Il mercato del lavoro e le norme vigenti nell'ambito dell'Unione europea: le misure per creare occupazione

Spero
Caponi di radio radicale l'onorevole Renzo Innocenti presidente della commissione lavoro della Camera
Dunque da Basilea Fazio il governatore dalla Banca d'Italia ha dichiarato che un eccessivo carico fiscale unito a troppe norme frena la ripresa economica dell'Europa ora sembra che questa de dichiarazioni rese ancora più precisa Perlita Alia dove il mercato del lavoro bloccate i presidi irrigidito da molti vincoli età da molti Lazzi umano ma al liberalizzazione di questo mercato anche tramite sia di quello autonomo che di quello dipendente
Di quello autonomo anche eliminando certi ordini che frenano l'accesso l'ingresso quindi di nuove di nuove forze del lavoro e quello dipendenti in particolar modo favorendo un dei licenziamenti più facili anche per una massa maggiore
Libertà di assunzione da parte delle aziende patente passo per quanto riguarda la questione della pressione fiscale sicuramente Fazio ha ragione è un noi viviamo in un sistema nel quale pressione fiscale
Che e dovuta ma dal la necessità di rispettare determinati equilibrio tra entrate e uscite però un appesantimento che frenato lo sviluppo tant'è che proprio in queste settimane si sta parlando della possibilità di ritoccare il prelievo fiscale per quanto riguarda il mille novecentonovantotto in termini complessivi se l'andamento bella rapporto tra il debito con dico il prodotto interno lordo seguita con questa tendenza positiva quanto alla liberalizzazione del mercato del lavoro
Io vorrei che noi tutti facilissimo un po'di approfondimento su quanto è stato legiferato recentemente nelle settimane scorse il parlamento ha dato in via definitiva al pacchetto Treu nel quale sono inserite numerose norme che rendono più flessibile il rapporto di lavoro la prestazione con l'introduzione de una delle forme più flessibili che si conoscano cioè quello del lavoro interinale lavoro o intermittente temporaneo occasionale
Credo che questi siano e insieme ad altri come la riformulazione dell'apprendistato e contratti a tempo determinato cioè sono forme più flessibili ecco
Su questa strada per coniugare flessibilità insieme però anche a diritti insomma del lavoro riusciamo a confrontarci e andare avanti bene se si pensa di chiamare flessibilità l'unica cosa e cioè la pole vita di licenziare la gente quando e come ci fa comodo su questo sicuramente no ma io lo dico perché c'è chi pensa questo nel nostro Paese e cioè la possibilità che scompaia quasi sì vincolo qualsiasi aspetto io credo che questo non sia possibile non è giusto e non conviene nemmeno al sistema delle imprese allora la liberalizzazione nel licenziamento non va bene occorre comunque regolamentarlo vogliamo ragionare di quali sono queste regole benissimo c'è disponevo ladro
Agevolarlo agevolandone i casi in cui questo è giustificato e poi giustificato accostato giustificarlo un atto nella mancanza di rapporto quindi che testimonia la mancanza di rapporto di fiducia tra l'impresa lavoratore una insubordinazione è un furto la sottrazione di informazioni e quant'altro quindi rimane in quest'area può giustificare dice sì avete fatto di una crisi che in cui versa l'azienda ecco questo già avviene oggi nel nostro Paese c'è la possibilità sia per i lavoratori nelle piccole aziende che per le grandi aziende certe le procedure sono riversi
Si tratta di rendere più agevoli queste procedure ecco però stiamo attenti a non passare attraverso una strada che veda l'indebolimento del sul del tanto del diritto come quella che crea lavoro ci sono Paesi che testimoniano che questa cosa non avviene non è così gli stessi attenti analisti della situazione americana
Pongono in evidenza come la lotta alla disuguaglianza non sia mai stato attuale come in questo momento e cioè occorre coniugare alla crescita dell'occupazione anche il mantenimento di equità all'interno di chi lavora è un elemento di attenta riflessione sia persino
