Aids in carcere: "il caso di Renata", detenuta del carcere di Rebibbia

Ieri il tribunale di sorveglianza respinto l'istanza di scarcerazione di Renata la ragazza malata di AIDS detenuta a Rebibbia per la quale è in corso da giorni una forte mobilitazione noi ne parliamo con il deputato verde Paolo cento ecco Paolo questo questa decisione del tribunale di sorveglianza conferma un po'la decisione no della corte costituzionale del novanta cinque che ha revocato la
E due due due del novanta chili echi cosa si può fare acquisti con
Ma credo che è urgente di fronte a quella che è una dimostrazione concreta purtroppo non isolata di una vera e propria
I sia disumana il governo deve intervenire attraverso uno strumento urgente è necessario che quello decreto legge io mi auguro che il ministro Flick che abbia la sensibilità di chiamare però di far convocare una seduta ha subito dopo Ferragosto straordinaria del governo e una volta tanto anziché fare i decreti legge solo per la il prima tanto dell'economia di questo Paese che si faccia un decreto legge per l'umanità di questo Paese che appunto la condizione inaccettabile di detenzione che io non riguarda solo Renata Renata è un caso simbolo ma riguarda oltre trecento detenuti che sono attualmente malati allo stato terminale di AIDS che sono incompatibili con il carcere ma che in realtà continuano a rimanere in condizioni di detenzione sia per uno cattiva amministrazione giustizia da parte del Tribunale di sorveglianza su cui prima o poi bisognerà aprire un capitolo di tipo in questo agli stessi sia perché manca uno strumento legislativo dal novantacinque ad oggi sono passati due anni e mezzo poi giunto il momento che il Governo indichi questa priorità come una delle priorità se non si vuol parlare di giustizia da solo quando si
L'attuale dei grandi potenze dei grandi affari ecco tra l'altro come dicevi che questo non è il primo caso e
Troppo in effetti sino ad ora ci si è mobilitati per casi singoli particolarmente gravi e non è nemmeno il primo caso di un percorso terapeutico interrotto perché nel caso di questa questa detenuta era aveva comincia un percorso terapeutico dopo essere stata in un primo tempo scarcerata e poi è stata riarrestato a per reati precedenti ecco secondo te punto a parte questa questa questo decreto legge che tu indotti per subito dopo Ferragosto cosa si può fare più in generale punto per la situazione dei tossicodipendenti che molti dei quali sono malati di AIDS che sono un po'diciamo una buona parte dei carcerati nel nostro Paese l'opinione pubblica erano troppo deve sapere che
La Camera dei deputati ha già approvato un importante riforma che appunto la riforma per l'articolo seicentocinquanta del codice di procedura penale che
Torrente una regola generale
La possibilità di di passare
BTP Martina tre anni non più in condizione detenzione ma agli arresti domiciliari o in affidamento ai servizi sociali intervenendo appunto rendendo automatica quello che è la norma della legge cugini questa legge purtroppo e nata al Senato tanto da un anno ormai edilizia spetta ad altri scenari consegnare non si comprende per quali giochi interessi oppure per quali priorità questa legge venga sempre messa all'ultimo posto dei lavori della commissione giustizia Senato e su questo noi siamo preoccupati lanciano un grido d'allarme perché e fa una legge che risolverebbe gran parte dei problemi degli attuali detenuti tossicodipendente dispongono ormai una bassa agli altri generale che da tempo combattiamo sosteniamo che quella di partiche reel tossicodipendente indipendentemente dalla propria condizione di salute di malato ETF non gli ha sottoposto alla detenzione carceraria ma abbia a misure alternative e comunque sia depenalizzato gran parte di cui comportamenti connessi alla propria condizione di tossicodipendente in che non si interviene in questo modo non solo non risolviamo il problema dei tossicodipendenti in carcere ma neanche quello delle carceri sovraffollamento di cui si carne al sovraffollamento purtroppo dovuto a migliaia di detti
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Che potrebbero essere sanzionati in maniera alternativa rendendo più umana anche la vita e che invece è costretto per reati più gravi per pochi anni più pesante atto a fare parte della propria esistenza all'interno delle mura penitenziario ecco
Però io vorrei Conte un momento e per concludere affrontare anche ciò che il citato prima una problema dei tribunali di sorveglianza perché il tribunale di sorveglianza oltre chi richiamarsi alla corte costituzionale in realtà ha dichiarato lo stato di salute di Renata compatibile con la condizione del carcere che cosa pensi di quelle
Penso che Tribunale di sorveglianza c'è una figura da superare perché lo ripropongo una logica premiale lo fa con i tossicodipendenti lo fa principale con il detenuto ne dobbiamo inserire meccanismi di outcome il sumo nell'accesso a forme alternative al carcere più è alquanto discutibile anch'che un magistrato possa contraddire con una propria sentenza tecniche sono dichiarazioni di medici di sanitari della sto struttura pubblica a è il caso di Renata il caso di decine di altri e detenuti in condizioni gravi su cui istituti sanitari presenti dentro al carcere chiedono e dichiarano l'incompatibilità e poi arrivo al Maggi il prato del tribunale di sorveglianza che tratta queste pratiche anche loro oberati da un superlavoro migliaia di pratiche ogni mese sul tavolo le guardano burocrati la mente con un'applicazione tutta tecnica del diritto Nommo umane Cat non in grado di fare i conti con le stesse indicazione dei medici e poi ci troviamo di fronte
A ordinanze come quella che ha riguardato Renata che ovviamente stridono con il buon senso oltre che con la coscienza di ogni cittadino grazie a Paolo Cento grazie a voi
Grazie