La missione umanitaria del Commissario Ue E. Bonino in Iraq e Kuwait

Antonio Russo da radio radicale mi trova in collegamento da Brussel con il commissario per gli interventi umanitari della Comunità europea
Ma Bonino che appena di rientro da una missione di monitoraggio in Iraq e in cui appunto per verificare lo stato degli aiuti e anche come si dice l'accettazione delle varie risoluzioni fatte
Dall'ONU una di queste riguarda appunto la questione del dell'uso e della diciamo commercializzazione del petrolio solo per l'acquisto di degni di cibo e il medicinale per la popolazione ma non per altri usi quindi diciamo una sorta di embargo limitato ecco la commissaria rientrata appunto venerdì scorso e a in questo momento sta facendo una relazione finale di quelle che sono stati degli incontri ecco sentiamo appunto da viva voce quello che il una prima analisi un primo briefing di queste visita di questa visita che
L'onorevole Emma Bonino ha avuto appunto in Iraq e in cui
Ma innanzitutto è l'
Località umanitario dell'Unione Europea tanto lo indichiamo il donatore di aiuti umanitari più generoso all'interno par Iran mille novecentonovantuno ad oggi con da una cifra totale di circa trecento milioni di dollari
Lo scopo della mia vita era appunto di verificare la situazione in un momento delicato Kell ammette in opera della risoluzione tenuto poi il da parte del consiglio di sicurezza e proprio durante la nostra abilità New York è stato autorizzato il piano per i secondi sei mesi
Perché evidentemente l'applicazione di questa risoluzione porta in Iraq Paese di ventun milioni di abitanti e di cui tre in Kurdistan una cifra globale gli aiuti umanitari pari a circa quattro miliardi di dollari quindi il rapporto annuale diventerebbe che un centesimo sarebbe l'assistenza umanitaria che noi potremmo offrire Rispetto a a questo grande programma
In base appunto alla risoluzione food for oil quindi il l'obiettivo della mia vita era di vedere la l'aiuto umanitario dell'Unione Europea come deve essere diciamo ritentato poco magari prevedendo un uso vita da questo Paese non da un giorno all'altro evidentemente ma nell'ambito dei prossimi mesi è in effetti la verifica in loco intanto ad mostra due cose che l'aspettano umanitaria molto più grave e più difficile nel centro e sud Iraq che non nel Kurdistan secondariamente che e la parte diciamo alimenti Ivo alimentazione prevista come priorità in questa rivoluzione dal Consiglio di sicurezza sta posizionando da il mese di maggio relativamente bene e e quindi pasticche i nostri interventi alle nostre leggi che facevano aiuto alimentare probabilmente dovranno ristrutturare le loro energie la loro attività in altri settori magari dimenticati come priorità da questa risoluzione a scopo umanitario secondariamente che invece nella parte relativa alla medicina di base ha ricevuto da parte del comitato per le sanzioni
E da parte anche di problemi posti dall'Autorità irachena una serie di ritardi per cui in affetti c'è abbastanza un vuoto grave di elementi di base mediche iper agosto il sette break
Cosa è difficile da risolvere perché pure le nostre procedure che sono peraltro molto flessibile molto rapide però non ci consentirebbe pure se prendessi una una decisione oggetto di fare arrivare ma chi è realmente in blocco questi stock di medicine in tempo utile quindi stiamo vedendo come possiamo risolvere questo problema terza e mentre anche anche nel questa lista di priorità umanitarie stabilite per il Kurdistan da parte delle Nazioni Unite
E per il centro e sud Iraq in
Coordinamento in accordo con le autorità irachene hanno dimenticato alcuni settori molto importanti che però ora appunto non vengono affrontati approntati per esempio tutta la parte relativa allo sminamento re delle mine anti personale ricordo che appunto il nord Iraq soprattutto nel sud Iraq un paese ad altissima presenza di mine anti personale che fanno o un sacco di vittime e terzo elemento che la parte umanitaria relativa alla purificazione dell'acqua l'Iraq è un paese di grandi acque con i due grandi fiume Tigri Eufrate Madia qualche non è potabile non è molto utilizzabile
Questa parte dicevo di priorità umanitaria ancora è abbastanza indietro
E quindi i progetti che noi stiamo finanziando colonna la croce rossa al dovranno sicuramente continuare nei prossimi mesi ecco in ogni modo dalla valutazione complessiva di questa visita e che
