La posizione della Confindustria nella riforma dello Stato sociale

Radio radicale la Confindustria il presidente della Confindustria Giorgio Fossa ha criticato la situazione per quel che riguarda la trattativa sulla cosiddetta riforma del Welfare State abbiamo ora i nostri microfoni Innocenzo Cipolletta direttore generale di Confindustria quali sono i temi della vostra critica la a questo ho concertazione sociale per quel che riguarda la riforma del welfare
Avevamo accolto Petain
E l'apertura del tavolo perché il presidente del Consiglio aveva presentato un documento abbastanza preciso su quelli che erano i temi e qui che devono essere anche gli obiettivi da raggiungere con questa riforma e quindi pensavamo che il tempo del mese di luglio del capire finalmente a centrare almeno una parte di questi obiettivi ci siamo trovati a fine luglio a una negoziato che allarga per molto il campo delle sue spettante e poi di non è arrivato praticamente su nessuno dei punti ad alcuna conclusione il rinvio a settembre viene fatto in maniera diciamo un po'burocratica nel senso che non è che il governa ribadito alcuni impegni e questo ci preoccupa perché poi accettabili i tempi sono relativamente stretti e sempre il timore che i tempi corretti poi portato alle soluzioni che sono non ottimali rispetto a quella della riforma quindi abbiamo espresso la nostra forte preoccupazione in questo senso ecco
Quindi mi mi par di capire il problema è il rinvio cioè non
Terzo dei punti fermi l'unico parto che abbiamo apprezzato nell'ambito di questa discussione che per lo meno di c'è scritto o sembrerebbe che e le riforme devono far parte nella legge finanziaria e quindi il trenta di settembre rappresenta una data limite però come spesso succede quando ci si riduce all'ultimo minuto alla fine cerca Paesi le soluzioni più semplici magari io direi transitorio per paura di non arrivare in tempo con una soluzione e quindi rischia di dover nuovamente intervenire in maniera temporanea quello che per lui non può più sopportare quello di andare avanti quindici dopo mesi con l'attività di queste riforme che mettono la paura nella gente nessuno sa quali riforme si fanno crea
In uno stato di incertezza e un clima quindi di tensione continuo che non favorisce l'economia nel clima sociale politico sì non favorisce neanche le aspettative degli italiani perché riguarda consumi decisioni economia ambiente gli interventi da fare non sono drammatici
Ieri sono veramente interventi molto marginale
Però siccome nessuno sa quali prove interventi ognuno teme il peggio ed è la peggiore delle situazione nella quale non si fa nulla per ripianare la finanza pubblica o si fa poco riunione la finanza pubblica mettere sia un rischio sul sistema economico la gente o telefonicamente non spende o atteggiamenti i comportamenti paurosi ecco ma Ducci punita
Non è questo il primo rinvio perché se ne sta andando un po'con una un passo di lumaca in questo tavolo per la riforma del welfare mi pare per questa in questa prima per l'inizio della trattativa poi si è parlato che entro maggio giù ogni o comunque si sarebbe raggiunto l'obiettivo ora se parla delle trenta settembre c'è il rischio Petta di qualcuno che in finanziaria ci si mette una delega e quindi in realtà si va dal prossima non c'è c'è questa
E quindi io credo che il governo ne debba scongiurare devo dire appunto questo documento è stato presentato contiene una frase che è apprezzabile quella che dice che il l'attrattiva dei concludersi nei tempi nei la presentazione dei documenti di bilancio per il novantotto siccome i tempi per la presentazione dei documenti è il trenta di settembre quella data ma il governo la merce io spero che la rispetta quindi
Non era un ordinamento che abbiamo se tra non c'è qui un problema proprio di metodo cioè che il metodo del tavole del negoziato sociale che dovrebbe essere rivisto rimessi in discussione secondo lei o la Concia
Stazione una procedura che continua nonostante tutto a funzionare lei abbiamo decretato che la concertazione fosse una fase nella quale ci chiarisce diretti pronti appare
Sempre al Governo la responsabilità di decidere e quindi evidente che edicole no che poi deve dare alla concertazione un valore effettivo è invece per concertazione si intende che bisogna trovare un accordo a tutti i costi
Beh questo mi sembra una diminutio della potestà del governo e non sarei d'accordo senta qual è come è attualmente la situazione economica del nostro Paese
Perché c'è questa questione del dollaro che sta andando un po'all'insù almeno negli ultimi giorni si è parlato di superdollaro qual è il limite oltre il quale si rischia di portare seriamente inflazione del nostro sistema economico
Equilibrio qual è il limite io
Non mi preoccuperei molto della situazione attuale del dollaro perché
Ma è una variazione nell'ambito di variazioni che sono prevedibili per queste grandi monete spesso quando sarebbe dollaro scendono i prezzi delle materie prime e quindi in definitiva i contenuti inflazionistici sono relativamente poco forti
