"La guerra dei trentenni" presentazione del libro di G. Pennisi org. dall'Osservatorio Parlamentare

Insomma son cose si serie tutto quello che vogliamo ma non la ritengo una cosa estremamente rischiosa perché il seguito è quello che io credo che il vero rischio sino al nove generazione le nuove generazioni che sono escluse dal processo decisionale che c'è in questo Paese
Però questo processo decisionale li investe in pieno investe in pieno né in tutti i settori dove loro sono rappresentati
Il problema che manca come dicevamo un progetto per lo sviluppo del futuro problema che quando si parla di pensioni quando si parla di flessibilità del lavoro e quando si parla di questi temi si parla dei giovani si parla in particolare di trentenni perché sono quella categoria che attualmente entra nel mondo del lavoro rientra nelle varie realtà nelle varie realtà del nostro Paese
Io credo che ovviamente per essere però dal classe dirigente dobbiamo assumerci anche delle responsabilità dobbiamo assumerci responsabilità
Pesanti perché la passata classe dirigente quella che un tempo è stata trentenne
Secondo me non ha assolto appieno ai propri ai propri doveri e alle proprie responsabilità
Credo quindi che noi trentenni dobbiamo innanzitutto riscoprire quei valori dell'etica
I valori del merito invadono il rischio e della responsabilità
Forse merito rischi e responsabilità sono delle parole che magari dette così l'anno poco poco peso
Però ritengo che questa nuova cultura ci debba ci debba essere dobbiamo rivalorizzare il i temi del merito del rischio e della e della responsabilità
Credo che vada fatto una serie rivoluzione culturale anche da noi trentenni se vogliamo veramente rappresentare la futura classe dirigente ieri Sergio ha partecipato ad un incontro invitato insieme Catanoso sui temi
La cultura d'impresa della cultura del lavoro appena quest'incontro che si è che si è svolto presso la sede del gruppo giovani quindi Roma la mia impressione è che in Italia non ci sia cultura del lavoro non ci sia cultura d'impresa
Questa la sensazione che ho fortissima ma è poi diciamo è dimostrata dai fatti dalle dai dati dalla realtà che ci circondano
Qui in Italia da noi ma forse anche altri Paesi però in particolare qui da noi perché questa è la realtà al mercato definiamo
Spesso fare impresa l'idea di fare impresa di chi fa impresa perlomeno è quella di un imprenditore di quello che porta i soldi all'estero che licenzia fa cassa integrazione
E purtroppo si ci sono degli imprenditori ovviamente che utilizzano questi strumenti no
Però il novanta per cento degli imprenditori specialmente quelli giovani agenti che lavora seriamente che si è costruito il proprio futuro con le proprie mani che non usa cassa integrazione che non prende incentivi rottamazione
Che lavora solo ogni giorno e che tiene i propri ai propri collaboratori
Nella mia azienda lavorano circa trenta persone son dipendenti
I più vecchi di loro ha ventisette anni
Questa è la scelta che ne abbiamo fatto regola di puntare tutto sui giovani puntare su chi magari investendo parecchio in termini finanziari in termini di tempo poi in realtà possa dare delle dei reali contributi dei reali contributi per il futuro
Dicevamo cultura d'impresa manca anche cultura del lavoro in Italia
Spiace notarlo spesso lavoro significa essere un lavoratore dipendente quindi specialmente qui nel centro lavorare in un ministero nulla di male per carità se si fa il proprio lavoro con spirito di merito Kospi responsabilità
La cosa sicuramente sicuramente proficua
La dobbiamo uscire un po'dallo schema del lavoro dipendente
Ritengo lavoro dipendente è una modalità di lavoro ma non è l'unica avere flessibilità nel mondo del lavoro significa un attimo non significa innanzitutto poter licenziare quando vogliamo significa potere scottarsi dal nostro Paese
Potete studiare all'estero poter accettare dei lavori a tempo fin quando è comodo fin quando va bene
Significa poter raccogliere l'opportunità delle sfide europee che sono sicuramente più
Diciamo importanti nel prossimo futuro spesso vediamo del concorrente pensiamo che il nostro concorrente sia il vicino di strada o del pub della città accanto tra qualche anno il nostro vero competitore sarà l'Inghilterra sarà il giovane inglese si ragiona si attiva e quindi dovremo confrontarci con queste queste realtà sempre di più io per concludere perché voglio sottrarre altro tempo io credo che come disse verso non per citarlo ma comunque disse una cosa sicuramente interessante
Il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini e chi gli chiedeva che differenza c'è tra destra e sinistra dalla mentalità diversa entra nel fare la di sinistra lui sposa secondo me in maniera eccezionali dicendo la sinistra vorrebbe che tutti fossimo uguali
Una versione diversa dieci chiede richiedere che a tutti vengono date le stesse opportunità e poi il merito sia quello che detta
Diciamo la crescita di ogni singolo ovviamente senza dimenticare il più debole perché ci può essere anche lo sfortunato colui che magari ha delle difficoltà e questo non va dimenticato però più merito più rischi di responsabilità credo che siano un po'la strada per che possa essere tacciata per il futuro vi ringrazio
Grazie a Stefano Cenci che riteniamo in libertà verso missioni familiari
E nell'intervento e soprattutto salti
Nell'intervento di di Stefano Cenci sono stati toccati con con competenza alcuni temi alcuni temi dibattuti in questo periodo soprattutto relativamente a una rivoluzione culturale che poi si trasformi anche in una rivoluzione effettiva sul mercato del lavoro per quanto di competenza dell'attività che Stefano svolge nell'ambito dell'impresa
Perché come una redistribuzione degli oneri sociali o come l'eccesso attuali di prelievo sull'impresa e che quindi contrae la possibilità ai nuovi investimenti e crea effettivamente disoccupazione e non incentiva all'investimento
Sono temi che vengono affrontati fra l'altro per quanto riguarda Confindustria in particolare giovani imprenditori sono ha degli elementi portanti della relazione della Marcegaglia nel recente convegno svoltosi svoltosi in Liguria
è chiaramente i temi del lavoro sono connessi in maniera stretta con i temi della formazione e con un'analisi poi dell'attuale normativa che regoli che regoli il mercato del lavoro
Tanto consigliere il mercato del lavoro da un punto di vista pubblicistico quanto invece se lo si considera un punto di vista privatistico perché svolgono attività d'impresa o di libero professionista nella presentazione nella nell'introduzione presentando Pietro Maria Paolucci
Non avevo tra l'altro elencato un altro suo titolo che elenco volentieri perché per la maglia Paolucci assistente della capra e Diritto del lavoro all'Università della Sapienza di Roma
