Il processo Andreotti e le dichiarazioni di Filippo Mancuso sul giudice Ingargiola e sulla procura di Palermo

Radio radicale siamo collegati con Alfredo Galasso coordinatore nazionale della Rete già membro del Consiglio superiore della magistratura e avvocato ha fatto ha rappresentato con la parte civile al primo maxiprocesso di Palermo avvocato Galasso lei anche un ascoltatore di Radio Radicale ha sentito le dichiarazioni in tutt'altro che tenere nei confronti delle è partito protagoniste del processo a carico di Giulio Andreotti che in questi giorni ha visto sul banco dei testimoni i fratelli Enzo e Giovanni Brusca allora andiamo per tappe sulle dichiarazioni che l'ex ministro di Grazia e Giustizia Filippo Mancuso arreso ai microfoni del collega Iezzi dice che il giudice Ingargiola è un uomo inadeguato ad assolvere gli enormi compiti che sta svolgendo come
Ma io premetto che sono molto sorpreso di queste dichiarazioni di Filippo Mancuso che ho conosciuto quand'era procuratore generale presso la Corte di appello di Roma magistrato attento prudente anche coraggioso ha detto
Una dichiarazione del genere nei confronti di un presidente di un ottimo presidente come Ingargiola che ho conosciuto in molte occasione di quello sempre apprezzato la
Imparzialità
Un sorprende non ho parole di commento ecco posso soltanto rendere qui perché mi sembra giusto una testimonianza nata dall'esperienza di tanti retrocessi nei confronti
Del presidente Ingargiola testimonianza di
Soluzione imparzialità e Teti piena lavoro che ha fatto durissimo fra l'altro in questi anni avvocato Galasso gli strali di Filippo Mancuso poi si muovono nell'intervista microfoni di radio radicale anche sul avverse
Dante dei magistrati della procura si interroga un po'con fare ironico se tra Brusca e Caselli si vedono delle differenze poi dice anche che la criminalità nel processo Andreotti è presente sia sui banchi dell'accusa che su quelli dei testimoni Qian
Nati a deporre in aula parla anche di criminali vestiti da giudici ma queste dichiarazioni si commentano appartengono proprio nonno non mi sentirei nemmeno di replicare perché mi sembrerebbe offensivo nei confronti dei magistrati palermitani
Posso dire
La gente comune
In Sicilia soprattutto in Sicilia
Riconosce
Com'è un elemento importante dell'azione pubblica dell'azione dello Stato che finalmente i processi di mafia si fanno
E ti fanno senza avere nessuna particolare preoccupazione erano
Nessuna particolare benevolenza nei confronti dei cosiddetti santuari io nel maxiprocesso nella mia arringa finale la difesa della parte civile dalla Chiesa e che ritenevo Andreotti per il quale avevo chiesto una incriminazione per falsa testimonianza
Responsabile politicamente continua a ritenerlo tale perché non intendo sostituirmi ai giudici
Il sistema di potere aveva al suo interno partite la Democrazia Cristiana come arti del mondo economico e imprenditoriale e parti però chic della criminalità organizzata lo ritenevo e lo ritengo politicamente responsabile di questo spetterà ai giudici decidere
Cioè c'è anche una responsabilità penale ma essendo così sottili confini
Non mi stupisce ha fatto ciò che ha detto Brusca rispetto a quello che abbiamo appresso e a ciò che già altri collaboratori di giustizia avevano detto io credo che il in un processo qualunque imputato detta difendersi dalle accuse
Difendersi dalle accuse significa contestare i fatti e le circostanze che sono espresse dagli accusatori spetta ai loro testimoni non diciamo tenta a reti lire il lavoro di una magistratura testata a Palermo insisto in questi ultimi anni una magistratura correttissima e finalmente
Determinata questo è ciò che la gente comune a fare penso che non ci saranno dichiarazioni improvvisate sorprendenti come quella che ho ascoltato va Filippo Mancuso che potranno mettere in ombra
Il lavoro fatto e la stima della gente nei confronti di questi magistrati ecco ieri durante il controesame della difesa di Andreotti fatto dall'avvocato Franco Coppi
