La questione del "piano delle edicole" a Roma e la liberalizzazione della vendita dei giornali

A dedicare siamo in collegamento con Piercarlo Rampini consigliere comunale dal Campidoglio al Comune di Roma per la lista Pannella come vogliamo parlare di un aspetto particolare ma che crediamo non rivesta solo un significato è un aspetto locale per così dire ma partendo dal locale può assumere certamente un'importanza su tutto il territorio nazionale parliamo dei punti di contatto numerosi fra il mondo dell'informazione e quello del commercio nello specifico parliamo di una polemica antica nostro Paese quella della distribuzione dei quotidiani della possibilità di vendere dunque distribuire informazioni non solo nelle edicole ma ad esempio cogliere cercare di tentare assomigliare un po'anche l'aspetto che potrebbe essere quello negli Stati Uniti per come modello allora presa collegate foto Piercarlo Rampini perché su questo credo che ci deve alcuni aggiornamenti su quanto già detto da noi nelle scorse ore e su quanto
Però accaduto in Campidoglio in queste ore come detto nella collegamento di questa mattina era in previsione la votazione di una delibera che
Integra ed aggiorna il Piano delle edicole del comune di Roma perché ogni Comune ha un Piano delle edicole può sembrare piuttosto ben trarre singolare oppure semplicemente l'impostazione sovietica ma nelle città oltre a programmare cose che potrebbero teoricamente sembrava beh di diciamo pubblica utilità come le farmacie ci programmano anche le edicole e esistendo un Piano delle edicole questo piano occorre che venga aggiornato nel tempo ora il consiglio comunale oggi discuteva questa delibera che prevede in base a una serie di parametri il numero delle e i piccoli ottima ali per ogni zona urbanistica del del comune e con un la serie di interventi e di insomma con una manovra sostanzialmente ostruzionistica chiamo riusciti a rinviare le fame di questa delibera
è una delibera davvero imbarazzante nel sia perché come al solito vede il fronte consociativo da Alleanza Nazionale a Rifondazione Comunista tutto unito nell'approvazione e poi perché prevede una logica che francamente non mi sembra o il non dirigistica stalinista bulgara oppure demenziale trova in altre parole si divide Roma in tante scritte in tanti
Agglomerati si calcola popolazione residente si calcola il numero degli addetti fra le persone che vengono a lavorare ufficialmente e poi in
Barche a una serie di moltiplicazioni e divisioni si calcola il numero delle edicole ottimali a questo numero si sottrae il numero delle regole esistenti e si stabilisce il numero delle edicole concedibili quindi viene fuori che con delle appunto operazioni degne di non so quale criterio astruso che non so a Monte Sacro sono in alcuni punti concedibili vero edicole e in altri punti due tre quattro oppure magari cinque perché c'è un una un ampliamento di un quartiere ora il principio assurdo è che poi ci sono delle cose totalmente evidenti come
La vendita dei giornali sotto il naso dell'assessore al Commercio agli pieno centro di Roma a pochi metri dal Campidoglio a Bocca della Verità per dire proprio il punto preciso sotto le finestre dell'assessore ma fisicamente c'è col filo di piombo
Ogni mattina gruppi di studenti o extra comunitari
Fanno vendita dei quotidiani al semaforo questo perché passa tanta gente un punto di grande traffico e quindi si vendono tanti quotidiani sempre applichiamo i parametri della
Delibera di integrazione aggiornamento del Piano delle edicole ventidue concedibili in quel punto sono vero quindi è la dimostrazione di questa logica appunto
Sovietica del del degli anni trenta è comunque un fallimento totale in più bisogna dire che il governo dell'Ulivo apprese
è stata una proposta di legge con una bella triade cioè Prodi Napolitano Maccanico quindi democristiano comunista e un laico che prevede finalmente la vendita dei quotidiani anche dai tabaccai dal supermercato dice come avviene in tutti i paesi civili ma anche a trenta metri dal nostro confine nazionale e questa legge che però pudicamente viene definita sperimentale per un anno perché evidentemente troppo viene considerato pericoloso vendere i giornali dal dal dal supermercato dal tabaccaio questa foto legge di fatto liberalizzare il mercato quello perché tre due l'obbligo degli edicolanti e quella della Federazione gli editori ha prevalso la lobby degli editori nonché sia una lobby buona per carità ma sicuramente è una visione del mondo meno
Oscurantista di quella dei degli edicolanti usati perché hanno
Crogiolo chiedere mi sembra di capire comunque questo passa essere anche un po'un laboratorio rispetto al problema a livello nazionale per cercare di capire un po'cosa potrebbe accadere appunto a livello a livello nazionale si può prospettare secondo tempo e politicamente a livello anche di commercio un compromesso classico all'italiana cioè a dire all'la tra virgolette l'hobby dei ridicola anti può esser concessa la licenza per vendere alcuni articoli in più in cambio del come dire della non opposizione ad una distribuzione invece più capillare i liberalizzata finalmente dei quotidiani ma ore probabilmente
Una delle cose che potrebbe accadere certamente insieme a questa delibera c'è un ordine del giorno appunto che vede firme di Alleanza nazionale di Rifondazione di tutti gli altri che dice
Invita il governo per carità a muoversi con molta cautela perché esordisce il l'ordine del giorno il consiglio comunale di Roma considera le reti di vendita costruita costituita dalle edicole una delle componenti di valore del sistema democratico
Ora io l'idea che fare un giornale e venduta da edicola abbiamo un sistema democratico e se invece viene venduta da un negozio Citerone democratico devo dire che è veramente
Appunto la tentativo di legittimare una micro lobby che di fatto invece impedisce il processo
Democratico perché sì anche perché le prendiamo l'esempio dei paesi è il prezzo varia da otto a Rimini va anche oltre confine abbatterli dare credo l'Inghilterra la Paesi che comunque hanno tasso di democraticità assolutamente asso da
Attori i giornali si compra al supermarket certo e non ci sono dubbi che poi si compra a tutte le ore perché e poi questo è il bello non è che sia una battuta
Via come al solito della destra contro la sinistra una battaglia tra chi vuole la circolazione e la diffusione di informazioni e chi pensa che difendendo una lobby che la lobby degli edicolanti non è neanche la lobby dei commercianti una sotto l'Ompi della di una sumera lobby più grande e pensa che ci tutelino questi questi di mentiva tra l'altro è uscito su Repubblica quindi su un giornale dichiaratamente ulivista un articolo di Nello Ajello che
E la caccia al giornale e nell'occhiello il disegno di legge che liberalizza la vendita della stampa cambierà la nostra vita basta con la ricerca affannosa di un'edicola ora quest'
Non ero su un bieco giornale reazionario come il foglio o quegli altri giornali che voi spesso citate qua e là su Repubblica semplicemente perché prende atto che non è più il
Appunto la lei piccola il come dice qui
La componente di valore del sistema democratico e comunque rispetto alla domanda della spartizione tra vari nobili commercio c'è questa singolare appoggio che si chiede al Consiglio comunale
Alle organizzazioni sindacali di categoria per le proposte che avanzano di modifica della legge nazionale come se per questi tre Birba cioè i rivoluzionari sono Maccanico
Prodi e napoletano possano affrontare
Possano diciamo stravolgere un sistema democratico che tale non è mese perché hanno l'anno ne chiedo che l'argomento sia di grande interesse appunto non sono certamente locale noi
Come dire terremo desta l'attenzione su questo argomento ancora e quindi credo nuovamente ci risentiremo intanto ti ringraziamo che vogliamo buon lavoro grazie poi grazie