"Il liberalismo nel XXI secolo" convegno internazionale promosso dalla Fondazione "Amici di Liberal" con il patrocinio del Comune di Napoli (Napoli, 4-7 giugno 1997)

Entrambe
Ma il grande
No Canzio
Sì
Chi si
Resta
Faceva nelle verso est evidentemente altro
Poi abbiamo perso camminava
Finalità strettamente
Primo
Grazie
Possiamo usare
Ci hanno
Bene come si conviene con un po'di ritardo cominciamo a chi lo desidera a disposizione la cuffia per la traduzione
Simultanea
E quindi tutti sono in condizione di poter seguire i nostri lavori
Dunque gentili ospiti cortese pubblico e signor sindaco
Ho l'onore di aprire il convegno internazionale della Fondazione Amici di Liberal sul tema il liberalismo nel ventunesimo secolo
Sarà un grande convegno come forse molti di voi sanno della durata di quattro giorni che è stato preparato con dedizione da un gruppo di persone e che sarà onorato dalla presenza di alcuni tram tra i maggiori studiosi e protagonisti nei vari campi
In modo da definire insieme
Almeno nel campo etico politico ed economico che cosa sarà il secolo prossimo venturo
Quindi discuteranno fra loro filosofi economisti sociologi grandi politici giornalisti e uomini che agiscono nel campo dell'economia
Il nostro compito durante questo convegno è un compito ambizioso ma anche limitato
Vogliamo cercare di restituire significato perché posta essere afferrato da noi tutti e utilizzato per il futuro per spiegarlo ai nostri figli
A quelle parole cui il secolo si è incaricato di toglierlo
Non sappiamo più bene oggi che cosa voglia dire libertà che cosa sia la religione la democrazia i valori la giustizia il potere economico l'informazione
I nostri padri lo sapevano o credevano di saperlo noi dobbiamo invece adoperarci perché lo sappiano i nostri figli
Senza pregiudizio alcuno dunque aperti come si conviene e modesti verso un domani per tanti versi misterioso ma che certo contiene di questo noi siamo fiduciosi il seme della democrazia
Apriamo la nostra discussione
E prima di tutto ringraziamo il sindaco di Napoli Antonio Bassolino per l'affascinante significativa ospitalità nella sua città Napoli che tutti tanto amiamo la parola al sindaco Bassolino
Rivolgo voi tutti il saluto più cordiale dell'intera città e il più vivo ringraziamento per essere qui con noi
Il convegno che si apre oggi a Napoli ha un grande rilievo non tocca a me sottolinearlo
Saranno gli interventi dei tanti illustri ospiti che sono qui a dare il senso della dimensione di una iniziativa di fare il punto sulla questione liberale oggi in Italia e a livello internazionale
Su un punto però vorrei subito richiamare l'attenzione ed è l'alto valore simbolico che assume la scelta di Napoli come sede di questa discussione
Una scelta che rende certamente omaggio ad uno dei grandi pensatori liberale di questo secolo a Benedetto Croce
Una figura intellettuale che tanto contribuisce a quel particolare orgoglio culturale perché così tipico della nostra città
Ma queste scelte io penso rimanda anche ad altri motivi ad altre circostanze più attuale c'è una linea di pensiero una vera e propria frontiera culturale e politica
Dove il liberalismo incontra a Napoli e incontra Napoli come grande questione nazionale e su questa frontiera che vorrei un attimo riflettere insieme a voi
Napoli il liberalismo l'Italia qual è il nudo che ci accomuna
Lo dico con molta nettezza questo nudo e il problema dello Stato
La tradizione ma anche e soprattutto il futuro dello stato in questa fase è lunga e difficile di transizione che viviamo
Dicendo questo
Vorrei prendere un po'le distanze da una accezione oggi molto in voga del liberalismo un'accezione se mi si passa il termine di un liberalismo pigliatutto quasi si potrebbe dire consociativa se non addirittura di tipo un po'trasformisti icone
Un liberalismo in cui tutti si riconoscono nuova destra e nuove sinistra
E financo l'eterno centro italiano che sembra oggi pronto a scambiare la vecchia ideologia del moderatismo per quell'oggi più alla pace del liberalismo intendiamoci questa concezione deboli pigliatutto del liberalismo non è una prerogativa italiana
è una moda internazionale che ha radici nel mondo anglosassone ma la Marla ben oltre i confini di quei Paesi non ho personalmente nulla nei confronti di questa accezione dell'ideologia liberale in questa eccezione l'impasse che su alcuni caposaldi delle libertà individuali impolitico come in economia giustamente ed è sul ruolo che il cittadino di riavere come architrave di ogni sistema politico che voglia veramente fondarsi sulla partecipazione convinta dei suoi membri
Si tratta a mio modo di vedere di alcuni caposaldi sacrosanti ed inviolabili
Ma proprio per questo mi sembra a volte superflua l'enfasi con cui si corre a sottolineare l'importanza oggi di questo liberalismo questo liberalismo e dall'incarico vitale ed ineliminabile di ogni democrazia
Il regime delle libertà delle piene e di intoccabili libertà individuali e alla base dell'idea stessa di democrazia quale sia andata concretamente sviluppando nei moderni Paesi industriali basti pensare appunto alla tradizione americana in cui non vi è alcuna distinzione né ideologica nel culturale tra l'idea di un sincero democratico e quella di un uomo liberale un liberale per l'appunto come recita il nome stesso della fondazione amici di libera il liberalismo dunque come difesa di diritti e di valori individuali mi sembra un dato che appartiene ormai allo stesso codice genetico di ogni moderna democrazia senza questo elemento vitale una democrazia di perisce rapidamente non può a mio avviso sopravvivere
Ecco perché mi sembra che accendere i riflettori su questo aspetto di liberalismo è necessario ma non sufficiente
Naturalmente c'è un punto ideologico che non mi sfugge che non mi nascondo so bene che per molti partiti italiani e per molti di noi che vengono dal sinistro o da destra
Mettere al centro della loro piattaforma ideale le libertà individuali può essere un dato non scontato una conquista ancora recente e tuttavia nell'Italia contemporanea mi sembra ormai una conquista una dimensione ideale da cui non si torna non si può tornare indietro
Parlarne dunque sempre utile
Ma senza correre tuttavia il rischio di distogliere l'attenzione dall'altro fronte del liberalismo dall'altro suo caposaldo storico che mi sembra oggi il fronte più caldo
Il fronte su cui combattere la sfida più delicata e difficile della transizione italiana il fronte dell'autorità statale
Non si comprende infatti io penso la tradizione liberale europea se il problema di diritti individuali e incontrato al di fuori o separatamente da quello della presenza di ruolo e dell'autorità dello Stato
Nella tradizione liberale la forza delle libertà individuali risiede certamente nella convinzione con cui ogni singolo cittadino se ne assume personalmente la difesa ma questa forza deriva anche direi soprattutto dalla garanzia di uno stato autorevole
Di uno stato degno di questo nome che parla appunto il linguaggio di quei diritti individuale li protegge se ne fa promotore custode con voce chiara e polso fermo
Lo dico nel modo più semplice i confini delle libertà individuali coincidono con i confini dell'autorità dello Stato
Non c'è bisogno di o spenda qui in questa sede a Napoli molte parole sul problema storico dello Stato italiano
Da anni l'Istituto Italiano per gli Studi filosofici svolge giustamente un'opera di vere proprio proselitismo culturale che ha un filo rosso nella tradizione risorgimentale dello Stato a Napoli
Anzi sì oggi possiamo pronunciare ad alta voce qui a Napoli in nome dello Stato italiano è perché è stato giustamente ricordato tante volte in questi anni che proprio qui a Napoli lo Stato unitario ammesso le sue tredici decisive
Ha compiuto quella svolta storica che lo apportate a riunire di italiani tutti gli italiani in una stessa compagine nazionale Napoli dunque la nazione napoletana come la definiva Eleonora Pimentel Fonseca ha nei confronti della nazione italiana un primato culturale e morale di primogenitura
E a Napoli che per la prima volta il problema della forma statale si posi in tutta la sua drammatica emergenza
Ed è da Napoli che negli anni di rivoluzione sociale che seguiranno alla unificazione
Vende un messaggio alto e chiaro lo stato italiano non si tocca
Lo Stato italiano e il Baluardo al difesa del quale la parte migliore della società meridionale si Skira assenze esitazione con entusiasmo e fermezza sì con fermezza
Perché di fronte ai profondi rivolgimenti che attraversarono il Mezzogiorno nel travaglio dell'unificazione una parte consistente della classe politica tentennava cercava un compromesso una mediazione
E allora il messaggio la parola d'ordine che Napoli di posti al Paese fu un messaggio senza mezzi termini lo Stato italiano non si tocca
Ed è con questo messaggio ideale e la sua forte spinta politica che l'Italia uscì dalla crisi che lo Stato italiano conquistò per la prima volta una chiara dimensione nazionale ebbene se con questo messaggio con questa parola d'ordine in mente noi volgiamo lo sguardo al presente alla crisi italiana di oggi quasi un secolo e mezzo dopo gli anni della rivoluzione risorgimentale
Appare subito chiaro che questa eredità liberale rischia di essere messa in soffitta
In diversi discorsi e riflessione
Giusti utili sul nuovo liberalismo io trovo a volte una sorta di miopia
L'incapacità di vedere più lontano all'indietro ma anche verso il futuro che ci attende vedo lo dico con franchezza spesso una profonda disattenzione verso il problema di L'Unità e dell'autorità dello Stato
Non voglio riprendere qui adesso l'India opinioni
Il mio punto di vista su come andrebbe modificata aggiornato l'attuale forma dello Stato come vedo personalmente il federalismo in un Paese come l'Italia ho avuto modo di dirlo e di scriverlo in più occasione
In questi giorni nelle stanze della Bicamerale sta passando una concezione regionalistica del federalismo si tratta in alcuni punti di una indicazione condivisibile
Ma con un grosso rischio lasciare aperto indefinito lo spazio che nella nuova Costituzione federale occuperebbero i poteri municipali e soprattutto delle grandi municipalità quei poteri che in un Paese come il nostro non sono una recente invenzione
Le città nella realtà italiana sono i pilastri di la vita pubblica
Solo la presenza statale più vicina materialmente ed idealmente alla partecipazione democratica di milioni di cittadini per questo
Quando penso a un federalismo possibile concreto dal volto umano
Io penso una forma di organizzazione statale che riconosca il promuova il ruolo insostituibile diceva unire democratica dei poteri delle città tutto questo non ha però soltanto a mio modo di vedere il senso di promuovere un'effettiva autonomia fiscale e amministrativa di poteri delle città per me
La repubblica delle città è un sistema costituzionale in cui non si indebolisce la presenza statale anzi al contrario
Proprio perché si libera di una serie di compiti di incombenze che le regioni e le città possono svolgere meglio
Impresa più diretto con i cittadini proprio perché lo Stato diventa sul piano amministrativo più leggero questo stesso Stato può essere deve essere molto più forte sul piano politico
Pensare ad un'altra strada andare in un'altra direzione sarebbe in questa fase per me un vero e proprio suicidio nazionale su questo punto a mio avviso la classe politica i partiti italiani non hanno ancora fatto una scelta chiara
Lo dico con preoccupazione
Condividendo in pieno le parole scritte ancora ai giorni scorsi da alcuni di relatori a questo convegno sul tema della coscienza dell'identità e dell'unità nazionale c'è stato un ritardo ed un opportunismo della classe politica di destra come di sinistra
Di fronte alla sfida secessionista della lega i partiti rischiano di usare il federalismo come un terreno di mediazione non come un'autonoma è convinta soluzione costituzionale
E proprio perché prevalgono spesso questi aspetti di una scelta tattica tutta l'impalcatura federalista rischia di apparire carente proprio sul terreno più delicato il terreno della difesa dell'unità politica dello Stato non si tratta solo di un problema di ingegneria costituzionale
Che pure appare nella bozza attualmente in discussione in Bicamerale ancora francamente troppo vago
I caratteri fondamentale dello Stato unitario italiano del futuro stentano a prendere forma a essere riconoscibili nel nuovo ordinamento
Ma ancora di più questa incertezza costituzionale
Ancora di più di questa incertezza costituzionale mi preoccupo un'incertezza che e politica la vera e propria cortina di silenzio che sta calando sulla figura il suo ruolo dello Stato nel futuro italiano quasi che una volta imboccata giustamente la star del federalismo dello Stato si possa fare almeno Ray legarlo ad una presenza marginale attenzione e concludo
A non fare passi falsi attenzione a non precipitare in una spirale da cui il Paese rischierebbe di essere travolto lo stato italiano come Stato nazionale unitario è un valore che non si tocca non si mette in discussione e anzi se posso aggiungerlo va difeso con coraggio e do orgoglio
Voglio concludere su questa nota che insieme di pessimismo e di ottimismo
Cresce di importanza il problema dell'autorità dello Stato
Non è un problema che si possa fidare solo all'intervento della magistratura
Su un fronte così delicato per la vita democratica il primo passo dobbiamo saperlo spetta alla classe politica
E spesso la classe politica visitato si è mossa con troppi tatticismi con alterni interessi di schieramento
Bisogna voltare pagina bisogna dire con chiarezza agli italiani che lo Stato intende fare farà fino in fondo la sua parte
Nel Mezzogiorno d'Italia perché la criminalità organizzata non pensi di poter rialzare la testa magari approfittando della confusione normativa e legislativa causata dal passaggio
E lo Stato vuol fare farà fino in fondo la sua parte in ogni regione del Nord nel nord della nazione italiana
Dove non debbono avere alcuna cittadinanza le provocazioni di estremismi sotto qualunque bandiera si nascondano
Lo Stato federale può nascere
Nascerà con il nostro attivo consenso il protagonismo solo a questa irrinunciabile condizione
Che nasca dando prova fin dall'inizio fin dal suo atto costitutivo della sua intelligenza e volontà di rinnovarsi di riparti dai cittadini
Ma anche dando prova e molto della sua autorità e della sua forza
Il messaggio che Napoli manda al processo di formazione della nuova Italia federale e dunque il messaggio vorrei dire della voce liberale più autentica lo Stato nazionale non si tocca
E l'augurio che noi facciamo all'Italia ma è anche l'impegno che noi prendiamo con l'Italia intera grazie buon lavoro
Bene
Grazie al sindaco Bassolino ci porta in pieno all'interno dei temi di Conte convegno anzi ci conforta
Questa dimensione teorica delle domande politiche che si levano dall'Italia intera in questo momento è adesso la parola a Ferdinando Adornato che è presidente della Fondazione Amici di Liberal e direttore della rivista
Il tema del suo intervento idee per una nuova classe dirigente
Che voglio ringraziare innanzitutto la città di Napoli
Che ci ha accolto con grande ospitalità
Il suo Sindaco che ha voluto fare un discorso non formale anche di questo
Lo ringrazio
Le autorità presenti e voi che ascoltate
Consentitemi anche di ringraziare Fiamma Nirenstein che ha coordinato l'organizzazione di questo convegno e tutti i colleghi di liberale della Fondazione che si sono sobbarcati un impegno organizzativo superiore
Forse alle nostre gambe che lavorano per fare in modo che chi ascolta possano farlo nel modo migliore possibile
Teniamo questo primo convegno internazionale della Fondazione Amici di Liberal mentre l'Italia attraversa una delle fasi più critiche della sua storia
