Iscritti ed elettori viene Scudocrociato sia tra gli italiani la convinzione che la novità potesse essere apportatrice di consistenti vantaggi per la vita democratica
Per attuare anzi per attenuare le riserva
Per accrescere il consenso per consolidare la novità il segretario politico della DC contava sullo svolgimento rasserenato del dialogo parlamentare
Sull'in più Chirizzi del dialogo interno a ciascun partito
Sullo scambio di approfonditi pare fra gli iscritti essi ottenuto della Democrazia Cristiana
Perciò si propose di accresce
La capacità propositiva la presenza operante della Democrazia Cristiana
All'intento di concorrere con successo a garantire all'Italia libertà democrazia mezzo efficace della spiccato successe
Moro ritenne dovesse essere quello di richiamare una particolare attenzione
Sull'evoluzione della società e sugli i temerari perché in essa avrebbero potuto prendere le diverse forze politiche
Il che avrebbe dato mo'
Di mantenersi e restare in condizioni di adeguare le scelte e le azioni nel partito di maggioranza relativa all'evoluzione in corso della società
Tra gli atti promossi ha detto Fini nel modo se ne devono segnalare in particolare il e proprio dopo la scelta politico parlamentare della costo sessanta quello del dialogo congressuale del sessantadue e la susseguente nuova decisione politico parlamentare prese subito
Sussidiari agli ultimi a gli ultimi sviluppi debbono ritenersi i convegni di San Pellegrino
Il primo si verificò nel settembre sessantuno
Cioè un anno dopo la costituzione del governo delle convergenze parallele
Il secondo nel sessantadue sei mesi dopo la scelta congressuale il terzo nel sessantatré
Per rallentare il treno che i risultati elettorali della primavera avevano posto allo svolgimento politico previsto Adamo
Non a caso fu il terzo convegno di San Pellegrino che appena concreto la via ai governi di centro
Il sopraggiungere negli anni settanta
Delle intermittenti crisi dei governi di centrosinistra a prossimo al momento in cui fu prospettata l'avventura eventualità di un passaggio sperimentale di nuovo tipo
Cioè quella della solidarietà nazionale cercata anche a sinistra oltre il limite della partecipazione socialista conseguita nel decennio precedente
In vista del nuovo esperimento come ebbe a riferire in uno dei primi Consigli nazionali degli anni ottanta Aldo Moro mi parli solo la sua convinzione
Che nel mille novecento ottantadue o subito dopo la decisi sarebbe trovata davanti a un confronto assai decisivo va ricordato della politica italiana la lunga tragica agonia che Aldo Moro sopporto fino al supremo sacrificio appena concluso il nove maggio settantotto ha portato l'indimenticabile amico a constatare dal cielo nel corso del proprio pensarci
E noi tutti ad affrontarne il verificarsi
Dai gravi dei gravi effetti in corso senza più basso
Così dopo la sofferta esperienza della solidarietà nazionale si sono susseguiti altri tentativi per riutilizzare lo schema delle convergenze fra tutti o parte dei cinque parallele di volta in volta disponibili con o senza Presidenza del Consiglio democristiana però senza risulta completamente soddisfacente
Frattanto la Società mondiale quella italiana compresa ha proseguito in una produzione tra talora sconvolgente rispetto alle tradizioni alle istituzioni ma i comportamenti alle ormai preannunziato inattese in ogni campo turbate da consistenti i timori di finali catastrofi della sconsiderata corsa aria
Residue speranze sono alimentate per noi cristiani
Ravvedimento I Humanity ottengano misericordiosi divina protezione e per tutti
Sì era il sopravvenire tra i giovani di animosi costruttivi impegni sia dalla ricerca in seno alle forze politiche di efficaci rimedi a ciò
Questo ultimo giudizio riguardante ciò che però promozione della dirigenza e per impulso di base può avvenire in seno al partito della Democrazia Cristiana
E tra le iniziative a tal fine propizia può annoverarsi anzi devi annovera
Anche l'odierno convegno che aprendosi in San Pellegrino quote nominarsi quarto della serie ultraventennale dei tre precedenti
I fatti che hanno suggerito l'odierna ripresa consentono di presentare non come una celebrazione di precedenti iniziative ritenuta del resto ritenute del resto tuttora benemerite ma una continuazione di esso abbiamo da me oggi lo svolgimento non possiamo non presenta
Anche come una conferma nostra gratitudine per tutto quello che Moro frecce per il nostro partito
Con ciò dimostrando che vale la pena anche con grandissimi sacrifici attenersi all'impulso dell'ispirazione cristiana
Che chiede di partecipare garantire al nostro popolo crescita civile sviluppo umano giustizia evangelica Pacis
Il che
L'alto maestro di vita che onoriamo
Cercò di realizzare con questa riunione che noi continuiamo e con la specifica lezione che ci impartì il sedici settembre sessantuno presentando il primo convegno di San Pellegrino quale un dialogo da svolge sue parole in spirito di assoluta libertà
Con serenità e spirito di unità
Per discutere i problemi della carrette Rizza azioni ideale del nostro partito
E approfondirne le ragioni della nostra presenza e approfondire le ragioni della nostra presenza nella vita sociale e politica
Per illuminare e rendere più reti ed efficace la nostra azione
Per saggiare costruttivamente fino a quel punto il cammino percorso abbia rappresentato uno svolgimento coerente continuo di quelle promesse ideali sulla base delle quali in solidarietà d'intenti
Con quanti credo nella validità dell'idea cristiana nella vita sociale abbiamo affrontato diceva Moro la nostra le battaglie
E possiamo trascurare realistico richiama nel secondo convegno fatto da Moro ad una situazione che potrebbe dirsi quella in cui ora ci troviamo Moro disse allora con questo nuovo convento sua parola la Democrazia Cristiana ritenuta spesso invecchia e meritevole d'essere messa ai margini
Deve dimostrare capacità di conoscere e approfondire
Le esigenze nuove per poter continuare ad essere protagonista della storia avvicinandosi Abu Omar attiva comprensione della realtà
Nella quale sulla quale operare con coerenza ideale contro il partito proseguiva Mauro potrà dimostra di non essere vecchio e superato
Ma giovane capaci di corrispondere alla realtà conservando attitudine al rinnovamento delle istituzioni
Che la società nuova richiede e disponibile il partito a una problematica apertura sulle forze politiche capaci inutile collaborazione democratica nell'interesse del Paese
E quel discorso di Moro si concludeva con la seguente conclusione
Non ci sono solo le novità politiche ad affrontare ma vi è anche l'approfondimento delle grandi forze ideali che ci consentono di operare efficacemente nella verità
Da qui esce un nuovo orientamento del Parlamento un discorso sull'adeguamento delle sue strutture alle realtà nuove più vive che ci stanno davanti
E che sarà sviluppato nelle sedi proprie ma da qui esce anche aggiunge una più intensa meditazione in vista dell'attività politica da svolgere nell'interesse del Paese in un quadro più generale
Che guarda la società italiana
Nelle sue componenti ideali e nei valori più profondi messa si sono
Come aveva previsto Sky nella sua relazione il convegno del sessantuno gli anni difficili sono due parole non erano finiti
E quindi difficile quindi le riflessioni ripresero rivolgendosi nel sessantadue all'eredità storica