Né con la foto funzionamento a pieno ritmo che io mi auguravo venga a partire da ottobre settembre ottobre della Risoluzione otto nove sei futuro il evidentemente la situazione almeno degli elementi i tipi vita quotidiana della popolazione
Dovrebbe migliorare coltri considerevolmente tenuto conto appunto che e quattro miliardi di dollari di attività umanitarie per un paese a ventuno milioni di abitanti sono il più grande programma umanitario credo pro-capite far solo in questi ultimi anni dalla comunità internazionale tratterà quindi di
Seguire quasi giorno per giorno l'evolversi della situazione per potere meglio aggiustare il tiro per quanto ci riguarda e potere quindi essere il più efficace possibile evitare i doppioni evitare di fare le cose che gli altri coprono e quindi continuare in termine almeno di transizione una situazione più diciamo meno generalista ecco perché gli gli milioni generali vengono coperti da istituzionalmente dalle Nazioni Unite e quindi avere una presenza più utile e più
La lettera ecco ringraziandola di questo primo chiarimento volevo sapere negli Stati del degli incontri che lei si è trovata davvero venire che primariamente con Tariq Aziz primo deputato Primo Ministro diciamo non è del il governo di Baghdad ecco lei può dirsi soddisfatta
O ci sono state anche da parte appunto del primo ministro e quindi lo stesso governo
Dell'Iraq e una serie di critiche o al limite diciamo di incertezze gli spettri dell'operatività o al limite anche dell'ICI sia pesantezza
Del del tipo di embargo insomma che si fa mirate che poi va a scapito delle popolazioni civili ma la mia impressione è che la popolazione civile copre da trent'anni editore Piemme e grande repressione
Più che del
Embargo negli ultimi sette anni dove si di dire
Ma e soprattutto Tarek capire ovviamente ha ripetuto anche a me è il messaggio che ripete a tutti i politici europei che incontra e cioè la tesi per cui l'embargo sul petrolio iracheno fa profitti solamente o utile solamente per l'Arabia Saudita come altro grande Paese esportatore
Per gli americani e per e per gli inglesi e che questo embargo invece costa diciamo in termini di perdita
Alle membri dell'Unione Europea qualche milione di dollari o tempi che già conoscevo appunto perché e pare capire la sta promuovendo e dicendo a tutti i leader europei che incontra ma questo mi ha dato anche e l'opportunità di rispondere che francamente l'embargo è stato posto nel novantuno con alcune condizioni molto precisi presso aveva evocato in particolare per quanto riguarda il monitoraggio il reperimento della troppi idonee degli arsenali di distruzione di massa che l'Iraq aveva messo in piedi con uno sforzo e con una ampiezza ineguali rispetto a qualunque altro paese al mondo e quel Risoluzione la sei otto sette del novantuno che doveva essere completate in cento giorni e sono passati sette anni e il rapporto finale dimostra i rapporti di questi anni dimostrano appunto che intanto come tutti ricordiamo la cooperazione da parte delle autorità era che ne è stata non esattamente soddisfacente in tutti questi anni il rapporto finale poi dichiara che
Mentre progressi notevoli nella reperimento e distruzione sono stati ottenuti per quanto riguarda le armi chimiche e per quanto riguarda la parte mi i per quanto riguarda le armi nucleari non altrettanto si può dire per quanto riguarda lo stoccaggio delle armi che Dio logica d'altra parte lo stesso Tare capelli abbia detto ha detto che in effetti esistono ancora dei problemi che e lo stesso definiva però marginali ora è chiaro che in termini quando si parla di strumenti di distruzione di massa il giudizio sulla marginalità e quanto mai opinabile rimane il fatto che queste erano le condizioni che erano state poste al sto la all'embargo iracheni io ritengo semplicemente che ad oggi l'embargo esiste e che e molto di più nelle mani delle autorità irachene la collaborazione piena rispetto alla comunità internazionale rispetto a questi tre elementi in particolare
Sulle ha armi di distruzione di massa che peraltro lira causato usato le armi chimiche contro i curdi come spero si ricordi nel mille novecentottantotto
Quindi mi sembra che