Protagonista di una transizione infinita
Che reca con sé infiniti pericoli e incertezza
Quale sarà il nostro futuro non è affatto certo
è scaduto finalmente il tempo dell'ideologia ma sembra che con esso si vada sbarramento anche ogni significativa produzione vide di progetti di valori
Come se il nostro Paese non fosse in grado di respirare senza le antiche branchie della guerra fredda
è indispensabile al contrario che tutti cominciamo a respirare a pieni polmoni l'aria fresca della società aperti
La cultura di una democrazia dinamica funzionale mobile l'etica di una comunità civile fondata sul primato dell'individuo e della persona
La modernità di un mercato libero e competitivo e di uno stato liberato ed efficiente
Ecco per noi sarebbe già un grande risultato sì alla fine di questi quattro giorni fossimo riusciti a tracciare anche solo qualche piccola idea condivisa lungo queste difficile strada
E a questo proposito
Non seguo più la mia scaletta per fare alcune osservazioni in merito ad alcune
Prese di posizione intorno al nostro convegno due essenzialmente la prima di chi ha scritto
Un po'sorpreso del gigantismo dei tanti grandi nomi che ci sono tra gli invitati questo io vorrei dire che mi sembra un'osservazione assai provinciale
Convegni di questo tipo organizzati da Fondazione si svolgono frequentemente in Francia e negli Stati Uniti in Germania ora anche in Spagna
Finalmente io credo anche se non spetta a me dirlo d'Italia e se non solo la nostra Fondazione Marche altre si dessero da fare sarebbe meglio
Può e e anzi vorrei cogliere l'occasione di questa osservazione per ringraziare soprattutto i nostri ospiti internazionali che rendono che vengono da fuori che rendono più ricco il nostro modo di discutere
La seconda osservazione dice ma non sono tutti liberale coloro che avete
Invitati al convegno ma questo non è un convegno esoterico deliberare questo è un convegno sul liberalismo che è un'altra cosa
E chi fa questa osservazione forse a Nostalgia di un mondo in cui il liberalismo era in minoranza poi su questo tornerò anche nella mia relazione in cui liberalismo era minoranza e che un non riuscendo ad espandersi a toccare le grandi masse del Paese ancora non è così
E accanto al dirsi l'auto definirsi di molti liberale resta la realtà di un Paese che liberale ancora non lo è
Quasi quasi per nulla però questo non è un buon motivo per reagire con aristocratico disprezzo cosa e poi chi decide chi è liberale
C'è una Internazionale liberale che al pari delle vecchie Internazionale comunista decide Cola facendo l'analisi del sangue quanto tasso di liberalismo se nel sangue di questo o di quello io non credo credo che poi la circostanza di discutere con tutti
Per discutere con tutti del nostro futuro
Valga la pena di essere perseguite frequentata
Senza appunto fare le analisi del sangue a nessuno comunque questo non è un convegno di liberale non è il convegno di un partito e un convegno internazionale di studi sul liberalismo
Toccherà oggi Ernesto Galli Della Loggia domani ad Angelo Panebianco proporvi relazioni più dense ed elaborate
Io ho solo il compito di illustrare la cornice culturale e politica dentro la quale questo incontro è stato pensato le finalità che lo animano le speranze che coltiva
E mi proverò a farlo proponendovi sei riflessioni sotto forma di brevi appunti
La prima
Non c'è dubbio che il mondo si vada preparando ad un grande mutamento
Il cambio d'epoca già bussato alle porte del pianeta annunciando con la globalizzazione dei mercati l'oltrepassa mento storico delle sovranità conosciuti
Delle forme politiche amministrative legata all'era degli Stati-nazione
Cosa diventeranno parole come libertà e democrazia nel ventunesimo secolo
Quali forme di rappresentanza saranno necessarie già in questa Europa che si avvia l'unificazione per governare processi finanziari il cui tratto peculiare spesso l'invisibilità
Oppure dovremo rassegnarci al dominio dell'economico e alto tale tramonto del politico
Sono domande inquietanti
Che richiedono un approfondito check up di ipotesi di analisi di previsioni e di verifica rivolte al cuore stesso del concetto di democrazia
Perché il vero interrogativo di fondo investe il fondamento della vita pubblica e cioè la sovranità popolare
Autorevoli studiosi internazionali italiani entreranno in questi giorni nel merito di tali quesiti
Da parte mia io voglio segnalare solo un problema che a me pare particolarmente spinoso
Mi sembra si possa dire che si vada creando un divario sempre più crescente tra la velocità indotta dalla tecnologia e dalla comunicazione e la lentezza la farraginosità della politica e delle istituzioni
Velocità contro lentezza decisione contro mediazione creatività contro burocrazia sono questi termini che contrappongono oggi in tutto il pianeta il mondo produttivo al mondo della rappresentanza
E quest'ultimo è visibilmente in crisi
Non riesce più a contenere a dirigere a controllare
Non facciamoci ingannare dalla particolare debolezza italiana
In tutto il mondo le classi dirigenti soffrono oggi un vuoto di pensieri strategici
Anche perché la figura dell'intellettuale come vecchio mediatore del consenso va perdendo le sue funzioni e i suoi privilegi
Per Emanuele Severino la vittoria dalla potenza tecnica sull'impotenza politica non è né buona né cattiva semplicemente è Claudio Napoleoni prima di morire si pose angosciosamente la domanda chiave c'è una via d'uscita politica dalla società tecnologica
Ed essendo in luglio il dubbio più forte della speranza lascio questa terra sussurrando ci tornai Deng che forse sondino ci può salvare
Resterà allora resisterà tra la tecnica e la polis quella mediazione che finora abbiamo chiamato politica
E potrà comunque sopravvivere permanendo nelle forme che ci accompagnano ormai da due secoli
Non c'è dubbio che se vuole tentare una risposta positiva il pensiero politico deve fare un balzo in avanti
Deve immaginare da una parte forme di democrazia capaci di gareggiare con l'efficienza del mondo tecnologico magari mettendo in condizione la vita democratica di avvalersi delle stesse conquiste scientifiche
E dall'altra deve immaginare nuove sedi di produzione di identità culturale ed etica delle comunità a livello internazionale a livello locale rispondendo all'esaurimento dell'identità fornita dallo Stato nazionale
Quel che comunque già chiaro e che la politica la rappresentanza cioè le democrazie devono entrare in in un'epoca di profonda innovazione ciò che ancora di più chiama nuove responsabilità tutte le classi dirigenti
Seconda riflessione
Purtroppo proprio in questa fase storica si è aperta in Italia una grande questione che riguarda la cultura il livello l'affidabilità della classe dirigente
Tanto da mettere fortemente in dubbio l'esistenza di una salda guida morale e politica che possa condurci verso il futuro
Molto dell'attuale smarrimento degli italiani nasce proprio da questo dubbio
Forse non poteva essere altrimenti con la Prima Repubblica infatti è tramontato un generale assetto di sistema che aveva permeato di sé i comportamenti culturali e sociali le attitudine logiche i riflessi civili di tutta la vita pubblica
E non è certo né facile né rapido passare da un ordine mentale all'altro
Per di più contemporaneamente a questa profonda crisi come detto si è aperta la grande questione dell'Europa all'interno del più generale fenomeno della globalizzazione
Così la nostra comunità nazionale si è trovata e si trova a fare i conti con quella foresta intricata che il nuovo mercato mondiale proprio mentre in patria si avvertono le a sura del deserto con il crollo di tutte le tradizioni culturali consolidate
E si tratta di un deserto assai duro
E ormai priva di sostanza ridotto a feticcio la stessa definizione di identità nazionale
è crollato l'intero sistema politico istituzionale è saltato il precedente patto sociale e dunque i vincoli di regole di solidarietà tra categorie ceti a Reggio grazie
L'istituzionale l'economico e il sociale incivile l'etico non c'è campo della vita pubblica che non sia squassato da uno spaesamento radicale e che non pretendo una rapida quanto profonda perestrojka
La posta in gioco è alta e purtroppo non si può chiamare in nessun altro modo che decadenza dell'Italia
A questo proposito va forse abbandonato un antico modo di pensare una sorta di Andreotti Isma'delle coscienze che rende spesso gli italiani persuasi che alla fine tutto si aggiusterà che non vale la pena di entrare in apprensione
è bene non farsi illusioni la ruota della storia che dopo l'ottantanove ha ripreso il suo corso naturale
Ce lo ripete avvenimento dopo avvenimento nulla e eterno gli imperi anche quelli più arcigni possono crollare
Analogamente le nazioni possono decadere perdere il loro posto al sole subire un declassamento geopolitico
Ed è proprio questa l'alternativa che a mio modo di vedere ha di fronte l'Italia ed è inutile chiudere gli occhi l'alternativa o rinnovarsi o decadere
Eppure non sembra che l'insieme della classe dirigente della comunicazione pubblicazione mostrino consapevole
Nella classe politica poi prevalgono spesso i giochi di piccolo momento le convenienze di parte
Sotto questo aspetto l'Italia propone l'assurda metafora di uno stadio che sta crollando mentre le opposte tifoserie continuano ad accapigliarsi su un fallo laterale
Si può legittimamente tifare per il centrodestra o per il centro sinistra
Ma non si può più far finta di ignorare che in gioco non è la vittoria di questo o quel partito e la sopravvivenza dei suoi posti di potere ma la nostra sopravvivenza stessa come nazione come è stato come ricordava prima a Bassolino
Non si rivela un segreto constatando che l'opinione pubblica dopo un periodo di speranza e di entusiasmo
E oggi di nuovo profondamente delusa delle risposte della politica di ogni schieramento
Il fatto è che una classe dirigente non si costruisce a tavolino
E così il tempo storico della rinascita non potrà arrivare da una qualche estemporanea invenzione o dall'autocandidatura di qualche presunto però italiana
Perfino i regimi autoritari del resto hanno avuto bisogno di idee di libri di movimenti reali della elaborata koinè di una classe dirigente
Che il tempo storico della rinascita non potrà arrivare prima di aver ricostruito le coordinate i valori lei deve di una nuova classe dirigente
è un nuovo modello di selezione della medesima
Forse ciò potrà avvenire fra una generazione o fra due
Ma intanto colpisce che nessuno si dia da fare per preparare questo futuro
La cultura politica italiana due grandi traguardi davanti a sé in primo luogo definire un nuovo quadro di valori condivisi che possono scandire l'inizio di un nuovo tempo costituzionale riportando clorofilla dentro i docenti di atto di etica pubblica e di identità nazionale
In secondo luogo ridisegnare le culture politiche dell'alternanza quale centrodestra quale centro sinistra
Finora da una parte si oscilla tra populismo e liberalismo sotto l'ipoteca di un partito azienda dall'altra tra statalismo e modernizzazione in una confusa lotta tra centristi e postcomunisti
Sembrerebbe di poter dire che da una parte il modello col e dall'altra il modello Blair potrebbero essere degli ottimi punti d'approdo dalla nostra alternanza
Per arrivarci occorrerebbero però un coraggio dell'agire politico una qualità del discorso pubblico un livello della ricerca culturale ben più elevati di ciò che attualmente passa il nostro convento
Terza riflessione
Uno dei più profondi motivi di questo ritardo sta in una peculiare carenza della cultura politica italiana che si può chiamare latitanza del riformismo
C'è una caratteristica latina in gran voga da sempre da noi di considerare ogni mutamento come conseguenza di una spallata episodio di una momentanea condensazione storica di un'opportunità casualmente fornita da un evento
Mai come un complesso lavoro di costruzione
Noi italiani ci siamo spesso divisi tra un ceto politico arrogante o trasformista per vocazione è un'opinione pubblica votata un perenne lamento antipolitico
Un lamento disposto si allunga e subordinazione e passività che a improvvise fiammate di ribellione
Trasformismo passività estremismi
La moneta meno corrente in questo Paese e da sempre il riformismo
L'attitudine alla soluzione dei problemi attraverso modifiche di regole di consuetudini che si rivelino superata
Da noi ogni innovazione
Proposta viene prima sepolta sotto una valanga di critiche
Poi dopo un po'di tempo essa si rivela proprio indispensabile viene triturato sotto il maglio di mille mediazioni infine dopo un decennio forse viene approvata a quel punto ormai devitalizzato e dunque inservibile
Il tempo della rinascita non arriverà mai se l'Italia non entrerà decisamente in una grande stagione di riformismo
Senza di ciò il mutamento politico sarà sempre provvisorio soggetta agli scatti d'umore di questo o di quel protagonista alla polvere di un'evoluzione tra polenta e insieme troppo confusa
Finora la nostra è una transizione senza riforme
Siamo solo passati dalla Prima Repubblica alla Prima Repubblica con lifting così proseguendo per la nostra penisola per l'Europa la nostra penisola per l'Europa diventerà un'isola non è pessimismo è matematico
Quarta riflessione
Classe dirigente quando ne lamentiamo l'assenza intermedi efficace guida morale e politica quando constatiamo l'esaurimento della selezione feudale operata dei partiti
Quando ci accorgiamo che oggi l'opera di supplenza può essere svolta solo da esponenti di Bankitalia col massimo della Bocconi tocchiamo con mano il cuore della nostra strozzatura sistemiche
Il rachitismo dei centri vitali della società e al contrario l'obesità della politica questa strozzatura al momento in cui la politica e dunque la legittimazione dello Stato sono entrati in crisi ci ha lasciato senza una vera classe dirigente il fatto è che nessun sistema occidentale può vivere contratto dentro questo imbuto schiavo di questa perversione sistemica della quale oggi paghiamo tutto il prezzo
Essa infatti ha insinuato un pizzico d'Oriente e forse più di un pizzico nel motore della nostra democrazia coccolando la a ritmo sonnolento di pigri satrapie
Potremmo allora anche entrare in Europa ma se non rischi rideremo daccapo il circuito democrazia Società economia se non ci costituiremo come nazione moderna e civile non potremo che rassegnarci al declassamento il rachitismo della società e l'obesità della politica hanno rivelato tutto il loro sciagurato anacronismo non appena l'Italia è entrata nel sistema maggioritario
Volevamo e dovevamo superare il mondo dell'ideologia delle appartenenze
Il mondo che ci aveva proporzionali basato carriere e cervelli
E siamo piuttosto precipitati dentro una sorta di caricatura di guerra civile tra due gigantesche appartenenza il Polo e l'Ulivo che hanno gareggiato e gareggiano per destituire lo schieramento avversario di legittimità democratica
Proiettando così l'Italia in un clima di lacerazione ideologiche che in luogo di conservare l'antifascismo e l'anticomunismo come valore di fondo condivisi da tutti
Le tornava a fare agire operativamente nella politica e nella vita come se invece che da una manciata di ore dalla fine del secolo fossimo di nuovo agli anni cinquanta
Questa febbre ha contagiato tutti
Esattamente come un tempo si richiedono appartenenze e militanza di ferro chi non si schiera è perduto
La vittoria elettorale è diventata il pretesto per uno spoil system all'italiana il quale in assenza di regole costumi condivisi si trasforma in un'occupazione totale del potere
L'equidistanza cioè l'indipendenza e considerata un lusso per anime belle e dunque messa all'indice con il dispregiativo con il nuovo di cerchiobottismo
Ancora una volta esattamente come al tempo della guerra fredda rischia di prevalere l'ottusa logica dell'amico nemico nemico per cui si tacciano le debolezze della propria parte che si amplificano a dismisura quelle della parte avversa