Questo lo dico anche soprattutto perché ritengo che il suo intervento sarà proprio centrato sulla sulle problematiche dell'accesso al mondo del lavoro probabilmente con un taglio normativo particolare per capire meglio insieme qual è la situazione attuale da un punto di vista giuridico normativo e quali sono i eventuali sbocchi gli eventuali suggerimenti
Verso una regolamentazione differente è più snella più elastica comunque più aderente a quelle che sono le attuali esigenze di noi giovani quindi cedo la parola a Pietro Maria Paolucci
Grazie Sergio buona sera ai presidenti
E Sergio dato subito un taglio che potrebbe sembrare
Un po'tecnicistico
Però non possiamo isolare i problemi che in maniera puntuale discorsiva e sicuramente non onirica ma sulla base realtà fattuali il professor permise a puntualmente delucidato nel nel suo libera
Giuseppe Pennisi va be'Giuseppe trasformare questa
E mi viene in mente quello che diceva ultimamente è uno studioso inglese
Riguardo al lavoro
E diceva a me il lavoro piace
Moltissimo guardarlo mi piace
Sentire cosa si prova a stare su una scrivania mi piace sognarlo mi piace addormentarmi pensare che sto lavorando
Serve Sergio sicuramente dato un'impronta tecnicistica
Ma quello che ha detto prima Stefano Cenci che è un pragmatico che finalizza sicuramente quella che è la sua attività giornaliera nel mondo del lavoro
Ha citato spessissimo una parola è un concetto che viene usata comunemente che quello del mercato del lavoro
Che mai come oggi a delle implicazioni fortissime
Anche perché si parla di mercato del lavoro ma si dimentica sempre che la nostra legislazione lavoristica insieme al Portogallo quindi tra i Paesi dell'OCSE la più rigida che esiste a livello europeo
Durante l'ultima lavorazione del libro del professor Santoro Passarelli
Intitolato un per un diritto del lavoro a livello europeo ho avuto la fortuna e la possibilità di comparare alcuni dati
Dei Paesi della comunità e soprattutto dei lavori della commissione
E c'è da dire che c'è un forte calo
Delle direttive cosiddette tradizionali soprattutto per quello che riguarda il mondo del lavoro
E soprattutto per quello che riguarda il mercato del lavoro
E soprattutto quello che riguarda il cosiddetto dialogo sociale
Cioè la commissione si è presa la briga con l'ultimo libro bianco
Il cosiddetto patto di fiducia per una nuova occupazione si è preso la briga di armonizzare ma evidentemente con
Si indaga la la cinquanta aveva
Il
Ma io oggi
I costi richiedono senza ma
In Emilia
Voglio dire allora qua con
I
Un è un esperto di diritto del lavoro sa cosa voglio dire senza parlare poi dei precari e dei cosiddetti lavoratori migranti
Certo è che in tutto questo un ruolo fondamentale
Dovrebbe avere un un lavoratore che si inserisce nel cosiddetto mercato del lavoro ma voi pensate una Costituzione come la nostra che era per principi costituzionali articolo trentasei che non dà la possibilità di contrattare la propria prestazione di lavoro perché se si parla di mercato di lavoro l'unica cosa che il lavoratore ad offrire quando parliamo di lavoratore è la propria capacità e la prova propensione a quantizzare a a finanziaria finanze rizzare economizzare la sua prestazione di lavoro bene la prestazione di lavoro è imbrigliato assolutamente o dal legislatore in una figura contrattuali sia che denominata appositamente contratto individuali di lavoro
Oppure dai sindacati alle parti sociali che hanno tra l'altro invidiato quella possibilità di confronto tra i lavoratori e datori di lavoro che il contratto collettivo nazionali assolutamente inderogabile
E allora qual è la figura del lavoratore e cosa può fare
Una persona un trentenne che non ha un lavoro
Ben poco
Ben poco perché siamo abituati ad un lavoratore assolutamente inebetiti assolutamente inabilitato assolutamente privo di quelle che sono le più immediate esigenze che normalmente si solleva richiamare come con una parola la formazione beh qui vengono le note dolenti secondo me al di là degli aspetti specifici che riguardano il diritto del lavoro
I la la costatazione che ormai in Italia chi gode del diritto da lavoro sono pochi specialisti poi affiliati all'associazione di diritto del lavoro e pochi avvocati che lucrano moltissimo su questa disciplina
Quando si parla di formazione normalmente si parla di formazione come fattore di competitività per la crescita e per l'occupazione
Noi abbiamo avuto un Paese che in Italia come l'Italia che da cinquant'anni va avanti nonostante la mancanza di formazione nonostante non ci siano lavoratori formati ma che è andata avanti
Ma allora è un bluff o la formazione non è un fattore di crescita e di competitività
Senz'altro la formazione è un fattore importante
Però penso che voi a quello che risultato ultimamente da un'indagine dell'Isfol che è un ente pubblico che appartiene al ministero del lavoro
Dei cosiddetti formatori di cui non si conosce lo status giuridico sono professori docenti gli occhiali
Dei cosiddetti formatori
Moltissimi sono alla maggioranza sono i cosiddetti analfabeti di ritorno indagine Isfol
Certo è che nonostante tutto questo quelli in questa principale caratterizzazione dei formatori la formazione in Italia non è stata spendibile sul piano della del del recepimento dei posti di lavoro quindi è stata assolutamente slegato da questo una formazione pubblica in cui Lubrano tutti
Partiti sindacati Piccoli veri grosso Piccole donne
è vero che abbiamo due mila cinquecentocinquantasette istituti di formazione è vero che abbiamo trecentocinquantasette enti di formazione quindi evidentemente la formazione non manca quindi evidentemente la riqualificazione del lavoratore non manca
E quindi evidentemente il sistema impresa può riuscire ad essere il cosiddetto buona ha francamente io ho la vaga impressione che le imprese fino ad oggi non hanno mai saputo che cosa volevano e cosa vuole o se lo sapevano non avevano assolutamente vietato la nel senso di quello che volevo però io dico che in prima battuta bisognerebbe privatizzare tutti questi enti di Hezbollah privatizziamo con diamo soldi a Lisbona o andiamo soldi
A aiuti di formazione sono soltanto sulla sulla carta mettiamo insomma piatto privatizziamo effettivamente diamo la possibilità alla gente di essere formata per quella che è la propria specificità
E poi se è vero come diceva se Fabio Cenci che il sistema impresa funzionanti le piccole e medie imprese funzione
Imprese devono trovare al proprio interno in un'Italia che è stata fino ad oggi crociana
In un'Italia che sta diventando gramsciana ma che è stato per pochissimo tempo gentili