Alla struttura sociale culturale e religiosa economiche alle mutazioni della società italiana ed invece degli atti di quel convegno
Le prime delusioni succedute l'elezioni del sessantatré impatto delle scelte congressuali dell'anno precedente portarono Moro a promuovere ad aprire il tredici settembre il terzo convegno l'articolata nuova riflessione
Doveva comportare quanti malgrado tutto conservavano la convenzione
Che notevole misura la sorte della democrazia italiana dipendeva ancora parole primo
Dalla forza unita consapevolezza intelligente penetrazioni del democristiani recenti di senso di responsabilità
Ma ricchi anche di reale libertà di movimento
E per accuratamente definire questa libertà al terzo convegno fu assegnato il compito di dialogare sullo stato la democrazia
E i partiti con particolare attenzione l'ultima giornata
Su quello comunista
Concludendo il terzo convegno il sedici settembre Moro disse
è una pericolosa illusione
Quella che vede la garanzia delle istituzioni e della pace sociale politica in una democrazia cristiana chiuso addormentati
Rivolta al passato
Estranee vivo moto di rinnovamento e di progresso della storia contemporanea
Una siffatta dici in una tranquillità inganna Trichet non durevole preparerebbe al Paese il più amato
Attenzione intorno a noi vorremmo per ciò che forse non espressione di un'assurda e perniciose illusioni
Ma di una illuminata fiducia in un partito coraggiose dopo Eros quali tempi che non sono di ordinaria amministrazione ma di ardita costruzione ormai richiede e continuava timidezze da un gusto a visione delle cose sono dunque inammissibile
Sono richiesti lungimiranza e senso di responsabilità non siamo un partito meschino e chiudo ma non siamo certo a certamente un partito di avventura
Il nostro senso di responsabilità e oggi quale era ieri ed è tale che oggi come ieri ci consente di guidare un grande moto storico di rinnovamento
Di affermazione della dignità di espansione della libertà e di iniziativa politica di redistribuzione secondo giustizia di ogni ordine di bene di approfondimento della vita democratica
La rilettura delle considerazioni con le quali Aldo Moro apre il primo convegno di San Pellegrino
E concluse il terzo mi è sembrata la migliore succinta indicazione orientativa per i nostri lavori
Nelle ultimissime parola poc'anzi letto Moro esprimeva anche un grande ostici
Con il nostro odierno chiaro cerchiamo di dar prova quindi di persistenti attenzione a alla lezione altissima di Aldo Moro
Di apprezzamento riconoscente a Ciriaco De Mita che ha promosso questo quarto convegno Giambattista Scaglia che la organizza di piena nostra disponibilità di buoni cristiani e sinceri democratici asservire Rita specialmente in questo momento biografo difficoltà
A questo punto quindi raccordo le vigne nel programma dei nostri lavori o morente amento dei presenti prima di passare al vero e proprio
Piano e tra di noi deve intercorre oggi continua questa nostra riunione
Con una rievocazione
Di ricordi su Aldo Moro che faranno gli amici nello Oscar Luigi Scalfaro Leopoldo Elia Roberto Calia
Angela contenti Renato della sei dopo questi ricordi e rievocazioni alcuni dei presenti allora non cedere la parola naturalmente la parola sarà concesso domani mattina
Cominceranno i due giorni ultimi del convegno riservati alle idee Problemi di San Pellegrino dopo vent'anni e in vista del prossimo futuro
E mercoledì cinque settembre particolarmente alle nove Achille Ardigò
Ci parlerà della società degli sviluppi a cui essa è sottomessa seguirà discussione credo allora fino all'ora della colazione nel pomeriggio
Alle quindici e trenta Beniamino Andreatta ci parlerà invece dello Stato della economia e delle prospettive connessi con seguito della discussione
In quella nella giornata di domani sono previsti tra gli altri gli interventi del vicepresidente del Consiglio dei ministri Arnaldo Forlani e degli onorevoli
Può darsi che nella giornata di domani se i lavori lo consentiranno si possa a passare anche ad ampliare i discorsi che di regola
Sono previsti per il giorno sette settembre
Alle otto e trenta però giovedì sette settembre ci ritroveremo al Tempio dei Caduti per una messa in suffragio di Aldo Moro di tutte le vittime del terrorismo
Alle nove e quindici qui ancora
Scaglia parlerà della politica e del centrosinistra
Onorevole Mino Martinazzoli della leadership lender cheerleader CP reale degli ultimi decenni
Seguirà oltre che gli interventi seguiranno altre degli interventi degli amici che lo chiederanno come nelle giornate precedenti le conclusioni
Nel nostro convegno che ci farà esporrà
Desiderare generale ma anche per sulla
Decisione consenso l'onorevole segretario politico del partito Ciriaco De Mita gli ho risposto il programma cerchi ciascuno parlo ai coloro che si sono già sono stati invitati come relatori o interventori ufficiali gli altri precederanno la parola contenere i loro interventi portandoli su considerazioni più concrete possibilità a limiti consentiti per il rispetto dell'orario del programma che ci siamo
Così premessa LaFee siano illustrazione sintetica della fisionomia del nostro convegno comincio col dare la parola invitandolo a venire la tribuna all'onorevole scaltra
Presidente si potesse iniziare con una
Ho sentito io purtroppo
Il lavoro proposto non potrò fermarmi anno sabbatico che avete pensato a una messa
Posso chiedere che tu dica sacerdotesse la civiltà in onore della Madonna anziché se in questo suffragio ci sembra che riduca la misericordia di Dio dopo tanta sofferenza ad Amanda condannata quelli che sono giunti nella gloria e anche di noi che siamo qui che facciamo coda non avendo urgenza
Nelle
No Marcello chiaro
Volte per via della direzione dei culti e devo dire della Direzione generale dei culti che tu sai c'è ancora il ministero in attesa di tramonto ma c'è ancora competenza diretto chiedo scusa preside
Contrassegno nella compromessi continua
Giovare estesa il ministro
Non è facile o
Anche solo
Il ricordo
Non è facile
La stessa meditazione
Che pure assai più si addice
E per il tour binarie del tempo e delle umane cure
Sul mio tavolo inquieto
E se un pensiero mi sgomenta e mi conforta insieme
E che proprio quel tavolo fu di De Gasperi
L'inedito
Io ho creato con le grandiose scelti ancora oggi essenziali
Di la sua fede intemerata si traduce in operoso se lo dice con gli altri
E non è facile
La intense emozioni nel ripensare tante volte
E contingenze diversi
All'uomo che oggi oggetto del nostro di Cordova tecnico
Che vuole essere degli eroi
E Amoroso insieme
No non è facile
Ma ho tentato di rivivere così come ho vissuto i tempi del lavoro a lui vicino
E come vicepresidente
Del gruppo parlamentare della Camera Luís presidente
E quelli di sottosegretario alla Giustizia lunghi ministro
E quelli di ministro lui presidente del Consiglio
E poi in molti incontri
Fino all'ultimo
Poco prima della tragedia più odioso di le mie preoccupazioni i miei timori le considerazioni tanto pensate che mi lasciavano non convinto
Della scelta politica che poi fu compiuto
E risento le sue risposte
E i suoi silenzi medita e il suo ascolto attento e il grande rispetto per il pensiero altrui anche se non lo lasciava convinto
Non mi sento in aula
Nella vivace