Il manicheismo è diventata la forma italiana del bipolarismo
E come dicevo sta contagiando l'intero establishment corpi dello Stato banche mass media il potere si balocchi basando verticalmente in un'escalation che paralizza ogni creatività e autonomia di iniziativa
Accanto la divisione verticale maturano intanto altre lacerazioni orizzontali
La senescenza delle istituzioni e il tramonto del vecchio patto sociale hanno infatti l'ha sondato il terreno di una diffusa nuova corporativi inserzione
L'istinto di conservazione di categorie gruppi suggerì cioè suggerisce a ciascuno difendere in primo luogo se stesso la propria nicchia ambientale il proprio spazio vitale contro l'altro
Magistrati carabinieri Guardia di Finanza sindacati giornalisti politici un generale Movimento centrifugo
Rischia di trasportare Alitalia in una sorta di guerra di tutti contro tutti fino all'estremo della disfida padana
Qualcuno di fronte a questa analisi si è rivolto a noi di Liberal domandando ma come non eravate in prima fila batteri per il bipolarismo per un sistema politico che fa se scegliere direttamente i cittadini o di qua o di là
Certo ma la divisione deve durare il tempo della campagna elettorale poi una volta scelto il governo deve diventare il governo di tutti gli italiani non quello di una parte
E lungo la durata del suo mandato la Società delle disporsi liberamente ad un confronto aperto non più marchiato dalle appartenenze è garantita da ogni occupazione di tipo politico dei suoi spazi Corpi dello Stato banche mass media devono seguire la loro autonoma agenda non vivere da ostaggi dell'antica bulimia politica travestita oggi da manicheismo bipolare
In sostanza l'Italia ha bisogno di diventare finalmente una società aperta due o tre partiti ricostruiti forti non certo ridotti a club d'opinione che competono tra loro per il Governo in un assetto dello Stato non centralistico
Poi tra un'elezione e l'altra il confronto dovrebbe mutare scenari dall'asse partiti società si dovrebbe passare alla seconda erano società e la parola pubblica dovrebbe trasferire il suo primato alle associazioni ai sindacati a movimenti civili e di categoria e centri culturali e sociali alla infinita rete di valori e di interessi che compone una moderna società civile
In definitiva una pluralità dei luoghi del potere parallela d'una molteplicità te la rappresentanza sociale e culturale
Unica medicina perché la decisione non si trovi in perenne affaticamento rispetto alla mobilità del mondo contemporaneo
E non la paralisi d'altro canto pretendendo che essa si adegui al ritmo della politica cultura dell'autonomia ed etica della responsabilità
Questi sono stati i valori negativi allo spirito della Prima Repubblica questi dovrebbero essere i valori protagonisti per la seconda che ancora deve nascere
Quinta e penultima riflessione
Il liberalismo
Con il suo metodo e i suoi valori dovrebbe essere la prima delle culture condivisa
E a giudicare dalle dichiarazioni verbali sembrerebbe che già sia così
Non c'è infatti nessuno che oggi non sente il bisogno di definirsi liberale
Non è giusto reagire già lo dicevo a quel
Sono nelle classi più alte vuol dire che si stanno preparando tempi bui la competizione internazionale già si svolge sempre di più si svolgerà nel ventunesimo secolo sul sapere sull'informazione sulla qualità della cultura e degli specialisti
Non bastano palliativi o riforme magari presentate con l'aria di imitare Gentile
Ed è inutile attardarsi nella disputa tra pubblico e privato occorre al contrario che pubblico e privato siano chiamati a un vero e proprio new deal della scuola italiana
Il grande handicap e ritardo di insegnanti contenuti didattici strutture materiali rispetto alle continue rivoluzioni della scienza della tecnologia e della comunicazione è ormai anche rispetto ai concetti di base dell'umanesimo che dovrebbe ispirare i nostri studi il sistema produttivo del nostro sapere indietro di almeno venti anni rispetto ai più avanzati Paesi dell'Occidente
Ecco così concluso con qualche idea per una nuova classe dirigente che certo non potrà essere costruita come detto in poco tempo ho concluso la mia presentazione resta solo da ringraziare tutti relatore gli oratori che si alterneranno a questo microfono
Spero che questi quattro giorni che abbiamo organizzato risultino interessanti e perché no anche piacevole
Le abbiamo pensate per dare un piccolo contributo di idee ai progetti di modernizzazione che abbiamo elencati convinto che il nostro convinti che il nostro futuro non sarà un buon futuro per regalo della Divina Provvidenza
Sarà buono solo se lo avremmo saputo pensare analizzare organizzare l'improvvisazione non paga più
Nessuna classe dirigente potrà mai esser tale se non scommette su progetti e idee se non punta su profonde convinzioni etico-politico
Così come nessuna classe dirigente potrà mai essere tale se mostra paura della sua gente delle sue espressioni di tali della libera sovranità del popolo
Se su di essa invece non investe con fiducia credere nell'Italia e puntare sugli italiani in un nuovo mondo unito è qualora l'unica medicina possibile per produrre un'accelerazione dalla nostra storia
Non come artificio propagandistico per sedurre l'elettorato da una televisione o da un pullman che sia ma studiando gli strumenti istituzionali per rendere il popolo in questa fase critica attivo soggetto di ogni rilevante passaggio della vita nazionale
Credere nell'Italia
E avvenuto nel Risorgimento ma solo per metà del Paese non è avvenuto completamente con il fascismo perché il regime credeva nello spirito degli italiani ma non nella loro libertà
Non è avvenuto limpidamente neanche nella Prima Repubblica perché l'ideologia dominante come abbiamo detto ha visto nel popolo un infante da tenere a bada e perché la guerra fredda ha diviso metà degli italiani dagli altri
Dall'altra metà può avvenire oggi questo forse per paradosso proprio quando tutti i nodi della storia d'Italia si stringono in un solo grumo chiedendoci aggressivamente di pagare il conto forse proprio oggi
Possiamo riscoprire noi stessi orfani di identità non più oppressi dalle ideologie smarriti dal futuro a due passi da un secolo nuovo forse oggi abbiamo la mente sufficientemente libera per poterci ripensare nazione non è facile ma una cosa è certa farlo dipende solo da noi buon lavoro
Bene la relazione di Adornato soprattutto puntata sull'Italia e ci ha dato oltre a un'esortazione ottimista invece un quadro di una Società collassata e di una serie di domande che certo non riguardano la Società italiana sulla mente
Non solo la domanda è che cosa è liberale ma che cosa anche sarà liberale domani e quindi con questa domanda e con l'esortazione ottimista che portiamo con noi
Cominciamo il dibattito più diciamo così aperto sul quadro internazionale e più teorico quindi alla parola adesso Ernesto Galli della Loggia che è professore di storia dei partiti e dei movimenti politici all'università di Perugia ed anche direttore di Liberal tutti lo conoscete è notissimo sia per il suo valore di studioso che hanno che per la sua terribile vis polemica quindi ci aspettiamo una relazione molto interessante sul tema il liberalismo davanti al ventunesimo secolo
Grazie presidente
Giunto alla fine del secolo esportando il proprio futuro nel secolo successivo
Il liberalismo credo non possa sottrarsi al compito preliminare di capire quale significato abbia avuto per lui la vicenda del Novecento e cioè quale lezione
Questa vicenda gli consegni quasi come un viatico per il secolo successivo
Porsi questo interrogativo significa innanzitutto credo interrogarsi sulle cause che nel corso del ventesimo secolo hanno reso possibile la vittoria sia pure transitoria del fascismo e del comunismo fascismo e comunismo infatti sono stati i due massimi avversari che il liberalismo ha incontrato sulla sua strada
E non possiamo né dobbiamo mai dimenticare che il loro successo è stato tale per un lungo attimo della storia d'Europa
Da rendere ragionevole l'idea che ormai per le libertà politiche quali si erano affermate nel nostro continente a partire dalla metà del Seicento fosse suonata ormai l'ultima ora
Non solo ma neppure possiamo dimenticare e dobbiamo dimenticare che l'uno è stato sconfitto anche grazie all'aiuto dell'altro
E che per sconfiggere entrambi non è certo bastata l'ansia di libertà che ci piace spesso immaginare forse un po'superficialmente essere proprio di tutti i popoli
Non è bastato questo ma è stato decisivo l'interesse geopolitico di grande potenza degli Stati Uniti d'America
Non è azzardato credo dire che solo grazie alla presenza di tale interesse nutrito degli antichi ideali dei padri fondatori
In definitiva cioè solo grazie agli Stati Uniti d'America se il nostro secolo si chiude almeno in questo emisfero con la vittoria indiscussa delle istituzioni storiche della libertà
Una riunione come questa non può non ricordarlo credo
La qualità e l'intensità dei pericoli rappresentati dal fascismo e dal comunismo ci servono a sottolineare a comprendere a focalizzare in una prospettiva storica i punti deboli del liberalismo due punti soprattutto che sono non accidentali ma con sostanziali allo statuto del liberalismo che sono quindi da considerarsi come l'altra faccia di quindi stessi elementi che spingono immagino un gran numero di presenti a riconoscersi in pure nell'ideologia liberale a preferenza di ogni altra questi punti deboli sono innanzitutto alla centralità dell'individuo che pure appunto come ovvio rappresenta un dato fondamentale dello statuto il liberalismo insieme il carattere insuperabili mente razionalisti Coop che proprio della modo tradizionale il tradizionale modo liberale di guardare alla società
Proprio su quel proprio su questi due terreni centralità dell'individuo e razionalismo si è mossa nel ventesimo secolo la sfida fascista e comunista riportando insuccesso che sappiamo
In momenti di grave crisi sociale fascismo e comunismo infatti per vendere la loro ricetta e convincere la gente ad acquistarla
Hanno sfruttato sia pure in in modi ovviamente assai diversi il sentimento di disperazione e di isolamento degli individui l'ansia di sicurezza di vincoli di tipo collettivo il desiderio di vedere chiaro nel futuro e insieme di credere un in un futuro migliore
A tali sentimenti ed anzi è così disperatamente umani il liberalismo non è stato capace e in genere ha grandi difficoltà a dare una risposta
L'individualismo che al centro della prospettiva liberale si è rivelata una prospettiva angosciosamente buia e politicamente assai poco appetibile nei periodi di marasma e di crisi
L'attenzione preponderante per l'individuo colto unicamente oppresso che unicamente o soprattutto se bollette
Nella dimensione dei suoi diritti ha voluto dire per il liberalismo una storica sordità rispetto ad altri importantissimi aspetti
Sia degli individui sia delle società umane nel loro complesso e ciò è stata la causa principale della difficoltà incontrata dal liberalismo io credo nel contrastare i movimenti totalitari di massa
Sul terreno che era loro proprio della mobilitazioni mitica del costruttivismo sociale dell'utopismo a sfondo Palin genetico animati dal sogno di un uomo nuovo
è vero che in realtà sia il fascismo che il comunismo non si sono affermati storicamente in una lotta diretta con il liberalismo ma piuttosto in un caso come noto contro la struttura dell'autarchia zarista e nel caso del fascismo italiano del nel passaggio dal liberalismo al fascismo nel caso del nazionalsocialismo in Germania IST contro uno Stato che era almeno dal punto di vista costituzionale integralmente democratico ma è anche vero però che le classi dirigenti e le culture liberali hanno in genere condiviso
Con tutte le altre culture socialdemocratiche democratiche una profonda situazioni di incertezza e di debolezza gli anni Venti e Trenta nel contrastare il fascismo il comunismo probabilmente soltanto la cultura politica di ispirazione cristiana e quella che in questo tragitto ventennio della storia d'Europa ha saputo più per ragioni che sono credo
Evidenti a tutti per lo sfondo di fede religiosa che gli stavo dietro ha saputo più diciamo così non capitolare mantenere fermi alcuni suoi principi la storia del ventesimo secolo
Insegna che sul terreno della mobilitazione mitica
Il liberalismo sempre mostrato una grave incapacità di difendersi di contrattaccare
Ciò
Rimanda io credo a una considerazione più generale che riguarda una più generale difficoltà che il liberalismo a a concettualizzare la dimensione della politica
Se la politica è fatta della materia di cui sono fatti i sogni ebbene tra questa materia il liberalismo esiste della mente un abisso su cui è difficile immaginare qualche ponte
Constatare che naturalmente non può che essere così che il liberalismo è questo
E non può però significare non vendersi conto dei problemi che derivano e dalle difficoltà che il liberalismo ha incontrato e destinato ancora in futuro a incontrare nessun rapporto con la politica
Restando a quello che è accaduto nel Novecento
Vorrei aggiungere il resto è una considerazione banale che se è vero che il liberalismo si è mostrato assai poco competitivo per così dire sul piano di sogni
Tuttavia quel terreno che esso aveva perso lo ha rapidamente guadagnato allorché terminati i momenti del
Della mobilitazioni mitica la gente ha cominciato a vivere nei regimi costruiti su quella mobilitazione allora il rapidamente apparso riapparso alla luce il significato più duraturo del liberalismo la portata più eversiva della sua costruzione ideale la necessità della sua presenza
Di fronte al potere dello stato spinto a gradi di intensità e di crudeltà senza pari dal fascismo e dal comunismo sono stati riscoperti alcuni dei più antichi insegnamenti del liberalismo gli ricorderò utilizzando quasi alla lettera le parole di Brescia mentre Costa e cioè che alla fine la libertà e sempre la libertà di un individuo singolo solo e disarmato contro il potere
Che il potere per non essere tirannico non basta che si è diviso deve essere anche limitato
Infine che ciò che preserva dall'arbitrio e l'osservanza dell'Est delle forme alle forme soltanto l'individuo oppresso può appellarsi
Non ci vuole una particolare cultura giuridica per comprendere come questi che ora gli assunti non siano altri un'estrema sintesi che i principi del giusnaturalismo e del costituzionalismo
Individuò come titolare di diritti inviolabili di conseguenza la necessità che la sovranità politica sia sempre limitate tenuta entro regole predeterminate indisponibili da parte di qualunque maggioranza
Sono questi gli antichissimi principi del liberalismo e che però hanno rappresentato i presupposti più veri ed efficaci della sua vittoria in questo fine di secolo sono questi principi che costituiscono la sua ineguagliata e credo ineguagliabile capacità di rappresentare una barriera a salvaguardia della persona umana dei suoi diritti del suo spazio di vita materiale e spirituale
Si tratta noi ora lo possiamo dire
Con sicurezza di un acquisto per sempre sicché possiamo essere ragionevolmente sicuri che anche in futuro ogni volta che in qualche contrada della terra
Ci sarà bisogno di tale salvaguardia lì i principi del giusnaturalismo e del costituzionalismo liberali saranno invocati
Ma detto questo credo che dobbiamo porci un altra e più intrigante domanda
Non è forse è stata la vittoria del liberalismo anche la vittoria del mercato
Non è far non è forse è stata anche il frutto della capacità di uno Stato dal mercato di essere in termini di efficienza un impareggiabile strumento di allocazione delle risorse
Credo che questa domanda si debba rispondere sì