Ogni passo progressivo rispetto alla togliere l'embargo non deve essere considerato sulla perdita degli interessi economici dell'unione europea ma debba essere valutato in base alla aderenza e alla cooperazione delle autorità irachene rispetto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza in più rimane un problema
è molto grave basta leggere l'ultimo rapporto anche di Amnesty International per quanto riguarda i diritti umani che fanno danno atto di sparizioni torture eccetera eccetera per pensare che appunto a me sembra che è molto più nelle mani delle autorità irachene qualunque patto per effettivamente poter che la comunità internazionale possa ripensare
E ad una levata dell'embargo spesso
Certo qui sì subentra anche un altro problema almeno nel nel rapporto della vostra
Commissione che mi è stato mandato che uno dei punti per la questione sempre per quanto riguarda degli aiuti umanitari e anche la la questione turca
Di confine turco per quanto riguarda la zona curdo ecco da questo punto di vista da questo punto di vista proprietà dopo gli ultimi avvenimenti del Cattelan
La Turchia ha chiuso la frontiera in pratica o comunque nega l'accesso sul territorio turco delle aiuti umanitari ricco verso le regioni curde e quindici obbliga a un Piaggio tiri più o meno rocamboleschi e comunque molto lunga e molto complicati non è europea ha fatto parecchie iniziative sui vari governi Turchia richiamando le appunto all'applicazione delle convenzioni di Ginevra che parlano di libertà di accesso ma finora devo dire con scarsi risultati ricorrerà peraltro che a partire da settembre abbiamo visto uno sconfinamento importante della delle l'esercito turco alla cattura del picchi pecche che peraltro chiamati da un'altra fazione partito turco quelli di Barzani quelli la situazione certamente ancora di grande tensione per quanto ci riguarda rimane il fatto che quella frontiera è chiusa e che
E le pressioni i parchi e le iniziative assunte
Dall'Unione Europea ma devo dire anche dagli Stati Uniti rispetto ai vari governi turche per ora non hanno dato grandi risultati ecco sempre sottolineando perché poi la questione curda porte sembra che su una questione dimenticata se non quando succedono
Punto gravi effrazioni tanto rispetto ai diritti umani quanto Polia proprio operazioni di aggressione nel tecnico ulcera lei ha avuto dei dialoghi con mister Bazzani del partito chiede per tempo ecco vorrei sapere l'esito quali siano state anche le denunce non so forse anche delle lamentele ne rispetti di una non esaustiva
Presenza da comunità internazionale su la loro difesa dei diritti del oppure no no non abbiamo abboccato aperta questa parte
Ripeto il mio mandato è Oman e ottenuto l'ammissione in ambito strettamente umanitaria beh le due partiti curdi hanno alcune diciamo analisi in comune la prima ritengono che l'applicazione della risoluzione food for oil è troppo come dire orchestrata da da Baghdad crei Nazioni Unite ascoltano più Baghdad i loro perché chi è che qui lamentano che la loro diciamo parte è meno soltanto io e lei che abbiamo potuto avendo fatto tutto questo
Io con il coordinatore umanitario per le Nazioni Unite Staffan De Mistura abbiamo ha potuto ogni volta che si questo tema è stato proposto smentire tant'è che
In pratica la la popolazione curda riceve percentuale in proporzione novanta dollari da questa rivoluzione la proporzione la popolazione centoventuno irachene Parigi perché sessantasette quindi ma insomma erano accomunati in questa critica ambedue ritengono lettura parte ritengono che la soluzione debba risolvere con uno elezioni ma poi ambo due ognuno accusa l'altro di ostacolare il processo elettorale
La situazione evidentemente e il Perù che i cura Bertani di connivenza con il regime di Saddam e con i i turchi e l'altro accusa il Perù che di connivenza con l'Iran Toma la situazione è sempre e così complessa la la la terza commissione Mac va in moto che si riunisce ad Ankara per ora non ha prodotto grandi
Come dire grandi risultati la mia impressione che queste divisione nell'ambito delle
Dei curdi certamente non aiutano la loro causa insomma bene io la ringrazio di questa grazie rivista conferenza stampa dice tenuto insomma dalla appena del suo Rienzi
Rocca ha sentiremo un un ringraziamento agli ascoltatori di radio radicale per la commissaria Emma Bonino e le le auguriamo anche un buon lavoro buon prosegue rivive
Tali