Gli stessi americani che per noi in Europa con la Lista Pannella depositato trentacinque referendum di cui alcuni appunto parlarne trattano del mondo del lavoro e di una sua liberalizzazione
Anche la strada referendaria può essere un modo per aprire una discussione che comunque coinvolge sia alle aziende che i lavoratori
Dico francamente che la strada referendaria in questo campo nomadi Scevola perché
E
Così come nel nostro istituto referendario abrogare nelle norme
E lascia un vuoto legislativo c'è bisogno io ti normarlo cioè l'assenza di regole non va bene si tratta di discutere di quali regole io posso capire però il senso che viene fuori dal la
Prenda l'iniziativa e cioè quello di mettere il legislatore e le forze sociali di fronte ad un problema che poi si condivida o meno ma comunque dire bene oggi questo perno una parte ecco rappresenta un problema che è un fra eh no allo sviluppo dei sul posti di lavoro dell'occupazione cercate di dare una risposta diversa in questo senso forse si poteva fare alcune cose voleva fare alcune cose verze da quelle del referendum anche referendum e comunque sarà un'arma di provocazione chiamiamola così che indurrà tutti ad un'attenta riflessione io credo però che sinceramente
Si debba procedere in altro modo io credo molto nel confronto tra le parti sociali e quindi la necessità di affidare l'autonomia negoziale questa strada
Preferendo ma è provocazione Treviso il finanziamento pubblico ai partiti un referendum che è stata tradita
E Marco Pannella oggi e la Lista Pannella Treviso hanno ridistribuito ai cittadini il finanziamento pubblico ai partiti che aveva ricevuto cosa ne pensa e beh io faccio parte
Né un partito che alla necessità invece di vedere questo come una fonte di Finzi anzi definanziamento necessaria io li non sono contrario a regolamentare anche in senso rigido ovviamente quelli che possono essere i rapporti di agevolazione definanziamento dei da parte dei cittadini delle
Dei partiti perché ritengo i partiti una che abbiano una funzione da svolgere molto importante ovviamente Pannella a un
Concessione riversa di questo quindi le azioni che lui fa anche in questo caso dimostrano come si vuole andare con coerenza lo ammetto fino in fondo rifiutando addirittura una parte del finanziamento pubblico però qui c'è proprio la diversità di impostazione io non condivido questa questa cosa ritengo però vede che a quest'punto noi dobbiamo fare una riflessione sul finanziamento della politica credo siamo anche affidarlo ad altre strade che non si che non abbiano controlli
Credo sia però portare il rapporto fra i raggruppamenti politici dei gruppi di interessi in termini più forte di quello che c'è stata anche nel passato c'affidarlo ad una sfera diciamo completa di
Interessi sotterranei di rapporti fiduciari che passano per corporazioni per l'audience preferisco più una cosa trasparente anche se questo non è condiviso lo so data partito radicale la
Pannella però ecco il fatto che sia trasparente è condiviso Pannella sempre chiesta finanziamenti pubblici alla luce del sole beh questi sono finanziamenti pubblici alla luce del sole perché sono soli fatte con una legge del parlamento tradito il referendum dello
Da tre ebbe però si rimette in moto perché è stato ripresentato un'altra volta referendum contro la caccia se già alcuni anni fa i referendum i cittadini in qualche modo l'avevano respinto non andando a votare sono cose cicliche che avvengono ogni tanto si ritorna Pa
Guarire le solite cose va bene grazie arrivederci ringraziamo l'onorevole Renzo e ne senti presidente della Commissione lavoro Camera dei
I microfoni di Radio radicale il professor Nicola Rossi economista e coordinatore del gruppo di lavoro per la riforma dello Stato sale una Basilea pazzo il governatore della Banca d'Italia ha dichiarato che è un eccessivo carico fiscale unito a tappe norme frena la ripresa economica l'Europa questa sembra ancora più valido per l'Italia dove il mercato del lavoro è bloccato e irrigidito da molti mi inquieta molti lati il lavoro chi ha già un lavoro a pagare quasi a una categoria di protetti viene garantito chimica fuori da questo mercato è un po'fa parte la categoria dei dimenticati