Ma risponde di sì riconosce di questo riconoscere questo così come riconoscere sul piano dei fatti di principi un'altra importante affermazione di Costa e cioè che l'arbitrio sulla proprietà che è stato sempre seguito prima o poi dall'arbitro e sulle persone
Riconoscere questo la in qualche modo centralità che l'efficienza del mercato ha avuto nel determinare il successo del liberalismo in questa fine del ventesimo secolo non equivale non deve equivalere allora dire che il mercato che al mercato deve essere sì chiuso ogni porta che esso è il migliore depuratore di qualsivoglia scambio che il futuro sarà del mercato punto e basta
E invece questo ciò che molti oggi sono indotti a credere con una sicurezza alquanto eccessiva e forse troppo influenzati dall'effetto di vicinanza dell'esperienza immediata
è sicuramente vero non c'è bisogno certo che lo ricordi
Chi appartiene alla generazione alla quale io appartengo che la pianificazione socialista si è rivelata fallimentare sotto ogni riguardo che è stata significato un inaudito spreco di risorse il proliferate il proliferare di un gran numero di oligarchie burocratico tra assentare
Ed è anche vero sì tutte vero in Italia che naturalmente qui non si può non richiamare quello che diceva Ferdinando Adornato che la presenza dei
Lo Stato in molte forme dell'intero dell'economia pure in Paesi come l'Italia retti da regimi parlamentari sono andati incontro a rendimenti economici decrescenti addirittura negativi tutto questo lo sappiamo benissimo
Ma il punto e che tutto ciò non costituisce affatto mi pare un argomento decisivo al fine di definire una volta per tutti i rapporti del liberalismo o di qualsivoglia altra visione politica con il mercato stesso
Qual è il problema del rapporto del con il mercato è una cosa che il liberalismo ha sempre saputo e cioè che il mercato non è soltanto non può essere considerato un semplice strumento di natura economica dunque
Dimostrare che economicamente esso funziona bene non vuol dire ancora nulla non è dirimente
Il mercato è molto di più che non un meccanismo economico e anzi da un punto di vista liberale da un punto di vista di uno stendere osservazione storico sociale ci sono molti buoni motivi per credere che proprio in ruolo del mercato rappresenti una delle cause
Che determineranno il principale punto debole del liberalismo la sua difficoltà come già ricordavo Adda di vita ad un'autonoma sfera della politica è una difficoltà questa del rapporto con la politica che il liberalismo condivide a ben vedere con il marxismo
Esso affonda questa difficoltà affonda le radici nella sopravvalutazione che entrambi fanno della sfera della razionalità principalmente espressa che centrata su gli interessi astratta menti astrattamente intesi
A tale sfera degli interessi la quale prende nel caso del liberalismo la forma del mercato e nel caso del marxismo quello del conflitto fra il salario e il profitto entrambi pensano che tutte le altre stelle dell'agire sociale
Prima o poi fin dei conti possano ridursi tanto per il liberalismo che per il mercatismo classicamente intesi naturalmente mi riferisco cauti alla versione pura in qualche modo originaria classica di entrambi tanto per l'uno che per l'altro
La politica finisce insomma per avere una natura sopra statura soprattutto strutturale derivata chi che per entrambi e quasi inimmaginabile l'idea di una politica che comandati alla società o all'economia che determini stabilmente forme e contenute contenuti dell'una e dell'altro
Naturalmente comandi è una parola forte si tratta poiché di è una parola che a Bari e può avere varie interpretazioni
Pratiche sul piano della politica concreta potremmo dire che il campo di contrasto e di differenziazione classico tra il liberalismo e la democrazia e proprio appunto nell'interpretazione da dare al comando politico rispetto alla società che appunto nel caso della democrazia è alto nel caso del liberalismo tende estere minimo
Proprio invece questo è accaduto nel ventesimo secolo in una misura massiccia e i specie nei regimi costruiti dei nemici delle del realismo dal fascismo al comunismo cioè un'enorme estensione del comando politico sulla società
Si può dire che nessun secolo come in questo la politica abbia celebrato il trionfo della sua autonomia della sua autosufficienza
La fine del Novecento però ci sta facendo assistere a un brusco cambiamento di scenario che molti osservatori si dicono convinti sia destinato a dominare il tempo che davanti a noi e forse addirittura l'intero periodo storico che ora si apre mi riferisco come avete capito quell'insieme di fenomeni che va sotto il nome di globalizzazione
Crollato Lipper statalismo dei regimi totalitari e ormai tramontate o in profonda trasformazione le culture a sfondo statalista della socialdemocrazia e del welfare
La via sarebbe libera anzi è libera come vediamo ogni giorno a una vera e propria esplosione dei meccanismi di mercato
A una rapida travolgente estensione non solo dell'aria geografica del mercato con un numero sempre maggiore di paesi inseriti a vario titolo nei diversi Circuiti di scambio in via di forte internazionalizzazione
Ma anche ad un'estensione qualitativa all'interno delle singole economie a partire dal settore finanziario
Sono sempre più numerosi settori che perdono ogni carattere protetto ogni residuo di regolamentazione pubblicistica di origine nazionale e si aprono alla più ampia competitività in Terna ed esterna
Idealismo è chiamato a fare i conti con questo scenario conti tanto più difficili io credo in quanto la globalizzazione non fa che esasperare al massimo grado la difficoltà di cui parlavo prima la difficoltà storica e originaria concettuale in certo senso che il liberalismo a nel rapporto con la politica
E come se in un certo senso la situazione attuale della fine del ventesimo secolo riproponesse al liberalismo l'illusione ottocentesca delle fare fare gli scenari attuali infatti con l'enfasi così dura da essi posta sul mercato alludono di continuo e senza mezzi termini il più delle volte alla superfluità della politica
Sembrano ribadire che ormai il mercato l'unica e decisiva Rena plausibile dove possono incontrarsi e scontrarsi le forze sociali
E che tutto quanto tende a fissare limiti e apporre paletti Attali Arena e illegittimo perché il suo affetto sarebbe null'altro che una perdita di competitività dunque di efficienza dunque di ricchezza
Appena reduce
Dalle lunghe battaglie di questo secolo controlli più esasperate forme di statalismo
Contro un'ostilità spesso radicale nei confronti della proprietà privata
Penso che tuttavia il liberalismo oggi debba guardarsi dal credere ingenuamente che all'improvviso sia apparso leggendo il sospirato dei suoi sogni
Deve resistere cioè alla tentazione di vedere nella globalizzazione una sorta di vindice di quella critica della politica che pure come ho detto in qualche modo è scritta nel codice genetico stesso di Liberal
Proprio invece controllabili liberalizzazioni proprio in questa fine del ventesimo secolo il liberalismo ai e chiamato al compito storico di scoprire
O riscoprire o focalizzare scegliete voi la parola che vi sempre più adatta ma il concetto credo che sia chiaro il senso e l'importanza della politica
Il cui spazio che ieri poteva giusta ragione sembrare eccessivo oggi va invece pericolosamente restringendosi
Il liberalismo che per buona parte del secolo ha dovuto difendersi dalla politica ed ai suoi continui attacchi alla libertà individuale e al mercato
Oggi deve scoprire la fondamentale autonomia della politica e dunque proprio oggi nel momento in cui il mercato fa assistere al suo più straordinario trionfo
Deve accettare l'idea di porre dei limiti al mercato come del resto già fece un'altra volta all'inizio del secolo nel passaggio tra liberalismo e democrazia
Egualmente il liberalismo e la stessa cosa ha detto in un altro modo credo deve saper esprimere un livello di consapevolezza
Circa gli effetti sconvolgenti che il trionfo del mercato in atto sta provocando ancora di più provocherà in unione con la rivoluzione delle mansioni e delle tecniche del lavoro legate all'introduzione dell'elettronica e della telematico
Il liberalismo deve rendersi conto che tra il mercato e la politica esiste una tendenziale contrapposizione
E che pertanto la seconda la politica non può essere in alcun modo riassorbita in un'utopica espansione del primo la politica infatti e quella sera è bene che non lo ricordiamo di fronte alla torbida e concettualmente plebea mo'di marea montante di pensiero antipolitico che soprattutto in Italia danni minaccia di sommergere cinque
La politica è quella sfera nella quale avvengono due operazioni assolutamente decisive si determina l'identità di una comunità e si forma grazie alla messa a punto di mezzi appropriati il consenso intorno a tali identità Yacki debba essere chiamato ad esercitare il potere l'identità e il consenso rappresentano gli elementi fondamentali che costituiscono che portano alla vita qualsiasi comunità politica perché sono entrambi alla base della con il consenso e l'identità sono alla base gli elementi costitutivi del vincolo che tiene insieme ogni gruppo sociale
Consenso e identità in quanto anima della politica vogliono dire che la politica stessa è qualcosa che si gioca non solo e non tanto sulla respirazione alita
Ma in misura più che significativa su presupposti materiali e sempre altamente opinabili
Volti a produrre un mutuo convenire degli attori in quella che potremmo chiamare una vera e propria forma di cooperazioni
Per cui è ovvio che i politici non non potrà mai essere sufficiente che il mercato produca ricchezza
A una classe politica non serve la ricchezza serve che la ricchezza produca il consenso che cosa per nulla coincidenti
Non c'è nessun il problema per l'appunto e che si stabilisca connesso tra questi due fattori dicevo appunto che
La politica produsse un muto convenire degli attori in quella che potremmo chiamare una vera e propria forma di cooperazione ora è vero che anche il mercato può essere visto comune ambiente cooperativo caratterizzato da una forte stabilità se si tiene conto che manca una qualsiasi autorità centrale del mercato
Si tratta però di una cooperazione ben diversa da quella che è alla base della politica
La cooperazione politica infatti ha come sua parte necessaria un elemento di gratuità che viceversa non potrà fare posto nella cooperazione tipica del mercato alla radice
Della di queste elemento di gratuità alla radice della cooperazione politica e presente un elemento di disinteresse pratico deve essere presente un elemento di disinteresse pratico
Che ha molto a che fare con quella che potrebbe definirsi una forma di obbligazione morale
C'è un ulteriore diversità
Tra queste due forme di cooperazione e cioè che mente uno degli scopi primari della politica e troppo spesso lo si dimentica consiste nel soddisfare la domanda di sicurezza
Dal dalle dire la principale più ovvia domanda che di solito viene rivolta al potere e ci sono fin troppi odi evidenti nessi tra la sicurezza e l'identità viceversa il mercato quanto più funziona tanto più tende per sua natura ad accrescere il tasso di insicurezza dei suoi attori il mercato produce ricchezza ma distrugge sicurezza che proprio perciò e sempre problematico il suo rapporto con il consenso uno dei compiti più urgenti che stanno davanti oggi al liberalismo e con i quali presumibilmente esso si troverà sempre più alle prese con nel futuro e quello di rivendicare di fronte alla pur per tanti versi salutare discosta del mercato non sono l'imprescindibile autonomia ma in certo senso sono convinto anche la superiorità della sfera politica
Il riconoscimento della sovranità popolare se vuol dire qualcosa non può che voler dire questo
Proprio il liberalismo chi non ha mai visto nel mercato un nemico deve saper affrontare e può forse avere le carte più in regola gli altri per affrontare questo compito
Contro un insieme di poteri che si stanno rivelando soverchianti esso deve saper affermare i diritti della sovranità popolare
Devi saper difendere il diritto delle iniziative dei singoli a desistere a competere anche con quelle dei colossi
Deve saper affermare la necessità che ambiti cruciali listini come l'istruzione di produzione culturale della società la riproduzione della vita restino in modo assoluto al riparo dei meccanismi del mercato stesso
O il meccanismo o il liberalismo si dimostrerà capace di questo compito oppure credo noi assisteremo a uno di questi due Effetti è uno di questi due risultati o prima o poi un contraccolpo statalista
E in qualche misura forse questo già
E all'ordine del giorno sembra essere all'ordine del giorno nelle agende europee oppure all'affermazione di fenomeni distruttivi dell'intero contesto di civiltà entro il quale noi siamo fino ad oggi vissuti non si tratta credo di pericoli immaginari dicevo già appunto dei sintomi che sembrano far pensare a
Uno di questi di questi ipotesi già da qualche tempo si è diffusa la percezione presso vasti statico prima il pubblico occidentale circa un'incapacità da parte della politica far valere le proprie ragioni contro quelle dell'economia
E insieme a questa sensazione lo spostamento di quote rilevanti di potere dalla politica centri per così dire di natura tecnica o direttamente economica hanno prodotto dappertutto nei nostri Paesi un più o meno forte discredito la politica in quanto tale e dunque un peggioramento della qualità delle classi politiche della leadership
Una pericolosa omologazione di programmi e di profili delle forze politiche una perdita rilevante della loro capacità di rispondere in modo creativo ai problemi quotidianamente vissuti dai cittadini
Credo che appunto se il liberalismo non si mostrerà capace di fare i conti
Con la globalizzazione non limitandosi ad approvarne
I di le varie fasi credo che se appunto non succederà questo allora la popolazione soprattutto dell'emisfero occidentale dell'emisfero settentrionale in particolare appunto di questa parte del ministero
Occidentale che tra l'altro si va caratterizzando sempre di più Comuna popolazioni anziane e quindi in preda alla paura e l'insicurezza per ragioni biologiche darà un segnale esattamente contrario a quello che su cui sta andando la liberalizzazione
La globalizzazione
Se la globalizzazione avrà la meglio se il liberalismo non sarà capace di onorare questo
Suo compito allora dicevo alcuni tenta alcune tendenze ed effetti negativi che io vedo agire potentemente all'interno di questo grande fenomeno storico generale che conveniamo richiamare con questa parola piuttosto vaga
Sì approfondiranno e aggraverà
Si produrrà allora una crisi di vaste proporzioni
Del contesto di civiltà politica e naturalmente non solo politica in cui siamo fino ad oggi vissuti e di cui lo stesso liberalismo e stato uno dei tanti
Per rendersi conto di quanto non sia assolutamente apocalittico questo tipo di previsioni e vi invito a pensare ad alcune grandi trasformazioni che di cui forse non ci rendiamo conto fino in fondo che stanno accadendo sotto i nostri occhi
Mi pare la più straordinaria il fatto che topo che nel corso diciannovesimo secolo sono stati praticamente eliminati i contadini dal panorama sociale dei Paesi occidentali oggi di fatto sta e eliminato il lavoro manuale il lavoro fisico la statistica
L'eliminazione del lavoro fisico dei contadini dell'operaio in senso tradizionale equivale a null'altro io credo che alla scomparsa della categoria di popolo
Una delle ragioni del del brivido che mette sempre venire a Napoli e appunto il fatto che Napoli è una ancora di quelle realtà sociali dove invece la realtà del popolo e così presidente con tutto il carico di di ricordi di significati e di spessore storico culturali che ha per la nostra civiltà
Anche i ceti medi sono colpiti profondissima mente dalla crisi del globalizzazione c'è un inquietante