Quasi insolita oratoria combattiva nella difesa di un amico e più ancora di tutta la Democrazia Cristiana non ci lasceremo processare sulle piazze
Lo risento nei colloqui Sereni che toccavano il tema profondo della famiglia
Dolcemente
Dedicata mentre
Amorevolmente sentito e vissuto
E ancora sereno e fermo nella precisa valutazione degli uomini
Vigile suoi pregi di ciascuno ma attento e coraggioso
Nella diagnosi sull'i limiti e difetti e vizi e poi disposto sempre ad accontentarsi nella collaborazione puntando su ciò che è positivo e partito
Lo ripeto in chiesa al mattino
Nel silente colloquio con Dio
Riservato nel suo credo religioso per non apparire per non pesare sugli altri lasciando
Secondo uno splendida frase che De Gasperi scrisse a me
Che d'eloquenza dei fatti tradisse la sorgente
Del nostro umanitarismo e della nostra socialità
Ho ripensato tutto questo
E altro ancora
Rivedendo rileggendo
Alimenti tanto gli editoriali di modo sulla rivista Studium
E ne ho tratto spunti di grande interesse per contemplare è il termine esatto
La ragione profonda la radice la ispirazione vera della sua presenza della sua opera della sua testimonianza
Non so dunque si saprà trasmettere la sostanza dei miei pensieri dei miei ricordi delle mie meditazione
Sento che dobbiamo invocare lo spirito di amore perché nulla fatta per tutto
Innanzitutto non siamo chiamati a un convegno di ammiratori di uno
Lui nella luce che non tramonta non lo vuole
E chi lo ha amato
Cerca ben altro in più
Ogni uomo infallibile di ogni espressioni azione dell'uomo è opinabile lui era lui vivente lo ebbe un nella gloria
La gloria
Quella vera che non subisce gli attacchi del tempo
Egli alterne vicende del pensiero umano
La gelosia che al di là della fallibilità umana perché nasce dall'amore
Un altro pensiero
Non serve a nulla
Ricordare
Commemorare anche medicare sulla vita di un uomo che ebbe spicco singolare fa Giupponi
Non serve a nulla se non se ne trae motivo di esame di coscienza
E tipica per noi per ciascuno di noi
E impegno questo è responsabilità e giustizia e giustizia come ricambio di turno a chi ha lasciato in in eredità il dono di sé
E da ultimo
Nulla è verità assoluta nella vita politica nulla ma vorrei che tentasse i modi scrutare nel fondo il suo pensiero il suo animo
La sua ricca
Scrutare più scura mediatici le ragioni profonde fine dei re che animarono la sua parola chi dietro la forza ai suoi atti
Le intenzioni
O le intenzioni sono distratti Attilio che scruta i cuori certo
Ma anche l'uomo può indagare
Però scorge alle e superando le Sterna manifestino manifestazione sempre opinabile
Raggiunge della ragione il respiro il palpito nascosto che al di là e prima di quell'atteggiamento nella motivazioni profonde
Nell'anima
Allora forse dissentendo su un'impostazione di una scelta e conforto rasserenante scoprire quest'anima delicatamente nascoste Thorvald limpida illiberale
Da qualsiasi punto di vista da qualsiasi visione critica ma si arriva da qualsiasi Banco di opposizione anche ostinata ma leale
Le ragioni profonde del suo pensare del suo agire appaiono incontaminate
E dunque
La sua fede democratica e anzitutto fede nell'uomo
Questa visione umana e perciò cristiana che pone l'uomo al centro della realtà l'uomo che prima di ogni comunità di ogni Stato l'uomo che Genna dallo Stato
E lo genera solo
Perché se a Roma l'uomo
L'uomo dunque il punto di partenza e di arrivo di ogni concezione che non voglia essere anti umane
O persino in una
L'uomo con l'avventura misteriosa dolorosa esaltante della sua vita con intelletto e volontà capaci di tendere al vero e al bene
E pur tante volte distratti per debolezza o per miseria da qui Fini
Lontani da essi o addirittura da essi devianti o contrastanti
Fino a cadere nell'errore nella falsità
Fino a cercarli questi fini perverso fino a farli legge della propria
Eppure l'uomo nell'ordine della creazione e fatto piedi vero e piedi bene
Ecco l'uomo circondato da tanto male da sofferenza dalla morte cerca la liberazione ma si accorge che la prima la vera l'unica dichiarazione denso di luglio
Se l'uomo non delibero dentro ogni libertà e solo proclamazione
E se veramente libero ogni schiavitù ogni catena che viene dal di fuori non puoi toccare la sua libertà
E ora lascia adotta una tecnica ecco le sue parole
Noi sentiamo il peso grave di mille oppressioni e la ferocia di questa storia umana senza umanità ci proventi in una morsa alla quale non è possibile sfuggire
Per liberarsi dal dolore gli uomini ne moltiplicano all'infinito la tragica esperienza
Siamo tutti in attesa di una liberazione in questo mondo cattivo noi Asteria aspettiamo una liberazione tanto
Non possiamo essere liberati del mondo se non ci liberiamo da noi stessi ma chi cicli per Avatar noi
Attendiamo di essere svincolati dal mondo e di ritrovato della nostra anima
Anche il dolore
Che ha accettato e tradotto in amore
Promuove la libertà dello spirito
La più grande delle libertà quella che al vertice della piramide anima e rende buone tutte le ansie e la libertà interiore che pone l'uomo in purezza di fronte attivo
A se stesso ai fratelli
Quella che esclude egoismi e feroce terrori e miserie quella che conserva sempre una rissosa per superare i dislivelli paurosi della ditta questa e la libertà di infiniti
Era il mille novecentoquarantacinque
Trentatré anni dopo
Ogni parola
Diviene tragica realtà
La parola
Si è fatta carne e si è fatto a Martina
La liberazione
Il male contro l'uomo e il sacrificio che redime
Viene fatto di sentire l'eco signorine delle parole del Cristo
Beati i miti
Posso dichiarando la casa
Ma l'impegno è di ciascuno pesa e impegno ogni uomo e lo impegna in proporzione dei talenti delle responsabilità mi impegno soprattutto a confronto con la verità
E ancora a luglio
Il mondo intero ed il nostro Paese sono a una svolta di storia
Ciascuno di noi e Atum svolta attenda su questo
Noi non abbiamo avuto sempre continuamente coscienza piena di noi del nostro dovere di purezza di libertà e di indipendenza
Siamo una cosa sola a patto che siamo tutti liberi e puliti
Disposti soltanto all'ossequio della verità che è tutto all'ossequio del che irrita che
Tutto è ripetiamo rinnovarsi per essere liberi e puliti piegarsi alle esigenze della vita per essere se stessi e soltanto se stessi
Anche qui l'uomo
Anche qui ciascuno di noi quante volte siamo stati o siamo alla svolta della nostra storia
Anche quotidianamente
Come si esce da questa svolta
Quale può essere il metro il punto di riferimento per non fallire
E se per il solo la scelta Bernardini Rita
Ti sposti soltanto all'ossequio per la verità che è tutto ossequio
Non è solo cercato la verità
Non è solo conquistarla non è solo possederla e farla propria e credervi con devozione fiducia con amore
Ossequi reato dell'intelligenza e del cuore
La verità merita tali ossequio perché e tutto
E i consumi Veritas e il tutto
E qui lo ricordo di un eccezionale documento del pontificato eccesso di Paolo sesto ai Vangeli Nunziante
Ricordate
La verità non basta a testimoniare
Dei essere proclamate
Occorre proclamare che Cristo il Figlio Cittiglio
Ed ecco ancora questa liberazione continua che è un rinnovarsi per essere liberi e puri per essere se stessi
Un lavoro di ogni giorno
Che vuole eliminare le scorie che vuole rivedere della dice che sì per corre
Richiede fedeltà all'uomo alla sua dignità ai suoi valori
L'uomo
La verità
La libertà