Cioè cercare di liberalizzare questo mercato sia il lavoro autonomo favorendo anche un certo tipo di licenziamenti Pera dare maggior possibilità di assunzioni
E il mercato autonomo quelli sul quello dipendente quello autonomo invece eliminando certi ordini per favorire l'accesso alle libere professioni può essere una strada certamente più ci sono ad un po'più inflessibili cambi
Ma non è che la flessibilità risolva tutto il problema del problema che avremo di fronte più serio negli anni a venire che sostituire il concetto di stabilità il posto di lavoro con quello di occupabilità del lavoratore dobbiamo avere dei lavoratori in grado di passare da un lavora all'altro con maggiore facilità anche significare sì è vero che vogliamo un po'più di flessibilità al mercato del lavoro è vero anche che vogliamo molte più investimenti in formazione capitale umano per permettere le persone appunto di spostarsi all'interno del mercato del lavoro
Movimento dei Club Pannella depositate dal dodici di giugno che è partita la raccolta firme verrà trentacinque referendum di questo pacchetto di trentacinque referendum alcuni riguardano il mondo del lavoro sui quali su alcuni di questi anche la Confindustria ha dichiarato la propria disponibilità o comunque un accordo su questi referendum
Alcune appunto riguardano l'eliminazione di di certi ordini professionali e altri in particolar modo riguardano la liberalizzazione per lavoro part-time di quello a domicilio e di quello dei contratti a tempo indeterminato in modo che sia più il lavoratore con il datore di lavoro che sia coordinate a secondo delle proprie esigenze il referendum è la via referendaria può essere attuabile per questi per i temi del lavoro
Semplicemente no significa veramente non capire che è una riforma è qualche cosa composta di tanti tasselli ognuno dei quali deve combaciare con gli altri Levak pensare eliminando una norma cassando una norma di poter fare una riforma marchiata dal lavoro si
Oramai ventuno non conoscevo semplicemente il mercato del lavoro e della ma fu nel referendum male creare comunque una discussione tra il cittadino il legislatore su certi temi anche economici ai temi del lavoro perché non può essere fattibile che poi sia Livia Turco e il parlamento poi ma arrivi ripristinare certe leggi seguendo anche quella che è l'indicazione del referendum o no questo è un discorso che
Più ampia diciamo io collegio l'adozione di referendum ad alcuni momenti importanti nella vita in questo Paese il l'aborto il rettore il divorziato Silvia credo che sostituirsi alla agli organi della democrazia rappresentativa invece in argomenti che richiede no una visione complessiva come può essere per esempio la riforma mercato del lavoro lo stato sociale sia veramente pensiamo non ho parole
Alcun referendum ma sembra sempre quelli passati quelli più belli uno passato del novantatré era quello sul finanziamento pubblico ai partiti
Oggi Pannella che era sempre stato contro questa nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti ha ridistribuito ai cittadini il la propria quota di finanziamento una sua opinione perché io sono a quelli di Treviso
Iniziata da tre edizioni va bene allora aspettiamo
Allora è d'accordo con orrenda reati perché credo che bisogna stare molto attenti a non rendere mai buffonesca alla democrazia è un pericolo gravissimo secondo me
Eppure sembra che comunque i cittadini che sono andati a ritirare questi di questi soldi queste cinquanta mila lire abbiano capito il significato del gesto programmi simili gesto non è ben chiaro quale fosse il problema è la residua restitutio
Ma i cittadini e veramente ancora una volta una semplificazione che denota semplicemente che non si comprende il problema bastava restituiti alla Casa dello stato maggiore c'è problema
Grazie a voi ringraziamo il professor
Per Renzi Nicola Rossi economista e coordinatore del gruppo di lavoro per la riforma dello stato sociale