Restringimento e soprattutto mi sembra una sorta di svuotamento ideologico dei dei ceti medi
E soprattutto però il fenomeno che a me pare più importante più grave legato alla globalizzazione quello più preoccupante la crescente perdita di significato che sta colpendo lo Stato nazionale
Il restringimento impetuoso della sua sovranità
La messa in mora della sua cultura e della sua tradizione storica
Qui si gioca a mio parere una partita decisiva per il futuro del liberalismo lo Stato nazione ha rappresentato l'involucro storico elettivo entro cui hanno potuto affermarsi ed in cui ancora oggi vivono laddove vivono le istituzioni della libertà politica
L'esistenza di cittadini titolari di diritti e di libri di rapporti giuridici
L'esistenza di codici di tribunali volti a garantire il regolare tali diritti e tali rapporti
Sono concepibili ancora oggi solo in riferimento a quello stato che noi chiamiamo per l'appunto di diritto e che rappresenta una sintesi alta dell'idea liberale insieme dell'idea di nazione
Il liberalismo non può farsi sedurre dal semplicistico pregiudizio sfavorevole allo Stato che la globalizzazione non cessa di proporre per così dire oggettivamente come l'ideologia obbligata dell'epoca
Il liberalismo deve anzi io credo scende in campo a difesa della statualità in particolare a difesa della sovranità statale non solo perché grazie ad essa che solo ad essa che può esistere quella conquista decisiva che è un sistema legale
Ma perché solo al riparo della statualità
Che è possibile prendere decisioni di interesse collettivo in modo collettivo pubblico cioè sottoposto a controllo per esempio le decisioni che vengono chiamate
Dall'economia liberale decisioni protettive o le decisioni sui beni pubblici il che sia ben chiaro non vuol dire fare una patetica professioni di nazionalismo
Affermare la netta centralità della sovranità dello Stato non vuol dire che lo Stato non possa decidere di delegare anche stabilmente parti della sua sovranità per esempio a unioni od organismi sovranazionali
Anzi ben vengano perché avranno più autorità i più forza e che tali organismi non possano essi farsi carico delle decisioni che competevano prima agli Stati ciò che mi sta a cuore non è né difendere un'istanza stato Centrica tutto nello Stato
Ne è un'istanza statalista cioè attribuire allo Stato questa o quella competenza in alternativa al mercato
Ciò che mi interessa sottolineare e qualcosa di assai diverso la necessità che il liberalismo difenda lo Stato politico nazionale la cui sovranità esercita tra direttamente o per delega e tuttora la maggiore garanzia di cui disponiamo contro il prevalere degli interessi particolari
Di colossali interessi particolari di cui sempre più pullula la scena mondiale
Viviamo un tempo di profondo mutamento crisi dello Stato nazione crisi della politica fanno tutt'uno e si rafforzano si sommano a vicenda
Il senso del mio intervento
Nel mettere a fuoco quello che mi pare sia il grande interrogativo che sta davanti al liberalismo cosa deve essere lo Stato nell'epoca storica che si apre e cosa potrei essere la politica
Domande generali scelto molto generali ma sono i tempi che le pongono in questa ampiezza che in questa profondità smisurate
Io credo che la capacità del liberalismo di dare una risposta non sia tanto affidata alle sue credenziali ideologiche che esso può vantare quanto ai suoi valori in fin dei conti sono stati questi valori che gli hanno consentito di portare la vittoria sui propri nemici
Quei valori che sono naturalmente dei valori politici ma che nella loro essenza più profonda riguardano l'immagine stessa dell'uomo e del suo destino
E connettendosi direttamente alla radice giudaico cristiana della tradizione occidentale
Mi avvio alla conclusione
Lo so che parlando di valori c'è sempre il rischio di fare arricciare il naso ai molti macchia Bellucci da quattro soldi
Pronti a saltar sui ad armonici che discorre SME discorrere di valori sarebbe solo un esercizio retorico
Dal momento che in una società liberale che voglia restare tale i valori e quali orientare la propria vita ognuno se li sceglie persone
Personalmente non riesco a condividere del tutto tale punto di vista per almeno due ordini di motivi
Il primo che se così si può dire di carattere teorico in chi proclama inesistente una questione di valori in rapporto al liberalismo c'è non espressa magari ma logicamente necessaria l'idea che i valori politici divani in astratto indipendentemente da un Antropologia dal tipo umano cioè che si trova ad abitare la Società costruita su quei valori
è ovvio che non è così se si vuole che le cose funzionino i valori politici di base di una società devono essere riconosciuti di introiettate almeno in una certa misura dei suoi membri
Non può esservi una repubblica senza repubblicani o una democrazia senza democratici
Una Steve società liberale esiste se esistono liberali ed esteri liberali esistenza di individui liberali non può limitarsi a individua l'esistenza di individui che concordino
Su un insieme di regole del gioco perché questo tipo di convenzione va bene per tutti i giorni tutti i giorni e più che sufficiente che gli individui che abbia società siamo d'accordo soltanto su questo su quali regole del gioco applicare ma nei momenti difficili quanto quando si tratta di Celenza
Quando viene almeno al pettine il nodo della identità del senso di dare ad una comunità politica al progetto che questa comunità politica vuole darsi allora non basta più questo minimum di valori ci vuole qualcos'altro
Al tempo stesso la portata vera e l'incidenza più intima dei valori politici
Non si vedeva che cos'altro possono essere misurati se non dalla loro capacità di rispondere sia i problemi dell'organizzazione della cosa pubblica
Ma anche inevitabilmente i problemi generali dell'epoca alle domande sul significato complessivo della convivenza sociale
E per questa via contribuire dunque alla costruzione della identità delle persone come delle comunità politica
Certo nella storia del liberalismo idealismo la sua storia il liberismo si è mostrato per lo più diffidente
Verso la tematica dei valori il suo rifiuto di qualsiasi costruttivismo sociale e di ogni tentazione tali genetica lo hanno portato a guardare con grande diffidenza i discorsi miranti a prescrivere determinati comportamenti etici ma qui si ha detto no
Della lirismo accetti e promuova al proprio interno all'interno del proprio discorso una riflessione spregiudicata sugli effetti sia sugli effetti negativi che gli indifferenti Isma'etico posso sentire
Sia sulle modificazioni profonde che producono sull'identità di una società la libertà riconosciute i soggetti individuali di autodeterminarsi a loro piacere in alcuni ambiti cruciali dell'esistenza
Ci sono progressi
Tecnici ci sono sviluppi della nostra organizzazione sociale che pongo io credo questo Problemi all'ordine del giorno
Il sono fenomeni di cui è inutile quasi fare l'Elenco anche perché farne l'elenco Cioffi non basta certo esaurirsi nei l'insieme dei significati
Mi riferisco appunto
A trasformazioni epocali legate presenta al passaggio dalla parola scritta all'immagine e quindi alla difficoltà che ne incontriamo nella trasmissione alle nuove generazioni del passato e del nostro retaggio culturale ai processi
Di secolarizzazione con l'abbandono di vaste masse di uomini di ogni prospettiva legata alla trascendenza alla crisi profonda dei processi di formazione e degli ambiti della socializzazione tradizionale dalla scuola alla fine tutti questi temi fatti epocali dalle mille risonanze come vedete suggeriscono mi sembra in maniera perentoria di di pensare alla radice
Il concetto di individuo e di libertà individuali e quindi di dare nuovi contenuti nuovi in senso i nuovi confini
Ai valori del liberalismo quest'opera corrisponde tra l'altro a un opera di ad un bisogno di te Di Finizio ore di se stesse che io credo hanno tutte le società liberale che queste società nel loro complesso vanno maturando le sospinge in questa direzione nella direzione di ridefinire se stesse quello scontro di civiltà che per tanti versi si annuncia
In prospettiva le società occidentali si troveranno sempre più spesso sfidate sul piano dei valori dell'identità non solo dall'esterno come appare ogni giorno più chiaro ma dallo stesso interno non ha forse proprio questo significato l'ondata populista e multiculturalità che vediamo agitarsi periodicamente quella non contiene per l'appunto questa ondata una richiesta e una sfida in termini di valori e di identità
Il liberalismo e immerso in questa temperie politico-culturale sul piano dei valori e dell'identità esso è soprattutto sfidato a me sembra da quel misto da quell'insieme di relativismo etico e di individualismo che il modo nel quale le nostre società
Sono state naturali per e con troppa naturalezza forse portati a vivere concettualizzare la libertà
Parlavo poco fa di necessaria ridefinizione della libertà per definire valori e identità della nostra società
Nella tradizione liberale perlomeno in quella che dà l'ok va Stuart Mill passando per camper
La libertà non è certo la possibilità per chiunque di fare ciò che più gli aggrada con la semplice riserve di don di non danneggiare gli altri
La libertà e poste in relazione anzi il rapporto di stretta dipendenza vuoi con l'educazione e la religione l'occhio vuoi con la coscienza morale campate vuoi con le facoltà mature di cui parlava scusarmi
La libertà insomma è posta in rapporto con qualcosa d'altro e di diverso dalla pura e semplice volontà soggettiva dell'individuo
E la stessa cosa sostenuto carpo per poco prima di morire quando è scritto che
Citazione di Popper la libertà dipende dalla responsabilità ed è arrivato a dire abbiamo bisogno della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere
Ma abbiamo anche bisogno dello Stato per impedire l'abuso della libertà
Credo che un compito urgente del liberalismo sia quello di recuperare il tema del contenuto etico della libertà
Certo il punto di vista liberale non potrà mai rinunciare a cuor leggero al proprio tradizionale favore per la libertà dell'individuo
Messo dal punto di vista liberale devi imprimere una risoluta inversione di marcia quella tendenza affermatosi negli ultimi cento anni che lo ha visto il nome della non liceità quanti del
Dell'affrontare il tema del contenuto etico della libertà
Deve appunto
Invertire quella tendenza che lo ha visto negli ultimi cento anni sempre di trarsi davanti alle questioni ultime per cento anni delle questioni ultime della verità se così si può dire con molte virgolette si è proclamata come del resto tuttora si proclama che la voce l'inutilità l'impossibilità di parlare
Della verità inutile parlare
Ogni tematica meditativa sembra da tempo aver perduto ogni diritto di cittadinanza nella discussione culturale e questo credo su uno dei motivi
Questo prima ebbe un lungo discorso centrali della crisi del
Di tutta la nostra cultura
Ogni tematica abilitativa non è pertinente e impertinente
Il prezzo però che stiamo pagando per questa scelta sta diventando sempre più alto senza la discussione sulle questioni ultime senza una tensione verità attiva anche i valori politici vacillano e alla fine muoiono
Il senso ultimo di tale tensione non deve essere quello di pensare di raggiungere la verità e poi magari imporla per legge ma è necessario convincersi che sono una discussione pubblica che accetti anche di misurarsi con la verità con l'abilità del bene e del male
Sono discussione del genere può servire a rendere una società migliore vale a dire più umana e più decente
Il liberalismo The ritornare a pensare la buona società combattendo l'idea ingenua alla quale lo si vorrebbe ridurre secondo cui sarebbe buona solo quella società in cui tutti fossero liberi al massimo grado vi faccio di fare ciò che loro piace grazie
Grazie mesto Galli della Loggia per la sua ricchissima relazione abbiamo ancora una relazione e due importanti di scarsamente del tema che questa giornata quindi mi resta appena il tempo per rilanciare il professor Novak mi presento fra un momento
Due temi che mi hanno fortemente colpito da una parte il richiamo fortissima da parte di Galli della Loggia la necessità dei valori per garantire la libertà
Sono certa che questo tema avrà una grande risonanza nella sua relazione è anche un'altra domanda che poi se c'è tempo piacerebbe pure a a Galli della Loggia
Stessa quella sulla globalizzazione vista mi sembra in modo piuttosto critico come esasperazione del liberalismo come come impossibilità per il liberalismo di avere un rapporto con la politica mito ma Ando e se Galli della Loggia ha preso in considerazione come certamente affatto il fatto che la globalizzazione oltre alle grandi difficoltà che comporta porta anche la circolazione delle in dell'informazione ed anche e induce in genere a processi di pace che poi diciamo nella prospettiva sempre
è sempre stato foriero di regimi illiberali N on dittatoriali questo per lo meno nei paesi del terzo mondo dunque adesso abbiamo
Mai più il nome professor Mack Nova che è il principale teorico direi del rapporto tra la religione e il liberalismo ed anche il più prestigioso
Ha scritto moltissimi testi sulla sull'argomento anche tradotti in italiano e ha ricevuto il ventiquattresimo cento e tonfa esiste il premier temple Tronci per il progresso nella religione oltre ad altri numerosi riconoscimenti
Nel campo sempre della riflessione sulla vitalità sulla sulla capacità della parte più creativa della religione di fornire spunti al sistema liberale dopo un piacere la parola al professor Macchia innova
Tempi e
C'è chi va in macchina mi dispiace di non
Poi l'Arena tale Ana
Quattro auto e sarebbe imprudente calare Natale a non per me Meli a Lecce il che presta N inglese fermare minimo anche se che Intini cioè un McKinley a me a me se protrassero Adornato senta process Galletti alla logica
Professor Adornato eccentrica che va ecco alla miopia centilitri urge dieci disabili e perché
Tra Francia ed esce
Ti anche al sax baby perché che lady anglo narra che cioè i decenni
Ma ecco amen salentina dentro tutti che
Ah ecco ho letto paura lui è di
Entra perché il sindaco del Polo alle zampe
E lei si è una mera che rientra perché è celebre per l'esame
Già affrescò maschi alfa senza
Qui io quinquies Van der SAR eticamente
E penso
Poi nel senso di lepre tutt'ora dirle perché
Per festeggiare di allergia sto
Papà ottenuti tutti i campi erano onda anche le perché
E o maschilisti Ytzhak Leo paese
Per quei napoletano guardate
Il sei a me che seduti napoletana da
Gli ebrei che sbatte giù qua o in cui esce
Le due dei e stizzito guarda qui otto Schegge
Ad esempio Falco
Emendamento al tramonto Understanding abile quelle
The French le voluttuarie e lei tiene dei Woman sono ad oggi il suo ex
Pete Fuentes andare anche Nando esterne che Blair perché il qualche che level bene attento
Candidando stiano in gabbia perché aprile perché
E ne Francia dall'esce
E devo anche disponeva cioè il cliente
Cefriel Remo anime
E di avere in legge fax Piccio invece vai deve sempre avere
Pensate che insinua che e ne cambierei
Via e mail amoroso Atm canale di aprile perché
E The Chamber stacci abile perché
Di in Francia questi stessi nove Sinisi
E non riesca a Cevo come
Uomini e spie andammo avvocato dei perché
Senza disporre inchieste fax
E nemmeno voi no annettere Turci
Nel mille venti
Esordì Sandro vis
Angels Gianni Paris
E nel e ha aveva tecnico e tenuto conto ruolo di case non h
Cancellare eccetera maggiorenti
Li ho detti amico o veicolare estroversa Casna stasera i fuori c'era
Cui sei Lepetit a migliorarlo
The Platters morto si difende perché
Ed è proprio su due perché
Queste stesse o pollo
Pensai sede sgomento migliorato quello di il signorile stress
Tratto S.