Se dunque l'uomo vive il suo ossequio alla verità che è tutto l'uomo alto alla pienezza della libertà
E qui si inserisce
Un punto essenziale e delicato
La politica
Essenziale per la diversità
Ma
Ecco
Nel tratto dal titolo al di là della politica del quarantacinque
Vi è la soglia inviolabile dello spirito umano il quale conosce gli eroismi della vita morale le creazioni fantastiche lesta signor religiosi gli ardimenti e del pensiero
Bisogna che la politica si fermi in tempo per non guastare queste cose bisogna che essa lasci all'uomo il possesso esclusivo di questo suo mondo migliore intimo ed originale
Perché senza politica senza sana e libera politica manca l'uomo l'ambiente nel quale costruire il suo mondo manca la libertà necessaria FIAT avesse dedicato
E il tema della politica che deve essere per l'uomo
Ma se la politica vuole essere tutta la vita
Se è una sola e sia pure essenziale libertà lavora per esaurire le altre
Più vere sostanzialmente costruttrice uomo è finito
E la vita e arde la sua chiarezza e ricchezza
L'esercizio dell'attività politica e fecondo a patto che sia servizio della causa dell'uomo
Il nostro diritto il nostro dovere di tornare uomini
Poiché appunto l'umanità ci fu tolta
Di rivendicare insieme con il precluso l'esercizio della responsabilità politiche l'adempimento indisturbato della nostra vocazione umana
Nell'ordine naturale e soprannaturale
Dobbiamo avere il coraggio di essere in un tempo fatalmente politico più che politici cioè pienamente eternamente uomini
Ma per essere uomini capace di servirsi della politica e idonea non esserne travolti nei a usare della politica a danno dell'uomo essenziali sono i valori dello spirito
Essenziale l'amore
E ancora Luigi la più grande opera sociale quella che ha la sua radice nell'intimità dello spirito
Noi dovremmo volere una totale rinnovazione degli spiriti
La quale mostri che nel profondo dei nostri cuori c'è il desiderio vivo la volontà ferma che tutti possibilmente diventino capaci di essere in pieno protagonisti della storia
Allora è tutto l'uomo che deve liberarsi
Che deve impegnarsi che deterrà innovarsi per essere se stesso
Però sapersi donare al servizio dell'uomo
Dunque dall'uomo completo dall'uomo integrale nasce per l'uomo la democrazia
Questo modo di vita di una comunità di uomini dove ciascuno possano liberamente esercitare i propri diritti e dove ciascuno debba
Debba adempiere ai propri doveri
Qui emerge vivissima la responsabilità dei cristiani
Il traguardo
Dal pezzo s'di democrazia integrale del quarantasette
Sarebbe colpa grave per i cristiani creati il mito della democrazia politica
La quale la premessa indispensabile la base del sistema ma non è tutta la democrazia
Che regime di libertà non solo Maggi umanità ET giustizia
E attenzione queste frasi
La sorte della democrazia e nelle nostre mani
Che essa si saldi non solo ma si consolidi e si sviluppi dipende da noi
Dalla nostra fiducia
Dalla nostra lungimiranza dalla nostra fortezza dal nostro spirito cristiano
Senza la decisa volontà di tutti i cristiani che senta non lo sviluppo democratico coerente alle garantite cristiane di dignità umana e di fratellanza resta aperta una breccia nella linea difensiva della democrazia
Per la mancanza di uno dei suoi frammenti più efficaci
Giova soprattutto fate un severo esame di coscienza
Per scoprire quanto è mancato da parte nostra di fiducia e di collaborazione perché la democrazia si consolidasse ed entrasse prima che nelle leggi nel costume come ordine rispetto e solidarietà
Se questo sistema democratico non sapremo all'accordarlo con un uomo integro
Se questa democrazia Vesta strettamente politica angusta mente politica
Questo raccordo con l'uomo che per il cristiano dal giorno essenziale di accettazioni diventa estremamente difficile
E dove pure risultasse stabilita
Si rivelerebbe effimero e poco costruttivo
Senza che diventi sociale
La democrazia non può essere neppure umana finalizzata l'uomo con tutte le sue risorse e le sue esigenze
E tutto questo nel pensiero di Moro già allora
Poi chiede un'azione immediata tutto questo è urgente
E questo è d'ambito Menzio Lovato reggente in un'ora di decisioni estreme occorre un'azione concreta ed risolutive e qui presente taluni tipiche tentazione per i cristiani che sono vivi in ogni momento
La fede poi non dovrebbe essere incapace di queste prove
Il lavoro interiore profondo non è né negato né rinvia
Qualcuno pensava specie i primi tempi chi si immerge nella politica come cristiano come fa pensare in qualche modo alle esigenze di una vita interiore il lavoro interiore profondo non ne ne negato mi rinviato esso si compie con il suo ritmo silenziosi ed efficace
Mentre sulla scena del mondo con lo spirito dell'interiorità cristiana noi prendiamo decisioni immediate più d'un azione che non potrebbe subire neppure io l'invio di un istante
Altro interazione non possiamo gettare tutta sugli altri la responsabilità di questo stato di cose esempio ci nemici di un mondo nemico
Se noi per primi non sappiamo capire compatire amare come siamo facili tutti alla condanna
E ancora come ci piace Stuani Arci dal nostro tempo tarda i cristiani mille novecentoquarantacinque credo che sia aggiornatissimo
Come ci piace Stuani Arci dal nostro tempo per scuotere da noi pesanti e fastidiose responsabilità
Non amiamo il nostro tempo perché non vogliamo fare la fatica di capirlo
In questo emerge l'impetuoso di nuove ragioni di vita in questa fresca misteriosa giovinezza del mondo
Ed ecco allora le risorse
è un uomo spirituale
Nel tratto il nostro tempo sempre del quarantacinque
Il nostro cammino è più lento e difficile
Una rinunzia momentanea
Può essere una grande tattica di combattimento
La pazienza
La misura
La serenità
La buona fede
La povertà dello spirito
Il lavorare in profondità con lo sguardo rivolto lontana sono le risorse dell'uomo spirituale
Il quale crede nella ditta
E lana
Di questa fede
Di questo amore soprattutto noi abbiamo bisogno un bisogno urgente
Ma questo lavoro trova fatiche
Stop sconfortanti sola scoraggiamento ne trova fuori di noi
Certamente il guardare lontano ed anche intorno a noi non esperienza tale da rassicurarci rovine miseria in sincerità
Decadenza e stanchezza in tutto e in tutti ma vi sono ostacoli indoor ma forse guardate noi può darci un senso maggiore di pace di fiducia
Purtroppo no
Se siamo anzi sinceri con noi stessi
Dobbiamo riconoscere che la radice vera di questa diffusa inquietudine che pesa su di noi e toglie il respiro alla ditta e proprio nella nostra anima
Ma rimane il pericolo per noi cristiani
Che non sappiamo cogliere l'essenziale che assorbiti dal fare distinguiamo innovi la fonte che alimenta lo spirito
Lo spirito della pace
Il nostro mondo i cristiani del nostro mondo combattono più di mille cose meschine e accessorie
Trascurando le grandi e decisive
Adottando una tattica cauta e furba di schermaglie politiche
Mentre riposano nella può pezza spaventosa di una ditta privata è essenziale che chiamano pace
E noi
Di fronte a queste considerazioni e io
Lo spirito della pace scrive muove spirito di lotte di conquiste
La pace che un tutt'uno con la verità verità operose creatrice di intese non è un dato Esterno al quale si possa comodamente aderire e occorre iniziative spirituali
Di fronte ai grandi problemi del momento le possibilità e conseguentemente la responsabilità del cristianesimo sono immense