Crescita del dollaro è una crescita frana nel senso del sistema economico strabiliante va bene va meglio e quindi rafforza la sua unità tassi di interesse bassi quindi non chiude sei un grosso problema il problema è un piuttosto e questa instabilità dovesse permanere in un senso e nell'altro stagionale domani scende
Questo creerebbe maggiori problemi comunque io penso che oggi come oggi non abbiamo un rischio inflazione dal dollaro sentiamo abbiano elimina un po'uno ci sarà
Hanno rischi di tensioni valutarie sui mercati dei cambi e nel sistema monetario europeo secondo lei e secondo i dati che potete avere con le previsioni che fate speriamo di no e il
Lucchini pensioni perché evidentemente ciò cui facendo in Europa già composto sottile penso che dobbiamo decidere chi entra questa questa unica e in questo punto di vista qualcuno potrà pensare che qualche per il quale non ce la fai giocare contro la moneta di quel Paese io spero che questo non avvenga dipenderà molto leggo
Le nazionalità delle articolazioni che questo non avviene e qui qui c'entra molto il problema della riforma del welfare certo eccetera ritrovare welfare per funzionare
A mettere a posto i conti degli italiani e funzionale al ritorno un sistema pensionistico
Hanno ecco e equo e che tuteli lei anziani e non tutte le giovani coppie adesso mille uno non può andare in pensione a cinquant'anni e pretende di avere la pensione per tutto il resto della vita però è anche cocente importante in questo momento perché noi riteniamo questo conto sicuramente i mercati danno un premio a questa nostra capacità e invece non lo riteniamo rischiamo di essere coinvolto in qualche tensione fra valutaria ecco ma
L'altro giorno il nato il tono questi piani alcuni Sermonti aveva parlato della questione del debito come una nuova parametro cui Rita dovrebbe stare molto attenta visti volume complessivo del suo debito esiste questo problema secondo lei no o almeno non come problema
Nuovo prima come problema perché un problema vecchio
Perché che raggiungendo faticosamente i parametri martedì sicuramente ne siamo fuori con il debito è evidente che il papà del debito contatore che non sia così determinante ma a condizione che gli altri parametri siano solidi che cominciava ad avere il debito che sta fuori misura il parametro del tre per cento del disavanzo spille
O meno precario o l'inflazione che cerca un attimino rimonta da
Perché vede il giudizio politico complessivo può variare che il problema non né tanto che nasce nuovo parametro quanto il fatto che noi avendo un parametro fuori linea comunque dobbiamo essere saldamente corre più gli altri parametri perché altri Paesi che hanno e parlando del debito in linea alle
Meno imprecisi con un altro dei parametri dicono per dire in campo della politica forte a ciascun perché si può perdere un parametro fuori linea ma non due
Poi dall'alto il problema tra sostenibilità del nostro debito queste veramente come va e come come sta andando il nostro debito i conti pubblici si è parlato del fatto che nel secondo queste l'ultima domanda che nel secolo da semestre di quest'anno i conti pubblici potrebbero in qualche modo andare un po'fuori controllo perché i tamponi che il Tesoro ammesso per la specie per i flussi di Cassano potrebbero non reggere ora vecchio
Restano clienti coerente la prima parte del novantasette è stato fatto il massimo sforzo in più bisogna anche ricordarsi che la prima parte del novantasette si confronta con la prima parte del novantasei che fu invece un paio di esplosione del disavanzo perché il governo per cedente al governo Prodi aveva rinviata novantatré molte specie che ci sono condensate nella prima parte del novantasei quindi premiamo confrontando novant'tetto dove si sono fatte puntelli a attenzioni particolari hanno spende cono novantatré e dove si era fatto invece poca attenzione a non spendere
Novantasette si confronterà con la seconda parte del novantatré e dove invece questo fenomeno è molto meno e quindi quelle riduzioni che vediamo adesso del disavanzo nell'ordine del cinquanta per cento
Rispetto all'anno precedente tenderanno probabilmente essere meno evidenti e questo significa che per la prova del fuoco del nostro disavanzo sarà la seconda parte del novantasette che dovrà e per conseguita è questo il problema principale non tanto non soltanto con la capacità del tesoro di non spendere
Cifre che sono state già imputato nel bilancio attraverso leggi perché in questa maniera si può anche aggiungere un disavanzo minore però poi si conferma già un altro degli anni successivi
Hanno crepe leggi dovranno essere applicate quanto dedotto correggendo le leggi immediata le che non ci sia successivamente la necessità di torniamo sempre al solito ritorniamo al discorso
E poi e del controllo sostanziale della spesa pubblica senta un'ultimissima domanda ma una previsione secondo lei l'Italia la fine dell'anno entra nell'Unione monetaria non si deve fare una ricognizione scenderà perché comunque lo sforzo che abbiamo fatto sono significativi e perché io voglio essere fiducioso che il trenta di settembre hanno fatto la riforma quella parte bene la ringraziamo ringrazio Vincenzo Cipolletta direttore generale di Confindustria