Dice Signori essi
Queste feste dato il problema scultrice che lavora molto
Vi si snodano le due CM e suo marito
Cascina su precisi Groenink e Cina sono io dove
Now
Desai dirle per il
Questa Cecchi l'eventuale quanto napoletana l'ora che
Benazir Bhutto eccepire riproduce Riahi dia
Cioè madre napoletana se ogni residua kiwi a chi era mi degna nato vent'
Tedesca stesa Keynes Nam lei Tommaso d'Aquino
Carte in sé
Detto ama settimo Agnès
Questo il Forest oppure
E morì mentalità
E seni essersi antigene spacco ANAS e spesso anche
Collegi novembre Talking sempre quartiere
Qualcuno ha detto
Ticinum en travesti
Sistemare spiedo Fo qui c'è
E mi viene persa
Mini impressione che mi sentivo
Rissa esimi detto adesso
Dice io me ne andrei leggevo e ad ogni momento e prime a
Case che e a sedici bis la
Quando asta
Cantù già ex chiese Roberts cuori la ex marito asma
Preciso scenda poi ci spera ora
E non solo perché ha scritto che il vertice
E ha detto il padre
Qualche esempio o a oggi che c'è
E a scalare squadra
Si desse esito Gueli e voi ci avrei Meehan e aprì un momento risme e mi emerge cova
E non lo è in agguato e qui ci versa
Mario Giordano marchiato marcio in arresto nasce
Con il primo impegno esche piastre Forlì perché
E adesso fora comare assist proteste riesce
Cultura riesce
Questi McMaster boh Rismondo insolubile perché
La presidenza del va in viali Enzo chiama in tal senso Ischia Film Fund riavrà
Nave cenare Naxhije interforze
Detti I di aziende leggevo
Pongo ai Sex spessi effettive
E in giro esce e questi MS Dalai Sessions
Lisa di omesse però Sessions
Qui ci andreste armistizio Menéndez leggevo
E specchiere chiave
Ora riesce
E il SISMI eccentrico e ciò
S'Thrashers
è stato entrambe Anzio proporrà
Io vecchi tabù
I mesi
Squallore attenzione s'
Egli si esplica plebei
Tema che mi sta
Fuori dei cestoni perché a scriverle perché
Escono quindi siete
Queste che spinge gli esempi Festinante
Presidente se Santi che del decimo che sta onesti antenna sa alzare
Più vicino che strinse per l'accesso
E ciò sono explain suonai De Cristan scende al sente cast fuori le ci vorrà il format ora pagano dazio
E canzoncine point Memmo ha Peckham Società in poi
Le due riforme la calce
Il caso e distinzione nei dal momento in cui il costo Stojevic professore
Artista ed esiste una
Proprio le bolle di stenti o Addis dai quanta stima carte dicevo esce ma in Tasmania Heartbeat questi enti e loro ci più debole
Senta reato elevati Understanding via e dire
Ed ecco che incide veicolare del sentiero
Ci dice Messori
Buon sconsistente mai
Quanti casi accezione Schiapparelli sicuri estro quaderno
Nelle sale che ci proponiamo in mezzo
Beh Del Noce voi andreste anch'io perché
Se qua e schiena Marta si avvale della logica e andature
Usati esprimiamo visi infanzia
Era chiaro e andammo ancor fresca mai Pepe questo deve scartare anche qui
Se
Marco eccessi Elis
Alcove
Se a Trento Weegee mordace che esce in spiaggia perché ai servizi
Altri chiarisse un po'pranzo probabile per il
Poi fuoco ed pareggiano Stewie c'è meglio prestazionale secondo il blocco va fuori mi lei sceglie da come Mila esce ossa queste liti eccetera qua il professor Cavallari dalla logica
Le nei guizzi e fine
E poi c'ha sta firmerà ex può esce nel mai e quelli che piove senza veste avvio agreement
Ambiti e le inchieste Terpu enti
Ed è lei per quale sto anche toccata fisse ad lui gente o perché esce disse Marzia cashes delle Pro I die
Carai priva inerte ma in chairman c'è il fumo e dove
Spreca disse per un volo lui sembra Marina per restarci a vedere perché Enea e dirle quelle
Dei osservo che in sei anni ai TIR Guido
Appare Cesare spetta spiega ciò che serve sobrio
Cambia mestiere che prevede Rende che insieme ai diretti mille cento
Enea e dirle quelli picaresca
E le spiego PET-TC vasche sia gli uni che andrebbe in giro
Paride so se ci tetto il lancio di biglie io invece in breve cieco
Quando il Senato Alcamo evasione insomma
E l'ex socio senso e mi scuso per senso
Le acque dei tanto che tuttavia essa
E siamo Egil che esce insomma Ong sicuro
è lui a ed è in coincidenza o parecchi milanesi e voi civile la messa dei che parte
Ci vuole
Fino mai Chance eran quei due medici Abrams che penetra e perché ci fu il centro
Mi ha detto
Devo acquisto luoghi Isserlis
Why gli ebrei che salti effettuò tue Cheney entrare Stone leit
Casuale se no adesso lo so che invece s'espandibile offrisse sarei se insomma e visto il mio squadre miste esce
E cioè dei binari sex
E cioè che nel sono che sono le offrisse sarà resa
E nel sessantotto g due impresso
Le bustine onestà e prese e a Denver la calcolatrice Presence
Questi rispecchia eccetera Truguet cioè deceduti e decisione ammendanti cioè delle brocche un saccente abile per lei
Terzo estese nel mensile Espoo uno aveva in possesso a quando è complessa e delicata bacino alla mensa in Yemen cioè essa
Spesso i tre club riff lacci e
è utile per cresce
Guana In Festo queste due sedicenni parrocchie Cesa Havana braccio infine neppure tornare
Al fine di fa l ingresso circa non so questo adesso insieme al sindaco
Chiusa un'cioè se si è mai aerei acquisti non ci vuole mai
Lei ha detto che se l'Acea prime vincono ci spera e scene empire ora
Che ne sei assemblearismo due zero poste costi Angels Faust T-shirt ottimisti passabile lecchesi laicisti quel senso di tennis
Fabio bloccato il menu spaiate verso non è che hanno in Cina del trans trans cade che Mrs
E infatti poco rustica ma anch'io
Vecchia insinua imposta D'Aversa
E di lavoro forestale due
Quali imprese simili a batterlo
Il permesso Ciampa demente
Verso Bonaiti and sono e lanciano è che
Mertens a Berceto Navas
Presidenza del Salon judgement Preston squartato e con questi attestava storia querele
O del testo il passo può Franks
Cambia canzoni è stato invece il povero io ammissione delle les Bleus mai presente
Io devo circa sono dance
Cerca un sassofono madre in certe sue che sembrano io poco
Quanto lancia un suspense detti io ma è che ricava ex Nas forse fece riflette
Anch'io il sale delle Brescia e sbarca fu cui arrogava s'
Melissa capace mai
E due ore due ore fa qui come padre Wines quanto cioè se saranno anche i tubi Enti ampliato Blind ebraica nasce schivo Ripa Yankees scesi
Anch'io debba ed in stile informale che conseguenze s'
Dessert corresse sentendo il vecchio e il sei tetto e attese beige o peggio che stare sempre in casa
Ed è attendere né io a casa un cambiamento estendendo furenti col suo eccesso
A pezzi qua information Chubais
NATO e UE
Brancher nati ENAC qui qua scappa e al terzo Rocco aveva in The meneghina verso mille il fuoco ha espresso l'accento e anche le prove esce ci ci curiamo anche
E a una sterna canta tenevo tocca
A Hymns tetti Ue verso oggi Morolo angusti imbattuto eccessi nelle stesse
Poi di Axa Sasà due querele
Stessa che le beghe Mehmet delle brocche non sia accettabile per lei che anziani sta invece adesso performance se ci può essere un museo
Cioè sistemare sempre vai via Islim richiesti beffa INPS Esine preferenze fugge nel procacciatore
Va bene contro l'obbligo era proprio quello dello
Ed andare all'epoca dei qui master invece spettanze che ci vuole il tempio del PM nella foto all'oncia divenne che a me un ente rallentare la marcia più in fretta mi sembra
In più la necessità ed intensi feste in sette sa se ogni s'ENPALS corsi e le milizie
Cioè essere scambio né qui coesa Jeff framework mai elegge fra match ad aprile Brescia e non si riesce tempi cioè si aspetta Franks
Esaminare solo adesso adesso stanziate come lui a Wish You ac queste cose
Io penso alle
Ci business web pagasse un anno senza
Quote cinque ex contea non ha dis prendere suo foto exploit s'
Severo SMA nove sonora e dire svedese Hours
Qui si che Arianna fornisce oggi qui l'Express dirle
Cioè proprio mi distribuiti antico in cui questi alla spesso in tv e Weiss era Isla implorano Fox
Con cui foro domani a Whistler scrisse Styles
Saatchi experiences il Fantomas buzzo buono lui
Piena cioè stessa
San tranquille acque ottavo
è un santo tranquilla Wong tavola
L'uomo in auto e uno cui Europa voi dove architettoniche toglierli
Perché adesso che non c'è un pesce lesso which will altri marchi cui Cipro genovese stavo
Siamo idonea macho montava
Esaurisse nel quale si è servito di Tabacci continuerò Sergio esangui o quest'atto Istria insegue o microtracce come notava James nuove esordisce nove Sgura estroso sui pro e scusate qua
Lei lei Presidente ha sconvolto in Juve
Split Fresnes quattro quattro
De zero due ed MM cioè delle prove ai TIR le querele
E ex mance invade quelli che son my name che viene a cercare sbarcate s'
Ezechiele utile per il tuo me accanto alle quali e andammo a ingresso al Kers
Se il ministro vai su pensi a of più nocivo
Dai libretti dirlo
Francesco fa il suo
E Miss auspicio autogoverno
Taxi deve
Il prezzo del barile perché io avevo fece telefono expansion abbracci può ancestrale dove per serve che Mennitti s'intende provare a dirle per lei è scritto in auto tutte le quelli che servono anche a mare insomma ci aveva slash Varin che viene le prossime ai centri o una stanza che sentenza o stava che mi avete
The tecniche niente The quindi MTX
E quindi Friends quindi pallets
Guineano nuocciono al CONAI diretti quindi tende sesso essa
E quindi a Dione Agri archimedei Quercioli Stax
Degli ogni messi argentine giocare Richman produttive
Preso atto solai tirchi Minieri
E Tex pronti Milesi chiama espresse porti il suo nome fui professionisti
Da qualche parte per essere sei sette ex gli eletti cioè a quel reato deve cioè che scontiamo meritoria regiones
E niente ed eseguita Alleans Dario Scotti s'del fondo fruirne pure le magiche saloon Onlus come vecchi Cesanese Jones praticamente peggio sarà stando a dirsi Cesate Cimarosa nuova espansa e Discovery sotto casa
Quando ormai Frances
Permanere spera sferzate in terre disse a Penati audience
Ad esiti si volessero non Monzon siamo negli anni France
E inerme arcaica incassa cipolle s'nuovamente trova spiare cerca anche
Questo imponeva una miscela che Chirac riesce e nerastro e grazie era sanziona Santomaso da Weah quindi che fu chiamata
E a Catania perché mila lire resta cieco
Fu alquanto innanzi a Zeman può succedere intuendo Buffon essenza augurio al mancato diceva dovrebbero essere il cuore Méndez jam Sessions
Una nostra mischia un silenzio pulegge buone e Moore già vecchio regime Monia Ispra Essence Rubei quanti adolescenti o forse vuole
è una delle stesse inchieste Uir naja Dana nato nel sorpassare stracchino esprime ci vuole cioè modeste basta ed espiare coi Kiss me di Hans dissimili moderno Aniene pulite
Dare sua edonismo Plas quel può Heaven circa niente Snowden per fu al centro
Quel nome un'altra sua me niente a che resti sono nastri sebbene adesso senza tengo Agnoloni allora ci sto qua
Comunica io qua e là che ci risiedesse Calderisi hanno anche il sintomo adesso per l'istituzione del sto tipi me
Tale sua anima tempestoso vuole neo stomaci avesse o saranno guai
Guaccero covariante UE le mance rendesse Großer Stern dette jet Moresca
Ed esse non trovano una quando abbiamo laica e saranno Storti è una del settore né per una dei militanti una piazza Amaddeo voti testé questo fucile cioè se uno non ha delle
E ci deve essere
Le belle idee nel presente
Esatto non me ne civilmente
Perché altrimenti che semina qui lei Cino
Qui io ammazzo allaccio e Aramis mica me Ambris buone annate sorge il mio AGEA fai sovrastimata andata avversità
Se orientato sul quale vengono fai nacque deluxe host perché nel West perché migliori che scrive che lui sta io decido le due o Tirreno emerso all'oggetto
Che dite voi ci spiace ma era forte
Diceva impiega Asinara baite
Per molti per
Grazie accelerato viola spero
Fu lui che mi ha in mente adesso vi Marrazzo anche Mancini
Cioè da fu esule che Mehmet delle proprie inserzioni apre per lei Estienne oltre non qui messinese Epifane Engle perché sono inciampato nel buio Text craxiana Melacca chiude chiude Fanelli perché io esigue otto euro e cinque o Teo variabili UE fallo io avevo un suo Igwe o certo giù
Penso e spero witness
Il caldo Guido Bonollo caccia qui Tronchetti e come andava Jensen due giacimenti
Espone
Sì less
Su tra loro le stelle oltre un salto splatter
è un teschio a chi aveva del resto
Mussolini est chiesto la Corte chiede Ruffo e Stefano anche voi cercò la chiave
Qui ci scansarsi resiste pari l'azzurro c'è volontà
Terzo Quartetto alla Knesset scrisse
Grazie a Zaccheroni
Certo alla Cina in esame est annuncia tugurio The quello nuove
Quanto quello quattro letti
Kaladze a espropri per Stifani estivi cioè no adesso lei sembra Bouguereau veneziano zero sulla
Applicazioni tante ferma e decrittazione sporca
E venendo Maxence Pecchioli nei capo maggiore veri esempio Euro il fine settimana
Ventinove debba esserlo ed precipuo
Di riflesso diciamo gente verso strumenti marrone aspra chance e viva il NARS visibili tracce Parma verso il
Detiene ad un maggiore che sul pacchetto offre
Cioè richiama cariche ex Tabacci voi ricchi in pietra
Tasto quello al lavoro Senghor Wars rossonero e su un altro
Che nelle zone tavola
Fu disquisendo bordata nel senso di libri terza versione estiva nel senso quello al lavoro F otto in fioritura quel rischio del Novecento e ci permette
Con Arrigo Sacchi metà campestre per reati hanno già Dax l'altro ti sento entro un rotocalco Ermes certo Alceo rientrava
Terzo Reich prima in macchina aspettasse galleggia l'antologia mani che andremo a Spy sei
Per le poleis esaminato e dell'ex ancelle estrema
Pare un poco dalla tedesca
Del numero dieci ore opinione
E sanzione senza
Per anzi Mexès a terra
Io ho Panda crea Vargas
E in più e meno
Entro marzo
E mi venne un piano d'eccellenza Eurojust sistema non è che antistante il piano nazionale
Caratterizzato da voi Sbai per
Quattro sei tipo l'amnistia Newark Islam stretti avesse
Questo niente di Cai dirci
Il che non è una una dette pièce cioè
Brulicante qui meno Anna
No One case e messe a Varsavia da quanto peserà stasera perché ci ha già esauste
No dalla scuola quella chi Mexicana immettere Dallas Bennerman sociale tanto veri
Che svedese guai meste
Spine che studia come stecche vasti un'aria diversa
CMA centri le Bollesan
Se a quell'identikit due ingressi
Quel caro all'Ajax
Quelle c'è scritto Emanuele c'è scritto
E poi nel senso le Brigate io
Tipo o un luogo dove non serve uno libere
Per quelli odierni eccetera
Baby gang sementi elette anche in settembre