Il richiamo ai due diversi piani sui quali opera il cristiano quello della politica contingente e l'alto proprio della spiritualità cristiana
Ed è ugualmente frequente imperativo è un richiamo al dovere di essere presenti in entrambi gli ordini secondo il carattere tua più di ciascuno
Ma con quei legami quelle interferenze
Quelle coordina azioni che corrispondono alle esigenze essenzialmente unitaria della personalità umana
Abbiamo l'impressione che se non in teoria e in pratica ci sia un siffatto squilibrio e a danno delle energie proprie della spiritualità cristiana
Fa difetto al mondo la spiritualità cristiana
La visione spirituale dei problemi
E dunque del Christian il compito di fare ogni sforzo di pagato ogni prezzo personale affinché nella comunità Fossa nasce della comunione di un tratto
Del suo editoriale internazionalismo del quarantacinque che applicabile non soltanto ai temi di politica internazionale
Noi dobbiamo credere a questa sincerità di tutti coloro che dichiarano
Di lavorare per un mondo migliore
Se volessimo inficiata e con il sospetto questo fermento di novità che appare impegnare tutti ad una grande nobile tattica non saremmo cristiano
Uomini cioè
Che hanno la virtù di credere e vogliono fiducia lasciate svolgere la vita fin quando il male
Non più sospettato soltanto si manifesti evidente
è un tocco di particolare ottimismo
E di particolari sfiducia
Nella responsabilità e nella libertà degli altri
Il cristianesimo che non conosce nessuna barriera che fermi l'amore non poi tu già dalle barriere
Alle barriere nazionalistiche quindi l'amore soprattutto
Pongo queste considerazioni su due alla conclusione delle mie osservazioni
Ah meditazione comune
Questo amore soprattutto
Se non si riconducono quelli che si ama chiamare grandi problemi della umanità e della comunità internazionale dello Stato a questa forma elementare
Poco prima aveva scritto che si costituisce ad ogni istante e in mille forme diverse in Corea civili per impulso di quell'amore che sollecita l'uomo verso l'uomo fatte
La quale sola permette di cogliere la verità di ogni incontro sociale si corre il pericolo di non costruire le le grandi società o peggio di costruirle senza l'uomo e contro l'uomo
Nessun internazionalismo dunque senza amore
Nessuna nazione senza amore
Nessuna società senza amore
Cioè senza l'uomo che conosce Dio che prende coscienza della sua dignità che opera per affermare insieme con la propria la dignità altrui
Sono tutti i pensieri
Che mi hanno portato a profonda meditazione
è importante ciò che un uomo ha fatto nella vita politica
Ma la politica è anzitutto pensiero perché strategia non è una tattica di ogni giorno non collegata da un largo respiro proiettato in avanti
Da un largo respiro che abbia radici profonde pensiero
Eccomi che circoli semplice e commovente giungendo al pensiero
Trovare questo Comune respiro
Questa approfondita gestita di ispirazione
Fonti giù una larghissima caccia
Sono pensieri sono richiesti
Leggendoli vorrei che li ascoltassimo da luglio
E più che dalla sua voce
Dalla sua ditta
Chiedo quanto mi ha sempre toccato più profondamente
Dalla sua ditta dal suo martirio
Otto sull'Attilio
Per questo io mi congedo da voi con l'ultimo di Trissino richiama
Ascoltiamolo dei
L'essenziale
E di tornare
Superando i limiti
Alle inesauribile sostanza umana
Di saltare educando l'uomo
Devo saldare nell'uomo Holding società grazie
Posto l'amico
E a tutti gli amici che sono venuti qui con il presidente Fanfani con l'onorevole De Mita con l'onorevole Scaglia
Debbo esprimere innanzitutto
La sentimento
Di dolorosa solitudine che ci riprende che
Che ci accompagna dalla primavera del mille novecentosettantotto ci riprende perché torniamo qui ventun anni dopo
Senza la presenza dell'amico Aldo Moro ora
L'unico conforto che possiamo ritrarre oltre all'altissima a ispirazione di cui abbiamo sentito tessuti dalle parole dell'onorevole
Scalfaro
L'altissima la folla la
Ancora
Inesauribile ed inesauribile forza quello che ci può dare conforto e in qualche modo in qualche misura tentare di fare la storia nei limiti in cui è possibile fare la storia contemporanea naturalmente tentare di vedere in chiave storica problemi aperti per gran parte ma anche situazioni invece di cui conclusione di cui possiamo avere certezze
E dico in chiave storica perché la storia come è stato detto molto bene sottolineato da Scoppola recentemente al al convegno di studio per il mettere il movimento laureati
La storia non ci può dare lezioni di comportamento però la storia ci fa conoscere meglio noi stessi ci può evitare degli errori
Ci evita in generale di cadere nella ripetitività nella meccanici cita dei comportamenti perché insegna soprattutto una cosa di cui non meccanicamente si può prendere atto cioè che le condizioni cambiano che le scelte talvolta per essere fedeli ad una tradizione devono essere discontinuità non si può
Ritenere di essere nella continuità di una tradizione di un pensiero perché si ripete perché si ci si attarda su quelle che sono state le soluzioni anche recenti
Date cita taluni problemi io vorrei in questa chiave di ripensamento storico nella misura in cui è possibile
Tentare di capire perché Aldo Moro e soprattutto per chi non ha fatto parte del suo partito
Ed è
Soprattutto uno statista perché lo sentiamo come statista perché possiamo
Possiamo sentire i minori che egli non fu esclusivamente un uomo di governo
Leader di partito fu tutto questo ma fu qualche cosa di più
Come Pera Piero alcuni pochi altri uomini politici
Del nostro tempo e dei decenni che hanno preceduto questa esperienza
Egli
Fu statista
E che si vero
Avvenire la forza di ascoltare la storia gli avvenimenti illuminando lì con un sentimento profondo di fede e di con una grande penetrazione di intelligenza certe
Ma
Soprattutto egli fu statista
Per chi si dette carico dell'intero sistema della democrazia italiana
Non fu
Non si limitò non si contrappose al suo partito come oggi qualche saggistica vorrebbe dipingerlo non si contrappose Demi urge Cam ente ma nemmeno risolse tutta la sua personalità in questa funzione di leadership tra sci
La forza politica da cui fu espresso
E questo vascelli mento emerge già con chiarezza
Per il rapporto in cui si torni costantemente anche se non lo esprime
Non lo esprime frequentemente rispetto alla costituzione egli è nello stesso tempo un grande costituente chiamato ad attuare la Costituzione
In misura preminente perché con il centro sinistra si ebbe una ripresa di quel moto di attuazione costituzionale che oggi naturalmente dai denigratori del periodo precedente del centrismo viene eccessivamente svalutato perché anche nel periodo centrista nella prima legislatura malgrado tante decisioni parlamentari importanti
Ci furono alcune scelte che invece malgrado quello che si dice sulla congelamento della Costituzione erano indirizzate alla sua attuazione
Dalla legge sulla Corte costituzionale alla legge Scelba sui sul i rapporti con le Regioni con tutti i suoi limiti che più che da Scelba poi derivarono a un certo momento dalla stessa e le poche elaborazione parlamentare
La riforma agraria è tutta un'altra serie di iniziative che si inserivano nel quadro della Costituzione ma certamente con il centro sinistra e con i governi successivi ci fu una ripresa di queste dell'attuazione della Costituzione ci fu quello che fu chiamato il disgelo incerto disgelo costituzionale e Moro nera profondamente coscienza