Diamo la possibilità ai cosiddetti enti bilaterali di far di di funzionare realmente ed enti bilaterali sono quelli che hanno usato nel sistema politico tedesco il sistema della formazione per un certo periodo dei lavori un altro periodo
Oppure diamo la possibilità effettivamente alla formazione al lavoro ma no contratto di formazione lavoro che è un'altra cosa
Abbiamo effettivamente la possibilità ai lavoratori di formarsi a seconda di quelle che sono le esigenze dell'impresa e allora sì che si può parlare di flessibilità del lavoro che si può parlare di riqualificazione dell'imprenditore che si può parlare di spendita effettiva di formazione nell'ambito del mondo del lavoro e del mercato del lavoro per rendere inserire i lavoratori e non tutelare un posto di lavoro che comunemente chiamato lavoro subordinato
A differenza per lavoro subordinato al lavoro autonomo non sta nella maggiore tutela che all'uno in questo ero d'accordo con ceci e nella minore tutela un'assenza di tutta la che all'altro
La differenza per lavoro lavoro subordinato e lavoro autonomo sta nel fatto che il primo deve essere assolutamente inserito nella partecipazione della gente l'azienda e i lavoratori si deve far carico di quelle che sono le esigenze dell'azienda approntando né nell'immediatezza e quindi anche la qualifica la riqualificazione tutto questo non c'è non succede perché difficilissimo riqualificare difficilissimo licenziare e licenziamento è un altro punto dolente perché l'imprenditore che può licenziare scrive assolutamente a pagare dei criteri generali in cui non c'è nessun tipo di punto fermo
Il criterio generale quello della crisi aziendale e i magistrati di lavoro moltissime volte
Moltissimi volti d'accordo con le parti sociali
Non licenzia perché a queste condizioni il censimento collettivo per crisi aziendale eletti senza andare come concetto generale può rientrare tutto
Giuseppe Pennisi
A differenza di Aznar e di Bertinotti ha messo un punto interrogativo su un titolo di un suo libro lavorare meno lavorare tutti Aznar ha messo un punto interno un punto esclamativo addirittura detto
Lavorare almeno per lavorare tutti venti proposte Bertinotti ha detto
Lavoriamo meno così diamo la possibilità di lavorare tutti questo non è assolutamente vero perché perché da tutte le indagini comparate che risultano soprattutto le vicende degli ufficiali della Commissione sono risultati divergenti i dati e comunque un dato certo con l'aumentare e con con il le ore le meno ore lavorate omettono sensato due fattori
Uno è il lavoro straordinario per poter fare uscire l'azienda arriva ad arrivare ai livelli ottimali di produzione e lavoro
E per questo motivo che io lancia una provocazione Giuseppe e dicevo di responsabilizzare soprattutto le parti sociali responsabilizzare soprattutto le imprese e togliere allo Stato
La possibilità ma non dando alle Regioni perché i piani regionali di sviluppo non funziona
Perché le programmazioni regionali per l'occupazione non hanno mai funzionato
Non ce n'è uno presunzione perché la formazione regionale e mirata sette per farlo curare alcuni gruppi ci sono degli enti mettiamo sul mercato privatizziamo abbiamo la possibilità di di formare i più bravi e ti assicuro che incide su di enti di formazione i più bravi Stanciuc gli altri
Se
Fanno come si fa in Inghilterra in cui gli enti di formazione che mandano una possibilità effettiva vengono liquidati i cosiddetti enti bilaterali con un solo calcio dove l'opportunità grazie
Grazie a Pietro Colucci
Per trenta secondi non di più
Esco un attimo dal ruolo di moderatore semplicemente per un accenno che Pietro faceva
A una società gramsciana quindi una provocazione Dio raccolgo al volo anche perché come rappresentante di Azione giovani è stato poi la famosa circolare Ernesto Berlinguer è stato uno dei momenti salienti della nostra azione soltanto per dire per ricordare che probabilmente poi andremo a verificare ma probabilmente il risultato ottimo raggiunto da Azione giovani ed altri universitario nell'ambito delle sedi dei centri distrettuali agli atenei poi in tutta Italia per quanto riguarda l'università
Proprio la base in una capacità comunque una proposizione ad affrontare in modo diverso i problemi della formazione che successivamente poi problemi dello sbocco e del dell'innesto del giovane nel mercato del lavoro
Temi forti quali la riforma dell'attuale sistema della pubblica istruzione sicuramente nome nella forma proposta al ministro Berlinguer che vorrebbe cancellare parte della storia per la nostra nazione quindi toglie la coscienza storica di un po'ma sicuramente una revisione seria dei programmi della didattica degli organi collegiali e quindi in una modernizzazione della scuola basata comunque su solidi principi tradizionali d'identità che ci appartengono
Sono stati il punto di partenza per una battaglia politica che appena all'inizio ma che ha già visto a momenti consultivi interni al mondo della scuola ed esterne per i docenti e per gli alunni e poi per gli studenti universitari
Di momenti di confronto di conforto nella mi risultati elettorali questo mi premeva dirlo per quanto riguarda il nostro impegno
Cedo la parola ora a Domenico Temperini consigliere di amministrazione della Filas e quindi della finanziaria regionale
Che nel suo intervento sicuramente ci parlerà fra l'altro dei problemi relativi ai corsi di formazione attualmente poi gestiti in grande parte dalle regioni fortemente sindacalizzati e per i dati che abbiamo sicuramente non forieri di un facile immediato sbocco nel mercato del lavoro soprattutto con un rapporto formazione posti effettive possibilità di occupazione sicuramente deficitario
Insieme agli interventi del interventi agevolati alle diverse leggi quarantaquattro regionali e comunque a quelli che risultano essere poi gli obiettivi da centrare inserita Agliana quindi recepiti dalle regioni rispetto anche le normative comunitarie
Con cui ho subito dicendo un solo esempio Stefano Cenci ricordava che ieri ero stato presente
A questa tavola rotonda dei promossa dai giovani industriali romani erano i giovani costa i romani era sul tavolo c'era il problema del polo tecnologico quindi famoso problema della Tiburtina Valley
E appunto c'era la costatazione che quella zona escluso da qualunque tipo di normativa poi
Di di
L'intervento della Comunità europea mentre per quanto riguarda una zona differente come Castelporziano siamo all'Obiettivo cinque b questa una un annotazione così di colore che faccio adesso semplicemente per individuare quale responsabilità chiudo subito quindi scure sono stato troppo lungo in questa fase e cedo la parola Domenico Temperini
Buonasera grazie io credo che noi vogliamo invece di