Però non è questo anzi a dovere però non è che sentire vero mai verso
Devo il processo
Sezione che selettive per lo storico
Se
A resterà bufalina
Quindi fa ecco essermi espresso il gesto Tremonti ad avanzare
Speaking detto quali sempre
Il pettine celebri e naturalezza segue di più
Quando fu a crescere negli rete
Pippo rubli delle perché
Guardi io quelle Jesse
Ornano nell'eccesso rimanenti quell'eccesso
Quello Bashir le stesse adesso dire
Ex le settimane
Colpito dal sei
Centri e piacque chiamava vociare stai buona e di rispetto Wedge crescente
E nemmeno Aka
Se lei
Queste sta in questo Paese dove li ti stende lepri paura fame quarantasei
E non del gran sorpresa
Epifanio cui ancora questi davanti proprio quando hanno avviato pensanti Pollack Laeken Gibo
Percepiamo in poi e in qualche eccellente darmi stando ai Crespo cinesi tra università che si presenta espone pensa
Fuori in vari Pennant buone prassi che errore marciavano cuore si apprende che oltre al quelle cene da qua tutte repressa sicure quelle cinicamente le pratiche versa è interamente anch'io Laroni folle quella perché inedite Camba chiunque credo lei voce esausta dopo il teste ad esporre accanto campo Rostov per qualche censite quale Pescante perché
Tante grazie al professor ma anche al Nord va li abbiamo sentito molto aleggiare lo spirito del mai
C'è una
Sempre di più questa discussione in cui cioè Pepe ragione cercano un incontro mi sembra che venga avanti ed anche mi sembra che seguita
A praticare una forte critica nei confronti dell'individualismo e del relativismo adesso vedremo sinossi di scarsa anzi invece hanno qualcosa da dire in loro favore
Abbiamo qui i due di scarsa anti oggi sono il professor Giuseppe Bedeschi che è professore di filosofia morale
All'università di Roma che autore di una Storia del liberalismo molto nota di molti altri iscritti di cui alcuni sul mais e altri ancora sulla filosofia europea dell'ottocento e del novecento
Tito volentieri la parola
Se io prenderò spunto per il mio breve intervento
Da un un'affermazione basso della relazione di Adornato
Cioè
Tornato ha detto oggi tutti o quasi tutti si dichiarano liberale
E tuttavia l'impressione che sia il più degli il più delle delle volte e che si tratti di un'etichetta di un atteggiamento esteriore alquanto non corrisponde una cultura politica realmente liberale
Il motivo di ciò
E da cercare nel fatto che la conversione di molti
Al liberalismo è stata rapida
Frutto non di una scelta meditata
Ma imposta dall'incalzare degli eventi
E questo il caso tanto della destra quanto della sinistra
E
A proposito della sinistra ma quale naturalmente in questo momento a particolari responsabilità sento al Governo
A proposito della sinistra giustamente Massimo De Angelis ha scritto
In uno degli ultimi numeri di Liberal la sinistra avrebbe bisogno oggi di una conversione alle idee liberali mai più che lecito il dubbio
Che essa
Di fronte al proprio drammatico impoverimento culturale si sia piuttosto h conciata
A una operazione mimetica
Detto a ciò
Naturalmente c'è tutto un passato che pesa perché pesa enormemente
C'è tutta una forma mentis che ha operato a lungo nel tempo
E che forse continua a operare ancora
Quale questa forma mentis
Io penso che valga la pena di soffermarsi brevemente su questo punto
Perché se è vero che non tutta la cultura italiana che in passato si è collocata a sinistra è stata una cultura marxista
E parimenti vero che anche quelle correnti cultura che passa
A sinistra
Si sono mostrate più sensibili ai valori del liberalismo e si sono battute aperta valori hanno poi avuto dei limiti enormi
Formidabile
Che hanno largamente vanificato la loro battaglia liberale
Prendiamo per esempio un libro che è stato uno dei indubbiamente un libro molto importante
Credo per la mia generazione anche per altre generazioni un libro molto importante nella storia della cultura politica della sinistra dell'Italia repubblicana
Politica e cultura di Norberto Bobbio
Permettetemi di richiamare alcune tesi di questo famoso libro
Uno degli aspetti più significativi di esso
Consisteva come è noto in una sorta di sfida liberale che il filosofo torinese muoveva alla cultura comunista e marxista
Bobbio invitava i marxisti
A fare alcune distinzioni elementari
In primo luogo la distinzione fra Stato e dittatura
Poiché egli diceva anche se si è anche se si accettava di chiamare come i marxisti faceva dittatura della borghesia qualsiasi regime in cui la classe borghese fosse la classe egemonica
Bisognava mettere che questa dittatura poteva essere esercitata in due forme molto differenti
Con una forma di reggimento di tipo liberaldemocratico
Il con una di tipo antiliberale e antidemocratico
La dittatura fascista era stata secondo l'interpretazione marxista
Una dittatura della borghesia
Ma come confondere la quanto ai monti dell'esercizio del potere
Con la dittatura della borghesia nella liberaldemocratica Inghilterra
Occorreva quindi distinguere diceva Bobbio tra un senso generico e un senso specifico dittatura
Nel primo senso
Si sarebbe inteso il primato esercitato da una classe sociale sulle altre classi
Ma in tal caso diceva Bobbio
Il termine gramsciano di egemonia
Sarebbe stato assai più appropriato termine dittatura
Nel secondo senso si sarebbe inteso l'esercizio dittatoriale del potere
Ora continua a Bobbio
Sì lo stato borghese si poteva esprimere e di fatto si è espresso in regimi liberali e i regimi dittatoriali
Perché egli diceva non poteva fare altrettanto lo Stato proletario
La conclusione che stava a cuore al filosofo torinese
Io era che una volta ammesso che lo Stato proletario avrebbe potuto reggersi anche informa liberale e democratica esso avrebbe dovuto far propria quella tecnica di organizzazione sociale che aveva dato buona prova di sé negli Stati liberaldemocratici
Di fronte a quel complicato e delicato meccanismo che lo Stato liberale affermava infatti Bobbio
E ridicolo
Domandarsi se stia se sia stato inventato dalla classe borghese quello che importa
E chiedersi senso garantisca certi fondamentali valori a cui tutti gli uomini in quanto uomini tengo borghesi o proletari cinesi o inglesi
Chierici pollai ci
Come la libertà e la sicurezza
In misura maggiore di altre forme di reggimento soprattutto
Di quella forma che liberali e comunisti sono d'accordo nel chiamare dittatura
Bobbio individuava all'essenziale di quel complicato
E delicato meccanismo che lo Stato liberale della separazione dei poteri
La quale storicamente era sì di origine borghese
Ma esprimeva un'esigenza la difesa contro l'assolutezza del potere e aveva ispirato delle tecniche costituzionali
La relativa
E a dei chip Rocca indipendenza degli organi titolari delle tre funzioni fondamentali dello Stato
Che non erano più borghesi di quel che non fossero proletari erano semplice
Tarantini re
Che la giustizia venisse amministrata senza interferenze
Occorre un minimo di interferenze del potere esecutivo
Non c'era ragione perché essa non dovesse essere impiegata anche della classe operaia la quale non poteva venire a vivere interesse
Non poteva non aveva interesse a un'amministrazione imparziale della giustizia
Certo
La proclamazione del principio della separazione dei poteri non era di per sé sufficiente a garantire l'imparzialità
Ma era sicurissimo che bastava la sua negazione
Per escludere ogni garanzia di imparzialità
Il nocciolo
Di queste considerazioni di Bobbio era costituito dunque
Dall'esigenza di trapiantare per così dire nello Stato proletario o socialista
I principi e le tecniche politiche dello Stato liberale
Diceva Bobbio difendiamo un nucleo di istituzioni che hanno fatto buona prova
E vorremmo ecco tutto
Che si trapianta se ero anche nello Stato socialista
E ancora
Vorremmo che coloro che saranno destinati a governare in nome di nuovi ceti più indegni di quelli che stanno per morire
Non dimenticasse ero una lezione che dura da tre secoli
Si tratta di affermazioni importanti e significative Bobbio sì a scriveva infatti a quella schiera di intellettuali ai quali spettava un'opera di mediazione la mediazione fra la cultura liberale e la cultura marxista
Ed egli si sentiva tanto più vincolato a quest'opera di mediazione
In quanto egli faceva una precisa scelta di classe
Abbracciava cioè una visione classista della lotta politica in Italia
E si schierata a fianco del movimento politico
Che avendo nell'URSS il proprio punto di riferimento essenziale mirava alla costruzione in Italia di uno stato radicalmente nuovo di uno Stato socialista
Bobbio espresse in modo solenne questo suo atto di fede
Nel corso di un celebre scambio di idee con Palmiro Togliatti
Scambio di idee che costituisce l'ultimo capitolo di politica e cultura
E che ne è quindi in certo modo il coronamento
Penso egli scrisse
Che quest'opera di mediazione nell'attuale situazione storica
Sia estremamente importante
E degna di essere perseguita
Ci siamo lasciati alle spalle il decadentismo
Che era l'espressione ideologica di una classe in declino
L'abbiamo abbandonato perché partecipiamo al travaglio e alle speranze di una nuova classe
Io sono convinto continua a Bobbio
Che se non avessimo imparato dal marxismo a vedere la storia dal punto di vista degli oppressi
Guadagnando una nuova immensa prospettiva sul mondo umano non ci saremmo salvati
Ho avremmo cercato riparo nell'isola della interiorità
O ci saremmo messi al servizio dei vecchi padroni
Fatta
Questa scelta di civiltà
A favore del mondo nuovo che egli credeva stesse per nascere
Bobbio non spiegava come lo Stato proletario che sarebbe sorto anche in Italia a opera del movimento comunista e socialista
Che aveva nell'Unione Sovietica il proprio punto di riferimento essenziale non spiegava dicevo come quello Stato proletario
Mentre avrebbe largamente annientato le articolazioni e l'autonomia della società civile
Avrebbe poi potuto adottare nella struttura statuale quel principio della separazione dei poteri che stava tanto a cuore al nostro filosofo
Su questo punto
Sarebbe vanno cercare non dico delle indicazioni
Ma anche sono la percezione del problema in politica e cultura di Bobbio
Ma
Bisogna dire che su questo su questo punto Bobbio non era solo
E avrebbe potuto indicare degli esempi illustri
Si prenda infatti un famoso importante saggio di Kelsen i fondamenti della democrazia
Che certo l'opera politica più compiuta del grande studioso e che essendo stata composta nel mille novecentocinquantacinque cinquantasei costituisce un po'il suo stop il suo testamento spirituale
In quest'opera Kelsen che a differenza di Bobbio
Non subisce il fascino del marxismo
E anzi respinge nel modo più vigoroso la tesi dei marxisti secondo la quale la democrazia non è compatibile con il quale con il capitalismo
Che è il segno respinge però con altrettanta decisione
La tesi sviluppata da forno Aie nel suo libro la via della schiavitù
Secondo cui Socialismo e democrazia sono incompatibili
La polemica di Kelsen contro paillettes
E particolarmente aspra
Ma sorprende in un pensatore della sua levatura
La debolezza delle sue argomentazioni
Che il socialismo dice che il Sen come sistema di economia pianificata
Sia in netto contrasto con il liberalismo economico evidente la libertà economica non costituisce però aggiunge che nel senso il problema decisivo finché si tratta della domanda sì la libertà essenziale per la democrazia
E compatibile con il socialismo infatti dice Kelsen non è la libertà economica
Bensì quella intellettuale
La libertà religiosa scientifica e di stampa
Che è essenziale alla democrazia liberale
E affermare come fa Faye
Che se la libertà economica è soppressa la libertà intellettuale non può essere mantenuta affermare ciò significa commettere il secondo che senta
Lo stesso errore dei marxisti i quali affermano che la realtà economica determina la propria sovrastruttura ideologica
Cioè intellettuale di specialmente giuridica e politica
Insomma dice che il senso
Spiegare il totalitarismo politico come conseguenza di uno specifico sistema economico significa dare una interpretazione economica della società
Ora come dicevo colpisce la debolezza dell'argomentazione opposta da che senza affonda arie
A Kelsen infatti sfugge del tutto il nesso che Fayette istituisce fra libertà intellettuale e libertà di azione
Esaltare il valore della libertà intellettuale dice Hajj
A detrimento della libertà di agire
Equivarrebbe a considerare il cornicione da solo come se fosse tutto l'edificio
Abbiamo idee nuove da discutere e visuali diverse da datare l'una all'altra
Perché quelle Id e quelle visuali
Nascono dagli sforzi fatti in tutte le nuove circostanze
Dagli individui che nei loro compiti concreti usano i nuovi strumenti e le nuove forme d'azione che hanno apprezzo e ancora
Tutte le argomentazioni a sostegno della libertà intellettuale valgono anche per la libertà di fare vale a dire per la libertà d'azione
Soltanto laddove sia possibile sperimentare
Un gran numero di modi diversi di fare le cose
Si otterrà una varietà di esperienze di conoscenze
E di capacità intellettuali
Vale da consentire attraverso la selezione ininterrotta delle più efficaci tra queste un miglioramento costante
E poiché l'azione e la fonte principale delle conoscenze individuali
Su cui Foggia
Il processo sociale di avanzamento del sapere
Le ragioni della libertà di azione sono altrettanto forti di quelle della libertà di opinione
Posizioni queste che oggi possono apparire scontate
E quasi di senso comune
Dopo i falla dopo i fallimenti catastrofici delle economie pianificate
Posizione però che per lungo tempo per una intera stagione storica
Sono state negate o del tutto ignorate non solo come è ovvio dalla cultura marxista ma anche da quella liberal socialista o da quella del liberalismo di sinistra
Ma siamo poi sicuri che tali posizioni costituiscano oggi
Una piattaforma intellettuale realmente e ampiamente condivisa
Dalla maggioranza dell'élite culturali e politiche
Siamo davvero sicuri che le sirene dello statalismo abbiano perduto tutta
La loro capacità
Di seduzione credo che su ciò sia lecito avanzare dei dubbi
Grazie al professor Bedeschi che ha aggiunto ulteriori elementi di riflessione mi interessava particolare il tema del valore della libertà intellettuale nell'ambito delle libertà garantite dai sistemi democratici
E adesso l'ultimo oratore della giornata in questo contesto è il professore Giacomo Marramao professore di filosofia politica filosofia politica dell'Università di Roma