E commisurata non pedantemente perché se c'è qualcuno che non ha avuto il senso diciamo così meccanico delle scadenze delle attuazioni costituzionali ma in profondo in profondità
Ecco chi commisurata allo alla al parametro della Costituzione la vita parlamentare e nella vita politica certamente questi Eramo
Gli derivava da lontano questa spinta questo forte impulso a commisurare dalla Costituzione la vita
La vita politico parlamentare e l'attuazione legislativa gli veniva addirittura dal dal Codice di Camaldoli il FIAT e quali cassa il FIAT e quanta stella scritture così così forte diciamo nella ispirazione di quel testo
Ecco presto egli sentì nel grande discorso del marzo mille novecento quarantasette alla Costituente e sentiti sempre
Dopo nel mille novecentosessantanove a Milano diceva che le grandi riforme di cui si parla che attende cono allo status di libertà dei cittadini
E che talvolta non si esauriscono nell'esercizio intermittente elettorale del potere elettorale
Sono dunque lo svolgimento nel suo insieme sempre più ricco di significato della nuova democrazia italiana quale fu intuita e a grandi linee di disegnata dal costituente
E c'è questo ritorno continuo in luglio molte volte non Espresso di questo sentirsi come potere costituito obbligato primariamente da quanto era stato fatto in sede costituente
E nel periodo successivo alla contestazione in cui sentiva più forte questa spinta all'eguaglianza voler tutti contare
Nella stessa misura e allo stesso modo egli non si sentiva spiazzato come altri da questa spinta perché pur dovendo sceverare il grano dal loglio tuttavia sentiva che in questa spinta c'era qualcosa che si richiamava alle scaturigini stesse del pensiero che aveva presieduto alla formazione della Carta costituzione
Ma egli fu statista perché e lavoro con aderenza alla situazione storica
Pensieri originali e concetti originali in ordine ai grandi fenomeni della vita politica contemporanea
E della vita contemporanea italiana
Mi riferisco innanzitutto al concetto di partito Pia San Pellegrino nel mille novecentosessantatré può essere emersa del partito dell'idea di partito una immagine
Così e più Ottilia più anche se è ovvio allora non era ma una immagine diciamo che può apparire più vicina a quella che si veniva elaborando in tutti i Paesi d'Europa cioè di un partito che non poteva rinunciare
Specialmente alla vigilia
Del centro sinistra organico di cui ha ricordato le tappe il presidente Fanfani non poteva rinunciare alla disciplina di partito sulle scelte politiche e quindi quelle quei discorsi di San Pellegrino alcuni di quei discorsi dell'anno mille novecentosessantatré e poi la continuazione di quei discorsi il discorso di Moro a Sorrento nel mille novecentosessantacinque possono aver dato la sensazione di un discorso sul partito finalizzato esclusivamente a una diciamo ad avere un partito all'altezza per disciplina per capacità di elaborazione di rispondenza alla alla società
Ai partiti della Europa occidentale cioè un partito in cui si discutesse si battesse ma in cui poi alla fine nelle scelte politiche non meramente di coscienza a voto libero
Ci fosse qui la disciplina che il Partito Socialista al momento della creazione del centrosinistra non riuscì a conseguire mentre con un itinerario certo non facile lo colse questa unità di voto la conseguiti appunto la Democrazia Cristiana
Ma non fu non si è non poteva esaurirsi il discorso sul partito in questa affermazione di modernità contro talune dottrine
Anti partitocratica di quel tempo con nomi illustri che andavano da quello di Sturzo a quello di Maraini perché sostituti sentivamo la maggior parte di noi sentiva che non era possibile trasferire in Europa in Italia
Quel tipo di libertà di voto delle Camere americane
Che è propria di una situazione in cui i partiti non hanno l'organizzazione le responsabilità che hanno in Europa ma il discorso doveva andare più lontano e andò più lontano se si fosse esaurito in questa riaffermazione di partito moderno all'altezza
Di svolgeremo talune decisive funzioni che si prospettavano proprio in quel volgare di tempo certamente il discorso sarebbe apparso non erroneo ma certamente incompleto
E infatti il discorso proseguì e nella elaborazione di Moro come ha notato appunto a mente lo storico
Traniello in un succinto saggio ma che coglie la profonda involuzione del pensiero di Moro in materia si tassa
Da una concezione del partito come tramite vincolante obbligato tra la società civile lo stato un partito che se non si immedesima con lo Stato perché Moro era troppo uomo libero per immedesima are ma il partito è stato però si trovava a una distanza così stretta dalle istituzioni e con una funzione non dirò che mi urge Kama certamente con una funzione così diciamo selettiva rispetto alle domande della società civile
Che poteva sembrare
Che questa concezione che rispecchiasse
Soluzioni troppo rigide soluzioni non adeguate allo svolgimento dalla Società italiana e infatti Moro evolve sempre di più verso un partito che prende le distanze dalle istituzioni
Verso una concezione di partito che tende ad immedesimarsi sempre più con la società civile ad essere parte della società civile
Purtroppo lo svolgimento dalla legislazione in questi ultimi anni lo svolgimento di talune prassi in sedi locali
Non hanno corrisposto acquista precisa di distanza
Del partito dalla Costituzione la figura del partito ha finito nella non solo nell'idea della gente ma nella prassi ad Abidjan rimanere troppo vicina e troppo all'interno
Delle istituzioni e non ha realizzato quel tipo di distanza di differenziazione che Moro
Era venuto sempre più un maturando pensando non all'esangue partito di opinione di cui ci parlò nel mille novecentosettantatré rifiutando
Ma del partito di opinione di cui parlò alcuni anni prima come partito in cui l'idea
Idea politica prevale sul potere
Ora egli non si limitò a questo che sarebbe già stato un grande acquisto perché diciamo cogliere cogliere questo passaggio e coglierlo non in obbedienza alla o o diciamo seguendo gli stimoli della contestazione ma proprio perché si rendeva conto dei limiti della figura partito e se ne rendeva conto
Proprio in quella che fu chiamata la piccola traversata del deserto dopo il mille novecentosessantotto e allora che si rese soprattutto appunto dei limiti della figura partito
Ecco Moro non si è limitato a questo perché ha poi realizzato talune prese di posizione in chiave che è stata all'origine di svolgimenti operativi i seguenti
E mi riferisco soprattutto alla
Definizioni di Napoli del mille novecentosessantadue dell'autonomia
Del partito di cattolici democratici nei confronti delle responsabilità
Di altre autorità e di altre
Di altre potestà
Certamente c'era stato il pensiero di Sturzo quindi non c'era diciamo da un punto di vista da un punto di vista delle definizioni rispetto a De Gasperi e Sturzo ci sono
Diciamo delle acquisizioni
Che non mancano
Di portare al limite di chiarezza e di forza quel pensiero quella visione di sana laicità che deve presiedere alla vita politica
Ma l'importante era che queste prese di posizioni venissero
Dopo le vicende
Della