Nel momento in cui il difensore del senatore a vita fa una domanda Brusca chiedendo di fare i nomi dei magistrati che sono sempre state
Segnalati o comunque hanno tentato di avvicinarli da parte di Cosa Nostra
A un certo punto è giunta l'opposizione prima da parte dei pubblici ministeri in aula e poi attraverso il pubblico ministero Natoli con un intervento telefonico un'opposizione via cavo potremmo definirla in collegamento con il capo della Procura di Palermo dottor Giancarlo Caselli questo ha fatto parlare parecchio sui giornali per questa contestazione in aula che è venuto anche da un soggetto non fisicamente presente Mancuso parla di scempio della legalità ma al di là anche delle parole usate da Mancuso lei che idea si è fatto su questa vicenda cui tra l'altro i giornali hanno dato molto rilievo
Dal quest'anno questa osservazione o questa contestazione e piuttosto curiosa nella
Bozza Boato che riguarda la revisione costituzionale
Della magistratura
Tite insiste la parte rivolti anche da parte del del Polo che ci sia un coordinamento dunque che ci sia una il vecchio del capo della Procura nei confronti dei sostituti i pubblici ministeri e dunque un processo così delicato con un sostituto si consulti con il capo dell'ufficio mi sembra assolutamente naturale direi fisiologico direi di più se accade
Frequentemente mi sentirei perfino tranquillizzato quindi non capisco il senso di questa contestazione se non il fatto che c'è stata un'opposizione ad una domanda di un avvocato sia pure
Importante abile come Franco Coppi il quale peraltro in più di un'occasione si è visto proporre opposizione dai pubblici ministeri io Stoner il processo di Perugia processo l'assassinio di Pecorelli trova difendo la partecipi della famiglia Pecorelli agronomo proprio come dire registrato nulla di particolarmente diciamo così allarmante nel fatto che un pubblico ministero si oppongono una domanda che i pubblici ministeri consulti
No prima di fare l'opposizione ad una determinata domande pare che faccia parte del gioco processuale quello francamente caduta fastidio che da da tentare un'altra cosa ed è che insomma si svolgono in Italia tanti centinaia e migliaia di procedere
Finalmente ripeto ITC
Mica si fanno i processi di mafia il fatto che ci sia un illustra imputato io credo che non posso assolutamente giustificare che ci si scateni una a Appio come denigratoria nei confronti dei magistrati stanno svolgendo con grande determinazione ma ripeto con grande correttezza questo lavoro insomma l'accusa
Il svolgere il suo compito chiunque sia l'imputato la difesa deve difendere
L'imputato come è naturale che sia in in ogni processo quello che è assolutamente impensabile che circa il doppio binario debba essere non dalla parte mafiosi ma il doppio binario debba essere viceversa in questo modo come dire praticato quello da la parte dei imputati cosiddetti eccellenti questo non non non mi sembra una porta assolutamente
Ragionevole ed è una porta da contestare anche politicamente trentatré uffici giudiziari la Procura di Firenze quella di Palermo a quella di Caltanissetta dovranno giungere a un parere Confort
Come perché si ammetta Giovanni Brusca al programma testimoniale e quindi renderlo collaboratore di giustizia tutti gli affetti ancora però la strada sembra lunga se da un lato potremmo dire ironicamente i magistrati Palermo sembrano affascinati dal personaggio dall'altro più prudenti sembrano essere i magistrati di Caltanissetta basta ricordare però
Del PM Luca Tescaroli che ha definito Brusca come personaggio destabilizzante lei che idea si è fatto su questo perché io mi sono fatta da tempo l'idea che collaboratori occorre i testimoni
Nei processi di mafia debbono essere valutati in sede dibattimentale anche in sede di indagini preliminari con molta attenzione che programmi di protezione devono essere fare impegnativi ma anche molto selezionati per quanto riguarda