Incisivo Magnussen Giovanardi perché leggendo il libro di Giuseppe Pennisi mi sono reso conto di una cosa che come amministratore come consigliere d'amministrazione della fila se io sono dentro la cittadella e non ci vorrei essere non mi piace questa cittadella e sono un autentico riformatore vorrei informarla
Lui mi chiede
Quasi una forse una domanda posta chi è entrato potremmo evitare di cadere nel burrone sentendo le verità non siamo cinici o resteremo con l'amarezza di chi ha avuto ragione troppo presta quindi chi riformatore deve essere cinico
E quindi deve rendersi conto che stando all'interno della cittadella
Può solamente agevolare l'entrata degli altri per contribuire ad abbatterla perché dico questo perché con noi ragionando all'interno della legge ventinove che oggi abbiamo legge ventinove dell'imprenditoria giovanile
Da otto miliardi molto pochi per qualche milione di lavoratore
La zia ne dovrebbe intraprendere una nuova azienda quindi olio dalla dentro chiedo dice io ottanta miliardi ottocento miliardi poi magari cosa faccio raggiungo livelli la legge quarantaquattro
La legge quarantaquattro ha visto cento lavoratori che iniziavano a lavorare in età giovanile e dopo cinque anni di una formazione fatta e delle agevolazioni date
Bene sette sono rimasti poi prese novantatré sono tornati a casa
Quindi evidentemente il sistema delle assistenze e delle provvidenze normale bisogna poter crescere delle persone adulte fin da subito bisogna riformare una società che assistenziale
E che è fatta così apposta e io vi consiglio in questo i passaggi deliberò di Giuseppe Pennisi che ho molto apprezzato proprio nei passaggi essenziali ovvero sia la cittadella creata per coloro che sono dentro e che ragionevolmente l'abbiamo vista nell'episodio di Berlusconi anche da lucidato per quello che riguardava la previdenza
Talmente palese da diventare e talmente condivisa dalla società bastata a diventare addirittura condivisa dai la massa delle persone che invece sarebbero state beneficiata a riformare pensioni di Berlusconi che oggi è facile dire erano riforma saggio allora non ebbe il cinismo necessario evidentemente il prontuario i sedici punti da lui descritti furono molto male applicati fu detta con grande anticipo non fu fatta una campagna stanze strategiche precedente dicendo forse il contrario di quello che si voleva fare e poi cinicamente andando accogliere e a tagliare quei punti che bloccano il mercato di lavoro in Italia che fanno dell'Italia un Paese nascita zero che fanno dell'Italia il Paese probabilmente non solo per quello che riguarda l'OCSE
Ma tutto il mercato del lavoro
Normale adesso vogliamo non so cosa sta accadendo in Pakistan piuttosto che in altri Paesi ma comunque una disoccupazione giovanile mostruosa creando di fatto una bipolarità tra coloro che sono all'interno Cittadella quindi i sindacati e guardate che non è un caso se sindacati hanno nello riscritti più pensionati che lavoratori e e che ci sarà un motivo di questo non è un caso che i sindacati mentre sì battevano contro la riforma Berlusconi andavano a trattare in America con le grandi società multinazionale della previdenza la possibilità di fare previdenza prima si sono preparati e tre anni dopo ritornano con una pappone che simile ma che comunque calma gli animi stordisce le querele le le coscienze enfasi che poi nulla si cambi nulla
Ci consenta di entrare in un mercato del lavoro che invece vede gli europei che invece verso destra asiatici che invece vede gli emiliani a reagire alla signora Liliana fatica fatta giapponesi Nanni che sarebbero interessantissimi ne siamo tagliati fuori probabilmente molti italiani che stanno all'estero stanno vivendo degli Anni interessanti noi stiamo vivendo degli anni difficili la nostra età poiché particolarmente sfortunata sotto questo punto di vista perché forse che più giovani di noi
Se ne facciamo fino in fondo il nostro dovere troverà degli spazi aperti chi è più grande ha avuto comunque un ruolo nella creazione di una società che forse andava fatta anche in questo modo è un nostro compito quello di abbatterlo
Non sarà facile
I sistemi e il sistema Paese non è incentrato per consentirci perché la guerra dei trentenni abbia una possibilità facile di giungere al termine io sono convinto che ci voglia un governo riformatore non certo questo
Il governo di promette per delega un milione di posti di lavori socialmente utili che tra un anno non lo saranno più fatto guasti di quelli a far alla quarantaquattro creerà meno cultura d'impresa creerà meno capacità di lavoro e che forse è proprio quello che si vuole fare
Non credo che il sistema della sanità sia quello che deve funzionare immaginiamo
Cosa significa l'Italia tra qualche anno cosa significa non avere più nascite rispetto ad oggi ed aveva una popolazione che grazie all'assistenza sempre migliore vivaddio che nove Piero diventa sempre più anziana fino a diventare malato marginale ci sono degli studi preoccupati dell'OCSE
Che dicono che quasi la metà della spesa sanitaria verrà affrontata per assistere il malato terminale
Quindi voglio dire con quale speranza ancora oggi io qui non so dare una risposta provoca ma comunque un problema etico ovvero sia chi vede all'interno di una società costruita in questo modo agevolare una certa posizione rispetto a un'altra e perché arrivare alla costruzione di una società che crea due blocchi che sa di padri e figli nonni e nipoti che alla fine si fanno a contrastare contrapporre e mi ingegnerie sociale che non ci piace che voglia cambiare e che col dobbiamo contribuire con onestà a farlo con onestà dei riformatori fatti la parola che dice nostro presidente che ricitiamo un'altra volta e quella che noi dovremmo essere degli autentici riformatori di un sistema che deve andare verso uno sbocco diverso
Rispetto al mercato del lavoro creato dalle parti sociali così come sono cristallizzato mercato del lavoro che di fatto non esiste più il cinismo dei riformatori deve essere tale ed essere governato da una sola etica e qui chiudo che secondo me è l'etica della ragionevolezza ovverosia a fare delle cose concrete che servono al nostro Paese che servono al futuro e alla sfera za di giovani che consenta agli italiani di fare figli perché forse la guerra dei trentenni si sta svolgendo solamente in una chiusura verso se stessi piuttosto che in un'apertura verso una società che dovrebbe essere migliore e che ultimamente sta male
Quasi che
Grazie a Domenico Temperini io cederei subito la parola a Giuseppe Pennisi per la sua relazione per quello che ci vorrebbe dire questa serata grazie
Relazione semestrale forse eccessiva voglio grazie a credergli a quest'ora
Occorre ricordare una massima importante