Del mille novecentocinquantadue venissero dopo tutta una serie di prese di posizione i famosi punti fermi e c'è tutto una serie di situazioni che potevano aver oscurato di fronte all'opinione pubblica italiana questa sana concezione della laicità fatta propria dal partito di maggioranza relativa Moro superando questa concezione
A
Superando questi timori superando nell'opinione pubblica
Queste perplessità Moro ha posto le basi per il superamento del concordato del mille novecentoventinove già ne aveva parlato in sede
Di costituente ma condizione assolutamente necessaria
E diciamo
Assolutamente preliminare era che nell'opinione pubblica italiana questa scelta apparisse in modo assolutamente definitivo apparisse in modo assolutamente e chiare in modo da
Poter procedere poi anche al compimento degli atti di stato questi atti di stato che hanno visto la loro conclusione del mille novecentottantaquattro hanno preso inizia nel mille novecentosessantasette
Col dibattito parlamentare
Sulla il primo dibattito parlamentare sulla revisione del concorda
Certamente e qui
Diciamo accenno a uno dei problemi storici aperti certamente va approfondito il rapporto tra
Giovan Battista Montini e Aldo Moro nel libro nel saggio nell'ampio saggio dedicato da Renato Moro la formazione spirituale del giovane Aldo giustamente a un certo punto si dice che malgrado che Moro fosse arrivata a Roma più tardi diciamo Corbella
Dell'ufficio di assistente della tenuta da parte di Montini dell'ufficio di assistente tuttavia egli fu a suo modo Montigny hanno fu influenzato
E non solo mediatamente ma anche immediatamente per contanti è dal pensiero di Monti ma certamente questo punto fondamentale
Che influenza tutta la la la impostazione successiva di Moro perché nel Montini Isma'ci sono momenti di intransigenza
La gente troppa gente ha visto solo momenti di mediazione e di confronto non c'è in Montini non c'erano
Rifiuti ma non c'erano nemmeno cedimenti
E questo complesso rapporto che ha avuto momenti non facili io penso poi nel periodo della vita politica e che a Roma quando Moro venne aveva un carattere soprattutto religioso perché la verità di cui ci ha parlato Scalfaro era la verità con la v maiuscola era la verità di cui Montini aveva più volte
Più volte scritto e parlato in termini elevatissimo
Ecco nella impostazione Montini Anna che accoppia assomma il gusto della identità
Con quello del confronto con le culture moderne del non rifiuto delle culture moderne e fonda una prassi
Di rapporto con le culture moderne con speranze anche che poi in parte in gran parte forse verranno deluse
Ecco che questo rapporto comincia ma si svolge con periodi di notevole difficoltà penso al periodo in cui Moro fu pure essendo chiamato da taluno diciamo meno il più degasperiana o dei dossettiani tuttavia fu più vicino al gruppo do se piano che non
Al a certe posizioni degasperiana in mente l'opposto avvenne per Montini
E poi in periodo delicatissimo del divorzio l'anno negli anni settanta è un rapporto estremamente delicato ma che andrebbe approfondito
Con i mezzi sia pure modesti di cui potremo disporre in questi anni perché senza l'approfondimento di questo rapporto che non è meramente culturale ma è un rapporto di Lit tetti
Rischiamo altrimenti di risolvere solo nella grande nella grande nel grande incontro finale di spiriti ecco
C'è uno stimolo ad approfondire a studiare a a vedere come si è incominciato nobilmente afferma per quello che riguarda poi la sensibilità alla società bisogna reagire a mio avviso al tentativo oggi in corso di trarre dalle vicende della violenza politica una squalifica globale per gli uomini di governo che allora
Nei partiti e nei ministeri risiedettero alla vita politica italiana c'è una tendenza oggi a considerarli
O per l'eccesso di distrazione o per eccesso di Renzi vita un gruppo di c'è Renzi un gruppo di uomini Kerenskij anni di fatta
Di gente che non aveva
Percepito la gravità della situazione e addirittura includere in questo gruppo anche la vittima più illustre della violenza politica ora se diciamo guardiamo anche in epoca in epoca lontana mille novecentosettantatré talune prese di posizione di Moro troviamo delle percezioni di una gravità straordinaria
Vario senso penso alle parole tremende della della intervista all'Espresso nel mille novecento settantatré quando Moro dice
Che si ritenta era un'esperienza di centro sinistra sempre che i socialisti era di ci riescano ancora a farsi ascoltare dal mondo operaio e giovanile e ad essere creduti
Il che potrebbe anche non accadere
Troppa gente accumulato diffidenza nei confronti dello Stato
Siamo davvero una svolta crea io non posso garantire che il centro sinistra chiarire la situazione
Dobbiamo tutti capire che se fa abbiamo stavolta può potrà davvero finire male se non saremo capaci di tenere saldamente in mano il Paese con gli strumenti di democrazia l'iniziativa passerà nelle mani di chi crede soltanto nella violenza
I lavori già eravamo eravamo al sei aprile mille novecentosettantatré ora
Anche in prosieguo non c'è questa disattenzione non ci fu nel mille novecentosettantacinque quando furono promosse
Moro presidente del Consiglio
Con la segreteria politica dell'onorevole Fanfani furono promosse leggi
Che furono naturalmente presentate ed elaborate dal Guardasigilli del tempo ma che furono lungamente meditate
In sede e politiche lì lo stesso Moro poi mano a mano che ci si avvicinava al momento più grave ebbe a dire
Che non solo dopo l'attentato contro una sede della DC fiorentina non solo che egli considerava la violenza inconcepibile ed assurda
Ma si doleva neanche che i meccanismi i quali per essere propri di uno stato democratico non debbono essere perciò meno efficienti
Ed anche quelli che si sono indebitamente affievoliti
Debbono essere posti in movimento per la necessaria prevenzione e repressione
Ora
Tutto questo impone un ripensamento nel mondo specialmente del mondo cattolico si trascura lo studio storico del terrorismo e Dell'Atti delle origini della violenza politica ci sono stati dei saggi di carattere ideologico mai necessario
Che si studino non solo l'ultimo decennio ma anche il decennio precedente per far comprendere
Quali radice quali difficoltà
Abbia presentato questo terribile svolgimento eccome sia ingiusto fare a cominciare torno a ripetere dalla sua vittima maggiore come sia ingiusto fare di ogni erba un fascio
E considerare la classe politica italiana come un insieme di uomini di uomini che non abbiamo saputo nemmeno prendere coscienza di quello che si stava avvicinando ma certamente qui ci sono troppe
Luci ed ombre e mi limito soltanto a a rivolgere questo invito di approfondimento di non lasciare solo ad altri questo compito che storiografico ma che non è solo storiografico
Certamente l'impegno maggiore di Moro quello che fa valutato con maggior impegno e maggiore accuratezza e quello del dell'integratore
Del dell'uomo politico che esplica una capacità l'integrazione delle forze politiche italiane
Ma io stanno ma diciamo non in modo duramente utopistico avventuroso ma con una
Capacità che non è meramente di arte politica ma che di intuizione appunto da statista in cosa consiste questa capacità di integrare le forze politiche in una equilibrio in un sistema che Possa