Studioso e autori di testi sulla filosofia sul pensiero filosofico tedesco alle labbra conto
Grazie alla Fiamma Nirenstein data l'ora mi concentrerò molto rapidamente soltanto su due punti
Il primo è la globalizzazione secondo la comunità globalizzazione comunità devo dire che mi trovo mi sono trovato in notevole convergenza con molte delle cose dette nelle relazioni di Nando Adornato e di Ernesto Galli Della Loggia naturalmente anche
Molto in sintonia con alcuni dei temi che Michael Novak prima aveva appunto toccato
E nel top nell'indicare questi due temi come essenziali globalizzazione comunità
Intendo dimostrare sia pure in pochissimi minuti
Quella che a me pare la fragilità però della proposta del liberalismo politico di John Rawls
Fondata sulla separazione
Della tematica del giusto dalla tematica del bene
E in questo senso mi pare che la mia orbita argomentativa vado un po'incontrarsi con quella di Galli della Loggia su un punto importante vediamo molto schematicamente l'aspetto globalizzazione
Il tema della globalizzazione e rilevante sia perché
Il modello Unico del mercato mondiale chiama in causa
Un supplemento di riflessione da parte del liberalismo sull'autonomia della politica è questo un punto molto importante sia perché la globalizzazione
Si sta configurando secondo una fisionomia estremamente inquietante
Tale cioè che non possiamo attenderci dalla globalizzazione una soluzione spontanea dei problemi quindi questa visione appunto io Renica salvifica della globalizzazione e fuori luogo
Oggi non assistiamo del mondo a un corto circuito tra globale e locale
Dove il locale non come dire una resistenza del passato
Ma il locale intrattiene con il globale quella che potremmo chiamare una relazione interfaccia male e il modo in cui la globalizzazione sta avvenendo che determina come reazione
Dei processi di fortissima localizzazione della politica
E di forte ricerca identitaria nel locale nella dimensione locale
Altro aspetto dello globalizzazione quello che investe un tema caro a Michael Novak che il tema della revisione della analisi comparativa dalla quale tutte le nostro analisi più o meno dipendono quella di Max Weber ebbene
Ok alla luce delle indagini di nove ma prima di Trevor Roper e di altri possiamo dire che la il modello comparativo offre berniniano non soltanto va aggiornato ma corretto era falso in alcuni punti
L'inizio del libro l'incipit del libro di Novak sull'etica cattolica e lo spirito del capitalismo del novantatré era
I giapponesi hanno definitivamente dimostrato come non sia necessario essere protestanti per abbracciare lo spirito del capitalismo
Io direi oggi a giapponesi sostituirei forse tendenzialmente i cinesi
Oppure le tigri del Pacifico Taiwan Singapore la Korea del sotto
Oggi
Il baricentro del capitalismo mondiale sta spostandosi in quelle apre in quelle aree
L'Europa il vecchio continente dove è nato il liberalismo rischia di restare stritolata dalla concorrenza tra due giganteschi colossi che sono da un lato gli Stati Uniti che sono riusciti a superare la crisi
Grazie a all'elettronica agli investimenti nell'elettronica quindi alle tecnologie elettroniche per il momento e per l'altro verso l'ansia
Tutto il dibattito serio della filosofia politica oggi ruota attorno a Jerzy Andrzej Linus ai bar ai valori asiatici al confronto con i valori asiatici
E il problema del rapporto tra il modello occidentale di legittimazione quello che sta avvenendo nei valori asiatici ce ne appunto nelle nelle famose tre tigri del Pacifico in prospettiva
In quel mostruoso mix mostruoso ibrido di comunismo capitalista è schizzato che sta diventando la Cina sta diventando la Cina ora severo se sono vere le previsioni degli economisti nel giro di venti venticinque anni la Cina potrebbe essere la prima economia del pianeta
Cioè ponendo dei problemi molto seri
Ha una idea di legittimazione politica che si fonda sulla centralità del valore dell'individuo dell'autonomia individuale perché ciò che funziona ai fini di un mercato capitalistica ed una produttività capitalistica in quei Paesi
Non è il prevalere di un'etica individuale ma di un'etica al contrario collettiva da questo punto di vista mi limito rapidamente riferimento sono importanti le ricerche di un economista indù americano come Amartya Sen
Che hanno profondamente rinnovato un mio avviso la indagine comparativa weberiana
Perché dico questo dico questo perché io credo che i i temi affrontati dagli amici della Fondazione Liberal siano temi seri io ho apprezzato
La spregiudicatezza il rigore con cui gli amici di Liberal finora affronti il problema cioè evitando sia le pure invenzioni sia le prediche che poi sono i rischi della del dibattito italiano no dico oscillare tra invenzioni le trovate diciamo quotidiane e le prediche
Le insopportabili prediche plumbeo moralistiche direi che il pregio degli amici di Liberal e non partire dai modelli ma dai problemi che emergono da una realtà da una realtà in divenire
E direi che questo tema delle sfide molto importante io non mi definisco un liberale e per questo è molto più importante la convergenza che sto cercando di manifestare su certi punti
O per lo meno io mi sento
E consento il riferimento al liberalismo imprescindibile su un punto che per me essenziale comunque punto di non ritorno
I limiti del potere
Il potere buono e soltanto il potere limitato
Questo mi pare una la morale della Bilancio del Novecento non c'è un potere buono che non sia limitato
Neanche il più edificante il più promettente dei poteri se non è limitato e buono questo un dato essenziale
Il liberalismo il principio liberale che secondo me e dirompenti alla fine di questo secolo non è tanto il principio della libertà negativa
E forse il principio della libertà e Chicco politica calata nel divenire storico e quella di don Benedetto Benedetto Croce che qui a Napoli appunto aveva una sua patria d'elezione
E questo secondo me è un vantaggio di una certa accezione del liberalismo italiano anche rispetto a quello americano non da ultimo per ragioni che prima Michael Novak indicata condivido l'annotazione di Ernesto Galli della Loggia sul limite comune di liberalismo il marxismo
Rispetto alla politica cioè ritenere la politica in realtà una sovrastruttura o meno congegno strumentale rispetto ai bisogni
Della società
Potremmo definire questo limite economicistico forse andrei anche oltre vi è un collettivismo comunista utilitaristico che ha che in fondo tradisce una in ultima analisi una matrice utilitaristica del modo di concepire la fili uscita la liberazione collettiva e via dicendo e sono assolutamente d'accordo sulla idea della necessità della politica come e come una istanza di regolazione però qui veniamo al punto fondamentali
E come intendere questa istanza di regolazione qui lo abbiamo due soluzioni le dico molto brevemente
La soluzione americana del liberalismo politico John Rawls Charles Lara morta e gli altri diciamo liberarli che si definiscono liberali per l'appunto
Per l'altro verso la soluzione che io chiamerei
Il problema di una comunità democratica problema di una comunità democratica vediamo un po'
Cosa dice il liberalismo politico beh il liberalismo politico in sostanza dice che noi dobbiamo attrezzare il liberalismo nel senso politico del termine cioè non possiamo più accontentarci di un liberalismo come pura libertà di competizione sul mercato
Dobbiamo però intenderlo come un criterio di giustizia separato dall'idea del bene e cioè in che senso poiché le nostre società
Sono segnate
Dalla presenza dalla compresenza di molteplici versioni del bene
Il liberalismo politico consisterebbe nel trovare una solo una politica autonoma sottratta alla alle zone di turbolenza dei conflitti intorno ai valori ultimi intorno al bene intorno alla verità e via dicendo
Questa zona franca sottratta alle zone di turbolenza prevede accordi su che cosa sui criteri di giustizia
Criteri di distribuzione delle risorse
Ora io credo che
Nella prassi delle nostre società e sempre più difficile
Riuscire a rendere impermeabile questa zona politica
Dai conflitti intorno al bene è sempre più difficile
Dai conflitti intorno al pene cioè in un certo senso questa idea della privatizzazione
Del problema del bene
La neutralizzazione della sfera dei valori che poi il dispositivo tipico delle di Altan legata all'odio opposto
Funzionava finché non avevamo una società
In cui i conflitti non erano ancora identitari Merano dei conflitti di interesse all'interno di una comunità sostanzialmente omogenea
Ora noi abbiamo dei conflitti certo di interesse ma incapsulato ti in società per le quali no la auto identificazione e fondamentale anche per l'individuazione del proprio interesse
Cioè allora
Quel dispositivo che valeva rispetto alla metrica degli interessi può valere anche rispetto al conflitto identitario io ritengo di no e qui il punto fondamentale
E la ragione è molto semplice per la quale io ritengo fragile la proposta del liberalismo appunto politico
E la ritengo fragile anche per un'altra ragione l'accordo su criteri regole di giustizia
D'accordo su un ormone cioè quindi un accordo convenzionale
In realtà presuppone molto più di quanto non si immagini
Cioè non è facile realizzare un accordo su tutte le regole
Se non c'è se non c'è già un preaccordo su alcuni valori condivisi in profondo come risolvere il problema ecco qui non so se la mia soluzione possa rientrare nella vostra idea di Liberal io la definisco la proposta di un ripensamento di una comunità democratica
Secondo me non dobbiamo più ritenere le visioni del bene per definizione incommensurabili
Come dei punti di vista cioè assumendo quella idea decisioni spiccano o emotivi spicca dei valori che noi abbiamo ereditato da Max Weber cioè l'idea i valori sono una cosa che io posso abbracciare anche in modo assoluto
Ma che in qualche modo un riguardano soltanto o meno il mio Demone il mio foro interiore io credo che dobbiamo entrare nell'ordine dei de che anche le visioni del venne o come diceva Ernesto prima anche le visioni della verità né idee di verità siano argomentati e confrontabili o noi entriamo nell'ordine vedi un liberalismo che accetta la l'idea di argomenta visita della verità cometa abilità del bene oppure siamo per tutti
Perché io credo che in una società in una società caratterizzata da una pluralità di dell'cita etno culturali che non definisco multiculturale perché ritengo l'espressione multiculturalismo pericolosamente edificante
La società di questo genere io credo che dobbiamo superare il limite il confine che il liberalismo aveva posto al proprio ideale
Cioè l'idea che da un lato abbiamo la ragion pratica dove noi abbracciamo un assoluto etico per l'altro verso abbiamo invece una ragione teoretica una ragione in qualche modo funzionale una ragione strumentale dove applichiamo razionalità e calcolabili città cioè l'idea di una razionalità che si ferma alle soglie dei valori
Io credo che una ottima i c'è un terreno di confronto per me eccellente sarebbe l'idea dell'argomenta visita dei valori cioè i valori vanno devono potere essere ha commentato
E soltanto in questo modo credo si può realizzare
L'idea di un confronto che e fondato non su una generica tolleranza e ritengo che oggi l'idea di tolleranza sia insufficiente
Ma sulla idea del rispetto e quindi un confronto che non si fonda sulla neutralizzazione dei valori da parte di dispositivi di regole cioè il liberalismo puramente procedurale non può sopravvivere alla sfida dei tempi e un liberalismo fondato sull'idea della neutralizzazione privatizzazione dei valori
Ma io ritengo invece che
Questo confronto tra i valori debba dar luogo
A uno spazio pubblico nuovo cioè debba dar luogo a un nuovo modo di intendere la sfera pubblica
Come qualcosa che non coincide con la sfera statuale d'accordissimo con Galli della Loggia sulla necessità di riguadagnare una dimensione statuale in questa fase però non dimentichiamo che la riserva simbolica delle nostre società
Non può fondarsi che sulla una idea di sfera pubblica
Che si sottrae all'equazione di pubblico e statuale
E che per altro verso
Sfugge anche all'equazione inversa non statale uguale privato
E quelle punto fondamentale cioè questa esattamente la dimensione che è stata schiacciata ora io credo che all'interno di questo spazio pubblico si possano valorizzare le differenze
Si possano valorizzare i punti di vista di valore diverso i e si possano in qualche modo spingere i diversi individui diversi gruppi ad argomentare le proprie idee di verità e di Beria ovviamente sempre entro l'orizzonte che ho indicato prima e che io punto ritengo assolutamente indispensabile oggi per operare l'orizzonte dei limiti del potere
Senza nessuna ricaduta della comunità in una organici Nismo
In una diciamo funzione di totalità un'eredità liberale importante alla fine del Novecento e in ultima analisi che il Tautou Mimmo è il totem
Bene mi pare di poter concludere questo ottimo dibattito all'insegna dei valori valori condivisi valori che devono comizio con mezzo Garcia l'interesse della comunità
Valori assoluti perché l'uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio valori invece che servono semplicemente a regolamentare la vita politica dell'uomo ma insomma in un modo o nell'altro mi sembra che quello che nasce a alle scaturigini proprio di questo convegno che oggi è cominciato sia questa questa mi sembra la direzione questa mi sembra la ricerca vedremo se proseguirà in questa direzione nei prossimi giorni certamente è un è un punto cruciale nel dibattito sul liberalismo nel secolo prossimo venturo
E adesso vi devo dare una notizia non tanto buona purtroppo mi dispiace dire che il professor Nicola Matteucci non sarà sentito bene ci ha dato questa sua bellissima relazione e ci ha detto anche che ci tiene molto che sia distribuita abbiamo intenzione domani mattina in apertura di seduta di leggerla e e nel frattempo la potete trovare uscendo è già pronta battuta a macchina per essere distribuita
Ai partecipanti
Io vi ringrazio molto abile anzi vi ricordo che tutto il dibattito che avete ascoltato stasera naturalmente poi sarà trascritto e in parte ci sono già le relazioni disponibile poi sarà agli atti
Grazie tanto a voi arrivederci a domani per discutere ancora sul liberalismo nel ventunesimo secolo