Un un questore con questo caldo
Est
Sperando di poter avere un dialogo con i giovani amici che sono qui
Un intervento deve assomigliare un po'a quelle che quando io ero giovane hanno quelle splendida minigonne distano no che hanno abbastanza corte da attirare l'attenzione da suggerire no tempo stesso abbastanza breve ecco che la cosa essenziale
Sia estremamente importante
Ora credo
Che
E anzitutto vi ringrazio per questa serata per l'attenzione a questo libretto che nasce da una serie di conversazioni con alcuni dico
Molti di voi che ho fatto
Nel corso di circa un anno
In cui ho cercato e portare a sintesi una serie di riflessioni che l'ho fatto in parte in altre sedi in modo un po'più formale un po'di matematica dentro con un po'di coazione dentro specie
Ora credo che per coloro che oggi hanno trent'anni che fanno vita politica
Mi sembra che in questa sala ci sono persone
Che simpatizzano per uno per l'altro dei due principali schieramenti ci sono i tagli
Si presenta soprattutto dopo gli avvenimenti delle ottime degli ultimi due-tre settimane
Un futuro
Più preoccupante
Del futuro che si presentava quando ho finito di scrivere questo libretto
Perché
Perché
Mentre sino a due tre settimane fa
C'erano alcune chiarezze
Chiarezza erano che il governo dell'Ulivo puntava tutto
Sull'ingresso sottolinea nell'Unione monetaria europea
Nell'ipotesi che l'unione moneta europea
Sarebbe stato unione monetaria forte
E cavalcando l'ingresso
Il governo dell'Ulivo
Sarebbe potuto restare alla guida
Del Paese
Per molti molti altri
Mentre l'opposizione del Polo pensava che
Sarebbe stato estremamente difficile che
L'Italia sarebbe entrata in un unione monetaria forte
Polo pensava
Che la primavera prossima sarebbe stata sbattuta la porta in faccia quel momento il governo dell'Ulivo sarebbe entrato in crisi
E gli italiani sarebbero stati chiamati alle urne per esprimersi non solo su come si era governato in questi ultimi mesi come si era governato in questi ultimi trent'anni
Queste ultime settimane sembra che stanno avvenendo una serie di cose che stanno spariglia Olindo
Sia il polo dell'Ulivo
Stiamo andando verso una specie di unione monetari compos sui suoi
Si direbbe a Napoli non molto forte non molto debole con tensioni al proprio interno basta molto forti me in cui quanto meno in un prima fase forse un po'tutti faranno in qualche modo parte
Questo farà sì che le carte vincenti su quello lo porta puntato sia gli uni che gli altri non saranno più vincente che sia il governo dell'Ulivo l'opposizione del Polo
Dovranno tra
Altri
Altri obiettivi di tattica di medio periodo
Ora
Questo importante per le riforme perché
Quando ha cercato
Di portare a sintesi e con idee sempre riflettuto principalmente sulle strategie per le riforme
Strategia dovrebbe essere improntato a una buona dose vicinissimo
E al tempo stesso una forte dose di valori
Quelli chiederete come mai il cinismo e valori vanno assieme
Cinismi valori vanno assieme in quanto
I valori si riferiscono agli obiettivi e ai grandi ideali il cinismo alla strategia e forse anche l'altro
Il conte Serghei spieghi che ho ricordato che un passaggio mi ricordava che poteva essere un vero riformatore grazie al fatto che riferiva solo ad un monarca assoluto creanza
E che il suo vantaggio era
Che poteva ottenere delle decisioni rapide prima che gli altri consiglieri dello zar
Si intromettesse
Ora
Il
Né sembra che in quest'ultimo periodo sia
Se l'Ulivo se se ne ha mai avuti sia il Polo
Stanno perdendo sia valori che
Il cinismo trattati quello che è venuto a Roma in questi ultimi giorni fondere referendum sulla centrale della secondo me è un che ad esempio in più forse
Coloro che proponevo di non potevano anche avere ragione io non lo so perché non ho studiato il problema
Con l'attenzione dovute richiesta indubbiamente per quanto riguarda la tattica non hanno avuto il cinismo della
E ne pagano un prezzo molto le per diverso
Cosa farà se andiamo verso nelle OPA sue sue di cui tutti fanno parte di cui nessuno viene buttato fuori il prezzo verrà pagato però
Dai disoccupati principalmente nel Mezzogiorno che saranno di più castrato disoccupati Longo
Dalle
Industria che si tornando a barcamenarsi in modo molto difficile con un tasso di cambio che forse si apprezzerà
Ci troveremo per alcuni anni
E in un'Italia più difficile dell'Italia
Qui pensava quando finito
Circa sei mesi fa
Descrivere la prima versione sta
Ora che cosa fare
Credo ancora una volta
Coro trovare
La forza dei valori
E il cinismo della strategia e della
Il
Questo libro si chiama la guardia dei trentenni
I trentenni
Lo sembra che siamo in guerra
Sembrano generalmente abbastanza soddisfatti
Stanza soddisfatto diretti essere finiti
In un sistema
Che ha perso alcuni valori
Un sistema in cui
In ogni Pagano distrugge nipponici
Con le pensioni che attengono dei contributi elevatissimi
Sugli stipendi dei partiti sulle retribuzione dettata
Questi stipendi sono così alle questi contributi sono così elevati che creano una serie di barriere
Dell'ingresso nipoti nel mercato
Del lavoro e quindi la possibilità dei nipoti svolge loro funzione biologica
E proseguire la specie
Un sistema che ha perso alcuni valori di base
Qui per coloro che oggi non sia trent'anni secondo me
è importante scendere in guerra
Tante scendere in guerra
Tenendo presente credo due
Do messaggi importanti
Uno che vengono
Do la bellissima frase di un presente americana che in un nel contesto di un paese a cui forse
L'Italia se continuiamo su questa strada assomiglierà
Disoccupazione
Sempre tutto efficace
Sempre più persistente sempre più lunga
Una politica non di dissi infrazione ma
Di deflazione e depressione continuate e continuative sto presidente
In un Paese in cui non
Non si vedevano grandi lumi
E veniamo alla disperazione
Disse gli americani
Mettere il Paese paura solo di una cosa
Solo della paura medesimo
Dovete avere paura solo dalla paura
La sola cosa che deve tener paura è la paura di vincere tradurre Italia
Io le tenga tuffi all'esperienza
La seconda frase che vivere da un altro libretto
Pubblicato in questa collezione
Libro che purtroppo
Di cui purtroppo la stampa parla pochissimo scritto da coliche ieri sì posso alla guida
Dei liberali francesi alle materne
Era stato ministro dell'economia della vernice per ministro riformatore ministro
Con un grande spirito sociale messi ha scritto un libro su come funziona l'ascensore sociale e l'ho chiamata vecchi miti hanno libertà
E arrivai io nel triplo dopo aver scritto questo
A conclusione abbastanza analoghe per quanto riguarda rimettere in moto l'ascensore sociale
Corre ritrovare le libertà
Farà sì che coloro
Che non sono fortunati per nascita o per censo possono farle grazie al loro lavoro e abbiano la possibilità di lavorare