Che Possa far progredire la democrazia italiana da una democrazia difficile a una democrazia che non sarà facile ma a una democrazia più vicina a quelle europee Moro ha insistito tante volte sulla necessità di europeizzare l'Italia europeizzare l'Italia nel senso di portarla su alcuni punti fondamentali
A livello di altri paesi che il terrorismo che la violenza politica sia stata più grave in Italia che in altri Paesi è una spia che noi non possiamo trascurare
Che la dissociazione delle forze politiche la cosiddetta polarizzazione Sartori Diana sia più grave in Italia pre in altri paesi europei è un dato che noi non possiamo trascurare e un dato che non ci può lasciare tranquilli che non ci può lasciare appaga e Moro appunto svolse questa funzione di integrazione operando qui è il punto difficile accogliere per chi confonde piani diversi
Unendo ad ogni operazioni politica di formazione di governo di alterna anti formule politiche che sono stati talvolta di monocolore udibili governo bicolore c'è
Non sovrapponendo ma innestando ad ogni operazione di politica del momento
Un'operazione di politica costituzionale
Non c'è nel non c'è intervento di grande rilievo da lui compiuto specialmente dopo il mille novecento sessantatré che non include
Questo grande momento di operazioni che ha una sua indipendenza una sua autonomia da quella che può essere la sorte della operazione politica a cui è congiunto
Lu abbiamo visto a proposito della fondazione del centrosinistra cioè
E una formula di governo più ampia ma non è una forma di governo fungibile
A priori con le altre perché allarga rispetto alle altre la base del consenso perché dà luogo ad un esecutivo più rappresentativo perché innova non con una mera manipolazione con una mera operazione diciamo che può scomparire senza lasciare traccia no è una operazione che si congiunge appunto ad un acquisto
Che amplessi sulla base sulla struttura
Bella
Della vita politico costituzionale del Paese
Non c'è nessuna ripetitività in questa in questo perseguire operazioni congiunte
Di vita politica e dite sviluppo costituzione non c'è ripetitività c'è fantasia non ha proceduto per aggregazioni successive meccaniche quando si è trattato
Di
Appunto nel mille novecento
Settantasette settantotto ma ancor prima
Di avviare il momento della politica di solidarietà e nazionale egli non ha risolto nelle fortune o nelle sfortune
O nelle varie fortune di quella formula
Il significato costituzionale politico costituzionale profondo di quella vicenda perché e qui che bisogna distinguere bisogna distinguere quello che è contingente quello che esposto all'area
Delle
Delle dei ritorni dei Reggae delle delle dei regressi degli avanzamenti della politica e e dei timori degli uomini politici con quello che invece è un acquisto
Per sempre
Voglio dire della vicenda democratica del Paese
Intendo questo quando Moro suggerire e fece prevalere malgrado grandi difficoltà dei grandi rischi
La scelta che portò nel mille novecentosettantotto al governo di solidarietà nazionale
Egli arriva in mano una situazione che in parte era di necessità perché c'era un rifiuto del Partito socialista e di altri partiti di ripetere formule di coalizione precedenti
Ma oltre questo c'era anche il sentimento di un accerchiamento di tipo Parmaliana
Di violenze di destra e di sinistra c'era una sensazione profonda di eccezionalità di quella situazione ma con questo bisogna distinguere la vicenda politiche
Di poi il governo di quel periodo esposta ad Ale e sposta a ritorni esposta a contraccolpi di ogni genere
E soprattutto e sposta alla mutamento in futuro del degli atteggiamenti del partito socialista
Degli atteggiamenti del Partito Comunista che si accorse di pagare un prezzo ritenne di pagare un prezzo troppo alto
Soprattutto va posta attenzione
A quelle che erano i dati imprevedibili della situazione allora e cioè cioè le vicende anche di politica estera strategiche con di missili e così via che verranno dopo problemi che Mitterrand non dovrà affrontare quando stabilire a un un lungo periodo di collaborazione con i comunisti allorquando al al governo
Ecco scusami avvio ora ecco tutto questo
Tutto questo comporta invece una distinzione di piani nel discorso di Benevento nel discorso di Benevento Moro
Stabilisce nettamente questa differenziazione di piani e rivolge al Partito comunista ma non solo al Partito Comunista alcune domande di significato profondamente strategico sull'avvenire della democrazia italiana sulla su quelli che sono i significati più profondi
Della costituzione economica del paese del pluralismo
Dei rapporti tra costituzione economica e pluralismo politico quello che oggi viene riaffacciato con insistenza alcune volte con un seguito
Di domande a cascata nei confronti del Partito Comunista emerge con profonda chiarezza e con enorme sensibilità storica
Nel discorso di Moro di Benevento e questo ci dà la sensazione dei due piani può cadere può cadere la vicenda contingente del rapporto del rapporto di appunto del mille novecento credo durato così poco dal mille novecento
Dal dal dall'Italia inizio dal settantotto alla a poco tempo successivo ma c'è qualcosa nelle domande poste dal Moro
Nelle domande poste a Benevento che va al di là della contingenza
Che con corrisponde ai esigenze profonde della democrazia italiane e finché quelle domande non avranno una risposta approfondite soddisfacente
è chiaro che la democrazia italiana sarà una democrazia che non avrà gli stessi ritmi di vita e gli stessi andamenti delle altre di altre democrazie del Europa occidentale
Quindi tutto qui da tutto questo e concludo deriva
Deriva una serie di insegnamenti
Che non si prestano a ripetizioni meccaniche perché appunto sarebbe assurdo ripetere puramente e semplicemente formule apprese allora ma si tratta di aver preso Dal Moro questa lezione
Dite profonda
Di
Profonda
Vita democratica da lui
Avvertita con tanta intensità che a un certo momento sprezzo tutto non ebbe timore
Che il suo sforzo potesse essere squalificato da alcuni autori di troppo facili formulazioni a trasformismo non ebbe timore
Di essere esposto a troppi fraintendimenti di essere qualificato per una sorta di esponente delle cedimento mentre era un esponente di un rafforzamento della democrazia e penso che concludendo penso che questa questa questo rivivere le tematiche
Di grande respiro di alto moro dividendo quello che caduco quello che necessariamente caduco limitato a esperienze politiche condizionate da quello che invece che Little sopravvive in pieno che sono le grandi domande rivolte a tutte le forze politiche ma rivolte in particolare alla forza politica comunista e beni se pensiamo a tutto questo io credo che abbiamo netta la sensazione di quanto dobbiamo senza mimetismo i senza meccaniche ripetitività ma assorbire della sua grande lezione di visione appunto di statista e di uomo di uomo che a con un sentimento profondo di religiosità alimentato la sua vita sacrificio la sua vita di sacrificio come esponente politico fino all'ultimo e io credo che questa nostra questa nostra attenzione profonda alla sua lezione in termini non ripetitivi non ci possono essere ricarichi non ci possono essere non ci possono essere ripetizioni meccaniche nella vita politica e nella vita costituzionale io penso che questa ispirazione
Profonda le domande rivolte dall'unica al paese alle forze politiche possono non meccanicamente non ripetitiva mente aiutarci a procedere e a sperare grazie