccupati come forse dei compagni compagni hanno visto
Non
Non prendo assolutamente sottogamba uno che sta succedendo in un pezzo del Paese
E per effetto proprio può succedere in altri pezzi del Paese
L'evento di Ragusa diciamo così presidente la provincia di Ragusa che dichiara che Ragusa e Città Stato
Perché non so quale provvedimento non gli è stato di è
Un pezzo di un rischio di smembramento del Paese
Che se noi non azzecchiamo le mosse dal punto di vista delle riforme istituzionali
E
Anche dal punto di vista de la lotta politico culturale che deve essere molto dure molto decisa nei confronti delle posizioni di Bossi
Perché la lega ha cambiato natura e non c'è cosa peggiore di non avvertire il mutamento di natura di una forza politica la lega ha cambiato matura allora o no voi prendiamo questa doppio questo doppio movimento velocizzare sul piano istituzionale la la la transizione per dare sicurezza al Paese sul piano politico legislativo combatterà burocrazia cercare allentare la pressione fiscale tutte cose importanti ma che non bastano se non c'è l'altra parte se non c'è l'inizio di una grande competizione politico-culturale nei confronti di un fenomeno che rischia di essere molto pericoloso nel Paese
Sia perché qualsiasi come posso dire qualsiasi slittamento qualsiasi evento può determinare un precipitare di questa crisi sia per l'effetto emulativo che può avere sul giorno del Paese che vivono in condizioni sociali egualmente o più drammatiche quindi credo che anche questo faccia parte di uno sforzo che tutti quanti e dove dobbiamo fare di restituire alla politica
Quella sua alta intensità che credo sia la ragione per la quale ciascuno di noi ha deciso di fare quello che oggi
No abbiamo concluso possiamo possiamo sforare