E con tutto ciò
Che ciò vuol dire
Questo libro
Ma da lei
Conclude con una frase abbastanza simile a quella di Roosevelt
In cui Roosevelt diceva l'amico la sola cosa che qui dovete per paura la paura cioè e le giovani generazioni dovete aver coraggio tre coraggio di pensare cose nuove
Coraggio di proporle
Anche gridando e coraggio di far
Credo che secondo l'avevo trent'anni
Paesi nonché
Per uscire dalla città Tello per abbatterla ci Cittadella
Basta non avere più paura
Che di avere
Molto coraggio
Ce la faremo anche se i prossimi anni saranno difficili per tutti grazie
Le vostre perché trentenni soltanto in due
Io è stata tolta la possibilità vi lavora
Vedo nel sistema previdenziale un po'come un disco volante
Molti di loro spettanza stata tolta di fatto la possibilità di essere padre amante
Perché non sono in due
E mica tanto essere abbastanza facciamo così
Sì sì è come
Nella sua stanza
Tra le nuove realtà qua
Delegato
Dicevo come islamico Paolucci anch'io questa fortuna di appartenere alla categoria degli assistenti universitari
In una cattedra che essendo abbastanza generica mi mi pensare mi consente di scambiare insomma discussioni di carattere giuridico su su argomenti più vari
E io vorrei riportare due quesiti che mi sono stati posti da laureandi quindi ragazzi che sono ancor prima che trentenni quindi ancor prima diciamo si stanno armando per entrare in battaglia
E su argomenti che sono strettamente connessi con il tema di questa sera e di cui io francamente nonostante la mia presunzione di assistente non sono riuscito a dare una risposta precisa
Perché poi in pratica capita sempre che uno quando a un assistente alla persona che lo segue alla la convinzione di poter chiedere e ottenere qualsiasi tipo di risposta ma in verità poi bisogna rifugiarsi in una serie di luoghi comuni giuridici e di capziosità per per nascondere la propria insicurezza la propria impossibilità di rispondere
Ecco il primo di questi era
Il Trattato di Maastricht
Era una tesi sul telelavoro in verità ma c'era un'introduzione sul Trattato di Maastricht alla luce della nostra Costituzione
E dopo che io dato che mi sono occupato dalla materia feci una larga disquisizione sul Trattato di Maastricht mi ritrovai un pezzo di tesi in cui si scrive una cosa di questo genere se l'articolo quattro della nostra Costituzione sancisce come Pacifico una specie di diritto al lavoro
Come norma programmatica che quindi impone una serie di oneri allo stato per fornire per avvicinare le persone al lavoro per intervenire concretamente e come norma precettiva che poi è sanzionabile anche in sede diciamo così
Giuridica quando questi mezzi siano stati attuati e quindi per assicurarne l'esatto adempimento
Non è possibile che il Trattato di Maastricht o Maastricht che dir si voglia che e così solidamente agganciato a principi di carattere monetarista dico che impone un rigore innanzitutto monetario e poi conseguentemente fiscale e che quindi così poca attenzione da alla alla politica del lavoro
Non è possibile questa domanda mi fu fatta in tempi non sospetti prima della Francia di sospende tutto questo polemica che successe adesso con consiglio di Amsterdam non è possibile che il Trattato di Maastricht fin dal mille novecentonovantuno non potesse essere ratificato in quanto contrario a un principio di la nostra Costituzione visto che è opinione ferma dalla Corte costituzionale che la ratifica dei trattati internazionali è comunque subordinata anche se questi potrebbero parificati alle norme di carattere costituzionale e comunque Paride subordinata a un premio Baglio
Di costituzionalità e può in qualsiasi momento essere
Rinnegata sulla base di una diciamo così acclarata incostituzionalità
E io chiaramente non ho potuto rispondere vorrei punto rivoltare la domanda qualcuno di voi che magari più preparato di me sulla questione
La seconda invece che è molto più
Se in questo periodo sta facendo sta parlando tanto di una riforma del lavoro e anche il ministro Treu sta pasta muovendosi in questo senso e di federalismo anche in materia di lavoro
Una cosa che è stata anche accennata dall'amico Paolucci cioè che si sta pensando di impostare la politica del lavoro sulla base regionale sulla base federalistica in modo da assicurare la formazione anche assicurando le vocazioni cosiddette regionali assicurando diciamo l'occupazione che sia più vicina al
Ho finito alle alle politiche del territorio le tematiche regionali ecco non è in contrasto anche questo con i principi del Trattato di Maastricht che invece vogliono orientare il mercato del lavoro verso un diritto di stabilimento verso un diritto di libera circolazione delle persone e viceversa di libero ingresso appunto del dei lavoratori esteri da noi se questa politica di formazione invece tende a a essere a rimpicciolire l'ottica tra formazione piuttosto che a espandere la e quindi avvicinare esisti al diritto di stabilimento in particolare ecco la domanda che mi fu posta per i giuristi che continuano a studiare il nostro diritto che continua a studiare le nostre norme che continuano a studiare in lingua italiana e non fare anche una facoltà
Come quella di giurisprudenza ulteriore lingua straniera
Riguardo alla primo problema che può secondo noi
Sul primo problema
Sul primo problema che Bonini però ovvio
Rispondere è un altro modo nel senso probabilmente sotto il punto di vista costituzionale vero parametri di quel tipo e quindi una difficoltà soglie così alto dedicato al lavoro libertà può può proporre dei problemi costituzionali però rispondo che un altro paradosso non atti ovviamente perché è una questione aperta con il paradosso della moneta forte
In Italia spesso abbiamo sentito dire che svalutare la nostra moneta significa attrarre il mercato straniero per vendere dei prodotti però poi dopodiché non entrano in competizione con gli altri se non per il fatto che la monete svalutate quindi non sono pubblici
Nell'aria per Marco invece vediamo delle aziende floride che hanno sì pagato un prezzo così come nell'area del franco per poter essere competitive acque fanno prodotti di altissima qualità che debbono essere venduti per un problema necessità economica quindi se io una Monica molto forte
Un se io economia molto forte arrivava in quel punto mi pongo degli obiettivi diversi entrerà in un altro ambito e riesco a contrastare da un romeno perché curioso no
Riesco contrastare dei dei mercati di pane in dumping e quindi se l'Italia decide o con un una politica economica
Sulle sue che purtroppo è quella vera