Giovanni Brusca che ho avuto l'occasione di sentirlo
E qui esaminarlo per un processo di lei visione che riguardava la condanna all'ergastolo Stipe partorì innocenti per l'assassino del colonnello Russo del professore costa al colonnello dei carabinieri ammazzato a Ficuzza del mille novecentosettantotto bene Brusca
Ha raccontato nel processo di revisione che probabilmente porterà a a all'assoluzione di tre innocenti che sono stati diciassette anni ingiustamente in carcere di ha raccontato Brusca i avere partecipato egli spesso a questo agguato micidiale si è sottoposto al controesame questa volta del pubblico ministero il quale evidentemente sosteneva ancora l'accusa nei confronti di questi pastori innocenti e ha dimostrato io credo di avere riferito Tatti riscontrabili e direi perfino in larga misura documentati perfino da perizie balistiche che all'epoca furono male
Considerato e dunque è dunque la credibilità in sede processuale di questi collaboratori giustizia va valutata di volta in volta resta da vedere cioè il programma di protezione The passerà portato in relazione anche ad altri elementi e soprattutto ad uno cioè la diciamo pericolosità per Cosa Nostra e quindi il rischio che questi personaggi e loro familiari corrono
Avvocato nei processi di mafia e lei lo sa meglio di me più volte si accenna ai tentativi di avvicinamento soprattutto nei confronti dell'ex preside dell'ex presidente Akio sezione dalla Corte di Cassazione Corrado Carnevale nei confronti del quale tra l'altro c'è un'inchiesta in corso è stato chiesto pure il rinvio a giudizio se ne è parlato ovviamente anche nella dico di queste udienze dove Brusca sono stati protagonisti oggi la dichiarazione dell'ex presidente della prima sezione Carnevale dice che Giovanni Falcone per carriera sia vicino a Giulio Andreotti
Io ho litigato in pubblico e in privato con Giovanni Falcone per la sua attrice gli oneri andar via dalla procura di Palermo ad infilarsi in un palazzo che ritenevo infilo allora all'epoca il palazzo del mini spero di grazia e giustizia so quali erano le ragioni nobilissima ripeto da me non condivise per le quali Falcone aveva dei dicevo di andar lì io credo che gli sia stato fatale questo questo passo e del resto il processo che sta concludendo che a Caltanissetta lo dimostra penso trovo assolutamente non solo insultanti ma del tutto testi criteri fondamento perché conosceva minimamente Giovanni Falcone questo genere di affermazioni probabilmente è vero che in un certo momento Giulio Andreotti fece buon viso a cattivo gioco nel senso che ritenne tutto sommato comodo in termini di immagine
Adeguare sia alla decisione di Giovanni Falcone ministro della giustizia dell'epoca di assumere l'incarico direttore degli affari penale al ministero di di Grazia e Giustizia naturalmente a colui che era considerato da Cosa Nostra un punto di riferimento bene gli affari mafiosi questa cosa non è andata assolutamente a genio e da quanto sappiamo è agli atti giudiziari è stata la ragione scatenante per la paura delle ragioni scatenanti per la quale ci
è stata prima l'uccisione di prima e poi le stragi di Capaci e di via D'Amelio avvocato Galasso l'ultima domanda ieri Giulio Andreotti ha dichiarato alle agenzie ho fatto tanti errori ma con mafia Pecorelli non c'entro lo decideranno i giudici
Questo non nota esprimere nessun giudizio dal punto di vista processuale giudizio politico la adesso io e tanti altri Fort per questo giudizio di responsabilità politica fossero state presso per tempo quando c'erano cori di elogio nei confronti del
Il senatore attuale senatore
Andreotti dice letta si fosse richiesto un maggiore rigore nell'accertamento della responsabilità politica forte le cose non sarebbero arrivate al punto in cui sono arrivati non solo per il senatore Andreotti ma anche probabilmente
Per la la vampata di cofano nel nostro Paese avvocato la ringraziamo per questo contributo risentirci aveva gradazione saluto a tutti gli ascoltatori di Radio Radicale