O come una politica del lavoro che non tende a migliorare la qualità offerta di lavoro pongo una polemica di svalutazione della moneta versi troverà sempre di fronte la Thailandia che vende a ottanta dollari al mese la proprio manodopera lasci richiamo una potenzialità di produttività anche lui neanche immaginiamo eccetera eccetera quindi se ne siamo poveri e siamo all'interno di un contesto europeo dobbiamo accettare la moneta forte un passo prodotto un basso rapporto tra prodotto del Terminillo dove e il debito pubblico di chi non lo fa va contro la nostra generazione perché di fatto probabilmente Draghi ma per altri cinque anni il nostro sistema Paese nostra economia verso una sponda insicure mal firma e poi i problemi nel mercato globale della famosa globalizzazione c'è il richiamo non lontano sulla schiena perché poi i cinesi saranno completati da fare idee Calvesi la loro manodopera la non condizionata e quindi forse costituzionalmente non non saremo in regola ma è un po'credo più zio così come nell'ambito dei problemi di non che non rispondono una sola logica che la logica e dell'Emilia nella ragionevolezza che fra cui viene richiamato non è ragionevole fare un passaggio di medio periodo a pupazzo sapendo perfettamente che ci sono autrice do cinquanta Paesi nel mondo che producono non solo perché io una valuta basta ma che producono ma manodopera estremamente più basso sì siamo ragionevoli dobbiamo capire queste quindi reagire se non reagiamo perché abbiamo sindacato forte io non lo so problema ma forse non lo voglio anche neanche sentire rispettano succede lo stesso l'unica via di uscita è quella di Maastricht è quella di una grossa
Economia europea cosa che gli americani hanno capito hanno capito perfettamente hanno rallentato il processo di Maastricht facendo una grande area lunghissimi a avvicinandosi continuando ad allenarla perché vivendo in un mercato comune trecentosettanta di milioni di persone europee e quindi una capacità di produzione di intelligenza mediamente buona mille paure nel resto del mondo insieme voi stiamo andando verso il processo che stiamo sentendo evidentemente ci caliamo sui legami forse perché siamo afflitti da dolori dubbi forse perché abbiamo una società troppo vecchia ecco un delle remore troppo forti forse perché tutto il punto di vista Bardi non siamo sufficientemente cinici rispetto al mondo che circondano nessun problema romanzi
Mormorò
Passiamo pochi secondi in queste giornate di di Amsterdam scomparendo scuola ritardi fanno riferimento a Maastricht lo faccia umoristico a proposito del libro di Giuseppe quindi di una sedia una città bella ma scritte la città dove morì D'Artagnan l'assedio alla cittadella tra l'altro quindi speriamo che l'assedio alla cittadella di Maastricht nel senso buono cioè di possibilità di sviluppo in Europa civile a trionfare della memoria almeno di d'Artagnan
Fatto questo riferimento più che altro Cosimo di carattere umoristico una considerazione una domanda di pochi istanti
E cioè nel lato disamina valori e cinismo mi permetto di porre però una presidenza anche cronologico per importanza al discorso dei valori in questi termini
Parlava Domenico dell'esclusione anche del mercato del Pacifico il Consiglio ceceno lì c'è stata una fortissima rinascita innanzitutto di coscienza di appartenenza e di un sistema addirittura e lo dico perché so che se soffio che vale ad una ad una impresa non azione cioè si sente la fedeltà con un valore e c'è stata una grossa e procedemmo grafica
Cioè noi siamo qui la ospitiamo per il tasso di denatalità in quei Paesi dell'area pacifica sia utile esplosione demografica consistente e addirittura la costa orientale del calo seduta d'appare a questo però perché per compensare un tal tutto l'ingresso gli hongkonghesi che tra pochi giorni vedranno ammainare la bandiera di somme sta caduto anch'essa davvero inconsueto in aumento quindi questo lo porto come esempio anche pratico del fatto che i valori precedono anche poi quel cinismo che poi si può operare politicamente ed economicamente in questo senso in termini di sviluppo grazie
Ho
Volete la battuta di
Deve in base a queste
Io spero che non faremo la fine di d'Artagnan
Questo me lo auguro poi non lo so
Difficile dirlo
Forse secondini se continuiamo a condurre i nostri a fare noi continuiamo adesso
C'è il forte rischio
Di fare la fine di d'Artagnan
Per quanto riguarda i valori cinismo credo che l'ordine che già indicato Federico
L'ordine appropriato i valori sono quelli che devono muovere la nostra azione verso gli obiettivi
Il cinismo è la strategia quanto siamo adesso in un periodo di riforme un periodo che sarà per tutti un periodo di riforme molto differente dal perito di riforme di trent'anni fa quando si prometteva qualcosa
Nell'immediato esso
Le riforme che devono essere fatte
Sono le riforme
In cui nel breve periodo e probabilmente anche nel medio periodo si toglie qualcosa molti
Per questo motivo è importante essere cinici
Io quando lavoravo su queste cose
L'etologo un libro molto bello di Paul Pierce
Sono gli anni di Reagan e della Thatcher
E sulla strategia della marcia indietro
Dello Stato negli anni greca della per se non ricorda come vere riforme di grande successo
Fatta la Thatcher le ha fatte senza dirlo
La normativa del lavoro
è stata modificata
Senza nessun pacchetto tace preparati Pacchetto Treu così Prodi perché geni qui ci sarà un altro pacchetto di qualche altra roba io lo so son tutti i pacchetti ma le cose non cambiano mai il la Thatcher a la riforma delle la normativa del lavoro
Rita Annika stata una delle determinanti importanti per portare il mercato del lavoro britannico dove adesso del tasso di di disoccupazione a meno della metà
Di quello che c'è in Italia
è stata fatta con diciassette piccoli provvedimenti approvati in commissione senza dirlo a nessuno
Vedete nel cinismo poi ricordare un'altra cosa io nel fino ai settanta lavora in banca mondiale
O tra le colleghe mio carissimo collega D'Amico tale Christopher Walton
Cugino di di e inebriato dalle vittoria dei conservatori o anche preme colleghi non dire amico ci conoscevamo pena sale alla non voltarsi
è stato il consigliere economico che la signora Thatcher
Che adesso creato un partito del dell'Ara come dire dei falchi all'interno del partito
E ricordo nel settantanove una conversazione a colazione
Con Walters
E con volto
Che mi dicevano in breve questi
C'è un noi abbiamo un disegno non è un disegno che abbiamo completamente articola
Sappiamo però due cose
Che siamo stati primo Paese industrializzato al mondo
E che abbiamo una lingua che è diventata la lingua mondiale
Riusciremo a vivere nella competizione mondiale ancora non si parlava di globalizzazione
Solo se
Prima degli altri cibi industrializzare
Dobbiamo de industrializzato
E tra vantaggio
Dalla nostra tradizione mercantile
E dalla nostra lingua prima degli altri cioè prima degli Stati Uniti sopra
Mi sembra folle de indusse Rizzardi come come pensate che sponsorizza
Ed estero praticamente questo
Dovremo trovare un simbolo una battaglia sindacale
E ho trovato il simbolo nel sindacato più sfigato che c'era in Gran Bretagna code minatori che è come se il Governo Berlusconi invece rimettersi a combattere con i trecento mila pensionati di anzianità
Resti a trovare s'è fatto una battaglia simbolica con quelle che si sono incatenati Productions associa la stessa cosa
Hanno trovato il simbolo
Loro hanno detto a nessuno che volevo deve essere esaustiva dell'ONU molto chiaro
Poi
Era
L'azione delle fortune del fatto
Della stupidaggine
Dei generali argentini coperti di medaglie ruota un'altra un'altra grande fortuna
La guerra delle Falklands
Dove trovato uno spirito
Nazionale
Che temevano di aver perduto
Dovrebbe voto forse l'occasione di ritrovare lo spirito nazionale sommaria in Albania
Bastano le cronache
Ci sono altre domande ma perché non non andate in guerra Salvatore
Ma non vogliamo far targhe per i prossimi
Solo acqua della
Della mia impressione popolari leggende liberi Giuseppe che ho molto apprezzato
Tanti aspetti anche per sistematizzazione di tutti gli argomenti per la completezza delle delle del del De appunto degli argomenti presentati anche il sostegno scientifico che lui cita spesso alle sue tesi ma quello che ho apprezzato in particolare questa intuizione che Luigi vuol dire appiglio per lo meno la prima volta l'nella la Benetton sull'esigenza di concentrare gli sforzi di riforma perché siamo tutti riformisti
Dati i tre pilastri della cittadella la sanità la previdenza e il mercato del lavoro concentrare gli sforzi di riforma su fu il pilastro Dirillo più debole che lo individua nel mercato del lavoro questo secondo me è una intuizione importante in prima di tutto perché scusi diciamo che si diparte un pochino da quello che invece l'opinione corrente per cui si parla tantissimo di riforma della previdenza
Tutta l'attenzione sulla riforma del sistema pensionistico per tanti motivi derive che si parla molto poco della riforma del mercato del lavoro e secondo me giù
Sto spostare le sì perché la debolezza strutturale del mercato del lavoro e secondo me la grande gravissima diciamo così carenza che ha il sistema produttivo
Europeo italiani particolarmente nella nel processo di globalizzazione che ricordava anche Temperini giustamente la concorrenza oggi non è più una concorrenza di prezzo odierni anche tanto di costo del lavoro
è una concorrenza tra sistemi produttivi e efficace la competitività il primo è data dalla capacità di questo sistema anche il sistema di
Innovare di adattarsi di sfruttare i propri vantaggi comparati giusti aveva giustamente Temperini e inutile illuderci che i thailandesi non imparino a fare il praticamente molto bene le l'attrice tra qualche anno cioè non possiamo illuderci che abbiamo manteniamo dei vantaggi competitivi alla lunga contro un costo del lavoro che è di ottanta dollari al mese siamo destinati a soccombere se ci poniamo su quel piano
Dove possiamo prevalere soltanto se siamo capaci di innovare più rapidamente nei prodotti nei processi nelle nei settori ad Amman a più alto valore aggiunto sfruttando appunto quelle che sono i vantaggi comparati del nostro sistema al limite di Desailly italiane
Più importante del costo del lavoro italiano e per questo Dini che molti importanti riformare il mercato del lavoro non solo per recuperare margini di competitività in termini di costo del lavoro che è sicura è importante ma non è dalla storia il mercato del lavoro importante perché dobbiamo essere in grado di rinnovare le forme di
Lavoro
In Olanda andate che si cita sempre l'Inghilterra gli Stati Uniti anche l'Olanda è un Paese che ha un grande avuto un grandissimo successo stesso forme metà per la maggior parte dei posti di lavoro sono creati con nuove innovative forme parta anche tra l'altro consentono di in sede nel mercato lavoro femminile
Lavoro quindi a tempo determinato eccetera quindi ecco perché secondo me dal libro di Giuseppe va tratta questa intuizione che vale la pena poi di sviluppare noi trenta io mi sono detta
Intende mezzo mi faccio ciò dei figli che lo faranno tra qualche anno dobbiamo concentrare lo sforzo in questa battaglia che Giuseppe definisce cinica forse si può definire magari secondo me con un termine più
Un simpatico spregiudicata dovrebbe essere
Dobbiamo concentrare i nostri sforzi sforzi riformisti negli sul problema appunto del mercato del lavoro non fossilizzarmi ci solo sul costo del lavoro ma anche sul problema delle forme di innovazione il attività appunto di lavoro produttive e poi anche sulla parte diciamo della formazione perché una parte integrante della del mercato del lavoro e il modo di insigni
Dare ai giovani di adattarsi a nuove forme di produzione grazie quindi a Giuseppe per questa sua intuizione comunque è una un
Corioni lavoro per tutti
Oppure no
Giuseppe intuito perfettamente che il punto primario su cui colpire il mercato del lavoro
Andare un Paese sui generis il mercato del lavoro in Italia
Non esiste veline siamo un Paese che abbiamo la mentalità lamentela particolare se le cose non le facciamo direttamente ci devono essere imposta dagli altri quindi in questo senso abbiamo la comunità che ci potrebbe imporre delle forme diversificate di lavoro ci potrebbe imporre ma tu pensa che nel Trattato di Maastricht l'articolo centodiciotto ha richiesto l'unanimità come dicevo prima per
Argomenti che riguardano la retribuzione e ha addirittura escluso addirittura escluso l'ingerenza comunitaria per materia che riguarda forme di lavoro e licenziamenti quindi voglio dire per quello che riguarda gli stati membri i lavori segnalare lavoro atipico del lavoro San ancora sul tavolo del negoziato sai che vuol dire che deve andare prima in Parlamento poteva andare in Consiglio potere ritornare in Commissione e tutto questo dopo una procedura lunghissima di codecisione che presuppone la delle dei consensi provenire se lo parliamo di mercato del lavoro in Italia dobbiamo come dice Giuseppe toglierci di mezzo l'idea dei pacchetti dei pacchettini toglierci di mezzo gli orpelli che da cinquant'anni di registrazione lavoristica non danno nessun tipo di possibilità di innovare le forme di lavoro e iniziare da capo e quindi Domenico che brillantemente anche di par suo intuisce perfettamente che bisogna riformare dica la mente ma riformare
Ci richiama
Giustamente il quello che diceva il presidente Fini futuri no
Poco
Se non ci sono altri interventi penso che possiamo chiudere qui la serata ringrazia ancora tutti per la partecipazione
Va
Bene grazie